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Indagine su Obesità e Stili di Vita in città ai tempi dell’emergenza sanitaria nella Città Metropolitana di Milano
INTRODUZIONE
L’indagine che viene riportata e stata eseguito dall’Istituto Piepoli, societa indipendente specializzata nelle ricerche di mercato e consulenza marketing nell’area Salute, con l’obiettivo di analizzare come la pandemia di Covid-19 h cambiato il modo di vivere nella citta di Milano. Gli obiettivi dell’indagine sono stati: • Gli stili di vita in citta in questo periodo di emergenza sanitaria (in termini di sport, lavoro, tempo libero, alimentazione, mobilita) • Quale impatto ha avuto la pandemia sugli stili di vita sia singoli che familiari • Qual impatto ha avuto la pandemia nella loro percezione della qualita di vita nella propria citta • Focus sull’obesita (conoscenza, percezione dei rischi connessi all’obesita) • Percezione della connessione tra Obesita e Stili di vita nelle citta • Conocenza della connessione tra obesita e diabete tipo 2 La ricerca e stata realizzata attraverso la somministrazione di 803 interviste, somministrate dal 2 al 10 novembre 2020, con metodologia CATI/CAMI/CAWI (Computer Aided Telephone/Mobile/Web interviewing) ad un campione rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti a Milano
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Sono stati intervistati per l’indagine 803 abitanti nella città di Milano di cui il 53% erano donne. La distribuzione ha coperto tutti e nove i municipi nei quali è suddiviso il territorio cittadino (da un minimo del 7,1% ad un massimo del 13,4%). Il 27% degli intervistati aveva più di 65 anni seguiti dalla fascia 45-54 anni (19%) e 35-44 anni (17%). La maggior parte (42%) possedeva un diploma di scuola media superiore seguiti dai laureati (29%) e diplomati di scuola media inferiore (22%). Il 31% del campione era impiegato/quadro mentre il 28,6% era pensionato; seguono imprenditori/professionisti (14%), casalinghe (6,7%) e studenti (6,1%).
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1 INTERVISTATO SU 3 E’ IN SMART WORKNG TOTALE E 1 INTERVISTATO SU 10 ESCE DI CASA MENO DI UNA VOLTA LA SETTIMANA.

Tra smart working e paura del contagio i milanesi durante il periodo di emergenza sono usciti di meno, il 60% degli intervistati lavoratori ha modificato le proprie abitudini di frequentazione del luogo di lavoro; in particolare un intervistato su 4 alterna giorni in ufficio e giorni in smart working mentre il 34% lavora da casa senza andare in ufficio. Per il restante 40% non c’e stato nessun cambiamento. Durante l’emergenza sanitaria e diminuita la frequenza di uscita, prima della pandemia il 77% dei milanesi usciva tutti i giorni, la quota di chi esce quotidianamente e diminuita del 34%.

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CROLLA IL MEZZO DI TRASPORTO PUBBLICO, CRESCE L’AUTO PRIVATA
L’indagine ha evidenziato che durante il periodo dell’emergenza sanitaria si esce di meno e quando lo si fa si utilizzano mezzi diversi rispetto a prima. LA pandemia sembra aver rivoluzionato i comportamenti legati alla mobilita: e diminuito l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (dal 48% al 23%) ed e aumentata la quota di chi si sposta con la macchina, o va a piedi.

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SALGONO INFORMAZIONE E CUCINA, CROLLANO ATTIVITA’ FISICA E HOBBY
Tra gli intervistai emerge che durante la pandemia cresce la voglia di tenersi informati (+36%), di cucinare (+20%) e di dedicarsi ai propri cari (+8%). Diminuisce nettamente la pratica dello sport (-39%) e la voglia di stare all’area aperta (-38%), soprattutto per chi vive in citta (-49%). Drastico crollo anche per il tempo dedicato ad incontrare parenti e/o amici (-74%).

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IL 26% DEGLI INTERVISTATI HA SMESSO DI FARE ATTIVITA’ FISICA DALL’INIZIO DELL’EMERGENZA. L’ATTIVITA’ FISICA E’ DIMINUITA PER 2 INTERVISTATI SU 3



Anche le attivita sportive hanno subito un rallentamento durante la pandemia. Se prima della pandemia solo il 23% degli intervistati non svolgeva attivita fisica, durante la pandemia la percentuale e salita al 49%. E coloro che continuano a praticare attivita fisica lo fanno con una minor frequenza rispetto a prima.
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MALATI CRONICI PEGGIORATI DURANTE L’EMERGENZA.DURANTE L’EMERGENZA E’ CRESCIUTO IL CONSUMO DI FUMO.




Il 32% del campione di Milano dichiara di essere affetto da una malattia cronica. La quota di chi dichiara che durante il periodo dell’emergenza sanitaria la propria situazione di salute è peggiorata e maggiore di chi dichiara un miglioramento, facendo registrare cosi un saldo (% migliorata- peggiorata) negativo pari a -9%.%).
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1 INTERVISTATO SU 4 CONSUMA PIU’ CIBO. AUMENTATI GLI SPUNTINI MA PIU’ ATTENZIONE AL CIBO




Il consumo di cibo durante l’emergenza sanitaria e cresciuto, in particolare con pasti piu abbondanti e piu frequenti, ma e anche aumentato il tempo dedicato alla cucina e all’attenzione a cio che si mangia.
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REGIME ALIMENTRE STABILE (2)


Per questo i milanesi si «autoassolvono» per il loro comportamento alimentare considerando elevata, in generale, la correttezza della loro dieta (87%). Il 79% degli intervistati dichiara di non aver variato il proprio regime alimentare durante l’emergenza sanitaria rendendo positivo il saldo (% migliorato – peggiorato) del 3%.
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DIFFICILE TORNARE ALLE VECCHIE ABITUDINI

La maggioranza degli intervistati ritiene che le abitudini acquisite durante il periodo di emergenza sanitaria verranno mantenute anche in futuro per cui difficilmente si tornera alle vecchie abitudini soprattutto in merito all’alimentazione (80%) e alle attivita del tempo libero (54%).
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ALIMENTAZIONE E DIABETE COLLEGATE PER IL 50% DEI MILANESI


Quasi la totalita degli intervistati (90%) dichiara di conoscere i rischi legati ad un errato regime alimentare. Le patologie spontaneamente piu collegate ad un errato regime alimentare risultano il diabete (50%), patologie cardiovascolari (47%) e obesita (46%).
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PER GLI INTERVISTATI IL DIABETE DIPENDE MENO DALL’ALIMENTAZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E 1 INTERVISTATO SU 3 CONOSCE ALMENO UNA PERSONA AFFETTA DA OBESITA’


L’obesita risulta conosciuta dal 73% degli intervistati e quasi la meta conosce una persona obesa.
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PER LA META’ DEGLI INTERVISTATI LO STILE DI VITA URBANO INCIDE CON IL RISCHIO DI OBESITA’ E PER LA MAGGIORANZA ESSERE OBESI E’ COLPA DI CHI LO E’.
Un intervistato su due dichiara che gli stili di vita nelle grandi citta incidono sul rischio di incorrere nell’obesita. Il 52 % del campione intervistato si dichiara molto o abbastanza d’accordo sull’affermazione che essere obesi e colpa di chi lo e confermando l’allarme sullo stigma sociale.


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OBESITA’ E DIABETE SONO CORRELATE PER 9 INTERVISTATI SU 10 E L’EMERGENZA HA PEGGIORATO LO STILE DI VITA

Il saldo tra i giudizi di miglioramento e di peggioramento, in questo periodo di emergenza sanitaria sugli stili di vita legati a queste ptologie, risulta negativo e pari a -59% per gli intervistati.
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7 MILANESI SU 10 HANNO PAURA DI ESSERE CONTAGIATI

Il 76% degli intervistati dichiara di aver limitato al massimo gli spostamenti fuori casa per paura di essere contagiato
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Lo stato di salute dei servizi offerti ai cittadini dalla CITTÀ DI MILANO 2020

Lucio Corsaro
Medipragma
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