RAVENNA &DINTORNI 24/9 2015
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SALUTE
PREVENZIONE
ATTIVITÀ SPORTIVA
«Per una città più cardioprotetta» Nasce l’associazione Cuore e Territorio per sensibilizzare anche le istituzioni sul tema
Brisighella e la vena del gesso nuovo trail
Ravenna è una città con un reparto cardiologico di eccellenza ma con una scarsa rete di cardio protezione sul territorio. Partendo da questo presupposto si è presentata alla città l’associazione Cuore e Territorio, presieduta da Giovanni Morgese, con la vicepresidenza del dottor Massimo Margheri, direttore della Cardiologia e dell’Utic del Santa Maria delle Croci di Ravenna.«In piazza del Popolo – si legge nella nota dell’associazione – luogo di principale passaggio della città e sulla quale si affacciano Amministrazione comunale e Prefettura, non c’è neanche un defibrillatore. Tuttavia, seppure ci fosse nessuno ad oggi lo saprebbe usare». Il tema è stato affrontato in un dibattito pubblico che ha visto la partecipazione del prefetto Francesco Russo, del dottor Matteo Aquilina, cardiologo dell’Ospedale di Ravenna; di Matteo Guerra, amministratore della clinica San Francesco di Ravenna e figlio di Sergio Guerra, storico allenatore della Teodora e della nazionale femminile di pallavolo recentemente scomparso; i politici Valentina Morigi, assessore al Bilancio; Martina Monti, assessore alla Sicurezza, Pietro Vandini, capogruppo del Movimento 5 Stelle .
Domenica 27 settembre a Brisighella l’ultima tappa del trittico organizzato da Trail Romagna, Trail in Vena – Trail comp 25 km D+ 1300 – , la corsa in natura interamente inscritta all’interno del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Partenza e arrivo nel cuore di Brisighella il suggestivo borgo. 25 km alla scoperta di uno degli elementi geografici più caratteristici del nostro Appennino in un viaggio lungo i sentieri luccicanti di cristalli tra creste, doline, forre, caverne e siti protostorici, lembi di vegetazione mediterranea, ruderi di castelli e cave abbandonate, in un ambiente veramente unico. Dal centro storico di Brisighella alla Cava del Monticino attraverso la Via degli Asini, poi ancora su fino al Carné e alla vetta del Monte Mauro il punto più alto di tutta la Vena del Gesso romagnola. Olio e vino di Brisighella nel pacco gara e pasta party con i sapori del territorio. Per gli accompagnatori una splendida “passeggiata delle emozioni” (3.5 km) con assaggio di vino e olio di Brisighella.
Cuore e Territorio: da sinistra il presidente Giovanni Morgese, il vice Massimo Margheri e il segretario organizzativo Stefano Pace
Tra il pubblico rappresentanti delle Autorità giudiziarie e del comando dei carabinieri e della polizia municipale. «Di fronte all’evidente carenza di Raven-
na, dove mancano volontari formati e la presenza di una rete capillare di defibrillatori – prosegue Cuore e Territorio – uno strumento in grado di salvare la vita a una persona colpita da infarto se utilizzato in tempo, il prefetto Russo ha annunciato che il tema sarà messo all’ordine del giorno della prossima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica». Stesso discorso per la politica dove l’assessore Martina Monti ha annunciato di portare la questione all’attenzione dell’amministrazione comunale. Ottanta intanto le persone formate in due corsi di disostruzione tenuti dalla dottoressa Semino insieme a Stefano Pace, istruttore nazionale e segretario organizzativo di Cuore e territorio. Il punto di partenza di Cuore e Territorio è proprio questo, forte anche delle due donazioni ricevute: un elettrocardiografo dalla famiglia Pace e un defibrillatore dalla Ciclat Ambiente. «Ed è solo il primo passo – assicurano da Cuore e Territorio – per un cammino lungo e deciso, con l’obiettivo ambizioso di far diventare Ravenna capitale europea della cardioprotezione. Un traguardo meritato per una città che eccelle in diversi campi».
IPERBARICO RAVENNA
INFORMAZIONE MEDICA
Ulcera a una gamba: i consigli del Centro per valutare la migliore terapia Pubblichiamo dal blog del Centro Iperbarico di Ravenna la domanda di Francesco, che chiede per sua suocera, che soffre di un’ulcera a una gamba. Risponde Nicola Fusetti, infermiere del Centro Iperbarico (nella foto a destra). «Buongiorno, vorrei farvi una domanda: mia suocera soffre da oltre due anni di un’ulcera all’arto inferiore sinistro. Preciso che non è diabetica, perciò vorrei sapere se nel vostro Centro è possibile curarla anche se è portatrice di pacemaker e fa uso del farmaco Eliques». Risponde Nicola Fusetti: «Gentile Francesco, mi dispiace per sua suocera e per la sofferenza che sta passando da oltre due anni. Dalla sua domanda di aiuto non si capisce bene di che tipo di ulcera si tratta, ma possiamo comunque aiutarla e spero che la mia risposta le sia utile. L’approccio che seguiamo al Centro Iperbarico per trattare le ferite difficili di qualsiasi tipo è di tipo olistico. Una volta che la persona contatta la nostra segreteria, viene concordato l’appuntamento per una prima visita, duran-
te la quale verrà accolta dal nostro staff medico e infermieristico per inquadrare il tipo ulcera. Durante la prima visita vengono raccolti i dati clinici e vengono fatte una serie di indagini strumentali che permettono di inquadrare la situazione della ferita e del paziente. Tra gli strumenti che utilizziamo per studiare la situazione del paziente in questo primo incontro c’è il Laser Doppler Flussimetro, che fornisce informazioni sulla quantità di sangue che realmente perfonde i tessuti e sulla capacità residua del microcircolo di rispondere agli stimoli; inoltre questo strumento permette di valutare la presenza di eventuale neuropatia periferica (test del Riscaldamento e test di Variazione Posturale). Un altro esame che svolgiamo è l’Ossimetria Transcutanea, la quale misura (in maniera non invasiva) il valore della tensione di ossigeno per la valutazione della circolazione; poi si prosegue con la Doppler Velocimetria per valutare l’Ankle Brachial Index (ABI,) che indica quanto sangue arriva alla caviglia rispetto al polso e ci aiuta nella scelta del bendaggio corretto. Le ulcere possono essere classificate in ulcere venose, arteriose, miste, neuropatiche e vasculitiche e il tipo di
medicazione avanzata e grado di compressione del bendaggio vengono stabiliti dopo una valutazione ecografica degli arti inferiori. Per il processo di guarigione viene valutata anche l’Ossigenoterapia Iperbarica che generalmente non ha controindicazioni né in caso di uso di farmaci anticoagulanti come l’Eliquis (nel caso di sua suocera), né in presenza di pacemaker. In ogni caso le consiglio di portare sempre con sé il libretto con le indicazioni del modello e le istruzioni da mostrare agli specialisti». Centro Iperbarico di Ravenna via A. Torre 3 - Ravenna tel. 0544 500152 segreteria@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it www.facebook.com/centroiperbarico.ravenna