Guida pratica Raffaello 4-5 - Religione

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Scuola Primaria Percorsi didattici e operativi per l’ nella I.R.C. Raffaello Stefania Fiorucci • Beatrice Castellani • Emanuela Pantalla
4•5 Guida pratica

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Percorsi didattici e operativi per l’ nella

I.R.C. Scuola Primaria

4-5 Nome autore
Religione Guida pratica Raffaello
Fiorucci • Beatrice Castellani • Emanuela Pantalla
Stefania

Indice generale

UF

2
INTRODUZIONE 6 Quadro normativo di riferimento 11 PIANO DELL’OPERA 14 Struttura dei volumi 16 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe Quarta 17 UNITÀ FORMATIVE Classe Quarta 22
L’EMOZIONE DELLA RICERCA DI DIO 23 come ARTE A 24-34 • Proposta 1 IL LEONE NELLE RELIGIONI POLITEISTE E NEL CRISTIANESIMO 24 • Proposta 2 DRAGHI E BASILISCHI come RELIGIONE R 35-52 • Proposta 1 IL POLITEISMO ANTICO 35 • Proposta 2 L’EGITTO DEI FARAONI E LE DIVINITÀ 41 • Proposta 3 LA RELIGIONE DEGLI ANTICHI GRECI 45 come EDUCAZIONI E 53-71 • Proposta 1 IL VALORE DELL’AMICIZIA 53 • Proposta 2 CIÒ CHE CI RENDE PERSONE 62 • Proposta 3 LE DIMENSIONI DELLA PERSONA • Proposta 4 I BISOGNI DELL’ESSERE UMANO 65 • Proposta 5 IL CULTO DEI MORTI 66 UF 2 GIOIA L’EMOZIONE DELL’INCONTRO CON DIO CHE SI RIVELA 72 CLASSE QUARTA come ARTE A 73-82 • Proposta 1 I GIUDICI NELL’ARTE 73 • Proposta 2 I RE NELL’ARTE 77 • Proposta 3 I PROFETI NELL’ARTE • Proposta 4 L’ACQUA COME SIMBOLO 80 come RELIGIONE R 83-101 • Proposta 1 LA STORIA DEL POPOLO EBRAICO 83 • Proposta 2 I GIUDICI 87 • Proposta 3 IL REGNO DI ISRAELE 90 • Proposta 4 L’ESILIO E IL TEMPO DEI PROFETI 94 • Proposta 5 IL DIALOGO INTERRELIGIOSO 100 come EDUCAZIONI E 102-121 • Proposta 1 DIRITTI E GIUSTIZIA 102 • Proposta 2 DICIAMO NO AL BULLISMO 107 • Proposta 3 LA SAPIENZA 113 • Proposta 4 LO STRANIERO E LA SOLIDARIETÀ 116 • Proposta 5 LA SPERANZA IN UN MONDO MIGLIORE UF 3 SPERANZA L’EMOZIONE DI CONOSCERE GESÙ 122 come ARTE A 123-144 • Proposta 1 GESÙ VERO UOMO E VERO DIO 123 • Proposta 2 GESÙ RIVELA IL VOLTO DI DIO 130 • Proposta 3 LA PASQUA DI GESÙ 137
1 CURIOSITÀ
3 come RELIGIONE R 145-168 • Proposta 1 VERSO IL NATALE 145 • Proposta 2 LA PALESTINA AL TEMPO DI GESÙ 151 • Proposta 3 PASQUA 155 • Proposta 4 L’ALDILÀ NELLE RELIGIONI 165 come EDUCAZIONI E 169-173 • Proposta 1 LA GUERRA E LA PACE 169 • Proposta 2 IL VALORE DEL PERDONO • Proposta 3 CRESCERE NEL MONDO Verifiche 174-179 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe Quinta 180 UNITÀ FORMATIVE Classe Quinta 186 UF 1 FRATERNITÀ L’EMOZIONE CHE UNISCE I CRISTIANI 187 come ARTE A 188-209 • Proposta 1 LA PENTECOSTE 188 • Proposta 2 I SANTI MARTIRI 190 • Proposta 3 LE CATACOMBE 199 • Proposta 4 ARCHITETTURA DELLE CHIESE 202 • Proposta 5 GLI ORDINI RELIGIOSI 205 come RELIGIONE R 210-230 • Proposta 1 LA NASCITA DEL CRISTIANESIMO 210 • Proposta 2 DALLE PERSECUZIONI ALLA LIBERTÀ 212 CLASSE QUINTA • Proposta 3 SCISMI E DIVISIONI 218 • Proposta 4 NASCITA DEL MONACHESIMO 222 • Proposta 5 IL SILENZIO NELLE RELIGIONI • Proposta 6 IL FRANCESCANESIMO 226 come EDUCAZIONI E 231-241 • Proposta 1 IL VALORE DELLA LIBERTÀ 231 • Proposta 2 IL GIARDINO DEI GIUSTI UF 2 LETIZIA L’EMOZIONE DELLA FEDE 242 come ARTE A 243-256 • Proposta 1 L’IMMAGINE DI MARIA NELL’ARTE 243 • Proposta 2 LA LUCE DEL NATALE 248 • Proposta 3 LA CROCE NELL’ARTE • Proposta 4 LA RISURREZIONE NELL’ARTE 253 come RELIGIONE R 257-279 • Proposta 1 LA FEDE CRISTIANA 257 • Proposta 2 I SACRAMENTI 274 come EDUCAZIONI E 280-296 • Proposta 1 SENTIRSI UNICI 280 • Proposta 2 OGNUNO È UN MONDO DA AMARE 286 • Proposta 3 IL TEMPO E LO SPAZIO 293 • Proposta 4 IL TEMPO E IL PENSIERO 295 INDICE

Contenuti digitali

Proposte disponibili in digitale

classe quarta classe QUINTA

UF 1

Percorso A

UF 1

Percorso R

• Proposta 2 - Draghi e basilischi

Percorso E

• Proposta 3 - Le dimensioni della persona

UF 2

Percorso A

• Proposta 3 - I Profeti nell’Arte

Percorso E

• Proposta 5 - La speranza in un mondo migliore

UF 3

Percorso E

• Proposta 2 e 3 - Il valore del perdono

- Crescere nel mondo

Inquadra il seguente

QR-code per accedere ai contenuti digitali del volume

• Proposta 5 - Il silenzio nelle religioni

Percorso E

• Proposta 2 - Il Giardino dei Giusti

UF 2

Percorso A

• Proposta 3 - La Croce nell’arte

UF 3

Percorso A

• Proposta 3 - Maschere e Animismo

Percorso E

• Proposta 4 - Il mondo aspetta te

4 INDICE
L’EMOZIONE DELL’INCONTRO 297 come ARTE A 298-312 • Proposta 1 DIO, ARTE E NATURA 298 • Proposta 2 MONOTEISMI E ARTE 308 • Proposta 3 MASCHERE E ANIMISMO come RELIGIONE R 313-340 • Proposta 1 LA RICERCA DELLA VERITÀ NELLE RELIGIONI 313 • Proposta 2 LUOGHI DI CULTO E SIMBOLI 318 • Proposta 3 LE REGOLE ALIMENTARI 332 • Proposta 4 LA CURA DELLA CASA COMUNE 335 • Proposta 5 PELLEGRINI PER IL MONDO 338 come EDUCAZIONI E 341-354 • Proposta 1 LA RICERCA DI SENSO 341 • Proposta 2 PROGETTO DI VITA 344 • Proposta 3 NEL TURBINE DELLE EMOZIONI 347 • Proposta 4 IL MONDO ASPETTA TE Verifiche 355-360
UF 3 STUPORE

classe quarta

UF 1

• LIM e Smart Board

Leoni e leonesse

• LIM e Smart Board

La Porta di Ishtar a Babilonia

• Attività interattiva

Ercole, una forza d’uomo!

• Attività interattiva

Dove nasce il politesimo

• LIM e Smart Board

La ziggurat

• Attività interattiva

La società babilonese

• Attività interattiva

Conosciamo gli Egizi

UF 2

• LIM e Smart Board

La giudice Deborah

• LIM e Smart Board

Cinque opere per una storia

• Attività interattiva

Giochiamo con gli Egizi

• Attività interattiva

Sensazioni, emozioni e sentimenti

• Attività interattiva

Ricomponi il fiore

• LIM e Smart Board

Cassandra

• LIM e Smart Board

L’Unicef

• LIM e Smart Board

Il murales di Falcone e Borsellino

classe quinta

UF 1

• LIM e Smart Board

Lingue di fuoco

• LIM e Smart Board

La santa della luce

• LIM e Smart Board

Identikit di san Lorenzo

• Attività interattiva

Un fumetto dell’antichità

• LIM e Smart Board

Catacombe dall’etimologia alla Storia

• LIM e Smart Board

Le chiese nel tempo

• LIM e Smart Board

La Chiesa si diffonde

• Attività interattiva

UF 3

• LIM e Smart Board

Le emozioni di Maria nei dipinti

• Attività interattiva

Gesù moltiplica il pane

• LIM e Smart Board

Tre Ultime cene da osservare

• LIM e Smart Board

Identikit di san Bernardino da Siena

• LIM e Smart Board

La vita in Palestina

• LIM e Smart Board

Il rito della Pasqua ebraica

• LIM e Smart Board

UF 2

• LIM e Smart Board

Maria in trono

• Attività interattiva

Due maestà a confronto

• LIM e Smart Board

Fiori e frutti simbolici

Il monastero benedettino

• LIM e Smart Board

Il monachesimo nelle religioni

• LIM e Smart Board

La scelta dell’amore

• Attività interattiva

Da san Francesco a papa Francesco

I muri del dolore

• LIM e Smart Board

L’Arsenale della Pace

• LIM e Smart Board

Simboli identitari

• LIM e Smart Board

Gerusalemme oggi

• LIM e Smart Board

Tra luci e ombre

• LIM e Smart Board

Le crocifissioni nell’arte

• LIM e Smart Board

Risurrezioni

• LIM e Smart Board

La trinità di Rublev

• LIM e Smart Board

Le feste nelle religioni

UF 3

• LIM e Smart Board

Dai giardini zen alla land art

• LIM e Smart Board

L’arte della resilienza

• Attività interattiva

La Trimurti

• Attività interattiva

Giochiamo con i sacramenti

• LIM e Smart Board

Una stella speciale

• LIM e Smart Board

Quando la scrittura diventa arte

• Attività interattiva

Diversi ma uguali

• LIM e Smart Board

Le maschere africane

• LIM e Smart Board

Le tappe della vita

• LIM e Smart Board

A spasso per il mondo

• LIM e Smart Board

Il piatto di Pesach

• LIM e Smart Board

La bellezza del creato

5 Contenuti digitali

– Che cosa vuol dire addomesticare? –

– È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami [...] Bisogna essere molto pazienti

[...] Ci vogliono i riti.

– Che cos’è un rito? – disse il Piccolo Principe.

– È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.

Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Bompiani

L’insegnamento, e ancor più l’insegnamento della religione cattolica nella scuola, non può prescindere da parole come queste, perché insegnare è innanzitutto creare dei legami. Da qui i due concetti per noi fondamentali:

• Addomesticare. Per l’insegnante, costruire la relazione con i propri alunni e le proprie alunne è un passaggio fondamentale. Dobbiamo ricordarci di “addomesticarci” ogni giorno, senza dare mai nulla per scontato. In una realtà complessa come quella attuale, l’insegnante è chiamato non solo a comunicare contenuti, ma soprattutto a educare attraverso relazioni costruttive, e a favorire lo sviluppo di competenze attraverso il metodo induttivo che parte dai prerequisiti dei bambini e delle bambine.

• Riti. Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo e dobbiamo imparare a valorizzarla. Esiste il momento giusto per ogni attività ed è importante progettarlo e renderlo chiaro ai bambini e alle bambine. Da qui l’importanza dei “riti” a scuola, soprattutto nella fascia di età della Scuola Primaria.

Da questa breve premessa si possono evincere i princìpi che stanno alla base dell’impostazione didattica della presente Guida e dell’intero Progetto didattico, che vuole essere un agile strumento di lavoro per l’insegnante. Li riportiamo qui sotto:

PLURALITÀ DI PROPOSTE E DI LINGUAGGI

Per favorire un vero processo inclusivo e interdisciplinare, vengono suggerite tante proposte che mirano a favorire l’evoluzione unitaria del bambino e della bambina nel rispetto del suo sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo attraverso l’attivazione del pensiero divergente, creativo, alternativo e originale, ritenuto complementare al pensiero convergente, logico e razionale. L’utilizzo di diversi linguaggi, con particolare riferimento a quello artistico-espressivo, ci sembra un’ottima strategia per veicolare il messaggio di “realtà invisibili”, attraverso espressioni visive.

AMPIO RESPIRO PROGETTUALE

La presente Guida, così come l’intero Progetto didattico, non si presenta come uno schema rigido o chiuso, ma come una proposta di attività, tra le quali ogni docente può scegliere quelle che meglio si inseriscono nel proprio lavoro progettuale.

PERCORSI CALIBRATI E INCLUSIVI

Ogni proposta è appropriata al livello di concettualizzazione del bambino e cerca di partire da esperienze concrete. Tenendo presenti gli studi di Piaget sullo sviluppo intellettivo dalla nascita all’adolescenza e gli stadi di cui parla Bruner nel processo di acquisizione del pensiero maturo (attivo-iconico-simbolico), si introducono i bambini, in modo graduale, al concetto di religione.

6 INTRODUZIONE

FARE DIDATTICA CON L’ARTE

Il docente riscontrerà che, tra le peculiarità della presente Guida e dell’intero Progetto didattico, spiccano i percorsi dedicati all’Insegnamento della Religione Cattolica che utilizzano come strumento privilegiato l’arte. Il binomio arte-religione è immediato. Come si può fare grammatica, matematica, italiano, storia, geografia o musica partendo dall’osservazione di opere d’arte, ancora più semplice diventa utilizzarle come stimolo per affrontare qualsiasi argomento legato alla religione cattolica. Lo Stato pontificio, gli ordini religiosi, i fedeli facoltosi sono stati, da sempre, i maggiori committenti degli artisti, sia dei più noti che dei meno conosciuti. Pinacoteche e collezioni hanno come pezzi “forti” proprio quadri e pale a soggetto religioso e tuttora entrare in chiese, conventi, monasteri ed eremi vuol dire varcare le soglie di luoghi dove le immagini raccontano storie e nascondono messaggi che non aspettano altro che essere scoperti e interpretati.

Questa Guida cercherà di fornire agli insegnati gli strumenti per poter leggere insieme ai propri studenti, in maniera autonoma, alcune immagini o oggetti artistici, per favorire un apprendimento partecipativo e attivo.

FINALITÀ

Partendo sempre dal vissuto emozionale dei bambini e delle bambine, la presente Guida e l’intero Progetto didattico di cui fa parte mirano, secondo le finalità proprie della Scuola Primaria, a:

• risvegliare la ricerca del senso, elemento essenziale per la costruzione della persona nel suo percorso di crescita, proponendo le risposte della religione cristiana;

• qualificare l’IRC come un insegnamento di tipo storico, culturale e religioso che, attraverso l’utilizzo del metodo storico-scientifico e critico, può essere proposto a tutti i bambini e le bambine, credenti e non;

• stimolare il confronto e il dialogo, invitando gli alunni e le alunne a comprendere l’origine delle diverse idee, religiose ma non solo, per un’interpretazione positiva della diversità.

EDUCAZIONE CIVICA, ARTE, INTELLIGENZA EMOTIVA E IRC

Quella della cittadinanza, nel quadro di riferimento del 2018, è divenuta una competenza a sé ed è strettamente legata al profilo delle competenze attese nel Primo Ciclo d’Istruzione relativamente all’insegnamento trasversale di Educazione Civica del 2020 (cfr. L. 20 agosto 2019 n. 92 e D.M. 22 giugno 2020 con Allegato A: Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica e Allegato B: Integrazione Profilo Competenze Primo Ciclo).

L’Insegnamento della Religione Cattolica, come le altre discipline, partecipa con i propri epistemi al raggiungimento delle finalità espresse nel quadro normativo delle linee guida per l’Educazione Civica e la presente Guida e l’intero Progetto didattico di cui fa parte le riprendono, declinando gli obiettivi, anno per anno, su alcuni nuclei tematici individuati come riferimento. Fanno infatti parte della disciplina i valori etici e morali che fondano e sostengono le relazioni sociali, la consapevolezza dei diritti inalienabili dell’essere umano e dei doveri correlati al vivere insieme, i concetti di uguaglianza e solidarietà, il rispetto per se stessi, per gli altri, per l’ambiente di vita e per la natura.

L’educazione alla bellezza e ai valori – richiesta antropologica intrinseca a ogni essere umano –per l’IRC è senz’altro favorita dalla grande produzione artistica di tutte le epoche, presente e ben visibile in ogni parte d’Italia. L’arte sacra, che nasce da ciò che Dio stesso suscita nella mente e nel mondo emotivo dell’artista, rappresenta uno strumento interdisciplinare potente per scoprire

7 INTRODUZIONE

i valori universali, il rapporto dell’uomo e della donna con se stessi, con gli altri, con il tempo e lo spazio, con l’ambiente e la cultura e con il Trascendente. L’arte, infatti, costituisce spesso un trait d’union tra la promozione di una vera cittadinanza attiva e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

L’IRC, per sua natura, non può prescindere da un tipo di intervento educativo che promuova il benessere socio-emozionale dei bambini, attraverso lo sviluppo della competenza emotiva, perché è consolidato dagli studi delle scienze umane che quanto più una persona sarà in grado di “armonizzare” la sua parte emotiva con quella razionale (emozioni e pensiero), tanto più riuscirà a trovare un maggiore equilibrio con se stessa e con gli altri. Ciò viene tradotto, nelle competenze in chiave europea del 2018, in competenza personale e sociale.

Riprendendo la definizione data da Daniel Goleman nel 1995, possiamo notare come il potenziamento dell’intelligenza emotiva sia trasversale e fondamentale, per ogni disciplina, in quanto «capacità di motivare se stessi, perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza impedisca di pensare, essere empatici e sperare» (Intelligenza emotiva, Rizzoli, Milano). La scuola, pertanto, è chiamata a dare “una casa” alle emozioni che il bambino o la bambina sceglie di esprimere, aiutandoli a trovare nomi, colori, espressioni e direzionalità a ogni vissuto emotivo e sentimentale. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva favorisce:

• la motivazione e lo svolgimento di processi cognitivi importanti per il rendimento scolastico (attenzione e memoria);

• l’apprendimento di abilità interpersonali per essere competenti socialmente, prendere decisioni corrette e stare bene a scuola, che diventano disponibilità all’ascolto di sé e degli altri, accoglienza delle differenze, sviluppo dell’empatia, condivisione e cooperazione, apertura alla dimensione spirituale.

METODOLOGIA

Tutte le proposte presenti in ciascun volume di questo Progetto didattico sono pensate per una metodologia attiva e laboratoriale, che privilegia l’apprendimento esperienziale e favorisce l’operatività insieme al dialogo e alla riflessione su “ciò che si fa”, coinvolgendo i bambini e le bambine a vari livelli: cognitivo, affettivo-relazionale e pratico. Particolare importanza è data:

• al metodo induttivo, attraverso processi di problematizzazione e domande generative;

• all’approccio interculturale, fondato sulla triade conoscenza reciproca-dialogo-rispetto;

• alla multidisciplinarità, che permette collegamenti con le diverse aree di apprendimento. È detta circle time quella metodologia didattica che prevede che i bambini e le bambine possano disporsi in cerchio, come dice lo stesso termine in inglese, per guardarsi negli occhi e avere tutti una posizione paritaria.

Non sempre i banchi, in classe, sono disposti seguendo questa modalità, in tal caso si consiglia di formare un’agorà al centro della classe, accostando banchi e seggiole al muro, e di invitare i bambini e le bambine a disporsi in circolo, seduti in terra. Se nella classe ci fosse un bambino o una bambina che si avvale di supporti per il movimento, per favorire l’integrazione si consiglia di far disporre tutti nella stessa posizione, utilizzando le seggiole.

La comunicazione avviene secondo regole condivise e finalizzate a promuovere l’ascolto attivo e la partecipazione di tutti. Per favorire la conversazione circolare è auspicabile fornire ai bambini e alle bambine uno strumento come un pennarello, un microfono non funzionante o altro. Questo strumento verrà passato a chi vorrà prendere la parola e renderà “visibile” il diritto di parlare e di essere ascoltati in quel momento.

8 INTRODUZIONE

Il ruolo dell’insegnate sarà quello di “regista” o “facilitatore” dell’attività: per questo non dovrà intervenire nel merito delle cose dette, ma se le appunterà e le valorizzerà scrivendo alcune parole chiave o che si ripetono su un supporto visibile a tutti (cartellone, lim, lavagna).

Gli strumenti privilegiati per questa metodologia saranno i seguenti:

• La narrazione di fatti accaduti oppure fantastici, per stimolare l’interesse, suscitare la curiosità, aiutare la riflessione e la formulazione tanto di domande quanto di ipotesi di risposta. Attraverso le storie, bibliche e non, l’esperienza raccontata può riprendere vita e questo dato è molto importante per l’IRC, in cui gli avvenimenti della storia sacra non sono tanto un passato raccontato quanto, piuttosto, un presente “risvegliato”: la storia delle promesse divine che, ricordate da un popolo, danno un senso al presente e speranza nel futuro di tutti.

• Il brainstorming, per fare emergere le libere associazioni che ogni bambino o bambina elabora rispetto a un tema, senza operare censure o critiche, e per rendere gli alunni e le alunne parti attive del processo di insegnamento-apprendimento, consolidandone l’attenzione, risvegliandone l’interesse e aiutandoli a diventare più consapevoli del loro pensiero. Per l’insegnante, invece, rappresenta un momento di maggiore conoscenza del mondo creativo dei bambini e di verifica e valutazione della situazione iniziale del gruppo classe, sulla base dei quali costruire nuovi percorsi per nuove competenze. In quest’ultimo caso, il brainstorming può rappresentare anche un buon punto di partenza nel processo di problematizzazione.

• La problematizzazione, o tecnica delle domande generative, è un processo che si fonda su domande aperte e stimola nei bambini un processo introspettivo di ricerca e di conferma delle e nelle proprie possibilità. Attraverso l’utilizzo dello schema proprio del metodo scientifico, i bambini e le bambine vengono abituati a porsi sempre domande di fronte a ogni realtà della vita e a cercare in loro delle ipotesi di risposta.

• Simboli e immagini. È un dato di fatto che la vita dell’essere umano sia costellata di segni di ogni genere e che molti di essi abbiano un valore simbolico, da sempre utilizzato per esprimere la relazione tra l’essere umano e Dio. Decodificare il linguaggio simbolico di immagini di vario genere, e in particolare delle opere d’arte, può facilitare l’acquisizione di conoscenze e far crescere nei bambini e nelle bambine la passione per la bellezza in ogni sua forma.

• Disegno libero e verbalizzazione. In alcune attività vengono proposti il disegno libero o la verbalizzazione grafica di un’esperienza. Queste sono attività molto importanti per il bambino o la bambina. Nel primo caso, lasciano una traccia grafica senza imposizione di alcun genere; nel secondo caso, invece, raccontano qualcosa che hanno vissuto e che hanno interiorizzato. Il disegno diviene dunque lo strumento espressivo per eccellenza. Se poi a esso segue una spiegazione verbale da parte di chi l’ha prodotto, può essere da stimolo per affrontare qualsiasi genere di conversazione e di argomenti. Per questo, frasi come: «Disegnate qualcosa (o qualcuno o una specifica situazione) come ve lo immaginate» oppure «Ora disegnate la prima cosa che vi viene in mente parlando di…», possono essere utilizzate per iniziare un’attività o per approfondirne un aspetto. Il disegno, infatti, non è mai un riempitivo, ma deve essere utilizzato come uno dei tanti strumenti didattici che l’insegnate ha a disposizione.

9 INTRODUZIONE

VERIFICA E VALUTAZIONE

Vista la natura dell’IRC, la valutazione è più formativa che sommativa. Al fine di permettere un’adeguata osservazione da parte del docente su come i bambini e le bambine percepiscono le conoscenze e riescono a trasferirle e utilizzarle in contesti diversi, nella presente Guida saranno proposte verifiche strutturate e semi-strutturate, test sul modello Invalsi ed esercizi di coding. Nell’ottica di una didattica inclusiva vengono proposte anche schede di verifica slow (facilitate), strutturate per andare incontro alle esigenze specifiche di alunni con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Per valutare il livello di padronanza delle competenze attese, saranno proposti compiti valutativi autentici, capaci di accertare non solo il possesso di conoscenze e abilità da parte degli alunni e delle alunne, ma anche la capacità di sviluppare una riflessione di tipo metacognitivo. Alla fine di tutti i Percorsi è presente una sezione dedicata alle verifiche finali, relative a ogni Unità formativa (UF), pensate per accertare il raggiungimento degli obiettivi e delle conoscenze prefissate. Ogni verifica è proposta anche in modalità slow.

10 INTRODUZIONE

Quadro normativo di riferimento

■ Come quadro normativo di riferimento, la presente guida si rifà alle Indicazioni IRC del 2010, tenendo presenti i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze al termine della Scuola Primaria e declinando, anno per anno, gli Obiettivi di Apprendimento articolati in quattro ambiti tematici.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno/alunna:

• Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

• Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui/lei più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

• Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dio e l’essere umano

La Bibbia e le altre fonti

• Descrivere i contenuti principali del Credo cattolico.

• Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’essere umano il volto del Padre e annuncia il regno di Dio con parole e azioni.

• Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo.

• Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane, evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.

• Conoscere le origini e lo sviluppo del Cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.

• Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale.

• Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.

• Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

• Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana.

• Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei santi e in Maria, la madre di Gesù.

11

Il linguaggio religioso

I valori etici e religiosi

• Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa.

• Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio.

• Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

• Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’essere umano.

• Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’essere umano e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane.

• Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita.

■ La Guida che stiamo presentando fa suoi alcuni princìpi presenti nelle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione del 2012. Essi riguardano la centralità della persona e la costruzione di una nuova cittadinanza allo scopo di realizzare un nuovo umanesimo.

Sulla centralità della persona:

La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti.

Per una nuova cittadinanza:

In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture… Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.

Per un nuovo umanesimo:

Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato, tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione.

12 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

■ Il presente Progetto didattico tiene in considerazione anche le otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). Esse sono state assunte come orizzonte dal sistema scolastico italiano nel 2007 e poi aggiornate e modificate nel 2018 come indicato nella tabella della pagina seguente.

COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO

2006 2018

1) comunicazione nella madrelingua

2) comunicazione nelle lingue straniere

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia i e religiosi

4) competenza digitale

5) imparare a imparare

6) competenze sociali e civiche

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità

8) consapevolezza ed espressione culturale

1) competenza alfabetica funzionale

2) competenza multilinguistica

3) competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria

4) competenza digitale

5) competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare

6) competenza in materia di cittadinanza

7) competenza imprenditoriale

8) competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali

■ Infine il Progetto ha come orizzonte i 17 Obiettivi previsti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Tra essi, per il presente Progetto didattico abbiamo scelto come orizzonte i seguenti obiettivi:

• Obiettivo 1: Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo.

• Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e tutte le età.

• Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

• Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.

• Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

• Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili.

• Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno, fermare la perdita della diversità biologica.

• Obiettivo 16: Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli.

13 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

classe 2

Piano dell’opera

classe 3

Unità formativa 1

1. Sei giorni per creare il mondo

2. La cacciata dal paradiso terrestre

3. Un santo, amico del creato

Unità Formativa 2

1. Dal sogno di san Giuseppe al presepe

Unità formativa 3

1. Un tempo per pensare

2. Tempo di rivelazione

3. Un tempo per conoscere

4. Il tempo dei miracoli

Unità formativa 4

1.Il tempo di Pasqua

2. Un uovo per amico

Unità formativa 5

1. La Chiesa come barca

2. La Chiesa come gregge

Unità

1. La creazione

2. Un nome per ogni animale

3. Il nome di Dio

Unità Formativa 2

1. Il Natale

2. Gli angeli danno l’annuncio

Unità Formativa 3

1. Gesù Bambino è presentato a Dio

2. Un bambino di nome Gesù

Unità Formativa 4

1. Noè e la sua amicizia con Dio

2. Gesù e i suoi amici

Unità Formativa 5

1. Le campane della festa

2. La Pasqua di Gesù

3. La comunità cristiana si ritrova in chiesa

Unità formativa 1

1. La creazione

Unità Formativa 2

1. Avvento tempo di attesa

2. Finalmente è Natale

Unità formativa 3

1. La vita pubblica di Gesù

2. Un amico da incontrare

Unità formativa 4

1. Dall’ultima cena alla messa

2. La preghiera

Unità formativa 5

1. Una parola, due significati

2. Quando nasce la Chiesa comunità

Unità Formativa 1

1. Il diritto al nome

2. Oltre il nome

3. Le emozioni, tante forme dentro di me

Unità Formativa 2

1. La nascita

2. La festa

Unità Formativa 3

1. Il diritto al gioco

2. Il diritto all’istruzione

3. Il diritto a una sana alimentazione

Unità Formativa 4

1. Il valore dell’amicizia

Unità Formativa 5

1. La gioia della primavera e della Pasqua

2. Ognuno di noi ha anche uno spirito

Unità formativa 1

1. Il mondo attraverso i cinque sensi

2. Il tempo e gli esseri viventi

3. Custodi del Creato

Unità formativa 2

1. L’esperienza del buio e della luce

2. Gesù, luce del mondo

Unità formativa 3

1. Il valore della verità

2. La critica e il rispetto

3. Valori per crescere

Unità formativa 4

1. Emozioni amiche

2. Un’emozione importante e fastidiosa

Unità formativa 5

1. La chiesa, casa dei cristiani

2. La Chiesa, comunione di diversità

Unità formativa 1

1. All’origine del senso religioso

2. La prima forma di divinità?

Unità formativa 1

1. Il sentimento religioso

2. La Creazione

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico

Unità formativa 3

1. Accostiamoci al Natale

Unità formativa 1

1. Ho bisogno di crescere

2. Crescendo rifletto e scopro

3. All’origine di ogni cosa

4. Dio ha solo figli unici

5. Io e la natura

14 Volume Classe Percorso A come Arte Percorso R come Religione Percorso E come Educazioni volume 1 classe 1 Unità Formativa 1 1. Conosciamo san Francesco 2. La creazione nell’arte 3. Come si chiamano gli animali Unità Formativa 2 1. La Natività 2. Altri simboli del Natale
Formativa 3
Gesù,
bambino come gli
2. Gesù nella bottega di Giuseppe Unità Formativa 4 1. Le parabole 2. La guarigione del cieco nato Unità Formativa 5 1. I simboli della Pasqua: l’uovo 2. I simboli della Pasqua: pettirosso, cardellino e fringuello
Unità
1.
un
altri
Formativa 1
volume 2

classe 5

Unità formativa 2

1. La fiducia in Dio

2. La discendenza di Abramo

3. Una storia a lieto fine: Mosè

Unità formativa 3

1. L’Annuncio

2. Un annuncio gioioso, è nato Gesù!

Unità formativa 4

1. L’ultima cena

2. Dalla croce al sepolcro

Unità formativa 5

1. Il vangelo: la vita di Gesù

Unità formativa 1

1. I leoni nelle religioni politeiste e nel cristianesimo

2. Draghi e basilischi

Unità formativa 2

1. I giudici nell’arte

2. I re

3. I profeti

4. L’acqua come simbolo

Unità formativa 3

1. Gesù vero uomo e vero Dio

2. Gesù rivela il volto di Dio

3. La Pasqua di Gesù

Unità formativa 1

1. La Pentecoste

2. I santi martiri

3. Le catacombe

4. Le strutture architettoniche delle chiese

5. Gli ordini religiosi

Unità formativa 2

1. L’immagine di Maria nell’arte

2. La luce del Natale

3. La croce nell’arte

4. La risurrezione nell’arte

Unità formativa 3

1. Dio, arte e natura

2. Monoteismi e arte

3. Maschere e animismo

Unità formativa 4

1. La Settimana Santa

Unità formativa 5

1. I libri sacri

Unità formativa 1

1. Il politeismo antico

2. L’Egitto dei faraoni e le divinità

3. La religione degli antichi Greci

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico

2. I giudici

3. Il regno di Israele

4. L’esilio e il tempo dei profeti

5. Il dialogo interreligioso

Unità formativa 3

1. Verso il Natale

2. La Palestina al tempo di Gesù

3. Pasqua

4. L’idea dell’aldilà nelle religioni

Unità formativa 1

1. La nascita del Cristianesimo

2. Dalle persecuzioni alla libertà

3. Lo scisma nelle Chiese cristiane

4. La nascita del monachesimo

5. Il silenzio nelle religioni

6. Il francescanesimo

Unità formativa 2

1. La fede cristiana

2. I sacramenti

Unità formativa 3

1. La ricerca della verità nelle religioni

2. Luoghi di culto e simboli

3. Le regole alimentari

4. La cura della casa comune

5. Pellegrini per il mondo

Unità formativa 2

1. Un mondo di emozioni

2. Fede e resilienza

3. Il valore delle regole

Unità formativa 3

1. Il dono del figlio: Gesù bambino

Unità formativa 4

1. Emozioni dal gusto dolciastro

2. Dio, dove sei?

Unità formativa 5

1. Il nostro corpo parla

2. Il valore della parola

Unità formativa 1

1. Il valore dell’amicizia

2. Ciò che ci rende persone

3. Le dimensioni della persona

4. I bisogni dell’essere umano

5. Il culto dei morti

Unità formativa 2

1. Diritti e giustizia

2. Dico no al bullismo

3. La sapienza

4. Lo straniero e la solidarietà

5. La speranza in un mondo migliore

Unità formativa 3

1. La guerra e la pace

2. Il valore del perdono

3. Crescere nel mondo

Unità formativa 1

1. Il valore della libertà

2. Il Giardino dei Giusti

Unità formativa 2

1. Sentirsi unici

2. Ognuno è un mondo da amare

3. Il tempo e lo spazio

4. Il tempo e il pensiero

Unità formativa 3

1. La ricerca di senso

2. Progetto di vita

3. Nel turbine delle emozioni

4. Il mondo aspetta te

15 Volume Classe Percorso A come Arte Percorso R come Religione Percorso E come Educazioni volume 2 classe 3
volume 3 classe 4
PIANO DELL’OPERA Classe 4 a

Struttura dei volumi

Il presente Progetto didattico si presenta come Guida per l’insegnante di Religione Cattolica organizzata in tre volumi:

• il primo volume è interamente dedicato alla classe prima;

• il secondo volume è per le classi seconda e terza;

• il terzo volume è per le classi quarta e quinta.

Il percorso proposto per ogni classe è suddiviso in Unità formative (UF), ciascuna introdotta da una mappa concettuale che illustra i contenuti tematici specifici che la caratterizzano.

Ogni Unità formativa si sviluppa in diversi Percorsi raggruppati nei seguenti ambiti tematici:

Acome ARTE: propone percorsi di arte e linguaggi simbolico espressivi.

Rcome RELIGIONE: propone percorsi afferenti alla religione cattolica (Bibbia, storia ebraica, storia di Gesù e storia della Chiesa), alla Chiesa e alle altre religioni (intercultura e dialogo interreligioso).

Ecome EDUCAZIONI:

propone percorsi afferenti all’alfabetizzazione emotiva, all’Educazione Civica, all’ecologia come cura del creato e delle creature e all’educazione affettiva e valoriale.

Legenda

Ogni singola attività, così come ogni scheda operativa, è contrassegnata da uno dei seguenti simboli, che ne richiama genere e contenuto:

Circle time: attività che partono da storie e/o domande generative.

Didattica slow: schede di didattica inclusiva.

Approfondimenti per il docente.

Lapbook: mappe tridimensionali interattive.

Coding: schede per sviluppare la capacità di risolvere problemi.

Musica: attività in cui si utilizzano il canto o l’ascolto.

Compiti di realtà per la verifica delle competenze.

Tinkering: costruzione di oggetti didattici.

Giochi e approfondimenti multimediali.

Teatro: attività in cui si utilizzano tecniche di drammatizzazione.

16

Progettazione annuale Classe 4a

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Sulla base delle conoscenze acquisite e delle abilità raggiunte, in situazioni di vita, quando se ne presenta l’occasione, l’alunno/alunna è in grado di:

• confrontarsi con l’esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo;

• riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e documento fondamentale della nostra cultura;

• distinguere il testo biblico da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;

• analizzare le pagine bibliche a lui/lei più accessibili, per collegarle alla propria esperienza;

• riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale;

• riflettere sui dati fondamentali della vita di Gesù;

• collegare i contenuti principali dell’insegnamento evangelico alle tradizioni dell’ambiente in cui vive.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE CONNESSE

• Competenza alfabetica funzionale.

• Competenza multilinguistica.

• Competenza digitale.

• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare.

AI TRAGUARDI

• Competenza in materia di cittadinanza.

• Competenza imprenditoriale.

• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

DIO E L’ESSERE UMANO

L’alunno/a:

• Riflette e individua nella dimensione religiosa il bisogno di senso che accompagna da sempre l'umanità.

• Sa collocare nello spazio e nel tempo alcune antiche religioni politeiste.

• Sa individuare, tra le caratteristiche di un popolo, quelle che riguardano la religione.

• Verbalizza le principali caratteristiche di alcune antiche religioni politeiste.

• Riconosce nella rivelazione ad Abramo la nascita del monoteismo.

• Comprende l’identità storica di Gesù che rivela all’essere umano il volto del Padre e annuncia il regno di Dio.

• Il bisogno di senso dell’essere umano.

• La nascita della religione sulla linea del tempo.

• Le caratteristiche delle antiche religioni politeiste della Mesopotamia, dell’Egitto e della Grecia.

• L’alleanza di Dio con il popolo eletto.

• Gesù, la nuova ed eterna alleanza.

17
ABILITÀ CONOSCENZE

LA

ABILITÀ CONOSCENZE

L’alunno/a:

• Legge, interpreta e rielabora fonti religiose di vario genere per cogliere il significato profondo della rivelazione rispetto al politeismo antico.

• Individua il messaggio principale dei testi sacri a lui/lei più accessibili.

• Ricostruisce le principali tappe della Storia della Salvezza attraverso l’analisi di testi biblici relativi a figure significative ed eventi importanti.

• Sa collocare nello spazio e nel tempo alcuni personaggi biblici veterotestamentari.

• Attinge e sa spiegare dati religiosi da fonti diverse.

• Sa ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù nel suo contesto geografico, culturale, politico e religioso, a partire dai Vangeli e da altre fonti.

• Individua in alcuni miracoli e parabole la rivelazione della divinità di Gesù.

• Conosce l’organizzazione attuale della Palestina e sa fare ipotesi su come si sono sviluppate le forti tensioni politico-sociali legate a quella terra.

• Il politeismo antico e il monoteismo ebraico.

• Cartine geo-storiche come fonti di dati religiosi.

• La Storia della Salvezza.

• I Giudici.

• I Re.

• I Profeti.

• Gesù di Nazaret.

• Il volto di Gesù che scaturisce da fonti evangeliche e non.

• Il contesto culturale, il quadro geografico e politico della Palestina al tempo di Gesù.

• La vita al tempo di Gesù.

• Il messaggio portato da Gesù, i suoi incontri, i miracoli e le parabole.

• L’organizzazione politica della Palestina di oggi.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

ABILITÀ CONOSCENZE

L’alunno/a:

• Rintraccia, nelle profezie messianiche, i particolari riferiti a Gesù.

• Riconosce il valore delle tradizioni natalizie e sa individuare in esse il mistero dell’incarnazione.

• Sa collocare l’evento pasquale al centro della storia ebraica. Conosce il significato della Pasqua ebraica e il suo legame con la Pasqua cristiana.

• Riconosce i segni cristiani della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà popolare.

• Sa individuare nell’arte cristiana come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

• Mette in relazione i soggetti di un’opera dell’arte sacra con gli eventi narrati nella Bibbia.

• Le profezie messianiche.

• Gesù, il Messia.

• Pasqua ebraica: il passaggio del Mar Rosso.

• Pasqua cristiana: l’ultima settimana di vita di Gesù a Gerusalemme e la sua risurrezione.

• Segni, riti religiosi, usanze e tradizioni natalizie e pasquali.

• Elementi di arte cristiana.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

ABILITÀ CONOSCENZE

L’alunno/a:

• Riconosce alcuni valori fondamentali per la vita degli esseri umani.

• Individua nel messaggio di Gesù aspetti per un personale progetto di vita.

• Il valore delle parole.

• Il progetto di Gesù per ogni essere umano.

• Il valore della pace.

18
BIBBIA E LE ALTRE FONTI
PROGETTAZIONE ANNUALE Classe 4 a

RUBRICA VALUTATIVA

Ambito tematico Iniziale Base Intermedio Avanzato

DIO E L'ESSERE UMANO

L’alunno/a:

• Conosce sufficientemente i principali argomenti trattati ed è in grado di esporli in modo accettabile.

• È in grado di rielaborare i contenuti posti in un contesto semplificato.

• Riconosce alcuni dei principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.

• Conosce i concetti di politeismo e monoteismo.

• Sa argomentare in modo essenziale circa le caratteristiche dell’ambiente di vita del Gesù storico.

L’alunno/a:

• Conosce gli argomenti trattati ed è in grado di esporli in modo corretto.

• È in grado di rielaborare i contenuti e di proporre analisi e sintesi adeguate alle richieste.

• Conosce i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.

• Sa fare una distinzione tra il politeismo antico e il monoteismo ebraico.

• Sa individuare il valore della rivelazione cristiana.

• Sa argomentare in modo ordinato circa le caratteristiche dell’ambiente di vita del Gesù storico.

• Riconosce in Gesù, il Figlio di Dio che rivela il volto del Padre.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

• Conosce il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce alcuni degli aspetti principali della vita al tempo di Gesù.

• Conosce e utilizza, in modo accettabile, il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

L’alunno/a:

• Conosce in modo completo gli argomenti trattati ed è in grado di esporli in modo organico, con buona proprietà di linguaggio.

• È in grado di rielaborare i contenuti in modo appropriato, di proporre analisi e sintesi personali e di cogliere correlazioni tra più discipline.

• Sa leggere i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.

• Sa operare confronti tra le diverse religioni antiche e il monoteismo ebraico e riconosce il valore della rivelazione cristiana.

• Sa argomentare in modo chiaro e appropriato circa le caratteristiche dell’ambiente di vita del Gesù storico, riconoscendo in lui il Messia annunciato dai profeti, che rivela il volto di Dio Padre.

• Conosce, comprende e utilizza in modo organico il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

L’alunno/a:

• Conosce in modo approfondito gli argomenti trattati ed è in grado di esporli in modo organico, con un’ottima proprietà di linguaggio e apporti personali.

• È in grado di rielaborare i contenuti in modo autonomo, di proporre analisi e sintesi originali e di cogliere correlazioni tra più discipline.

• Sa leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.

• Sa operare confronti tra le diverse religioni antiche e il monoteismo ebraico e riconosce il valore della rivelazione cristiana.

• Sa argomentare in modo chiaro, appropriato e corretto circa le caratteristiche dell’ambiente di vita del Gesù storico, riconoscendo in lui il Messia annunciato dai profeti, che rivela il volto di Dio Padre.

• Conosce, comprende e utilizza in modo sempre appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

19 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe 4 a

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

• Riconosce diversi tipi di fonte storica.

• Conosce in modo essenziale il messaggio di Gesù.

• Conosce la vita di alcuni santi.

• Conosce le tappe fondamentali della vita di Gesù e le sa collegare agli aspetti principali del contesto storico-geografico in cui si svolgono.

• Conosce diversi tipi di fonte storica, anche per i dati religiosi.

• Conosce il messaggio di Gesù e sa esprimerne il significato.

• Riconosce nella vita dei santi esempi di vita da seguire.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

• È in grado di riconoscere i dati principali espressi in un’opera d’arte cristiana.

• Conosce e comprende alcuni aspetti del linguaggio simbolico legato alle principali feste cristiane.

• È in grado di leggere i dati principali espressi in un’opera d’arte cristiana.

• Conosce, comprende ed è in grado di verbalizzare, in modo accettabile, il significato essenziale di segni e simboli sacri.

• Conosce il valore delle feste di Natale e Pasqua.

• Conosce e sa argomentare circa le tappe fondamentali della vita di Gesù, collocandole nel contesto storicogeografico, a partire da fonti evangeliche e non.

• Legge, interpreta e rielabora fonti religiose di vario genere.

• Sa fare un collegamento tra il messaggio di Gesù e la propria esperienza di vita.

• Sa ricavare informazioni relative alla fede cristiana anche dalla vita dei santi.

• È in grado di leggere e interpretare i dati principali espressi in un’opera d’arte cristiana.

• Conosce, comprende ed è in grado di verbalizzare, in modo corretto, il significato essenziale di segni e simboli sacri.

• Comprende il valore delle feste di Natale e Pasqua.

• Conosce e sa ordinare cronologicamente le tappe fondamentali della vita di Gesù, collocandole nel contesto storicogeografico, a partire da fonti evangeliche e non.

• Sa estrapolare dati religiosi da diversi tipi di fonte storica.

• Sa fare un collegamento tra il messaggio di Gesù e la propria esperienza di vita.

• Sa ricavare e utilizzare in contesti diversi informazioni relative alla fede cristiana anche dalla vita dei santi.

• È in grado di leggere, interpretare e rielaborare i dati principali espressi in un’opera d’arte cristiana.

• Conosce, comprende ed è in grado di verbalizzare, in modo organico e critico, il significato essenziale di segni e simboli sacri.

• Comprende e sa argomentare circa il valore delle feste di Natale e Pasqua.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

• Riconosce nella figura di Gesù un esempio di vita da seguire.

• Conosce i dati principali del messaggio di Gesù per la vita di ogni persona.

• Riconosce i valori principali vissuti da Gesù.

• Riconosce nel messaggio di Gesù una proposta di vita per l’essere umano di oggi.

• Mette in relazione i valori di cui sono portatori i Vangeli con la propria vita.

• Riconosce nella vita e nel messaggio di Gesù aspetti per un personale progetto di vita.

• Sviluppa riflessioni, rielabora e mette in relazione i valori di cui sono portatori i Vangeli con la propria vita.

20 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe 4 a

EDUCAZIONE CIVICA

COMPETENZE TRASVERSALI DI RIFERIMENTO

NUCLEI INDIVIDUATI OBIETTIVI CLASSE QUARTA

• Conoscere i propri punti di forza e di debolezza.

• Saper chiedere aiuto di fronte alle difficoltà.

Dignità della persona

• Riconoscere la pari dignità di tutti gli esseri umani, nel rispetto delle differenze individuali.

• Saper esprimere sentimenti ed emozioni, integrando quelli spiacevoli.

• Conoscere il significato di diritto e di dovere.

• Comprendere di essere parte di una comunità allargata.

• Riconoscersi come cittadino, portatore di diritti e doveri.

Identità e appartenenza

Relazione

Partecipazione

• Partecipare consapevolmente alla costruzione di una collettività all’interno del gruppo classe.

• Conoscere le tradizioni culturali e religiose dell’Italia e saperle confrontare con quelle di altre culture.

• Conoscere, accettare e interpretare la diversità fisica, sociale, culturale come valore che arricchisce.

• Comprendere l’importanza di assumere e rispettare decisioni e regole condivise ai fini di una convivenza sociale corretta e solidale nel gruppo di pari.

• Riconoscere, accettare e rispettare i punti di vista degli altri.

• Interagire nel gruppo dei pari superando i punti di vista egocentrici e soggettivi.

• Conoscere e apprezzare iniziative di valorizzazione sostenibile della Terra.

• Riconoscere l’importanza dello studio e del lavoro per la realizzazione personale e per la partecipazione alla società.

• Rispettare le norme che tutelano l’ambiente per diventare cittadino/a responsabile.

• Maturare gradualmente atteggiamenti di cura verso gli altri.

OBIETTIVI DI ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA

lI percorso relativo all’Educazione Civica non può non intersecarsi con quelli di alfabetizzazione emotiva, che ha come finalità l’accrescere nei bambini e nelle bambine la consapevolezza emotiva e migliorare la capacità di espressione delle proprie emozioni e di organizzazioni dei propri pensieri. Le attività proposte favoriscono la creazione di uno spazio di ascolto e di discussione dove poter condividere vissuti emotivi legati alle esperienze personali per raggiungere i seguenti obiettivi:

• Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri.

• Migliorare la propria capacità di ascolto ed empatica.

• Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo.

• Promuovere abilità relazioni e capacità di far fronte a situazioni conflittuali.

21 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe 4 a

UF 1

CURIOSITÀ

L’emozione della ricerca di Dio

UNITÀ FORMATIVE

Classe quarta

La curiosità è l’emozione che guida le proposte formative. A partire da un excursus sul significato simbolico di leoni, draghi e basilischi si affronta il tema del politeismo nelle antiche civiltà della Mesopotamia, dell’Egitto e della Grecia. Il mito di Gilgamesh ed Enkidu è il pretesto per affrontare diversi temi:

• l’amicizia;

• le dimensioni della persona;

• i bisogni dell’essere umano;

• il culto dei morti.

UF 2

GIOIA

L’emozione dell’incontro con Dio che si rivela

L’emozione della gioia è il filo conduttore dell’unità formativa che si sviluppa intorno alla storia dell’amicizia tra Dio e il popolo ebraico attraversandone alcune fasi:

• il tempo dei giudici, dei re e dei profeti.

A livello valoriale e simbolico la gioia viene legata:

• all’acqua e al suo significato religioso;

• al dialogo interreligioso;

• ai diritti, alla giustizia e alla sapienza;

• al rispetto dell’altro, contro il bullismo;

• all’accoglienza e alla solidarietà verso lo straniero;

• al discorso ecologico per un mondo migliore.

UF 3 SPERANZA

L’emozione di conoscere Gesù

Protagonista di questa ultima unità formativa è la speranza legata alla figura di Gesù, vero uomo e vero Dio che, con il suo esempio, ci indica un percorso di vita e, vincendo la morte, ci apre la porta dell’eternità. Partendo dal significato cristiano della risurrezione viene fatta una distinzione con l’idea dell’aldilà legata alla reincarnazione nelle religioni orientali. La speranza è anche legata ai valori della pace, del perdono e dell’unicità di ogni persona.

22
PROGETTAZIONE ANNUALE Classe 4 a

L’emozione della ricerca di Dio 1

CURIOSITÀ

L’EMOZIONE DELLA CURIOSITÀ

Il politeismo antico

Divinità, miti e luoghi sacri Draghi e leoni nell’arte

Sensazioni, emozioni e sentimenti: le dimensioni della persona

Il valore dell’amicizia e il culto dei morti

L’armonia della natura

23 Unità formativa

Proposta 1

IL LEONE NELLE RELIGIONI POLITEISTE E NEL CRISTIANESIMO

Leoni e leonesse

Fase 1. Aprire sulla lim o smartboard l’attività multimediale n.1, che propone alcune raffigurazioni di questi animali tratte da importanti opere e monumenti storici di antiche civiltà, fino ad arrivare all’epoca paleocristiana (in realtà la presenza simbolica del leone si estende fino alla nostra epoca).

Dopo aver fatto notare l’ampiezza dell’arco temporale in cui questi animali sono stati utilizzati come simbolo, dividere la classe in gruppi di 3 o 4 bambini e bambine e chiedere di rispondere per iscritto alle seguenti domande:

• Che caratteristiche ha il leone?

• Perché, secondo voi, è stato rappresentato così tante volte, anche in epoche molto lontane?

• Che cosa potrebbe simboleggiare?

• Oggi viene ancora utilizzato ancora come simbolo? Pensate a modi di dire, marchi famosi o ai simboli di squadre o nazioni.

Specificare che le risposte dovranno essere il frutto di una conversazione tra i componenti del gruppo, che dovranno mettere in gioco le proprie conoscenze pregresse ed eventuali intuizioni.

Fase 2. Quando le alunne e gli alunni hanno finito di scrivere, leggere loro le notizie riportate nell’approfondimento che segue e far verificare ai gruppi, in maniera autonoma, l’esattezza o meno delle proprie intuizioni.

Significato simbolico del leone

Il leone è considerato il “re degli animali”. È un simbolo molto frequente negli stemmi di città, famiglie o casati importanti in tutto il mondo, poiché rappresenta la forza, il coraggio, il potere e la maestosità. E non è un caso che potenti ed eroi vengano spesso paragonati a questo animale. Molti sono anche i modi di dire: “sentirsi un leone” (cioè sentirsi nel pieno delle forze), “fare la parte del leone” (dominare una certa situazione) o “essere un cuor di leone” (essere coraggioso come un leone).

Il leone compare anche in loghi e marchi famosi: la casa automobilistica Peugeot ha come simbolo un leone rampante, cioè che sta in piedi sulle zampe posteriori. Lo ritroviamo in varie pose anche negli stemmi di molte squadre di calcio, come ad esempio Venezia, dell’Inghilterra e della Premier League, il campionato inglese. Un leone che ruggisce è il simbolo della casa di produzione cinematografica americana Metro Goldwyn Mayer. “Leonessa d’Italia” è infine il soprannome che si è guadagnata la città di Brescia grazie alla valorosa resistenza dei suoi cittadini e cittadine, che nel 1849 si ribellarono alla dominazione austriaca.

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Classe 4a come
Percorso
ARTE A

Leoni e leonesse nella storia e nella Bibbia

Raffigurazioni di leoni delle caverne si trovano nelle pitture rupestri e sono presenti anche nella grotta Chauvet, uno dei siti preistorici più antichi, testimonianza del Paleolitico europeo. Per i Babilonesi il leone era l’emblema della dea della fertilità Ishtar; i Sumeri veneravano Anzû, il leone alato; per gli antichi Egizi il leone era Sekhmet, una dea violenta e vendicativa, e per gli antichi Greci era l’emblema della forza e del coraggio. Gli antichi Romani consideravano i leoni animali esotici: è passato alla storia il loro modo di descrivere le terre inesplorate, e quindi pericolose, con il detto Hic sunt leones (“Qui ci sono i leoni”).

Nell’antichità al leone era attribuito il senso della giustizia, infatti si pensava che uccidesse solo per cibarsi e che non cacciasse animali deboli o non in grado di difendersi. Si credeva inoltre che dormisse a occhi aperti: per questo è diventato l’emblema della vigilanza e veniva posto sulle porte delle chiese, a guardia e difesa della cristianità. Si pensi, a tal proposito, alla Legenda Aurea, scritta da Jacopo da Varazze. Nel capitolo dedicato a san Girolamo si racconta di un leone a cui il santo tolse una spina da una zampa: il felino mostrò così tanta riconoscenza che seguiva il santo ovunque andasse.

Insieme alla leonessa e ai leoncelli, il leone è l’animale selvaggio più citato nella Bibbia. Si contano, infatti, ben 165 riferimenti, considerando anche i sinonimi. Viene descritto come «il più forte degli animali» (Pr 30,29) ma è citato solo nove volte nel Nuovo Testamento e sempre con accezioni negative, come per esempio in 1Pt 5,8: «Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare», o in Ap 13,2: «La bestia che io vidi era simile a una pantera con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone». Assume un ruolo simbolico nelle parabole in cui incontra gli esseri umani: Sansone lotta con un leone incontrato per strada: «Sansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furono giunti […] ecco un leone venirgli incontro ruggendo» (Gdc 14,5-6). Anche il re Davide ha a che fare con un leone: «Il tuo servo ha abbattuto il leone e l’orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha insultato le schiere del Dio vivente» (1Sam 17,36). Tra gli animali selvatici, solo il leone viene raffigurato nel Tempio di Gerusalemme: «Sulle traverse, che erano fra i telai, vi erano figure di leoni, buoi e cherubini, e sull’intelaiatura, sia sopra che sotto i leoni e i buoi, c’erano ghirlande a festoni» (1Re 7,39).

Il leone è anche il simbolo della città di Gerusalemme, così come dell’evangelista Marco, la cui testimonianza ha la forza del ruggito di un leone. L’attribuzione di questo animale come simbolo di san Marco viene dalle visioni profetiche di un versetto dell’Apocalisse in cui questo felino è uno dei quattro esseri viventi, muniti di sei ali ognuno, posti intorno al trono dell’Onnipotente e intenti a cantarne le lodi (Ap 4,7-8).

La Porta di Ishtar a Babilonia

Aprire sulla lim o smartboard l’attività multimediale n. 2. Proiettare l’immagine della Porta di Ishtar e descriverla in base alle seguenti informazioni.

La Porta di Ishtar fa parte delle massicce mura che proteggevano l’antica città di Babilonia, oggi conosciuta come Al Hillah, in Iraq. È stata lungamente studiata dagli archeologi, anche se gran parte dei suoi resti si trovano sotto il letto del fiume Eufrate. Fu fatta costruire dal re Nabucodonosor II, sotto il cui dominio l’impero babilonese visse un periodo florido, ricco e caratterizzato da un’ampia espansione edilizia. La città era circondata da 18 chilometri di cinta muraria, spessa da 6 a 24 metri. All’interno delle mura i cittadini potevano trovare rifugio in caso di attacchi nemici. L’accesso era consentito attraverso nove monumentali porte, ognuna dedicata a una divinità. Ne sono state scoperte quattro e la più spettacolare è quella di Ishtar, alta 14 metri e larga 10. Venne edificata nel 575 a.C. ed era la porta da cui prendevano il via le processioni religiose.

A fianco vi erano due torri, poste in posizione avanzata. Le pareti erano decorate con bassorilie-

25 Percorso come ARTE A Classe 4a

vi rappresentanti decorazioni floreali e file alternate di tori (animale simbolo del dio Adad) e di draghi (simboli del dio Marduk) e furono realizzate con mattoni di fango ricoperti di maioliche in lapislazzulo rivestite con ceramica invetriata. I leoni che accompagnano alla porta sono il simbolo della dea Ishtar perché come lei sono belli, seducenti, potenti e feroci. Le figure sono di colore bianco e giallo e lo sfondo è blu.

Grazie a un elaborato intervento di restauro e di recupero, la porta di Ishtar è stata ricostruita dagli archeologi ed è oggi possibile ammirarla presso il Pergamonmuseum di Berlino. Una riproduzione più piccola della porta è stata costruita in Iraq, all’epoca di Saddam Hussein, come entrata di un museo.

Il leone di Ishtar

Proiettare sulla lim l’immagine della Porta di Ishtar che apre l’attività multimediale 2 e fare osservare i leoni. Distribuire poi la scheda n. 4, sulla quale i bambini e le bambine dovranno colorare il leone di Ishtar con la tecnica del mosaico. Le “tessere” da utilizzare per questa attività si possono ottenere ritagliando diverse tonalità di blu e giallo da fotografie di riviste, specialmente cataloghi di viaggi con immagini di mari, cieli e spiagge.

26 Percorso come ARTE A Classe 4a

UN LEONE PER AMICO

1 Leggi la breve storia di san Girolamo, poi riordina i quadri che lo rappresentano, mettendo i numeri da 1 a 4 nell’apposito spazio.

San Girolamo nacque in Croazia nel 347 d.C. e studiò a Roma. Fece poi parte di una comunità di cristiani ad Aquileia ma, deluso dal comportamento di alcuni di loro, andò a fare l’eremita per due anni in un deserto della Siria. Una leggenda racconta che qui, per punirsi dei suoi peccati e di quelli dell’umanità, si batteva il petto con un sasso. Un giorno Girolamo incontrò un leone ferito a una zampa e se ne prese cura. Da allora l’animale lo accompagnò sempre.

Quando tornò in convento, i monaci non volevano accogliere il leone perché ne avevano paura, ma Girolamo li tranquillizzò e il leone rimase a vivere con loro. Girolamo andò poi a Costantinopoli e poco dopo partì per Roma, dove rimase diversi anni. Trasferitosi a Gerusalemme, si dedicò alla traduzione in latino della Bibbia chiamata Vulgata. Morì nel 420 d.C.

27 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data 1 scheda CURIOSITÀ - L’emozione della ricerca di Dio Classe quarta - UF 1 - Percorso A
Domenico Ghirlandaio, San Girolamo nello studio (1840). Lorenzo Lotto, San Girolamo Penitente (1513-1514). Vittore Carpaccio, San Girolamo e il leone nel convento (1502). Hans Memling, San Girolamo e il Leone (1485-1490).

UN ANIMALE, TANTI SIMBOLI

1 Leggi le informazioni e completa i fumetti, poi colora.

In molte favole e racconti il leone è il re degli animali. Rappresenta la forza, il coraggio, l’eroismo, la saggezza. In molte antiche religioni politeiste era considerato un animale sacro.

Per i Babilonesi era l’animale simbolo di Ishtar, dea della fertilità e dell’amore, ma anche delle tempeste. Per i Sumeri era Anzû, il leone alato che portava pioggia e venti tempestosi. Per gli Egizi era Sekhmet, una dea violenta e vendicativa con il viso di leonessa. Per gli antichi Greci e i Romani era il simbolo della forza e del coraggio.

Il semidio Eracle, chiamato Ercole dai Romani, ne sconfisse uno a mani nude: per questo venne considerato più forte di un leone. Non a caso questo eroe si riconosce perché indossa la pelle di un leone come mantello.

Ciao, sono Apil e vivo a Babilonia. La mia dea, che ha come simbolo il leone, è

ed è la dea

Sono mi puoi riconoscere perché

Di me dicevano che ero fortissimo perché

Sono il leone alato dei Sumeri.

Mi chiamo

Sono il simbolo

Sono Edjo e vivo in Egitto.

La mia dea

è Sekhmet, il suo viso è

quello di una .

28 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data scheda CURIOSITÀ - L’emozione della ricerca di Dio Classe quarta - UF 1 - Percorso A
2

SEKHMET, UNA DEA ARRABBIATA

1 Leggi e osserva le immagini della dea. Poi prova a immaginartela molto arrabbiata e fai un disegno che la rappresenti nell’apposita cornice.

Gli antichi Egizi rappresentavano la dea Sekhmet con un volto sempre imperturbabile, eppure alcuni racconti ce la presentano spesso arrabbiata. Era chiamata a punire gli esseri umani quando non si comportavano come volevano gli dèi. Addirittura si narra che quando osarono cospirare contro il loro creatore Ra, la dea con la sua furia rischiò di ucciderli tutti. Gli esseri umani, impauriti e pentiti, chiesero a Ra di fermarla. Per riuscirci il dio creò una birra rossa come il sangue: quando la dea la bevve, si addormentò e, quando si svegliò, si riappacificò con il genere umano e tornò a prendersene cura.

29 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data scheda CURIOSITÀ - L’emozione della ricerca di Dio Classe quarta - UF 1 - Percorso A 3

IL LEONE DI BABILONIA

1 Colora con la tecnica del mosaico.

30 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data scheda CURIOSITÀ - L’emozione della ricerca di Dio Classe quarta - UF 1 - Percorso A 4

Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.

Coordinamento: Corrado Cartuccia

Redazione: Corrado Cartuccia, Pagina49

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Impaginazione: Marco Mancini, Pagina49

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