In seguito alle politiche di Deng Xiaoping prima, e con l’avvento di Internet dopo, la Cina si sta aprendo sempre di più al resto del mondo. Se da un lato questo è un fatto positivo in quanto permette al mondo di conoscere la cultura cinese e ai cinesi di accedere ad una serie di comodità che nel mondo occidentale diamo per scontate, dall’altro rischia di compromettere le culture più fragili e portarle a scomparire per sempre. Quella Dong era, fino a meno di cent’anni fa senza contaminazioni da parte del mondo esterno. Negli ultimi anni Magong, villaggio nella contea di Liping nel Guizhou, ha subito sempre più gli effetti della modernizzazione: aumento del traffico automobilistico, palazzine in cemento armato, incremento del consumo di suolo con conseguente perdita di risaie e campi, in un tentativo sempre più evidente di emulare le grandi città, sinonimo di benessere e di progresso.
