...e il Divisionismo italiano In Italia il Puntinismo venne ripreso da artisti come Giovanni Segantini (18581899) e Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907), fondatori del Divisionismo. Anche questi pittori non mescolavano i colori, ma li applicavano divisi sulla tela, creando effetti ottici analoghi a quelli ottenuti da Seurat e Signac. A differenza degli artisti francesi, però, essi non usavano punti, bensì filamenti di colore ottenuti con pennellate più ampie e con i quali riuscivano a creare atmosfere più luminose e meno statiche. Di Segantini sono noti i soggetti ispirati alla vita campestre o alpina, dipinti dal vero, mentre Pellizza da Volpedo si dedicò maggiormente a temi di carattere sociale, ritraendo scene nelle quali erano illustrate le condizioni di vita dei lavoratori.
Giovanni Segantini, Pascoli di primavera, 1896, olio su tela, 98 × 155,5 cm. Milano, Pinacoteca di Brera.
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato, 1901, olio su tela, 293 × 545 cm. Milano, Museo del Novecento. Il quadro di impegno sociale più famoso di Pellizza da luminosità. Tutti marciano in modo deciso in avanti, verso Volpedo, realizzato con la tecnica del Divisionismo, è Il un tempo nel quale saranno riconosciuti i loro diritti. Si quarto stato, una grande tela nella quale è raffigurata la allontanano quindi da un passato oscuro (come la penombra marcia di un gruppo di lavoratori in sciopero. Il dipinto ha che caratterizza la parte superiore del quadro) per andare però anche un significato simbolico, reso evidente dalle incontro a un futuro più luminoso (come appaiono in piena posizioni assunte dai personaggi e dai diversi gradi di luce le figure in primo piano).
U10 - L’Impressionismo e oltre
361