Quei bravi ragazzi...del cinema Negli anni della crisi un gruppo di giovani appassionati, partendo dal centro storico, ha reso Perugia la città ideale per chi ama il film d’autore
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i chiamano “Anonima impresa sociale” e Sant’Angelo (2009) e al Nuovo Cinema Méliès l’aggettivo non è casuale. «Anonimo è il ruo- (2012), dall’associazione Cinegatti. Fondata lo che vogliamo avere» dice Giacomo Cal- nel 2002 dai fratelli Mauro e Mirco Gatti, forti darelli, uno dei quattro fondatori. Insieme ai suoi dell’esperienza paterna e cresciuti tra le bobine e soci Andrea Frenguelli, Ivan Frenguelli e Andrea le pellicole di uno dei cinema storici della città. I Mingigrucci inaugura nel 2014 il Postmoder- loro lavoro porta avanti con passione la tradizione nissimo sulle ceneri del vecchio Modernissimo del padre Giuseppe Gatti, che dai 14 anni è stato d’Essai. «Dovevamo colmare un vuoto», spiega. proiezionista del Teatro Pavone per oltre mezzo Da allora ogni anno 50mila persone si incontrano secolo. Mentre avvia il proiettore Mirco si racsotto gli archi di Via del conta «Papà ha ottenuto il Carmine, contribuendo Iniziative autonome che patentino da operatore cialla rinascita del centro nematografico nel 1954», nascono e crescono in storico di Perugia. racconta Gatti. «Noi abNegli anni di crisi del funzione della comunità: biamo il cinema nel Dna. cinema, in cui i dati CineCon la chiusura di sale «Per colmare un vuoto» tel riportano una costanstoriche Perugia era rite diminuzione sia degli caduta nel medioevo, noi incassi che delle presenze, il capoluogo perugino abbiamo investito nel settore per lasciare un faro rappresenta , forse, un unicum nel panorama na- sempre acceso per la comunità». zionale. Numerose le sale che propongono tutto L’intento di riattivare il legame mai sopito tra l’anno film mainstream e produzioni d’autore. A i cittadini, il cinema e le vie storiche della città è queste si aggiunge il Frontone, cinema all’aperto il denominatore comune di queste iniziative. La che da giugno a ottobre accoglie il suo pubbli- collaborazione tra le varie sale permette di auco nei giardini del “borgo bello” della città. Con mentare l’offerta e quindi la domanda. Come ci una media di 150 persone a proiezione e picchi spiega Giacomo Caldarelli «Il nostro è un prodi 700 spettatori per i film candidati agli oscar, getto di coesione sociale. Siamo consapevolmensecondo i dati forniti dai titolari, rappresenta te transitori». Si definiscono cinefili e operatori una delle arene più dinamiche del centro Italia. culturali che hanno investito per rispondere ad È gestito, assieme al Cinematografo Comunale un bisogno della città. «Non abbiamo fatto altro
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quattrocolonne-news.it
Rebecca Pecori
Ingresso del Cinema Postmodernissimo lungo Via del Carmine
di
Rebecca Pecori @RebeccaPecori
febbraio 2019