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Unknown Unknowns, 23ª Triennale Milano

Unknown Unknowns: sopra, Jessica Wynne, Carlo Rovelli, 2022 (courtesy Edwynn Houk Gallery, ph. Jessica Wynne). A sinistra, il premio Pritzker Francis Kéré che curerà l’installazione Yesterday’s Tomorrow, l’astrofisica Ersilia Vaudo, curatrice della mostra tematica e il presidente di Triennale Milano Stefano Boeri (ph. ©Gianluca Di Ioia).

A sinistra, Michelangelo Pistoletto, Mappamondo, 1966-1968 (ph. courtesy Galleria Lia Rumma)

23A ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI TRIENNALE MILANO UNKNOWN UNKNOWNS AN INTRODUCTION TO MYSTERIES

La 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano è uno degli appuntamenti più importanti dedicati al design e all’architettura in campo internazionale ed è promossa in collaborazione con il Bureau international des expositions (Bie) e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. La mostra tematica Unknown Unknowns, curata dall’astrofisica Ersilia Vaudo, Chief diversity officer all’Agenzia spaziale europea, che ne costituirà il centro nevralgico, cercherà di rispondere a una serie di domande su quello che ancora ‘non sappiamo di non sapere’ in diversi ambiti: dall’evoluzione della città agli oceani, dalla genetica all’astrofisica. Un’esperienza profonda, che coinvolgendo designer, architetti, artisti, drammaturghi e musicisti, darà la possibilità di rovesciare la nostra idea di mondo. In programma dal 15 luglio all’11 dicembre 2022, il percorso presenterà più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali. Unknown Unknowns affronterà una serie di tematiche tra cui la gravità, considerata il più grande designer, un artigiano che modella l’universo cui apparteniamo; le mappe, sistemi attraver-

Sopra, Anna Dumitriu, Alex May, ArchaeaBot: A Post Climate Change, Post Singularity Life-form, 2018 (courtesy Anna Dumitriu e Alex May, ph. Alex May). A sinistra, Kuang-Yi Ku, Moon Ginseng, 2018 (courtesy of the artist, ph. Kuang-Yi Ku). Sotto, Alex Cerveny, Mondo Reale: stop, look and listen, 2022 (ph. Edouard Fraipont).

Jaider Esbell, Untitled, 2021 (©Jaider Esbell Estate, ph. Bruno Leão); a destra l’installazione site-specific di Bosco Sodi Perfect Bodies, 2022 (courtesy Bosco Sodi, ph. John Rohrer).

so cui orientare traiettorie e percorsi; le nuove sfide dell’architettura, che si apre a prospettive inedite come quella di abitare lo spazio extraterrestre. La mostra tematica comprenderà quattro special commissions che Triennale ha affidato al designer giapponese Yuri Suzuki, alla designer italiana Irene Stracuzzi, al collettivo di architetti statunitensi Som e all’artista turco-americano Refik Anadol. Oltre alle opere commissionate la mostra includerà una serie di installazioni site-specific tra cui quelle realizzate da Andrea Galvani, Tomás Saraceno, Bosco Sodi, Protey Temen, Julijonas Urbonas e Marie Velardi. Lungo il percorso espositivo saranno inoltre presenti quattro Listening Chambers, spazi in cui il suono si fa parola e il visitatore può abbandonarsi alle narrazioni di personalità del mondo scientifico. E così il neuroscienziato Antonio Damasio affronterà il tema del sé e della coscienza, il fisico teorico Carlo Rovelli quello del tempo, il filosofo della biologia Telmo Pievani rifletterà sull’origine della vita e la fisica teorica Lisa Randall sul mistero di ciò che sta al di là dei nostri sensi. In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali di Triennale, la 23ª edizione includerà la mostra tematica e una sezione dedicata a 22 partecipazioni internazionali. Francis Kéré curerà gli allestimenti negli spazi comuni di Triennale e l’installazione Yesterday’s Tomorrow, che riunisce le voci del continente africano e della sua diaspora. Oltre alla mostra tematica, l’Esposizione Internazionale ospiterà anche altre due grandi mostre: Mondo reale, ideata da Hervé Chandès, direttore artistico generale della Fondation Cartier pour l’art contemporain, e La tradizione del nuovo, curata da Marco Sammicheli, direttore del Museo del design italiano di Triennale. Ci saranno anche una serie di installazioni e progetti speciali che vedranno coinvolti gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia – curatore del catalogo in due volumi dell’Esposizione e della videoinstallazione che accoglierà il pubblico introducendo i temi delle mostre – l’artista Romeo Castellucci, Ingrid Paoletti, docente del Politecnico di Milano, per finire con un’opera cinematografica di Andrea Branzi. A queste figure Triennale ha commissionato dei progetti che saranno parte integrante della manifestazione. Nell’ottica del riuso e della sostenibilità, l’allestimento della mostra tematica – progettato da Space Caviar e realizzato da Wasp – sarà interamente creato attraverso la stampa 3D. Verrà prodotto negli spazi di Triennale da grandi stampanti, sviluppate per questa specifica applicazione architettonica, utilizzando solo materiali di origine naturale e in gran parte derivati da sottoprodotti dell’industria agroalimentare ■