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integrativi
Il piccolo Raffaello
Vocabolario di italiano
Edizione aggiornata
Coordinamento redazionale
Corrado Cartuccia
Redazione
Aurion Servizi Editoriali (Maria Rosaria Cella, Agnese Barulli, Rachele Franzini)
Team grafico
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Per contrastare gli stereotipi di genere e promuovere la cultura delle differenze e pari opportunità.
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PRESENTAZIONE
Il dizionario è concepito e strutturato per essere utilizzato autonomamente da chi sa leggere e scrivere con una certa dimestichezza, ma non ha ancora grande familiarità con le opere di consultazione.
Il linguaggio semplice, chiaro e il più possibile vicino al parlato, e la veste grafica accessibile permettono un agevole e proficuo approccio al dizionario anche a bambine e bambini con difficoltà o stranieri.
Tra le circa 20 000 parole selezionate all’interno della lingua italiana corrente, il dizionario contiene anche voci attuali, legate al linguaggio tecnico-scientifico, di internet e dei social.
Sono stati aggiunti e corretti lemmi per contrastare gli stereotipi di genere e promuovere la cultura delle differenze e pari opportunità.
Numerose sono, inoltre, le parole provenienti da altre lingue europee ed extraeuropee.
Per ogni lemma il dizionario fornisce le informazioni utili a sviluppare e consolidare le competenze linguistiche e comunicative peculiari della Scuola Primaria: sillabazione, categoria grammaticale di appartenenza, definizione, esempi e coniugazione dei verbi più difficili.
Delle parole che si prestano più facilmente a errori sono indicate le forme femminili e plurali, spesso seguite da sinonimi e contrari.
Frequenti finestre di approfondimento, elenchi di parole composte, curiosità, proverbi, modi di dire e tavole dei verbi completano questo prezioso strumento linguistico.
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abitudinàrio [a-bi-tu-di-na-rio] agg. Che agisce e si comporta seguendo le proprie abitudini: È una signora abitudinaria: ogni giorno esce di casa alla stessa ora.
m.pl. abitudinari, f.pl. abitudinarie, sin. metodico
desèrto [de-ser-to] agg. Detto di luogo, abbandonato, disabitato, vuoto: Siamo arrivati in una città deserta. / n.m. ① Ampia distesa di terreno arido privo di vegetazione e per lo più disabitato: Il deserto è popolato di rettili ② Luogo desolato e abbandonato: Dopo il terremoto la città divenne un deserto.
influencer n.m. e f. Personaggio popolare nei social network, in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico: La mia amica ha intrapreso l’attività di influencer. e parola inglese
spèndere [spen-de-re] v.tr. ① Dare denaro in cambio di merci o servizi: Quanto hai speso al supermercato? ② Impiegare, consumare energie, tempo...: Per terminare i compiti ho speso tutto il pomeriggio. II - ind.pass.rem. spesi, spendesti, spese, spendemmo, spendeste, spesero; part. pass. speso. sin. ① pagare, ② esaurire P Chi più spende, meno spende. (Chi spende di più per avere cose di qualità migliore, spende di meno perché le cose acquistate durano di più nel tempo.)
SILLABAZIONE
CATEGORIA GRAMMATICALE
APPARATO GRAMMATICALE
LA BARRA DIVIDE UNA CATEGORIA GRAMMATICALE DALL’ALTRA
I NUMERI DISTINGUONO I VARI SIGNIFICATI CHE LA PAROLA POSSIEDE
È LA CONIUGAZIONE DI ALCUNI TEMPI E MODI DEL VERBO
I BOX CONTENGONO PROVERBI O MODI DI DIRE IN CUI COMPARE LA PAROLA APPENA SPIEGATA O ANCHE INFORMAZIONI GRAMMATICALI, CURIOSITÀ
ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI
agg. = aggettivo art. = articolo
ass. = assoluto
avv. = avverbio card. =cardinale
comp.magg. = comparativo di maggioranza compl. = complemento cond. = condizionale cong. = congiunzione / congiuntivo contr. = contrario det. = determinativo
dimostr. = dimostrativo
es. = esempio escl. = esclamativo f. = femminile fut. = futuro ger. = gerundio
imper. = imperativo imperf. = imperfetto impers. = impersonale ind. = indicativo indef. = indefinito indet. = indeterminativo inf. = infinito inter. = interiezione interr. = interrogativo inv. = invariabile
loc. = locuzione
loc.agg. = locuzione aggettivale
loc.avv. = locuzione avverbiale
loc.cong. = locuzione congiuntiva
loc.prep. = locuzione prepositiva
loc.sost. = locuzione sostantivale
m. = maschile
n. = nome num. = numerale onom. = onomatopea ord. = ordinale part. = participio pass. = passato pers. = personale pl. = plurale poss. = possessivo pref. = prefisso prep. = preposizione pres. = presente pron. = pronome rem. = remoto sempl. = semplice sin. = sinonimo sing. = singolare suff. = suffisso sup. = superlativo
v.intr. = verbo intransitivo
v.intr.impers. = verbo intransitivo impersonale
v.intr.pron. = verbo intransitivo pronominale
v.rifl. = verbo riflessivo
v.rifl.recipr. = verbo riflessivo reciproco
v.tr. = verbo transitivo
A a ¿A ¿a
a1 n.f. o m. inv. Prima lettera dell’alfabeto italiano: La a è una vocale M Dall’a alla z =Dall’inizio alla fine: Raccontami la trama dall’a alla z.; Di serie A = Di prima qualità. a2 prep. Introduce vari complementi: ① Compl. di causa: A quelle parole tutti sorrisero. ② Compl. di fine: A guardia della casa c’è un cane. ③ Compl. di stato in luogo: Abito a Torino. ④ Compl. di moto a luogo: Sei arrivata tardi a scuola. ⑤ Compl. di termine: Ho chiesto a un amico di venire. ⑥ Compl. di modo: L’auto sfrecciava a folle velocità. ⑦ Compl. di mezzo: Mi piace scrivere a macchina. ⑧ Compl. di età: A trent’anni non ha ancora la patente! ⑨ Compl. di qualità: Ho comprato una camicia a righe. ⑩ Compl. di prezzo: Ho comprato lo zaino a prezzo scontato. ⑪ Compl. di pena: È stata condannata a cinque anni di prigione. ⑫ Compl. di tempo determinato: A giugno termina l’anno scolastico. Introduce vari tipi di preposizioni, seguita dal verbo al modo infinito: ① Proposizione finale: Vieni a contemplare il tramonto! ② Proposizione temporale: A rivederlo dopo un anno, si commosse.
La preposizione a unita agli articoli determinativi forma le preposizioni articolate. Davanti a parole che iniziano per vocale si può usare la forma ad in particolare se inizia per a (es. Andrò ad Alessandria). a- pref. Indica mancanza, assenza, negazione: È un comportamento amorale (cioè non morale). ② Forma verbi che hanno in sé l’idea di diventare, rendere: arrossire, appuntire (cioè diventare rosso, rendere appuntito). ③ Forma verbi che indicano lo strumento usato per compiere una certa azione: abbottonare (cioè chiudere con bottoni). ④ Indica allontanamento: asportare (cioè portare via). ⑤ Indica avvicinamento: affluire (cioè correre verso).
① Il prefisso diventa an davanti a vocale: anabbagliante ② Il prefisso raddoppia la consonante delle parola con cui si unisce: abbellire.
àbaco [a-ba-co] n.m. ① Tavoletta usata nell’antichità per fare i conti, simile al pallottoliere ② Strumento per rappresentare il valore posizionale delle cifre. ③ Parte superiore del capitello di una colonna, sulla quale poggia l’architrave o l’arco. abàte [a-ba-te] o abbàte n.m. Religioso a capo di un monastero o di un’abbazia abat-jour n.f.inv. Lampada da tavolo munita di paralume: Prima di addormentarsi, la zia legge alla luce dell’abat-jour. e parola francese abbacchiàto [ab-bac-chia-to] agg. Avvilito, abbattuto: La ragazza era abbacchiata per la sconfitta della sua squadra. abbagliànte [ab-ba-glian-te] agg. Così splendente da offuscare la vista: Mi colpì la luce abbagliante del sole. / n.m. In un veicolo, ciascuna delle due luci anteriori molto intense, che arrivano a illuminare la strada più lontano degli altri fari. abbagliàre [ab-ba-glia-re] v.tr. ① Offuscare la vista per un momento con una luce troppo intensa: Uscito dalla galleria, la luce del sole mi ha abbagliato. ② Illudere, ingannare: La promessa di facili guadagni lo ha abbagliato.
I - ind.pres. abbaglio, abbagli... abbàglio [ab-ba-glio] n.m. Errore, svista: La giornalista ha preso un abbaglio. pl. abbagli, sin. equivoco abbaiàre [ab-ba-ia-re] v.intr. ① Detto del cane, emettere il suo verso caratteristico M Abbaiare alla luna / al vento = Gridare, protestare inutilmente. ② Gridare, urlare: Abbaiava con voce minacciosa.
I - ind.pres. abbaio, abbai... sin. ② sbraitare. abbaìno [ab-ba-i-no] n.m. ① Piccola costruzione che sporge dal tetto, dotata di una finestra. ② Piccola soffitta sotto il tetto. abbandonàre [ab-ban-do-na-re] v.tr. ① Lasciare per sempre qualcuno o qualcosa: È una crudeltà abbandonare in strada un animale domestico. ② Smettere di fare
qualcosa: Ha abbandonato le lezioni di musica. / v.rifl. (abbandonarsi) Lasciarsi andare: Quando mi tuffo in mare mi piace abbandonarmi alle onde. v.tr: sin. ② rinunciare abbandonàto [ab-ban-do-na-to] agg. ①
Deserto: Quel vecchio edificio abbandonato ha un aspetto lugubre. ② Lasciato solo: Nel parco ho trovato un gattino abbandonato. sin. ① disabitato, contr. ① abitato abbandóno [ab-ban-do-no] n.m. ① Atto di lasciare per sempre qualcosa o qualcuno. ② Condizione di chi o di ciò che è stato lasciato per sempre: Quella vecchia villa è in stato di abbandono. abbarbicàrsi [ab-bar-bi-car-si] v.intr. pron. Detto di pianta, attaccarsi con le radici: L’edera si è abbarbicata al cancello. I - ind.pres. mi abbarbico, ti abbarbichi... abbassaménto [ab-bas-sa-men-to] n.m. ① Atto di portare qualcosa più in basso ② Diminuzione, affievolimento: Il cantante ha avuto un abbassamento di voce. abbassàre [ab-bas-sa-re] v.tr. ① Portare più in basso: Abbassa un po’ quel quadro. ② Chinare, volgere in basso: Abbassò il capo al suo cospetto. ③ Diminuire l’intensità di qualcosa: L’insegnante ci chiese di abbassare la voce. / v.rifl. (abbassarsi) ① Chinarsi: Abbassati, altrimenti non vedo niente. ② Umiliarsi: Non ti sei mai abbassato a chiederle scusa. / v.intr.pron. (abbassarsi) Diminuire: Di notte la temperatura si abbassa v.tr.: contr. ① ② ③ alzare, v.intr.pron.: sin. calare, contr. aumentare abbàsso [ab-bas-so] inter. Espressione di ostilità o di protesta verso qualcuno o qualcosa: Abbasso la guerra!
Nei testi scritti si può indicare con la W rovesciata ( ). abbastànza [ab-ba-stan-za] avv. ① A sufficienza: Posso acquistare un nuovo computer perché ho abbastanza denaro. M Averne abbastanza di qualcuno o di qualcosa = Non poterne più, essere stanco. ② Piuttosto, alquanto: In Italia il clima è abbastanza mite.
sin. ① sufficientemente, ② discretamente abbàttere [ab-bat-te-re] v.tr. ① Buttare giù: Le ruspe hanno abbattuto un vecchio edificio abbandonato. ② Indebolire: La lunga malattia lo ha abbattuto. ③ Uccidere: Le guardie forestali sono state costrette ad abbattere un animale ormai morente. /
v.intr.pron. (abbattersi) Deprimersi, essere molto tristi: Ti abbatti per così poco? v.tr.: sin. ① demolire, ② prostrare, contr. ① innalzare, v.intr.pron.: sin. avvilirsi abbattiménto [ab-bat-ti-men-to] n.m. ① Azione di buttar giù qualcosa: Il boscaiolo provvede all’abbattimento degli alberi. ② Scoraggiamento, avvilimento, depressione: È in uno stato di abbattimento. abbattùto [ab-bat-tu-to] agg. ① Gettato a terra, demolito ② Avvilito, scoraggiato. abbazìa [ab-ba-zi-a] n.f. ① Comunità religiosa di monaci con a capo un abate ② Insieme degli edifici dove ha sede la comunità stessa. abbecedàrio [ab-be-ce-da-rio] n.m. Libro con lettere, sillabe e parole per imparare a leggere. pl. abbecedari, sin. sillabario abbelliménto [ab-bel-li-men-to] n.m. ① Azione di rendere più bello qualcosa. ② Ornamento, addobbo. contr. ① deturpazione abbellìre [ab-bel-li-re] v.tr. Rendere più bello: L’architetta ha suggerito di abbellire la mia stanza con nuove tende colorate. III - ind.pres. abbellisco, abbellisci... contr. imbruttire, deturpare abbeveràre [ab-be-ve-ra-re] v.tr. Dare da bere, di solito riferito agli animali: Prima di sera la contadina abbevera il bestiame. / v.rifl. (abbeverarsi) Dissetarsi, bere: Un agnello si abbeverava a un ruscello. v.tr.: sin. dissetare abbeveratóio [ab-be-ve-ra-to-io] n.m. Recipiente o vasca in cui gli animali bevono: Le mucche si dissetano all’abbeveratoio. pl. abbeveratoi abbiccì [ab-bic-cì] n.m.inv. ① Alfabeto. ② Primi elementi, prime nozioni: Tu non conosci nemmeno l’abbiccì dell’informatica. abbiènte [ab-bien-te] agg. Ricco, benestante: Mio nonno è una persona abbiente. sin. agiato, facoltoso abbiètto [ab-biet-to] agg. vedi ABIETTO abbigliamént o [ ab-bi-glia-men-to ] n.m. ① Insieme di abiti e di accessori per vestirsi: Mio zio ha aperto un negozio di abbigliamento. ② Modo di vestirsi: Il tuo abbigliamento è sempre molto stravagante. abbigliàre [ab-bi-glia-re] v.tr. Vestire con cura, con ricercatezza: Ho abbigliato la mia bambola per la festa.
I - ind.pres. abbiglio, abbigli...
/ v.rifl. (abbigliarsi) Vestirsi con cura: La sposa si è abbigliata insieme alle sue sorelle. abbinaménto [ab-bi-na-men-to] n.m.
Accostamento di due elementi simili: Questo abbinamento di colori è azzeccato! abbinàre [ab-bi-na-re] v.tr. ① Mettere insieme a due a due elementi simili (colori, sapori, capi di vestiario...). ② Collegare una cosa a un’altra: Questa lotteria è abbinata a una gara automobilistica. abbindolàre [ab-bin-do-la-re] v.tr. Imbrogliare, ingannare: Quella truffatrice mi voleva abbindolare. sin. raggirare, truffare abbioccàrsi [ab-bioc-car-si] v.intr. pron. Lasciarsi andare, cedere al sonno: Ho mangiato troppo e ora mi abbiocco
I - ind.pres. mi abbiocco, ti abbiocchi... sin. assopirsi, appisolarsi abbiòcco [ab-bioc-co] n.m. Stato di sonnolenza: Dopo cena mi è venuto un abbiocco. pl. abbiocchi abboccàre [ab-boc-ca-re] v.intr. ① Afferrare con la bocca: Il pesce ha abboccato all’amo. ② Lasciarsi ingannare: Ha abboccato alle sue parole.
I - ind.pres. abbocco, abbocchi... abbonaménto [ab-bo-na-men-to] n.m. Pagamento anticipato che consente di usufruire di un determinato servizio per un certo periodo: Devo rinnovare l’abbonamento al cinema. abbonàre [ab-bo-na-re] v.tr. Contrarre un abbonamento per qualcuno: Ti ho abbonato al giornale. / v.rifl. (abbonarsi) Contrarre un abbonamento per se stessi: Mi sono abbonato per un anno alla biblioteca. abbonàto [ab-bo-na-to] n.m. Persona che è in possesso di un abbonamento. abbondànte [ab-bon-dan-te] agg. ① Presente in grande quantità o che supera la giusta misura: Mi hai servito un piatto di pasta abbondante. ② Detto di indumento, largo: Questa gonna per me è abbondante. abbondànza [ab-bon-dan-za] n.f. ① Grande quantità: L’anno scorso c’è stata abbondanza di olio. ② Ricchezza: Molti vivono nell’abbondanza. contr. ① scarsezza, ② povertà abbondàre [ab-bon-da-re] v.intr. ① Esserci in grande quantità: Quest’anno l’uva abbonderà. ② Avere in grande quantità: Questo lago abbonda di pesci. contr. ① ② scarseggiare
abbordàbile [ab-bor-da-bi-le] agg. ① Detto di persona, che si può avvicinare con facilità: Rivolgiti al direttore, è una persona abbordabile. ② Accessibile: Quella camicia ha un prezzo abbordabile. contr. ① intrattabile abbordàggio [ab-bor-dag-gio] n.m. ① Manovra con cui ci si accosta a una nave nemica. ② Tentativo spavaldo fatto per avvicinare una persona. pl. abbordaggi, sin. ① arrembaggio ② approccio abbordàre [ab-bor-da-re] v.tr. ① Accostarsi al bordo di una nave nemica per assalirla: I pirati abbordarono le navi inglesi. ② Avvicinarsi a una persona sconosciuta per conoscerla: Mio fratello ha abbordato una persona per attaccare discorso. abbottonàre [ab-bot-to-na-re] v.tr. Chiudere con bottoni: È freddo: abbottona il cappotto. contr. sbottonare abbottonàto [ab-bot-to-na-to] agg. ① Chiuso per mezzo di bottoni: Tieni il cappotto ben abbottonato. ② Persona chiusa, poco disponibile a parlare di sé: Quella persona è abbottonata anche con gli amici. sin. ② riservato abbozzàre [ab-boz-za-re] v.tr. ① Realizzare una cosa in modo provvisorio, non ancora completo: Lo scultore ha abbozzato la statua di Ercole. ② Accennare: Ha abbozzato un sorriso. / v.intr. Sopportare frenando la rabbia: Sono stanco di abbozzare in silenzio. v.tr.: sin. ① delineare, contr. ① completare abbòzzo [ab-boz-zo] n.m. Prima forma, stesura incompleta di un lavoro, specialmente artistico.
sin. schizzo, bozzetto abbracciàre [ab-brac-cia-re] v.tr. ① Circondare e stringere qualcuno o qualcosa con le braccia, in segno di affetto: Lo abbracciai non appena lo vidi. ② Comprendere, contenere più cose insieme: Dal balcone posso abbracciare con lo sguardo tutta la valle. ③ Dedicarsi a qualcosa con slancio: Ha abbracciato la sua professione con impegno.
I - ind.pres. abbraccio, abbracci... / v.rifl.recipr. (abbracciarsi) Stringersi l’un l’altro con le braccia: Appena si incontrarono, si abbracciarono con affetto. v.tr.: sin. ③ intraprendere
abbràccio [ab-brac-cio] n.m. Dimostrazione di affetto che si manifesta nell’accogliere un’altra persona tra le proprie braccia: L’abbraccio tra il nonno e il nipote ha commosso i presenti. pl. abbracci
abbreviàre [ab-bre-via-re] v.tr. Accorciare, rendere più breve. I - ind.pres. abbrevio, abbrevi... contr. estendere, prolungare abbreviazióne [ab-bre-via-zio-ne] n.f. ① Atto dell’accorciare. ② Forma ridotta di una parola, composta solo dalle prime lettere di essa e seguita da un punto: In questo dizionario l’abbreviazione di “sinonimo” è sin.
Attenzione a non confondere le abbreviazioni con le sigle. Le abbreviazioni sono parole accorciate (es. = esempio, dott. = dottore). Le sigle sono, invece, le iniziali di più parole che formano il nome di un partito, di un’associazione... (WWF = World Wildlife Found = Fondo mondiale per la natura). Sono sigle anche le targhe automobilistiche (es. MI = Milano). abbronzànte [ab-bron-zan-te] agg. e n.m. Detto di prodotto cosmetico che favorisce l’abbronzatura della pelle abbronzàre [ab-bron-za-re] v.tr. Rendere la pelle più scura, di un colore simile al bronzo: Il sole estivo abbronza la pelle molto rapidamente. / v.intr.pron. (abbronzarsi) Diventare scuro, del colore del bronzo: Si è abbronzata mettendo la protezione. v.tr.: contr. schiarire, v.intr.pron.: contr. schiarirsi abbronzàto [ab-bron-za-to] agg. Detto di persona, che ha la pelle scura come il bronzo per l’esposizione al sole. abbronzatùra [ab-bron-za-tu-ra] n.f. Coloritura bruna dovuta ai raggi solari: Hai un’abbronzatura invidiabile. abbrustolìre [ab-bru-sto-li-re] v.tr. Tostare leggermente, rendere croccante: Ho abbrustolito il pane per merenda.
III - ind.pres. abbrustolisco, abbrustolisci... sin. arrostire abbrutiménto [ab-bru-ti-men-to] n.m. Perdita di ogni caratteristica umana. abbrutìre [ab-bru-ti-re] v.tr. Privare una persona di ogni caratteristica umana: La guerra abbrutisce l’essere umano. / v.intr. Perdere ogni caratteristica umana
III - ind.pres. abbrutisco, abbrutisci...
abbuffàrsi [ab-buf-far-si] v.rifl. Mangiare molto e con voracità: Al pranzo gli invitati si sono abbuffati di dolci. abbuffàta [ab-buf-fa-ta] n.f. Pasto abbondante consumato con ingordigia . abdicàre [ab-di-ca-re] v.intr. Rinunciare al trono: La regina ha deciso di abdicare. I - ind.pres. abdico, abdichi... abdicazióne [ab-di-ca-zio-ne] n.f. Rinuncia volontaria al trono, al regno. aberrànte [a-ber-ran-te] agg. Che si allontana da ciò che è considerato normale: Il tuo comportamento è stato aberrante aberrazióne [a-ber-ra-zio-ne] n.f. Allontanamento da un principio costituito, da una norma o dal buonsenso: L’abbandono degli animali è un’aberrazione. sin. deviazione abetàia [a-be-ta-ia] n.f. Bosco di abeti. collettivo abéte [a-be-te] n.m. Albero d’alto fusto a chioma conica, con foglie aghiformi sempreverdi. abiètto [a-biet-to] o abbiètto agg. Ignobile, spregevole, vile: Hai commesso un’azione veramente abietta! contr. rispettabile, degno àbile [a-bi-le] agg. ① Bravo, capace: Tutti lo considerano un abile ballerino. ② Che ha le qualità per compiere qualcosa, idoneo: È abile alla professione di pilota di aerei. sin. ① esperto, contr. ① inesperto, incapace abilità [a-bi-li-tà] n.f.inv. Capacità, bravura nel compiere qualcosa: Questa sera a teatro suonerà un pianista di grande abilità. contr. inabilità, incapacità abilitànte [a-bi-li-tan-te] agg. Che rende idonei a svolgere un’attività: Frequenta un corso abilitante all’insegnamento abilitàre [a-bi-li-ta-re] v.tr. Riconoscere qualcuno abile a svolgere una professione o un’attività. abilitàto [a-bi-li-ta-to] agg. e n.m. Detto di chi è stato riconosciuto abile a svolgere una professione o un’attività. abilitazióne [a-bi-li-ta-zio-ne] n.f. Riconoscimento ufficiale della capacità di svolgere una professione: Ha superato l’esame di abilitazione all’insegnamento. abissàle [a-bis-sa-le] agg. ① Proprio degli abissi marini: Sua zia è una specialista della fauna abissale. ② Senza limite, sconfinato: La sua ignoranza è davvero abissale! abìsso [a-bis-so] n.m. ① Luogo molto
profondo: Quel libro di fantascienza descrive gli abissi della Terra. ② Profondità marina: Con un sommergibile la scienziata ha esplorato gli abissi. ③ Enorme differenza: Tra queste due opere c’è un abisso. sin. ① voragine, baratro abitàbile [a-bi-ta-bi-le] agg. Che può essere abitato. abitabilità [a-bi-ta-bi-li-tà] n.f.inv. Insieme dei requisiti di legge che permettono di abitare un determinato luogo: L’ufficio del Comune ha concesso l’abitabilità della casa abitàcolo [a-bi-ta-co-lo] n.m. Spazio interno di veicoli, riservato al guidatore e alle persone trasportate: Questa vettura ha l’abitacolo confortevole. abitànte [a-bi-tan-te] n.m. e f. Chi risiede in un luogo: La mia città ha pochi abitanti. abitàre [a-bi-ta-re] v.tr. Avere come propria dimora: Abito questa casa da un mese. / v.intr. Risiedere: Abitiamo in periferia. v.tr.: sin. occupare, v.intr.: sin. dimorare abitàto [a-bi-ta-to] agg. Popolato: Quel paese è scarsamente abitato. / n.m. Gruppo di case: L’ospedale è lontano dall’abitato. abitazióne [a-bi-ta-zio-ne] n.f. Luogo, costruzione dove abitano le persone sin. casa, dimora àbito [a-bi-to] n.m. ① Vestito: L’abito da cerimonia è pronto. ② Abitudine a comportarsi in un certo modo: Non è suo abito mentire. P L’abito non fa il monaco = L’aspetto esteriore non dà sufficienti indicazioni sul carattere di una persona. abituàle [a-bi-tu-a-le] agg. Che si fa per abitudine, consueto: Riposare dopo pranzo è diventata per me una cosa abituale. sin. solito abituàre [a-bi-tu-a-re] v.tr. Dare un’abitudine: I miei genitori mi hanno abituato a essere sincero. / v.rifl. (abituarsi) Prendere un’abitudine: Devo ancora abituarmi alla nuova casa. v.tr.: contr. disabituare, v.rifl.: sin. assuefarsi abituàto [a-bi-tu-a-to] agg. Che ha l’abitudine a qualcosa: Quella bimba è abituata a fare i capricci quando vuole qualcosa. contr. disabituato abitudinàrio [a-bi-tu-di-na-rio] agg. Che agisce e si comporta seguendo le proprie abitudini: È una persona abitudinaria: ogni giorno esce di casa alla stessa ora. m.pl. abitudinari, f.pl. abitudinarie, sin. metodico
abitùdine [a-bi-tu-di-ne] n.f. ① Tendenza a ripetere un determinato comportamento: Ho l’abitudine di arrivare sempre in anticipo. ② Usanza: Le abitudini di quel popolo mi incuriosiscono. sin. ① consuetudine, ② costume abiuràre [a-biu-ra-re] v.tr. Rinnegare la propria fede religiosa o un’ideologia: Ha abiurato i propri princìpi. abnegazióne [ab-ne-ga-zio-ne] n.f. Rinuncia al desiderio o all’interesse personale per motivi ideali o religiosi: Quella persona aiuta gli altri con abnegazione. sin. altruismo, dedizione abnòrme [ab-nor-me] agg. Al di fuori della normalità: Quell’albero è cresciuto in maniera abnorme. sin. anormale abolìre [a-bo-li-re] v.tr. ① Eliminare: Dovrei abolire gli zuccheri dalla mia dieta. ② Togliere validità a qualcosa: Con il referendum è possibile abolire una legge.
III - ind.pres. abolisco, abolisci... sin. ① sopprimere, ② revocare, abrogare abolizióne [a-bo-li-zio-ne] n.f. Eliminazione completa, soppressione: Il referendum ha portato all’abolizione di quella legge. sin. annullamento, contr. introduzione abominévole [a-bo-mi-ne-vo-le] agg. Che merita disprezzo e disapprovazione: Maltrattare gli animali è un atto abominevole.
abomìnio [a-bo-mi-nio] n.m. Sentimento, comportamento o fatto che suscita vergogna o disprezzo: La guerra è un abominio. aborìgeno [a-bo-ri-ge-no] agg. e n.m. Detto di persona originaria del paese in cui vive. sin. indigeno, autoctono, contr. forestiero La parola aborigeno deriva dal nome degli antichi abitanti dell’Italia centrale (gli Aborigeni) giunti lì forse dalla Grecia. aborrìre [a-bor-ri-re] v.tr. Detestare, provare ripugnanza: Aborrisco la disonestà. / v.intr. Rifuggire da qualcosa che ripugna: Aborrisco dalla violenza.
III - ind.pres. aborro o aborrisco, aborri o aborrisci...
abortìre [a-bor-ti-re] v.intr. ① Interrompere una gravidanza volontariamente o per cause naturali ② Non giungere a termine, detto di un progetto, di un’idea...: Il progetto della nuova casa è abortito.
III - ind.pres. abortisco, abortisci...
abòrto [a-bor-to] n.m. Interruzione della gravidanza, spontanea o voluta. abrasióne [a-bra-sio-ne] n.f. ① Erosione delle rocce a opera delle acque. ② Levigazione, lisciatura di un materiale ottenuta raschiando la superficie. ③ Escoriazione superficiale della pelle: Ho un’abrasione al ginocchio a causa di una brutta caduta. sin. ② raschiatura, ③ scorticatura abrasìvo [a-bra-si-vo] agg. Che raschia via materiale in superficie: Il falegname ha usato carta abrasiva per levigare il tavolo. / n.m. Materiale ruvido usato per levigare una superficie raschiandola: La scultrice ha bisogno di un abrasivo per rifinire la statua abrogàre [a-bro-ga-re] v.tr. Annullare, sopprimere: Con il referendum quella legge è stata abrogata.
I - ind.pres. abrogo, abroghi... sin. abolire, cancellare, contr. promulgare abrogazióne [a-bro-ga-zio-ne] n.f. Soppressione di un ordine, di una legge abruzzése [a-bruz-ze-se] agg. Relativo all’Abruzzo. / n.m. e f. Persona che abita o è nata in Abruzzo. àbside [ab-si-de] n.f. Zona semicircolare delle chiese cristiane, situata in fondo alla navata centrale e contenente coro e altare. abulìa [a-bu-li-a] n.f. Mancanza di volontà, inerzia. sin. indolenza abùlico [a-bu-li-co] agg. Che manca di volontà, di energia: È una persona abulica. m.pl. abulici, f.pl. abuliche, sin. indolente abusàre [a-bu-sa-re] v.intr. ① Servirsi di qualcosa in maniera eccessiva o arbitraria: È illegale abusare del proprio potere. ② Approfittare della disponibilità di una persona: La classe ha abusato della pazienza dell’insegnante. ③ Costringere con la forza qualcuno ad atti sessuali. sin. ① approfittare, ② sfruttare, ③ violentare abusìvo [a-bu-si-vo] agg. ① Che è o che si compie contro la legge: In quel quartiere ci sono molte costruzioni abusive. ② Che esercita un’attività senza possedere i requisiti di legge adatti: Si è scoperto che quella tassista era abusiva. abùso [a-bu-so] n.m. ① Uso esagerato di qualcosa: L’abuso di alcol è dannoso alla salute. ② Uso di un diritto o di un potere al di là dei limiti stabiliti dalla legge: Quel pubblico ufficiale ha commesso abuso d’ufficio. sin. ① eccesso
a.C. abbr. Abbreviazione di “avanti Cristo”, utilizzata per indicare gli eventi accaduti prima della nascita di Gesù Cristo. acàcia [a-ca-cia] n.f. Albero spinoso d’alto fusto, con fiori gialli e bianchi profumati. pl. acacie àcaro [a-ca-ro] n.m. Parassita degli animali, delle piante e degli esseri umani. acànto [a-can-to] n.m. Pianta erbacea con grandi foglie e fiori bianchi e rosei. Con la locuzione foglie d’acanto si indica l’ornamento architettonico del capitello corinzio composto di foglie simili a quelle dell’acanto. àcca [ac-ca] n.f. o m. Nome della lettera alfabetica h. M Non valere un’acca = Non valere niente. accadèmia [ac-ca-de-mia] n.f. ① Istituto d’insegnamento superiore: Mi piacerebbe frequentare l’Accademia di Belle Arti ② Associazione di persone che si occupano di studi scientifici, letterari o artistici. accadèmico [ac-ca-de-mi-co] agg. ① Che si riferisce a un’accademia. ② Che riguarda l’università: Oggi inizia l’anno accademico. m.pl. accademici, f.pl. accademiche accadére [ac-ca-de-re] v.intr. Succedere, capitare: Oggi è accaduto un evento strano II - si coniuga come cadere. sin. avvenire accadùto [ac-ca-du-to] n.m. Avvenimento, fatto che si è verificato: Raccontami l’accaduto con precisione. accalappiacàni [ac-ca-lap-pia-ca-ni] n.m.inv. Persona incaricata di catturare i cani randagi. accalappiàre [ac-ca-lap-pia-re] v.tr. ① Prendere un animale con il laccio: Hanno accalappiato un cane randagio. ② Attirare astutamente: Ho accalappiato un cliente. I - ind.pres. accalappio, accalappi... sin. ① acchiappare, catturare accalcàrsi [ac-cal-ca-rsi] v.intr.pron. Affollarsi, radunarsi in gran numero: I tifosi si accalcarono all’ingresso del campo. I - ind.pres. mi accalco, ti accalchi... sin. stiparsi accaldàto [ac-cal-da-to] agg. Sudato e rosso in volto. accaloràrsi [ac-ca-lo-rar-si] v.intr.pron. Lasciarsi prendere da entusiasmo e fervore, soprattutto durante una discussione: Durante la riunione mi sono accalorata. sin. infervorarsi, contr. calmarsi
accampaménto [ac-cam-pa-men-to] n.m. ① Insieme di tende o baracche sistemate da soldati, esploratori, escursionisti in uno spazio aperto: All’alba l’esercito levò l’accampamento. ② Sistemazione d’emergenza di persone in un luogo aperto: È stato allestito un accampamento per i profughi. ③ Luogo in cui regna il disordine o in cui c’è un eccessivo affollamento di persone: Gli ospiti hanno trasformato la casa in un accampamento! sin. ① ② campo accampàre [ac-cam-pa-re] v.tr. ① Ospitare in un alloggio di fortuna: Il sindaco ha fatto accampare gli alluvionati in una tendopoli. ② Addurre, mettere innanzi: Non accampare scuse! / v.rifl. (accamparsi) Sistemarsi provvisoriamente in tende o baracche: Gli esploratori e le esploratrici si accamparono nel deserto. accaniménto [ac-ca-ni-men-to] n.m. ① Sentimento di odio che non si placa: L’avvocato lo ha attaccato con grande accanimento. ② Tenacia, ostinata applicazione: Lavora con molto accanimento. sin. ① ostilità, ② ostinazione, perseveranza accanìrsi [ac-ca-nir-si] v.intr.pron. ① Infierire con rabbia contro qualcuno: I miei amici si accanirono senza motivo contro di me. ② Perseverare in un’attività: Quella ragazza si accanisce nello studio. III - ind.pres. mi accanisco, ti accanisci... sin. ① inferocirsi, contr. ② rassegnarsi accanìto [ac-ca-ni-to] agg. ① Acceso, molto violento: Ieri si è disputato un accanito incontro di boxe. ② Ostinato, incallito: Mio zio è un lavoratore accanito. accànto [ac-can-to] avv. A fianco, a lato: Mio nonno abita qui accanto. / agg.inv. Attiguo: Nella casa accanto abita una mia amica. / loc.prep. (accanto a) Vicino a: La piscina si trova accanto allo stadio. accantonàre [ac-can-to-na-re] v.tr. ① Lasciare temporaneamente da parte qualcosa: Voglio accantonare i miei problemi, almeno questa sera. ② Mettere da parte, fare riserva di qualche cosa: Accantona lenticchie per il cenone di San Silvestro. sin. ① tralasciare, ② conservare accaparraménto [ac-ca-par-ra-men-to] n.m. Acquisto massiccio di merci al fine di fare una scorta o per rivenderle a un prezzo superiore. sin. incetta
accaparràre [ac-ca-par-ra-re] v.tr. Acquistare merce oltre il necessario per rivenderla o per farne scorta: Ha accaparrato molta legna per l’inverno. / v.rifl. (accaparrarsi) Assicurarsi: Con quel discorso si è accaparrato le simpatie della gente. v.tr.: sin. accumulare, v.rifl.: sin. ottenere, contr. alienarsi accapigliàrsi [ac-ca-pi-gliar-si] v.rifl.recipr. Azzuffarsi prendendosi per i capelli: Allo stadio alcuni tifosi si sono accapigliati. I - ind.pres. mi accapiglio, ti accapigli... accàpo [ac-ca-po] o a capo avv. Su una nuova riga, all’inizio di una riga. accappatóio [ac-cap-pa-to-io] n.m. Indumento che si indossa dopo il bagno o la doccia per asciugarsi. pl. accappatoi accapponàrsi [ac-cap-po-nar-si] v.intr. pron. Detto della pelle, contrarsi e incresparsi come quella di un pollo, per il freddo o per una forte emozione: Mi si è accapponata la pelle per la paura. accarezzàre [ac-ca-rez-za-re] v.tr. ① Fare carezze, toccare con mano in segno di affetto: Accarezzo sempre il mio cane. ② Sfiorare: Il vento le accarezzava i capelli. ③ Meditare qualcosa col desiderio che si verifichi: Accarezzava quel progetto da tempo. / v.rifl.recipr. (accarezzarsi) Scambiarsi carezze: I due fratelli a volte si accarezzano. v.tr.: sin. ② lambire, ③ vagheggiare accartocciàre [ac-car-toc-cia-re] v.tr. Piegare a forma di cartoccio: Ho accartocciato il foglio e l’ho gettato via.
I - ind.pres. accartoccio, accartocci... / v.intr.pron. (accartocciarsi) Piegarsi come un cartoccio, raggrinzirsi: In autunno le foglie si accartocciano. accasciàre [ac-ca-scia-re] v.tr. Abbattere fisicamente o moralmente: Questo caldo mi accascia.
I - ind.pres. accascio, accasci... / v.intr.pron. (accasciarsi) ① Cadere a terra: A causa della debolezza si accasciò. ② Demoralizzarsi, perdersi d’animo: Cerca di non accasciarti per così poco. v.tr.: sin. prostrare, contr. rinvigorire, v.intr.pron.: sin. ② deprimersi, contr. ① sollevarsi, ② rianimarsi accatastàre [ac-ca-ta-sta-re] v.tr. Ammucchiare fino a formare una catasta: Il contadino ha accatastato la legna. sin. ammassare, contr. sparpagliare
accattivànte [ac-cat-ti-van-te] agg. Che conquista, che sa catturare la simpatia e l’ammirazione degli altri: Quella persona ha un sorriso accattivante. sin. attraente, intrigante, contr. repellente accattivàrsi [ac-cat-ti-var-si] v.tr.pron. Conquistare, attirare su di sé: Ti sei accattivata la simpatia di tutto il gruppo. sin. ottenere, contr. alienarsi accattonàggio [ac-cat-to-nag-gio] n.m. Azione del mendicare per le strade. pl. accattonaggi accattóne [ac-cat-to-ne] n.m. Mendicante, persona che chiede l’elemosina. sin. barbone accavallàre [ac-ca-val-la-re] v.tr. Sovrapporre una cosa all’altra: Quando mi siedo, spesso accavallo le gambe. / v.intr. pron. (accavallarsi) Ammassarsi disordinatamente: Le onde si accavallavano e si infrangevano contro gli scogli. v.tr.: sin. incrociare, v.intr.pron.: sin. sovrapporsi accecànte [ac-ce-can-te] agg. Che priva della vista, che abbaglia. accecàre [ac-ce-ca-re] v.tr. ① Privare qualcuno della vista: Ulisse accecò il ciclope Polifemo. ② Abbagliare: La tua bellezza mi acceca. ③ Togliere la capacità di ragionare: La rabbia lo acceca. I - ind.pres. acceco, accechi... accèdere [ac-ce-de-re] v.intr. ① Entrare: Si accede al palazzo anche dal retro. ② Entrare a far parte di un organo pubblico: È riuscito ad accedere alla magistratura
II - si coniuga come cedere. sin. ① introdursi, contr. ① uscire acceleràre [ac-ce-le-ra-re] v.tr. Rendere più veloce: Siamo in ritardo, accelera il passo! / v.intr. Aumentare la velocità: Ho accelerato appena fuori città. v.tr.: sin. affrettare, v.intr.: contr. rallentare, decelerare acceleràto [ac-ce-le-ra-to] agg. Affrettato, più veloce del solito: Dopo una corsa il battito del cuore è accelerato. acceleratóre [ac-ce-le-ra-to-re] n.m. Meccanismo che fa aumentare la velocità di un veicolo: Negli autoveicoli il pedale dell’acceleratore è a destra. accelerazióne [ac-ce-le-ra-zio-ne] n.f. Aumento di velocità. accèndere [ac-cen-de-re] v.tr. ① Provocare una fiamma: Ho acceso una candela.
② Mettere in funzione: Ho acceso la televisione per vedere un film. ③ Suscitare, stimolare: La lettura accende la fantasia. II - ind.pass.rem. accesi, accendesti, accese, accendemmo, accendeste, accesero; part.pass. acceso. / v.intr.pron. (accendersi) ① Prendere fuoco: La legna secca si accende subito. ② Nascere, sorgere: Al bar si è accesa una vivace discussione. v.tr.: sin. ② azionare, contr. ① spegnere, v.intr.pron.: sin. ① ② divampare accendìno [ac-cen-di-no] n.m. Macchinetta che produce una fiammella e che serve per accendere sigarette o sigari. accennàre [ac-cen-na-re] v.tr. ① Fare un cenno per indicare qualcosa o qualcuno a una persona: La zia mi ha accennato la gelateria. ② Abbozzare, eseguire in modo incompleto: Accennò un passo di danza. / v.intr. ① Dare segno di lievi cambiamenti: Il cielo accennava a schiarirsi. ② Far riferimento a qualcosa in modo vago: Accenna spesso ai suoi progetti. v.intr.: sin. ② alludere accénno [ac-cen-no] n.m. ① Riferimento vago: L’insegnante ha fatto un accenno all’argomento che spiegherà domani. ② Segnale, indizio: Al primo accenno di bel tempo andrò al mare. sin. ① allusione accensióne [ac-cen-sio-ne] n.f. ① Atto di accendere o di accendersi: L’accensione delle luci illuminò il palcoscenico. ② Insieme dei meccanismi che danno l’avvio a un motore: L’auto ha problemi all’accensione. accentàre [ac-cen-ta-re] v.tr. Segnare l’accento sulla sillaba di una parola. accentàto [ac-cen-ta-to] agg. Che ha l’accento: La parola “città” ha l’ultima sillaba accentata accènto [ac-cen-to] n.m. ① Segno posto sopra una sillaba per indicare che questa deve essere pronunciata con più intensità rispetto alle altre M Porre l’accento su una questione = Mettere in evidenza, richiamare l’attenzione su un argomento. ② Modo di pronunciare le parole: Si sente dall’accento che sei di origine inglese. sin. ② cadenza accentraménto [ac-cen-tra-men-to] n.m. Tendenza a riunire in un solo luogo o in un solo organismo centrale: La ditta mira all’accentramento degli uffici.
accentràre [ac-cen-tra-re] v.tr. ① Radunare in un solo luogo: Il generale accentrò le truppe al confine. ② Attirare: L’insegnante accentrò su di sé l’attenzione della classe. sin. ① concentrare, ② calamitare, contr. ① decentrare accentratóre [ac-cen-tra-to-re] n.m.
Chi riunisce e accentra nelle proprie mani funzioni, mansioni e poteri: Il mio capo è troppo accentratore. f. accentratrice accentuàre [ac-cen-tu-a-re] v.tr. ① Rendere più evidente: Il blu accentua il colore dei tuoi occhi. ② Evidenziare parole o frasi pronunciandole con accento marcato. / v.intr.pron. (accentuarsi) Accrescersi, diventare più evidente e più grave: La crisi si accentuava sempre più. v.tr.: contr. ① attenuare accerchiaménto [ac-cer-chia-men-to] n.m. Operazione tattica diretta a circondare il nemico: Il tentativo di accerchiamento del nemico è riuscito. accerchiàre [ac-cer-chia-re] v.tr. Circondare: Le truppe accerchiarono i nemici. I - ind.pres. accerchio, accerchi... accertaménto [ac-cer-ta-men-to] n.m. Verifica, controllo accertàre [ac-cer-ta-re] v.tr. Verificare: Una brava giornalista deve sempre accertare l’autenticità di una notizia. / v.rifl. (accertarsi) Assicurarsi di persona: Prima di uscire accertati di aver spento la luce. v.tr.: sin. controllare, v.rifl.: sin. sincerarsi accéso [ac-ce-so] agg. ① Che brucia, che illumina: Lasciai il fuoco acceso. ② In funzione: Ho lasciato il motore dell’auto acceso. ③ Vivace: È stata una discussione accesa. sin. ② azionato, ③ infiammato, contr. ① ② spento, ③ tranquillo accessìbile [ac-ces-si-bi-le] agg. ① Che si può raggiungere o compiere con facilità: Questi luoghi sono accessibili a tutti. ② Che si comprende con facilità: È un libro accessibile anche a bambini e bambine. ③ Modesto: Il vestito in vetrina ha un prezzo accessibile. ④ Cordiale, alla mano: È una persona accessibile. sin. ① raggiungibile, ② comprensibile, contr. ① ② ③ ④ inaccessibile accessibilità [ac-ces-si-bi-li-tà] n.f.invar. ① Caratteristica di ciò che è accessibile, facilmente raggiungibile: Il nuovo ingresso garantisce l’accessibilità al teatro anche
alle persone con disabilità. ② Facilità di comprensione: Lo stile semplice permette l’accessibilità a un testo di per sé complesso. sin. ① raggiungibilità, praticabilità ② comprensibilità
accèsso [ac-ces-so] n.m. ① Entrata: L’accesso alla banca è sorvegliato dalla polizia. ② Sintomo che si manifesta in forma acuta e improvvisa: Questa notte ho avuto un accesso di tosse. ③ Impulso improvviso e violento: In un accesso d’ira l’ho insultato. sin. ① ingresso, ② attacco, crisi, contr. ① uscita
accessoriàto [ac-ces-so-ria-to] agg. Fornito di accessori: La mia automobile nuova è molto accessoriata.
accessòrio [ac-ces-so-rio] agg. Che ha importanza secondaria: È un aspetto accessorio della questione. / n.m. Oggetto non indispensabile, che completa e migliora un ambiente, un’auto, l’abbigliamento: La mia auto ha molti accessori. m.pl. accessori, f.pl. accessorie, agg.: sin. secondario, contr. essenziale accétta [ac-cet-ta] n.f. Utensile per tagliare la legna costituito da una lama a forma di trapezio fissata a un manico sin. scure, mannaia accettàbile [ac-cet-ta-bi-le] agg. Che si può accettare, ammissibile: È una proposta di lavoro accettabile. accettàre [ac-cet-ta-re] v.tr. ① Accogliere, gradire: Accetto volentieri il tuo invito. ② Ammettere, sopportare: Il mio amico accetta malvolentieri gli scherzi. contr. ① ② rifiutare accettazióne [ac-cet-ta-zio-ne] n.f. ① Accoglimento, ammissione: L’accettazione delle domande per il concorso scade il mese prossimo. ② Locale di un ospedale, di un edificio pubblico, di un aeroporto... in cui si accolgono i clienti che attendono un certo servizio: Vai in accettazione per confermare l’appuntamento con la neurologa. accezióne [ac-ce-zio-ne] n.f. Ciascuno dei significati particolari con cui un vocabolo viene usato: Nel dizionario sono elencate le accezioni di ogni parola. acchiappàre [ac-chiap-pa-re] v.tr. ① Afferrare con sveltezza: Il gatto acchiappò il topo. ② Nel linguaggio popolare, cogliere sul fatto: L’ho acchiappato mentre prendeva un altro gelato dal frigorifero. sin. ① acciuffare, ② sorprendere
acchìto [ac-chi-to] n.m. Nel gioco del biliardo, mossa con cui si dà inizio alla partita. M Di primo acchito = Alla prima, subito. acciàcco [ac-ciac-co] n.m. Malessere non grave ma persistente: Ho qualche acciacco. pl. acciacchi
acciaierìa [ac-cia-ie-ri-a] n.f. Stabilimento in cui viene prodotto e lavorato l’acciaio. acciàio [ac-cia-io] n.m. ① Lega di ferro e carbonio: Le pentole in acciaio sono molto resistenti. ② Simbolo di forza e tenacia: Hai una volontà d’acciaio quando studi. pl. acciai
accidentàle [ac-ci-den-ta-le] agg. Dovuto al caso: È stato un incontro accidentale. sin. casuale, fortuito accidentàto [ac-ci-den-ta-to] agg. Detto di terreno, irregolare, tale da rendere difficile la marcia. accidènte [ac-ci-den-te] n.m. ① Evento casuale e inaspettato. ② Disgrazia: Dopo tanti accidenti, ha trovato la felicità. ③ Colpo apoplettico, malanno: Gli è venuto un accidente! M Prendersi un accidente = Ammalarsi: Giocando sotto la pioggia si è presa un accidente; Spaventarsi: Ho sentito un rumore e mi sono preso un accidente. ④ Nel linguaggio familiare, nulla: Non ho capito un accidente. accidènti [ac-ci-den-ti] inter. Esclamazione che esprime rabbia, dispiacere o meraviglia: Accidenti! Ho sporcato la camicia. sin. accipicchia accìdia [ac-ci-dia] n.f. ① Stato d’animo svogliato e triste: A causa dell’accidia non combini nulla. ② Nella morale cattolica, uno dei sette peccati capitali, che consiste nella svogliatezza a compiere il bene. sin. ① pigrizia, inerzia accigliàrsi [ac-ci-gliar-si] v.intr.pron. Increspare le sopracciglia per manifestare risentimento, tristezza o perplessità: Saputa la notizia, il nonno si è accigliato.
I - ind.pres. mi acciglio, ti accigli... accigliàto [ac-ci-glia-to] agg. Che manifesta risentimento, tristezza o perplessità increspando le sopracciglia: Aveva un’espressione accigliata. accìngersi [ac-cin-ger-si] v.rifl. Essere sul punto di: Gli zii si accingono a partire. II - si coniuga come cingere. acciottolàto [ac-ciot-to-la-to] n.m. Pavimentazione costituita di ciottoli: È faticoso pedalare sull’acciottolato. sin. selciato
accipìcchia [ac-ci-pic-chia] inter. vedi ACCIDENTI acciuffàre [ac-ciuf-fa-re] v.tr. Acchiappare, catturare: Hanno acciuffato la ladra. acciùga [ac-ciu-ga] n.f. Piccolo pesce di mare: Mi piacciono le acciughe sotto sale. M Essere magro come un’acciuga = Essere molto magro. pl. acciughe, sin. alice acclamàre [ac-cla-ma-re] v.tr. ① Eleggere senza votazione con consenso unanime: I soci l’hanno acclamata presidente. ② Approvare con applausi e clamore: Il pubblico acclamò l’orchestra. / v.intr. Manifestare con applausi la propria approvazione: Il pubblico acclamò all’ennesimo gol. v.tr.: sin. ② applaudire acclamazióne [ac-cla-ma-zio-ne] n.f. ① Elezione fatta senza il bisogno di una votazione. ② Manifestazione di ammirazione: L’acclamazione dei fan fu commovente. acclimatàre [ac-cli-ma-ta-re] v.tr. Fare abituare gradatamente a un clima: Sarà difficile acclimatare un husky alle nostre temperature. / v.rifl. (acclimatarsi) ① Adattarsi a un certo clima ② Adattarsi a una certa situazione. acclùdere [ac-clu-de-re] v.tr. Chiudere dentro, unire in uno stesso plico: Alla domanda bisogna accludere una fototessera. II - ind.pass.rem. acclusi, accludesti, accluse, accludemmo, accludeste, acclusero; part.pass. accluso. accoccolàrsi [ac-coc-co-lar-si] v.rifl. Piegarsi sulle ginocchia sedendosi sulle calcagna: Mi piace accoccolarmi vicino al camino. sin. rannicchiarsi accodàrsi [ac-co-dar-si] v.rifl. ① Mettersi in fila. ② Seguire qualcuno: Mi sono accodato ai miei amici che andavano al cinema. accogliènte [ac-co-glien-te] agg. Ospitale, in cui si sta bene: Il mio appartamento è piccolo ma accogliente. contr. inospitale accogliènza [ac-co-glien-za] n.f. Atto di accogliere: La tua accoglienza è calorosa accògliere [ac-co-glie-re] v.tr. ① Ricevere qualcuno, ospitare presso di sé: La mamma ha accolto con piacere le mie amiche. ② Accettare, approvare: La direzione ha accolto la tua domanda ③ Contenere: Lo stadio può accogliere centomila persone. II - si coniuga come cogliere. contr. ① ② respingere, rifiutare
accollàre [ac-col-la-re] v.tr. Affidare un incarico: Mi hanno accollato una nuova responsabilità. / v.intr. Aderire al collo, detto di indumento. v.tr.: sin. addossare accollàto [ac-col-la-to] agg. Chiuso fino al collo: Questa maglia è troppo accollata. contr. scollato accoltellàre [ac-col-tel-la-re] v.tr. Ferire con un coltello. accomiatàrsi [ac-co-mia-tar-si] v.rifl. Congedarsi, andar via: Gli amici si accomiatarono dopo cena accomodaménto [ac-co-mo-da-mento] n.m. Accordo a cui arrivano due o più parti in lite. accomodànte [ac-co-mo-dan-te] agg. Disposto al compromesso, conciliante. sin. disponibile accomodàre [ac-co-mo-da-re] v.tr. ①
Riparare qualcosa di rotto. ② Sistemare: Ho accomodato i nuovi fiori nei vasi / v.rifl. (accomodarsi) ① Mettersi comodo: Prego, accomodati! ② Adattarsi, sistemarsi: Mi sono accomodato in una nuova casa. v.tr.: sin. ① aggiustare, contr. ① rompere accompagnaménto [ac-com-pa-gnamen-to] n.m. ① Séguito, insieme delle persone che accompagnano qualcuno: La regina arrivò con il suo accompagnamento. ② In musica, serie di suoni che si uniscono alla melodia principale. accompagnàre [ac-com-pa-gna-re] v.tr. ① Andare insieme a qualcuno per compagnia, protezione, amicizia: Il papà ogni mattina mi accompagna a scuola. ②
Abbinare: Ho accompagnato il regalo con un biglietto di auguri. ③ Detto di strumento o voce, seguire il suono di altri strumenti o voci / v.intr.pron. (accompagnarsi) ① Intonarsi, accordarsi: Queste scarpe si accompagnano bene al vestito verde. ② Usare uno strumento per sostenersi nel canto: La cantante si accompagna con il piano. accompagnatóre [ac-com-pa-gna-tore] n.m. Persona che accompagna: Quel signore è l’accompagnatore della squadra f. accompagnatrice, m.pl. accompagnatori, f.pl. accompagnatrici accomunàre [ac-co-mu-na-re] v.tr. ①
Avvicinare, unire: Vi accomuna la passione per la pittura ② Mettere in comune contr. ① diversificare
acconciàre [ac-con-cia-re] v.tr. Migliorare l’aspetto di una persona, curandone l’abbigliamento e la pettinatura: Il barbiere acconciò il cliente con grande cura I - ind.pres. acconcio, acconci... / v.rifl. (acconciarsi) Vestirsi, pettinarsi con cura: Si è acconciata per il ballo. v.tr.: sin. agghindare, v.rifl.: sin. ornarsi acconciatóre [ac-con-cia-to-re] n.m. Parrucchiere. f. acconciatrice, m.pl. acconciatori, f.pl. acconciatrici acconciatùra [ac-con-cia-tu-ra] n.f. Pettinatura: Hai una bella acconciatura. accondiscéndere [ac-con-di-scen-de-re] v.intr. Dare il proprio consenso o arrendersi al desiderio di qualcuno: Alla fine ha accondisceso alle sue richieste. sin. acconsentire acconsentìre [ac-con-sen-ti-re] v.intr. Dare la propria approvazione: I miei hanno acconsentito a mandarmi alla festa contr. dissentire, opporsi accontentàre [ac-con-ten-ta-re] v.tr. Rendere contento, esaudire i desideri di qualcuno: La nonna non mi accontenta in tutto. / v.intr.pron. (accontentarsi) Essere contento: Mi accontento di un gelato v.tr.: sin. compiacere, contr. scontentare, v.intr.pron.: sin. contentarsi accónto [ac-con-to] n.m. Prima parte di una somma da pagare: Ho versato un acconto per l’acquisto dell’auto sin. anticipo accoppàre [ac-cop-pa-re] v.tr. Uccidere, in particolare con un colpo alla testa. I - ind.pres. accoppo, accoppi... sin. ammazzare accoppiaménto [ac-cop-pia-men-to] n.m. ① Unione attraverso la quale gli esseri viventi si riproducono. ② Accostamento di due persone o cose omogenee: Ha scelto un felice accoppiamento di colori. accoppiàre [ac-cop-pia-re] v.tr. ① Abbinare, unire formando delle coppie. ② Detto di animali, far unire un maschio e una femmina per la riproduzione. I - ind.pres. accoppio, accoppi... / v.rifl.recipr. (accoppiarsi) ① Unirsi formando una coppia: I ballerini si accoppiarono per la danza ② Detto di animali, unirsi sessualmente. v.tr.: contr. ① spaiare, scompagnare, v.rifl. recipr.: contr. ① dividersi
accoràto [ac-co-ra-to] agg. Addolorato, afflitto: Il bambino, dopo il rimprovero, scoppiò in un pianto accorato. accorciàre [ac-cor-cia-re] v.tr. ① Ridurre, far diventare più corto: Bisogna accorciare le maniche di questa camicia ② Abbreviare: Questa via accorcia il cammino. I - ind.pres. accorcio, accorci... / v.intr.pron. (accorciarsi) Diventare più breve: D’inverno le giornate si accorciano. v.tr.: contr. ① ② allungare accordàre [ac-cor-da-re] v.tr. ① Mettere d’accordo chi litiga: Riesci sempre ad accordare tutti. ② Concedere qualcosa a qualcuno: Il dirigente scolastico ha accordato agli studenti la gita a Roma. ③ Rendere armonioso il suono di uno strumento musicale. / v.rifl.recipr. (accordarsi) Mettersi d’accordo, concordare: Finalmente ci siamo accordati sul prezzo dell’auto accordatùra [ac-cor-da-tu-ra] n.f. Operazione che consiste nel dare la giusta intonazione a uno strumento musicale. accòrdo [ac-cor-do] n.m. ① Intesa, patto: I litiganti hanno raggiunto un accordo. ② Affinità di opinioni: Tra i due insegnanti c’è pieno accordo. M Andare d’amore e d’accordo = avere un rapporto di reciproco affiatamento. ③ Emissione contemporanea di più suoni in armonia tra loro. sin. ② armonia, contr. ② disaccordo accòrgersi [ac-cor-ger-si] v.intr.pron. Rendersi conto di qualcosa: Eri distratto e non ti sei accorto del mio arrivo.
II - ind.pass.rem. mi accorsi, ti accorgesti, si accorse, ci accorgemmo, vi accorgeste, si accorsero; part.pass. accorto. sin. avvedersi, notare accorgiménto [ac-cor-gi-men-to] n.m. ① Accortezza: Quella ragazza ha agito con accorgimento. ② Espediente, astuzia: Per vincere ho adottato un abile accorgimento accorpàre [ac-cor-pa-re] v.tr. Riunire strutture o parti prima separate: Il presidente ha accorpato le due aziende. accórrere [ac-cor-re-re] v.intr. Correre verso un luogo: I pompieri accorsero sul luogo dell’incendio
II - si coniuga come correre. sin. sopraggiungere, contr. allontanarsi accortézza [ac-cor-tez-za] n.f. Prontezza d’ingegno, accorgimento: Ho avuto l’accortezza di prendere l’ombrello sin. avvedutezza, sagacia
accòrto [ac-cor-to] agg. Astuto, prudente, che dimostra furbizia e attenzione. sin. avveduto, scaltro, sagace accostaménto [ac-co-sta-men-to] n.m. ① Avvicinamento. ② Adesione: È evidente il suo accostamento alla politica accostàre [ac-co-sta-re] v.tr. Avvicinare: Accosta la moto al muretto. / v.rifl. (accostarsi) ① Andare vicino: Se ti accosti alla finestra puoi vedere il tramonto. ② Cominciare a conoscere: Mi sono accostata alla musica classica. v.rifl.: contr. ① ② scostarsi, allontanarsi account n.m.inv. In informatica, codice personale per accedere a Internet, composto da username (nome vero o di fantasia) e password (codice segreto) e parola inglese accovacciàrsi [ac-co-vac-ciar-si] v.rifl. Accucciarsi, rannicchiarsi: Per nascondermi mi sono accovacciato sotto il tavolo. I - ind.pres. mi accovaccio, ti accovacci... accozzàglia [ac-coz-za-glia] n.f. ① Raccolta disordinata di cose diverse: In quel negozio c’è un’accozzaglia di oggetti vecchi. ② Miscuglio poco gradevole di persone: Al bar c’è sempre un’accozzaglia di gente. collettivo, pl. accozzaglie, sin. ① mucchio accreditàre [ac-cre-di-ta-re] v.tr. ① Dare valore a qualcosa: Ciò che dici accredita la mia opinione. ② Mettere a disposizione di qualcuno una somma di denaro: Ho accreditato il denaro sul tuo conto corrente contr. ② addebitare accréscere [ac-cre-sce-re] v.tr. Aumentare, rendere maggiore: In questa fabbrica bisogna accrescere il numero di dipendenti II - si coniuga come crescere. / v.intr.pron. (accrescersi) Ingrandirsi: La famiglia si è accresciuta con il nuovo nato v.tr.: sin. incrementare, contr. ridurre, v.intr.pron.: contr. ridursi accresciménto [ac-cre-sci-men-to] n.m. Aumento, incremento accrescitìvo [ac-cre-sci-ti-vo] agg. In grammatica, detto di suffisso che aumenta in qualità o quantità il significato di nomi o aggettivi. / n.m. In grammatica, nome o aggettivo alterato da un suffisso che ne aumenta il significato in qualità o quantità: “Ragazzone” è l’accrescitivo di “ragazzo” accucciàrsi [ac-cuc-ciar-si] v.rifl. Accovacciarsi: Il cane si è accucciato I - ind.pres. mi accuccio, ti accucci...
accudìre [ac-cu-di-re] v.tr. Prendersi cura di qualcuno: Lo zio mi ha chiesto di accudire il mio cuginetto. III - ind.pres. accudisco, accudisci... sin. badare, occuparsi accumulàre [ac-cu-mu-la-re] v.tr. Mettere da parte in grande quantità: La nonna nella sua vita ha accumulato libri d’ogni tipo sin. raccogliere, contr. dissipare accumulatóre [ac-cu-mu-la-to-re] n.m. Apparecchio che accumula energia (elettrica, termica, meccanica) da distribuire poi al momento opportuno e nella misura richiesta: Grazie a un accumulatore elettrico la macchina funziona bene accùmulo [ac-cu-mu-lo] n.m. Quantità di cose messe insieme, ammasso: I netturbini smaltiscono l’accumulo dei rifiuti. sin. mucchio accuratézza [ac-cu-ra-tez-za] n.f. Cura, precisione nello svolgere una qualsiasi attività: Hai svolto il lavoro con accuratezza sin. diligenza, contr. trascuratezza accuràto [ac-cu-ra-to] agg. ① Che agisce con attenzione e diligenza: È una persona molto accurata: non tralascia niente. ② Eseguito con scrupolosità: Quell’albergo garantisce un servizio accurato sin. ① diligente, preciso, ② scrupoloso accùsa [ac-cu-sa] n.f. ① Attribuzione di una colpa di cui si è chiamati a rispondere davanti a un giudice: Lo hanno arrestato con l’accusa di furto. ② Rimprovero: Non è giusta l’accusa che mi fai di essere egoista. sin. ① imputazione, ② critica accusàre [ac-cu-sa-re] v.tr. ① Incolpare: Non accusarmi ingiustamente ② Sentire, avvertire: Accuso un po’ di stanchezza. accusàto [ac-cu-sa-to] agg. e n.m. Che o chi è incolpato di qualcosa: Durante il processo l’accusata si difese con fermezza. accusatóre [ac-cu-sa-to-re] n.m. Chi attribuisce una colpa a qualcuno: L’accusatore ha dato una diversa versione dei fatti f. accusatrice, m.pl. accusatori, f.pl. accusatrici
ace1 n.m.inv. Nel tennis e nella pallavolo, servizio vincente che dà il punto senza che l’avversario riesca a rispondere: Quel campione ha fatto 30 ace in una partita. e parola inglese
ACE2 [a-ce] n.m.inv. Bevanda analcolica a base di succo di arancia, carota e limone, ricca di vitamine A, C ed E.
acèrbo [a-cer-bo] agg. Non maturo: Quel frutto è ancora acerbo M Età acerba = Adolescenza.
àcero [a-ce-ro] n.m. Albero d’alto fusto il cui legno è usato per costruire mobili. acèrrimo [a-cer-ri-mo] agg. sup. Molto acre, fortemente ostile: Quella persona è sempre stata sua acerrima nemica. sin. accanito, irriducibile
acetàto [a-ce-ta-to] n.m. Filato artificiale simile alla seta.
acetilène [a-ce-ti-le-ne] n.m. Gas utilizzato nell’industria chimica per preparare solventi e materie plastiche.
acéto [a-ce-to] n.m. Liquido dall’odore e dal sapore aspri, ricavato dal vino e dalle mele, usato per condire e conservare i cibi. acetóne [a-ce-to-ne] n.m. ① Solvente chimico usato per togliere lo smalto dalle unghie. ② Sostanza prodotta dall’organismo ed eliminata con le urine o con l’aria espirata. achèo [a-che-o] agg. Del popolo degli Achei. / n.m. Abitante dell’antica Grecia: L’Iliade di Omero racconta la guerra tra Achei e Troiani.
acidità [a-ci-di-tà] n.f.inv. ① Caratteristica di ciò che ha sapore aspro e acidulo: Non sopporto l’acidità del limone. ② Durezza di carattere: La tua acidità ti ha fatto perdere molti amici.
sin. ① asprezza, ② intrattabilità àcido1 [a-ci-do] agg. ① Che ha sapore aspro: Il latte è diventato acido ② Sgarbato, scortese, brusco: Quel collega è sempre acido con tutti sin. ① acre, pungente, ② intrattabile àcido2 [a-ci-do] n.m. Sostanza chimica che, sciolta in acqua, cede ioni di idrogeno: Gli acidi possono essere corrosivi acìdulo [a-ci-du-lo] agg. Leggermente acido: Questa bibita è acidula. àcino [a-ci-no] n.m. Chicco d’uva. àcme [ac-me] n.f. Punto di maggiore intensità di un fenomeno: Quella cantante ha raggiunto l’acme del successo. sin. culmine, apice àcne [ac-ne] n.f. Infiammazione della pelle che provoca la formazione di foruncoli: Durante l’adolescenza si soffre di acne. àcqua [ac-qua] n.f. ① Elemento naturale, liquido incolore e inodore, fondamentale per la vita di tutti gli organismi. ② Pioggia: Ieri ho preso tanta acqua M Sentirsi un pesce fuor d’acqua = Essere a disagio;
Acqua in bocca! = Taci!; Assomigliarsi come due gocce d’acqua = Essere simili; Fare un buco nell’acqua = Fallire facendo un tentativo; Scoprire l’acqua calda = Scoprire una cosa già nota; Essere acqua e sapone = Essere naturale, spontaneo. acquacoltùra [ac-qua-col-tu-ra] n.f. inv. ① Allevamento intensivo di pesci, molluschi, crostacei oppure alghe in acque dolci o salate: La pratica dell’acquacoltura è nota fin dall’antichità. ② Sistema di coltivazione delle piante che consiste nel tenere le radici immerse in acqua. sin. ② idrocoltura acquafòrte [ac-qua-for-te] n.f. ① Tecnica di incisione su lastre di rame e zinco. ② Stampa ottenuta con tale tecnica: L’acquaforte esposta alla mostra è molto famosa. pl. acqueforti acquàio [ac-qua-io] n.m. Piccola vasca della cucina dotata di acqua corrente e destinata al lavaggio delle stoviglie. pl. acquai acquamarìna [ac-qua-ma-ri-na] n.f. Pietra preziosa di colore azzurro. acquapark [ac-qua-park] n.m.inv. Parco con attrezzature di giochi acquatici: Ieri ci siamo divertiti all’acquapark. acquaràgia [ac-qua-ra-gia] n.f. Liquido dall’odore molto intenso, in grado di sciogliere vernici e simili. pl. acquaragie o acquarage acquàrio [ac-qua-rio] n.m. ① Vasca per pesci: In sala ho un piccolo acquario. ② In astronomia, costellazione zodiacale. ③ In astrologia, segno zodiacale dominante nel periodo tra il 21 gennaio e il 18 febbraio. pl. acquari acquasànta [ac-qua-san-ta] n.f. Acqua benedetta. acquàtico [ac-qua-ti-co] agg. ① Che vive nell’acqua: Le alghe sono piante acquatiche ② Che ha per ambiente l’acqua: Mi piacerebbe praticare uno sport acquatico. m.pl. acquatici, f.pl. acquatiche acquattàrsi [ac-quat-tar-si] v.rifl. Rannicchiarsi per non essere visti: Si è acquattato dietro i cespugli per nascondersi. acquavìte [ac-qua-vi-te] n.f. Bevanda alcolica molto forte. pl. acquaviti o acqueviti acquazzóne [ac-quaz-zo-ne] n.m. Temporale, pioggia molto violenta: La partita fu sospesa a causa di un forte acquazzone.
acquedótto [ac-que-dot-to] n.m. Insieme delle strutture che servono a raccogliere e a distribuire l’acqua. àcqueo [ac-que-o] agg. Costituito da acqua, che contiene acqua: Il vapore acqueo ha appannato i vetri delle finestre m.pl. acquei, f.pl. acquee acquerèllo [ac-que-rel-lo] n.m. ① Tecnica di pittura che utilizza colori sciolti con acqua: È un disegno ad acquerello. ② Colore usato per tale tecnica. ③ Dipinto eseguito con tale tecnica: Gli acquerelli migliori di quel pittore sono già stati venduti. acquìfero [ac-qui-fe-ro] agg. Che porta acqua. M Falda acquifera = Insieme delle acque sotterranee trattenute da strati di roccia porosa nei terreni impermeabili acquirènte [ac-qui-ren-te] n.m. e f. Chi compra: L’acquirente è uscito soddisfatto sin. cliente acquisìre [ac-qui-si-re] v.tr. Far proprio, acquistare: Ha acquisito tanta esperienza. III - ind.pres. acquisisco, acquisisci... acquisizióne [ac-qui-si-zio-ne] n.f. Atto di far proprio, di acquistare: Ho difficoltà nell’acquisizione delle lingue straniere. sin. assimilazione acquistàre [ac-qui-sta-re] v.tr. ① Comprare. ② Guadagnare, ottenere: Grazie alla sua bravura ha acquistato fama contr. ① vendere, ② perdere acquìsto [ac-qui-sto] n.m. ① Atto di comprare: L’acquisto di quella giocatrice risolleverà la squadra ② Ciò che è stato comprato: Mostrami gli acquisti di oggi! sin. ② compera, contr. ① vendita acquitrìno [ac-qui-tri-no] n.m. Luogo in cui le acque ristagnano: Quel lago è diventato un acquitrino sin. palude acquitrinóso [ac-qui-tri-no-so] agg. Coperto di acquitrini, paludoso. acquolìna [ac-quo-li-na] n.f. Salivazione abbondante dovuta al desiderio di un cibo appetitoso: La vista di quel dolce mi fa venire l’acquolina in bocca. acquóso [ac-quo-so] agg. Che contiene acqua: Questa salsa è troppo acquosa. àcre [a-cre] agg. Detto di sapore o di odore aspro, pungente: L’odore acre del fumo mi fa lacrimare gli occhi. Comp.magg. più acre Sup.ass. acerrimo.
acrèdine [a-cre-di-ne] n.f. ① Sapore aspro. ② Rancore, ostilità: Le tue parole piene di acredine mi hanno offeso. acrìlico [a-cri-li-co] n.m. Tessuto sintetico: La sua camicia è di acrilico. acro- pref. È usato nella formazione di alcune parole e significa “il punto più alto, l’estremità”.
acròbata [a-cro-ba-ta] n.m. e f. Chi compie esercizi di equilibrio e agilità eccezionali: In piazza si esibiscono gli acrobati m.pl. acrobati, f.pl. acrobate acrobàtico [a-cro-ba-ti-co] agg. Proprio di un acrobata, che richiede grande agilità: Ha eseguito un salto acrobatico m.pl. acrobatici, f.pl. acrobatiche acrobazìa [a-cro-ba-zi-a] n.f. Esercizio spettacolare di equilibrio e agilità, spesso pericoloso. sin. evoluzione, volteggio acrònimo [a-cro-ni-mo] n.m. Nome formato dalle lettere iniziali di più parole: CAP è acronimo di Codice di Avviamento Postale. acròpoli [a-cro-po-li] n.f.inv. Parte delle antiche città greche situata su un’altura, di solito fortificata e sede dei templi. acròstico [a-cro-sti-co] n.m. Gioco enigmistico che consiste nel formare una frase con parole le cui lettere iniziali danno origine a un’altra parola di senso compiuto. pl. acrostici
acuìre [a-cu-i-re] v.tr. Rendere più intenso, più acuto: Lo sforzo che ha compiuto gli ha acuito il dolore alla schiena. III - ind.pres. acuisco, acuisci... acùleo [a-cu-le-o] n.m. ① Punta aguzza: Il riccio è coperto di aculei ② Spina del fusto di alcune piante: Il cactus ha gli aculei. acùme [a-cu-me] n.m. Capacità di comprensione, perspicacia: Dobbiamo al tuo acume la risoluzione del problema. acuminàto [a-cu-mi-na-to] agg. Che ha la punta aguzza, acuta: Mi sono ferita il piede con un legno acuminato sin. appuntito, contr. smussato acùstica [a-cu-sti-ca] n.f. ① Branca della fisica che studia il suono. ② Capacità di un ambiente di propagare i suoni senza alterarli: L’acustica di questo teatro è ottima. pl. acustiche acùstico [a-cu-sti-co] agg. Che riguarda il suono o l’udito: Quella discoteca ha un perfetto impianto acustico m.pl. acustici, f.pl. acustiche
acutàngolo [a-cu-tan-go-lo] agg. In geometria, detto di triangolo che ha tutti gli angoli acuti.
acutézza [a-cu-tez-za] n.f. ① Proprietà di ciò che è acuto. ② Intelligenza, acume. acùto [a-cu-to] agg. ① Appuntito: Il campanile termina con una guglia acuta. ② In geometria, detto di angolo minore di novanta gradi ③ In grammatica, detto di accento tonico che indica la pronuncia chiusa della vocale: La congiunzione “perché” ha l’accento acuto. ④ Intelligente, sottile: Quella bambina fa domande acute. ⑤ Intenso: Ho un acuto mal di testa. ⑥ Più grave, più accentuato: Il mio amico è uscito dalla fase acuta della sua malattia. / n.m. Nota alta di un canto agg.: sin. ① aguzzo, acuminato, ④ perspicace, contr. ① arrotondato, ② ④ ottuso ad vedi A2 adagiàre [a-da-gia-re] v.tr. Distendere, appoggiare con delicatezza: Il papà ha adagiato il bimbo addormentato nella culla. I - ind.pres. adagio, adagi... / v.rifl. (adagiarsi) Accomodarsi, mettersi comodo adàgio1 [a-da-gio] avv. ① Lentamente: Camminate adagio ② Con cautela: Scendiamo adagio, il sentiero è molto ripido. / n.m. Brano musicale caratterizzato da un movimento lento: L’orchestra esegue un famoso adagio. n.m.: pl. adagi adàgio2 [a-da-gio] n.m. Proverbio o motto che contiene un insegnamento: Dice un vecchio adagio: chi la fa l’aspetti. sin. detto, massima adamantìno [a-da-man-ti-no] agg. ① Proprio del diamante o che ne ha le caratteristiche: Questo minerale ha una lucentezza adamantina. ② Puro, saldo, integerrimo: Hai una coscienza adamantina adattàbile [a-dat-ta-bi-le] agg. Capace di adattarsi a ogni situazione. adattabilità [a-dat-ta-bi-li-tà] n.f.inv. Capacità di adattarsi a ogni situazione. adattaménto [a-dat-ta-men-to] n.m. ① Capacità di adeguarsi a situazioni nuove: Hai uno spirito di adattamento davvero incredibile. ② Versione modificata di un’opera letteraria o musicale: L’adattamento teatrale di quel romanzo mi è piaciuto. sin. ① adeguamento, ② rielaborazione
adattàre [a-dat-ta-re] v.tr. Modificare in base a determinate esigenze: Abbiamo adattato lo studio a camera per gli ospiti. / v.rifl. (adattarsi) Abituarsi: Si è adattata alla vita in campagna. adattatóre [a-dat-ta-to-re] n.m. Dispositivo per adattare una spina a una presa elettrica di tipo diverso, oppure per adattare un apparecchio a un uso diverso da quello originale: Devo comprare un adattatore universale da portare in viaggio. adàtto [a-dat-to] agg. Appropriato, adeguato alla circostanza: Questo vestito è adatto alla cerimonia. contr. inadeguato addebitàre [ad-de-bi-ta-re] v.tr. ① Segnare a debito: Abbiamo addebitato le spese sul vostro conto corrente. ② Attribuire: Gli hanno addebitato la colpa. sin. ② addossare, contr. ① accreditare addébito [ad-de-bi-to] n.m. ① Registrazione di una somma a debito. ② Accusa, attribuzione di una colpa. sin. ② imputazione, contr. ① accredito addèndo [ad-den-do] n.m. In matematica, ogni termine di una somma. addensaménto [ad-den-sa-men-to] n.m. Accumulo, ammasso: All’orizzonte si nota un addensamento di nubi. sin. ammassamento addensàre [ad-den-sa-re] v.tr. Rendere denso: La cuoca ha addensato la polenta a fuoco lento / v.intr.pron. (addensarsi) Riunirsi in cumuli, diventare più fitto: Le nuvole si addensano: presto pioverà v.intr.pron.: sin. infittirsi, contr. rarefarsi addentàre [ad-den-ta-re] v.tr. Stringere con i denti: Ha addentato il panino. addentràrsi [ad-den-trar-si] v.intr. pron. Inoltrarsi, penetrare in un luogo: Gli esploratori e le esploratrici si addentrarono nella foresta sin. introdursi addestraménto [ad-de-stra-men-to] n.m. Insegnamento di particolari attività, svolto attraverso una serie di esercizi: I militari hanno svolto un duro addestramento addestràre [ad-de-stra-re] v.tr. Rendere abile a qualcosa attraverso continui esercizi: Ha addestrato il suo cane a fare la guardia. / v.rifl. (addestrarsi) Allenarsi, esercitarsi: Si è addestrata nel salto in alto. v.tr.: sin. ammaestrare, allenare
addestratóre [ad-de-stra-to-re] n.m. Chi addestra: È un addestratore di cavalli f. addestratrice, m.pl. addestratori, f.pl.
addestratrici
addétto [ad-det-to] agg. e n.m. Detto di chi è assegnato a un particolare compito: Qui possono sostare solo le persone addette ai lavori.
sin. incaricato addiètro [ad-die-tro] avv. Prima, antecedentemente. addìo [ad-di-o] n.m. Saluto, distacco definitivo da persone o cose: Quell’addio fu molto doloroso. / inter. Modo di salutare quando si lascia qualcuno per sempre o per lungo tempo: Me ne vado: addio! M Dare l’addio alle scene = Ritirarsi dalla carriera teatrale o cinematografica. addirittùra [ad-di-rit-tu-ra] avv. Perfino, sicuramente: È addirittura più caldo di quanto credessi. addìrsi [ad-dir-si] v.intr.pron. Essere intonato, conveniente, consono: Il colore rosso ti si addice III - si coniuga come dire. additàre [ad-di-ta-re] v.tr. ① Indicare con il dito, mostrare: Gli ho additato l’Orsa Maggiore ② Esprimere, esporre: Ci ha additato i motivi della lite sin. ② spiegare additìvo [ad-di-ti-vo] n.m. Sostanza che si aggiunge a prodotti industriali o alimentari per migliorarne le caratteristiche. addizionàre [ad-di-zio-na-re] v.tr. In matematica, sommare due o più numeri. addizióne [ad-di-zio-ne] n.f. Somma di due o più numeri. addobbàre [ad-dob-ba-re] v.tr. Adornare a festa: Addobbano il centro storico per la festa. sin. ornare, decorare addòbbo [ad-dob-bo] n.m. Ornamento con cui si abbellisce un ambiente in occasione di una festa: Questi addobbi per il compleanno mi piacciono molto. sin. decorazione, paramento, festone addolcìre [ad-dol-ci-re] v.tr. Rendere dolce, dolcificare: Addolcisco il caffè con un cucchiaino di zucchero.
III - ind.pres. addolcisco, addolcisci... / v.intr.pron. (addolcirsi) Diventare più dolce, più mite: Il suo carattere si è addolcito con il passare del tempo sin. ammorbidirsi, contr. inasprirsi
addoloràre [ad-do-lo-ra-re] v.tr. Rattristare, causare dolore: La scomparsa del suo cane lo ha addolorato. / v.intr.pron. (addolorarsi) Provare dolore, affliggersi: Il nonno si è addolorato per la tua partenza. v.tr.: sin. affliggere, contr. allietare, v.intr. pron.: contr. allietarsi
addoloràto [ad-do-lo-ra-to] agg. Che prova dolore, afflitto.
addòme [ad-do-me] n.m. Parte del corpo umano, situata tra il torace e il bacino, contenente la maggior parte dell’apparato digerente, urinario e genitale. sin. ventre, pancia addomesticàre [ad-do-me-sti-ca-re] v.tr. Rendere domestico e mite un animale: L’educatrice addomestica il cane I - ind.pres. addomestico, addomestichi... sin. domare addomesticàto [ad-do-me-sti-ca-to] agg. Docile, reso domestico. sin. domato, contr. selvaggio addominàle [ad-do-mi-na-le] agg. Proprio dell’addome: Ho dolori addominali addormentàre [ad-dor-men-ta-re] v.tr. Far dormire: Il nonno addormenta il suo nipotino. / v.intr.pron. (addormentarsi)
① Prendere sonno ② Detto di parte del corpo, diventare insensibile: Mi si è addormentato un piede. v.intr.pron.: sin. ② intorpidirsi addormentàto [ad-dor-men-ta-to] agg. Che dorme, immerso nel sonno. addossàre [ad-dos-sa-re] v.tr. ① Mettere sul dorso: La contadina addossò il carico al mulo. ② Accostare: Addossa il tavolo alla parete ③ Attribuire, accollare: Le hanno addossato la colpa. / v.rifl. (addossarsi) Appoggiarsi con il dorso: Mentre aspettava si è addossato al muro. / v.tr.pron. (addossarsi) Attribuirsi, prendere su di sé una colpa, una spesa: Si è addossato le spese del viaggio. addòsso [ad-dos-so] avv. ① Sopra, sul corpo: Infilati addosso un maglione ② A stretto contatto: Non starmi addosso con questo caldo M Dare addosso = Scagliarsi contro qualcuno. ③ In corpo, dentro di sé: La nebbia mi mette addosso malinconia. addùrre [ad-dur-re] v.tr. Esporre argomenti a sostegno o a giustificazione di qualcosa: Non ci sono scuse da addurre per giustificare il tuo comportamento. II - si coniuga come condurre. sin. portare, presentare
adeguaménto [a-de-gua-men-to] n.m. Azione di adattare qualcosa a determinate esigenze.
adeguàre [a-de-gua-re] v.tr. Adattare, modificare in base alle esigenze: Adegua il tuo comportamento alla situazione / v.rifl. (adeguarsi) Adattarsi, conformarsi: Il nuovo arrivato si è adeguato ai nostri ritmi. adeguàto [a-de-gua-to] agg. Adatto, proporzionato: A ogni lavoro deve corrispondere un adeguato compenso sin. appropriato, contr. inadatto, inadeguato adémpiere [a-dem-pie-re] v.tr. e intr. Portare a termine: Ha adempiuto il (al) proprio dovere adempiménto [a-dem-pi-men-to] n.m. Attuazione di quanto è richiesto o dovuto: A scuola è importante l’adempimento del proprio dovere. sin. compimento, esecuzione adenòidi [a-de-noi-di] n.f.pl. Rigonfiamenti della faringe che rendono difficile la respirazione. adèpto [a-dep-to] n.m. Seguace di una religione, di un partito, di un’associazione. aderènte [a-de-ren-te] agg. Attillato: Oggi indosso un abito molto aderente. / n.m. Chi sceglie di essere seguace di una religione o di far parte di un’associazione n.m.: sin. adepto aderènza [a-de-ren-za] n.f. Contatto che ostacola lo slittamento: Le gomme nuove dell’auto hanno buona aderenza all’asfalto aderìre [a-de-ri-re] v.intr. ① Stare attaccato: Quella carta aderisce bene alla parete ② Sostenere, appoggiare: Ha aderito al mio progetto con entusiasmo
III - ind.pres. aderisco, aderisci... contr. ② opporsi adescaménto [a-de-sca-men-to] n.m. Lusinga, allettamento. adescàre [a-de-sca-re] v.tr. Attirare qualcuno con promesse e lusinghe.
I - ind.pres. adesco, adeschi... adesióne [a-de-sio-ne] n.f. Partecipazione, appoggio: Ho dato la mia adesione al progetto. sin. approvazione adesìvo [a-de-si-vo] agg. Che aderisce o fa aderire: Compra la carta adesiva per rivestire i libri / n.m. Etichetta colorata provvista di particolare colla per mezzo della quale si può attaccare a qualsiasi superficie: Ha coperto la sua bici di adesivi.
adèsso [a-des-so] avv. Ora, in questo momento: Adesso mi riposo un po’ ad hoc loc.agg. Detto di persona o cosa adatta al caso: Ho trovato la persona ad hoc per risolvere il problema! e espressione latina ad honorem loc.avv. A titolo onorifico, per meriti riconosciuti: Alcune personalità di rilievo ricevono la laurea ad honorem e espressione latina adiacènte [a-dia-cen-te] agg. Che si trova vicino: Il mio banco è adiacente al tuo. sin. contiguo adiacènza [a-dia-cen-za] n.f. ① Posizione adiacente, limitrofa ② Al plurale, luogo che si trova nei pressi di un altro: Nelle adiacenze della casa c’era un parco giochi. sin. ① vicinanza, prossimità contr. ① lontananza
adibìre [a-di-, bi-re] v.tr. Destinare a un determinato uso: La mamma vuole adibire la mansarda a stanza dei giochi
III - ind.pres. adibisco, adibisci... àdipe [a-di-pe] n.m. L’insieme dei depositi di grasso del corpo degli esseri umani e degli animali.
adipóso [a-di-po-so] agg. Che è ricco di adipe: Aveva le cosce adipose. M Tessuto adiposo = Tessuto costituito da cellule ricche di sostanze grasse. sin. grasso
adiràrsi [a-di-rar-si] v.intr.pron. Irritarsi, inquietarsi, arrabbiarsi. contr. calmarsi
adiràto [a-di-ra-to] agg. Irritato, arrabbiato: Sembri adirato, cosa ti è capitato? àdito [a-di-to] n.m. ① Entrata: Questa porta dà adito alla sala. ② Permesso di entrare: Bambini e bambine non hanno adito alla sala M Dare adito a critiche = Provocare delle critiche. adocchiàre [a-doc-chia-re] v.tr. Fissare con lo sguardo, guardare con interesse. I - ind.pres. adocchio, adocchi... adolescènte [a-do-le-scen-te] n.m. e f. Persona nell’età compresa tra la fanciullezza e la giovinezza. adolescènza [a-do-le-scen-za] n.f. Età tra i dodici e i diciotto anni circa, durante la quale procedono e si completano la crescita e lo sviluppo. adombràrsi [a-dom-brar-si] v.intr.pron. Offendersi, risentirsi: Si adombra per delle sciocchezze.
adóne [a-do-ne] n.m. Giovane bellissimo: Quel ragazzo è un adone
La parola adone deriva dal nome di Adone, giovane della mitologia greca amato da Venere per la sua straordinaria bellezza. adoperàre [a-do-pe-ra-re] v.tr. Usare, servirsi di: Per colorare il disegno adopera i pennarelli. / v.rifl. (adoperarsi) Darsi da fare, impegnarsi: Si è adoperato per aiutare il suo compagno in difficoltà. v.tr.: sin. utilizzare adoràbile [a-do-ra-bi-le] agg. Grazioso, amabile: È una bambina adorabile contr. detestabile adoràre [a-do-ra-re] v.tr. ① Venerare: I Greci adoravano molti dèi. ② Amare intensamente: Il papà adora i suoi due figli. ③ Avere una grande passione per qualcuno o qualcosa: Adoro la danza. adoratóre [a-do-ra-to-re] n.m. ① Chi adora una divinità. ② Grande ammiratore: È un’adoratrice di quel cantante famoso f. adoratrice, m.pl. adoratori, f.pl. adoratrici adorazióne [a-do-ra-zio-ne] n.f. ① Ammirazione grande e carica di affetto: Ha una vera adorazione per i genitori ② Manifestazione della venerazione verso la divinità con atti di culto. ③ Pittura o scultura che rappresenta Gesù Bambino contemplato dai Magi o dalla Madonna. adornàre [a-dor-na-re] v.tr. Abbellire: Ha adornato l’ingresso con alcune piante. adottàre [a-dot-ta-re] v.tr. ① Prendere legalmente come proprio il figlio di altri: I nostri zii adotteranno presto un bambino ② Fare proprio: La lingua italiana ha adottato molte parole straniere sin. ① affiliare, contr. ② respingere, rifiutare adottìvo [a-dot-ti-vo] agg. Detto di figlio divenuto tale grazie all’adozione legale: Quella coppia ha due figli adottivi. adozióne [a-do-zio-ne] n.f. ① Atto di riconoscere legalmente come proprio figlio qualcuno che non lo è. ② Scelta: Oggi gli insegnanti si riuniranno per l’adozione dei nuovi libri di testo adrenalìna [a-dre-na-li-na] n.f. Ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, che agisce sul metabolismo, sulla respirazione e sulla pressione del sangue. adriàtico [a-dri-a-ti-co] agg. Relativo al Mare Adriatico: Il mare della riviera adriatica è il meno profondo d’Italia m.pl. adriatici, f.pl. adriatiche
ADSL n.f.inv. In informatica, linea che permette di collegarsi a Internet ad alta velocità: Negli ultimi anni la fibra ottica ha sostituito quasi ovunque l’ADSL.
ADSL è la sigla dell’inglese Asymmetric Digital Subscriber Line (= linea di utente digitale asimmetrica).
adulàre [a-du-la-re] v.tr. Lodare qualcuno in modo eccessivo e falso per ottenere qualcosa.
adulatóre [a-du-la-to-re] n.m. Chi lusinga qualcuno in modo esagerato. f. adulatrice, m.pl. adulatori, f.pl. adulatrici adulazióne [a-du-la-zio-ne] n.f. Atteggiamento di chi rivolge a qualcuno lodi esagerate per ottenere in cambio qualcosa. adulteràre [a-dul-te-ra-re] v.tr. Alterare le qualità di un prodotto aggiungendovi altre sostanze: Quel cibo è adulterato. sin. sofisticare adultèrio [a-dul-te-rio] n.m. Tradimento commesso da una persona sposata nei confronti del coniuge (marito o moglie). pl. adulteri
adùltero [a-dul-te-ro] agg. Che ha commesso adulterio. / n.m. Chi ha una relazione amorosa con una persona diversa dal proprio (o dalla propria) coniuge. adùlto [a-dul-to] agg. Completamente sviluppato: Il mio cane è diventato adulto. / n.m. Persona adulta adunànza [a-du-nan-za] n.f. Riunione di più persone, assemblea. adunàre [a-du-na-re] v.tr. Radunare, raccogliere insieme: L’allenatrice ha adunato la squadra prima della gara. sin. riunire
adunàta [a-du-na-ta] n.f. Riunione ordinata di militari. adùnco [a-dun-co] agg. Ricurvo, a forma di uncino: L’aquila ha il becco adunco. m.pl. adunchi, f.pl. adunche aèdo [a-e-do] n.m. ① Nell’antichità, chi cantava le gesta di eroi suonando uno strumento detto “lira”. ② Poeta. aeràre [a-e-ra-re] v.tr. Far circolare l’aria: Aerate l’aula: c’è aria viziata! sin. ventilare aeràto [a-e-ra-to] agg. Arieggiato, ventilato. aerazióne [a-e-ra-zio-ne] n.f. Ventilazione, ricambio d’aria. aèreo1 [a-e-re-o] agg. ① Che sta o vive in aria: Alcune piante hanno radici aeree.
② Che avviene in aria: Il servizio di posta aerea è molto veloce ③ In anatomia, che riguarda le vie respiratorie. m.pl. aerei, f.pl. aeree aèreo2 [a-e-re-o] n.m. Aeroplano: L’aereo decollò con un’ora di ritardo.
Aereo n.m. è la forma abbreviata di aeroplano aero- pref. È usato nella formazione di alcune parole con il significato di “aria”. aeròbica [a-e-ro-bi-ca] n.f. Ginnastica in cui i movimenti sono eseguiti a tempo di musica, mantenendo costante il ritmo della respirazione. pl. aerobiche aerodinàmica [a-e-ro-di-na-mi-ca] n.f. Parte della meccanica che si occupa delle forze che agiscono su un corpo in movimento nell’atmosfera. pl. aerodinamiche aerodinàmico [a-e-ro-di-na-mi-co] agg. ① Che riguarda l’aerodinamica. ② Che per la sua forma oppone poca resistenza all’aria: Le auto da corsa sono aerodinamiche. m.pl. aerodinamici, f.pl. aerodinamiche aerògrafo [a-e-ro-gra-fo] n.m. Apparecchio ad aria compressa utilizzato per la verniciatura a spruzzo: Ho usato l’aerografo per completare il quadro. aeromodellìsta [a-e-ro-mo-del-li-sta] n.m. e f. Chi costruisce aerei in miniatura per hobby. aeromodèllo [a-e-ro-mo-del-lo] n.m. Aeroplano in miniatura. aeronàutica [a-e-ro-nau-ti-ca] n.f. ① Scienza e tecnica che riguardano la costruzione degli aerei e il loro impiego. ② Navigazione aerea civile e militare. pl. aeronautiche aeroplàno [a-e-ro-pla-no] n.m. Mezzo di trasporto dotato di ali e di motore e in grado di volare. aeropòrto [a-e-ro-por-to] n.m. Area attrezzata per far decollare e atterrare aerei. aerosòl [a-e-ro-sol] n.m.inv. Sistema di dispersione di particelle liquide o solide in un gas, usato soprattutto per inalare farmaci: L’aerosol aiuta a curare la sinusite. aerospaziàle [a-e-ro-spa-zia-le] agg. Che riguarda la navigazione nello spazio. aeròstato [a-e-ro-sta-to] n.m. Aeromobile costituito da un pallone gonfiato con un gas più leggero dell’aria, e per questo in grado di volare.
aerostazióne [a-e-ro-sta-zio-ne] n.f. Edificio attrezzato per ricevere merci o passeggeri che viaggiano in aereo. sin. terminal àfa [a-fa] n.f. Aria calda e umida che soffoca: Oggi c’è un’afa insopportabile affàbile [af-fa-bi-le] agg. Che si comporta in modo cordiale e amichevole: Una persona affabile mi ha indicato la strada. affabilità [af-fa-bi-li-tà] n.f.inv. Caratteristica di chi è gentile e amichevole. sin. cordialità, amabilità affaccendàrsi [af-fac-cen-dar-si] v.rifl. Darsi da fare, essere molto impegnati in qualcosa: Ci affaccendiamo tutti a preparare la festa sin. occuparsi affaccendàto [af-fac-cen-da-to] agg. Molto occupato in un’attività. affacciàrsi [af-fac-ciar-si] v.rifl. ① Mostrarsi alla finestra o al balcone per guardare fuori o per farsi vedere. ② Essere rivolti verso qualcosa: La mia camera si affaccia sul mare. / v.intr.pron. Presentarsi: Un’idea mi si affacciò alla mente. I - ind.pres. mi affaccio, ti affacci... v.rifl.: sin. ① sporgersi affamàre [af-fa-ma-re] v.tr. Ridurre alla fame.
affamàto [af-fa-ma-to] agg. Che ha fame: Dopo la palestra sono affamato. affannàre [af-fan-na-re] v.tr. ① Togliere il fiato, affaticare: Quella corsa mi ha affannato. ② Preoccupare: L’interrogazione di domani mi affanna. / v.intr.pron. (affannarsi) ① Fare sforzi per raggiungere uno scopo: Mi sono affannato per raggiungerti ma eri già partito. ② Preoccuparsi. v.tr.: sin. ① fiaccare, ② angustiare affànno [af-fan-no] n.m. ① Respiro irregolare e difficoltoso a causa di sforzo fisico o di forti emozioni: Mi è venuto l’affanno per la corsa ② Stato d’ansia: È in affanno per alcuni problemi di lavoro. sin. ② angoscia, contr. ② calma, serenità affannóso [af-fan-no-so] agg. Che rivela o provoca affanno. affàre [af-fa-re] n.m. ① Attività, impegno: Oggi la mamma ha molti affari da sbrigare. ② Operazione commerciale vantaggiosa: L’acquisto di questa casa è stato un vero affare! ③ Questione, faccenda: Perché ti immischi nei miei affari? ④ Nel linguaggio familiare, oggetto di cui non si
ricorda o non si vuole dire il nome: Prendi quell’affare sulla mia scrivania. sin. ① incombenza, incarico affarìsta [af-fa-ri-sta] n.m. e f. Persona che non perde occasione per guadagnare: Non ti fidare di quell’affarista affascinànte [af-fa-sci-nan-te] agg. Che ha fascino, attraente. sin. seducente affascinàre [af-fa-sci-na-re] v.tr. ① Esercitare fascino su qualcuno: Tua cugina ha affascinato tutti ② Provocare un grande interesse: I documentari mi affascinano sin. ① ② attrarre, contr. ① ② disgustare affaticaménto [af-fa-ti-ca-men-to] n.m. Stanchezza causata da un grande sforzo. sin. spossatezza affaticàre [af-fa-ti-ca-re] v.tr. Causare stanchezza: La lunga passeggiata ha affaticato gli esploratori.
I - ind.pres. affatico, affatichi... / v.intr.pron. (affaticarsi) Darsi molto da fare fino a stancarsi: Non affaticarti troppo! v.tr.: sin. indebolire, stancare, contr. rinvigorire, v.intr.pron.: contr. riposarsi affàtto [af-fat-to] avv. Assolutamente, del tutto.
Quando si trova in frasi negative, affatto rafforza la negazione (es. Non ne sono affatto convinto = Non ne sono per nulla convinto.).
affermàre [af-fer-ma-re] v.tr. Dire con certezza, dichiarare, sostenere: Ha affermato di non essere colpevole. / v.rifl. (affermarsi) Avere successo, emergere: Tuo fratello si è affermato nel commercio. v.tr.: sin. asserire, v.rifl.: sin. imporsi, contr. fallire affermatìvo [af-fer-ma-ti-vo] agg. Che afferma, che approva: Con cenno affermativo mi invitò a parlare affermazióne [af-fer-ma-zio-ne] n.f. ① Dichiarazione: Ho creduto alle sue affermazioni. ② Successo: La squadra ha ottenuto una nuova affermazione. contr. ② insuccesso afferràre [af-fer-ra-re] v.tr. ① Prendere e tenere stretto. ② Comprendere: Hai afferrato il concetto? / v.rifl. (afferrarsi) Aggrapparsi con forza: La scimmia si afferra ai rami degli alberi per spostarsi v.tr.: sin. ② capire, contr. ① lasciare affettàre [af-fet-ta-re] v.tr. Tagliare a fette: Affetta la frutta per la macedonia.
affettàto1 [af-fet-ta-to] agg. Ricercato, artificioso: Hai un comportamento affettato contr. naturale, spontaneo affettàto2 [af-fet-ta-to] agg. Tagliato a fette: Adoro il pane fresco appena affettato. / n.m. Salume che si vende tagliato a fette. affettatrìce [af-fet-ta-tri-ce] n.f. Macchina per affettare i salumi. affettività [af-fet-ti-vi-tà] n.f.inv. ① Insieme dei sentimenti e delle emozioni. ② Inclinazione agli affetti: Manifesta una grande affettività. affettìvo [af-fet-ti-vo] agg. Che riguarda la sfera dei sentimenti: Mio figlio è molto riservato riguardo alla sua vita affettiva affètto1 [af-fet-to] agg. Colpito da una malattia o da un disturbo: La mia collega è affetta da balbuzie. affètto2 [af-fet-to] n.m. Sentimento d’amore che spinge a voler bene a una persona: Nutro un grande affetto per te! affettuosità [af-fet-tuo-si-tà] n.f.inv. ①
Capacità di provare ed esprimere affetto. ② Dimostrazione di affetto. affettuóso [af-fet-tu-o-so] agg. Capace di esprimere affetto: Quel ragazzo è molto affettuoso con tutti. sin. espansivo, contr. indifferente affezionàrsi [af-fe-zio-nar-si] v.intr. pron. Legarsi con un sentimento d’affetto: Il cane mi si è affezionato molto affezionàto [af-fe-zio-na-to] agg. ① Legato da affetto, unito da grande amicizia. ② Assiduo, abituale: Sono una cliente affezionata di questo negozio affezióne [af-fe-zio-ne] n.f. ① Affetto non intenso. ② Alterazione di un organo: Soffre di un’affezione polmonare. sin. ① benevolenza, ② malattia affiancàre [af-fian-ca-re] v.tr. ① Porre più oggetti l’uno di fianco all’altro. ② Mettersi a fianco dopo aver raggiunto: Il ciclista affiancò il suo avversario. I - ind.pres. affianco, affianchi... / v.rifl. (affiancarsi) mettersi a fianco. v.tr.: sin. ① ② accostare, v.rifl.: sin. accostarsi affiataménto [af-fia-ta-men-to] n.m. Accordo, intesa tra più persone. contr. disaccordo affiatàre [af-fia-ta-re] v.tr. Creare accordo e intesa tra più persone: La regista riuscì ad affiatare gli attori. / v.rifl. (affiatarsi) Entrare in accordo con qualcuno v.tr.: sin. unire, v.rifl.: sin. familiarizzare
affiatàto [af-fia-ta-to] agg. Che va d’accordo e ha affiatamento: I giocatori di quella squadra di pallanuoto sono affiatati. sin. unito, concorde, contr. diviso affibbiàre [af-fib-bia-re] v.tr. Attribuire a qualcuno una cosa da lui poco gradita: Gli hanno affibbiato un curioso soprannome. I - ind.pres. affibbio, affibbi... sin. appioppare affidàbile [af-fi-da-bi-le] agg. Detto di persona o cosa che dà garanzie di sicurezza: Quell’impiegato è affidabile. contr. inaffidabile affidabilità [af-fi-da-bi-li-tà] n.f.inv. Caratteristica di chi o di ciò che dà garanzie di sicurezza: È un’auto di grande affidabilità. contr. inaffidabilità affidaménto [af-fi-da-men-to] n.m. ① Fiducia: Il mio compagno di banco mi dà grande affidamento. M Fare affidamento su una persona = Contare su di lei. ② Consegna di un minore a una famiglia o a un ente di assistenza affinché se ne occupino per un periodo di tempo determinato. sin. ① garanzia, ② custodia affidàre [af-fi-da-re] v.tr. Dare in consegna a una persona di fiducia: Ti affido per qualche giorno il mio cane affido [af-fi-do] n.m. Atto di affidare un bambino o una bambina a una coppia di genitori, un singolo o un istituto per un periodo di tempo: I miei vicini di casa hanno ricevuto in affido una bambina. affievolìre [af-fie-vo-li-re] v.tr. Rendere debole: Il digiuno affievolisce il fisico III - ind.pres. affievolisco, affievolisci... / v.intr.pron. (affievolirsi) Diventare debole: Con la tosse mi si è affievolita la voce. v.tr.: sin. indebolire, contr. rinvigorire, v.intr. pron.: sin. indebolirsi, contr. rafforzarsi affìggere [af-fig-ge-re] v.tr. Attaccare, appendere: Hanno affisso un avviso all’ingresso della scuola. II - ind.pass.rem. affissi, affiggesti, affisse, affiggemmo, affiggeste, affissero; part.pass. affisso. affilàre [af-fi-la-re] v.tr. ① Rendere sottile e tagliente una lama: L’arrotino affila il coltello. ② Assottigliare, detto del volto: La malattia gli ha affilato il volto. affilàto [af-fi-la-to] agg. ① Tagliente. ② Detto del viso o delle parti del viso, sottile, magro: Ha il naso affilato. sin. ② scarno
affiliàre [af-fi-lia-re] v.tr. Iscrivere qualcuno a una setta o a un’associazione.
I - ind.pres. affilio, affili...
affiliàto [af-fi-lia-to] agg. Associato, iscritto. / n.m. Membro di un’associazione o di una setta: Gli affiliati della Carboneria comunicavano con un codice segreto. n.m.: sin. adepto, seguace affinàre [af-fi-na-re] v.tr. ① Rendere sottile: L’arciere affina la punta della freccia ② Perfezionare: L’allenamento affina la tecnica dell’atleta. / v.intr.pron. (affinarsi) Perfezionarsi, migliorarsi. affinché [af-fin-ché] cong. In modo che, con lo scopo di (valore finale): Ti do questo consiglio affinché tu migliori. sin. perché
affìne [af-fi-ne] agg. Simile: Le due sorelle hanno un carattere affine. / n.m. e f. Ogni parente del proprio coniuge (marito o moglie). / n.m.pl. Materiali che hanno caratteristiche simili: Lavora in una fabbrica di gomme e affini. agg.: sin. analogo
Affine n.m. e f. si usa soprattutto al plurale. affinità [af-fi-ni-tà] n.f.inv. Somiglianza, uniformità: Tra di voi c’è affinità di idee. affioràre [af-fio-ra-re] v.intr. Emergere, apparire: Gli scogli affiorano dal mare. sin. spuntare affissióne [af-fis-sio-ne] n.f. Atto di attaccare al muro un manifesto: Sui palazzi storici c’è il divieto di affissione affìsso [af-fis-so] agg. Attaccato al muro, appeso: C’è un nuovo manifesto affisso affittacàmere [af-fit-ta-ca-me-re] n.m. e f. inv. Chi affitta camere ammobiliate. affittàre [af-fit-ta-re] v.tr. ① Concedere a qualcuno l’uso di un bene per un periodo di tempo determinato in cambio di denaro. ② Pagare una somma di denaro per poter usufruire di un bene per un periodo prestabilito: Al mare a volte affittiamo il pedalò per andare al largo. affìtto [af-fit-to] n.m. ① Contratto con cui si concede ad altri l’uso di un bene per un periodo determinato e dietro pagamento di una somma di denaro. ② Somma di denaro che si paga per usufruire di qualcosa che appartiene ad altri: Questo mese hai pagato l’affitto della casa? affittuàrio [af-fit-tu-a-rio] n.m. Chi prende in affitto qualcosa. m.pl. affittuari, f.pl. affittuarie
afflìggere [af-flig-ge-re] v.tr. Rattristare, tormentare: Quel problema lo affligge II - ind.pass.rem. afflissi, affliggesti, afflisse, affliggemmo, affliggeste, afflissero; part.pass. afflitto.
/ v.intr.pron. (affliggersi) Rattristarsi, tormentarsi: Non ti affliggere, è solo un esame! v.tr.: contr. rallegrare, v.intr.pron.: sin. dolersi, contr. gioire, rallegrarsi afflìtto [af-flit-to] agg. Addolorato, abbattuto, triste. afflosciàre [af-flo-scia-re] v.tr. Rendere molle, togliere vigore: Il gran caldo ha afflosciato i fiori.
I - ind.pres. affloscio, afflosci... / v.intr.pron. (afflosciarsi) Diventare floscio: Il pallone si è afflosciato affluènte [af-flu-en-te] n.m. Corso d’acqua che sfocia in un fiume più grande: Il Ticino è un affluente del Po sin. immissario, contr. emissario affluènza [af-flu-en-za] n.f. ① Scorrimento di un liquido in un luogo: L’improvvisa affluenza di acqua piovana alzò il livello del fiume. ② Grande quantità di persone che giungono in un luogo: L’affluenza allo stadio è stata massiccia. sin. ① ② afflusso affluìre [af-flu-i-re] v.tr. ① Scorrere verso un luogo, detto specialmente di corsi d’acqua: Alcuni fiumi affluiscono nel Po ② Dirigersi insieme, accorrere in gran numero: Una gran folla affluiva in piazza III - ind.pres. affluisco, affluisci... sin. ① ② riversarsi, contr. ① defluire afflùsso [af-flus-so] n.m. Spostamento di persone o cose verso uno stesso punto. sin. affluenza affogàre [af-fo-ga-re] v.tr. Uccidere qualcuno immergendolo nell’acqua fino a impedirne la respirazione. / v.intr. Morire per annegamento: Oggi in mare un giovane turista ha rischiato di affogare. I - ind.pres. affogo, affoghi... v.intr.: sin. annegare affollaménto [af-fol-la-men-to] n.m. Ressa, grande quantità di persone. sin. folla affollàre [af-fol-la-re] v.tr. Riempire un luogo con la propria presenza: Migliaia di manifestanti affollano la piazza / v.intr. pron. (affollarsi) Ammassarsi, accalcarsi. v.intr.pron.: sin. radunarsi, contr. disperdersi
affollàto [af-fol-la-to] agg. Pieno di gente: Questo locale è troppo affollato! sin. gremito, contr. vuoto affondaménto [af-fon-da-men-to] n.m. L’andare a fondo: Gli scogli causarono l’affondamento della nave. sin. inabissamento, sprofondamento affondàre [af-fon-da-re] v.tr. ① Mandare a fondo nell’acqua, inabissare: La burrasca ha affondato due pescherecci. ② Spingere in profondità: Gli alberi affondano le radici nel terreno. / v.intr. Andare a fondo, inabissarsi: La nave è affondata affóndo [af-fon-do] n.m. Nella scherma, azione di attacco che consiste nello spostamento in avanti del braccio armato e della gamba corrispondente sin. allungo affossaménto [af-fos-sa-men-to] n.m. Avvallamento, fosso. affossàre [af-fos-sa-re] v.tr. ① Produrre un avvallamento: Il continuo passaggio di carri ha affossato il terreno. ② Accantonare definitivamente, detto di legge: Il Senato ha affossato il progetto di una nuova legge. affrancàre [af-fran-ca-re] v.tr. ① Rendere libero: A volte i Romani affrancavano i loro schiavi ② Mettere il francobollo: Ricordati di affrancare la lettera I - ind.pres. affranco, affranchi... affrancàto [af-fran-ca-to] agg. ① Liberato. ② Munito di francobollo. affrancatùra [af-fran-ca-tu-ra] n.f. Azione di mettere i francobolli sulla corrispondenza. affrànto [af-fran-to] agg. Logorato, afflitto: È affranto per la fuga del cagnolino affrescàre [af-fre-sca-re] v.tr. Dipingere con la particolare tecnica dell’affresco: Michelangelo Buonarroti ha affrescato la Cappella Sistina a Roma. I - ind.pres. affresco, affreschi... affrésco [af-fre-sco] n.m. Dipinto eseguito con colori diluiti in acqua su un muro appena intonacato. pl. affreschi affrettàre [af-fret-ta-re] v.tr. Accelerare: Sono arrivato in tempo perché ho affrettato il passo. / v.intr.pron. (affrettarsi) Fare in fretta, muoversi rapidamente: Affrettiamoci ad arrivare al cinema, altrimenti perderemo l’inizio del film. v.tr.: contr. rallentare, v.intr.pron.: sin. sbrigarsi, contr. indugiare
affrettàto [af-fret-ta-to] agg. ① Rapido, svelto: Con passo affrettato l’ho raggiunto ② Compiuto in modo superficiale: Questo lavoro affrettato non è ben riuscito affrontàre [af-fron-ta-re] v.tr. ① Andare incontro a qualcosa o a qualcuno con decisione: Ha affrontato la prova senza paura. ② Prendere in esame, discutere: Affronterò il problema domani / v.rifl. recipr. (affrontarsi) Azzuffarsi, scontrarsi. v.tr.: sin. ② trattare, ① ② evitare affrónto [af-fron-to] n.m. Offesa, oltraggio: Ho ricevuto un grave affronto affumicàre [af-fu-mi-ca-re] v.tr. ① Riempire di fumo: La legna umida bruciando nel caminetto ha affumicato la stanza. ② Esporre un alimento al fumo per conservarlo o per dargli un gusto particolare.
I - ind.pres. affumico, affumichi... affumicàto [af-fu-mi-ca-to] agg. ① Divenuto nero per il fumo. ② Sottoposto all’azione del fumo: Adoro il salmone affumicato affusolàto [af-fu-so-la-to] agg. Sottile e allungato, a forma di fuso: I pianisti e le pianiste hanno spesso le dita affusolate. àfide [a-fi-de] n.m. Minuscolo insetto, con o senza ali, che si nutre succhiando la linfa delle piante àfono [a-fo-no] agg. Senza voce. aforìsma [a-fo-ri-sma] n.m. Breve sentenza che riassume pensieri o regole di vita. pl. aforismi afóso [a-fo-so] agg. Caldo e umido, soffocante: Che giornata afosa! africàno [a-fri-ca-no] agg. Dell’Africa. / n.m. Chi è nativo o abitante dell’Africa. afro- pref. È usato nella formazione di parole composte relative all’Africa e che significano “africano”. afroamericàno [a-fro-a-me-ri-ca-no] agg. e n.m. Che o chi appartiene alla popolazione americana di origine africana: Mi piace ascoltare la musica afroamericana. àfta [af-ta] n.f. Piccola ferita della bocca. àgata [a-ga-ta] n.f. Pietra preziosa, quasi trasparente, dalle colorazioni varie. àgave [a-ga-ve] n.f. Pianta originaria dell’America con foglie carnose e spinose. agènda [a-gen-da] n.f. Libro su cui sono segnati i giorni dell’anno, usato per registrare le cose da ricordare.
L’Agenda 2030 è un programma d’azione che definisce 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030.
agènte [a-gen-te] n.m. e f. ① Persona o cosa che compie un’azione. ② Chi è incaricato di svolgere un’attività per conto di altri M Agente (di polizia) = Poliziotto o poliziotta; Agente atmosferico = Fenomeno naturale, come il vento o la pioggia, la cui azione modifica struttura e forma delle rocce.
agenzìa [a-gen-zi-a] n.f. ① Ufficio che fornisce servizi ad altri: Per il viaggio mi sono rivolta a quella nuova agenzia turistica. ② Ufficio distaccato di una società o di una banca: La banca ha tre agenzie in città sin. ② filiale
agevolàre [a-ge-vo-la-re] v.tr. Rendere più facile: La spiegazione dell’insegnante ci ha agevolato il compito in classe sin. semplificare, contr. complicare agevolazióne [a-ge-vo-la-zio-ne] n.f. Facilitazione: È riuscito a ottenere un’agevolazione. sin. aiuto, contr. ostacolo agévole [a-ge-vo-le] agg. Facile, comodo: È una strada molto agevole agganciàre [ag-gan-cia-re] v.tr. Attaccare con un gancio: I macchinisti hanno agganciato altri vagoni alla locomotiva. I - ind.pres. aggancio, agganci... contr. sganciare
aggàncio [ag-gan-cio] n.m. ① Dispositivo meccanico che collega fra loro due veicoli o parti di esso: Si è verificato un guasto all’aggancio di alcuni vagoni ② Rapporto, collegamento: L’insegnante ha fatto un aggancio con la storia pl. agganci, sin. ① attacco aggéggio [ag-geg-gio] n.m. Nel linguaggio familiare, oggetto di cui non si conosce il nome: Che cos’è quell’aggeggio con cui stai giocando? pl. aggeggi, sin. arnese aggettìvo [ag-get-ti-vo] n.m. Parola che si unisce a un nome per indicarne le caratteristiche: Nella frase “Il cucciolo vivace abbaia”, “vivace” è un aggettivo. L’aggettivo può essere:
- qualificativo: indica una qualità (es. bravo, buono, elegante, gentile...) e può essere di tre gradi diversi di intensità:
• positivo (es. leggero)
• comparativo di maggioranza (es. più leggero) di minoranza (es. meno leggero) di uguaglianza (es. leggero come)
• superlativo assoluto (es. leggerissimo, molto leggero, arcileggero, leggero leggero) relativo (es. il più leggero)
- determinativo: cioè che dà al nome una indicazione definita:
• possessivo: indica possesso (es. mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui)
• dimostrativo: indica la posizione vicina o lontana nello spazio e nel tempo (es. questo, codesto, quello, stesso, medesimo, tale)
• numerale: indica il numero e può essere - cardinale (es. uno, due, tre...)
- ordinale (es. primo, secondo, terzo...)
• indefinito: indica una quantità indefinita (es. qualche, poco, nessuno, molto, parecchio, tanto, alcuno...)
• interrogativo o esclamativo: indica una interrogazione o esclamazione (es. che, quale, quanto). agghiacciànte [ag-ghiac-cian-te] agg. Che provoca grande spavento: Alcune scene del film sono agghiaccianti! sin. raccapricciante agghindàre [ag-ghin-da-re] v.tr. Adornare in modo ricercato: La fata agghindò Cenerentola per il ballo. / v.rifl. (agghindarsi) Abbigliarsi con particolare cura: Mi sono agghindato per la festa. v.tr.: sin. ornare, abbellire aggiornaménto [ag-gior-na-men-to] n.m. Atto di informarsi sulle novità di un settore professionale: Il mese scorso ho frequentato un corso di aggiornamento in informatica. aggiornàre [ag-gior-na-re] v.tr. ① Cambiare in base alle ultime novità: Hanno aggiornato la biblioteca della scuola ② Rinviare: Ha aggiornato la riunione dei soci / v.rifl. (aggiornarsi) Tenersi informato sulle novità di un settore professionale. v.tr.: sin. ② prorogare, differire aggiornàto [ag-gior-na-to] agg. ① Che si tiene informato sulle novità. ② Sistemato in base alle nuove esigenze: Il computer ha un software aggiornato aggiràre [ag-gi-ra-re] v.tr. ① Girare intorno: Soldati e soldate aggirarono il nemico. ② Evitare: Ha aggirato l’ostacolo. / v.intr.pron. (aggirarsi) ① Muoversi qua e là: Il leone si aggira per la savana. ② Essere all’incirca di, avere un certo valore: Il prezzo di quel libro si aggira sui cinque euro.
v.tr.: sin. ② schivare, contr. ② affrontare, v.intr.pron.: sin. ① vagare, ② avvicinarsi aggiudicàre [ag-giu-di-ca-re] v.tr. Assegnare per mezzo di un concorso, di un’asta o per decisione di un tribunale: Ieri hanno aggiudicato i premi della lotteria
I - ind.pres. aggiudico, aggiudichi... aggiùngere [ag-giun-ge-re] v.tr. Unire nuovi elementi ad altri già presenti: Aggiungi un posto a tavola
II - si coniuga come giungere. / v.intr.pron. (aggiungersi) Unirsi: Una ragazza si è aggiunta alla comitiva. v.tr.: contr. togliere, v.intr.pron.: contr. sottrarsi aggiùnta [ag-giun-ta] n.f. ① Atto di unire qualcosa a una quantità già presente. ② Ciò che si mette in più: Occorre un’aggiunta di sale. aggiuntìvo [ag-giun-ti-vo] agg. Che viene unito a qualcosa. aggiustàre [ag-giu-sta-re] v.tr. Riparare una cosa rotta o rovinata. / v.rifl. (aggiustarsi) Sistemarsi alla meglio: Per la notte ci aggiusteremo sul divano v.tr.: sin. accomodare, contr. rompere, v.rifl.: sin. adattarsi agglomeràto [ag-glo-me-ra-to] n.m. Insieme di elementi omogenei: Dopo la bufera lo stabilimento era un agglomerato di rovine. M Agglomerato urbano = Centro abitato. collettivo
aggrappàre [ag-grap-pa-re] v.tr. Afferrare, stringere con forza. / v.intr.pron. (aggrapparsi) Attaccarsi saldamente con le mani: Il bimbo si aggrappò al papà. v.tr.: contr. lasciare aggravaménto [ag-gra-va-men-to] n.m. Peggioramento: Si prevede un aggravamento della situazione economica. aggravànte [ag-gra-van-te] n.f. Ciò che rende più grave un reato: L’indizio trovato durante le indagini è un’aggravante contr. attenuante aggravàre [ag-gra-va-re] v.tr. Peggiorare, rendere più grave: La falsa testimonianza ha aggravato la posizione del sospettato / v.intr.pron. (aggravarsi) Peggiorare: La malata si è aggravata v.tr. e intr.pron.: contr. migliorare aggredìre [ag-gre-di-re] v.tr. Assalire qualcuno con gesti o parole violente: I ladri hanno aggredito l’orefice III - ind.pres. aggredisco, aggredisci...
aggregàre [ag-gre-ga-re] v.tr. Unire qualcosa o qualcuno a una serie, a un gruppo: L’insegnante ha aggregato il nuovo bambino al mio gruppo di ricerca
I - ind.pres. aggrego, aggreghi... / v.intr.pron. (aggregarsi) Unirsi a un gruppo, associarsi: Per le vacanze ci siamo aggregati ai nostri amici. v.tr.: sin. associare aggregàto [ag-gre-ga-to] n.m. Insieme di cose o persone: In periferia c’è un nuovo aggregato di case popolari. collettivo
aggregaziòne [ag-gre-ga-zio-ne] n.f. ① Raggruppamento di elementi o persone differenti: Il Comune ha inaugurato il nuovo centro di aggregazione giovanile. M Stato di aggregazione = In scienze e in fisica, unione di molecole che determina lo stato liquido, gassoso o solido della materia: L’acqua che beviamo è allo stato liquido. aggressióne [ag-gres-sio-ne] n.f. Attacco improvviso e violento contro una persona: Quella negoziante ha subìto un’aggressione da una persona sconosciuta. sin. assalto aggressività [ag-gres-si-vi-tà] n.f.inv. Tendenza a un comportamento violento. sin. impetuosità, irruenza aggressìvo [ag-gres-si-vo] agg. Irruento, violento: Mi parlò con tono aggressivo aggressóre [ag-gres-so-re] agg. e n.m. Detto di chi commette un’aggressione f. aggreditrice, m.pl. aggressori, f.pl. aggreditrici
aggrottàre [ag-grot-ta-re] v.tr. Contrarre la fronte avvicinando le sopracciglia: Quando è arrabbiata aggrotta la fronte. sin. corrugare, contr. distendere aggrovigliàre [ag-gro-vi-glia-re] v.tr. Formare un insieme di fili arruffati: Il gatto ha aggrovigliato il gomitolo di lana I - ind.pres. aggroviglio, aggrovigli... sin. arruffare, ingarbugliare agguantàre [ag-guan-ta-re] v.tr. Afferrare con forza e rapidità: La bimba, felice, ha agguantato la nuova scatola di colori. agguàto [ag-gua-to] n.m. Operazione astuta compiuta a danno di qualcuno: La pattuglia cadde in un agguato dei nemici sin. imboscata agguerrìto [ag-guer-ri-to] agg. ① Pronto per la battaglia e ben addestrato: L’esercito degli invasori era agguerrito e determi-
nato. ② Capace, grintoso: La sfidante si è dimostrata molto agguerrita. sin. ① combattivo, battagliero ② preparato aghifòglia n.f. [a-ghi-fo-glia] Pianta arborea con foglie a forma di ago, come il pino. m.pl. aghifogli, f.pl. aghifoglie aghifórme [a-ghi-for-me] agg. Detto di foglia a forma di ago: Le foglie del pino sono aghiformi agiatézza [a-gia-tez-za] n.f. Benessere economico: Lo zio vive nell’agiatezza sin. ricchezza, prosperità agiàto [a-gia-to] agg. Che possiede una discreta ricchezza. contr. misero, povero agìbile [a-gi-bi-le] agg. Detto di luogo, praticabile, abitabile, funzionale: È un appartamento vecchio ma agibile. agibilità [a-gi-bi-li-tà] n.f.inv. Insieme dei requisiti richiesti dalla legge affinché un edificio o un impianto pubblico possano essere aperti: Finalmente è stata concessa l’agibilità per la nuova palestra. contr. inagibilità àgile [a-gi-le] agg. Che si muove con scioltezza e agilità: È un atleta molto agile. sin. scattante, contr. goffo agilità [a-gi-li-tà] n.f.inv. Facilità e scioltezza di movimento: Quella ginnasta esegue gli esercizi con grande agilità. contr. goffaggine àgio [a-gio] n.m. ① Comodità. ② Al plurale, ricchezze, benessere. M Essere, stare, trovarsi a proprio agio = Stare comodo, trovarsi bene. pl. agi, contr. ① disagio agìre [a-gi-re] v.intr. ① Fare qualcosa, operare: Rifletti prima di agire. ② Comportarsi: Bel modo di agire! ③ Avere effetto: Quel farmaco agisce subito. III - ind.pres. agisco, agisci... agitàre [a-gi-ta-re] v.tr. ① Muovere con forza, scuotere: Prima di bere il succo di frutta, agita la bottiglietta. ② Turbare l’animo di qualcuno: Quel fatto lo agita / v.intr. pron. (agitarsi) ① Muoversi con irrequietezza: Si agitava sul letto per il caldo ② Entrare in uno stato d’ansia: Si è agitata non appena ha saputo la data dell’esame v.intr.pron.: contr. ② placarsi, calmarsi agitàto [a-gi-ta-to] agg. ① Mosso violentemente: Non tuffarti con il mare così agitato! ② Inquieto: Ora sei troppo agitata sin. ② scosso, turbato, contr. ① ② calmo
agitazióne [a-gi-ta-zio-ne] n.f. ① Inquietudine, ansia: Il compito in classe mi ha messo in agitazione. ② Manifestazione di protesta: Gli operai e le operaie continueranno l’agitazione per una settimana. àgli [a-gli] prep.art. Preposizione articolata m.pl. formata da A + GLI. àglio [a-glio] n.m. Pianta erbacea il cui bulbo, diviso in spicchi, è usato in cucina. pl. agli agnèllo [a-gnel-lo] n.m. ① Piccolo della pecora. ② Persona docile, mansueta: Improvvisamente è diventato un agnello agnòstico [a-gno-sti-co] agg. Relativo alla dottrina filosofica dell’agnosticismo che sostiene l’inconoscibilità di ciò che non può essere verificato scientificamente. / n.m. Chi segue l’agnosticismo: Gli agnostici non professano una fede religiosa. f. agnostica, m.pl. agnostici, f.pl. agnostiche àgo [a-go] n.m. Minuscolo strumento d’acciaio usato per cucire, con un’estremità appuntita e l’altra provvista di un foro (cruna) nel quale passa il filo. M Essere l’ago della bilancia = Essere l’elemento da cui dipende l’equilibrio di una situazione. pl. aghi agognàre [a-go-gna-re] v.tr. Desiderare intensamente: Ho sempre agognato una casa al mare. sin. bramare agonìa [a-go-ni-a] n.f. ① Periodo di sofferenza che precede la morte. ② Momento che precede la fine di qualcosa: La canzone racconta l’agonia di un amore ③ Condizione di ansiosa attesa: Aspettare che arrivi il mio turno per l’esame è un’agonia! agonìsmo [a-go-ni-smo] n.m. Impegno, desiderio di vincere una gara: Tra le squadre c’è grande agonismo agonìstico [a-go-ni-sti-co] agg. Competitivo: Ci alleniamo con spirito agonistico m.pl. agonistici, f.pl. agonistiche agonizzàre [a-go-niz-za-re] v.intr. Essere vicino alla morte. agopuntùra [a-go-pun-tu-ra] n.f. Terapia di origine cinese che consiste nell’applicazione di sottili aghi in punti determinati del corpo. agorà [a-go-rà] n.f.inv. Piazza centrale dell’antica città greca, in cui si svolgevano le assemblee e il mercato. agósto [a-go-sto] n.m. Ottavo mese dell’anno, compreso tra luglio e settembre.
agrària [a-gra-ria] n.f. Scienza e tecnica della coltivazione e lavorazione della terra: La mia amica si è laureata in Agraria. agràrio [a-gra-rio] agg. Che riguarda l’agricoltura.
m.pl. agrari, f.pl. agrarie agrèste [a-gre-ste] agg. Proprio della campagna: La pace agreste mi rilassa àgri- vedi AGRO
agrìcolo [a-gri-co-lo] agg. Che riguarda l’agricoltura e la campagna: Lo zio si dedica a lavori agricoli. agricoltóre [a-gri-col-to-re] n.m. Persona che si occupa del lavoro nei campi. f. agricoltrice, m.pl. agricoltori, f.pl. agricoltrici, sin. contadino agricoltùra [a-gri-col-tu-ra] n.f. Arte e pratica di coltivare la terra per ottenere prodotti per l’alimentazione degli esseri umani e degli animali.
agrifòglio [a-gri-fo-glio] n.m. Arbusto sempreverde con foglie pungenti e piccoli frutti rossi.
pl. agrifogli agriturìsmo [a-gri-tu-ri-smo] n.m. ① Tipo di vacanza trascorsa in un’azienda agricola: In Italia l’agriturismo è molto diffuso ② Azienda agricola che offre, oltre alla vendita dei propri prodotti, anche la possibilità di mangiare, dormire e partecipare alla vita dei campi.
àgro [a-gro] agg. Che ha sapore aspro e pungente: Queste arance sono ancora agre / n.m. Succo degli agrumi: L’agro del limone è usato per insaporire alcune pietanze. àgro- pref. È usato nella formazione di alcune parole composte relative all’agricoltura.
agroalimentàre [a-gro-a-li-men-ta-re] agg. Che riguarda prodotti alimentari derivati da prodotti agricoli: Vino e olio sono prodotti agroalimentari.
agrodólce [a-gro-dol-ce] agg. Che ha sapore tra l’agro e il dolce: Assaggia questa salsa agrodolce. / n.m. Condimento di sapore tra l’acidulo, il piccante e il dolce. agrònomo [a-gro-no-mo] n.m. Esperto di agronomia, la scienza che studia le tecniche di coltivazione delle piante. f. agronoma agrùme [a-gru-me] n.m. ① Pianta sempreverde con frutti succosi dal sapore aspro. ② Frutto della pianta che ha lo stesso nome: Il limone è un agrume.
agruméto [a-gru-me-to] n.m. Piantagione di agrumi: La Sicilia è un’isola ricca di agrumeti. collettivo aguzzàre [a-guz-za-re] v.tr. ① Rendere più appuntito, acuminare: Voglio aguzzare questo paletto per piantarlo nel suolo. ② Rendere più attento: Aguzza l’ingegno! aguzzìno [a-guz-zi-no] n.m. ① Sorvegliante dei carcerati. ② Persona eccessivamente severa: Il capoufficio è un vero aguzzino agùzzo [a-guz-zo] agg. Appuntito a un’estremità: La mia matita è aguzza contr. spuntato, smussato ah inter. A seconda dell’intonazione della voce esprime sorpresa, gioia, dolore, sdegno: Ah! Finalmente sei tornata. ahi inter. Si usa per esprimere dolore: Ahi, mi fai male! ahimè [ahi-mè] inter. Si usa per esprimere dispiacere, rimpianto, rammarico, pentimento: Ahimè, è arrivato l’inverno! ài [a-i] prep.art. Preposizione articolata m.pl. formata da A + I àia [a-ia] n.f. Cortile antistante la casa rurale: Le galline corrono qua e là per l’aia AIDS n.m. Malattia che provoca la perdita delle difese naturali del corpo umano. AIDS è la sigla dell’inglese Acquired Immuno-Deficiency Syndrome (= Sindrome da Immunodeficienza Acquisita).
aikìdo n.m.inv. Arte marziale giapponese che insegna una tecnica di difesa: Sto frequentando un corso di aikìdo. e parola giapponese airbag n.m.inv. Sacco che, all’interno dell’automobile, in caso di incidente si gonfia d’aria evitando l’urto del pilota e dei passeggeri con il volante o con altre parti dell’abitacolo.
e parola inglese airóne [ai-ro-ne] n.m. Grosso uccello acquatico con collo e zampe molto lunghi. air terminal loc.sost.m.inv. ① Stazione con treni e autobus che collegano una città e un aeroporto: Dall’air terminal della stazione Termini partono i treni per l’aeroporto di Fiumicino. ② Fabbricati e impianti di un aeroporto utilizzati per il traffico di passeggeri e merci: L’aereo per Londra partirà dall’air terminal numero 1 di Malpensa. e espressione inglese
Si può usare anche la forma abbreviata terminal.
aitànte [ai-tan-te] agg. Robusto, prestante sin. atletico, vigoroso contr. mingherlino aiuòla [a-iuo-la] n.f. Piccola area di terreno in giardini o piazze, coltivata a fiori e piante ornamentali: È vietato calpestare le aiuole!
aiutànte [a-iu-tan-te] n.m. e f. Chi assiste qualcuno in un lavoro, collaboratore. aiutàre [a-iu-ta-re] v.tr. Offrire la propria assistenza a chi si trova in difficoltà, facilitare, favorire: Ho aiutato la mia sorellina nei compiti / v.rifl. (aiutarsi) Darsi da fare per superare una difficoltà: Per camminare si aiuta con un bastone / v.rifl. recipr. (aiutarsi) Prestarsi aiuto a vicenda: Tutti ci aiutiamo nei lavori di casa v.tr.: sin. soccorrere, contr. ostacolare, v.rifl.: sin. ingegnarsi
P Aiutati che Dio t’aiuta = Dio aiuta chi si dà da fare. aiùto [a-iu-to] n.m. ① Assistenza, soccorso: Il bimbo ha chiesto aiuto al fratello per salire sul treno ② Persona che assiste qualcuno in un lavoro: Mi piacerebbe essere l’aiuto di una famosa regista. / inter. Si usa per esprimere una richiesta di soccorso: Aiuto! Non riesco a scendere! sin. ② assistente aizzàre [aiz-za-re] v.tr. Istigare, incitare alla violenza: Quel politico aizza la gente contro lo Stato. contr. calmare, placare al prep.art. Preposizione articolata m.sing. formata da A + IL àla [a-la] n.f. ① Organo degli uccelli e di alcuni insetti che permette di volare: Questa rondine ha un’ala spezzata. M Avere le ali ai piedi = Correre a tutta velocità; Rifugiarsi sotto le ali di qualcuno = Cercare protezione; Correre sulle ali della fantasia = Avere la mente occupata da sogni irreali; In un batter d’ali = In un attimo. ② Una delle due superfici di sostegno dell’aereo: Su un’ala dell’aereo si è formato uno strato di ghiaccio ③ Prolungamento laterale di un edificio: È stata inaugurata la nuova ala della scuola ④ Nel calcio, attaccante in posizione laterale: Gioca come ala destra. pl. ali alabàrda [a-la-bar-da] n.f. Antica arma costituita da una lunga asta che termina con una lama larga e tagliente con un’estremità simile a una scure.
alabàstro [a-la-ba-stro] n.m. Roccia dalla superficie lucida e trasparente, usata per costruire oggetti vari.
àlacre [a-la-cre] agg. Pronto, svelto: È sempre stato un alacre lavoratore. sin. attivo, sollecito, contr. pigro
alambìcco [a-lam-bic-co] n.m. Apparecchio di vetro o di metallo usato per distillare i liquidi.
pl. alambicchi
alàno [a-la-no] n.m. Cane da guardia, di corporatura possente e pelo raso. alàre1 [a-la-re] agg. Che riguarda le ali: L’apertura alare di un’aquila può essere anche di due metri.
alàre2 [a-la-re] n.m. Arnese usato per tenere sollevata la legna nel caminetto.
alàto [a-la-to] agg. Fornito di ali.
àlba [al-ba] n.f. Momento in cui compare la prima luce del giorno dopo il buio della notte: Mi sono svegliata all’alba. contr. tramonto albanése [al-ba-ne-se] agg. Dell’Albania. / n.m. e f. Chi è nativo o abitante dell’Albania. / n.m. Lingua albanese. àlbatros [al-ba-tros] n.m.inv. Uccello marino dalle zampe palmate, ottimo nuotatore. albeggiàre [al-beg-gia-re] v.intr.impers. Farsi giorno: Quando sono uscito albeggiava. / v.intr. Essere agli inizi: Quando la civiltà di Roma albeggiava, quella greca era già progredita.
I - ind.pres. albeggio, albeggi... alberàto [al-be-ra-to] agg. Ricoperto di alberi: Passeggiamo lungo il viale alberato. albergatóre [al-ber-ga-to-re] n.m. Proprietario, gestore di un albergo. f. albergatrice, m.pl. albergatori, f.pl. albergatrici alberghièro [al-ber-ghie-ro] agg. Che riguarda il settore degli alberghi / n.m. Al plurale, personale che lavora negli alberghi. albèrgo [al-ber-go] n.m. Edificio dove, dietro pagamento, è possibile mangiare e dormire: Ha trascorso la notte in albergo pl. alberghi àlbero [al-be-ro] n.m. ① Pianta dal fusto alto e legnoso, dotata di rami e di foglie: Ho raccolto le noci dall’albero ② Alto palo che sostiene le vele nelle imbarcazioni: Il marinaio ha abbassato le vele dell’albero maestro ③ In meccanica, organo allungato che ruota e trasmette il movimento.
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AaEe Dd Gg Zz Mm Rr Il piccolo Raffaello
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