Rapporto Autovalutazione Scuola STANISLAO CANNIZZARO

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Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola - MITF13000Q STANISLAO CANNIZZARO

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1 Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica 1.1.a Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti 1.1.a.1 Livello medio dell'indice ESCS 1.1.a.1 Livello medio dell'indice ESCS - Anno Scolastico 2013-2014 Istituto/Indirizzo/Classe Background familiare mediano MITF13000Q Medio - Basso Tecnico Medio Alto MITF13000Q II A Medio - Basso II B Medio - Basso II C Medio - Basso II D Medio - Basso II E Alto II F Medio Alto

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1.1.b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate 1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati 1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati Anno scolastico 2013-2014 II Classe - Secondaria II Grado Studenti svantaggiati Istituto/Indirizzo LOMBARDIA (%) Nord ovest (%) ITALIA (%) (%) MITF13000Q 0.0 0.2 0.3 0.5

Sezione di valutazione Domande Guida Qual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual e' l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica e culturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) L'utenza mediamente livellata, così come il basso tasso di incidenza degli alunni stranieri e l'assenza di gruppi di studenti con caratteristiche particolarmente svantaggiate, crea un ambiente scuola senza particolari contrasti o tensioni.

I pochi studenti stranieri sono facilmente integrati nel gruppo classe, sia per l'utenza italiana complessivamente accogliente, sia perchè essendo in numero esiguo non vi è la possibilità che si creino gruppi etnici compatti.

Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) Non si rilevano particolari vincoli legati al contesto.

Pur essendo il livello medio dell'indice ESCS medio-basso, oltre il 50% dei diplomati proseguono gli studi universitari e anche la percentuale di famiglie che versano alla scuola il contributo volontario è significativamente alta.

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1.2 Territorio e capitale sociale 1.2.a Disoccupazione 1.2.a.1 Tasso di disoccupazione

ITALIA

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2014 - Fonte ISTAT Territorio Tasso di disoccupazione % 12.6 Nord ovest 9.2 Liguria 10.8 Lombardia 8.1 Piemonte 11.2 Valle D'Aosta 8.9 Nord est 7.6 Emilia-Romagna 8.3 Friuli-Venezia Giulia 8 Trentino Alto Adige 5.6 Veneto 7.4 Centro 11.3 Lazio 12.5 Marche 10 Toscana 10.1 Umbria 11.3 Sud e Isole 20.6 Abruzzo 12.5 Basilicata 14.7 Campania 21.7 Calabria 23.4 Molise 15.1 Puglia 21.4 Sardegna 18.6 Sicilia 22.1

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1.2.b Immigrazione 1.2.b.1 Tasso di immigrazione

ITALIA

1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2014 - Fonte ISTAT Territorio Tasso di disoccupazione % 8.1 Nord ovest 10.5 Liguria 8.6 Lombardia 11.3 Piemonte 9.5 Valle D'Aosta 7.2 Nord est 10.7 Emilia-Romagna 12 Friuli-Venezia Giulia 8.7 Trentino Alto Adige 9.1 Veneto 10.4 Centro 10.3 Lazio 10.5 Marche 9.4 Toscana 10.3 Umbria 11.1 Sud e Isole 3.4 Abruzzo 6.3 Basilicata 2.9 Campania 3.4 Calabria 4.3 Molise 3.2 Puglia 2.7 Sardegna 2.5 Sicilia 3.1

Sezione di valutazione Domande Guida Per quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?

Qual e' il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e piu' in generale per le scuole del territorio?

OpportunitĂ (Digitare al max 1500 caratteri)

Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)

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Collocato in una posizione altamente strategica, a qualche chilometro dal polo fieristico di Rho Fiera nonché a poco più di dieci chilometri da Milano ed in corrispondenza dello snodo ferroviario per Novara e per Torino, il Cannizzaro si inserisce in un’area industrializzata e tecnologicamente avanzata. Nel suo territorio hanno sede numerose e note industrie chimiche ma anche aziende del settore informatico e grafico: particolarmente facilitati, quindi, i ponti significativi scuola-azienda. Degno di rilievo è l’impegno a reperire costanti e capillari informazioni sui bisogni professionali delle imprese e sulle competenze richieste dal sistema produttivo. In tale prospettiva, è da anni consolidata anche la collaborazione con Assolombarda per la rilevazione, in relazione ai diplomati tecnici, delle competenze attese dalle imprese. I rapporti con la provincia negli anni sono stati proficui: l’attivazione della rete wi-fi è stata realizzata proprio da tale ente, grazie ad un progetto pilota. Oltre alla copertura wireless, la Provincia di Milano ha reso possibile il collegamento alla sua rete in fibra ottica, portando il nostro Istituto ad essere uno dei primi in Italia con connessione a banda ultra-larga. Il supporto della Provincia ha permesso anche la realizzazione di altre iniziative quali il progetto “Cannizzaro TV”. Questo canale di comunicazione mediatica ha costituito un valido tramite anche per i rapporti con altri enti locali (vedasi iniziative correlate ad EXPO)

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Non si rilevano particolari criticità in relazione alla collocazione geografica della scuola che, pur raccogliendo un vasto bacino di utenza, risulta facilmente raggiungibile: è ubicata a pochi minuti dalla stazione ferroviaria ed a poca distanza dalle fermate degli autobus che collegano la città con l’hinterland.

Un importante vincolo all’ulteriore crescita numerica della popolazione scolastica è rappresentato dal fatto che, da due anni, l’edificio storico che ospitava l’ITIS è stato, dalla Provincia, bipartito per far fronte anche alle esigenze di spazi del Liceo Rebora. Tale ridimensionamento degli spazi di pertinenza del Cannizzaro è avvertito come un ostacolo al suo ulteriore sviluppo ed alla possibilità di incrementare ulteriormente l’offerta di indirizzi dell’Istituto Tecnico – settore tecnologico, a favore del territorio e delle richieste delle famiglie.

Quanto alla caratterizzazione sociale del territorio, per quanto risulti variegata e risenta della contingenza storico-economica, non si hanno fino ad ora particolari riflessi sulla scuola in termini di disagio socio-economico, come dimostrato dall'elevata percentuale di genitori contribuenti e dal basso numero di famiglie che richiede le sovvenzioni regionali per l'acquisto dei libri.

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1.3 Risorse economiche e materiali

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1.3.b Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza 1.3.b.1 Certificazioni

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Nessuna certificazione rilasciata Certificazioni rilasciate parzialmente Tutte le certificazioni rilasciate

Certificazioni Riferimento Provinciale %

Riferimento Regionale %

Riferimento Nazionale %

21,7

21,3

28,5

39,5

38,6

44,1

38,8

40,1

27,4

Certificazioni rilasciate parzialmente

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1.3.b.2 Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Validi

Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Nessun adeguamento 0,0 0,0 Parziale adeguamento 45,0 38,0 Totale adeguamento 55,0 62,0

Situazione della scuola: MITF13000Q

Riferimento Nazionale % 0,3 52,8 46,9

Parziale adeguamento

Sezione di valutazione Domande Guida Qual e' la qualita' delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Qual e' la qualita' degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?

Quali le risorse economiche disponibili?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola è costituita da un unico edificio. La struttura è stata sottoposta a degli importanti interventi due anni fa, soprattutto in ordine alla ristrutturazione dei laboratori di chimica, e attualmente risulta complessivamente in buono stato.

La qualità degli strumenti in uso alla scuola è alta in virtù dei recenti acquisti per il rinnovo del parco computer per i laboratori e per gli uffici, permessi grazie al contributo volontario dei genitori, oltre che dell’importante finanziamento della Regione Lombardia per il progetto Generazione Web grazie al quale sono state dotate di LIM 10 aule in più.

L’esiguità delle risorse economiche di fonte ministeriale per il funzionamento didattico-amministrativo generale (non per la retribuzione accessoria del personale) viene integrata, oltre che dai versamenti delle famiglie, dai contributi dovuti alla scuola per il servizio bar, per i distributori automatici, per la locazione di tecnologia ai soggetti privati che stipulano contratti con la scuola o per attività e progetti svolti in rete con altre scuole.

La partecipazione ai progetti finanziati dallo Stato o dalla Regione, più precisamente alternanza scuola-lavoro, impresa formativa simulata e Garanzia Giovani, rappresentano delle valide entrate aggiuntive, ma sono prevalentemente destinate alla retribuzione del personale coinvolto.

Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) Tra i vincoli della struttura, il principale è rappresentato indubbiamente dalla condivisione degli spazi con il Liceo Rebora. Due anni fa venne assegnata al liceo un’ala dell’istituto che consta di ben 26 aule, di cui 22 utilizzate per altrettante classi. Tale condivisione degli spazi è un ostacolo evidente alla crescita del Cannizzaro che ha tutte le potenzialità, nell’arco di un triennio, di arrivare ad un numero di studenti tale da necessitare di tutte le aule della struttura.

Secondo vincolo significativo è l’assoluta inerzia della Città Metropolitana di Milano ad effettuare anche i più banali lavori di manutenzione. Dispiace vedere che poco a poco certi elementi si stanno usurando a dismisura a causa di mancati piccoli interventi, con il risultato che a fronte di una spesa minima non effettuata adesso corrisponderà un esborso di denaro pubblico molto più importante in un prossimo futuro per ripristinare le strutture danneggiate. Sempre a carico della Città Metropolitana sono degli interventi di ristrutturazione dei servizi igienici degli studenti che non riescono ad essere avviati.

Interventi di manutenzione in autonomia non sono possibili, poiché le risorse disponibili di provenienza ministeriale sono decisamente esigue, mentre la scuola ha delle spese amministrative ingenti in virtù anche di un contratto quinquennale particolarmente oneroso stipulato dalla precedente Amministrazione negli ultimi mesi del proprio mandato.

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1.4 Risorse professionali 1.4.a Caratteristiche degli insegnanti 1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti Istituto:MITF13000Q - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015 Insegnanti a tempo indeterminato Insegnanti a tempo determinato N째 % N째 % TOTALE MITF13000Q 56 71,8 22 28,2 100,0 - Benchmark* MILANO 35.903 80,1 8.908 19,9 100,0 LOMBARDIA 90.871 79,6 23.342 20,4 100,0 ITALIA 652.021 84,1 123.333 15,9 100,0

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1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di eta' Istituto:MITF13000Q - Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età Anno scolastico 2014-2015 <35 N° MITF13000Q

35-44 %

N°

1

1,8

MILANO

1.270

LOMBARDIA

2.883 15.369

45-54 %

N°

55+ %

N°

Totale %

TOTALE

2

3,6

19

33,9

34

60,7

100,0

3,5

7.505

20,9

12.826

35,7

14.302

39,8

100,0

3,2

19.550

21,5

34.752

38,2

33.686

37,1

100,0

2,4

126.086

19,3

252.202

38,7

258.364

39,6

100,0

- Benchmark*

ITALIA

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49 1.4.a.3 Titoli in possesso degli insegnanti a tempo indeterminato Istituto:MITF13000Q - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015 secondaria Quota laureati Quota diplomati TOTALE MITF13000Q 80,8 19,2 100,0

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1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilita')

MITF13000Q - Benchmark* MILANO LOMBARDIA ITALIA

Istituto:MITF13000Q - Fasce Anni di Servizio degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015 Corrente Anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni N째 % N째 % N째 % 5 9,3 7 13,0 1 1,9 3.623 9.845 80.068

11,1 11,8 21,1

8.840 21.407 99.999

27,0 25,7 26,3

6.873 17.160 99.999

21,0 20,6 26,3

Oltre 10 anni N째

% 41

75,9

13.388 35.012 99.999

40,9 42,0 26,3

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1.4.b Caratteristiche del Dirigente scolastico 1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente scolastico Tipo incarico del Dirigente scolastico - Anno Scolastico 2014-2015 Incarico effettivo ISTITUTO - Benchmark*

Incarico di reggenza

Incarico di presidenza

Nessun incarico di dirigenza attivo al 26/03/2015

X N°

MILANO LOMBARD IA ITALIA

Incarico nominale

%

N°

%

N°

%

N°

%

N°

%

405

91,2

10

2,2

23

5,2

5

1,1

1

0,2

1.073

91,2

14

1,2

74

6,3

14

1,2

2

0,2

7.359

84,4

126

1,4

1.143

13,1

43

0,5

49

0,6

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1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Fino a 1 anno Da 2 a 3 anni Da 4 a 5 anni Pi첫 di 5 anni

Anni di esperienza come Dirigente scolastico Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % 39,5 33,9 1,6 1,2 0 0,6 58,9 64,3 Fino a 1 anno

Riferimento Nazionale % 6,9 12,4 1,7 79

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1.4.b.3 Stabilita' del Dirigente scolastico

Validi

Fino a 1 anno Da 2 a 3 anni Da 4 a 5 anni Più di 5 anni

Stabilita' del Dirigente scolastico Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % 47,3 43 17,1 19,6 10,1 12 25,6 25,4

Situazione della scuola: MITF13000Q

Riferimento Nazionale % 24,2 33,6 15,4 26,7

Fino a 1 anno

Sezione di valutazione Domande Guida Quali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Si riscontra un forte senso di appartenenza grazie alla massiccia presenza di personale docente a tempo indeterminato con una stabilità nella scuola oltre i dieci anni. Tale fattore ha riflessi positivi sull’organizzazione tutta: i più sentono di avere una responsabilità, in prima persona, nel processo educativodidattico anche al fine di tenere sempre alta l’immagine di cui la scuola ha goduto negli anni, nel territorio e nell’hinterland.

Nonostante l’età anagrafica dei docenti risulti mediamente alta (il 60,7 % oltre i 55 anni), non si respira un clima di stanchezza o di “stantio”. L’entusiasmo e la motivazione animano il lavoro dei più. Non mancano docenti con età anagrafica più giovane, i quali trovano piena accoglienza e risultano essere destinatari di tanta fiducia da parte dei veterani: la collaborazione tra le varie generazioni di docenti è motivo di crescita per la scuola tutta.

Le competenze professionali sono variegate ed in linea con il curriculum di ciascuno: a fronte della maggioranza di docenti laureati, si registra anche la presenza di una fascia di docenti diplomati che si occupa della dimensione laboratoriale delle discipline di indirizzo. Questi ultimi sono una risorsa per la scuola in varie aree progettuali. Si riscontra, generalmente, una apprezzabile propensione all’aggiornamento. Dato il profilo tecnico della scuola, emergono anche professionalità di spessore nei vari ambiti con competenze spendibili anche al di fuori del contesto classe.

Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) A fronte di una considerevole presenza di docenti curriculari con una esperienza ultradecennale nella stessa scuola, si registra la mancanza di stabilità, da parte del personale docente, sul sostegno: ciò rappresenta un vincolo significativo all'efficace gestione, in termini di progettazione a lungo termine, dell'area "inclusione", oltre ad avere cagionato un ritardo, rispetto ad altri istituti, nella condivisione della cultura dell’inclusività, che adesso sta gradualmente diffondendosi.

E' possibile, inoltre, constatare come in alcuni docenti, molto meticolosi nell'adempimento del loro dovere professionale, affiorino perplessità in merito alle nuove sfide che la scuola pone soprattutto sul fronte dell'inclusione e della flessibilità didattica in ordine a progettazione e valutazione.

Qualche timore genera anche la prospettiva di curriculo che apra in maniera più significativa ad attività che possano sottrarre ampi "spazi orari" al tempo scuola convezionalmente inteso. Simili dubbi scaturiscono dall'esigenza di garantire un puntuale svolgimento dei "programmi" così da fornire agli studenti una congrua preparazione in vista dell'Esame di Stato la cui articolazione richiede ancora non soltanto l'acquisizione di competenze ma anche il possesso di contenuti approfonditi.

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2 Esiti 2.1 Risultati scolastici 2.1.a Esiti degli scrutini 2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva 2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva Anno scolastico 2013/14 - Superiore classe 1 Istituto Tecnico: MITF13000Q

% classe 1

classe 2

94

46,5

% classe 2

classe 3

53

48,6

% classe 3

classe 4

30

25,6

% classe 4 36

36,7

- Benchmark* MILANO

7.361

64,3

6.642

73,3

6.103

71,3

5.518

76,8

22.766

69,9

20.507

78,3

19.439

77,8

17.935

83,3

142.185

71,5

132.966

78,6

129.060

77,6

118.541

81,9

LOMBARDIA Italia

2.1.a.1 Studenti sospesi Anno scolastico 2013/14 - Superiore classe 1 Istituto Tecnico: MITF13000Q

% classe 1

classe 2

% classe 2

classe 3

% classe 3

classe 4

% classe 4

66

32,7

39

35,8

22

18,8

6

6,1

MILANO

3.387

29,6

2.990

33,0

2.916

34,1

2.364

32,9

LOMBARDIA

9.243

28,4

8.385

32,0

8.085

32,4

6.714

31,2

51.497

25,9

49.875

29,5

47.877

28,8

40.750

28,1

- Benchmark*

Italia

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2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame 2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame Anno scolastico 2013/14 60 istituto tecnico: MITF13000Q

61-70

71-80

81-90

10

33

23

91-100 12

Lode 9

60 (%)

61-70 (%)

71-80 (%)

81-90 (%)

91-100 (%)

Lode (%)

-

11,5

37,9

26,4

13,8

10,3

0,0

- Benchmark* MILANO

971

2.870

1.845

864

312

1

14,1

41,8

26,9

12,6

4,5

0,0

2.724

8.129

5.754

2.809

1.201

20

13,2

39,4

27,9

13,6

5,8

0,1

19.631

52.758

39.049

20.517

11.335

412

13,7

36,7

27,2

14,3

7,9

0,3

LOMBARDI A ITALIA

2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame Anno scolastico 2013/14 60 liceo scientifico: MITF13000Q

61-70

71-80

81-90

91-100

4

7

6

2

MILANO

470

2.117

2.112

LOMBARDI A

946

4.407

4.843

6.236

27.986

33.185

Lode

60 (%)

61-70 (%)

71-80 (%)

81-90 (%)

91-100 (%)

Lode (%)

1

-

20,0

35,0

30,0

10,0

5,0

0,0

1.297

708

14

7,0

31,5

31,4

19,3

10,5

0,2

3.124

1.908

78

6,2

28,8

31,6

20,4

12,5

0,5

24.672

20.100

1.863

5,5

24,5

29,1

21,6

17,6

1,6

- Benchmark*

ITALIA

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2.1.b Trasferimenti e abbandoni 2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno 2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore classe 1 Istituto Tecnico: MITF13000Q

% classe 1

classe 2

% classe 2

classe 3

% classe 3

classe 4

% classe 4

classe 5

% classe 5

3

1,5

0

0,0

2

1,7

1

1,0

0

0,0

MILANO

-

1,2

-

1,0

-

2,1

-

1,9

-

1,5

LOMBARDIA

-

1,3

-

1,1

-

2,1

-

1,6

-

1,4

Italia

-

2,1

-

1,6

-

2,7

-

2,5

-

1,9

- Benchmark*

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2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno 2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore classe 1 Istituto Tecnico: MITF13000Q

% classe 1

classe 2

% classe 2

classe 3

% classe 3

classe 4

1

0,5

-

-

1

0,5

MILANO

313

3,2

126

1,7

106

LOMBARDIA

847

3,0

436

1,9

296

8.583

5,0

4.053

2,7

3.318

% classe 4

classe 5

% classe 5

-

-

-

-

1,8

51

1,8

31

3,1

1,6

137

1,7

99

4,0

2,5

1.313

2,1

1.578

5,7

- Benchmark*

Italia

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 21

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno 2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2013/14 - Superiore classe 1 Istituto Tecnico: MITF13000Q

% classe 1

classe 2

% classe 2

classe 3

% classe 3

classe 4

4

2,0

2

1,9

-

0,0

% classe 4

classe 5

-

0,0

% classe 5 -

0,0

- Benchmark* MILANO LOMBARDIA Italia

396

3,6

221

2,5

193

2,3

88

1,2

57

0,8

1.394

4,5

748

2,9

499

2,0

236

1,1

147

0,7

12.926

7,0

5.984

3,7

4.739

2,9

2.557

1,8

1.456

0,9

Sezione di valutazione Domande Guida Quanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perche'? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso o indirizzi di studio per le scuole superiori?

Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline, anni di corso, indirizzi o sezioni?

I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato (es. una parte consistente si colloca nelle fasce piu' basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dal confronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Il tasso di studenti in uscita in corso d'anno, così come l'elevato tasso di studenti che si iscrivono per la seconda volta dopo una bocciatura, indicano un buon grado di benessere degli studenti nella scuola. Non si sono evidenziati, nel corso di questo anno scolastico, casi diffusi di insofferenza che testimonino un malessere degli studenti.

Le percentuali relative agli esiti degli esami di stato indicano che la preparazione degli studenti del Cannizzaro è superiore alla media, evidenziando la generale buona qualità dell'insegnamento e dei percorsi della scuola finalizzati al raggiungimento delle competenze.

Per quanto riguarda le percentuali di studenti ammessi e di studenti con giudizio sospeso, in fase di compilazione del questionario è stato commesso un errore, in quanto si sono indicati i numeri dei soli studenti ammessi a giugno, senza sommare il numero di studenti ammessi dopo le prove di recupero. Considerando la somma di tali numeri, le percentuali degli ammessi risultano ancora inferiori alla media generale, ma allineate complessivamente con le percentuali degli altri ITIS della provincia di Milano.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di debolezza sono l’elevato numero, soprattutto al primo anno, degli studenti non ammessi alla classe successiva e in entrambi i bienni degli studenti col giudizio sospeso. Elevate le incidenze di insufficiente, prevalentemente in matematica, trasversalmente in tutti gli anni del percorso di studi, in fisica, nel primo biennio, in inglese, prevalentemente nel primo biennio, e per il secondo biennio nelle discipline d’indirizzo prevalentemente negli indirizzi di ambito chimico.

Un risvolto negativo del basso numero di studenti che si trasferiscono in uscita nel corso dell’anno scolastico è legato all’enorme difficoltà che la scuola incontra a portare avanti operazioni di riorientamento degli allievi del primo anno, a fronte di una situazione didattica già pesantemente compromessa nei primi mesi, unita ad un’insoddisfazione della scelta di studi effettuata. Ciò è dovuto alla pressoché totale assenza di posti presso gli istituti convenzionati con Regione Lombardia per i percorsi IeFP, nonché alle difficoltà degli istituti professionali statali del territorio ad accogliere studenti in corso d’anno.

Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola garantisce il successo formativo degli studenti.

La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tutti gli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da un anno all'altro, oppure c'e' una percentuale anomala di trasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazioni anomale di non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoni in alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione eccessiva nelle fasce piu' basse.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

2-

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un anno all'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce.

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti.

pagina 22

3 - Con qualche criticita'

45 - Positiva 67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Si ritiene che il piano di miglioramento debba portare ad un abbassamento dei tassi di insuccesso scolastico, per garantire il successo formativo al maggior numero di alunni possibile. Dopo un anno di lavoro, si ritiene che il margine di miglioramento sia molto ampio, in quanto il personale docente si è mostrato in svariate occasioni disponibile a partecipare ad incontri sulle tecnologie per la didattica, ad implementare la propria competenza nell'utilizzo delle lavagne interattive multimediali, nel proporre ed approvare per l'anno scolastico 2015/16 la didattica per classi aperte.

L'innovazione della didattica, come anche della valutazione per competenze, dovrebbe portare ad una diminuzione dei giudizi sospesi e delle non ammissioni alla classe successiva.

Per quanto sopra la media, anche gli esiti degli esami di stato offrono un ulteriore margine di incremento, importante sia per le ricadute occupazionali, sia per gli esiti negli studi universitari.

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 23

2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.2.a Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica 2.2.a.1234 Punteggio in italiano e matematica

*Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS) Istituto: MITF13000Q - Risultati degli studenti nelle prove di italiano e matematica Prova di Italiano Istituto/Plesso/In dirizzo/Classe

Punteggio medio

Lombardia

Nord ovest

72,4 MITF13000Q

71,3

MITF13000Q

71,3

71,1

70,7

Punt. ESCS (*)

n/a

n/a

n/a 68,5

Punteggio medio

Lombardia

65,3

Nord ovest

55,8 10,2

70,0 Tecnico

Prova di Matematica ITALIA

n/a

56,0

49,2 12,2

n/a

n/a 55,1

MITF13000Q - II A

53,5

Punt. ESCS (*)

56,0

63,1 9,1

ITALIA

n/a 52,7

n/a 48,9

56,0

9,2

61,4

14,4

MITF13000Q - II B

62,7

8,2

44,1

4,3

MITF13000Q - II C

72,8

10,7

57,7

10,3

51,6

4,5

MITF13000Q - II D MITF13000Q - II E

73,9

10,6

60,8

10,7

MITF13000Q - II F

73,9

10,1

59,4

9,6

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 24

2.2.b Livelli di apprendimento degli studenti 2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica 2.2.b.1 Alunni collocati nei diversi livelli in italiano e in matematica Italiano Classe/Istituto/Ra ggruppamento geografico

Numero studenti Livello 1

Numero studenti Livello 2

Matematica

Numero studenti Livello 3

Numero studenti Livello 4

Numero studenti Livello 5

Numero studenti Livello 1

Numero studenti Livello 2

Numero studenti Livello 3

Numero studenti Livello 4

Numero studenti Livello 5

MITF13000Q - II A

-

-

-

-

-

0

0

4

4

6

MITF13000Q - II B

1

5

2

4

3

2

10

0

2

1

MITF13000Q - II C

1

2

1

7

8

0

4

3

4

8

MITF13000Q - II D

-

-

-

-

-

0

5

3

3

3

MITF13000Q - II E

1

2

0

2

11

0

1

2

4

9

MITF13000Q - II F

0

2

5

1

10

0

1

5

6

6

% studenti Livello 1

% studenti Livello 2

% studenti Livello 3

% studenti Livello 4

% studenti Livello 5

% studenti Livello 1

% studenti Livello 2

% studenti Livello 3

% studenti Livello 4

% studenti Livello 5

MITF13000Q

4,4

16,2

11,8

20,6

47,1

2,1

21,9

17,7

24,0

34,4

Lombardia

5,3

12,8

24,2

31,7

26,1

7,9

23,0

19,5

14,7

34,9

Nord ovest

6,8

16,2

24,0

29,9

23,1

10,1

27,3

20,6

13,5

28,5

15,7

23,3

23,0

22,8

15,1

18,6

30,5

18,6

11,0

21,3

Italia

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pagina 25

2.2.c Variabilita' dei risultati fra le classi 2.2.c.1 Varianza interna alle classi e fra le classi 2.2.c.1 - Variabilità dei punteggi TRA le classi e DENTRO le classi - Italiano e Matematica - Scuola secondaria di II grado - Classi seconde Tecnico Indirizzo/Raggruppame TRA_ita (%) DENTRO_ita (%) TRA_mat (%) DENTRO_mat (%) nto geografico MITF13000Q - Tecnico 10,9 89,1 25,8 74,2 - Benchmark* Nord ovest 9,3 90,7 16,8 83,2 ITALIA 12,2 87,8 10,4 89,6

Sezione di valutazione Domande Guida Quali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenuto affidabile - conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto di comportamenti opportunistici (cheating)?

Le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati sono in aumento o in regressione nel corso della loro permanenza a scuola?

Queste disparita' sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) I risultati delle prove standardizzate sono allineati o leggermente superiori rispetto ai valori di riferimento della Lombardia o del Nord Ovest sia in italiano sia in matematica: questo è sicuramente un punto di forza della scuola, conseguente sia alla qualità dell'insegnamento sia al livello medio dell'utenza che, rispetto ad altri istituti tecnici industriali di Milano e provincia, è superiore.Significative a tal riguardo sono le percentuali di studenti che, in alcune classi, si sono collocate al livello 5, portando la percentuale complessiva di studenti al livello 5 ben oltre la media lombarda in italiano.

Quanto alla matematica, i risultati in tale senso sono stati abbassati in modo particolare dagli esiti bassi di una singola classe II. Questi esiti sono indicativi della presenza di un numero consistente di studenti che si collocano in una prospettiva di eccellenza, come attestato peraltro dai dati sugli esiti degli esami di stato valutati in precedenza. I risultati positivi nelle prove di italiano sono conseguenza anche del basso tasso di iscrizione di studenti stranieri.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La criticità maggiore che emerge dall'analisi dei dati è la non omogeneità dei risultati tra le classi. Tra i possibili motivi, oltre all'oggettiva possibilità che i dati siano conseguenti a disomogeneità dei diversi gruppi classe, vi è sicuramente la scelta dell'indirizzo di studi. Le classi II E e II F erano costituite da studenti iscritti agli indirizzi chimica dei materiali e biotecnologie ambientali, le classi II A, II B e II C da studenti iscritti all'indirizzo informatica e la classe II D da studenti iscritti all'indirizzo grafica e comunicazione. Gli esiti migliori delle classi di chimica e di biotecnologie ambientali indicano una maggiore consapevolezza nella scelta dell’istituto tecnico industriale da parte di studenti e famiglie. La criticità, quindi, può essere ascritta ad una mancanza, in fase di orientamento tra la scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado, di indicazione precisa in merito alle difficoltà, principalmente in ambito matematico e scientifico, che il biennio dell'istituto tecnico industriale presenta agli studenti.

Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.

Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove INVALSI e' inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. I punteggi delle diverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e la varianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamente superiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmente superiore alla media nazionale.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

2-

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in linea con la media nazionale.

pagina 26

3 - Con qualche criticita'

4Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica e' in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiore alla media nazionale.

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile ed e' superiore alla media nazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica e' inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi in italiano e matematica non si discostano dalla media della scuola. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' decisamente inferiore alla media nazionale.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Il giudizio assegnato tiene conto del livello medio allineato con i valori medi a livello Regione Lombardia e a livello Italia del Nord Ovest e del buon tasso di studenti collocati nei livelli 4 e 5. Il giudizio non può collocarsi sul livello 5 per la varianza tra classi che in italiano e, in misura maggiore, in matematica si colloca su percentuali superiori alle medie del Nord Ovest e, per la matematica, anche alle medie nazionali. Il margine di miglioramento è sicuramente ampio, date le possibilità offerte sia dal basso tasso di studenti stranieri, con la conseguente maggiore possibilità di concentrarsi sul recupero delle carenze linguistiche dei pochi iscritti, sia dal numero elevato di studenti eccellenti che possono essere valorizzati come traino del gruppo classe.

L'obiettivo di una maggiore omogeneità tra le diverse classi e all'interno delle classi rientra nella scelta di sperimentare le classi aperte nell'anno scolastico 2015/16.

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 27

2.3 Competenze chiave e di cittadinanza Sezione di valutazione Domande Guida La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', la collaborazione e lo spirito di gruppo)?

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?

La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi? In che modo la scuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?

Qual e' il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sono differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) La valutazione del comportamento adotta criteri deliberati a livello di Collegio dei Docenti e di Consiglio di Istituto.

All’interno della valutazione del comportamento rientrano il rispetto delle regole, la partecipazione al dialogo educativo, la collaborazione dei ragazzi con il gruppo classe, la responsabilità nell’assunzione degli impegni. L’applicazione di tali criteri e la presenza del Dirigente Scolastico in tutti gli scrutini, sia intermedi sia finali, hanno come obiettivo l’omogeneità di valutazione del comportamento tra le diverse classi. Non sono state rilevati gravi episodi di infrazioni al regolamento d’istituto nel corso dell’anno scolastico 2013/14. Durante l’anno scolastico 2014/15, a seguito dell’introduzione di un regolamento d’istituto più rigido, sono stati adottati svariati provvedimenti disciplinari nei confronti di studenti che hanno ripetutamente violato le regole. Ciò ha garantito un maggior rispetto delle stesse e, in alcuni casi, i provvedimenti disciplinari hanno avuto la finalità educativa che si sono riproposti in quanto il comportamento degli studenti sanzionati ha mostrato un netto miglioramento ed anche il profitto scolastico ne ha tratto un evidente beneficio. L’ampia collaborazione degli studenti nell’attività di orientamento in entrata ha evidenziato un buono sviluppo di competenze chiave di cittadinanza, quali collaborare e comunicare

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Manca una valutazione diretta delle competenze chiave di cittadinanza: si deve prevedere la somministrazione di questionari su degli indicatori specifici che permettano di valutare in modo preciso e puntale il raggiungimento di tali competenze da parte degli studenti.

L’assenza completa di provvedimenti disciplinari nel corso dell’anno scolastico 2013/14, sebbene da un lato indichi il non verificarsi di episodi di elevata gravità, dall’altro evidenzia il fatto che la scuola, in assenza di una figura dirigenziale stabile e presente costantemente, non abbia preso provvedimenti per contrastare episodi di disturbo del regolare svolgimento delle lezioni, demandando tale necessaria azione al singolo docente anziché al consiglio di classe, organo preposto a garantire l’uniformità di comportamento e di rispetto delle regole all’interno delle classi.

Aldilà delle valutazioni del comportamento, non è possibile entrare nel merito dei livelli delle competenze chiave di cittadinanza raggiunti dagli studenti, in assenza di una valutazione specifica nel merito.

Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti non e' soddisfacente; nella maggior parte delle classi le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti non raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adotta modalita' comuni per la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4-

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' elevato; in tutte le classi le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole) e in alcune classi raggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte di essi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza piu' strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

pagina 28

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Il generale rispetto delle regole da parte della stragrande maggioranza degli studenti è sicuramente un punto a favore della valutazione buona in merito alle competenze civiche dei ragazzi. Non si sono verificati episodi spiacevoli in occasione dei viaggi di istruzione, o delle tante uscite didattiche anche per attività impegnative di alternanza scuola-lavoro o per la partecipazione a conferenze. Il numero di sospensioni disciplinari è stato, nel corso del 2014/15, ridotto a poche unità, e con durata dei periodi di allontanamento dalle lezioni contenuto. Pochi provvedimenti di maggiore gravità, ma circoscritti a singoli casi problematici.

Pochi, seppure ancora presenti, episodi di furti nelle classi. Un solo grave episodio di bullismo è stato denunciato nel corso dell'anno scolastico 2014/15, a cui è conseguito un importante provvedimento disciplinare. Episodi di minore gravità non son stati segnalati.

E' necessario comunque intraprendere un percorso ulteriore sulla legalità per rinforzare il senso di responsabilità ed il rispetto delle regole.

Il margine di miglioramento è in generale ampio, sia perché si devono ancora introdurre strumenti oggettivi di valutazione che vadano aldilà del semplice riscontro del numero dei provvedimenti disciplinari o della valutazione del comportamento, sia perché le proposte didattiche future permetteranno di valutare in modo più approfondito altre competenze quali lo spirito di iniziativa, la capacità di collaborare, la comunicazione, l’agire in modo autonomo e responsabile, etc.

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2.4 Risultati a distanza 2.4.a Prosecuzione negli studi universitari 2.4.a.1 Studenti diplomati che si sono immatricolati all'Universita' Studenti diplomati nell'a.s.2012-2013 che si sono immatricolati all'Universita' Anno scolastico 2013-2014 % MITF13000Q MILANO LOMBARDIA ITALIA

55,2 57,2 54,3 50,5

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 30

2.4.b Successo negli studi universitari 2.4.b.1 Crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di Universita' 2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2010/2011 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2011/2012, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Primo Anno - Valori percentuali Sanitaria Macro Area MITF13000Q

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Scientifica Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Sociale Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Umanistica Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Nessun CFU (%)

75,0

0,0

25,0

58,3

12,5

29,2

27,3

45,5

27,3

0,0

0,0

100,0

MILANO

60,2

23,8

16,0

41,0

26,6

32,4

54,2

22,9

23,0

56,9

18,2

24,8

LOMBARDI A

68,9

18,9

12,1

44,4

25,7

29,9

55,9

23,2

20,9

61,4

18,6

20,0

Italia

65,0

24,1

10,9

35,7

32,8

31,5

46,9

27,6

25,4

53,3

24,3

22,4

- Benchmark*

2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2010/2011 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2011/2012, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Secondo Anno - Valori percentuali Sanitaria Macro Area MITF13000Q

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Scientifica Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Sociale Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Umanistica Nessun CFU (%)

meno della più della metà metà dei CFU dei CFU (%) (%)

Nessun CFU (%)

75,0

0,0

25,0

62,5

8,3

29,2

18,2

27,3

54,5

33,3

33,3

33,3

MILANO

59,8

14,8

25,4

42,5

13,3

44,2

49,0

16,0

35,0

55,8

12,5

31,7

LOMBARDI A

64,7

13,2

22,1

44,8

14,4

40,8

51,0

16,0

33,1

58,5

12,0

29,5

Italia

61,9

15,9

22,2

37,8

16,5

45,6

44,4

16,4

39,2

51,7

14,4

33,9

- Benchmark*

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pagina 31

2.4.c Successo negli studi secondari di II grado 2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

MITF13000Q MILANO LOMBARDIA ITALIA

2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata Consigli Corrispondenti Consigli non Corrispondenti N째 % N째 % 97 61,0 62 18.841 68,8 8.542 52.829 66,6 26.477 346.225 70,4 145.616

TOTALE 39,0 31,2 33,4 29,6

159 27.383 79.306 491.841

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pagina 32

2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

MITF13000Q - Benchmark* MILANO LOMBARDIA ITALIA

2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo Promossi che hanno seguito il Consiglio Promossi che non hanno seguito il Consiglio Orientativo Orientativo N째 % N째 % 52 76,5 25 58,1 16.140 42.527 276.676

91,0 91,0 90,9

5.311 15.752 93.486

69,2 70,7 76,9

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2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1째 anno per voto esame licenza media 2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1째 anno per voto esame licenza media Anno scolastico 2013/14 6 MITF13000 Q

istituto tecnico

7

8

9

10 9

Lode

55

38

28

-

MILANO

2.768

3.422

1.904

546

LOMBARDI A

7.161

9.684

6.414

2.590

46.980

57.344

35.729

14.538

2.539

6 (%)

7 (%)

8 (%)

9 (%)

10 (%)

Lode (%)

-

42,3

29,2

21,5

6,9

0,0

0,0

67

7

31,8

39,3

21,8

6,3

0,8

0,1

366

76

27,2

36,8

24,4

9,9

1,4

0,3

736

29,8

36,3

22,6

9,2

1,6

0,5

- Benchmark*

ITALIA

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 34

2.4.d Inserimenti nel mondo del lavoro 2.4.d.1 Numero inserimenti nel mondo del lavoro Dati comunicazioni Obbligatorie al III Trimestre 2014, rilevate a partire dal 1° agosto dell'anno di diploma.

Si considerano anche rapporti lavorativi di un giorno. Una stessa persona può aver avuto più contratti successivi nel tempo.

Tabella 1 - Diplomati, per anno di diploma, che hanno iniziato un rapporto di lavoro successivamente al conseguimento del diploma Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012 Totale Totale Totale Totale occupati Totale occupati Totale occupati diplomati diplomati diplomati N° N° % N° N° % N° N° % MITF13000Q 84 45 53,6 66 40 60,6 95 38 - Benchmark* MILANO 20.254 9.246 45,7 20.859 9.148 43,9 21.932 8.250 LOMBARDI 53.834 25.502 47,4 53.786 24.717 46,0 57.869 22.451 A ITALIA 403.907 169.259 41,9 408.710 168.442 41,2 421.335 147.659

40,0 37,6 38,8 35,0

Tabella 2 - Tempo di attesa per il primo contratto.

2010 %<=2 MITF13 000Q

%3-6

%7-12

2011

%12-24

%24-36

%>36

%<=2

%3-6

%7-12

2012

%12-24

%24-36

%>36

%<=2

%3-6

%7-12

%12-24

%24-36

%>36

28,9

17,8

26,7

15,6

11,1

0,0

17,5

40,0

22,5

15,0

5,0

0,0

7,9

28,9

36,8

21,1

5,3

0,0

MILAN O

12,2

27,0

23,4

24,2

13,3

0,0

12,4

26,4

24,7

21,9

14,7

0,0

11,8

25,9

25,2

28,4

8,8

0,0

LOMBA RDIA

13,7

25,6

25,3

23,1

12,4

0,0

14,4

26,6

25,0

20,6

13,3

0,0

13,4

25,7

26,4

26,7

7,8

0,0

ITALIA

13,4

20,6

27,2

25,0

13,8

0,0

13,8

21,8

28,0

21,1

15,3

0,0

13,9

21,4

28,5

28,2

8,1

0,0

- Benchmark*

Tabella 3 - Tipologia di contratto.

Anno diploma 2010 % Apprend.

Anno diploma 2011

% % Collaboraz. Altro</th>

% T.Indet.

% T.Deter.

11,9

19,8

45,5

11,9

MITF1300 0Q

% Apprend.

Anno diploma 2012

% % Collaboraz. Altro</th>

% T.Indet.

% T.Deter.

10,9

2,4

28,2

38,7

8,1

% Apprend.

% % Collaboraz. Altro</th>

% T.Indet.

% T.Deter.

22,6

2,6

18,4

11,4

13,2

54,4

- Benchmark* MILANO

5,3

36,3

15,7

12,2

30,5

4,6

39,1

11,6

11,3

33,5

4,3

44,8

8,2

11,0

31,7

LOMBAR DIA

5,7

38,7

10,5

15,4

29,8

5,0

39,7

8,4

14,7

32,1

4,5

44,3

6,1

14,5

30,7

ITALIA

6,9

42,3

11,6

13,0

26,3

6,4

44,6

10,6

12,6

25,8

6,0

49,3

8,8

12,6

23,4

Tabella 4 - Settore di attività economica Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012 % % % % Agricoltura Industria/Cost % Servizi % Agricoltura Industria/Cost % Servizi % Agricoltura Industria/Cost % Servizi ruz. ruz. ruz.

MITF13000Q 0,0 25,7 74,3 0,0 24,2 75,8 0,0 25,4 74,6 - Benchmark* MILANO 0,5 9,5 90,0 0,6 9,5 89,9 0,4 10,0 89,5 LOMBARDI 1,8 14,0 84,1 2,1 13,8 84,1 2,2 14,4 83,3 A ITALIA 5,1 13,0 81,9 5,8 12,7 81,5 6,5 12,9 80,6

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% Professioni qualificate nelle attivitĂ commerciali e nei servizi MITF13000Q - Benchmark* MILANO LOMBARDIA ITALIA

12,9 43,3 45,2 48,2

% Professioni qualificate nelle attivitĂ commerciali e nei servizi MITF13000Q - Benchmark* MILANO LOMBARDIA ITALIA

28,2 47,4 46,5 49,0

% Professioni qualificate nelle attivitĂ commerciali e nei servizi MITF13000Q - Benchmark* MILANO LOMBARDIA ITALIA

36,8 46,0 44,1 48,9

pagina 35

Istituto: MITF13000Q - Tabella 5 - Qualifica Professionale Anno diploma: 2010 % Conduttori di impianti e % Professioni % Artigiani, operai intellettuali, % Professioni % Professioni operai % Impiegati scientifiche e di non qualificate tecniche specializzati e semiqualificati addetti a elevata agricoltori macchinari fissi specializzazione e mobili 30,7 3,0 35,6 5,0 6,9 5,9 19,4 17,4 13,9

7,5 7,8 13,5

15,4 13,0 8,6

4,6 6,6 7,0

1,7 3,0 2,9

7,8 8,7 14,5

12,6 11,4 7,7

4,6 6,6 6,8

1,5 2,6 2,8

9,3 9,8 15,5

10,6 10,3 7,1

4,6 7,1 7,2

1,7 2,9 2,9

0,1 0,1 0,1

% Legislatori, dirigenti e imprenditori

0,0

8,5 7,2 5,6

Istituto: MITF13000Q - Tabella 5 - Qualifica Professionale Anno diploma: 2012 % Conduttori di impianti e % Professioni % Artigiani, operai intellettuali, % Professioni % Professioni operai % Impiegati scientifiche e di non qualificate tecniche specializzati e semiqualificati addetti a elevata agricoltori macchinari fissi specializzazione e mobili 16,7 4,4 27,2 7,0 1,8 6,1 17,8 17,7 12,7

0,0

8,0 6,8 5,8

Istituto: MITF13000Q - Tabella 5 - Qualifica Professionale Anno diploma: 2011 % Conduttori di impianti e % Professioni % Artigiani, operai intellettuali, % Professioni % Professioni operai % Impiegati scientifiche e di non qualificate tecniche specializzati e semiqualificati addetti a elevata agricoltori macchinari fissi specializzazione e mobili 23,4 1,6 36,3 1,6 4,0 4,8 17,6 16,9 13,5

% Legislatori, dirigenti e imprenditori

0,1 0,1 0,1

% Legislatori, dirigenti e imprenditori

10,0 8,1 5,7

0,0 0,0 0,0 0,1

Sezione di valutazione Domande Guida Per la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuola secondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria del medesimo Istituto Comprensivo si puo' utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini] Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo? In che misura il consiglio orientativo e' seguito? In che misura il consiglio orientativo e' efficace?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studenti iscritti all'universita' non hanno conseguito crediti? Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti in misura adeguata (tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? (La scuola potrebbe considerare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolo di studio conseguito e il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione di appartenenza e quanti al di fuori di essa).

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri)

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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I dati presentati nel rapporto, così come altri dati in possesso della scuola (tra cui i dati emersi dalle ultime statistiche della Fondazione Agnelli e i dati elaborati dal dipartimento di chimica in merito agli esiti a distanza dei diplomati nell'indirizzo chimico) mostrano i buoni esiti dei diplomati dell’istituto Cannizzaro negli studi universitari. Negli ultimi dati della Fondazione Agnelli, i diplomati del Cannizzaro sono al primo posto negli esiti universitari tra i diplomati degli istituti tecnici industriali di tutta la provincia di Milano. Anche il tasso di iscrizione all’università, pari al 50%, è di dieci punti percentuali superiore a quello della media degli istituti tecnici della Regione, mentre il tasso di immatricolati che supera il I anno è del 38%, contro la media lombarda del 27 % (fonte Eduscopio). Come emerge dalle statistiche, anche gli esiti a livello occupazionale sono molto buoni: considerando la percentuale di studenti che prosegue gli studi, emerge dai dati relativi agli studenti inseriti nel mondo del lavoro che il tasso di occupazione è pressoché del 100% dei ragazzi che non hanno proseguito gli studi.

Interessante anche il dato relativo al tempo medio di attesa prima di trovare lavoro: nettamente superiore alla media la percentuale di studenti diplomati nel 2010 e nel 2011 che hanno trovato lavoro in un tempo minore o uguale a due mesi.

pagina 36

La corrispondenza tra titolo di studi ed occupazione è andata calando nel corso del triennio considerato a causa della crisi economica che ha penalizzato maggiormente, nel territorio di riferimento della scuola, il settore industriale e il settore dei servizi: da qui un incremento di impieghi nel settore commerciale.

La debolezza degli esiti universitari nell’ambito sociale è fisiologica, dal momento che nel piano di studi dell’istituto tecnico industriale non vi sono discipline specifiche oltre alla storia

Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola favorisce il successo degli studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.

Per le scuole del I ciclo - La scuola non monitora i risultati a distanza degli studenti oppure i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio non sono soddisfacenti: una quota consistente di studenti o specifiche tipologie di studenti incontra difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e/o abbandona gli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola non monitora i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' inferiore a quello medio provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono molto bassi (la mediana dei crediti conseguiti all'universita' dai diplomati dopo 1 e 2 anni e' inferiore a 20 su 60).

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono sufficienti: diversi studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e/o abbandonano gli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola non raccoglie in modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' nella media o di poco inferiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono mediocri (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' compresa tra 20 e 30 su 60).

Situazione della scuola 1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4-

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Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 di universita' anni e' almeno 30 su 60).

pagina 37

5 - Positiva

6Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorso successivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono molto positivi (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' superiore a 40 su 60).

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Gli esiti a distanza sono uno dei maggiori punti di forza della scuola. Questo è conseguenza della qualità dell’insegnamento, da un lato, e dalle strategie che la scuola mette in campo per gli studenti: esperienze di alternanza scuola-lavoro in corso d’anno e nei mesi estivi, attivazione dei percorsi di Garanzia Giovani e Placement, consolidamento continuo della partnership con numerose aziende del territorio.

Il margine di miglioramento può essere rivolto ad un ulteriore incremento della percentuale di studenti che si iscrivono all’università e che conseguono un elevato numero di crediti nei primi due anni di studi. Importante è l’orientamento in entrata: è molto elevata la percentuale di studenti che si iscrivono dopo avere concluso l’esame di scuola secondaria di primo grado con il punteggio minimo. Ciò fa incrementare il numero di studenti che non vengono ammessi alla classe successiva, con il risultato di avere un numero basso di diplomati.

Quanto al lavoro, la rete dei imprese con cui la scuola collabora è in continua evoluzione e l’attivazione recente del percorso IFTS potrebbe aprire ulteriori possibilità lavorative per gli studenti e soprattutto una maggiore coerenza tra gli studi seguiti e il tipo di occupazione successivo al diploma.

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3A Processi - Pratiche educative e didattiche 3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione Subarea: Curricolo e offerta formativa 3.1.a Curricolo 3.1.a.1 Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-TECNICO

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Basso grado di presenza 37,1 22,6 Medio - basso grado di 10 6,2 presenza Medio - alto grado di presenza 24,3 33,3 Alto grado di presenza 28,6 37,9 Basso grado di presenza

Riferimento Nazionale % 25,6 6,8 27,4 40,3

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3.1.a.2 Aspetti del curricolo presenti-TECNICO

opzione Curricolo di scuola per italiano Curricolo di scuola per matematica Curricolo di scuola per la lingua inglese Curricolo di scuola per scienze Curricolo di scuola per altre discipline Curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali Profilo delle competenze da possedere in uscita dalla scuola Quota del monte ore annuale per la realizzazione di discipline e attivita' autonomamente scelte dalla scuola Altro

Istituto:MITF13000Q - Aspetti del curricolo presenti-TECNICO Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti) No

57,1

72,8

71,4

No

62,9

75,4

70,6

No

64,3

76,4

70,6

No

55,7

73,3

68

No

58,6

72,3

67,4

No

34,3

46,2

49,6

No

64,3

70,3

72

No

18,6

23,1

26

Si

17,1

11,3

12

Domande Guida A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuate anche le competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attivita'?

Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola ha iniziato nel corso dell'anno scolastico 2014/15 ad elaborare un curricolo d'istituto. Le proposte sono: elaborazioni dell’orario su base bisettimanale per i laboratori del biennio, spostamento, all’interno dell’indirizzo “informatica” di un’ora settimanale di compresenza docente teorico/ITP dalla classe quinta alla classe terza. Nell’anno 2015/16 su due classi prime parallele si sperimenterà il metodo delle classi aperte, con scambi di studenti per livelli, in modo da recuperare le carenze, da un lato, e potenziare le eccellenze dall’altro. Alcuni dipartimenti, già negli anni precedenti, hanno fissato in modo trasversale tra le diverse classi gli obiettivi di conoscenze/abilità e competenze da raggiungere. L’uniformità di metro di giudizio sul comportamento tra i diversi consigli di classe è una valutazione condivisa delle competenze trasversali di cittadinanza. La maggior parte dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa s pongono l’obiettivo di accrescere nei ragazzi delle competenze spendibili sia nella prosecuzione degli studi in ambito universitario sia nel mondo del lavoro. Per alcuni progetti, come ad esempio alternanza scuola lavoro, tali obiettivi sono formalizzati e valutabili.

Subarea: Progettazione didattica

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La mancanza di stabilità della figura dirigenziale, concretizzatasi nell’avvicendamento di ben tre dirigenti scolastici reggenti nei quattro anni scolastici dal 2010/11 al 2013/14, è indubbiamente la principale causa della completa mancanza di un curricolo d’istituto. Sebbene la scuola garantisca ai propri diplomati una solida preparazione sia nelle discipline generali sia nelle discipline d’indirizzo, manca la definizione di un curricolo che chiarisca e pubblicizzi le peculiarità delle competenze in uscita degli studenti del Cannizzaro.

Anche all’interno della maggior parte dei numerosi progetti di ampliamento dell’offerta formativa manca una chiara definizione degli obiettivi in termini di capacità e competenze da raggiungere e, possibilmente, da valutare alla conclusione dell’attività svolta.

In conclusione, la prassi generalmente segue e persegue degli obiettivi concreti: manca l’evidenza scritta e pubblicizzata degli stessi.

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pagina 40

3.1.c Progettazione didattica 3.1.c.1 Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica -TECNICO

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica -TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Basso grado di presenza 4,3 2,6 Medio - basso grado di 27,1 23,6 presenza Medio - alto grado di presenza 32,9 36,9 Alto grado di presenza 35,7 36,9 Medio-alto grado di presenza

Riferimento Nazionale % 4,7 21,2 37,9 36,3

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pagina 41

3.1.c.2 Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-TECNICO

opzione

Istituto:MITF13000Q - Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-TECNICO Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

Utilizzo di modelli comuni a tutta la scuola per la progettazione didattica Progettazione di itinerari comuni per specifici gruppi di studenti Programmazione per classi parallele Programmazione per dipartimenti disciplinari o per ambiti disciplinari Programmazione in continuita' verticale Definizione di criteri di valutazione comuni per le diverse discipline Progettazione di moduli o unita' didattiche per il recupero delle competenze Progettazione di moduli o unita' didattiche per il potenziamento delle competenze Altro

Si

84,3

87,7

85,3

No

88,6

87,7

71,7

Si

60

67,7

65,2

Si

94,3

94,4

94,6

Si

47,1

51,8

45,8

Si

81,4

85,6

89,5

No

47,1

50,3

58,9

No

38,6

37,9

48,8

No

12,9

12,8

8,3

Domande Guida Nella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Per quali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Nella scuola vi sono i dipartimenti che, tra le altre funzioni, si occupano della progettazione didattica per classi parallele, oltre che della continuità in verticale tra primo e secondo biennio e tra secondo biennio e quinto anno. I dipartimenti si riuniscono all’inizio dell’anno scolastico ed in un paio di altre date, l’ultima delle quali in aprile. Per tutti i dipartimenti vi è una definizione degli obiettivi comuni all’inizio dell’anno scolastico e una verifica nelle riunioni successive del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Mancano degli obiettivi prefissati che siano connessi al curricolo di scuola, non essendo ancora stato elaborato in modo completo questo documento da parte del collegio dei docenti.

Non vi è un sistema di monitoraggio degli esiti raggiunti in termini di competenze: sarebbe un utile strumento di lavoro, anche perché darebbe ai docenti la possibilità di modificare, anche in itinere, la progettazione didattica.

Subarea: Valutazione degli studenti 3.1.d Presenza di prove strutturate per classi parallele 3.1.d.1 Prove strutturate in entrata-TECNICO Prove strutturate in entrata-TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % 27,1 28,2

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Nessuna prova Prove svolte in 1 o 2 discipline Prove svolte in 3 o più discipline

Riferimento Nazionale % 28,2

24,3

20,5

15,6

48,6

51,3

56,2

Prove svolte in 1 o 2 discipline

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 42

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pagina 43

3.1.d.2 Prove strutturate intermedie-TECNICO Prove strutturate intermedie-TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % 60 58,5

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Nessuna prova Prove svolte in 1 o 2 discipline Prove svolte in 3 o pi첫 discipline

Riferimento Nazionale % 67,6

24,3

20

12,7

15,7

21,5

19,7

Nessuna prova

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pagina 44

3.1.d.3 Prove strutturate finali-TECNICO

Validi

Nessuna prova Prove svolte in 1 o 2 discipline Prove svolte in 3 o più discipline

Prove strutturate finali-TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % 58,6 54,4

Riferimento Nazionale % 62,6

17,1

20,5

13,8

24,3

25,1

23,6

Situazione della scuola: MITF13000Q

Nessuna prova

Domande Guida Quali aspetti del curricolo sono valutati?

Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini di scuola e' piu' frequente l'uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto e' diffuso il loro utilizzo?

La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Il dipartimento di matematica predispone ad ogni avvio dell’anno scolastico una prova di ingresso strutturata per tutte le classi prime. La finalità è valutare le conoscenze, abilità e competenze in matematica alla fine del primo ciclo di istruzione e calibrare gli interventi di livellamento iniziale per compensare le lacune e predisporre l’avvio della progettazione didattica. I criteri di correzione di tali prove sono comuni tra i diversi docenti. Lo stesso procedimento è avvenuto, in alcuni anni scolastici, anche per inglese e italiano. Gli interventi di recupero sino all’anno scolastico sono stati effettuati tramite corsi di recupero pomeridiani alla fin del primo trimestre, e mediante i corsi di recupero estivi per gli studenti con il giudizio sospeso.

Nell’anno scolastico 2014/15 si è dato ampio spazio all’effettuazione degli sportelli pomeridiani, mentre i corsi di recupero sono stati programmati solo per il periodo estivo. La scuola ha elaborato i criteri generali di valutazione all’interno del POF.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Manca una progettazione di prove strutturate per classi parallele sia in itinere sia a conclusione dell’anno scolastico. Non vi sono, pertanto, dei criteri comuni di correzione delle prove e di valutazione, nello specifico. Manca un metro di valutazione del valore aggiunto della scuola rispetto ai livelli di partenza, permanendo il tradizionale raffronto tra i livelli raggiunti dagli studenti e predeterminati livelli di riferimento consolidati nel tempo. Non sono state effettuate, sino ad ora, prove autentiche né vi è un definito metodo di valutazione delle competenze.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualitĂ : La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi.

La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si e' limitata a riportare nel POF i criteri presenti nei documenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono stati definiti profili di competenze che gli studenti dovrebbero acquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sono definiti in modo chiaro. Non sono definiti obiettivi di apprendimento comuni per classi parallele o per ambiti disciplinari. Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo da pochi insegnanti o per poche discipline.

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo, rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo piu' approfondito. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti con il progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere deve essere migliorata.

Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personale interno e' coinvolto in misura limitata. La progettazione didattica periodica viene condivisa da un numero limitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti non viene effettuata in maniera sistematica.

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.

Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e' una pratica frequente ma andrebbe migliorata.

Situazione della scuola

1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

45 - Positiva

6-

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La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, declinando le competenze disciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gli insegnanti utilizzano come strumento di lavoro per la programmazione delle attivita' didattiche. Il curricolo si sviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogni formativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativo di istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione molto chiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.

Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in maniera diffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimento specifici ed effettuano sistematicamente una progettazione didattica condivisa. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati per la valutazione degli studenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.).

L'utilizzo di prove strutturate comuni e' sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente si incontrano per riflettere sui risultati degli studenti. C'e' una forte relazione tra le attivita' di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati in modo sistematico per ri?orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.

pagina 46

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Vi sono indubbiamente delle criticità su cui lavorare nella definizione del piano di miglioramento. Troppo esigui sono ancora gli aspetti del curricolo d’istituto stabiliti nel POF. La definizione e soprattutto la valutazione delle competenze deve essere maggiormente strutturata. Vi sono opportunità di sviluppo delle competenze anche tramite attività di ampliamento dell’offerta formativa, ma è necessario un maggior raccordo tra la progettazione didattica curricolare e tali attività. La scuola è positivamente impegnata in attività importanti e formative, quali l’alternanza scuola-lavoro e l’impresa formativa simulata, ma spesso tali impegni sono da alcuni docenti ancora vissuti come una sottrazione di tempo-scuola necessario per completare i programmi prestabiliti. E’ quindi da cercare una maggiore condivisione all’interno dei consigli di classe su queste attività, divenute fondamentali nel panorama scolastico attuale che ricerca un’importante sinergia con il mondo del lavoro, ferma restando la consapevolezza che per affrontare un Esame di Stato che è ancora prevalentemente impostato e valutato come un esame di conoscenze e di abilità, sia necessario ancora garantire una continuità di attività in classe per i docenti delle discipline teoriche. Da ampliare i raccordi anche all’interno dei dipartimenti per una progettazione didattica condivisa e flessibile, oltre che tra i diversi dipartimenti per la definizione e la valutazione delle competenze trasversali. La sperimentazione delle classi aperte, deliberata per due classi prime dell’anno scolastico 2015/16, potrebbe essere una ‘iniziativa interessante sia per il recupero sistematico delle lacune sia per la valorizzazione delle eccellenze.

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 47

3A.2 Ambiente di apprendimento Subarea: Dimensione organizzativa 3.2.a Durata delle lezioni 3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-TECNICO

Validi Situazione della scuola: MITF13000Q

Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-TECNICO Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Orario standard 57,1 62,6 Orario ridotto 11,4 10,8 Orario flessibile 31,4 26,7 Orario standard

Riferimento Nazionale % 50,6 11,9 37,5

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 48

3.2.b Organizzazione oraria 3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-TECNICO

opzione

Istituto:MITF13000Q - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-TECNICO Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di Situazione della scuola: scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la MITF13000Q modalità) modalità) modalità)

In orario extra-curricolare In orario curricolare, nelle ore di lezione In orario curricolare, facendo ore non di 60 min.

In orario curricolare, utilizzando il 20% del curricolo di scuola Sono attivita' non previste per questo a.s.

Si

97,1

94,4

93,7

Si

38,6

46,2

39,4

No

0,0

1,0

3,1

No

2,9

8,2

8,7

No

1,4

2,1

2,6

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 49

3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-TECNICO Istituto:MITF13000Q - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-TECNICO Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di Situazione della scuola: opzione scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la MITF13000Q modalità) modalità) modalità) In orario extra-curricolare In orario curricolare, nelle ore di lezione In orario curricolare, facendo ore non di 60 min.

In orario curricolare, utilizzando il 20% del curricolo di scuola Sono attivita' non previste per questo a.s.

Si

97,1

93,8

91,4

Si

91,4

89,7

83,4

No

2,9

3,1

4,4

No

1,4

3,1

5,8

No

0

0

0,2

Domande Guida In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?

Gli studenti hanno pari opportunita' di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misura minore)?

In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attivita' scientifiche, materiali per le attivita' espressive, ecc.)?

In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento? L'articolazione dell'orario scolastico e' adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola individua un docente ITP responsabile per ogni laboratorio; i materiali vengono aggiornati, compatibilmente con le risorse disponibili. Nel corso dell’anno scolastico 2014/15 sono stati aggiornati i laboratori dell’indirizzo informatica, oltre al laboratorio di informatica del biennio. Per tutte le classi vi è identica accessibilità ai laboratori, normalmente a partire dalla fine del mese di settembre sino alla conclusione delle attività didattiche. A partire dall’anno scolastico 2015/16 le ore di laboratorio del biennio relative alle discipline fisica, chimica e disegno verranno abbinate su base bisettimanale, in modo da garantire agli studenti un tempo più proficuo di permanenza nei laboratori. Più della metà delle aule è dotata di LIM e circa 200 studenti hanno in utilizzo un tablet finanziato dal progetto Generazione Web.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) L’esigenza contrattuale dei docenti è il motivo fondamentale della strutturazione dell’orario sulla base di unità di 60 minuti.

In realtà, la maggior parte delle lezioni ha una durata effettiva di 55 minuti, considerando i due intervalli mattutini.

L’articolazione dell’orario scolastico in vigore nell’anno scolastico 2014/15 non è parsa ispirata tanto alle esigenze di apprendimento dei ragazzi, quanto alla necessità di fare incastrare tanti aspetti complessi, quali le compresenze, l’utilizzo dei laboratori, la presenza di due sole palestre e, non da ultimo, i tanti docenti condivisi con altri istituti. Ci si riserva di attendere per un ulteriore giudizio in merito all’efficacia dell’orari dal punto di vista degli apprendimenti, dato che a partire dall’anno scolastico 2015/16 la settimana scolastica sarà su 5 giorni, con un rientro pomeridiano sino alle ore 15:55.

Subarea: Dimensione metodologica Domande Guida La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative?

La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalita' didattiche innovative?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri)

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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La scuola presenta un discreto impiego delle tecnologie per la didattica: una buona percentuale di docenti utilizza abitualmente la LIM e di anno in anno si rinnova il progetto “Classi virtuali” che cura la gestione della piattaforma moodle, ricchissima di materiale didattico. Durante il collegio dei docenti del mese di gennaio, la maggior parte dei professori ha individuato come principale tematica per la propria formazione l’innovazione della didattica. Una decina di insegnanti ha partecipato ad un convegno sulle didattiche innovative. In sintesi, quindi, la scuola presenta un interessante slancio verso la sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento/apprendimento, pur essendo in buona parte legata ancora a modalità trasmissive tradizionali. Da rilevare la sperimentazione della flipped classroom proposta da due docenti neoassunte e realizzata con la collaborazione del docente tutor per l’anno di straordinariato.

pagina 50

Non è stata promossa in modo particolare, né nel corso degli anni precedenti, né nel corso del 2014/15, la collaborazione tra docenti nella realizzazione e nello sviluppo di modalità didattiche innovative. E’ mancata nel corso dell’anno scolastico 2014/15 la programmazione di attività di formazione per i docenti nell’ambito delle didattiche innovative, cosa richiesta dallo stesso collegio dei docenti nel mese di gennaio.

L’adozione di metodologie innovative, così come l’utilizzo della tecnologia, sono ancora troppo lasciate all’iniziativa del singolo docente, mentre appare necessaria una strutturazione della formazione e dell’impiego delle stesse nella didattica del maggior numero possibile di docenti.

Subarea: Dimensione relazionale 3.2.d Episodi problematici 3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di Vandalismo

opzione Nessun episodio Nessun provvedimento Azioni interlocutorie Azioni costruttive Azioni sanzionatorie

Istituto:MITF13000Q % - Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di Vandalismo Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q % 100 n.d. n.d.

48 44,9 44,9 n.d.

33,2 28,7 29,3 n.d.

46,9 44,9 44,2

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Furti

opzione Nessun episodio Nessun provvedimento Azioni interlocutorie Azioni costruttive Azioni sanzionatorie

Istituto:MITF13000Q % - Azioni per contrastare episodi problematici - Furti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % n.d. n.d.

67 56,1 53,1 33 40,5 36,7 n.d.

34,5 37,1

Riferimento Nazionale % 53,2 41,2 40,1

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Comportamenti Violenti Istituto:MITF13000Q % - Azioni per contrastare episodi problematici - Comportamenti Violenti Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q % Nessun episodio n.d.

Nessun provvedimento n.d.

Azioni interlocutorie 44 41,7 41,8 43,5 Azioni costruttive 22 28 28,3 27,9 Azioni sanzionatorie 33 34,9 36,4 36,6 3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite Istituto:MITF13000Q % - Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q % Nessun episodio n.d.

Nessun provvedimento n.d.

Azioni interlocutorie 38 43,8 44,7 47,3 Azioni costruttive 25 27,5 26,9 27,2 Azioni sanzionatorie 38 40,3 39,4 38,4

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pagina 51

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pagina 52

3.2.d.2 Studenti sospesi per anno di corso

opzione Percentuale di studenti sospesi - 1° anno Percentuale di studenti sospesi - 2° anno Percentuale di studenti sospesi - 3° anno Percentuale di studenti sospesi - 4° anno Percentuale di studenti sospesi - 5° anno

Istituto:MITF13000Q % - Studenti sospesi per anno di corso Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q %

Riferimento Nazionale %

0

5,3

4,9

4,2

0

3,4

3,5

3,4

0

2,1

2,2

2,3

0

1,8

1,7

1,8

0

0,6

0,5

0,6

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 53

3.2.d.3 Studenti entrati alla seconda ora

opzione Ingressi alla seconda ora su 100 studenti

Istituto:MITF13000Q % - Studenti entrati alla seconda ora Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 21,59

35,2

26,8

Riferimento Nazionale % 30,7

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 54

3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti

MITF13000Q MILANO LOMBARDIA ITALIA

Indirizzo Istituto Tecnico

3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti 2013-2014 I anno di corso II anno di corso III anno di corso 53,2 41,5 45,9 80,7 75,2 76,1 69,6 67,4 69,4 110,8 106,9 110,6

IV anno di corso 39,3 85,4 77,3 116,2

Domande Guida In che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?

La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilita', attivita' di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', collaborazione e lo spirito di gruppo, ecc.)? Queste attivita' coinvolgono gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Indiscusso punto di forza della scuola è la tipologia di utenza.

Si tratta di un’utenza prevalentemente tranquilla, generalmente motivata e disponibile anche alle proposte della scuola per attività extra-curricolari. Nel confronto con l’utenza di altri istituti tecnici industriali della Città Metropolitana di Milano, gli studenti del Cannizzaro presentano meno problematiche comportamentali. Ciò è attestato anche dai numeri di ritardi e assenze, tutti sotto le medie. Ciononostante, l’assenza assoluta di provvedimenti disciplinari a carico degli studenti nel corso dell’anno scolastico 2013/14 non è ascrivibile ad un’irreprensibilità totale del comportamento degli alunni, quanto ad una mancata volontà da parte della dirigenza di intervenire nei confronti dei comportamenti sanzionabili.

Nel corso dell’a.s. 2014/15, a seguito dell’approvazione di un Regolamento d’Istituto più rigido e all’azione di stimolo ad una maggiore severità operata dal DS nei confronti di consigli di classe, ci sono stati circa venti provvedimenti disciplinari. E’ comunque un numero basso, rispetto alle percentuali di riferimento. Aldilà dell’aspetto sanzionatorio, il rispetto delle regole viene promosso ad opera dei coordinatori di classe con la lettura e la condivisione del Regolamento all’inizio dell’anno scolastico. La responsabilizzazione dei ragazzi è uno dei fondamentali obiettivi della scuola, come esplicitato anche dal nuovo patto educativo di corresponsabilità approvato il 9 settembre 2014.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Pochissime sono state, nel corso dell’anno scolastico 2014/15, le occasioni per formare gli alunni sulla legalità. Mancano anche delle azioni strutturate per promuovere le competenze sociali e civiche. Oltre alla valutazione del comportamento in classe e a scuola in generale non vi sono altri strumenti di valutazione delle competenze di cittadinanza.

La difficoltà di riorientamento per gli studenti che, già all’inizio dell’anno scolastico, si mostrano a disagio può essere fonte di problematiche disciplinari, in quanto spesso la non motivazione a stare in classe porta a comportamenti al di fuori delle regole.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.

L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali non ci sono o sono usati solo da una minoranza di studenti. La scuola non incentiva l'uso di modalita' didattiche innovative, oppure queste vengono adottate in un numero esiguo di classi. Le regole di comportamento non sono definite. I conflitti non sono gestiti o sono gestiti ricorrendo a modalita' non efficaci.

L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmente alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialita'. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita' didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se non sempre le modalita' adottate sono efficaci.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.

La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace.

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati con frequenza elevata in tutte le classi.

La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative.

Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti come attivita' ordinarie in classe.

La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attivita' relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalita' che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilita'.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Gli spazi laboratoriali sono ampiamente utilizzati dalle classi, in alcuni casi anche in misura maggiore rispetto a quanto previsto dall’orario delle lezioni. Vi è un discreto utilizzo delle tecnologie, con un ampio spazio di miglioramento, che potrà avvenire attraverso interventi di formazione dei docenti e monitoraggio degli apprendimenti da parte degli alunni. C’è una richiesta di investimento sulle didattiche innovative, che, pur non essendo ancora stato effettuato, sarà tra le priorità del prossimo anno scolastico. Nell’ambito delle didattiche innovative, possono trovare anche un loro spazio di sviluppo importanti competenze chiave di cittadinanza, quali la collaborazione, la comunicazione, la capacità di lavorare in gruppo, etc.

Le regole di comportamento sono generalmente condivise e gli episodi problematici son stati, fino ad ora, in un numero ridotto.

E’ necessario tuttavia promuovere l’aspetto formativo delle sanzioni disciplinari, anche attraverso accordi con realtà locali in cui gli studenti sospesi possano sviluppare un maggiore senso di responsabilità. Analogamente, è importante realizzare interventi preventivi, organizzando incontri sulla legalità con le forze dell’ordine, conferenze con magistrati, etc.

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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3A.3 Inclusione e differenziazione Subarea: Inclusione 3.3.a Attivita' di inclusione 3.3.a.1 Azioni attuate per l'inclusione Azioni attuate per l'inclusione Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Nessuna o una azione fra quelle indicate Due o tre azioni fra quelle indicate Quattro o cinque azioni fra quelle indicate

15,5

14,8

22,2

69,8

65,4

63,9

14,7

19,8

13,9

Nessuna o una azione fra quelle indicate

Domande Guida La scuola realizza attivita' per favorire l'inclusione degli studenti con disabilita' nel gruppo dei pari? Queste attivita' riescono a favorire l'inclusione degli studenti con disabilita'?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sono efficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarita'?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sono aggiornati con regolarita'?

La scuola realizza attivita' di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire l'inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire il successo scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attivita' su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversita'? Qual e' la ricaduta di questi interventi sulla qualita' dei rapporti tra gli studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Per l’inclusione, la scuola attua specifiche azioni esplicitate nel PAI. La pianificazione è curata dal GLI, presieduto dal DS e costituito da FS per l’inclusione, docenti curriculari con esperienza specifica, insegnanti di sostegno e genitori. Fulcro degli interventi per gli studenti DVA e BES è la formulazione di PEI e PDP, previa consultazione di referenti medici e famiglia, coinvolgendo, per i casi più delicati, FS e DS. Nella formulazione dei PEI e dei PDP intervengono anche i docenti curriculari. Strategie e metodologie didattiche si adattano al profilo dello studente, con debita attenzione alle misure dispensative ed agli strumenti compensativi. Il GLI garantisce sempre il proprio supporto. La didattica inclusiva è favorita dalla dimensione laboratoriale e dalle TIC. Si effettuano regolari monitoraggi e si riaggiornano i piani se necessario. Per maggiore inclusività, gli studenti DVA partecipano alle attività extracurriculari della scuola.

La percentuale di stranieri è bassa: non vi sono quindi particolari attività di accoglienza. Partecipano ad attività extracurriculari come CannizzaroTV. Per i neo-immigrati i CdC formulano i PDP. Nell’a.s.14/15 la scuola ha aderito ad una rete che, tra l’altro, ha predisposto percorsi di lingua italiana tenutisi in un’altra scula di Rho. La comunicazione per l’area Inclusione è efficace, tramite un indirizzo e-mail gestito dalla FS. Vi sono iniziative di raccordo tra secondarie di 1° e 2° grado per il passaggio degli alunni DVA

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Tra le criticità emerge la mancanza di personale docente con titolo specifico e, quindi, con formazione sistematica in tema di tematiche correlate all’area in oggetto. Solo nel corso dell’anno scolastico 14/15 l’organico della scuola ha visto la presenza di un docente di sostegno con titolo specifico, tra l’altro non in effettivo servizio. Anche la scarsa di continuità relativa al personale docente di sostegno non ha consentito di portare avanti una progettualità a lungo termine. Non in tutti i docenti curriculari si riscontra, in termini didattici, una spontanea propensione allo sviluppo di pratiche inclusive che possano rendere ancora più efficaci gli interventi pianificati nei PEI e nei PDP. A ciò contribuisce, senz’altro, la non consolidata esperienza della scuola in tale ambito. Per quanto emerga un fattivo spirito di collaborazione e di operatività, la flessibilità progettuale ed organizzativa, che la gestione capillare ed efficace dei BES richiede, non risulta ancora pienamente acquisita. Per quanto riguarda, nello specifico, i PEI e i PDP, va dedicata più puntuale attenzione alle modalità di monitoraggio delle azioni in esse pianificate e formalizzate. Da intensificare, senz’altro, le occasioni di formazione e di confronto al fine anche di promuovere, in ogni componente del sistema, studenti inclusi, una autentica mentalità inclusiva che metta l’altro nelle condizioni di realizzare al meglio il proprio potenziale.

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Subarea: Recupero e potenziamento 3.3.b Attivita' di recupero 3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole

MITF13000Q Totale Istituto MILANO LOMBARDIA ITALIA

3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole 2013-2014 Num.Tot.Corsi Attivi Num.Tot.Ore Corsi 0 0 8,7 9,0 6,9

0 0 70,2 71,7 63,2

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3.3.b.2 Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-TECNICO

opzione

Istituto:MITF13000Q - Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-TECNICO Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'interno delle classi Gruppi di livello per classi aperte Sportello per il recupero Corsi di recupero pomeridiani Individuazione di docenti tutor Giornate dedicate al recupero Supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti Altro

No

44,3

53,8

57

No

12,9

13,8

13

Si No No Si

70 78,6 31,4 60

74,4 78,5 23,6 57,9

59,1 75,7 16,7 57,8

No

31,4

29,7

23,3

No

31,4

28,7

22,6

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3.3.c Attivita' di potenziamento 3.3.c.1 Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-TECNICO

opzione

Istituto:MITF13000Q - Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-TECNICO Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

Gruppi di livello all'interno delle classi Gruppi di livello per classi aperte Partecipazione a gare o competizioni interne alla scuola Partecipazione a gare o competizioni esterne alla scuola Giornate dedicate al recupero e al potenziamento Partecipazione a corsi o progetti in orario curricolare Partecipazione a corsi o progetti in orario extracurricolare Altro

No

27,1

33,8

38

No

7,1

9,7

10,6

Si

40

50,8

49,3

Si

84,3

86,7

81,8

No

31,4

35,9

40,3

Si

67,1

67,2

64,3

Si

84,3

85,6

87,2

No

8,6

9,7

10,2

Domande Guida Quali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d'aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati?

Quanto e' diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Per far fronte alle difficoltà di apprendimento, oltre alla modalità recupero in itinere, messa in atto dai singoli docenti, la scuola attiva specifiche attività di recupero. A fine trimestre, si predispone un tempo di sospensione didattica (10 giorni): in orario curriculare, si propongono attività di recupero e/o di potenziamento. Tali interventi finora sono stati effettuati nelle singole classi a cura dei singoli docenti. Nell’ a.s. 15/16, si avvierà, su due classi prime, la modalità “classi aperte” che consentirà di gestire con maggiore efficacia sia i recuperi sia il potenziamento. Per supportare con continuità gli studenti, la scuola attiva sportelli didattici a cui lo studente accede su spontanea iniziativa: si facilitano così i processi di autovalutazione. Anche i corsi di recupero estivi hanno debito spazio. La loro realizzazione, diversamente da quanto si evince dai dati riportati, ha avuto luogo anche nell’a.s. 13/14 per un totale di 180 ore. La partecipazione a competizioni sia interne sia esterne alla scuola è una via consolidata per valorizzare le eccellenze, con risultati talora brillanti. Nel corso dell’a.s.

14/15, nell’ambito del progetto “ABC digital”, sono stati coinvolti studenti per tenere lezioni ad utenti esterni. Alcuni docenti valorizzano le eccellenze attraverso il tutoraggio tra pari o l’attribuzione di compiti di responsabilità. Per dare ulteriori stimoli al miglioramento, a fine anno scolastico, sono stati premiati gli studenti più meritevoli.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Tra le criticità, si rileva la non sempre efficacia, in termini di ricaduta, degli interventi di recupero messi in atto: a fronte di un considerevole impiego di risorse in tale direzione, i risultati talora appaiono non in linea con le aspettative.

Inoltre, in alcuni casi, non si dà lo giusto spazio al potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari: l’esigenza di attuare interventi più sistematici per gli studenti con difficoltà di apprendimento non di rado ha la priorità anche a fronte di contesti classe sempre più complessi.

Le nuove modalità di gestione didattica, che facilitano la diversificazione dei percorsi di apprendimento, non costituiscono ancora un’acquisizione consapevole da parte di tutto il personale docente.

Solo alcuni docenti attuano pratiche didattiche in grado di favorire, anche nel tradizionale contesto classe, una più capillare attenzione ai diversi stili e tempi di apprendimento degli studenti.

In tale prospettiva, dovrebbero trovare un più significativo utilizzo anche gli strumenti didattici multimediali e le risorse digitali a partire da quelle messe a disposizione dai manuali in adozione.

Non ultimo, la riduzione dei fondi MOF, a fronte di una folta proposta progettuale della scuola oltre che di un impegno sempre maggiore per figure funzionali alla didattica quali i coordinatori di classe, non permette una pianificazione maggiore di attività finalizzate al recupero delle carenze.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualitĂ : La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.

Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantire l'inclusione degli studenti che hanno specifici bisogni formativi.

La scuola non dedica sufficiente attenzione ai temi interculturali. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' assente o insufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsi differenziati in poche classi, senza forme di coordinamento delle attivita' a livello di scuola.

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono sufficienti. La qualita' degli interventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusione e' in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gli obiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definiti e il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedica un'attenzione appena sufficiente ai temi interculturali. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' sufficientemente strutturata a livello di scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sono poco specifici e non sono presenti forme di monitoraggio e valutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello di scuola.

Situazione della scuola

1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita' didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversita' culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita' didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di cio', se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il rispetto delle diversita'. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' ben strutturata a livello di scuola; le attivita' rivolte ai diversi gruppi di studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalita' di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula.

5 - Positiva

67 - Eccellente

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Motivazione del giudizio assegnato L’ITIS Cannizzaro già negli scorsi anni scolastici aveva avviato dei percorsi virtuosi di inclusione scolastica. Tuttavia, mancava una sistematizzazione dei processi, conseguenza dell’instabilità della figura dirigenziale, oltre che dell’assenza di docenti di sostegno di ruolo. Oltre a ciò, non da ultimo, il fatto di essersi affacciata in tempi molto più recenti rispetto ad altri istituti sul vasto panorama del disagio scolastico ha rallentato il diffondersi tra il personale di una vera e propria cultura dell’inclusione.

Questa è la doverosa premessa per rilevare che in un solo anno scolastico si sono fatti enormi passi avanti, grazie al superamento di alcune delle condizioni precedentemente enucleate, ma soprattutto in virtù di un enorme lavoro portato avanti nel corso dei mesi dalla FS per l’inclusione e da tutta la commissione da lei coordinata. Il margine di miglioramento è ancora molto ampio: dopo un anno scolastico di impostazione razionale e sistematica dei processi, sarà possibile affinare delle metodologie di monitoraggio in itinere e di flessibilità dei piani didattici in funzione dell’evoluzione dell’alunno e della sua risposta agli stimoli.

La prevedibile stabilizzazione dei docenti di sostegno potrà dare un importante contributo alla continuità degli interventi didattici. Inoltre, la cultura dell’inclusione si sta diffondendo, e la formazione adeguata ed incisiva che verrà proposta nei primi giorni del prossimo anno scolastico potrà solo accelerare il progresso fin qui realizzato. In merito al recupero, il margine di miglioramento può essere altrettanto importante: l’ottica si deve spostare sul “prevenire” l'insuccesso piuttosto che “tamponare” le lacune successivamente. Anche in questo ambito, la formazione prevista per il prossimo anno scolastico, incentrata sulle nuove metodologie didattiche e sull’utilizzo proficuo delle tecnologie, si auspica possa contribuire alla riduzione del numero di studenti con esiti scolastici insufficienti.

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3A.4 Continuita' e orientamento Subarea: Continuita' 3.4.a Attivita' di continuita' 3.4.a.1 Azioni attuate per la continuita'

opzione Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II grado per scambio di informazioni utili alla formazione delle classi Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II grado per definire le competenze in uscita e in entrata Visita della scuola da parte degli studenti della secondaria di I grado Attivita' educative per studenti della secondaria di I grado con insegnanti della secondaria di II grado Attivita' educative comuni tra studenti della secondaria di I e II grado Trasmissione dalla secondaria di I grado alla secondaria di II grado di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli studenti Altro

Istituto:MITF13000Q - Azioni attuate per la continuita' Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

No

31,8

29,9

40,4

No

15,5

18,6

20,5

Si

96,1

98

98,5

Si

70,5

69,8

65,9

No

38

43

41,5

Si

31

39,8

32,3

No

24

23,8

21,4

Domande Guida Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi?

Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuita' educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

Gli interventi realizzati per garantire la continuita' educativa sono efficaci?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri)

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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L’orientamento, nella città di Rho, è realizzato, oltre che dalle singole scuole nella loro autonomia, anche con il contributo di IREP, istituto che coordina le azioni di orientamento tra la secondaria di I grado e la secondaria di II grado. Nei mesi di ottobre/novembre, IREP organizza dei ministage di due mattinate per gli alunni delle terze medie delle scuole di Rho e di Pero: gli alunni vengono accompagnati dai professori in servizio, che seguono la presentazione delle scuole superiori, in cui poi i ragazzi permangono a sperimentare due mattinate di frequenza dei diversi istituti del territorio. E’ un momento importante, anche perché coinvolge i docenti della secondaria di I grado che entrano in contatto con le scuole secondarie di II grado e riescono, di conseguenza, ad avere una maggiore consapevolezza anche in fase di consiglio orientativo. Anche il Cannizzaro gestisce autonomamente dei ministage per tutti gli alunni dell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado che ne facciano richiesta, con la medesima finalità di una presa di contatto consapevole con la scuola.

Negli ultimi mesi si sono organizzati degli incontri con i docenti delle scuole secondarie di primo grado per garantire la continuità educativa agli alunni DVA. In merito alla formazione delle classi, i criteri stabiliti nel POF tengono in considerazione la valutazione di comportamento e l’esito finale degli alunni all’Esame di Stato del primo ciclo.

Mancano delle azioni dirette tra i docenti del Cannizzaro e i docenti delle scuole secondarie di primo grado. Non vi sono, quindi, interventi specifici per garantire a tutti la continuità educativa, né qualche strumento per il monitoraggio dei risultati scolastici nel passaggio tra i due cicli. La partecipazione ai ministage, momento estremamente importante per la scelta, presenta tuttavia il rischio che l’alunno rimanga affascinato dalle attività laboratoriali e proceda poi alla decisine senza la dovuta consapevolezza delle difficoltà che potrà incontrare.

Nel raccordo che si realizza in merito agli alunni DVA è emersa, in alcuni casi, una scarsa consapevolezza nei docenti della scuola secondaria di I grado e nelle famiglie in merito alle difficoltà dell’inizio della scuola secondaria di II grado. Al punto che in più di un caso si è personalmente dovuto insistere affinché le famiglie confermassero la richiesta di mantenere un insegnante di sostegno, laddove invece era stato addirittura consigliato dagli insegnanti della scuola di provenienza di rinunciare al supporto didattico, proprio in concomitanza con il salto tra il primo ed il secondo ciclo. Questa mancanza di consapevolezza in merito alle difficoltà concettuali che fin dal primo anno i ragazzi si trovano a dover affrontare in un istituto tecnico industriale a volte è la premessa di un inevitabile insuccesso.

Subarea: Orientamento 3.4.b Attivita' di orientamento 3.4.b.1 Azioni attuate per l'orientamento

opzione Percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni Collaborazione con soggetti esterni per le attivita' di orientamento Utilizzo di strumenti per l'orientamento Presentazione agli studenti dei diversi corsi di studio universitari e post diploma Monitoraggio degli studenti dopo l'uscita della scuola Incontri individuali degli studenti con i docenti referenti per l'orientamento per ricevere supporto nella scelta del corso di studi universitario o post diploma Attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali Altro

Istituto:MITF13000Q - Azioni attuate per l'orientamento Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% Situazione della scuola: scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli MITF13000Q aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti) Si

47,3

49,7

48,3

No

67,4

72,4

61,2

No

38,8

45,1

41,4

Si

96,9

95,3

96,3

No

32,6

34,9

28,4

Si

48,8

49,4

56

Si

82,2

83,1

82,4

No

25,6

25,3

19,9

Domande Guida La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?

Questi percorsi coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola realizza attivita' di orientamento finalizzate alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo? Queste attivita' coinvolgono le realta' scolastiche/universitarie significative del territorio?

La scuola realizza attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali?

La scuola organizza incontri/attivita' rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico/universitario successivo?

Le attivita' di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

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La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un elevato numero di famiglie e studenti?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Quest’anno si è organizzato un percorso di coaching a cura dell’associazione “La Fucina” di Rho. Rivolta principalmente agli alunni delle classi seconde, l’attività ha avuto lo scopo di aumentare nei 13 ragazzi partecipanti una maggiore consapevolezza di sé, dei propri punti di forza e di debolezza.

In merito all’orientamento in uscita, la scuola organizza visite presso le università, oltre ad attività di alternanza scuola-lavoro presso alcuni atenei, tra cui il Politecnico di Milano. Negli ultimi mesi abbiamo preparato gli studenti per il TOLgame, gioco in preparazione al test di ingresso al Politecnico, retribuendo i docenti a carico del bilancio della scuola.

Numerosi gli interventi realizzati per avvicinare la scuola alla realtà produttiva. In modo particolare gli indirizzi di chimica dei materiali e di biotecnologie ambientali organizzano numerosi incontri con le aziende del territorio, oltre a proficue attività di alternanza scuola-lavoro sia durante l’anno scolastico, sia, soprattutto, nel mese di giugno. Nell’ultimo anno scolastico, anche l’indirizzo di grafica e comunicazione ha intrapreso attività di alternanza scuola-lavoro, così come anche l’indirizzo di informatica. Anche nella prospettiva di proseguire gli studi universitari, le esperienze di alternanza scuola-lavoro sono estremamente importanti per l’acquisizione di competenze proprie del mondo produttivo, oltre che utili ai fini dell’orientamento universitario.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Non vengono realizzate attività quali test di orientamento in uscita per gli studenti diplomandi. Parimenti, non vengono organizzati incontri con le famiglie in merito alla scelta del percorso universitario successivo. Non vi è un monitoraggio in merito al consiglio orientativo in funzione della scelta universitaria. Maggiore attenzione si dedica all’orientamento lavorativo, grazie ai contatti che ha la scuola mantiene con la realtà produttiva del territorio.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualitĂ : La scuola garantisce la continuita' dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.

Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti o insufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' di continuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni, senza forme di coordinamento a livello di scuola.

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazione sufficiente anche se sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi. Le attivita' di orientamento coinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delle attivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche se per lo piu' limitate a presentare i diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studio universitari. La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuola realizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studio universitario, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuole dell'ordine successivo o nelle universita'. La scuola realizza attivita' di orientamento alle realta' produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue il consiglio orientativo della scuola.

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' ben consolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro / all'universita'. La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni di orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelle dell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attivita' didattiche nelle scuole/universita' del territorio.

La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti, tenendo conto di informazioni degli anni precedenti sulla propria popolazione studentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi del territorio. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

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Il margine di miglioramento maggiore vi è riguardo alla continuità tra il primo ed il secondo ciclo. Si sta valutando, soprattutto con il dipartimento di matematica, di organizzare un incontro con i docenti di matematica delle scuole secondarie di primo grado del territorio al fine di progettare un raccordo sulle abilità e sulle competenze degli studenti, al fine di limitare il più possibile i numerosissimi insuccessi in tale disciplina, senza dover abbassare il livello delle abilità e delle conoscenze in uscita, ritenuto fondamentale per la proficua prosecuzione degli studi in ambito universitario.

E’ necessario anche prevedere un monitoraggio degli esiti nel primo anno, raggruppandoli statisticamente per scuole secondarie di primo grado di provenienza, in modo da poter poi effettuare degli interventi mirati sulla base dei risultati emersi.

Forti della recente positiva esperienza di un istituto tecnico industriale di Milano, ai fini di un migliore raccordo tra il primo ed il secondo ciclo, si sta valutando la possibilità di somministrare un test su italiano, matematica ed inglese nel mese di maggio della terza media, affinché le famiglie possano poi intervenire, durante l’estate, sul recupero delle carenze per affrontare l’inizio della classe prima più serenamente.

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3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola Subarea: Missione e obiettivi prioritari Domande Guida La missione dell'istituto e le priorita' sono definite chiaramente?

La missione dell'istituto e le priorita' sono condivise all'interno della comunita' scolastica? Sono rese note anche all'esterno, presso le famiglie e il territorio?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) La mission dell’ITIS Cannizzaro si può esplicitare in poche parole: “crescita nel segno dell’eccellenza”.

La scuola si prefigge di crescere non solo in senso numerico, obiettivo strategico comunque molto importante dopo una serie di anni in cui i numeri si erano pericolosamente avvicinati al minimo per il mantenimento dell’autonomia, ma anche e soprattutto nel segno dell’eccellenza. Eccellenza che significa successo formativo per il maggior numero possibile di studenti, inclusività, crescita umana, competenze. Per gli studenti, l’Itis Cannizzaro si prefigge l’obiettivo di far conseguire una solida preparazione professionale, coniugata armonicamente con una formazione culturale e umana. E’ condiviso da tutti l’obiettivo di dotare gli studenti di un bagaglio di conoscenze, abilità e competenze spendibili sia per continuare ad essere i migliori studenti degli ITIS della Provincia di Milano dal punto di vista degli esiti universitari, sia per presentarsi alle aziende appena diplomati ed avere buone possibilità di essere assunti in un tempo ragionevolmente breve.

Presso le famiglie e il territorio più i generale si sta evidenziando bene quale sia la mission della scuola, con una risposta dal territorio immediata, dato che nella storia della scuola l’eccellenza è sempre stata uno dei punti di forza e delle costanti dell’istituto attraverso i decenni.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La tradizione dell’ITIS Cannizzaro, legata ad un modello di scuola del passato, era perseguire la qualità e l’eccellenza attraverso anche la selettività. In parte, questa tipologia di atteggiamento è ancora presente tra il corpo docente, in virtù anche della notevole stabilità del personale (il 75% dei docenti di ruolo è titolare al Cannizzaro da oltre 10 anni). Se da un lato, dopo la quinquennalizzazione dei percorsi professionali statali, la qualità media degli studenti che si iscrivono alla classe prima di un ITIS è scesa, con un conseguente incremento del numero degli insuccessi, dall’altro va consolidato il principio che l’obiettivo della scuola deve essere il successo formativo per il maggior numero di studenti possibile. Manca ancora la personalizzazione della didattica, non solo sul singolo alunno, obiettivo di complessa realizzazione, ma anche sulla singola classe. C’è la tendenza ad impostare ancora la didattica sulla base di programmi collaudati e piuttosto rigidi, mentre la progettazione didattica attuale deve prevedere un superamento di schemi predeterminati, a favore di una flessibilità sia riguardo agli argomenti, sia per le metodologie didattiche.

E’ necessario condividere maggiormente che l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza deve essere inclusivo del maggior numero possibile di alunni.

Subarea: Controllo dei processi Domande Guida In che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi?

In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti di controllo sono adottati?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri)

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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La pianificazione per il raggiungimento dei principali obiettivi prefissati all’inizio dell’anno è avvenuta tramite un coordinamento iniziale e continuo tra la dirigenza, le funzioni strumentali, i responsabili delle diverse commissioni , i coordinatori di classe per quanto riguarda la didattica e con il DSGA per la parte amministrativa e contabile. Dalla pianificazione iniziale e dai monitoraggi in itinere tra il DS e le FS e, a cascata, tra le FS e le relative commissioni si sono elaborati documenti fondamentali come PAI, POF 14/15 e POF 15/16, e si sono organizzate attività strategiche come l’orientamento in entrata, l’alternanza scuola-lavoro e la gestione dell’infrastruttura informatica della scuola. Con efficace sinergia tra dirigenza, collaboratore interno e referente INVALSI si sono pianificate la somministrazione delle rilevazioni nazionali e le operazioni ad esse connesse. Nel raccordo tra DS e coordinatori di classe si è pianificata ed attuata costantemente l’applicazione del nuovo regolamento d’istituto in merito agli aspetti disciplinari delle classi. La pianificazione didattica vede coinvolti in prima persona i dipartimenti che per cerchi concentrici si estendono ai consigli di classe. Il raccordo con il DSGA è stato continuo e costante in tutto il corso dell’anno scolastico, con pianificazione e controllo delle principali attività amministrative e contabili. Il raccordo diretto con la segreteria è stato in parallelo sia del DS sia del DSGA.

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Per quanto riguarda la segreteria, mancano ancora alcune forme di automatismo dei processi che renderebbero meno frequente il raccordo diretto tra il DS e la segreteria, o il raccordo per il tramite del DSGA. La risoluzione delle tante “emergenze” che nel corso dell’anno scolastico si sono presentate, soprattutto nella prima metà dell’anno scolastico in virtù delle innumerevoli inadempienze amministrative ereditate dal passato, hanno impedito di concentrarsi sulla pianificazione delle azioni, principalmente nei riguardi del personale ATA. Per quanto concerne la parte docenti, è rimasta in sospeso la pianificazione di azioni formative, soprattutto in merito all’innovazione della didattica e della valutazione, che comunque sono richieste dal personale.

In generale, la validità dei risultati è ancora troppo dipendente dall’efficienza del singolo referente o della singola commissione, mentre dovrebbe essere legata ad una più chiara e strutturata definizione dei processi.

Subarea: Organizzazione delle risorse umane 3.5.a Gestione delle funzioni strumentali 3.5.a.1 Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Meno di 500 € 21,1 17,1 Tra 500 e 700 € 35,2 35,1 Tra 700 e 1000 € 30,5 33,6 Più di 1000 € 13,3 14,2 n.d.

Tra 500 e 700 €

Riferimento Nazionale % 25,4 33,2 28,7 12,7

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 70

3.5.b Gestione del Fondo di Istituto 3.5.b.1 Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

opzione Percentuale del FIS per gli insegnanti Percentuale del FIS per gli ATA

Istituto:MITF13000Q % - Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q %

Riferimento Nazionale %

80,00

73,8

75,4

72,8

20,00

26,2

24,7

27,3

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 71

3.5.b.2 Quota di insegnanti che percepisce il FIS

opzione Percentuale di insegnanti che usufruisce del FIS (rispetto al totale degli insegnanti)

Istituto:MITF13000Q % - Quota di insegnanti che percepisce il FIS Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 102,90

80,29

82,03

Riferimento Nazionale % 78,59

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 72

3.5.b.3 Quota di personale ATA che percepisce il FIS

opzione Percentuale di personale ATA che usufruisce del FIS (rispetto al totale degli ATA)

Istituto:MITF13000Q % - Quota di personale ATA che percepisce il FIS Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 116,00

87,96

86,9

Riferimento Nazionale % 83,94

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 73

3.5.b.4 Insegnanti che percepiscono piu' di 500 euro di FIS

opzione Percentuale insegnanti che percepisce piĂš di 500â&#x201A;Ź (rispetto al totale degli insegnanti che usufruisce del FIS)

Istituto:MITF13000Q % - Insegnanti che percepiscono piu' di 500 euro di FIS Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q %

5,63

33,51

31,11

Riferimento Nazionale %

33,23

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 74

3.5.b.5 Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS

opzione Percentuale ATA che percepisce piĂš di 500â&#x201A;Ź (rispetto al totale del personale ATA che usufruisce del FIS)

Istituto:MITF13000Q % - Personale ATA che percepisce piu' di 500 euro di FIS Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 6,90

40,03

37,13

Riferimento Nazionale %

47,79

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 75

3.5.c Processi decisionali 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti Si 94,6 92,2 92,6 Consiglio di istituto No 22,5 22,7 21,5 Consigli di classe/interclasse No 19,4 23 21,7 Il Dirigente scolastico No 20,9 14,5 13,9 Lo staff del Dirigente No 7 7 9,2 scolastico Un gruppo di lavoro, No 23,3 26,7 25,1 dipartimento o commissione I singoli insegnanti No 2,3 3,8 4 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria

opzione Collegio dei docenti Consiglio di istituto Consigli di classe/interclasse Il Dirigente scolastico Lo staff del Dirigente scolastico Un gruppo di lavoro, dipartimento o commissione I singoli insegnanti

Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q No 62 59,3 Si 72,9 74,4 No 0 0,3 Si 31 29,1

Riferimento Nazionale % 73,4 64,9 0,8 27,8

No

10,9

12,5

11,4

No

7,8

8,1

6,6

No

0

0

0,1

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti No 53,5 54,4 61,4 Consiglio di istituto No 2,3 2 1,7 Consigli di classe/interclasse No 51,2 54,1 54 Il Dirigente scolastico No 7,8 5,5 6,3 Lo staff del Dirigente No 3,9 6,1 3,1 scolastico Un gruppo di lavoro, No 20,9 21,2 25,5 dipartimento o commissione I singoli insegnanti Si 31 30,5 23 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q Collegio dei docenti No 43,4 49,7 Consiglio di istituto No 1,6 0,6 Consigli di classe/interclasse No 20,2 19,2 Il Dirigente scolastico No 7 3,5 Lo staff del Dirigente No 2,3 2,6 scolastico Un gruppo di lavoro, No 78,3 79,7 dipartimento o commissione I singoli insegnanti Si 25,6 18,6 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti

Riferimento Nazionale % 50,5 1 26,3 4,2 2,6 77,1 13,8

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Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti Si 91,5 92,4 93,9 Consiglio di istituto No 0 0,9 2,6 Consigli di classe/interclasse No 27,9 30,5 32,9 Il Dirigente scolastico Si 17,8 12,8 9,5 Lo staff del Dirigente No 4,7 4,7 2,6 scolastico Un gruppo di lavoro, No 32,6 36 37,8 dipartimento o commissione I singoli insegnanti No 8,5 5,8 4 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti Si 71,3 70,1 73,3 Consiglio di istituto No 55,8 58,4 59,1 Consigli di classe/interclasse No 0 0 1,1 Il Dirigente scolastico Si 29,5 27 27,7 Lo staff del Dirigente No 11,6 13,1 11,1 scolastico Un gruppo di lavoro, No 17,1 15,1 11,3 dipartimento o commissione I singoli insegnanti No 0 0 0,1 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti No 4,7 4,1 12,6 Consiglio di istituto No 74,4 76,5 72,9 Consigli di classe/interclasse No 0 0 0,1 Il Dirigente scolastico Si 83,7 80,8 76,2 Lo staff del Dirigente Si 17,8 18,9 17,4 scolastico Un gruppo di lavoro, No 2,3 3,8 3,6 dipartimento o commissione I singoli insegnanti No 0 0 0,1 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti No 35,7 37,8 37,1 Consiglio di istituto No 0 0,6 0,8 Consigli di classe/interclasse No 19,4 21,8 27,9 Il Dirigente scolastico Si 24,8 22,4 20,5 Lo staff del Dirigente No 14,7 15,1 11,9 scolastico Un gruppo di lavoro, No 67,4 70,3 67,3 dipartimento o commissione I singoli insegnanti No 8,5 5,8 8 3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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Istituto:MITF13000Q - Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti Situazione della scuola: opzione Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q Collegio dei docenti No 76,7 80,8 85,6 Consiglio di istituto No 0 1,2 1,7 Consigli di classe/interclasse No 0,8 1,5 1,9 Il Dirigente scolastico Si 44,2 42,4 35,7 Lo staff del Dirigente No 14 16,6 14,6 scolastico Un gruppo di lavoro, No 26,4 31,4 31,9 dipartimento o commissione I singoli insegnanti Si 18,6 12,5 9,5

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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3.5.d Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione 3.5.d.1234 Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-TECNICO

opzione

Istituto:MITF13000Q % - Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-TECNICO Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale % MITF13000Q %

Percentuale di ore di supplenza svolte dagli insegnanti esterni Percentuale di ore di supplenza retribuite svolte dagli insegnanti interni Percentuale di ore di supplenza non retribuite svolte dagli insegnanti interni Percentuale di ore non coperte

n.d.

20,9

23,6

23,8

6,64

6,8

7,6

5,7

32,23

38,3

38,6

38,5

61,14

38,7

34,4

34,6

Domande Guida C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra i docenti con incarichi di responsabilita'?

C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra il personale ATA? Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Dall'anno scolastico 2014/15 si è cercato di differenziare maggiormente i compiti soprattutto tra il personale docente. Le ff.ss. hanno tutte impostato il loro lavoro in modo specifico rispetto all’area di riferimento ed efficace rispetto ai risultati.Grazie all’impegno delle ff.ss., la scuola ha chiuso l’anno scolastico con il PAI approvato, il POF 2015/16 già adottato dal consiglio d’istituto, oltre 100 iscritti in più alle classi prime del 2015/16, incremento delle attività di alternanza scuola-lavoro, infrastruttura di rete consolidata e tecnologia del progetto generazione web fruibile.I compiti dei collaboratori del DS si sono definiti con maggiore chiarezza, così come le mansioni dei coordinatori di classe e dei responsabili di laboratorio.Tra il personale ATA, la maggiore distinzione dei compiti vi è tra il personale amministrativo e tra gli assistenti tecnici dei laboratori di chimica.La percentuale del personale che ha accesso al FIS è maggiore dei valori di riferimento locali e nazionali, in quanto l’attuale Amministrazione, pur con le risorse esigue di cui dispone, ha posto come imprescindibile condizione che qualunque attività aggiuntiva venga retribuita.

Tra i punti di forza vi è la celerità con cui gli OO.CC. deliberano in merito alle materie di propria competenza, in un clima di generale condivisione o di rapida composizione delle normali divergenze che si presentano quando si deve optare per una scelta tra diverse proposte.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Per il personale ATA, in particolare per i collaboratori scolastici e per gli assistenti tecnici dell’area informatica, vi sono delle difficoltà maggiori, rispetto al resto del personale, in merito alla chiara definizione dei compiti. Ciò è dovuto in parte ad una pregressa conflittualità tra colleghi che affonda le proprie radici nel passato, in taluni casi remoto, e che non appare di semplice e rapida soluzione, in parte alla presenza di lavoratori con brevi contratti di supplenza, anche su spezzoni orari, per i quali la chiara definizione delle mansioni e la compartecipazione alle attività con il personale stabile sono risultate di difficile attuazione. La presenza di personale con un contratto di breve scadenza su spezzoni orari e i cambiamenti di personale dovuti al rinnovo in corso d’anno delle graduatorie d’istituto ATA ha determinato delle problematiche simili anche in segreteria, con un inevitabile rallentamento dei processi soprattutto nell’ultima parte dell’anno scolastico e un sovraccarico di impegno per chi ha lavorato stabilmente per tutto l’anno scolastico.

Alcune criticità per il personale docente emergono sui due progetti più significativi finanziati con fondi extra-MOF, ovvero l’alternanza scuola-lavoro e garanzia giovani, in cui la non chiarezza dei compiti nel precedente anno scolastico ha generato il protrarsi di criticità nell’anno in corso.

Subarea: Gestione delle risorse economiche 3.5.e Progetti realizzati 3.5.e.1 Ampiezza dell'offerta dei progetti

opzione Ampiezza dell'offerta dei progetti

Istituto:MITF13000Q - Ampiezza dell'offerta dei progetti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 14

16,92

17,14

Riferimento Nazionale 14

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 79

3.5.e.2 Indice di frammentazione dei progetti

opzione Indice di frammentazione dei progetti - spesa media per progetto (in euro)

Istituto:MITF13000Q - Indice di frammentazione dei progetti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 11265,29

12893

13506,6

Riferimento Nazionale 11743,4

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3.5.e.3 Indice di spesa dei progetti per alunno

opzione Indice di spesa per progetti per alunno (in euro)

Istituto:MITF13000Q - Indice di spesa dei progetti per alunno Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 245,66

178,96

188,44

Riferimento Nazionale 154,6

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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3.5.e.4 Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

opzione Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

Istituto:MITF13000Q % - Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 26,12

23,39

25,44

Riferimento Nazionale % 27,17

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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3.5.f Progetti prioritari 3.5.f.1 Tipologia relativa dei progetti

opzione Formazione e aggiornamento del personale Abilita' linguistiche/lettura/biblioteca Abilita' logico-matematiche e scientifiche Prevenzione del disagio inclusione Lingue straniere Tecnologie informatiche (TIC) Attivita' artistico-espressive Educazione alla convivenza civile Sport Orientamento - accoglienza continuita' Progetto trasversale d'istituto Altri argomenti

Istituto:MITF13000Q - Tipologia relativa dei progetti Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che ha realizzato scuole che ha realizzato MITF13000Q progetti per argomento) progetti per argomento)

Riferimento Nazionale (% scuole che ha realizzato progetti per argomento)

0

1,6

4,9

9,5

0

3,9

5,2

9,5

0

2,3

7,3

14,5

0

33,3

31,4

31,5

0

46,5

43,3

37,9

1

34,1

35,5

21,8

0

22,5

19,8

16,6

0

25,6

23,8

17,6

0

8,5

9,9

9,2

0

42,6

41,3

35,6

0 2

22,5 29,5

20,6 32,6

20,6 37,3

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pagina 83

3.5.f.2 Durata media dei progetti

opzione Durata media dei progetti (in anni)

Istituto:MITF13000Q - Durata media dei progetti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 4,00

6,2

5,5

Riferimento Nazionale 3,3

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 84

3.5.f.3 Indice di concentrazione della spesa per i progetti

opzione Indice di concentrazione della spesa per i progetti percentuale di spesa per i 3 progetti pi첫 importanti

Istituto:MITF13000Q % - Indice di concentrazione della spesa per i progetti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 77,15

33,3

34,4

Riferimento Nazionale %

37,5

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

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3.5.f.4 Importanza relativa dei progetti

Progetto 1 Progetto 2 Progetto 3

Istituto:MITF13000Q - Importanza relativa dei progetti Situazione della scuola: MITF13000Q generazione web: ha permesso di dotare la scuola di tablet e LIM fondamentali per la didattica digitale alternanza scuola lavoro: fondamentale per la formazione degli studenti in stretto rapporto con la realta' aziendale placement e garanzia giovani: importante pe il rapporto con la ricaduta occupazionale sui diplomati dell'istituto

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3.5.f.5 Coinvolgimento relativo nei progetti

Validi

Coinvolgimento relativo nei progetti Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Nessun coinvolgimento 30,2 27,3 Basso coinvolgimento 13,2 16 Alto coinvolgimento 56,6 56,7

Situazione della scuola: MITF13000Q

Riferimento Nazionale % 29,4 19 51,6

Basso coinvolgimento

Domande Guida Quale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano dell'Offerta Formativa) e l'allocazione delle risorse economiche (es. programma annuale)?

Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) E’ doveroso premettere che i dati relativi ai progetti per l’anno scolastico 2014/15 risultano sovradimensionati e molto sbilanciati tra di loro perché il progetto Generazione Web, finanziato da Regione Lombardia con quasi 100000 euro, modifica tutte le percentuali al riguardo.

Aldilà di questo aspetto, si rileva che le spese per i progetti sono globalmente coerenti con la mission dell’istituto e, di conseguenza, con il POF, con il programma annuale e con la contrattazione integrativa. Si valorizzano i progetti che hanno un importante impatto sullo sviluppo delle competenze spendibili in ambito lavorativo o universitario (alternanza scuola-lavoro, impresa simulata) o che uniscono allo sviluppo di alcune competenze la proiezione all’esterno dell’istituto (Garanzai Giovani, CannizzaroTV, ABCDigital, Orientamento in entrata, Un giorno da docente, etc). Nell’allocazione delle risorse si dà importanza anche alle figure funzionali alla didattica, in modo particolare ai coordinatori di classe per il complesso compito di raccordo tra il consiglio di classe, la dirigenza, le famiglie, la FS per l’inclusione e per il ruolo di “garanti” rispetto al regolamento d’istituto e al patto di corresponsabilità. In coerenza con l’obiettivo principale della scuola, ovvero il successo formativo di ciascun alunno, si indirizza una parte importante delle risorse MOF ed extra-MOF agli sportelli pomeridiani ed ai corsi di recupero estivi.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Sebbene si ritenga che tutta la progettualità sia da valorizzare, anche perché è fonte di motivazione e di gratificazione del personale pur nell’esiguità dei riconoscimenti economici, si rileva comunque una certa frammentazione dell’attività progettuale. Ciò, in un’epoca di ristrettezza delle risorse economiche, rende impossibile il riconoscimento adeguato che si vorrebbe assegnare a fronte degli incarichi attribuiti.

Non vi sono comunque progetti che si discostino dalla mission della scuola o che si possano definire in qualche modo superflui. Questa è la ragione principale per cui si è voluto mantenere tutto ciò che è stato presentato all’inizio dell’anno, a cui nel corso dei mesi di sono aggiunte altre interessanti proposte

SNV - Scuola: MITF13000Q prodotto il :01/10/2015 01:29:49

pagina 87

Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola individua le priorita' da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilita' e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.

La missione della scuola e le priorita' non sono state definite oppure sono state definite in modo vago. Non sono presenti forme di controllo o monitoraggio delle azioni. La definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche e' poco chiara o non e' funzionale all'organizzazione delle attivita'. Le risorse economiche e materiali sono sottoutilizzate, oppure sono disperse nella realizzazione di molteplici attivita' e non sono indirizzate al raggiungimento degli obiettivi prioritari.

La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la loro condivisione nella comunita' scolastica e con le famiglie e il territorio e' da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delle azioni sono attuati in modo non strutturato. e' presente una definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attivita'. Le risorse economiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nel perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto.

Situazione della scuola

1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4La scuola ha definito la missione e le priorita'; queste sono condivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. Responsabilita' e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente.

Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR. La scuola ha definito la missione e le priorita' e queste sono condivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e il territorio. Per raggiungere tali priorita' la scuola ha individuato una serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme di controllo strategico o di monitoraggio dell'azione, che permettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni.

Responsabilita' e compiti sono individuati chiaramente e sono funzionali alle attivita' e alle priorita'. Le risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttate al meglio e sono convogliate nella realizzazione delle priorita'. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento della propria missione.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato La scuola, sebbene vi siano molti punti di forza in ambito organizzativo, così come nella coerenza della progettualità e dell’allocazione delle risorse, presenta comunque ampi spazi di crescita e di miglioramento. Deve esserci una più nitida definizione dei processi, in modo da instaurare degli automatismi maggiori sia per il personale docente sia per il persnale ATA, affinché i monitoraggi in itinere e il report finale rimangano poi i principali strumenti di controllo delle attività. Manca un impegno più esteso nell’ambito del fundraising che potrebbe agevolare la realizzazione del POF e permettere una retribuzione delle attività extra coerente con l’impegno effettivo del personale coinvolto. Maggiore attenzione deve essere data alla comunicazione istituzionale, per aprirsi di più al territorio e pubblicizzare la mission, l’efficienza dei processi, la pianificazione strategica, etc.: tutti elementi che, opportunamente condivisi e comunicati all’esterno, consolidano il senso di appartenenza alla scuola, nel segno della qualità e dell’eccellenza per tutti gli alunni.

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3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Subarea: Formazione 3.6.a Offerta di formazione per gli insegnanti 3.6.a.1 Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti

opzione Numero di progetti di formazione per gli insegnanti

Istituto:MITF13000Q - Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 2

1,9

2,3

Riferimento Nazionale 2,3

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3.6.a.2 Tipologia degli argomenti della formazione

opzione Curricolo e discipline Temi multidisciplinari Metodologia - Didattica generale Valutazione degli apprendimenti, certificazione delle competenze, valutazione interna - autovalutazione Tecnologie informatiche e loro applicazione all'attivita' didattica Aspetti normativi e ordinamenti scolastici Inclusione studenti con disabilita' Inclusione studenti con cittadinanza non italiana Orientamento Altro

Istituto:MITF13000Q - Tipologia degli argomenti della formazione Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che ha realizzato scuole che ha realizzato MITF13000Q progetti per argomento) progetti per argomento) 0 0

7 4,7

12,2 5,8

Riferimento Nazionale (% scuole che ha realizzato progetti per argomento) 11,6 4,8

0

9,3

17,2

17,3

0

3,9

7

7

0

24,8

30,2

26,3

1

44,2

48

39

0

6,2

10,8

12,5

0

3,1

2,6

1,2

0 1

0 10,9

1,7 13,4

1,2 11,5

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3.6.a.3 Insegnanti coinvolti nella formazione

opzione Percentuale media di insegnanti coinvolti nei progetti di formazione o aggiornamento attivati

Istituto:MITF13000Q % - Insegnanti coinvolti nella formazione Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 94,20

28,1

24,6

Riferimento Nazionale %

29,8

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3.6.a.4 Spesa media per insegnante per la formazione

opzione Spesa media per insegnante per progetti di formazione (in euro)

Istituto:MITF13000Q - Spesa media per insegnante per la formazione Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 18,32

36,9

51,6

Riferimento Nazionale 55,9

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3.6.a.5 Numero medio di ore di formazione per insegnante

opzione Numero medio di ore di formazione per insegnante

Istituto:MITF13000Q - Numero medio di ore di formazione per insegnante Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 0,20

0,4

0,6

Riferimento Nazionale 0,8

Domande Guida La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA? Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologie didattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attivita' ordinaria della scuola?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Il personale, sia docente sia ATA, mostra di avere delle esigenze formative. Il collegio dei docenti, in gennaio, ha individuato come priorità per la formazione l’innovazione della didattica. E’ una significativa conseguenza della motivazione del personale, dell’attaccamento dei docenti alla scuola, e della volontà di farla crescere: da qui la voglia di mettersi in gioco, nonostante i tanti anni di servizio alle spalle, molti dei quali al Cannizzaro per la maggioranza dei docenti di ruolo, di sperimentare forme nuove di didattica, Vi è una richiesta di formazione da parte dei collaboratori scolastici, in merito all’assistenza agli alunni DVA non autosufficienti.

Nel corso dell’anno scolastico in corso si è prevista la formazione obbligatoria di 12 H sulla sicurezza per il personale che non aveva partecipato ai corsi predisposti nell’a.s. 2013/14.

Oltre a questo, ai responsabili di laboratorio e agli assistenti tecnici è stato dedicato il corso per i preposti alla sicurezza.

Infine, si sono realizzate due ore di formazione obbligatoria per tutti i docenti sull’utilizzo del registro elettronico. Quest’ultima iniziativa è stata foriera di aspetti positivi, in quanto tutti i docenti, chi più chi meno, si sono dimostrati in grado di utilizzare il registro elettronico.

Positiva per le ricadute sulla scuola la partecipazione della FS e dai docenti della commissione per l’inclusione ad una formazione sui BES presso il Liceo Marconi di Milano.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Evidente che, a fonte di esigenze formative da parte di tutto, o quasi, il personale, nel corso di quest’anno scolastico si son potute organizzare solamente attività di formazione sulla sicurezza e sul registro elettronico. Alcuni hanno partecipato alle lezioni sulle tecnologie per la didattica organizzate all’interno della rete legata a Generazione Web, lamentando poi di non avere avuto da questo corso un beneficio in termini di strumenti didattici spendibili in classe.

La formazione che si è svolta sulla sicurezza è stata gestita dal RSPP dell’Istituto: trattandosi di una formazione obbligatoria, per alcuni su tematiche già sentite in altre scuole o in altri ambiti lavorativi, non vi sono stati dei riscontri particolarmente entusiastici. Migliori, dal punto di vista degli esiti, le conseguenze del corso di formazione sul registro elettronico, che ha chiarito le difficoltà di alcuni e ha approfondito la conoscenza del sistema a chi ci lavora da tempo.

Subarea: Valorizzazione delle competenze Domande Guida La scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum, esperienze formative, corsi frequentati)?

Come sono valorizzate le risorse umane?

La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es. assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri)

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

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La valorizzazione delle risorse umane avviene generalmente mediante l’utilizzo delle esperienze maturate, consolidate ed affermate nel corso degli anni. Alcuni docenti si sono proposti per gestire ambiti dell’offerta formativa per i quali non avevano una preparazione specifica alle spalle, ma a cui si sono dedicati con grande impegno, investendo tempo nella partecipazione a corsi di formazione esterni alla scuola, e maturando nel corso dell’anno scolastico un’importante esperienza sul campo da rimettere in gioco e da rinforzare nei prossimi anni scolastici. Si punterà, nel corso del prossimo biennio, all’affiancamento tra i docenti che negli anni si sono dedicati ad ambiti specifici , come l’alternanza scuola-lavoro, la gestione interna della sicurezza, etc, ormai prossimi al pensionamento, e docenti con meno anni di servizio che si stanno mettendo in evidenza per ereditare la gestione di tali settori strategici, in vista dell’inevitabile ricambio generazionale.

Non vi è un sistema strutturato di raccolta dei curricola dei docenti. Ciò in parte è dovuto all’estrema stabilità del personale, che rende note a tutto il collegio dei docenti le competenze dei singoli, consolidatesi nel corso degli anni. Da prevedere l’introduzione di una raccolta dei dati in previsione dell’arrivo di forze nuove, sia tra i docenti sia tra il personale ATA, perché il meccanismo di mantenimento delle medesime persone costantemente nei medesimi settori potrebbe ostacolare l’emergere di nuovi docenti con specifiche competenze, da valorizzare e da far crescere in affiancamento ai docenti storici dell’istituto.

Difficile si è rivelato creare una circolarità delle competenze sia tra il personale amministrativo sia tra il personale tecnico. Nella segreteria gli ambiti sono piuttosto settorializzati e gli interscambi di competenze non avvengono in modo spontaneo.

Anche tra gli assistenti tecnici, complici le pregresse conflittualità, non pare semplice creare uno scambio di competenze finalizzate ad una maggiore efficienza della scuola.

Subarea: Collaborazione tra insegnanti 3.6.b Gruppi di lavoro degli insegnanti 3.6.b.1 Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro

opzione Criteri comuni per la valutazione degli studenti Curricolo verticale Competenze in ingresso e in uscita Accoglienza Orientamento Raccordo con il territorio Piano dell'offerta formativa Temi disciplinari Temi multidisciplinari Continuita' Inclusione

Istituto:MITF13000Q - Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato gruppi MITF13000Q per argomento) per argomento)

Riferimento Nazionale (% scuole che ha attivato gruppi per argomento)

Si

33,3

40,4

46,3

No

14,7

20,9

27,3

No

18,6

21,5

22,8

No Si No Si No No No Si

83,7 94,6 78,3 83,7 24,8 28,7 27,9 89,1

81,1 93,6 77,6 84,9 28,5 31,1 30,2 89,2

76,4 92,9 79,1 86,5 34,1 35,9 41,5 85,7

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3.6.b.2 Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Nessun gruppo di lavoro 0,8 2,6 indicato Bassa varietà (fino a 3 7 9 argomenti) Media varietà (da 4 a 6 59,7 48,5 argomenti) Alta varietà (più di 6 32,6 39,8 argomenti) Media varieta' (da 4 a 6 argomenti)

Riferimento Nazionale % 3,3 10,3 42,1 44,4

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3.6.b.3 Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

opzione Criteri comuni per la valutazione degli studenti Curricolo verticale Competenze in ingresso ed in uscita Accoglienza Orientamento Raccordo con il territorio Piano dell'offerta formativa Temi disciplinari Temi multidisciplinari Continuita' Inclusione

Istituto:MITF13000Q % - Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato gruppi MITF13000Q % per argomento) per argomento)

Riferimento Nazionale (% scuole che ha attivato gruppi per argomento)

5

2,6

3,5

6,6

0

2,2

2,7

4,4

0

2,2

2,2

2,9

0 5 0 5 0 0 0 4

9,9 11,8 5,7 6,4 2 3,3 2,3 7,7

9,3 12 6,6 6,9 3,5 3,9 2,4 8,4

9,5 13,1 6,8 7,8 4,8 5,1 4 9,4

Domande Guida La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalita' organizzative (es.

Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici?

La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti e' ritenuta adeguata?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Tutte le FS, eccetto una, coordinano una commissione che si organizza per raggiungere le finalità di cui viene incaricata..

Viene abitualmente sfruttata la modalità del lavoro a distanza con contatti telematici, a cui direttamente o indirettamente partecipa anche il DS. All’interno delle commissioni spesso vengono anche definiti i singoli responsabili di compiti specifici, in modo particolare quando tra le finalità della commissione vi è la produzione di un documento (es. POF e PAI). Anche per la maggior parte delle commissioni e dei progetti vi è la condivisione del lavoro in team, con specifici compiti ai singoli.

All’inizio dell’anno scolastico, per la nomina dei gruppi di lavoro vengono rilevate le candidature e si formano, in questo modo, i team che procedono nella definizione delle attività da svolgere.

Purtroppo spazi fisici fissi per i singoli gruppi di lavoro non sono disponibili: vi è però massima disponibilità per l’utilizzo delle aule nei pomeriggi.

In merito alla didattica, vi sono i dipartimenti, per ciascuno dei quali viene eletto dal dipartimento stesso un coordinatore. I dipartimenti sono il fulcro della progettazione didattica delle singole discipline e della definizione di condivisi strumenti di valutazione per classi parallele. I dipartimenti spesso si riuniscono anche senza una convocazione ufficiale se lo ritengano funzionale alla didattica.

Per gli ATA, solo in segreteria vi è un accenno al team work in occasione di lavori straordinari.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Non si rilevano particolari punti di debolezza al riguardo dei gruppi di lavoro che costituiscono le commissioni, dato il buon interscambio di compiti e di informazioni all’interno dei team.

Qualche criticità in più all’interno dei dipartimenti, soprattutto per la questione dei desiderata in merito alle cattedre.

Da incrementare i momenti di confronto e di scambio tra i docenti, soprattutto in merito all’inclusione, alla didattica per gli alunni con BES ed al potenziamento delle eccellenze.

Quanto al personale ATA, tra gli assistenti tecnici vi è una pressoché totale indipendenza nel lavoro, presente, pur se meno accentuata, tra i collaboratori scolastici.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualita', incentivando la collaborazione tra pari.

La scuola non promuove iniziative di formazione per i docenti, oppure le iniziative attivate non sono in relazione ai bisogni formativi del personale o sono di scarsa qualita'. Non sono presenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppure i gruppi non producono esiti utili alla scuola. Non ci sono spazi per la condivisione di materiali didattici tra docenti. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' scarso.

La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di qualita' sufficiente, anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, anche se la qualita' dei materiali o degli esiti che producono e' disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita' dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' presente ma non diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).

Situazione della scuola

1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di buona qualita' e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualita'. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualita'. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.

La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative formative. Queste sono di qualita' elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulle attivita' scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti piu' gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali/strumenti di qualita' eccellente, utili per la comunita' professionale. Sono presenti spazi per il confronto tra colleghi, i materiali didattici disponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docenti stessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente lo scambio e il confronto tra docenti.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato Sebbene l’esiguità del numero di iniziative per la formazione del personale rappresenti una criticità, tuttavia la buona predisposizione di una parte importante degli insegnanti e degli ATA a tal riguardo è indubbiamente un punto di forza su cui costruire dei percorsi interessanti di crescita professionale negli anni a venire.

La presenza nutrita e spontanea di gruppi di lavoro di docenti e, soprattutto, la qualità dei documenti e degli esiti prodotti sono un elemento importante per il rinnovo della scuola nel segno della qualità. Qualità per la quale, da almeno 6 anni, viene approvato un costante progetto, gestito da una docente referente e da un’azienda esterna che effettua due visite all’anno e rileva le criticità e le eventuali non conformità da risolvere per mantenere la certificazione ISO 9001.

Difficile, invece, da risolvere il problema della mancanza di locali specifici per le commissioni, dato il forte incremento del numero di iscritti e le problematiche legate alla condivisione di un’ala dell’edificio scolastico con il Liceo Rebora.

Lo scambio ed il confronto tra docenti sono presenti, ma possono trovare una maggiore diffusione, in un quadro generale in cui gli elementi di conflittualità, rinforzatisi negli anni di instabilità, si sono globalmente raffreddati durante l’anno scolastico in corso.

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3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Subarea: Collaborazione con il territorio 3.7.a Reti di scuole 3.7.a.1 Partecipazione a reti di scuole

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Partecipazione a reti di scuole Riferimento Provinciale % Nessuna partecipazione 11,6 Bassa partecipazione (1-2 reti) 31 Media partecipazione (3-4 36,4 reti) Alta partecipazione (5-6 reti) 20,9

Riferimento Regionale % 7,8 21,8

Riferimento Nazionale % 13,4 33,9

32,8

29,8

37,5

23

Media partecipazione (3 - 4 reti)

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3.7.a.2 Reti di cui la scuola e' capofila

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Mai capofila Capofila per una rete Capofila per pi첫 reti n.d.

Reti di cui la scuola e' capofila Riferimento Provinciale % 69,3 21,1 9,6

Riferimento Regionale % 57,7 25,6 16,7

Mai capofila

Riferimento Nazionale % 57,9 26,1 16,1

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3.7.a.3 Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Apertura delle reti ad enti o altri soggetti Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Nessuna apertura 29,8 22,7 Bassa apertura 9,6 12 Media apertura 12,3 17,7 Alta apertura 48,2 47,6 n.d.

Bassa apertura

Riferimento Nazionale % 22,5 8,2 14,2 55,2

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3.7.a.4 Entrata principale di finanziamento delle reti

opzione Stato Regione Altri enti locali o altre istituzioni pubbliche Unione Europea Contributi da privati Scuole componenti la rete

Istituto:MITF13000Q - Entrata principale di finanziamento delle reti Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti MITF13000Q per soggetto finanziatore per soggetto finanziatore 0 3

56,6 43,4

65,1 52

Riferimento Nazionale (% scuole che hanno attivato reti per soggetto finanziatore 48,7 26,5

0

14

20,9

19,2

0 1 0

2,3 7 45

4,1 8,4 50,3

13,7 8 51,6

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pagina 102

3.7.a.5 Principale motivo di partecipazione alla rete

opzione Per fare economia di scala Per accedere a dei finanziamenti Per migliorare pratiche didattiche ed educative Per migliorare pratiche valutative Altro

Istituto:MITF13000Q - Principale motivo di partecipazione alla rete Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti MITF13000Q per motivo) per motivo) 0

21,7

28,8

Riferimento Nazionale (% scuole che hanno attivato reti per motivo) 23,8

0

37,2

43,3

23,7

3

70,5

78,5

73,6

0

3,1

8,7

10,5

1

25,6

30,8

27,8

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3.7.a.6 Attivita' prevalente svolta in rete

opzione Curricolo e discipline Temi multidisciplinari Formazione e aggiornamento del personale Metodologia - Didattica generale Valutazione degli apprendimenti, certificazione delle competenze, valutazione interna - autovalutazione Orientamento Inclusione studenti con disabilita' Inclusione studenti con cittadinanza non Italiana Gestione servizi in comune Eventi e manifestazioni

Istituto:MITF13000Q - Attivita' prevalente svolta in rete Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Situazione della scuola: scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti MITF13000Q per attivitĂ ) per attivitĂ ) 0 1

18,6 38

27,3 41,9

Riferimento Nazionale (% scuole che hanno attivato reti per attivitĂ ) 27,9 31,4

1

60,5

64

45,5

0

24

29,1

25,8

0

6,2

11,9

12,4

1

25,6

24,4

20,5

0

20,2

25,6

22,5

0

9,3

23

14,3

0 1

17,1 9,3

27,9 11,9

19,2 13,1

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3.7.b Accordi formalizzati 3.7.b.1 Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Nessun accordo 8,5 6,4 Bassa varietà (da 1 a 2) 17,8 13,1 Medio - bassa varietà (da 3 a 44,2 39,2 4) Medio - alta varietà (da 6 a 8) 24,8 31,7 Alta varietà (piu' di 8) 4,7 9,6 Medio - bassa varieta' (da 3 a 5)

Riferimento Nazionale % 4,3 13 40,2 32,5 10

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3.7.b.2 Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

opzione Altre scuole Universita' Enti di ricerca Enti di formazione accreditati Soggetti privati Associazioni sportive Altre associazioni o cooperative Autonomie locali Associazioni delle imprese, di categoria professionale, organizzazioni sindacali ASL Altri soggetti

Istituto:MITF13000Q - Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q No 32,6 43,3 Si 57,4 61,9 Si 16,3 15,1 No 30,2 41 Si 60,5 64 No 24 29,7

Riferimento Nazionale % 40,4 66,9 19 46,8 59,2 34,7

No

56,6

61,6

56,9

No

45

59

60

Si

28,7

42,7

42,7

No No

46,5 16,3

53,8 18,3

52,4 23,3

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3.7.c Raccordo scuola - territorio 3.7.c.1 Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio Istituto:MITF13000Q - Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio Situazione della scuola: Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di opzione MITF13000Q scuole che ha attivato gruppi) scuole che ha attivato gruppi) scuole che ha attivato gruppi) Presenza di gruppi di lavoro composti da insegnanti e No 78,3 77,6 79,1 rappresentanti del territorio

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3.7.d Raccordo scuola e lavoro 3.7.d.1 Presenza di stage Presenza di stage 2014-2015 SI MITF13000Q MILANO LOMBARDIA ITALIA

NO X 9,0 8,0 10,0

90,0 91,0 89,0

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3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Validi

Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % La scuola non ha stipulato 20,2 15,4 convenzioni Numero di convenzioni basso 13,2 9 Numero di convenzioni 10,1 11,9 medio-basso Numero di convenzioni 26,4 22,7 medio-alto Numero di convenzioni alto 30,2 41

Situazione della scuola: MITF13000Q %

Riferimento Nazionale % 20,3 19,2 20,4 20,2 19,9

Numero di convenzioni medio-alto

3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

opzione Percentuale di studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro

Istituto:MITF13000Q % - Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 36,19

21,3

Riferimento Nazionale %

22,9

17,4

Domande Guida Quali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Qual e' la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola, nel corso dell’anno scolastico 2014/15, ha stipulato alcuni accordi di rete con le scuole del territorio: rete Expo Junior, per la realizzazione di un campus espositivo presso NH Hotel nei giorni 24/25/26 aprile; rete per la formazione su Generazione Web; rete per la formazione per il primo soccorso; 4)rete sulla legalità per progetto “Io non ho paura”.

Con l’ITIS Molinari di Milano e con l’ITIS Natta di Bergamo: rete per la formazione sulla sicurezza; rete per l’adesione al progetto di innovazione tecnologica finanziato dalla Fondazione Cariplo. Con l’ITE Tosi di Busto Arsizio: rete per l’incremento delle attività di alternanza scuola lavoro; rete “Book in progress” per aprire la scuola alla possibilità di produrre, condividere ed adottare libri di testo in formato digitale. La scuola ha frequenti collaborazioni con il Comune, in particolare per attività riguardanti il progetto CannizzaroTV che il 2/6/15 ha ricevuto l’onorificenza civica dal Sindaco. La scuola organizza, soprattutto per gli indirizzi di chimica, molte attività di alternanza scuola-lavoro, sia in sede sia presso aziende, che culminano con l’attività di 3 o 4 settimane in azienda nell’estate tra la classe IV e la classe V. Anche gli indirizzi di grafica ed informatica stanno avviando queste importanti attività. La scuola partecipa al progetto Garanzia Giovani per gli inserimenti nel mondo del lavoro.

Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La gestione delle attività in rete comporta un notevole dispendio di tempo. Le riunioni spesso sono dispersive e i tempi per definire concretamente obiettivi e strategie si dilatano. La nostra scuola non si è ancora proposta come capofila di progetti di rete, viste le importanti problematiche interne, soprattutto amministrative, da affrontare e risolvere in questo anno scolastico.

Riguardo alle attività di alternanza che si svolgono nel corso dell’anno scolastico, a volte creano problematiche tra i docenti delle discipline di indirizzo, che propongono e realizzano tali attività, e i docenti delle discipline generali, che sono maggiormente concentrati sulla preparazione degli alunni per l’esame di stato e lamentano l’eccessivo tempo sottratto alle attività in classe. Si attende una riforma degli esami di stato conclusivi che sposti il fulcro della valutazione sulle competenze dei ragazzi anziché sulle conoscenze. Altra criticità è la difficoltà, a volte, di trovare studenti disponibili a partecipare alle attività in azienda dopo la fine della scuola.

Punto di debolezza del progetto “Garanzia Giovani”, in virtù del quale la scuola riceve un finanziamento per ogni diplomato che, per mediazione della scuola, stipula un contratto di lavoro o di tirocinio con un’azienda, è la tempistica: 4 mesi che sono pochissimi per la scuola, considerato che i ragazzi si diplomano ai primi di luglio e nel corso dell’estate i contatti con le aziende sono scarsi.

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3.7.e Partecipazione formale dei genitori 3.7.e.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

opzione Percentuale di genitori votanti effettivi sul totale degli aventi diritto

Istituto:MITF13000Q % - Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % MITF13000Q % 6,11

9,3

9,8

Riferimento Nazionale % 10,3

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3.7.f Partecipazione informale dei genitori 3.7.f.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Validi

Situazione della scuola: MITF13000Q

Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Basso livello di partecipazione 54,4 44,6 Medio - basso livello di 43,9 52,1 partecipazione Medio - alto livello di 0,9 2,6 partecipazione Alto livello di partecipazione 0,9 0,7 Basso livello di partecipazione

Riferimento Nazionale % 27,2 59,5 12,3 0,9

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3.7.g Partecipazione finanziaria dei genitori 3.7.g.1 Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie

opzione Contributo medio volontario per studente (in euro)

Istituto:MITF13000Q - Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie Situazione della scuola: Riferimento Provinciale Riferimento Regionale MITF13000Q 77,16

86,7

88,3

Riferimento Nazionale 55

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3.7.h Capacita' della scuola di coinvolgere i genitori 3.7.h.1 Azioni della scuola per coinvolgere i genitori

Validi

Azioni della scuola per coinvolgere i genitori Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Basso coinvolgimento 1,6 0,6 Medio - basso coinvolgimento 22,5 18,7 Medio - alto coinvolgimento 62,8 65,5 Alto coinvolgimento 13,2 15,2

Situazione della scuola: MITF13000Q

Riferimento Nazionale % 0,2 16,9 67,3 15,6

Medio - basso coinvolgimento

Domande Guida In che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d'istituto, del Patto di corresponsabilita' o di altri documenti rilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (es. registro elettronico)?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) I rapporti tra la dirigenza, la presidenza e la rappresentanza dei genitori del Consiglio d’Istituto e il comitato genitori è di fattiva collaborazione nell’interesse degli alunni. Tramite il CDI e il comitato dei genitori le famiglie sono coinvolte nella definizione dell’offerta formativa. All’interno del CDI la componente genitori ha il suo spazio di intervento in merito alla definizione del Regolamento d’Istituto e del Patto di corresponsabilità. La comunicazione scuola-famiglia si avvale di strumenti tecnologici, nello specifico del registro elettronico e del sito istituzionale della scuola. La partecipazione dei genitori alle sedute aperte dei consigli di classe è soddisfacente nei primi anni, per diminuire in modo fisiologico negli anni successivi. Buona la partecipazione dei rappresentanti di classe dei genitori alle sedute straordinarie dei consigli di classe per l’adozione dei provvedimenti disciplinari. Le richieste di colloqui con i singoli insegnanti son mediamente allineate con quelle delle altre scuole tecniche del territorio. Notevole, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico, la partecipazione delle famiglie all’assemblea plenaria del comitato genitori. Nel corso di quest’anno scolastico, grazie ad una maggior trasparenza nella rendicontazione delle spese effettuate dalla scuola, vi è stato un incremento del numero di famiglie che hanno versato il contributo volontario.

Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Piuttosto bassa la partecipazione delle famiglie alle elezioni per il Consiglio d’Istituto e per i rappresentanti di classe dei genitori. I dati riguardanti le elezioni per il CDI si riferiscono all’anno scolastico 2013/14 in cui la scuola era in reggenza, e probabilmente la partecipazione attiva agli OO.CC. era meno sentita.

In sede di CDI è stato richiesto alla componente genitori di individuare una priorità per la definizione del curricolo d’istituto: è emersa la richiesta di investire sulla conversazione per quanto riguarda la lingua inglese. La mancata attuazione dell’organico dell’autonomia per l’anno scolastico 15/16 implica il rinvio della proposta all’anno successivo. In merito all’adozione del POF 15/16, si è messo a disposizione telematicamente il documento una decina di giorni in anticipo rispetto alla data prevista per la seduta del CDI, ma l’apporto della componente genitori in sede di adozione è stato marginale.

La comunicazione scuola-famiglia ha mostrato delle criticità, dovute ad una tipologia di registro elettronico poco fruibile, complicato per lo sdoppiamento su due canali, e che presenta degli errori e dei ritardi nelle comunicazioni. La segreteria e il docente responsabile sono dovuti intervenire molte volte per correggere direttamente degli errori o per contattare l’azienda che fornisce il programma, riscontrando una certa inezia ad intervenire. Meno critica la gestione degli scrutini intermedi e finali.

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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa.

La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni con soggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno una ricaduta per la scuola. La scuola (secondo ciclo) non attiva stage e collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola non coinvolge i genitori nel progetto formativo oppure le modalita' di coinvolgimento adottate risultano non efficaci.

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggetti esterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono essere maggiormente integrate con la vita della scuola. La scuola (secondo ciclo) ha intrapreso percorsi per promuovere stage e inserimenti lavorativi ma in modo occasionale e non sistematico. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, anche se sono da migliorare le modalita' di ascolto e collaborazione.

Situazione della scuola 1 - Molto critica

23 - Con qualche criticita'

4La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola e' coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo) propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori.

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modo organico nella propria offerta formativa esperienze di stage e inserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nella valutazione del percorso formativo degli studenti. La scuola dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario tipo.

5 - Positiva

67 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato La partecipazione alle reti a cui la scuola ha aderito nel corso dell’anno scolastico 2014/15 ha visto coinvolti marginalmente sia i genitori (ad eccezione della rete per Expo Junior in cui la partecipazione è stata numerosa, attiva e di fondamentale importanza per la realizzazione del progetto), sia i docenti non strettamente collegati con le attività della rete. E’ da stimolare un maggiore coinvolgimento dei docenti alle reti che si svilupperanno a partire dal prossimo anno scolastico, in particolare la rete “Book in progress”, la cui utilità è tanto maggiore quanto più ampia è l’adesione del personale docente, o alle reti dedicate ad iniziative di formazione.

Quanto alla comunicazione, dall’anno scolastico 2015/16 la scuola adotterà un nuovo registro elettronico più immediato, più funzionale, che offre una maggiore possibilità di comunicazione tra docente e genitore, tra docente e classe, tra dirigente e classe.

Oltre a ciò, il nuovo prodotto offrirà anche l’albo online sul sto istituzionale, con la pubblicazione diretta delle circolari da parte della dirigenza o della segreteria.

Anche sull’alternanza scuola-lavoro vi è uno spazio di miglioramento, sia per il coinvolgimento, destinato a crescere, degli indirizzi di grafica e di informatica, sia per la maggiore condivisione che si cercherà di raggiungere all’interno dei consigli di classe, grazie anche ad una programmazione delle attività il più possibile spalmata su tutto l’anno scolastico, per scaricare gli ultime due mesi di scuola in cui tradizionalmente si concentra il maggior numero di impegni extrascolastici.

Si auspica un maggiore coinvolgimento dei genitori nelle attività della scuola, raggiungibile anche attraverso la fattiva collaborazione con il comitato dei genitori e con la componente genitori del Consiglio d’Istituto, avviata quest’anno, e suscettibile di ulteriore crescita.

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5 Individuazione delle priorita' Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi) Diminuzione del numero di studenti non ammessi alla classe successiva, in modo particolare nel corso del primo biennio.

Diminuzione del numero di studenti con sospensione di giudizio nel corso del primo e del secondo biennio.

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150 caratteri spazi inclusi) Trend in diminuzione del tasso di studenti non ammessi alla classe successiva nel corso del triennio di riferimento.

Potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza previste dal D.M. 139 del 2007.

Introduzione delle competenze chiave di cittadinanza nella progettazione didattica, utilizzo di indicatori comuni per la valutazione delle stesse.

Trend in diminuzione del tasso di studenti con sospensione di giudizio nel corso del triennio di riferimento.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Competenze chiave e di cittadinanza

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi) Nella sezione “Esiti” del Rapporto di Autovalutazione l’area “Risultati scolastici” è l’unica a presentare un giudizio pari a 3. La criticità è rappresentata dal numero elevato di studenti non ammessi alla classe successiva allo scrutinio di giugno al termine del primo anno (mediamente il 25%) e al termine del secondo anno (mediamente il 15%) e dalla percentuale elevata (mediamente il 45%)di sospensioni di giudizio allo scrutinio di giugno al termine delle classi dalla prima alla quarta.

Il traguardo di miglioramento, su base triennale, non ha come presupposto la volontà dei docenti di abbassare gli standard qualitativi della scuola, fattore che inevitabilmente avrebbe una ricaduta negativa sugli esiti a distanza dei diplomati, ma sul progetto di implementare tutti i processi che possano portare gli studenti al successo formativo.

In merito alle competenze chiave di cittadinanza, pur non essendo emerse particolari criticità, appare necessaria la loro introduzione nella progettazione didattica generale della scuola e specifica dei consigli di classe e dei singoli docenti, così come la definizione di indicatori da applicare nella valutazione delle stesse anche nella prospettiva di poterne certificare il raggiungimento da parte degli studenti in uscita.

Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione

DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi) Migliorare l'efficienza nella progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti.

Introdurre in via sperimentale le classi aperte.

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Introdurre nella progettazione didattica le competenze chiave di cittadinanza e definire gli indicatori per la valutazione delle stesse Ambiente di apprendimento

Investire nella formazione interna sulle didattiche innovative e completare l’implementazione dell’infrastruttura tecnologica necessaria.

Organizzare attività di aiuto agli studenti in difficoltà condotte da studenti con buoni rendimenti delle classi successive.

Inclusione e differenziazione

Introdurre in via sperimentale la figura di un docente tutor per gli studenti delle classi prime.

Continuita' e orientamento

Migliorare il raccordo tra I e II ciclo organizzando incontri con i docenti (in particolare di matematica) delle scuole secondarie di I grado.

Attuare strategie di riorientamento per gli studenti di prima mediante accordi con altre istituzioni scolastiche al fine di ridurre la dispersione.

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Migliorare l’efficienza, la tempestività e la completezza della comunicazione scuola-famiglia.

Definizione competenze chiave di cittadinanza, coinvolgendo i genitori del comitato e del CdI ed esponenti della realtà produttiva del territorio.

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi)

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La progettazione curricolare specifica a seguito della valutazione e il tempestivo intervento per il recupero delle carenze sia nella sperimentazione delle classi aperte sia tramite il contributo degli studenti meritevoli delle classi successive, possono prevenire l’accumulo di lacune da parte degli studenti, ostacolo al raggiungimento delle competenze minime per affrontare il prosieguo degli studi. Individuare un docente tutor ed investire sulla comunicazione scuola-famiglia sono funzionali ad una tempestiva informazione delle situazioni a rischio didattico/disciplinare: l’alleanza educativa docenti-genitori, anche tramite azioni di riorientamento, può prevenire dispersione e disagio ambientale.

L’investimento sulle didattiche innovative, oltre ad implementare le competenze digitali degli studenti, si pone come obiettivo di porre l’apprendimento al centro dell’azione didattica, colmando con l’uso delle TIC il divario generazionale che talvolta rende meno efficaci le metodologie tradizionali.

Il raccordo tra il I ed il II ciclo ha la finalità di rendere meno traumatico il passaggio ed evitare che un inizio incerto possa essere causa di un finale insuccesso.

Una declinazione delle competenze chiave di cittadinanza con il coinvolgimento dei genitori, anche in funzione delle esigenze del territorio, vuole avvicinare ulteriormente le famiglie alla scuole e la scuola all’impresa e fornire agli studenti gli strumenti più efficaci per affacciarsi con successo sul mondo del lavo