METODO DI STUDIO con lessico, strategie, mappe, esposizione orale
SEMPLICEMENTE
Sintesi degli argomenti base
Didattica inclusiva
SCOPRIRE LE STEM con il Metodo delle 5 E
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Risorse digitali
Nelle pagine del libro troverai indicate tante risorse interattive che ti accompagneranno nel corso di tutto l’anno scolastico. Puoi usarle in classe con l’insegnante oppure a casa, in autonomia. Puoi accedere tramite il tuo dispositivo mobile, inquadrando i QR code.
Con i video didattici e i video interattivi potrai conoscere e approfondire gli argomenti, verificare le tue conoscenze e ripassare i concetti già appresi
I percorsi multimediali RAF LAB ti introducono agli argomenti di studio, all’insegna dell’inclusività: organizzerai meglio le tue conoscenze precedenti e i nuovi contenuti, per partecipare alla lezione in modo attivo e consapevole.
Le mappe e le immagini interattive ti aiuteranno a fissare e ripassare i concetti chiave.
GLI ANTIRUGGINE
Con le attività interattive de GLI ANTIRUGGINE potrai ripassare, recuperare e rinforzare le conoscenze acquisite. Mettiti alla prova con le domande a risposta multipla, vero/falso, completamento o abbinamento e controlla i risultati ottenuti.
Con i giochi interattivi potrai esercitarti divertendoti, mentre le attività interattive ti aiuteranno a verificare le tue conoscenze.
DIGITA IL CODICE E ATTIVA TUTTI I PROGETTI CON UN CLICK
Paola Gentile
perché Studi
EDUCAZIONE
La
Le civiltà del Mediterraneo
MAPPE
I Sumeri 136
I Babilonesi 137
Gli Ittiti 138
Gli Assiri 139
Gli Egizi 140
LIFE SKILLS
PROBLEM SOLVING 19, 99
PENSIERO CRITICO 11, 12, 22, 31, 41, 55, 69
RELAZIONI EFFICACI 12, 19, 41, 69, 99
EMPATIA 57, 79, 113, 125
SEMPLICEMENTE
Pagine per la costruzione guidata di un metodo di studio efficace in chiave inclusiva.
QUADERNO
da pag. 145 a pag. 188
La Didattica Inclusiva Digitale Integrata consente la personalizzazione dell’apprendimento attraverso percorsi innovativi e flessibili, che supportano e valorizzano i diversi bisogni educativi.
Risorse digitali
Alta leggibilità
Prima di iniziare lo studio della Storia di classe 4ª, ripercorriamo insieme il periodo che hai studiato l’anno scorso: l’inizio dell’avventura umana sul nostro pianeta!
Il Paleolitico
Gli esseri umani compaiono sulla Terra circa due milioni di anni fa.
Per un lunghissimo periodo uomini e donne non hanno prodotto testimonianze scritte, perciò non possiamo sapere con certezza quello che pensavano o facevano.
Il periodo che va dalla comparsa dell’essere umano fino all’uso delle prime forme di scrittura si chiama Preistoria, o Età della pietra. La Preistoria è a sua volta suddivisa in Paleolitico, o Età della pietra antica, e Neolitico, o Età della pietra nuova.
Durante il Paleolitico, uomini e donne iniziarono a scheggiare in maniera grezza la pietra per ottenere utensili da lavoro.
2 milioni di anni fa
5500 anni fa 10000 anni fa
Lavora in coppia. Osserva la linea del tempo e l’immagine, poi rispondi sul quaderno.
1 Quando inizia il Paleolitico? Quando termina?
2 Quali attività praticavano le persone? Quali strumenti utilizzavano?
3 Perché scheggiavano pietre e ossa di animali?
4 Che cosa impararono a fare strofinando le pietre? Per che cosa veniva utilizzato il fuoco? Dove veniva acceso?
5 A che cosa si dedicavano principalmente le donne?
6 Dove si riparavano le persone nel Paleolitico?
7 Che cosa dipingevano sulle pareti? Quale funzione avevano queste immagini? 7 6 6 5
Il Neolitico
Durante il Neolitico gli esseri umani compresero come levigare meglio le pietre per costruire utensili sempre più raffinati. Impararono a coltivare le piante, ad allevare alcuni animali e a lavorare i metalli. Con la diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento diventarono sedentari e si stabilirono in luoghi vicini a corsi d’acqua.
2 milioni di anni fa
Durante il Neolitico gli uomini e le donne da nomadi divennero : si stabilirono in luoghi dove il clima era più favorevole e il terreno fertile per la presenza di acqua.
PREISTORIA
10000 anni fa
Neolitico
5000 anni fa
............................................. alcuni
animali, come pecore e capre.
Ben presto si accorsero che da alcuni semi caduti sul terreno, crescevano germogli. Così si dedicarono all’ : impararono a seminare e ad aspettare la crescita delle piante.
Le persone vivevano in abitazioni fatte di e legno e successivamente di argilla e mattoni. I materiali con cui erano costruite dipendevano dalle risorse del territorio.
Nelle zone paludose costruivano le
Gli cuocevano l’argilla per produrre ........................
Per realizzare tessuti, le donne tessevano fili di , ricavata dalle pecore, servendosi di di legno.
Scoprirono l’importanza del .......................... che estraevano dalle rocce. I fabbri lo lavoravano per costruire e utensili resistenti. Prima lo fondevano in di pietra, poi lo inserivano negli stampi per dare la forma e infine lo battevano con un martello per rifinirlo.
Intrecciando i venivano realizzate ceste e stuoie.
Lavora in coppia. Osserva l’immagine e completa i testi con le parole date.
Con l’aumento della popolazione, alcuni villaggi si ingrandirono fino a diventare vere e proprie città. Ne è un esempio Catal Huyuk, in Anatolia, nell’attuale Turchia, un centro abitato che era a metà tra il villaggio e le future città.
Come i villaggi, infatti, Catal Huyuk era formato da semplici abitazioni e le persone si occupavano per lo più di agricoltura e allevamento; come nelle città, la popolazione era molto numerosa per l’epoca: circa 6000 abitanti.
Le case, fatte di mattoni di argilla, di due o tre piani, erano costruite una attaccata all’altra e non c’erano strade. Per questo motivo ci si spostava passando da un tetto all’altro e utilizzando scale a pioli.
Sui tetti si svolgevano le attività domestiche.
Tra una casa e l’altra c’erano cortili usati come stalle per capre e pecore.
Le abitazioni non avevano porte a livello del suolo. Per entrare si accedeva dai portelli sul tetto
Esisteva un santuario dove si celebrava il culto della dea madre, simbolo della fertilità. Nel santuario si trovavano numerose teste di toro dipinte o realizzate con l’argilla.
Le abitazioni avevano due stanze. In quella più grande si trovavano un focolare centrale e un forno per cuocere il pane.
Gli abitanti, oltre all’agricoltura e all’allevamento, praticavano l’artigianato: fabbricavano tessuti di lana e oggetti di pietra dura, conchiglia, osso.
Lavora in coppia. Osserva la ricostruzione di Catal Huyuk e inserisci i numeri nelle descrizioni corrispondenti.
Ricostruire la Storia
La parola Storia deriva da un antico termine greco, hystorìa, e significa sia “narrazione”, cioè racconto, sia “ricerca”.
La Storia pertanto è la narrazione di fatti realmente accaduti nel passato, ma anche il frutto di un attento lavoro di indagine e di ricerca svolto da studiosi chiamati storici e storiche
Lo scorso anno hai studiato la Preistoria, il periodo in cui gli esseri umani non avevano ancora inventato la scrittura e del quale rimangono solo alcune testimonianze materiali, come oggetti, resti e immagini. Quest’anno ti avventurerai nella Storia di alcuni popoli.
Conoscerai le loro vicende, le loro abitudini di vita, il loro modo di pensare e le opere compiute. Tutto ciò grazie anche alle testimonianze scritte lasciate da questi popoli e interpretate da studiosi e studiose.
Le mie ipotesi
Grazie alle prime testimonianze scritte lasciate da questi popoli, storici e storiche hanno interpretato le loro abitudini di vita, il loro modo di pensare e le opere compiute.
Osservate questa antica tavoletta incisa e fate delle ipotesi in classe.
• Di quale materiale è fatta la tavoletta?
• Con quali strumenti le persone imprimevano i segni della scrittura?
• A che cosa poteva servire questa tavoletta?
Imparo con METODO
Mi chiamo ERODOTO e sono uno studioso greco vissuto circa 2500 anni fa. Sono considerato il primo storico di tutti i tempi. Ho viaggiato molto e ho raccolto nel mio libro, intitolato Storie, documenti, testimonianze e informazioni sulla vita di molti popoli antichi. Quest’anno ti guiderò alla scoperta del mondo della Storia e ti aiuterò a creare un efficace metodo di studio.
I luoghi in cui si conservano le tracce del passato possono essere visitati da tutti e tutte: sono i monumenti storici, i siti archeologici e i musei
Le tracce del nostro passato devono essere salvaguardate per essere conosciute sia da noi sia dalle generazioni future.
Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 riguarda proprio il potenziare gli sforzi per proteggere il patrimonio culturale e naturale del mondo.
Quale, fra questi obiettivi, si occupa della salvaguardia dei beni culturali?
Fate una breve ricerca e indicate con X l’obiettivo corretto.
LIFE SKILLS Insieme
LIFE SKILLS Insieme
Quale delle discipline descritte nel testo vi piacerebbe studiare? Perché?
Discutetene in classe.
Un paleografo analizza i segni incisi su una roccia.
Una geologa al lavoro.
Un sito archeologico è un’area in cui si conservano tracce dell’attività umana del passato.
La Storia e le altre discipline
Nelle loro indagini, gli storici e le storiche utilizzano un metodo di ricerca preciso: formulano ipotesi, collocano i fatti nello spazio e nel tempo in ordine cronologico, ricercano tracce e le verificano, collegano indizi tra loro, scoprono cause e conseguenze dei fatti accaduti e, così facendo, giungono a nuove scoperte.
Per svolgere un lavoro così complesso, occorre la collaborazione di diverse discipline.
Archeologia: analizza e data i resti di antiche civiltà trovati durante gli scavi.
Paleontologia: studia i resti fossili di vegetali e animali.
Antropologia: studia le caratteristiche fisiche, i comportamenti, le usanze e le abitudini di vita degli esseri umani nelle varie società.
Paleografia: studia le testimonianze scritte del passato e decifra le antiche scritture.
Geologia : studia la composizione delle rocce e la loro trasformazione nel tempo per stabilire l’età degli oggetti ritrovati sottoterra.
Le fonti
Gli storici e le storiche studiano le fonti storiche , cioè le tracce lasciate dagli esseri umani del passato e i resti vegetali e animali. Esistono diversi tipi di fonti storiche:
• materiali, come oggetti, monumenti, abitazioni, monete (manufatti) oppure semi e ossa (ecofatti);
• visive e iconografiche, cioè immagini di vario tipo come incisioni rupestri, disegni, dipinti, cartine, fotografie;
• orali, cioè informazioni tramandate a voce come testimonianze, interviste, canti;
• scritte , tutto ciò che è stato scritto su pietre, tavolette, papiri, pergamene, carta.
Oggi le fonti possono essere conservate ed esposte nei musei e riprodotte in formato digitale nei musei virtuali, accessibili tramite Internet.
Le informazioni raccolte ed elaborate dagli storici e dalle storiche sono custodite nelle biblioteche e costituiscono una fonte preziosa. Vengono chiamate fonti secondarie, per distinguerle dalle fonti primarie, cioè quelle provenienti direttamente dal passato.
Imparo con METODO
Prima di cominciare a studiare, osserva com’è composta la pagina: leggi i titoli, soffermati sulle parole scritte con il nero più marcato (neretto) e guarda le immagini. Poi confrontati con l’insegnante e con i compagni e le compagne per capire che cosa già sai sull’argomento.
Prima di leggere, rispondi a mente alle seguenti domande, poi confrontati con la classe. Avete risposto bene?
• Ricordi che cosa ricercano gli storici e le storiche?
• Conosci già il significato di fonte storica dalla classe terza. Ricordi che cosa significa?
• Ricordi quali tipi di fonti storiche esistono?
Osserva le immagini e scrivi di quale fonte si tratta.
Imparo con l’ IMMAGINE
Imparo con l’ ESPERIENZA
INSIEME In gruppi di tre, scegliete una città o un paese del quale volete conoscere la storia degli ultimi 50 anni. Raccogliete le fonti (immagini, interviste, documenti scritti, oggetti…), anche consultando i siti Internet, e ordinatele su una linea del tempo creata da voi. Realizzate un cartellone e infine esponete la vostra ricerca all’insegnante e agli altri gruppi.
Imparo con la LINEA DEL
Colloca sulla linea del tempo le seguenti date:
753 a.C., 3500 a.C., 776 a.C., 1500 d.C., 2500 a.C., 1500 a.C. Poi rispondi alle domande a voce.
• Quale data è la più lontana da noi nel tempo?
• Quale data è la più vicina a noi?
• Quanti millenni sono indicati prima della nascita di Cristo?
• Quanti millenni sono indicati dopo?
La linea del tempo
Per ricostruire gli eventi del passato, come per esempio la storia di un popolo, gli storici e le storiche dispongono i fatti accaduti in ordine cronologico, cioè in ordine di tempo, dal più lontano al più vicino a noi.
Per fare questo utilizzano uno strumento semplice: la linea del tempo , cioè una striscia suddivisa in parti uguali che rappresentano periodi di tempo più o meno lunghi.
Grazie alla linea del tempo, è molto facile capire quando un fatto è iniziato, quando è terminato, per quanto tempo è durato e quali fatti sono accaduti contemporaneamente
Gli anni si contano a partire da un punto di riferimento: in molti Paesi del mondo questo punto di riferimento è la nascita di Cristo.
Accanto a ciascuna data sono poste le abbreviazioni a.C. (avanti Cristo) per indicare eventi accaduti prima della nascita di Cristo e d.C. (dopo Cristo) per indicare eventi accaduti dopo.
Per indicare lunghi periodi si usano i multipli di 10:
• 10 anni = un decennio;
• 100 anni = un secolo;
• 1000 anni = un millennio
Per conteggiare i secoli e i millenni vengono utilizzati i numeri romani: I (primo), II (secondo), III (terzo), IV (quarto)...
Nascita di Cristo
Le carte geostoriche
Quando studiamo la storia di un popolo, oltre a conoscere quando è vissuto, è fondamentale sapere dove è vissuto, cioè quale territorio ha occupato e i suoi eventuali spostamenti in altre zone.
Le attività e lo sviluppo di un popolo, infatti, sono strettamente collegati al territorio: se un popolo è vissuto sulla costa avrà imparato a navigare, a spostarsi e a scambiare prodotti con altri popoli; se si è insediato lungo un fiume, avrà utilizzato le acque dolci per irrigare i campi e dedicarsi all’agricoltura.
Per studiare la Storia è perciò necessario utilizzare carte che comprendono informazioni sia geografiche, come rilievi, pianure, fiumi e mari, sia storiche, come date, fasi di espansione e rotte commerciali: ecco perché si parla di carte geostoriche
Come tutte le carte, anche le carte geostoriche hanno una legenda che spiega il significato dei simboli e dei colori usati.
Imparo con la CARTA
Osserva le carte in basso e scrivi sotto ciascuna di quale carta si tratta: geografica, geostorica.
Poi completa il testo con le parole elencate: geostorica, elementi fisici, gli antichi popoli, geografica
Entrambe le carte presentano
............................................................, ma solo la carta
descrive con precisione il territorio: mare, monti, fiumi.
La carta , invece, contiene una legenda con le informazioni storiche riguardanti vissuti in quel territorio.
I quadri di civiltà
Osserva l’immagine che rappresenta alcune scene di vita quotidiana di una civiltà del passato.
Confrontati con i compagni, le compagne e l’insegnante e rispondi a voce alle domande.
Com’è il territorio? Quali elementi naturali riesci a rintracciare?
Quali attività svolgono gli uomini e le donne?
Che tipo di costruzioni vedi?
Ci sono figure più importanti di altre?
Imparo con METODO : il periodo in cui inizia la civiltà, per quanto tempo dura e quando termina.
Gli storici e le storiche si servono delle linee del tempo, delle carte geostoriche e dell’aiuto di vari collaboratori per conoscere e studiare le civiltà del passato.
Una civiltà è costituita dall’insieme di tutti gli aspetti che caratterizzano la vita di un popolo:
• il periodo di tempo in cui vive;
• il luogo in cui risiede;
• la religione in cui crede;
• le attività che svolge;
• l’organizzazione della società, cioè i gruppi in cui si suddivide la popolazione e chi comanda;
• le invenzioni e le scoperte tecnologiche
Sulla base di questi aspetti, detti indicatori, gli storici e le storiche costruiscono delle mappe, chiamate quadri di civiltà, che sono come delle fotografie che ci mostrano una civiltà in un determinato periodo.
il territorio in cui si sviluppa la civiltà.
i lavori che la popolazione svolge, sfruttando le risorse del territorio.
le invenzioni, le scoperte tecnologiche e le conoscenze di un popolo.
Questo tipo di mappa sarà presente in ogni civiltà che studierai e ti aiuterà a riassumere e a esporre a voce le caratteristiche di ciascuna.
QUANDO
Quando si è sviluppata?
Quanto tempo è durata?
ATTIVITÀ
Quali attività venivano svolte?
Come si viveva ogni giorno?
DOVE
Dove è sorta?
Come era il territorio?
CIVILTÀ
SOCIETÀ
Come era divisa la popolazione? Chi governava?
Scegli tra: attività, tempo, religione, luogo, società, tecnologia e cultura. Imparo con il TESTO
Scrivi in ogni cartellino dell’immagine a quale indicatore di civiltà si riferisce.
TECNOLOGIA E CULTURA
Quali furono le invenzioni e le scoperte più importanti? :
RELIGIONE
Quali divinità adorava il popolo?
le credenze e i riti in onore delle divinità che il popolo venera. :
la divisione della popolazione in gruppi di persone che svolgono le stesse attività e chi comanda.
Le civiltà lungo i fiumi
Durante il Neolitico, gli uomini e le donne cominciarono a praticare l’agricoltura e l’allevamento. Da nomadi divennero sedentari e costruirono i loro villaggi vicino ai fiumi, che costituivano una fonte inesauribile di acqua dolce, necessaria per la loro sopravvivenza. L’acqua dei fiumi permetteva infatti alle popolazioni di dissetarsi e abbeverare gli animali, irrigare i campi e favorire la vegetazione, spostarsi su imbarcazioni per comunicare con altri popoli e scambiare prodotti. Col tempo i villaggi si ingrandirono e divennero città. Nacquero così le prime civiltà della Storia.
Le mie ipotesi
Il fiume è un’importante via di comunicazione. Quali attività sono possibili lungo il suo corso?
La riva è intensamente abitata perché il fiume fornisce cibo e risorse in abbondanza. Quali, secondo te?
Fate delle ipotesi in classe.
Imparo con METODO
Ciao, mi chiamo GERTRUDE BELL (1868-1926). Sono un’archeologa
Nella mia vita ho viaggiato molto. Conosco diverse lingue: inglese, francese, arabo, tedesco, italiano, turco. Ma la mia più grande passione è l’archeologia!
Ho partecipato a molti
scavi e visitato città della Mesopotamia e della Turchia e ho pubblicato un libro sulle città della Siria.
LIFE SKILLS Insieme
In alcune parti del mondo, le persone non hanno abbastanza cibo. Inoltre, a causa del cambiamento climatico, il nostro Pianeta sta soffrendo: i terreni diventano sempre più aridi oppure si verificano frequenti alluvioni che distruggono i raccolti.
L’obiettivo 2 dell’Agenda 2030 si propone di sconfiggere la fame nel mondo attraverso una serie di azioni: trovare soluzioni per coltivare la terra nelle zone più aride, aiutare chi è in difficoltà, insegnare a più persone a coltivare.
Quale, fra le proposte elencate, secondo voi è la più valida?
Dividetevi in gruppi in base alla scelta fatta, discutetene insieme ed esponete agli altri gruppi il vostro punto di vista. Potete proporre anche altre soluzioni.
Imparo con la LINEA DEL TEMPO
Osserva le linee del tempo delle diverse civiltà e rispondi sul quaderno.
• Quale civiltà si è sviluppata per prima?
• Quale civiltà è durata più a lungo?
• Qual è stata la più breve?
• Quali civiltà si sono sviluppate quasi contemporaneamente?
La ziqqurat di Ur.
Dove e quando
La carta geostorica mostra i territori in cui sono sorte le prime civiltà della Storia.
Come puoi vedere, queste civiltà si svilupparono nelle pianure percorse da grandi fiumi: il Tigri e l’Eufrate in Mesopotamia, il Nilo in Egitto, l’Indo in Pakistan e India e il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro in Cina.
Nelle immagini puoi vedere anche i resti di edifici importanti che queste civiltà ci hanno lasciato.
EGIZI
POPOLI DELLA MESOPOTAMIA
Le Piramidi e la Sfinge di Giza.
POPOLI DELLA MESOPOTAMIA EGIZI
VALLINDI
CINESI
Nascita di Cristo
VALLINDI CINESI
Mohenjo-Daro. La Grande Muraglia.
CURIOSITÀ
Oggi la zona più pianeggiante della Mesopotamia è occupata quasi interamente dallo Stato dell’ Iraq . Qui l’agricoltura costituisce ancora un’importante risorsa. Tuttavia la sua ricchezza è data dal petrolio , estratto dal sottosuolo, che costituisce una fonte di energia.
LIFE SKILLS Insieme
Osservate la carta geostorica e indicate a turno quali sono i fiumi che attraversano la Mesopotamia; dove sfociano; le principali città; il deserto che si estende a ovest. Perché, secondo voi, queste civiltà sono chiamate “agricole”? Fate delle ipotesi, confrontatevi e infine controllate la definizione sul dizionario.
LA MESOPOTAMIA
Le prime civiltà agricole si svilupparono in Mesopotamia, che in greco antico significa “terra in mezzo ai fiumi”. È, infatti, una vasta zona pianeggiante compresa tra due grandi fiumi, il Tigri e l’Eufrate
In tarda estate e in autunno i fiumi uscivano dagli argini e trasformavano in un lago il territorio circostante: il lavoro nei campi si fermava. Quando però il fiume si ritirava, lasciava sul terreno uno strato di fango che rendeva la terra ricca di sostanze nutrienti, cioè fertile. In questo periodo i contadini potevano arare e seminare, soprattutto cereali, legumi e ortaggi. Infine, quando il clima era caldo e secco, essi raccoglievano il frutto dei loro raccolti.
In Mesopotamia nacquero e si svilupparono le civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi, degli Ittiti e degli Assiri
Nascita di Cristo
SUMERI
BABILONESI
ITTITI
ASSIRI
I SUMERI
Quando e dove
Gudea, re della città di Lagash.
Imparo con METODO
Nel testo le parole in neretto, cioè le parole chiave, danno informazioni importanti sul testo e ti aiutano a riassumere i concetti principali.
I primi abitanti della Mesopotamia furono i Sumeri, un popolo nomade che attorno al 4000 a.C. si stabilì nella pianura di Sumer, che significa “terra coltivata”. Col tempo essi occuparono gran parte della Mesopotamia e i villaggi si trasformarono in vere e proprie città indipendenti, chiamate città-stato. Le più importanti furono Nippur, Uruk, Ur e Lagash. Attorno al 2500 a.C. le città-stato si unirono in un unico regno per fronteggiare gli attacchi di alcuni popoli nomadi, ma nel 2000 a.C. vennero conquistate definitivamente dai Babilonesi.
Una delle più grandi invenzioni dei Sumeri fu la scrittura, che comparve nel 3500 a.C.
L’attività principale dei Sumeri era l’agricoltura. Le coltivazioni più diffuse erano cereali, come orzo e grano, legumi, come lenticchie e fave, alberi da frutto, tra cui fichi e palme da datteri; dalla pianta del lino ottenevano il tessuto per confezionare abiti.
Dopo aver letto il testo, osserva le parole in neretto e rispondi a voce.
• Dove si stabilirono i Sumeri?
• Com’erano organizzati inizialmente?
• Quando vennero conquistati dai Babilonesi?
• Che cosa coltivavano principalmente?
Imparo con la LINEA DEL TEMPO
Inserisci le principali informazioni sui Sumeri nei cartellini al posto giusto.
Usa le lettere.
A Inventano la scrittura.
B Si stabiliscono nella pianura di Sumer.
C Conquista da parte dei Babilonesi.
D Attacco di popoli nomadi.
Imparo con le PAROLE
Scoprire parole nuove è importante. Le parole evidenziate in arancione nel testo sono riportate a lato della pagina e, attraverso esercizi o spiegazioni, puoi scoprirne il significato. Per esempio, conosci il significato di “onagro”?
Scrivilo qui sotto. Se non lo conosci cercalo sul dizionario.
Le opere idrauliche
In origine la pianura di Sumer era una regione paludosa, spesso inondata dalle acque dei fiumi.
I Sumeri impararono a sfruttare le piene dei fiumi: costruirono canali 1 per deviare l’acqua e portarla nei campi lontani dai fiumi; argini 2 per bloccare le piene; bacini 3 per raccogliere l’acqua da utilizzare nei periodi di siccità; chiuse 4 , cioè sbarramenti, per bloccare il flusso dell’acqua.
Inventarono lo shaduf 5 , uno strumento utile per prelevare l’acqua dal fiume, e le passerelle 6 per attraversarlo.
In questo modo i Sumeri trasformarono il loro territorio in una immensa pianura fertile.
Per seminare i campi usavano l’aratro 7 , in legno e pietra, trainato per la prima volta da animali. Aveva una punta per sollevare le zolle di terra e un imbuto per far cadere i semi nel solco.
Usavano zappe 8 e falci 9 per tagliare le piante.
Le attività
Oltre all’agricoltura, i Sumeri si dedicavano anche ad altre attività. Allevavano pecore e capre, da cui ricavavano latte, pelli e lana, e onagri, che insieme ai buoi trainavano i carri.
Inoltre praticavano la pesca con le reti nei fiumi.
Gli artigiani fabbricavano statuette e gioielli con pietre dure. Con la grande quantità di argilla a loro disposizione, costruivano vasi e mattoni.
I Sumeri avevano imparato a fondere rame e stagno per
Imparo con il TESTO
Sottolinea nel testo le informazioni relative alle attività dei Sumeri: usa i colori indicati.
I prodotti di cui avevano bisogno
Quali animali allevavano
I prodotti dell’artigianato
I mezzi di trasporto utilizzati per commerciare
Imparo con METODO
Inserisci le parole evidenziate in colore nel testo sopra la definizione corrispondente. .....................................................................
Gruppi di persone che svolgono lo stesso lavoro oppure che possiedono lo stesso grado di ricchezza o povertà.
Tasse che le persone del popolo consegnavano al re, per esempio una parte dei raccolti, che venivano poi conservati nei magazzini della ziqqurat.
La società sumera
Le città sumere erano comandate da un re 1 , che era anche il capo dell’esercito e il sacerdote più importante. La popolazione era divisa in classi sociali, cioè in base alle attività svolte o alla ricchezza posseduta.
Le persone più potenti dopo il re erano i sacerdoti 2 , che celebravano i riti religiosi ed erano anche medici e astronomi, e i nobili 3 , che possedevano molte terre e organizzavano il lavoro nei campi. Seguivano gli scribi 4 , cioè uomini e donne che conoscevano l’arte della scrittura, e i soldati 5 , che difendevano la città.
Infine vi era il gruppo più numeroso, formato dal popolo: artigiani 6 , commercianti 7 , contadini 8 , pastori 9 , che dovevano versare i tributi.
Le donne venivano educate a occuparsi della casa e dei figli. Alcune sapevano leggere e scrivere e imparavano un mestiere. Le donne che appartenevano alla classe dei nobili potevano diventare sacerdotesse.
In ultimo c’erano gli schiavi 10 , cioè prigionieri di guerra o persone che non potevano pagare i tributi e avevano perso perciò la loro libertà. Svolgevano i lavori più pesanti.
Imparo con l’ IMMAGINE
Osserva l’immagine e inserisci i numeri corrispondenti alle descrizioni.
La religione
I Sumeri credevano nell’esistenza di molti dei: erano cioè politeisti
Consideravano divinità tutti gli elementi naturali come il sole, la pioggia, il vento, la terra, che per loro erano molto importanti perché permettevano la crescita di un buon raccolto.
I Sumeri immaginavano che gli dei fossero antropomorfi, cioè avessero aspetto e carattere simili a quelli degli uomini e delle donne, e li rappresentavano con dei simboli che li caratterizzavano.
Ogni città era protetta da un dio, al quale era dedicato l’edificio più importante, la ziqqurat. La sua statua era posta nel punto più alto della ziqqurat, il tempio, e riceveva in dono dai sacerdoti cibo e birra in cambio di protezione. In onore degli dei venivano scritti canti e poesie. Le principali divinità erano: Inanna, dea dell’amore; Enlil, dio del vento, che scatenava le tempeste; Enki, dio dell’acqua e del fiume; Anu, dio del cielo e dei corpi celesti.
Imparo con l’ IMMAGINE
Osserva l’immagine e completa la didascalia.
Nell’immagine si vede il Enki da cui sgorgano le acque di due fiumi: sono il e l’
La statua di Gilgamesh al Museo del Louvre di Parigi.
Gli occhi delle persone in preghiera erano molto grandi perché rappresentavano la loro devozione verso la divinità.
CURIOSITÀ
Per spiegare le origini del mondo e dell’umanità i Sumeri inventarono dei miti , cioè dei racconti fantastici in cui i protagonisti erano gli dei e gli eroi del passato. Il mito più famoso tra i popoli mesopotamici era quello di Gilgamesh , che racconta la storia di un re eroe (in parte essere umano e in parte dio) e del suo viaggio alla ricerca dell’immortalità.
La ziqqurat di Ur
La città era circondata da mura difensive, per proteggere gli abitanti dagli attacchi dei nemici. Le mura esterne dividevano la città dalla campagna, le mura interne separavano la ziqqurat dalla zona abitata dal popolo.
Nel tempo i villaggi sumeri divennero delle città dove abitavano migliaia di persone. Ogni città aveva un suo esercito e leggi proprie.
Ur fu una delle città sumere più importanti; nel centro della città sorgeva una gigantesca ziqqurat, un imponente edificio alto circa 26 metri dedicato al dio della luna Nannar.
È una delle costruzioni sumere meglio conservate e nel 2016 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il termine “ziqqurat” deriva dalla parola zaqaru, che in sumero significa “elevato”. La struttura sorgeva al centro della città e assomigliava a una grande torre a gradoni. Poteva essere alta tre, cinque o addirittura sette piani, collegati tra loro da rampe di scale. La sua altezza aveva anche la funzione di proteggere la costruzione da possibili inondazioni.
In cima alla ziqqurat sorgeva il tempio dedicato al dio protettore della città, dove potevano accedere solo i sacerdoti; vi si svolgevano i riti religiosi e si potevano osservare le stelle e i pianeti
Nei piani inferiori si trovava la scuola. Era chiamata edubba, cioè “casa delle tavolette” sulle quali scrivevano gli scribi. A scuola gli alunni imparavano la complessa scrittura sumera e i calcoli.
Ai piedi della ziqqurat si trovavano i magazzini, in cui venivano conservate le scorte di cibo, e le abitazioni dei sacerdoti.
La ziqqurat era realizzata con mattoni d’argilla uniti tra loro con il bitume, una sostanza impermeabile all’acqua. Era ricoperta di vernici colorate, oggi sparite.
Scrittura con pittogrammi.
Scrittura cuneiforme.
La scrittura sumera
La scrittura è stata una delle più straordinarie scoperte di tutti i tempi. Furono i Sumeri a inventarla nel 3500 a.C. circa. I motivi furono soprattutto pratici.
I sacerdoti avevano il compito di registrare tutte le merci, cioè i tributi, che venivano portate all’interno dei magazzini della ziqqurat. Inoltre dovevano calcolare quanti e quali prodotti venivano affidati ai mercanti per il commercio. Siccome non era possibile ricordare tutto a memoria, pensarono di registrare i prodotti incidendo disegni di merci o animali su tavolette di argilla morbida, servendosi di un bastoncino appuntito. Accanto ai disegni, chiamati pittogrammi, venivano incisi dei cerchietti per indicare le quantità.
Con il passare del tempo i Sumeri iniziarono a usare segni più semplici, simili a linee , che non rappresentavano più oggetti ma idee: nacquero così gli ideogrammi
Per realizzare gli ideogrammi i Sumeri usavano un bastoncino dalla punta obliqua, lo stilo, che creava segni a forma di cuneo. Ecco perché questo tipo di scrittura è stata chiamata scrittura cuneiforme
PITTOGRAMMI IDEOGRAMMI CUNEIFORME
ACQUA
Osserva come è cambiata la scrittura sumera nel tempo.
Imparo con il TESTO
Completa lo schema scrivendo sulle frecce le parole legame: tuttavia, siccome, perché, quindi.
occorrevano simboli più schematici per rappresentare anche le idee.
nacquero gli ideogrammi.
La scrittura fu inventata non potevano ricordare tutto a memoria, incisero disegni su tavolette di argilla: i pittogrammi.
i sacerdoti dovevano registrare le merci.
Diventare scriba
Per imparare i circa 600 segni della scrittura cuneiforme occorrevano molti anni di studio, pertanto solo pochissime persone potevano imparare a scrivere: generalmente erano i figli delle famiglie più ricche della città.
Nacque quindi una nuova professione, quella dello scriba. Per diventare scriba era necessario frequentare una scuola che durava diversi anni. Gli scribi svolgevano un lavoro che assicurava loro una posizione elevata nella società, perciò erano molto rispettati. A chi sapeva scrivere venivano affidati compiti molto importanti per l’economia della città-stato in cui viveva.
La scrittura, nata inizialmente per scopi commerciali, fu poi utilizzata per scrivere testi sacri, leggi, manuali di medicina e astronomia e poemi.
Imparo con METODO
Nel paragrafo Diventare scriba non sono state messe in evidenza le parole chiave Segnale tu e usale per ripetere a voce alta il contenuto.
Imparo con il TESTO
Indica con una X solo le frasi vere.
La scrittura cuneiforme era formata da pochi segni.
Per imparare a scrivere occorrevano molti anni di studio.
La scuola per diventare scriba era aperta a tutti.
Gli scribi ricoprivano un ruolo importante nella società.
La scrittura cuneiforme serviva solamente per scopi commerciali.
LIFE SKILLS Insieme
Nella società sumera non tutte le persone avevano la possibilità di andare a scuola. Secondo voi, oggi tutti e tutte hanno la possibilità di imparare a leggere e scrivere, senza distinzioni di ricchezza?
Leggete in Internet l’obiettivo 4 dell’Agenda 2030, poi discutetene insieme all’insegnante. Scrivete su un cartellone da appendere nel corridoio della vostra scuola perché è importante assicurare a tutti un’educazione di qualità.
Imparo con l’ IMMAGINE
Numera da 1 a 3 le fasi di realizzazione dei mattoni.
Invenzioni e conoscenze
I mattoni
Per costruire case e palazzi, i Sumeri utilizzavano i mattoni, realizzati impastando il materiale a loro disposizione: argilla, acqua e paglia. L’impasto era poi pressato in appositi stampi e fatto seccare al sole. Inventarono anche i chiodi per tenere insieme le parti degli oggetti in modo più saldo.
La ruota
I Sumeri inventarono la ruota piena, cioè senza raggi. In un primo momento venne utilizzata dai vasai, per muovere il tornio sul quale modellavano i vasi, successivamente fu attaccata ai carri trainati dagli onagri.
Le imbarcazioni
Per procurarsi i metalli e le materie prime che non avevano, i Sumeri facevano scambi commerciali con le popolazioni delle terre vicine. Si spostavano lungo il fiume a bordo delle prime imbarcazioni, fatte di canne e foderate con pelli di animale. Le imbarcazioni erano dotate di vela
Astronomia e matematica
I sacerdoti Sumeri osservavano il cielo dalle terrazze della ziqqurat. Credevano che gli astri influenzassero la vita degli uomini e delle donne sulla Terra.
Inventarono così l’astronomia, cioè la scienza che studia il
Lo Stendardo di Ur
Lo Stendardo di Ur è un reperto sumero conservato al British Museum di Londra. È stato ritrovato in una tomba a Ur e risale al 2500 a.C.
Si tratta di una cassa di legno decorata con conchiglie e lapislazzuli, cioè pietre di colore blu, costituita da due facce rettangolari e da due facce laterali più piccole a forma di trapezio. I lati principali sono decorati a fasce che vanno lette dal basso verso l’alto: un lato rappresenta scene di guerra, l’altro riporta scene di pace. Lo Stendardo di Ur.
Imparo con l’ IMMAGINE
1. Immagina di essere uno storico: osserva le due facce e indica quale scena è rappresentata.
2. Osserva il lato della guerra e indica con una X il completamento corretto.
I carri militari travolgono: i nemici. gli animali.
Le ruote dei carri militari sono: a raggi. piene.
I soldati indossano: elmetti e mantelli. tute militari.
I soldati tengono in mano lance: per colpire il nemico. per spingere i prigionieri.
3. Ora osserva il lato della pace e descrivilo con parole tue: quante fasce vedi? Quali personaggi riconosci? Che cosa fanno? Perché un personaggio è più grande rispetto agli altri? Chi potrebbe rappresentare? Scrivi sul quaderno.
Lato della
Lato della
I SUMERI
PRIMA DI LEGGERE OSSERVA LE IMMAGINI E RISPONDI ALLE DOMANDE.
QUANDO?
Primi stanziamenti
DOVE?
Dal 4000 a.C. (avanti Cristo) al 2000 a.C. (avanti Cristo).
Conquista da parte dei Babilonesi
Arrivano nel sud della Mesopotamia, nella pianura di Sumer. La pianura di Sumer si trova tra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate.
• Coltivano cereali, ortaggi, legumi, piante del lino e alberi da frutto.
• Allevano pecore e capre.
• Praticano la pesca.
• Costruiscono statuette e gioielli.
• Con l’argilla fanno vasi e mattoni
• Vendono i prodotti in terre lontane grazie a barche e carri.
CHE COSA FANNO?
4000 a.C.
Nascita di Cristo
2000 a.C.
COME VIVONO?
CHE COSA INVENTANO?
La città è comandata da un re e la popolazione è divisa in classi sociali:
• sacerdoti e nobili;
• scribi (uomini e donne che conoscono la scrittura);
• soldati;
• popolo (artigiani, commercianti, contadini);
• schiavi.
Inventano:
• la scrittura cuneiforme;
• la ruota piena;
• i mattoni;
• le imbarcazioni fatte con canne e pelli di animali, dotate di vela;
• l’astronomia, cioè la scienza che studia il cielo.
Sono politeisti, quindi credono in molti dei.
Le divinità principali sono: Inanna, dea dell’amore; Enlil, dio del vento; Enki, dio dell’acqua e del fiume; Anu, dio del cielo.
Ogni città è protetta da un dio a cui è dedicata la ziqqurat.
IN CIASCUNA COLONNA, COLORA L’OPZIONE CHE SI RIFERISCE AI SUMERI, COME NELL’ESEMPIO, E COMPLETA TU DOVE NECESSARIO.
Completare una mappa
1 Completa la mappa con le parole date, rispondi alle domande stimolo e ripeti a voce alta.
Società - Dove - Quando - Attività - Religione - Tecnologia e cultura
I Sumeri
: in Mesopotamia.
: dal 4000 a.C. al 2000 a.C.
Sono organizzati in città-stato guidate da re con potere assoluto.
Popolazione divisa in classi sociali.
• agricoltura
• allevamento
• commercio
• pesca
• artigianato
Quali sono le classi sociali?
• scrittura cuneiforme
• imbarcazioni
• aratro di legno
• opere idrauliche
• mattoni
• ziqqurat
• ruota piena
Sono politeisti, cioè adorano tante divinità.
Leggere una carta geostorica
2 Osserva la carta e rispondi alle domande sul quaderno.
• Su quale fiume sorgeva la città di Ur?
• Quali altre città facevano parte della pianura di Sumer?
• Su quale mare si affaccia la pianura di Sumer?
A che cosa servono le opere idrauliche?
Quali sono le divinità principali?
Ne so di
Ne so di
Ne so di
Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.
Coordinamento: Emilia Agostini
Coordinamento di redazione: Corrado Cartuccia
Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti
Redazione: Valentina Sabatini Lucarelli, Aurion Servizi Editoriali S.r.l. - Milano
Sezione STEM a cura di: Chiara Beltramini, Mauro Sabella
Percorso SEMPLICEMENTE a cura di: Martina Mastrolorenzi (coordinamento), Serena Tozzi
Progetto grafico: Mauro Aquilanti
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Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
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