

Dicembre 2024
Numero 1
Contenuti in sintesi
Ci presentiamo
Le Iniziative annuali
Le attività e gli eventi di questo trimestre
Il Dalla Chiesa In Movimento Varie
el Dalla Chiesa. i
sce con l’intento di fondo di onisti i ragazzi che popolano il redici studenti di classi diverse, professoressa Silvia Mucin, si o a fianco, a collaborare, ioni, raccogliere informazioni, contenuti che siano di interesse e per il territorio. quello di raccogliere in un ntitario lo spirito del nostro rso la presentazione delle ttività che lo caratterizzano.
Quello del martedì pomeriggio è un momento prezioso di condivisione, dove nascono giovani reporter, impegnati come giornalisti nelle diverse occasioni organizzate dalla nostra scuola e nella redazione di testi che rispondano il più possibile alle esigenze comunicative di un giornale
L’Eco del Dalla Chiesa si propone di continuare il sentiero già tracciato dal giornalino Sei di Sesto, che per tanti anni ha accompagnato la vita del nostro Istituto.
Nella speranza che il nuovo L’Eco del Dalla Chiesa vi tenga compagnia, vi auguriamo una buona lettura.
Tra acrobazie, elementi di ginnastica e coreografie hip hop, c'è un gruppo di ballerini e ginnaste che, con la loro passione, sostengono lo spirito sportivo dell’IIS Dalla Chiesa.
Seguendo un modo di vivere la scuola molto simile a quello tipico del college americano, il Dalla Chiesa, dal 2022, propone agli studenti una competizione provinciale, chiamata Varese School Cup nata su iniziativa dell'associazione "Il basket siamo noi", in collaborazione con l'Ufficio di Scienze Motorie del provveditorato di Varese.
La competizione si svolge tra le scuole della provincia e affianca le partite di basket al caloroso sostegno della Dance Crew, che supporta la propria squadra creando delle coreografie energiche e movimentate
Cheerleadingèiltermineangloamericanocon cuisidefinisceunosportcheaffiancale competizionisportiveeincoraggialesquadre sulcampodigiocoe,dadueanniaquesta parte,laDanceCrewdelDallaChiesaè diventatoungrupposemprepiùgrande,chesi dedicaconpassioneacreareesibizionisempre nuove,provandoaspingersioltreiproprilimiti, perlasciareaboccaaperta,oalmenosispera, colorochelaguardano.
CoordinatodallaprofessoressaValeriaSpinelli, unprogettocoinvolgenteeinnovativocome quellodell'adesioneallaVareseSchoolCupè l'opportunitàperfettaperesprimeresestessi, lepropriepassioniesoprattuttoperviveresulla propriapelleivaloridicollaborazionee coesionechelosportpromuove.
GiuliaAlberieGaiaZambotti
Quest’attività, iniziata quattro anni fa, dagli studenti per gli studenti, si realizza in un club extracurriculare dove tutti coloro che hanno la passione per gli scacchi possono imparare e divertirsi giocando. Le lezioni hanno luogo il pomeriggio tutte le settimane. Ogni lezione è caratterizzata da un’ora di spiegazione e un’ora di gioco libero. Gli scacchi non sono soltanto un gioco ma hanno anche diversi benefici, infatti garantiscono il miglioramento delle capacità di calcolo e pianificazione, l'accettazione di regole condivise e lo sviluppo di memoria, pazienza e autocontrollo, inoltre ampliano la mente ma soprattutto creano l’occasione per stare insieme e divertirsi.
Quest’anno Beatrice, Iris, Doriana e Raffaela vi introducono a questo mondo, suggerendo tecniche e strategie vincenti di questa disciplina. Il Chess club del Dalla Chiesa ha come obiettivo quello di creare un ambiente inclusivo e di scambio che permetta agli studenti di fare nuove conoscenze, apprendere e coltivare la disciplina scacchistica.
Verranno organizzati due tornei annuali interni e gli amministratori si impegneranno a pianificare un torneo extrascolastico con le altre scuole della provincia Se sei interessato a partecipare non esitare a contattare le referenti Caldelari Beatrice, De Vita Doriana e Pisana Raffaela Beatrice Caldelari e Gaia Zambotti
Beatrice Caldelari e Gaia Zambotti
Comenascequestoprogettoequalèlasua storia?
È nato due anni fa perché avevo fatto una proposta all’allora Dirigente che ha accolto questa mia richiesta e mi ha informato dell’esistenza di un bando di Fondazione Cariplo, un bando triennale a cui abbiamo partecipato per avere dei finanziamenti a sostegno di questo progetto. Questo è il terzo anno. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani rispetto all’arte teatrale e questo progetto si sposava perfettamente con il nostro intento di realizzare un laboratorio all’interno della scuola; abbiamo poi coinvolto altri docenti in questa attività e abbiamo affidato il compito di dirigere le attività a una pedagogista che è anche regista e attrice, Michela Prando, che segue il laboratorio e segue i ragazzi nella messa in scena di due spettacoli diversi, uno nell’anno scolastico 22/23, uno nell’anno scolastico 23/24 Adesso ci accingiamo a iniziare il nuovo anno scolastico per poi arrivare a fine anno con una nuova messa in scena.
Perché, secondo lei, è giusto portare questa iniziativanellescuole?
Io ritengo che l'arte teatrale sia un'arte fondamentale non solo per gli studenti ma per tutti, perché aiuta innanzitutto a rimettere in discussione le proprie
certezze, aiuta a prendere coscienza dei propri limiti, aiuta a trovare una strada per provare a superarli, è un modo efficace per combattere incertezze e insicurezze, è un modo efficace anche per imparare a controllare le emozioni, perché spesso molti di noi hanno difficoltà a gestire la parte emozionale Il teatro aiuta a comprendere il valore della collaborazione, aiuta a comprendere il valore dell'altro e a fidarsi degli altri.
L’attività teatrale è un'occasione di crescita formativa perché sottintende anche l'aspetto dell'apprendimento di testi teatrali, la conoscenza di autori. L'arte teatrale prima di tutto aiuta a prendere pienamente coscienza di sé, di ciò che siamo in grado di fare, ciò che non siamo in grado di fare, ma fornisce anche una chiave per provare a tentare la strada che per noi sembra inaccessibile o difficile dapercorrere.
Come sono organizzati gli incontri in vista dello spettacolofinale?
L'organizzazione è questa: il progetto di teatro comprende una serie di incontri a partire da lunedì 11 novembre, dalle 13:45 alle 15:15; gli incontri sono a cadenza settimanale fino alla fine dell'anno, quando si arriverà alla messa in scena. In questi ultimi due anni abbiamo portato lo spettacolo in scena al mattino due volte, in modo da coinvolgere il maggior numero di studenti; successivamente abbiamo fatto una messa in scena anche la sera in modo da coinvolgere le famiglie e, nel mese di maggio, il gruppo partecipa anche al Festival LAIVin che è un'occasione straordinaria a cui partecipano tutte le scuole della Lombardia, del Verbano-Cusio-Ossola e del Novarese che sono risultate vincitrici del bando di Fondazione Cariplo di cui parlavo appunto all'inizio
Quantaadesionec’èalprogetto?
All'inizio, quando abbiamo iniziato il percorso teatrale, abbiamo avuto un boom di richieste Addirittura il primo anno, i primi mesi, partecipavano in 70/80, quindi tantissimi studenti, poi come ogni cosa - poiché il teatro è anche tanta fatica e sacrificio - il numero dei partecipanti è calato, perché molti si sono resi conto che è un impegno effettivamente gravoso e, quindi, siamo rimasti una trentina più o meno che annualmente partecipano al percorso.
Quali sono le caratteristiche che i ragazzi di questo percorsohanno?
Io credo che alcuni di questi si sono confrontati col teatro ma, in realtà, non avevano mai immaginato nella loro vita di fare teatro. C'è qualcuno che lo ha scoperto per caso, qualcun altro probabilmente ha sempre avuto l’arte teatrale come passione e interesse Molti praticano attività sportive, qualcuno pratica attività come la danza che è molto affine al teatro perché il teatro è anche corporeità Alcuni leggono, il che è ampiamente dimostrato dai testi teatrali a cui gli studenti hanno lavorato, perché quando andiamo in scena, portiamo spesso testi che sono scritti dagli studenti stessi, quindi il testo teatrale è il frutto di un grosso lavoro da parte dei partecipanti a questo progetto Hanno rielaborato dei concetti o dei contenuti che poi hanno trasferito in testi teatrali che poi sono diventati degli spettacoli veri e propri.
Anita Paciotti
Le attività pomeridiane proposte dai docenti di Scienze Motorie possono essere di selezione o propedeutiche alla partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi.
MOUNTAINBIKE: guida ed escursioni.
Obiettivi: uso e manutenzione della propria bicicletta - migliorare la guida del mezzo - conoscere e aumentare le proprie abilità/limiti - conoscere il territorio.
PALLAVOLO mista: torneo scolastico. categorie Allievi/e (dalla prima alla terza) e Juniores (quarta e quinta) con squadre miste.
BASKET: 3v3 Torneo scolastico Squadre composte da almeno 4 atleti, di cui almeno uno non tesserato Selezione e allenamento della squadra che partecipa al Varese School Cup
DIFESA PERSONALE: corso aperto a tutti (a numero chiuso max 30 partecipanti) con contributo per istruttore specializzato
CALCIO: torneo scolastico, squadre composte da 5 giocatori. Categorie Allievi/e (dalla prima alla terza) e Juniores (quarta e quinta).
ORIENTEERING: lezioni nei boschi di Sesto Calende e dintorni o in palestra in caso di maltempo Fase di Istituto e campionati studenteschi nei mesi di Marzo e Aprile
CORSO DI KAYAK: (in collaborazione con il Circolo Sestese Canoa Kayak) Corso aperto a tutti (a numero chiuso max15 partecipanti), con contributo per utilizzo strutture e materiali tecnici.
ATLETICA: allenamenti mirati per le diverse specialità in preparazione alla fase provinciale dei Campionati studenteschi di atletica.
CREW DANCE: allenamenti per la preparazione di coreografie di gruppo per la partecipazione alla “Varese School Cup”.
Progettografico:MiloFioretti
Quale modo migliore per diventare parte attiva nella lotta contro la violenza sulle donne e promuovere la stessa se non realizzando qualcosa di concreto?
Durante la settimana dedicata alla lotta alla violenza sulle donne, dal 28 novembre al 2 dicembre, si sono tenuti incontri e attività di vario genere atti a sensibilizzare la comunità studentesca a proposito del tema indicato Tra le attività, abbiamo inaugurato una panchina rossa proprio all’interno del giardino del nostro istituto
La panchina rossa simboleggia il posto lasciato vuoto da una o più donne uccise. Il colore rosso simboleggia per eccellenza il sangue versato dalle vittime di violenza.
Una panchina invita chi ci passa accanto a sedersi e a dedicare un momento di riflessione su questo tema così attuale.
La nostra panchina, con il suo simbolico colore, posta all’ingresso della scuola, è diventata parte dell’Istituto e della vita quotidiana di chiunque passerà per di là: un simbolo per non dimenticare.
Lapanchinaèstatarealizzatadairagazzi della classe seconda del Liceo scientifico quadriennale, ricavata da materiali di riciclo (pallet da magazzino non più in uso) e dipinta a turni dai ragazzi di ben otto classi seconde Questa attività rappresenta un tentativo di sensibilizzare rispetto alla disparità e alla violenza di genere; la partecipazione concreta e attiva degli studenti, che hanno potuto vedere realizzarsi un prodotto materiale grazie al loro impegno, rende possibile una maggiore presa in carico della problematica. Sono le nuove generazioni a poter cambiare la società, estirpandone i pregiudizi patriarcali ancora vivi nel mondo contemporaneo
Un ringraziamento particolare deve essere rivolto al ComunediSestoCalendechehadonatolatarghettache èstataappostasullapanchina
Allabasediquesteiniziativec’èloscopoditrasformaredei momentidiriflessioneesclusivamenteteoriciinqualcosa di pratico, coinvolgendo noi studenti come parte attiva nellacreazionediunprodottoconcretoevisibile
L’obiettivodellascuolaèsoprattuttoquellodimettercial centrodellavitascolastica.
KarimCastanoeTommasoCosta
Un’occasione speciale di riflessione e condivisione, quella di lunedì 25 Novembre In accordo con il Comune di Sesto Calende, un gruppo di studenti del nostro istituto ha partecipato, nel cortile della biblioteca comunale, a un momento di sensibilizzazione rispetto al tema della violenzadigenere
Letture significative, dalla Medea di Euripide a Una donna di Sibilla Aleramo, si sono accompagnate allo spettacolo della Dance Crew. Il rosso il colore dominante, a ricordo delle tante vittime di violenza. Rosse le vesti, rossa la nostra panchina.
Significativo l’intervento del Sindaco Elisabetta Giordani, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione delle nuove generazioni sin dalla più tenera età In questa occasione l’Assessore alla Cultura Loredana D’Agaro e l’Assessore per le politiche giovanili Michele Ponti hanno donato, a nome della giunta, la targhetta da apporre sulla panchina realizzata dai nostri ragazzi
La redazione
“La mamma prepara la cena mentre il papà si rilassa sul divano”
“Il papà di Luca è avvocato, la sua mamma è maestra”
Fa’ l’analisi logica
Chi ricorda i suoi libri di grammatica, chi ha tra le mani i libri dei propri figli, almeno una volta si è imbattuto in frasi di questo tipo.
Chi si trova, in questo periodo prenatalizio, a curiosare tra gli scaffali colmi di giochi, in cerca del regalo per i nipotini, si imbatterà certamente in un bel passeggino rosa, in una piccola massaia ritratta sulla confezione di un set - giocattolo per le pulizie, per poi rimanere stupito di quel meraviglioso supereroe a grandezza originale o di quella Jeep telecomandata. Sulla confezione, un bimbo risoluto e coraggioso. Chi ha letto, anche solo per caso, i report ISTAT degli ultimi anni saprà che le donne che percepiscono una retribuzione sono circa 9,5 milioni, laddove i maschi occupati sono circa 13 milioni.
Quello della disparità di genere e della violenza sulle donne è un tema annoso e delicato, sempre difficile da affrontare per il rischio di incappare in banalizzazioni o luoghi comuni; tuttavia resta sempre un’emergenza di cui è necessario parlare e su cui è indispensabile riflettere. Questo non solo alla luce dei ricorrenti fatti di cronaca che sconvolgono la comunità, ma anche in riferimento a tutte quelle forme di discriminazione e violenza secondaria che occupano i gradini più bassi di quella che si chiama “la piramide della violenza”. Ecco che lì troviamo le battute sessiste e oggettificanti, troviamo il sovraccarico mentale delle donne all’interno delle famiglie, troviamo lo sbilanciamento verso la donna dei compiti e doveri del caregiver, troviamo le discriminazioni sul lavoro, il catcalling e potremmo andare avanti. Quello su cui urge una riflessione oggi è tuttavia il tentativo di percorrere una strada graduale, ma sicura, verso l’educazione delle nuove generazioni; a partire dall’educazione alle emozioni e all’affettività, attraverso un uso consapevole del linguaggio, sradicando gli stereotipi figli di una società patriarcale e maschilista.
Insegnare a un bambino che può piangere, che non è “da femminuccia”, insegnare a una bambina che può diventare una scienziata, che non sarà meno donna se non sarà madre, insegnare a un adolescente che soffrire per amore fa parte dell’amore stesso, che non è insormontabile e che nessuno è proprietà di altri se non di se stesso, insegnare alle ragazze che non è amore quello che possiede, quello che impone, quello che limita Insegnare ai giovani che è amore ciò che libera Insegnare ai bimbi che Biancaneve non è meno coraggiosa del principe azzurro Rieducare i nostri padri, con l’esempio, con l’impegno domestico, con la condivisione dei carichi domestici La scuola ha un ruolo fondamentale in questo senso, la comunità scolastica è il primo nucleo sociale esterno alla famiglia in cui il singolo si trova a costruire relazioni significative. Per questa ragione sappiamo che il ruolo educativo e formativo dell’Istituzione scolastica è la base per la costruzione di un nuovo sistema di pensiero, più inclusivo, più rispettoso e più paritario. In occasione della settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne l'Istituto C.A. Dalla Chiesa ha previsto diverse attività atte a sensibilizzare e informare rispetto alla tematica.
In conclusione, è nell’ottica di un necessario cambiamento storico-culturale che comprare una bicicletta rosa a un bimbo non significa renderlo meno virile, è in questo contesto che, questo Natale, l’augurio è che qualche nonno compri quel set per le pulizie al suo nipotino, quel supereroe alla sua nipotina. Perché se si vuole camminare su strade poco battute occorre farlo a piccoli passi e, uno dopo l’altro, guadagnare quello spazio che basta per seminare una nuova cultura meno sessista e più paritaria
Se si vuole cambiare, bisogna iniziare a pretendere che sul libro di testo dei nostri figli si trovi scritto:
“Il papà prepara la cena mentre la mamma si rilassa sul divano”
“La mamma di Luca è avvocato, il suo papà è maestro”
Fa’ l’analisi logica.
Prof.ssa Silvia Mucin
Il rosso è per antonomasia il colore dell'amore, e l'amore è uno dei sentimenti umani più difficili da definire.
L'amore è tante cose:
è il sentimento che unisce le persone, è il filo che intreccia le vite di due sconosciuti, è una passione travolgente che in maniera inspiegabile
ci rende anime meravigliose, capaci di fare gesti buoni, dolci, innocui
L'amore però in alcune persone è diverso, prende una piega pericolosa e diventa il motore di atti deplorevoli, atti disumani
L'amore si tramuta in violenza, si tramuta nel disperato tentativo di conquistare e predominare la persona che si ha al proprio fianco, attribuendo all'amore il sinonimo di guerra e distruzione
Ma allora, che cos'è davvero l'amore?
Cosa significa amare una donna, un figlio, un compagno, un genitore?
Il rosso è il colore dell'amore, ma con questo colore oggi vogliamo ricordare cosa
NON è amore, perché nella sua stranezza, una cosa è certa: l'amore unisce, l'amore rende felici, l'amore illumina, fa risplendere.
L'amore è innocuo, l'amore non uccide.
Giulia Alberi
Giovedì 21 novembre, nell’aula magna del nostro Istituto, una rappresentanza del gruppo scolastico teatralehapresentatoerestituitol’esperienzadipartecipazionealWorkshopdistudiointerdisciplinare sullaprevenzioneeilcontrastodellaviolenzanellerelazioni.
LealunnediclassequintaBertoniFiammetta,MassariEvelyn,GiulianoAlessia,PinteaLorena,Dalla CostaSofia,ValentiAurora,coordinatedallaprofssaMarcellaMaggio,hannocondottounmomentodi riflessione e informazione sulla disparità di genere e sui modi in cui la violenza sulle donne può manifestarsi.
Destinatariiragazzidelleclassiprime.
Unmomentopreziosodiscambiotraparinellacornicedellasettimanacontrolaviolenzasulledonne.
Laredazione
Durante la giornata del 28 novembre, le classi terze e quarte hanno partecipato a un incontro formativo con le esponenti del centro antiviolenza Donna Sicura, un servizio attivo 24 ore su 24 che offre supporto e consulenza alle donne vittime di violenza Questo centro rappresenta un luogo sicuro e accogliente per chi cerca aiuto L’evento ha suscitato grande interesse grazie a un approccio coinvolgente e informativo L’incontro si è aperto con la simulazione di una situazione allarmante, messa in scena da alcuni dei nostri compagni attraverso un role playing Questo ha permesso di stimolare una riflessione immediata sul tema della violenza Durante l’incontro, sono state chiarite le diverse tipologie di violenza che, oggigiorno, possono manifestarsi, in particolare sono state illustrate ben nove tipologie di violenza: fisica, economica, sessuale, sui minori, psicologica, assistita, mobbing, revenge porn e stalking Queste forme di abuso, spesso invisibili, possono avere conseguenze devastanti per le vittime, sia sul piano mentale che fisico
Un tema interessante emerso durante la discussione ha riguardato l’importanza di abbattere gli stereotipi di genere imposti dalla società. Infatti, è stato sottolineato che anche gli uomini possono essere vulnerabili e sensibili e che anche loro possono subire violenze ma, spesso, non ricevono il giusto supporto per paura di essere giudicati se non riescono a conformarsi all’immagine dell’uomo "forte" e invulnerabile Questo concetto ha sollevato una riflessione importante: se tutti potessero esprimersi liberamente per quello che sono, senza temere giudizi o conseguenze, la società potrebbe diventare un luogo più inclusivo e comprensivo
Sarebbe un mondo migliore se ognuno potesse esprimere la propria identità senza paura di essere giudicato o di subire conseguenze
Solo abbattendo queste barriere ideologiche e culturali, potremmo sperare di costruire una società più equa, rispettosa e solidale.
Marchese Rebecca e Gabrieletto Matilda
Pandora,laprimadonnaplasmatadaglidèi,èunafigurastraordinarianellamitologiagreca CreatadaZeus comepartediunpianopunitivocontrol'umanità,incarnailparadossodibellezzaepericolo.Afroditele donaunagraziairresistibile,mentreErmesleinfondeastuziael'artedell'inganno Quandolacreaturagiunge sullaterra,stringendotralemaniunagiara,ildestinodegliuominicambiairrevocabilmente:sollevatoil coperchio,imalisiriversanonelmondo.Tuttavia,Pandoranonècheunmerostrumentodivolontàdivina.La suastorianonriguardaunasceltaautonoma,mapiuttostol'esecuzionediunpianoarchitettatodaZeus Nonostantequesto,ilmitohadipintoPandoracomesimboloditentazioneerovina Apartiredaquestospunto,il28novembrescorso,laProfssaFasoloNicoletta-docentepressol'Università dell'Insubria - ha tenuto una conferenza in aula polivalente sul tema della violenza di genere. Questo fenomeno, spesso ridotto al piano fisico, si manifesta in realtà in molteplici forme: verbale, psicologica, economicaepersinoostetrica Iltemadellaviolenzadigeneretrovavasteformediespressionesianello spaziocheneltempo,offrendociunquadrosucuiriflettere.Daquestaanalisinonsipuòesularelastoria recente del nostro Paese che, tuttavia, ha visto nel 1946 le madri Costituenti battersi alle sedute di Montecitorioaffinchélaparitàdigenerediventasseundirittoinviolabile
Evidentemente le leggi non bastano Oggi i dati parlano chiaro: nel 2024, sono già 88 le vittime di femminicidio Tuttavia,accantoaquestadolorosarealtà,emergonoanchesegnalidisperanza Leiniziative socialiepolitiche,siaalivellonazionalecheinternazionale,sonosempremaggioriecercanodicoinvolgeregli uominieledonnedidomani.
Nonsarannoleminaccedipenepiùseverenélepromessepolitichearisolverequestaspiraledisoprusi,ma laconsapevolezzadiciòcheaccadedevericordarcichec’èancoradomani Inquestocontesto,risuonano ancorapiùfortileparolediPierPaoloPasolinidallesueLettereLuterane:«Essitiinsegnanoanonsplendere.E tusplendi,invece!»
EnricoDecesarieRiccardoCastelletta
Laviolenzasulledonneèunadellepiaghepiùprofondedell’odiernasocietà,dedicareunagiornataalla riflessione su questo argomento è fondamentale per sensibilizzare tutti, giovani e adulti, sul rispetto e sull’uguaglianza.Parlareditaleproblematicaèimportantenonsoloperchécoinvolgesemprepiùpersone attornoanoi,maancheperchésiamonoiadaverelaresponsabilitàdifondareunfuturomigliore.Dunque cosapossiamofarenelnostropiccolo?Édavveroutilededicareunagiornataallalottacontrolaviolenzasulle donne?
Unodeiprimiattidifemminicidioavvennenellontano1960,quandolesorelleMirabalvenneroassassinateil 25novembreperlalorodissidenzacontroladittaturadominicana.Perrendereloroomaggiol’Onu,nel1999, decise di istituire questa particolare ricorrenza. La violenza sulle donne è spesso incentivata dalla disuguaglianzadigenere,fondatasualcunistereotipifissi.Possiamotrovarequestanettadifferenzaanche nellepiùpiccolecose.Sipensiadesempioalbimbochedevegiocareconlemacchinine,aisupereroi,indossare precisiabiti,mentrelabimbadevesvagarsiconlebamboleogiocandoconlapiccolacucinacheigenitorile hannoregalato.Perchéunbambinodeveessereminacciatoseindossaunpaiodipantalonirosa?Perchéuna bambinanonpuòdivertirsigiocandoalmeccanicoconisuoiamici?
Bisognerebbecomprenderechenonèimportante,bensìfondamentale,educaresindapiccolialrispettoe allaparità:questidueaspettipossonoesserelachiaveperprevenirelaviolenzainfuturo.Giàdabambinisi tendeadefinireilmaschiocomeforte,intelligente,lafemmina,d’altrocanto,solamentecomebellaed elegante.Sequestistereotipisubisseroundeclino,probabilmentesieviterebberonumerosiproblemi,che insorgonoparticolarmenteinetàadolescenziale.Durantetaleperiodoilragazzocominciaasentirsisuperiore allaragazza,concedendosiqualchebattutaditroppo,dicaratteresessistaounlinguaggiooffensivo,avolte giustificandosicon:“lostavodicendoperscherzo,nontiavràdatofastidio”.Inrealtàèpropriodaaffermazioni sessistechesipassaaminacce,molestie,abusofisicoepsicologico:formediviolenzatuttepresentinella cosiddettapiramidedellaviolenza.
Con il termine “violenza” non si intende solamente quella fisica, probabilmente la più visibile e riconoscibile, sono presenti altre forme di violenza, come ad esempio quella economica o istituzionale La prima si verifica quando alla donna vengono totalmente negati i mezzi per essere indipendente: il controllo sul denaro, la privazione del lavoro o l’imposizione di una totale dipendenza economica sono strumenti che inducono a pensare la figura femminile come un soggetto sottomesso. La seconda, sicuramente meno discussa, si presenta quando le donne non ricevono adeguata protezione dalle autorità o, in alcuni casi, quando i segnali di aiuto vengono minimizzati e successivamente ignorati. Per cercare di combattere questo mostro sociale è necessario che certe istituzioni, come consulenze psicologiche, assistenza di tipo legale, intervengano, diventando gratuite e di conseguenza accessibili a tutti. I centri di antiviolenza sono essenziali per offrire un luogo sicuro alle vittime e alla propria prole. Tuttavia le strutture non possiedono sufficienti fondi e il rischio di non riuscire a mantenerle è assai elevato.
La violenza sulle donne rappresenta una problematica sociale che richiede un intervento collettivo. Attraverso ciò che viene insegnato nelle scuole, attraverso il lavoro delle strutture e attraverso l’educazione è possibile costruire una società più equa e giusta, in cui le donne non devono aver paura di uscire da sole, come se la loro libertà soffocasse. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la differenza e contribuire a questo profondo e necessario cambiamento, prendendo consapevolezza della permanenza degli stereotipi.
Riccardo
Cattaneo 2lte
Quattro incontri destinati alle 14 classi seconde del nostro Istituto.
Giovedì 7 e lunedì 11 novembre, lunedì 2 e martedì 3 dicembre, all’Istituto Superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa, gli alunni hanno avuto l’ occasione di partecipare all’evento di informazione e sensibilizzazione riguardo l’uso e la dipendenza dalle sostanze stupefacenti. Il Luogotenente Giovanni Opessio e il Maresciallo Capo Antonio Di Raffaele, a rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri di Sesto Calende, hanno tenuto una conferenza informativa, concentrandosi in particolare su due aspetti legati al tema. Il focus della prima parte è stata la presentazione delle principali sostanze in commercio con particolare attenzione agli effetti sulla salute; la seconda parte ha visto come punto focale un’informativa sui rischi penali legati alla detenzione e all’uso di sostanze per i minorenni.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare gli studenti rispetto al tema delle droghe nella speranza che conoscere significhi incidere profondamente in termini di prevenzione Come affermato dal Luogotenente Opessio: “Siamo qui, non per insegnare qualcosa, ma per dissuadere chi si trova nel limbo e sta per prendere cattive strade”
Come si è potuto ascoltare durante la conferenza, infatti, al giorno d’oggi sono particolarmente diffusi i casi di dipendenza e spaccio di sostanze da parte di molti nostri coetanei: ma quali sono le cause che spingono i ragazzi ad entrare a far parte di questo oscuro mondo? Sono stati proprio i ragazzi a dare delle risposte: il bisogno di accettazione da parte del gruppo, la curiosità, il malessere tipici di questa fase delicata della crescita.
Il consiglio che ci sentiamo di suggerire è quello di parlare e confrontarsi il più possibile con i pari ma, soprattutto, con il mondo degli adulti, prima di correre il rischio di incappare in una strada sbagliata da cui è molto difficile tornare indietro Castelletta Riccardo
Un incontro formativo con Nicolò Martinenghi al Dalla Chiesa
Il 5 dicembre, gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo del Dalla Chiesa hanno avuto l’opportunità di incontrare il celebre nuotatore Nicolò Martinenghi, campione olimpico e mondiale, in un evento che ha unito sport e motivazione L’incontro ha permesso loro di scoprire la storia di un atleta che, con impegno e dedizione, ha raggiunto i vertici del nuoto mondiale
Martinenghi, oro olimpico, specializzato nello stile ‘rana’, ha raccontato il suo percorso sportivo, iniziato con il basket, sport di squadra, per poi evolversi in una carriera individuale nel nuoto L’atleta ha condiviso con i ragazzi la sua passione per gli sport individuali, sottolineando come, nonostante i legami affettivi e la continua connessione con le persone a lui care, si senta a suo agio nell’affrontare l’allenamento da solo, nell’acqua
Durante l’incontro, Martinenghi ha approfondito la storia della sua carriera, parlando di come lo sport, che inizialmente era una passione, sia diventato la sua professione, permettendogli di viaggiare e scoprire il mondo. Tuttavia essere un campione richiede anche sacrifici: il nuotatore ha parlato dello stile di vita che ha adottato, fatto di allenamenti intensi e di una dieta rigorosa per mantenere una fisicità ottimale Inoltre, ha evidenziato l’importanza di seguire le normative anti-doping e di prestare attenzione ai farmaci che assume
Una volta finito il discorso introduttivo, gli studenti interessati hanno avuto modo di porgergli alcune domande personali e generali sui sacrifici e i benefici di un atleta di tale livello Martinenghi ha risposto dando consigli pratici su come affrontare le sfide e migliorare le proprie performance Un consiglio in particolare dell'atleta è quello di godersi il momento in tranquillità, lo stress non permette di dare il megliodisé, soprattutto dopo aver dedicato tanto tempo e fatica alla preparazione L’incontro con Nicolò Martinenghi è stato un’occasione speciale e costruttiva per gli studenti del Dalla Chiesa, che, ispirati dalle parole del campione, si sono sentiti più motivati a perseguire i propri sogni atletici, con la consapevolezza che il cammino verso il successo è fatto di passione, sacrificio e perseveranza
Beatrice Caldelari e Ginevra Casagrande
Ogni anno la scuola cambia: c’è chi arriva e chi va. Tra timore ed entusiasmo inizia un nuovo viaggio per i neo arrivati, come per chi - invece - si appresta a concludere la sua permanenza.
Quest’anno però - come ovviamente sapete - è cambiato anche qualcos’altro. Nell’articolo che segue cercheremo di delineare le principali novità che ci riguardano, attraverso gli sguardi ‘innocenti’ dei nuovi arrivati e con gli occhi smaliziati di un maturando
Alla base di questo ‘vento di cambiamento’ - che prende il nome di “Dalla Chiesa in Movimento" - c’è il desiderio di trasformare la scuola in uno spazio più accogliente e centrato sui bisogni degli studenti.
Veniamo alla prima novità: esco di casa - in ritardo sparato - e prima di correre a lezione, mi catapulto in coda, passo il badge al totem che determina con precisione “chirurgica” se ce l’ho fatta a recuperare i minuti di troppo passati nel letto o se ho accumulato un altro ‘ritardo breve’ dopo il verdetto, spesso spietato, mi dirigo in aula
Bene, ma dove vado?
Ogni gruppo classe - esclusi casi particolari - è svincolato da una propria aula di riferimento. Gli studenti devono spostarsi in differenti ambienti tematici a seconda della lezione che li attende.
Secondo i referenti del progetto, molteplici sono le ricadute positive del Dalla Chiesa in Movimento:
una prima è offrire a studenti e docenti spazi consoni, da poter modificare a seconda della disciplina e del gusto personale.
Se è vero che un piatto si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca, è altrettanto vero che un ambiente confortevole e visivamente gradevole dovrebbe suscitare in chi lo vive una maggiore disponibilità all’apprendimento rispetto a una vecchia aula scalcagnata
Un ulteriore aspetto evidenziato, riguarda specificamente i ragazzi Lo spostamento tra le aule rappresenta, indubbiamente, un momento per ‘sgranchirsi le gambe’ e, perché no, per ‘ossigenare il cervello’ e ritemprare lo spirito
A ogni aula sono associati una lettera, un colore e un numero che simboleggiano l’ambito disciplinare:
L = Linguistica (giallo)
U = Umanistica (rosso)
S = Scientifica (verde)
T = Tecnologica (blu)
A = Artistica (viola)
G = Giuridico-economica (arancione)
M = Scienze motorie (turchese)
Oltre alla tematizzazione delle aule preesistenti, troviamo anche ambienti all’avanguardia che saranno resi operativi nelle prossime settimane. Tra questi possiamo citare le aule dotate di tecnologia immersiva (come la realtà aumentata) oltre ad altri progetti inerenti l’arte e la creatività L’utilizzo di questi spazi sarà strettamente collegato alla partecipazione attiva al “Dalla Chiesa in Movimento’
Infatti, per utilizzare questi nuovi ambienti, gli studenti interessati avranno accesso gratuito a corsi di formazione, tenuti da alcuni esperti, per un totale di 15 h La formazione diventa, dunque, un processo fondamentale per rendere gli studenti consapevoli degli strumenti che hanno a disposizione e delle loro potenzialità.
Al momento, tutti coloro che hanno aderito ai progetti del “Dalla Chiesa in Movimento" hanno seguito le presentazioni in Aula Polivalente in data 29 ottobre e 4 novembre, ma questo non è che l'inizio
Il sentiero intrapreso dalla scuola, nei fatti molto elaborato, deve essere visto come un percorso composto di tanti gradini. Lo stadio di avanzamento odierno nel plesso A, non è che l’implementazione di un modello pilota che ha interessato lo scorso anno il lotto B
L’impatto non è - come prevedibile - stato semplice: trovare nuovi equilibri è spesso un processo lungo e complesso Nonostante le criticità, i referenti dichiarano immutato il loro obiettivo: rendere la didattica dinamica, collaborativa e a misura di studente nel nostro istituto.
Nel suo manifesto, il “Dalla Chiesa in Movimento" si descrive come sinergico e corale, basato sulla collaborazione attiva e responsabilediognipartecipante,qualunque ruoloabbia.
Inaccordoconglistandarddell’UnioneEuropea e attraverso i fondi Next Generation EU, la nostrascuola,inosservanzaallelineeguidadel Ministero dell’Istruzione e del Merito, cerca in questo modo di rispondere alla demotivazionescolastica
Per valutare l’impatto delle modifiche sin qui approntate, agli studenti è stato sottoposto un sondaggio di gradimento, il quale ha offerto una risposta variegata. Una parte degli alunni si è sentita rappresentata dal cambiamento e ha evidenziato la propria soddisfazione. Tuttavia, a fronte dei cambiamenti radicali, non pochi hanno sottolineato la grande difficoltà - a causa degli spazi limitati - negli spostamenti Diretta conseguenza della faticosa viabilità, sono i tempi di percorrenza di corridoi e rampe di scale Ulteriore elemento che non favorisce un flusso agevole in ingresso è la presenza di due soli totem nel plesso A per passare il badge
Nel tentativo di sopperire ad alcune di queste problematiche si è proposta una nuova sperimentazione sulla circolazione con sensi unici di percorrenza Nonostante le possibili migliorie, indubbiamente gli spostamenti riducono sensibilmente la durata effettiva delle lezioni Evento - secondo alcuni - assai spiacevole, specialmente se si hanno verifiche
Ultima - ma non per importanza - la questione igienica: i continui spostamenti rendono - inevitabilmentegli ambienti meno puliti
Tutte queste osservazioni devono essere visualizzate come uno stimolo per tutti, un motivo di collaborazione e di impegno sinergico per migliorare e costruire una scuola migliore, all’insegna del dialogo e del rispetto del prossimo
PedalandonelParcodelTicinoèlaterzadelleiniziativedisostenibilitàediintegrazionetranaturae culturacheilnostroIstitutohaeffettuatoconleclassidelLiceoScientificoQuadriennale
DopoPercorsid’acqua(apiediinvalFormazza)eAvelespiegate(inbarcaavelasullagodiComo),eccociin sella, alla volta dell’abbazia di Morimondo: 64 chilometri di pedalata con bici elettriche di ultima generazione!
Siamo partiti dalla diga del Panperduto a Somma Lombardo, seguendo i canali e poi i navigli del parco del Ticino allascopertadellebellezzenaturaliestorichediquestonotevoleterritorio.
Durante il nostro percorso siamo stati accompagnati da due guide cicloturistiche, Pietro e Angelo, soprannominato Falco, i quali sono stati di profondo aiuto, eliminando ogni nostro dubbio e perplessità. Queste le nostre tappe: la diga del Panperduto, il canale Villoresi, il canale industriale, l'ex dogana austroungarica, Tornavento, i paraschegge e la brughiera di via Gaggio, il Naviglio Grande, Turbigo, Bernate Ticino, il Naviglio di Bereguardo e infine Morimondo con le sue risorgive e la meravigliosa abbazia che domina il centro del paese.
L’itinerario, che si snoda lungo sentieri, brughiera ed acque, ci ha portato a scoprire luoghi di grande interesse,puntipanoramicieareeboschive
Durante la pedalata abbiamo percepito sensazioni diverse: eccitazione per l’avventura, meraviglia per i paesaggi naturali, interesse per la scoperta di luoghi nuovi, senza farci mancare un pizzico di fatica e sforzo, che però sono stati ripagati dalla bellezza del paesaggio e dall'arrivo al magnifico paese di Morimondo, con la sua maestosa abbazia, la grande piazza e l’affascinante bosco con risorgive. La gita è stata esaustiva e molto interessante: ci ha permesso di apprezzare le bellezze naturali che si trovano vicine a noi ma di cui molto spesso non ci accorgiamo, permettendoci anche di comprendere meglio come funziona il nostro corpo e quali sensazioni ci fa provare mentre affrontiamo un’esperienza piacevolmente impegnativa e complessa.
La classe 3LTE
Continuano e si rafforzano strada facendo, anno dopo anno, incontro dopo incontro, le interazioni tra i nostri studenti e il territorio, con particolare riguardo alla collaborazione con l’Università Senza Età di Sesto Calende Li abbiamo chiamati Dialoghi Intergenerazionali e di fatto lo sono: gli studenti del Liceo Quadriennale, classe 3LTE, hanno tenuto l’11 novembre una conferenza sul tema del buio, molto gradita agli ascoltatori di varie età che hanno riempito la sala Cesare da Sesto: gli applausi al termine di ogni intervento sono stati meritatissimi dai nostri bravi studenti!
I ragazzi hanno scelto di concentrarsi, questa volta, sul tema proposto trattato in modalità interdisciplinare: ne sono nate cinque presentazioni di gruppo, legate dal filo conduttore, ma distese ampiamente tra arte, letteratura latina, inglese, fisica e scienze motorie
Felicissimo anche l’abbinamento dell’area umanistica con quella scientifica, a dimostrazione di come ogni disciplina che viene affrontata nel percorso di studi si presti a fornire il proprio contributo alla comune causa, integrandosi alle altre
Ottimi i relatori che hanno superato timidezza ed esitazione, mostrando competenze comunicative, digitali e di divulgazione del sapere.
La classe 3LTE
Il progetto ”Scoprire il territorio con gli occhi dei ragazzi” è una ricerca-azione promossa dall’UST di Vareseedall’UniversitàCattolicadelSacroCuorediMilano.
L’obiettivo che si pone il progetto è quello di conoscere ciò che i ragazzi pensano del territorio in cui risiedono, in quanto il loro giudizio spesso differisce da quello degli adulti che, a causa di una visione diversa del mondo, non sempre riescono a condividere il punto di vista degli adolescenti
La nostra scuola, l'ISIS Carlo Alberto Dalla Chiesa, ha aderito a questo progetto con alcune classi del Liceo delleScienzeUmane, le attuali5bse5cs che hanno lavorato alla ricerca loscorsoannoscolastico, dopo che già altre due classi avevano avviato il lavoro di mappatura del territorio negli anni precedenti.
Lo scopo del progetto è quello di consentire ai ragazzi di mettersi in gioco individuando e osservando più da vicino alcuni dei luoghi più frequentati dai giovani. Si tratta di luoghi situati nei dodici comuni appartenenti al Piano di Zona (Angera, Cadrezzate, Comabbio, Ispra, Mercallo, Ranco, Sesto Calende, Taino, Ternate, Cadrezzate con Omsate, Varano Borghi e Vergiate) e ciò che emerge dalla ricerca-azione viene poi restituito alla comunità scolastica in occasioni pubbliche organizzate nella nostra scuola o presso il Comune di Varese. In queste occasioni i risultati della ricerca-azione diventano oggetto di riflessione anche con i referenti della politica e delle istituzioni come avvenuto lo scorso 22 novembre in occasione del Convegno “Generazione Interconnessa” presso il Salone Estense del Comune di Varese Al convegno hanno partecipato tutte le scuole aderenti ai progetti afferenti al tema della dispersione scolastica e due delle nostre studentesse hanno partecipato alla tavola rotonda finale In questa occasione è stato possibile riflettere sull’opportunità di dialogo con le istituzioni offerta ai giovani Il progetto infatti offre spazio di parola proprio a noi ragazzi affinché possiamo davvero essere i protagonisti attivi del nostro territorio.
Sebastian Grafato 5CS
Era una tranquilla sera di giugno, mi stavo preparando per andare alla festa di paese: musica, luci, gente che ride. Non vedevo l'ora di staccare un po' Ero stanco, certo, ma chi non lo sarebbe stato? Da giorni passavo le ore sui libri, con gli esami di maturità alle porte. La stanchezza mi sembrava normale, nulla di cui preoccuparsi. Arrivato alla festa, però, qualcosa non andava: mi sentivo sempre più debole, come se le forze mi abbandonavano Ho pensato fosse lo stress, il caldo, forse il sonno arretrato Ma nei giorni successivi la situazione non migliorava, anzi, peggiorava. Alla fine, preoccupati, i miei genitori mi portarono in ospedale. Non dimenticherò mai ciò che è successo dopo I medici mi dissero che avevo la leucemia e per sperare di farcela, avevo bisogno di un trapianto di midollo osseo Da un momento all'altro, la mia vita era cambiata completamente
Questa potrebbe essere la storia di chiunque Questa sembra la storia di Gabriele Alzati, testimonianza preziosa dell’occasione. Ogni anno, migliaia di persone ricevono diagnosi che mettono la loro vita nelle mani di una possibilità: trovare un donatore compatibile. Per malattie come la leucemia, i linfomi o alcune patologiegeneticherare,iltrapiantodimidolloosseononèsolo untrattamento,èspessol'unicaviadisalvezza.
Ilmidolloosseoèuntessutospugnosochesitrovaall'internodelle ossa e produce le cellule del sangue come globuli rossi, globuli bianchiepiastrine Ilsuotrapiantoconsistenelsostituirelecellule staminali malate con quelle sane di un donatore compatibile Questogesto,cheperildonatorecomportaunprelievoindoloree sicuro,puòrappresentareperilriceventelapossibilitàdirinascere
Inserirsi nel registro dei donatori è facile: basta contattare un centro trasfusionale o associazioni come ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo) e sottoporsi a un piccolo prelievo di sangueotamponesalivareperesseretipizzati.
InfotoGabrieleAlzati,volontario ADMO
Tuttavia, trovare un donatore compatibile non è semplice. Solo il 30% dei pazienti riesce a individuare una compatibilità all'interno della propria famiglia. Il restante 70% deve affidarsi al registro internazionale dei donatori La probabilità di compatibilità tra due persone non imparentate è estremamente bassa, circa 1 su 100.000
In Italia, più di 450.000 persone sono iscritte al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, ma non sono ancora sufficienti per soddisfare la domanda Infatti, è bene considerare che i giovani uomini di età compresa tra i 18 e i 25 anni rappresentano i donatori ideali per la qualità delle loro cellule, eppure sono solo circa 20 000 quelli iscritti In confronto, in Israele il 60% della popolazione è registrata, mentre in Italia questa percentuale è ancora molto bassa, intorno allo 0,04%
L'incontro che si è tenuto in aula polivalente, il 6 Novembre, è stato un momento di profonda connessione, l’occasione per dare voce a un temacome confermato dai dati - quasi sconosciuto ai più giovani La speranza è che attraverso la condivisione e la sensibilizzazione sempre più persone possano trovare il loro uno disperso tra i 100 mila.
Enrico Decesari, Doriana K. De Vita, Beatrice Caldelari
Circa un decennio fa il giornalista statunitense James Barrat prevedeva che, a causa degli ingenti investimenti nella ricerca tecnologica di governi e grandi corporazioni, l’intelligenza artificiale avrebbe potuto superare l’intelligenza umana. A conti fatti, la stima di Barrat sembra imprecisa, ma forse per poter capire cosa veramente significhi quella previsione occorrerebbe fare una premessa e alcuni distinguo.
Risulta estremamente difficile fornire una definizione univoca di intelligenza umana. Nella nostra analisi, quantitativa o qualitativa, teorica o empirica, ci troviamo spesso disorientati. Molti di noi assocerebbero l’intelligenza al quoziente intellettivo e la definirebbero come un indice in grado di valutare le capacità cognitive. In questa disamina - incompleta - ci sarebbe una sovrapposizione tra ‘intelligenza’ e ‘razionalità’ . Un fattore invece altrettanto rilevante è l’intelligenza emotiva, un indicatore che ha fortemente a che vedere con i sentimenti e con la nostra chimica corporea.
Invece, cos’è un’intelligenza artificiale? In formula possiamo definirla come la disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi attraverso un computer. Il filosofo Floridi nel tentativo di dare una propria definizione, fa uso di una massima del generale Clausewitz. Il militare prussiano sosteneva che la guerra fosse la diretta continuazione della politica, ma con altri mezzi. Allo stesso modo, secondo Floridi, l’intelligenza artificiale sarebbe il prosieguo dell’intelligenza umana, ma con mezzi stupidi.
Questa considerazione, seppur di carattere generale, richiederebbe di individuare quali effettivamente siano questi «mezzi stupidi». L’unico elemento che permette l’esistenza di questa intelligenza artificiale - lo dice il termine stesso - è un artificio, un'azione che solo l’uomo può mettere in atto. Il vero mezzo attraverso cui queste macchine si perfezionano sono gli esseri umani che forniscono loro dati, aggiornamenti e informazioni essenziali. Ovviamente questo non toglie che i mezzi - appunto gli uominisiano stupidi; del resto, come ricordava Einstein: «esiste un limite all’intelligenza dell’uomo, ma non alla sua stupidità».
Tuttavia, l’opinione di Floridi - in altri punti ineccepibile - è probabilmente vittima di una stortura. Infatti, siamo spesso abituati a considerare il termine ‘artificiale’ in contrapposizione con ‘naturale’ e lecitamente ne scoviamo sovente i lati negativi Il fatto che si tratti di un’I.A. non ha a priori un significato negativo e non si configura incompatibile con il concetto di intelligenza
In Pensieri lenti, pensieri veloci il Nobel per l’economia Daniel Kahneman parlava di intelligenza, in termini allora rivoluzionari, definendola come la capacità di interpretare la realtà riconoscendo con ‘ragione’ o ‘intuito’ in essa dei modelli probabilistici Secondo questa teoria, entra in scena un ulteriore fattore: la chimica Possiamo - probabilmente a torto - ritenere secondaria la questione se le capacità emotive siano o meno indice di intelligenza, ma non ignorarne l’esistenza Giunti a questo punto, gli studiosi si dividono: chi ritiene che le emozioni umane siano tanto caratteristiche da non essere emulabili e coloro i quali ritengono che la natura algoritmica e biochimica di emozioni e desideri saranno decifrabili e riproducibili da un’I.A.
E se ‘intelligente’ non andasse inteso alla lettera? Spesso quando si parla di I.A. con il termine ‘intelligente’ si cerca semplicemente di stabilire se una macchina possa essere - in certi ambiti - scambiata per un essere umano. Nel dopoguerra il matematico Alan Turing pubblicava sulla rivista Mind un articolo intitolato The Imitation Game Secondo Turing qualora un interrogatore non fosse in grado di distinguere le risposte inviate telematicamente da un essere umano e da un robot, quella macchina dovrebbe essere considerata intelligente e pensante Chissà cosa ne avrebbero detto Cartesio e Heidegger: pensiamo dunque esistiamo o il principio di causalità è inverso?
Ogni strada ci conduce però ad un’indagine umana. Quando Barrat nel 2012 nominava i rischi dell’intelligenza artificiale non faceva dell’allarmismo utopico immaginando un scenario uscito da un romanzo di Asimov, pensava semplicemente a due cose: l’uomo e la storia.
Il rischio per l’intelligenza artificiale e per il mondo siamo noi che - parafrasando Humesiamo sentimento che la razionalità fatica a dominare. Per questo motivo sono e saranno centrali etica e responsabilità: l’I.A. in tutte le sue derivazioni, non è solo un curioso fenomeno su cui scrivere un articolo, ma un’arma nucleare Che sia per tutti un monito: non potremo fermare il mostro di Frankenstein come nel romanzo di Mary Shelley.
Il 24 e il 25 novembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto, in cui gli studenti erano chiamati a eleggere quattro rappresentanti. Quest'anno l'evento ha registrato un'eccezionale partecipazione, con ben sei liste in gara e un totale di 27 candidati ai quattro posti disponibili
Le disposizioni elettorali prevedevano l’obbligatorietà di un voto congiunto, con la possibilità di votare una lista e, all'interno di essa, indicare fino a due preferenze per i candidati
Lo spoglio elettorale ha consegnato l’esito che segue: la Lista Toscanelli Dalla Chiesa ha ottenuto la maggioranza relativa, raccogliendo 437 voti, pari al 35,38% dei votanti. Questo risultato ha consentito loro l'elezione di due rappresentanti: Marino Francesco (5AT) con 349 preferenze e Mo Liam (5AT) con 321. Al secondo posto si è classificata la lista Make Dalla Chiesa Great Again, che con 263 voti ha espresso Barison Cristian (5AL), sostenuto da 158 preferenze. Terza posizione con 154 voti per la lista Cresciamo insieme, ascoltiamo ogni voce, grazie alla quale Franceschini Christian (5ET) è stato eletto con 98 voti
Enrico Decesari
Doppio appuntamento al Dalla Chiesa! Porte aperte per conoscere i nostri spazi innovativi, le nostre attività e i nostri progetti Un successo di pubblico, soprattutto per i nostri Licei!
Vi aspettiamo numerosi e motivati per il nuovo anni scolastico!
IIS Dalla Chiesa official IISCarloAlbertoDallaChiesa
Dicembre 2024
Alberi Giulia 4CS
Caldelari Beatrice 4CS
Casagrande Ginevra 4CS
Castano Karim 2LTE
Castelletta Riccardo 2LTE
Costa Tommaso 1LTE
Decesari Enrico 5AL
De Vita Doriana 4CS
Fioretti Milo 2LTE
Gabrieletto Matilda 4CS
Marchese Rebecca 4CS
Paciotti Anita 2LTE
Zambotti Gaia 2LTE
Il gruppo è coordinato dalla Prof.ssa Silvia Mucin
Se vuoi fare parte della redazione, non esitare a contattarci.
Puoi rivolgerti a chi preferisci tra noi e ti daremo tutte le informazioni necessarie. Scrivici via mail o sul canale Instagram ufficiale.