Vivere a tempo pieno 180 (Novembre-Dicembre 2016)

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BELLEZZA — Pelle

PEELING: NON È UNICAMENTE UN SEMPLICE SCRUB

Quale scegliere?

Occorre considerare innanzitutto il tipo di risultato che si vuole ottenere, l’inestetismo da trattare, i tempi di guarigione e la profondità a cui la sostanza deve lavorare per eseguire l’esfoliazione. In generale, i fattori che determinano tale scelta possono essere così riassunti: • tipo di inestetismo, • patologia che si vuole trattare, • zona del corpo da trattare, • sostanza da utilizzare, livello, concentrazione e tempo di posa sulla pelle, • tipo di pelle e suo spessore.

È un trattamento estetico che serve ad eliminare dalla pelle le cellule morte dello strato cutaneo superficiale colpevoli di rendere il viso e il corpo opachi e spenti e può essere eseguito sia dalle donne che dagli uomini, ma con indicazioni ed a concentrazioni diverse. La redazione

COS'È IL PEELING CHIMICO?

L

a parola peeling deriva deriva dall’inglese to peel, significa "sbucciare" e va ad indicare proprio l’azione svolta da determinate sostanze chimiche che consentono di esfoliare, cioè portare via dalla pelle le cellule morte, lasciando che al loro posto se ne formino delle nuove capaci, oltre che di ridare un aspetto più levigato e liscio alla pelle del viso e del corpo, anche di stimolare la produzione di fibrolasti, responsabili della formazione di collagene negli strati più profondi del derma, e favorire l’assorbimento nell’epidermide di sostanze con azione antiossidante e di fotoringiovanimento.

È il più forte tra tutti i peeling attualmente eseguiti nella medicina e nella chirurgia estetica, in quanto viene effettuato mediante l’applicazione di una o più sostanze esfolianti, che penetrano nella pelle ad una grandissima profondità, provocando la totale distruzione di porzioni di epidermide, con una conseguente rigenerazione di nuovi tessuti cutanei. Il peeling chimico è conosciuto anche con il nome di chemoesfoliazione, chemochirurgia o dermapeeling e la profondità di penetrazione dell’acido dipende dalla concentrazione della sostanza: infatti, gli stessi acidi utilizzati per quello chimico possono essere utilizzati anche per peeling meno invasivi.

Per chi è vietato?

Il peeling a qualsiasi profondità e con qualsiasi sostanza è assolutamente vietato in presenza di: • gravidanza, • aspettative irreali del paziente, • fototipi alti (lV-V-Vl), • diatesi fibroblastica (tendenza ad una A COSA SERVE? "brutta" cicatrizzazione, cheloidi), • herpex simplex in fase attiva, Il peeling è un trattamento estetico che stimola, attraverso l’applicazione di una specifica sostanza • dermatite atopica, sulla pelle, l'esfoliazione delle cellule morte ed il • rifiuto da parte del paziente verso la fotoprotezione, conseguente ricambio della pelle. Il peeling permette pertanto di: • melasma profondo (iperpigmentazione su fronte, zigomi, tempie conseguente all’u• rigenerare le cellule - Attraverso l’eliminazione delle cellule morte dallo strato della cute, so di Pagina pillola contraccettiva, antibiotici o NEWPRINT PUBB 4 COL 190x45 23-08-2005 8:28 1 favorendo l’accelerazione del ricambio cellulare gravidanza),

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QUANDO VA FATTO IL PEELING?

• orticaria cronica.

La scelta di ricorrere ad un peeling dipende sostanzialmente dalla volontà o meno di facilitare la nostra pelle ad eliminare dalla cute le cellule morte che si sono depositate sugli strati superficiali dell’epidermide. Gli effetti del tempo, lo smog, lo stress e il sole, infatti, agiscono direttamente e proporzionalmente sulla pelle che reagisce come una spugna assorbendo tutti questi agenti esterni che rendono la cute secca, rugosa ed opaca, a chiazze, con fibromi, e addirittura con dei tumori della pelle. È proprio per i motivi sopraindicati che gli esperti consigliano di eseguire il peeling: • prima dell’arrivo dell’inverno - Serve a preparare la pelle a proteggersi dal freddo e dagli sbalzi di temperatura caratteristici della stagione. • Alla fine dell’inverno - Per togliere alla pelle quell’aspetto grigiastro e spento caratteristico.

LE TIPOLOGIE DI PEELING

I peeling vengono suddivisi in 3 tipologie a seconda della sostanza utilizzata e del grado di profondità che riescono a raggiungere nell’epidermide. Si distinguono pertanto in peeling chimico profondo, medio e superficiale. I maggiori benefici si ottengono ovviamente impiegando prodotti chimici che effettuano un peeling profondo: risultano al contempo più invasivi e impegnativi dal punto di vista degli effetti collaterali, dei possibili danni e in merito ai tempi di guarigione, rispetto ai peeling leggeri in granuli che si trovano in commercio. Le varie tipologie di peeling possono essere utilizzate per combattere molte problematiche della pelle; ovviamente, maggiore è la profondità di penetrazione dell’esfoliante e maggiori sono i risultati che si possono ottenere già con una seduta, così come sono maggiori gli effetti collaterali e/o eventuali rischi e disagi.

DA CHI E COME?

Le persone che intendono sottoporsi ad un peeling chimico devono innanzitutto rivolgersi a medici professionisti specializzati, che hanno il compito e il dovere di informare il paziente sulle modalità di svolgimento della seduta, sulla tecnica che andranno ad utilizzare, sul tipo di sostanza e sulla sua concentrazione. I pazienti, inoltre, 4-6 settimane prima devono fare un trattamento di preparazione della pelle mediante l’applicazione, sulla zona da trattare, di acido isoretinoico (Retin A) e 4% di idrochinone: tale trattamento è indispensabile in quanto permette di far diminuire lo spessore dello strato della pelle, consentendo e favorendo una maggiore penetrazione della sostanza nell’epidermide e prevenire la possibilità di un'iperpigmentazione dopo il peeling.

I RISCHI E I POSSIBILI DANNI

Gli effetti collaterali che possono insorgere nel periodo subito dopo l'applicazione sono la necrosi dell’epidermide e del derma papillare, che possono estendersi fino al derma reticolare: generalmente questi esiti scompaiono dopo qualche giorno dal trattamento dopo la completa guarigione dal trauma.

COSA SI PUÒ TRATTARE?

In generale può essere utilizzato per combattere e ridurre gli effetti di varie patologie ed inestetismi, quali: • photoaging (fotoinvecchiamento), • cheratosi attinica - Un’alterazione dell’epidermide che causa un ispessimento della pelle. • Macchie scure sul viso - Causate da un’eccessiva esposizione ai raggi UVA e UVB. • Esiti cicatriziali causati da acne, terapia farmacologica o patologie, • rosacea, • coperose, • invecchiamento cutaneo - Rughe labiali e frontali, zampe di gallina. • smagliature, • discromie, • dermatite seborroica, • radiodermiti.

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che avviene già naturalmente nel derma. • Eliminare le cellule morte e danneggiate Vengono sostituite da cellule epidermiche normali. • Attivare la produzione di collagene ed elastina - Mediante la stimolazione dei fibroblasti, responsabili della formazione di collagene negli strati più profondi del derma. • Favorire l’assorbimento nell’epidermide di sostanze con azione antiossidante e di fotoringiovanimento.

• Prima dell’arrivo dell’estate - Serve a preparare la pelle alle frequenti esposizioni solari e consentire un’abbronzatura più compatta. • Alla fine dell’estate - Per togliere i residui dell’abbronzatura, le macchie scure del viso ed eventuali residui di scottature.

Di notte la pelle si rigenera. Ecco perché un preparato per la notte adatto al tipo di pelle agisce in maniera ottimale ed efficiente. I principi attivi altamente dosati sviluppano il loro effetto ricostituente e rigenerante negli strati profondi dell’epidermide. Il risultato è una pelle fresca, rigenerata, morbida e ben nutrita. I prodotti sono disponibili anche senza profumo. MADE IN SWITZERLAND.

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Nello specifico, gli effetti collaterali e i possibili danni possono essere di 2 tipi: • effetti collaterali che si risolvono completamente - Come cambiamenti pigmentari, eritema prolungato, acne, herpes facciale, infezione batterica superficiale). • Effetti collaterali considerati come "serie complicazioni" - Come cambiamenti pigmentari, eritema che dura più di 3 mesi, cicatrizzazione ipertrofica, atrofia, anomalie epatiche, renali e cardiache).

L'ACIDO MANDELICO Il largo utilizzo di acido mandelico nella medicina estetica lo si deve soprattutto alla sua composizione naturale (ricavato dalle mandorle). Ciò gli consente di essere efficace, ottenendo al contempo ottimi risultati in termini di riparazione e riattivazione delle cellule nel derma e ridottissimi effetti collaterali, grazie alle sue proprietà antibiotiche che risultano particolarmente efficaci nel trattamento dell’acne infiammatoria non cistica e alle sue accertate capacità depigmentanti.


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