Installatore Professionale #2 - Aprile 2024

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ANTEPRIMA MCE

TECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL FUTURO DEL SETTORE

AL

FACE TO FACE

INSTALLATORE:

VERSO QUALE FUTURO?

TUTTE LE NOVITÀ SU COME MIGLIORARE LA PROFESSIONE ’ PROFESSIONALE www.installatoreprofessionale.it Installatore News IN COLLABORAZIONE CON CON IL PATROCINIO DI: NUMERO 2 MARZO/APRILE 2024 COPIA OFFERTA DA
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n. 2 marzo/aprile 2024

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Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Lorenzo Epis | Consulente Tecnico

Vanessa Martina | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it

Collaboratori | Stefano Balzarotti, Pasqualina Ciancio, Christian Elia, Silvia Martellosio, Marusca Scotuzzi

Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086

Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’Editore, fiere, manifestazioni)

Arretrati: 2,60 €

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231

Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni

Stampa: GRAPHICSCALVE S.p.A.

Località Ponte Formello 1/3/4

24020 Vilminore di Scalve (Bg)

Editore Quine Srl

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Via Spadolini, 7 - 20141 Milano

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L’INSTALLATORE DEL MESE

32 La chiave del successo

Installatore Professionale intervista Pietro Turati titolare di Sevice plus srl di Mandello del Lario (Lecco). Riflettori puntati su un tema che interessa da vicino i professionisti dell’installazione e che rappresenta, oggi, una criticità per il comparto: il ricambio generazionale di Marusca Scotuzzi

FACE TO FACE

36 Installatore: verso quale futuro?

EDITORIALE

4 La quinta transizione energetica

È la transizione delle fonti rinnovabili che, iniziata su grande scala solo meno di venti anni fa, sta già travolgendo tutte le vecchie fonti energetiche a un ritmo che sembrava impossibile di Lorenzo Epis

ANTEPRIMA MCE

12 Tecnologie innovative per il futuro del settore

Al via la 43a edizione di Mostra Convegno Expocomfort, vetrina delle tecnologie più innovative della climatizzazione e dell’efficienza energetica. Una importante occasione di incontro e di aggiornamento per chi progetta, installa, realizza impianti e sistemi per edifici intelligenti e performanti di Silvia Martellosio

SPECIALE SICUREZZA

28 Sicurezza e salubrità dell’acqua

Dopo anni di riflettori puntati sulle dinamiche del Superbonus si torna a parlare di tematiche di assoluta importanza come la sicurezza e la salubrità. Installatori e manutentori possono e devono essere parte attiva nel processo di valutazione e gestione dei rischi dell’impianto idrico, che non dovrebbe mai essere trascurato di Stefano Balzarotti

Protagonisti della rubrica “Face2Face” di questo numero sono Lorenzo Epis, Ceo PartnerPro, e Maurizio Lo Re, Presidente ANGAISA. A loro il compito di delineare il profilo dell’installatore in uno scenario che chiede competenze tecniche e visione imprenditoriale di Marusca Scotuzzi

FOCUS LAVORO

42 Sicurezza sul lavoro. Gas Refrigeranti: valutazione dei rischi Un aggiornamento del Documento Aziendale di Valutazione dei Rischi in funzione dei nuovi gas refrigeranti infiammabili di Stefano Balzarotti

STRATEGIE DI MARKETING

50 Il marketing e le punte del trapano da sei millimetri È fondamentale identificare bene cosa il cliente voglia ottenere realmente, cosa desideri realizzare… Riprendendo le teorie dell’economista Theodore Levit vediamo cosa significhi fare marketing a cura di Christian Elia

Rubriche

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MARZO/APRILE 2024/NUMERO #2 Sommario
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Editoriale

LA QUINTA TRANSIZIONE ENERGETICA

È la transizione delle fonti rinnovabili che, iniziata su grande scala solo meno di venti anni fa, sta già travolgendo tutte le vecchie fonti energetiche a un ritmo che sembrava impossibile

La quinta transizione energetica è il più straordinario cambiamento del sistema energetico, mai visto nella storia umana, in termini di velocità, globalità e dimensioni. Un cambiamento impensabile solo 10 anni fa ed è possibile percepire l’accelerazione verso le fonti energetiche rinnovabili attraverso il paragone con le prime quattro transizioni che ci hanno accompagnato sin dalla preistoria. La prima transizione energetica è stata la scoperta di come usare e controllare il fuoco da parte dell’uomo un milione di anni fa: in precedenza i nostri antenati avevano potuto contare solo sui loro muscoli, come fonte di energia.

La seconda transizione energetica è invece iniziata con l’agricoltura 10.000 anni fa, affiancando al fuoco e all’energia muscolare umana quella di animali addomesticati come cavalli, asini o buoi, supportati in seguito anche dai vari metodi per impiegare la forza del vento e dell’acqua con magli e mulini.

Per millenni le fonti energetiche principali sono rimaste sostanzial-

mente sempre le stesse, fino alla terza transizione del XVIII e XIX secolo, quando l’uso del carbone fossile per la fabbricazione dell’acciaio portò all’invenzione del motore a vapore.

La quarta transizione è la più recente, iniziata 130 anni fa con l’elettrificazione dell’economia che, partita con le centrali a petrolio, ha visto via via aggiungersi nel corso dei decenni anche quelle idroelettriche, nucleari e, infine, a gas naturale, fonti che in molte nazioni oggi sono diventate le principali. La quinta transizione energetica è quella delle fonti di energia rinnovabili che, iniziata su grande scala solo meno di venti anni fa, sta già travolgendo tutte le vecchie fonti energetiche ad un ritmo che sembrava impossibile. Solare ed eolico sono attualmente installati per generare potenze tre volte superiori a quelle di tutte le altre nuove fonti di elettricità messe insieme. Gli impianti solari ed eolici installati nel 2022 hanno prodotto tanta energia quanto tutti i nuovi impianti alimentati con le altre fonti e sono i protagonisti assoluti della scena energetica mondiale: nel 2000 si fabbricavano pochi MW di pan-

nelli solari l’anno, oggi si fabbricano oltre 500 MW al giorno. Si potrebbe pensare che l’aumento delle installazioni registrato nei primi tempi sia destinato via via a smorzarsi, come in genere accade con ogni innovazione, ma questo non accadrà con la quinta transizione: sotto la spinta degli impegni climatici, della crescente convenienza dell’elettricità prodotta e ora anche delle tensioni geopolitiche, la crescita delle installazioni di eolico e fotovoltaico continua sempre a ritmi altissimi, +18% è la media annua. Continuando così, gli attuali 1.000 GW di fotovoltaico installato nel mondo potrebbero sestuplicarsi entro 10 anni. Il solare ha già superato la potenza del nucleare nel 2017 e, se la crescita continuerà come adesso, supererà quella dell’idroelettrico già quest’anno, del carbone e gas l’anno prossimo. Entro il 2031 la somma della potenza di queste quattro fonti di elettricità tradizionali sarà minore di quella del solo fotovoltaico. Le precedenti transizioni hanno gradualmente affiancato alle vecchie fonti quelle nuove, con una sostituzione molto lenta, graduale e raramente completa, mentre le fonti energetiche rinnovabili spazzeranno via totalmente quelle precedenti in appena 50 anni, perché ormai incompatibili con la difesa dell’ambiente, del clima e della stabilità geopolitica.

In questi contesti l’installatore ancora una volta rappresenterà uno degli attori protagonisti, con un bagaglio di conoscenza e competenza nella proposta, installazione e certificazioni di soluzioni efficaci, sicure ad alto risparmio energetico. 

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F-GAS, COSA CAMBIA CON IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO

In vigore dall’11 marzo, il Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra sostituisce il precedente Regolamento europeo del 2014

Entrerà in vigore l’11 marzo 2024 il nuovo Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra che sostituisce il Regolamento (UE) n. 517/2014. Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 20 febbraio 2024, il nuovo Regolamento si applica ai gas fluorurati a effetto serra elencati negli allegati I (HFC, PFC e altri composti perfluorurati e nitrili fluorurati), II (idro-cloro, fluorocarburi insaturi e altre sostanze fluorurate) e III (eteri, chetoni e altri composti fluorurati), da soli o come miscele contenenti tali sostanze. Si applica inoltre ai prodotti e alle apparecchiature, e loro parti, che contengono gas fluorurati a effetto serra o il cui funzionamento dipende da tali gas.

Il Regolamento (UE) 2024/573 prevede: nuove disposizioni in materia di contenimento, uso, recupero, riciclaggio, rigenerazione e distruzione dei gas fluorurati a effetto serra e le misure accessorie connesse, quali i regimi di responsabilità estesa del produttore, la certificazione e la formazione, che comprende l’uso sicuro di gas fluorurati a effetto serra e di sostanze alternative che non sono fluorurate; condizioni per la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’immissione sul mercato, la successiva fornitura e l’uso di gas fluorurati a effetto serra e di specifici prodotti e apparecchiature che contengono gas fluorurati a effetto serra o il cui funzionamento dipende da tali gas; condizioni per particolari usi dei gas fluorurati a effetto serra; limiti quantitativi per l’immissione in commercio di idrofluorocarburi; norme in materia di comunicazione e raccolta dei dati sulle emissioni.

esclusivamente da persone fisiche adeguatamente qualificate.

A decorrere dal 1° gennaio 2025 i proprietari di edifici e i contraenti assicurano che durante le attività di ristrutturazione, riqualificazione o demolizione che implicano la rimozione di schiume in pannelli laminati installati in cavità o strutture edificate contenenti gas fluorurati a effetto serra elencati nell’allegato I e nell’allegato II, sezione 1, le emissioni siano per quanto possibile evitate manipolando le schiume o i gas ivi contenuti in modo tale da garantire la distruzione di tali gas. In caso di recupero di tali gas, tale operazione è effettuata esclusivamente da persone fisiche adeguatamente qualificate. Se il recupero delle schiume non è tecnicamente praticabile, il proprietario dell’edificio o il contraente redige la documentazione che attesta l’impossibilità del recupero nel caso specifico. Detta documentazione è conservata per cinque anni ed è messa a disposizione dell’autorità competente dello Stato membro interessato o della Commissione, su richiesta.

TUTTI I DIVIETI PREVISTI

RISTRUTTURAZIONI E RIQUALIFICAZIONI EDILIZIE

A decorrere dal 1° gennaio 2025 i proprietari di edifici e contraenti assicurano che durante le attività di ristrutturazione, riqualificazione o demolizione che implicano la rimozione di pannelli di schiuma contenenti schiume con gas fluorurati a effetto serra elencati nell’allegato I e nell’allegato II, sezione 1, le emissioni siano per quanto possibile evitate manipolando le schiume o i gas ivi contenuti in modo tale da garantire la distruzione di tali gas. In caso di recupero di tali gas, tale operazione è effettuata

Dal 1° gennaio 2025 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2500 per l’assistenza o la manutenzione di tutte le apparecchiature di refrigerazione. Per tali apparecchiature, fino al 1° gennaio 2030, sarà comunque possibile utilizzare F-gas con GWP pari o superiore a 2500 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati. Dal 1° gennaio 2026 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 2500 per l’assistenza o la manutenzione delle apparecchiature di condizionamento d’aria e pompe di calore. Per tali apparecchiature, fino al 1° gennaio 2032, sarà comunque possibile utilizzare F-gas con GWP pari o superiore a 2500 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati. Dal 1° gennaio 2032 è vietato l’uso di F-gas con GWP pari o superiore a 750 per l’assistenza o la manutenzione di apparecchiature fisse di refrigerazione, ad eccezione dei chillers (refrigeratori). Per tali apparecchiature sarà comunque possibile utilizzare F-gas con GWP pari o superiore a 750 solo se tali F-gas sono etichettati come riciclati o rigenerati.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 6
News

NUOVO REGOLAMENTO F-GAS, TRA OBBLIGHI E CERTIFICAZIONI: LE NOVITÀ

Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento dall’11 marzo saranno introdotti nuovi obblighi di controllo periodico delle perdite ed è previsto il mantenimento di appositi Registri

Il nuovo Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra oltre ai divieti introduce anche nuovi obblighi di controllo periodico delle perdite anche per le unità di refrigerazione di veicoli leggeri frigoriferi, container intermodali, compresi i reefer, e vagoni ferroviari, nonché su apparecchiature di condizionamento d’aria e pompe di calore di veicoli pesanti, furgoni, macchine mobili non stradali utilizzate in agricoltura, nelle miniere e in edilizia, treni, metropolitane, tram e aeromobili.

L’OBBLIGO DEI REGISTRI

Previsto il mantenimento dei Registri esistenti e l’estensione dell’obbligo di tenuta di Registri per le imprese che producono, immettono in commercio, forniscono o ricevono F-gas esenti dall’assegnazione di una quota per l’immissione in commercio. Entro il 31 dicembre 2027, gli obblighi di finanziamento (previsti nell’ambito dei regimi di responsabilità estesa del produttore) per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) includono anche finanziamento del recupero, del riciclo, della rigenerazione o della distruzione degli F-gas provenienti dalle apparecchiature che contengono tali gas e che sono state immesse in commercio dopo l’entrata in vigore del Regolamento, di cui agli articoli 12 e 13 della direttiva 2012/19/UE.

LA CERTIFICAZIONE PER LE PERSONE FISICHE

Sono estesi gli obblighi di certificazione delle persone fisiche che svolgono interventi di installazione, manutenzione, assistenza, riparazione, controllo delle perdite e smantellamento di unità di refrigerazione di veicoli leggeri frigoriferi, container intermodali, compresi i reefer, e vagoni ferroviari. Analogamente, l’obbligo di certificazione è esteso anche alle imprese che svolgono gli interventi di installazione, manutenzione, assistenza, riparazione e smantellamento di tali apparecchiature. Viene introdotto l’obbligo di attestato alle persone fisiche che svolgono le attività di assistenza, riparazione e manutenzione dei sistemi di condizionamento d’aria dei veicoli a motore della Direttiva 2006/40/CE oltre che per il recupero di F-gas da tali apparecchiature. Previsto l’obbligo di attestato delle persone fisiche che svolgono le attività di assistenza, riparazione e manutenzione, controllo delle perdite e recupero di F-gas dai circuiti frigoriferi dei sistemi di condizionamento d’aria e pompe di calore di veicoli pesanti, furgoni, macchine mobili non stradali utilizzate in agricoltura, nelle miniere e nell’edilizia, treni, metropolitane, tram e aeromobili. I nuovi certificati e attestati verranno rilasciati alle persone fisiche e alle imprese che svolgono interventi sulle diverse apparecchiature coinvolte che contengono F-gas ma anche le sostanze alternative agli F-gas, inclusi i refrigeranti naturali.

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 7

NUOVO DECRETO-LEGGE PNRR: CONTROLLI SU ASSEVERAZIONI ECOBONUS E SISMABONUS

Il MASE dovrà pubblicare sul proprio sito l’elenco delle asseverazioni relative alla fruizione delle detrazioni fiscali in materia di ecobonus per l’efficienza energetica e sismabonus

Disposizioni in materia di controlli sugli interventi di efficientamento energetico, prevedendo che il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) pubblichi sul proprio sito l’elenco delle asseverazioni relative alla fruizione delle detrazioni fiscali in materia di ecobonus per l’efficienza energetica e sismabonus.

Questa una delle novità previste nello schema di decreto-legge con disposizioni urgenti per garantire l’attuazione del PNRR, approvato il 26 febbraio 2024 dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

Il provvedimento contiene disposizioni in materia di investimenti infrastrutturali, anche relativi a piccole opere, nonché misure per i piani urbani delle città metropolitane, per i progetti di rigenerazione urbana e per la prevenzione dei rischi idrogeologici; inoltre, si prevede l’istituzione del “Piano transizione 5.0” che concede agevolazioni fiscali nella forma del credito d’imposta alle imprese che investono in tecnologie innovative. Si introducono misure urgenti per assicurare la continuità operativa degli impianti ex Ilva; previste anche disposizioni in materia di riduzione dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni.

GOVERNANCE PER IL PNRR E IL PNC

Il DL incrementa, per gli anni 2024/2026, la dotazione economica del Fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation EU-Italia; inoltre, autorizza la spesa per la realizzazione degli interventi non più finanziati con le risorse del PNRR per gli anni 2024/2029.

Disciplinato il monitoraggio - al 31 dicembre 2023 - degli interventi finanziati con risorse PNRR e prevista l’attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie da parte dei soggetti attuatori e la disciplina delle azioni di recupero nel caso di omesso o incompleto conseguimento degli obiettivi finali dei programmi e interventi PNRR, accertato dalla Commissione europea; attribuite al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea, a tal fine integrato, le attività di prevenzione e contrasto alle frodi e agli altri illeciti sui finanziamenti connessi al PNRR. Incrementata la composizione della Struttura di missione per il PNRR, istituita presso la Presidenza del Consiglio.

Lo schema di decreto-legge consente la nomina di appositi Commissari straordinari: Commissario straordinario per accelerare la realizzazione di nuovi posti letto per universitari; Commissario straordinario per gli interventi di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata non più finanziati con risorse PNRR; Commissario per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Previste misure di rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni titolari delle misure PNRR e dei soggetti attuatori.

ACCELERAZIONE E SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE PER ATTUAZIONE PNRR E PNC

Si introducono ulteriori misure di semplificazione delle procedure finanziarie per l’utilizzo delle risorse PNRR con la previsione di un’anticipazione, alle amministrazioni interessate, del 30% del costo dei singoli interventi da effettuare; si prevede inoltre che le amministrazioni titolari di interventi non più finanziati sul PNRR, provvedano al recupero delle somme già erogate, prevedendo un meccanismo che consenta anche con compensazioni finanziarie la realizzazione degli interventi; si prevede che le procedure semplificate per gli interventi PNRR continuino ad applicarsi ai procedimenti in corso, anche con riguardo agli interventi di cui all’allegato al decreto-legge n. 77 del 2021 non più finanziati con risorse PNRR.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 8 News

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PIANO TRANSIZIONE 5.0, 13 MILIARDI NEL BIENNIO 2024-2025

Per sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green, alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione

Il 26 febbraio in Consiglio dei Ministri è stato approvato il decreto-legge Pnrr, che introduce il nuovo “Piano Transizione 5.0”, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.

13 MILIARDI NEL BIENNIO 2024-2025

Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: “Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy”.

CREDITO D’IMPOSTA AUTOMATICO

Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico,

senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione.

Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).

AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA DA FER

Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si impegna così a sostenere attivamente le imprese italiane nella transizione verso un’economia più sostenibile, favorendo l’innovazione, la competitività e la creazione di valore nel contesto europeo e globale.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 10 News

LE NOVITÀ DEL PIANO NAZIONALE D’AZIONE PER IL RADON

Pubblicato il 21 febbraio in Gazzetta il piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032 adottato con un DPCM

Sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21 febbraio 2024 - Serie generale è pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 gennaio 2024 “Adozione del piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032”. L’art. 10 del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101, concernente il «Piano nazionale d’azione per il radon (Direttiva 201/59/Euratom, articolo 103 e allegato XVIII» prevede che, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e trasporti, d’intesa con la Conferenza StatoRegioni, sentito l’ISIN e l’Istituto superiore di sanità (ISS), è adottato il Piano nazionale d’azione per il radon, concernente i rischi di lungo termine dovuti all’esposizione al radon.

INDICAZIONI SULLA PROTEZIONE DAL RADON NELLE

ABITAZIONI

In recepimento della direttiva 2013/59/Euratom è stato emanato il decreto legislativo 31 luglio 2020, n.101, successivamente modificato, da ultimo con il decreto legislativo correttivo e integrativo 25 novembre 2022 n. 203. Oltre a una revisione ed estensione delle disposizioni sulla protezione dal radon nei luoghi di lavoro il decreto contiene, per la prima volta, indicazioni sulla protezione dal radon nelle abitazioni.

nate in azioni, a loro volta articolate in attività. Le azioni indicate dal Piano mirano a ridurre il numero dei casi di tumore polmonare causati dall’esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento. Per raggiungere questo obiettivo, devono essere individuati luoghi di lavoro e abitazioni con elevata concentrazione di radon e devono essere adottate misure per prevenire e ridurre la concentrazione di radon indoor.

REGOLE SULL’EDILIZIA E SUI MATERIALI DA COSTRUZIONE

La protezione dal radon deve essere considerata come una necessaria garanzia di qualità nel caso di nuovi progetti di costruzione, per questo sono stabilite regole sull’edilizia e sui materiali da costruzione per i nuovi edifici e per le abitazioni e i luoghi di lavoro esistenti.

Il decreto legislativo 31 luglio 2020, n.101 definisce il livello di riferimento come quel valore di dose efficace o di dose equivalente o di concentrazione di attività al di sopra del quale non è appropriato consentire le esposizioni, e stabilisce i valori di riferimento di concentrazione media di attività di radon in aria sia per i luoghi di lavoro sia per le abitazioni, distinguendo le abitazioni in esistenti e di nuova costruzione, cioè costruite dopo il 31 dicembre 2024. Inoltre, secondo il principio di ottimizzazione, si deve cercare di mantenere l’esposizione al livello più basso ragionevolmente realizzabile, anche al di sotto del livello di riferimento, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, delle conoscenze tecniche e dei fattori economici e sociali.

IL PIANO AGISCE SU TRE MACRO AREE STRATEGICHE

Il Piano nazionale d’azione per il radon, aggiornato con cadenza almeno decennale, agisce su tre macro aree strategiche, decli-

Il Piano prende in considerazione una riduzione diffusa della concentrazione di radon negli edifici con concentrazione superiore ai 200 Bq/m3, dando la priorità a quelli che superano i 300 Bq/m3, ma agendo anche su concentrazioni minori. L’allegato III del Decreto legislativo 31 luglio 2020, n.101 contiene gli elementi che il Piano deve prendere in considerazione. Tra questi vi sono le problematiche di associazione della protezione dal radon ai corrispondenti programmi di intervento, inclusi quelli sulla prevenzione del fumo, sul risparmio energetico e sulla qualità dell’aria negli ambienti chiusi.

Gli interventi di efficientamento energetico degli edifici devono tenere conto del radon

Per quanto riguarda il risparmio o l’efficientamento energetico, sono disponibili vari incentivi economici che hanno recentemente dato un notevole impulso agli interventi sugli edifici. Come è dimostrato da numerosi studi, tali interventi possono produrre un aumento della concentrazione di radon indoor specialmente se realizzati con modalità che non tengono conto del loro impatto sulla concentrazione di radon e se non vengono contemporaneamente abbinati interventi di risanamento da radon. Questo può rappresentare un problema rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’esposizione al radon e dei casi di tumore polmonare associati. Gli interventi riguardanti l’efficientamento energetico degli edifici devono quindi tenere conto del radon affinché nell’ambito del medesimo intervento edilizio si abbia un risanamento dal punto di vista sia energetico sia del radon. Va assolutamente evitato che un intervento di risparmio energetico causi un peggioramento della esposizione al radon.

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Tecnologie innovative per il futuro del settore

Al via la 43a edizione di Mostra Convegno Expocomfort, vetrina delle tecnologie più innovative della climatizzazione e dell’efficienza energetica. Una importante occasione di incontro e di aggiornamento per chi progetta, installa, realizza impianti e sistemi per edifici intelligenti e performanti

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 12
ANTEPRIMA MCE

Mostra Convegno Expocomfort, una delle vetrine più prestigiose per le aziende del settore HVAC+R, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, torna al consueto calendario di fine inverno (12-15 marzo 2024) presso gli spazi di Fiera Milano, con una 43a edizione fortemente rinnovata, forte della visione del claim “Beyond Comfort” e della sua declinazione nei tre assi portanti dell’offerta di MCE: Innovazione, Sostenibilità ed Efficienza Energetica.

Nel 2023 cambio di scenario per il settore ITS italiano

Crediti incagliati, ritardo nei pagamenti e produzione in calo; se solo nel 2022 il settore idrotermosanitario registrava tutti valori positivi, il mercato del 2023 rileva una brusca inversione di marcia. Rispetto al 2022, infatti, le previsioni della produzione per il 2023, pari a quasi 14 miliardi di euro, registra un calo dell’4,7%.

L’export sostanzialmente tiene, con un -2,4%, con valori attorno a 8,5 miliardi di euro, in linea con i valori a consuntivo registrati nel 2022 (8.782,42 mld di euro) e decisamente superiori rispetto ai 7,750,16 mld del 2021. Invariati nel 2023 gli investimenti, con le previsioni per il 2023 a 484,61 mld di euro, come nel 2022 (484,81 mld). Cresce, anche se di poco, l’occupazione, che raggiunge nel 2023 le 48.071 unità

Marco Nocivelli, presidente ANIMA Confindustria, sottolinea: “Il blocco del meccanismo degli incentivi ha creato una sorta di corto circuito economicofinanziario che ha determinato un danno di almeno mezzo miliardo di euro per la produzione italiana, secondo le stime del nostro Ufficio Statistica; addirittura, per quanto riguarda le caldaie e le pompe di calore, le perdite superano il 20% della produzione. Sono dati che rispecchiano quanto avviene nel resto d’Europa, anche se in Italia il declino può essere attribuito alla situazione complessa legata al Superbonus e alla cessione del credito per gli incentivi di riqualificazione. Questo ha determinato insicurezza tra gli operatori e indecisione tra i consumatori. Se guardiamo al bicchiere mezzo pieno, è anche per questo che si è creata molta attesa e aspettativa per le innovative tecnologie e i nuovi prodotti che vedremo a MCE Mostra Convegno Expocomfort”.

In quest’ottica, la nuova edizione vedrà aggiungere valore all’importante vetrina di prodotti e soluzioni attraverso lo sviluppo di focus per guidare gli operatori nella scelta delle migliori soluzioni: Industriale, Smartness e Idrogeno, connotati da eventi dedicati e percorsi di visita per contestualizzare e razionalizzare l’ampia gamma merceologica in esposizione, evidenziando le componenti più nuove e specifiche di alcuni ambiti particolari.

L’edizione MCE 2024 vede anche l’introduzione di nuove proposte per tutti i professionisti coinvolti nella progettazione, distribuzione e installazione di impianti, con la trasformazione del “Percorso Efficienza e innovazione”, grazie all’istituzione di nuovi riconoscimenti, gli MCE Excellence Awards - Efficiency&Innovation 4 Transition Goals, che saranno assegnati a componenti, sistemi e tecnologie che accelereranno la transizione energetica e ambientale collegata agli impegni che sono stati presi nell’ambito dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite siglata nel 2015.

Concorsi a premi e convegni

La 43a edizione vede anche la nascita del Water Prix, promosso in collaborazione con Aqua Italia e ANGAISA, sul tema dell’Intelligent (use of) water, concorso a premi capace di comunicare il valore dell’acqua e creare engagement tra visitatore ed espositore. In palio ogni giorno con formula instant win smartphone, auricolari wireless, buoni Amazon ed estrazione finale di un weekend in una località Bandiera Blu, riconosciuta più virtuosa per acque, servizi e sostenibilità.

Sempre ricco anche il programma di convegni, workshop ed eventi per approfondire le tematiche e le potenzialità di sviluppo di ambiti specifici, con la presentazione del 10° Rapporto CRESME sul mercato dell’impiantistica, gli interventi istituzionali e quelli organizzati dalle associazioni internazionali (EHPA - European Heat Pump Association e REHVA - Federation of European Heating, Ventilation and Air Conditioning Associations in primis) e le associazioni partner, con AiCARR in prima fila con il 53° Convegno Internazionale e la presentazione di CLIMA 2025.

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ANTEPRIMA MCE

Refrigeratori d’acqua condensati ad aria

Con l’obiettivo di utilizzare gas refrigeranti a basso impatto ambientale per la riduzione dell’effetto serra, ACM Kälte Klima presenta la nuova serie SCAEB/LCAEB: refrigeratori d’acqua condensati ad aria che rispondono ai livelli di efficienza richiesti dalla normativa Ecodesign LOT 21. In solo freddo, con refrigerante R32, evaporatore a piastre saldobrasate oppure a fascio tubiero, equipaggiati con n° 2 o n° 4 compressori scroll. Il refrigeratore d’acqua condensato ad aria (resa frigorifera da 25 a 386 kW) può essere fornito in varie versioni:

• DS - Recupero di calore parziale. Comprende uno o più desurriscaldatori, isolato/i termicamente, posto/i in serie tra compressore e condensatore.

• P1-P2 - Versione con kit idraulico. Include una o due elettropompe (una di riserva all’altra), vaso di espansione chiuso, manometri acqua, flussostato, valvola di sicurezza, valvola di sfiato, relativo circuito idraulico opportunamente coibentato completo di valvola di taratura e, nel caso di doppia pompa, di valvole di ritegno. Inoltre, è compreso un circuito elettrico di potenza e comando dedicato. Come optional sono previste pompe idrauliche con prevalenza maggiorata.

• PAC1-PAC2 - Versione con kit idraulico e serbatoio inerziale. Include, oltre a quanto previsto per la versione P1-P2, anche un serbatoio inerziale/ accumulo coibentato posto in ingresso all’impianto acqua.

• LN - Versione insonorizzata, a bassa emissione sonora, ottenuta per mezzo di un controllo di condensazione di tipo pressostatico e cuffie insonorizzanti poste sui compressori.

www.acmonline.it

Sistema di termoregolazione

Da Airplast (Gruppo FITT) il sistema di termoregolazione Regolo a supporto dell’impianto di climatizzazione che consente controlli indipendenti degli impianti termici nelle varie stanze. Partendo da una sola unità, questa soluzione permette non solo di erogare il caldo o il fresco necessario, ma anche di distribuirlo efficacemente nei vari ambienti per assicurare il benessere termico desiderato. Il sistema può gestire fino a sei zone: ogni stanza viene climatizzata come desiderato e in modo autonomo. Anche l’installazione è semplice e intuitiva: il sistema viene fornito già cablato ed è sufficiente collegare il consenso macchina per permettere l’attivazione in funzione della chiamata dei termostati di zona. Inoltre, la scheda elettronica ha la flessibilità necessaria per poter utilizzare i termostati già presenti per azionare la zonificazione. Il sistema Regolo+ è dotato, inoltre, della nuova scheda di controllo con l’elettronica della versione PLUS. Questa è concepita per ottenere un maggiore controllo sui flussi in mandata delle varie zone climatizzabili. Sul display, inoltre, vengono visualizzati i parametri riservati al tecnico in fase di personalizzazione dell’impianto. www.airplast.it | agix.fitt.com

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StandPad.9D21
StandPad.11N53

Kit collettore sanitario compatto preassemblato da incasso

• PIÙ COMPATTO: il nuovo box sandwich, con i gomiti Fastec, permette un minore ingombro d’installazione.

• PIÙ USCITE: nuova versione fino a 7+6 uscite con valvole Fastec a T o Boost.

• PIÙ CONFIGURAZIONI: grazie agli adattatori Fastec, posizionabili all’interno del box.

videocomp.itV06724

ANTEPRIMA MCE

Macchine per il freddo a noleggio

Le macchine della flotta a noleggio Brenta Rent sono tutte progettate e costruite dalla consociata ACM Kälte Klima con caratteristiche tecniche secondo il nostro standard per il freddo a noleggio. La perfetta efficienza viene assicurata da un controllo continuo e accurato delle macchine, sulle quali viene effettuato un collaudo dinamico ogni volta che rientrano da un periodo di noleggio. L’azienda offre ai propri clienti la possibilità di prenotare in anticipo le unità per le stagioni successive e, grazie alla consolidata esperienza ventennale, assicura la massima qualità al proprio servizio grazie a una rete organizzata di esperti frigoristi, estesa su tutto il territorio nazionale ed estero anche con centri assistenza locali. Questo permette di garantire il corretto avviamento delle macchine e l’assistenza per tutto il periodo di noleggio, anche con il servizio di teleassistenza installata sulle macchine che consente di visualizzare eventuali allarmi in tempo reale. Le macchine della flotta noleggio sono anche disponibili per la vendita di seconda mano con adeguato periodo di garanzia.

www.brentarent.it

Pad.11 Stand K31-M48

Priorità alla sostenibilità

Clivet presenta le nuove serie di pompe di calore con refrigerante naturale R-290, caratterizzato da un basso indice d’impatto ambientale (GWP = 3) e da eccellenti proprietà termodinamiche. Edge F è una pompa di calore monoblocco aria-acqua residenziale, versatile, compatta e silenziosa con tecnologia inverter da 4 a 15 kW per il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda sanitaria, ideale anche per le sostituzioni con temperatura dell’acqua prodotta di 75 °C. Cervino , invece, è un monosplit aria-aria con unità interne a parete per applicazioni residenziali, classe di efficienza A+++ (Freddo) /A++ (Caldo), nuova estetica elegante, potenza sonora 53 dB(A).

Infine, l’azienda presenta le pompe di calore per acqua calda sanitaria in classe

AQUA F, pompa di calore per ACS

A+: AQUA F , con capacità 100 litri, livello di temperatura fino a 65 °C in sola pompa di calore, potenza sonora da 54 dB(A), e AQUA Pro, con capacità 190 e 300 litri, livello di temperatura fino a 65 °C in sola pompa di calore, potenza sonora da 53 dB(A) a 55 dB(A).

www.clivet.com

StandPad.9D21

Ultrapiatto in cucina

Dall’esperienza del sifone LIRA Spazio 1NT nasce Evolution Ancora più compatto nelle sue dimensioni (65 mm di spessore), unite a una forma più dinamica, il Sifone Spazio 1NT Evolution conferma la collaudata esperienza e affidabilità della famiglia dei sifoni Spazio NT. Grazie alla sua particolare conformazione aderisce alla parete di fondo, liberando maggior spazio nel sottolavello, che diventa così utilizzabile come “ripostiglio” per riporre in modo ordinato e funzionale detersivi e similari. Il nuovo design, con una forma disassata rispetto al suo asse frontale, permette al sifone di compensare eventuali problemi di installazione. L’ispezionabilità, caratteristica dei Sifoni Spazio NT, consente di rimuovere i residui accumulati nello scarico causa principale di fastidiosi ingorghi che compromettono notevolmente il deflusso dell’acqua, semplicemente svitando il tappo posto nella parte anteriore. Composto da elementi, facilmente assemblabili tra di loro, garantisce una sorprendente rapidità e facilità di montaggio inoltre tutti i componenti sono forniti di una lunghezza compatibile con qualsiasi applicazione ed è possibile tagliarli agevolmente con un tagliatubi o con tradizionale seghetto. Realizzato in polipropilene, è disponibile in versione bianco, nero e grigio metallizzato. www.lira.com

Ventole assiali per PdC

L’ultima arrivata in casa ZiehlAbegg è la serie di ventilatori FPowlet, sviluppata proprio per la climatizzazione degli edifici tramite pompa di calore. I punti di forza di queste ventole assiali sono due: l’impercettibile rumore e la classe IE5 di efficienza energetica.

In funzionamento questi ventilatori sono fino a 5 dB(A) più silenziosi degli attuali ventilatori per pompe di calore nel mercato. È l’esclusiva geometria delle pale a guidare il flusso dell’aria in maniera così efficiente da azzerare quasi l’impatto acustico. La forma delle pale, di tipo owlet, prende ispirazione dalla natura e, in particolare, dalle ali del rapace più silenzioso, il gufo. Le pale hanno un profilo a sviluppo 3D ed entrambi i bordi, posteriore e anteriore, sono disegnati per massimizzare l’aerodinamica del ventilatore e minimizzarne quindi l’effetto sonoro. Al design performante si aggiunge il motore di ultima generazione a magneti permanenti di tipo ECblue di Ziehl-Abegg. Il motore ha classe di efficienza IE5, il livello massimo di efficienza per questo tipo di azionamenti e in linea con le direttive Erp attuali e future. FPowelt rende le nuove e vecchie pompe di calore più sostenibili comprimendo la bolletta e rispettando la quiete pubblica. È ideale, quindi, per edifici commerciali e residenziali. www.ziehl-abegg.com

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Pad.9 Stand B21-B29 D47-E40
Pad.10 Stand

ANTEPRIMA MCE

Protezione attiva contro la sovratemperatura

Il sistema Stratos® 4S Heat Storage di Cordivari è il nuovo brevetto per la gestione dell’energia termica nella gamma Stratos 4S. Nei periodi di massimo irraggiamento, il sistema permette di accumulare tutta l’energia in eccesso in uno speciale serbatoio di back up coibentato per essere conservata e utilizzata non appena vi è necessità. In condizioni di elevata energia solare incidente, il sensore termico attiva il circolatore a basso assorbimento elettrico (solo 5 watt) per trasferire il calore alla batteria termica realizzata in acciaio AISI 316L (serbatoio di back up coibentato). In questo modo si evita la fase di stagnazione, garantendo una riserva di ACS da poter utilizzare nei momenti di insufficiente irraggiamento solare. Il sistema è dotato di serie di due riscaldatori elettrici. Il primo, a basso wattaggio, con funzione di sicurezza anticongelamento, per la massima serenità anche nelle condizioni meteo più severe. Il secondo riscaldatore ha funzione di integrazione e comfort in caso di assenza di irraggiamento solare o picchi di prelievo superiori alle capacità del sistema. Stratos 4S Heat Storage è dotato di serie dello Smart Controller Wi-Fi Heat Manager per la gestione remota da smartphone IOS o Android dei riscaldatori elettrici. Grazie all’applicazione è possibile gestire programmare e monitorare, comodamente dal proprio cellulare, il funzionamento dei riscaldatori elettrici impostando temperatura e fasce orarie di funzionamento. Heat Manager è pratico e intuitivo; è infatti sufficiente installare l’applicazione e connettere lo smart controller alla rete WiFi di casa. www.cordivari.it

VMC semplice e compatta

Mitsubishi Electric espone le sue ultime novità per la ventilazione meccanica controllata (VMC). SVL-CZPV-E è la nuova unità di ventilazione a doppio flusso ad alte presta zioni dotata di recuperatore sensibile per applicazioni residenziali. Grazie alla sua tecnologia di ultima generazione, assicura un’efficienza di recupero fino al 95% ed essendo dotata di ventilatori centrifughi inverter, che assicurano un assorbimento energetico ridotto, massimizza il comfort acustico durante il funzionamento. Disponibile in due taglie (150 e 250 m3/h), SVL-CZPV-E è un’unità ultracompatta, spessa solo 21 cm, e ultra flessibile poiché è possibile posizionare la macchina sia in orizzontale sia in verticale e le sue 4 connessioni aria possono essere ruotate di 90°. Dal punto di vista della filtrazione poi, l’unità viene fornita di serie con filtri standard G4 e, opzionali, è possibile scegliere di aggiungere filtri F7, F9 o filtri a carboni attivi deodorizzanti. Realizzata in polipropilene e acciaio zincato, l’unità può essere riciclata fino al 99,9%. Insieme alle unità per la ventilazione, l’azienda è in grado di fornire anche il sistema di distribuzione dell’aria, ossia tutta la parte di componentistica necessaria per la realizzazione di un impianto chiavi in mano. Le nuove canalizzazioni di distribuzione dell’aria sono caratterizzate da aperture a strappo, un ripartitore di portata (valvola di taratura), un sistema di fissaggio delle griglie facilitato e un sistema di adattori universali che semplificano la proget tazione e l’installazione dell’impianto. it.mitsubishielectric.com

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Pad.7

ANTEPRIMA MCE

Gamma di dimensioni ampliata

Senza unità esterna

Si amplia la gamma di dimensioni per Globus di F.A.R.G (Art. 525), rubinetto a galleggiante in ottone stampato con funzionamento a sfera. Oltre che nelle dimensioni standard 1/2”G – 3/4”G, è disponibile anche nelle nuove dimensioni 1”G – 1”1/4 G. Caratteristica brevettata di questo modello è il funzionamento a sfera, che garantisce silenziosità di funzionamento e la completa invulnerabilità alle vibrazioni. Sul corpo e sulla sfera interna in ottone è eseguito un trattamento superficiale T.E.A +®. La sfera e le sedi (realizzate in PTFE) garantiscono la tenuta; inoltre un filtro in Aisi 304 inserito nella bocca del rubinetto evita che impurità possano comprometterla. Completano il rubinetto il nuovo sistema di attacco rapido in due posizioni brevettato che ne semplifica le operazioni di installazione e manutenzione e il tubo di carico in plastica che riduce il rumore provocato dalla caduta dell’acqua nel serbatoio di raccolta. www.farg.it

Da Olimpia Splendid la nuova generazione di climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna Unico, frutto della collaborazione tra l’azienda e Marco Michele Rossi di Newtone Architects. Riconoscibile dalla scocca monoblocco total flat, dalle linee pulite e minimali e dall’integrazione del display retroilluminato, la pompa di calore vanta soli 18 cm di profondità: uno spessore ridotto che permette l’installazione integrata, sia a parete alta che a parete bassa, anche nelle stanze più piccole di casa. All’interno una tecnologia completamente rinnovata. Compressore Twin Rotary a basse vibrazioni, elettronica di ultima generazione con WiFi integrato, pompa di condensa a bassa rumorosità sono solo alcune delle nuove componenti. L’evoluzione della categoria vede infatti l’introduzione di un innovativo Sync Power System che, come una sorta di cabina di regia, garantisce il funzionamento coordinato e armonico di ogni elemento, per aumentare le prestazioni e garantire la silenziosità di tutta l’unità. Con la funzione Silent Mode attiva, raggiunge al massimo i 30 dB(A) di pressione sonora, anche con il compressore in funzione. L’importante lavoro di ricerca e sviluppo ha prestato massima attenzione anche all’impatto ambientale del prodotto e del processo produttivo, coerentemente con l’obiettivo 2040 Carbon Neutrality, fissato dall’azienda stessa. Il nuovo Unico è quindi progettato sulla base di un accurato LCA (Life Cycle Assessment), per valutare l’impronta ambientale lungo il suo intero ciclo di vita, e prodotto in una smart factory ad alta efficienza, alimentata al 100% da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, di cui il 50% auto-prodotta in loco. Cuore tecnologico del prodotto è un innovativo circuito frigorifero che utilizza il refrigerante naturale R290 con un GWP (potenziale effetto serra) quasi pari a zero. E per rendere il comfort sostenibile uno standard alla portata di tutti, è stato disegnato un nuovo circuito con batterie da 5 mm, che permette di raggiungere fino a 2.5 kW di potenza in raffrescamento con una carica di gas inferiore ai 152 gr previsti dalla normativa. Il nuovo Unico può così essere installato in tutti gli ambienti, senza limiti minimi di superficie calpestabile della stanza e altezza d’installazione. Unico può essere collegata anche alla domotica di casa o controllata da smartphone e tablet, con l’app OS Home. Soluzione, quest’ultima, che permette di creare sinergie di funzionamento tra i vari dispositivi Olimpia Splendid e di migliorare l’assistenza da remoto. www.olimpiasplendid.it

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 20
Pad.4 Stand G09-H10 Pad.7 Stand L31-M36

Sistemi solari

Quattro le novità che Smart Sol, brand emergente nel settore delle energie rinnovabili, espone in anteprima a MCE. La prima è il nuovo sistema solare termico a circolazione naturale All In One Premium con serbatoio incor porato, prodotto semplice da installare, quasi plug and play, doppio vetro temprato per una maggiore coibentazione ed antigrandine, con un inno vativo vassoio in EPP, materiale atossico, riciclabile, con elevate presta zioni sia in termini di isolamento termico che di resistenza meccanica. L’azienda presenta anche due serbatoi: Fuoriserie Smart Boiler per la circolazione forzata di nuova concezione, che può essere utilizzato sia per la circolazione forzata tradizionale che per il sistema a svuotamento Drain Back, e HPT Veloce per la produzione di acqua calda sanitaria, specifico per pompe di calore con serpentino verticale; versione murale e non da 150/200/300 litri. Conclude il sistema solare a circolazione naturale Pad Solar con un’estetica inedita per questo tipo di prodotto: è molto basso da terra perchè si sviluppa in orizzontale, adatto per centri storici e zone con restrizioni paesaggistiche, che richie dono un basso impatto estetico. www.smart-sol.it

Cassetta 6 litri

Dal 1995 Pucci produce in esclusiva l’unica cassetta a doppio scarico con capacità massima 6 litri, che garantisce allo stesso tempo la massima funzionalità e l’igiene del bagno. I motivi che la rendono attuale sono l’esigenza di usare l’acqua potabile in modo razionale e le iniziative legislative dell’Unione Europea, che spingono sempre più in questa direzione. La 6 litri è infatti conforme alla normativa europea DNSH. Dapprima questa cassetta dovrà essere installata nelle ristrutturazioni dei bagni a uso pubblico di scuole, ospedali, alberghi e altri tipi di comunità residenziali, dove il consumo d’acqua incide fortemente sulla sostenibilità e sulla spesa. In una seconda fase, questa cassetta dovrà essere installata anche nei nuovi bagni delle abitazioni private, sostenendo così un utilizzo ecologico e riducendo la spesa. Grazie alla sua lunga esperienza nella produzione della cassetta 6-3 litri e in fatto di sostenibilità, Pucci è pronta anche questa volta a soddisfare le normative e a favorire comportamenti eticamente ed economicamente sostenibili.

www.pucciplast.it

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 21
Pad.6 Stand C71-D80

ANTEPRIMA MCE

Purificazione e filtrazione

Da Sinclair il climatizzatore Marvin per applicazioni mono e multisplit in ambito residenziale, caratterizzato da un sistema di purificazione al plasma che rilascia ioni in grado di neutralizzare polline, acari e altri agenti allergeni. La lampada UV-C è integrata e sigillata nell’evaporatore e genera internamente raggi ultravioletti di tipo C a bassa potenza (270~280 nanometri) in grado di svolgere un’efficace funzione di sterilizzazione.

Il climatizzatore è dotato anche del sistema di controllo dell’umidità Smart Humid Control che permette di impostare l’umidità nell’intervallo desiderato all’interno di un range definito per le modalità climatizzazione (40-80%) e deumidificazione (30-70%), così da prevenire la secchezza. Marvin è anche semplice da manutenere: il filtro anti-polvere è facilmente accessibile e non richiede alcun particolare smontaggio per la pulizia. Il design completamente chiuso della mandata dell’aria impedisce quindi alla polvere di entrare nell’unità. È disponibile in 4 colorazioni differenti per adattarsi in qualsiasi arredamento: bianco, silver, champagne e blue navy. Marvin è dotato di WiFi integrato e gestibile tramite App. In dotazione anche il telecomando di serie dove è possibile programmare e gestire tutte le funzioni più utilizzate, come Sleep Mode per ridurre la sonorità durante le ore notturne, Auto-Clean per la pulizia dell’evaporatore, Limite di Potenza e Risparmio Energetico per limitare i consumi di energia e potenza. Marvin utilizza il gas R32 a basso impatto ambientale e grazie alle sue performance di efficienza energetica con la classe energetica A+++ / A++ e valori di SEER e SCOP fino a 8,5 e 4,6 (taglia da 9Btu/2kW) permette di accedere a incentivi e detrazioni fiscali come Conto Termico ed Ecobonus. www.beijerref.it/AirConditioning-Sinclair

PROPOSTA HVAC GLOBALE

Insieme alle aziende del Gruppo, Enginia, Klingenburg e Recuperator, CAREL esporrà a MCE una proposta HVAC globale per il miglioramento della qualità dell’aria interna, grazie a sistemi che aumentano le prestazioni energetiche e riducono i consumi. La gestione remota, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e la cybersecurity sono elementi fondamentali del nuovo paradigma di programmazione proposto da CAREL, presentato nella soluzione per i software che dialogano con i controlli installati nelle unità HVAC. Con la crescente connettività e interconnessione dei dispositivi, è una prerogativa del Gruppo garantire la sicurezza informatica per proteggere gli impianti da potenziali minacce esterne. Il nuovo tool di programmazione consente una riduzione dei tempi di sviluppo e un dialogo più agile tra gli attori coinvolti nel ciclo di vita dell’impianto: la programmazione diventa così più efficiente e accessibile, facilitando l’operatività in campo. Nel settore residenziale, l’impegno per una riduzione delle emissioni è tangibile nell’offerta più innovativa presentata a questa edizione: una suite di componenti fondamentali per la gestione ottimale del circuito frigo delle pompe di calore. La loro integrazione nelle strategie di controllo delle unità rende i sistemi HVAC più affidabili e adattabili alle variazioni ambientali, con un incremento medio dell’efficienza tra il 25 e il 40% rispetto ai dispositivi tradizionali. I prodotti CAREL presenti nell’offerta sono definiti A3 Ready, ovvero realizzati seguendo le più recenti normative di sicurezza per l’utilizzo di dispositivi elettronici con macchine refrigeranti infiammabili. www.carel.it

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 22
Stand B29-C22
Stand A31-B42
Pad.5
Pad.11

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Il dosatore PROPORZIONALE di polifosfati e silicati SUPERCOMPATTO.

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Polifemo®, installato sulle tubature che portano l’acqua nella caldaia, nella pompa di calore e in altre apparecchiature, protegge dalla corrosione causata dal calcare.

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ANTEPRIMA MCE

COLLETTORE SANITARIO COMPATTO E VERSATILE

Pad.10

Teco amplia la propria gamma di collettori sanitari K4.3 compatti da incasso, rendendoli ancora più pratici e versatili. Tra i principali vantaggi dei nuovi collettori K4.3: più compattezza - il nuovo box con i gomiti Fastec permette un minore ingombro di installazione -; più uscite - nuova versione fino a 7+6 uscite -; più configurazioni, grazie agli adattatori Fastec. K4.3 permette l’intercettazione delle singole uscite ed è disponibile nelle seguenti versioni: 4+3, 5+4, 6+5 e 7+6 uscite. Le entrate e le uscite del collettore utilizzano il sistema di connessione Fastec Teco, che consente di effettuare connessioni idrauliche affidabili senza adoperare attrezzi, grazie a un semplice perno di bloccaggio. La versione 7+6 del collettore è realizzabile con l’aggiunta al collettore 6+5 delle valvole Fastec a T con portata KV 4,0, o delle nuove valvole Fastec Boost con portata KV 5,8, utilizzabili per l’intercettazione generale o per utenze maggiorate. Le sfere estraibili in tecnopolimero garantiscono una bassa coppia di manovra costante nel tempo e un passaggio totale dell’acqua e sono antibloccaggio, evitando la formazione di depositi e di calcare. Un’ulteriore novità sono le etichette adesive da applicare sulle manopole del collettore, per l’identificazione delle singole utenze da parte dell’utente finale. Anche l’aspetto estetico è un punto di forza di K4.3, il cui unico elemento visibile è un’elegante placca di copertura, disponibile in quattro diverse finiture e dotata di uno sportello con apertura/chiusura magnetica. www.tecosrl.it

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 24
Stand E47-F48

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INFORMAZIONE

DALLE AZIENDE

ELBI

RIUTILIZZO DELL’ACQUA PIOVANA

Un progetto sostenibile per il settore turistico e non solo

L’acqua rappresenta una risorsa preziosa per l’uomo, si consideri che oltre il 97% dei totali 1,4 milioni di km3 di acqua sulla terra è costituita da acqua marina, inutilizzabile dall’uomo se non per altri usi tecnologici. Del restante 3% di acqua dolce la maggior parte è costituita da ghiaccio concentrato ai poli. La parte disponibile per il consumo umano è solamente lo 0,3%. Questa percentuale continua a ridursi a causa sia dello scarico nell’acqua di sostanze inquinanti, sia delle irregolari precipitazioni piovose, sempre meno frequenti e spesso pericolosamente troppo abbondanti, che non consentono un adeguato rifornimento di acqua da parte degli acquedotti. In un contesto di crescente domanda e sfide ambientali, il riutilizzo dell’acqua piovana si configura come una soluzione strategica per la gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche. In particolare, il settore alberghiero può beneficiare enormemente di questa pratica, adottando sistemi di riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi, il carico delle cassette WC e la pulizia.

L’implementazione di un sistema di riutilizzo dell’acqua piovana in un contesto del settore terziario, ed in particolar modo in quello turistico, offre molteplici vantaggi:

• Riduzione del consumo di acqua potabile: l’acqua piovana può sostituire l’acqua potabile per l’irrigazione del verde (giardini, terrazzi e giardini pensili), la pulizia ed il carico delle cassette WC, determinando un risparmio significativo sui costi di gestione. In media un hotel può ridurre il consumo di acqua potabile fino al 50%.

• Tutela dell’ambiente: il minor utilizzo di acqua potabile trattata per uso non umano contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente e alla lotta agli sprechi nei periodi di siccità.

• Vantaggi economici: il recupero dell’acqua piovana genera un risparmio sulla bolletta idrica, il costo della realizzazione dell’impianto è ammortabile nel tempo ed inoltre in alcuni periodi Stato e Regioni concedono sostegni economici volti ad incentivare

questa soluzione.

• Valorizzazione dell’immagine aziendale: l’adozione di pratiche sostenibili come il riutilizzo dell’acqua piovana rafforza l’immagine eco-responsabile dell’hotel, aumentando la sua attrattiva verso una clientela sensibile alle tematiche ambientali.

La tematica del recupero dell’acqua di fatto è una materia a cui risulta sensibile la legislazione nazionale, basti pensare al D.Lgs. 152/2006 circa le norme in materia ambientale, al D.Lgs. 128/2010 che modifica ed integra il precedente, il più recente D.L. 39/2023 in materia di contrasto alla scarsità idrica oppure ai sistemi di certificazione degli edifici “sostenibili”, ad esempio, protocollo Itaca e LEED, che stanno prendendo piede negli ultimi anni e tengono in debito conto anche la gestione

ottimale delle acque.

Scendendo nel vivo della realizzazione del progetto di riutilizzo dell’acqua piovana in una struttura alberghiera si possono identificare tre fasi principali (FIG. 1):

Fase 1: Analisi preliminare:

• Valutare la quantità di acqua piovana raccolta in base alle precipitazioni medie annue e alla superficie captante.

• Calcolare il fabbisogno idrico per l’irrigazione e il carico delle cassette WC.

• Dimensionare il sistema di riutilizzo in base alle esigenze specifiche dell’hotel.

Fase 2: Implementazione del sistema:

• Installazione di un sistema di raccolta dell’acqua piovana dalle grondaie e dai pluviali.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 26
a cura di P er. I nd. M arco D al C orso

• Filtrazione dell’acqua piovana per rimuovere detriti e impurità.

• Stoccaggio dell’acqua piovana in una cisterna che può essere installata a vista (in luoghi protetti dal sole), sottoscala/sotto rampa, o interrata (soluzione maggiormente impiegata).

• Installazione di un sistema di pompaggio per distribuire l’acqua piovana alle utenze.

• Realizzazione di un sistema di irrigazione per le aree verdi.

• Collegamento della cisterna alle cassette WC.

Fase 3: Manutenzione e monitoraggio:

• Ispezione e pulizia periodica del sistema di raccolta e filtrazione.

• Controllo del livello dell’acqua nella cisterna.

• Manutenzione del sistema di pompaggio e irrigazione.

• Monitoraggio dei consumi di acqua potabile e piovana.

Ad assistere il tecnico nella progettazione a regola d’arte del sistema di raccolta vi sono le regole tecniche UNI EN 806, UNI EN 1717, UNI 9182 ed UNI EN 11445, che riportano indicazioni sul corretto dimensionamento del sistema di raccolta e distribuzione dell’acqua non potabile.

Nel tempo il progresso tecnologico ci consente di utilizzare sistemi innovativi per il riutilizzo dell’acqua piovana quali:

Sistemi di filtrazione avanzati per una migliore depurazione dell’acqua.

Cisterne in materiale plastico riciclato ad alta resistenza.

Sistemi di pompaggio a basso consumo energetico.

Sistemi di irrigazione intelligenti per un uso

efficiente dell’acqua.

Costi e benefici economici

Il costo di un impianto di riutilizzo dell’acqua piovana varia in base alla complessità del sistema e alle dimensioni della struttura ricettiva, ma in media l’investimento si ripaga in circa 10-20 anni grazie al risparmio sui costi in bolletta ed all’ammortamento dei costi di realizzo dell’impianto, salvo la fruizione o meno di incentivi Statali o Regionali.

Altri ambiti di applicazione

Il recupero dell’acqua piovana non è una pratica vantaggiosa unicamente per il settore turistico, i benefici sopra citati sono validi anche per tutto il comparto del terziario, molto importanti per il settore primario ed efficace anche nel residenziale, in cui l’utilizzo dell’acqua piovana costituisce un prezioso contributo alla riduzione degli sprechi di acqua potabile, ne favorisce un consumo più attento e consapevole e comporta un risparmio considerevole sui costi (fino al 50%).

L’acqua piovana è particolarmente indicata nei seguenti impieghi (FIG. 2):

• Per la lavatrice e le pulizie della casa: l’acqua piovana non favorisce la formazione di calcare riducendo i consumi dell’anticalcare e, grazie alla migliore azione pulente dell’acqua, riduce anche l’impiego di detersivo (circa il 50%);

• Per il giardinaggio: l’acqua piovana utilizzata per innaffiare le piante favorisce un assorbimento ottimale dei minerali;

• Per il wc: l’acqua piovana non favorisce la formazione di calcare.

In particolar modo per il settore residen-

ziale il recupero dell’acqua piovana viene inoltre incentivato dallo Stato e dalle Regioni per mezzo di Bonus fiscali quali ad esempio il Bonus Verde che al momento della redazione del presente articolo (2024) è al 36% di detrazione fiscale su IRPEF per un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per ogni unità immobiliare comprese le pertinenze.

Si segnala però che, nonostante i numerosi vantaggi, vi sono chiaramente delle sfide e degli ostacoli da superare per la realizzazione di progetti di recupero dell’acqua, quali: i costi iniziali per la realizzazione del sistema di riutilizzo dell’acqua piovana (valutabili in sede di progettazione); il bisogno di rivolgersi a tecnici preparati, aggiornati in materia e sull’evoluzione normativa che varia in base al comune ed alla regione; la necessità di programmare una regolare manutenzione al fine di garantirne l’efficienza e la sicurezza; non ultimo, sensibilizzare cittadini, aziende e istituzioni sull’importanza del riutilizzo dell’acqua piovana e dei suoi benefici.

In conclusione, il riutilizzo dell’acqua piovana rappresenta una scelta strategica per il settore alberghiero e non solo, offrendo numerosi vantaggi ambientali ed economici L’implementazione di un sistema di riutilizzo, progettato e realizzato con cura, consente di ridurre significativamente il consumo di acqua potabile, tutelare l’ambiente e migliorare l’immagine aziendale. L’adozione di questa pratica rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile per il settore turistico.

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N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 27

SICUREZZA E SALUBRITÀ DELL’ACQUA

Dopo anni di riflettori puntati sulle dinamiche del Superbonus si torna a parlare di tematiche di assoluta importanza come la sicurezza e la salubrità. Installatori e manutentori possono e devono essere parte attiva nel processo di valutazione e gestione dei rischi dell’impianto idrico, che non dovrebbe mai essere trascurato

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 28 INSTALLATORE PROFESSIONALE
SICUREZZA
a cura di

“L’

acqua è vita”: un’affermazione che riflette la fondamentale importanza dell’acqua per la sopravvivenza e il benessere di ogni forma di vita sulla Terra. Un sistema idraulico realizzato a regola d’arte e con materiali idonei, efficiente e pulito svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di malattie e nel mantenimento di uno standard di vita elevato. Talvolta però l’impianto idrico non riceve la stessa attenzione rispetto ad altri tipi di impianto, anche in termini di rispetto delle norme tecniche di sicurezza nelle attività di installazione e manutenzione. Ciò può essere dovuto a vari fattori, tra cui una scarsa percezione della sicurezza dell’acqua potabile, la mancanza di consapevolezza riguardo ai potenziali rischi e la sottovalutazione dell’importanza di un sistema idrico sicuro. Parole e concetti quelli della valutazione del rischio, delle attività di prevenzione, della formazione, usate da anni in altri ambiti, come ad esempio quello della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro o quello della garanzia e controllo della sicurezza e della qualità alimentare, diventate un vero e proprio modus operandi cardine dei sistemi di prevenzione e protezione. Per 20 anni, fino a pochi mesi fa, il D.Lgs. 31/01 ha normato la potabilità delle acque in Italia definendo le regole la gestione del servizio idrico, compresi i parametri di potabilità dell’acqua. Dal 21/03/2023, in attuazione della direttiva UE 2020/2184, il D.Lgs 31/01 è stato sostituito dal D.Lgs. 18/23 che, introducendo un approccio basato sulla valutazione dei rischi e prevenzione dei danni alla salute umana derivanti dalla contaminazione delle acque potabili, rivede anche le regole di gestione, i requisiti minimi per la potabilità e le responsabilità degli impianti idrici.

Perché parlarne agli installatori?

Le modifiche introdotte comporteranno nuovi obblighi, nuove responsabilità ma, soprattutto, nuove opportunità. Per capire meglio osserviamo alcune definizioni.

acque destinate al consumo umano o acque potabili:

1) tutte le acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile, per la preparazione di cibi, bevande o per altri usi domestici, in locali sia pubblici che privati, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne o in bottiglie o contenitori, comprese le acque di sorgente di cui al decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176;

2) tutte le acque utilizzate in un’impresa alimentare e incorporate negli alimenti o prodotti destinati al consumo umano nel corso della loro produzione, preparazione, trattamento, conservazione o immissione sul mercato; • «punto di utenza» o «punto d’uso»: il punto di

uscita dell’acqua destinata al consumo umano, da cui si può attingere o utilizzare direttamente l’acqua, generalmente identificato nel rubinetto;

• «sistema o impianto di distribuzione interno», anche detto «rete di distribuzione interna» o «sistema di distribuzione domestico»: le condutture, i raccordi e le apparecchiature installati fra i rubinetti normalmente utilizzati per le acque destinate al consumo umano in locali sia pubblici sia privati, e la «rete di distribuzione del gestore idro-potabile», connesso a quest’ultima direttamente o attraverso l’allacciamento idrico;

• gestore della distribuzione idrica interna (GIDI): il proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idro-potabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua;

• filiera idro-potabile: l’insieme dei processi che presiedono alla fornitura e distribuzione di acqua destinata al consumo umano, comprendendo gli ambienti e i sistemi ove detti processi hanno luogo, che possono avere effetti sulla qualità dell’acqua; sono parte della filiera, tra l’altro, gli ambienti di ricarica o in connessione con gli acquiferi sotterranei o superficiali da cui sono prelevate acque da destinare al consumo umano, le fasi di prelievo delle risorse idriche da destinare al consumo umano, o, più in generale, gli approvvigionamenti di risorse idriche anche di origine diversa da destinare al consumo umano, il trattamento, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, fino ai punti d’uso;

• monitoraggio: l’esecuzione di una sequenza pianificata di osservazioni o misurazioni su elementi significativi della filiera idro-potabile, ai fini del rilevamento puntuale di alterazioni della qualità dell’acqua; per monitoraggio operativo si intende la sequenza programmata di osservazioni o misure per valutare il regolare funzionamento delle «misure di controllo» poste in essere nell’ambito della filiera idro-potabile;

• piano di sicurezza dell’acqua: il piano attraverso il quale è definita ed implementata l’analisi di rischio della filiera idro-potabile […] Comprende […] una valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni all’edificio.

Installatori e manutentori saranno, quindi, attori protagonisti nelle attività di valutazione, gestione e controllo dei sistemi di distribuzione interna e, se in possesso delle opportune conoscenze e competenze, potranno essere fra le figure di riferimento per clienti sempre più esigenti come ad esempio gli amministratori, identificati dal decreto come GIDI (come indicato nelle definizioni precedenti, il Gestore della Distribuzione Idrica Interna).

Il responsabile dell’impianto

In qualità di GIDI, il responsabile “dell’impianto”:

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 29

SICUREZZA PER SAPERNE DI PIÙ

Il DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2023, N.18 è composto da 26 articoli e 9 allegati

• Disciplina le condizioni affinché le acque potabili siano pulite e salubri, dai punti di captazione al rubinetto degli utenti finali, definendo le tipologie di contaminazione e la misura in cui determinano un pericolo per la salute umana (requisiti minimi stabiliti nell’allegato I, parti A,B,D).

• Indica tipologia e periodicità dei controlli da effettuare, i provvedimenti correttivi, le responsabilità, assegnandone alcune al “gestore della distribuzione idrica interna”, inteso come il proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idro-potabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna (es. il contatore) e il punto d’uso dell’acqua (es. i rubinetti).

• Eleva gli standard qualitativi modificando alcuni limiti di riferimento già in vigore, introducendo nuovi parametri da analizzare (ad es. piombo, Legionella e interferenti endocrini come i PFAS). Rivede e valuta i requisiti dei materiali che entrano a contatto con le acque (dall’estrazione fino alla distribuzione interna) affinché non alterino la salubrità dell’acqua destinata al consumo umano (colore, sapore, odore, crescita microbica, rilascio di contaminanti).

• Conduce ad un nuovo approccio basato sulla valutazione del rischio che porterà alla redazione dei piani di sicurezza dell’acqua (PSA).

• Garantirà più fruizione dell’acqua potabile attraverso una diffusione maggiore di punti di accesso gratuito all’acqua ed assicurerà una maggior comunicazione tra autorità competenti, gestori, utenti finali, creando una rete aggiornata di dati.

• Prevede l’istituzione di nuovi enti quali il CENSIA (Centro Nazionale per la sicurezza dell’acqua di competenza dell’Istituto superiore di Sanità), e l’ANTEA (Anagrafe Territoriale dinamica delle Acque potabili) che renderanno i dati aggiornati e disponibili per tutti.

• assicura che i valori di conformità e salubrità dell’acqua rispettati dal gestore idrico al punto di consegna (contatore) siano mantenuti fino al punto di utenza interno (rubinetto) dei locali pubblici e privati, soprattutto in caso di reti idriche vetuste, incrostazioni calcaree, presenza di accumuli, di filtri, e/o altri sistemi di trattamento.

• qualora eventuali non conformità riscontrate siano riconducibili al sistema di distribuzione interno, adotta le misure necessarie per ripristinare i valori

rispondenti alla norma;

• nel caso presenza nel condominio di strutture sanitarie, ricettive, fisioterapiche, strutture ricettive, ristorazione pubblica e collettiva, ecc. (edifici prioritari) procede agli adempimenti di valutazione e gestione dei rischi nei sistemi di distribuzione interni di cui all’art. 9 e secondo le Linee guida ISTISAN 22/33 entro il 2029.

(a carico del GIDI sono previste sanzioni da 5.000€ a 30.000€)

Oltre che attraverso una prima valutazione circa la struttura e la tipologia di materiali, che potrebbe anche portare ad interventi di riqualificazione strutturale, occorrerà implementare un sistema di monitoraggio e controllo manutentivo periodico. Norme tecniche e linee guida specifiche dovranno essere seguite durante la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli impianti idrici per garantire che l’acqua erogata sia sicura per il consumo umano. Ciò include la scelta accorta dei materiali e dei componenti, la gestione delle perdite o dei “ritorni” d’acqua per evitare inquinamenti e la manutenzione regolare per prevenire guasti che potrebbero compromettere la qualità dell’acqua. La consapevolezza dell’importanza di un impianto idrico sicuro sta aumentando velocemente, specialmente considerando la crescente attenzione globale sulla salute pubblica e la sostenibilità ambientale. Le autorità sanitarie, gli enti normativi e le organizzazioni del settore stanno promuovendo standard più rigorosi per garantire che gli impianti idrici rispettino norme di sicurezza e qualità. 

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 30 INSTALLATORE PROFESSIONALE

SILFRA: L‘IMPORTANZA

DEL BACKSTAGE

CRIAC39051 Sifone per lavabo a vista CRIUD425 Scarico per lavabo da 1/4 universale CRI0427758 Scarico per vasca, tubo telescopico CRIAD455 Piletta sifonata per piatto doccia, ispezionabile

L’installatore del mese

LA CHIAVE DEL SUCCESSO

Installatore Professionale intervista Pietro Turati titolare di Sevice plus srl di Mandello del Lario (Lecco). Riflettori puntati su un tema che interessa da vicino i professionisti dell’installazione e che rappresenta, oggi, una criticità per il comparto: il ricambio generazionale. Perché è difficile trovare giovani installatori? Cosa li frena dall’intraprendere un percorso di crescita professionale che può offrire molte opportunità? E cosa comporta, invece, intraprendere questa professione?

C’era una volta… il racconto della vostra storia aziendale e dei vari passaggi generazionali che ha affrontato.

“Mio nonno materno ha iniziato l’attività nel 1950 e si occupava di riparazione e manutenzione di caldaie e impianti. Nel 1976, a causa della sua prematura scomparsa, le redini dell’azienda sono passate a mio zio Lorenzo Epis che ha portato con se e iniziato al mestiere il fratello Dario Epis, nel tempo ha diversificato spostando l’attenzione anche sull’aspetto impiantistico in ambito riscaldamento. Mio padre è subentrato nel 1985 all’interno di quello che negli anni è diventato di fatto un centro assistenza/manutenzione. Io ho cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia nel 2003 . Avevo vent’anni e la mia formazione era legata al settore elettrico. Serviva una figura specializzata in tal senso: tecnico manutentore caldaie. Dopo 5 anni, nel 2004 l’attività si trasforma ulteriormente e vengono create due strutture distinte: una specializzata per l’installazione, gestita da mio padre e l’altra con focus su manutenzione/assistenza al cui timone vi era lo zio. Nel 2009 la decisione di spostarmi nella struttura seguita da mio padre che da solo non poteva seguire tutta la struttura, diventandone socio. Oggi, Service plus srl – all’interno della quale sono presenti una delle mie sorelle, Laura Turati, mio cognato Edoardo Pavese e mio cugino Andrea Epis – si occupa di installazioni impianti e ristrutturazioni. Il nostro bacino di interno copre il territorio compreso tra le province di Lecco , Milano, Monza e Como . E.. possiamo dire che siamo arrivati alla terza generazione con molti cambiamenti strutturali nel corso degli anni ma sempre più aggiornati con competenze che

ci rendono competitivi nell’area su cui operiamo”.

Da precedenti interviste a installatori emerge un dato allarmante che impone alcune riflessioni: sempre meno giovani sono desiderosi di affacciarsi su questo mercato. L’età media è di 45 anni. Perché è difficile trovare giovani installatori? Cosa li frena?

“È vero: il settore è rappresentato da professionisti mediamente oltre i 40 anni. Temo che il motivo vada ricercato nelle peculiarità di questo lavoro che può dare molte opportunità, ma richiede tempo e passione, coinvolgimento totale. Ho modo di confrontarmi con alcuni colleghi che operano in ambito assistenza tecnica e la difficoltà che loro riscontrano è perlopiù legata agli orari. Dai giovani viene richiesto un orario definito che non coinvolga ad esempio il sabato. Viene considerato un lavoro faticoso? Meno rispetto al passato perché le nuove strumentazioni hanno reso più semplici certi interventi. Mio nonno ad esempio saldava e filettava tutto il giorno. Ora, invece, la tecnologia e le nuove macchine a disposizione hanno contribuito ad alleviare la fatica. E poi, ci si sporca meno rispetto a prima. E questo è un elemento positivo che va considerato. Per contro l’aspetto burocratico si è complicato. In generale, la figura tradizionale dell’idraulico/installatore è profondamente cambiata. Non è pensabile, oggi, l’esistenza di una struttura gestita da una sola persona come era consuetudine nel passato. Sono necessarie più figure specializzate che operino in team. Mediamente quattro/cinque professionisti: questa potrebbe già essere un gruppo strutturato”.

A proposito di giovani e di passaggio generazionale,

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 32
RUBRICA R

lo psichiatra Paolo Crepet – intervenuto lo scorso novembre nel corso del XXIV Convegno ANGAISA

- sottolinea: “la passione è il segreto per un passaggio generazionale di successo, perché è ciò che consente di far coincidere l’azienda con un progetto di vita. Ai ‘senior’ tocca, invece, impegnarsi nella ricerca di metodi adeguati ai tempi che stiamo vivendo. Condivide questo pensiero?

“Condivido. La passione è il motore di ogni esperienza lavorativa. Non mi riferisco, quindi, solo al nostro settore. Poter svolgere una professione che piaccia e che dia soddisfazioni non solo economiche è importante perché le ore lavorative sono parecchie rispetto al totale di una giornata. Nel nostro caso specifico dovendo essere a disposizione, a volte sacrificando anche il fine settimana, diventa difficile se non si è motivati. La scuola può preparare tecnicamente ma poi l’impegno è del singolo. A proposito di scuole che rapporto hanno con il mondo del lavoro? In generale le scuole professionali rappresentano un ponte tra studenti e mondo del lavoro. Già durante gli anni di formazioni i ragazzi hanno la possibilità di fare esperienza per brevi periodi in aziende del settore e questo aiuta a capirne le dinamiche e a comprendere come funziona realmente questo lavoro nella quotidianità. E, comunque, tra scuola professionale e aziende del settore la comunicazione c’è. Io stesso quando ho terminato il mio percorso di studi ho potuto essere inserito in una struttura grazie al contatto creato dalla scuola. In Serviceplus abbiamo recentemente avuto alcuni ragazzi per uno stage e l’esperienza è stata positiva. In caso di necessità di personale è possibile richiedere alle scuole professionali stesse nominativi di giovani diplomati”.

Quali sono secondo lei le criticità oggi all’interno di una azienda di installazione che sta affrontando un cambio generazio nale?

“Mi piace pensare, più che a criticità, a quali possano essere gli aspetti positivi che aiutino a rendere un passaggio generazionale il più fluido e sereno possibile. Certamente la gavetta non ha mai fatto danni: consente di partire dalle basi e via via acqui sire le abilità e le compe tenze necessarie, magari anche in un’azienda diversa dalla propria. La mia esperienza è stata simile: ho lavo rato in un’azienda industriale e poi sono approdato a quella familiare. Trovo questo tipo di percorso molto interes

sante e formativo. So che in altri comparti, i senior prima di far entrare il giovane in azienda, consigliano addirittura una esperienza presso realtà estere. Vi sono alcuni esempi virtuosi in ambito distributivo ITS”.

Cosa significa modernizzare oggi una azienda di installazione? Cosa comporta, concretamente, in termini organizzativi/gestionale e finanziari? Tutti ce la fanno? La vostra esperienza…

“Significa stare al passo coi tempi e, quindi, operare all’interno di un contesto in continua evoluzione. In tal senso diventa prioritaria la formazione che deve essere necessariamente continua. I frequenti aggiornamenti normativi e la strumentazione sempre più avanzata richiedono studio e applicazione per offrire ai clienti interventi di qualità e garantire sicurezza. E il rapporto con il cliente finale? Si costruisce nel tempo. Ci vuole molta pazienza e disponibilità totale perché il cliente, oggi, è sempre più esigente e reclama attenzione. Ma è un impegno che paga in fidelizzazione. L’influenza di parenti e amici – quindi il passaparola positivo – pesa molto sulla scelta dei professionisti a cui affidare gli interventi di installazione o anche di manutenzione. Ecco perché, creare fiducia è importantissimo. Proprio per garantire un servizio ad hoc con professionisti selezionati, aderisco al BNI (Business Network International) composto da professionisti specializzati che si riuniscono con lo scopo di scambiarsi referenze attive. Si tratta di un passaparola strutturato. Può capitare ad esempio di andare fuori bacino per un intervento di installazione e non poter avvalersi di una specifica figura professionale con la quale solitamente si collabora. BNI consente di mettersi in contatto con un professionista che già si conosce attraverso il network, che opera in loco, e perciò essere sicuri del servizio offerto. Ciò ci rende anche competitivi nei confronti delle grandi catene oggi distribuite sul territorio”.

Un consiglio a un giovane installatore che si affaccia per la prima volta sul mercato. Su “questo” mercato, considerando le attuali dina-

“Non rimanere da solo. Occorre strutturarsi a fare rete con altri professionisti o creare partnership con un brand o con un fornitore ITS. Oggi operare da soli non è più possibile. Non ultimo, aggiornarsi. Investire tempo in formazione per acquisire sempre più quelle competenze che il mercato richiede”. 

La nuova edizione di Edifici monoplano in acciaio ad uso industriale di Andrea Dall’Asta, Raffaele Landolfo, Fabio Micozzi e Walter Salvatore è elaborata ai sensi delle NTC 2018.

Le attuali Norme Tecniche per le Costruzioni emanate nel 2018 (D.M. 17 gennaio 2018) introducono diversi elementi di novità, per quanto riguarda sia le azioni di progetto sia i metodi di dimensionamento e verifica della sicurezza.

L’introduzione di nuove regole determina nuovi problemi nella pratica progettuale corrente che deve ridefinire gli approcci e le procedure allo scopo di individuare le soluzioni ottimali in relazione alle prestazioni e al livello di sicurezza richiesti.

In questo volume la Commissione Sismica per le Costruzioni in Acciaio, istituita e sostenuta da Fondazione Promozione Acciaio, affronta il problema dell’applicazione delle nuove Norme Tecniche alla progettazione degli edifici monopiano ad uso industriale in acciaio, che per la loro leggerezza e versatilità possono dimostrarsi convenienti anche in zone di medio-alta sismicità.

La monografia illustra i principi generali e un progetto completo di un edificio monopiano ad uso industriale dotato di carroponte e sito in una zona ad alta sismicità, seguendo l’intero iter progettuale previsto dal D.M. 17.01.2018 e dagli Eurocodici rilevanti, evidenziando le prestazioni richieste per i diversi livelli di verifica e le problematiche relative alla ricerca di una soluzione progettuale idonea ed efficiente. Il volume contiene le tavole progettuali e il computo metrico.

Struttura del libro

1. Generalità ed aspetti tipologici

2. Applicazione ad un caso studio

3. Materiali, sistemi di unione e coefficienti parziali di sicurezza

4. Valutazione delle azioni

5. Le strutture di copertura

6. I pilastri correnti

7. I controventi di falda e i controventi verticali

8. Collegamenti

9. Via di corsa del carroponte

Flaccovio Editore
www.darioflaccovio.it Dario
Le novità in libreria

Installazione e distribuzione rispondono

Protagonisti della rubrica “Face2Face” di questo numero sono Lorenzo Epis, Ceo PartnerPro, e Maurizio Lo Re, Presidente ANGAISA. A loro il compito di delineare il profilo dell’installatore in uno scenario che chiede competenze tecniche e visione imprenditoriale

INSTALLATORE: VERSO QUALE FUTURO?

LORENZO EPIS,

Ceo PartnerPro

Come vede il ruolo degli installatori nei prossimi scenari?

Gli installatori saranno figure chiave nei prossimi scenari orientati alla transizione energetica, sono il comune denominatore fra la produzione e il consumatore. Con supporti e collaborazioni, assicureranno interventi di riqualificazione impiantistica, garantendo efficienza, sicurezza, comfort e salubrità. Naturalmente dovranno evolvere i loro profili verso integrazioni di competenze, ma il futuro riserverà grandi soddisfazioni.

MAURIZIO LO RE, Presidente ANGAISA

Se pensa all’evoluzione della filiera ITS attesa nel medio-lungo termine, come descriverebbe il ruolo che toccherà agli installatori?

Gli installatori saranno protagonisti della riqualificazione energetica come non era mai accaduto prima. L’evoluzione del mercato affiderà loro un ruolo chiave per realizzare soluzioni di comfort domestico, che nel futuro dovranno essere personalizzate su tutte le fasce di clientela. Come distributori, prevediamo che questo comparto di professionisti potrà beneficiare di grandi opportunità, naturalmente a condizione

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 36 Face2Face a cura della redazione
INSTALLATORE PROFESSIONALE

Com’è il profilo tipo dell’installatore futuro?

L’installatore del futuro lo immagino evoluto nelle principali competenze per offrire soluzioni impiantistiche coerenti con le richieste dei mercati. Un professionista che valutando le necessità, propone iniziative che coniugano l’innovazione tecnologica con il servizio, l’integrazione sistemica nelle proposte di riqualificazione, collegando le proposte tecniche con quelle commerciali, garantendo cosi interventi professionali e competitivi, anche in relazione all’applicazione dei meccanismi di incentivazione.

Quali sono, secondo lei, i punti forti dell’installatore?

I punti di forza sono parecchi, l’impegno e i sacrifici a cui sono abituati, la conoscenza del territorio ed il rapporto consolidato con i clienti, la possibilità di modificare velocemente posture e modalità operative, e poi il servizio, ahimè spesso non valorizzato, ma assolutamente indispensabile e vincente nei prossimi scenari professionali.

Quali sono i punti deboli dell’installatore?

Le debolezze ci sono, e sono quelle relative al profilo medio dell’installatore che si identifica per circa il 70% in microimprese prevalentemente artigiane, c’è la difficoltà di aggiornare in continuo le proprie competenze e le prassi operative e documentali. L’accelerazione dell’industria verso l’innovazione tecnologica con spiegamento di mezzi e risorse si scontra spesso con le difficoltà di un operatore che deve gestire un’azienda in tutte le sue complessità.

Che sinergie si possono sviluppare con gli installatori?

Direi che le sinergie sono molteplici e strategiche, e passano da obiettivi comuni, fra i quali, la difesa del ruolo e del territorio. La distribuzione specialistica rappresenta anche la produzione ed è quindi il soggetto ideale per gestire una cabina di regia in grado di garantire agli installatori tutti quei servizi necessari a potenziarne le competenze e l’efficacia, attraverso un set dinamico che coniuga formazione e informazione a 360°. Dovranno essere coinvolti in questo processo anche i produttori, garantendo infine tutte quelle attività propedeutiche a semplificare le iniziative all’installatore, nell’ottica di un nuovo e vero rapporto di partnership in sostituzione dell’antiquato e fragile rapporto fornitore cliente.

Quali rischi pensa che corrano gli installatori?

I rischi ci sono e non vanno trascurati, in primis sono quelli rappresentati dalle nuove forme

di prepararsi ad accogliere il cambiamento in arrivo. Le famiglie conteranno infatti sugli installatori più preparati per scegliere soluzioni impiantistiche evolute, aderire a normative sempre più esigenti e per trarre vantaggi da nuove fonti di energia che entreranno direttamente nelle loro case.

Quale ritiene possa essere il profilo ideale dell’installatore per questo scenario futuro?

L’installatore ideale sarà quello che farà emergere le doti dell’imprenditore (possibilmente anche diventando imprenditore di sé stesso) e le metterà a frutto nella propria quotidianità. I clienti finali della filiera idrotermosanitaria avranno alte aspettative, dato il forte interesse sui temi dell’edilizia e dell’energia: la visione imprenditoriale è esattamente ciò che serve per poter offrire la qualità richiesta.

Quali sono, a suo avviso, i punti di forza più preziosi per un installatore?

In una fase di transizione energetica come quella attuale, essere all’avanguardia dell’innovazione è ciò che fa la differenza. Conoscere le caratteristiche dei prodotti più avanzati dà un grande vantaggio, partendo dalla base di fiducia che si è costruita interpretando le esigenze di comfort domestico delle famiglie. Il rapporto col cliente è il primo passo, ma avere competenze tecniche e metterle in pratica è ciò che dà ottimi risultati.

Quali invece i punti di debolezza di cui un installatore dovrebbe avere cura?

L’aggiornamento professionale è un ambito su cui c’è sempre molto da fare, proprio per l’evoluzione continua del mercato e ancor di più perché spesso gli installatori faticano a dedicare risorse e tempo. Gli investimenti in formazione sono però quelli che danno sempre i guadagni maggiori. Fortunatamente la filiera sta lavorando per rendere più facile formarsi, soprattutto su impulso dei distributori che, più di altri operatori del settore, conoscono bene i bisogni degli installatori.

La filiera idrotermosanitaria sta sviluppando forti sinergie tra le sue diverse anime. Gli installatori in che modo possono essere coinvolti?

Con obiettivi così ambiziosi come quelli al 2050, previsti in particolare dalla Direttiva europea “Case Green”, è necessario che la nostra catena del valore sia salda in ciascun anello. Ognuno dovrà rafforzare le proprie competenze e farsi trovare pronto a soddisfare le richieste del mercato. L’augurio è dunque che gli installatori contribuiscano a questo percorso, condividendo le priorità e le principali problematiche del loro lavoro e che si integrino al 100% in un’evoluzione comune della filiera, basata sulle multi-energie, sull’efficienza dei consumi e sulla qualità offerta agli utenti.

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INSTALLATORE

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concorrenziali da parte di nuovi competitor con mezzi e strumenti a disposizione per proporre direttamente soluzioni e servizi al cliente finale. Questi soggetti annichiliscono il ruolo dell’installatore e il rischio assoluto è di trasformarsi in meri prestatori di manodopera purtroppo, spesso mantenendo il rischio d’impresa. Altro rischio è quello di non innovarsi e perdere competitività verso altri installatori di altre filiere che si stanno avvicinando al nostro settore.

Come pensa vada affrontata l’integrazione tecnologia?

L’integrazione tecnologica è veloce e irreversibile e prima ancora di prospettarla è necessario integrare le competenze. Bisogna crederci innanzitutto e investire su sé stessi, sulle proprie conoscenze e competenze, attraverso un percorso virtuoso fatto di formazione, confronto e collaborazione.

Quali iniziative pensa siano utili agli installatori?

Innanzitutto informazione, bisogna aver consapevolezza dei prossimi scenari operativi per poter orientare la propria attività, e poi in funzione di ciò programmare i percorsi di crescita personali e professionali. Bisogna sviluppare competenze per affrontare il cambiamento, bisogna concretizzare il capitale umano e i valori personali.

Per concludere quale suggerimento darebbe a tutti gli installatori?

Un suggerimento solo: credeteci. Fate in modo di trovare il tempo, di capire perché spesso siamo portati a dedicare meno tempo al “pensare”, con il rischio che non si pensi più davvero a quello che si fa, si fa e basta. Siete presi da mille priorità e non avete modo di chiedervi se questo approccio ha davvero senso e se è davvero proficuo. Prendere decisioni “a breve”, perché non si ha il tempo di “guardare oltre”, significa solo limitare la vostra capacità. Investire nel medio periodo, significa ricavarsi del tempo per pensare in modo proattivo e potenziare le competenze. Significa avviare percorsi di approfondimento culturale in azienda che valorizzino davvero l’apporto del capitale umano. Significa considerare il tempo della crescita personale e dell’apprendimento come parte integrante e fondamentale del lavoro, e non come qualcosa di diverso. Se sarete in grado di investire in questa nuova dimensione garantirete sviluppo, consolidamento e successo a voi stessi e alle vostre aziende.

Quali rischi pensa che corrano gli installatori? Il rischio è farsi prendere dall’euforia delle fasi di crescita che torneranno nel mercato, un po’ come accaduto soltanto pochi mesi fa sulla spinta dei bonus edilizi. Sia chiaro: questo cambiamento ha bisogno di incentivi adeguati e di regole che tutelino chi lavora con professionalità, ma i risultati vanno guadagnati sul campo. La riqualificazione in atto è una sfida che richiede attenzione costante e capacità di essere flessibili. Integrazione tecnologica: gli installatori cosa dovrebbero tenere a mente per affrontarla?

L’integrazione tecnologica è una delle forze che sta guidando l’innovazione nel nostro settore, rendendo necessarie nuove sinergie tra la nostra filiera e altri comparti nella galassia delle costruzioni. Ogni professionista deve far propria la capacità di cooperare con figure diverse (come distributori e progettisti) e sfruttare gli strumenti innovativi che la filiera offrirà loro, per restare al passo del cambiamento.

Quali ritiene siano le iniziative più utili per gli installatori?

Conteranno le sinergie di filiera, come sosteniamo in ogni attività di ANGAISA e anche stavolta l’agenda è comune a tutte le sue parti: formazione, innovazione tecnologica, ricambio generazionale. Conoscere al meglio le opportunità della transizione energetica e poterle cogliere nelle case dei clienti è possibile investendo nelle proprie competenze e non dimenticando che le aziende più produttive sono quelle che coinvolgono i giovani, permettendo loro di sprigionare la propria energia per fare tutti un salto in avanti.

In conclusione, c’è un suggerimento in particolare che vorrebbe dare agli installatori?

Il consiglio è di pensare con ottimismo al proprio lavoro nei prossimi anni, con una consapevolezza: sviluppare la propria visione imprenditoriale è ciò che consente di continuare a soddisfare i propri clienti, ottimizzando i propri sforzi. Per farlo occorre non sbilanciare la propria attenzione soltanto su impianti e burocrazia, che pure danno preoccupazioni per gran parte della giornata, ma di pensare al futuro e prendersene cura, soprattutto con la formazione. I partner nella filiera (e tra questi i distributori sono i più vicini, su tutto il territorio) hanno ogni interesse ad aiutare gli installatori, condividendo la professionalità che serve per crescere in questo settore e la correttezza necessaria per entrare nelle case degli italiani, al servizio del loro comfort domestico.

NUOVA EDIZIONE 2024

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L’edizione 2023 di Prezzi Tipologie Edilizie, a cura del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, conferma la propria funzione di insostituibile strumento di lavoro per Imprese, Professionisti e funzionari tecnici della Pubblica Amministrazione: fornisce, infatti, la più vasta documentazione informativa, puntuale ed esauriente, sui costi parametrici di costruzione di edifici a diversa destinazione (edilizia residenziale di tipo medio, economico, di pregio e monumentale, uffici, centri commerciali, complessi alberghieri, scuole e università, edifici di culto, edifici industriali, parcheggi, giardini e spazi pubblici), espressi al metro quadrato e al metro cubo; individua gli elementi di costo, comprensivi delle spese generali e degli utili di impresa (ad esclusione degli oneri di urbanizzazione e dei terreni), per: stime di massima del costo di costruzione, programmazione economica degli interventi, perizie e consulenze tecniche per lavori di costruzione e ricostruzione degli immobili, studi di fattibilità dei progetti comparazione dei costi di costruzione con i valori commerciali degli immobili.

Un’altra novità di rilievo è il riconoscimento del Prezzario Tipologie Edilizie quale strumento essenziale per l’asseverazione sulla congruità della spesa sostenuta (congruità dei prezzi), attestazione necessaria a seguito dei vari decreti e incentivi fiscali (i molteplici Bonus edilizi) per l’adeguamento energetico e sismico del patrimonio edilizio esistente, necessaria per usufruire degli incentivi fiscali.

UN SISTEMA DI VENTILAZIONE ADEGUATO

Come risolvere i problemi di ventilazione dell’impianto di scarico

La ventilazione è un fattore chiave per il corretto funzionamento dell’impianto di scarico. Durante il passaggio di fluidi e reflui, all’interno del sistema vengono generate pressioni e depressioni che, se non gestite correttamente, possono provocare il ritorno di odori e gas negli ambienti domestici, rumori e gorgoglii nelle tubazioni e perfino compromettere il funzionamento del sistema stesso. Per questo è indispensabile, in fase di progettazione, prevedere un sistema di ventilazione adeguato. Esistono diversi approcci alla realizzazione di un sistema di ventilazione: abbiamo trattato l’argomento in maniera esaustiva nel nostro Manuale Tecnico sui sistemi di scarico, che può essere scaricato gratuitamente in formato digitale dal sito web di Valsir.

Cos’è AirVal e perché risolve il problema

AirVal è un aeratore provvisto di una

membrana che permette l’ingresso di aria dall’esterno per mantenere costante la pressione del sistema, ma che non ne permette l’uscita: in questo modo consente di ventilare correttamente l’impianto anche quando non è possibile realizzare una colonna di ventilazione.

Esistono alcuni casi in cui AirVal rappresenta l’unica soluzione ideale per ovviare ad un problema di ventilazione altrimenti irrisolvibile:

• Quando è necessario realizzare un impianto che non permette di portare un torrino di ventilazione a tetto, ad esempio per la presenza di una terrazza abitabile o di finestre nelle vicinanze;

• Quando l’impianto va realizzato dove si verificano frequenti nevicate: il manto nevoso può ostruire la colonna di ventilazione e compromettere il funzionamento dell’impianto;

• Quando portare una colonna di ventilazione all’esterno dell’edificio è

poco conveniente per ragioni progettuali, perché ciò implicherebbe la realizzazione di un tratto di tubazioni molto lungo anche se la necessità è quella di ventilare soltanto una parte dell’impianto;

• Nelle ristrutturazioni, quando il sistema di scarico non prevede una colonna di ventilazione e non ci sono gli spazi utili a realizzarne una, oppure semplicemente quando si vuole realizzare un nuovo bagno in una posizione diversa rispetto a quella prevista dal progetto originale.

In questi casi, installare AirVal utilizzando un semplice raccordo per collegarlo all’impianto è immediatamente risolutivo.

Inoltre, l’aeratore permette di ventilare diramazioni orizzontali di oltre 4 metri, evitando il rischio di svuotamento dell’acqua dei sifoni, il gorgoglio ed i rumori dell’impianto e la fuoriuscita di cattivi odori dalla colonna. E, grazie alle dimensioni contenute di AirVal,

VALSIR
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

l’installazione è possibile anche quando gli spazi a disposizione sono ridotti: l’aeratore può essere collocato in una nicchia, in un controsoffitto o sotto il lavandino.

Una risorsa preziosa per l’installatore ed il progettista

Anche se dal 2001 la norma UNI EN 12056-2 descrive con precisione le linee guida da adottare nella progettazione degli impianti di scarico delle acque reflue, spesso soltanto i progetti più importanti e complessi prevedono l’intervento di una figura professionale specializzata; e, se andiamo più indietro nel tempo, è ancora più facile imbattersi in edifici che non sono stati dotati di un sistema di ventilazione

adeguato alle reali necessità dell’impianto di scarico. Inoltre, la ristrutturazione di un fabbricato di costruzione non recente implica spesso l’installazione di un numero di sanitari maggiore di quello previsto dal progetto originale, con ovvie ripercussioni sulla portata complessiva dell’impianto.

Se i problemi di ventilazione non vengono evitati in fase di progettazione, è molto comune che sia l’idraulico ad essere interpellato per il manifestarsi di problemi legati ai cattivi odori e al malfunzionamento dei sifoni. Per questi motivi, AirVal è una risorsa indispensabile per tutti i professionisti coinvolti nella realizzazione e nella manutenzione dell’impianto di scarico: rappresenta

la soluzione definitiva dei problemi di ventilazione in più del 90% dei casi!

AirVal fa tesoro di un background ventennale

AirVal è l’evoluzione del sistema Ventilo di Valsir, di cui replica il funzionamento. Rispetto a quest’ultimo, AirVal migliora le proprie prestazioni sia in termini di portata d’aria che di facilità di installazione: oggi, infatti, AirVal è disponibile in tre versioni (una in più rispetto a Ventilo), in funzione del diametro delle tubazioni su cui il dispositivo va installato.

I modelli proposti sono AirVal 32-63, con portata massima di 8 l/s, AirVal 70-100, con portata che arriva a 34,6 l/s, e infine AirVal 110: quest’ultimo modello non si fa notare soltanto per la portata d’aria di ben 39,8 l/s, ma perché si tratta di una novità; visto che il diametro 110 è quello su cui AirVal viene installato più di frequente, l’introduzione di un modello apposito permette di contenere i costi, eliminando dal kit il manicotto che, nel corrispondente modello di Ventilo, garantiva la compatibilità con tubazioni di diametro inferiore.

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S.p.A. Località Merlaro, 2 - 25078 Vestone (BS) valsir@valsir.it |

Sicurezza sul lavoro.

Un aggiornamento del Documento Aziendale di Valutazione dei Rischi in funzione dei nuovi gas refrigeranti infiammabili

Negli ultimi anni, l’evoluzione del settore idrotermosanitario ha portato all’adozione di nuove tecnologie, tra cui l’utilizzo di gas refrigeranti innovativi nelle pompe di calore. In particolare, il gas propano, conosciuto come fluido refrigerante col nome R290, si sta affermando come un’alternativa ecologica ed efficiente rispetto ad alcuni dei refrigeranti più tradizionali noti per il loro impatto negativo sullo strato di ozono e sul cambiamento climatico. Tuttavia è un gas infiammabile, quindi è essenziale adottare le precauzioni necessarie per garantire la sicurezza durante la manipolazione e l’uso. Sorgono, così, nuove sfide legate alla sicu-

rezza sul lavoro, richiedendo un attento aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in conformità al Decreto Legislativo 81/08.

Come funziona la valutazione del rischio ATEX

Sebbene l’R290 offra vantaggi significativi in termini di sostenibilità, introduce il rischio di infiammabilità. Pertanto, conformemente a quanto prima illustrato ed alla normativa vigente, come ad esempio la norma UNI EN 378 o le direttive ATEX, è imperativo condurre una valutazione approfondita dei rischi associati all’impiego di gas infiammabili nelle pompe di calore. Queste analisi mirano ad identificare e mitigare eventuali pericoli nelle aree in cui tali impianti sono installati. Ma come funziona la valutazione del rischio ATEX? Per “Atmosfera esplosiva” si intende una miscela

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FOCUS LAVORO

DVR: strumento fondamentale in ambito sicurezza sul lavoro

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è uno strumento fondamentale nell’ambito della sicurezza sul lavoro e deve essere redatto da tutte le aziende, inclusa un’azienda impiantista. Questo documento serve a identificare, valutare e gestire i rischi legati alle attività lavorative svolte all’interno dell’azienda. La sua elaborazione è obbligatoria ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro).

Fra gli elementi chiave che dovrebbero essere inclusi nel DVR di un’azienda impiantista troviamo:

• Identificazione dei Rischi Specifici, intesa come un’analisi dettagliata dei rischi specifici legati alle attività di installazione, manutenzione e gestione degli impianti. Ciò può includere rischi come esposizione a sostanze chimiche, pericoli legati a impianti elettrici, rischi derivanti dall’uso di attrezzature pesanti, e così via.

• Valutazione dei Rischi con assegnazione di un valore di rischio, considerando la probabilità di accadimento e la gravità delle conseguenze. Questa valutazione aiuta a determinare le priorità per l’implementazione di misure preventive e protettive.

• Descrizione dettagliata delle misure adottate per prevenire e proteggere dai rischi individuati. Ciò può includere l’elaborazione di corrette prassi operative per eliminare o

ridurre il rischio, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI), procedure operative sicure, formazione del personale e manutenzione periodica degli impianti.

• Definizione di un piano di emergenza che comprenda le azioni da intraprendere in caso di situazioni critiche, come incendi, fughe di gas o incidenti.

• Coinvolgimento attivo dei lavoratori nella fase di valutazione dei rischi e nella definizione delle misure preventive. La partecipazione dei dipendenti è fondamentale per una corretta implementazione delle procedure di sicurezza.

• Aggiornamento continuo attraverso revisioni periodiche o in risposta a cambiamenti significativi nelle attività dell’azienda o nel contesto normativo. Assicurarsi che il DVR sia sempre aggiornato è essenziale per garantire una gestione efficace dei rischi e per conformarsi alle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro

• Definizione delle responsabilità specifiche dei soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda.

Queste attività devono essere eseguite sia dalle aziende impiantiste sia dalle organizzazioni clienti delle aziende impiantiste che si accingono all’introduzione di una nuova fonte di rischio nella propria struttura.

con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta (D.lgs. 81/08, art. 288). La valutazione del rischio ATEX si basa principalmente su due direttive europee: La Direttiva ATEX 1999/92/ CE e la Direttiva ATEX 2014/34/UE

La prima si concentra sulla protezione dei lavoratori che operano in ambienti con atmosfere potenzialmente esplosive, richiedendo la valutazione dei rischi, la classificazione delle zone a rischio, l’implementazione di misure preventive e protettive, nonché la fornitura di informazioni e formazione ai lavoratori. Distingue le zone con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive per presenza di gas, vapori o nebbie con i valori numerici 0,1,2, (o per presenza

di polveri, con valori 20;21;22) in base alla probabilità, alla frequenza e alla durata, consentendo anche di determinarne l’estensione.

La seconda si occupa dell’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive. Stabilisce i requisiti essenziali di sicurezza per questi dispositivi, al fine di garantire che siano idonei per l’uso in ambienti con rischio di esplosione

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FOCUS LAVORO

La valutazione della sicurezza sul luogo di lavoro

Azienda impiantista

Il datore di lavoro deve valutare e documentare tutti i rischi presenti durante le attività di installazione/manutenzione per la salute e sicurezza dei lavoratori.

Questo al fine di individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza

e ne definisce i criteri per la marchiatura, classificando gli apparecchi in gruppi, categorie, classi di temperatura. È attraverso questa “marchiatura” che si possono scegliere le apparecchiature più idonee per l’applicazione richiesta e le condizioni di lavoro previste, anche in funzione dell’esito della valutazione delle zone vista in precedenza (FIG. 1).

Per l’esecuzione delle valutazioni sono disponibili le norme di buona tecnica, la cui applicazione costituisce presunzione di conformità al dettato legislativo: La norma

CEI EN 60079-10-2:2016 Classificazione dei luoghiAtmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili (norma CEI 31-88 con la relativa guida 31-56) e la norma

CEI EN 60079-10-1:2021 Atmosfere esplosive: Classificazione dei luoghi – Atmosfere esplosive per la presenza di gas (con la relativa guida CEI 31-87).

Risultati condivisi

Come anticipato, i risultati del processo di valutazione dei rischi derivanti dalla possibile presenza di atmosfere esplosive (azioni di prevenzione e protezione comprese), oltre che integrati nel documento di valutazione del rischio aziendale (DvR), devono essere condivisi con il datori di lavoro committenti, responsabili della sicurezza all’interno delle proprie organizzazioni e soggetti obbligati all’elaborazione del DUVRI, Documento Unico Valutazione Rischi Interferenziali nei contratti d’appalto e d’opera. Verosimilmente, nei prossimi anni, saranno proprio i committenti delle imprese impiantiste i soggetti che effettueranno i maggiori controlli in termini di rispetto della normativa vigente a 360 gradi, con verifiche documentali e sorveglianza operativa. L’aggiornamento del DVR nel settore idrotermosanitario è, quindi, sempre più un processo complesso ma fondamentale per affrontare le sfide emergenti. Il rispetto delle disposizioni normative e l’attuazione di procedure specifiche sono essenziali per garantire un ambiente di lavoro sicuro. La consapevolezza dei rischi specifici legati ai nuovi gas refrigeranti, come il R290, deve guidare le azioni delle imprese, assicurando che la sicurezza dei lavoratori rimanga al centro di ogni attività. La formazione continua, la vigilanza e la collaborazione tra gli operatori del settore saranno le chiavi per il successo di questo adattamento alle nuove frontiere nel settore idrotermosanitario.

Clienti delle aziende impiantiste Anche i datori di lavoro clienti delle aziende impiantiste (P.IVA, enti, organizzazioni, ecc…) devono considerare i rischi presenti all’interno delle proprie aree di lavoro così come quelli introdotti dalle attività di altre aziende (rischi interferenziali).

Questi soggetti hanno pertanto l’esigenza di conoscere tutti i dettagli per poter elaborare una valutazione del rischio corretta e precisa sui propri impianti

NORMA CEI

Con riferimento all’uso del fluido refrigerante R290, la classificazione dei luoghi ove possono manifestarsi pericoli associati alla presenza di gas o vapori infiammabili può essere effettuata applicando la norma CEI EN 60079-10-1:2021, valida base per effettuare la corretta progettazione, costruzione scelta e manutenzione delle apparecchiature destinate ad essere usate in aree pericolose.

È la regola utilizzata dal fabbricante dell’apparecchiatura per la definizione delle istruzioni per l’installazione (FIG. 2). Si applica ai luoghi in cui vi può essere il pericolo di accensione dovuto alla presenza di gas o vapori infiammabili, miscelati in aria in condizioni atmosferiche normali.

È utilizzabile per la valutazione di Sorgenti di Emissione, come ad esempio i punti di connessione delle attrezzature e degli strumenti. Fra le esclusioni dal campo d’applicazione sono citati gli ambienti domestici ma attenzione: anche se installatori e manutentori operano in casa del cliente, occorre considerare che la zona intorno ad attrezzature ed impianti, durante le attività di installazione e manutenzione rappresenta un luogo di lavoro, e deve pertanto essere classificata.

È fondamentale per la definizione delle misure di prevenzione, mitigazione ed eliminazione dei rischi, presupposti base del sistema di gestione della sicurezza (FIG. 3).

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fig. 2 fig. 3

A cura di Tiziana Petrillo*, Antonio Leonardi** e Rita A. Grunspan***

*Consigliere CNI. Responsabile Area sicurezza e prevenzione incendi CNI

**Direttore del Dipartimento di Prevenzione A.S.P. Catania, componente GdL Sicurezza CNI ***Già RSPP facoltà di Economia e strutture afferenti UnivPM, componente GdL Sicurezza CNI

Tempo di cambiamenti

Uno sguardo alle novità legislative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro introdotte dal D.L. 48 del 4 maggio 2023

IIl 4 maggio 2023 è stato pubblicato sulla G.U. il D.L. 48 “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” costituito dai seguenti capitoli:

• Capo I: Nuove misure di inclusione sociale e lavorativa;

• Capo II: Interventi urgenti in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, nonché di aggiornamento del sistema di controlli ispettivi;

• Capo III: Ulteriori interventi urgenti in materia di politiche sociali e di lavoro;

• Capo IV: Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale;

• Capo V: Disposizioni finali.

Il D.L. 48/2023 seguirà l’iter parlamentare per essere convertito in Legge, entro 60 giorni, e, in sede di conversione potrebbero essere apportate ulteriori modifiche.

Il Capo II del D.L. 48/2023 riguarda i temi della salute e sicurezza sul lavoro: l’art. 14 “Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”, interviene con una serie di modifiche al testo del D.Lgs. 81/2008, mentre gli artt. 15, 16, 17 e 18 introducono nuovi aspetti normativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Articolo 25 D. Lgs. 81/2008 - Obblighi del medico competente

“1. Il medico competente: a), b), c), d), e) e-bis) in occasione delle visite di assunzione, richiede al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore di lavoro e tiene conto del suo contenuto ai fini della formulazione del giudizio di idoneità; seguono le lettere fino a n) n-bis) in caso di impedimento per gravi e motivate ragioni, comunica per iscritto al datore di lavoro il nominativo di un sostituto, in possesso dei requisiti di cui all’articolo 38, per l’adempimento degli obblighi di legge durante il relativo intervallo temporale specificato”. Queste integrazioni intervengono sulla disciplina in materia di Medico Competente, prevedendo l’obbligo in capo a quest’ultimo di valutare anche lo stato di salute pregresso del lavoratore, richiedendo la cartella sanitaria, con il consenso del lavoratore, al precedente Datore di lavoro, da utilizzare ai fini del rilascio del giudizio di idoneità. Oltre ad una maggiore precisione nella valutazione medica, si eviterebbero duplicati. Inoltre, in caso di grave impedimento del Medico Competente, che precluda temporaneamente l’adempimento degli obblighi di legge, lo stesso medico è tenuto a comunicare per iscritto al Datore di Lavoro il nominativo di un sostituto in possesso dei relativi requisiti, al fine di evitare ritardi o inadempienze. Da notare che oltre alla mancanza di sanzione, non sono specificate le “gravi e motivate ragioni”, lasciandone l’interpretazione ai soggetti, senza alcuna spiegazione o limitazione.

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FOCUS LAVORO

Articolo 18 D.Lgs. 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente

“Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all’articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: nominare il medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo e qualora richiesto dalla valutazione dei rischi di cui all’articolo 28”.

Questa modifica introduce l’obbligo di nominare il medico competente quando la valutazione dei rischi lo richieda, quale ulteriore misura di prevenzione. È un importante chiarimento per definire la sorveglianza sanitaria tra i rischi normati, quelli espressamente sanciti dalla legge, e quelli non normati, per i quali la legge non la prevede espressamente, ma che appaia necessaria per la tutela dei lavoratori. L’obbligo della sorveglianza sanitaria non è, pertanto, più strettamente legato ai rischi per i quali vi è una esplicita previsione normativa, ma si allarga ai rischi per i quali la sorveglianza sanitaria è ritenuta necessaria all’interno del Documento di valutazione dei Rischi. La Commissione Interpelli si era espressa con due interpelli (n. 2/2022 e n. 2/2023) su questo argomento, oltre a numerosi pronunciamenti. Ora l’art. 18, riferito agli obblighi del D.L. e del dirigente, chiarisce questo punto, ed evidenzia, ancora una volta, la necessità di sinergia con l’RSPP per la valutazione di tutti i rischi e il ruolo fondamentale del M.C. nella partecipazione al processo di Valutazione dei rischi. Si ritiene, comunque, che quanto sopra debba essere attuato nella massima trasparenza possibile e in modo strettamente connesso al D.V.R., nel quale devono essere ben esplicitate le motivazioni per cui si ritiene necessaria la sorveglianza sanitaria, al fine di evitare un utilizzo improprio della stessa.

Articolo 21 D. Lgs. 81/2008 - Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile e ai lavoratori autonomi

“1. I componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 del Codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono: a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III, nonché idonee opere provvisionali in conformità alle disposizioni di cui al titolo IV”. Questa modifica è volta a ridurre gli infortuni dei lavoratori autonomi soprattutto nel settore delle costruzioni, con particolare attenzione al rischio di cadute dall’alto, ancora oggi principale causa di infortuni gravi e gravissimi in edilizia. Vengono estese ai lavoratori autonomi le misure di tutela per la salute e sicurezza previste nei cantieri temporanei o mobili, con particolare riferimento all’introduzione di idonee opere previsionali conformemente a quelle già previste nel titolo IV. Il committente o appaltatore avrà l’obbligo di verificare i requisiti professionali del lavoratore autonomo a cui affiderà il lavoro, comprendendo anche la capacità professionale di allestire le opere provvisionali, mentre il prestatore ha l’obbligo di accertare la conformità delle opere previsionali proprie o altrui. La modifica riveste particolare importanza vista la massiccia presenza di lavoratori autonomi nei cantieri edili.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 46

Articolo 37 D. Lgs. 81/2008Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti

Al comma 2: La durata, i contenuti e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni, e le province autonome di Trento e Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine… si aggiunge: b-bis) il monitoraggio dell’applicazione degli accordi in materia di formazione, nonché il controllo sulle attività formative e sul rispetto della normativa di riferimento, sia da parte dei soggetti che erogano la formazione, sia da parte dei soggetti destinatari della stessa”. La modifica è volta a rafforzare i controlli sulla efficienza, efficacia e qualità della formazione con particolare riferimento al controllo sui soggetti formatori, prevedendo espressamente che l’Accordo Stato/ Regioni, attualmente in fase di lavorazione, di riordino dell’intero sistema della formazione, dovrà contenere esplicitamente oltre alla durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione, etc., anche un sistema di controlli sulle attività formative erogate. Tali controlli dovranno riguardare sia i soggetti formatori che i destinatari dei corsi di formazione. Attualmente la legislazione prevede sanzioni in materia di formazione per il Datore di Lavoro e dirigente, ma non prevede sanzioni a carico dei soggetti erogatori della formazione. Come noto a valle del D.Lgs. 81 e dei relativi Accordi Stato- Regioni sulla formazione abbiamo assistito ad un proliferare di corsi di formazione per molteplici soggetti la cui efficienza, efficacia e regolarità hanno spesso lasciato a desiderare, con soggetti formatori talvolta non adeguatamente qualificati, rendendo talora una misura straordinaria di prevenzione, quale la formazione, un mero adempimento burocratico-cartaceo al fine di evitare le eventuali sanzioni degli organi di vigilanza. Dovranno comunque essere chiarite le modalità con cui gli organi di vigilanza potranno effettuare il monitoraggio e il controllo.

Articolo 71 D.Lgs. 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro

Comma 12 sostituito: 12. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione di vigilanza nei luoghi di lavoro territorialmente competente”. È stata eliminata la prima frase “Per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 11 (verifiche delle attrezzature di lavoro di cui all’allegato VII) le ASL e l’ISPESL (ora INAIL) possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati”. Tale modifica, che semplifica la procedura, estende ai privati la titolarità della funzione della “verifica periodica successiva” sulle attrezzature di lavoro, “trascorsi inutilmente 45 gg dalla richiesta”, prevedendo che i soggetti privati abilitati a ricoprire il ruolo di incaricato di servizio pubblico rispondano agli organi di vigilanza territorialmente competenti per le attività da loro svolte. Inoltre, poiché la competenza non è più esclusiva delle ASL e dell’INAIL, è necessaria la nuova formulazione volta a coordinare il testo del comma 12 con quanto previsto al comma 11 del medesimo articolo 71, evitando ambiguità. La prima verifica rimane in capo all’INAIL o all’ASL.

Articolo 72 D.Lgs. 81/2008 - Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso

Comma 2 abrogato e sostituito come segue: chiunque noleggi o conceda in uso (...) attrezzature di lavoro senza operatore: “2. Deve altresì acquisire e conservare agli atti, per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura, una dichiarazione autocertificativa del soggetto che prende a noleggio, o in concessione in uso, o del datore di lavoro, che attesti l’avvenuta formazione e addestramento specifico, effettuati conformemente alle disposizioni del presente Titolo, dei soggetti individuati all’utilizzo”.

Tale modifica rafforza le misure di prevenzione nell’uso di attrezzature di lavoro senza operatore con lo scopo di ridurre gli infortuni, rafforzando gli obblighi di chi le noleggia o le concede in uso, tramite autodichiarazione del noleggiante riguardante la formazione e addestramento all’utilizzo delle attrezzature da parte dei soggetti deputati a tale utilizzo. La modifica intende fornire maggior chiarezza sia agli operatori nel settore del noleggio, sia agli organi di vigilanza nell’esercizio del loro ruolo di garanzia, eliminando quelle incertezze interpretative dovute all’attuale formulazione della norma.

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 47

Articolo 87 D.Lgs.

81/2008

-

Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso

“2. Il datore [di lavoro] e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro per la violazione: c) dell’articolo 71, commi 1, 2, 4, 7 e 8 e dell’articolo 73, comma 4-bis”

Viene normato in modo chiaro l’obbligo per il Datore di Lavoro, di formazione e/o addestramento all’utilizzo in modo sicuro, di proprie attrezzature di lavoro per attività professionali.

Articolo 15 D.Lgs. 81/2008Condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell’attività ispettiva

Oltre all’art. 14, che è intervenuto direttamente sul testo degli articoli del D. Lgs. n. 81/08, il Decreto Legge ha introdotto, all’art.15, ulteriori novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

L’articolo dispone quanto segue:

1. “Al fine di orientare l’azione ispettiva nei confronti delle imprese che evidenziano fattori di rischio in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, di lavoro irregolare ovvero di evasione od omissione contributiva, [...] gli enti pubblici e privati condividono [...] le informazioni di cui dispongono con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Le informazioni di cui al primo periodo sono altresì rese disponibili alla Guardia di finanza per lo svolgimento delle attività ispettive inerenti al lavoro irregolare ovvero all’evasione od omissione contributiva.

2. Le informazioni, i dati oggetto di condivisione e gli enti pubblici e privati, di cui al comma 1, sono individuati, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, attraverso gli atti amministrativi generali ai sensi dell’articolo 2-ter, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. Tale disposizione mira a rafforzare l’attività degli organi di vigilanza ottimizzandone il lavoro ed i risultati. La condivisione dei dati tra gli organismi di vigilanza è la base per la programmazione delle singole attività e quelle di coordinamento con gli altri organismi. Tale condivisione dovrebbe essere estesa anche ai Servizi delle ASL che svolgono attività di vigilanza e prevenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La conoscenza e l’analisi dei dati e dei flussi informativi, e la verifica dell’efficacia delle azioni intraprese è oggetto dell’art. 8 del D. Lgs 81 con l’istituzione del SINP, Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione, non ancora attuato. Anche la L. 215/2021 ha ribadito questo concetto, relativamente allo scambio di dati informativi tra l’INL e gli enti del SSN.

Articolo 73 D.Lgs. 81/2008 - Informazione, formazione e addestramento

Viene aggiunto il seguente comma: “4-bis. Il datore di lavoro che fa uso delle attrezzature che richiedono conoscenze particolari di cui all’articolo 71, comma 7, provvede alla propria formazione e al proprio addestramento specifico al fine di garantire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro”. Norma volta a superare un vuoto normativo che non prevede alcun obbligo di formazione specifica in capo al Datore di Lavoro nel caso di utilizzo, in modo idoneo e sicuro, di proprie attrezzature di lavoro per attività professionali. Rafforza la modifica dell’art. 37 del D. Lgs. 81 apportata con la Legge 215/2021.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 48

Novità

www.build.it

Il testo è dedicato alla progettazione degli impianti a gas in costruzioni residenziali, aggiornato alla più recente Norma UNI (UNI 7129) che ha avuto una corposa revisione e ha introdotto l’utilizzo di nuovi materiali e il miglioramento delle regole di sicurezza. Corredato di numerosi disegni progettuali, dopo una dettagliata disamina delle norme per gli impianti del gas interni di tipo domestico, il volume si rivela una guida operativa alla installazione e all’allacciamento degli apparecchi: la progettazione viene sviluppata attraverso ogni fase, dalla descrizione del cosiddetto “punto di inizio” agli apparecchi utilizzatori, fino al collaudo, illustrando i materiali da adoperare, i dispositivi di aerazione e ventilazione, i calcoli dei diametri delle tubazioni. Nei materiali digitali allegati al volume sono forniti al Professionista fogli di calcolo in Excel per il dimensionamento degli impianti.

Strategie di Marketing

IL MARKETING E LE PUNTE DEL TRAPANO DA SEI MILLIMETRI

È fondamentale identificare bene cosa il cliente voglia ottenere realmente, cosa desideri realizzare… Riprendendo le teorie dell’economista Theodore Levit vediamo cosa significhi fare marketing

Un titolo particolare, vero? Immagino che ci si stia chiedendo cosa c’entri il marketing con le punte del trapano, ed in particolare con quelle da sei millimetri! La risposta è: c’entra parecchio. Tutto ciò necessita, ovviamente, di una spiegazione che fornirò subito. C’entra parecchio dicevamo e per spiegarlo bene dobbiamo affi-

darci al Signor Theodore Levitt, benemerito e compianto economista, passato alla storia per avere anticipato parecchie tendenze, come la globalizzazione dei mercati mondiali e noto anche per essere stato professore di marketing all’Harvard Business School. Insomma, stiamo parlando di uno che di economia e marketing se ne intendeva, anzi sapeva parecchio anche di gestione aziendale ed è stato uno tra i pionieri delle moderne idee di business.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 50 A cura di Christian Elia, General Manager eTeamPro
RUBRICA R

Distinguere il mezzo dal fine

Torniamo alle punte del trapano. Il nostro caro amato Theodore era solito pronunciare questa frase: “La gente non vuole comprare un trapano con una punta da 6 millimetri, la gente vuole un foro da 6 millimetri”. All’apparenza sembra una sottigliezza, invece si tratta di una grossa differenza. Sì, perché il trapano e la sua punta sono solo un tramite per arrivare al vero obiettivo, cioè quello di ottenere un foro sul muro. Per chiunque faccia l’imprenditore, o si occupi di business, questo ragionamento è molto importante. Per spiegarlo in modo più semplice, la questione è capire bene cosa voglia ottenere il cliente. Il cliente vuole una pompa di calore di una certa marca con certe caratteristiche o vuole, invece, un nuovo modo di climatizzare la sua abitazione, probabilmente più efficiente ed efficace? È importante distinguere il mezzo dal fine. Theodore sosteneva, in un certo senso, che il segreto del marketing stava tutto lì.

È fondamentale identificare bene quale sia la finalità del cliente, cosa voglia ottenere realmente, nel profondo, e tutto sommato anche cosa desideri realizzare. Questa volontà di andare al centro della questione e trovare i veri motivi che spingono un cliente ad agire, Theodore la applicava anche alla gestione dell’azienda, alla cosiddetta visione e missione. Infatti, un’altra sua celebre frase era: “Piuttosto che semplicemente fare soldi, l’obiettivo dell’azienda dovrebbe essere quello di creare e mantenere un cliente”. Giusto! Anche perché questo ci permette poi di ottenere un profitto economico e, quindi, per comprendere come agire, cioè come creare e mantenere un cliente dobbiamo perciò capire cosa voglia ottenere realmente, e avere sempre chiaro cosa sia un mezzo e cosa sia, invece, il fine. Per questo torniamo al nostro trapano e alle sue punte da sei millimetri.

Fai da te!

Riprendiamo la celebre frase: “La gente non vuole comprare un trapano con una punta da 6 millimetri, la gente vuole un foro da 6 millimetri.” Certo, perché la gente vuole ottenere, come fine, il foro sulla parete, per l’esattezza il foro da sei millimetri. In realtà se ci pensiamo bene, forse anche il foro è un mezzo, perché probabilmente la gente vuole ottenere qualcos’altro. Insomma, diciamocelo, a chi interessa veramente avere un foro e basta? Allora la gente cosa vuole veramente? Forse quello che la gente vuole veramente è usare quei fori per montare una bella mensola: è quello il vero desiderio da raggiungere. E se il reale desiderio fosse quello di creare ordine? Voglio dire: a nessuno interessa avere una mensola e basta. Quello che interessa è mettere sopra alla mensola degli oggetti che magari prima erano sparsi e in disordine. E, invece, adesso sono in ordine. La verità è che la gente vuole godere della bella sensazione di avere finalmente in ordine le cose. È per questo che ha deciso di uscire di casa e andare a comprare il trapano con le punte da sei millimetri. Ma se scaviamo a fondo è

probabile che scopriremo altro. Si sa che l’animo umano è profondo.

E, forse, la gente non vuole provare semplicemente la bella sensazione di mettere in ordine le cose, forse vuole anche altre belle sensazioni, come quella di dimostrare di fare da sé. Se volessimo usare uno slogan, proprio ideato dal marketing, dovremmo dire: “fai da te!”. Già, le persone quello che vogliono veramente è avere la soddisfazione di sapere che l’hanno fatto da soli e magari anche l’orgoglio di chi li ammiri per il lavoro ben fatto. E, dunque… Siamo partiti da un trapano e da una punta da sei millimetri. E siamo arrivati a scoprire che quello è solo un mezzo, il fine è soddisfare le emozioni umane. Ma magari qualcuno potrebbe dire che il foro e la mensola servivano per forza, perché c’erano troppi oggetti da riporre e razionalmente parlando erano cose da fare, punto e basta. Insomma che cosa c’entrano le emozioni?

E, invece, c’entrano. Perché siamo tutti esseri umani, e per agire, qualunque sia il contesto, abbiamo bisogno di motivazioni. Sì, stiamo parlando di motivazioni, cioè di motivi per agire.

È di questo che si occupa il marketing; dire alle persone quali siano i motivi importanti per avere quel prodotto e servizio e soprattutto cosa otterranno come risultato, come fine. Nessuno vuole un foro e basta. Ma molti vogliono ottenere un risultato e godere delle belle sensazioni che porta con sé il raggiungere un obiettivo. Questo vogliono le persone.

Non solo prodotto o servizio

Date alle persone chiarezza sul fine che otterranno grazie ai vostri prodotti e ai vostri servizi. E se fate questo allora il vostro messaggio diventerà potente, perché rispecchia quello che è l’animo umano. Tutti desiderano e tutti vogliono ottenere. Ed è vero che le persone, per farlo, usano tutti i mezzi possibili, ma spesse volte il fine ha dei connotati, delle caratteristiche, simili per molti. Si chiama stare bene, felicità, essere orgogliosi, essere al sicuro, avere gioia, anche ordine, certamente si tratta di emozioni positive, con alte energie, che spingono l’essere umano a camminare con le spalle dritte ed andare sempre avanti. Caspita, allora è proprio vero che essere imprenditori significa vendere qualcosa che ha tanto valore e tanta importanza. E pensare che qualcuno crede che si tratti solo di un prodotto o servizio. Sappiate che molti imprenditori, ogni giorno, vendono ai loro clienti: coraggio, ottimismo e determinazione. Allora la domanda più giusta da fare adesso è: “Che prezzo hanno queste cose?”. Per questo esiste il marketing, per dare delle risposte. Risposte che aiutano a posizionarsi meglio sul mercato, a capire cosa vogliamo dare ai nostri clienti, anche quanto diamo attualmente, e più in generale che valore portiamo insieme ai nostri prodotti e servizi.

… Ma da qui inizia un’altra storia, altrettanto interessante che vi racconterò nel prossimo articolo. 

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 51

PANASONIC A MCE 2024 APRE LA STRADA A UN FUTURO A ZERO EMISSIONI DI CARBONIO

L’azienda sarà presente in fiera per svelare in anteprima le novità di prodotto, le tecnologie di ultima generazione e gli impegni in ambito ambientale

Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning sarà tra i protagonisti di MCE - Mostra Convegno Expocomfort, il principale evento dedicato alle tecnologie più innovative della climatizzazione e dell’efficienza energetica che andrà in scena dal 12 al 15 marzo 2024 presso Fiera Milano, Rho (MI).

LE AREE TEMATICHE DELLO STAND

Lo stand A29+B12, presso il Padiglione 5, sarà suddiviso in specifiche aree tematiche, ciascuna dedicata alle diverse soluzioni, Panasonic incontrerà i professionisti del settore per mostrare tutte le innovazioni e le novità che andranno a ridefinire gli standard tecnologici applicati al comfort termico e alla qualità dell’aria interna.

Coerente con il costante impegno nella proposta di tecnologie sempre più innovative e sostenibili, Panasonic presenterà un

ampliamento della propria gamma. Il focus sarà dedicato alle soluzioni idroniche quali le pompe di calore aria-acqua Aquarea e i chiller ECOi-W. Grazie a questi nuovi prodotti sarà possibile soddisfare le esigenze di molteplici applicazioni, incluse quelle che richiedono un’elevata temperatura dell’acqua ottenibile grazie alle caratteristiche del refrigerante naturale R290. Non mancheranno poi nuovi prodotti destinati al riscaldamento, alle soluzioni commerciali ad espansione diretta (CAC), alle unità di ventilazione nonché le proposte close control per centri di elaborazione dati (CED).

Panasonic ha preparato, infine, un’area sensoriale per coloro che visiteranno lo stand presso MCE: una speciale esperienza immersiva per sperimentare in prima persona l’efficacia di nanoe™ X, la tecnologia che sfrutta i benefici dei radicali ossidrilici per migliorare la qualità dell’aria interna.

IL CALENDARIO RICCO DI EVENTI

Panasonic ogni giorno offrirà ai visitatori un calendario ricco di eventi per permettere loro di toccare con mano i propri prodotti grazie al confronto in loco con i tecnici Panasonic.

Il principale evento che vedrà coinvolta l’Azienda durante MCE è senza dubbio la conferenza stampa del 13 marzo, riservata ai giornalisti, in cui il CEO del Gruppo Panasonic Yuki Kusumi – accompagnato dal CEO della HVAC Business Division Europe Hiroshi Komatsubara e dal Country Manager Italia, Alfredo Meazza –illustrerà le ultimissime soluzioni dell’azienda e le principali iniziative ambientali messe in atto per un futuro a zero emissioni di carbonio.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 52
News
Dal mercato

RUBINETTERIE TREEMME E POLI.DESIGN INSIEME PER IL WORKSHOP “AD AQUAM”

L’azienda ha iniziato una collaborazione con POLI. design, al fine di promuovere iniziative e attività con gli studenti dell’Ateneo mettendo loro a disposizione il proprio know-how

Rubinetterie Treemme è una realtà attenta al tema della sostenibilità, alla ricerca e allo studio di soluzioni progettuali all’avanguardia. Fattori che richiedono competenza ed esperienza e che al tempo stesso necessitano di una visione dinamica e innovativa.

Questo approccio si riflette anche nella valorizzazione dei giovani tanto che Rubinetterie Treemme ha iniziato una collaborazione con POLI.design, al fine di promuovere iniziative e attività con gli studenti dell’Ateneo mettendo loro a disposizione il proprio know-how aziendale.

La prima tappa di questo percorso è il progetto “AD AQUAM”: un workshop che vede coinvolti un gruppo di selezionati studenti e giovani designer di POLI.design e della Scuola di Design seguiti dai docenti Matteo Ingaramo e Federico Elli, assistiti da Emanuel Pacelli ed Eugenia Chiara.

Il 15 gennaio 2024 Rubinetterie Treemme, durante un incontro in Ateneo, ha fornito le indicazioni e la metodologia per lo sviluppo di una serie di rubinetti sostenibili in linea con la filosofia e i

valori dell’azienda. Il prodotto finale dovrà garantire un risparmio idrico ed energetico nei consumi e prevedere un basso impatto ambientale nei processi di produzione.

La realizzazione del progetto, che verrà elaborato da gruppi interdisciplinari di 4/5 membri ciascuno, dovrà inoltre considerare l’utilizzo di componenti facilmente riparabili e sostituibili per garantire una lunga durata del prodotto stesso.

L’azienda, con un’attività di verifica sullo sviluppo dei progetti, affiancherà operativamente gli studenti supportandoli e accompagnandoli durante tutto lo svolgimento.

Gli incontri tra Rubinetterie Treemme e POLI.design si svolgeranno secondo varie tappe: visite in azienda, revisione dei progetti e consegna/presentazione dei lavori.

Sarà Rubinetterie Treemme a decretare, attraverso un’attenta valutazione degli elaborati, il vincitore del workshop che, insieme agli altri progetti, verrà esposto durante l’omonimo evento “AD AQUAM” al Fuori Salone di Milano 2024 negli spazi esterni di ADI Design Museum.

L’impegno di Rubinetterie Treemme nel promuovere la cultura del progetto e della ricerca nel settore della rubinetteria si traduce anche in questa importante collaborazione con il POLI. design a sostegno dell’innovazione e della creatività emergente.

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 53
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Dal mercato

SOTTOPRODOTTI, VERDE URBANO E FUORI FORESTA: A PROGETTO FUOCO 2024 LE NUOVE OPPORTUNITÀ

DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Il 1° marzo presso la Sala Convegni di Progetto Fuoco si svolgerà il convegno organizzato da AIEL e FIPER

Cambiare prospettiva sui residui legnosi trasformandoli in preziosi ’sottoprodotti’ da valorizzare. Una trasformazione che non si limita solo all’attività forestale, ma può portare benefici tangibili anche nella gestione del verde urbano e delle aree non forestali. Il tema sarà sviluppato in occasione del convegno di venerdì 1° marzo presso la Sala Convegni di Progetto Fuoco (Padiglione 6) a partire dalle ore 15.00: “Sottoprodotti, verde urbano e fuori foresta. Opportunità di economia circolare”, organizzato da AIEL – Associazione italiana energie agroforestali (partner tecnico di Progetto Fuoco) e FIPER – Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, in cui si farà il punto sugli ultimi sviluppi tecnici e le normative, oltre a presentare una proposta unitaria per una Guida ai sottoprodotti destinata alle aziende.La gestione di sfalci e potature derivanti dalla manutenzione di strade, aiuole, parchi e giardini pubblici e privati nelle aree urbane - oscilla fra la dimensione del problema e quella dell’opportunità.

I TEMI DEL CONVEGNO

Il convegno di Progetto Fuoco metterà a fuoco il tema con una prima sessione dedicata al Regime dei sottoprodotti alla base dell’economia circolare che vedrà la presentazione del quadro normativo di sintesi da parte di Diego Rossi, Responsabile area tecnologica e progettazione di AIEL, e l’approfondimento a cura di Rosa Bertuzzi, Studio Ambienterosa Srl, sull’impiego di sfalci e potature nella disciplina dei sottoprodotti. A seguire, Fabio Scoccimarro, Assessore all’ambiente ed energia della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, approfondirà il tema - purtroppo ancora attuale - delle ordinanze urgenti per la gestione dei residui legnosi a seguito di eventi catastrofici, mentre Vanessa Gallo di Fiper spiegherà perché è prioritario riconoscere le potature

come sottoprodotti e biomassa combustibile. Spazio poi alla presentazione della proposta unitaria per realizzare una Guida alla valorizzazione dei sottoprodotti da parte di Matteo Favero, Responsabile area biocombustibili di AIEL, per informare aziende, amministrazioni pubbliche e privati sull’opportunità di realizzare un’economia circolare che favorisca non solo l’abbattimento dei costi derivanti dallo smaltimento dei rifiuti ma anche la creazione di nuove filiere, generando così importanti benefici economici per quelle imprese e amministrazioni che producono una notevole quantità di scarto. Si passerà poi dalla teoria alla pratica, grazie alla presentazione di Imerio Pellizzari, titolare dell’azienda boschiva Coradai Srl, e di Giuseppe Marabello, tecnico d’area biocombustibili legnosi e certificazioni di AIEL, di un caso scuola di valorizzazione di ramaglie per la produzione di cippato di legno da destinare a centrali di teleriscaldamento per complessi residenziali o alberghi, impianti di cogenerazione o caldaie domestiche. La discussione con i portatori di interesse sarà ulteriormente sviluppata nella seconda parte dell’evento in una tavola rotonda di confronto con gli esperti presenti, che risponderà anche alle domande degli operatori presenti in Fiera

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 56
News

VIESSMANN A KEY E PROGETTO FUOCO CON SOLUZIONI INTEGRATE E SOSTENIBILI

A KEY tecnologie sostenibili e full electric integrabili in un sistema unico e completo per massimizzare l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia nel segmento residenziale e commerciale. A Progetto Fuoco la nuova caldaia a gassificazione per legna Vitoligno 200-S e la caldaia per applicazioni industriali Schmid UTSD

Viessmann sarà presente a entrambe le fiere dedicate al settore fotovoltaico e delle energie rinnovabili: KEY e Progetto Fuoco. A KEY l’azienda sarà presente con una proposta di sistema integrato full electric per l’ambito residenziale e commerciale dal 28 febbraio al 1° marzo a Rimini. Un approccio innovativo, quello che verrà presentato in fiera, che integra in un sistema unico di tecnologie sostenibili e full electric, tutte provenienti dallo stesso produttore, e utilizza le fonti rinnovabili per assolvere a tutte le esigenze di comfort climatico degli edifici, massimizzando l’autoproduzione e l’autoconsumo, e assicurando un consistente risparmio in bolletta. Cuore del sistema integrato full electric sono i moduli fotovoltaici Vitovolt 300 abbinati a inverter e batteria di accumulo. In ambito residenziale, questo sistema è in grado di alimentare l’intero sistema energetico dell’edificio, quindi la pompa di calore Vitocal per riscaldamento e raffrescamento, lo scaldacqua Vitocal 262-A, il climatizzatore Vitoclima, così come la wallbox VEC04 Smart per ricaricare l’auto elettrica.

Tra i moduli fotovoltaici più efficienti presentati in fiera ci sono i pannelli bifacciali Vitovolt 300 M-AO, che assicurano una resa

superiore, data la capacità di captare anche la luce riflessa dal terreno o dal tetto.

Anche per l’ambito commerciale, Viessmann è in grado di fornire impianti fotovoltaici a elevata efficienza completi di inverter e sistema di accumulo, che consentono alle aziende di produrre energia elettrica per autoconsumo. Viessmann è in grado di soddisfare attualmente fabbisogni fino a 100 kW con inverter standard, mentre con le soluzioni ibride, come i nuovi Viessmann Hybrid Inverter F-3 e G-3, la capacità di accumulo supera 100 kW di inverter e 200 kWh di batterie. In occasione di KEY, per il settore industriale, viene presentato il generatore di vapore a media e alta pressione Vitomax HS, abbinato a un bruciatore per il funzionamento 100% a idrogeno.

Viessmann sarà presente anche a Progetto Fuoco, che avrà luogo a Verona dal 28 febbraio al 2 marzo. In questa cornice Viessmann presenterà In ambito residenziale, Vitoligno 200-S è la nuova caldaia a legna a gassificazione con potenze di 25 e 35 kW, progettata per il riscaldamento monovalente a legna. Tra i vantaggi del prodotto, la combustione a emissioni particolarmente ridotte, tanto da ottenere 5 stelle secondo il Certificato Ambientale D.Lgs. 186/17, riconoscimento a cui si aggiungerà la disponibilità di un filtro polveri da giugno 2024. Per il segmento commerciale e industriale, Viessmann esporrà la caldaia a biomassa compatta UTSD, da 240 kW, di Schmid AG, che utilizza il cippato oppure il pellet.

N.2 - MARZO/APRILE 2024 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 57

L’ACCADEMIA DELLO SHOWROOM LANCIA IN ANTEPRIMA A MCE 2024 LA “APP METODO ACCADEMIA”

È un’applicazione software basata su un metodo di lavoro orientato a semplificare l’attività del personale di vendita degli showroom nei settori ITS, arredobagno, edile e ferramenta, e finalizzato ad aumentare i loro risultati operativi

App Metodo Accademia© è un’applicazione software realizzata da L’Accademia dello Showroom (brand di proprietà di Upstairs s.r.l.) in collaborazione con Kimo s.r.l. e con IdroLAB s.r.l. basata su un metodo di lavoro orientato a semplificare l’attività del personale di vendita degli showroom nei settori ITS, arredobagno, edile e ferramenta, e finalizzato ad aumentare i loro risultati operativi.App Metodo Accademia© sarà presentata in anteprima a MCE 2024 presso lo stand CasANGAISATECNOPOLIS e nasce dall’esigenza di presidiare un centro di ricavo solitamente e incredibilmente poco controllato: gli showroom che, a causa dell’assenza di un vero e proprio metodo condiviso, della scarsa propensione degli addetti alle vendite a compilare CRM poco intuitivi e di una oggettiva difficoltà di compilazione degli attuali sistemi di preventivazione (spesso non integrati al gestionale e, quindi, non in grado di suggerire prodotti a magazzino alternativi alle richieste ricevute dal cliente), non riesce ad essere efficacemente controllato, contribuendo ad aumentare di fatto una delle più pesanti voci “invisibili” nel bilancio della distribuzione: le mancate vendite. Partendo dal semplice concetto che “non puoi migliorare ciò che non sai misurare”, App Metodo Accademia© attraverso i suoi cruscotti di controllo, permette di monitorare gli indicatori di performance chiave su tre livelli (per punto vendita, per responsabile di showroom e per addetto alle vendite) al fine

di rilevare l’effettiva efficacia di vendita del canale e i possibili miglioramenti, non solo in termini di fatturato, ma anche di margine.

L’APP METODO ACCADEMIA©

App Metodo Accademia©, inoltre, è in grado di combinare tutte le informazioni a disposizione degli addetti alle venditedal tempo dedicato a chiudere un contratto, all’individuazione dell’effettivo tasso di conversione delle visite ricevute in ordini – facendoli sentire parte integrante del processo di sviluppo organizzativo e di crescita aziendale. App Metodo Accademia© diventa, inoltre, lo strumento utile per applicare il metodo Rito di Vendita©: un percorso sartoriale di formazione per la vendita in Showroom, capace di convertire in vendite 8 preventivi su 10.

Quest’applicazione si integra con tutti i sistemi gestionali ERP e consente di massimizzare i tempi, di incentivare i venditori alla proposta di prodotti correlati, in promo e/o già presenti a magazzino, oltre a consentire di acquisire anche quei clienti che hanno la necessità di scegliere prodotti immediatamente disponibili e che altrimenti uscirebbero dal punto vendita senza aver soddisfatto in modo veloce la loro richiesta. Oltre a integrare tutte le funzioni e gli strumenti utili alla profilazione, alla ricerca prodotti, alla preventivazione, al controllo, all’aumento delle conversioni e alla fidelizzazione clienti, l’interfaccia guida “passo dopo passo” l’addetto nell’applicazione del Metodo Accademia© e del Rito di Vendita© al fine di richiedere le informazioni necessarie per offrire al Cliente un’esperienza di acquisto memorabile, capace di convertire con efficacia i preventivi in fatturato.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.2 - MARZO/APRILE 2024 58
News
Dal mercato

PRESENTATA L’ALLEANZA STRATEGICA TRA INNOVA E PANASONIC

L’accordo di alleanza commerciale e di capitale che rafforza lo sviluppo tecnologico di sistemi idronici, condizionamento dell’aria e attività di ventilazione

INNOVA S.r.l., produttore italiano di sistemi idronici e di apparecchi per la qualità e condizionamento dell’aria, ha firmato un accordo di capitale e di alleanza commerciale con Panasonic Heating & Ventilation A/C Company, con Panasonic che acquisisce il 40% delle azioni totali di INNOVA. Attraverso questo accordo entrambe le parti promuoveranno una collaborazione globale nella produzione, nelle vendite e principalmente nello sviluppo tecnologico di sistemi idronici (come acqua calda sanitaria per riscaldamento e raffreddamento), condizionamento dell’aria e attività di ventilazione.

I TARGET EUROPEI DI DECARBONIZZAZIONE

L’Europa sta promuovendo iniziative per realizzare una società decarbonizzata, spinta da un elevato livello di preoccupazione per la protezione ambientale e la prevenzione del cambiamento climatico. Cresce la domanda di prodotti rispettosi dell’ambiente che consumano meno energia. I gas CFC utilizzati come refrigerante per le apparecchiature di condizionamento dell’aria hanno un impatto sul riscaldamento globale e, di conseguenza, l’emendamento di Kigali del Protocollo di Montreal e il Regolamento UE sui gas fluorurati indicano che è essenziale passare a refrigeranti con un effetto serra minimo. Anche molte altre regioni del mondo stanno seguendo questo obiettivo fondamentale per l’intero futuro dell’umanità.

Inoltre, nel patrimonio edilizio europeo vi è la necessità di ottimizzare il condizionamento dell’aria attraverso sistemi che utilizzino le tubazioni idroniche esistenti per l’acqua calda e il riscaldamento, nonché la progettazione di edifici rispettosi dello spazio interno ed esterno. Inoltre, l’aumento di alloggi rispettosi dell’ambiente con elevato isolamento e alta tenuta all’aria richiede una soluzione totale che incorpori una migliore qualità dell’aria interna (IAQ) anche attraverso la ventilazione.

I PUNTI DI FORZA DELLE TECNOLOGIE INNOVA

In tali circostanze, con punti di forza nello sviluppo di tecnologie e prodotti progettati per la cultura e gli stili di vita europei, INNOVA offre una gamma diversificata di prodotti che include ventilconvettori e pompe di calore per sistemi idronici, sistemi di ventilazione centralizzata (scambiatori di calore), climatizzazione centralizzata integrata, e sistemi controllati dall’IoT. Panasonic, allo stesso tempo, è attiva in Europa nelle pompe di calore ariaacqua e nei condizionatori domestici, nei sistemi commerciali a flusso di refrigerante variabile, nei condizionatori monoblocco

e nei sistemi idronici di Systemair AC, acquisita lo scorso anno.

Alla luce della situazione aziendale sopra delineata, le alleanze commerciali e di capi-

tale tra INNOVA e Panasonic combinano le risorse di entrambi nei sistemi idronici, nel condizionamento dell’aria, nella ventilazione e nelle relative attività iot per migliorare lo sviluppo tecnologico e le strutture produttive. Ciò promuoverà progetti e nuove soluzioni che soddisfino le diverse esigenze dei clienti, fornendo comfort, risparmiando energia, richiedendo un’installazione minima e saranno architettonicamente armoniosi, pur mantenendo un valore aggiunto più elevato. Ciò accelererà la diffusione di eccellenti spazi interni ottimizzati per l’Europa, nonché la realizzazione della gestione ESG.

COMBINARE I TALENTI PER CONTINUARE A CRESCERE

“Mi sono reso conto che combinare i nostri talenti e il nostro spirito creativo con le risorse di Panasonic come leader del settore era il modo giusto per continuare a crescere e prosperare in mezzo alla concorrenza globale - afferma il fondatore e CEO di INNOVA Oreste Bottaro - Apprezzo Panasonic per la fiducia espressa nelle nostre capacità e attitudine come imprenditori e investendo in noi come partner strategico nel rispetto del nostro rapporto storico sin dalla nostra fondazione. Sulla base della filosofia di questa partnership, INNOVA può non solo continuare a sviluppare idee per creare nuovi prodotti unici, ma anche realizzare soluzioni per una vita più confortevole in futuro, grazie al supporto tecnologico globale che Panasonic fornirà.”

LA RICERCA DELLE MIGLIORI SOLUZIONI PER I CLIENTI “Abbiamo avviato anni fa la nostra collaborazione con INNOVA attraverso l’acquisto reciproco di pompe di calore e ventilconvettori A2W - ha spiegato Masaharu Michiura, Presidente della Heating & Ventilation A/C Company - Sulla base della maggiore comprensione dei reciproci punti di forza e della cultura aziendale abbiamo deciso che le alleanze tra capitali e imprese avrebbero accelerato la ricerca delle migliori soluzioni per i clienti e i dipendenti di entrambe le società, combinando il vasto know-how di INNOVA nel campo dell’idronica per le abitazioni europee, l’esperienza nella ventilazione e le soluzioni iot per integrare entrambi con quelli di Panasonic. In questo modo saremo in grado di fornire le soluzioni ad alto valore aggiunto desiderate dai nostri clienti.”

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Dal mercato

I SISTEMI FOTOVOLTAICI DEBUTTANO SU WOLTAIR.IT

A soli cinque mesi dal lancio della piattaforma, Woltair accelera in Italia e svela in anteprima le sue ultime novità in occasione di Key 2024

Woltair.it è un marketplace dedicato a prodotti e sistemi per l’efficientamento e il risparmio energetico in ambito residenziale. A soli cinque mesi dal suo debutto in Italia, Woltair introduce, accanto alle pompe di calore, impianti fotovoltaici efficienti e durevoli per ogni fascia di prezzo e fabbisogno energetico: soluzioni complete che includono moduli, inverter e sistemi di accumulo energetico di alcuni tra i brand leader del settore, come Solaredge, Huawei, Azzurro, Trina Solar. Inoltre, l’inclusione di accessori complementari come le colonnine di ricarica per veicoli elettrici, arricchisce ulteriormente l’assortimento di Woltair, conferendogli una maggiore completezza ed efficacia nel sostenere la mobilità verde e incoraggiare uno stile di vita più sostenibile. Attraverso la sua piattaforma digitale e un servizio completo “chiavi in mano”, l’azienda facilita l’accesso a soluzioni avanzate come sistemi fotovoltaici e pompe di calo-

re, puntando su un equilibrio tra efficienza energetica e risparmio economico. Un ulteriore valore distintivo di Woltair risiede nella sua offerta di sistemi integrati che combinano l’efficienza delle pompe di calore con il potenziale dei pannelli fotovoltaici. Questa sinergia permette agli utenti di sfruttare al massimo le risorse rinnovabili per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di energia elettrica, garantendo soluzioni personalizzate che massimizzano il comfort abitativo e minimizzano l’impatto ambientale. Attraverso la piattaforma Superfix, Woltair semplifica notevolmente l’acquisizione di nuovi clienti e la gestione amministrativa, consentendo ai professionisti di dedicarsi con maggiore efficienza alle installazioni. Questo strumento digitale, intuitivo e versatile, permette agli installatori di ottimizzare i tempi di lavoro e di monitorare ordini e consegne in tempo reale. Inoltre, Woltair supporta la crescita professionale attraverso formazione continua e aggiornamenti sulle ultime tendenze e tecnologie del settore. Allo stesso modo, l’azienda si conferma un partner strategico anche per i produttori, creando un canale di vendita che non solo esalta la loro visibilità nel mercato italiano, ma che amplia le opportunità commerciali, ottimizza la logistica e coinvolge attivamente i produttori nella formazione tecnica degli installatori.

A MCE HISENSE RIVELA LE SUE ULTIME

INNOVAZIONI NEL

SETTORE HVAC

Dal 12 al 15 Marzo Hisense sarà presente a Mostra Convegno Expocomfort con uno stand dedicato e presenterà le sue ultime innovazioni nel campo della climatizzazione residenziale, commerciale e industriale

Hisense torno a MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024, che avrà luogo presso Fiera Milano, stand 5 T29/U15. Questo evento rappresenta un’opportunità straordinaria per Hisense di condividere la sua missione “Go Tech, and Beyond”, che mira a portare innovazione tecnologica nelle case di milioni di famiglie in tutto il mondo, offrendo prodotti di alta qualità e migliorando le esperienze di vita delle persone, con un’attenzione alla sostenibilità ambientale e nell’efficienza energetica.

Durante l’evento, Hisense presenterà le sue innovazioni nel campo della climatizzazione residenziale, commerciale e industriale per il 2024. Tra queste i nuovi sistemi VRF, ovvero le soluzioni di climatizzazione versatili e flessibili per medie e grandi superfici, come Mini VRF R32 e Mini VRF R32 Modular (oltre alla nuova generazione di VRF “Top Flow”) in cui Hisense introduce il refrigerante R32 a basso GWP offrendo una soluzione ecologica e all’avanguardia per raggiungere gli obiettivi di emissione di CO2 e per ri-

spettare la normativa sui gas fluorurati, come descritto nel regolamento UE 517/2014. Ma non è finita qui! I professionisti del settore potranno scoprire di più sulla nuova Hi-Therma Monoblocco R290. Questa pompa di calore si distingue per basse emissioni di carbonio e protezione dell’ambiente, livello di efficienza A+++ e una temperatura dell’acqua fino a 75 in uscita senza riscaldatore elettrico. Inoltre, si differenzia anche per un nuovo unico design elegante total black e numerose funzioni smart innovative.

Nella gamma dei climatizzatori residenziali invece, Hisense darà spazio alla nuova gamma Energy Pro X. La nuova gamma Energy Pro X vanta la massima classe di efficienza energetica A+++, utilizza il gas ecologico R32 e il compressore DC Inverter per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Con Energy Pro X il comfort e assicurato grazie alla funzione AI Smart che racchiude in sé l’azione combinata del rilevatore di presenza Smart Eye e della Funzione AI. Con queste innovazioni, Hisense si pone all’avanguardia del settore HVAC, confermando il suo impegno a superare i limiti convenzionali e ad andare oltre, verso un mondo di comfort e sostenibilità.

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PIEMONTE AT NIZZA MONFERRATO NUOVA BB S.r.l. Piazza Giuseppe Garibaldi, 55 - 14049 Tel. 0144 79492 AL CASALE MONFERRATO IDROCENTRO S.p.A Strada Valenza 4H Tel. 0142 76441 AL CASALE MONFERRATO DOMOGAS s.a.s. di Cavalli Elisabetta e C. Via Turcotti, 6/8 Z.I. 15033 Tel. 0142 77225 AL ALESSANDRIA IDROCENTRO S.p.A Via Duccio Galimberti 19/G Tel. 0131 288069/0131 288021 AL CASALE MONFERRATO IDROCENTRO S.p.A Strada Valenza 7/Z Tel. 0142 76441 AL OVADA IDROCENTRO S.p.A Strada Rebba ang. Via Molare Tel. 0143 833548 AL TORTONA IDROCENTRO S.p.A SS per Genova 37/E Tel. 0131 894432 BI VIGLIANO BIELLESE IDROCENTRO S.p.A Via delle Industrie, 6 Tel. 015 8122081
GAGLIANICO S.I.R.A. S.r.l. Via Matteotti, 66/68 13894 Tel. 015 541653
TORRE SAN GIORGIO IDROCENTRO S.p.A. Via Circonvallazione Giolitti 100, S.S per Saluzzo km 29 Tel. 0172 9121
CN
MANTA IDROCENTRO S.p.A Via Galimberti 52 Tel. 0175 289319 CN BERNEZZO IDROCENTRO S.p.A Via Divisione Cuneese, 48 CN BORGO SAN DALMAZZO IDROCENTRO S.p.A Via Cuneo 97 Tel. 0171 721976 CN FOSSANO IDROCENTRO S.p.A Via Castelrinaldo 11 Tel. 0172 637481 CN ALBA IDROCENTRO S.p.A. Viale Industria 9 Tel. 0173 440719 CN ALBA IDROTERM S.r.l. Corso Barolo 21 Tel. 0173 268800 CN CUNEO BORGO GESSO IDROCENTRO S.p.A Via Matteo Campia 38 Tel. 0171 348143 CN RORETO DI CHERASCO IDROCENTRO S.p.A Via Savigliano 14 Tel. 0172 499207 CN MONDOVI’ IDROCENTRO S.p.A. C.so Milano 35 Tel. 0174 552373 CN MONDOVI’ IDROTERM S.r.l. Via Trieste 10 - C.so Langhe Tel. 0174 330532 CN LEQUIO TANARO IDROCENTRO S.p.A Via Dell’Industria - Loc. Moriglione Tel. 0172 696404 CN CEVA IDROCENTRO S.p.A Via Malpotremo Snc Tel. 0174 704686 CN SAVIGLIANO IDROCENTRO S.p.A Via del Follone 16 Tel. 0172 370449 CN LIMONE PIEMONTE IDROCENTRO S.p.A Via Molino Soprano 7/9 Tel. 342 5556440/340 2574903 CN BRA IDROCENTRO S.p.A. Strada Falchetto 20 Tel. 0172 412538 CN CUNEO IDROTERM S.r.l. Via Canonico F. V. Rossi, 15 12100 Tel. 0171 410500 CN CALUSO Società Italo Francese S.r.l. Via Marconi, 107 10014 Tel. 011 9832384 TO CARMAGNOLA IDROCENTRO S.p.A Strada Sommariva snc zona IND. COINCA Tel. 011 9715826 TO CARMAGNOLA IDROTERM S.r.l. Via C. Luda 21 Tel. 011 9773148 TO CASELLE TORINESE IDROCENTRO S.p.A Strada Ciriè 175 Tel. 011 9961021 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Via Bertolà 55 Tel. 011 5623130 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Via Tiziano Vecellio 21/b Tel. 011 6677033 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Via Refrancore 67 Tel. 011 736951 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A c.so Lecce 56 Tel. 011 747837 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Via A. Manzoni 16, ang. Via Bertola Tel. 011 5623130 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Corso Orbassano, 400 Tel. 011 088037 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Corso Germano Sommeiller, 15/d Tel. 011 0466569 TO TORINO IDROCENTRO S.p.A Via Botticelli, 151/A Tel. 011 2427182 TO PINEROLO IDROCENTRO S.p.A Via Saluzzo 165 Tel. 0121 73871 TO PINEROLO IDROTERM S.r.l. Via Roma 148 Fr. Roletto Tel. 0121 342214 TO CAFASSE IDROCENTRO S.p.A Corso Mandelli 13 Tel. 0123 341846 TO BORGARETTO DI BEINASCO IDROCENTRO S.p.A Via Rondò Bernardo 30 Tel. 011 3580129 TO SANTENA IDROCENTRO S.p.A Via Circonvallazione 186 Tel. 011 9494217 TO CHIERI IDROCENTRO S.p.A C.so Torino 121 Tel. 011 9470275 TO MONCALIERI IDROCENTRO S.p.A Via Vittime di Bologna 13 Tel. 011 644980 TO RIVOLI IDROCENTRO S.p.A Via Biella 32 Tel. 011 9591664 TO VENARIA IDROCENTRO S.p.A Via S. Marchese 23 Tel. 011 4591058 TO SETTIMO T.SE IDROCENTRO S.p.A Strada San Giorgio 43 Tel. 011 8955355 TO SETTIMO T.SE IDROCENTRO S.p.A Via Santa Cristina 30 Tel. 011 8957147 TO SUSA IDROCENTRO S.p.A C.so Stati Uniti 89 Tel. 0122 623801 TO IVREA IDROCENTRO S.p.A Via Casale SNC Tel. 0125 616226 TO VOLPIANO IDROCENTRO S.p.A Via Venezia 12 Tel. 011 9882060 TO CHIERI AQUATERM PST S.r.l. Strada Fontaneto, 40-42 10023 Tel. 011 9422006 TO CHIERI IDROCENTRO S.p.A Corso Torino, 121 10023 Tel. 011 9470275 TO SETTIMO TORINESE ASTON S.p.A. Strada Cebrosa, 102 10036 Tel. 011 8022020 TO CIRIE’ B.P. TERMOSANITARI S.r.l. Via Taneschie, 14 10073 Tel. 011 9208975 TO IVREA F.I.R. di BARCAROLO MARIO S.r.l. Via Grande, 5 10125 Tel. 0125 615538 - 0125 617490 TO TORINO UGROTE S.p.A. Via Giacomo Medici, 112 10145 Tel. 011 740976 - 011 7711727" TO TORINO SIRT S.r.l. C.so Verona, 7 10152 Tel. 011 2489914

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