SCUOLA PRIMARIA
• VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
• Prove guidate
e graduate su livelli
Con prova
COMPUTER BASED
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Coordinamento e redazione: Corrado Cartuccia
Grafica e copertina: Marco Mancini
Illustrazioni: Michele Bizzi
Referenze fotografiche: Istock, Archivio Raffaello
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Coordinamento: Paolo Giuliani
Realizzazione: Lightbox
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it - info@grupporaffaello.it
Ristampa:
Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore.
Il libro comprende 4 prove di Italiano, ciascuna delle quali è formata da quesiti che simulano le Prove Nazionali INVALSI .
Queste prove ti serviranno per rispondere a domande di vario tipo e a dimostrare così ciò che hai imparato a scuola.
Ciascuna prova è formata da un numero variabile di quesiti. Di volta in volta ti verranno fornite le informazioni di cui avrai bisogno per comprendere la domanda e per capire come fare a rispondere.
Nella prima prova saranno presenti consigli e suggerimenti per lo svolgimento corretto dei quesiti.
Alla fine di ciascuna prova, una tabella di autovalutazione ti consentirà di riflettere sugli errori commessi.
Il percorso prevede:
• una prova facilitata ;
• due prove di livello intermedio ;
• una prova di livello alto
1 TIPO A, B Facile
2 TIPO A, B Intermedio
3 TIPO A, B Intermedio
4 TIPO A, B Difficile
In questa prova dovrai dimostrare di:
• saper leggere velocemente una parola;
• scegliere la figura corrispondente fra quattro disegni.
Per scegliere la figura, metti una X sul quadratino all’angolo del riquadro dove c’è il disegno giusto (solo uno), come nell’esempio 1.
ESEMPIO 1
1Zebra X
Adesso prova tu con gli esempi 2 e 3:
ESEMPIO 2
2Poltrona
ESEMPIO 3
3Stella
In questa pagina ciascuna parola corrisponde a un solo disegno. Indica con una X il disegno corretto.
Le Prove di Italiano contenute in questo libro sono numerate da 1 a 4.
Ciascuna prova è formata da due parti:
• parte A, suddivisa in:
PRIME RIGHE DEL RACCONTO ti viene chiesto di ricavare delle informazioni dal titolo e dalle prime righe del racconto;
IL RACCONTO CONTINUA ti viene chiesto di capire il testo ricavando delle informazioni dallo svolgimento del racconto.
• parte B, FINALE DEL RACCONTO ti viene chiesto di capire il testo ricavando delle informazioni dal finale del racconto;
RIFLESSIONE SULLA LINGUA ti viene chiesto di rispondere a quesiti sulle regole ortografiche, sul tipo di parole che compongono una frase, su come è costruita una frase.
Le domande e le risposte sono di diverso tipo. Di seguito puoi osservare due esempi.
ESEMPIO 1
• Le domande possono essere “chiuse”: per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.
Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D
Devi mettere una X nel quadratino accanto alla risposta (una sola) che ritieni giusta.
Quale stagione dell’anno viene subito dopo la primavera? X
A. Giugno.
B. Estate.
C. Inverno.
D. Autunno.
• Le domande possono essere “aperte”, come quella dell’esempio che segue.
Risposta:
In quale mese dell’anno comincia l’estate?
Risposta: . giugno
La storia che leggerai ha come titolo “Bey la capretta e le tre verità” ed è tratta da una raccolta di fiabe africane.
PRIME RIGHE DEL RACCONTO
1 2 3 4 5 6
Molto tempo fa, c’era una piccola capra di nome Bey che abitava con la mamma.
Un giorno che la mamma le impedì di uscire di casa da sola, la capretta si chiuse in camera sua e preparò di nascosto un sacco da viaggio. Poi andò da sua madre e, mettendosi a tu per tu con lei, annunciò: – Non voglio più stare qui, vado a vivere nella savana!–
A1. Quali informazioni riguardanti la capra puoi trovare nelle prime righe del racconto? Metti una X per ciascuna riga di testo. Nel racconto è possibile trovare... SÌ NO
a il nome della mamma di Bey.
b qual è l’aspetto fisico della capra.
c l’età precisa della capra.
d che cosa fa la capra.
e che cosa vuole fare la capra.
Per completare correttamente la tabella, rispondi alle domande seguenti. Ti viene chiesto di trovare delle informazioni presenti nelle prime righe del racconto. Sottolinea nel testo le informazioni usando i colori indicati.
Riga a – È possibile trovare nel testo il nome della mamma di Bey?
SÌ NO
Se hai trovato il nome della mamma, sottolinealo di rosso.
Riga b – È possibile trovare nel testo un particolare dell’aspetto della capra?
SÌ NO
Se hai trovato un particolare dell’aspetto della capra, sottolinealo di verde.
Riga c – È possibile trovare nel testo l’età precisa della capra?
SÌ NO
Se hai trovato l’età precisa della capra, sottolineala di blu.
Riga d – È possibile trovare nel testo le azioni compiute dalla capra?
SÌ NO
Se hai trovato le azioni compiute dalla capra, sottolineale di arancione.
Riga e – È possibile trovare nel testo ciò che la capra intende fare?
SÌ NO
Se hai trovato ciò che intende fare, sottolinea l’informazione di giallo.
Quali colori NON hai utilizzato?
rosso verde blu arancione giallo
Ora puoi rispondere al quesito A1.
– Voglio essere libera di fare quel che mi pare, uscire quando ne ho voglia, mangiare ciò che più mi aggrada, dormire se mi vien sonno!
La mamma alzò gli occhi al cielo ed esclamò:
– Non ti avventurare nella savana: ci sono il leone, il ghepardo, la iena. È un posto pericoloso!
Malgrado i consigli, e anche le lacrime della mamma, la piccola capra si mise a cantare e a ballare di gioia; poi prese le sue cose e se ne andò. Cammina, cammina, al tramonto arrivò nella vasta distesa della savana.
– Evviva! – gridò la capretta. E si mise nuovamente a ballare e a cantare di gioia.
Ma fu interrotta da una voce nasale:
– Hum! Come danzi bene, caprettina! E che vocina dolce hai!
I tuoi occhi sono brillanti, e la tua carne così tenera che si scioglierebbe in bocca!
Chi parlava così era Bouki, la iena, che era comparsa alle spalle di Bey: il suo sorriso faceva ben vedere le sue enormi mascelle. La caprettina si mise a tremare e battere i denti dalla paura. Con una vocina che avrebbe fatto intenerire chiunque, cominciò a supplicare la iena di risparmiarla.
Bouki rifletté un istante e disse:
– Capretta, se vuoi avere salva la vita, devi dirmi in fretta tre verità: tre verità così vere che balzino agli occhi senza ombra di dubbio!
Temendo per la sua vita, la capretta provò a dire una prima verità.
– Se raccontassi a mia madre di avere incontrato una iena che non mi ha mangiato, lei non ci crederebbe per niente – dichiarò.
– Hum!!! – annuì Bouki, con il suo abituale sorriso. – È vero!
Questo è verissimo! Ora dimmi la seconda verità. La capra mormorò:
– Se tu, cara Bouki, dicessi a tua sorella di avere incontrato me senza mangiarmi, ella non ci crederebbe mai e poi mai.
– Sei ben intelligente! Ecco una verità che non si può smentire
ammise la iena.
A questo punto, preso coraggio, la caprettina, senza porre tempo in mezzo, enunciò la sua terza verità:
– Cara iena, se non mi hai ancora mangiato, è perché non hai fame.
– Hum, hum! Ecco una verità molto vera – riconobbe la iena, – in effetti ho appena divorato una grassa gazzella.
A2. Mamma capra consiglia alla figlia di non avventurarsi nella savana (righe 11-12). Con quali parole la capretta Bey potrebbe cercare di far cambiare idea alla mamma?
Per scegliere la vignetta corretta, completa il testo.
Il leone, il ghepardo e la iena: vivono nella savana. non vivono nella savana.
Il leone, il ghepardo e la iena sono animali: carnivori. erbivori.
Le capre sono: animali carnivori. animali erbivori.
Gli erbivori:
mettono in atto strategie per salvarsi dai carnivori. non possono mettere in atto strategie per salvarsi dai carnivori.
Ora puoi rispondere al quesito A2.
A. B.A3. La capretta si mette “a ballare e a cantare di gioia” per due volte. Perché Bey balla e canta di gioia la prima volta?
La capretta:
A. ha avuto dalla mamma il permesso di partire.
B. si prende gioco del leone, del ghepardo e della iena.
C. ha preso la sua decisione e si sente libera.
D. ha degli amici nella savana che l’aspettano.
Per rispondere correttamente al quesito, indica se ciascuna affermazione che segue è VERA o FALSA.
vera falsa
a Mamma capra è favorevole alla partenza della figlia Bey.
b Bey non ha mai incontrato animali feroci.
c Bey ripete più volte che vuole essere libera di fare quello che più le piace.
d Bey balla e canta insieme ad altri animali suoi amici.
Ora puoi rispondere al quesito A3.
A4. Quali parole della storia fanno certamente comprendere le cattive intenzioni della iena nei confronti della capretta?
fanno comprendere non fanno comprendere
a
La iena dice alla capra: “I tuoi occhi sono brillanti”.
b
La iena dice alla capra: “La tua carne è così tenera che si scioglierebbe in bocca!”.
c
La iena dice alla capra: “Come danzi bene caprettina!”.
d La iena dice alla capra: “Che vocina dolce hai!”.
e
Nella storia si dice che la iena ha delle enormi mascelle.
Completa le frasi e ricostruisci il testo (dalla riga 20 alla riga 24).
La capretta ha gli occhi
La capretta è fatta di una carne così da sciogliersi nella bocca della
La capretta è capace di .
La voce della capretta è .
La iena ha enormi, adatte a la .
Ora puoi rispondere al quesito A4.
A5. Leggi ciò che dice la iena.
Immagina che mamma capra abbia potuto ascoltare le parole della iena. Che cosa avrebbe detto poi alla sua capretta Bey?
A. “Doveva essere buona la gazzella per mangiarsela tutta!”.
B. “Te lo dicevo, figlia mia, di non fidarti della iena: preferisce le gazzelle alle capre!”.
C. “Vedi, figlia mia, che avevo ragione a non crederci? Se la iena non avesse incontrato la gazzella, avrebbe mangiato te!”.
D. “Le iene non sono cattive, sono stupide!”.
Per rispondere correttamente al quesito, rileggi le righe 44-45
Poi completa la frase che segue.
Bey ha appena pronunciato la verità più , cioè che la non ha più avendo appena divorato una .
Ora puoi rispondere al quesito A5.
– Capretta, hai superato la prova, sei salva, ma ora fila dritta a casa, perché fra un pochino potrei cambiare idea – sentenziò infine il carnivoro.
Bey corse veloce a casa. Come la sua mamma la vide, l’abbracciò stretta stretta. Entrambe piansero dalla gioia.
52
Poi la mamma iniziò a canticchiare la ninna nanna con cui era solita addormentare la figlia da piccolina.
Adatt. da Associazione Thiaroye sur Mer, Le fiabe dell’Africa nera, Giovane Africa Edizioni
a La capretta torna velocemente a casa.
b Mamma capra canta una ninna nanna alla figlia.
c La iena dice a Bey che ha superato la prova.
d Mamma capra abbraccia Bey.
e La iena ordina alla capretta di filare a casa.
f Mamma e figlia piangono dalla gioia.
Associa il numero della riga all’informazione contenuta nel testo.
Si dice che... In quale riga?
La capretta torna a casa.
La mamma canta la ninna nanna.
La iena dice a Bey che ha superato la prova.
La mamma abbraccia la capretta.
La iena manda a casa la capretta.
Mamma e figlia piangono insieme dalla gioia.
Ora puoi rispondere al quesito A6.
B1. In ogni riquadro tutte le parole sono dello stesso tipo, meno una che non fa parte del gruppo.
Trova la parola intrusa, indicala con una X e trascrivila nella riga sotto il riquadro.
GRUPPO A
mano – vento – matita flauto – gentile – fiore
GRUPPO B
soffia – gatto – profuma suona – scrive – saluta
Per eseguire correttamente l’esercizio, completa le frasi seguenti.
GRUPPO A
mano indica una parte del corpo, quindi è un vento indica un fenomeno atmosferico, quindi è un gentile indica una qualità delle persone, quindi è un
GRUPPO B
soffia esprime un’azione, quindi è un scrive esprime un’ , quindi è un gatto indica un , quindi è un
Ora puoi rispondere al quesito B1.
Ricordi il titolo della lettura di questa prova?
Se sì, scrivilo sui puntini qua sotto:
Come ti è sembrata la 1a prova?
Facile Non sempre facile Abbastanza difficile Difficile
Ora scopri i quesiti che hai sbagliato e la tipologia dei tuoi errori. Osserva la legenda e indica con una X i quesiti errati. La prima prova è facilitata; infatti sei stato guidato a riflettere sulle tue risposte. Non troverai tutti i tipi di quesiti come, invece, nelle prove successive. C leggere e comprendere un testo
Quanti errori hai commesso?
Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente? C R
In questa pagina ciascuna parola corrisponde a un solo disegno. Indica con una X il disegno corretto.
1
2
3
4
5
6
7
8
In questa storia si racconta del Granduca Mirtillo, che, fin da bambino, prediligeva le dolci gelatine preparate con i frutti di bosco. Non disdegnava nemmeno altri squisiti dolci purché avessero una farcitura o una glassa di morbida frutta di colore rosso-viola. Gli piaceva scherzare ed era generoso e di buona compagnia...
A1. Indica con una X il disegno che ti fa pensare al titolo.
Giannino, invece, era il figlio minore di un mercante di tessuti e, purtroppo, anche il più maldestro dei tre fratelli.
Mai una volta che riuscisse a tagliare un pezzo di stoffa dritto o a contare il denaro senza farlo cadere!
Per questo motivo, i suoi genitori non facevano che rimproverarlo.
Un giorno Giannino pestò involontariamente la coda al gatto, il quale balzò sulla testa del fattorino che, per il grande spavento, lasciò cadere un taglio di lino nel fossato.
Allora il papà e la mamma si infuriarono talmente che il ragazzo, piangendo disperatamente, andò a nascondersi nel fitto del bosco.
I suoi occhi erano così offuscati dalle lacrime che non si accorse che una strana, piccola vettura era andata a impantanarsi proprio davanti ai suoi piedi.
Era una carrozza fatta di marzapane!
Un attimo dopo, un minuscolo personaggio ne spalancò la portiera esclamando:
– Ohibò, che tempaccio fa da queste parti!
Giannino, nell’udire quella voce, si spaventò e arretrò di un passo.
L’omino, intanto, era sceso dalla carrozza e stava gridando:
– Oh, meno male, è tornato il bel tempo!
Dopodiché vide il ragazzo e si presentò:
– Sono il Granduca Mirtillo, Principe della Marmellata e Ambasciatore dei Pasticcini! Dimmi un po’, giovanotto, potresti aiutarmi a liberare la mia vettura?
– Io… veramente… – balbettò Giannino.
Ma il Granduca Mirtillo, senza dargli ascolto, continuò:
– Per ricompensarti farò, senza discutere, tutto ciò che mi domanderai.
Giannino si mise a riflettere:
Impacciato come sono, finirò di sicuro con lo spiaccicarmi la carrozza tra le dita!
Così, per non vedere la catastrofe, sollevò la piccola vettura a occhi chiusi.
Il Granduca se ne accorse e, senza farsi udire, mormorò: – Marzapane e confettura, resti intatta la vettura!
Ebbene, quando il ragazzo aprì gli occhi scoprì di avere sistemato la carrozza sulla strada, senza farne cadere una sola briciola!
Allora, tutto contento, chiese al Granduca Mirtillo:
– Ve ne prego, portatemi con voi!
Il Granduca, senza fare domande, esclamò:
– Capiti proprio a fagiolo! Avevo giusto bisogno di un aiutante!
Appena queste parole furono pronunciate, Giannino rimpicciolì
fino a raggiungere la misura di Mirtillo.
Poi i due montarono sulla carrozza e partirono insieme.
Il Granduca Mirtillo era famoso per i sontuosi banchetti che offriva nel suo palazzo. Le sue torte, soprattutto, erano squisite. Giannino, il suo nuovo aiutante, gli stava sempre alle calcagna.
A2. Quanti figli aveva il mercante di tessuti?
A. Uno.
B. Nel testo non si dice.
C. Tre.
D. Quattro.
A3. Perché nella storia si dice che Giannino era “maldestro”? (riga 7)
Giannino
A. era incapace di usare la mano destra.
B. sentiva male alla mano destra.
C. era poco abile nel fare qualsiasi cosa.
D. aveva paura di tutto.
A4. Di conseguenza i suoi genitori
A. lo rimproveravano continuamente.
B. lo incoraggiavano benevolmente a fare meglio.
C. lo ignoravano.
D. erano comunque soddisfatti di quel che sapeva fare.
A5. Rileggi il testo dalla riga 11 alla riga 13. Metti in ordine le sequenze della storia numerandole da 1 a 4.
Il gatto balzò sulla testa del fattorino.
Giannino pestò la coda al gatto.
Il fattorino lasciò cadere la stoffa.
Il fattorino si spaventò.
A6. Che cos’è un “taglio di lino”? (riga 13)
A. Un pezzo di stoffa strappata.
B. Un fascio di erba.
C. Un sacchetto di riso.
D. Un pezzo di stoffa sufficiente per confezionare un abito.
A7. Come reagì il bambino davanti alla collera dei suoi genitori?
Il bambino
A. prese la stoffa caduta nel fossato.
B. andò a piangere nella sua cameretta.
C. si mise a ridere.
D. andò a rifugiarsi nel bosco.
A8. Che cosa significa l’espressione “nel fitto del bosco”? (riga 15)
A. Nella parte più vicina del bosco.
B. Nella parte più pericolosa del bosco.
C. Nella parte del bosco dove ci sono tanti alberi e cespugli.
D. In una grotta situata nel bosco.
A9. Gli occhi di Giannino erano “offuscati” (riga 16) perché
A. stava piangendo.
B. aveva paura del buio.
C. portava gli occhiali.
D. aveva sonno.
A10. Che cosa significa che una “piccola vettura era andata a impantanarsi proprio davanti ai suoi piedi”? (righe 17 e 18)
A. Uno strano animale era volato fino ai suoi piedi.
B. Un piccolo mezzo di trasporto procedeva davanti a lui.
C. Una libellula si era posata sui suoi piedi.
D. Un piccolo mezzo di trasporto era bloccato nel fango vicino ai suoi piedi.
A11. Nel testo si dice che la carrozza era fatta di marzapane (riga 19).
La parola “marzapane” indica
A. un tipo di pane che si fa a marzo.
B. una pasta dolce fatta con mandorle, bianco d’uovo e zucchero.
C. una pasta dolce fatta con il pane e lo zucchero.
D. un tipo di metallo molto brillante.
A12. La tabella contiene alcune informazioni su ciò che accade nel testo. Indica se sono vere o false. Metti una X per ciascuna riga di testo.
vera falsa
a Il personaggio che uscì dalla carrozza era piccolo.
b Giannino scoppiò a ridere nel vedere l’omino scendere dalla carrozza.
c C’era brutto tempo.
d Il personaggio si presentò al bambino.
A13. Con quale principale titolo nobiliare si presentò il personaggio sceso dalla carrozza?
Si presentò con il titolo di
A14. Leggi la frase nel riquadro.
– Io… veramente… – balbettò Giannino. Ma il Granduca Mirtillo, senza dargli ascolto, continuò…
A chi, o a che cosa, si riferisce la parte sottolineata?
A. A se stesso.
B. A Giannino.
C. Alla carrozza.
D. Ai mirtilli.
A15. Che cosa chiese il Granduca a Giannino appena sceso dalla carrozza?
Il Granduca chiese:
A. di aiutarlo a spostare la carrozza.
B. di aiutarlo a scaricare della merce dalla carrozza.
C. di seguirlo in un viaggio.
D. di ascoltarlo mentre raccontava una storia.
A16. Perché Giannino riuscì nell’impresa di sollevare e spostare la carrozza?
A. Il Granduca fece una magia per aiutarlo.
B. Giannino mangiò dei pasticcini magici molto energetici.
C. La carrozza, in realtà, non era impantanata.
D. Il bambino trovò dentro di sé un’incredibile energia perché il granduca gli era molto simpatico.
A17. Cosa significa l’espressione “Capiti proprio a fagiolo!”? (riga 45)
A. arriva giusto giusto per raccogliere i fagioli nell’orto.
B. arriva nel momento giusto, all’occorrenza.
C. arriva nel momento sbagliato.
D. arriva improvvisamente.
A18. Quale cambiamento avvenne in Giannino?
A. Divenne piccolo come il Granduca Mirtillo.
B. Si trasformò in un omino di pandizucchero.
C. Divenne piccolo come un mirtillo.
D. Non cambiò per nulla.
A19. Indica nella tabella solamente le informazioni contenute nel testo (dalla riga 49 alla riga 51). Metti una X per ciascuna riga di testo.
a Al palazzo del Granduca Mirtillo si tenevano sontuosi banchetti.
b Le torte che il Granduca offriva agli ospiti avevano un gusto sgradevole.
c Giannino lavorava a palazzo e seguiva sempre il Granduca.
d Giannino era diventato l’aiutante del granduca.
Purtroppo, la prima volta che il ragazzo si caricò sulle spalle una grossa casseruola piena di gelatina di mele cotogne, ne versò così tanta da riempire di impronte il pavimento della cucina.
Allora il Granduca Mirtillo, che aveva notato la malefatta, sussurrò:
Mela cotogna, lesta e obbediente torna al tuo posto: nel recipiente!
All’istante, tutta la gelatina versata se ne tornò, buona buona, dentro la casseruola.
A20. Quale conclusione si può trarre da questa storia?
A. Chi non è abile a fare le cose da ragazzo, non potrà esserne capace da adulto.
B. Se si vuole imparare qualcosa, lo si impara in famiglia.
C. Non si può imparare a fare le cose da un esperto di marmellate.
D. Non si impara nulla per magia, ma occorre fare pratica senza scoraggiarsi.
B1. Leggi il testo nel riquadro.
Giulio va in biblioteca osserva i titoli dei libri ne prende uno illustrato si siede e comincia a leggere
a – Metti le virgole al posto giusto.
b – Quante virgole hai inserito nel testo?
B2. Osserva il disegno.
Quale frase esprime correttamente l’immagine?
A. Il bambino legge perché il cane dorme.
B. Il bambino legge infatti il cane dorme.
C. Il bambino legge quindi il cane dorme.
D. Il bambino legge mentre il cane dorme.
B3. Indica nella tabella le parole che possono avere più di un significato.
a coda
b lettera
c pianta
d foglio
B4. Utilizzando una delle parole con un doppio significato (quesito B3 - tabella), scrivi due frasi.
a – PRIMA FRASE:
b – SECONDA FRASE:
B5. Riordina le parole e scrivi la frase sui puntini.
del parco La bambina corre sui pattini lungo la pista
B6. Indica nella tabella se le parole sottolineate sono scritte correttamente. Metti una X per ciascuna riga di testo.
corretto non corretto
a Giorgio porta sempre con se suo fratello.
b Andrea ha preso per sé il giocattolo più bello.
c Mettiti li che ti scatto una foto!
d Sono arrivati gli zii. Lì faccio accomodare in salotto?
e La mucca ci dà il latte.
f Vado dà Giulia a giocare.
B7. Correggi e riscrivi le frasi sbagliate del quesito B6.
B8. Osserva le vignette.
Trascrivi nelle nuvolette i seguenti discorsi diretti.
a – “Scrivo una lettera a mio marito” dice Anna.
b – “Ciao mamma! Ci vediamo più tardi!” dice Giulia.
c – “Questo libro è fantastico!” pensa il bambino.
d – “Questo biglietto è per Greta…” pensa Renzo.
Ricordi il titolo della lettura di questa prova?
Se sì, scrivilo sui puntini qua sotto:
Come ti è sembrata la 2a prova?
Facile Non sempre facile Abbastanza difficile Difficile
Ora scopri i quesiti che hai sbagliato e la tipologia dei tuoi errori. Osserva la legenda e indica con una X i quesiti errati.
C leggere e comprendere un testo
L comprendere il significato di parole ed espressioni
R riflessione sulla lingua italiana
Quanti errori hai commesso?
Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?
C L R
In questa pagina ciascuna parola corrisponde a un solo disegno. Indica con una X il disegno corretto.
Il racconto che leggerai ha come titolo “Iorinda e l’incantesimo di Maga della Foresta” ed è tratto da una raccolta di fiabe tradizionali. È stato suddiviso in tre parti: introduzione, svolgimento, conclusione.
PRIME RIGHE DEL RACCONTO
1
In una foresta immensa, dove gli alberi erano fitti fitti, sorgeva un antichissimo castello nascosto tra le piante. In questo castello viveva una strana donna, certamente una maga, che durante il giorno si divertiva a trasformarsi in gatto o in civetta per spaventare gli abitanti del villaggio. Ma questo non era tutto. La maga, che noi chiameremo Maga della Foresta, era capace di attrarre con i suoi magici poteri un’infinità di animali: conigli, lepri, uccelli e tante altre specie.
A1. Quali informazioni puoi ricavare dal titolo del racconto?
Metti una X per ogni riga di testo.
Nel racconto...
a c’è almeno una protagonista femminile.
b ci sono altri due personaggi.
c avviene un incantesimo.
d la protagonista soffre a causa di un incantesimo.
A2. Quali altre informazioni sono presenti nelle prime righe del racconto?
Metti una X per ogni riga di testo.
Le prime righe del racconto ci dicono...
a dove è ambientata la storia.
b in quale tempo preciso si svolge la storia.
c quale personaggio lotta contro un incantesimo.
d che cosa fa uno dei personaggi.
A3. In quale illustrazione puoi riconoscere il castello della storia?
Tutte queste bestie accorrevano al castello e facevano festa alla donna, che, invece, le paralizzava con il suo magico sguardo. Una sorte peggiore toccava alle ragazze del villaggio.
Appena giungevano a cento passi dal castello, un incantesimo le trasformava in uccelli rari dal piumaggio variopinto.
Allora Maga della Foresta si affacciava a una delle finestre del castello e intonava un canto melodioso. Le ragazze-uccello si levavano subito in volo talmente era irresistibile quel richiamo. Maga della Foresta, da una delle torri merlate, le vedeva arrivare.
Apriva le porte delle dieci gabbie d’oro zecchino appese alle mura del castello in cui le ragazze entravano senza opporre resistenza. Prontamente la donna richiudeva le porte con un semplice cenno del capo e, da quel momento, nessuna ragazza-uccello poteva uscire dalla gabbia.
Per lunghi giorni e interminabili settimane, i bellissimi uccelli trascorrevano il loro tempo attendendo pazientemente granaglie e acqua fresca. In cambio del cibo, dovevano intonare un canto all’alba e un canto al tramonto, di modo che Maga della Foresta si svegliasse e si addormentasse con qualcosa di bello negli occhi e negli orecchi. Tra le ragazze del villaggio ve n’era una più curiosa delle altre,di nome Iorinda, che un giorno volle andare a vedere di persona il castello stregato. I suoi genitori le avevano proibito di avventurarsi lungo la strada che portava a quel luogo perché in giro circolavano brutte voci sulla donna che l’abitava. Ma Iorinda decise di andarci ugualmente: nelle persone la curiosità prende spesso il sopravvento sulla prudenza.
Non ci andò da sola ma portò con sé un amico di nome Ioringhello, che fu ben felice di seguirla. Il ragazzo amava segretamente Iorinda.
Quando giunsero nelle vicinanze udirono solamente il canto, splendido e malinconico, delle ragazze trasformate in uccelli.
È la prima volta che sento un canto così struggente! – esclamò
Ioringhello.
Poi distolse lo sguardo dal castello per rivolgerlo a Iorinda. La ragazza non c’era più e Ioringhello si accorse di un usignolo che cantava magnificamente mentre volava verso il castello.
Il ragazzo pianse e urlò chiamando disperatamente il nome dell’amica. Inutilmente. Allora si buttò a terra e le sue lacrime si confusero con la linfa che scorreva tra gli steli di erbe e fiori. Ce n’erano tanti di fiori in quella piccola radura, tutti di colore rosso, con i petali aperti a calice. Ioringhello ne colse uno e lo portò con sé quando ebbe la forza di tornare a casa.
Tutte le sere, prima di addormentarsi, il ragazzo guardava il fiore rosso che aveva messo a seccare avvolto in un fazzoletto di stoffa. Gli ricordava la sua amata Iorinda.
Era stato inutile cercarla nel castello di Maga della Foresta, semplicemente perché il castello non c’era più. Al suo posto erano cresciute delle erbe infestanti. Forse un altro incantesimo della maga! Una notte di primavera, Ioringhello sognò Iorinda che gli diceva di aprire i lembi del fazzoletto. Il ragazzo si svegliò e si affrettò a fare quel che gli era stato chiesto. Al posto del fiore c’era una bellissima perla.
A4. Com’è la donna che abita nel castello?
La donna è
A. gentile.
B. sfortunata.
C. scherzosa.
D. malvagia.
A5. Perché Maga della Foresta intona un canto melodioso?
Maga della Foresta vuole
A. farsi udire dagli abitanti del villaggio.
B. trasformare le ragazze in uccelli.
C. esprimere affetto alle ragazze.
D. ingannare le ragazze-uccello per attirarle al castello.
A6. Tutte le seguenti illustrazioni mostrano delle torri. In una sola c’è una torre merlata. Indicala con una X.
A7. Quale, tra i seguenti oggetti, potrebbe essere di “oro zecchino”, nella realtà?
A. Il fanale di una bicicletta.
B. Una moneta.
C. La porta di casa.
D. Un lampione lungo una strada.
A8. Quale altra parola può sostituire la parola sottolineata nell’espressione “oro zecchino”?
A. Bianco.
B. Antico.
C. Purissimo.
D. Falso.
A9. Rileggi la parte di testo nel riquadro.
Maga della Foresta, da una delle torri merlate, le vedeva arrivare.
Apriva le porte delle dieci gabbie d’oro zecchino appese alle mura del castello in cui le ragazze entravano senza opporre resistenza.
Quale altra parola puoi sostituire alla parola sottolineata?
A. Maga della Foresta.
B. Ragazze-uccello.
C. Gabbie.
D. Torri.
A10. Immagina Maga della Foresta che ha appena rinchiuso le ragazze-uccello nelle gabbie e comincia a parlare tra sé e sé. Che cosa potrebbe dire? Indica con una X la vignetta più adatta ai fatti narrati nella storia.
E ANCHE QUESTE LE HO SISTEMATE! NE TRASFORMERÒ ALTRE
ANCORA IN BELLISSIMI UCCELLI, AH SÌ
CHE LO FARÒ!
AH, AH, AH!!!
HO LASCIATO LE GABBIE APERTE PER DISTRAZIONE E QUESTI UCCELLACCI DEL MALAUGURIO NE HANNO SUBITO APPROFITTATO!
OH, CHE COSA
TERRIBILE! QUESTI UCCELLI, IN REALTÀ, SONO RAGAZZE VITTIME DI UN INCANTESIMO!
E ANCHE QUESTE LE HO TRASFORMATE IN FARFALLE! MI PIACCIONO I LORO COLORI E IL LORO
BATTITO D’ALI DELICATO!
A11. Indica se ciascuna informazione della tabella è vera o falsa. Metti una X per ogni riga di testo.
Vera Falsaa Le ragazze si cibano di granaglie.
b Alla maga piace svegliarsi ascoltando una melodia eseguita dagli animali della foresta.
c Iorinda rischia di finire in un grosso guaio a causa dei suoi genitori.
d La gente del villaggio ha una brutta opinione della maga.
e Ioringhello è il fratello di Iorinda.
A12. Rileggi la parte di racconto nel riquadro.
… nelle persone la curiosità prende spesso il sopravvento sulla prudenza.
Rifletti su ciò che Iorinda fa nella storia, poi rispondi.
Con quali altre parole potresti riscrivere la frase?
A. Le persone curiose sono spesso prepotenti.
B. Le persone curiose sono spesso pericolose.
C. Le persone curiose sono spesso poco prudenti.
D. Le persone curiose sono spesso noiose.
A13. Quale fatto è motivo di disperazione per Ioringhello?
A. Iorinda è fuggita nel bosco.
B. Le ragazze-uccello hanno cantato una triste melodia.
C. La maga ha trasformato anche lui in un uccello.
D. Iorinda è stata trasformata in un usignolo ed è volata via.
A14. Che cosa fa Ioringhello dopo aver riguadagnato le forze?
A. Si mette subito alla ricerca di Iorinda.
B. Va al castello per incontrare la maga.
C. Va dai genitori di Iorinda.
D. Torna a casa sua.
A15. Quale frase spiega precisamente che cosa sono le “erbe infestanti”? Indicala con una X.
A. «Devo estirpare le erbe infestanti» dice il giardiniere.
B. La signora Anita mette le erbe infestanti in un cassonetto verde.
C. Le erbe infestanti sono ovunque in grande quantità e ostacolano la crescita di altre specie vegetali.
D. Il nostro giardino è pieno di erbe infestanti.
A16. Quali fatti importanti succedono nello svolgimento della storia? Metti una X per ogni riga di testo.
succede non succede
a Ioringhello pensa continuamente a Iorinda.
b Ioringhello butta nella spazzatura il fiore di colore rosso.
c Iorinda è scomparsa ed è introvabile.
d Al posto del castello, c’è un bellissimo giardino.
e Una notte Ioringhello sogna Iorinda.
f Nel fazzoletto c’è un fiore giallo invece di quello rosso.
A17. Osserva e rispondi. In quale disegno la freccia indica i lembi del fazzoletto?
La notte successiva Ioringhello sognò nuovamente l’amica che gli chiedeva di scaldare la perla tra le mani. Prese la perla tra le dita e la strofinò. Subito udì un canto di usignolo provenire dal giardino.
Ioringhello mise la perla in una tasca della camicia, proprio vicino al cuore, e andò ad aprire la finestra. L’usignolo che aveva cantato volò sulla spalla del ragazzo, infilò il beccuccio nella tasca, prese la perla e la ingoiò.
– Che hai fatto?! – esclamò Ioringhello, disperato. La perla era tutto ciò che gli restava di Iorinda. Il ragazzo chiuse gli occhi per un istante e, quando li riaprì, c’era Iorinda al posto dell’usignolo, bella e sorridente come un tempo.
– La perla ha sciolto l’incantesimo di Maga della Foresta – disse la ragazza.
Iorinda e Ioringhello si abbracciarono. Si erano finalmente ritrovati e, mai e poi mai, niente e nessuno li avrebbe separati.
Ogni nuvola una fiaba, Cromer Servizi Editoriali (liberamente tratto da una fiaba dei fratelli Grimm, Jorinda e Joringhello)
A18. Alcuni elementi della storia si trasformano magicamente gli uni negli altri. Quali sono?
A. La maga, l’usignolo.
B. La perla, la ragazza.
C. La maga, la ragazza.
D. Il fiore, l’usignolo, la perla, la ragazza.
A19. Immagina l’usignolo che racconta il finale della storia a modo suo, pronunciando brevi frasi. Dice sempre la verità? Metti una X per ogni riga della tabella.
a Sono apparso in sogno a Ioringhello per dargli importanti suggerimenti.
b Ioringhello ha scaldato la perla con le mani.
c Ho inghiottito la perla che Ioringhello teneva in mano.
d La perla mi ha trasformato in Iorinda.
e Il fiore ha cancellato l’incantesimo della maga malvagia.
A20. Che tipo di racconto è quello che hai letto?
A. Una fiaba.
B. Una storia vera.
C. Una favola.
D. Una storia che fa paura.
B1. Qual è l’esatta divisione in sillabe della parola “acquedotto”?
A. a – cque – dot – to.
B. acque – dot – to.
C. ac – que – dot – to.
D. ac – que – dotto.
B2. Collega con una freccia ogni parola della colonna A a una parola della colonna B, in modo da formare frasi con un senso.
Colonna A
a Il cielo
b Il sentiero
c La collina
d Il prato
e Il casolare
Colonna B
è ripido.
è fiorita.
è limpido.
è antico.
è verde.
B3. Quale parola va inserita al posto dei puntini per completare la frase?
Tu dei bellissimi occhi neri.
A. ai
B. ahi
C. aì
D. hai
B4. Leggi il testo nel riquadro.
Maga della Foresta, da una delle torri merlate, le vedeva arrivare Apriva le porte delle dieci gabbie d’oro zecchino appese alle mura del castello in cui le ragazze entravano senza opporre resistenza
Quale segno di punteggiatura va scritto nei quadratini?
A. La virgola.
B. I due punti.
C. Il punto fermo.
D. Il punto interrogativo.
B5. Una di queste parole è scritta in modo sbagliato. Quale?
A. Mascella.
B. Fantascienza.
C. Rusciello.
B6. Con quale articolo puoi completare la frase nel riquadro?
Scrivi la parola corretta sui puntini.
D. Usciere. Il mio cane ama inseguire farfalle.
B7. Collega con una freccia ogni gruppo di parole alla parola generale adatta. Osserva bene l’esempio.
GRUPPO 1
a
bicchiere piatto
tazza
zuppiera
GRUPPO 2
b
treno auto nave aereo
GRUPPO 3
pallavolo
calcio
c
nuoto
pallacanestro
d
GRUPPO 4
italiano
matematica
inglese arte
e
GRUPPO 5
margherita
tulipano
rosa
orchidea
B8. La parola PORTO può avere DUE significati differenti. Segna con una X in quale frase la parola PORTO indica un luogo nel quale si fermano le imbarcazioni.
a – Quando vado a passeggiare nel bosco, io porto un quadernetto in cui scrivo quello che vedo.
b – Due pescatori sono arrivati all’ingresso del porto, a bordo della loro barchetta a forma di guscio.
B9. Riordina le parole numerandole da 1 a 6. Poi scrivi la frase sui puntini.
impegno. 1
Giulio flauto il con suona
B10. Distingui le frasi dalle non frasi, cioè dalle espressioni che non sono complete. Metti una X per ogni riga di testo.
Frase Non frase
a Il lupo della fiaba.
b Il lupo della fiaba vive nel bosco.
c Nuota.
d Il pesce nuota nell’acqua.
Ricordi il titolo della lettura di questa prova?
Se sì, scrivilo sui puntini qua sotto:
Come ti è sembrata la 3a prova?
Facile Non sempre facile Abbastanza difficile Difficile
Ora scopri i quesiti che hai sbagliato e la tipologia dei tuoi errori. Osserva la legenda e indica con una X i quesiti errati.
C leggere e comprendere un testo
L comprendere il significato di parole ed espressioni
R riflessione sulla lingua italiana
Quanti errori hai commesso?
Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?
C L R
In questa pagina ciascuna parola corrisponde a un solo disegno. Indica con una X il disegno corretto.
1 Foglia
2 Candela
3 Conchiglia
4 Dentifricio
5 Rotondo
6 Foglio
7 Medaglia
8 Tartaruga
Il racconto che leggerai ha come titolo “Il sogno di Martino in fuga” ed è tratto da un racconto fantastico.
È stato suddiviso in tre parti: introduzione, svolgimento, conclusione.
PRIME RIGHE DEL RACCONTO
1 2 3 4 5 6 7
Una fresca brezza primaverile attraversava il fogliame del bosco. Martino s’incamminò lungo il sentiero che si apriva dinanzi a lui. Sulla destra c’erano delle vecchie baracche di legno col tetto di paglia, con le porte di legno chiuse con il chiavistello, dove la gente del posto metteva le barche per proteggerle dalla salsedine. Si muoveva senza fretta, le scarpe affondavano nel terreno sabbioso della stradina, bianchissima e lucente sotto la luna piena.
A1. Quali informazioni si possono ricavare dal titolo del racconto? Metti una X per ogni riga della tabella.
Il protagonista SÌ NO
a si chiama Martino.
b è un bambino.
c fa un sogno.
d fugge da un pericolo.
A2. Nelle prime righe si parla del tempo in cui avvengono i fatti, del paesaggio e del protagonista. Indica se le informazioni della tabella sono vere o false.
Metti una X per ogni riga della tabella.
a La storia ha inizio in estate.
b Martino cammina lungo un sentiero.
c Su un lato del sentiero sono allineate vecchie baracche con le porte chiuse.
d Martino corre nel buio della notte.
A3. Rileggi la parte del racconto nel riquadro.
Sulla destra c’erano delle vecchie baracche di legno col tetto di paglia, con le porte di legno chiuse con il chiavistello, dove la gente del posto metteva le barche per proteggerle dalla salsedine.
Dove si trova il bosco in cui il protagonista sta per entrare?
A. In montagna.
B. In riva a un lago.
C. Vicino a un fiume.
D. Vicino al mare.
Camminava, leggero e felice, nulla di quei luoghi lo spaventava, neppure il verso stridulo dei rapaci che si nascondevano nel fitto bosco.
Intorno a lui si agitava un’infinità di minuscoli animaletti, che percorrevano incessantemente il bosco in su e in giù, scavando nel terriccio soffice, scivolando sulla pagina lucida delle foglie, lasciandosi penzolare dagli steli dei fiori.
Giunse nelle vicinanze della spiaggia, il mare fece capolino tra i rami degli alberi. Era un mare piatto e scuro, su cui la luna stendeva una patina d’argento, increspata da piccole vivaci onde.
All’improvviso, avvertì alle sue spalle un soffio greve. Si voltò di scatto e rimase in piedi a stento, da tanto le ginocchia cominciarono a tremare.
Un altissimo cavallo, nero come la pece, stava immobile a pochi passi da lui.
– Ah Martino, che fortuna averti trovato! – esclamò l’animale. Il bambino divenne gelida pietra. Non riusciva a muovere neppure un dito.
– Non temere: sono un cavallo magico e gentile – disse il fantastico personaggio.
Queste parole rincuorarono Martino.
– Mi chiamo Tristezza e vivo in questo bosco senza poter volare perché un mago crudele mi ha legato gli zoccoli con una pesante catena – disse, poi, il cavallo.
Martino fu sul punto di ridere. Stava per rispondere che un bambino in fuga e un cavallo perseguitato da un crudele antagonista formavano una coppia piuttosto buffa.
Tuttavia non disse nulla: il cavallo era già abbastanza triste e non 36 era il caso di infierire.
Cercò, invece, con lo sguardo le zampe incatenate. Le zampe c’erano, ma le catene no.
– Io non vedo alcuna catena – osservò Martino.
– Beh... tu non la puoi vedere perché è magica e maligna – rispose il cavallo.
Ascolta, ti prego – ricominciò Tristezza. – Dopo avere viaggiato attraverso terre vicine e lontane, sempre insieme al mio amato cavaliere, incontrai un infelice giorno il mago più crudele di ogni luogo, il perfido Noctius che ci separò poi con una magia. – Avevi un cavaliere?! – domandò Martino.
– Un cavaliere gentile – rispose il cavallo.
E dov’è ora? Ti prego, continua a raccontare! – disse ancora Martino.
– Il mago Noctius, non contento di quanto aveva già fatto, lanciò su di me un malefico sortilegio affinché non potessi mai più ritrovare il mio compagno: sono perciò destinato alla solitudine, almeno finché non incontrerò un nuovo cavaliere. Lo aspetto da così tanto tempo, avevo quasi perso la speranza, ma adesso ci sei tu... il tuo sguardo è sincero e il tuo cuore è grande.
A4. Nel racconto si dice che Martino cammina “leggero e felice” (riga 8). Quale espressione ha lo stesso significato della parola sottolineata?
A. Indossando abiti estivi.
B. Senza pensieri.
C. Senza denaro in tasca.
D. Con passo veloce.
A5. Che cosa succede nel bosco? (righe 11-14). Indica con una X l’unica illustrazione che non c’entra con la storia.
A6. Leggi la parte di testo nel riquadro.
Giunse nelle vicinanze della spiaggia, il mare fece capolino tra i rami degli alberi.
Che significato ha l’espressione sottolineata?
Il mare
A. apparve.
B. rumoreggia.
C. sparisce.
D. gioca.
A7. Com’è il mare nella storia?
A. Molto mosso.
B. Tranquillo.
C. Burrascoso.
D. Leggermente mosso.
A8. Perché l’autrice del racconto usa l’espressione “un soffio greve” (riga 18)? Che cosa vuole aiutarci a capire?
L’autrice vuole aiutarci a capire che…
A. sta per fare la sua comparsa un personaggio.
B. sta soffiando un vento impetuoso.
C. sta per accadere qualcosa di molto divertente.
D. sta per scoppiare un temporale.
A9. Quale effetto produce il soffio greve su Martino?
Martino…
A. si arrabbia e si avventa sul personaggio misterioso.
B. rimane fermo e impassibile.
C. scappa terrorizzato.
D. si volta e comincia a tremare.
A10. Rileggi la parte di testo nel riquadro.
Un altissimo cavallo, nero come la pece, stava immobile a pochi passi da lui.
– Ah Martino, che fortuna averti trovato! – esclamò l’animale.
Il bambino divenne gelida pietra. Non riusciva a muovere neppure un dito.
A10. Perché Martino diventa “gelida pietra”? (riga 24). Solamente una delle risposte seguenti è corretta. Indicala con una X.
A. Martino non sopporta il modo di fare del cavallo.
B. Martino si accorge che il cavallo sta per cadergli addosso.
C. Martino ha freddo: è ancora inverno.
D. Martino ha udito il cavallo pronunciare il suo nome.
A11. Il cavallo dà una spiegazione a Martino (righe 42-55). Se ci pensi bene, che cosa vuole ottenere?
Il cavallo
A. rassicura Martino perché vuole fare amicizia con lui.
B. vuole sembrare un eroe agli occhi di Martino.
C. vuole fare paura a Martino.
D. vuole fare arrabbiare Martino prendendolo in giro.
A12. Chi è l’antagonista di questa storia?
A. Il cavallo.
B. Un mago crudele.
C. Un bambino.
D. Un personaggio misterioso.
A13. In quale riga compare per la prima volta il nome dell’antagonista?
L’antagonista compare nella riga
A. 50
B. 45
C. 49
D. 42
A14. Quali fatti importanti racconta il cavallo? (righe 42-55). Indica se ciascuna informazione nella tabella è vera o falsa oppure NON COMPARE NEL TESTO. Metti una X per ciascuna riga della tabella.
b
Il cavallo e il suo antico cavaliere hanno viaggiato a lungo.
Il mago Noctius è invidioso del cavaliere per via del suo bellissimo cavallo.
c Noctius è un po’ matto ma gentile.
d L’antico cavaliere è gentile.
Il cavallo deve incontrare un nuovo cavaliere per sciogliere l’incantesimo del mago Noctius.
A15. Che cosa significa la parola “perfido”?
A. Molto brutto.
B. Molto cattivo.
C. Molto triste.
D. Molto grande.
Vera Falsa Non compare
L’animale piegò entrambe le zampe posteriori e si abbandonò sul terreno per permettere a Martino di salirgli sul dorso.
– Avanti, aggrappati alla mia coda e risali fino alla schiena! – disse il cavallo.
Il bambino attese qualche istante; poi, con una mossa incerta, girò intorno alla schiena del cavallo, afferrò la folta criniera e si arrampicò sulla groppa.
Tristezza si sollevò da terra e fu allora che il cuore di Martino prese a battere all’impazzata.
Era notte fonda: la luna e le stelle non gli erano mai parse tanto vicine.
All’improvviso, però, una luce lacerò il manto puntiforme e, facendosi sempre più abbagliante come la scia di una cometa, puntò dritta su Martino e il suo compagno.
– Scendi subito! – gridò Tristezza. – È l’ira del mago! Non voglio che se la prenda con te!
– Vola, ti prego, vola: è il tuo cavaliere che te lo chiede! – gridò Martino.
Il cavallo ebbe un sussulto. Martino aveva appena pronunciato le stesse parole del suo antico cavaliere.
Si udì, allora, lo schianto della catena che legava gli zoccoli. Finalmente si dissolveva in una nuvola di polvere.
Noctius era ormai una scia di luce che si faceva nebbia e poi… più nulla.
A16. Rileggi la parte di testo nel riquadro.
L’animale piegò entrambe le zampe posteriori e si abbandonò sul terreno per permettere a Martino di salirgli sul dorso.
Che significato ha la parola sottolineata?
A. Si addormenta.
B. Si lancia.
C. Si rotola.
D. Si lascia cadere.
A17. Martino si emoziona almeno due volte nel finale della storia. Completa le frasi.
a – PRIMA VOLTA: Martino si emoziona perché
b – SECONDA VOLTA: Martino si emoziona perché
A18. Nella frase “All’improvviso, però, una luce lacerò il manto puntiforme”, l’espressione sottolineata significa
A. cielo stellato.
B. mantello di stoffa a pois.
C. cielo con tante nuvole.
D. cielo buio.
B1. Collega con le frecce i due pezzi di ogni frase.
è sospinta dal vento.
a L’ape
b La sorellina
c La barca
d La sveglia
e Il bambino
f La maestra
suona ogni mattina alle sette. ripassa la lezione di storia. spiega la grammatica.
ronza sui fiori del giardino.
ritaglia un pezzo di cartoncino.
B2. Quale frase NON è scritta correttamente?
A. Nel cestino ci sono del pane e della frutta.
B. I bambini hanno cantato una canzone.
C. Ho imparato a eseguire le moltiplicazzioni.
D. Le foglie cadono dall’albero in autunno.
B3. Dividi in sillabe le tre parole seguenti.
a – SPAZIO
b – RISCIACQUARE
c – CAVALLUCCIO
UGUALE o CONTRARIO.
a parlare – tacere
b allegro – gioioso
c semplice - complicato
d brillante - luminoso
e soluzione - risultato
f cogliere - afferrare
g piangere - ridere
h asciutto - bagnato
i veloce - rapido
l gridare - urlare
a – UOVO
b – PAIO
B6. Metti in ordine le frasi scrivendo i numeri da 1 a 5 nelle caselle.
i allatta La cuccioli. gatta
a –auto si fermano incrocio. Le all’
b –dal la Cade neve cielo.
c –acquista un rosso. vestito Roberta
d –
B7. Per ogni frase indica se è completa oppure non completa. Metti una X per ogni riga della tabella. Completa Non completa
a Tu hai detto
b Ieri avevo trovato
c Noi abbiamo capito
d Paolo studia
e L’insegnante spiega
Ricordi il titolo della lettura di questa prova?
Se sì, scrivilo sui puntini qua sotto: .
Come ti è sembrata la 4a prova?
Facile Non sempre facile Abbastanza difficile Difficile
Ora scopri i quesiti che hai sbagliato e la tipologia dei tuoi errori. Osserva la legenda e indica con una X i quesiti errati.
C leggere e comprendere un testo
L comprendere il significato di parole ed espressioni
R riflessione sulla lingua italiana
Quanti errori hai commesso?
Qual è la tipologia di prove che hai sbagliato più frequentemente?
C L R
In
, le guide per il docente, un utile strumento per la correzione (con tutte le soluzioni) e la valutazione delle prove.
5a