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FREEPRESS n.785

27 SETTEMBRE-3 OTTOBRE 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2498-9495

IN PARTENZA Ventinove stazioni in provincia: riqualificazioni, i numeri dei passeggeri, chiusure e altre storie



INTRO / 3 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

6 Scoperta: il razzismo non è solo roba per gli italiani di Federica Angelini

Ha suscitato più di uno stupore la scoperta che a gridare «Andatevene a casa» ad alcuni bambini neri durante un doposcuola estivo alla Rocca Brancaleone sia stato un uomo tunisino. C’è addirittura chi ha sostenuto che questo non sarebbe quindi razzismo. Ora, ciò che si può sostenere è che molto probabilmente quest’uomo non sia stato direttamente toccato dal clima di crescente “sdoganamento” del razzismo in Italia, sicuramente incentivato da alcune posizioni dell’attuale governo. Ma che il razzismo non sia un problema semplicemente di “italiani” contro “stranieri” è per la verità cosa nota da tempo a chi si occupa del tema. E nemmeno c’è bisogno di essere tanto esperti in materia, basta ascoltare tanti discorsi fuori dalle scuole, nei capannelli dei genitori, se non osservare direttamente alcuni gruppi di ragazzini. In un conflitto orizzontale che attraversa soprattutto le fasce della società più deboli ed esposte a difficoltà non è una novità che il terzultimo arrivato se la prenda con il penultimo e il penultimo con l’ultimo. Tanti stranieri che sono arrivati in Italia hanno portato con sé i pregiudizi diffusi nella loro madre patria a cui si sono sommati quelli incontrati qui. In una guerra dove tutti sono destinati a perdere, soprattutto chi appare straniero, ossia, in primis, le persone dalla pelle nera. Per questo è così cruciale continuare a lavorare e investire, a partire proprio dalle scuole e dalle società sportive (quanto vengono davvero sanzionati e condannati gli epititi razzisti sui campi di gioco dove si sfidano adolescenti e preadolescenti?) sul tema dell’integrazione e anche di quella parola detestata da molti che si chiama “tolleranza” e che invece forse va un po’ riscoperta. Non nel senso di “sopportare tacitamente” chi si comporta in modo non congruo, ma nel senso di dare una chance, non opporre un atteggiamento di chiusura a priori verso tutto ciò che è diverso da ciò a cui siamo abituati. E anche sì, ogni tanto, sopportare ciò che non ci piace, perché anche noi potremmo non piacere a qualcuno, ma Salvini o non Salvini, gli italiani sono già un popolo in cui tanti cittadini hanno un colorr che non è il bianco, una religione che non è quella cattolica, una tradizione culinaria che non prevede piadina e cappelletti e nemmeno la caponata. E volenti o nolenti, conviene a tutti trovare una convivenza possibile non basata sul conflitto. E bisogna farlo soprattutto adesso, mentre si parla di un decreto voluto dal ministro Salvini che metterebbe a rischio lo Sprar, una rete di accoglienza eccellente che vede Ravenna tra i primi comuni ad aver aderito con ottimi esiti e riconosciuti negli anni, e che si è occupata di integrare persone che non devono essere lasciate sole, in balia del rischio criminalità e anche di un rischio di odio, l’odio degli esclusi. Quegli esclusi destinati a crescere se davvero sempre quel decreto farà sì che siano negate molte più protezioni umanitarie, senza aprire canali alternativi per i migranti economici, cosa che non è stata fatta nemmeno dai governi precedenti, e bravo chi capisce il perché.

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POLITICA AMMINISTRATIVE A LUGO: I GRILLINI SI PREPARANO

ECONOMIA IL BILANCIO SEMESTRALE DI CARIRA

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COPERTINA VIAGGIO TRA LE STAZIONI DEI TRENI IN PROVINCIA

TEMPO LIBERO AL VIA LA FESTA DI SAN MICHELE A BAGNACAVALLO

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SPORT IL BASEBALL GODO TORNA IN A1

CLASSICA A LUGO CONCERTI BAROCCHI CON “PURTIMIRO”

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I-IV

EVENTI “FATTI DI MUSICA INDIPENDENTE” A FAENZA COL MEI

INSERTO CENTRALE TUTTI I PERCORSI: DI ITINERA TRA NATURA E CULTURA

da pagina

33 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 785

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE “Questi siamo noi” (Marina Romea) di Adriano Zanni

La redazione risponde

CHIESA E PEDOFILIA, COMMISSIONE VERA? Spett.le Redazione, da un articolo comparso sul vostro settimanale del 6 settembre, apprendo di una lettera inviata ai preti della diocesi da parte dei Vescovi dell’Emilia Romagna, in cui li si invita a digiunare e pregare, in merito alle crescenti preoccupazioni per i casi di pedofilia nella chiesa. Preoccupazione condivisa dallo stesso Papa Francesco che, ha nominato un’apposita Commissione pontificia per la Tutela dei minori presieduta dal Card. Sean O’Malley. Il Vescovo di Ravenna-Cervia, Mons. Ghizzoni è fra i firmatari di questa lettera ed è a capo del gruppo di lavoro che si occupa di prevenzione contro la pedofilia e referente per la Commissione stessa. Iniziativa meritoria, se fosse veramente concretizzata, ma il passato, più o meno recente, insinua diverse perplessità. Questa Commissione pontificia fu istituita nel 2014 dall’attuale papa con l’intento di risolvere il problema della pedofilia ecclesiastica con azioni da sottoporre ai vertici ecclesiastici e allo stesso pontefice. Sembrava davvero di “voltare pagina” con un coro di consenso pubblico nazionale ed internazionale: “tolleranza zero, giro di vite contro la pedofilia”. Non si è mai avuta nessuna notizia in merito ai lavori di detta Commissione. [...] Perciò ritengo che la lettera inviata ai sacerdoti delle diocesi

dell’Emilia Romagna, da parte dei Vescovi, sia l’ennesimo tentativo di “marketing” per acquisire consenso e credibilità da parte dell’opinione pubblica. Claudio Pagnani Unione atei agnostici razionalisti

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Gentile Claudio, la sua lettera tocca un tema delicatissimo e spesso dibattuto. Anche il nostro territorio in tempi recenti non è stato esente da episodi che hanno portato alla condanna di un parroco per atti sessuali con minori. Abbiamo pubblicato la notizia di

quella lettera dei vescovi della regione proprio perché ci sembrava meritevole rendere noto le iniziative prese dalla Chiesa su questo argomento. Le sue perplessità sulla commissione non sono solo sue: l’approccio iniziale di Papa Francesco aveva suscitato ottimi-

smo in molti per un cambio di passo poi da più parti, anche osservatori qualificati sul mondo vaticano, hanno sollevato perplessità sulla reale convinzione di queste iniziative. Solo marketing? Forse è presto per dirlo ma prima o poi un bilancio andrà fatto.


PUNTI DI VISTA / 5 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Forza vicesindaco, nuovo supereroe di Ravenna di Moldenke

Forse in pochi se ne sono accorti, visto che ormai più nessuno legge i quotidiani, ma in città, a Ravenna, abbiamo un nuovo supereroe. Si fa chiamare Eugy, indossa una fascia tricolore e riporterà il decoro in una città dove addirittura vicino alla biblioteca Classense – tanto per citare un articolo di questi giorni – si sente “odore di marijuana” e ci sono graffiti sui muri. In centro storico, come già sappiamo, grazie a lui la vita si farà finalmente dura anche per accattoni e mendicanti che al momento possono stare tranquilli seduti su una panchina e che invece dovranno in futuro fare i conti con il daspo urbano (e magari l’elettroshock, se finalmente verranno dotati anche i vigili del Taser “salviniano”, come auspica il Nostro); i ristoranti dovranno aprire le porte dei propri bagni a tutti per evitare che qualcuno la faccia dietro un albero; sarà impossibile fare volantinaggio in centro; arriveranno le multe salate per i ciclisti indisciplinati, grave piaga che affligge da anni la nostra città, così come per i padroni dei cani che non avranno con loro i sacchetti per la merda dei loro animali, anche se magari l’avevano fatta a casa; e guai a portare una gonna troppo corta se sei una prostituta: magari si potrebbe pensare a un cartello da appendere al collo, per aggirare il nuovo regolamento della polizia municipale che il nostro nuovo sceriffo farà approvare pure dal suo superiore (perché purtroppo c’ha un superiore), ossia il sindaco di centrosinistra della città che non può fare a meno dei voti dei repubblicani. Già, perché il nostro supereroe è repubblicano, orgogliosamente del Pri di Ravenna, «unica realtà repubblicana viva e presente nel panorama politico nazionale», dice, quindi in diritto di fare proposte politiche autorevoli e credibili, anche all’ex ministro Carlo Calenda che, preso atto delle difficoltà del Pd, Eugy ha invitato personalmente alla festa del Pri che si terrà a San Michele il 5 e 6 ottobre, «per ragionare su un progetto politico serio». (Calenda pare abbia annullato tutti i suoi impegni precedenti). Che non sia la volta buona per avere finalmente non solo a Ravenna, ma anche a disposizione di tutta l’Italia, un nuovo supereroe che possa almeno insegnare a tutti i nostri concittadini i valori del Risorgimento.

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6 / POLITICA RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

LUGO/1

LUGO/2

Il Movimento 5 Stelle si prepara alle amministrative del 2019

IL “PASSO INDIETRO” DI RANALLI? «SOLO UNA PROVOCAZIONE»

L’attuale capogruppo non si ricandida e invita i cittadini a partecipare: «Non chiedetevi cosa il Movimento può fare per voi, ma cosa voi potete fare»

Ha avuto ufficialmente inizio il percorso che porterà il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali del 2019 a Lugo. Un’assemblea di cittadini si è riunita nella sede dell’associazione Lugo a 5 Stelle, in via Baracca 71, il 19 settembre dando vita a un incontro in cui si è parlato sia di questioni organizzative sia di contenuti espressi. Durante l’incontro si sono anche formati i primi gruppi di lavoro che si occuperanno di redigere le proposte per il programma in merito a “Sicurezza, Integrazione, Viabilità, Trasporti, Ambiente e Cultura”. Domenico Coppola, capogruppo del M5S nel consiglio comunale di Lugo che da tempo ha già dichiarato di non volersi ricandidare, ha dichiarato: «Vogliamo partire da qui, dai contenuti, forti della rappresentatività del nostro simbolo e dell’esperienza maturata in questi anni nel consiglio comunale. Il nostro obiettivo è quello di allargare questo tipo di incontri a tutti i cittadini che vogliono per Lugo, e per gli altri Comuni della Bassa Romagna, un nuova amministrazione e che sono pronti ad avanzare nuove proposte per tutti i temi programmatici. Infatti nei prossimi appuntamenti affronteremo anche altri argomenti con lo scopo di formare ulteriori gruppi per discutere di Sanità, Servizi Sociali, Attività Economiche, Investimenti, Rilancio del Centro Cittadino e Politiche Giovanili. In uno scenario politico locale così caotico e destabilizzante, siamo certi di essere un punto di riferimento e di aver contraddistinto in questi anni la nostra cifra politica attraverso comportamenti sempre schietti, chiari e completamente volti al be-

nessere della nostra comunità». Coppola di recente, sul proprio profilo Facebook aveva rivolto un invito dal sapore “kennedyano” ai lughesi: «Non chiedevi più cosa posso fare io per voi, e cosa può fare il movimento per le vostre battaglie, chiedetevi cosa potete fare voi per la città di Lugo e che contributo potete dare voi al Movimento». I prossimi appuntamenti del Movimento 5 Stelle di Lugo saranno mercoledì 3 ottobre, martedì 9 ottobre e mercoledì 17 ottobre, sempre alle ore 21 in via Baracca 71.

Ha fatto discutere il post del sindaco Il 20 ottobre al via la campagna per il bis Sono bastati meno di dieci minuti di un giovedì sera per far scoppiare il caso: il sindaco di Lugo Davide Ranalli già candidato al secondo mandato nel 2019 scrive infatti sulla sua pagina Facebook che è pronto a «fare un passo indietro». Dopo pochi minuti cancella lo status, ma intanto lo screenshot sta girando sui telefoni di tanti, insieme alla domanda: quindi? La risposta arriva solo il giorno dopo, dopo che la stampa aveva dato risalto al curioso episodio minimizzato intanto dal segretario provinciale del Pd che avevamo contattato dalla redazione. «Volevo sfidare la vecchia politica» spiegherà Ranalli, lasciando intendere che il messaggio era rivolto soprattutto al dibattito interno al centrosinistra troppo, a suo dire, incentrato sui nomi e troppo poco sui contenuti. Ecco così che nello stesso messaggio invita «tutti, cittadini, associazioni, partiti» la mattina di sabato 20 ottobre. «Sarà il primo grande appuntamento di una bella campagna di ascolto ed elaborazione. Vediamoci per parlare di Lugo, della visione di futuro per la nostra città che voglio realizzare assieme a tutti voi nei prossimi cinque anni di Governo della città. Perché mentre tutti parlano solo della mia candidatura, io voglio parlare della nostra città. E vorrei che lo facessimo noi, tutti assieme: non io, tutti!». Chissà se, intanto, per quella data, il Pd lughese avrà trovato un nuovo segretario comunale dopo le dimissioni di Sabrina Mondini, ufficialmente per ragioni personali, ufficiosamente, pare, anche per dissidi proprio con il sindaco Ranalli.

MANIFESTAZIONE PD Tre pullman dalla provincia di Ravenna per Piazza del Popolo a Roma «Scendiamo in piazza per costruire un’alternativa alla politica dell’odio, del declino, dell’isolamento e della paura»: questo il messaggio con cui il Partito Democratico ha indetto per domenica 30 settembre in piazza del Popolo a Roma una grande manifestazione nazionale. L’appello alla partecipazione è stato più volte ribadito anche qui a Ravenna durante la recente festa nazionale dell’Unità in cui il segretario Maurizio Martina (nella foto) ha ribadito come questa voglia essere una manifestazone aperta anche ad altre forze che non approvano l’operato di questo governo. «Scendiamo in piazza perché tante persone vogliono un Paese diverso: più giusto, più forte, più solidale, aperto al mondo e al futuro. Per questo dobbiamo ricostruire un progetto capace di animare le intelligenze, i sogni, le passioni, la fiducia nel futuro soprattutto dei giovani, delle ragazze e dei ragazzi che devono essere i protagonisti dei prossimi anni», si legge nelle pagine Facebook del Pd, sempre più dilaniato a livello nazionale da fratture e divisioni. Vedere l’esito della manifestazione potrebbe essere un test importante anche per il segretario in carica. Intanto, da Ravenna, dove il segretario provinciale ha invitato il presidente Orfini addirittura alle dimissioni (dopo che il deputato aveva proposto di sciogliere e rinfondare il Pd) partiranno tre pullman, alle 6.30 del mattino con partenza da Ravenna in via della Lirica (parcheggio dietro Pd), da Faenza in Piazzale Pancrazi e da Lugo, dal parcheggio stadio comunale-piscina. Per prenotarsi è necessario contattare un circolo Pd o telefonare allo 0544 281611. In base alle prenotazioni verranno organizzate fermate in altre località.


ECONOMIA / 7 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CREDITO

La Cassa approva il semestrale: l’utile netto sale a 11 milioni di euro I risultati del bilancio dei primi sei mesi del 2018 presentati dal dg Sbrizzi Scendono le sofferenze nette. Il gruppo opera in sette regioni con 139 sportelli

Il consiglio di amministrazione della Cassa di Ravenna Spa, capogruppo dell’omonimo privato ed indipendente gruppo bancario, ha approvato i bilanci del primo semestre 2018 presentati dal direttore generale Nicola Sbrizzi. Nella lettera inviata dal presidente Patuelli agli azionisti si rileva che “la Cassa, pur in una fase ancora complessa dell’economia nazionale, ha continuato a conseguire risultati sempre più positivi, raggiungendo una raccolta diretta da clientela di 3.272 milioni di euro (+1,63%); il numero dei conti correnti si è incrementato del 5,23%, le sofferenze nette sono scese al 3,2% degli impieghi. L’utile netto, dopo più che prudenziali accantonamenti, è salito a 11 mln e 121 mila euro (+10,02%), migliorando i già buoni risultati degli scorsi anni. Se si escludesse l’incidenza dei versamenti effettuati ai fondi per i salvataggi bancari, l’utile netto della Cassa sarebbe risultato ulteriormente positivo (12,66 mln di euro). Dai dati patrimoniali emergono indicatori di eccellenza e di forte solidità della Cassa, con coefficienti di Vigilanza ben superiori a quelli richiesti dalle normative europee. L’ammontare dei fondi propri consolidati del Gruppo Cassa di Ravenna è pari a 623 milioni di euro. Il tutto senza valorizzare il cospicuo patrimonio immobiliare. Pure in utile e in netto miglioramento il bilancio semestrale consolidato». La Cassa ha promosso e sostenuto iniziative, stanziato finanziamenti a favore di diverse ca-

FORMAZIONE

Corso gratuito post diploma per tecnico superiore di impianti Percorso biennale da duemila ore promosso dalla Fondazione Its Tec. Il 6 ottobre open day È un profilo oggi molto richiesto nelle imprese interessate alla gestione dell’energia e alla conduzione degli impianti di produzione e fruizione, in termini di efficientamento, risparmio e rispetto delle normative e degli impatti ambientali: tecnico superiore per la gestione e la verifica degli impianti energetici è il titolo che otterranno i partecipanti al corso biennale post diploma (costo totale circa 200 euro per funzioni di segreteria) al via a Ravenna nelle prossime settimane, promosso dalla Fondazione Its Tec (Istituto tecnico superiore territorio energia costruire) e rilanciato anche grazie all’interessamento del Comune. Il titolo è riconosciuto in tutto il territorio nazionale ed europeo e corrisponde al quinto livello Eqf dell’Unione Europea. Il corso, che si svolgerà nell’Istituto tecnico industriale statale Nullo Baldini, è rivolto a giovani in possesso del diploma di scuola media superiore o di un diploma di laurea. Iscrizioni aperte fino al

16 ottobre. Per consentire la migliore conoscenza del programma di studi e delle opportunità del corso è in programma un open day nell’Istituto tecnico Nullo Baldini sabato 6 ottobre dalle 10 alle 12.30. Saranno presenti ad entrambe le giornate informative il direttore del corso, Lilia Pellizzari, esponenti degli enti di formazione, studenti e diplomati del corso stesso. Its Tec che promuove il corso ha come soci fondatori oltre all’ITI Baldini, il Comune di Ravenna, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, l’Università di Bologna, Ecipar, Formart, Irecoop, Il Sestante, collaborano alla sua realizzazione Cna, Confartigianato, Confindustria e circa ottanta aziende del territorio emiliano-romagnolo. Il bando per le iscrizioni, data d’inizio, il calendario delle attività didattiche e tutte le ulteriori informazioni sono disponibili sui siti www.itstec.it e www.itisravenna.gov.it.

Il Comune di Ravenna apre un’asta pubblica per l’affidamento in locazione di un terreno comunale sito a Lido di Classe tra le vie Dei Lombardi e Canale Pergami per la realizzazione e la gestione di un’area di sosta camper. La durata del contratto è fissata in 12 anni rinnovabile di ulteriori 6. La base d’asta, soggetta a offerte pari o in aumento, è determinata in 20mila euro all’anno al netto di ogni onere fiscale. I termini per la presentazione delle offerte, aperti con la pubblicazione del bando il 21 settembre, scadono il 20 novembre. L’apertura delle buste è prevista per il 21 novembre (qui maggiori info e documenti). L’area camper dovrà avere una dimensione di 23mila metri quadri e la superficie utile massima per la realizzazione dei servizi sarà di 200 metri quadri. Sarà consentita la realizzazione di un massimo di 100 piazzole fino all’adeguamento della capacità depurativa dell’impianto di Lido di Classe.

BAGNACAVALLO Nuovo stabilimento Melandri Investimento di 5 milioni

La sede del gruppo La Cassa in piazza Garibaldi a Ravenna

tegorie di soggetti. «Fra queste iniziative la sottoscrizione di un accordo con diverse associazioni di commercianti per la concessione di finanziamenti a tasso zero alle imprese commerciali operanti in particolare nei settori del commercio, del turismo e dei servizi». Il Gruppo privato ed indipendente della Cassa di Ravenna Spa comprende, oltre alla Capogruppo, la Banca di Imola Spa, il Banco di Lucca e del Tirreno Spa, Italcredi Spa, società di

CLASSE Asta pubblica per una nuova area camper da 100 piazzole

credito al consumo con sede a Milano, specializzata nella cessione del quinto dello stipendio o della pensione, Sifin Srl, società di factoring, con sede a Bologna, Sorit Spa, società di servizi e di riscossione, ed esercita il controllo congiunto (per il 50 percento di propria spettanza) sulla società di gestione del risparmio Consultinvest Asset Management Sgr Spa, con sede a Modena. Il gruppo Cassa di Ravenna opera in 7 regioni con 139 sportelli bancari e finanziari.

PUNTA GYM

È stato inaugurato il 21 settembre il nuovo stabilimento produttivo della Melandri Gaudenzio, accanto alla sede storica di via Boncellino a Bagnacavallo: un ampliamento produttivo che ha richiesto un investimento di 5 milioni di euro. La Melandri Gaudenzio, nata nel 1947, ha come attività principale l’importazione, la selezione, il confezionamento e la commercializzazione di legumi, cereali, zuppe e semi oleosi da agricoltura convenzionale e biologica.

INFOPROM

Hot Yoga: la ricetta per bellezza e buonumore nella tua palestra, aperta quando vuoi Come tutti gli anni, con la fine della bella stagione si inizia a pensare a come volersi bene anche durante l’inverno. Le proposte a disposizione sono varie e molteplici e non mancano delle novità interessanti. La palestra Puntagym a Punta Marina propone servizi innovativi e su misura per i clienti. Prima di tutto gli orari: la palestra è aperta 24 ore su 24. Quindi se vuoi avere la libertà di scegliere quando andare a fare esercizio in un ambiente moderno, gestire i tuoi ritmi senza compromessi, ecco la soluzione. L’accesso senza vincoli di orario è un vero cambio di prospettiva. Altra novità degna di nota , è data dai nuovi corsi che stanno iniziando, primo tra tutti l’Hot Yoga. Grazie a questa nuova disciplina si tonificano i muscoli, si perdono calorie sudando, senza saltare o correre. Ma cos’è l’Hot Yoga? È un particolare tipo di Yoga

praticato in un ambiente riscaldato a 38°. I benefici sono molteplici e riguardano il corpo e la mente. Grazie al calore si migliora il tono muscolare senza incorrere in strappi o lesioni. Sudando si riduce la ritenzione idrica e permette anche di espellere più facilmente le tossine. Ne consegue un miglioramento dell’aspetto della pelle che risulta visibilmente più luminosa. L’Hot Yoga è inoltre una disciplina che permette di bruciare molte calorie: 90 minuti di sessione a corpo libero equivalgono a un dispendio energetico fino a 1.000 calorie. In ultimo ma non per importanza, quest’attività permette di avere più consapevolezza del proprio corpo, porta alla produzione di endorfine e dona buonumore. Per maggiori informazioni: Palestra Puntagym via della Fiocina 60/62 - Punta Marina (RA) tel.: 0544 437430


8 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

FAENZA

Vita più facile per pedoni e ciclisti: progetto da 2,3 milioni per la stazione Presentato il piano di riqualificazione urbanistica dell’area: sarà spostata l’autostazione dei bus, più parcheggi nell’ex scalo merci e una passerella che scavalca i binari di Alessandro Montanari

Una rivoluzione urbanistica, che guarda ai prossimi vent’anni di mobilità. Questa è la sintesi del progetto presentato dal Comune di Faenza per l’area della stazione ferroviaria e che mira a trasformare una parte della città facendola diventare a misura di pedoni e ciclisti, superando la cesura data dai binari. Lo schema progettuale prevede un primo step immediato che vale 2,3 milioni di euro: sarà spostata l’autostazione degli autobus, che oggi si trova in viale delle Ceramiche, vicino alla stazione ferroviaria in modo da favorire i passeggeri che intendono utilizzare entrambi i mezzi. La zona interessata dai lavori è parte dell’area ex scalo merci. Saranno raddoppiati i posti auto, che diventeranno un centinaio, razionalizzati quelli dedicati alle biciclette e – appunto – realizzati anche sette stalli per gli autobus. In questo modo sarà favorita l’intermodalità tra i vari mezzi di trasporto. Prevista anche una lunga pensilina che permetta ai pendolari e ai passeggeri di percorrere in tranquillità il tragitto verso la stazione. Allo studio anche il modo di favorire l’utilizzo della stazione da parte delle persone che abitano, rispetto all’ingresso della stessa in piazza Battisti, dall’altra parte della città e che quindi per entrarvi sono costretti a passare dal cavalcaferrovia, non la strada più sicura per i cosiddetti “utenti deboli”.

Le soluzioni sono state illustrate da Gabriele Lelli, architetto faentino e docente dell’Università di Ferrara che è a capo del team progettuale: «A Faenza gli attraversamenti ciclabili e pedonali sono tre – ha spiegato – e nessuno è completamente sicuro». L’idea è quindi di creare un attraversamento nei pressi della stazione, realizzando una passerella ciclopedonale che scavalchi il fascio dei binari. Allo studio anche un secondo ingresso sul lato nord che impatterebbe enormemente sul traffico. Di tutto questo

però si parlerà in un secondo stralcio perché tutto è subordinato alla disponibilità delle aree a nord. Quest’ultimo progetto, quindi, fa parte di una visione di più lungo corso, inserito nel piano strategico che riguarda la viabilità faentina, ripensando in diversi punti della città gli attraversamenti ciclabli. Soddisfatto il sindaco Giovanni Malpezzi: «Di riqualificazione della zona stazione si parla da 25 anni e siamo molto soddisfatti per la prospettiva che si sta aprendo anche se qui – scherza ma non troppo – c'è mate-

SOLAROLO Pro loco e Avis alla fermata del treno Di recente Rfi ha promosso un bando per il riutilizzo in chiave sociale degli spazi abbandonati in 1.700 stazioni italiane dove le tecnologie hanno ridotto il personale). In provincia di Ravenna era interessata Solarolo (sulla linea ferroviaria Bologna-Ravenna). La stazione è divenuta la sede di due delle realtà più importanti della zona, coniugando sia la solidarietà che la valorizzazione del territorio. Il Comune, ente comodatario, ha concesso i locali alla pro loco e alla sezione locale dell’Avis, un sodalizio che conta oltre cento iscritti. In stazione i donatori di sangue hanno la loro sede, utilizzata per le riunioni interne, gli incontri e il coordinamento di tutte le attività di promozione e sensibilizzazione. I sessanta soci della pro loco hanno a disposizione anche un magazzino, in cui si possono riporre tutti i materiali per le feste e le sagre che organizzano.

riale per i prossimi quattro sindaci...». La visione di Lelli investe infatti non soltanto la stazione ma mira a ripensare l'accessibilità dell'intera città, divisa dalla ferrovia. «Si tratta però di progetti molto concreti – spiega l'architetto – nulla di infattibile». Ad esempio c'è l'idea di una passerella ciclopedonale da affiancare al cavalcaferrovia. La filosofia di base è questa: «Se si vogliono convincere le persone ad usare biciclette e altri mezzi ecologici per spostarsi per andare a lavoro bisogna far capire loro che quel-


PRIMO PIANO / 9 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

CASTEL BOLOGNESE Banchine, luci, parcheggi: investiti 3 milioni

Un rendering del progetto di riqualificazione di Faenza. In chiaro le aree interessate dai lavori. Il primo stralcio riguarda la parte in alto, quella davanti all’ingresso della stazione (visibile nella foto a sinistra)

lo è il modo più veloce e diretto». In altre parole, arrivare in stazione e prendere il treno deve essere più comodo di quanto non sia adesso, come riassume l'assessore alla Mobilità Antonio Bandini: «Il progetto mira a risolvere i problemi della viabilità locale ma non solo: nel caso venisse realizzato in toto risolverebbe gravi problemi di traffico e ambientali. In particolare renderebbe attrattivi per i cittadini gli spostamenti a mezzo treno oltre a mettere in collegamento con la bici parti di città al momento lontane tra loro,

anche questo a tutto vantaggio della qualità ambientale». A rendere concrete le idee c’è in questo caso un bando regionale che potrebbe finanziare fino al 50 percento. Il finanziamento servirebbe a realizzare il primo stralcio mentre il resto della progettualità è allegato in un piano strategico richiesto dalla Regione proprio per dare una visione di lungo periodo. I soldi erogati, come spiegato dalla consigliera regionale Manuela Rontini (Pd), presidente della commissione Mobi-

lità in Regione, andranno spesi entro il 2020. Quello è quindi l’anno in cui il cantiere per la nuova stazione potrebbe essere terminato. Il bando in questione è quello per la Rigenerazione urbana, a cui possono partecipare le città con più di cinquantamila abitanti. C'è ottimismo sui risultati della domanda fatta da Faenza: «La Regione dovrà decidere entro l'anno sui finanziamenti e poi i lavori andranno appaltati entro la fine del 2019». Al momento i progetti presentati sono un centinaio.

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La stazione di Castel Bolognese - Riolo Terme è stata una delle stazioni ravennati che negli ultimi anni ha conosciuto una sensibile riqualificazione, con un investimento di tre milioni di euro. Un modo di renderla - spiegava Trenitalia nella nota di presentazione - “rinnovata, accessibile e connessa”. Nel dettaglio, il primo e il secondo marciapiede dei rispettivi binari sono stati innalzati a a 55 centimetri (lo standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani). Inoltre, percorsi e mappe tattili sono stati installati per garantire una migliore fruibilità della stazione anche da parte dei viaggiatori ipovedenti. L’intero fabbricato è stato riqualificato, con tinteggiatura della facciata esterna, rifacimento del tetto, sostituzione degli infissi, rinnovo della sala d’attesa e del sottopassaggio. Novità anche per i servizi igienici, automatizzati. Per aumentare la percezione di sicurezza e comfort è stato studiato anche il nuovo impianto di illuminazione di tutte le aree aperte al pubblico, con luci a led ad alta efficienza energetica. Inoltre, anche Castel Bolognese sarà dotata di tornelli videosorvegliati per il controllo automatizzato degli accessi ai binari. Già realizzati gli interventi propedeutici alla loro installazione. Tra i servizi attivati anche il servizio wi-fi. Comune e Rfi hanno anche concordato la consegna in comodato d’uso gratuito all’amministrazione comunale dell’area adiacente all’ex magazzino merci, da destinare a ulteriori nuovi posti auto. Si sta inoltre valutando la possibilità di concedere alle associazioni no profit del territorio interessate, con formule di comodato, i locali della stazione non più funzionali all’esercizio ferroviario.


10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

DATI LA RETE In provincia 29 stazioni (2 con biglietteria) Trenitalia fa 730 fermate quotidiane La rete ferroviaria in provincia di Ravenna conta 29 stazioni distribuite su 7 linee, che in alcuni casi nascono e finiscono entro i confini provinciali mentre in altri rappresentano solo tratti di direttrici più lunghe. Sulla rete viaggiano i convogli di Trenitalia e Tper. Quelli gestiti dalla prima fanno in media circa 730 fermate ogni giorno sparse tra le 29 stazioni. Quelle con più soste sono Faenza e Castel Bolognese, trainate dall’incrocio di due linee importanticome la Ravenna-Bologna e la Bologna-Rimini. Il servizio di biglietteria con sportello è presente solo a Faenza e Ravenna, in alcune delle altre c’è la colonnina self-service. Ma la rete di vendita conta anche tabaccherie e altri punti, tutti elencati sul sito di Trenitalia. Dall’ufficio stampa fanno sapere che i dati dei viaggiatori 2.0, quelli che comprano il ticket sul telefonino sono in crescita continua.

Faenza è la stazione con più pendolari e studenti: tremila in partenza ogni giorno I dati dei movimenti dal lunedì al venerdì raccolti dalla Regione Emilia-Romagna Se si contanto salite e discese totali la più frequentata è Ravenna con 1,9 milioni di passeggeri all’anno Dalla stazione di Ravenna salgono in treno 2.885 passeggeri al giorno. Un dato che mette lo scalo ravennate all’ultimo posto tra i capoluoghi di provincia dell’Emilia-Romagna, relegandola in sostanza al ruolo di stazione secondaria. Essere fuori dalla direttrice Piacenza-Rimini penalizza non poco, tanto che stando ai numeri - il vero nodo ferroviario della provincia per le partenze sembra essere Faenza, dove i passeggeri giornalieri saliti sono 3.262. Allungando lo sguardo fuori provincia, anche un’altra vicina città che non è capoluogo di provincia come Imola fa meglio, seppur di poco, di Ravenna con 2.894 passeggeri. I dati emergono da un’analisi presentata dalla Regione Emilia-Romagna a fine aprile che attraverso una rilevazione a campione ha stimato i numeri per un giorno medio feriale del 2017. In provincia (in totale 29 le stazioni in cui fanno tappa i convogli) non supera il migliaio di passeggeri Lugo (988) e anche Cervia, in estate molto sostenuta da Trenitalia, conta alla fine solo 418 passeggeri giornalieri. Le cose cambiano se si parla di frequentazione e cioè sommando partenze e arrivi. Qui i dati arrivano da Trenitalia e sono su base annua: 1,9 milioni a Ravenna, 1,8 milioni a Faenza, 925mila a Castel Bolognese. Se si torna sui dati raccolti dalla Regione, emerge che il 99,4 percento dei passeggeri a Ravenna sale su un treno regionale (non molte le alternative con le linee Frecciarossa che hanno optato per altri lidi). Tra i capoluoghi di provincia è ancora una volta quello con la percentuale più alta (la media regionale è del 78,7 percento) e di nuovo Faenza fa meglio del capoluogo, fermandosi al 90,6 percento. A Ravenna la maggior parte delle persone sale sul treno per dirigersi verso Bologna che attira 733 passeggeri al giorno. Al secondo posto tra le mete di destinazione c’è Cervia (420), seguita da Rimini (350) e Lugo (214). Comune invece a tutte le stazioni è la distribuzione degli orari, facilmente ipotizzabili: la stazione è molto trafficata alle 7, poi tra le 13 alle 14 (quando finiscono le lezioni a scuola) e torna ad essere luogo di passaggio

I passeggeri saliti sul treno a Ravenna nel 2017 in media in un giorno feriale

2.885

I viaggiatori che scelgono un convoglio regionale sui binari di Ravenna

99,4 %

Le persone che scelgono di salire a Faenza, il nodo più frequentato in provincia

3.262

La media passeggeri/treno: Ravenna è terza in regione dopo Bologna e Parma

61,4

alle 17, con i pendolari che terminano la giornata lavorativa. Se Ravenna è ai minimi per quanto riguarda il numero assoluto di partenti, diverso è il discorso se si analizza la media di passeggeri per treno. In questo caso è terza in Regione dopo Bologna (che ovviamente gioca su tutte le statistiche dello studio un campionato a sé) e Parma. In media salgono 61,4 passeggeri per treno. A Lugo la media è di 25,3, a Faenza di 37,1, a Cervia di 16,1. Questi i freddi numeri ai quali Trenitalia ha aggiunto un’indagine sulla mobilità con brevi interviste campionarie realizzate a terra e rivolte ai passeggeri in attesa. La mag-

gior parte degli intervistati (il dato è però regionale) ha dichiarato di essere uno studente, a seguire il 21 percento di impiegati. Per quanto riguarda la logistica, un terzo dei passeggeri giunge in stazione a piedi e un quarto sceglie l’auto. Scesi dal treno, è ancora la passeggiata la modalità scelta dalla maggior parte delle persone (45 percento) per arrivare a destinazione mentre il 24 percento sale su un mezzo pubblico. Meno utilizzata di quanto si potrebbe pensare è la bicicletta: arriva pedalando in stazione solo il 4,9 percento degli intervistati. Il 3,7 percento sceglie invece la bicicletta una volta sceso dal treno. Alessandro Montanari

La percentuale di chi una volta sceso raggiunge a piedi la destinazione

45 %

Il dato di quanti usano la bici per arrivare in stazione

4,9 %


PRIMO PIANO / 11 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

BASSA ROMAGNA

SONDAGGIO

Lugo non ha più la biglietteria Ma il sindaco non molla

SICUREZZA, I VOTI DI CHI VIAGGIA CERVIA L’UNICA INSUFFICIENTE A Castel Bolognese il punteggio più alto. Per Ravenna c’è un 6,5 Buona parte dell’analisi della Regione sul trasporto pubblico ferroviario (vedi pagina accanto) è stata concentrata sulla sicurezza personale percepita a bordo dei mezzi e in stazione, con voti da uno a dieci. La stazione di Ravenna ottiene un 6,5 per quanto riguarda la sicurezza a terra mentre a bordo sale a 7,3. La stazione percepita come meno sicura è quella di Cervia (5,6) mentre tutte le altre stazioni della provincia raggiungono la sufficienza. Nel dettaglio, questi i voti dati dall’utenza: Castel Bolognese 6,7; Faenza 6,6; Lugo 6,6; Russi 6,4. Nel complesso, tra sicurezza a bordo e in stazione, il 75,8 percento degli utenti di Ravenna è soddisfatto di quanto percepito. A Cervia la percentuale di utenti soddisfatti è del 64,3 percento, mentre a Russi si sale al 69 percento. Meglio a Lugo (73,1 percento) e Faenza (76,3 percento). Da notare che, laddove siano presenti servizi di biglietteria e non self service, aumenta anche la sicurezza percepita da parte degli utenti nelle stazioni.

I voti dei passeggeri sulla sicurezza percepita in stazione

a bordo

totale

Castel B.

6,7

7,3

7

Cervia

5,6

6,6

6

Faenza

6,6

7

6,7

Lugo

6,6

7,2

6,7

Ravenna

6,5

7,3

6,7

Russi

6,4

7

6,8

FERMATA

Ora solo self-service. Ranalli parla di contatti costanti con Trenitalia per riavere il servizio. Interrogazione Pd in Regione. La rabbia dei Verdi

«La battaglia continua»: il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, non si arrende sulla chiusura della biglietteria della stazione. Il primo cittadino fa sapere di avere «costanti contatti con Trenitalia» per convincere l'azienda ferroviaria a tornare indietro e tenere aperta la principale biglietteria della stazione della Bassa Romagna. Con la chiusura del servizio a Lugo, del resto, in provincia gli unici luoghi in cui c'è una biglietteria a tempo pieno e con personale sono Faenza e Ravenna. In tutte le altre piccole stazioni bisogna ricorrere al self service automatico, con le stazioni scarsamente presidiate. A Lugo la chiusura della biglietteria ha fatto infuriare soprattutto la associazioni e i partiti ambientalisti. A inizio settembre i Verdi si sono ritrovati per un'azione dimostrativa: «Un territorio ricco di eventi culturali e di occasioni turistiche e con molti pendolari per lavoro e per studio. Per i quali il treno risulta assai importante e da incentivare. Togliere un servizio come la biglietteria per risparmiare qualche posto di lavoro risulta inaccettabile e insostenibile». Il sindaco continua questa battaglia da febbraio, con una lettera a Trenitalia sul tema. Che è finito sul tavolo della Regione: Manuela Rontini e Mirco Bagnari, consiglieri regionali del Pd, hanno depositato un documento in cui chiedono alla giunta di attivarsi per far tornare sui suoi passi all'azienda ferroviaria. A Lugo, scrivevano, «fermano numerosi regionali veloci, sia al mattino che al pomeriggio». La biglietteria «rappresenta anche un valido punto di informazioni per gli utenti, pensiamo sia un disservizio difficilmente giustificabile che penalizza un territorio ampio come quello della Bassa Romagna». Per ora non ci sono segnali di cambiamento di rotta. (al.mo.)

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12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

RAVENNA

Lo scalo merci si sposta e la zona darsena può cambiare volto: torna di moda lo scavalco Il sindaco De Pascale dopo un recente incontro con Rfi e Autorità portuale: «L’area a ridosso della Rocca avrà un ruolo strategico». Possibile nel 2019 il bando del Comune per la riqualificazione di Andrea Alberizia

Di scavalco del fascio dei binari nei pressi della stazione di Ravenna per collegare meglio centro città e darsena se ne parla da decenni e ora quel tanto atteso bando del Comune per la progettazione della riqualificazione sembra più vicino, forse già nella prima parte del 2019. È la previsione del sindaco Michele de Pascale alla luce dell’incontro avuto a Roma in agosto con i vertici di Rfi, la società del gruppo Ferrovie Italiane che si occupa di reti e infrastrutture. Al tavolo dei soggetti coinvolti anche i dirigenti di Autorità portuale. Tutto è legato alla realizzazione di uno scalo merci sulla sponda sinistra del canale Candiano in un’area tra Bassette e petrolchimico che Ap andrà a espropriare nell’ambito del progetto hub portuale per la realizzazione della piattaforma logistica. Un protocollo tra gli enti coinvolti prevede il completamento di un progetto iniziato anni fa e mai completato: un fascio di binari di 750 metri di lunghezza consentirà di preparare nella zona portuale i convogli merci da far partire verso il nord Italia senza bisogno di fare tappa in stazione. Cosa che invece avviene oggi: i vagoni dal porto vengono portati in stazione dove fanno manovra nella zona scalo a ridosso della Rocca Brancaleone per essere composti e poi instradati verso il nord Italia. «Realizzare lo scalo merci sulla sponda del Candiano – spiega De Pascale – toglierà il 70 percento dei treni merci dal traffico in stazione e libererà spazio in un’area strategica. A quel punto si potrà pensare di utilizzare quegli spazi per realizzare lo scavalco di cui si ragiona da tempo». Una volta completato il lavoro sulla sponda sinistra, si farà la stessa cosa sulla destra per un progetto complessivo da oltre venti milioni di euro.

Una veduta aerea della zona stazione di Ravenna. In basso la Rocca Brancaleone, alla sua sinistra l’area dello scalo merci che dovrà essere riqualificata una volta realizzato il nuovo scalo sulla sponda sinistra del Candiano

Nell’incontro romano è emerso che i lavori per il lato sinistro sono stati inseriti nel bilancio 2018 «quindi i finanziamenti ci sono», dice il sindaco. Ora manca la progettazione «quindi si può pensare che nel 2019 partano i lavori ma sarà sufficiente avere chiara quella progettazione per poterci muovere con il nostro bando». Tutto questo ribadisce ancora una volta un concetto

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espresso da De Pascale sin dal principio del suo mandato: la stazione non si sposta. In un’occasione arrivò a bollare come «fantascienza» le idee di trasferirla. «I progettisti vanno sempre rispettati nelle loro proposte a volte anche utili al dibattito ma il trasporto ferroviario dei passeggeri è la prospettiva centrale dei prossimi 2030 anni e credo che avere la stazioni in centro sia un valore, non un problema. Finora per Ravenna è sempre stata un muro tra due zone della città e invece deve essere la porta di ingresso. Gli esempi in questo senso non mancano». Sul piano invece logistico è attesa per fine anno la nuova riorganizzazione dei collegamenti tra Ravenna e Bologna e Rimini: nuovi orari e riduzione dei tempi di percorrenza. Un primo collegamento tra testa del Candiano e piazzale Farini si potrà avere con il prolungamento del sottopasso dei binari che di fatto andrà a dotare la stazione anche di una porta di accesso in darsena, vicino al parcheggio di piazzale Moro. «Attualmente sono in corso i lavori per lo spostamento dei sottoservizi Hera – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani che fa riferimento alle opere curate da Rfi – poi verrà allestita la deviazione di via Darsena per lo scavo. Rfi ha già appaltato i lavori e la previsione che ci ha comunicato per la conclusione i lavori per giugno 2019». Una curiosità: una volta completato, il nuovo sottopasso tornerà a ospitare il sarcofago che vi si trovava prima dell’inizio dei lavori ed è ora temporaneamente custodito in un deposito delle ferrovie. La vita della stazione di Ravenna potrà cambiare molto anche quando un giorno dovesse essere realizzato il sottopasso per le auto in via Canale Molinetto, opera da 15 milioni di euro (10 da Rfi e 5 da Ap): «C’è già una bozza di progetto che abbiamo visionato – dice Fagnani – e sulla quale abbiamo fatto le nostre osservazioni. Ora Rfi dovrà aggiornare le carte e poi rivederci. Tempi? Forse si può pensare che i lavori inizino verso il 2021 ma anche in questo caso l’appalto è di Rfi».

La previsione di Fs: il prolungamento del sottopasso della stazione fino al Candiano pronto per giugno


PRIMO PIANO / 13 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA STORIA

Sulla linea tra Faenza e Firenze la stazione abbandonata che ha conquistato lo scrittore

COTIGNOLA

Paolo Casadio ha ambientato il suo libro a Fornello, fermata dismessa da mezzo secolo, e ora lotta con il Fai per il suo recupero L’ispirazione non gli è venuta mentre era seduto in treno ma durante una passeggiata tra le colline fiorentine. È così che lo scrittore faentino Paolo Casadio ha scoperto l’ex stazione di Fornello, dismessa da più di mezzo secolo, in Toscana sulla linea che collega Firenze e Faenza e che negli anni Cinquanta arrivava sino a Ravenna in quello che era chiamato “il treno di Dante”. Casadio si è innamorato tanto di questa stazione da aver ambientato lì il suo ultimo libro, “Il Bambino del treno”. Inoltre si è attivato per salvarla, rendendola un “luogo del cuore” del Fai (Fondo Ambiente Italiano) per salvarla dal decadimento. Casadio, l'idea di ambientare un libro in una stazione è particolare, come le è venuta? «Passeggiando mi sono imbattuto nella stazione di Fornello, un luogo in cui si arrivava solo in treno o a piedi. Uso il passato perché i treni ormai lì non fermano più e quindi l'unico modo di arrivarci è camminando, partendo dalla frazione di Gattaia. Fornello è un luogo particolare, la stazione è stupenda ed è su una linea cara a noi romagnoli: quella che collega Faenza a Firenze. Tornato a casa mi sono incuriosito e ho trovato la storia che ha dato ispirazione al mio romanzo». Che parla del figlio di un ferroviere che arriva a Fornello ed è ambientato negli anni delle leggi razziali...

L’EX DEPOSITO MERCI È DIVENTATO UN TEATRO L’ex deposito merci della stazione ferroviaria di Cotignola è diventato un teatro all’inizio degli anni Duemila. L’idea è nata dal Comune che si è rivolto alle Ferrovie ricevendo il consenso. Lo studio Pao atelier di Pesaro, esperti in questo tipo di riqualificazione, ha curato il progetto dopo averne già sviluppato uno per la riconversione di quel magazzino, che prevedeva il recupero mantenendo la sua architettura, la sua caratteristica e soprattutto la sua storia. Il contesto è completato da sei vagoni acquistati dal Comune: dalla loro unione e riconversione sono stati tratti gli spazi necessari per dotare il teatro di un suo foyer, del bar, dei bagni e dei camerini per gli artisti. La gestione iniziale era stata affidata alla compagnia del Teatro Vivo, successivamente è passata alla stessa amministrazione comunale e dal 2012 è arrivata l'associazione Cambio Binario.

«Esatto. Il personaggio è tratto da una persona che davvero ha abitato a Fornello perché figlio del capostazione: Marcello Peranizzi, nato nel 1949. Io ho retrodatato la sua vita e ho creato la storia, documentandomi. Ho letto giorno per giorno otto anni dei quotidiani di allora, cercando di ricostruire lo spirito di quel piccolo borgo». Il vero Marcello l'ha conosciuto? «Sì, abita a Borgo San Lorenzo. Gli ho dato il mio romanzo ed una delle più grandi soddi-

sfazioni è sentirmi dire che ero riuscito a rendere bene la vita di Fornello, anche retrodatandola di qualche anno». Come appare la stazione di Fornello oggi? «Stupenda ma purtroppo la copertura ha ceduto. In quegli edifici quando cede il tetto va poi in malora tutto il resto, per questo mi sono impegnato a fare promozione per la campagna Fai dei “luoghi del cuore” sulla stazione Fornello. Nel caso avesse successo, il

Fai potrebbe finanziarne il recupero. Il borgo è abbandonato, nel Dopoguerra gli abitanti si spostarono in pianura. Con i residenti, se ne è andata anche la fermata del treno». In genere nei suoi libri i treni sono molto presenti, è appassionato? «Mi piacciono molto. Nel mio primo libro, che era ambientato a Marina di Ravenna, il protagonista arrivava a Ravenna in treno. E anche nel prossimo ci sarà un lungo viaggio». Alessandro Montanari

LE AZIENDE INFORMANO

CONFERENZA DI ARCHITETTURA

Incontro a Imola, promosso dal Gruppo Ciicai, coi professori Federico Bucci e Alberto Giorgio Cassani sul “bagno come segno di civiltà” Appuntamento pubblico a due voci alla Sala Simposium dell’Hotel Molino Rosso di Imola, venerdì 28 settembre (dalle ore 18), con i due autorevoli studiosi. La conferenza, patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Bologna, è valida per i crediti formativi professionali Un incontro aperto al pubblico promosso e sostenuto dal Gruppo Ciicai, in occasione del Cersaie di Bologna – su un tema del progetto e dell’abitare curioso quanto poco frequentato nel dibattito sull’architettura – è in programma venerdì 28 settembre (dalle ore 18) alla Sala Simposium dell’Hotel Molino Rosso di Imola (uscita casello autostradale). Protagonisti dell’appuntamento, per un intervento a due voci, i professori Federico Bucci e Alberto Giorgio Cassani. I due studiosi e docenti universitari parleranno del tema “Il bagno come segno intimo di civiltà. Storia, funzioni, estetica di un luogo fondamentale dell’abitare, fra pubblico e privato”. Si tratta di un excursus inedito e approfondito su uno spazio funzionale, quello del bagno, a esigenze igieniche e bisogni fisiologici ma al tempo stesso di intimità e socializzazione, che nella modernità ha assunto i connotati di benessere, relax, bellezza, riservatezza ma anche di spreco, ostentazione e kitsch. Una ricognizione su un luogo d’elezione dell’abitare che ha impegnato le competenze di architetti, tecnici ed esperti di ergonomia, designer e arredatori e, in alcuni casi emblematici, ha ispirato anche il mondo dell’arte contemporanea. Federico Bucci è professore ordinario di Storia dell’architettura contemporanea ed è prorettore della Facoltà di Architettura del Politecnico di

Milano, sede di Mantova. Dirige “Mantova architettura”, un mese di iniziative che vedono come ospiti i maggiori architetti internazionali. È redattore della storica rivista “Casabella”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni per le principali case editrici del settore. Alberto Giorgio Cassani, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, Dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, è docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia e Ravenna. Considerato fra i più autorevoli studiosi italiani di Leon Battista Alberti, ha firmato innumerevoli articoli in riviste culturali, pubblicato diversi saggi e partecipato a convegni nazionali e internazionali su temi di architettura, umanistica, storia del restauro, letteratura e fotografia sulla città e il paesaggio. La conferenza è patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Bologna anche ai fini dei crediti formativi professionali. L'organizzazione è a cura di SeDici Architettura/Reclam di Ravenna che a partire dal 2013 ha realizzato in Romagna più di 40 incontri con oltre 60 relatori dedicati al ruolo e alle esperienze dell’architettura contemporanea, fra divulgazione della cultura del progetto e aggiornamento professionale. (nelle foto, i relatori, dall’alto Federico Bucci e Alberto Giorgio Cassani, e un’immagine del bagno disegnato da Ludwig Mies van der Rohe per villa Tugendhat a Brno (1928)


14 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

CENTRO STORICO

Torna la festa del volontariato con il pranzo in piazza

SALUTE Dieci iniziative per parlare di medicina di genere

Cinquanta associazioni si faranno conoscere domenica 29 settembre Tra gli eventi anche la premiazioni ai “cittadini solidali”

Sabato 29 settembre si terrà la grande “Festa del Volontariato” con la novità del pranzo tutti insieme in piazza al costo di 10 euro preparato dal ristorante Roma. L’iniziativa, promossa e organizzata dalla Consulta ravennate delle associazioni di Volontariato e dall’associazione “Per gli altri Centro di servizio per il volontariato di Ravenna” si svolgerà come sempre durante tutta la giornata in piazza del Popolo. "Mettiamoci scomodi" è il filo conduttore del programma in continuità col tema sviluppato al festival nazionale del volontariato. In questa edizione lo spirito della festa si ispira anche ai principi di della tutela ambientale per ridurre i rifiuti indifferenziati e aderisce alla campagna "Puliamo il mondo dai pregiudizi". Una cinquantina le associazioni che parteciperanno esponendo i materiali e i documenti relativi ai propri ambiti di intervento e promuovendo le numerose iniziative in programma, e per dare conto, attraverso la massima trasparenza, dell' operato di migliaia di volontari che ogni giorno dedicano tempo e passione alle comunità di riferimento. Il programma prevede alle 10.30 l’inaugurazione della giornata, alle 10.45 l’inaugurazione del "nuovo doblò" della Pubblica assistenza di Ravenna; alle 11,15 Rudy Gatta nella sala consiliare della Residenza comunale reciterà Raffaello Baldini e a seguire si terrà la consegna del premio “Cittadino Solidale”, appuntamento alla presenza dell’assessore Gianandrea Baroncini, del presidente della Consulta Mirella Rossi e del presidente dell’associazione Per gli altri Padre Claudio Ciccillo. Si consegneranno i riconoscimenti ai “Citta-

dini Solidali” segnalati dalle varie associazioni. Alle 15,30 si svolgerà l’esibizione Mama’s Scuola di Musica e alle 17 la consueta e attesa chiusura della festa con il gruppo ballerini Folk alla Casadei di Bruno e Monia Malpassi. Si rinnova anche quest'anno la Pesca di beneficenza a cura dell’associazione Il Terzo Mondo Onlus con la collaborazione di tante associazioni. Il ricavato sarà destinato alle attività della Consulta del volontariato di Ravenna. Per informazioni: Consulta ravennate delle associazioni di Volontariato e associazione Per gli altri – Csv di Ravenna, via Sansovino 57 – tel. 0544/401135 - fax 0544 406458.

UNIVERSITÀ

Torna la notte dei ricercatori: laboratori aperti e minilezioni tra diritto, archeologia e scienza Venerdì 28 settembre torna a Ravenna la Notte Europea dei Ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città europee. Si parte alle 18.30 nella Piazzetta universitaria di Palazzo Corradini, via Mariani 5 con l’inaugurazione. A seguire gli eventi si svolgeranno in varie sedi. Molti gli appuntamenti per i bambini (per il programma vedi p. 32) ma anche per gli adulti. Dalle 18 alle 20 in piazzetta universitaria di palazzo Corradini, i ricercatori di Ravenna incontrano la città nell’Angolo del ricercatore; archeologi, restauratori, chimici e ingegneri saranno a disposizione del pubblico per condividere le piccole e grandi scoperte scientifiche e mostrare l’applicazione pratica del loro lavoro di ricercatore. Illuminati da una grande medusa di plastica, gli scienziati ambientali illustreranno i risultati delle ricerche sulle plastiche e microplastiche in mare, suggerendo anche come possiamo contribuire a ridurre questo grande problema. Chi desidera momenti di approfondimento, durante la serata potrà partecipare a mini conferenze in cui si spazia dai temi giuridici d’attualità ai temi vicini all’archeologia e alla storia; le scoperte antropologiche grazie allo studio del Dna, l’evoluzione della nostra cultura, le riflessioni sull’Europa e i confini, ma anche temi più tecnici come lo sviluppo del game engine, una nuova frontiera per i beni culturali. Infine sarà possibile visitare il laboratorio di antropologia fisica e Dna antico del Dipartimento di beni culturali in via degli Ariani per scoprire come i reperti ossei e il Dna antico raccontano dei nostri antenati e quindi di noi stessi. Dalla collaborazione fruttuosa con il Comune di Ravenna, l’assessorato alle Politiche giovanili offre due tour guidati alla scoperta della Street art di Ravenna. Appuntamento in piazzetta universitaria alle 18.30 per partire alla scoperta dell’arte di strada.

Prende avvio venerdì 28 settembre la rassegna “Medicina di genere: garantire equità e appropriatezza”, promossa dalla Casa delle Donne con il contributo del Comune di Ravenna, il patrocinio della Azienda Sanitaria Romagna e dell’Ordine dei Medici di Ravenna. Il programma prevede dieci iniziative pubbliche, fino a maggio 2019, di carattere informativo e formativo rivolte alla cittadinanza e agli operatori sanitari, con accreditamento per i professionisti. La rassegna ha avuto la consulenza dei medici del Centro di Formazione di Medicina di Genere promosso dall’Ordine dei Medici di Rimini, nato con l’ intento di lavorare con un metodo interdisciplinare tra le diverse aree mediche e le scienze umane tenendo conto delle differenze legate al genere. L’incontro di venerdì 28 settembre alle 16 nell’aula magna del Cmp in via Fiume Abbandonato 134 tratterà il tema: “La salute su misura. Medicina di genere non è medicina delle donne” con le relazioni di Fulvia Signani psicologa Ausl Ferrara, docente di Sociologia di genere e consigliera UniGenderMed della Università di Ferrara e della senatrice Paola Boldrini, prima firmataria della proposta di legge che ha l’obiettivo di applicare e diffondere il tema della Medicina di Genere, mediante divulgazione, formazione e indicazioni pratiche riguardanti la ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la cura. L’incontro è stato organizzato da Soroptimist Club Ravenna in collaborazione con le associazioni Auser e Pubblica assistenza Ravenna. L’obiettivo della rassegna è avviare una sollecitazione, anche civica, alle istituzioni sanitarie e alle associazioni di volontariato che operano in sanità. «Sosteniamo con convinzione questo importante percorso - dichiarano le assessore Valentina Morigi e Ouidad Bakkali perchè di fronte ad una società che è profondamente cambiata nella sua composizione sociale, il welfare deve essere capace di intercettare e interpretare i nuovi e molteplici bisogni della comunità». Alla rassegna hanno collaborato una serie di associaizoni. Per informazioni: Casa delle donne: casadelledonneravenna@gmail.com.

Prevenzione delle neoplasie cutanee: visite gratuite con Ant Torna a Ravenna il Progetto Melanoma Ant con 90 visite dermatologiche gratuite aperte alla cittadinanza. All’ormai tradizionale appuntamento con la prevenzione delle neoplasie cutanee da quest’anno, si aggiunge una nuova giornata di prevenzione gratuita grazie ad Adiura che ha sposato il Progetto Melanoma Ant rendendo possibili ulteriori 30 visite gratuite. Le 90 visite dermatologiche si terranno negli ambulatori concessi gratuitamente dall’Ospedale Domus Nova (via Pavirani 44) nelle giornate di sabato 20 ottobre, 3 e 10 novembre. I cittadini interessati potranno prenotare la propria visita fino a esaurimento posti disponibili a partire da giovedì 27 settembre alle ore 9.30 al link https://ant.it/registrazione-e-prenotazione-visite-ravenna/.


SOCIETÀ / 15 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

BAGNACAVALLO Esposizioni per i ragazzi, spettacoli per i più piccoli

Mostre, osterie e tanti eventi alla festa di San Michele Da Max Klinger a Magma, gli appuntamenti per un fine settimana tra arte, spettacolo e musica

Ispirata a una citazione tratta da Anna Karenina di Tolstoj, “La bellezza della vita è composta d’ombra e di luce” tornerà da giovedì 27 a domenica 30 settembre a Bagnacavallo la Festa di San Michele, patrono della città, con un programma ricco di proposte d’arte e cultura, musica e teatro, animazione e gastronomia. Il dialogo fra luce e buio sarà il protagonista dei principali eventi artistici che caratterizzeranno la Festa di San Michele, a partire dalla proposta del Museo Civico delle Cappuccine, che dopo Chagall e Goya presenta un altro grande maestro dell’incisione internazionale: Max Klinger nella mostra “Inconscio, mito e passioni alle origini del destino dell’uomo” (curata da Diego Galizzi e Patrizia Foglia). Luce e ombra si incontreranno anche al convento di San Francesco. Al piano superiore saranno ospitate le sculture antropomorfe dell’artista milanese Francesco Diluca. Al piano terra e nel chiostro sarà protagonista, per il terzo anno, San Michele Off: mix di linguaggi contemporanei fra arte visuale, musica e fotografia curato dal collettivo Magma. La manica lunga del convento si trasformerà in una piscina di luci e suoni grazie all’installazione interattiva di Marco Morandi (inaugurazione giovedì 27 settembre alle 18), e nei quattro giorni della festa si alterneranno poi djset e performance live, con l’appuntamento finale di domenica 30 assieme al Vintage Pop Up Market. Sede dell’inaugurazione ufficiale della festa (giovedì 27 settembre alle 20.30) e di due dei tre allestimenti curati dalla biblioteca Taroni e dall’Archivio storico comunale sarà Palazzo Vecchio, oggetto di un importante intervento di recupero della facciata e del piano terra. Per gli spazi dell’antica galleria lo studio Quadrilumi curerà un allestimento che rappresenterà il momento dell’arrivo della luce elettrica a Bagnacavallo, mentre nel cortile di Palazzo Vecchio ogni sera della festa sarà proiettato, dalle 20.30 in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il capolavoro di Charlie Chaplin Le luci della città. Terzo luogo di questo progetto dedicato all’avvento della luce elettrica in città (ideato e curato da Patrizia Carroli dell’Archivio storico comunale) sarà la biblioteca Taroni, con la mostra documentaria “Fiat Lux: Bagnacavallo dal buio alla luce”, dove potranno essere ammirati i preziosi materiali provenienti dall’Archivio storico grazie ai quali vengono ricostruite le tappe della vicenda dell’illuminazione pubblica cittadina. Durante la festa si svolgerà inoltre la Triennale della scuola comunale d’arte Ramenghi, una “magica invasione”. Due percorsi molto saranno inoltre proposti nei giorni della festa. Il primo si intitola Sonetti per San Michele ed è il progetto della Bottega dello Sguardo, con workshop, letture tematiche e incursioni letterarie dedicate a questa particolare forma poetica. Il secondo è il percorso espositivo Interno 5, grazie al quale sei luoghi inaspettati del centro storico diventeranno contenitori di arte contemporanea, desi-

Al Convento di San Francesco anche quest’anno i dj set e le performance di Magma

gn, scultura, pittura, artigianato, arredo e food. La musica sarà poi la seconda grande protagonista (vedi p. 24) e tanti i momenti dedicati ai più piccoli (vedi box). Molto attese sono poi, come da tradizione, le proposte gastronomiche delle tradizionali oste-

rie delle associazioni del territorio e dei punti ristoro allestiti in tutto il centro storico, assieme al celebre Dolce di San Michele. Sul sito internet programma www.festasanmichele.it.

Come sempre la Festa di San Michele riserva uno spazio speciale per bambini e ragazzi. Per quanto riguarda questi ultimi, sarà allestita nei locali di via Togliatti 2 un’esposizione del progetto “Generazione Futuro Green”, curato dal Ceas dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dedicato agli studenti con l’obiettivo di avvicinarli ai temi della sostenibilità, del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili e dei cambiamenti climatici attraverso un approccio didattico innovativo che permette di apprendere per scoperta e per esperienza diretta dei partecipanti. Orario di apertura: 27 e 28 settembre ore 20-22, 29 e 30 settembre ore 15-18 e 20-23. Ci saranno poi numerosi appuntamenti per i più piccoli. Venerdì 28 settembre alle 18 i Clerici Vagantes arriveranno al Giardino dei Semplici per uno spettacolo di musica, giocoleria, trampoli e magie. Sabato 29 e domenica 30 l’appuntamento sarà alle 17 all’Arena Bimbi, in piazzetta Carducci rispettivamente con il Nanirossi show e A ruota libera. Infine, tornerà nel pomeriggio di sabato 29 settembre in piazza della Libertà il Mercatino dei ragazzi curato dalla Pro Loco di Bagnacavallo. Dalle 14.30 bambine e bambini potranno partecipare con libri, fumetti e giocattoli.

ENOGASTRONOMIA

Torna il cibo di strada in Darsena con i sapori dei piatti internazionali e tradizionali Profumi, colori, sapori da tutta Italia e dal mondo: dal 28 al 30 settembre a Ravenna arriva in Darsena il Truck'n'Food street festival, evento dedicato al cibo da strada. L’inaugurazione, alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive Massimo Cameliani, si terrà venerdì 28 settembre alle 19.30. «Come Amministrazione auspichiamo sempre la sinergia e la concomitanza, negli spazi e nei contenuti dell’offerta, tra eventi diversi. Questo weekend si realizzerà questo nostro desiderio, - dichiara l’assessore Cameliani - avremo in contemporanea, per la prima volta, la Festa dello Sport (vedi p. 17, ndr) e il Food Truck Festival alla Darsena. Due manifestazioni capaci di attirare a sé un pubblico ampio e diversificato ma capace di integrarsi perfettamente. Sarà una grande festa di quartiere a cui sono tutti invitati a partecipare cittadini e turisti». L' obiettivo del festival Truck’n’Food, organizzato da SGP Eventi con il patrocinio del Comune di Ravenna, è quello di proporre un’offerta gastronomica quanto più ampia e diversificata, dando spazio a prodotti locali che rappresentino le eccellenze territoriali rivisitate in chiave street, ma che sappia anche incuriosire con piatti particolari, sperimentali, o che provengono da cucine diverse da quella italiana e con essa si mischiano e contaminano dando vita a qualcosa di unico. Ad accompagnare il festival ci sarà la musica, grazie alla collaborazione con Radio Bruno e stand con varie tipologie di birra per tutta la durata dell'evento. Si parte venerdí 28 settembre dalle 18 alle 24, mentre sabato 29 e domenica 30 potrete gustare anche un pranzo street poiché il Truck’n’Food vi accoglierà dalle 12 alle 24.


16 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

EVENTO/1

EVENTO/2

Lino Guanciale “maestro” di cosmopolitismo alla biblioteca Classense

CONSELICE CELEBRA LA STAMPA LIBERA E CLANDESTINA CON INCONTRI E STAFFETTE Tra gli ospiti i giornalisti Loris Mazzetti, Serena Bersani, Paolo Borrometti e l’onorevole Giuseppe Giulietti

“Le belle parole per una futura umanità”: reading in esclusiva nazionale con il celebre attore

Conselice celebra il dodicesimo anniversario del Monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa con un calendario di eventi che prende il via il 29 settembre alle 20.30 al Teatro comunale, in via Selice 125, con l’incontro “Enzo Biagi e la Rai: racconto di un’epoca”. Per l’occasione saranno presenti il giornalista Rai Loris Mazzetti, e la presidente Aser Serena Bersani. Il giorno successivo, alle 15.30 in piazza della Libertà di Stampa si terrà la celebrazione istituzionale con il sindaco di Conselice, Paola Pula, il sindaco di Ravenna e presidente Anci Emilia-Romagna Michele De Pascale, l’onorevole e presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, la presidente Aser Serena Bersani e il giornalista/scrittore e presidente di “Articolo 21 liberi di ...” Paolo Borrometi. Ci sarà inoltre l’illustrazione del progetto “Costituzione e legalità” con i ragazzi delle classi quinte di Conselice e Lavezzola per l’anno scolastico 2017/2018). Inoltre, l’ Aser consegna il Premio “Camillo Galba” all’Istituto comprensivo “Felice Foresti” per la redazione del progetto “Costituzione e legalità”, mentre il Comune di Conselice consegna il riconoscimento “Libertà di stampa” al giornalista e scrittore Paolo Borrometi. In programma anche quest’anno la staffetta della legalità, organizzata da Uisp, Atletica San Patrizi e dal coordinamento delle società podistiche ravennati (per informazioni contattare il numero 347 2775314 Raffaele Alberoni). Alle 16.15 in piazza della Libertà di Stampa ci sarà la consegna di una medaglia sportiva-celebrativa da parte dei bambini alle autorità presenti. Alle 20.30 Serena Bersani intervista Paolo Borrometi al Teatro comunale. Lunedì 1 ottobre in piazza Libertà di Stampa alle 10 ci sarà la celebrazione istituzionale con le classi dell’Istituto comprensivo di Conselice. Venerdì 5 ottobre alle 21 al Teatro comunale va in scena “Le case raccontano”, spettacolo teatrale del Caffè delle Ragazze. Infine, sabato 27 ottobre nella sala ArteIncontro viene proiettato alle 20.30 il lungometraggio “Il treno va a mosca”. Durante la serata viene anche presentato l’opuscolo di Fausto Renzi “25 aprile: buon compleanno liberazione!”.

Alle 21, in prima nazionale l’attore Lino Guanciale terrà, nella sala Muratori della biblioteca Classense il reading “Le belle parole per una futura umanità – vita, temperanza, gentilezza, dialogo, perseveranza, alba...”. Ideatrice del testo è Beatrice Balsamo, direttore scientifico di Mens-a, festival su “pensiero ospitale” e cosmopolitismo, tra scienze umane, filosofia e storia che ha già svolto incontri in Emilia nei mesi passati. Il testo sperimentale portato a Ravenna è una tessitura narrativa dalle voci di grandi umanisti. L’appuntamento, introdotto dal direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense Maurizio Tarantino, sarà preceduto, alle 17.30 nella sala Dantesca della Classense, da due incontri: il primo, con Giorgio Simonelli (professore di Giornalismo radiofonico e televisivo all’Università Cattolica di Milano, consulente del programma TvTalk di Rai Tre) su “L'Umanesimo in Televisione: Dante, da Albertazzi a Greenway”; il secondo con la filosofa Ágnes Heller su “Per una civiltà dell'universalmente umano”. L’evento, spiegano gli organizzatori, «vuole favorire il cosmopolitismo che va compreso come fiducia e consapevolezza nella funzione storica della cultura, quale unico strumento che consente comunicazione e dialogo fra gli uomini e le società» ed è promosso dalla associazione Apun (Progetti per l'Uomo) in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, l’Università di Bologna, i Comuni di Bologna, Vignola, Ravenna, l’Istituzione Biblioteca Classense e Ravenna Antica, con il patrocinio del Mibac.

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INSERTO SPECIALE / I 27 settembre - 3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

Una produzione editoriale

Ideazione e organizzazione

Edizioni

In compartecipazione con

in collaborazione con

RAVENNA - 29 settembre - 14 ottobre 2018

Comune di Ravenna Assessorati alla Cultura, Ambiente Sport e Turismo

IL SALUTO

CAMMINARE PER RITROVARE I NOSTRI TEMPI “NATURALI” Salutiamo con piacere la seconda edizione di ItineRA, una felice idea che da vita ad una manifestazione interdisciplinare e trasforma l'azione quasi inconsapevole del camminare quotidiano in una pratica concreta e cosciente di conoscenza. Nei numerosi eventi proposti il “cammino” evolve da metafora di una visione evolutiva dell'esistenza in un pragmatico e creativo itinerario nel territorio ravennate, seguendo vie poco praticate, unendo attività sportiva e spirituale, poetica e gastronomica. Il camminare restituisce all'essere umano i suoi tempi “naturali”, l'armonia fra il passo ed il respiro fra il vedere ed il riflettere; armonia che la velocità meccanica e digitale contemporanea tenta prepotentemente di comprimere in uno stressante non vivere correndo. In questo modo “camminare” diventa vero e proprio atto estetico e creativo come una sezione di questa manifestazione dimostrerà. Dunque ringraziamo gli organizzatori per questa originale e intelligente iniziativa e le auguriamo, cosa di cui siamo sicuri, di continuare nel successo dello scorso anno. Buon cammino a tutti. Elsa Signorino, assessora alla cultura del Comune di Ravenna

Torna dal 29 settembre al 14 ottobre – dopo il successo della precedente nonché prima edizione – ItineRA, la festa del cammino consapevole promossa e organizzata da Trail Romagna (che festeggia la sua decennale attività) in compartecipazione con il Comune di Ravenna. Quindici giorni fra le vie cittadine e le aree verdi di Ravenna e dintorni, alla riscoperta di itinerari laterali e interdisciplinari atti a corroborare una visione inedita della città – dove storia, cultura, arte, gastronomia e ambiente si intersecano, arricchendo di nuovi percorsi una mappa già fitta ma in continua espansione – e a concentrare l’attenzione dei cittadini sulla preziosa complessità del tessuto urbano ravennate. Trait d’union della rassegna è, naturalmente, il cammino, declinato e interpretato da ItineRA a seconda delle più svariate necessità: da salutare attività sportiva a privilegiato strumento cognitivo, da motivo d’incontro e condivisione a occasione di riscoperta psicofisica, da atto estetico a intimo percorso spirituale. La rassegna si articola come nella precedente edizione in numerosi eventi, conversazioni, passeggiate e incontri dedicati alla rieducazione al cammino, sotto la guida di qualificati istruttori di Nordic Walking e Fitwalking che aiuteranno i partecipanti a riappropriarsi del proprio passo con coscienza, per poterne godere appieno gli effetti benefici sul corpo, la mente e lo spirito. Ad aprire ItineRA 2018 – eloquentemente sottotitolato Orien-

LA FESTA

A piedi alla riscoperta di itinerari attraverso lo spirito e la natura ta-menti – è una passeggiata tutta ravennate sulle evanescenti orme di Dora Markus, musa montaliana il cui ricordo ancora oggi anima di suggestioni la diga foranea di Marina di Ravenna. E rigorosamente ravennati sono anche la Darsena Urban Walk, passeggiata attraverso il sensibile segmento della Darsena di Città – che dall’inconscio urbanistico sta lentamente riappropriandosi di una rigenerata e stratificata identità –, e il pellegrinaggio dalla solitaria e suggestiva Torre del Candiano alla Basilica di Santa Maria in Porto, sulle tracce misteriose della Madonna Greca che ancora oggi costituisce un mistico e inscindibile legame con l’Oriente. A rimarcare il valore spirituale del cammino, intervengono la passeggiata meditativa nella selvaggia penisola di Boscoforte, fra i canneti e i silenzi delle Valli di Comacchio santalbertesi, e un corposo itinerario culturale e antropologico dedicato ai santuari naturali e artificiali della città, alla riscoperta della Pinete e dei principali Monasteri, come San Giovanni Evangelista e San Vitale. I Monasteri saranno anche al centro di un incontro interdisciplinare con il saggista Maurizio Pallante e il monaco Camaldolese Natale Brescianini, che abbraccia filosofia, economia e spiritualità per esplorare il nesso fra monachesimo ed economia sostenibile. Anche quest’anno, numerosi sono gli incontri promossi da ItineRA con personalità legate al mondo della cultura, dello sport, dell’arte, della gastronomia: lo scrittore e

giornalista per Tuttosport Andrea Schiavon e il condirettore della rivista “Correre” Daniele Menarini si confronteranno sul tema del racconto e della visione, con incursioni nel cinema dedicato all’andare a piedi; il Priore Generale dei Monaci Camaldolesi Alessandro Barban terrà assieme a Don Claudio Ciccillo e a Franco Chiarini di ChefToChef un incontro dedicato all’alimentazione sostenibile, alla fine del quale sarà possibile partecipare a una cena solidale presso la Fraternità di San Damiano; Franco Masotti intraprenderà un sorprendente percorso su quegli artisti – da Campana a Long, passando per Herzog, Cage e Sebald – che hanno fatto del cammino una vera e propria pratica estetica, linfa stessa della loro arte; lo scrittore Davide Comunale ci guiderà lungo la Magna Via Francigena siciliana, gli scrittori Nicolò Giraldi e Andrea Mattei presenteranno i rispettivi nuovi volumi per Ediciclo – il primo, un drammatico viaggio nella memoria della migrazione dimenticata lungo il confine orientale italiano, mentre il secondo un vademecum sull’arte di fare lo zaino; lo scrittore Fabio Fiori, già collaboratore di Rai Radio Tre e diversi quotidiani e riviste, presenterà il suo Erba buona. Ricettario di un girovago, dedicato alle erbe commestibili che chiunque può trovare lungo il proprio cammino. Il programma completo (con calendario eventi) nelle pagine seguenti. Info utili e dettagli, costi di partecipazione e prenotazioni sul sito: www.trailromagna.eu


II / INSERTO SPECIALE RAVENNA&DINTORNI 27 settembre - 3 ottobre 2018

RAVENNA - 29 settembre - 14 ottobre 2018 monasteri. «Siamo alla fine di un’epoca cominciata con la rivoluzione industriale. La decrescita sembra una teoria economica, invece è una concezione del mondo, una filosofia». Saggista anomalo, Pallante unisce formazione filosofica, esperienze politiche, contaminazioni scientifiche, incursioni economiche. Ha condotto i propri studi presso i gesuiti, ma ugualmente spiazza questo elogio dei monasteri. «Li ho scoperti nel 1999. Mi interessano in quanto strutture autosufficienti dal punto di vista energetico e alimentare, non chiuse in se stesse, con rapporti personali permeati di spiritualità e non mediati dal denaro, il contrario della società odierna... Sono convinto che oggi non siamo in grado di modificare politicamente l’economia della crescita, ma possiamo realizzare esempi, penisole e non isole, per le quali i monasteri sono un modello».

IL PROGRAMMA

Il calendario degli eventi giorno per giorno Dalle passeggiate fra città, periferia e campagna, alle “parole che camminano”, fino alle visite guidate ai monasteri e alle meditazioni in pineta. Ma anche musica e occasioni conviviali A SPASSO CON DORA MARKUS Dolce ansietà d’Oriente Camminata libera o fitwalking sulla palizzata (6 km) con sorprese e ristoro finale (dimostrazione di fitwalking alle ore 15). Sabato 29 settembre, Marina di Ravenna, Porto Turistico Marinara, Meno4aranta, ore 15.30. Dora Markus è la donna del mistero di Marina di Ravenna, cantata da Montale nella poesia scritta a più riprese tra il ‘26 e il ’36 ed entrata nella raccolta Occasioni. Dora infatti non era Dora. Della vera Markus, Montale conobbe solo le belle gambe, mostrate in foto da un amico. L’occasione fu perfetta per indirizzare versi struggenti alla sua vera amante, di cui nascose l’identità dietro a questo nome, una donna che secondo alcuni aveva origini ebree e che a un certo punto della storia, emigrò negli Stati Uniti. Montale immagina di incontrare la sua Dora a Porto Corsini (oggi Marina di Ravenna) sulla palizzata all’epoca di legno. La camminata percorrerà quello che rimane oggi di quei luoghi con alcune suggestioni poetiche e musicali che incontreremo nel punto di Ravenna più rivolto a Oriente, il suo molo, la lunga diga foranea.

Martedì 2 ottobre, Osteria Passatelli (via Ponte Marino 19) ore 18 (in chiusura cena bio a km 0 (su prenotazione). Pretesto a volte, un foglio di passi su cui si sviluppa la storia e che dà il ritmo alla narrazione. A volte, invece, il cammino diventa il vero protagonista della pellicola, con volti e voci degli attori a fare da scenografia. Dopo Fabio Marri, relatore de Il cammino nella letteratura (2017), Daniele Menarini ritorna a ItineRA con Andrea Schiavon, con cui condivide la passione per lo sport da raccontare. Giornalista di “Tuttosport”, ex marciatore e tuttora camminatore, Schiavon ha scritto Quando sarai grande con la pallavolista Valentina Diouf, La fatica non esiste con Nico Valsesia (Mondadori), Il buon ladro e Don Milani. Parole per timidi e disobbedienti (Add Editore). Il suo Cinquecerchi e una stella, premio Bancarella Sport 2012, è dedicato alla vita incredibile del marciatore israeliano Shaul Ladany, sopravvissuto da bambino al lager di Bergen-Belsen e da atleta alla strage dei Giochi olimpici di Monaco di Baviera (1972). La prima stesura del libro nacque da una conversazione in cammino: autore e protagonista percorsero insieme la maratona di Gerusalemme.

LA PENISOLA DI BOSCOFORTE Passeggiata meditativa (5 km) guidata da Erika Leonelli, fondatrice spazio olistico “QuieOra”. Percorso fit walking (11 km) guidato da Ciro Costa, istruttore Trail Romagna. Domenica 30 settembre, Sant’Alberto, Area traghetto sul Reno, ore 15. Lo scopo della meditazione in cammino è quello di radicarsi nel presente, una consapevolezza che, passo dopo passo, emerge e rende il tempo presente l’unico momento importante. La Penisola di Boscoforte, aperta per l’occasione, rappresenta uno dei più suggestivi e incontaminati ambienti dell’intero Parco del Delta del Po. Formato da uno stretto cordone dunoso di epoca etrusca, Boscoforte si spinge dall’argine del fiume Reno, per circa 6 chilometri verso nord, all’interno delle Valli di Comacchio. L’area è caratterizzata da una notevole varietà di ambienti, legati alla contemporanea presenza di acqua dolce e salmastra: canneti, salicorneti, barene, dossi sabbiosi e canali. Per le sue caratteristiche, Boscoforte richiama un’avifauna particolarmente ricca e numerosa ed è un luogo privilegiato per la sosta e la nidificazione di volpoche, avocette, spatole e fenicotteri.

CIBO PER TUTTI Alimentazione sostenibile e mense sociali, per un moderno sostegno alle iniziative contro la povertà con Alessandro Barban (Priore Generale dei Monaci Camaldolesi), Don Claudio Ciccillo (fondatore Fraternità San Damiano), Franco Chiarini (CheftoChef Emilia Romagna Cuochi). Mercoledì 3 ottobre, Fraternità San Damiano (via Oberdan 6), ore 18 (al termine cena solidale su prenotazione). Papa Francesco torna a parlare del problema della fame nel mondo e punta il dito contro i potenti per la mancanza di politiche che devono garantire il diritto al cibo per tutti: «Preparare la tavola per tutti, e chiedere che ci sia una tavola per tutti. Fare quello che possiamo perché tutti abbiano da mangiare, ma anche ricordare ai potenti della terra che Dio li chiamerà a giudizio un giorno, e si manifesterà se davvero hanno cercato di provvedere il cibo per Lui in ogni persona e se hanno operato perche? l’ambiente non sia distrutto, ma possa produrre questo cibo». Una tappa fondamentale per questo obiettivo è la sostenibilità dalla produzione, all’acquisto e alla preparazione del cibo. Massimo Bottura, con la sua fondazione “Food for Soul”, ha organizzato in modo esemplare l’offerta gastronomica, con risultati di altissimo livello anche dal punto di vista estetico oltre che etico. Così facendo ha fatto rivivere le mense comunitarie con alte professionalità che insegnano ai cuochi e ai volontari delle mense di solidarietà come utilizzare al meglio i prodotti

CINEMA E CAMMINO Racconti e visioni con Andrea Schiavon giornalista di “Tuttosport” e scrittore e Daniele Menarini condirettore di “Correre”; selezione e montaggio video a cura di Francesca Grana.

con il concetto di “pari dignità” mutuato dalla cucina d’autore e con l’utilizzo anche di prodotti “in scadenza” o comunque “poveri”. L’ARTE IN CAMMINO Un percorso su artisti “camminatori”, da Satie a Cage, da Sebald a Herzog …passando per Dino Campana con Franco Masotti (condirettore artistico di Ravenna Festival), con la partecipazione di Vince Vallicelli, percussioni tra terra e acqua da “I Quattro Elementi” Giovedì 4 ottobre, Ca’ della Aquara, Pineta di Classe, ore 18. Vi sono artisti che camminano e altri che sono sedentari, pur avendo una immaginazione che sa andare nondimeno molto lontano e di buon passo. Cercheremo allora di capire se il camminare modifica la loro arte o se non addirittura riescono a fare del camminare stesso un’arte a sé. Ma poi vi è l’esercizio di uno sguardo necessariamente mobile, di un ascolto che si misura con il silenzio (anche se il silenzio non esiste...), per non parlare del rapporto con il paesaggio, che non vale solo per le arti visive, cinema compreso, ma anche per la musica o la letteratura, e non solo in termini descrittivi, ma anche formali. Nel corso di questa breve “passeggiata” incontreremo scrittori come Robert Walser, W.G. Sebald, Patrick Leigh Fermor o Alexandra David-Néel, di musicisti come Erik Satie e John Cage, di fotografi come Ansel Adams, registi come Werner Herzog, filosofi come Rousseau o Walter Benjamin, land-artisti come Richard Long. Il concerto di Vince Vallicelli sarà un’immersione profonda alla scoperta di sé stessi, lasciandosi cullare dai suoni ancestrali, dalle vibrazioni e dai suoni dei gong, dalle campane Tibetane che risuonano nell’anima e dai tamburi che risuonano nei cuori. PROPOSTE PER UN’ECONOMIA SOSTENIBILE Monasteri del terzo millennio con Maurizio Pallante (saggista), Natale Brescianini (monaco Camaldolese), dialoga con gli autori Fausto Piazza Venerdì 5 ottobre, Biblioteca Classense, Sala Dantesca (via Baccarini 3), ore 17. Nei monasteri la decrescita è una via felice. Con questo concetto prende avvio il viaggio di Maurizio Pallante nelle “penisole” dove lo spirito riesce a sostituire il denaro. Tutto cominciò in un monastero: «Era il 2007 e radunai alcune persone sul lago di Garda, a Maguzzano, dove si era ritirato il cardinale Reginald Pole dopo il concilio di Trento, quando aveva capito di aver perso. Un posto per eretici». Così nacque il Movimento per la decrescita felice e il suo fondatore, dopo aver scritto una ventina di libri, riannoda i fili sfornandone uno proprio sui

IL MONASTERO DI CLASSE DENTRO A cura di Linda Kniffitz responsabile (Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico). Sabato 6 ottobre, Biblioteca Classense (via Baccarini 3), ore 10. Complesso monastico camaldolese, l’Abbazia di Sant’ Apollinare in Classe entro le mura rappresenta un raro caso di centro di cultura e di studio – sviluppato a beneficio di un’intera comunità – rimasto pressoché integro nel corso dei secoli. La grandiosa Libreria, voluta soprattutto dall’abate Canneti, ha oltrepassato indenne le Soppressioni degli ordini monastici, e ha promosso e incoraggiato la conservazione di tutto il complesso della grandiosa Fabbrica, oggi completamente restituita all’Istituzione bibliotecaria Classense. IL MONASTERO DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA A cura di Paola Novara (Museo Nazionale di Ravenna). Sabato 6 ottobre, Basilica di San Giovanni Evangelista (viale Farini), ore 15.30. Nel basso Medioevo la chiesa di San Giovanni Evangelista, costruita agli inizi del V secolo e dal X secolo sede di un monastero regolare benedettino, fu interessata da molti lavori, tra i quali la realizzazione di nuovi spazi residenziali per i quali fu creato il portale gotico finemente decorato, rimontato dopo la Seconda Guerra mondiale nel recinto antistante la chiesa. Il grande chiostro ancora oggi visibile, al centro del quale si trova un pozzale del 1570, fu aggiunto nel XVI secolo. MEDITAZIONI IN PINETA A cura di Axel Bayer, monaco camaldolese e maestro yoga. Domenica 7 ottobre, Pineta di Classe, Parco 1° Maggio, ore 15.30. Sono necessari tappetino e un cuscino/coperta per la meditazione (il percorso termina con un ristoro green alla Casetta delle Aie). Camminando sulle orme dei nostri antichi predecessori camaldolesi, nel contesto meraviglioso della pineta di Classe, andiamo alla ricerca delle tracce dell’Infinito. Il luogo pieno di significato storico e il camminare con consapevolezza ci aiuteranno a riscoprire l’apertura all’Oltre, il luogo di silenzio, presente in ognuno di noi. ITINERARI SICILIANI La Magna via Francigena con Davide Comunale (scrittore). Dialoga con l’autore Paolo Benini, con la partecipazione di Agata Leanza (voce), Teo Ciavarella (pianoforte) in Profumo di Rosa e altre note di Sicilia. Lunedì 8 ottobre, Salone dei Mosaici (via IX Febbraio 1), ore 18 (in chiusura street tapas e aperitivo siciliano, su prenotazione). Tra gli itinerari che Trail Romagna traccia durante l’anno ci sono anche i magnifici scenari siciliani, una terra, come Ravenna tra Oriente e Occidente, con stratificazioni greche, arabe e oltre. Percorrere le Vie Francigene di Sicilia significa riscoprire l’antico reticolato viario, tracciato e curato dai Romani, mantenuto funzionale e attivo in epoca bizantina e divenuto quindi il cardine della viabilità normanna. Stradine e sentieri (trazzere in lingua siciliana) che diramandosi e intrecciandosi per tutta l’isola come fittissime nervature di una foglia, nel corso dei secoli hanno collegato le città costiere ai villaggi dell’interno. Questi percorsi, recuperati e segnalati, permettono oggi al camminatore di gustarsi l’incantesimo di una terra straordinaria straricca di storia, natura, paesaggi, tradizioni, misticismo, gastronomia, ospitalità.


RAVENNA - 29 settembre - 14 ottobre 2018 L’ARTE DI FARE LO ZAINO Con Andrea Mattei (Ediciclo editore); dialoga con l’autore Sabina Ghinassi. Martedì 9 ottobre, Giardini Pubblici (viale Santi Baldini 4), ore 18. «Quando cammino con un amico, senza dare nell’occhio provo talvolta a sondare il terreno, butto lì con nonchalance una domanda, una considerazione sul peso che ci portiamo sulle spalle. Ostentando indifferenza, cerco di capire come la pensa il mio compagno di viandanza, quanto tempo impiega a riempire il suo zaino, a decidere cosa metterci dentro, a soppesare ogni singolo oggetto…». Camminare è l’arte di togliere. Togliere peso ai pensieri e liberarsi della zavorra che ci lega alla vita di tutti i giorni. Il pellegrino lascia a casa il superfluo per mettere nel suo zaino solo lo stretto necessario. La selezione e la sistemazione degli oggetti che porta nello zaino fanno parte di un’arte che ha imparato col tempo: con l’esperienza, documentandosi e anche condividendo i segreti di compagni di viaggio più esperti... Dalla spilla da balia al taccuino, dal coltellino svizzero al sapone di Marsiglia, ogni cosa ha una sua origine e una sua storia da raccontare. Se si sbircia nello zaino del viandante saranno proprio gli oggetti, la loro scelta e la loro disposizione, a raccontare l’identità del loro proprietario, dando vita a una personalissima biografia. IL MONASTERO DI SAN VITALE Emanuela Fiori (direttrice Museo Nazionale di Ravenna). Mercoledì 10 ottobre, Museo Nazionale di Ravenna (via San Vitale 17), ore18. Attorno alla basilica ottagonale di età giustinianea sorse nell’alto Medioevo un monastero, menzionato nel 999 in un diploma di Ottone III. Nel 1472 papa Sisto IV unì il monastero alla congregazione di Santa Giustina di Padova e nel secolo seguente furono intrapresi importanti lavori: il rifacimento del primo chiostro, la realizzazione del secondo o “claustro novo”, del 1562 e l’avvio del terzo, rimasto incompiuto. L’ultima opera di rilievo fu completata nel 1793, lo scalone monumentale tra i due chiostri, dal quale ancora oggi si accede al piano superiore, dove si trovavno le antiche celle, i dormitori, le sale della foresteria. IN CAMMINO TRA PINI E PIGNE Con Silvia Togni, scrittrice, guida turistica e ambientale. Sabato 13 ottobre, Pineta San Vitale, Cà Vecia,

ore 9.30. Spiegare la storia di Ravenna senza parlare delle sue pinete sarebbe impossibile: il pinus pinea, infatti, accompagna la storia millenaria della città dai primi stanziamenti etruschi alla flotta augustea, dalla trafila garibaldina alla seconda guerra mondiale. I suoi fiori, le pigne, entrano così di diritto a far parte dello stemma cittadino e costellano tutto il territorio, ribadendo la loro valenza simbolica di rinascita e rinnovamento. NEL VUOTO. IL CAMMINO DEI DIMENTICATI Con Nicolò Giraldi (ediciclo editore); dialoga con l’autore Fausto Piazza. Giovedì 11 ottobre, spiaggia delle Terme di Punta Marina (Lungomare Colombo 161), ore 18. Un viaggio a piedi dalle montagne al mare, per ripercorrere i passi di una migrazione dimenticata lungo il confine orientale: Carnia, Friuli, Carso, Istria. Un flusso di persone sepolto e accantonato frettolosamente sul quale si sovrappongono gli sguardi allucinati dei migranti dei nostri giorni. Sono le storie di cui non abbiamo più memoria. S’intrecciano, si sedimentano le parabole degli uomini costretti a lasciare la propria casa, i cimiteri di paese e il greto di corsi d’acqua asciutti, narrazioni leggendarie sopra i viaggi delle farfalle, canzoni dialettali, fuochi accesi, tabacco di contrabbando. Sono tanti fogli di carta velina impilati, ognuno dei quali mostra qualcosa: il mito asburgico, i toponimi sloveni, italiani, istriani, triestini, friulani e carnici, l’odore di caffè tra i boschi di larici, il mare Adriatico che bagna le aspre rocce carsiche, la terra rossa e gli ulivi che accolgono i viandanti. Camminare sulle orme di uomini dimenticati. Capire qualcosa in più del nostro essere migranti. Passo dopo passo,

INSERTO SPECIALE / III 27 settembre - 3 ottobre 2018 2018 RAVENNA&DINTORNI

nel vuoto. GIROVAGANDO. ALLA SCOPERTA DI ERBACCE ED ERBETTE Con Fabio Fiori (Stampa Alternativa) Venerdì 12 ottobre, Kirecò (via Don Carlo Sala 7), ore 18. Una passeggiata erbicola e letteraria, alla ricerca di erbe buone da mangiare e di storie buone da raccontare. In compagnia di Fabio Fiori, autore di Erba buona. Ricettario di un girovago (Stampa Alternativa, 2018), un taccuino di viaggio, naturalistico, filosofico e gastronomico, dedicato alle erbe mangerecce. Come nelle periferie e negli incolti si trovano piante di ogni tipo e provenienza, in questo libro si mescolano gli antichi saperi autarchici delle nonne e quelli filosofici di viaggiatori, botanici e gastronomi. Durante la passeggiata Fiori leggerà alcune pagine del libro che è anche un invito a mettersi in cammino, riscoprendo lo spirito ancestrale dei nostri avi raccoglitori e dimenticati sapori vegetariani. Il parco d’innovazione Kirecò, è stato scelto anche per il suo orto sinergico, un luogo d’incontro tra Natura e Cultura dove piante spontanee e coltivate condividono uno spazio generando un reciproco vantaggio. Fabio Fiori (Rimini, 1967), marinaio e girovago, collabora con quotidiani e riviste e ha pubblicato diversi libri tra cui Un mare. Orizzonte adriatico (Diabasis, 2005) e Anemos. I venti del Mediterraneo (Mursia, 2012). Ha scritto, interpretato e realizzato audio-narrazioni dedicate al mare, alla vela e al viaggio per Rai Radio Tre: DARSENA URBAN WALK In occasione delle giornate FAI d’Autunno, un

percorso di 3.5 o 10.5 km tra acqua, archeologia urbana e periferie (vietato correre!) Sabato 13 ottobre, Darsena Pop Up (via dell’Almagià), ore 15.30 La Darsena di Città è il mare di Ravenna, è il legame, attraverso il Candiano, con l’Oriente, con il mondo, con l’acqua, da sempre elemento fondante dell’antica capitale bizantina. Il bacino acqueo costituito alla fine del secolo scorso con funzioni portuali e industriali è oggi un’area che sta iniziando un percorso di rigenerazione, migliaia di metri quadrati di archeologie industriali che rappresentano il futuro se non altro per le enormi potenzialità di sviluppo. È da questa “porta sul mare” che partirà una camminata che circumnavigherà la Darsena per poi intraprendere un viaggio attraverso altre vie d’acqua ancora vive nel cuore della città, come la Lama e i Fiumi Uniti. Un percorso davvero particolare tra archeologia industriale, periferia urbana e verde con scorci inaspettati. L’itinerario di cammino incontra le Giornate FAI d’Autunno, celebrando insieme al Gruppo FAI di Ravenna, la Darsena con una camminata proposta alla sensibilizzazione del pubblico sulle forti criticità di questo luogo. IL MITO DELLA MADONNA GRECA A piedi dalla Torraccia a Santa Maria in Porto (km 9.5), itinerario narrativo tra storia e leggenda con Giovanni Gardini, esperto di iconologia cristiana (finale musicale con Talamh de Focu). Domenica 14 ottobre, La Torraccia, ore 9.30 (via Marabina, partenza pullmino da viale Santi Baldini, ore 8.45). Nel 1100, nel giorno della domenica in albis, sulle onde dell’Adriatico a sud di Ravenna una miracolosa immagine della Vergine apparve a sette monaci. Secondo la tradizione fu Pietro peccatore insieme ai suoi compagni, ad accogliere sulla riva del mare l’immagine della Vergine portata dagli angeli. Quell’immagine sarebbe diventata il centro di una lunga tradizione cultuale, meta di lontani pellegrinaggi e, ancora oggi, cuore della devozione degli abitanti. Attraverso una passeggiata culturale, l’itinerario ripercorrerà i luoghi della leggenda legata alla Madonna Greca, dalla sua prima scoperta sul litorale al sito del santuario dove, nel Trecento era una splendida basilica decorata con affreschi di scuola riminese distrutti dalla furia della seconda guerra mondiale, alla basilica che conserva ancora (oggi) la preziosa immagine mariana dentro le mura della città. Il percorso si concluderà davanti al rilievo della Madonna Greca, svelandone i segreti di icona di ispirazione bizantina.


IV / INSERTO SPECIALE

RAVENNA - 29 settembre - 14 ottobre 2018

RAVENNA&DINTORNI 27 settembre - 3 ottobre 2018

TESTIMONIANZA

Tempo di “passi pensanti” «È attraverso il cammino consapevole che sempre più persone ritrovano l’unità tra mente e corpo. Un corpo restituito al ruolo di sede della salute, della memoria motoria e dell’energia» Da sabato 29 settembre a domenica 14 ottobre ItineRA torna per il secondo anno consecutivo a coprire di passi e pensieri i luoghi e i tempi del territorio di Ravenna. Meglio: a disegnare attraverso “passi pensanti” un’unica idea di luogo e di tempo, dove Eugenio Montale può ancora andare a incontrare Dora Markus alla diga foranea di Marina di Ravenna, non lontano dalla pineta che Dante percorreva nell’ultima pagina di vita. Tessere di un mosaico incompiuto, per fortuna incompiuto, vanno a collocarsi nel programma della “festa del cammino consapevole”: incontri e passeggiate, cene e lezioni di fitwalking, voci che parlano di cinema, pittura, musica, libri, opere rilette o riviste con l’occhio del viandante narratore. Non è un caso che, nella descrizione dei vari eventi della seconda edizione, a farla da padrone siamo due parole: “meditazione” e “suggestione”. In esse c’è l’anima del cammino, capace come poche altre attività umane di essere al tempo stesso fisica e metafisica, di far prosciugare il corpo ma far riposare la mente, di annullare come di aprire all’infinito, di muovere, soprattutto, quindi di far incontrare, poi dialogare, e così conoscere. Non è un caso nemmeno il fatto che nella cabina di regia della manifestazione ci sia Trail Romagna, che ha fatto della cultura del cammino la propria ragion d’essere. È attraverso il cammino consapevole che sempre più persone ritrovano l’unità tra mente e corpo, un corpo restituito al ruolo di sede della salute, della memoria motoria e dell’energia. Lontano dall’ossessione stessa del corpo, dall’idea del corpo ridotto a immagine, che anima tanta performance, sportiva e lavorativa, ma alimenta altrettanta ansia da prestazione. Vicino, invece, a una lettura del “dove” nuova, ma al tempo stesso antica, perché il cammino cambia i parametri con cui valutiamo la

distanza e allarga l’orizzonte del possibile nel momento in cui rimette il passo nel suo ruolo di unità di misura dello spazio e del tempo. Memorabile, a tal proposito, l’incontro di Itinera 2017 in cui Paolo Rumiz, maestro narratore di percorsi dimenticati, ha ricordato come il cammino sia stato misura di molto divenire dell’Uomo, dalla distanza che intercorre tra le città (“costruite a un giorno di cammino”) alla metrica dei poemi (“scritti sulla cadenza del cammino”). Negli appuntamenti di Itinera, infatti, il cammino si fa occasione di resilienza, di fuga dal virtuale, dal digitale, dalla schiavitù della velocità e da quella del divertimento, dalla ricerca forsennata del nuovo che il più delle volte partorisce solo “nuovismo”. Itinera propone anche questo: un corpo restituito in un tempo restituito, un tempo di “passi pensanti”.

N. 2/2018 - Autorizzazione al Tribunale di Ravenna n. 1321 del 05/09/2008 - Direttore responsabile Fausto Piazza Supplemento a Ravenna&Dintorni n. 785 del 27/9/2018 - Stampa Centro Servizi Editoriali srl – Stabilimento di Imola

CONVIVIALITÀ Appuntamenti a tavola alle fine del cammino I menù del buon cibo che ristorano gli eventi Alla fine di certi cammini ItineRa propone una sosta all’insegna della convivialità. Un modo per continuare a dialogare con i protagonisti in maniera informale attorno ad un tavolo imbandito. Ecco i piatti che verranno serviti per l’occasione. 2 ottobre: Cinema e Cammino - Osteria Passatelli Tagliata di pollo con fricandò alla romagnola e vinaigrette al rosmarino; risotto alle erbe e ragù di anatra; faraona alla cacciatora; zuppa inglese. 3 ottobre: Cibo per tutti - Fraternità San Damiano Frittelle di triglia, guazzetto basilico e cipolla di Medicina dorata; pasta imbottita ai borlotti, pavarazze e calamari; mantecato di zucca, baccalà ed erborinato; crema bruciata al Calvados e mele cotte. 4 ottobre: L’arte in cammino - Cà della Aquara Cappelletti al ragù; carne alla griglia; contorni, dolci e bevande. 5 ottobre: Per un’economia sostenibile - Osteria Il Mullner Pappardelle al cinghiale; cinghiale in umido; patate lesse; mascarpone, bevande 9 ottobre: L’arte di fare lo zaino - Osteria Il Mullner Antipasto romagnolo con piadina; grigliata romagnola; pinzimonio con olio bio; ciambella e biscotteria; bevande 11 ottobre: Nel vuoto - Marlin Beach Restaurant Cocktail di mazzancolle nostrane al vapore su insalatina di stagione e salsa rosa homemade; risotto di gamberi, zucchine, burrata e olio al limone; zuppa di pesce senza spine con crostone di polenta bianca; Tiramisù 12 ottobre: Erbacce e erbette - Kirecò Strozzapreti alla crema di finocchio; penne broccoli e pinoli; tortini salati al profumo di erbe aromatiche; patate al forno; frittata di verdure di stagione. Prenotazione: form sul sito www.trailromagna.eu

Edizioni e comunicazione srl - Viale della Lirica 43 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 - www.reclam.ra.it




SPORT / 21 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

INTERVISTA

Baseball, il piccolo Godo si riprende la massima serie Inizio di stagione in salita per la squadra della frazione di Russi da duemila anime poi i rossoblù hanno cambiato passo fino alle due vittorie 3-2 in semifinale e finale playoff. Il ds Casadio: «L’ossatura del roster è già pronta» di Vincenzo Benini

In un 2018 dove lo sport ravennate è stato caratterizzato più dalle imprese individuali che di squadra (si vedano le medaglie iridate di Milena Baldassarri, Bruno Rosetti e Sofia Collinelli, giusto per citare qualcuno), spicca la fresca promozione nella massima serie del Baseball Godo. La storica società rossoblù nello scorso weekend ha infatti coronato una stagione tanto stupenda quanto sorprendente, vincendo la serie finale dei playoff ai danni dell’agguerrito Hotsand Macerata. C’è voluta la “bella”, una quinta gara decisiva dopo i due successi per parte, per decretare il ritorno in A1 della squadra costruita dall’esperto direttore sportivo Attilio Casadio. Termina così un’attesa che durava dal 2015, con una realtà ravennate che torna nel gotha del “batti e corri” italiano. Casadio, avete festeggiato? «Sì, in campo a Macerata subito terminata l’ultima gara, ma soprattutto a Godo, quando siamo tornati a casa. C’erano duecento persone che ci aspettavano con coriandoli e striscioni. È stato bello ed emozionante. Poi siamo andati tutti a far festa in osteria». Sono previsti altri appuntamenti? «Al momento non abbiamo ancora organizzato nulla. Giovedì 27 settembre la squadra al completo, con dirigenti, tecnici e giocatori, sarà ricevuta nel Comune di Russi. Sarà una bella occasione per festeggiare». Avanti di due successi, poi raggiunti sul 2-2, vi tremavano le gambe all’inizio del match decisivo? «Come siamo stati bravi noi nelle prime due partite vinte a Godo, sono stati altrettanto bravi i nostri avversari nelle due successive. Hanno giocato concentrati, mentre noi avevamo un po’ di paura di chiudere il discorso. Per fortuna la notte ci ha portato un pizzico di tranquillità e Bortolotti è stato abile a cambiare qualcosa dal punto di vista tattico. Domenica siamo scesi in campo con la carica giusta e abbiamo mostrato il nostro vero volto, quello degli ultimi tempi». Ci racconta la “bella”? «Abbiamo giocato con la necessaria cattiveria agonistica, sfruttando al massimo la prima occasione che ci è capitata. Dopo due inning

Il 25enne Marco Bartolotti è il manager del Godo che ha conquistato la promozione in A1. Sopra i festeggiamenti al rientro dalla finale di Macerata (foto dalla pagina Facebook della società)

equilibrati, c’è stata la svolta nel terzo, dove abbiamo realizzato cinque punti. Nella quinta frazione in pratica abbiamo chiuso i giochi con un fuoricampo di Gelli: mancava ancora parecchio alla fine, ma Macerata non ci credeva più». Un traguardo, quello della promozione, che a inizio stagione sembrava quasi irraggiungibile… «Siamo partiti ad aprile con un profilo molto basso, con l’obiettivo principale di inserire in squadra, in maniera progressiva, i giovani del vivaio. Pensavamo che i playoff fossero alla nostra portata, è vero, ma c’erano tanti nuovi giocatori in rosa e ci voleva un po’ di tempo per amalgamare il gruppo».

Avete incontrato delle difficoltà in questo percorso? «Siamo partiti lenti, disputando un girone di andata in gran parte negativo. Dalla fase dell’intergirone in poi, però, è cambiata la musica. Abbiamo iniziato a credere nelle nostre potenzialità, mettendo a frutto il grandissimo lavoro del manager Bortolotti e del suo staff tecnico. Sono stati straordinari». Da lì in poi la strada è stata in discesa? «Di sicuro l’intergirone ha rappresentato lo spartiacque della nostra stagione. Abbiamo inanellato una serie di successi che poi è proseguita anche in un girone difficile come il nostro». Infine i playoff…

«Abbiamo affrontato due ottime squadre, Ronchi dei Legionari in semifinale e Macerata in finale, mettendole in difficoltà in particolare in casa nostra. Il fattore campo alla fine si è rivelato decisivo, con quattro successi in altrettanti match che ci hanno dato la spinta per affrontare al meglio gli impegni in trasferta». C’è qualcuno dei giocatori che merita una menzione particolare? «Non parlo dei singoli, ma della squadra nel suo complesso. A inizio stagione alcuni di loro non erano partiti benissimo e poi, piano piano, sono entrati in forma tutti, con il giusto affiatamento. Abbiamo chiuso in crescendo, con una battuta molto positiva, i lanciatori tra i big della categoria e soprattutto una difesa che finalmente girava al meglio. È il miglioramento complessivo della squadra che si ha permesso di vincere i playoff». Parteciperete a questa Serie A1? «Qualche mese fa c’è stata in Federazione una riunione tra le squadre di A2, dove si è deciso che se chi vinceva avrebbe rinunciato alla promozione sarebbe ripartito dalla C. Anche noi abbiamo votato a favore di questa decisione e quindi di portare avanti il diritto/dovere di onorare il risultato conquistato sul campo». Quali sono le vostre linee guida in vista della prossima stagione? «Innanzitutto si deve capire ancora quante saranno le squadre partecipanti (che dovrebbero passare da otto a dodici, ndr) e quale sarà la formula. In ogni caso la nostra intenzione è quella di continuare sulla strada già imboccata, quella di valorizzare i ragazzi del settore giovanile e quella di concretizzare una collaborazione fattiva con i nostri amici del Ravenna Baseball. Stiamo lavorando per creare un progetto comune, che ha come primo obiettivo la valorizzazione dei giovani del territorio». Quindi si prevedono numerose conferme? «Sì, l’ossatura del roster rimarrà in gran parte questa. In più aggiungeremo qualche elemento capace di farci compiere un salto di qualità ulteriore. Ma chi cresce da noi può e deve avere l’ambizione di poter un giorno far parte della prima squadra».

FESTA/1 A Cervia lo sport dilettante si incontra Sfilano centinaia di ragazzi di varie discipline

FESTA/2 In darsena di città a Ravenna le società sportive si presentano Evento organizzato dal Circolo velico ravennate

Con la sua sesta edizione, torna anche quest’anno, al Centro Sportivo Liberazione di Cervia, la Festa dello Sport. Una due giorni (29-30 settembre) in via Pinarella 66 ricca di eventi, musica, spettacoli, incontri, dibattiti. Convegno sabato 29 alle 9.30 organizzato da Endas sulle novità per lo sport dilettantistico alla luce della circolare dell’agenzia delle entrate. La festa si aprirà sabato alle 14, quando fino a sera centinaia di ragazzi e ragazze si misureranno sul campo in diverse discipline con esibizioni non agonistiche. Domenica poi si ricomincerà alle 10 con la tradizionale sfilata degli iscritti alle 39 associazioni sportive locali, aderenti alla Consulta dello Sport di Cervia, promotrice della manifestazione. Il sipario di questa edizione calerà alle 19.

L’iniziativa “Sport in Darsena” è la grande festa di tutte le società sportive della città di Ravenna organizzata dal Circolo Velico Ravennate per il sesto anno: dal 27 al 30 settembre si svolge in Darsena di città in compartecipazione con il Comune di Ravenna e in collaborazione con il Coni, l’Autorità portuale, il Panathlon e l’associazione Naviga in Darsena. Da giovedì a sabato, ogni mattina le associazioni sportive sono a disposizione delle scuole del comune che si sono iscritte. Il pomeriggio è aperto alle esibizioni delle squadre giovanili. Contemporaneamente a Sport in Darsena si svolgerà lo street food festival. Per venerdì pomeriggio il circolo Velico in collaborazione con scherma e basket organizza un team building. Venerdì e sabato sera la manifestazione dalle 20.30 è dedicata allo sport spettacolo, con esibizioni di scherma, ritmica, artistica, parkour, nascondino e arti marziali per mostrare il lato divertente dello sport. Domenica sarà il giorno dedicato allo sport per gli adulti e si svolgerà la manifestazione “Navigare per Ravenna”, l’escursione nautica lungo il porto con partenza alle 8.45 da Marina.


22 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Riprese mozziafiato e soggettive suggestive nel “mockumentary” Il passo del diavolo

Quando Lercaro spiegava i mosaici

di Francesco Della Torre

La storia ci racconta di un fatto misterioso e inquietante capitato in Russia nel febbraio del 1959, quando un'intera spedizione di nove giovani ma esperti escursionisti russi partì per esplorare un determinato versante dei monti Urali. Secondo quanto racconta un articolo del Corriere della Sera del 3 febbraio 2014, i nove non tornarono mai indietro. E la spedizione inviata a cercarli oltre venti giorni dopo che non si avevano notizie trovò macabre sorprese: i primi cadaveri furono trovati in condizioni tra l’insolito e l'incredibile, alcuni di loro nudi, altri quasi, qualcuno con le mani bruciate. Solo qualche mese dopo furono ritrovati gli ultimi corpi con segni di violenza inaudita come cranio fracassato o torace sfondato, brandelli di carne su un albero, una delle ragazze trovata senza lingua. Inoltre la tenda della spedizione era lacerata dall'interno. L’indagine condotta dai militari sovietici concluse che i giovani furono uccisi da “una irresistibile forza sconosciuta” a trenta gradi sotto zero. Da lì ai giorni nostri il mistero non è stato mai risolto dando adito a tutte le possibili interpretazioni, con grande sfoggio di immaginazione: c'è chi chiamò in causa lo stesso esercito e una nuova e misteriosa arma, chi gli alieni, mentre secondo altri c'era un esperimento nucleare in atto; non mancarono all'appello la vendetta degli indigeni e la maledizione del passo del Cholat Sjachl, che da allora fu ribattezzato Passo Djatlov, in memoria del capo spedizione. La verità pare venire lentamente a galla grazie a un saggio del 2014 che ipotizza un tornado che abbia prodotto infrasuoni (il contrario degli ultrasuoni) che abbia mandato i ragazzi in totale confusione e nel panico più totale sfociato nella follia. Una tesi credibile ma che mai scriverà la parola fine a un mistero che, non avendo avuto testimoni o sopravvissuti, nessuno può svelarci. Ci sono numerosi siti e libri che parlano e ancora ipotizzano ricostruzioni (soprattutto la scrittrice Svetlana Oss). Una vicenda così non poteva sfuggire al cinema... Il passo del Diavolo (di Renny Harlin, 2013) È curiosa la storia di Renny Harlin, regista negli anni

mittente Giovanni Gardini

novanta inizialmente di film molto commerciali (Cliffhanger, Die Hard 2, Blu profondo) che negli anni successivi sono scivolati nel flop, e che hanno spinto l'ormai sessantenne autore finlandese a cimentarsi già da qualche anno col cinema indipendente. Il passo

Una scena da Il passo del diavolo

del Diavolo è ispirato alla vicenda sopra esposta ma è realizzato non come fiction ma come mockumentary (falso documentario) che in mancanza di materiale d’epoca ricostruisce la tragica avventura esattamente come un documentario in soggettiva, con uno dei protagonisti che ha in mano la macchina da presa. Il film nella prima parte racconta, narra e descrive, mentre nella seconda rivela la sua natura di thriller (uomo sfida la natura e perde), per poi virare decisamente e prevedibilmente dalle parti dell'horror, concedendosi una dose massiccia e gradita di fantasia nella sua conclusione. Harlin, grazie al mockumentary, dona gioia ai nostri occhi con riprese mozzafiato e soggettive suggestive, e si concede una licenza narrativa meritata nell'ultima parte dove, ricordiamolo, esistono solo ipotesi su quanto successe. Ciò non toglie che il film sia molto bello da vedere, inquietante, interessante e sopra le righe. Un film da cinema che da noi è uscito direttamente in video e in streaming, ed è facilmente reperibile.

o! l l e b è o l e i c il noi! n o c o l i r p o c s Dom. 30 settembre, ore 10.30 Osservazione del sole al telescopio PLANETARIO (ingresso libero - cielo permettendo)

Mart. 2 ottobre, ore 21 Ravenna per Dante Oriano Spazzoli Le stelle nel Divino Poema (ingresso libero)

TTOBRE SABATO 6 SOPECIALE!!! GIORNATA IO PER I BAMBINI

MERIGG ore 16.30: PO 24: dalle 21 alle

ETARIO RO AL PLAN NOTTE D'Otacolo, degustazione prodotti

spet etro Bassani Conferenza, mostra di Pi giapponesi,

lia e bi Culturali Ita per gli Scam nnate Astronomi ne io az ci so A cura dell’As CIG e Associazione Rave Associazione n Giappone-AS R in collaborazione co laris Rheyta-ARA Culturale So cielo permettendo) ero (ingresso lib PLANETARIO

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata

Giacomo Lercaro, figura profetica nel panorama ecclesiale della seconda metà del ‘900, fu arcivescovo di Ravenna dal 1947 al 1952. Appassionato e attento studioso di arte, architettura e liturgia ha composto una tra le più coinvolgenti descrizioni dei mosaici della Basilica di San Vitale: «Per parte mia, però, non gustai forse mai la profonda bellezza dell’arte cristiana come a Ravenna, quando la vidi viva e vibrante, non appena lo sguardo si incontrava con le sue figurazioni, in un momento particolarmente luminoso (…). Lo constatai e ne fui commosso e felice fin dalla prima volta che, al domani del mio ingresso episcopale, pontificai in San Vitale (…). I mosaici di Ecclesio e di Massimiano rivelavano, sotto i colori smaglianti e l’oro delle tessere, una chiarezza di dottrina, una vitalità di fede, una profondità di senso che mi faceva tremare e mi rendeva sgomento, come si tremerebbe di fronte al prodigio di un morto che rivive e parla (…). Giustiniano austero, col suo cratere, Teodora sfavillante di gemme, col calice, Massimiano asciutto e calvo, le corti imperiali, sfarzose, nell’abside Ecclesio che portava verso Cristo sovrano l’immagine della basilica, traducevano il senso del gesto ch’io compivo, lo proclamavano gesto cosmico (…). Sul mio capo, in alto lassù nella volta, dove al centro l’agnello immolato richiamava Cristo, sembravami cantasse tutto quel prodigioso arabesco di fiori, di volute, di uccelli policromi che pare vogliano riassumere il creato».

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CULTURA / RUBRICHE / 23 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

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di Luca Manservisi

di Nevio Galeati *

Quello che mi ha colpito di più del nuovo Thegiornalisti è come quasi tutte le riviste ne parlino più o meno allo stesso modo. Con recensioni che generalmente terminano con un 5.8, o qualcosa del genere, perché non si può dare la sufficienza piena ai Thegiornalisti che poi ti sputtani ma neppure fare la parte di quello che li stronca solo perché gli sta sul culo la sovraesposizione di Tommaso Paradiso. Ecco, Paradiso è al centro del nuovo disco, naturalmente, scrivendo i testi e cantandoli, ma nelle recensioni questo diventa una grossa rivelazione: i Thegiornalisti sono Tommaso Paradiso, ebbene sì. Un Tommaso, scrivono, ormai alla fine dei vent’anni (che in realtà ne ha 35 ed è pure laureato in filosofia, alla faccia di voi ‘gnoranti che lo criticate, sembra quasi che qualche recensore voglia fare intendere), il romanticone di cui si sono innamorate le ragazzine che volevano fare le alternative con le amiche, e che ora è ancora più nostalgico, più sentimentale, ci parla della casa al mare, delle differenze tra Milano e Roma, della fine dell’estate, dell'Italia del 2006 naturalmente (“Questa nostra stupida canzone d’amore” resta uno dei pezzi più riusciti del lotto, ahimè insieme anche a quello del “vocale di dieci minuti”). E poi leggo che è cambiata la produzione, che c’è l’elettronica, c’è questa voglia di essere moderni, per le radio, per i giovani. E quel titolo del disco, Love, è furbetto certo ma anche “un dito medio alla scena indie”, e i Thegiornalisti sono essi stessi furbi, cavalcano l'onda del loro successo con canzoni leggere che tutti noi canticchiamo ma che alla fine no, non resteranno. E Tommaso Paradiso, sempre lui, pesca a piene mani da riferimenti musicali probabilmente della sua infanzia che sono il primo Vasco Rossi, il primo Venditti, Carboni, ma anche – tutti in coro – dal brit-pop inglese. E alla fine, forse proprio per questo, come per magia si trasformano in una sorta di Coldplay italiani, per il

loro modo di portare l’indie nel commerciale, usare i ritmi sintetici (e magari l’inascoltabile “Milano Roma” potrebbe pure diventare la nuova “A sky full of stars”...), riempire i palazzetti, eccetera eccetera. Arrivato a questo punto, lo ammetto, il mio intento era quello di formulare una mia personale teoria diversa da tutte le altre qui sopra ma con mio sommo sgomento, al sesto ascolto mi rendo conto che penso le stesse banalità che sono state

La recente copertina di Rolling Stone con Tommaso Paradiso

scritte nelle svariate recensioni lette in rete e realizzo pure che, complici probabilmente anche i figli, finirò per riascoltare questo disco bruttino diverse volte, con quel misto di senso di colpa e superiorità con cui finivamo comunque per ascoltare i pezzi di Vasco, Venditti, Carboni. Perché alla fine sì, insomma, la vita è una ruota che gira. Come potrebbe cantare Paradiso...

C’è un quarantenne malinconico ma in forma, che ha incontrato Shakespeare, suonato il pianoforte a Parigi e bevuto cocktail con Scott Fitzgerald. Oggi Tom insegna storia in un liceo di Londra e racconta dettagli di cose che ha visto di persona, perché ha 437 anni. È questo il contesto di Come fermare il tempo, nuovo romanzo di Matt Haig (edizioni e/o, traduzione Silvia Castoldi), uscito dopo ferragosto. Tom, nato nella periferia di L o n d r a dell’Inghilterra elisabettiana, ha una disfunzione «Molto rara, ma non unica. Sconosciuta a chiunque non scopra di averla»: invecchia molto più lentamente di tutti gli altri, in media un anno ogni quindici, a iniziare dalla pubertà. Si chiama “anageria”. Siamo dalle parti della ricerca dell’immortalità, e viene in mente Reincarnation Blues di Michael Poore. Con una differenza rispetto alle storie in cui si va in cerca della fonte dell’eterna giovinezza: Tom ha vissuto decine di vite ma soffre per questo suo stato. Ha visto centinaia di persone morirgli accanto; dalla madre all’unico amore che abbia avuto. Non basta: è stato “affiliato” a una specie di società segreta, diretta da uno come lui, molto più vecchio, Hendrich. È un “albatros”; gli altri, nel mondo, sono “effime-

re”, che non devono sapere dell’esistenza dei semi-immortali. Tom è stanco anche di questo e vorrebbe staccarsi da quella società che, a volte, elimina gli albatros che non rispettano le regole. Come fermare il tempo non è un romanzo di fantascienza, ma utilizza l’andamento dei romanzi fantastici per parlare dei rapporti fra le persone, della forza dell’amore e dell’amicizia, del ruolo della storia vista da punti d’osservazione diversi. C’è una frase centrale per capire lo spirito del testo: «Se solo riuscissimo a trovare il modo di fermare il tempo. – disse il marito – È su questo che dovremmo concentrarci. Sa, quando un attimo di felicità ci passa davanti. Potremmo lanciare la rete, catturarlo come una farfalla e tenerlo per noi per sempre». Sono parole di Francis Scott Fitzgerald, che ha accanto Zelda Sayre; ubriachi entrambi, chiacchierano con Tom, poi se ne vanno con Gertrude (Stein) e Alice (Toklas)… Matt Haig scrive con uno stile leggero e seducente, prende per mano il lettore e lo porta verso un futuro possibile, mantenendo una coerenza di trama invidiabile e offrendo anche un paio di colpi di scena da thriller. Si legge in tre giorni. Non male, vero? * direttore GialloLuna NeroNotte


24 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

LUGO

Il soprano Francesca Aspromonte, al Rossini il 29 settembre

Al via le “feste musicali attorno all’opera barocca” Dal 27 settembre al Rossini la terza edizione di Purtimiro Il clou la prima riproposizione in epoca moderna dell’opera “Arminio” Tutto pronto per la terza edizione di Purtimiro, le “feste musicali attorno all’opera barocca” nate a Lugo per celebrare i trent'anni della riapertura in epoca moderna del teatro Rossini, sempre sotto la direzione musicale del clavicembalista e direttore di fama internazionale Rinaldo Alessandrini, in programma dal 27 settembre al 14 ottobre. Sono diciotto gli appuntamenti barocchi, eseguiti dai migliori specialisti italiani della prassi esecutiva storicamente informata, distribuiti su tre fine settimane dal 27 settembre al 14 ottobre, dal giovedì alla domenica, con la novità dei sei concerti pomeridiani all'Oratorio di Sant'Onofrio. Il festival si apre nel nome di Johann Sebastian Bach giovedì 27 settembre alle 20.30 al Rossini con l'esecuzione delle Quattro ouvertures per orchestra BWV 1066-69: quattro capolavori assoluti molto diversi fra loro, all'interno dei quali sono contenute alcune delle musiche più popolari di Bach. Lo stesso Alessandrini e il suo gruppo Concerto Italiano, ne saranno interpreti. Venerdì 28 settembre sempre a teatro il gruppo Atalanta Fugiens diretto da Vanni Moretto sarà invece il tramite del genio barocco del giovane Georg Friedrich Händel: in programma la sua Serenata a tre voci su libretto di Nicola Giuvo “Aci, Galatea e Polifemo”, composta nel 1708 per le nozze del duca di Alvito, coi

cantanti solisti Alicia Amo, Marta Fumagalli e Mirco Palazzi. Sabato 29 settembre ecco “Boccherini sacro e profano”, un omaggio all'autore del celebre Minuetto, sia nel repertorio sacro (Stabat Mater) che in quello profano (quartetti e quintetti) nel bel recital di Francesca Aspromonte, il soprano rivelazione dei nostri giorni, con l’Alea Ensemble, quartetto d'archi italiano con strumenti originali che per l'occasione verrà integrato dal chitarrista Matteo Mela e da Riccardo Coelati Rama al violone. Clou dell'intero festival domenica 30 settembre alle 20.30 con la prima riproposizione in epoca moderna dell'opera “Arminio” di Antonio Maria Bononcini (16771726), l'operista nato a Modena e attivo a Londra e Vienna. L'opera, che conobbe la sua prima esecuzione il 26 luglio 1706 a Vienna e si avvarrà della revisione critica dello stesso Alessandrini, è uno dei migliori esempi di 'teatro barocco viennese', ambientata ai tempi della battaglia di Teutoburgo in Bassa Sassonia (9 d. C.), su testo del raffinato poeta bolognese Pietro Antonio Bernardoni, che per l'occasione verrà eseguita in forma di concerto da un gruppo di giovani cantanti italiani emergenti, tutti reduci da una specifica preparazione nel canto barocco: Giulia Bolcato, Benedetta Corti, Valeria Girardello, Alessandro Ravasio,

BAGNACAVALLO Alla Festa di San Michele da Don Antonio ai concerti nelle chiese Musica protagonista alla Festa di San Michele di Bagnacavallo (vedi pagina 15). Per quanto riguarda il palco centrale di piazza della Libertà, si inizierà la sera dell’inaugurazione, giovedì 27 settembre alle 21.15, con Doremi Night Fever: nel quarantesimo anniversario del film Saturday Night Fever, l’orchestra dell’associazione musicale Doremi presenterà un programma di brani degli anni Ottanta e Novanta. Venerdì 28 settembre alle 21.15 sarà la volta di Cumbia Poder, un progetto artistico che vede come protagonista Carlos Forero, interprete autentico della musica sudamericana. Il giorno di San Michele, sabato 29 settembre, salirà sul palco bagnacavallese Iskra Menarini, grande protagonista della musica italiana in particolare come corista di Lucio Dalla. Sempre sabato 29 settembre, alle 21, è fissato l’inizio del concerto di Don Antonio (il progetto solista del fondatore dei Sacri Cuori, tra blues, rock desertico e musiche per il cinema) in piazza Nuova. Quattro saranno gli appuntamenti della rassegna di musica nelle chiese, con inizio alle 20.15: Dov’è l’ombra, la musica illumina con la Corale San Pier Damiani diretta dal maestro Daniela Peroni (27 settembre, Collegiata di San Michele); Concerti e mottetti di Vivaldi, con la Corale bagnacavallese Ebe Stignani diretta dal Maestro Giorgio Coppetta Calzavara (28 settembre, Chiesa di San Giovanni), protagonista anche il giorno dopo alla Collegiata di San Michele in Ieri, oggi, Rossini; Le ombre e le luci della vita attraverso il gospel, concerto corale e strumentale con il coro gospel The Colours of Freedom diretto dal maestro Francesca Vecchi (30 settembre, Collegiata di San Michele).

Enrico Torre, i quali si uniranno a Raffaele Giordani e al Concerto Italiano con Rinaldo Alessandrini sul podio. La seconda settimana di Purtimiro si aprirà giovedì 4 ottobre col concerto “Venezia, Roma, Napoli”, cioè concerti e cantate di Vivaldi, Scarlatti, Corelli, Durante e Pergolesi tutti appartenenti alle cosiddette tre scuole del barocco italiano (veneziana, romana, napoletana), con Alessandrini, il Concerto Italiano e la partecipazione del soprano Sonia Frigato e del trombettista Gabriele Cassone. Sul prossimo numero il programma delle serate successive al Rossini. Fra i sei concerti pomeridiani all'Oratorio di Sant'Onofrio (inizio alle ore 18) invce spiccano i tre appuntamenti per coppie di strumenti – si parte con “A due violini” il 29 settembre con Luca Giardini e Giacomo Tesini – mentre il 30 settembre è in programma il monografico bachiano col flautista Marcello Gatti e il cembalista Francesco Corti. Sono confermati anche gli “Incontri col barocco” a cura del musicologo Enrico Gramigna alla Sala Baracca della Rocca Estense (a ingresso libero): si parte il 28 settembre con Händel e Bononcini. Biglietti per i concerti da 9 a 32 euro (sono disponibili anche carnet e abbonamenti).

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CULTURA / 25 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’EVENTO CONCERTI ROCK The Brian Jonestown Massacre e Morlocks riaprono il Bronson di Madonna dell’Albero

Edoardo Bennato, uno degli ospiti a sorpresa del Mei 2018, annunciato a pochi giorni dal via della kermesse

Al Mei di Faenza «trenta palchi per cento artisti» Attesi da Bennato agli Zen Circus E poi dibattiti, mostre, premiazioni

Parte in grande stile la stagione del Bronson. Venerdì 28 settembre al rock club di Madonna dell’Albero concerto (con pochi biglietti ancora disponibili) di rock psichedelico con protagonisti i californiani The Brian Jonestown Massacre (nella foto), nome di culto con una carriera partita ormai più di vent’anni fa. Il giorno dopo, sabato 29, sul palco invece The Morlocks, una delle band fondamentali della scena garage-punk anni ottanta della West Coast americana.

Il tedesco Chris Imler al Clandestino Sabato 29 settembre dalle 23 al Clandestino di Faenza concerto di Chris Imler, figura chiave della scena rock underground tedesca ormai da tre decadi. Presenterà il nuovissimo "Maschinen und Tiere" in uscita il 5 ottobre per Staatsakt Records.

Al Moog i ravennati Becca e Lami Ripartono i live al Moog, in centro a Ravenna. Domenica 30 settembre dalle 19 l’appuntamento è con Aldo Becca, cantautore ravennate fuori dagli schemi. Giovedì 4 ottobre invece dalle 21.30 serata sperimentale con Typo, progetto degli artisti romagnoli Giovanni Lami e Leonardo Passanti tra sintetizzatori analogici, registratori a bobina, microfoni aperti e campioni.

All’Abajur l’americano Grant Maloy Smith Continuano i concerti al circolo Abajur di Ravenna dove giovedì 27 settembre (dalle 21.30) si esibiranno i francesi The Missing Season, per fan di Pavement, Weezer e Dinosaur Jr. Domenica 30 invece il live è alle 18: protagonista il cantautore folk americano Grant Maloy Smith.

Concerti, presentazioni musicali e letterarie, convegni e mostre. Torna a Faenza il 28, 29 e 30 settembre il Mei, “Fatti di Musica Indipendente”, la manifestazione dedicata alla scena musicale emergente giunta alla 24esima edizione, fondata e diretta da Giordano Sangiorgi. Nella tre giorni faentina – ha sottolineato lo stesso Sangiorgi in fase di presentazione – «si esibiranno circa un centinaio di artisti, in particolare nella notte bianca di sabato saranno allestiti 30 palchi». Il programma. L’inaugurazione del Mei è il 28 settembre al Palazzo delle Esposizioni, con due convegni: Cultura e Musiche del ’68, 50 anni dopo, ospiti il sociologo Marco Boato e l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti. E poi ancora con la mostra Manifesti Beat Prog in Romagna alle radici della scena indie di 50 anni fa, e con due iniziative al Museo internazionale delle Ceramiche: la presentazione in anteprima di Infinito 200, album antologico che ricorda il bicentenario del capolavoro leopardiano con il poeta Davide Rondoni, e l’esibizione dei cantautori Anna Luppi, Alessandro Cicone, Denise Misseri, Solmeriggio e Lorenzo Santangelo, e l’anteprima di Anatomia Femminile, festival a cura di Michele Monina, che omaggia il cantautorato femminile. Per quanto riguarda i premi gli appuntamenti centrali sono concentrati nel weekend, con la consegna, il 29 settembre, durante la notte bianca della musica indipendente, del Premio Speciale Mei al gruppo metal Lacuna Coil e del Premio Artista Eclettico dell’Anno a Gio Evan, scrittore, poeta, cantautore, viaggiatore e artista di strada. Sempre il 29 settembre, sul palco del Teatro Masini, verrà assegnato il Premio Pimi 2018 all’artista indipendente dell’anno, attribuito per questa edizione al gruppo rock The Zen Circus “per la loro carriera ventennale all’insegna della ricerca di qualità musicale e testuale all’interno del circuito indipendente”. Tra i premiati anche il cantautore Edoardo Bennato, che riceverà il Premio Radio Rai Live e assegnerà un riconoscimento ai vincitori del contest Non sono solo canzonette. E poi ancora, il Premio Speciale ai Ritmo Tribale per i 30 anni dal loro primo disco autoprodotto, il Premio Super Mei Circus dedicato a un giovane artista emergente assegnato a Colombre, e la sesta edizione della Targa Mei Musicletter, premio nazionale dedicato al giornalismo musicale sul Web, ideato da Luca D’Ambrosio. Tra i numerosi concerti del 29 settembre spiccano quelli di Gio Evan, al Ridotto del Teatro Masini, dei The Zen Circus

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in Piazza del Popolo, dove si esibiscono anche i Lacuna Coil, insieme a Rezophonic, per i loro 20 anni di carriera, con l’opening act del gruppo rock faentino Celeb Car Crash; sempre in piazza la presentazione del nuovo album di Kutso e Bussoletti. Segue un concerto con La Municipal, vincitori del contest del Concerto del Primo Maggio 2018 di Roma, I Figli dell’Officina, vincitori al Concerto del Primo Maggio 2018 di Taranto, La stanza di Greta, vincitori della Targa Tenco; e poi ancora, tra gli ospiti, Roberto Angelini & Rodrigo D’Erasmo con un omaggio a Nick Drake al Teatro Masini. Gli appuntamenti del 30 settembre sono dedicati ai 40 anni della Legge Basaglia. Al Ridotto del Masini va in scena Interiezioni, spettacolo metateatrale di Pierpaolo Capovilla, voce del gruppo rock Il Teatro degli Orrori e Paki Zennaro, compositore sperimentale e storico collaboratore di Carolyn Carlson, preceduti, in apertura, dal duo di cantautori psicoterapeuti Psicantria, formato da Gaspare Palmieri e Christian Grassilli. Nella stessa giornata sarà presentato il libro Basaglia e Le Metamorfosi della Psichiatria di Piero Cipriamo. Al Cinema Sarti sarà assegnato il Premio Pivi 2018 – Miglior Videoclip Indipendente Dell’Anno” al video di “Maometto a Milano” di Colapesce, estratto dall’ultimo album dell’artista siciliano; e il Premio Pivi 2018 per il miglior videoclip indipendente dell’anno, in collaborazione con SoundScreen, al regista Dario Ballantini e alla band toscana Piccoli Animali Senza Espressione. Infine la presentazione del libro dedicato al rapper Liberato a cura di Gianni Valentino, edito dalla casa editrice Arcana, durante la quale interverranno Giordano Sangiorgi e Fabrizio Galassi. Info e programma completo: meiweb.it.

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

DANTE/1

L’ULTIMO RIFUGIO DEL SOMMO: RAVENNA Convegno di studi internazionali alla biblioteca Classense Con la partecipazione di relatori italiani e stranieri tra i più competenti in ambito internazionale, la sala dantesca della biblioteca Classense ospita da giovedì 27 (dalle 15) a sabato 29 il convegno internazionale “Dante e Ravenna”. L’iniziativa, che fa parte della rassegna Ravenna per Dante, è importante occasione di confronto tra le più avanzate acquisizioni degli studi su un tema centrale quale la relazione che Dante ebbe con Ravenna. È stata ideata da Alfredo Cottignoli e Giorgio Gruppioni, curata da Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna (sede di Ravenna), Fondazione Flaminia, Comune di Ravenna, in collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense, forte di un comitato scientifico presieduto da Emilio Pasquini. Il convegno si colloca sulla scia di una nobile e più che secolare tradizione di studi su Dante e Ravenna e intende celebrare il settimo centenario dell’esilio ravennate del Sommo Poeta nel suo “ultimo rifugio” (secondo l’opinione più accreditata databile al 1318 e perciò circoscrivibile a circa un triennio). L’obiettivo è fare il punto sulle ricerche passate e aprire nuovi orizzonti a quelle future, secondo un largo spettro di interessi interdisciplinari, che vanno dall’italianistica all’antropologia fisica, dalla storia e dalla filologia medievale alla storia dell’arte e della Chiesa, dalla musicologia alla biblioteconomia, e che toccano perciò una pluralità di temi e di problemi.

DANTE/2

Il poeta, la donna, il male facile nel progetto di Corelli Seconda inaugurazione della mostra fotografica a Faenza sabato 29

Per il quarto anno consecutivo il fotoreporter ravennate Giampiero Corelli propone il progetto “Dante esule” che intende accostare Dante, grande esule storico, agli esuli del nostro tempo, sviluppando sempre nuove prospettive di interpretazione che colgano, accanto alle sofferenze degli “esclusi”, situazioni da difendere e da promuovere, così come anche il poeta le aveva intuite e promosse: amore, bellezza, cultura, natura. Quest’anno il progetto oltre a Ravenna farà tappa anche a Faenza con un titolo e una declinazioni quanto mai attuali “Il male facile: femminicidi quotidiani” e affronta il tema della violenza sulla donna, del femminicidio e il carcere dentro e fuori. La connessione fra Dante e femminicidio si realizza attraverso 10 racconti scritti da Monica Vodarich, testi di Dante selezionati da Domenico De Martino (Accademia della Crusca), le fotografie scattate da Giampiero Corelli in alcune città d'Italia accomunate dalla presenza di una statua dedicata a Dante e da episodi di femminicidio: Firenze, Mantova, Napoli, Padova, Trento, Venezia, Verona e Ravenna. Inoltre è stato realizzato anche un video con interviste raccolte dal fotoreporter, in queste città, fra persone di varia tipologia; a cura d Alice Davidi. «Il mio punto di vista artistico fotografico – dice Corelli – è stato ulteriormente selezionato all’interno dell’istituzione carceraria dove si sviluppa una particolare ulteriore forma di “esilio”, della donna imprigionata e di colei che nel carcere accede per visitare un familiare, padre o madre, fratello o sorella, uomo o marito e soffre comunque integralmente lo “strappo”».

Firenze

Dopo la prima inaugurazione della mostra fotografica nel complesso residenziale di Via Gulli a Ravenna (aperta fino al 7 ottobre 2018 dalle ore 15 alle 18 tutti i giorni feriali e festivi nell’appartamento privato di Anna Zavoli (suonare il campanello) in via Tommaso Gulli 245 A, la seconda inaugurazione si terrà a Faenza sabato 29 settembre alle 17, nel complesso residenziale Case Acer, in via Fornarina 12. Per l’occasione Letture a cura della Compagnia delle Feste di Faenza, intervento artistico di Kry, proiezione Video Interviste di Alice Davidi. L’Esposizione sarà visibile al pubblico fino a domenica 14 ottobre dalle 15 alle 18 tutti i giorni. A Ravenna inoltre la mostra di Corelli “Dante esule” si terrà anche in uno spazio aperto in via straordinaria: presso l’ Ostello Dante Alighieri in via Dario Nicolodi 12 fino a domenica 7 ottobre 2018 dalle 15 alle 18 tutti i giorni feriali e festivi. Durante le inaugurazioni dsettembre sarà presentato il libro Il male facile: femminicidi quotidiani, foto di Giampiero Corelli, testi di Monica Vodarich, con la collaborazione di Domenico De Martino, Claudia Arletti e Adriana Pannitteri.

DANTE/3 Gli esiti dei laboratori studenteschi

DANTE/4 Visita a tema nella città

DANTE/5 Il Divino Poema e le stelle

Giovedì 27 settembre al Teatro Rasi di via di Roma, 39, alle 20.45 si svolgerà l’iniziativa “Dante a scuola con noi, cioé la presentazione degli esiti dei laboratori danteschi delle scuole di Ravenna. A cura di Dante in Rete in collaborazione con Centro Dantesco.

Sabato 29 settembre alle 14.30 visita guidata dal titolo Galeotto fu il libro. Dalla Biblioteca Classense ai luoghi e ai mosaici danteschi. Prenotazione obbligatoria (339 5907862).

Martedì 2 ottobre al Planetario di Ravenna (viale Santi Baldini) alle 21 incontro sul tema “Le stelle nel Divino Poema. Universi a confronto” con Oriano Spazzoli a cura di Arar - Associazione Ravennate Astrofili "Rheyta".


CULTURA / 27 27 settembre-3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO

CINEMA

CONTINUA SOUNDSCREEN, TRA PROIEZIONI, SONORIZZAZIONE E OMAGGI I Ronin suonano su The Unknown, il festival si chiude il 29 settembre con The Hateful Eight

Il Macbetto di Testori unisce i teatri di Romagna e va in scena al Rasi Coproduzione RavennaTeatro, Masque e Menoventi Dal 2 al 20 ottobre al teatro Rasi, intrecciando la Stagione dei Teatri con il festival Fèsta della coooperativa e, sarà in scena una produzione che vede insieme per la prima volta quattro pilasti del teatro di ricerca romangnolo: Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, Masque Teatro, menoventi/e-production. Lo spettacolo Macbetto o la chimica della materia, trasmutazioni da Giovanni Testori (in scena il martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16, (pause lunedì e giovedì) venerdì 5 ottobre replica ore 20 (si consiglia la prenotazione). «L’intenzione di lavorare sul Macbetto di Giovanni Testori – spiega l’ideatore dello spettacolo, Roberto Magnani delle Albe – nasce dalla volontà di proseguire una particolare ricerca rivolta agli aspetti musicali della lingua teatrale». A partire dal testo originale si è operata una riduzione, ricavandone solo tre figure, espungendo dunque il Coro e omettendo l’ambientazione della chiesa sconsacrata. Sarà il Teatro in sé a diventare una specie di chiesa sconsacrata, mentre alcune parti del Coro verranno ridistribuite ai tre personaggi principali: Macbet (Roberto Magnani, che è anche ideatore e regista), Ledi Macbet (Consuelo Battiston) e la Strega (Eleonora Sedioli). Un incessante interrogarsi sul potere e sulla sessualità del potere – “Il Poteraz” – sul sesso come strumento di potere, tema quanto mai attuale nell’era del Pop Porno. Tra gli eventi a latere dello spettacolo dal 2 al 20 ottobre nella Saletta Mandiaye N’Diaye al teatro Rasi ci sarà l’esposizione di alcune riproduzioni tratte dalla serie Erodiade e la testa del profeta di Giovanni Testori. Dal 5 al 20 ottobre al Barnum (via Magazzini Posteriori) ci sarà invece la msotra “I am not what I am” del fotografo Enrico Fedrigoli (inaugurazione alle 22 circa).

Secondo fine settimana per Soundscreen Film festival in corso fino al 29 settembre nel centrale Palazzo del Cinema e dei Congressi di Largo Firenze 1 a Ravenna. Un Festival di Cinema interamente dedicato ai film in cui la Musica è protagonista, questo il concept alla base della manifestazione diretta da Albert Bucci. Alle 21 di giovedì 27 settembre uno degli eventi speciali in programma con la sonorizzazione dei Ronin del film muto The Unknown. A novant’anni di distanza dalla sua prima uscita in una sala italiana, SoundScreen Film Festival riporta sul grande schermo il capolavoro di Tod Browning, regista statunitense passato alla storia per i classici Dracula e Freaks. I Ronin di Bruno Dorella, band di lungo corso del panorama indie italiano, si esibiscono nella nuova formazione vede Bruno Dorella alla chitarra, Nicola Manzan (Bologna Violenta, Byzantium Experimental Orchestra, Mezzosangue, ex Baustelle, Teatro Degli Orrori, Fast Animals And Slow Kids) alla chitarra, Roberto Villa (ex Satellite Inn, attualmente con JD Hangover, Gang, Emma Morton e Giacomo Toni) al basso, Alessandro Vagnoni (Bologna Violenta, Bushi, Drovag, Songs For Dogs, Last Union, ex Dark Lunacy) alla batteria. L'evento preceduto alle ore 19,00 da They Live, uno speciale dj set dedicato a John Carpenter a cura di Christopher Angiolini - è in collaborazione con Bronson produzioni. Venerdì invece dalle 16 ci saranno le proiezioni di cortometraggi e dalle 18 di lungometraggi tra cui, alle 20.30, quella di England is Mine di MarK Gill (Regno Unito 2017, 94') che è il racconto della giovinezza di Steven Patrick Morrissey negli anni '70 a Manchester. Proiezioni dei film in concorso e premiazioni anche nella serata conclusiva quando alle 21 ci sarà una seconda parte dell’omaggio che il festival ha reso quest’anno a Ennio Morricone (e John Carpenter) con la proiezione di The Hateful Eight di Quentin Tarantino (nella foto la locandina) che valse a Morricone il Premio Oscar 2015 per la miglior colonna sonora originale. Tra gli eventi extra, un primo appuntamento è già per il 30 Settembre, ore 16.30 al Cinema Sarti di via Scaletta, Faenza un omaggio ancora a Morricone con il Mei la proiezione gratuita di Diabolik di Mario Bava con John Phillip Law, Marisa Mell, Michel Piccoli, Adolfo Celi.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

ARTE/1

Cristallino apre alla città lo studio del mosaicista De Luca Domenica 30 settembre dalle 18.30

Il Festival Cristallino, per la sua sesta edizione, continua con il progetto “In-studio” il percorso itinerante negli atelier degli artisti del territorio e arriva a Ravenna domenica 30 settembre alle 18.30 per far conoscere il laboratorio di Marco de Luca (via Salara 33). Come di consueto la visita all'atelier si svolgerà in due atti: un momento di presentazione critica del lavoro dell’artista e un momento performativo insieme al gruppo musicale Cal Trio. «Il lavoro di Marco De Luca – scrive il critico Daniele Torcellini – tocca per via diretta tutti i termini delle questioni musive, a cominciare dalla continuità col passato alla sua giustificazione agli occhi della cultura visiva d’oggi. Se De Luca costituisce l’esempio più limpido della figura unica di ideatore ed esecutore auspicata da Severini, è perché sente il mosaico come suo mezzo d’elezione, e pensa, vede, progetta, in termini di mosaico. Ed è attraverso la pratica, la sua poetica musiva, appunto, che egli intende l’opera in tutte le sue storiche prerogative pur nell’ottica di un’inequivocabile modernità». Cal Trio è un gruppo formato da Domenico Caliri, Stefano Senni e Marco Frattini. La musica di Cal Trio 2.0 è intrisa di jazz, ma anche di improvvisazione libera e di strutture non convenzionali. «L’elemento di grande originalità che riscontro nel festival Cristallino – dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – è quello di sottolineare una cosa che dovrebbe essere evidente ma che forse i ritmi frenetici del tempo presente tendono a farci dimenticare o sottovalutare: cioè che quando parliamo di opera d’arte non dobbiamo intendere solo il ‘prodotto finito’, ciò che ammiriamo in una mostra, ma tutto il processo creativo che ha portato l’artista a realizzare l’opera stessa, il contesto sociale e culturale nel quale è nata l’idea, le influenze che l’autore ha subito durante il suo lavoro. Ecco il perché del presentare le opere non in galleria, ma direttamente negli atelier. Il nostro Marco De Luca, che con i suoi lavori ha proposto nuove ed eccellenti declinazioni dell’arte musiva, non poteva naturalmente non far parte di un percorso significativo come questo».

ARTE/2 E la NiArt diventa un “deposito” per far conversare le contaminazioni Appuntamento giovedì 27 settembre alle 18 con “Conversazione nel deposito fa parte di Contaminazioni “in Viaggio”. La mostra ha sostato nella chiesa di Sant'Antonio a Palazzuolo sul Senio (FI), nella Vecchia Propositura a Scarperia (FI), nella chiesa San Giuseppe a Faenza (RA), ora approda in galleria alla niArt Via Anastagi, Ravenna, sotto la direzione artistica di Felice Nittolo. In questo nuovo cammino incontra Cetty Muscolino, scrittrice e critica d’arte, “contaminandosi” con il suo racconto “Conversazioni nel deposito”. Contaminazioni è un’opera “site specific” concepita da quattro creativi per il luogo che la vorrà accogliere. Le opere tutte insieme di Antonio Caranti, Silvia Casavecchia, Franca Minardi, Alessandro Zuliani, trasformeranno la galleria niArt in deposito in un colloquio caotico di opere, in una conversazione tra presente e passato. Nella galleria le opere se ne staranno tutte riunite. Fino al 10 ottobre. Sabato 6 ottobre - Notte d’oro - apertura straordinaria dalle 17 alle 22. Mercoledì 10 ottobre finissage alle ore 17.

ARTE/3 Visita spettacolare al Mic per Ceramics Now con i Panda Project Visita guidata spettacolo a “Ceramics Now” allestita al Mic di Faenza fino al 7 ottobre. La mostra espone 53 artisti contemporanei, tra i più importanti al mondo, che hanno scelto di lavorare con la ceramica in una mostra che esplora lo stato della ceramica oggi. Il 30 settembre, alle 18.30, saranno i Panda Project - uno dei gruppi "surreali" tra più interessanti del panorama teatrale contemporaneo europeo - a condurre una guida d'autore istruttiva e allo stesso tempo dissacrante. I Panda hanno studiato la mostra, insieme alla direttrice Claudia Casali e partecipato al suo allestimento. I posti sono limitati. Consigliata la prenotazione. Info: 0546 697311, info@micfaenza.org.

AGENDA LIBRI A Liberamente libri riprendono gli incontri e inizia “Aspettando GialloLuna” Riprendono gli incontri con gli autori alla libreria Liberamente in viale Alberti a Ravenna. Venerdì 28 settembre alle 18.30 il lughese Nicolò Bertaccini, psicologo e motociclista, presenterà il suo primo libro: Divertirsi è una cosa seria (Sbc edizioni). Sabato 29 settembre alle 17 parte invece la rassegna “Aspettando GialloLuna” (il festival letterario dedicato al genere che si svolge tra fine ottore e i primi di novembre) con Paola Barbato che parlerà del suo ultimo romanzo, il trhiller Io so chi sei edito da Piemme.

Al via il Caffé Letterario di Lugo con Aldo Cazzullo Ai blocchi di partenza la XV stagione del Caffè Letterario di Lugo. Venerdì 28 settembre alle 21 nella Sala Conferenze dell’Hotel Ala d’Oro, il giornalista ed editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo inaugurerà la stagione autunnale del Caffè Letterario di Lugo (il programma completo sarà pubblicato fra pochi giorni) presentando il suo ultimo saggio, appena uscito per i tipi di Mondadori, Giuro che non avrò più fame. A introdurre la serata, che si concluderà come d’abitudine con il consueto brindisi finale offerto a tutti i presenti.


DA GIOVEDÌ 27

29 / CINEMA

(2018) di Kore'eda Hirokazu

RAVENNA&DINTORNI 27/9 - 3/10/2018

Ravenna

A MERCOLEDÌ 3

con Enrico Lo Verso, Ivano Marescotti

gio. 27 - ven. 28: ore 21.00 sab. 29: ore 18.30-21.00 dom. 30: ore 16.00-18.15-21.00

• Cinemacity •

SETTEMBRE

(2018) di Emanuele Imbucci

Palma d'Oro Festival di Cannes 2018

OTTOBRE

lun. 1 - mar. 2 - mer. 3 ottobre ore 21.00

TELEFONA E PRENOTA IL TUO POSTO IN SALA!!!

Via Ponte Marino, 19 • Ravenna Centro • Tel. 0544 37148

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com

Michelangelo Infinito

di Emanuele Imbucci fer., sab. e dom.: 18.15-20.40

Gli Incredibili 2 di Brad Bird

L’amica geniale

da gio. a dom.: 20-22.35; da lun. a mer.: p.u. 22.35

Hotel Transilvania 3 una vacanza mostruosa

di Saverio Costanzo lun., mar. e mer.: 17.45-20.20

di Genndy Tartakovsky

L’uomo che uccise Don Chisciotte

Faenza Michelangelo Infinito

di Emanuele Imbucci fer. (escluso ven.): p.u. 20; ven., sab. e dom.: 18-20

L’uomo che uccise Don Chisciotte

di Terry Gilliam

di Terry Gilliam fer.: p.u. 21.50; sab. e dom.: 15.15-21.50

Blackkklansman

di Spike Lee fer. (escluso ven.): 20.15-22.45; ven.: 17.45-20.15-22.45; sab. e dom.: 15.15-17.45-20.15-22.45

Sei ancora qui I still see you

fer. e sab.: 17.45-18-18.3520.20-21.15-22.55; dom.: 15-15.15-15.30-16-17.45-1818.35-20.20-21.15-22.55

gio.: 17.50-22.45; fer. (escluso gio.) e sab.: 17.5020.40-22.45; dom.: 15-17.50-20.40-22.45; gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano)

Blackkklansman

di Spike Lee fer. e sab.: 17.50-20.40-22.45; dom.: 15-17.50-20.40-22.45

Sei ancora qui I still see you

di Scott Speer fer. e sab.: 17.50-20.25-22.40; dom.: 15.20-17.50-20.25-22.40

Ricchi di fantasia

di Francesco Miccichè fer. e sab.: 18.05-20.25-22.45; dom.: 15.25-18.05-20.25-22.45

Tutti in piedi

di Franck Dubosc fer. e sab.: 17.50-20.20-22.55; dom.: 15.20-17.50-20.20-22.55

The Nun La vocazione del male (v.m. 14)

di Corin Hardy fer. e sab.: 17.50-20.20-22.55; dom.: 15.30-17.50-20.20-22.55

Una storia senza nome di Roberto Andò fer. e sab.: p.u. 17.40; dom.: 15-17.35

The Equalizer 2 Senza perdono

di Antoine Fuqua fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

Mamma mia! Ci risiamo

dom.: p.u. 15.20

• Cinema Mariani • Ravenna

Un affare di famiglia di Kore'eda Hirokazu gio. e ven.: p.u. 21; sab.: 18.30-21; dom.: 16-18.15-21

Michelangelo Infinito

di Emanuele Imbucci lun., mar. e mer.: p.u. 21

• Cinema Jolly • Ravenna

Sulla mia pelle

di Ol Parker da gio. a dom.: 17.45-20.20; da lun. a mer.: p.u. 20.20

di Alessio Cremonini gio.: p.u. 21

Gotti Il primo padrino

La casa dei libri di Isabelle Coixet ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 18.30-21

di Kevin Connolly fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

Mission Impossible Fallout

di Christopher McQuarrie

• Cinedream •

di Antoine Fuqua fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 22.45

Mamma mia! - Ci risiamo di Ol Parker fer. (escluso mar.), sab. e dom.: p.u. 20.25

Hotel Transilvania 3 una vacanza mostruosa

Michelangelo Infinito

di Emanuele Imbucci lun., mar. e mer.: p.u. 21.15

• Cinema Europa • Faenza

Pane dal cielo La favola del bambino invisibile

di Giovanni Bedeschi ven.: p.u. 21 (presente in sala il regista)

di Genndy Tartakovsky ven.: p.u. 18; sab. e dom.: p.u. 15.30

• Cinema San Rocco •

• Cinema Italia •

La casa dei libri

Faenza

La casa dei libri di Isabelle Coixet

Lugo

di Isabelle Coixet ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.35; dom.: 17-19-21

• Cinema Gulliver •

di Scott Speer fer. (escluso ven.): 20.40-22.45; ven.: 17.45-20.40-22.45; sab. e dom.: 18.10-20.40-22.45

Alfonsine Riposo

Ricchi di fantasia

• Cinema Moderno •

di Francesco Miccichè fer. (escluso ven.): 20.30-22.40; ven.: 17.50-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.30-22.40

Castel Bolognese Visages Villages di Agnes Varda e JR

Tutti in piedi

di Franck Dubosc fer. (escluso ven.): 20.30-22.40; ven.: 18-20.30-22.40; sab. e dom.: 15.40-18-20.30-22.40

Gli Incredibili 2

di Brad Bird fer. (escluso ven.): 20.20-22.45; ven.: 17.40-20.20-22.45; sab. e dom.: 15.20-16-17.40-18.1520.20-22.45; mar.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale per la rassegna “English Movie”)

The Nun La vocazione del male (v.m. 14)

di Corin Hardy fer. (escluso ven.): 20.30-22.45; ven.: 17.50-20.30-22.45; sab. e dom.: 15.30-17.50-20.30-22.45

The Equalizer 2

PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS PROFUMERIE

Diego Dalla Palma – Collezione Autunno Inverno 2018 Questo autunno Diego Dalla Palma Milano esprime una dichiarazione d’amore al nude e a tutte le sue sfumature, dalle più delicate a quelle più intense con una collezione ricca di colori avvolgenti e texture vellutate, per un effetto elegante e ricercato.

Lumi Lip Lacquer Rossetto Liquido abbina estrema sensorialità, eccezionale intensità colore e brillantezza ad una tenuta testata fino a 12 ore. Una sola applicazione è necessaria per definire i contorni, scolpire i volumi e immergere le labbra in un colore saturo e brillante.

OCCHI Lo sguardo è messo in risalto dalle tonalità delle due Palette Ombretti Symphony Of Beige e Symphony Of Rose. Sfumature perfette dal finish satinato a matt da combinare per definire i contorni, impreziosire lo sguardo e creare un’infinità di look. A delineare la palpebra ed intensificare lo sguardo è la Matita Occhi Resistente All’acqua mentre la Matita Correttiva Occhi E Labbra, ideale per definire e schiarire il make up, corregge la definizione di linee di matite, prolungandone la durata.

VISO Il make up del viso diventa tridimensionale con pochi e semplici gesti con il pratico Sculpt & Contour Duo In Stick In Crema Per Viso. Le due tonalità disponibili rispondono alle esigenze di diversi incarnati per creare ombre, scolpire e definire in modo perfetto e professionale il volto di ogni donna. Il colorito naturale della pelle viene ravvivato e illuminato dalla palette Naked Symphony Polvere Compatta Multicolore Per Viso con tre sfumature tono su tono a effetto degradé per un risultato pelle “scolpita dai raggi del sole” adatto ad ogni incarnato. La palette Naked Symphony Polvere Compatta Multicolore Per Guance sottolinea delicatamente ogni incarnato. L’applicazione leggera ed uniforme regala un effetto bonne mine.

LABBRA La tonalità marrone della Matita Labbra è perfetta da abbinare ai rossetti presenti nella collezione; l’ideale è abbinarla alla Matita Correttiva Occhi E Labbra per un risultato impeccabile. Il nuovo Nudissimo™ Rossetto In Stick si presenta in sei sfumature meravigliosamente nude. La sua formula ultra-leggera non secca le labbra e non sbava per un comfort straordinario. Colori pigmentati e coprenti in una sola applicazione per labbra sublimi, naturalmente nude.

Senza perdono

di Kore'eda Hirokazu sab. e dom.: p.u. 18.30

UNGHIE Le mani sono l’interpretazione del nude con le tonalità di Smalto Lingerie Nails e Baby-Doll Nails due sfumature, una fredda e una calda, che si abbinano perfettamente al mood della collezione. Il colore è pieno e coprente fin dalla prima passata. Trovi la collezione autunno inverno 2018 di Diego Dalla Palma nei nostri Punti Vendita e su www.sabbioni.it

fer. e sab.: p.u. 21.15; dom.: 16.45-18.45-21.15

Luis e gli alieni

di Christoph Lauenstein, Wolfgang Lauenstein, Sean McCormack sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (proiezioni per la rassegna “La Casa di Pinocchio”)

• Cinema Sarti • Faenza

Una storia senza nome

di Roberto Andò gio., ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Un affare di famiglia

gio.: p.u. 21

Mamma mia! - Ci risiamo di Ol Parker sab.: p.u. 21; dom.: 17.30-21

INFOPROM


30 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 27 settembre - 3 ottobre 2018

La ricetta: Crema di zucca e cavolo nero con semi tostati

TENDENZA BIO

Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di zucca violina o mantovana, 150 grammi di cavolo nero, 500 millilitri di brodo vegetale (sedano, carota e cipolla), 1 cipolla dorata, 1 manciata di semi misti (girasole e zucca), sale marino integrale, olio extravergine di oliva, pepe macinato al momento Preparazione: mettere a scaldare il brodo vegetale. Sbucciare, lavare e tagliare a fettine la cipolla. Metterla a rosolare con un filo di olio extravergine di oliva in una pentola per un paio di minuti a fuoco medio. Sbucciare, lavare e tagliare a cubetti la zucca e aggiungerla alla cipolla. Far insaporire per un minuto, salare, coprire con del brodo e far cuocere per 10 minuti. Lavare il cavolo nero e togliere la costa centrale. Poi ridurlo a striscioline e aggiungerlo alla zucca. Far cuocere altri 5 minuti. Quando il tutto sarà cotto, frullare a crema e regolare di sale e di brodo in modo da ottenere sia la sapidità che la consistenza desiderata. In un padellino antiaderente tostare una manciata di semi a fuoco basso, girando spesso per circa 5 minuti. Comporre il piatto ponendo la crema in una scodella, ricoprirla con qualche seme tostato, una girata di olio crudo e una bella macinata di pepe.

Cavolo nero, un ortaggio benefico per la salute e versatile in cucina

LO STAPPATO Un Riesling austriaco intenso e persistente di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Questa settimana assaggiamo il “Steinriesler Riesling” 2004 della cantina “Nikolaihof ”. Ci troviamo virtualmente in Austria nella zona di Wachau. Arieggiate per qualche secondo e sentirete sentori di fieno secco, buccia di limone e crostata con sfumature di mela cotta e camomilla. Sentori che indicano la maturità di questo riesling. Al palato è secco, teso e di piacevole freschezza acida. Anche per via retro olfattiva si notano ricordi di scorza di limone e incenso. Intensità e persistenza per un Riesling che continuerà a evolvere e migliorare pronto da bere già ora anche se con ancora vent’anni di vita davanti. Ideale per abbinare a dei crostacei.

Il cavolo nero, discendente del cavolo selvatico, una pianta originaria dell’Asia Minore che fu introdotta in Europa nel 600 a.C. circa da viandanti celtici, è una brassicacea che, grazie alle sue proprietà, veniva utilizzata fin dall’antichità per curare i dolori alle ginocchia causati da traumi e infiammazioni. Come suggerisce il nome stesso, si distingue dal cavolfiore, dalla verza, dal broccolo dalle cime di rapa, dal cavolo romano, dal cavolo cappuccio … per il colore molto scuro, non certo nero, ma sicuramente verde cupo, quasi blu. Le sue foglie sono ben divise, leggermente bitorzolute e hanno una forma tipicamente lanceolata. E contrariamente a molte sue appena citate consorelle, il cavolo nero non produce alcun fiore centrale “a testa” pertanto, la porzione edule è costituita solo dalle foglie. Ma arriviamo finalmente ai suoi tanti benefici e partiamo dall’elencare le tante e importanti sostanze che ci apporta. Il cavolo nero contiene calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio (in grande quantità rispetto ad altri vegetali), sodio, zinco, ra-

Piatti, merende e spuntini vegetariani

Ravenna Via Mura S.Vitale 11 tel. 0544 1880354 Aperto 10.00/18.30 Domenica chiuso

La Reverie

Il venerdì sera

APERICENA dalle 18.00 alle 21.00

Tra le verdure della stagione fredda ci sono i Broccoli. Per una pausa pranzo gustosa e avvolgente, soprattutto quando la temperatura si abbassa un po’, vi proponiamo la nostra crema di broccoli, che arricchita da semi girasole diventa perfetta!

me, manganese, zolfo, selenio e fluoro. Se parliamo di vitamine troviamo vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C e K. Sono presenti inoltre beta-carotene, luteina e zeaxantina. Ancora, presenta, cosa rarissima nel mondo vegetale, tutti gli aminoacidi essenziali al nostro organismo per formare le proteine: istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano, valina. Infine possiede significative quantità di acidi grassi essenziali, ovvero quelli che il nostro organismo non può produrre da solo e che, per forza di cose, devono essere assunti dagli alimenti. In ogni 100 grammi di foglie di cavolo nero troviamo 121 mg di acidi grassi Omega-3 e 92,4 mg di acidi grassi Omega-6. Se ora proviamo a tradurre quanto appena detto nella pratica, vediamo che una delle proprietà più importanti del cavolo nero è da ricollegare alla prevenzione dei tumori: uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research sostiene che i suoi fitonutrienti glucosinolati sono di fondamentale importanza per la prevenzione del cancro al seno e al colon.


GUSTO / 31 27 settembre - 3 ottobre 2018 RAVENNA&DINTORNI

Oltre a diverse virtù il cavolo nero ha anche qualche controindicazione

COLTIVAZIONI BIO

E dopo i tanti suoi benefici è bene far presente che il cavolo nero ha anche qualche controindicazione. Prima fra tutte è quella nei confronti di chi assume farmaci beta-bloccanti: contenendo elevate quantità di potassio, in soggetti in cui i reni non sono completamente funzionali, potrebbe avere effetti pericolosi. Ancora, per la buona quantità di fibre alimentari, le persone affette da IBS (Sindrome dell’intestino irritabile) dovrebbero astenersi dal consumarlo in quanto potrebbero avere dei problemi di digestione. Infine, il cavolo nero crudo (quello consumato in un pesto per esempio) contiene elementi che potrebbero interferire con il funzionamento della ghiandola tiroidea.

Ancora, le sostanze antiossidanti, nello specifico i 2 flavonoidi quercetina e kaempferol, hanno effetti cardioprotettivi, antidepressivi e antitumorali. Una ricerca pubblicata sull’ American Heart Association ha dimostrato che chi assume omega-6 riduce notevolmente il rischio di malattie coronariche rispetto a chi non li assume. Più in generale, sempre parlando di antiossidanti, la vitamina C, il beta-carotene, i polifenoli e i flavonoidi del cavolo nero aiutano l’organismo a contrastare l’attività ossidativa dei radicali liberi con conseguenti benefici a livello cellulare. Nello specifico poi, la vitamina C rafforza il sistema immunitario, migliora il metabolismo, è responsabile della produzione di collagene e molto altro ancora. E lo sapevate che il cavolo nero fa anche bene alle mente? Sì, secondo recenti studi condotti all’ Università del Maryland Medical Center, gli acidi essenziali Omega-3 apportano diversi benefici al cervello, sia dal punto di vista funzionale che da quello della memoria. E parliamo ora delle sue fibre: in primis lo rendono un alimento utile a disintossicare l’organismo ed a mantenere bassi i livelli di LDL, ovvero di colesterolo cattivo. Poi si è riscontrato che i diabetici che consumano alimenti ricchi di fibre come questo nostro ortaggio autunnale, riescono a controllare meglio i livelli di zucchero nel sangue. Da ultimo ricordiamo che il cavolo nero dona un apporto elevato di vitamina K che è molto importante per la salute delle ossa in quanto facilita l’assorbimento del calcio e previene così le fratture. Giorgia Lagosti

Visita guidata con esperti agli orti dell’azienda Radisa di Santerno L’azienda Radisa è una delle principali imprese agricole costitutrici del BioMarché e vanta una storia biologica trentennale nel comprensorio di Ravenna, proponendo ortaggi sani, di stagione e raccolti nel medesimo giorno della vendita al pubblico. Il punto vendita aziendale, in via Minguzzi a Santerno (Ravenna), è aperto tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 9 alle 12. Radisa è presente anche nei BioMarchè di Ravenna (il martedì in piazza San Francesco), di Faenza ( il lunedi) e Lugo (il venerdi). Come accade ormai da anni, l’azienda agricola propone, per il 13 ottobre, alle ore 10, una visita guidata in azienda per il riconoscimento delle erbe spontanee commestibili, seguita da luminari del settore come Gabriella Francesconi (naturopata, esperta di fitoalimurgia ed alimentazione naturale) ed Ettore Contarini, (botanico, entomologo ed esperto di climatologia), entrambi titolari di numerose pubblicazioni sull’argomento, che saranno disponibili per eventuali interessati. L'evento ha il patrocinio di Slow Food che appoggia nell’iniziativa. La visita è, come al solito, gratuita, non necessita di alcuna prenotazione, solo chiede una attenzione particolare al parcheggio delle auto che sarà seguito dal personale di Radisa. Per info: Eugenio 338 3829583.

COSE BUONE DI CASA Ecco l’Ile flottant, dessert delizioso, facile da preparare di Angela Schiavina

Questa settimana vi propongo la ricetta di un dolce molto particolare, l'Ile flottant Ingredienti per la crema: 8 tuorli d’uovo, 8 cucchiai di zucchero semolato, 1 cucchiaio raso di fecola o maizena o farina 00, una stecca di vaniglia incisa a metà ed estratta la polpa, un cucchiaio di Marsala secco, un litro di latte intero. Preparazione: scaldare il latte, lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina fino a quando risultano gonfi e spumosi, aggiungere la polpa della stecca di vaniglia poi il latte caldo facendolo

scendere sul composto a filo e lentamente. Mescolare bene e cuocere a fuoco medio, mescolando continuamente. La crema è pronta quando vela il cucchiaio, non deve bollire. Spegnere e travasare in una ciotola che avrete adagiato sul ghiaccio mescolare spesso, poi versarvi il cucchiaio di Marsala e riporre in frigorifero sigillandola con pellicola. Montare con la frusta cinque albumi, un pizzico di sale, poi aggiungere a poco a poco 200 gr. di zucchero semolato. Quando il composto è montato mettere sul fuoco una casseruola con acqua e quando l’acqua bolle immergere delle cucchiaiate di composto di albumi, fare bollire un minuto per parte poi, con una ramina, adagiarle su carta assorbente. Nel frattempo preparare un caramello biondo e e tostare gr 100 gr. di lamelle di mandorle. Togliere dal frigorifero la ciotola con la crema fredda, adagiarvi le palle di meringa, cospargere con le mandorle e decorare con lo zucchero caramellato.


32 / JUNIOR RAVENNA&DINTORNI 27 settembre-3 ottobre 2018

SCIENZA

Piccoli ricercatori crescono alla Notte europea, tra oggetti fantastici e fossili L’università si apre alle famiglie con laboratori, mini conferenze, incontri e mostre Venerdì 28 settembre torna a Ravenna la Notte Europea dei Ricercatori, con tante iniziative per i più piccoli (vedi p. 14 invece per il programma per gli adulti). Si parte alle 18.30 alla piazzetta universitaria di Palazzo Corradini, in via Mariani 5: per una sera i ricercatori universitari saranno a disposizione di bambini e adulti per mostrare, attraverso laboratori pratici, dimostrazioni, mini conferenze, incontri e mostre, cos’è la ricerca universitaria e quanto ci riguarda. Si parte con il laboratorio sugli oggetti fantastici antichi e su come poterli studiare, si prosegue con l’associazione Alea, per la prevenzione del gioco d’azzardo, che guiderà, con una serie di giochi, i bambini e i grandi alla scoperta del significato di gioco d’azzardo. Con puzzle e pazienza si potranno ricostruire i paesaggi medievali ormai scomparsi. Al Dipartimento di Storia culture civiltà i ricercatori faranno divertire i bambini alla scoperta dei resti fossili che raccontano l’antichità, la scoperta dei materiali antichi ma anche moderni che l’uomo ha da sempre utilizzato, infine scopriranno la vera vita dell’archeologo. Alle 21 il gran finale con “Che spettacolo la Scienza” di Unijunior, un’animazione scientifica dedicata alla sostenibilità ambientale con i mirabolanti esperimenti e la comicità irresistibile dei chimico-comici di Leo Scienza.

ACIT

INFOPROM

Aperte le iscrizioni per imparare il tedesco Da trent’anni l’ACIT (Associazione Culturale Italo-Tedesca) di Ravenna organizza corsi di lingua tedesca di vario livello, anche individuali, per ditte e qualsiasi esigenza. Le iscrizioni ai corsi si possono effettuare ogni lunedì presso la sede in via Ghiselli 49 a Ravenna oppure telefonando al numero 333 5753302. La durata dei corsi standard è di 35 incontri della durata di 90 minuti ciascuno. Il test d’ingresso (gratuito) per i NON principianti permetterà una valutazione circa le nozioni di tedesco. Tutti i corsi sono tenuti da docenti con pluriennale esperienza d’insegnamento, che regolarmente partecipano a corsi di aggiornamento. L’ACIT è partner autorizzato del Goethe Institut, in Italia ufficialmente Ente Certificatore per la lingua tedesca. Presso l’ACIT si possono sostenere gli esami del Goethe Institut A1- A2- B1- B2 riconosciuti a livello internazionale e rispondenti ai criteri del Quadro Comune di Riferimento per le Lingue del Consiglio d’Europa (QCER). Info: ACIT Associazione Culturale ItaloTedesca Ravenna via Ghiselli 49, Ravenna info@acitravenna.it - www.acitravenna.it

CURIOSITÀ/1 A “Sport in Darsena” si gioca anche a nascondino. Grandi compresi... Venerdì 28 settembre nell’ambito della manifestazione “Sport in Darsena” (già con molte “attrazioni” e dimostrazioni per i più piccoli) è in programma a Ravenna anche un originale torneo di nascondino. Anzi, due tornei: uno per bambini e ragazzi fino a 18 anni, dalle 16, l’altro per adulti, in notturna, a partire dalle 22.30. Organizza l’associazione ravennate esperta in materia, TanaMadana. Per partecipare gli organizzatori chiedono preferibilmente un’iscrizione on line; il ritrovo è presso la spiaggetta di Darsena Pop Up.

CURIOSITÀ/2 A Solarolo va in scena il calcio balilla umano Sabato 29 settembre il Te' Bota Team di Solarolo organizza un pomeriggio di divertimento e beneficenza al parco Gian Luca Conti, in collaborazione con Avis. L'iniziativa, denominata "Gioco anch'io? Sì" inizierà alle 15 con un torneo di calciobalilla umano per bambini nati dal 2005 in poi e con l'apertura di un "angolo bimbi" con la fata Smemoranda. Alle 18 verrà inaugurata "l'altalena di Francesca", dedicata alla memoria della piccola solarolese scomparsa a causa di una rara malattia genetica. Alle 19 si proseguirà con un torneo di calciobalilla umano per adulti (nati prima del 2005).

IN LIBRERIA Atelier di disegno e pittura ogni giovedì da Momo Alla libreria per ragazzi Momo di via Mazzini, in centro a Ravenna, giovedì 4 ottobre è in programma il primo di sei incontri per conoscere e sperimentare le tecniche artistiche con creatività e fantasia accompagnati dalla libraia e illustratrice Veronica Truttero. Per bambini dai 7 ai 10 anni, su prenotazione (info e iscrizioni allo 0544 202813).

Letture animate a Liberamente Alla libreria Liberamente di viale Alberti, a Ravenna, venerdì 28 settembre dalle 20:3, letture animate per bambini e genitori con Le Contafavole.

FARMACIE DI TURNO + APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30 DAL 27 AL 29 SETTEMBRE PORTA NUOVA via Cesarea 25 tel. 0544 63017; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; S. PIETRO viale Libero Garzanti 74 (S. Pietro in Trento) - tel. 0544 569443. DAL 30 SETTEMBRE AL 6 OTTOBRE S. TERESA via De Gasperi 71 tel. 0544 33054; COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; BOATTINI viale Ravegnana 815 (Coccolia) - tel. 0544 569060.

+ APERTURA TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8 COMUNALE 8 via Fiume Abbandonato 124 tel. 0544 402514. + Per info www.farmacieravenna.com

FIDO IN AFF

IDO

BILL Il suo sguardo vale mille parole… ed esprime tutta la dolcezza di un cane chiuso in un box, che sogna una casa. Bill è docile e affettuoso, è nato nel 2008 (quindi chi lo adotta usufruirà dei benefit previsti nel Progetto “Adotta un nonno” dell’Associazione Clama) e aspetta solo una vostra chiamata. Per conoscerlo e adottarlo, chiamate: Canile di Ravenna tel. 0544 453095

ADOTTAM ICI GUACAMOLE E MOHITO Guacamole, la piccola tartarugata, e Mohito, il gattino bianco e nero, sono stati soccorsi da una volontaria e portati al sicuro. Hanno circa due mesi e mezzo e sono deliziosi! Per conoscerli e adottarli, insieme o separatamente, chiamate: cell. 339 8952135


27 settembre - 3 ottobre RAVENNA&DINTORNI

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A volte succede, spesso per mancato pagamento dei canoni, che ci si metta d’accordo con l’inquilino per “liberare” l’alloggio. Si arriva così ad un accordo per cui il conduttore invia la raccomandata di “finita” locazione (magari retrodatata) e, con questo atto, “autorizza” il proprietario a risolvere il contratto di locazione registrato all’Agenzia delle Entrate. Questo evita al proprietario di pagare imposte su canoni non percepiti. Ma che succede se l’inquilino, nonostante la raccomandata inviata e le promesse di rilasciare l’immobile, continua ad occupare l’unità immobiliare con la “scusa” che è alla ricerca di un nuovo alloggio? Si configurerebbe così un’occupazione abusiva, senza titolo. I legali di Asppi consigliano di non risolvere il contratto di locazione fino a quando l’appartamento è occupato, nonostante il mancato pagamento dei canoni. Infatti, con il contratto ancora in essere, si può iniziare una pratica, solitamente più celere, di sfratto (convalida locatizia per morosità) che, con un iter normale, può concludersi in 5/6 mesi, fino, ad un anno circa, per casi particolari, come ad esempio presenza di minori, anziani o invalidi. Qualora si risolvesse invece il contratto, in caso quindi di occupazione abusiva senza titolo, si dovrebbe procedere con un’azione diversa (per esempio un’ordinaria, di restituzione del bene, un 702-bis o, in casi residuali, un cautelare ex 700 cpc) che richiederebbero tempi sicuramente diversi e solitamente più lunghi.

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RAVENNA

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MARINA DI RAVENNA

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Splendido appartamento sul mare composto da ingresso, soggiorno con angolo cottura, bagno, ripostiglio. Al piano primo soppalco e sottotetto. Posto auto e posto barca. Piccolo giardino. Classe energetica “E” KWh/mq./anno 266,87 €. 120.000,00 (RIF. D0357)


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DUE LETTO SAN ROCCO RIF. B 11:

In casa di sole 3 unità abitative senza spese condomin., appartamento composto da soggiorno e cucina con balcone, disimp. ampio armadiato, una matrimoniale con balcone, uno studio, bagno e ampio garage. Risc.aut., ACE G, EP 214 Kwh/mq. €. 140.000,00 SAN ROCCO RIF. B 16:

In zona molto tranquilla, appartamento posto al 3° piano senza ascensore, composto da ampio ingresso uso studio, soggiorno con balcone, cucina con balconcino loggiato, 1 matrimoniale, 1 singola, bagno e garage. ACE G Ep. Tot. 226,34 €. 105.000,00

In contesto di recente costruzione, appartamento con ingresso indipendente posto al 1° piano ed ultimo composto da soggiorno con terrazzo, cucina abitabile con balcone loggiato, ripostiglio; 2P/ 1 matrimoniale, 1 doppia con balcone loggiato, bagno; posto auto. Risc. autonomo. ACE E Ep. Tot. 135,19 €. 118.000,00 VIC. CHIAVICA ROMEA RIF. B 33:

In piccola palazzina di sole 4 unità, appartamento completamente ristrutturato con ottime rifiniture, posto al piano rialzato con ingresso, ampio soggiorno con balcone, cucina a vista, disimpegno, 2 ampie matrimoniali, 2 bagni, ampia cantina, garage, cortile in uso esclusivo. Riscaldamento autonomo. ACE F Ep tot. 203,86 €. 135.000,00 ZONA GALLERY RIF. B 34: Appartamento ristrutturato posto al 4° piano con ascensore composto da ampio

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ingresso, salone con terrazzo abitabile loggiato, cucina abit. con balcone, disimpegno armadiabile, 2 camere da letto matrimoniali, 1 singola, 2 bagni, ripostiglio, garage. ACE G Ep. Tot 361,24. €. 295.000,00 A RIDOSSO DEL CENTRO STORICO RIF. C 29:

LUGO CENTRO RIF. B 37: In palazzo storico di sole 3 unità appartamento di 190 mq. posto al 2° piano da ristrutturare e con possibilità di realizzare 2 unità immobiliari, composto da ampio salone con balcone, cucina abitabile, dispensa, ripostiglio, bagno, disimpegno armadi abile, bagno, disimpegno armadiato, 3 camere, cortile condominiale con posto bici. Riscaldamento autonomo. ACE G Ep. Tot. 268,34 €. 135.000,00

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RAVENNA CENTRO STORICO Si vende casa indipendente terra/cielo, disposta su 3 piani, con corte interna, sevizi e splendido affaccio su San Vitale. Da rimodernare. Class. energ in lavorazione. Rich 300.000,00 euro

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Mondo Casa tel. 0544 458942

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RAVENNA 3 LETTO - AD.ZE VIA ROMEA Luminoso appartamento completamente ristrutturato posto al 1° piano con ascensore composto da ingresso su ampia sala con cucinotto, 3 camere da letto (2 matrimoniali + 1 singola), 2 bagni, garage. Ampio terrazzo. Impianti autonomi.

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LUGO CENTRO XX In palazzo storico di sole 3 unità appartaXX mento di 190 mq. al 2° piano, da ristrutturare e con possibilità di realizzare 2 unità immobiliari. Ampio salone con balcone, cucina abit., dispensa, ripost., bagno, disimp. armadiabile, bagno, disimp. armadiato, 3 came€ XXXX re, cortile condom. con posto bici. Risc.aut. Classe “G” Ep 268,34 Rif. B37 - € 135.000

RAVENNA, CENTRO STORICO XX Appartamento completamente ristrutXX turato con buone rifiniture, composto da: soggiorno, cucina abitabile, n. 1 balcone, disimpegno notte, 2 camere matrimoniali, 2 bagni e cantina. Classe energ. “D” Ep. 167,69 € XXXX € 275.000 Rif. A7080

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