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CRONACA& ECONOMIA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 6 giugno 2013

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VIA TRIESTE

Classicana – è che le case automobilistiche continuano a pensare solo ai numeri. È calato il mercato, è aumentata la concorrenza, ma Bmw continua a chiedere un’immagine premium, un servizio premium, senza però pensare che i margini non lo sono invece più, “premium”. E allora basta. Se non sono loro a togliermi il marchio sarò probabilmente io entro fine anno a lasciarli, alla scadenza del contratto quinquennale. Resterà solo il nostro marchio Dream Car, tornerò a fare il rivenditore di auto usate, seminuove, a chilometri zero, come quando ho iniziato a Russi negli anni Ottanta. I clienti ci conoscono, garantiremo un servizio di assistenza all service, adeguato a ogni esigenza, manterremo l’officina e tutti i nostri dipendenti (che ora sono una trentina, rispetto ai 51 di qualche anno fa, ndr), anzi sto pure pensando di implementare la nostra attività con anche la carrozzeria». Dream Car, con la Bmw, ha vissuto sulla propria pelle un altro fenomeno particolare. «Da un paio d’anni avere una macchina di cilindrata superiore ai 3mila ti fa passare per ladro se non peggio. La Finanza ti ferma per strada appena ti vede. E i clienti sono scappati tutti. Adesso se solo osi parlare di una vettura oltre i 2mila, si chiudono le orecchie. Mi sono ritrovato in casa all’improvviso vettura invendibili, anche nel campo dell’usato, vetture che fino al giorno prima erano invece il nostro pane quotidiano». Dalle Jaguar alla Chevrolet. Fenomeno, questo, confermato (tanto da parlare di «caccia alle streghe», sulla base dell’esperienza con la Jaguar) anche dal Gruppo Benelli, che in questo periodo di crisi sta limitando le perdite grazie soprattutto alla diversificazione, potendo contare su tre concessionarie a Ravenna, da quella Peugeot alla Opel (subentrando a Romauto dopo la vicenda che aveva portato alla chiusura della concessionaria) fino a Lineablù, che può contare sul mar-

chio storico Volvo oltre che su Jaguar, Mazda e Chevrolet. Parliamo con Enrico Benelli che in Lineablù ci conferma le impressioni dei colleghi: «Non torneremo più ai livelli del 2008 – spiega – quando in Italia si vendevano 2,4 milioni di auto all’anno. Ora siamo a 1,2, ed è per questo inevitabile assistere a ristrutturazioni. Per quanto riguarda il nostro caso, avere più marchi ci permette di sfruttare le diverse politiche delle case e in questo periodo è buona, per esempio, la performance di Chevrolet, che ha un ottimo rapporto

E scoppia anche il caso Bmw: via dalla Dream Car, che punta sull’assistenza

qualità/prezzo». Benelli può vantare anche un’esperienza lavorativa di alcuni anni in nord Europa e non può quindi non sottolineare – in linea con quanto detto da De Stefani – le differenze fiscali rispetto all’estero dove le auto commerciali sono quasi interamente detraibili. «In Svezia poi c’è un mercato dell’usato più sviluppato, comprano, o noleggiano, tranquillamente auto con 200mila chilometri, che qui non vuole più nessuno. È un peccato perché una diversa mentalità aprirebbe anche in Italia mercati insperati. In generale qui però si dovrebbe cercare di rendere l’auto più accessibile, in particolare ai giovani. Fino a 30 anni ora i ragazzi sono fortemente disincentivati ad acquistare, per tutti i costi legati all’automobile». «Una specie in via di estinzio-

il progetto UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE «MA SENZA HOTEL TARGATO BATANI...» Come raccontiamo all’inizio dell’articolo in queste due pagine, Giuliano Gamberini, titolare della concessionaria Sva di via Trieste, ammette di non essere sprofondato nella crisi del mercato automobilistico grazie soprattutto agli investimenti nel settore immobiliare. E ne è in arrivo uno piuttosto importante proprio a fianco della propria concessionaria. Verrà infatti realizzato un nuovo parco commerciale così da andare a completare il centro Teodora. L’opera verrà realizzata con tutta probabilità il prossimo anno e sono previsti 10mila metri quadrati di centro commerciale e 20mila da sfruttare come terziario. Oltre a questi 30mila metri quadrati il progetto prevede la realizzazione di un hotel che si affacci sul Pala De André. «A causa dei ritardi burocratici dell’Amministrazione comunale – ci rivela Gamberini, titolare del progetto in compartecipazione con una delle figlie di Raul Gardini, Maria Speranza – si è tirato indietro nientemeno che Antonio Batani (titolare della catena alberghiera Select Hotels Collection, tra gli imprenditori italiani del settore di maggior successo, ndr) con cui avevamo già un accordo per la realizzazione di un 5 stelle. Grazie soprattutto al nostro Comune, invece, ora lo sta inaugurando a Cesenatico...». Ora si punta sul commerciale, quindi. «Per fortuna a Ravenna la superficie di commerciale è ancora bassa, non come a Faenza e Imola, e sarà un ottimo investimento. D’altronde il Teodora sta andando benissimo e anche la Coop è molto contenta di come hanno risposto i clienti». (lu.ma.)

ne». Incontriamo Giovanni Mazzini nel suo ufficio dell’Emiliana Motor di via Faentina. Ecco un’altra famiglia ad aver legato le proprie sorti a quelle di un marchio automobilistico, in questo caso Ford. Ora sono tre fratelli a portare avanti l’azienda aperta nel lontano 1961. «Che dire – commenta sconsolato, come i suoi colleghi delle altre concessionarie – credo che ormai possiamo essere considerati come una specie in via di estinzione. Alcuni decenni fa si vendeva forse anche un po’ di meno ma c’erano margini elevati. Negli ultimi anni invece non è più vero l’assunto che più vendi e più guadagni, perché i margini si sono ristretti al minimo. Non è possibile fare economie di scala. I costi fissi restano alti, ci sono da pagare gli interessi per le auto in stock, i magazzini, eccetera. E intanto dal 2011 ad oggi le vendite sono comunque diminuite del 50 percento». «Le case automobilistiche scaricano tutti i costi sulle concessionarie». Autopiù opera a Ravenna solo dal 2007 e ora, a seguito anche di questa crisi, copre un mercato su tre province, comprese anche Bologna e Ferrara. Da due anni ha aperto una sede anche a Lugo. «I margini si erodono sempre di più – commenta il numero uno della società, Antonio Sangiorgi, nella concessionaria RenaultDacia di via Faentina – e le case hanno scaricato sempre più tutti i costi sulle concessionarie, compresa anche la parte amministrativa, che una volta gestivano direttamente. Abbiamo fatto tutti investimenti incredibili per stare al passo con le case automobilistiche, ma ora non c’è altra soluzione che diminuire i costi e sperare che cambi qualcosa, anche se siamo tutti consapevoli che certi numeri non torneranno più».

Vicino alla Fiat apre un nuovo McDonald’s Aperto per tutta la notte il venerdì e il sabato. Da luglio Ravenna avrà la prima attività commerciale che sfrutterà la totale liberalizzazione degli orari di esercizio: sarà un ristorante della catena fast food McDonald’s. Il terzo punto in città contrassegnato dalla grande Emme gialla arriverà in via Trieste, a ridosso del cinema Astoria e di fronte alla sala bingo, nel comparto della concessionaria Sva di Giuliano Gamberini, che ha venduto il terreno alla multinazionale. Il 3 giugno il capitolo finale delle selezioni per le 40 assunzioni che hanno richiamato addirittura 600 curricula. Donna nell’80 percento dei casi, residente in provincia di Ravenna nel 95, con un diploma come titolo di studio in nove casi su dieci: questo il profilo sommario degli aspiranti lavoratori che hanno fatto i colloqui nel McDonald’s Village allestito nel parcheggio dell’Esp. I 600 che hanno presentato domanda online hanno sostenuto un test attitudinale che ha portato a una massiccia scrematura: 107 i convocati per i colloqui. In palio un contratto a tempo indeterminato: «Part-time tra 20 e 30 ore settimanali che potrà arrivare fino a 800850 euro netti al mese», spiega il 51enne Ivano Comandini che già gestisce il fast food del centro commerciale sull’Adriatica e gestirà anche il nuovo. Ci sarà una sala da 150 posti (all’Esp sono 180), altrettanti all’esterno, con tanto di corsia per prelevare i prodotti direttamente dall’auto. «Non conosciamo crisi, bisogna dirlo – commenta sempre Comandini –. Nel 2012 abbiamo avuto una crescita del 10 percento». (and.a.)

Gusto, tradizione, fantasia e accoglienza a ridosso delle valli Pane e dolci fatti in casa

RAVENNA - VIA DELL'IDOROVORA, 50 - TEL 0544.438483 FB: Acquamarina Ravenna Tripadvisor: Acquamarina Locanda & Ristorante


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