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FREEPRESS n.759

8-14 MARZO 2018

CRONACA • SOCIETÀ • POLITICA • ECONOMIA • OPINIONI • CULTURA • SPETTACOLI • GUSTO • SPORT •

Prezzo € 0,08 COPIA OMAGGIO ISSN 2498-9495

Jean-Louis Trintignant e Vittorio Gassman nella celebre scena del film “Il Soprasso” di Dino Risi (1962)

SORPASSI Politiche 2018: crollo Pd, i 5 Stelle sono il primo partito nel capoluogo e in quasi la metà dei comuni prevale il centrodestra



INTRO / 3 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

SOMMARIO

IL COMMENTO

7 Per chi suona la campana di Fausto Piazza

Il “buon governo” della sinistra non incanta più e il modello emiliano romagnolo si sgretola il 4 marzo come la neve sotto la pioggia di voti “contro” che vanno a ingrossare la dote di consensi dei Cinque Stelle e della Lega. Il Pd perde il primato di partito egemone a Ravenna – ma anche in alcune circoscrizioni e in altri comuni importanti del territorio – “sorpassato” dalla coalizione di centro destra e dai grillini. Il crollo è clamoroso, con percentuali in discesa fino a due cifre: i dettagli della batosta elettorale in primo piano all'interno giornale. C'è frustrazione e musi lunghi fra amministratori, funzionari e militanti dei democratici e delle altre formazioni a sinistra. Un misto di sconcerto, supponenza (che tende a incolpare l'irrazionalità dei votanti), timorpanico (il potere logora chi ce l'ha, in questo caso) agitano il cuore e confondono la mente. Ci vorrà tempo per elaborare il lutto ed eventuali strategie di rivincita. Anche se la catastrofe – va sottolineato – era quasi annunciata, fin dalle ultime regionali, poi dalle amministrative (vedi la vittoria risicata a Ravenna di De Pascale), acuita dalle divisioni interne che hanno disorientato e sfiancato anche i più duri e puri, senza costrutto (vedi i “miseri” risultati di LeU). A quanto pare non ci sono più roccaforti, né eventuale buona esperienza amministrativa che tenga: welfare e benessere diffuso non reggono più e una crisi senza fine inquieta anche la piccola borghesia conformista e le piccole imprese che vedono l'erosione dei reditti e un futuro grigio. Dilaga la sfiducia e la voglia di cambiare: sono diventati la maggioranza quelli che a “cambiare“ regime non hanno “nulla da perdere“. Già, i cittadini elettori saranno chiamati appena fra un anno a rinnovare le amministrazioni comunali di città importanti come Lugo, Cervia, Russi e Bagnacavallo... – e poi le elezioni regionali – dove governa il centro sinistra. La questione ora è capire se anche in queste circostanze elettorali l'esperienza di governo sarà consolidata o spazzata via dalla marea del cambiamento che ha segnato le elezioni politiche. A prescindere, per l’appunto, dai risultati più o meno apprezzabili ottenuti da queste amministrazioni. Fra gli ottimisti, questa onda lunga potrebbe non avere gli stessi effetti a livello locale, dove diversi meccanismi elettorali e la vicinanza fra candidati ed elettori, problemi e risoluzioni sul territorio avrebbero l’effetto di una maggiore ponderazione del consenso. Per i pessimisti invece, non c’è pezza che tenga, la crisi della sinistra è sistemica, anzi – in questa era post ideologica permeata da paure ed egoismi, piagnistei e risentimenti – è legata ad un profondo deficit di valori: solidarietà, diritti civili, equità economica e sociale. Temi e valori misconosciuti dalle masse e ormai inesorabilmente minoritari.

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ECONOMIA PORTO: OTTOLENGHI (CONFINDUSTRIA) SULL’ESCAVO

COPERTINA LE ELEZIONI POLITICHE NEL TERRITORIO

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OTTO MARZO DONNE IN SCENA CONTRO LA VIOLENZA

L’INTERVISTA L’ATTORE LINO GUANCIALE TRA FICTION E TEATRO

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SPORT PALLAVOLO: LA BUNGE SI PREPARA AI PLAYOFF

LIBRI MOROSINOTTO (FINALMENTE) A RAVENNA

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JUNIOR GRANDI CLASSICI IN SCENA PER I RAGAZZI

GUSTO IL RISCATTO DEL TREBBIANO ROMAGNOLO

da pagina

36 INSERTO DI ANNUNCI IMMOBILIARI

RD &

Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Serena Garzanti (segreteria), Gianluca Achilli, Maria Cristina Giovannini (grafica). Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Nevio Galeati, Giovanni Gardini, Enrico Gramigna, Simona Guandalini, Giorgia Lagosti, Sabrina Lupinelli, Fabio Magnani, Alessandro Montanari, Enrico Ravaglia, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni. Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani. Illustrazioni: Gianluca Costantini. Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 redazione@ravennaedintorni.it

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XVII - n. 759

Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: commerciale1@reclam.ra.it; tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872 Amministrazione: Alice Baldassarri, amministrazione@reclam.ra.it Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA

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4 / PUNTI DI VISTA RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

LETTORI

FULMINI E SAETTE

La redazione risponde

“Finisce tutto” di Adriano Zanni

ABBIAMO VOTATO IL PDF IN 570: SIAMO POCHI? Nel comune di Ravenna i voti per il Popolo della Famiglia sono stati 570 per la Camera e 562 per il Senato. Sono pochi? Non so, in un certo senso sono anche tantissimi. Sono 570 persone che hanno scelto di votare l’unico partito che presentava una visione della politica totalmente cristiana, nonostante il martellamento contrario di tutti i media e il silenzio della Chiesa italiana. Nonostante tutto e tutti, in 570 abbiamo votato per il Popolo della Famiglia. E, come dice sempre Adinolfi: a noi la battaglia, a Dio la vittoria. Cioè: noi non combattiamo perché con ragioni umane pensiamo che sia probabile o possibile riportare una vittoria, combattiamo perché è giusto farlo, è la parte che ci spetta, indipendentemente dal risultato. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per il Popolo della Famiglia e mi hanno dato la gioia di potere votare felice, di votare con piena convinzione, dopo anni e anni di voti “turandosi il naso” per “il male minore”. Non mi dovrò mai pentire o vergognare di come ho votato il 4 marzo 2018. E non finisce qui. Dio protegga l'Italia. Viva il Popolo della Famiglia! Valeria (messaggio ricevuto e girato in redazione da Marcello Faustino del Popolo della Famiglia di Ravenna)

Se la signora Valeria esiste veramente, la risposta da darle in prima battuta sarebbe, “sì, sono pochi”. Come sono pochi quelli della gran parte delle liste che si sono presentate, per la verità. Anche a Ravenna, come nel resto d’Italia, la tendenza dell’elettorato è stata quella di andare verso i simboli più forti e strutturati ma che avevano anche, volenti o nolenti, un’offerta più

complessiva (qui siamo pronti a scommettere che Salvini sia stato votato non solo per il tema sicurezza, ma anche per quello delle pensioni, per esempio...). Liste che invocano Dio e la Famiglia e «presentano una visione della politica totalmente cristiana» forse non hanno poi così appeal in una società dove anche i cristiani stanno (finalmente) mettendo in discussione

posizioni, per esempio, sull’omosessualità. Così come non ce l’hanno tante altre che forse sono state più percepite come bandiere che altro. E allora anche in questi casi vien da chiedersi, invece, se queste battaglie non sarebbe più sensato farle dall’interno di un partito meno identitario e più complesso, per arrivare a compromessi senza i quali comunque non è

INFOPROM

CENTRO ESTETICO SOLIDEA

Scopri qual è il trattamento più adatto al tuo corpo Adipe, cellulite, ritenzione idrica: prenota la tua consulenza gratuita! Sabato 10 marzo una giornata intera dedicata al corpo per capire come contrastare gli inestetismi di addome, gambe e braccia Il Centro estetico Solidea di Ravenna offre alla propria clientela un’intera giornata dedicata al corpo, con la consulenza di Valentina Nannini. L’appuntamento è per sabato 10 marzo quando si potrà ricevere un’analisi gratuita – previa prenotazione – per capire il trattamento più mirato in base alle proprie necessità. Con l’affabilità, disponibilità e professionalità che la contraddistinguono, Valentina effettuerà una mezz’ora di consulenza, con la possibilità di ricevere consigli mirati su come prendersi cura per esempio del proprio addome, delle gambe o delle braccia, capendo quali trattamenti e prodotti sono più adatti per la problematica individuata. «La consulenza dedicata – spiega Valentina – sarà l’occasione per valutare con calma insieme alla cliente il modo più efficace per contrastare il proprio inestetismo: dall’adipe alla cellulite, e fino alla ritenzione idrica. Durante l’analisi si terrà quindi conto dell’entità della problematica così come della disponibilità di tempo della cliente per impostare al meglio trattamenti

possibile governare. Troppa intransigenza va bene forse nella sfera privata, ma quando si va in quella pubblica forse non è saggio escludere il dialogo a priori su questioni che riguardano tutti. E questa è una riflessione che suggeriamo a tutti coloro che hanno raccolto le briciole dei voti. È davvero utile farsi il proprio partito per portare avanti le proprie idee?

mirati anticellulite, tonificanti, modellanti o drenanti». La consulenza sarà anche l’occasione per conoscere l’azienda statunitense Image Skincare che utilizza le formule attualmente più avanzate presenti sul mercato per creare prodotti di skincare di grado cosmeceutico. I prodotti sono formulati e sviluppati da chimici di rango internazionale in collaborazione con un team di medici, utilizzando ingredienti di massimo livello per garantire ottimi risultati. Non contengono conservanti chimici quali parabeni. Una volta terminata la consulenza, sono disponibili pacchetti che comprendono diverse sedute, per proseguire con trattamenti personalizzati ad hoc. Il Centro estetico Solidea è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18 (orario continuato), venerdì e sabato dalle 9 alle 18 (chiuso il lunedì). Info e prenotazioni: tel. 0544 456554 e www.centroesteticosolidea.it


PUNTI DI VISTA / 5 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

L’OSSERVATORIO

TUTTO D’UN TRATTO di Gianluca Costantini

Il Pd si può consolare, poteva pure andare peggio di Moldenke

«In fondo poteva andare peggio, poteva nevicare anche il giorno delle elezioni e la neve poteva bloccare in casa i vecchi che ci hanno votato, forse, almeno loro, chissà, speriamo, i nostri vecchi della festa dell’unità». «E poi poteva magari aprirsi una voragine in una delle nostre strade che è vero sono piene di buche ma per colpa dell’Anas e non per colpa nostra e la voragine poteva inghiottire in un colpo solo i nostri parlamentari Collina e Pagani, che invece ce l’hanno fatta, torneranno a Roma e lotteranno insieme a noi, terranno alta la bandiera del nostro partito facendo un’opposizione senza sconti, senza fare la stampella di nessuno, come ha detto quello là». «E in fondo poteva andare peggio, poteva superarci anche la Lega, no? No invece, in una città medaglia d’oro della resistenza o non mi ricordo come si dice, la Lega non passerà mai. Va beh, ci ha superato solo il Movimento 5 Stelle, ma tanto i grillini a Ravenna litigano sempre, non durano, poi adesso li voglio vedere a governare». «In fondo poteva andare pure peggio, cioè poteva andare pure meglio Leu. E invece guardate i nostri ex compagni, bella figura che hanno fatto Liberi e Uguali. In fondo possiamo essere contenti, abbiamo vinto noi. Cioè, tra noi e loro, abbiamo vinto noi, anche se non capisco ancora come abbia fatto Vasco Errani a diventare senatore. Va beh, dai, Vasco sarà comunque sempre uno dei nostri. Vasco, anzi, adesso che ci penso, che nostalgia quando potevi fare per trent’anni il presidente della Regione, Vasco torna ti prego, torna da noi». «E poi tranquilli, dai, in fondo, per fortuna, poi, poteva andare peggio, poteva cadere la giunta di Ravenna per esempio. E invece mica è caduta la giunta, mica è colpa del nostro sindaco se ci hanno votato in pochi anche qua. È colpa di Renzi, che io l’avevo sempre detto, che ci avrebbe rovinati, e invece qua sono diventati tutti renziani anche i bersaniani. In fondo ora possiamo tornare a odiare Renzi, fare quel cazzo che ci pare per altri tre anni e poi vincere al ballottaggio nel 2021 che i ravennati in fondo continueranno sempre a votare il meno peggio. O no?».


6 / ECONOMIA RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

FINANZA

AGRICOLTURA

STRADE

Carira: «Il salvataggio delle banche costa 4 milioni di utile»

NUOVI GUARDRAIL SUI PONTI LAVORI PER 400MILA EURO Cantieri a Piangipane in via Galassa e via Monaldina: deviazioni al traffico

La banca approva il bilancio 2017 e all’assemblea proporrà un dividendo lordo di 0,40 euro per azione

Il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, capogruppo del gruppo privato e indipendente, presieduto da Antonio Patuelli, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017 con un utile netto di 16,9 milioni di euro (0,16 percento in più nei confronti del 2016) «che sarebbero stati 20,4 milioni – si legge nel comunicato stampa – se non vi fossero stati i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi di banche concorrenti disposti dalle autorità». La banca sottolinea che i dieci anni della crisi economica sono stati superati dalla Cassa di Ravenna senza ricorrere ad aumenti di capitale onerosi per gli azionisti, «accantonando prudenzialmente anche parti cospicue dell’utile netto maturato ogni anno e distribuendo ora dividendi per il ventiquattresimo anno consecutivo, senza mai prelevarli dalle riserve, anzi incrementandole». La Cassa evidenzia una raccolta diretta da clientela di 3.247 milioni di euro (+2,53 percento), una globale di 8.395 milioni di euro (+4,8), impieghi per 3.368 milioni di euro (+10,48); i mutui sono cresciuti del 7,24 percento; le sofferenze nette sono risultate il 3,34 percento del totale degli impieghi netti. Il numero dei conti correnti è aumentato del 5,51 percento. All’assemblea del 6 aprile verrà proposta la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26 percento), in ragione di una azione ogni 43 possedute. «La distribuzione del dividendo per il ventiquattresimo anno consecutivo è motivo di grande soddisfazione e anche di alta utilità sociale in particolare per le benemerite iniziative dell’azionista Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna».

GELATE NOTTURNE, DANNI AI FRUTTETI Sulla base delle rilevazioni dell’Arpae nella nostra provincia nella notte tra il 27 e il 28 febbraio le temperature sono scese sotto zero di 8 gradi in pianura e 14 in collina e Coldiretti sta raccogliendo tutte le segnalazioni dai coltivatori di alberi da frutto per una richiesta di calamità da valutare nel complesso con i danni della neve. Per difendere il raccolto alcuni contadini hanno acceso bidoni di cera tra i filari degli alberi per riscaldare l’aria circostante dal gelo (vedi foto).

TRASPORTO PUBBLICO Lavori sulla linea Faenza-Firenze Treni più lenti per due mesi Lavori di manutenzione straordinaria alla linea ferroviaria Faenza-Firenze: l’intervento per rifare la massicciata in galleria renderà necessaria, dal 6 marzo al 6 maggio, una riduzione di velocità nel tratto interessato (circa 300 metri fra le stazioni di Ronta e Crespino sul Lamone in territorio fiorentino) che comporterà allungamenti dei tempi di viaggio fra 5 e 20 minuti. Il cantiere lavorerà nelle ore notturne.

Sono in corso i lavori per l’installazione di guardrail lungo via Galassa e via Monaldina, a Piangipane. Si tratta di interventi di adeguamento delle barriere di protezione laterale già esistenti dei cavalcavia sovrastanti l'Autostrada A14. Il valore dei lavori ammonta a 400mila euro. Per i lavori in via Galassa fino al 12 giugno sono previste modifiche alla circolazione con il divieto di transito per tutti i veicoli sui cavalcavia; il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto autorizzati) nei tratti compresi tra via Piangipane e il cavalcavia, tra via Casalina e il cavalcavia e tra via Faentina nord e il cavalcavia. I veicoli provenienti da via Piangipane e via Faentina nord potranno percorrere via Braccesca e via Monaldina, almeno fino a quando anche quest’ultima non sarà interessata dai lavori. A partire dal 19 marzo e fino al 26 giugno anche sarà interessata dal cantiere. Anche in questo caso si renderanno necessarie modifiche alla circolazione che comporteranno il divieto di transito per tutti i veicoli sul cavalcavia; il divieto di transito per tutti i veicoli (eccetto autorizzati) nei tratti compresi tra via Piangipane e il cavalcavia e tra via Faentina nord e il cavalcavia; di conseguenza tutti i veicoli provenienti da Piangipane potranno percorrere via Braccesca. Gli interventi sono stati autorizzati dalla Società Autostrade nell’ambito della convenzione sottoscritta con il Comune e sono realizzati dall’Associazione temporanea di imprese costituita dal capogruppo Consorzio Integra società cooperativa di Bologna e dal Consorzio nazionale cooperative di produzione e lavoro – Ciro Menotti Società Cooperativa per Azioni di Ravenna in qualità di mandataria.

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Rinnovato il reparto di Neurologia con una spesa di 100mila euro Adeguati gli spazi liberi al terzo piano della parte vecchia del Santa Maria delle Croci: 850 ricoveri all’anno Aprirà i battenti entro marzo il nuovo reparto di degenza di Neurologia dell’ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna, nella parte più vecchia dell’ospedale, dopo i lavori di ristrutturazione. L'intervento, coordinato dall’unità operativa “Attività Tecniche” dell’Ausl, ha un importo di circa centomila euro e ha riguardato le opere necessarie per adeguare spazi rimasti liberi al terzo piano, realizzando le stanze di degenza e relativi servizi, oltre ad alcune modifiche nei locali guardiola e ambulatorio. Alla realizzazione laddove necessario di nuove pareti in cartongesso si è affiancato il rinnovo di infissi esterni ed interni, pavimenti e rivestimenti, oltre al rifacimento dell'impianto elettrico e di chiamata e alla modifica dell'impianto meccanico, antincendio e gas medicinale. Con l’occasione è stato migliorato l’assetto organizzativo, che prevede tra l’altro la presenza di 4 letti monitorati per le patologie neurologiche acute, specie l'ictus cerebrale che rappresenta circa la metà degli 850 ricoveri che si verificano ogni anno nel reparto diretto dal dottor Pietro Querzani. Ci sono inoltre 15 letti di degenza ordinaria e 4 letti dedicati alla riabilitazione estensiva. L’unità operativa offre inoltre un servizio di Neurofisiologia che svolge circa 35mila prestazioni annue su circa 8mila pazienti con uno studio specifico sull’epilessia.


ECONOMIA / 7 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

PORTO

Nuovi fondali, Ottolenghi soddisfatto: «Confindustria ha avuto un ruolo importante» Dal Governo il sì per gli escavi. L’ad della Pir e ex presidente degli Industriali ricorda gli anni delle tensioni tra istituzioni: «Le nostre preoccupazioni erano fondate». E sul futuro: «Più ferro che gomma. Sapir in Borsa» di Andrea Alberizia

Non lo dice proprio apertamente ma poco ci manca: un po’ è anche merito suo, di Guido Ottolenghi, se oggi Ravenna festeggia l’approvazione del progetto per l’approfondimento dei fondali del porto che vale 235 milioni. L’amministratore delegato della Pir è stato presidente di Confindustria Ravenna dal 2011 al 2015, uscito vincente dallo scontro istituzionale con l’ex presidente di Ap, Galliano Di Marco: l’ingegnere nel 2016 non è stato confermato e il progetto che il 28 febbraio ha avuto l’ultimo sì definitivo è più simile ai desiderata degli Industriali. Ottolenghi, qual è stato il suo primo pensiero appena ha avuto la notizia dell'approvazione definitiva del Cipe? «Ho pensato che finalmente si realizza un sogno che va avanti da almeno dieci anni. È stata una lunga camminata con qualche deragliamento ma a un certo punto siamo tornati alla logica che portò il ministro Corrado Passera nel 2012 ad approvare il finanziamento dopo essere venuto a Ravenna all'assemblea di Confindustria». Se ne parla da dieci anni, forse anche di più. Ma gli ultimi dati dicono che i volumi di traffico sono sostanzialmente stabili. Il porto ne ha davvero bisogno? «Siamo riusciti a mantenere più o meno i traffici ma sono calati drammaticamente i margini. La nave che può andare a Venezia o Capodistria passa da Ravenna solo se il terminal abbassa le tariffe. Per qualche anno si può tirare avanti ma poi vanno fatti investimenti». Questo progetto può avere benefici anche fuori dal mondo portuale? «Una logistica efficiente è strategica per l’industria. Se ho una eccellente capacità produttiva ma per arrivare ai mercati o per ricevere materie prime dai fornitori ho una catena inefficiente succede che mi sposto altrove. Il porto con pescaggi e banchine migliori diventa un tassello della capacità logistica al servizio del tessuto industriale che gravita sul nostro porto ma anche per un pezzo del Paese». Logistica è la parola magica. Ora si scava per far entrare navi più grandi ma i camion che caricheranno quelle merci poi devono fare lo slalom tra le buche... «È chiaro che le infrastrutture di contorno dovranno adeguarsi. Però penso più al ferro che alla gomma. Con un porto più profondo avremo volumi maggiori di merci quindi mercati più lontani da servire che vanno raggiunti in treno: più traffico ferroviario per recuperare competitività. Su questo ci sono iniziative in corso e ci sono stati miglioramenti significativi in questi ultimi anni». Il comunicato di Confindustria dopo il Cipe ricorda “sei anni tortuosi” dalla prima approvazione del Cipe nel 2012 che stanziò i 60 milioni. Lei è stato presidente degli Industriali in buona parte di questo intervallo. Oggi che quegli anni sono storia, che riflessioni si sente di fare?

La darsena San Vitale, area del porto Candiano su cui affaccia la Sapir. Nella foto piccola Guido Ottolenghi, 52 anni

«Dico che purtroppo anche il modo con cui si conducono le cose può avere un effetto deleterio, ma è una mia personale convinzione. Ricordo con dolore quelle vicende: a un certo punto mi sembrava evidente che si stava deragliando ma le personalità in gioco e le divisioni interne alla comunità portuale ci hanno impedito di evitare alcuni errori tra 2013 e 2014». Col senno di poi c'è qualcosa che farebbe diversamente se rigiocasse quella partita? «Confindustria in quel momento ha giocato un ruolo molto importante e mi permetto di pensare che gli eventi successivi abbiano dimostrato che le preoccupazioni da noi espresse

erano ragionevoli e meritavano non un’aggressione verbale ma un dibattito più ampio. All'inizio del 2014 lanciai un appello per coinvolgere la comunità portuale in un dibattito e segnalai diverse criticità: far stare in piedi il progetto solo con esprori presentava troppe criticità che poi si sono manifestate e si è manifestato anche che si può andare avanti con modalità diverse dagli espropri». Una parte consistente del progetto è rappresentata da duecento ettari che diventeranno una piattaforma logistica. Ravenna finora ha perso investimenti per mancanza di spazi logistici? «Non credo».

I numeri del progetto Hub portuale per l’approfondimento del canale Candiano

ANNIVERSARIO Tragedia Mecnavi, le celebrazioni

A settembre del 2017 una delegazione dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale ha consegnato a Roma al ministero dei Trasporti e Infrastrutture il progetto definitivo per l’escavo dei fondali. Il 28 febbraio è arrivato il sì finale.

Gli investimenti pubblici: Cipe (60) e Ap (175 di cui 120 da mutuo Bei)

La profondità dei nuovi fondali del Candiano (ora sono circa 10,5 m)

12,5 M

4,7 MLN MC

L’aumento stimato per i traffici una volta arrivati a regime

L’anno in cui dovrebbero essere finiti i lavori di escavo

La superficie di terreni da rialzare con fanghi per creare spazi logistici

235 MLN € 35 %

2025

Il progetto di escavo si intreccia con il futuro di Sapir che riceverà parte dei fanghi su sue aree per poi realizzare una parte della piattaforma logistica. Lei è uno degli azionisti privati del terminalista a controllo pubblico. Come immagina i destini di Sapir? «Lo sviluppo dell'area Trattaroli dà una possibilità di crescita. Sapir può diventare uno dei grandi terminal del Mediterraneo e quindi credo si possa aprire l'opportunità anche per una sua quotazione in Borsa. Oggi non ha dimensioni e volumi di attività per questo scenario ma domani potrebbe avere i numeri adatti».

Il volume dei sedimenti che saranno dragati

150 HA

Il 13 marzo ricorrono 31 anni dell’incidente che si consumò a bordo della motonave Elisabetta Montanari nei cantieri Mecnavi al porto di Ravenna e costò la vita a 13 lavoratori rimasti asfissiati in un incendio. I caduti saranno ricordati in una cerimonia commemorativa alle 9.30 in piazza del Popolo. La celebrazione proseguirà venerdì 16 marzo, dalle 9 alle 13, nella sala D’Attorre, in via Ponte Marino 2, dove si terrà il seminario formativo dedicato ai rappresentanti della sicurezza nazionale e territoriale (Rls-Rlst-Rls di sito) sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e, in particolare, sulle azioni dei rappresentanti per la sicurezza e degli organismi coinvolti. Per info: salutesicurezzaravenna@gmail.com




10 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

POLITICHE 2018: L’ANALISI

Il Pd elegge i suoi per un soffio I veri vincitori sono Lega e M5Stelle Le elezioni rappresentano il capolinea per un intero mondo politico a Ravenna I grillini sono il primo partito. E il progetto di Liberi e Uguali fa flop anche nella terra di Errani di Federica Angelini

Che l’aria che tirava non fosse propizia al Pd si era certo capito, ma nessuno aveva previsto l’entità di una sconfitta che a livello nazionale rimarrà negli annali delle elezioni politiche. E così anche qui, nella “rossa” EmiliaRomagna, il Pd perde migliaia di voti e perde in tanti collegi uninominali, il Ravennate però si salva per un soffio. E bisogna dare atto a quanto veniva detto in campagna elettorale da Pagani (Pd) e Pini (Lega), due parlamentari uscenti impegnati nella campagna elettorale: anche il collegio di Ravenna era contendibile e nulla era scontato. E infatti si è dovuto attendere la mattina di una lunga nottata per avere la certezza che Alberto Pagani e Stefano Collina, candidati rispettivamente a Camera e Senato per i dem non avrebbero fatto la fine di nomi anche più illustri come i ministri Dario Franceschini (bocciato nella sua Ferrara ed eletto solo grazie al proporzionale proprio a Ravenna) o Marco Minniti a Pesaro. Anche perché loro, a differenza dei big, non avevano paracaduti nel proporzionale. Ce l’ha fatto per soffio anche il forlivese Marco Di Maio, candidato nel collegio che includeva Faenza. Un mezzo miracolo per il Pd nel collasso generale, ma che lancia segnali inequivocabili e che sa più di sconfitta che di vittoria. Un po’ in tutta la provincia, ma soprattutto a Ravenna, impressionano i dati di Lega e 5 Stelle. I grillini in particolare sono riusciti a recuperare i voti del 2013 (che però data l’af-

La notte dello spoglio al quartier generale del Pd di Ravenna Di spalle l’ex sindaco Fabrizio Matteucci

fluenza più bassa rappresentano percentuali maggiori) e sono riusciti a intercettare un voto anti-Pd che li ha portati a uno storico sorpasso in tutta la regione e anche in molti comuni della provincia: sono il primo partito. Anche se candidati locali non ce n’erano, anche se hanno fatto campagna sul territorio meno di altri, anche senza referenti veri, anche con il candidato alla Camera sospeso e la capolista autospesa. Nonostante tutto questo, i ravennati hanno scelto loro, e molti sono i ravennati su cui sperava anche la nuova

formazione di sinistra nata dalla fusione a freddo di Possibile, Mdp e Sinistra Italiana e che a Ravenna aveva diversi protagonisti, in primis Vasco Errani ma anche i parlamentari uscenti Andrea Maestri (candidato in Umbria) e Giovanni Paglia (al proporzionale alla Camera in più collegi dell’Emilia-Romagna, in quella che doveva essere una posizione “sicura”). E invece Liberi e Uguali, anche qui, anche in terra “erraniana”, non ha convinto i delusi del Pd che si sono rivolti altrove ed è arrivato a un misero 4,5 percento. Segno che

Al voto in otto su dieci in provincia Il dato definitivo dell’affluenza in provincia di Ravenna si è fermato a 79,2 percento (contro il 73 percento a livello nazionale). Nel 2013 alla precedente tornata elettorale per le Politiche il dato provinciale fu 83,3. Nel comune capoluogo l’affluenza definitiva è arrivata al 78,3 percento. Cinque anni fa alle precedenti Politiche era 82,6. Nel 2016 quella per la scelta del sindaco è stata 61,3 e nel 2014 fu 66,8 per le Europee e 40 per le Regionali. Il picco con l’affluenza più alta è nel comune di Riolo Terme (82,4) mentre il dato peggiore è quello di Massa Lombarda, 77,7. Il dato riguarda le votazione per la Camera (aperte a chi ha compiuto 18 anni mentre per il Senato ne servono 25).

davvero un’intera classe dirigente di quello che furono i Ds e poi il Pd ha ormai esaurito la capacità di conquistare consensi. E così Errani entra per la prima volta in Parlamento, al Senato, in un gruppo di parlamentari ridotto all’osso dove mancano volti nuovi e giovani e con numeri che difficilmente saranno determinanti. Auguri. Non è andata meglio a Potere al Popolo, la lista di sinistra a sinistra di Leu che non è arrivata neppure all’1 percento da queste parti. Ma nessuno di quelli che ambiva al 3


PRIMO PIANO / 11 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

UNINOMINALI/1

UNINOMINALI/2

AL SENATO PASSA COLLINA (PD) PER POCHE MIGLIAIA DI VOTI

ALLA CAMERA A RAVENNA VINCE IL “DEM” PAGANI CON IL 32,6 PERCENTO

A fine scrutinio nel collegio uninominale ravennate del Senato che includeva l’intera provincia di Ravenna e una parte del Forlivese, Stefano Collina (foto a destra) del Pd supera i 96mila voti, pari al 32,5 percento, seguito da Massimiliano Alberghini (foto a sinistra) del centrodestra che per la seconda volta in pochi mesi sfiora l’impresa e ottiene quasi 93mila voti pari al 31,2 percento, con la Lega che da queste parti doppia Forza Italia (oltre il 18 il Carroccio, sopra il 9 Fi). Terzo il forlivese Alessandro Ruffilli del Movimento 5 Stelle che sfiora il 27 percento. A seguire c’è la faentina Alessandra Govoni di Leu che con 13.042 preferenze (capolista era Vasco Errani) è arrivata al 4,39. Come alla Camera, anche qui l’unico simbolo a superare l’1 percento è stato quello dei Comunisti di Rizzo. Disastroso in particolare, per le candidature ravennati, lo 0,8 percento del Pri che aveva puntato su Luisa Babini dopo l’accordo con il gruppo Ala di Verdini.

Alberto Pagani (a sinistra) è stato rieletto per il Partito democratico. Ha conquistato il 32,6 percento dei consensi nel collegio uninominale di Ravenna pari a 55.151 voti di cui 48.561 del solo Pd e 4.364 della lista + Europa, mentre le altre due liste in appoggio, Insieme e Civica Popolare Lorenzin, non hanno raggiunto nemmeno l’1 percento dei voti. Al secondo posto è arrivata la candidata della Lega Nord Samantha Gardin (nella foto) che si è fermata a 51.686, che sono il 30,5 dei consensi complessivi di cu 30.239 dal Carroccio, 15.650 da Forza Italia e 4.795 di Fratelli d’Italia, mentre Udc-Noi per l’Italia non ha raggiunto l’1 percento dei consensi. Terzo il candidato del Movimento 5 Stelle David Zanforlini con 47.245 voti pari al 27,9 percento. A seguire Ilaria Morigi di Leu ha avuto 7.309 voti (4,3 percento). Tutti gli altri sono stati ampiamenti distaccati con una sola lista che arriva alla soglia psicologica dell1 percento: il candidato dei Comunisti di Marco Rizzo che ha fatto perfino meglio dei ravennati di Pap e Pri.

percento ce l’ha fatta, nemmeno in provincia di Ravenna, né le nuove formazioni che potevano contare su volti nuovi locali (come Insieme, con Daniele Perini), né i marchi storici come il Pri, né l’estrema destra e nemmeno il Popolo della Famiglia. Tutti hanno raccolto poche briciole. Perché il pieno, nonostante il sistema proporzionale, l’hanno fatto i grandi. Nel centrodestra anche qui si è assistito a una Lega che conquista migliaia di voti e risorge rispetto a cinque anni fa (ma i segnali erano arrivati molto nitidii nelle ultime

amministrative in particolare di Faenza e Ravenna), e una Forza Italia che sfoggia un tutt’altro che disprezzabile 10 percento (o poco sotto) senza in pratica candidati locali e un’affermazione di Fratelli d’Italia che triplica di fatto i propri voti. Nelle pagine a seguire i dati osservati sui vari territori danno ancora più la fotografia di un mondo politico arrivato al capolinea e la sfida per il Pd in vista delle amministrative del 2019 in 14 comuni sembra quanto mai ardua. Senza contare le regionali.

UNINOMINALI/3

A FAENZA VINCE IL FORLIVESE DI MAIO Tutta la zona di Faenza votava nel collegio uninonimale alla Camera di Forlì dove ha vinto il forlivese del Pd Marco di Maio (nella foto con Maria Elena Boschi) con 48.473 voti pari al 32,7. La candidata leghista Andrea Cintorino si è fermata poco dietro: al 31,1 con 46.101. Terzo posto anche in questo caso per la candidata dei 5Stelle Annamaria De Bellis che è arrivata al 27,5 percento dei voti.

PROPORZIONALI

E l’ex Presidente della Regione Vasco Errani diventa senatore. “Ripescato” Franceschini

Vasco Errani al voto a Ravenna

Spera ancora la grillina faentina Francesca Savelli, terza dietro la contestata Sarti Eletto il segretario della Lega Nord Romagna Morrone, fuori dalla Camera Paglia Il ministero dell’Interno ha ufficializzato nella notte tra il 5 e il 6 marzo gli eletti nei listini del proporzionale dando il quadro definitivo dei nomi che nei prossimi giorni si dirigeranno a Roma. La pattuglia degli eletti si aggiunge a quella dei deputati che andranno a Roma in forza alla loro elezione all’uninominale e che erano già stati ufficializzati il giorno dopo il voto (di cui parliamo in questa pagina): per il Pd il senatore Stefano Collina e i deputati Alberto Pagani e Marco Di Maio. Nonostante la sconfitta a Bologna, sarà una presenza di peso al Senato l‘ex governatore Vasco Errani, che grazie al seggio preso da Leu al proporzionale corona una lunga carriera politica con l’arrivo a Roma. Per Leu non sono stati invece rieletti i ravennati parlamentari uscenti Giovanni Paglia e Andrea Maestri. Proporzionale: gli eletti alla Camera Il collegio romagnolo in cui è inserita Ravenna ha visto lo storico sorpasso della coalizione di centrodestra sul centrosinistra. Sono stati eletti Galeazzo Bignami, consigliere regionale bolognese, per Forza Italia, e Jacopo Morrone, forlivese e segretario della Lega Nord Romagna. Non ce l’hanno fatto le ravennati Donatella Donati – consigliere comunale lughese candidata per Fi – e Samantha Gardin, capogruppo della Lega in Comune a Ra-

venna. Entrambe erano al secondo posto nel listino. Per il centrosinistra due eletti nel Pd: Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali, che era stato sconfitto nell’uninominale nella sua Ferrara ma viene salvato dall’essere capolista nel proporzionale. Eletta, sempre nelle fila del Pd, anche Giuditta Pini, deputata del Pd e originaria di Carpi. Il Movimento 5 Stelle elegge la riminese Giulia Sarti e Carlo Ugo de Girolamo, professore all’Università di Forlì. C’è in questo caso un risvolto interessante: su Sarti pende ancora la spada di Damocle del procedimento interno aperto dal Movimento riguardo al caso dei rimborsi. Lei ha promesso che, nel caso la situazione non sia chiarita, si dimetterà non appena eletta. Dal 17 febbraio la riminese, che era già entrata in Parlamento nel 2013, non fa dichiarazioni pubbliche. Nel caso dovesse dimettersi entrerà in Parlamento Francesca Savelli, attivista faentina e terza nel listino. Proporzionale: gli eletti al Senato Di Vasco Errani abbiamo detto. Al plurinominale in Senato, che oltre alla Romagna, comprende anche Ferrara e Bologna, la Lega Nord elegge Lucia Borgonzoni e Maurizio Campari (la russiana Maria Marabini era terza in lista). Per Forza Italia entra Anna Maria Bernini,

volto noto del partito a livello regionale. Eletti anche nel Pd l’ex sindaco di Imola Daniele Manca e Teresa Bellanova (brindisina che ha perso all’uninominale nella sua Regione). Per il Movimento 5 Stelle eletti Michela Montevecchi, già senatrice bolognese, e il riminese Marco Croatti.


12 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

COMUNE DI RAVENNA/1

Lo storico sorpasso: nel capoluogo il Movimento 5 stelle diventa il primo partito Tutti i dati alla Camera nel capoluogo, dove i democratici perdono il primato

Lista

Politiche 2018: 93.454 votanti (78,4%)

Europee 2014: 81.326 votanti (66,8%)

Politiche 2013: 99.114 votanti (82,6%)

Politiche 2018: 93.454 votanti (78,4%)

Europee 2014: 81.326 votanti (66,8%)

Politiche 2013: 99.114 votanti (82,6%)

28,8% 25.581

18,6% 14.767

24,3% 23.590

0,9% 837

2% 1.404

2% 1.404

27,5% 24.424

56,4% 44.741

38,8% 37.612

0,8% 709

-

-

17,4% 15.423

3,7% 2.913

2% 1.918

0,6% 570

-

-

9,3% 8.234

10,5% 8.312

15,1% 14.685 (Pdl)

0,6% 536

2,5% 2.001

1,4% 1.376 (Unione di centro)*

4,5% 4.006

4,1% 3.234 (L’altra Europa)*

2,9% 2.791 (Sel)

0,6% 500

-

0,1% 86

3% 2.679

2,1% 1.674

0,1% 854

0,5% 447

-

1,4% 1.376 (Unione di centro)*

-

0,2% 172 (Fiamma tricolore) + 0,3 325 (Forza Nuova)

-

0,5% 499 (Partito Comunista dei Lavoratori)

Lista

2,8% 2.530

-

-

0,4% 359

1,1% 1.019

-

1,2% 1.182 (solo Pri)

0,1% 128

1% 850

4,1% 3.234 (L’altra Europa)*

2,3% 2.194 (R.Civile Ingroia)*

* Eccetto per alcuni simboli, non a caso forse quelli che hanno comunque raccolto la gran parte dei voti e cioé Pd, Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, non è facile fare un raffronto con le elezioni passate. Per il risultato di Leu, per esempio, abbiamo preso in considerazione due formazioni che non includevano la realtà di Mdp, ossia i fuoriusciti del Pd. Per le Europee c’era una forza unica in cui allora probabilmente confluirono i voti a sinistra del Pd che in questa tornata sono scissi tra Leu e Pap, così come per le politiche abbiamo preso a riferimento Sel per Leu e Rivoluzione Civile di Ingroia che però non corrispondono appunto in alcun modo alle due formazioni presenti nel 2018 ma fanno riferimento alla medesima area di voto. Idem accade con i cattolici, che in passato erano uniti in un’unica lista e oggi invece si sono divisi tra centrodestra e centrosinistra (con risultati non proprio entusiasmanti). Infine, da notare come l’edera ogni volta che si presenta a livello nazionale non riesca a raccogliere che una minima parte dei voti delle amministrative e che, pur rimanendo a numeri trascurabili, le forze di estrema destra e in particolare Casa Pound hanno visto aumentare i consensi.


PRIMO PIANO / 13 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

COMUNE DI RAVENNA/2

Ventimila voti persi per il Pd rispetto alle Europee L’analisi dei dati e i raffronti con il passato

Sono oltre 20mila i voti persi in quattro anni nel comune di Ravenna dal Partito democratico, che passa dal 56 percento delle Europee del 2014 al 27,5 delle politiche del 4 marzo (24mila voti – prendiamo in considerazione quelli della Camera – contro 44mila). Sono 13mila i voti persi invece rispetto alle Politiche del 2013, che resta però, a livello assoluto, sui livelli delle Amministrative del 2016, quando ottenne solo 500 voti in più, con una percentuale però decisamente maggiore (oltre il 35 percento) a causa dell’affluenza più bassa. Irrilevanti (sotto all’1 percento quelle della Lorenzin e di Insieme, nonostante la presenza di candidati ravennati) le performance delle liste che appoggiavano il Pd, con la Bonino che anche da queste parti non arriva al 3 percento (2,85). Dando un’occhiata ai due veri vincitori di questa tornata elettorale, Movimento 5 Stelle e Lega, i grillini rispetto a 5 anni fa (non è possibile fare un raffronto con le Amministrative, dove non era presente il simbolo dei 5 Stelle ma quello del Movimento civico Cambierà, che ottenne 9mila preferenze) crescono nel comune di Ravenna soltanto di 2mila voti (raggiungendo 25.581 preferenze – e il 28,8 percento – e mettendo a segno uno storico sorpasso ai danni del Pd) mentre la Lega passa in cinque anni da neppure 2mila voti agli oltre 15mila del 2018, che valgono il 17,4 percento. A rimetterci sono i compagni di coalizione di Forza Italia che nel 2013 (quando però erano dentro al Pdl) valevano quasi 15mila voti e oggi sono poco sopra le 8mila preferenze, stabili rispetto alle Europee del 2014 ma più che raddoppiate rispetto alle Amministrative di due anni fa (oggi Forza Italia nel comune di Ravenna

è al 9,3 percento). Restando nella coalizione del centrodestra, buona performance anche di Fratelli d’Italia che arriva al 3 percento con oltre il doppio dei voti delle Amministrative, mille in più rispetto alle Europee e il triplo rispetto alle preferenze ottenute nel 2013 (2.679 contro 854). Complicato fare raffronti e paragoni con quello che è successo a sinistra del Pd in questi anni nel comune di Ravenna. Di certo il risultato di Liberi e Uguali è sotto le aspettative – nonostante sia sopra alla media nazionale, con 4.006 voti ottenuti alla Camera che valgono il 4,5 percento – potendo contare su un bacino potenziale di oltre 6mila voti ottenuti alle ultime Amministrative complessivamente da Ravenna in Comune, la lista di sinistra che si presentò contro il Pd ma che a queste politiche è andata in ordine sparso e Sinistra per Ravenna, la lista che ap-

Dopo 5 anni ci sono 2mila voti in più per i grillini e 13mila per la Lega

COMUNE DI RAVENNA/3

Il centrodestra vince a Castiglione, Roncalceci e Mare Il centrosinistra primo soltanto in cinque dei dieci territori delle ex circoscrizioni L’analisi del voto declinata sui territori del comune di Ravenna mostra un centrosinistra in affanno un po’ dappertutto, lontanissimo dalle percentuali bulgare che un tempo caratterizzavano la chiusura delle urne. La coalizione di Pd e alleati affonda al Mare (dove da tempo non è più maggioritaria) e soprattutto a Castiglione. In questi due territori fa il pieno di voti il centrodestra, con il secondo posto ottenuto dal Movimento Cinque Stelle. Al Mare Lega e soci portano a casa il 34,43 percento. Il Pd si ferma al 25,62 mentre a metà del guado ci sono i grillini (31,97). A Castiglione numeri simili: 33, 36 alla coalizione che sostiene la leghista Samantha Gardin, 30,10 ai grillini e il centrosinistra fermo a quota 26,83. Roncalceci, infine, vede il centrodestra a quota 32,17, il Pd al 30,48 e il Movimento al 27,38. Il Movimento 5 Stelle vince invece nella circoscrizione Terza, dove con il 32,34 per cento si mette dietro centrodestra (29,24) e centrosinistra (29,02). Anche qui quindi il Pd, seppur di poco, viene sconfitto e finisce all’ultimo posto tra i tre maggiori schieramenti. I grillini ottengono esattamente la stessa percentuale, precisa al centesimo (32,34) a Piangipane, ormai ex roccaforte rossa. Qui il Pd arriva secondo (30,10) e la coalizione di Gardin non sfonda (27,37). Negli altri cinque territori circoscrizionali il dem Alberto Pagani vince, con percentuali che vanno dal 31,9 percento (Seconda) al 35,63 (Sant’Alberto).(al. mo.)

poggiò invece il Pd e il candidato sindaco De Pascale, ugualmente in ordine sparso alle politiche. Furono quasi 5mila invece i voti presi nel 2013 dal partito di Ingroia e da Sel, che si presentava da solo. Deludente, per continuare ad analizzare la sinistra, anche la performance a questa tornata elettorale di Potere al Popolo che con 850 voti ottiene praticamente lo stesso risultato dei Comunisti di Rizzo, senza riuscire a raggiungere nemmeno l’1 percento (0,96 per la precisione) nonostante, anche qui, la presenza di numerosi candidati del territorio. Infine, a restare ampiamente sotto l’1 percento sono anche il Popolo della Famiglia di Adinolfi che aveva come capolista il ravennate Mirko De Carli, e i tanto chiacchierati in campagna elettorale partiti di estrema destra con Casa Pound che però passa dagli 86 voti del 2013 ai 500 di oggi (che valgono lo 0,6 percento) mentre Forza Nuova e Fiamma Tricolore fanno peggio (359 preferenze che valgono lo 0,4 percento) di cinque anni fa quando insieme ottennero circa 500 voti. Luca Manservisi


14 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

IN PROVINCIA/1

Come si sono spostati gli elettori? Come si sono mossi i flussi elettorali? La convinzione di molti analisti è che dal Pd siano andati al Movimento 5 Stelle che però, a ben guardare, non è molto cresciuto in termini assoluti rispetto al 2013. A crescere è stata la Lega Nord. Dunque, gli ex Pd hanno votato il Carroccio? Qualcuno, forse. Ma esiste anche la possibilità che i voti si siano in parte spostati dal Movimento5Stelle alla Lega e siano stati compensati proprio da chi cinque anni fa aveva votato Pd. A questi vanno sommati i voti che dal Pdl sono passati al Carroccio e i voti di chi si è astenuto. Leu ha sicuramente raccolto qualcosa dal Pd, ma non troppo se si considera che per la nuova formazione dovrebbero aver votato anche elettori che un tempo votavano per Sel.

I comuni in provincia di Ravenna dove la coalizione composta da Lega, Forza Italia e Fdi ha ottenuto la maggioranza

8 SU 18

Ribaltone centrodestra

Russi e Cervia sono i più popolosi ma anche in comuni come Brisighella, Castel Bolognese e Solarolo la coalizione del Carroccio è davanti. E in molti casi nel 2019 si andrà a votare per la scelta del sindaco Alla fine sono stati ben otto su diciotto i comuni in provincia di Ravenna dove i candidati del Pd non hanno avuto la maggioranza: numericamente meno rilevanti dei maggiori, non sono stati sufficienti per lo storico sorpasso del centrodestra anche da queste parti, come è accaduto altrove in Emilia-Romagna, a cominciare dalla vicina Ferrara dove a perdere è stato addirittura il ministro uscente Dario Franceschini (che sarà eletto in virtù dei voti ravennati raccolti al proporzionale). Un dato, questo dei comuni dove il centrodestra ha prevalso, molto interessante anche perché si tratta di comuni dove tra appena un anno si andrà al rinnovo delle amministrazioni. Tra i più importanti c’è sicuramente Cervia, governata dal sindaco Pd Luca Coffari che fu eletto senza nemmeno bisogno del ballottaggio

quattro anni fa, oggi passata, si può dire, al centrodestra. Qui all’uninominale Samantha Gardin (segretaria della Lega in provincia e candidata del centrodestra) ha infatti superato di mille voti il candidato Pd Alberto Pagani, ottenendo il 34,9 percento. Un risultato che si associa all’oltre 20 percento della Lega (letteralmente esplosa rispetto al 4,2 delle Europee e al 2,5 delle Politiche) che si unisce all’11,7 percento di Forza Italia e al 3 percento di Fratelli d’Italia. Il Pd qui non può nemmeno vantare il primato di primo partito, detenuto dal Movimento 5 Stelle che con 4.629 voti è al 27,7 percento. E non si può nemmeno dare la responsabilità agli ex Pd confluiti in Leu, tra cui l’ex segretario provinciale Ds e l’ex consigliere regionale Pd cervese Miro Fiammenghi (da sempre vicino a Bersani) che qui ha incassato un mo-

desto 3,4 percento con 560 voti (considerato che nel 2013 la sola Sel ne fece 364, davvero un modesto risultato). Perfino peggio per il Pd è andata a Russi dove il candidato Pagani è arrivato addirittura terzo con il 27,8 percento dei voti, dietro al 33,6 di Gardin e al 28,3 di Zanforlini, candidato 5 Stelle. I grillini sono il primo partito con oltre il 27,6 percento dei voti, il Pd il secondo con il 23,7 e a poca distanza arriva la Lega che supera il 20 percento. Situazione analoga nella più piccola Sant’Agata su Santerno dove Samantha Gardin è davanti con il 36, Zanforlin è al 28,5 e Pagani al 28,3. Vittoria del centrodestra anche per quanto riguarda alcuni comuni più piccoli inclusi nel collegio forlivese dove per il Pd il candidato era

il forlivese Marco Di Maio e per la Lega era Andrea Cintorino. A Bagnara la candidata del Carroccio è arrivata al 33 percento, mentre Di Maio si è fermato al 31,8 e così è stato in tre comuni nell’area del Faentino. A Castel Bolognese Cintorino ha ottenuto infatti il 33,9 percento con Di Maio fermo al 30,3, divaricazione anche maggiore è quella a Brisighella dove la leghista è al 36,7 e Di Maio fermo sotto il 30 percento. Infine, per quanto con uno scarto più ridotto anche Solarolo premia la candidata del Carroccio (33,4 percento) contro Di Maio (32,8 percento). Infine, nella collinare Casola Valsenio ha prevalso il centrodestra con il 35 percento mentre Di Maio si è fermato al 33,5 percento. Movimento 5 Stelle in terza posizione, nessun risultato di particolare rilievo per i candidati di Leu. (fe.an.)


PRIMO PIANO / 15 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

IN PROVINCIA/2

Pd in caduta libera anche dove vincono i suoi candidati

Il crollo Pd rispetto al 2013 nei comuni ravennati con più di 15mila abitanti

Ravenna

Da Faenza a Lugo anche il resto della provincia mostra i segni della crisi dei dem. Lega e Cinque Stelle invece crescono

Faenza

Il sindaco di Lugo Davide Ranalli al voto

Secondo comune della provincia, Faenza non votava alla Camera nella stesso collegio di Ravenna e aveva come candidato del Pd il forlivese Marco Di Maio, renziano della prima ora e parlamentare uscente che è stato eletto, così come il collega Alberto Pagani (vedi p. 11). E anche se Di Maio ha effettivamente ottenuto la maggioranza, così come il collega candidato al Senato, Stefano Collina, peraltro faentino doc, e per quanto il Pd qui resti il primo partito, comunque il colpo per i democratici è stato forte e chiaro. Il dem nella città manfreda ha raccolto in questa tornata 9.221 voti (pari al 28,2 percento) perdendo migliaia di elettori dal mirabolante 58,3 percento delle Europee nel 2014 ma anche dal più modesto 37,6 percento del 2013. Del resto qui, alle ultime Amministrative, il sindaco Pd Malpezzi (renziano ante litteram) vinse il ballottaggio con la Lega per una manciata di voti. Il secondo partito è il Movimento 5 Stelle che torna sui numeri del 2013 (allora erano 8.128 votanti, oggi sono 8.223 pari al 25,1 percento), la Lega è al 18,5 percento, Forza Italia sfiora il 9, Leu il 5 percento. Sopra la media nazionale il voto di +Europa al 3,6 percento, mentre non cresce Forza Nuova che raccoglie 288 voti insieme alla Fiamma Tricolore (nel 2013 Fn ne aveva raccolti, da sola, 265) nonostante il radicamento del partito a Faenza e i candidati manfredi in lista. Come un po’ dappertutto in provincia, supera il 3 percento anche Fratelli d’Italia, mentre Potere al Popolo si ferma sotto l’1 con 317 voti. Sempre nell’area faentina, Di Maio ha potuto contare anche sul 32,8 percento dei voti di Riolo Terme (di cui il 29 del Pd, dieci punti in meno rispetto al 39,3 nel 2013), Andrea Cintorino della Lega è comunque arrivata al 31,3 (con la Lega al 18,6) e la grillina De Bellis al 26,7. Deludente Leu ad appena il 3,6. Una curiosità: il Pdf qui è arrivato a oltre il doppio in percentuale dei voti rispetto al resto del territorio, ossia il 2,2 pari (pari a

74 voti). Di Maio era candidato anche a Cotignola dove ha incassato il 34,5 (Pd al 30,6 contro il 41,4 del 2013), Cintorino seconda con 30,7, De Bellis ferma al 26,7. E in generale nella storica roccaforte di Lugo e la Bassa, il Pd ha dato segni di cedimento. Pagani qui ha vinto con un margine davvero risicato pari ad appena 200 voti. Del resto i dem sono precipitati dai 10.583 voti delle Europee (a guida Renzi) ma anche dagli 8.560 delle scorse politiche (a guida Bersani) per fermarsi sotto soglia 6mila, pari al 32,1 percento. E anche qui, non è a Leu che i voti sono finiti, visto che la formazione di ex non ha raccolto più di 645 voti, pochi di più di quelli di Giorgia Meloni che ne ha presi 604. Secondo partito sotto il Pavaglione è il M5s che però, pur essendo presente in consiglo comunale, si ferma al 22,1 percento con un numero di voti assoluti, 4.087, simile a quello del 2013. Cresce la Lega sopra il 20 percento e anche Forza Italia (che aveva una candidata lughese) arriva sopra il 10. Più largo il margine a Bagnacavallo, pur trattandosi della cittadina di Samantha Gardin, dove Pagani vince con il 5 percento in più, il Pd resta al primo posto sfiorando il 30 percento, mentre i grillini si fermano sotto il 26, la Lega è al 18 e Leu conquista un dato appena sopra la media nazionale pari al 4,4 percento. Ad Alfonsine, sua terra natale, Pagani ha incassato il record 39,4 con il Pd a 37,1 (nel 2013 era al 54,2), mentre la Gardin si ferma al 25,8 (con la Lega al 16,8), i 5 Stelle arrivano al 25,6 e Leu al 5,1. Risultati sopra la media per il Pd anche a Massa Lombarda (Pagani al 37,6 percento con il Pd a 34,9, nel 2013 era però al 47,9), secondo posto ai grillini con Zanforlini al 29,6 percento terzo il centrodestra con il 23,5 di Gardin (14,4 alla Lega). A Fusignano, primo arriva Pagani con il 37,4 (Pd al 34,7, tredici punti in meno del 2013) con Gardin al 27,8, Zanforlini al 26,8 e Leu fermo al 3,8.

Lugo Cervia Bagnacavallo

-11,3 % -9,4 % -9,8 % -9,1 % -12,6 %

Il boom della Lega rispetto al 2013 nei comuni con più di 15mila abitanti

Ravenna Faenza Lugo Cervia Bagnacavallo

+15,4 % +15,8 % +17,7 % +17,9 % +15,3 %

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16 / PRIMO PIANO RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

POLITICHE 2018: L’INTERVISTA/1

IL DETTAGLIO

Il segretario del Pd: «Non mi aspettavo un calo di queste dimensioni» Barattoni parla della necessità di una profonda riflessione. E sui 5Stelle: «È stato votato il simbolo»

Alessandro Barattoni, il segretario provinciale del Pd eletto da pochi mesi, si trova a governare una delle fasi più delicate del partito dopo la tornata elettorale del 4 marzo. Unica consolazione: pur perdendo migliaia di voti il Pd a Ravenna ha retto meglio che altrove in Romagna ed è riuscito comunque ad eleggere i tre candidati all’uninominale. «Saranno parlamentari di opposizione e non più di maggioranza – ci spiega Barattoni – ma si tratta comunque di una rappresentanza importante». Il segretario sa che non basta. Perché un tempo Ravenna era collegio sicuro per la sinistra, ora Alberto Pagani, Marco Di Maio e Stefano Collina sono riusciti ad entrare in Senato per pochi voti. «A livello nazionale mi aspettavo che avessimo almeno quattro o cinque punti percentuali in più. Anche in provincia speravo che il partito facesse meglio», ammette. Il segretario minimizza anche, visti i risultati, la scissione di Liberi e Uguali, che dalle nostre parti veleggia attorno al 4,5 percento anche se nelle sua fila milita l’ex governatore Vasco Errani. «Anche il loro dato è più basso di quanto mi attendessi». Cosa si fa ora? Nel partito nazionale Renzi ha annunciato l’intenzione di dimettersi e aprire una fase congressuale. Ma si dovrà partire dal capire cosa non abbia funzionato. «Ci sono stati una serie di risultati elettorali deludenti che devono farci riflettere – dice ancora Barattoni – Dobbiamo ripensare e arrivare ad proposta politica che sia chiara ed efficace. Dobbiamo stare attenti a non dire che gli elettori non ci hanno capiti, sono le nostre idee che non sono state sufficientemente chiare». Intanto i grillini sono diventati il primo partito a Ravenna, con lo storico sorpasso sul Pd, mai avvenuto. «Si è votato il simbolo. Quello del Movimento 5 Stelle oggi è fortissimo, tanto che a Ravenna ha avuto un ottimo risultato nonostante non ci sia in pratica un gruppo dirigente né candidati locali». In ogni caso un’analisi territoriale il Pd ravennate dovrà farla anche sulla scorta dei risultati che lo vedono soccombere fuori città, dove un tempo raccoglieva molti voti. Si partirà già nei prossimi giorni – dice Barattoni -, quando sarà riunita la direzione provinciale e «in quella sede decideremo come ripartire». Il tono è di quelli che sembrano presagire la necessità di un lungo percorso. Con un primo traguardo alle porte: le amministrative 2019 in quattordici comuni del territorio tra cui Cervia e Russi dove oggi il centrosinistra sembra minoranza (vedi p. 14). (al. mo.)

FOTO DI GRUPPO PER SOLI UOMINI (O QUASI) La campagna elettorale ha visto pochissime donne in prima fila tra i dem Un’analisi di questa campagna elettorale frettolosa andrà fatta con calma, soprattutto in casa Pd dove evidentemente qualcosa è andato storto, nonostante le forze in campo sul territorio fossero come sempre maggiori di quelle di tutti gli avversari. Cene, pranzi, incontri, dibattiti, volantinaggi e porta a porta, il Pd ha utilizzato tutto il repertorio. Ma scorrendo le fotografie di questa campagna, a partire dall’ultima, la più rappresentantiva, quella con Walter Veltroni, padre nobile del partito, che era proprio a Ravenna il 2 marzo, è impossibile non notare che in questi anni è successo qualcosa su cui forse sarebbe bene riflettere: dal partito democratico sembrano scomparse le donne (con l’eccezione di Manuela Rontini, consigliera regionale). La polemica infuriò al momento delle candidature, ma la sensazione è che non abbia portato a molti frutti, in questo mese forse non ce n’era il tempo. E così il Pd che per anni ha fatto della questione femminile un cavallo di battaglia si è presentato alle elezioni senza una metà del cielo, come si suol dire, nelle prime file. Perché da troppo tempo sono tutte o quasi occupate da soli uomini. Perché accade questo? E quanto davvero interessa al Pd? (fe. an.)

GLI SCONFITTI Errani (Leu): «Esito delle elezioni molto negativo» Reduce dall’elezione nonostante un flop di dimensioni non previste, Vasco Errani, neosenatore, usa Facebook per una prima dichiarazione in cui ringrazia naturalmente elettrìci ed elettori ma non usa mezzi termini. «L’esito delle elezioni è molto negativo, siamo di fronte a una sconfitta storica della sinistra e del centrosinistra. Noi avevamo compreso l’onda che cresceva e il diffuso disagio sociale che stava chiedendo un deciso cambiamento della politica e delle scelte economiche e sociali fatte in questi anni. Non l’abbiamo intercettata». Sul perché e il come non azzarda ipotesi nello status, ma per il futuro indica la strada: «Ora dobbiamo andare avanti. LeU deve impegnarsi a partire dai territori a costruire il campo dei riformisti e della sinistra di governo, un campo popolare ed inclusivo, chiamando le tante e i tanti che cercano nuovi scenari di vita e fornendo loro una rappresentanza dei loro problemi. Non è più tempo di delegare ad altri la politica e ci sarà bisogno dell’impegno di tutti per ricostruire una casa su delle idee, dei contenuti e dei valori».

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PRIMO PIANO / 17 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

POLITICHE 2018: L’INTERVISTA/2

I VINCITORI

La segretaria della Lega: «E adesso pensiamo alle amministrative 2019»

MOVIMENTO 5 STELLE: DA BOLOGNA L’APPLAUSO PER SANTARELLA, PALLI E PICCILONI Dopo il successo alle urne, il referente regionale entra nella polemica ravennate e si schiera

Gardin: «Le persone non hanno più paura, sanno che siamo un’alternativa valida»

Un riconoscimento pubblico non da poco a Francesca Santarella (nella foto) quello che arriva dal referente regionale del Movimento 5 Stelle, Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna e fedelissimo ai vertici grillini. Santarella ha portato avanti a Ravenna la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle nell’anno che si ricorderà come quello in cui per la prima volta il Pd ha subito uno storico sorpasso in città. Vale la pena citare l’intero post di Bugani: «E anche a Ravenna abbiamo definitivamente svoltato. Con tanti saluti a chi ha fatto di tutto per affossare il M5S ravennate. Un grande ringraziamento ad Andrea Palli, Ilaria Ricci Picciloni e Francesca Santarella per il grande lavoro svolto. Il M5S di Ravenna deve molto a queste tre persone. A new day is coming». Anche se Bugani non lo scrive esplicitamente, la polemica è rivolta al gruppo che era raccolto attorno all’ex capogruppo e candidato sindaco nel 2011, Pietro Vandini. Tra i due i rapporti non erano, negli ultimi tempi, idilliaci. A livello politico è forse più interessante il tributo a Francesca Santarella, ex consigliera comunale del Movimento 5 Stelle e protagonista della divisione (in polemica con lo stesso Vandini) che nel 2016 portò alla scissione del movimento grillino ravennate e alla perdita del simbolo alle elezioni politiche. La “benedizione” del bolognese a Santarella – insieme a due grillini doc come Palli e Picciloni – potrebbe essere il preludio a un ritorno del simbolo pentastellato in città, appannaggio del meetup “A riveder le stelle” che Santarella ha messo in piedi dopo quella divisione. Dopo le elezioni arriva ora una nota del meet up di Santarella in cui si festeggia lo «storico sorpasso» e un «risultato indubbiamente straordinario anche per Ravenna, con percentuali prossime al 30%» . «Come gruppo di cittadini – prosegue – noi come altri gruppi presenti in città, abbiamo cercato di collaborare per quanto possibile al buon esito della campagna elettorale». Nella nota non mancano i ringraziamenti al candidato forlivese Alessandro Ruffilli e ai consiglieri comunali Ilaria Ricci Picciloni di Cotignola ed Andrea Palli di Faenza, ed al referente regionale Massimo Bugani». Al risultato si brinderà il 9 marzo alle 18 al bar Fresco di via IV Novembre 51 a Ravenna. (al. mo.)

Un risultato storico, che segue quelli delle amministrative a Faenza e Ravenna dove il centrodestra ha portato i candidati sindaci del Pd al ballottaggio. Segno di un clima che sta cambiando, ne è convinta Samantha Gardin che ha sfiorato l’elezione alla Camera come candidata Samantha Gardin e e che è la segretaria provinciale del Carroccio in Massimiliano Alberghini questi anni di successi. «Finalmente i cittadini con i militanti al mercato hanno capito che c’è un’alternativa, abbiamo dimostrato di essere capaci di fare e fare bene, di essere un’opzione valida grazie al lavoro che abbiamo fatto sul territorio. C’è anche meno paura, ricordo dieci anni fa che era difficile perfino raccogliere le firme». Eppure, la Lega ha certamente aumentato i consensi in modo esponenziale ma il primo partito nel comune di Ravenna è il Movimento 5 Stelle. «Si tratta di un voto di protesta – spiega Gardin – mentre noi riceviamo apprezzamenti per il lavoro che facciamo. E abbiamo saputo anche dimostrare che il centrodestra unito può lavorare bene, che è possibile e che quando lo fa ottiene risultati importanti». Quello da Ravenna potrebbe quasi essere un messaggio che arriva a Roma, dove non è chiaro con quale maggioranza potrà formarsi un governo e alcuni commentatori non escludono un alleanza Lega-M5s, per il momento però esclusa da Salvini. «Certo, credo che si debba lavorare con la coalizione e che sia possibile far andare d’accordo le diverse anime. Inoltre il Movimento 5 Stelle ha proposte, come il reddito di cittadinanza, che non mi sembrano accettabili. A me hanno sempre insegnato che per ottenere qualcosa, bisogna lavorare...». Gardin ha sfiorato l’elezione, ma ci tiene a precisare: «Se si fa politica non si deve cercare la poltrona, se capita bene, ma non può essere un fine. Sono ben contenta di restare qui a lavorare per il bene del territorio». Il tutto in vista delle amministrative e regionali 2019. «Certo, abbiamo visto che tutti i comuni sono contendibili anche perché sono convinta che il voto del 4 marzo nasca anche dallo scontento per le amministrazioni locali, lavoreremo per vincere, con il centrodestra unito e sapremo intercettare anche i voti di protesta che sono andati al Movimento 5 Stelle». (fe. an.)

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18 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

OTTO MARZO

In scena lo spettacolo scritto e interpretato da donne vittime di violenza LiberaTe dell’associazione Ditutticolori vuole lanciare un messaggio: «Non siete sole, un futuro è possibile»

Saranno sul palco per due repliche l'otto marzo (la prima riservata gli studenti al mattino e la seconda la sera per tutti, alle 20.30) al Rasi e poi domenica 11 alla sera in teatro a Conselice, eppure non sono attrici professioniste e quella che portano in scena è una sceneggiatura che parte dalla loro autobiografia. Sono le donne del progetto LiberaTe che hanno un messaggio molto preciso da diffondere: dopo la violenza si può tornare a vivere, a scoprire le proprie risorse, dopo il buio può esserci la luce. Gabriella Floro Flores è la counsellor e mediatrice familiare che ha organizzato due anni fa un percorso rivolto alle vittime di violenza dopo aver dato vita, nel 2016, all’associazione culturale Ditutticolori. «Si sono avvicinate donne – racconta – di età molto diversa e di diverse provenienze. A loro ho chiesto di scrivere le proprie storie e da quei materiali è stato tratta una vera e propria sceneggiatura (curata da Rossella Floro Forles, sorella di Gabriella e scrittrice, ndr)». Ogni volta che l'hanno portata in scena la reazione non si è fatta attendere: «Tante donne ci hanno contattato, si sono avvicinate all'associazione. E per noi è una grande soddisfazione – raccon-

ta ancora Floro Flores – perché l'altro obiettivo fondamentale per noi è dire a queste donne: “non siete sole, uscirne si può"». Perché spesso è la solitudine forzata mista a un ingiustificato senso di colpa a costituire la barriera più difficile per uscire dalla violenza. «Gli strumenti ci sono – continua la presidente di Ditutticolori – esistono i centri antiviolenza e le istituzioni...» Certo, in questi giorni, dopo Latina, dopo tutte le sottovalutazioni che hanno fatto sì che un carabiniere sparasse alla moglie e amazzasse le figlie prima di uccidersi, chiedersi se e quanto le istituzioni sono presenti davvero è quasi d'obbligo. «È vero, la legislazione vigente è insufficiente, ho lavorato per anni in un centro antiviolenza e ho visto tante volte le donne denunciare inutilmente. Anche in questa campagna elettorale il tema non è stato praticamente affrontato da nessuno...». Ma il messaggio che lo spettacolo Libera Te vuole lanciare è qualcosa che va oltre la denuncia, guarda alla ricostruzione del sé do-

Il testo, nato dalle autobiografie, affronta anche il tema della violenza assistita

po la violenza, guarda al futuro possibile. E pensando al futuro, si rivolge a un pubblico di studenti e studentesse, a parlare (anche) di violenza assistita. Con la certezza, ci dice la counsellor, che tra quei ragazzi ci sia qualcuno che vive in casa quella situazione. «Purtroppo la violenza domestica è molto più diffusa di quanto non si creda, anche se noi parliamo pure di altri tipi di violenza, come lo stalking o il mobbing sul lavoro, è vero che la grande maggioranza delle violenze subite dalle donne avvengono in casa. Quando entro nelle scuole la prima cosa che dico è che non ci può essere amore se c'è violenza. L'amore non può far male. Non posso pensare a trasmissioni come “Amore crimininale” (di recente oggetto di segnalazioni e proteste proprio da chi si occupa di violenze sulle donne, ndr) perché mi chiedo: cosa c'entrano queste due parole insieme? Se è crimina-

le, non è amore...». E così il percorso dell'associazione continua perché, lo dicono ahimé le notizie quasi quotidiane, il problema è più attuale che mai e già a fine marzo prenderà via un nuovo corso di autostima per altre donne (per info 3398350027 o www.ditutticolori.com) mentre lo spettacolo andrà presto a Fano e Salerno. «Fosse per noi girerebbe anche di più, ma siamo un'associazione e non abbiamo fondi. Il comune di Ravenna ci ha aiutato tantissimo (ci saranno infatti il sindaco e l'assessore Bakkali alle repliche dell'8), ma non abbiamo risorse per portarlo in giro». Servirebbe forse un mecenate privato? «Ah, magari, ma sa, questi temi non sono poi così popolari e quindi si può contare di fatto solo sulle istituzioni pubbliche». Intanto, l’associazione si autofinanzia per esempio con il biglietto di ingresso allo spettacolo di 10 euro.


SOCIETÀ / 19 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

OTTO MARZO

Passeggiate, incontri, mostre e libri per la giornata della donna Tutti gli appuntamenti in provincia dove le iniziative proseguono fino a fine mese

Oltre alle mimose dell’8 marzo e agli appuntamenti del giorno clou previsti per la festa della donna, le iniziative dedicate al tema proseguono in tutta la provincia. Ecco alcuni dei più importanti della settimana fino al 15 marzo. A Ravenna oltre agli spettacoli di cui parliamo nell’articolo a fianco: il 9 dalle 14 alle 18 nella sede di CittAttiva in via Carducci si svolge l'incontro “Stare insieme” contro la violenza sulle donne, mentre alle alle 20.30, nella sala Ettore Zannoni a Mezzano ci sarà l'incontro “Io l'8 ogni giorno! La violenza sulle donne” a cura di Ylenia Greco e alle 21.30 al Mama's Club si svolge la presentazione del libro Sebben che siamo donne di Paola Staccioli, con Silvia Baraldini. Inoltre, dal 10 al 28 marzo nella scuola media Don Minzoni sarà allestita la mostra “Punti di luce. Essere una donna nella Shoah”. L’11 marzo invece, alle 9.30 al parco Teodorico si svolge la “Camminata in rosa” nei parchi, mentre dalle 14 al ristorante Casolare del Teodorico a Savio si svolge la giornata “Stare insieme”. Al Cisim a Lido Adriano alle 15 torna la ormai tradizionale “Festa delle donne a Lido Adriano”, con laboratorio di creazione di fiori di stoffa, sfilata, selezione di musica popolare e buffet (ingresso gratuito). Alle 18.30 al Cappello in via IV Novembre 41, un evento per ricordare anche il 1968 dal titolo Corpi Impuri con Marinella Manicardi attrice e scrittrice, a cura di Marina Magnani e Paola Rivano, conduce la serata Paola Rossi. E

Il simbolo della festa della donna sarà distribuito in molte piazze della provincia

ancora, il 13 marzo alle 8.30 nel Centro congressi in Largo Firenze, incontro con la giornalista Adriana Pannittieri. Si parlerà inoltre di salute al femminile il 15 marzo alle 17 nella sala Cavalcoli, grazie al convegno sul diabete. A Faenza mercoledì 14 marzo alle 21, al circolo Prometeo si tiene la serata inserita nel ciclo di incontri dal titolo: “La giornata di una donna - focus sulla violenza” . Alla serata interverrà Antonella Oriani, presidente dell’Associazione Sos Donna e un operatore del servizio “Muoviti”, sportello per uomini maltrattanti. Inoltre, a palazzo Milzetti l’8 marzo (ingresso gratuito per le donne) e domenica 11

alle 16 si terrà la visita guidata Eroine invisibili... La condizione della donna, tra mito e realtà. A Fusignano, fino al 18 marzo il centro Il Granaio ospita la mostra Ratatui, acquerelli e tele di Angela Zini e le sue allieve. Giovedì 8 marzo alle 16.30 con un laboratorio di collage per bambini dai 5 ai 9 anni e sabato 10 marzo, sempre alle 16.30, con le letture delle favole illustrate La bambola cagona e Il Meraviglione. I. A Lugo, l’Associazione Demetra donne in aiuto in collaborazione con lo Spi Cgil organizza due appuntamenti alla biblioteca Trisi: il 9 marzo alle 17.30 , la presentazione del libro Non è colpa mia. Voci di uomini che hanno ucciso

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le donne con l'autrice Vanna Ugolini, mentre venerdì 16 marzo, sempre alla stessa ora si parlerà del libro Le parole giuste. Come la comunicazione può contrastare la violenza maschile sulle donne di Nadia Somma e Luca Martini. A Cotignola, per il maltempo è stato rimandatoall’estate il previsto intervento della street artist spagnola Hyuro, mentre è confermata la passeggiata serale dll'otto marzo, lo spettacolo L'inquilina del piano di sopra al teatro Binario e, sabato 17 marzo dalle 15 alle 18 alla scuola Arti e mestieri, in via Cairoli 3, ci sarà il tè delle donne. Fitto calendario anche ad Alfonsine dove l'8 marzo sono previste diverse iniziative con Incontradonne. Oltre alla tradizionale distribuzione della mimosa nelle piazze sono in programma, in diversi punti della città, le performance di strada 8 rose di marzo con la regia di Beppe Aurilia. Sabato 10 marzo alle 17 alla Logica del benessere, in via Pisacane 34, inagura la mostra di dipinti “Donna di fiori” di Ottaviana Foschini, mentre il 15 marzo alle 20.30 a Palazzo Marini (via Roma 10) ci saranno letture di opere pittoriche e poesie di Alda Merini. A Cervia, il 9 marzo alle 21, alla Casa delle Aie, si parlerà di Mestieri femminili del passato con Elena Gagliardi e gli intermezzi musicali di Monica Poletti e Eugenio Fantini, mentre il 12 marzo alle 20.30 si svolge la premiazione del concorso Scrivile - Le poesie e i pensieri per le donne al Centro Sociale Pisignano-Cannuzzo.


20 / SOCIETÀ RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

L’INTERVISTA

Dalle fiction Rai al mondo del lavoro: «Oggi gli sfruttati non si ribellano più» Il noto attore Lino Guanciale a teatro a Ravenna dal 9 all’11 marzo con La classe operaia va in paradiso «Ho iniziato a fare tv a un’eta in cui di solito per il piccolo schermo sei bollito. Il successo? Mi ha fatto comodo...» di Luca Manservisi

Porta a teatro storie di lavoro e sfruttamento, si dice radicalmente di sinistra, non ha la televisione in casa e in passato ha rifiutato un lavoro in Mediaset perché non sopportava i conflitti d’interesse di Berlusconi. Difficile credere che sia comunque diventato il volto al momento probabilmente più noto al grande pubblico della fiction in Italia. Lui è l’attore abruzzese Lino Guanciale, 39 anni a maggio, atteso all’Alighieri di Ravenna nell’ambito della stagione di prosa per quattro repliche dal 9 all’11 marzo de La classe operaia va in paradiso, rivisitazione teatrale (proposta proprio dallo stesso Guanciale) del film cult di Elio Petri del 1971 con Gian Maria Volonté. Com’è stato entrare in un personaggio interpretato da un mostro sacro come Volonté? «Come affrontare un grande classico, su cui devi fare un lavoro molto tuo. Ho cercato di portare Lulù Massa (il protagonista, un operaio stakanovista odiato dai colleghi, osannato e sfruttato dalla fabbrica, che scopre la coscienza di classe solo dopo aver perso un dito, ndr) più vicino ai nostri giorni, anco più affiliato ai propri padroni, più scuro, meno simpatico. E comunque (ride, ndr) ci tengo a sottolineare che più che a Volontè, mi sono ispirato a Liam Gallagher (frontman della rock band Oasis, ndr), un vero working class hero...». Come avete “aggiornato” invece il tema del lavoro? «Innanzitutto è bene sottolineare che non si tratta di una semplice riduzione del film a teatro: il film lo abbiamo smontato e rimontato, aprendo squarci su realtà fuori dalla pellicola, mettendo in scena regista e sceneggiatore, filmati con gli spettatori e l’Italia di allora a confronto con gli spettatori di oggi. Abbiamo fatto vedere il film a ragazzi delle scuole, operai e imprenditori e abbiamo registrato le loro reazioni, da cui abbiamo tratto battute per lo spettacolo». E cosa si scopre parlando con i lavoratori di oggi? «Che le loro condizioni sono simili a quelle raccontate nel film. La differenza è che all’epoca il proletariato era sfruttato ma anche impegnato in varie forme di protesta. Oggi i lavoratori invece sono sfruttati e basta, e non solo i metalmeccanici. A partire dai ragazzi nei supermercati e nei magazzini fino al caso emblematico dei lavoratori di Amazon, o dei call center. Sono in una condizione più pericolosa di quella dell’epoca perché non esiste una presa di coscienza e quindi non c’è nessuna protesta». Non si è parlato molto di lavoro, in effetti, nell’ultima campagna elettorale... «Il tema quando finisce sui mass media viene trattato sensazionalisticamente, magari all’indomani di eventi luttuosi: allora si fanno reportage, speciali, come si parla dell'orso polare che rischia l'estinzione. Il lavoro dovrebbe rientrare di più nel dibattito pubblico, nei talk show, che invece lo evitano perché spesso il tema diventa troppo tecnico e manca il coraggio, in questa epoca di grande semplificazione. E te lo dice uno che ha fatto cose anche molto commerciali in tv. Il teatro invece rappresenta il luogo ideale per affrontare questi argomenti. Anche il nostro cinema, purtroppo, dal 2000 in avanti non riesce a farlo più». Da come parla sembra quasi uno dei pochi ancora di sinistra... «Sono senza dubbio una persona di sinistra, ho sempre votato per chi a sinistra mi ha convinto di più, in maniera anche radicale. E in questo momento (l’intervista risale al venerdì prima del voto, ndr) sono in ambascia come qualsiasi persona a sinistra: il Pd mi mette disagio con il suo Jobs Act ma c'è una latitanza trasversale della politica su certi temi come lavoro e previdenza sociale. Si preferisce battere altri nodi, che non sono invece in realtà il problema principale,

Lino Guanciale è anche testimonial dell'Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati

come quello delle migrazioni, fuorviante in una campagna elettorale davvero seria». Meglio parlare di fiction, allora... «Ho cominciato a fare tv seriamente a 33 anni, un’età in cui invece di solito sei bollito per il piccolo schermo e, anomalia nell’anomalia, nell'arco di poco tempo ho ottenuto un grande successo, che mi ha fatto molto comodo anche dal punto di vista pratico, devo dire, quello delle entrate...». La fermano per strada? Le fa piacere? È diventato un sex symbol... «Mi fermano soprattutto per “La porta rossa” (serie tv noir-paranormale di Rai 2 in cui interpreta il commissario Cagliostro, ndr), le ragazze dai 25 ai 35 anni in particolare per “L’allieva” (fiction tra il rosa e il giallo andata in onda su Rai 1 con oltre il 20 percento di share, ndr) e le persone più anziane naturalmente per “Che Dio ci aiuti” (la fiction che ha dato una prima popolarità a Guanciale, con protagonista una suora, sempre su Rai 1, ndr). Ma mi fermano anche come avvocato di “Non dirlo al mio capo” (serie tv giudiziaria della Rai che lo vede protagonista insieme a Vanessa Incontrada, ndr)». Comunque immagino che sia la fase in cui è ancora bello, tutto questo... «(Ride, ndr) Penso che sarà sempre bello, a parte ovviamente quando i fan sono troppo invadenti. Ma quello che mi fa più piacere è che la gente venga a seguirmi poi anche

«Sono di sinistra, ma che fatica... Faccio televisione per portare più gente a teatro»

a teatro, un mondo che non se la passa troppo bene dal punto di vista degli spettatori. Per invertire la tendenza è importante credo che gli attori che hanno successo in tv poi non scordino il lavoro a teatro, anche perché bisogna tornare ad attribuire valore a un’esperienza unica che si vive tutti insieme, attori e spettatori, nello stesso spazio e nello stesso tempo. Si può dire che faccia tv con la speranza poi di poter riuscire a portare più persone a teatro...». Come sceglie i copioni in tv? Dove la vedremo prossimamente? «Adesso che le cose stanno andando piuttosto bene posso scegliere in base alle possibilità che mi offrono dal punto di vista esclusivamente professionale, di attore. Il 2018 sarà l’anno del “2” visto che andranno in onda Non dirlo al mio capo 2, L’allieva 2 e La porta rossa 2. Poi però lascerò perdere per un po’ la tv, per far rifiatare il pubblico e dedicarmi al teatro ma anche al cinema, per il quale ho molte aspettative per il prossimo futuro». È vero che ha rifiutato offerte da Mediaset? «Sì, ho ricevuto offerte importanti ma mi sentivo a disagio da un punto di vista ideologico, visto i conflitti d’interesse dell’allora Presidente del Consiglio Berlusconi. Mi sono sentito in effetti una mosca bianca. Non ho nulla comunque contro l’azienda e senza più conflitto d’interessi non avrei grossi problemi ad accettare». Le guarda anche, le serie tv? «Certo, anche solo per dovere professionale. Amo moltissimo Breaking Bad e ritengo un capolavoro e un esempio per tutti Mad Men, che ha creato un nuovo modo di scrivere per la tv». E Gomorra? Cosa ne pensa del dibattito sulla presunta trasformazione in eroi dei criminali? «Prima di tutto è bene sottolineare come sia un prodotto di qualità e fattura senza ombra di dubbio, scritto anche molto bene. Quello della costruzione degli eroi del male è in effeti un problema. Bertolt Brecht lo risolse scrivendo una satira comica per descrivere Hitler, per esempio, ma è comunque indubbio che i cattivi, nella realtà, un fascino ce l’hanno. L’importante è cercare di bilanciarlo, quando lo si mette in tv o al cinema. Ecco, Gomorra non è una serie sempre bilanciata, a mio avviso. Così come l’americano Narcos, che rende un mito una merda come Pablo Escobar. Da attore non puoi far altro che cercare di restituire al meglio la complessità del personaggio, ma mi fosse stato proposto un ruolo in una serie come Gomorra, il problema me lo sarei posto. Che dire, speriamo che presto l’Italia riesca a esportare anche altri prodotti, non solo quelli dove c’è qualche mitra...».

«Gomorra è bella ma i criminali hanno troppo fascino: da attore mi sarei posto il problema»


SOCIETÀ / 21 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

PSICANALISI

L’arteterapia arriva anche a Faenza

DISABILITÀ

FOTOGRAFIA Anche Alex Majoli in mostra alla “Bottega” di Alfonsine

Al Museo Carlo Zauli professionisti da tutta Italia Il Museo Carlo Zauli di Faenza presenta il 10 marzo dalle 17 il nuovo dipartimento di arteterapia, dedicato all’incontro fra arte e psicanalisi. Il museo, storicamente deputato alla produzione artistica con lo scultore Carlo Zauli prima e gli artisti contemporanei oggi, diventa così anche luogo in cui, guidati da un gruppo di professionisti selezionati a livello nazionale, sarà possibile fermarsi, pensare, creare, cercare le proprie risorse e trovare le parole per raccontarsi, attraverso il mezzo simbolico dell’arte come voce narrante. Il progetto, nato da una intuizione di Laura Zauli, figlia di Carlo e vicepresidente dell’istituzione a lui dedicata, è coordinato da Anna Maria Taroni, arteterapeuta faentina, che ha riunito negli storici spazi che furono del noto artista, una serie di professionisti da tutta Italia, che si occupano a vario titolo della cura della persona. Durante il pomeriggio l’equipe di lavoro parlerà del programma del dipartimento e delle applicazioni di questa disciplina, l’arteterapia, che in Gran Bretagna è stata ufficialmente ammessa all’interno del Servizio Sanitario Nazionale nel 1981, e i cui benefici potranno essere direttamente sperimentati partecipando, su prenotazione (scrivendo una mail a annamaria@annamariataroni.it), a uno dei due workshop gratuiti che seguiranno durante la serata del 10 marzo.

AMBIENTE & SCIENZA Ultima domenica ecologica senza le auto più inquinanti Domenica 11 marzo (dopo il rinvio a causa del maltempo della giornata inizialmente prevista per il 4 marzo) ultima “domenica ecologica” nei comuni di Ravenna, Faenza e Lugo. Si tratta del provvedimento richiesto dalla Regione nell’ambito delle misure di regolazione della circolazione veicolare previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2020) contro l’inquinamento atmosferico. Varranno quindi i medesimi provvedimenti in vigore dal lunedì al venerdì (eccetto festività), dalle 8.30 alle 18.30. E cioè: all’interno del centro abitato divieto di transito per i veicoli a benzina precedenti l’Euro 2; diesel precedenti l’Euro 4; ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro 1. Potranno invece circolare liberamente i veicoli: alimentati a gas metano o gpl; con almeno 3 persone a bordo e con 2 persone se omologati a 2 posti; elettrici e ibridi; per trasporti specifici e per uso speciale. Sono poi previste ulteriori deroghe tra le quali, per esempio, quelle per i mezzi guidati da turnisti o veicoli a servizio di persone invalide provvisti di contrassegno.

Il planetario apre a tutti per la Giornata nazionale Domenica 11 marzo è in programma la 28esima Giornata Nazionale dei Planetari. Apertura straordinaria quindi al planetario di Ravenna, ai giardini pubblici, dalle 10.30 alle 18 con telescopi a disposizione di tutti, laboratori, conferenze.

DUE CARRELLI PER LA SPESA PER BAMBINI “SPECIALI” ALL’ESP PER L’INAUGURAZIONE ANCHE FULVIO ERVAS L’extracoop del centro commerciale Esp di Ravenna mette a disposizione (prima realtà della grande distribuzione in Italia) due carrelli “Caroline’s Cart” per dare la possibilità alle famiglia con bambini o ragazzi disabili di fare la spesa tutti insieme. Si tratta di un progetto realizzato da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con l’associazione Il sorriso di Giada Onlus. L’inaugurazione è in programma sabato 10 marzo alle 11.30 con l’assessora del Comune Ouidad Bakkali, la presidente dell’associazione Pamela Zingale e il direttore di Ravenna di Coop Alleanza 3.0 Paolo Gabrielli. Nel pomeriggio, invece, alle 16.30, verrà presentato il libro Se ti abbraccio non aver paura (Marcos y Marcos) dello scrittore veneto Fulvio Ervas, la vera storia di un viaggio in America tra il protagonista Franco e suo figlio Andrea, affetto da autismo. L’autore dialogherà con Pamela Zingale e Roberto Parmeggiani del Centro documentazione handicap di Bologna. Durante la giornata saranno presenti i volontari clown dell’Associazione Perepè Tazum onlus clownterapia e gli animatori per il truccabimbi nello spazio giocattolo dell’extracoop, per animazioni, giochi e intrattenimenti.

TRADIZIONI

A Cotignola la Segavecchia si porta via l’inverno Da giovedì 8 a domenica 11 marzo torna a Cotignola la Segavecchia, la più antica festa di paese che giunge alla sua 567esima edizione. La festa è legata al dominio degli Sforza, famiglia che da questo piccolo paese della bassa Romagna parte e si ramifica grazie al capostipite Muzio Attendolo Sforza, condottiero il cui figlio illegittimo Francesco sarà duca di Milano. Sorta di carnevale ritardato, quest’anno la Segavecchia si rinnova e verrà proposta in una veste inedita: protagonisti non saranno più i carri, bensì i gruppi mascherati, all’insegna di una tradizione consolidata e riconosciuta, che è quella della cartapesta e della scuola Arti e mestieri. Rimarrà, invece, il carro che trasporta la vecchia fino al grande rogo in piazza. Tra i numerosi appuntamenti, giovedì 8 marzo alle 20.30 a sfilata in costumi medievali e giochi in piazza con i rioni cotignolesi; venerdì 9 alle 21 spettacolo comico teatrale dei fratelli Gianni e Paolo Parmiani, mentre sabato, alla stessa ora, concerto dei Musicanti di San Crispino. Domenica alle 11 dal piazzale della Pace partirà il corteo storico per la celebrazione della messa solenne con benedizione degli stemmi rionali; al pomeriggio il momento più atteso: alle 15 partirà il corteo mascherato della Vecchia, con gruppi di prima visione, accompagnato dalla banda musicale Città di Sarsina; alle 17 la premiazione dei gruppi, alle 17.30 la lettura della sentenza con lancio della bambolina e, a seguire, il rogo della Vecchia, che rappresenta le brutture stagionali o di altra natura, celebrando così la fine dell’inverno. In caso di maltempo il corteo sarà rimandato alla domenica successiva. Alle 20.30, all’arena spettacoli, conclude la serata la band The Crew. Ogni sera di festa (la domenica anche a pranzo) sarà attivo lo stand gastronomico. In piazza Vittorio Emanuele II, inoltre, sarà allestita una grande pesca di beneficenza a favore delle opere parrocchiali.

È stata inaugurata davanti a un folto pubblico sabato 3 marzo ad Alfonsine la mostra fotografica “Bottega”, che resterà aperta al Museo della Battaglia del Senio, in piazza Resistenza 2, fino a domenica 25 marzo. La mostra è presentata dal Fotoclub Controluce di Alfonsine in occasione del suo 25esimo anno di attività ed è incentrata sul principio d’insegnamento basato sul passaggio diretto di conoscenze da maestro ad allievo. Le generazioni cui si vuole dar voce nell’esposizione partono da Daniele Casadio, nato a Ravenna nel 1957, e i primi lavori del suo più celebre allievo, il fotografo ravennate Alex Majoli, fino ad arrivare a quelli che sono poi diventati allievi di Majoli e che hanno dato vita a “Cesura”, un collettivo indipendente di fotografi. In mostra scatti (oltre che di Casadio e Majoli) di Arianna Arcara, Luca Baioni, Andy Rocchelli, Alessandro Sala, Luca Santese, Gabriele Micalizzi e Marco Zanella. È possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle 9 alle 12 e il lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica anche dalle 15 alle 18. L’ingresso è libero.

Lido Adriano e Massa visti dal Collettivo/37 Domenica 4 marzo allo studio d’arte contemporanea SanVitale41 di Massa Lombarda è stata inaugurata la mostra fotografica When we were young (a bigger splash) del ravennate Collettivo/37 (composto attualmente da Serena Onofri e Lucilla Danesi). L’esposizione è suddivisa tra Massa Lombarda (dove resterà visitabile fino al 15 marzo) e Lido Adriano e nasce per far parlare tra loro i due paesi “ai confini”. A Lido Adriano la seconda sezione della mostra, intitolata When we were young (frutta della fatica), inaugurerà il 9 marzo al Cisim e sarà visitabile fino al 15 marzo negli orari di apertura del locale.

Il bianco e nero dei Portuali alla sala di via Berlinguer Sarà visitabile fino a mercoledì 28 marzo, la mostra fotografica dal titolo “Sensazioni in bianco e nero”, allestita nella sala espositiva dell'ufficio decentrato di via Berlinguer 11, a Ravenna. Si tratta del risultato di un concorso di idee riservato ai soci del Circolo fotografico portuali di Ravenna, con il solo vincolo dell’utilizzo del bianco e nero. Sono in mostra le fotografie di Giovanni D'Alba, Enzo Errichiello, Paolo Gambetti, Stefano Fazzini, Alberto Giani, Paolo Isidori, Elio Mazza, Nicholas Neri Holmen, Janina Rabottini, Enzo Sansavini, Giuseppe Stronati, Maurizio Tanzi, Dino Tasselli, Adriano Venturi ed Ezio Venturi. Aperta dal lunedì al giovedì 9-18, venerdì dalle 9 alle 12.30.


22 / SPORT RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

PALLAVOLO

Playoff, Goi mostra la via alla Bunge: «Sarà necessario essere perfetti» Il libero è il veterano della Porto Robur Costa che sfida la capolista Perugia nei quarti: il 18 marzo gara-due al Pala De Andrè. Il 26enne era in campo negli spareggi tre anni fa contro Modena di Vincenzo Benini

Dopo tre anni di attesa Ravenna torna nei playoff di Superlega, gli spareggi per l’assegnazione dello scudetto nel massimo campionato del volley maschile. Grazie al netto successo del 25 febbraio su Monza la Bunge è entrata nel gruppo delle “magnifiche otto” della pallavolo italiana con un turno di anticipo, un traguardo raggiunto dopo la bruciante esperienza della scorsa stagione, quando all’ultima giornata i ravennati furono sconfitti in casa dal rivale diretto Vibo Valentia, vedendo sfuggire l’obiettivo proprio sulla linea di arrivo. Se tre anni fa i quarti di finale furono disputati al PalaFiera di Forlì, dove finì con una sconfitta contro la corazzata Modena, questa volta si ritorna al Pala De André, con la formazione di Soli che il 18 marzo ospiterà nel ritorno la grande favorita per lo scudetto, la Sir Safety Conad. Prima di questo appuntamento, però, si disputerà il match di andata, in programma a Perugia domenica 11 marzo. Riccardo Goi è il libero della formazione ravennate. Goi, un obiettivo raggiunto con tutto il cuore... «Sì, a mio avviso con grande merito. Negli scontri diretti ci siamo comportati molto bene, vincendone la maggior parte. Abbiamo sbagliato poche partite e quando lo abbiamo fatto è anche perché ci mancavano alcuni titolari, come nelle gare di Latina e Monza». Lei è l’unico “superstite” della forma-

zione che tre anni fa partecipò ai playoff. Cosa devono attendersi gli sportivi ravennati da questa nuova sfida? «Sulla carta è un confronto proibitivo, anche perché finora in questa stagione con le cosiddette “big” siamo sempre andati male. Penso però anche che i playoff rappresentino

un’altra competizione, del tutto staccata dalla regular season. Si riparte da zero, con atmosfera molto diversa». Che cosa si aspetta da Perugia? «Mi aspetto degli avversari ancora più forti e concentrati. Sarà durissima, ma spero che la Bunge riesca finalmente a esprimere la sua

Sotto Riccardo Goi esulta al Pala De Andrè con i compagni: il 25 febbraio vincendo contro Monza la Bunge ha guadagnato i playoff. Il libero lombardo gioca a Ravenna dal 2013

pallavolo migliore, come ha fatto con formazioni di medio livello. Anche solo per metterli in difficoltà, sarà necessario essere perfetti, ma lo stesso potrebbe non bastare. Faremo tesoro delle esperienze passate e proveremo a goderci il momento, affrontando gli umbri a viso aperto, senza timori. La pressione sarà tutta per loro e dovremo approfittarne». Tre stagioni fa avete giocato a Forlì. Questa volta, invece, riportate i playoff al Pala De André dopo 21 anni. L’ultima partita è infatti datata 19 marzo 1997, con l’allora Area di Ricci che perse 3-2 con Bologna. C’è un po’ di emozione? «Di sicuro è una bellissima soddisfazione giocare di fronte al nostro pubblico, a Ravenna. Prevedo un palazzetto tutto pieno, da brividi, e sarà una gioia anche per i Rvs, i tifosi organizzati che ci seguono in ogni parte di Italia. I nostri sostenitori potrebbero diventare l’ottavo uomo in campo, aiutandoci come spesso è capitato in campionato. In campo sentiamo il loro calore, che ci dà una grande carica». Cosa si ricorda dei playoff disputati al PalaFiera contro Modena? «Anche lì eravamo reduci da una bella regular season, culminata con il settimo posto. Ho vissuto sensazioni molto piacevoli, anche perché contro gli emiliani riuscimmo a vendere cara la pelle, vincendo un set, e a fine partita ricevemmo l’applauso del pubblico».

Sul prossimo numero di R&D in distribuzione dal 15 marzo

Anteprima

Ravenna Festival Magazine 2018 INSERTO SPECIALE DI 12 PAGINE con anticipazioni e approfondimenti sugli eventi della prossima edizione della grande manifestazione artistica internazionale


SPORT / 23 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

Cresciuto nel settore giovanile dell’Acqua Paradiso Monza Nato a Viadana, in provincia di Mantova, il 24 agosto del 1992, Riccardo Goi è il giocatore che da più tempo veste la maglia giallorossa. Il libero è infatti alla sua quinta stagione a Ravenna, per la precisione dal 2013, anno in cui inizia la sua avventura nella Cmc allenata da Marco Bonitta, attuale direttore generale del Porto Robur Costa (all’epoca questa carica era ricoperta da Giuseppe Cormio). Cresciuto nel settore giovanile dell’Acqua Paradiso Monza, nel 2010 si trasferisce a Reggio Emilia, dove viene lanciato in A2 proprio da Bonitta, tecnico dell’Edilesse Conad. La stagione successiva cambia l’allenatore (c’è Hugo Conte), ma inizia a giocare con Orduna, cosa che accade anche nel torneo 2012-13 (con coach Cantagalli), che rappresenta il trampolino di lancio verso la Superlega. Il primo campionato a Ravenna lo salta quasi tutto a causa di un infortunio, mentre dall’anno successivo, sotto la guida di Kantor, ricopre il ruolo di vice-Bari, ritagliandosi uno spazio sempre maggiore in seconda linea, in particolare in fase di difesa. Nella stagione 201617, con Soli come allenatore, diventa titolare fisso e leader del settore arretrato.

In quella occasione lei dava il cambio a Bari. Quest’anno invece sarà il leader della seconda linea. Che consigli darà ai suoi compagni? «Meglio lasciar fare a gente come Orduna e Marechal, che ha molta più esperienza. I più giovani, come me, dovranno mettere in campo tanto entusiasmo e spavalderia, senza timori, con la voglia di dare il massimo in partite che ogni atleta vorrebbe giocare». Tornando al passato, lei è uno dei pochi giocatori rimasti alla Bunge dalla scorsa stagione. Cosa ricorda dello scontro diretto perso con Vibo Valentia? «Quel giorno non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco, fermandoci a un passo dal traguardo. È stata una grande scottatura, che ci ha lasciato dell’amaro in bocca, ma che ci

ha fatto anche reagire. Dopo, infatti, abbiamo mostrato il nostro vero valore, riscattandoci con la qualificazione in Challenge Cup». Alla sua quinta stagione di fila a Ravenna, cosa si aspetta dal futuro? Spera un giorno di vestire la maglia azzurra? «È ancora presto parlare del futuro, preferisco stare concentrato sui prossimi impegni. Certo è che io ho un altro anno di contratto e che a Ravenna sto benissimo, ma prima di tutto penso a chiudere al meglio questa stagione. Per quello che riguarda la nazionale, è ovvio dire che sarebbe realizzare un sogno che ho fin da bambino. Si può raggiungere però solo giocando bene, cercando di crescere in modo ulteriore, e di sicuro la Bunge è il posto giusto per migliorare sia dal punto di vista tecnico, sia da quello caratteriale».

LE PARTITE DEL WEEKEND

CALCIO, IL RAVENNA IN TRASFERTA A BERGAMO IN UNO STADIO DA SERIE A Volley donne: la Conad ospita Soverato Basket: De Andrè soldout per Orasì-Fortitudo Ecco il programma dei più importanti appuntamenti sportivi di un weekend. CALCIO Viaggio in terra lombarda per il Ravenna: a Bergamo domenica 11 marzo (ore 14.30) allo stadio “Atleti azzurri d’Italia” (dove gioca anche l’Atalanta) sfida all’AlbinoLeffe. Gli avversari biancazzurri occupano una Calcio: il nuovo acquisto del tranquilla posizione a un Ravenna, Simone Palermo passo dai playoff, ma allo stesso tempo sono alla ricerca di un successo che manca da cinque partite. Rinforzati a centrocampo dall’arrivo dello svincolato Simone Palermo, i giallorossi devono mantenere il vantaggio di tre punti sulla penultima posizione del Santarcangelo che significa playout con il fanalino Fano. VOLLEY La Bunge partecipa ai quarti di finale dei playoff sabato 10 marzo alle 20.30 a Perugia (vedi articolo principale). Mercoledì 14 marzo la formazione di Soli disputerà l’andata della semifinale di Challenge Cup, ospitando al Pala de André (ore 20) i turchi del Maliye Piyango Ankara. In A2 femminile la Conad torna a giocare un match di domenica: l’11 marzo al PalaCosta (ore 17) le biancorosse attendono Soverato, rivale diretta in zona playoff. BASKET Nella Final Eight di Coppa Italia, dove ha raggiunto la finalissima (persa contro Tortona) battendo squadre come Casale Monferrato e Fortitudo Bologna, l’Orasì si è tolta di dosso tutte le insicurezze dell’ultimo periodo in campionato, dove si rituffa con entusiasmo. Di fronte a loro, però, i giallorossi si ritrovano ancora i felsinei della Consultinvest, di sicuro intenzionati a riscattare il ko di qualche giorno fa: match in programma domenica 11 marzo (ore 18) in un Pala De André da “sold out”. In Serie B l’Orva proverà a difendere il suo fortino di Lugo nella sfida di sabato 10 marzo (ore 20.30) con i Tigers Forlì, mentre sempre nella stessa serata (ma alle 21) a Pisogne, nel bresciano, i faentini della Rekico faranno visita al Costa Volpino. (vi.be.)

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24 / CULTURA / RUBRICHE RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

VISIBILI E INVISIBILI

CARTOLINE DA RAVENNA

Il profumo è quello del cinema, ma l’Oscar è un’altra minestra riscaldata

Tutto lo sporco dei secoli

di Francesco Della Torre

mittente Giovanni Gardini

posso ancora vedere queste minestrine riscaldate e La forma dell’acqua (di Guillermo Del Toro, 2017) insaporite artificialmente, quando il cinema deve Baltimora, Stati Uniti, 1962, in piena Guerra Fredda. andare avanti e gli unici passi in questa direzione li fa Elisa è muta e lavora come addetta alle pulizie in un la televisione con l’ariete Black Mirror (e non solo). laboratorio governativo dove si svolgono esperimenNon si può dire che non sia una rappresentazione ti, insieme con Zelda, l’unica amica che ha, oltre al diversa, e neanche che non si respiri il profumo del vicino di casa gay Giles. Un giorno arriva al laboratocinema, non si può non dare atto a Del Toro di non rio una creatura umanoide, apparentemente violenconoscere e non omaggiare i grandi, ma francamenta, proveniente dall'Amazzonia dove era venerata te non ne posso più di vedere sempre le stesse cose come un Dio. La creatura sarà ovviamente oggetto di che cambiano vestito. violenze (reali) da parte degli yankees e (potenziali) dei sovietici, mentre nascerà l’amore con Elisa che Oscar 2018 creerà non pochi problemi ai due. La forma dell’acqua Non voglio dilungarmi troppo su premi che non mi è un abile mosaico di citazioni cinematografiche: hanno mai entusiasmato e l’ennesima annata cinel’ambientazione è ad opera di Jean Pierre Jeunet matografica anonima. Tra i film in gara ho apprezza(Amelie, ma non solo), mentre la creatura è da una to più di tutti Tre manifesti anche se il premio come parte Il mostro della laguna nera, e dall'altra ricorda un miglior attrice alla McDormand, che da vent’anni po’ E.T. o più in generale gli “alieni buoni” dei film di recita sempre lo stesso ruolo, mi pare un po’ esagerafantascienza di questi anni; la storia d’amore è la to. Meglio, per lo stesso film, il premio al non protagoclassica Bella e la bestia mentre la grafica dei personista Sam Rockwell. Non ho visto L’ora più buia ma naggi inventati appartiene ad Avatar. Dire quindi che per Gary Oldman miglior attore non solo mi fido cieall’orizzonte non ci sia nulla di nuovo è addirittura camente, ma lo vedo essenzialmente (un po’ come Di riduttivo, e se aggiungiamo all’abile mix gli stereotipi Caprio lo scorso anno) un premio alla carriera, su Guerra Fredda e discriminazioni varie (colore della pelle e omosessualità), splendida. Chiamami col tuo abbiamo tutti gli ingredienti nome, di cui qui se ne è parlato per un dolce che più melenso e da poco e con scarso entusiabuonista non si può. Ma è prosmo, ha ricevuto solo il premio prio nella forma, nell’estetica, alla migliore sceneggiatura nella regia e nei suoi colori che non originale, scritta da James la storia acquisisce un suo perIvory (e anche qua sento odore chè, riequilibrando parzialdi riconoscimento alla carriemente la bilancia che pende ra), mentre la miglior scenegpericolosamente dalla parte giatura originale è andata a Get della banalità e del già visto. Out di Jordan Peele, un film di Mettiamoci un bel cast e una cui non so ancora nulla se non bella colonna sonora (e anche che uscirà il 18 maggio col titoqui le citazioni si sprecano…) ed lo Scappa: un thriller-horror ecco perfettamente confezionache sembra già un cult movie to la pellicola che ha vinto girato da un regista esordiente quattro Oscar: film, regia, scea basso budget, nettamente il nografia (ampiamente meritafilm che ha catturato maggiorto) e colonna sonora. Per quel mente il mio interesse in questa Guillermo Del Toro che mi riguarda mi sono notte degli Oscar. Tutto il resto, dopo la vittoria agli Oscar annoiato, perchè nel 2018 non spiace dirlo, è noia.

Le ventisei scene della basilica di Sant’Apollinare Nuovo sono un vero e proprio capolavoro. Commissionate da Teoderico, raffigurano episodi della vita di Cristo: le tredici scene a sinistra presentano miracoli e parabole del Signore, quelle a destra la sua passione e risurrezione. Proprio queste ultime rimasero per secoli ignorate a causa delle cattive condizioni di conservazione. Nel secondo volume di Vetera Monimenta, edito nel 1699, Giovanni Ciampini restituisce esclusivamente l’immagine dell’ultima cena, la prima del ciclo cristologico di destra, e ancora nel 1838 Ignazio Sarti lamentava che solo questo pannello era visibile. Si dovrà aspettare Liborio Salandri giunto a Ravenna nel 1844 – città̀ nella quale peraltro morì̀ due anni dopo cadendo da un’impalcatura nella Basilica stessa – per ammirare le scene cristologiche nella loro interezza. Giuseppe Gerola in un suo articolo su La tecnica dei restauri ai mosaici di Ravenna ricostruisce la vicenda di questi lavori e ne offre una curiosa interpretazione: «Il restauro di S. Apollinare Nuovo prende le mosse (…) dalla relazione stesa (…) dal prof. Ignazio Sarti (…). La relazione restò per qualche anno lettera morta (…). Venuto a Ravenna il Salandri e scoppiati nella cittadinanza vivi malumori per l’asportazione dei mosaici di S. Michele [in Africisco], fu tentato di distrarre l’opinione pubblica incaricando l’artefice di una fortunata pulitura che rimise in vista i quadretti della passione». Immagine tratta da Vetera Monimenta

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Sabato 17, ore 16:30 un pomeriggio al Planetario

Marco Garoni In gita sulla Luna (attività adatta a bambini a partire da 6 anni)

Il Planetario di Ravenna dispone anche di un’ampia

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NALE O I Z A N A T GIORNA ANETARI DEI PL renze oratori, Confe b la i, p o c s le e T ancora e molto altro IBERO INGRESSO L

Info e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale Santi Baldini, 4/a - 48121 Ravenna tel. 0544.62534 Lunedì-Venerdì 8.30-12.30, Martedì e Venerdì 21-23 www.planetarioravenna.it - email: info@arar.it - Ingresso intero € 5, ridotto € 2 - Prenotazione consigliata


CULTURA / RUBRICHE / 25 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

LA BIBLIOTECA DI BABELE

Il cantautore di culto per antonomasia, che ti spezza il cuore

La biografia dell’uomo occidentale e dell’Europa di Szalay

di Luca Manservisi

di Matteo Cavezzali

Il punto è che dentro quelle canzoni, dentro quei (purtroppo solo tre) dischi, c’è davvero tutta la sua vita. Tutta. Ci sono il suo malessere e la sua vena poetica, ci sono la depressione che l’attanagliava e allo stesso tempo il suo continuo chiedere aiuto, vicinanza, anche amore. Ci sono un talento musicale cristallino e la sua timidezza, l’innocenza, la solitudine. Ma ci sono perfino slanci vitali, speranze di cambiamento. E poi cupi presagi (basti pensare che la “luna rosa” del suo ultimo album secondo la tradizione cinese significherebbe l’arrivo di sciagure imminenti), momenti di leggerezza e pure dell’ironia. C’è però, sullo sfondo, in definitiva, una tristezza che ti spezza il cuore, come non succede forse con nessun altro. Perché appunto – grazie anche ai biografi del tempo – l’impressione, ascoltandolo, è quella di ritrovarsi quasi fisicamente davanti a lui e alla sua (breve e tormentata) vita, con le sue emozioni totalmente a nudo. Nick Drake d’altronde pare si esprimesse solo o quasi con la musica, che fosse questo il suo unico modo di comunicare con il mondo. Per il resto poche parole, nessun rapporto sentimentale (se non platonici, stando ad alcune biografie, o quello mai chiarito del tutto con la cantautrice francese Françoise Hardy), una mezza intervista, concerti interrotti a causa del chiacchiericcio del pubblico e passati a suonare fissando il vuoto, prima di fuggire. E poi naturalmente la depressione che lo ha portato, quella notte del 24 novembre 1974, a ingerire una quantità troppo elevata di antidepressivi (famigliari e amici non hanno mai creduto al suicidio, propendendo invece per una sorta di errore o di sfida alla sorte), dopo essersi alzato come faceva sempre per mangiare una tazza di cereali nel cuore della notte, l’ennesima senza dormire, nella casa

dei genitori nei pressi di Birmingham, dove era tornato a vivere dopo la fallimentare esperienza da solo a Londra e dove la mamma lo ha ritrovato morto la mattina dopo. Sul tavolo Il mito di Sisifo, saggio sull'assurdo di Camus. Sul piatto I concerti di Brandeburgo di Bach. Il suo terzo e ultimo disco era uscito due anni prima: Pink moon, il più classico dei testamenti artistici, solo chitarra acustica (con il suo stile, fin quasi sperimentale per l’epoca, ha creato un mondo) e voce (fatta eccezione per il pianoforte della titletrack aggiunto in un secondo momento) registrato di getto in poche ore, davanti a un estasiato John Wood (il tecnico del suono che lo ha sempre accompagnato nella sua parabola artistica): un capolavoro assoluto di cantautorato sussurrato, sfuggente eppure perfetto, di neanche mezz’ora, che ispirerà decine e decine di artisti negli anni a venire. Pink moon fu anche una sorta di reazione alla mancata attenzione prestata dal pubblico (e dalla critica) ai suoi primi due dischi – altri due piccoli capolavori prettamente acustici ma arrangiati in modo molto più ricco, grazie alla collaborazione di alcuni dei migliori artisti folk dell’isola, in particolare il secondo, Bryter Layter, con alcune sfumature perfino jazz – che lo hanno reso il cantautore di culto per antonomasia, di cui nessuno si è accorto in vita, riscoperto solo diversi anni dopo. Quando ormai era troppo tardi, quando lui aveva già finito con il pensare di essere solo un fallito. Quest’anno, a giugno, Nick Drake avrebbe compiuto 70 anni. A ricordarlo è stato anche Manuel Agnelli nella seconda puntata del suo nuovo progetto televisivo in onda in seconda serata tutti i giovedì su Rai Tre. Sarà anche poco, ma per fortuna il servizio pubblico è tornato a occuparsi di musica seriamente.

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Ogni età ha la sua crisi. Ogni luogo ha un motivo per essere lasciato e allo stesso tempo amato. Lo scrittore David Szalay canadese di nascita e ungherese di adozione -, finalista al Man Booker Prize e considerato uno dei maggiori scrittori under 40, ha scelto nove uomini, in nove momenti decisivi della loro vita, in nove paesi diversi d’Europa. Ognuno ha i suoi trascorsi, i suoi problemi. Tutto quello che è un uomo, edito da Adelphi e tradotto da Anna Rusconi, è una biografia dell’uomo occidentale e dell’Europa, un continente sospeso tra molte contraddizioni. È un libro profondo e interessante, che ha colpito la critica anche dal punto di vista narrativo. Non è un vero e proprio romanzo, ma sono storie lontane che rimandano le une alle altre, come i film scritti da Guillermo Arriaga e diretti da Alejandro Inarritu. Sono storie di solitudine e disillusione, di innamoramenti e separazioni, di seduzione e ricerca di fama e denaro. Szalay si avvicina ai personaggi e li osserva per un istante. Ci fa capire chi sono, cosa stanno facendo, in uno stralcio della loro vita, che non può che ricordarci la nostra. Ognuno crede di avere delle doti che lo possano difendere dal mondo: la ricchezza, un buon lavoro, la giovinezza spregiudicata o l’esperienza della saggezza. Eppure ognuno di loro si dimostra impreparato alla vita.

«Dopo che se ne sono andati è rimasto lì seduto per un po’. Con aria meditabonda ha fumato due Lane Park, poi si è infilato la giacca ed è uscito anche lui. Il cielo era di un azzurro serotonino superintenso, segmentato da scie di aerei a vari gradi di dispersione, qualcuna bianca, qualcuna, forse le più alte, di un rosa stravagante. Giù in basso, dove camminava lui, l’imbrunire si addensava nella stradina, argentando i parabrezza delle automobili parcheggiate. Tutto era tranquillo, e anche dentro di lui c’era un vuoto piacevole, qualcosa di simile alle finestre buie delle case accanto a cui passava, una pacifica assenza. Interni silenziosi. Nessuno in casa». Da sottolineare l’episodio finale, in cui un inglese, ex-collaboratore di Tony Blair in pensione, decide di passare l’ultimo periodo della sua vita in una tranquilla città italiana: Ravenna. Cerca conforto nella bellezza della località e nei deliziosi ravioli. Sazaly interrogato da noi a questo proposito su RD Cult ha detto: «Trovo Ravenna un posto molto evocativo. Lì senti veramente l’enormità del passato, da cui deriva una malinconia ben precisa. La sensazione che la storia ci sia passata attraverso e poi abbia proseguito». L’autore sarà a Ravenna il 19 marzo, alle 18, alla biblioteca Classense.

Appuntamento di Gusto

venerdì 9 marzo dalle ore 19.00

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Dispensa del Po I Sapori del Grande Fiume Dettagli e informazioni sulla pagina Facebook

di Cristina Faccini e Stefania M. G. Petrarolo

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26 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

PROSA

I DEBUTTI

IL MAGO DI OZ, EURIPIDE E SHAKESPEARE RILETTI DALLA NON-SCUOLA In scena la scuola media Don Minzoni, il Liceo Artistico e Flaminia. Tutti i nomi degli “attori”

Il Delitto e Castigo secondo Bogomolov Al teatro Alighieri, nel cast anche Enzo Vetrano Per la Stagione di Prosa, oltre all’adattamento dal film La classe operaia va in paradiso in scena dal 9 all’11 marzo (vedi pagina 20), il 13 e 14 marzo sarà in scena anche la rilettura di un grande classico della tradizione narrativa russa: Delitto e Castigo. Nel cast ci sarà anche Enzo Vetrano, attore, autore e regista siciliano, in questa volta diretto del moscovita Konstantin Bogolomov. Quarant’anni, Bogomolov è tra le voci più lucide della scena contemporanea russa, connotato da uno stile irriverente, provocatorio e contemporaneo. Non nuovo ad adattamenti teatrali di Dostoevskij – I fratelli Karamazov e L’idiota sono suoi precedenti lavori – anche in questo allestimento si allontana dalle influenze formali di ambientazione russa. In questo testo taglia e ricompone la vicenda legando tutti i personaggi all’oggi e ai suoi temi più scottanti, come gli omicidi gratuiti, la pedofilia, il consumismo, l’omosessualità, gli abusi di potere, l’immigrazione, la malattia terminale, la conversione religiosa. «Al tempo stesso però – dice il regista russo – ho voluto rispettare la grande ironia che caratterizza le opere di Dostoevskij, anche se nel romanzo in questione è quasi assente». Vedremo allora come il suo Raskol'nikov, qui un immigrato africano, agisce in un contesto decisamente diverso dall’originale. In scena al teatro Alighieri, con sipario alle 21

Continuano al teatro Rasi (tutti alle 21) i debutti della non-scuola, il progetto che Il teatro delle Albe che da oltre 25 anni conduce in tutte le scuole superiori di Ravenna e che ha ormai esportato nel mondo, oltre ad averlo allargato alle scuole medie. E così, sabato 10 marzo, la media Don G. Minzoni porta in scena Sentiero dorato tutta la vita ispirato a Il Mago di Oz di L. Frank Baum con Lorenzo Michele Billi, Giacomo Bocchini, Ginevra Boschi, Alessio Bucpapaj, Andi Bucpapaj, Anna Cesari, Marco Ciani, Chiara D’Andrea, Mattia Frisari, Filippo Gamberini, Francesco Gerbella, Mattia Karol Giannetto, Matteo Giliberti, Manuel Greco, Andrea Lombardi, Ernesto Moia, Giorgia Postorino, Amedeo Romano, Erik Sangiorgi, Fahim Shikder Faisal Hasan, Pietro Spizuoco, Denisa Vucaj, Camilla Zerbi, Rocco Zito e con la sezione musicale dell’Istituto. Le guide sono Salvatore Caruso, Simone Marzocchi, Agata Tomsic. Il 12 marzo tocca alla Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna con brucia Troia brucia ispirato a Troiane e Elena di Euripide con Bianca Barbagli, Giulia Bartolini, Hamza Belhaj, Omar Belhaj, Rachele Benzoni, Sara Bertozzi, Alessio Campolongo, Dario Castello, Giulia Chiechio, Simone Cicero, Andrea Comini, Greta Costantino, Lamine Danfa, Federico Ferroni, Camilla Gianini, Kastriot Gjyzeli, Linda Gori, Chiara Grassetti, Baher Guanaid, Monia Ifrah, Virginia Irali, Riccardo Laghi, Sofia Marchi, Maria Mengozzi, Riccardo Michieletti, Kingsley Ngadiuba, Elena Nikolaeva, Betul Onaran, Francesco Parma, Flaminia Pasquini Ferretti, Francesco Prati, Sofia Ragni, Michele Rossi, Tommaso Rossi, Andrea Sacco, Marco Saccomandi, Elena Sagripanti, Giada Salsano, Cristina Sozzi, Diana Scirri, Paolo Silvestroni, Serena Spadavecchia, Luca Spedicato, Anna Tosti, Luca Ugolini. Le guide sono Marco Montanari, Alessandro Renda. Il 13 marzo dal Liceo Artistico “P. L. Nervi – G. Severini” con La non proprio simpatica circostanza di Piramo e Tisbe (per non parlare del leone…) ispirato a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare con Pietro Arfelli, Caterina Bertuzzi, Sergio Bertuzzi, Marco Boccaccini, Mattia Bubbani, Chiara Capursi, Giacomo Cottinelli, Angelica Fenati, Laura Gennari, Matteo Gobbi, Elettra Godoli, Stella Locatelli, Manuel Magro, Cecilia Mancinelli, Chiara Manzali, Gioele Mariani, Giulia Mazzini, Pietro Mengozzi, Diletta Merendi, Isabella Merendi, Nicolas Merendi, Antonello Mezzina, Matilde Mieti, Adele Morini, Giorgia Mosconi, Beatrice Novati, Chiara Ossani, Anastasia Passerini, Melissa Pisu, Dario Racagni, Lucia Sacchetti, Elisa Venturi. Le guide sono Antonio Jacopo Argento, Massimiliano Rassu.

RAVENNA FESTIVAL 2018 Al via giovedì 8 marzo le prevendite per un centinaio di spettacoli Si aprono giovedì le prevendite per tutti gli eventi della XXIX edizione di Ravenna Festival (1 giugno - 22 luglio), che - con oltre 50 giorni di programmazione, più un centinaio di appuntamenti e un migliaio di artisti coinvolti - compone un mosaico di suggestioni e temi a partire dal titolo We Have a Dream e dal ricordo di Martin Luther King. Per riscoprire lo straordinario contributo del melting pot americano o celebrare la resistenza della musica alle oppressioni, per applaudire gli artisti più amati o ammirare il patrimonio della città in luoghi di spettacolo unici al mondo, i biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Alighieri, sul sito www.ravennafestival.org e attraverso la rete di prevendite ufficiali attiva presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna e gli uffici IAT di Ravenna, Teodorico e Cervia, presso Info Point Bologna Welcome e tutti i punti del circuito nazionale Vivaticket. Approfondimenti e informazioni in anteprima sul programma del festival saranno pubblicati in un inserto speciale di 12 pagine su R&D in uscita il 15 marzo.


CULTURA / 27 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

PROSA

LELLA COSTA INTERPRETA LE LETTERE DEL CUORE L’attrice a Cervia dà voce alle lettere della nota rubrica di Natalia Aspesi

AGENDA READING Una festa di compleanno per il poeta Nadiani Domenica11 marzo alle 17.30, alla Bottega Bertaccini, (corso Garibaldi 4 a Faenza) si tiene la festa per il compleanno di Giovanni Nadiani, poeta recentemente scomparso, dal titolo Ué guaglio' / Ció burdël Giovanni Nadiani in napoletano e in romagnolocon Letture di Michele Zizzari e Giuseppe Bellosi. Interventi musicali di Fabrizio Tarroni (chitarre) e Milko Merloni (contrabbasso). L'undici marzo Giovanni Nadiani avrebbe compiuto 64 anni. Traduttore, docente e ricercatore universitario, germanista, poeta, narratore, fondatore e curatore di riviste letterarie, organizzatore di eventi culturali, performer, Nadiani ha scritto anche in romagnolo, pensando in romagnolo, animato da un amore smisurato per la sua lingua madre e verso quei dialetti o le lingue considerati minori.

Serata di letteratura errante con Lorenzo Bartolini al cinetico Il 13 arzo alle 20, al Bike Bar Cinetico in via dell’Industria 3 a Cervia, serata di letteratura errante con Lorenzo Bartolini che scrive canzoni, monologhi e poesie. Dal 2004 è “cantattore” dei Formazione Minima, duo di teatro-canzone. Fa spettacoli di teatro-poesia in solitaria o in compagnia. Fa monologhi e reading.

Patrick Fogli a Liberamente con il suo nuovo romanzo Sabato 10 marzo alle 18 torna alla libreria Liberamente di Ravenna, in viale Alberti, l’autore bolognese Patrick Fogli per presentare il romanzo A chi appartiene la notte, edito da Baldini e Castoldi. Dialogherà con l'autore Nevio Galeati, direttore di GialloLuna NeroNotte. Un noir intenso.

Nato da un’idea di Aldo Balzanelli, con lo spettacolo Questioni di cuore, Lella Costa darà voce, sul palcoscenico del Teatro Comunale di Cervia mercoledì 14 e giovedì 15 marzo alle 21, alla nota rubrica tenuta da Natalia Aspesi per Il Venerdì di Repubblica, le cui lettere sono state anche pubblicate nel volume Amore mio, ti odio (ed. Il Saggiatore). E così, le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla donna che ama essere picchiata, dalla signora che s’innamora di un sacerdote, alla moglie tradita e abbandonata, dal giovane che si scopre gay, al maschio orgoglioso della sua mascolinità. Tutti hanno imbracciato la penna per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose delle domande. A dare voce sul palco a questa corrispondenza Lella Costa in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d’intensità e di intimità. Lella Costa sarà inoltre protagonista dell’Incontro con gli Artisti che si terrà nel secondo giorno della sua permanenza cervese, giovedì 15 marzo alle ore 18, presso il Ridotto del Teatro Comunale (l’ingresso all’incontro è gratuito).

COMICO

LA DIVINA COMMEDIA SECONDO FULLIN Alessandro Fullin sarà il protagonista del prossimo appuntamento con la rassegna di Teatro Comico all’Alighieri di Ravenna. Lunedì 12 marzo alle 21 l’attore presenterà La Divina, spettacolo “assai liberamente tratto” da La Divina Commedia di Dante Alighieri, di cui è, oltre che interprete, autore e regista. Completano il cast Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Paolo Mazzini, Mario Contenti e Ivan Fornaro.

MUSICA Est in concerto innovando Mozart Mozart fu un grande innovatore e creativo" e questo è bastato agli Est per decidere di omaggiare i capolavori mozartiani alla luce della modernità. Ne è nato il loro primo lavoro discografico, che porta il loro nome: EST – Electric String Trio (Nicola Nieddu, composizione e violino jazzi; Luca Di Chiara, contrabbassista e polistrumentista; Antonio Cortesi, violoncellista, tutti e tre memrbi dell'Orchestra Corelli. Dopo il al Teatro Comunale di Cervia,saranno di nuovo in scena per proporre questo lavoro il 9 marzo alle 21 sul palcoscenico della Sala Teatro Fellini, in Piazza Santa Maria Foris Portam a Faenza.

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28 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

LIBRI

Davide Morosinotto, una voce fuori dagli schemi Lo scrittore premio Andersen a Ravenna per incontrare i lettori I suoi libri per ragazzi da non perdere anche per un pubblico adultoxxx di Federica Angelini

Vincitore dell'ultimo premio Andersen, scrittore prolifico per pubblici di tante età, Davide Morosinotto arriva (finalmente) a Ravenna, lunedì 12 marzo, per incontrare alla libreria Longo (in via Diaz) alle 17, lettori grandi e piccoli. Sì, perché quella che in Francia e nel mondo anglosassone è da tempo una realtà radicata si sta per fortuna diffondendo anche in Italia: sono sempre più gli autori di letteratura per ragazzi che non solo possono, ma dovrebbero essere letti dagli adulti. E Morosinotto è sicuramente uno di questi. La sua produzione è multiforme, ma sempre caratterizzata da una costante: la cura della scrittura e l'originalità del punto di vista. Anche quando scrive i libri dagli intenti più didascalici come possono essere quelli per la collana i Grandissimi (dedicata ai personaggi storici) o Che Storia! (entrambe per E/Elle). Basti leggere il divertente volume in cui Morosinotto dà voce a un umanissimo Leonardo da Vinci, sempre alle prese con (capo)lavori non finiti o il volume dedicato all'11 Settembre dove sceglie di indossare i propri panni di divulgatore per rispondere in modo schietto e diretto alle domande di una bambina di appena otto anni. Oppure basta immergersi nelle avventure giovanili di Nemo, una trilogia in cui si raccontano i viaggi in cielo di colui che sarà destinato a diventare il capitano del Nautilus. Ma naturalmente a confermarne il vero talento da narratore è stato innanzitutto Il Rinomato Catalogo di Walker & Dawn (con cui appunto si è aggiudicato nel 2017 il più prestigioso premio di letteratura per l'infanzia). È la storia di

un viaggio da sud a nord, cioè dalle paludi di New Orleans fino a Chicago, e di un'avventura di quattro ragazzi ambientata negli Stati Uniti dei primissimi del '900. Uno spunto narrativo folgorante per i nostri tempi dominati da Amazon: il primo catalogo di vendita per corrispondenza, una realtà che cambiò soprattutto la vita in provincia degli americani che non avevano altro modo di accedere a certi beni. Da questo si dipana una vicenda ricca di colpi di scena alternati a momenti in cui emergono i trascorsi dei protagonisti e la loro voglia più o meno consapevole di riscatto. Avvincente e coraggiosa, è una storia che non ha nulla delle piccola quotidianità in cui spesso si ripiegano tanti libri per ragazzi (e non solo), ma ha invece la forza dei grandi romanzi di formazione (e anche la lunghezza). Più o meno ciò che si può dire anche dell'ultimo lavoro di Morosinotto che di nuovo cambia ambientazione, epoca, personaggi e storia per un'operazione se possibile ancora più fuori dagli schemi del panorama a cui siamo abituati. La luce di due sfolgoranti stelle rosse è infatti ambientato a Leningrado durante la Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti sono due gemelli di tredici anni allontanati dalla città, insieme ai loro coetanei, per timore dell'assedio tedesco. E anche qui c'è l'elemento del viaggio come avventura e crescita, anche se è un viaggio di ritorno, e c'è l'idea di farli scrivere entrambi in prima persona alternando le loro penne dai colori diverse (nota a margine: entrambi questi romanzi, pubblicati da Mondadori, si dinguono per copertine graficamente efficaci e anch'esse fuori dalle consuete immagini e composizioni a cui siamo abituati), arricchite di illustrazioni e soprattutto di

Il suo ultimo lavoro è ambientato a Leningrado durante la Guerra Mondiale

Sopra l’autore, sotto le copertine dell’ultimo romanzo e del “Catalogo” appena riedito in economica da Mondadori

“note a margine” di un censore del regime sovietico che rilegge i diari a posteriori, con un effetto talvolta comico irresistibile. Storia drammatica in un contesto tragico dove i personaggi si chiamano compagni e vogliono essere buoni comunisti, dove i tedeschi per una volta vengono visti da est, dove a cadere per il lettore sono frontiere immaginarie che pure esistono anche se il muro di Berlino è caduto da ben prima che nascessero i lettori per cui il libro è pensato. Ma il consiglio è di leggerlo anche a chi, nel 1989, era già ragazzo o adulto.

LIBRI Mazzeo torna nella sua città con Non avrai altro luogo

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Per la rassegna “Il tempo ritrovato” mercoledì 14 marzo alle 18 alla biblioteca Classense arriva l’autrice Marilia Mazzeo che presenterà Non avrai altro luogo (L'Iguana) dialogando con Eraldo Baldini. Marilia Mazzeo è nata a Ravenna, ma vive a Venezia da molti anni. Dopo aver studiato Architettura ha deciso di cambiare rotta e dedicarsi alla scrittura. Ha pubblicato la raccolta Acqua alta (Theoria 1997), i romanzi Parigi di periferia (EL 1998) e La ballata degli invisibili (Frassinelli 1999) e una serie di racconti, alcuni tradotti in inglese, tedesco e francese, per antologie, giornali e riviste.

La Ravenna disegnata dall’architetto Bolzani al Grinder Al Grinder Coffee Lab appuntamento l’8 marzo alle 18 con la guida Ravenna disegnata dell’architetto Paolo Bolzani, edita da Reclam. La rassegna torna poi il 22 marzo.

Poesia e musica con i poeti del cuore Domenica 11 marzo, alle 18, all’Hotel Ala d’Oro per la rassegna Caffé letterario di Lugo una serata tra poesia e musica, in collaborazione con il Conservatorio G.B.Martini di Bologna con Johannes Brahms & Friedrich Nietzsche, al Pianoforte: Leonardo Tommasini, voce Giovanni Barberini. I poeti del cuore raccontati attraverso i loro versi e la musica di grandi compositori. (Ingresso e aperitivo 8 euro; ingresso, aperitivo e cena a buffet 17 euro).


CULTURA / 29 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

LA MOSTRA

Tra industria e arte, il gusto di un’epoca con le ceramiche Lenci Centoncinquanta pezzi in mostra della celebre Manifattura di Torino che fece la storia del design nel Ventennio

Alla gloriosa Manifattura Lenci di Torino è dedicata la mostra al Mic di Faenza (aperta fino al 3 giugno 2018), a cura di Valerio Terraroli e Claudia Casali, con la collaborazione di Stefania Cretella e Maria Grazia Gargiulo. Sono esposte 150 opere provenienti dalla Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero, la più importante e ricca collezione dedicata alla storica manifattura torinese, a cui si aggiungono, per un confronto, alcuni esemplari della Manifattura Essevi (che ne imitava lo stile, fondata nel 1934 da Sandro Vacchetti, fuoriuscito dalla Lenci). La Manifattura Lenci nacque su iniziativa di Enrico Scavini e della moglie Elena König Scavini nel 1919 per produrre bambole e “giocattoli in genere, mobili, arredi e corredi per bambino”, ma anche un particolare tessuto per arredi, arazzi, bambole conosciuto, appunto, come “pannolenci”. Nel 1927 l’azienda decise di aggiungere a quella produzione una linea di piccole figure e oggetti in ceramica smaltata, dando vita, a partire dal 1928, a un ricchissimo catalogo di sculture d’arredo e oggetti, quali vasi, scatole e soprammobili in terraglia fatta a stampo e dipinte che divennero immediatamente di moda tra la piccola e media borghesia italiana. Per raggiungere lo scopo e conquistare un largo mercato, la manifattura Lenci si avvalse della collaborazione creativa di importanti artisti torinesi come Sandro Vacchetti, Gigi Chessa, Mario Sturani, Abele Jacopi, Ines e Giovanni Grande, Felice Tosalli, ma anche la stessa proprietaria, Elena König Scavini, alla quale si deve la fortunata serie delle “Signorine”: fotografia al femminile della piccola borghesia torinese dei pieni anni Trenta. Le sculture ceramiche di Lenci traevano ispirazione

dalle contemporanee riviste di moda, tra scene di costume e figure di giovani donne accattivanti e maliziose, raccontando il gusto di un’epoca e di una società. Donne sportive, attrici, ma anche scene galanti, balli di coppia, temi rurali e mitologici, favole, grotteschi e buffi bambini, nudi femminili al limite del lezioso e donne giocosamente provocanti, accanto a Madonne con Bambino, delicate e rassicuranti, sono il repertorio visivo di una collettività in bilico tra le alterne vicende storiche del Ventennio, status symbol immancabili nei salotti della bor-

AGENDA D’ARTE Bazzocchi e Spadoni parlano di avanguardia russa alla sala d’Attore Il 9 marzo alle 18 saranno ospiti del Centro Relazioni Culturali alla sala D’Attorre a Ravenna (via Ponte Marino) Marco Antonio Bazzocchi e Claudio Spadoni, critico d’arte. Il tema è offerto dall’esposizione allestita al MAMbo di Bologna, Revolutija: da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Prossimo appuntamento martedì 13 marzo Speciale Romagna: Letizia Magnani, Quella strana idea di Romagna, ed Minerva.

Tra Klimt e Schiele alla Casa Matha con Maria Rita Bentini e Alberto Giorgio Cassani Sabato 10 marzo alle 17.30, nella Sala Grande della Casa Matha (piazza Andrea Costa) a Ravenna si svolge la conversazione a due voci dedicata all'arte e all'architettura di inizio Novecento a Vienna dal titolo “1918. Bellezza e abisso. Klimt, Schiele, Wagner, Moser.” A dialogare saranno Maria Rita Bentini dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Ravenna e Alberto Giorgio Cassani dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Ravenna.

Una sala dedica Czaschka al Museo delle Cappuccine A distanza di un mese dalla scomparsa dell’artista viennese, il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo celebra la figura e l’opera di Jürgen Czaschka con una serata in suo onore e l’inaugurazione di una sala espositiva del museo dedicata ai suoi lavori. All’appuntamento, sabato 10 marzo alle 18, interverranno il sindaco Eleonora Proni, Diego Galizzi, direttore del Museo Civico delle Cappuccine, Liliana Santandrea, direttrice della Scuola Comunale d'Arte “B. Ramenghi” di Bagnacavallo e Alberto Zannoni dell’Opificio della Rosa. A seguire esibizione del violoncellista Antonio Cortesi.

ghesia italiana. Allo stesso tempo Lenci è stata un’importante realtà industriale ed economica e una straordinaria avventura artistica capace di guardare ad esempi europei, come le Wiener Werkstätte di Vienna e le porcellane tedesche e danesi, e di competere a livello internazionale con le maggiori manifatture ceramiche. Visite guidate gratuite (incluse nel prezzo del biglietto) ogni domenica alle 10.30 a partire dall’11 marzo. Il catalogo è edito da Silvana editoriale in italiano e in inglese.


30 / CULTURA RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

JAZZ JAZZ & DINTORNI Raimondo Raimondi presenta il suo album Isole al Socjale con Ivete de Souza Venerdì 9 marzo alle 21.30 al teatro Socjale di Piangipane il compositore ravennate Raimondo Raimondi presenta il suo nuovo album Isole. Formatosi sulla chitarra classica e leggera, Raimondi ha sviluppato negli anni uno stile molto personale caratterizzato dalla fusione di elementi tratti dalla chitarra brasiliana e dagli strumenti a corda di area mediterranea (mandolino e mandoloncello in primis). Al Socjale il disoc sarà eseguito con tanto di orchestra live (diretta da Giuseppe Zanca). Ospite la cantante Ivete de Souza.

La tradizione napoletana rivisitata al Mariani con il quartetto del pianista Giulio Di Nola Venerdì 9 marzo all’osteria del Mariani di Ravenna (via Ponte Marino) la canzone d’autore napoletana incontra il jazz attraversando un secolo di musica. Sul palco il pianista Giulio Di Nola, la cantante Virginia Mancaniello, Max Turone al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria.

Il festival Crossroads a Massa e Fusignano Appuntamento con l’australiana Sarah McKenzie e i Licaones del sassofonista Bearzatti Due appuntamenti questa settimana in provincia di Ravenna nell’ambito di Crossroads, festival di jazz (e dintorni) itinerante in tutta la regione, Si parte – come anticipato anche sullo scorso numero – giovedì 8 marzo a Massa Lombarda, alla sala del Carmine, con la cantante e pianista australiana Sarah McKenzie e il concerto che ripercorre il suo ultimo disco Paris in the rain, accompagnata da Jo Caleb alla chitarra, Geoff Gascoyne al contrabbasso e Sebastiaan de Krom alla batteria. Venerdì 9 marzo (alle 21) si passa invece all’Auditorium Corelli di Fusignano per il concerto dei Licaones (foto). Le loro prime gesta sono state immortalate su Lounge Party (2005) e Licalecca (2006): annate significative nelle carriere del sassofonista Francesco Bearzatti e del trombonista Mauro Ottolini, principali ideatori della musica del quartetto. Per entrambi era il momento di un rapido passaggio dalle prime esperienze alla piena maturità artistica. Da allora si sono tutti e due imposti come solisti di punta del jazz italiano, conquistando anche le scene internazionali. Ora il concerto “The Return” segna appunto il piacere di riprendere in mano un progetto dal notevole potenziale musicale: brani scanditi con verve e ironia all’interno di una cornice acid jazz dentro la quale vorticano elementi blues, funky, latin. La musica dei Licaones è immediata ma mai scontata, forte del trascinante tocco ballabile conferito dalla batteria di Paolo Mappa e del groove di Oscar Marchioni, un tastierista la cui esuberante inventiva non è stata ancora ben recepita in Italia (tant’è che ormai da anni è di base in Francia). L’improvvisazione jazzistica scorre poi col massimo estro: le trascinanti volate di Bearzatti e Ottolini hanno un effetto galvanizzante, col loro sound verace e una pronuncia in cui convivono divertissement e pura eccitazione cinetica.

Al Marlin si “avvicina” Spiagge Soul con la New Orleans dei The Indians Venerdì 9 marzo al Marlin di Punta Marina nell’ambito della rassegna di avvicinamento al festival Spiagge Soul concerto dei The Indians, trio jazz romagnolo che si ispira al sound di New Orleans.

Allo Zingarò tra atmosfere balcaniche, musica gipsy e canzone francese con i Quai Des Brumes Mercoledì 14 marzo allo Zingarò di Faenza appuntamento con le contaminazioni tra musica gipsy, atmosfere balcaniche e klezmer, canzone francese e jazz con i Quai Des Brumes, terzetto guidato dal clarinettista ferrarese Federico Benedetti, accompagnato dal chitarrista turco-olandese (ora di stanza in Italia) Tolga During e da Roberto Bartoli al contrabbasso.

MUSICA POPOLARE

LE FEMME FOLK AL MAMA’S Sabato 10 marzo alle 21.30 al Mama’s Club di Ravenna concerto delle Femme Folk. Si tratta del quartetto romagnolo composto da Donatella Antonellini (organetti, chitarra, castagnette e voce), Valeria Cino (contrabbasso), Nicoletta Bassetti (viola, violino e voce) e Caterina Sangiorgi (flauto traverso e voce) che propone un mix di valzer, bourrée, scottish, liscio, mazurke, pop, rock, jazz e classica.

Leggo anche d’estate perchè mi piace RAVENNA

S PIAGGE

da maggio a settembre in tutti gli stabilimenti balneari


CULTURA / 31 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

DANTE IN MUSICA CONCERTI ROCK Man Forever, il batterista degli Oneida al Clandestino Giovedì 8 marzo dalle 22.30 al Clandestino di Faenza fa tappa il tour italiano di Man Forever, progetto avant-rock di John Colpitts, ossia Kid Millions batterista degli americani Oneida.

Al Cisim gli Actionmen e i francesi Le Singe Blanc

A San Francesco la discesa agli inferi tra gli avari del Poeta Tra letture di Battiston e Magnani, immagini e concerto della Cappella Musicale

Venerdì 9 marzo al Cisim di Lido Adriano concerto dei bolognesi Two Moons (dark-wave; sabato 10 invece doppio live con i ravennati Actionmen (hardcore-punk) e il “regressive” rock dei francesi Le Singe Blanc.

BURATTO-CARUSI PER MIKROKOSMOS Prosegue a Ravenna la 20esima edizione della stagione musicale “Mikrokosmi”, sotto la direzione artistica di Barbara Valli. Domenica 11 marzo, alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri ospiti saranno due artisti tra i più acclamati nel panorama nazionale e internazionale nei loro settori, il soprano mantovano Eleonora Buratto e il pianista ravennate Nazzareno Carusi. In programma musiche e brani di Tosti, Mozart, Alfano, Liszt.

Garage con i Gentlemens, Mara e Scudellari all’Abajur Venerdì 9 marzo dalle 21.30 garage-blues rock con i marchigiani Gentlemens al circolo Abajur di Ravenna che domenica 11 (dalle 18.30) ospita i cantautori ravennati Mara e Giacomo Scudellari (con il nuovo disco).

I Belize al Bronson tra X Factor e trip hop Sabato 10 marzo al Bronson di Madonna dell’Albero i lombardi Belize, noti anche per il passaggio televisivo nei casting dell’ultima edizione di X Factor, tra cantautorato in italiano, elettronica e trip hop. Al Fargo, il bar del Bronson in centro a Ravenna, il 14 marzo invece concerto della cantautrice umbra Vespertina, alle 21.

Slow pop al Moog con gli americani Loch Lomond Domenica 11 marzo dalle 19 al Moog di Ravenna appuntamento con gli americani Loch Lomond, “slow pop” da Portland con alle spalle 15 anni di carriera.

Il folk-blues di Vinsanto al circolo Kinotto Domenica 11 marzo al circolo Arci Kinotto di Borgo Masotti concerto di Vinsanto, progetto folk-blues del faentino Bruno Orioli.

CLASSICA

La Cappella Musicale della Basilica di San Francesco presenta il terzo appuntamento della rassegna “Incanto Dante” domenica 11 marzo alle 18.30 nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Il pubblico assisterà a una “discesa agli inferi” con i brani scelti dal VII, VIII e IX canto dell'Inferno. Consuelo Battiston e Roberto Magnani, sono i lettori che si alterneranno ai commenti musicali della Cappella Musicale e alle immagini proiettate. Il coordinamento delle letture è affidato a Chiara Lagani di Fanny&Alexander (E-Production). «Il nostro viaggio nella Divina Commedia prosegue – dichiara il direttore della Cappella musicale, Giuliano Amadei – con l’esplorazione dei canti che il poeta aveva pensato di dedicare agli avari, ai prodighi, ai collerici e che si conclude nella città di Dite. La città del fuoco. Vibrano, i versi, perché sono straordinariamente attuali; una certa polemica rissosa, un desiderio di distruggere l’avversario prima con la calunnia e la cattiveria, poi con la forza, riportano alla contemporaneità. Crediamo di offrire alle persone uno spettacolo culturale che utilizzi la musica e le parole per offrire spunti di riflessione mai scontati. “Taci, maladetto lupo! Consuma dentro te con la tua rabbia” è in fondo il monito di Dante a non farsi trascinare dall'ira, che consuma senza costruire, quando le migliori forze andrebbero impiegate con un senso di missione virtuosa, propria della vita. Gli spettatori potranno immergersi nelle suggestioni dantesche dei gironi degli avari e dei prodighi, che rotolano in senso opposto – senza sosta – pesanti macigni, destinati a scontrarsi in eterno. Il commento musicale sarà teso a sottolineare lo sforzo e la fatica dei dannati, mentre la coreografia per immagini, riprese nella biblioteca del Centro Dantesco dei Frati Francescani e dalla produzione dell’artista Claudia Marinoni, esalta la sensazione di immersione in questo viaggio verso la città di Dite, nel cuore dell'Inferno». Ingresso libero.

CLASSICA E DINTORNI Emma Pestugia al piano per le Donne Giovedì 8 marzo, alle 21 al Palacongressi di Ravenna, Emilia Romagna Concerti presenta il Concerto per la Festa della donna con la giovane pianista Emma Pestugia che presenterà in prima assoluta un brano della compositrice Silvia Colasanti e brani di Schumann, Prokofiev, Liszt e Rachmaninov.

Da Siria e Iran al Lugo Music Festival Il Lugo Music Festival, curato dal direttore artistico Matteo Penazzi, torna il 10 marzo alle 20.30 all’aula magna della scuola “Silvestro Gherardi” con il concerto dal titolo “Silk route/Via della seta”, dedicato alle musiche tradizionali dall’Oriente. Per l’occasione si esibirà l’orchestra della scuola Gherardi, accompagnata alla voce dal siriano Ahmad Alhelani e poi dal palestinese Ahmed Tanbouz (voce e percussioni), dall’iraniano Kaveh Mirhosseini (percussioni), Emanuela Bassi (pianoforte), Domenico Banzola al flauto, Lucia Slot al violino, Mario Brucato al clarinetto, Susanna Cocchi (flauto).

Musica sacra corale in chiesa a Russi Domenica 11 alle 17 nella chiesa arcipretale di Russi parte la prima rassegna di musica sacra corale di Russi con il Coro Ludos Vocalis e musiche di Anerio, Labaro, Rheinberger, Jenkins, Olà Gjelo, Rutter.


Rassegna ”2 Days Cult Movie”

32 / CINEMA

(2017) di Martin McDonagh Oscar 2018 Miglior attrice protagonista e Miglior attore non protagonista - Quattro Golden Globe 2018

RAVENNA&DINTORNI 8-14/3/2018

gio.8 - ven.9: 21.00 • sab. 10: 19.00 - 21.00 dom. 11: 17.00 - 19.00 - 21.00 mer. 14: 21.00

• Cinemacity • Ravenna

Hitler contro Picasso e gli altri di Claudio Poli mar. e mer.: p.u. 20.30

Benvenuti a casa mia

di Philippe de Chauveron fer.: 17.50-20.25-22.35; sab. e dom.: 15.15-18.20-20.25-22.35

The Lodgers Non infrangere le regole di Brian O'Malley fer., sab. e dom.: 20.30-22.40

Ricomincio da noi

di Richard Loncraine fer.: 17.45-20.15; sab. e dom.: 15-17.45-20.15

Il giustiziere della notte

di Eli Roth fer.: 17.50-20.20-22.50; sab. e dom.: 15.10-17.50-20.20-22.50

Nome di donna

di Marco Tullio Giordana fer.: 17.50-20.20-22.40; sab. e dom.: 15.15-17.50-20.20-22.40

Vengo anch’io

di Corrado Nuzzo, Maria Di Biase fer., sab. e dom.: 17.45-20.25-22.35

Red Sparrow (v.m. 14)

di Francis Lawrence fer.: 17.50-20-22.55; sab. e dom.: 15-17.50-20-22.55 Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano: gio. p.u. 21

Lady Bird

di Greta Gerwig fer.: 17.45-20.45-22.55; sab. e dom.: 15-17.45-20.45-22.55

Puoi baciare lo sposo

di Alessandro Genovesi fer.: 17.50-20.30-22.35; sab. e dom.: 15.10-17.50-20.30-22.35

Due gran figli di... di Lawrence Sher sab. e dom.: p.u. 15

È arrivato il Broncio di Andres Couturier fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15.30-17.45

Quello che non so di lei di Roman Polanski

Rassegna ”Cartoon kids”

(2018) di Luciano Ligabue

(2018) di Sergio Manfio

lun.12 - mar. 13: 21.00

sab. 10: 17.00 dom. 11: 15.00

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Ravenna

Il filo nascosto

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Paul Thomas Anderson gio.: 17.45-20.10; fer. (escluso gio.), sab. e dom.: 17.45-20.10-22.55

La vedova Winchester

di Guillermo Del Toro gio., ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.30-21

di Peter Spierig, Michael Spierig fer., sab. e dom.: p.u. 22.55

• Cinedream •

Belle & Sebastien Amici per sempre

Hitler contro Picasso e gli altri

di Clovis Cornillac fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: p.u. 15

Faenza

di Claudio Poli mar.: p.u. 21

Benvenuti a casa mia

di Ryan Coogler gio., mar. e mer.: p.u. 22.55; da ven. a lun.: 20.05-22.55

di Philippe de Chauveron fer. (escluso ven.): 20.45-22.45; ven.: 17.50-20.45-22.45; sab. e dom.: 15.20-17.30-20.45-22.45

La forma dell’acqua The Shape of Water

The Lodgers Non infrangere le regole

Black Panther

di Guillermo Del Toro fer., sab. e dom.: p.u. 20.20

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino fer.: p.u. 17.45; sab. e dom.: 15-16-17.45

• Cinema Mariani • Ravenna

Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh gio., ven. e mer.: p.u. 21; sab.: 19-21; dom.: 17-19-21

Leo da Vinci Missione Monna Lisa

di Sergio Manfio sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15 (per la rassegna “Cartoon Kids”)

Made in Italy

di Luciano Ligabue lun. e mar.: p.u. 21 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

• Cinema Jolly •

di Brian O'Malley fer., sab. e dom.: p.u. 22.45

Il giustiziere della notte

di Eli Roth fer. (escluso ven.): 20.25-22.45; ven., sab. e dom.: 17.50-20.25-22.45

Nome di donna

di Marco Tullio Giordana fer.: 20.45-22.45; sab. e dom.: 18.45-20.45-22.45

Vengo anch’io

di Corrado Nuzzo, Maria Di Biase fer. (escluso ven.): p.u. 20; ven.: 18-20; sab. e dom.: 15-16.55-20

Red Sparrow (v.m. 14) di Francis Lawrence fer. (escluso ven.): p.u. 21; ven.: 17.30-21 sab.: 15-17.30-21.45; dom.: 15-17.30-21

Puoi baciare lo sposo

di Alessandro Genovesi fer. (escluso ven. e mar.): 20-22.45; ven.: 17.50-20-22.45; sab. e dom.: 15.20-18.50-20-22.45

È arrivato il Broncio

Cinema Mariani - Ravenna

www.cinemamarianiravenna.com di Andres Couturier ven.: p.u. 18; sab. e dom.: 15-16.55

Il filo nascosto

di Paul Thomas Anderson fer.: p.u. 21.45; sab. e dom.: 15.20-21.45

Belle & Sebastien Amici per sempre di Clovis Cornillac ven.: p.u. 17.40; sab.: 15.15-17.40-20; dom.: 15.15-17.40

La forma dell’acqua The Shape of Water di Guillermo Del Toro fer.: p.u. 20.20; sab. e dom.: 18-20.20

A casa tutti bene

di Gabriele Muccino fer. (escluso mar.): p.u. 20.20; sab. e dom.: 15.15-20.20

Black Panther

di Ryan Coogler fer. (escluso ven. e mar.).: p.u. 21.45; ven.: 17.30-21.45; sab. e dom.: 17.20-21.45

Call me by your name di Luca Guadagnino Proiezione in lingua originale: mar. p.u. 21

• Cinema Italia • Faenza

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Guillermo Del Toro gio.: p.u. 21.15 (proiezione in lingua originale); ven., sab. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15

Coco

di Lee Unkrich, Adrian Molina sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15; (per la rassegna “La casa di Pinocchio”

Quello che non so di lei di Roman Polanski dom.: p.u. 19;

mar.: p.u. 21.15

Made in Italy

DA GIOVEDÌ 8 A MERCOLEDÌ 14 MARZO gio.: p.u. 21 (per la rassegna “Giovedì Club”)

La forma dell’acqua The Shape of Water

di Guillermo Del Toro ven., sab., dom. e lun.: p.u. 21

di Luciano Ligabue lun.: p.u. 21.15 (per la rassegna “2Days Cult Movie”)

• Cinema Moderno •

• Cinema Sarti •

di Amanda Kernell gio.: p.u. 21

Ricomincio da noi

Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Faenza

di Richard Loncraine fer.: p.u. 21.15; sab.: 18.30-21.15; dom.: 16-18.15-21.15

• Cinema Europa • Faenza

Lady Bird

di Greta Gerwig gio.: p.u. 21 (proiezione in lingua originale); ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 17.30-19.15-21

• Cinema San Rocco • Lugo

La forma dell’acqua The Shape of Water di Guillermo Del Toro ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.40; dom.: 16.30-18.45-21

Bigfoot Junior

di Jeremy Degruson, Ben Stassen dom.: p.u. 14.15 (per la rassegna “Cinema in famiglia”)

• Cinema Moderno • Fusignano

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino sab. e dom.: p.u. 21

• Cinema Gulliver • Alfonsine

Due sotto il burqa di Sou Abadi

Castel Bolognese Sami Blood

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I primitivi

di Nick Park sab.: p.u. 17.30; dom.: p.u. 15.30

• Cinema Sarti • Cervia

Nemiche per la pelle di Luca Lucini ven.: p.u. 20.45

Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh sab. e lun.: p.u. 21; dom.: 17-21

• Cinema Jolly • Russi

L’ora più buia

di Joe Wright sab. e dom.: p.u. 21

• Cinema Palazzo Vecchio • Bagnacavallo

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

Hitler contro Picasso e gli altri di Claudio Poli mar. e mer.: p.u. 21.15


JUNIOR / 33 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

TEATRO/1

I grandi classici del mare in scena a Faenza Moby Dick al Masini, Capitani coraggiosi alla Casa del teatro A Russi, invece, Sogni - Arlecchino e la bambina dei fiammiferi

Un’immagine dello spettacolo Capitani coraggiosi in scena alla Casa del Teatro

TEATRO/2 Gli allievi del grande Mimmo Cuticchio con Bianca come la neve, rossa come il fuoco Il Teatro del Drago propone, domenica 11 marzo alle 11, dentro al Museo La Casa delle Marionette, lo spettacolo Bianca come la neve, rossa come il fuoco della compagnia Atelier La Lucciola, Nadia Parisi e Alessandro Prestipino, allievi del grande maestro e “puparo” Mimmo Cuticchio; uno spettacolo di teatro di narrazione e di figura che si si ispira ad una delle fiabe trascritte da Giuseppe Pitrè, tra i primi a comprendere il valore delle storie e leggende tramandate oralmente. Manovrando a vista delle marionette da tavolo, Nadia Parisi racconta l'avventuroso viaggio che il principe Federico intraprende alla ricerca di una fanciulla dal nome Bianca-come-neve-rossa-come-fuoco: secondo la maledizione di una vecchia strega, infatti, il giovane non si potrà mai sposare se non con colei che porta questo nome. Dopo numerose peripezie, il principe riuscirà a trovarla, prigioniera in una torre, e a liberarsi dalla maledizione. Visto il limite dei posti a disposizione, è consigliata la prenotazione telefonando dal lunedì al venerdì al numero 0544 509590 (dalle 10 alle 14) oppure al numero 392 6664211 (tutti i giorni dalle 10 alle 18), o ancora inviando una mail a info@teatrodeldrago.it.

LABORATORI Come si fanno le pozioni? Lo si scopre alla Rocca di Riolo Terzo e ultimo laboratorio, domenica 11 marzo, con la magia di Harry Potter alla Rocca di Riolo Terme. Dalle 15 i bambini dai 5 ai 10 anni potranno partecipare a un laboratorio di Poziologia per imparare a preparare pozioni magiche, con l’utilizzo di erbe e ingredienti misteriosi: come si crea la pozione Aguzza-ingegno? Il costo è di 5 euro. La prenotazione è obbligatoria.

Fine settimana di spettacolo in famiglia. A Faenza, domenica 11 marzo alla Casa del Teatro alle 21 va in scena lo spettacolo Capitani Coraggiosi, tratto naturalmente dal celebre romanzo di Rudyard Kipling e portato in scena dalla compagnia veronese Bam Bam Teatro. Da un altro grande classico, uno dei libri che ha fatto la storia della letteratura, è tratto lo spettacolo che va in scena sempre domenica 11 e sempre a Faenza, ma alle 16 al teatro Masini. La compagnia I Guardiani dell’Oca presenterà infatti per la rassegna Favole Moby Dick. Lo spettacolo musicale, messo in scena con attori e pupazzi, è interpretato da Tiziano Feola, Raffaella Mutani e Tommaso Di Giorgio. Atmosfere del tutto diverse invece a Russi, dove al teatro Comunale, l’11 marzo alle 16 la compagnia ravennate Drammatico Vegetale porta in scena lo spettacolo che è un medley di storie classiche: Sogni - Arlecchino e la bambina dei fiammiferi.

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34 / GUSTO RAVENNA&DINTORNI 8-14 marzo 2018

MONDO VINO

Lo scalpitante trebbiano, ricco di sorprese e utilità In Romagna copre quasi un terzo delle superifici coltivate a vitigno con il maggior concentramento in provincia di Ravenna di Fabio Magnani

LO STAPPATO Un vino originale: il Forlì Bianco Brò di Fabio Magnani - glistappati@gmail.com

Vi segnalo, a proposito delle aziende che sperimentano il Trebbiano, quello dell’azienda “Noelia Ricci”. Il “Forlì Bianco Brò” 2016 ottenuto da un 93% di Trebbiano romagnolo e un 7% di Pagadebit. Il mosto di Trebbiano è fermentato direttamente in acciaio e poi macerato per sei mesi sulle bucce del Bombino bianco in Romagna spesso identificato col nome del vino: Pagadebit. La freschezza acida al palato è ferma, decisa, una lama. Piacevole. Chiusura sapida dall’accento appena salino. Il naso particolare, forse non per tutti. Mescola odori di cenere ed erbe aromatiche tra cui spicca l’origano. Un tratto di buccia di agrumi essiccati, leggera confettura e frutta a guscio sul finale. A me è piaciuto: originale, da abbinare a piatti di pescato.

Che fine ha fatto il Trebbiano di Romagna? Il Trebbiano è uno dei vitigni più coltivati in Italia, una grande famiglia che non esclude di certo la Romagna che è una degna rappresentante di questa varietà. Ora, non fate gli schizzinosi e non storcete il naso quando si parla del Trebbiano solo perché finisce imbottigliato nei vini da poco prezzo, perché questo vitigno è ricco di sorprese. Un vino di solito dall’acidità fresca quasi dissetante che rende il vino scalpitante al palato e con un naso leggero, quasi neutro, caratteristica, quest’ultima, perfetta per fare il Brandy. D'altronde con il Trebbiano alias Ugni blanc, i francesi ci fanno il Cognac e molto altro. Tornando al nostro Trebbiano c’è da dire che, nel panorama enologico della nostra regione, il Trebbiano romagnolo si posiziona ad un 32% per superficie coltivata in EmiliaRomagna. Inutile dire che il maggiore concentramento lo troviamo in provincia di Ravenna, con circa il 75% della superficie vitata. Ricordo quando ero un ragazzino e giravo per campagne e aziende romagnole, che del trebbiano me ne parlavano e c’era anche fiducia in questo vitigno da parte di molti produttori. Mi raccontavano di come producesse molto e di come fosse un problema in termini di qualità, anche se dava soddisfazione, mi dicevano, vedere come un grappolo di Trebbiano, più grande rispetto agli altri, riempiva la mano di chi vendemmiava. Ricordo che c’era chi andava studiando i diversi cloni di Trebbiano, provava macerazioni spinte, tagli con vini provenienti da altre uve per cercare farlo piacere al grande pubblico. Girando per enoteche e scaffali il Trebbiano romagnolo si trovava ed erano rappresentazioni dell’idea che ogni azienda si faceva su questa varietà. Poi qualcosa è successo. For-

se le mode, la mancanza di soddisfazione dei vignaioli, hanno fatto si che non si parlasse più né di Trebbiano né di quanto fosse incantevole berlo in estate. È diventato un vino da secondo scaffale, quello dei supermercati per intenderci, dove lo trovate celato in ogni tipo di confezione magari con nomi di fantasia. Più facile trovare chiare diciture “Trebbiano Toscano” o “d’Abruzzo” che Trebbiano romagnolo. Eppure, anche se molti lo ignorano, questa varietà a bacca bianca è un simbolo della nostra Romagna quanto il nervoso Sangiovese e l’inflessibile Albana. Il Trebbiano romagnolo non è considerato un pregiato frutto dei nostri vigneti ingiustamente visto che ha caratteristiche tali da poter essere vinificato in spumante come in versione secca ferma o per fare il brandy o basi alcoliche per altri distillati. Insomma, le sue utilità sono così tante che non possiamo ignorarlo e declassarlo come vitigno minore giacché tutti, alla fine, lo sfruttano. Il Trebbiano romagnolo è naturale protagonista della viticoltura della nostra pianura. È resistente alle malattie, fiorisce dove altre varietà periscono e

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GUSTO / 35 8-14 marzo 2018 RAVENNA&DINTORNI

Aceti, spumanti, Vin Santo e Gin: i mille volti di un vino semplice

NOTIZIE GOLOSE A Pinarella di Cervia una settimana con la Sagra della Seppia

Il mosto di Trebbiano romagnolo si usa anche come mosto cotto per fare Aceto Balsamico di Modena Igp e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.

Da martedì 13 a domenica 18 marzo torna a Pinarella di Cervia la Sagra della Seppia, giunta così alla 20esima edizione. Gli stand, fra cui una sala coperta riscaldata da 500 posti a sedere, sono allestiti nello spazio di fronte al centro commerciale della località balneare. Ricco il menù di piatti di pesce, molti dei quali a base di seppia, ma anche altre specialità della gastronomia romagnola. L’apertura del ristorante è alle 19. Sabato e domenica anche a pranzo. Tutte le sere sono previsti intrattenimenti musicali.

Dal Trebbiano Toscano, altro clone si ottiene uno dei vini passiti più famosi al mondo: il Vin Santo. Le uve del Trebbiano romagnolo e non solo, diciamo la famiglia dei trebbiani, sono le più utilizzate per le basi spumanti giovani e freschi in Italia e in Europa. Le considerevoli esportazioni verso Germania, Austria e Francia ne sono una prova. Il Trebbiano “della fiamma” era un nomignolo dato dai nostri anziani al Trebbiano romagnolo per via della colorazione d’orata quasi rosa che il chicco assumeva nei momenti di forte maturazioni nelle estati troppo calde. C’è chi usa il Trebbiano romagnolo per fare basi alcoliche destinate alla produzione di Gin distillato oggi molto in voga, in sostituzione delle basi di alcoliche ottenute dai cerali.

frutta ottime quantità con una gradazione media. Il quadro olfattivo del Trebbiano romagnolo è piuttosto leggero, tecnicamente è considerato un’uva quasi neutra e per questo perfetta, appunto, per la preparazione di acquaviti e basi alcoliche. Ci sono state sperimentazioni in passato che hanno dimostrato che alcuni cloni di Trebbiano romagnolo, però, hanno un buon quadro olfattivo e armonia di gusto nei limiti del Trebbiano. Tanto è vero che in passato leggevo di una sperimentazione dove un biotipo derivante da un clone specifico di Trebbiano denominato “Cenni” risultò essere di buon profumo fruttato, floreale e armonico di palato perché i parametri di acidità erano piacevoli. Il Trebbiano Romagnolo fa parte della storia di queste terre ed è un vino semplice e di immediata beva che si presta bene per un aperitivo estivo a base di crudità, che non impegna il naso con ridondanti profumi e facilita il piacere di una beva dissetante. Il vino non è solo corpo, struttura e tanti profumi ma anche semplice gioia di bere. Esattamente come possiamo fare con un bel calice di buon Trebbiano romagnolo.

Cena Slow a Palazzo Baldini di Boncellino coi piatti dell’Osteria Ophis Nuovo appuntamento organizzato dalla condotta Slow Food di Godo-Bassa Romagna dedicato alle “Chiocciole di Slow Food”, cene proposte da chef e locali di alta qualita gastronomica selezionati dall’associazione a livello nazionale. Lunedì 19 marzo (ore 20.30) a Palazzo Baldini di Boncellino arriva l’Osteria Ophis di Offida e i piatti dello chef Daniele Maurizio Citeroni. Menù di 7 portate con vini eccellenti in abbinamento. Costo 42 euro (48 per in non soci). Info e prenotazioni cell. 347 4524084; slowfoodbassaromagna@gmail.com.

COSE BUONE DI CASA Pavlova, una vera dolcezza con lemon curd e frutti rossi di Angela Schiavina

Il freddo continua e così vi propongo un dolce russo particolarmente calorico. La ricetta è di Veronica Geraci, maestra Aici di Torino. Si tratta della Pavlova con lemon curd e frutti rossi Ingredienti per la meringa: 225 gr. di zucchero vanigliato, 140 gr. di albumi, 2 cucchiaini di maizena, un cucchiaino di aceto di vino bianco. Per il lemon curd: 200 gr. di zucchero semolato, 90 gr. di burro, 3 uova, il succo e la scorza grattugiata di un limone bio grande. Per decorare: 300 gr. di panna fresca da montare 250 gr. di frutti rossi (ribes, lamponi, mirtilli, more...) Preparazione: preparare il lemon curd frullando lo zucchero con la scorza del limone grattugiata fino ad ottenere un composto molto fine. Trasferire lo zucchero in un tegamino e aggiungere le uova, poi amalgamare bene con una spatola,

aggiungere il succo di limone filtrato, il burro a cubetti e cuocere a bagnomaria mescolando in continuazione fino a che non si sarà addensato. Ma non deve bollire. Ci vorranno circa 10 minuti. Versare la crema in una ciotola e far raffreddare. Preriscaldare il forno a 140 gradi. Iniziare a montare gli albumi nella planetaria o altro contenitore, quando diventano spumosi aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta e montare fino a quando il composto diventerà lucido e sodo. Allora aggiungere la maizena e il cucchiaino di aceto, montare ancora per 30 secondi. Prendere una placca e foderare con un foglio di carta forno. Con la meringa fare un disco di circa 22 24 cm. e abbassare la temperatura del forno a 110 gradi. Infornare e cuocere per circa 45 minuti, controllando che non prenda colore. Spegnere il forno, aprire leggermente lo sportello e far raffreddare completamente. Montare la panna, aggiungere metà del lemon curd e mescolare con cura ma delicatamente. Comporre la Pavlova farcendo la superficie prima con il lemon curd poi con la crema di panna e lemon curd e decorando infine coi frutti rossi. Spolverizzare leggermente con zucchero a velo e servire.


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€ 160.000,00

Rif. 4193


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RAVENNA ZONA DARSENA Appartamento panoramico piano alto, completamente ristrutturato, mq 140, con doppio ingresso, ampio salone, cucina abitabile, 3 camere da letto, doppi servizi e cantina

RAVENNA, ZONA ANTICA MILIZIA In bel contesto condominiale di recente costruzione si vende attico composto da ampia sala con soppalco in arredo, cucina, disimp. notte, 2 camere da letto, 2 bagni e ripostiglio. Ampi terrazzi. Garage, cantina e posto auto privati.

€ 168.000

€ 245.000

tel. 0544 219628 ZONA DARSENA - libero subito!!! Appartamento posto al piano rialzato di quattro, composto da soggiorno, cucina, due camere da letto matrimoniali e bagno finestrato. Cantina e posto auto condominiale. Riscaldamento autonomo. Classe energetica G -Ep:228,98

Rif. 4158

€ 75.000

Classe energ. “D”

Studio Immobiliare

Mondo Casa tel. 0544 421396 - 335 377894

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DARSENA In contesto di recente costruzione, appartamento all’ultimo piano su 2 livelli con soffitto in legno a volta. ottimamente rifinito e razionale negli spazi con: sogg., cucina, sala da pranzo, disimpegno notte, camera matrim., bagno, ampia terrazza perimetrale. Nella parte soppalcata è stato ricavato uno studiolo a vista sul soggiorno con camera da letto e splendido bagno di pertinenza (inizialmente la sala da pranzo era una 3a letto che si può ripristinare). Cantina e posto auto coperto. oggetto molto particolare.

PONTE NUOVO Villetta a schiera centrale, in ottimo stato, con grandissimo garage, composta da cucina, soggiorno, 3 camere da letto, 3 bagni, balconi.

TRAVERSA VIA TRIESTE XX Casa singola composta da 2 appartaXX menti indipendenti. Appartamento al p. terra con soggiorno, cucina, letto, bagno, altro vano uso servizio ed ampia taverna,. Appartamento al p. primo: ingresso € XXXX ampio soggiorno, sala da pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, bagno. In corpo staccato garage e cantine. Giardino. Parzialmente da rimodernare.

RAVENNA, SAN BIAGIO XX Bellissima casa indipendente di ampia meXX tratura, con giardino di mq. 380: garage doppio, tavernetta, ripostiglio, 2 bagni, cantina al piano terra; ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucina, balcone, 3 camere, 2 bagni al piano primo. Ampio pia€ XXXX no mansardato composto da 3 vani.

Classe G/335,90

Rif. A7033 € 590.000

Cl. En. in fase di elaborazione

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Classificazione energetica in corso.

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Rif. RC 371 € 295.000

Classe energetica G KWh/mq/ anno 30,60

Agenzia Immobiliare

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MARINA DI RAVENNA XX a due passi dal mare e dal canale XX Bella villa d’angolo ristrutturata. PS: ampio garage/taverna di mq.50. PT: cortile d’ingresso, ampio soggiorno con balcone, cucina abitabile, bagno. P1°: una matrimo€ XXXX niale, due singole, ampio bagno. Mansarda abitabile con bagno con idromassaggio Tutto parquet. POSSIBILITÀ DI ACQUISTO A RISCATTO!

S. BIAGIO Appartamento indipendente, come nuovo, in zona molto tranquilla e vicino a tutti i servizi. Al piano terra con giardino in uso esclusivo di oltre 100 mq. molto appartatato. Composto da soggiorno-pranzo con zona cucina in muratura, bagno, ampio disimpegno con armadio a muro, 2 letto e garage. Ampio giardino con barbeque. Riscaldamento autonomo, clima, allarme. Consegna a breve.

SAN BIAGIO, VILLA CON GIARDINO Villa singola con giardino sui 4 lati, suddivisa in 2 bifamiliari, entrambe in vendita, disposte su 2 livelli e dotate di piena autonomia, entrambe composte da soggiorno, cucina abitabile, 3 letto, 2/3 bagni, terrazzi, garage. Ampia area esterna con posti auto coperti e giardino. Finiture raffinate, pavimenti in parquet, allarme. Zona bellissima a due passi dal centro ed immersa nella pace. Occasione anche per chi vuol abitare vicino ad amici o parenti.

ADIAC. GALLERY (VIA DOBERDÒ) Luminoso ATTICO su due livelli di piano, in ottimo stato d’uso con finiture di pregio: soggiorno, angolo cucina, 2 camere da letto, bagno, balcone e terrazza panoramica; confortevole Mansarda rifinita e abitabile con 2 vani e bagno. Ampio garage. Risc. aut. e aria condizionata.

APE in corso.

RIF. F.4: € 418.000

Cl. energ. "E" ep.: 126.

Rif. 0469 € 192.000 tratt.

Classe ”F”.

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Cl. energetica “D” ep 105,92.

Rif. 640/a € 228.000 tratt.

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