Installatore Professionale #3 - Maggio-Giugno 2023

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Installatore TUTTE LE NOVITÀ SU COME MIGLIORARE LA PROFESSIONE ’ PROFESSIONALE www.installatoreprofessionale.it Installatore News IN COLLABORAZIONE CON CON IL PATROCINIO DI: NUMERO 3 MAGGIO/GIUGNO 2023 COPIA OFFERTA DA INTERVISTA CLIMATE SOLUTIONS L’INSTALLATORE AL CENTRO. ANZI, AL FIANCO SPECIALE manutenzione impianti di climatizzazione ECOBONUS E BONUS CASA GLI INCENTIVI DA NON DIMENTICARE

n. 3 maggio/giugno 2023 www.installatoreprofessionale.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Lorenzo Epis | Consulente Tecnico

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Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086

Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’Editore, fiere, manifestazioni)

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Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231

Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni

Stampa: GRAPHICSCALVE S.p.A.

Località Ponte Formello 1/3/4 24020 Vilminore di Scalve (Bg)

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Testata associata

vita. Vediamone gli aspetti fondamentali Di Stefano Balzarotti

38 Gli impianti HVAC e le attività di valutazione, pulizia e ripristino

Una corretta strategia di pulizia di un impianto HVAC prevede quattro fasi, caratterizzate specifiche attività da svolgere Di Stefano Balzarotti

42 Le diagnosi igieniche degli impianti aeraulici: la strategia d’azione

EDITORIALE

4 IL futuro è delle pompe di calore

Per le aziende installatrici c’è un futuro ricco di opportunità che possono essere colte di Lorenzo Epis

INTERVISTA

22 L’installatore al centro. Anzi, al fianco

Climate Solutions, divisione HVAC di Beijer Ref Italy, continua il suo percorso di crescita, puntando su innovazione e tante iniziative rivolte all’installatore di Erika Seghetti

INCENTIVI

28 Come stimolare il mercato con la detrazione fiscale Sebbene lo sconto in fattura sia stato eliminato, restano le detrazioni connesse al Bonus Casa ed Eco Bonus Di Giacomo Mellera

BONUS CASA

32 L’incentivo Bonus Casa e i principali interventi concessi Analizziamo le principali casistiche che coinvolgono le caldaie e i climatizzatori Di Giacomo Mellera

SPECIALE MANUTENZIONE

36 Gli impianti di climatizzazione e il piano manutentivo

La manutenzione è un’operazione necessaria perché preserva l’efficienza dell’impianto, prolungandone il ciclo di

La diagnosi igienica ha un ruolo decisivo per valutare le condizioni di salubrità dell’impianto e quindi dell’ambiente in cui è inserito Di Barbara Rigamonti

FACE2FACE

48 Produzione e Installazione rispondono

Un parere sulle caldaie ad idrogeno. Vantaggi e criticità di una tecnologia promettente di Marusca Scotuzzi

STRATEGIE DI MARKETING

52 I tuoi prezzi decidono la tua azienda. E tu come ti posizioni?

Mettere al centro della propria attività il servizio consente di attirare clienti interessati alla qualità a cura di Christian Elia

CASE HISTORY

54 Aria più pulita e maggiore comfort in palestra

Nella palestra Fenix Gym, a Roma, è stato installato un impianto di climatizzazione Panasonic con tecnologia nanoe™ X

6 ATTUALITÀ

16 NOVITÀ PRODOTTI

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MAGGIO GIUGNO 2023/NUMERO
Sommario
#3
Rubriche
TUTTE LE NOVITÀ SU COME MIGLIORARE LA PROFESSIONE ’ PROFESSIONALE www.installatoreprofessionale.it Installatore News NUMERO MAGGIO/GIUGNO 2023 COPIA OFFERTA DA INTERVISTA CLIMATE SOLUTIONS L’INSTALLATORE AL CENTRO. ANZI, AL FIANCO SPECIALE manutenzione impianti di climatizzazione ECOBONUS E BONUS CASA GLI INCENTIVI DA NON DIMENTICARE
56 NOTIZIE DAL MERCATO Installatore
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Editoriale

IL FUTURO È DELLE POMPE DI CALORE

Stiamo entrando, a tutta velocità, nella quinta rivoluzione energetica. Qualcuno dice che questa rivoluzione sarà la più grande e importante che l’uomo abbia mai vissuto sul nostro pianeta Terra. E se anche sembra un concetto altisonante, la verità è che le evidenze le abbiamo davanti ai nostri occhi. Nell’arco degli ultimi anni la rivoluzione green ha cambiato profondamente il mercato e la sua mentalità, tanto da indurre la grande maggioranza delle nazioni a sviluppare piani energetici legati alla sostenibilità e alle fonti energetiche rinnovabili. Così è stato per l’Europa che è,

attualmente, leader assoluta in questa transizione. Parliamo di miliardi di € in investimenti, nel grande ambito delle rinnovabili, e di un piano di incentivazione che sosterrà l’azione di ogni paese membro. Tutto questo anche con l’obiettivo di ottenere l’autonomia energetica, che permette all’Europa di avere sempre più leadership economica e politica. Prepariamoci quindi ad una grande espansione di mercato, che si manifesterà con una velocità sostenuta, generando molti cambiamenti, da cogliere come opportunità. Una delle previsioni di mercato più definita e ottimistica riguarda le pompe di calore. Il trend di crescita di questa particolare tecnologia è decisamente sostenuto e le previsioni indicano un continuo aumento della quota di mercato, nell’ambito degli impianti di climatizzazione.

Come è noto esiste una roadmap che indicava, già alcuni anni fa, l’introduzione graduale di nuove tecnologie in pompa di calore. Quello che vedremo quindi, nei prossimi anni, sarà l’abbandono degli attuali refrigeranti, in favore di nuove soluzioni eco sostenibili e anche maggiormente performanti.

Il tutto avverrà con una velocità ancora più elevata rispetto a quanto

era stato programmato. La volontà europea di diffondere, in modo massivo, i sistemi fotovoltaici, rappresenta un assist strepitoso alle tecnologie in pompa di calore, ed è questo uno dei motivi per cui vedremo una continua crescita di questi impianti. L’altro motivo è correlato al progressivo abbandono della caldaia, soprattutto se alimentata a fonti combustibili fossili, come il gas metano. È chiaro che la transizione avverrà comunque in modo graduale ma c’è da dire che questa rivoluzione energetica è già partita ed è quindi opportuno ragionare, sin d’ora, in un’ottica di futuro moderno e sostenibile. C’è in gioco l’autonomia energetica dell’Europa e dell’Italia e la partita ha diversi nomi tra cui “efficienza energetica” e “fonti rinnovabili” ed è quindi intelligente orientarsi, fin da subito, verso la nuova direzione.

Per le aziende installatrici c’è un futuro ricco di opportunità che possono essere colte a patto che si entri, con coraggio ed energia, in un nuovo mercato che si sta già riconfigurando. Usare le pompe di calore come tecnologia centrale nelle proprie proposte significa focalizzarsi su un cavallo vincente che ha già iniziato la sua corsa verso la transizione energetica. 

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Per le aziende installatrici c’è un futuro ricco di opportunità che possono essere colte a patto che si entri, con coraggio ed energia, in un nuovo mercato dove le pompe di calore la fanno da padrone

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RIDUCE E MANTIENE COSTANTE LA PRESSIONE dell’acqua nell’impianto domestico

RIDUCE E MANTIENE COSTANTE LA PRESSIONE dell’acqua nell’impianto domestico

Il PRV appartiene alla lista di prodotti IVAR che costituisce la cosiddetta “matrice di contribuzione” per il conseguimento delle certificazioni LEED e BREEAM per gli edifici. In particolare, PRV contribuisce al prerequisito e al credito “INDOOR WATER USE REDUCTION” del protocollo LEED.

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ASSOCLIMA: “NUOVO REGOLAMENTO F-GAS AMBIZIOSO MA CHE SOSTENGA LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE PIÙ EFFICIENTI”

L’Unione Europea ha riconosciuto le pompe di calore tra gli strumenti più efficaci per velocizzare il raggiungimento degli obiettivi del European Green Deal: ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nel contesto del Fit-for-55 e della necessità di slegarsi dalle forniture energetiche russe, è stato definito un target di 30 milioni di nuove pompe di calore installate entro il 2030 a livello comunitario.

Assoclima (federata Anima Confindustria) condivide questi obiettivi ed è pronta a lavorare con i legislatori e le autorità italiane affinché il futuro Regolamento F-gas sia ambizioso, applicabile ed equilibrato. L’Associazione chiede ai legislatori di essere consapevoli di alcune incongruenze e, soprattutto, dell’impatto per i cittadini e la filiera della climatizzazione se in sede europea venisse approvata una proposta di revisione del Regolamento F-gas che preveda l’utilizzo esclusivo di gas naturali e la messa al bando di tutti i refrigeranti sintetici in gran parte delle applicazioni.

La posizione di Assoclima

“La posizione di Assoclima è quella di supportare la transizione ai refrigeranti naturali, ove possibile, e di utilizzare altresì tutto il portafoglio dei refrigeranti disponibili, coerentemente

con le necessità di applicazione sia nelle abitazioni che in tutti gli altri contesti quali ospedali, uffici, teatri ecc., e sostenere l’obiettivo di riduzione della CO2 considerando il tema nella sua interezza – dichiara Luca Binaghi, presidente di Assoclima. Il nuovo Regolamento F-Gas è ora nella fase procedimentale di Trilogo, tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le Istituzioni – Governo e Ministero dell’Ambiente in primis – affinché tutelino l’industria della climatizzazione, considerata un’eccellenza a livello internazionale, e si attivino per sostenere a tutti i livelli le modifiche al testo proposte dall’industria.

Una regolamentazione - prosegue Binaghi - che vieti completamente l’utilizzo di refrigeranti sintetici come proposto dal Parlamento europeo renderebbe in alcuni casi impossibile e in generale più difficoltosa e costosa l’installazione di un impianto di climatizzazione. È necessario un approccio differenziato ai divieti, che contempli le necessarie tutele della sicurezza per i cittadini e gli operatori nell’adottare le nuove tecnologie proposte dall’impianto normativo. E sappiamo per esperienza che gli adeguamenti normativi in materia di sicurezza possono richiedere diversi anni! Siamo ovviamente disponibili a collaborare con le parti interessate nazionali per affrontare la tematica e superare i possibili ostacoli all’introduzione dei nuovi refrigeranti.

Come Associazione stiamo dialogando fin dall’inizio del processo con i Ministeri competenti riguardo alla proposta di revisione al Regolamento. La nostra industria ha portato avanti proposte concrete e realistiche, in particolare in merito alla riduzione progressiva delle quote di fluidi sintetici HFC utilizzati nelle nostre apparecchiature e la rimodulazione di alcuni divieti: l’esperienza maturata con il Regolamento F-gas attualmente in vigore ha evidenziato come il meccanismo del phase-down abbia consentito la giusta flessibilità all’industria della climatizzazione per adeguarsi per tempo alle restrizioni, selezionando di volta in volta per ciascuna applicazione il refrigerante più adatto in termini di efficienza, sicurezza e impatto ambientale.” conclude Binaghi.

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MCE PRESENTA LE NOVITÀ DEL LAYOUT DEGLI SPAZI

ESPOSITIVI DELLA 43ª EDIZIONE

Mostra Convegno Expocomfort, la piattaforma mondiale di business per le aziende del settore HVAC+R, delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e del mondo acqua, si prepara per la 43esima edizione, che sarà quella del ritorno al periodo tradizionale di programmazione, dal 12 al 15 marzo 2024 in Fiera Milano. Sarà soprattutto l ‘edizione che per prima introdurrà l ‘innovativo concept layout dedicato all’Indoor Climate, che rappresenterà la convergenza tecnologica, offrendo per essa una panoramica unica ed esclusiva sulle soluzioni che le nuove esigenze imposte.

Integrazione delle diverse tecnologie

“L’impostazione della 43ª edizione di MCE nasce dall’ascolto dei nostri interlocutori primari, Espositori e Visitatori, con i quali collaboriamo e dialoghiamo coinvolgendo le loro associazioni di rappresentanza nel Comitato Scientifico e Promotore. - afferma Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy. La prima grande innovazione è l’abbandono della consueta ripartizione caldo/freddo per perseguire il concetto di oltre il comfort - Beyond Comfort - che vede nella climatizzazione e quindi nell’integrazione delle diverse tecnologie il suo focus”. La nuova suddivisione degli spazi sarà connotata per aiutare gli operatori nel percorso di visita che metterà in evidenza le soluzioni più innovative per raggiungere il miglior comfort possibile in tutti gli

ambienti in cui le persone vivono e lavorano. La maglia espositiva offrirà un percorso logico che permetterà al Visitatore l’ ottimizzazione dei tempi e la visita guidata per soluzioni tecnologiche e al contempo una migliore visibilità alle aziende espositrici, facilitando l ‘incontro fra domanda e offerta. Per agevolare la logica del percorso saranno introdotti nuovi collegamenti che permetteranno il passaggio diretto tra i diversi padiglioni.

I padiglioni espositivi

A partire da questa edizione, gli spazi dedicati all’Indoor Climate occuperanno i padiglioni 1/3, 5/7, 9/11 e 14/18. That’s Smart sarà integrata al centro della manifestazione (pad. 5), dove si svilupperanno tutti gli eventi di approfondimento dedicati all’integrazione tecnologica in grado di migliorare la qualità della vita, rispettare l’ambiente, portare a una nuova indipendenza energetica: dall’efficienza energetica agli smart building, dalle fonti rinnovabili alla mobilità elettrica, dalla building automation alle comunità energetiche.

I padiglioni 2/4 saranno interamente dedicati alla Componentistica per impianti, collegati direttamente ai padiglioni 6/10 che ospiteranno Tecnica Sanitaria, Ambiente Bagno, Trattamento Acqua e Attrezzeria e Utensileria. Il layout proposto per l’edizione del 2024 rispecchia il nuovo corso intrapreso da MCE, che trova nel claim “Beyond Comfort” la più precisa declinazione delle linee guida, innovazione, sostenibilità ed efficienza energetica, che connotano le attività di MCE - Mostra Convegno Expocomfort. “L’industria è pronta a tornare al più grande evento del settore che presenta tutte le tecnologie più innovative della climatizzazione e dell’efficienza energetica, nella consueta collocazione di data”. - conclude Pierini.”Stiamo lavorando alla creazione di una manifestazione equilibrata con punti di interesse chiave in ogni padiglione, in stretta correlazione con le nuove esigenze imposte dall’ evoluzione del mercato. Questo ci consente di accogliere la crescita con più espositori, una funzionale gestione dello spazio e una migliore esperienza per i visitatori”.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 8 News

Expotorre un evento unico, dedicato al professionista ed al grande pubblico, alla casa, all’azienda, all’agricoltura, all’industria, al riscaldamento, all’isolamento, alle energie alternative, all’ecologia, al tetto, al clima, alle fontane, alle piscine, al recupero acqua, ai materiali per edilizia, alla domotica, all’illuminazione e al materiale elettrico.

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CERSAIE 2023: UN’EDIZIONE TRA INNOVAZIONE E RIPARTENZA

Una edizione tra innovazione e ripartenza per il made in Italy: è stata presentata così la 40esima edizione del Cersaie, lo scorso 23 maggio presso la Torre Unipol di Bologna dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione.

il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e per l’arredobagno in programma a Bologna dal 25 al 29 settembre, sarà un edizione di tutto esaurito come ha sottolineato Emilio Mussini, vicepresidente di Confindustria Ceramica, durante la conferenza.

“Nei 15 padiglioni disponibili quest’anno che hanno una superficie complessiva di 145.000 metri quadrati interamente occupata, registriamo alcune migliaia di metri quadrati in più rispetto al 2022. Anche gli espositori sono in crescita di alcuni punti percentuali rispetto ai 624 dello scorso anno. Le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale, mentre l’arredobagno rappresenta il 15%. Di assoluto rilievo è la componente estera, nell’ordine del 40%, che conferma ancora una volta l’internazionalità di Cersaie”.

Alla conferenza erano presenti anche Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, di Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, dell’architetto Massimo Iosa Ghini e di Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, moderati dalla giornalista del TG1 Giorgia Cardinaletti.

Dopo aver espresso cordoglio unanime per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, la conferenza è iniziata con la proiezione di un video sull’emergenza in corso, che ha colpito anche alcune aziende del comprato ceramico. “Nel fine settimana scorso abbiamo ricevuto una solidarietà enorme – ha dichiarato commosso Giovanni Savorani – con volontari provenienti da ogni parte della Regione e non solo”. “In Romagna stiamo già dando segnali di ripartenza, anche se la situazione rimane critica: a Faenza, un abitante su cinque ha la casa inagibile e ci si aiuta tra parenti e amici: non essendoci acqua corrente, molti vanno a fare la doccia addirittura in ufficio. Una situazione complessa anche per le aziende, dove mancano i lavoratori impossibilitati a raggiungere i luoghi di lavoro per via dei danni alle infrastrutture e delle molteplici frane nei paesi collinari”. “Ai clienti che ci hanno chiesto cosa potevano fare per noi, ho risposto: di fare ordini”. Il Presidente di Confindustria Ceramica, dopo aver ricordato che nel 2022 l’intera industria ceramica ha

superato gli 8 miliardi di euro di fatturato con una forte crescita, ha rilevato come i primi mesi di quest’anno abbiano registrato una flessione nei fatturati nell’ordine del 10%.

“Cersaie è una fiera internazionale ed è una vetrina mondiale del Made in Italy – ha ricordato Savorani. In questa 40° edizione possiamo annunciare che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sarà tra i relatori del convegno inaugurale, lunedì 25 settembre alle ore 11.00 al Palazzo dei Congressi”.

Come sarà la 40esima edizione

Sulle iniziative volte a celebrare il quarantennale di Cersaie, Emilio Mussini ha illustrato il percorso espositivo in fiera composta da 5 stazioni, la prima delle quali, al Centro Servizi, rappresenterà un teaser delle restanti 4 situate nella Galleria 21/22, due nella Galleria 25/25 e l’ultima nella Mall del padiglione 37. Ognuna di esse è composta da una grafica che rappresenta i prodotti e i personaggi del decennio, unitamente ad uno o più video con immagini di applicazione di prodotti, contesto storico ed eventi a Cersaie e con musiche del tempo.

Cersaie ha avviato da aprile una campagna sui propri account social di Linkedin, Instagram e Facebook nei dieci mercati più importanti per la ceramica e l’arredobagno: Italia, Francia e Germania, Svizzera ed Austria, Olanda e Belgio, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Una campagna di comunicazione che coinvolge tutti gli espositori, basata sulla riproposizione dei prodotti, dei progetti e degli eventi che, nel corso di quattro decenni, hanno poste in essere significative discontinuità. Senza dimenticare, con uno sguardo al futuro, le nuove evoluzioni ed applicazioni del prodotto ceramico.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 10
News
a cura della redazione

I VANTAGGI DEL MULTISTRATO NELLA DISTRIBUZIONE GAS

sono ridotte anche le eventuali perdite di carico del circuito: essendo questo un fattore regolamentato dalla normativa, si tratta di una semplificazione ulteriore per l’installatore.

• Nessun rischio di corrosione: anche in un ambiente umido, lo strato esterno in materiale plastico azzera il rischio di corrosione della tubazione multistrato. Una garanzia in più per la sicurezza dell’impianto nel tempo (il sistema è garantito 50 anni).

Perché l’installatore dovrebbe scegliere una tubazione multistrato – come Pexal Gas di Valsir – per realizzare un impianto per la distribuzione del gas combustibile, invece delle tradizionali soluzioni metalliche?

In realtà i motivi non sono pochi, e sono principalmente legati alle caratteristiche delle materie prime con cui sono realizzate le tubazioni multistrato: strato interno ed esterno sono in materiale plastico, quello intermedio in alluminio. Due famiglie di materiali completamente differenti, quindi, che lavorano però all’unisono – grazie al potente adesivo in grado di “saldare” tra loro gli strati del tubo – in una sinergia che sfrutta al meglio le potenzialità di entrambe.

Ma scendiamo nel dettaglio e passiamo in rassegna i principali fattori da considerare:

• Una sola tubazione per tutto l’impianto: la UNI 7129:2015 ne consente l’installazione sia all’interno dell’edificio che all’esterno (interrata e non); quindi, con un solo prodotto si può realizzare l’intero sistema dal contatore fino alle utenze. Questo significa anche minore ingombro a magazzino e una semplificazione dell’attrezzatura necessaria per l’installazione (a differenza degli impianti costituiti da una tubazione in HDPE interrata ed una tubazione metallica, non è richiesto alcun giunto di transizione).

• Nessun giunto elettrico: questa tipologia di giunti è prevista, in alcuni casi, quando si utilizzano tubazioni metalliche interrate e non (come acciaio e rame), allo scopo di impedire il passaggio di corrente che potrebbe favorire fenomeni di corrosione; il multistrato non è esposto a questo rischio, quindi la norma non prescrive l’utilizzo dei giunti. Il vantaggio in questo caso è ovviamente economico, ma si traduce anche in un’installazione più rapida.

• Meno raccordi necessari: l’anima in alluminio della tubazione multistrato permette la piegatura manuale ed è in grado di conservare la forma data nel tempo; questo significa che il numero di raccordi necessari è molto inferiore rispetto a quello tipico degli impianti metallici. Anche in questo caso apprezziamo una sensibile riduzione di costi e tempi di installazione, ma con questa soluzione

• Passaggio d’aria garantito: la UNI 7129:2015 prescrive l’utilizzo di una guaina corrugata per guidare, in caso di perdita, il gas all’esterno delle pareti, in modo da evitarne il ristagno. Naturalmente, maggiore è la sezione di passaggio tra guaina e tubo, più questa precauzione sarà efficace (considerato anche che negli impianti gas domestici la pressione è molto contenuta).

Le guaine utilizzate con le tubazioni multistrato garantiscono un passaggio di almeno 10 mm attorno alla tubazione, ovvero un margine ben superiore a quello delle guaine a stella, tipicamente utilizzate nei sistemi metallici.

• Versatilità d’impiego: il range di applicazioni previsto dalle norme di prodotto include il trasporto di gas di 1°, 2° e 3° famiglia nella realizzazione di impianti civili domestici ed extradomestici e cucine industriali.

Nel caso di Pexal Gas, la gamma include tubazioni dal diametro 16 al 75, andando a servire un range di portate molto ampio. Non soltanto, quindi, la scelta dei sistemi multistrato per gli impianti gas è supportata a livello normativo: i punti di forza di questa soluzione sono molteplici e sono estremamente concreti. Semplificazione dell’installazione, sicurezza dell’impianto e abbattimento dei costi sono i più immediati.

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INDAGINE ASSOCLIMA: OLTRE 3 MLD DI FATTURATO PER LA CLIMATIZZAZIONE NEL 2022

Il 2022 è stato un anno positivo per il settore della climatizzazione con un Fatturato Italia di oltre 3 miliardi e uno di produzione nazionale che supera il miliardo per il 2022. A dirlo i dati raccolti nell’indagine statistica di Assoclima sull’esportazione e il mercato Italia di climatizzatori d’ambiente, sistemi split, multisplit e VRF, condizionatori packaged e roof top, pompe di calore, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, unità di trattamento aria, sistemi di ventilazione meccanica controllata, unità terminali, sistemi ibridi e apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria.

I dati del comparto

Per il comparto dell’espansione diretta l’indagine Assoclima ha rilevato un trend positivo del fatturato Italia per tutte le tipologie di prodotti: +17% a valore e +11% a volume per i climatizzatori monosplit, +13% a valore e +8% a volume per i multisplit, +16% a valore e +12% a volume per sistemi VRF, +23% sia a valore che a volume per i climatizzatori monoblocco, +20% a valore e +5% a volume per i condizionatori roof top.

Anche nel 2022 i dati più significativi sono stati registrati nel comparto idronico, dove i gruppi frigoriferi con con-

densazione ad aria e le pompe di calore elettriche aria-acqua hanno riportato incrementi complessivi del 55% a valore e del 69% a volume. Performance molto interessanti sono state rilevate soprattutto per le pompe di calore, le cui vendite sono passate da 42.000 unità nel 2018 a 294.000 unità nel 2022. I risultati migliori sono stati ottenuti ancora una volta dalle pompe di calore con potenze fino a 17 kW che, rispetto al 2021, hanno registrato una crescita del 83% a valore e 82% a volume.

Numeri ancora più eclatanti sono stati rilevati per gli apparecchi ibridi, la cui rilevazione statistica viene svolta in collaborazione con Assotermica: costituiti da una pompa di calore elettrica e una caldaia a gas a condensazione, questi apparecchi sono cresciuti del 190% a valore e del 110% a volume. Bene anche l’andamento delle vendite di pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria: il 2022 si è chiuso con aumenti del 87% a valore e 64% a volume.

L’andamento positivo delle apparecchiature idroniche ha influenzato il settore delle unità terminali (ventilconvettori standard con e senza mantello, cassette e hiwall) che, a fine 2022, ha fatto registrare un +39% a valore e +22% a volume.

Tavola Rotonda con Angaisa

Al termine della presentazione dei dati si è svolta una tavola rotonda alla quale sono intervenuti Stefano Bellò, vice Presidente di Assoclima, Alberto Montanini, Presidente di Assotermica, e Maurizio Lo Re, Presidente di Angaisa, che si sono confrontati su incentivi, riqualificazione impiantistica, transizione energetica e soprattutto sulle iniziative da mettere in campo, anche alla luce dei recenti interventi del Governo su cessione del credito e sconto in fattura e dei dati del primo trimestre 2023, per salvaguardare il processo di crescita del settore. Il presidente Angaisa ha presentato un po’ di dati relativi alla distribuzione ITS negli ultimi anni dove il comparti ha registrato una crescita del +23,23%nel 2022 in rapporto all’anno precedente, dato inferiore alla crescita nel 2021 e nel 2020, a pesare soprattutto le continue modifiche al Superbonus e alla cessione del credito; 14 solo nell’ultimo anno. Poi su transizione energetica e sostenibilità Maurizio Lo RE ha sottolineato l’importanza della formazione di tutti gli attori della filiera e l’importanza di fare squadra tra associazioni, distribuzione e installatori per far fronte alle sfide che attendono il settore nei prossimi anni.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 14
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Sistema di tubazioni preisolato

Il sistema di tubazioni COOL-FIT ha cambiato completamente il modo in cui vengono progettati, installati e gestiti gli impianti di raffreddamento: il sistema di tubazioni in plastica completamente preisolato contribuisce a rendere la refrigerazione commerciale e industriale più efficiente dal punto di vista energetico ed è esente da corrosione e manutenzione, presentandosi come alternativa ai sistemi di tubazioni metalliche anche per impianti di condizionamento e raffreddamento in campo edile, marittimo, alimentare e raffreddamento di processo. COOL-FIT di GF Piping Systems aiuta a lavorare con la massima efficienza, riducendo contemporaneamente i costi di manutenzione e di esercizio. Con la popolazione mondiale che dovrebbe raggiungere quasi 10 miliardi di persone entro il 2050 e due terzi delle persone che vivono nelle città, si prevede che i soli condizionatori d’aria negli edifici raggiungeranno 5,6 miliardi in contemporanea, aumentando la loro quota di emissioni annuali globali dal 15 % al 25%. Il concetto di città sostenibile sarà essenziale per affrontare le sfide ambientali future. La necessità di ridurre le emissioni di carbonio e di gas serra (GHG) a livelli più accettabili ha reso l’efficienza energetica nell’edilizia e nell’innovazione uno dei problemi più difficili da superare per le imprese. I risparmi energetici specifici per i processi rappresentano una parte consistente dei risparmi individuati da molti settori industriali. Per affrontare queste sfide GF Piping Systems ha sviluppato COOL-FIT, un sistema di tubazioni in plastica completamente preisolato, che include tubi preisolati, raccordi, valvole e tubi flessibili per applicazioni di raffreddamento secondario con salamoia, glicole ed etanolo, nonché acqua refrigerata in un range da – 50 °C a + 60 °C. Grazie ai componenti in plastica preisolati in fabbrica e alla tenuta stagna, il sistema aiuta a risparmiare almeno il 30% di energia nel circuito di raffreddamento rispetto ai tradizionali sistemi di tubazioni in metallo e grazie ai materiali non corrosivi, il sistema ha una vita utile di almeno 25 anni, permettendo un risparmio in termini di risorse per la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni. La spinta verso lo zero netto e la mancanza di lavoratori qualificati mette sempre più sotto pressione il miglioramento dell’efficienza e la mitigazione dei rischi. COOL-FIT migliora l’efficienza energetica nelle applicazioni di raffreddamento più esigenti. Con la sua installazione semplice, le nostre soluzioni possono fornire numerosi vantaggi ai proprietari di edifici e ai leader industriali, aiutandoli a ottenere dichiarazioni edilizie rilevanti come DGNB, BREEAM e LEED, migliorando l’efficienza energetica per sempre. www.gfps.com

Valvola a farfalla a lunga durata

SOCLA, brand di Watts, presenta la gamma XYLIA2, la nuova valvola a farfalla progettata e realizzata per soddisfare tutti i requisiti degli impianti di riscaldamento e condizionamento dove è richiesta un’installazione agevole e una facile manutenzione. Le caratteristiche essenziali garantite da SOCLA sono l’adeguatezza tecnica con i componenti dell’installazione e con i fluidi trasportati, l’affidabilità e la sicurezza. XYLIA2 appartiene, infatti, all’ultima generazione di valvole a farfalla compatte. Questa tipologia di valvola, in particolare, è dotata di una tenuta morbida in EPDM posta sulla sede del disco che può essere in ghisa con rivestimento epossidico (GGG40/DI epossidico) oppure in acciaio inossidabile (CF8M). Il corpo è in ghisa sferoidale (GGG40) garantendone una maggior robustezza. Inoltre, è equipaggiata o con una leva in ghisa o con un riduttore a volantino che ha lo scopo di agevolare la manovra di apertura e chiusura del disco. Ogni valvola è dotata di un’etichetta metallica applicata al corpo per una facile identificazione e rintracciabilità. In particolare, sul mercato è presente l’intera gamma completa PN16 dal DN50 fino al DN300, sia nel modello Wafer che Lug. Xylia2 è dotata di un collo più lungo per rendere ancora più semplice l’installazione in caso di www.wattswater.it

MAGGIO/GIUGNO 2023 16
Novità prodotti

Pompe di calore aria-acqua monoblocco inverter monofase e trifase

Auriga. Scopri la versatilità di soluzioni: installata stand alone, abbinata al kit Hybrid Auriga per creare un sistema ibrido Factory made, abbinata ai sistemi ibridi o in pompa di calore a incasso Baxi.

Equipaggiamento idraulico completo Installazione fino a 6 unità in cascata Ampio range di potenze da 4 a 16 kW Ampio campo operativo, fino a 65 °C in riscaldamento Pannello di comando remoto Nuovo modello compatto da 6 a 10 kW per installazioni in spazi ristretti

Novità prodotti

Climatizzare con eleganza

Per chi è alla ricerca di un climatizzatore elegante e intelligente, il rinnovato mo dello split SHORAI Edge di Toshiba Air conditioning è ora disponibile nei colori bianco e nero. Estetico ed intelligente, il nuovo SHORAI Edge in bianco e nero, impreziosisce gli arredi interni più di tendenza. Il design elegante e contempo raneo, le linee squadrate e le finiture opache delle unità interne, fanno del nuo vo SHORAI Edge un climatizzatore con l’anima versatile, in grado di adattarsi perfettamente a qualsiasi tipo di abitazione. In classe energetica A+++, il nuovo climatizzatore consente un reale risparmio energetico anche a carichi parziali (SEER fino a 8,6 e SCOP fino a 5,2). Le unità sono disponibili in 7 taglie da 2 a 8,5 Kw per sistemi mono e multisplit e i pretranciati invisibili per il passaggio delle tubazioni rendono anche la sua installazione veloce e poco impattante. Per ridurre il rumore e migliorare il comfort, la funzione SILENT dimezza il livello sonoro dell’unità esterna, mentre la funzione QUIET riduce il rumore dell’unità interna per una tranquilla notte. L’innovativa tecnologia del compressore rotativo di Toshiba combina prestazioni esemplari con un’eccezionale affidabilità; riducendo al minimo le fluttuazioni garantisce una temperatura costante aumentando l’efficienza energetica ed eliminando la rumorosità. SHORAI Edge è dotato di filtro ULTRA PURE l’ultima innovativa tecnologia prodotta dai laboratori Toshiba per migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente. La tecnologia ULTRA PURE è in grado di inibire l’attività di virus e batteri e prevenire la formazione di muffe e funghi. L’esperienza acquisita rende questo dispositivo altamente efficace e in grado di purificare l’aria usando ioni d’argento ed enzimi estratti dal kimchi. Ciò ha un effetto deodorante, rinfresca l’aria e neutralizza fino al 99,9% di virus e batteri contribuendo a garantire un comfort ottimale. Il filtro ULTRA PURE è in grado di trattenere fino al 94% del particolato fine (PM2.5), creando in tal modo un ambiente più salubre all’interno degli spazi abitativi. Il suo FLUSSO D’ARIA 3D permette di ottenere la distribuzione dell’aria e un comfort termico uniforme e con la tecnologia FIREPLACE la temperatura nella stanza viene uniformata, anche in presenza di una seconda fonte di calore come un caminetto. La funzione ANTIGELO (8°C) e lo SBRINAMENTO consentono di proteggere il sistema e di conseguenza i locali riscaldati. La funzione di sbrinamento si può selezionare dal telecomando e assicura che l’unità esterna venga utilizzata anche nelle condizioni più estreme, eliminando il ghiaccio presente. www.toshibaclima.it

Termo-anemometro a filo caldo

Sauermann amplia la sua gamma di strumenti di misura per i professionisti HVAC-R e lancia un nuovo termo-anemometro a filo caldo progettato per essere semplice e pratico da utilizzare.

Il termo-anemometro Si-VH3, con una tecnologia a filo caldo altamente sensibile, offre un modo alternativo per misurare le portate aria. Oltre a rilevare i valori di portata e velocità dell’aria nei condotti del sistema di ventilazione, lo strumento è adatto per prove di tenuta aria, rilevando valori anche molto piccoli e attraverso le letture di temperatura, identifica i difetti di isolamento termico. SiVH3 si collega in modalità wireless all’applicazione Si-HVACR Measurement, un’applicazione per smartphone sviluppata internamente e ricca di funzionalità aggiuntive come la possibilità di inviare tramite e-mail i rapporti di misura in formato PDF, XML o CSV. Lo strumento ha anche un supporto magnetico, quindi i professionisti possono eseguire le letture in piena libertà di movimento. La sonda remota del Si-VH3 è telescopica. Questo gli permette di variare la sua lunghezza complessiva da 18 a 82 cm (compresa la lunghezza del manico). Ciò rende più accessibili i condotti più alti e le graduazioni sulla sonda consentono un controllo preciso della profondità di inserimento nelle condotte per misurazioni perfette. La gamma HVAC-R di Sauermann è tra le più affidabili e soddisfa ogni esigenza di misura per i professionisti HVAC: temperatura (Si-TT3 termometro a doppio ingresso e SiTI3 termometro ad infrarossi), umidità (Si-HH3 termo-igrometro), pressione (Si-PM3 manometro digitale per pressione differenziale), velocità e portata aria (Si-VH3 termo-anemometro a filo caldo e Si-VV3 termo-anemometro ad elica) e perdite di gas (rilevatori di perdite Si-RD3 e Si-CD3).

www.sauermanngroup.it

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 18

SERIE

LA GAMMA COMPLETA, INNOVATIVA ED EFFICIENTE PER LA CLIMATIZZAZIONE RESIDENZIALE

BHP e HMI rappresentano una scelta vantaggiosa per la climatizzazione in ambito residenziale, sia in ristrutturazioni che in nuove costruzioni: due nuove gamme di pompe di calore reversibili ad alta efficienza, con refrigerante ecologico R32 a basso GWP.

È possibile scegliere tra versioni monoblocco o split (queste ultime dotate di valvola a tre vie), tutte dotate di un ampio ventaglio di potenze, esteso fino a 16 kW in riscaldamento. La produzione di acqua calda è garantita fino a 60°C. In dotazione anche il pannello di controllo touch screen e il modulo wi-fi per il controllo da remoto.

Più efficienti dei comuni generatori a combustione, le pompe di calore splittate aria-acqua ad inverter BHP sono estremamente silenziose e più efficienti dei normali sistemi a caldaia; l’unità interna è disponibile in versione con o senza accomulo di A.C.S.; la funzione anti-legionella è un ulteriore plus di questo sistema.

HMI, per installazione da esterno, è perfetto in sostituzione o in affiancamento delle caldaie convenzionali, può essere abbinato a sistemi di emissione a basse temperature come riscaldamento a pavimento o ventilconvettori, ma anche ai più tradizionali radiatori, ed è inoltre già fornito dei principali componenti idronici.

POMPE DI CALORE ARIA/ACQUA REVERSIBILI, SOSTENIBILI E AD ALTA EFFICIENZA
HMI
Aermec
T. +39 0442 633111 www.aermec.com
BHP
S.p.A. via Roma, 996 - 37040 Bevilacqua (VR)

Novità prodotti

Pompa per acque chiare

Sanishower PLUS⁺ di Sanitrit, marchio leader a livello mondiale nel settore degli apparecchi sanitari di SFA Group, è la pompa per acque chiare adatta per installare una doccia dove prima non era possibile. Sanishower PLUS⁺, grazie alle sue ridotte dimensioni, è installabile sia sotto il piatto doccia che in un piccolo mobile affiancato alla doccia. Dotata di entrata laterale supplementare, Sanishower PLUS⁺ permette di collegare anche un bidet o un lavabo, dando la possibilità di realizzare un bagno in un ambiente che inizialmente non era adibito a questo utilizzo.

www.sanitrit.it

Nuova gamma di deumidificatori

Caratteristiche tecniche

Alimentazione (V/Hz)

220-240 / 50

Diametro di scarico (mm) verticale 32

Dimensioni l x p x a (mm) 308 x 145 x 146

Potenza motore (W) 400

Scarico orizzontale max (m) 50

Scarico verticale max (m)

5,5

REHAU, azienda leader nello sviluppo di soluzioni per la climatizzazione evoluta e sostenibile degli edifici, aggiorna la sua offerta con una nuova gamma di deumidificatori. Studiati per integrarsi perfettamente con i sistemi di raffrescamento radiante e per essere gestiti attraverso il sistema di regolazione della temperatura intelligente NEA SMART 2.0, le nuove unità REHAU aumentano la capacità di raffreddamento e controllano in modo efficace l’umidità atmosferica in condizioni climatiche difficili, come le giornate particolarmente afose, evitando correnti d’aria e temperature troppo basse in ambiente, per un comfort abitativo elevato. La nuova gamma di deumidificatori a condensazione REHAU include unità installabili a soffitto e a parete, rispettivamente con capacità di deumidificazione di 24 litri e 22 litri al giorno, disponibili con funzione di raffreddamento supplementare che offre una capacità di raffreddamento sensibile aggiuntiva di 610W, nella versione con montaggio a soffitto, e di 520W, in quella a parete. Accomunati da un funzionamento silenzioso, oltre al circuito frigorifero, i nuovi deumidificatori REHAU si compongono di scambiatori di calore a flusso d’aria, un ventilatore, un circuito di raffreddamento e un circuito dell’acqua che può essere allacciato a quello idraulico del sistema di raffrescamento, eliminando così il calore in eccesso dell’unità. Tutti i modelli offrono la massima praticità di installazione: compatte e maneggevoli, le unità DHU C 24 L e DHU C-C 24 L vengono alloggiate a soffitto in modo flessibile, mentre le unità DHU W 22 L e DHU W-C 22 L sono fornite complete di controcassa di installazione a parete e di griglia di copertura in MDF laccato, capace di inserirsi in modo discreto in qualsiasi ambiente. La nuova gamma REHAU si completa, inoltre, con il deumidificatore DHU W 14 L Plus di tipo isotermico dalle dimensioni compatte: dotato di un circuito con scambiatori aria/acqua, attraversato dall’acqua del sistema di raffrescamento a pavimento, questa unità da incasso a muro con cassero esterno in lamiera zincata è equipaggiata con attacchi da 3/8” maschio, per il collegamento di un apposito circuito dell’acqua, con temperatura consigliata di 16°C, che parte dal collettore di distribuzione.

www.rehau.com

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 20

Caldaia murale modulare a condensazione

Riello annuncia CONDEXA HPR, la nuova gamma di caldaie murali modulari a condensazione, sviluppata per consentire compattezza dimensionale e flessibilità installativa a fronte di elevati rendimenti. La configurabilità stand-alone o in cascata (lineare o back-to back), e l’elevato rapporto di modulazione della potenza (1:8 come stand-alone; 1:32 in cascata) consentono a CONDEXA HPR di adattarsi a grandi variazioni di richiesta di calore dall’impianto, rendendola idonea per un’ampia varietà di applicazioni, dalle unità residenziali fino a data center, scuole, edifici commerciali o impianti industriali. Grazie alle sue caratteristiche intrinseche e all’ampia gamma di accessori opzionali, CONDEXA HPR permette a progettisti e installatori di soddisfare le più svariate esigenze di ingegneria edilizia, sia nelle nuove costruzioni che nella sostituzione di vecchie centrali termiche. La gamma di CONDEXA HPR si compone di quattro modelli da 35 a 70 Kw, tutti dotati di circolatore modulante, in grado di variare la portata, in funzione delle temperature di mandata e ritorno, per permettere il funzionamento nella condizione di massima condensazione. I nuovi moduli di combustione, alloggiati all’interno di CONDEXA HPR, sono dotati di scambiatore di calore in acciaio inox e bruciatori premiscelati, equipaggiati di testa di combustione in maglia metallica e miscelatore aria-gas, e consentono un elevato range di modulazione, silenziosità e ridotte emissioni inquinanti. Il controllo elettronico, grazie alla velocità di calcolo e agli avanzati algoritmi di gestione, consente una sofisticata regolazione della temperatura ambiente e un funzionamento ottimale. L’impianto in cascata, fino a quattro moduli, che può raggiungere una potenza totale di 280 Kw, è gestito attraverso un dispositivo accessorio, il Controllore di Cascata, in grado di regolare l’accensione e la modulazione di potenza di tutti i moduli del sistema. Grazie alla ridondanza dei moduli termici della cascata, CONDEXA HPR può permettere la continuità di servizio del sistema anche durante le operazioni di manutenzione. www.riello.com

Condizionatori compatti ad alta efficienza

Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning presenta il nuovo PACi NX Elite Serie 4, disponibile nelle capacità da 7,1 a 14 kW. La nuova serie si presenta come la soluzione ideale per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti medio-piccolo commerciali – con particolare attenzione alla decarbonizzazione grazie all’utilizzo del refrigerante R32 - mantenendo prestazioni di climatizzazione altamente efficienti. Queste soluzioni sono ideali per applicazioni commerciali di medio-piccole dimensioni quali uffici, negozi, ristoranti. E‘ stata inoltre sviluppata una modalità di comunicazione che semplifica la sostituzione di vecchi impianti in cui il cablaggio a 3 fili è prevalente, uniformando in tal modo la nuova gamma agli standard installativi già presenti sul mercato. La nuova generazione PACi NX è stata ottimizzata grazie ad uno chassis compatto e dallo stile contemporaneo: con un solo ventilatore, è in grado di raggiungere le stesse prestazioni stagionali di un modello a 2 ventilatori, tramite l’ausilio di scambiatori di calore a tre ranghi. Il nuovo design consente alle unità esterne di adattarsi perfettamente a qualsiasi ambiente, anche a quelli in cui lo spazio è limitato. Inoltre, la maggiore lunghezza delle tubazioni possibile, fino a 100 m, offre una grande flessibilità di progettazione, adattandosi così a edifici di diverse tipologie e dimensioni. Il range di funzionamento esteso consente un funzionamento continuo anche nelle condizioni ambientali più difficili, garantendo prestazioni ad alta efficienza fino a una temperatura esterna di 52°C in modalità raffrescamento e di -20°C in riscaldamento. Le unità, inoltre, grazie alla loro ridotta rumorosità (solo 48 dBa per l’unità da 7kW), garantiscono un estremo comfort sonoro.Possono essere collegate fino a quattro unità interne alla medesima unità esterna PACi NX e possono essere configurate in modo da utilizzare due, tre oppure quattro unità interne, offrendo così la possibilità di soddisfare le esigenze di ogni soluzione aziendale o residenziale di alto profilo. La serie di ultima generazione ha un’elevata efficienza stagionale fino a SEER 7.8 (A++) e SCOP 4.9 (A++). Per garantire il massimo comfort e praticità, le unità possono essere facilmente controllate tramite il comando Conex cablato e attraverso Wi-Fi e Bluetooth, connettendosi alle app H&C Control, H&C Diagnostic e Comfort Cloud di Panasonic. Le unità sono inoltre compatibili con Panasonic AC Smart Cloud e AC Service Cloud. www.aircon.panasonic.eu/IT_it/

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 21

L’INSTALLATORE AL CENTRO. ANZI, AL FIANCO

Climate Solutions, divisione HVAC di Beijer Ref Italy, continua il suo percorso di crescita, puntando su innovazione e tante iniziative rivolte all’installatore

Intervista
INSTALLATORE PROFESSIONALE
Da sinistra: Attilio Verzilli, Sales Manager e Alessandro Chiarello, Marketing Manager di Climate Solutions

Gli ultimi anni sono stati decisamente impegnativi. Tra la pandemia prima, che ha immobilizzato il mercato economico, e il conflitto russoucraino poi, con il rialzo dei prezzi energetici, il settore della climatizzazione, alla stregua degli altri, sta attraversando acque paludose. A questo si è aggiunto, di recente, un ulteriore scossone per l’intero comparto: lo stop agli incentivi al 110%. Di questo, e molto altro, abbiamo parlato con Attilio Verzilli e Alessandro Chiarello, rispettivamente Sales Manager e Marketing Manager della divisione Climate Solutions di Beijer Ref Italy. Un brand nato circa due anni e mezzo fa e che quindi ha dovuto muoversi in uno scenario non dei migliori. Nonostante ciò, come ci hanno raccontato, il Gruppo ha scelto di continuare il suo piano di investimenti, che vede al centro una serie di iniziative rivolte all’installatore.

A livello europeo si sta cercando di accelerare la transizione energetica, con degli obiettivi piuttosto stringenti. Il Piano RePower e la revisione della Direttiva EPBD imporranno probabilmente da un lato uno stop alla vendita delle caldaie nel 2029 e dall’altro alcuni step in termini di classe di efficienza energetica che gli edifici dovranno rispettare entro il 2030 e 2033. Scenari che potrebbero imporre un cambiamento all’interno del settore. Qual è il vostro punto di vista al riguardo?

Attilio Verzilli. È vero che gli scenari a livello europeo stanno cambiando ma è altrettanto vero che l’Italia è rimasta indietro da questo punto di vista; quello che a noi sembra una novità, non lo è per i paesi del Nord Europa, che sono molto più avanti sia da un punto di vista di prodotto sia di uso di refrigeranti a basso GWP. Sono anni che anche da noi si parla dell’urgenza di passare dalla caldaia alla pompa di calore ma finora, vuoi per tipologie di impianto obsolete vuoi per delle normative che non hanno avuto l’accelerazione che c’è stata in altri paesi europei, non si ha avuto il coraggio di spingere realmente in questa direzione. Non a caso, gli ultimi due anni, che sono stati quelli del cambiamento epocale a livello impiantistico, hanno visto come protagonista l’ibrido. Un palliativo, a mio avviso, perché parlare di transizione ecologica significa parlare di rinnovabili, e quindi l’unica soluzione sensata dovrebbe essere la pompa di calore, non l’affiancamento di questa alla caldaia tradizionale. Ora ci vorrà del tempo per definire questo passaggio fondamentale. La nostra azienda sta cercando, nel minor tempo possibile, di allinearsi alle direttive e sicuramente siamo

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 23
Parte della gamma Sinclair esposta in una delle 13 tappe del Road Show. L’evento ha permesso a oltre 1200 installatori del canale idrotermosanitario ed elettrico di conoscere le tecnologie del brand

avvantaggiati: le pompe di calore Sinclair sono nate per rispondere alle esigenze dei paesi dell’est e del nord con inverni più rigidi dei nostri, quindi siamo più preparati a questi scenari futuri. Per finire aggiungo che sicuramente un altro aspetto che ha penalizzato l’Italia è stato anche il costo dell’energia elettrica, molto più elevato che in altre nazioni. Questo non ci ha consentito di testare una nuova tipologia di impianto e di prodotto meno impattante a livello ambientale rispetto all’uso del gas.

Alessandro Chiarello. Le normative europee stanno finalmente spingendo questo cambiamento necessario che si espliciterà in un passaggio alle pompe di calore, e quindi al totalmente elettrico. Questo porterà a un vantaggio di costi e naturalmente anche di riduzione dell’inquinamento globale, perché una produzione centralizzata significa più efficienza e meno emissioni. L’Italia, patria della caldaia, parte da una posizione svantaggiata ma sarà costretta sempre più ad allinearsi, ed è una rivoluzione, quindi, che riguarderà sia i grandi impianti di produzione che le piccole abitazioni. Ritengo anch’io che l’ibrido sia stato il tentativo di trovare una soluzione di transizione, una soluzione tampone per smaltire i magazzini ma inutile, dal mio punto di vista, in termini di obiettivi di efficienza e ottimizzazione, perché il cambiamento va nella direzione opposta. La soluzione non è, non può essere, quella di accoppiare due sistemi, anche semplicemente considerando che gli spazi sono sempre più piccoli ed è quindi più agevole anche per l’utente finale trovare una soluzione impiantistica più conveniente e confacente alle proprie necessità.

Modulo idronico serie Yukon Hydrobox. L’unità contiene il cuore del circuito idraulico, con tutti i principali componenti preinstallati, come il circolatore ad alta efficienza e il vaso d’espansione, per permettere, in sicurezza, un’installazione pratica e veloce. È dotata di serie di una integrazione elettrica, da 3 kW per i modelli monofase e 9 kW per i modelli trifase.

Marvin di Sinclair è il climatizzatore per applicazioni mono e multi split in ambito residenziale. Le sue capacità di filtrazione e purificazione sono una soluzione perfetta per coloro che soffrono di allergie ed asma e hanno la necessità di vivere in ambienti puliti con la giusta umidità dell’aria e la sua praticità di utilizzo. Disponibile in 4 colorazioni.

Prima sono stati citati i costi energetici, mi viene quindi spontaneo chiedervi, a fronte del rialzo dei prezzi provocato dal conflitto russo-ucraino, quali sono state le conseguenze per la vostra azienda e se si sta finalmente vedendo la luce in fondo al tunnel

Attilio Verzilli Sicuramente sono aumentati i costi dell’energia e delle materie prime, ma in generale possiamo dire che è aumentato un po’ tutto. Il Superbonus, fino ai primi mesi del 2023, e anche la possibilità di applicare lo Sconto in Fattura con successiva Cessione del Credito, hanno comunque dato respiro al mercato, aiutando i proprietari di edifici a far fronte alle spese da sostenere per l’efficientamento energetico degli immobili. Nonostante l’aumento dei costi, sono chiari anche per il committente i vantaggi che si possono avere oggi investendo sulla riqualificazione energetica di un edificio. Prendiamo, ad esempio, il fotovoltaico: il mercato è cresciuto in questi ultimi anni, nonostante i prezzi siano lievitati, perchè gli utenti finali sono consapevoli  dei vantaggi che si possono avere installando questi tipi di impianti. La realtà è che oggi, in Italia, sono due i “fronti caldi” da fronteggiare: la transizione ecologia richiesta a livello europeo, con leggi sempre più restringenti, e la sostenibilità di costi di produzione per l’energia elettrica. Quindi, non basta solo dire “installate le pompe di calore” ma bisogna prevedere un sistema che aiuti a sostenere questi investimenti nel breve e nel lungo termine.

Alessandro Chiarello. Lo scorso anno abbiamo avuto un aumento sproporzionato dei costi dell’energia. Ovviamente l’energia elettrica è stata sfavorita da una situazione italiana che lega fortemente il costo dell’energia elettrica a quello del gas. Perché se è vero che l’Italia produce tramite il gas, è altrettanto vero che sono stati penalizzati tutti i costi legati all’energia rinnovabile. Basti

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 24 INSTALLATORE PROFESSIONALE Intervista

pensare all’idroelettrico, dove i costi reali di produzione non sono aumentati ma quello che è avvenuto è semplicemente una speculazione dovuta ad una politica basata esclusivamente sul costo del gas. Questo è un punto probabilmente a favore delle pompe di calore, perché storicamente il costo dell’energia non dovrebbe essere così volatile e dipendente da una singola fonte di produzione e dovrebbe risentire meno di future ed eventuali fluttuazioni.

A distanza di circa 6 mesi dallo stop alla cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi, è possibile fare un bilancio? Avete registrato una flessione in termini di ordini? E, in linea generale, cosa ne pensate di questa decisione che ha sicuramente dato uno scossone al settore?

Attilio Verzilli. Questa decisione ha condizionato pesantemente il mercato. La misura, nelle intenzioni era giusta e utile, ma è stata mal gestita. Soprattutto, è mancato un periodo di transizione per permettesse a tutti gli attori coinvolti – dal committente dei lavori, all’installatore, alle aziende di produzione e distribuzione, nonché agli istituti di credito – di potersi adeguare alle nuove regole, chiudere gli accordi e concludere i lavori ancora in essere. Inoltre, non è stata data una scala di priorità: gli interventi avrebbero dovuto riguardare gli edifici davvero datati, quelli degli anni ’50, ’60 e ’70, e invece la maggior parte degli interventi ha riguardato costruzioni dal 2010 e in poi.

È stato lasciato un po’ tutto al caso, avvantaggiando solo chi arrivava prima. Per quanto abbia creato dei volumi enormi per il settore, di cui abbiamo beneficiato tutti, oggi tutto ci è tornato indietro come un boomerang: produzioni bloccate, magazzini pieni, cessione del credito ferme. Quindi sì, la flessione c’è stata anche per noi, così come per tutte le altre aziende, ma siamo determinati a non permettere a questa situazione stagnante di fermare il nostro percorso di crescita. A livello generale, credo che sarebbe ora che lo Stato mettesse ordine agli incentivi e prevedesse meccanismi chiari e duraturi, non che ogni fine anno dobbiamo attendere con il fiato sospeso la nuova legge di Bilancio per sapere se saranno rinnovati o meno.

Alessandro Chiarello. Il 110 ha fatto esplodere le vendite ed è normale che ora si assista a una flessione. Bisognerebbe però andare a riconsiderare gli incentivi in essere, che c’erano anche prima del 110 - il 65% per l’efficientamento energetico e il 50% per la ristrutturazione, senza dimenticare l’incentivo Conto Termico, altro valido strumento – che possono essere ancora un piccolo booster per andare a spingere le vendite. È ovvio che passare dal 110% al 65% o al 50% sia comunque uno shock per l’utente finale, quindi questa paura, assolutamente comprensibile, influenza le vendite soprattutto in questa fase transitoria post blocco degli incentivi.

Yukon serie All in One è una pompa di calore reversibile aria-acqua per installazione splittata con compressore DC Full Inverter con Gas R32 a basso impatto ambientale. È costituita da una unità esterna inverter disponibile in varie taglie, associata ad un unica unità interna , comprensiva di bollitore per ACS da 190 e 240 litri . Tutte le taglie, sono dotate di serie di valvola a tre vie integrata sul bollitore sanitario incluso, per la produzione di acqua calda sanitaria. Riscaldatore elettrico impianto, 3 kW per i modelli monofase, 9 kW per modelli trifase, vaso di espansione impianto da 10 litri. Il sistema è molto versatile ed in grado di lavorare a temperature dell’aria esterna di -25°C e di produrre acqua calda fino a 60°C . Particolarmente idonea per essere impiegata in impianti radianti, a ventilconvettori, a radiatori e per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS). L’interfaccia utente è costituita da un controllore digitale a bordo macchina, dotato di un ampio display e di semplici comandi di impostazione. Sonda temperatura aria esterna già installata sull’unità. Possibilità di gestire le unità in cascata fino a 6 moduli e controllo dell’unità via Wi-Fi e controllo Modbus di serie.

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 25

Legandoci un po’ a quello che state dicendo, come sta andando il mercato? A distanza di circa due anni e mezza dalla formazione della nuova divisione, qual è il bilancio?

Attilio Verzilli. Il bilancio a livello complessivo è positivo perché il partire da zero, soprattutto in un mercato che stava fiorendo con gli incentivi, ci ha permesso di entrare in maniera importante. E` ovvio che anche noi abbiamo cambiato un po’ pelle perché siamo partiti distribuendo un prodotto prettamente residenziale, che era lo splittino, per arrivare oggi ad avere un catalogo completo e poterci rivolgere non più soltanto al residenziale ma proporre un prodotto sistemico. Chiaramente stiamo risentendo di un mercato che, per i motivi di cui abbiamo parlato finora, è in difficoltà e quindi il livello di crescita è più ridotto rispetto a quello che ci aspettavamo. Ma nonostante ciò – e questo sicuramente grazie alla solidità di un Gruppo come Beijer Ref – non abbiamo smesso di investire, procedendo con la stessa tabella di marcia che ci eravamo prefissati.

Su quali fronti state investendo?

Attilio Verzilli. Principalmente investiamo sul nostro canale primario, che è quello idrotermosanitario dove la figura cruciale per noi è l’installatore. In che modo? Abbiamo sviluppato una serie di attività locali, unite allo sviluppo a livello nazionale di un road show composto da 13 tappe che ci ha consentito di incontrare oltre i 1.200 installatori in tutta Italia. Un risultato importante, che denota non solo l’interesse da parte degli installatori al brand, ma anche e soprattutto

Quasar è la novità per il residenziale in gas R290 : la monoblocco senza unità esterna di facile e veloce installazione

una certa vivacità del settore. Il canale grossista e il contatto diretto con l’installatore sono ancora la base della strategia commerciale perchè in grado di apprezzare le caratteristiche tecnologiche di alta qualità e prestazioni dei prodotti. Crediamo siano queste figure professionali il primo punto di contatto con l’utente finale e il miglior consigliere per indirizzare la scelta verso l’impianto più adatto alle diverse esigenze. Abbiamo fatto una scelta netta per far partire un progetto ex novo rivolgendoci prettamente agli specialisti del settore e di conseguenza sui doppi canali che sono quelli idrotermosanitario e quello elettrico che sono i mondi più vicini al nostro. Ovviamente abbracciamo anche il settore refrigerazione, perché il mondo Beijer ha un canale distributivo legato alla refrigerazione che ci permette di andare anche a interfacciarci con diversi frigoristi e specialisti del settore.

Alessandro Chiarello. Riguardo agli investimenti ci terrei anche a precisare che i punti su cui vogliamo investire sono due: la disponibilità del materiale a terra (pre-vendita) e l’offerta di un servizio di qualità rivolto all’installatore ed eventualmente all’utente finale (postvendita), che è ciò che dà un valore aggiunto a quello che facciamo e proponiamo.

I prodotti sono sempre più evoluti tecnologicamente e questo presuppone nuove competenze in termini di installazione da parte degli installatori. Ritenete che le abbiano o che si stanno muovendo per acquisirle? Quali criticità riscontrate dal punto di vista della formazione? Da parte vostra come vi state muovendo in tal senso? Attilio Verzilli. Il problema di fondo è che gli installatori stanno soffrendo molto il cambio di passo a livello impiantistico e quindi sul fronte della preparazione, e della formazione, c’è ancora molto da fare, non solo da parte delle aziende ma anche degli istituti tecnici scolastici nel formare gli installatori del domani. Forse, più che corsi di formazione, parlerei di corsi di “aggiornamento”, visto che le basi del mestiere dovrebbero essere consolidate. Dividerei l’installatore in due categorie: ‘l’old style’, che fa questo mestiere da tanti anni e che fa molta più fatica a stare al passo con i tempi e la ‘new entry’, che è molto più malleabile anche verso la parte formativa. Da questo punto di vista quasi tutte le aziende stanno lavorando prettamente sulla formazione dell’installatore perché è lui che ha a che fare con i nostri prodotti. È difficile? Si lo è, perché la formazione richiede tempo e non tutti gli installatori ne hanno o sono disposti a investirlo in questo modo.

Per quanto riguarda la nostra azienda,

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 26 INSTALLATORE PROFESSIONALE Intervista

vorrei sottolineare che stiamo facendo un investimento importante, e che secondo noi potrà delineare un vero cambio di marcia: la creazione di una sala training dove programmare, a livello settimanale o mensile, incontri rivolti direttamente all’installatore o ai centri assistenza con un parco macchine sistemi installati e perfettamente funzionali. Questa iniziativa ritengo che potrebbe essere un punto di svolta.

Alessandro Chiarello. La parte impiantistica, e anche quella elettronica, hanno avuto un cambiamento epocale, che sicuramente ha fatto un po’ soffrire chi aveva un approccio per così dire retrò. Noi facciamo spesso dei corsi di formazione, o forse, come detto, sarebbe più corretto dire “di aggiornamento”, anche per supportare il cliente a concepire che si possono progettare impianti con nuove modalità. Sicuramente lo svantaggio di questi anni è che il passaggio da una tecnologia all’altra non è stato graduale, come in genere avviene in un processo evolutivo, ma piuttosto veloce. E questi cambiamenti repentini hanno coinvolto, e in parte anche messo in difficoltà, tutti, ma pensiamo, e speriamo, che con una fisiologica stabilizzazione ci sarà modo di avere il corretto approccio formativo verso l’Installatore. La sala training riguarderà la parte sistemica perché è quella che coinvolge parti diverse (idraulica, frigorifera, elettronica) quindi serve una conoscenza a tutto tondo da parte dell’installatore. Siamo molto fiduciosi che i cambiamenti attecchiranno.

Avete già notato un cambiamento di approccio da parte dell’installatore?

Attilio Verzilli. Un cambiamento c’è già stato ma è dettato anche dal fatto che anche il fornitore stesso è cambiato e ha cambiato approccio nei confronti delle aziende.

Mentre prima si pensava solo a fare ‘la lista della spesa’, oggi, davanti a degli impianti molto più complessi, c’è bisogno di un servizio in più, sia nel prevendita che nel post-vendita. Insomma, è necessario che tutti parlino la stessa lingua. Sicuramente la nuova generazione degli installatori è molto più propensa a un approccio del genere.

Vi state rivolgendo anche all’utente finale?

Alessandro Chiarello. Il nostro canale è quello professionale e su questo canale vogliamo continuare ad investire. Approfitto di questa domanda per dire che stiamo facendo una campagna affissioni, con un

investimento importante, rivolta quindi all’utente finale, che vede la diffusione nelle principali città italiane. L’obiettivo di questa iniziativa non è quello di scavalcare l’installatore o il grossista ma, al contrario, di aiutarlo e supportarlo nel rapporto con il cliente finale. Far conoscere all’utente finale il nostro brand Sinclair e la nostra gamma di prodotti riteniamo che possa essere un aiuto per installatori e grossisti nel proporlo ai propri clienti.

Su quali linee di prodotto state puntando e quali accoglienza stanno avendo?

Attilio Verzilli. A livello di prodotto sicuramente stiamo puntando e investendo molto sul mondo delle pompe di calore per riscaldamento, raffrescamento ma soprattutto, visto l’abbandono della caldaia, anche per la produzione di acqua calda sanitaria, oltre ovviamente allo sviluppo sempre più completo e competitivo anche della parte sistemica a portata variabile, quindi sistemi VRF e relative unità terminali. La parte residenziale è sempre importante ma è anche un po’ fine a se stessa perché ormai è consolidata. Lo split va adeguato a livello di estetica, performance e di scheda tecnica in funzione delle richieste del mercato ma i grandi investimenti in termini di sviluppo vanno fatti sulle gamme delle pompe di calore. Su questo mi sento di dire che la nostra azienda ha una delle gamme di pompe di calore più complete sul mercato e altamente competitive. Parliamo di prodotti tutti in R32 ma addirittura si sta iniziando a pensare sull’evoluzione

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dell’R290.  Unità esterna pompa di calore aria-acqua con tecnologia DC Inverter ad elevata efficienza energetica

Come stimolare il mercato con la detrazione fiscale

Sebbene lo sconto in fattura sia stato eliminato, restano le detrazioni connesse al Bonus Casa ed Eco Bonus. Ecco come utilizzarle correttamente

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 28
INCENTIVI
Di Giacomo Mellera

In Italia esistono due tipologie di incentivi che stimolano la transizione energetica e sono il Bonus Casa, per interventi di ristrutturazione edilizia e l’Eco Bonus, per interventi di riqualificazione energetica. Questi incentivi premiano gli interventi con le seguenti aliquote di incentivazione fiscale: per il Bonus Casa con l’aliquota specifica del 50% e per l’Eco Bonus con le aliquote del 65% o del 50%, a seconda dell’intervento. Con la nuova legislazione lo sconto in fattura è stato difatti eliminato (tranne alcuni casi circoscritti) e per tale motivo i risparmi percentuale sugli interventi possono essere usufruiti dal cliente finale con lo strumento specifico della detrazione fiscale.

Come funziona la detrazione fiscale

La detrazione fiscale premia il cliente finale con una modalità precisa e cioè gli permette di acquisire un credito fiscale pari, ad esempio, al 65% del totale dell’intervento. Questo credito fiscale verrà usato, in detrazione delle proprie tasse, per i successivi 10 anni, con rate omogenee. Questo vantaggio è molto importante anche se lo sconto in fattura, durante

il periodo in cui era permesso, ha offuscato questa opportunità, mettendola in secondo piano.

In attesa che l’Unione Europea concretizzi materialmente il suo nuovo piano incentivazionale, è importante ricordarsi che, attualmente, la detrazione fiscale rappresenta la soluzione per tutti quei clienti che vogliono godere di un incentivo utile alla riqualificazione dei propri immobili.

La ristrutturazione edilizia e la riqualificazione impiantistica sono comunque gli ambiti in cui lo Stato Italiano garantisce il più alto tasso di incentivazione fiscale. Anche lo stesso settore dell’automobile, che è sempre stato sovvenzionato, non ha mai goduto di stimoli fiscali di così ampia portata. È perciò importante portare queste informazioni ai propri clienti, ricordando che le aliquote del 50% e del 65% sono definite e programmate sino al 31 dicembre 2024, come da pianificazione fatta dal precedente governo. Questo passaggio è rilevante perché, se è vero che l’Europa supporterà gli stati membri con fondi economici appositi, è anche reale che non sappiamo, ad oggi, se questo avverrà dal 2024, dal 2025 o anche successivamente. Ci sono infatti tante variabili, legate all’economia, che andranno valutate nel breve periodo. Perciò, per il cliente finale, è utile valutare l’opportunità della detrazione fiscale, cogliendo un vantaggio che lo

Stato fornisce, con delle aliquote ampie e rilevanti.

Mai sottovalutare il risparmio energetico

Per il cliente finale è interessante riflettere anche su un ulteriore aspetto ed è il risparmio energetico. Intervenire subito con una riqualificazione significa sostituire l’impianto vecchio con nuove tecnologie, maggiormente efficaci ed efficienti. Significa, all’atto pratico, iniziare subito ad attuare una politica di risparmio energetico, che avrà subito degli effetti sulla propria bolletta, sia che si tratti di un edificio residenziale che di un ambito professionale.

Una bolletta più leggera e stabilizzata significa un risparmio, in termini di soldi, ottenuto fin da subito.

E se il nuovo impianto funziona a fonti rinnovabili, tutto questo significa anche un distacco dai combustibili fossili, che potrebbero avere, proprio a causa delle guerre,

oscillazioni di prezzo tali da mettere in difficoltà, dal punto di vista economico, famiglie e imprese.

Risparmiare sulla propria bolletta e stabilizzare la spesa sono due azioni intelligenti che aiutano a gestire economicamente il proprio budget e le proprie spese mensili.

L’acquisto del nuovo impianto si può effettuare anche tramite un finanziamento, programmando e diluendo la spesa nel tempo. Si tratta di ammortizzare perciò i costi, attuando le stesse logiche tipiche di un investimento, poiché di questo si tratta. E come ogni investimento, oltre al punto di pareggio che si ottiene dopo pochi anni, si ha un ulteriore vantaggio correlato con il maggior comfort acquisito.

Questi sono vantaggi concreti e reali che il cliente finale è opportuno che valuti ed analizzi, proprio per agire ed ottenere una serie di plus importanti.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 30
INCENTIVI

I controlli documentali

Un ulteriore aspetto su cui è interessante ragionare è che la detrazione fiscale necessita di controlli documentali.

L’Unione Europea ha difatti richiesto agli stati membri, come l’Italia, di incentivare gli interventi di ristrutturazione edilizia e soprattutto di riqualificazione energetica, prestando attenzione alle spese effettuate e agli obiettivi energetici impostati. Per questo gli stati membri devono effettuare dei controlli finalizzati a verificare che i fondi economici siano utilizzati in modo regolare e congruo.

Con lo sconto in fattura i controlli erano operati dai consulenti e dagli advisor bancari e quindi ci si era abituati a produrre una documentazione. Per la detrazione fiscale, invece, serve adeguarsi a questo standard.

Ecco il perché questo argomento può diventare un modo per stimolare il proprio mercato. Dire al proprio cliente che beneficiare della detrazione fiscale va fatto in modo certo, significa offrire un livello di garanzia di cui il cliente ha necessità.

La Detrazione deve essere Tutelata e l’azienda installatrice può rivolgersi al mercato e alle sue aziende specializzate proprio per far validare gli interventi Bonus Casa ed Eco Bonus. La Detrazione Tutelata produce, in modo certo, il set documentale che garantisce l’incentivo. Così avviene la tutela per

QUESTIONS AND ANSWERS

Il cliente finale come fa a portare in detrazione le spese effettuate?

Il cliente finale che è sicuro di detrarre l’importo con pieno diritto e anche per l’azienda installatrice che garantisce un intervento validato e certificato. In questo modo si agisce in modo moderno ed efficace ed in piena coerenza delle attuali regole che vanno rispettate per ottenere, a pieno titolo, gli incentivi.

Ci poniamo ora alcune domande a cui vi fornisco risposta, al fine di completare i ragionamenti.

Eccole nel box di seguito.

Abbiamo compreso meglio che la detrazione fiscale, in relazione al Bonus Casa e Eco Bonus, è un incentivo che ha bisogno di essere veicolato in modo appropriato, proprio per essere percepito nella sua interezza e cioè con tutti i vantaggi che porta con sé.

Se questo avviene, il mercato della transizione energetica può essere operato fin da subito, con efficacia e con l’opportunità di veicolare le tecnologie più moderne e performanti.

Abbiamo già gli strumenti che ci servono per agire da protagonisti in questo mercato. 

Il cliente finale ha diritto alla detrazione fiscale nel momento in cui fa effettuare un lavoro per ristrutturazione edilizia o per riqualificazione energetica, in relazione all’immobile coinvolto.

Il contribuente (cliente finale), che intende usufruire della detrazione fiscale, riporta gli appositi riferimenti all’interno della dichiarazione dei redditi. La dichiarazione dei redditi viene presentata in modo diretto sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite un sostituto d’imposta, che può essere un CAF (centro di assistenza fiscale) o un professionista abilitato (Commercialista).

Il cliente finale deve avere capienza fiscale?

La capienza fiscale è il volume di imposte che paga solitamente il cliente e quindi rappresenta il “monte tasse” che può diminuire, proprio grazie alle detrazioni fiscali. Qualora il contribuente intenda usufruire delle detrazioni fiscali deve verificare che la sua capienza fiscale sia sufficiente per beneficiare interamente, o almeno parzialmente, delle detrazioni.

Perché è così importante gestire correttamente la Detrazione Fiscale?

Lo Stato Italiano prevede e realizza una serie di controlli preventivi ed approfonditi sul contribuente, ovvero il cliente finale. Questo avviene perché gli incentivi fiscali del Bonus Casa ed Eco Bonus devono essere erogati solo se avviene una reale riqualificazione energetica (o impiantistica), con garanzia dei parametri tecnici e formali richiesti dallo Stato. I controlli possono avvenire lungo l’intero arco dei 10 anni di beneficio fiscale e, in caso di anomalie, possono portare alla revoca dell’incentivo.

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Gli interventi ammessi alla detrazione sono tanti. In questo articolo analizziamo le principali casistiche che coinvolgono le caldaie e i climatizzatori

L’INCENTIVO BONUS CASA E I PRINCIPALI INTERVENTI CONCESSI

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 32
Bonus Casa

Lo Stato Italiano stimola la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica con due differenti incentivi. Questi incentivi sono il Bonus Casa per interventi di ristrutturazione edilizia e l’Eco Bonus per interventi di riqualificazione energetica.

Con questo articolo ci concentriamo sul Bonus Casa che premia con un’aliquota di detrazione fiscale pari al 50%.

Innanzitutto specifichiamo che i soggetti ammessi all’incentivo Bonus Casa (50%) sono le persone fisiche contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono o detengono, sulla base di un titolo giuridico idoneo, gli immobili oggetto dell’intervento agevolato, a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese per la ristrutturazione.

Sono numerosi gli interventi ammessi alla detrazione e, con questo articolo, analizziamo le principali casistiche che coinvolgono le caldaie e i climatizzatori.

Sostituzione del generatore esistente con caldaia a condensazione ≤ 35 kW

Il primo intervento che approfondiamo è quello che definiamo come “Sostituzione del generatore esistente con caldaia a condensazione ≤ 35 kW”.

Si può effettuare questo intervento su immobili residenziali dotati di impianto di climatizzazione invernale e consiste nella sostituzione, integrale o parziale, dell’impianto esistente di climatizzazione invernale con un impianto dotato di caldaia a condensazione, effettuato su immobili residenziali. L’impianto riqualificato svolge la funzione di climatizzazione invernale con, o anche senza, produzione di acqua calda sanitaria.

Per questo intervento spesse volte ci si domanda se è obbligatorio installare le valvole termostatiche per usufruire di questo specifico incentivo. La

risposta è che l’installazione delle valvole termostatiche, teoricamente, non è un requisito necessario per questa tipologia di intervento, quindi con una prima analisi, mancando la specifica, è possibile evitarne l’installazione.

Ciò nonostante, esiste una indicazione di Enea che ne vincola comunque la necessità di installazione. L’indicazione di Enea è la seguente: “l’intervento di sostituzione del generatore di calore deve essere realizzato nel rispetto della normativa tecnica vigente, ovvero in riferimento al Decreto Requisiti minimi del 26/06/2015”.

Per questo motivo, anche per questa tipologia di intervento, è necessaria l’installazione delle valvole termostatiche per poter dichiarare la conformità alla regola dell’arte e quindi usufruire dell’incentivo.

Sostituzione del generatore esistente di un centralizzato con caldaia a condensazione > 35 kW

Il secondo intervento che analizziamo è quello che definiamo “Sostituzione del generatore esistente di un

centralizzato con caldaia a condensazione > 35 kW.”

Si può effettuare questo intervento su immobili residenziali dotati di impianto di climatizzazione invernale e consiste nella sostituzione, integrale o parziale, dell’impianto esistente di climatizzazione invernale con un impianto centralizzato dotato di caldaia a condensazione > 35 kW e con efficienza almeno pari al valore minimo della classe A.

L’impianto viene quindi riqualificato ai fini della ristrutturazione edilizia e per questo accede all’incentivo Bonus Casa, con la percentuale di detrazione fiscale del 50%.

L’impianto svolge la funzione di climatizzazione invernale con, o anche senza, produzione di acqua calda sanitaria. Il tetto di spesa per la tecnologia installata è di € 96.000 per singola unità immobiliare e il massimale di detrazione è del 50% della spesa massima, ovvero € 48.000.

È importante ricordare che i soggetti ammessi alla detrazione sono soggetti IRPEF e che per godere, a pieno titolo dell’incentivo, è fondamentale che sia effettuata la

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Bonus Casa

trasmissione dovuta ad Enea.

Inoltre, una delle domande che spesso sorge è se questa casistica è idonea anche per i condomini. La risposta è Sì.

Ad esempio, nel caso di sostituzione del vecchio impianto termico centralizzato di un condominio con un nuovo impianto dotato di generatore a condensazione, è possible applicare questa casistica.

Il massimale di detrazione è calcolato in base al numero di unità immobiliari servite, quindi occorre moltiplicare € 96.000 per il numero di appartamenti serviti dall’impianto.

Installazione di un climatizzatore residenziale in pompa di calore

Il terzo intervento che analizziamo è quello che definiamo “Installazione di un climatizzatore residenziale in pompa di calore.” Questo intervento consiste nella nuova installazione di un impianto di climatizzazione estivo, avente come generatore un climatizzatore residenziale in pompa di calore.

L’impianto viene installato ai fini della ristrutturazione edilizia e per questo accede all’incentivo Bonus Casa nella percentuale del 50%.

L’intervento può includere anche la riqualificazione di parti d’impianto preesistenti e il tetto di spesa per la tecnologia è di € 96.000 per singola unità immobiliare, con un massimale di detrazione del 50% della spesa massima, ovvero € 48.000.

In questo caso gli immobili su cui è possibile operare sono quelli residenziali e i soggetti ammessi sono quelli IRPEF. Anche in questa casistica, per godere, a pieno titolo dell’incentivo, è fondamentale che sia effettuata la trasmissione dovuta ad Enea.

Per questo intervento una delle domande ricorrenti è se è ammessa l’installazione di un climatizzatore in pompa di calore in un appartamento già riscaldato da un impianto dotato di caldaia. La risposta è positiva e cioè Sì, è ammesso.

Si può quindi installare un climatizzatore in pompa di calore anche in un appartamento già dotato di impianto di riscaldamento con cal-

daia e in questo caso, tecnicamente parlando, si configura come un’integrazione dell’impianto esistente.

Ulteriori interventi

Ulteriori interventi connessi all’incentivo Bonus Casa riguardano, ad esempio, i generatori a biomassa, gli impianti fotovoltaici, i rifacimenti degli impianti idrici e gli ammodernamenti degli impianti termici.

Il Bonus Casa è uno strumento assolutamente efficace e i requisiti richiesti sono spesse volte anche delle esigenze espresse dalla stessa committenza e quindi fondamentali.

L’aliquota incentivante del 50% permette al cliente di godere di un beneficio comunque rilevante e difficilmente ritrovabile in altri ambiti dove c’è un intervento economico e fiscale dello Stato. Le casistiche sono varie e le opportunità di effettuare installazioni incentivate sono decisamente ampie, anche per questo motivo è importante sempre verificare le regole e le specifiche di ogni situazione. 

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TURBO PRESS, IL SISTEMA DI CONNESSIONE TRA TUBO MULTISTRATO E

RACCORDI IN OTTONE

Facilità di installazione e sicurezza

I raccordi di transizione in ottone per tubo multistrato, tubo metallico e tubo in rame, offrono numerosi vantaggi nell’ambito delle reti idriche e di riscaldamento. La facilità di installazione e la flessibilità li rendono attraenti sia per gli installatori che per i progettisti che apprezzano la possibilità di progettare con il BIM. Se si desidera garantire una connessione sicura e durevole tra tubi multistrato e tubi metallici o tubi rame, la serie TURBO PRESS e i raccordi di transizione in ottone sono una soluzione affidabile e pratica. Un sistema sicuro e innovativo grazie anche al design degli O-ring LBP (Leak Before Press) che consentono di individuare una fuoriuscita di fluido in fase di collaudo impianto, qualora il raccordo non fosse stato pressato. L’attendibilità dei prodotti TURBO PRESS

Da oltre 120 anni Rubinetterie

Bresciane Bonomi offre un’ampia gamma di prodotti che uniscono qualità, innovazione, tecnologia, professionalità e passione. Un affiatato team di tecnici ed esperti del settore lavorano incessantemente per dare sempre il meglio e soddisfare ogni esigenza del settore industriale dell’idraulica, del riscaldamento e dell’energia per la produzione di valvole e componenti che regolano il passaggio di liquidi e fluidi gassosi.

Massima flessibilità made in Italy

Tra le linee di prodotto introdotte vi è la serie TURBO PRESS, un sistema brevettato di connessione tra tubo multistrato composto da raccordi in ottone a pressare nella gamma dal diametro 14 a 63, con bussola di acciaio inossidabile AISI 304 e profilo di pressatura multi-pinza e tubi metallo-plastici.

TURBO PRESS è progettato per

gli impianti per acqua potabile, di riscaldamento, HVAC, industriali e del settore navale, garantendo la massima flessibilità di posa combinata ad un costo competitivo. I raccordi TURBO PRESS di Rubinetterie Bresciane Bonomi sono 100% made in Italy. Oltre agli articoli più comuni, la gamma si completa con alcune figure che facilitano l’installazione e soddisfano le diverse tecniche di posa (raccordi di transizione che consentono di connettere nello stesso impianto tubazioni di materiale differente come il rame e l’acciaio). Ne sono un esempio l’articolo 500600 che consente di collegare una tubazione multistrato con una in acciaio; l’articolo 507300, che permette all’installatore di creare una giunzione tra un sistema di tubi multistrato ed uno con tubazioni in rame e l’articolo 500500 che permette riparazioni su impianti già esistenti e in funzione.

è inoltre assicurata da una garanzia di sistema, della durata di dieci anni, che tutela l’utente finale e che viene rilasciata dall’installatore per ogni singolo impianto. La gamma è completata anche da accessori e collettori in moduli componibili ad aggancio rapido studiati con l’obiettivo di semplificare e velocizzare l’installazione di moltissime tipologie di impianto. Una soluzione semplice, rapida e molto più sicura; frutto dell’attenzione alla ricerca e sviluppo, che da sempre contraddistingue Bonomi Group.

Prodotti certificati

Prodotti unici che hanno ottenuto la certificazione EN ISO 21003, QB e DVGW da enti di livello internazionale e che sono quindi in grado di soddisfare le più svariate esigenze di un mercato globale. Un approccio, quello proposto da Rubinetterie Bresciane Bonomi, che permette di accedere a competenze specialistiche in ambiti diversi, da quello strategico a quello commerciale, secondo una logica di progetto orientata ad offrire la migliore soluzione possibile.

Scopri di più: www.bonomi.it

RACCORDI
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE

Gli impianti di climatizzazione e il piano manutentivo

L’ambito degli impianti di climatizzazione è in continua espansione e si pensa, ragionevolmente, che sia decisamente strategico nell’importante fase di transizione energetica che stiamo vivendo. Il numero delle installazioni vivrà una tendenza di continua crescita, soprattutto per la riqualificazione degli impianti esistenti che è il principale business impiantistico dei prossimi anni. Inoltre, la conservazione del parco impiantistico esistente e la manutenzione delle nuove apparecchiature installate è un’attività che vivrà anch’essa un’espansione senza precedenti. Per questo motivo è utile analizzare l’importanza della manutenzione, in merito agli impianti di climatizzazione, in un’ottica moderna ed

efficace.

L’obiettivo di una manutenzione efficace è quello di preservare l’efficienza operativa dell’impianto, prolungandone il più possibile il ciclo di vita. Questo risultato si ottiene attraverso una serie di interventi manutentivi che hanno perciò una loro frequenza, dal punto di vista temporale, cioè esiste una periodicità con la quale si effettuano gli interventi e questo dipende da diversi fattori.

Tra questi fattori, uno dei più importanti è l’importanza del servizio, cioè il livello di priorità con il quale l’impianto deve garantire la disponibilità nel servizio reso. Ad esempio le strutture ospedaliere o gli ambiti ricettivi hanno una priorità molto alta e quindi la frequenza degli interventi manu-

SPECIALE MANUTENZIONE
di Stefano Balzarotti
La manutenzione è un’operazione necessaria perché preserva l’efficienza dell’impianto, prolungandone il ciclo di vita. Vediamone gli aspetti fondamentali

tentivi, anche e soprattutto predittivi, è decisamente alta. Ulteriori fattori sono correlati alla sicurezza, alla tipologia di impianto e la sua predisposizione all’usura dei componenti, alla presenza di particolari e specifiche normative o alle indicazioni fornite dal costruttore della tecnologia impiantistica.

Manutenzione preventiva e manutenzione correttiva

Quale che sia il caso, possiamo comunque identificare due categorie di attività manutentive e cioè la manutenzione preventiva e quella correttiva.

La manutenzione preventiva ha il principale obiettivo di prevenire le avarie, ovvero la mancata operatività in conseguenza di un guasto. Gli interventi correlati a questa categoria consistono in attività in cui vengono svolte ispezioni volte a controllare l’impianto, il suo funzionamento e le condizioni dei componenti, oltre a servizi che riducano il più possibile il deterioramento dell’impianto come le attività di test e pulizia. La manutenzione correttiva è quella che viene effettuata quando si riscontra un’avaria. In questo caso l’intervento ha la finalità di riportare l’impianto nel suo livello di funzionalità originale o in quella condizione in cui viene svolta la funziona richiesta.

L’obiettivo della manutenzione, in generale, è quello di ridurre al minimo la possibilità della manutenzione correttiva e questo si ottiene con una manutenzione preventiva efficace e mirata. Così facendo si ha la possibilità di avere sotto controllo anche gli aspetti correttivi, inserendoli in un’attività programmata, cioè sapendo già quale è il momento in cui una componente dell’impianto ha raggiunto il termine del suo ciclo di vita.

L’importanza di un iter manutentivo

Per garantire che un piano di manutenzione persegua e ottenga questi obiettivi è importante che ogni impianto, già all’atto della sua realizzazione, abbia una completa indicazione dell’iter manutentivo. In tal senso, l’azienda installatrice ha il compito di implementare l’iter di manutenzione ed è il soggetto che ha una completa chiarezza sulle caratteristiche dell’impianto realizzato. Proprio per tale motivo è in possesso di quelle informazioni utili che permettono di predisporre, fin dal principio, un piano manutentivo preciso e accurato. È chiaro che l’azienda installatrice potrà cooperare con realtà che si occupano di manutenzione, proprio per predisporre più facilmente l’iter manutentivo.

Il piano manutentivo

Un aspetto comunque fondamentale è che la presenza del piano manutentivo, oltre a garantire efficacia di azione, è anche un obiettivo che deve essere perseguito per via degli obblighi di legge. Uno dei riferimenti di Legge da prendere in considerazione è il DPR 74 del 2013. Tale Decreto fornisce diverse indicazioni sugli impianti di climatizzazione (invernale ed estiva) e gli aspetti manutentivi.

In particolare il Decreto indica all’articolo 7: “La periodicità degli interventi di controllo sono quelle indicate nelle istruzioni tecniche di uso e manutenzione rilasciate dall’installatore (INSTALLATORE). Nel caso non siano presenti queste istruzioni valgono le prescrizioni e periodicità indicate nelle istruzioni tecniche di prodotto (FABBRICANTE). In ultima, se non ci sono le indicazioni di cui sopra, valgono le prescrizioni e periodicità indicate nelle normative UNI (NORMA: per le caldaie UNI 10435 o 10436). Gli installatori e i manutentori devono comunque dichiarare esplicitamente in forma scritta le operazioni di controllo e manutenzione e la frequenza di queste operazioni.”

Come si può notare il passaggio legislativo è importante e in particolare l’ultima frase sottolinea che gli installatori e i manutentori hanno l’obbligo di dichiarare (in modo esplicito e scritto) le operazioni di controllo e manutenzione, oltre alla frequenza di queste specifiche operazioni. In pratica stiamo parlando del piano di manutenzione dell’impianto e della necessità che esso sia realizzato. L’importanza della presenza di un piano di manutenzione è fondamentale proprio per garantire l’efficacia stessa della manutenzione che deve essere operata facendo in modo che la manutenzione preventiva sia svolta in modo programmato e schematizzato, proprio al fine di minimizzare la necessità della manutenzione correttiva. È comunque frequente trovare impianti che, seppur ricevano manutenzione, siano sprovvisti di un piano specifico e operativo. Queste sono occasioni e opportunità in cui poter dialogare con il committente e proporre una prima azione, importante e decisiva, e cioè quella di realizzare un piano manutentivo accurato e comunque, sempre personale e calibrato sulle esigenze del cliente e sulle caratteristiche dell’impianto.

Gli obiettivi del piano manutentivo

La regolarizzazione garantirà quindi due obiettivi diversi ma uniti. Il primo è quello di innalzare il più possibile il ciclo di vita dell’impianto e abbiamo compreso che questo è attuabile solo in presenza di un piano di manutenzione. Il secondo obiettivo è quello di garantire il pieno rispetto della Legge, tutelando sia il committente che la stessa azienda impiantista. L’obbligo e la necessità di fornire indicazioni manutentive, in modo scritto ed esplicito, è dettato non solo dal DPR 74, ma da un insieme di normative che chiariscono il perimetro e l’operatività stessa delle attività manutentive. Più in generale, possiamo dire che la progettazione e l’installazione degli impianti di climatizzazione deve essere effettuata in modo da consentire anche un’adeguata manutenzione, proprio nel rispetto delle normative, e deve includere anche l’indicazione, in forma scritta, di tale iter con un piano e un programma. Così facendo ci si approccia al mercato degli impianti di climatizzazione con la capacità e l’organizzazione idonea a sfruttare, al meglio, tutte le opportunità di business, dando i servizi che lo stesso mercato richiede. 

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Una corretta strategia di pulizia di un impianto HVAC prevede quattro fasi, caratterizzate da specifiche attività da svolgere. Analizziamole nel dettaglio

Gli impianti HVAC e le attività di valutazione, pulizia e ripristino

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 38
SPECIALE MANUTENZIONE
Di Stefano Balzarotti

n corretto approccio alla gestione igienica degli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Condition Systems) include due importanti aree di intervento professionale: la pulizia e la disinfezione delle superfici di tali impianti tecnologici.

La disinfezione viene garantita attraverso gli strumenti tecnologici idonei abbinati alle metodologie d’intervento correlate che derivano da differenti protocolli d’azione, studiati negli ultimi anni. Tale approccio conoscitivo e di studio deve essere mantenuto anche per confrontarsi con gli standard che riguardano le attività di pulizia degli impianti HVAC.

Linee Guida per orientarsi alle attività di pulizia degli impianti

Uno degli standard di riferimento a livello mondiale, per quanto concerne la pulizia degli impianti HVAC, è dettato dall’associazione statunitense NADCA (National Air Duct Cleaner Association – Associazione di riferimento per gli standard di valutazione, pulizia e ripristino dei sistemi Hvac), che individua le linee guida per approcciarsi alla problematica e individuare le soluzioni corrette.

In questo articolo approfondiamo gli aspetti relativi a queste linee guida al fine di orientarsi alle attività di valutazione, relativa pulizia e ripristino degli impianti HVAC.

Troverete, in questo focus, una serie coordinata di riferimenti che vi consentiranno di focalizzare quali sono le attività necessarie da svolgere e, nel contempo, vi forniranno gli strumenti conoscitivi basici per meglio comprendere ogni singola situazione. Da tale analisi potrete desumere quali tipologie di intervento di pulizia affrontare in modo autonomo, quali, a causa della complessità, demandare a partner, o quali necessitano di ulteriori approfondimenti nell’ambito dell’igiene di ambienti e impianti.

Questo focus prende in considerazione le procedure operative emanate dallo Stato Italiano e gli standard Nadca esistenti. Ha lo scopo di orientare e comprendere quali siano gli step da affrontare per un’idonea valutazione degli impianti HVAC e individuare quali siano le azioni necessarie per ottenere un’adeguata pulizia, atta altresì ad efficientare e massimizzare anche le azioni disinfettive svolte sugli impianti.

Gli approfondimenti seguenti sono suddivisi in differenti fasi che dettagliamo di seguito:

• FASE 1: ANALISI (Tutte le azioni necessarie a valutare il problema e la sua portata);

• FASE 2: PROGRAMMAZIONE (Tutte le azioni necessarie a programmare gli interventi da effettuare, attuando le strategie necessarie affinchè sia tutto ottimizzato);

• FASE 3: PULIZIA E RIPRISTINO (Tutte le azioni procedurali necessarie a raggiungere l’obiettivo programmato di pulizia e/o ripristino degli impianti

HVAC);

• FASE 4: VERIFICA (Tutte le azioni necessarie a verificare il buon esito delle operazioni di cui al terzo punto).

• Analizziamo ora ogni fase in dettaglio.

FASE 1 (ANALISI)

La fase di valutazione è quella che ci fa comprendere lo “stato” della situazione e rappresenta l’input che definirà tutte le successive azioni. Per tale ragione è chiaramente una fase fondamentale che orienterà fortemente tutta la nostra postura e tutte le interazioni che ne scaturiranno. Un forte orientamento che ci può far comprendere meglio i dettami successivi è sicuramente l’esigenza primaria di garantire l’adeguata igienicità degli impianti HVAC.

Le condizioni che denotato la necessità di un’azione di pulizia

È fondamentale un’azione di pulizia quando, ad esempio, sussiste una o più di queste condizioni:

• L’impianto HVAC presenta un accumulo di particolato;

• Le prestazioni dell’impianto HVAC sono compromesse a causa di un accumulo di particolato;

• Si è stabilito che l’impianto HVAC è una fonte di odori conclamata;

• L’impianto HVAC scarica sporco o detriti visibili;

• L’impianto HVAC è stato inquinato a seguito di danni provocati da incendio, fumo e/o acqua;

• L’impianto HVAC è stato infestato da uccelli, roditori, insetti o dai loro effetti secondari;

• Si è stabilito che l’impianto HVAC è a rischio d’incendio;

• L’impianto HVAC è stato inquinato da detriti o polvere da costruzione;

• L’impianto è contaminato da muffe a livello visivo, cioè visibile;

• Vi è un deterioramento dei materiali di rivestimento dei condotti;

• Come facente parte di una programmata azione di manutenzione;

• Come facente parte di un programma energetico.

Le precedenti condizioni sono orientative ma già forniscono un’indicazione della necessità di pulizia; oltre ad esse occorre agire con ispezioni che permettono di entrare maggiormente nel focus di dettaglio, sarà perseguito anche lo scopo di raccogliere utili informazioni per definire le attrezzature e gli equipaggiamenti di sicurezza. È importante che le ispezioni siano inserite a livello programmatico, come facenti parte di un idonea strategia manutentiva.

La periodicità con la quale effettuare un’ispezione visiva può essere riepilogata attraverso la Tabella 1 che può orientare nell’identificare la tipologia di edificio e i tempi ed anche in base ai componenti dell’impianto HVAC.

Quali componenti devono essere coinvolti

Può essere utile, in riferimento agli impianti HVAC, che l’ispezione dovrà includere almeno il 10% dei componenti dell’impianto, per avere dei riferimenti sufficientemente orientativi. 

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L’ispezione per la pulizia degli impianti di condizionamento dell’aria dovrà includere i componenti all’interno del condizionatore e almeno: filtri e bypass dell’aria, serpentine di riscaldamento e raffreddamento, pannelli per condensa, linee di drenaggio della condensa, impianti di umidificazione, materiale e tecnologie di isolamento acustico, ventilatori e relativi scomparti, guarnizioni di porte, apparecchi di ventilazione con serpentina, raffreddatori evaporativi e tutto l’insieme dell’impianto in generale.

L’ispezione sulle forniture di condotti dell’aria dovrà includere i componenti della fornitura inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condotti d’aria, controlli vasche di miscelazione/controllo, serpentine di riscaldamento e altri componenti interni. L’ispezione per la pulizia del condotto di ripresa dovrà includere i componenti di ripresa inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condotti di ripresa dell’aria, smorzatori e plenum di griglie di ripresa.

L’ispezione del condotto di espulsione d’aria dovrà includere l’espulsione in generale, l’espulsione scarico del bagno e lo scarico del calore di recupero.

Valutazione e documentazione

L’insieme di queste valutazioni ovvero le informazioni raccolte dalle ispezioni dovranno essere documentate e valutate. La valutazione dovrà includere una raccomandazione sulla necessità di pulizia, la progettualità espressa per le attività correlate e la determinazione di qualsiasi altro ambito necessario come l’aspetto di sicurezza degli interventi.

FASE 2 (PROGRAMMAZIONE)

La fase di programmazione consiste nella redazione di un

piano di lavoro, ovvero un documento che indichi i compiti specifici e le responsabilità relative al progetto di pulizia. Il piano di lavoro verrà creato utilizzando le informazioni raccolte durante l’ispezione dell’impianto HVAC e la valutazione dello stesso.

L’elaborazione del piano di lavoro si prefigge l’obiettivo di permettere al cliente, alla eventuale società esterna che si occupa della pulizia, al personale sul campo e a chiunque a vario titolo coinvolto, di comprendere chiaramente quali compiti di lavoro e quali procedure dovranno essere realizzate. Per tale motivo, il piano di lavoro conterrà al suo interno il nome di tutte le imprese, gli appaltatori e i rappresentanti coinvolti nel progetto.

Il piano di lavoro dovrà includere le schede tecniche e le schede di sicurezza relativi a tutti i prodotti che saranno utilizzati nel progetto, come altresì tutte le indicazioni di sicurezza ritenute necessarie.

In tal senso dovranno essere utilizzate delle misure tecniche di controllo per assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori e per prevenire contaminazioni incrociate.

Le misure tecniche di controllo possono includere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: il controllo della fonte, le barriere di isolamento, i pressostati differenziali, svuotamento e filtraggio dell’impianto Hepa, pulizia dettagliata, controllo della temperatura e dell’umidità e un approccio sanitario.

Le prassi propedeutiche

Ricordiamo inoltre alcune prassi propedeutiche all’attività di pulizia e ripristino quali:

• Prima di portare qualsiasi apparecchiatura in cantiere, questa dovrà essere pulita e ispezionata per assicurarsi che non introduca sostanze contaminanti nell’ambiente interno dell’impianto HVAC;

• Qualsiasi attività che richieda l’apertura di un’apparecchiatura di aspirazione in cantiere, quali la riparazione o la manutenzione del filtro dovrà essere effettuata in un’apposita zona di isolamento o al di fuori dell’edificio;

• Quando si utilizza un’apparecchiatura di aspirazione che scarica all’interno dell’involucro edilizio o dell’impianto HVAC, si dovranno utilizzare sistemi di filtraggio HEPA con un’efficienza di raccolta pari al 99,97%, con diametro di 0,3 micron;

• Si raccomanda di effettuare una pulizia dell’aria ambiente utilizzando depuratori d’aria dotati di filtri HEPA come misura tecnica supplementare di controllo per la riduzione dei particolati, durante e immediatamente dopo la pulizia dell’impianto HVAC;

• Se necessario si dovrà provvedere ad isolamento delle aree trattate per pulizia.

FASE 3 (PULIZIA E RIPRISTINO)

Tutte le procedure di pulizia e ripristino dovranno raggiungere il livello minimo di pulizia visibile o il livello

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Classificazione uso edificio Centrali di condizionamento aria Condotto di mandata Condotto di ripresa e di espulsione Residenziale 1 anno 2 anni 2 anni Commerciale 1 anno 1 anno 1 anno Industriale 1 anno 1 anno 1 anno Sanità 1 anno 1 anno 1 anno Marina 1 anno 2 anni 2 anni
Tabella 1- Periodicità con la quale effettuare un’ispezione visiva

specificato di verifica di pulizia definito nel progetto contrattualizzato.

Le attività di pulizia saranno svolte tramite l’asportazione fisica dello sporco e/o del particolato depositato utilizzando idonei strumenti atti ad agitare e rimuovere gli inquinanti dalle superficie aspirandoli e compartimentando, se necessario, le aree trattate.

Operatività fondamentali

In riferimento alle attività di pulizia indichiamo alcune operatività fondamentali, tra le quali:

• Quando si utilizzano apparecchiature di aspirazione con scarico all’interno, queste dovranno essere dotate di filtro HEPA ed essere in grado di trattenere i detriti rimossi;

• Tutte le apparecchiature utilizzate per creare una pressione negativa nel condotto che non abbiano un filtro HEPA dovranno scaricare all’esterno;

• Gli impianti HVAC dovranno essere puliti utilizzando un dispositivo di agitazione adatto a rimuovere i contaminanti dalla superficie dei componenti dell’impianto HVAC aspirando i contaminanti con un adeguato dispositivo HEPA;

• La pulitura umida, il lavaggio a pressione, la pulitura a vapore e qualsiasi altra forma di pulizia umida dei componenti degli impianti HVAC non dovrà danneggiare o risultare in un successivo danno ai componenti. Gli agenti o l’acqua utilizzati per la pulizia non dovranno mai essere applicati ai materiali elettrici, alla fibra di vetro o agli altri componenti porosi dell’impianto HVAC;

• Le apparecchiature di aspirazione dovranno essere messe in funzione continuamente durante la pulizia. Le apparecchiature di aspirazione dovranno essere utilizzate insieme a strumenti di agitazione e altre apparecchiature per il trasporto e la raccolta di detriti e per prevenire la contaminazione incrociata di particolato rimosso durante la procedura di pulizia meccanica;

• L’accesso ai condotti d’aria, per la pulizia, dovrà avvenire attraverso aperture di servizio nell’impianto che siano abbastanza ampie da essere adatte alle procedure meccaniche di pulizia e permettere la verifica della pulizia;

• I condotti dell’aria dovranno essere puliti utilizzando dei metodi di agitazione meccanica per rimuovere particolato e detriti presenti;

• Le sostanze rimosse dovranno essere aspirate con un adeguato dispositivo HEPA;

• Per quanto concerne le bocchette, griglie e diffusori, si raccomanda di rimuoverle oltre ad ogni altro dispositivo di distribuzione dell’aria e pulirli adeguatamente. Tali dispositivi dovranno essere ricollocati nella posizione precedente;

• Le attività di pulizia non dovranno danneggiare alcuno dei componenti del sistema HVAC;

• Le eventuali procedure di ripristino degli impianti dovranno essere effettuate solo dopo la pulizia meccanica. In tal senso se durante le attività di pulizia si riscontrino

componenti degli impianti HVAC danneggiati, si dovrà opportunamente documentare e relazione agli specifici referenti.

FASE 4 (VERIFICA)

Tutti i componenti che rientrano nell’ambito del progetto di lavoro dovranno raggiungere almeno il livello di pulito visibile o il metodo specificato di verifica della pulizia definito nel progetto. La verifica della pulizia viene effettuata immediatamente dopo la pulizia dei componenti dell’impianto HVAC e prima delle consequenziali azioni di disinfezione svolte con apposite tecnologie. La verifica della pulizia viene svolta mediante un’ispezione visiva che dovrà essere condotta con la finalità di appurare che l’impianto HVAC sia visibilmente pulito. Una superficie interna si considera visibilmente pulita quando è libera da sostanze e detriti non aderenti. Se un componente è visibilmente pulito, nessun ulteriore metodo di verifica della pulizia sarà necessario.

Se altresì da ispezione visiva si desume che l’esito è inconclusivo, ovvero non si riesce a determinare il risultato, si provvederà ad utilizzare metodiche di test opportune.

Considerazioni sulle quattro fasi

Con questo focus orientativo abbiamo fornito utili informazioni che permettono di farsi un’idea più precisa, in relazione alla strategia di pulizia di un impianto HVAC e alle sue quattro fasi tipiche. Per queste quattro fasi abbiamo individuato i livelli macro necessari per approcciarsi ad una corretta strategia di pulizia. È chiaramente necessario approfondire ogni ambito per poter operare, a livello professionale, questa specifico servizio. Sarà difatti solo l’analisi specifica di ogni casistica incontrata a determinare l’approccio più efficiente e corretto. 

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Le diagnosi igieniche degli impianti aeraulici: la strategia d’azione

Spesso sottovalutata, la diagnosi igienica ha un ruolo decisivo per valutare le condizioni di salubrità dell’impianto e quindi dell’ambiente in cui è inserito

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SPECIALE MANUTENZIONE
Di Barbara Rigamonti

Gli impianti aeraulici svolgono un ruolo sempre più importante all’interno degli edifici e le relative installazioni, o riqualificazioni, vivono un trend di continua crescita.

Gli impianti aeraulici svolgono la funzione di immettere e regolare l’aria nei locali, svolgendo anche l’importante funzione di climatizzazione, e la gestione manutentiva ha la necessità di essere estremamente efficace. Sono quindi diversi gli aspetti di cui tener conto e uno, in particolare, ricopre un ruolo decisivo, si tratta della diagnosi igienica, cioè la valutazione delle condizioni di salubrità dell’impianto.

Con questo articolo forniamo un quadro esauriente, partendo proprio dall’inquinamento e come esso sia un fattore di generazione del rischio igienico, condizione in cui si trovano molti impianti.

Il ruolo degli impianti nell’inquinamento dell’aria interna

Negli ultimi decenni si è osservato un cospicuo aumento delle ricerche sull’inquinamento dell’aria e sugli effetti negativi sulla salute degli esseri umani. È ormai accettato da tutti che l’aria esterna sia insalubre e dannosa per l’uomo. È meno considerato invece il ruolo degli impianti aeraulici e di climatizzazione all’interno dei luoghi indoor di vita e di lavoro.

Tali impianti hanno lo scopo di prelevare l’aria esterna, di filtrarla e di trattarla dal punto di vista della temperatura e dell’umidità. La progettazione non calibrata, lo sbilanciamento in fase di funzionamento e una non adeguata gestione manutentiva e igienica, producono come effetto che lo stesso impianto aeraulico diventi fonte di inquinamento.

Questo accade sia perché gli inquinanti esterni entrano all’interno degli edifici in una percentuale compresa tra il 20% e il 100% e sia perché le stesse superfici dell’impianto aeraulico (unità di trattamento aria, canali e diffusori) diventano luogo ospitale per agenti patogeni quali allergeni, spore, muffe e batteri, come la legionella. A questi inquinanti dobbiamo aggiungere anche le polveri e il particolato aerodisperso che ha dimensioni microniche, cioè particolarmente piccole, e che comporta effetti estremamente dannosi per l’apparato respiratorio.

Per garantire un adeguato controllo e gestione dell’inquinamento derivante dai sistemi aeraulici è opportuno definire una strategia diagnostica, risolutiva e manutentiva calibrata sulla specifica situazione indoor.

Gli inquinanti derivanti dalla gestione non adeguata dell’impianto aeraulico costituiscono la causa più importante di malattie legate all’ambiente. Tuttavia, la conoscenza e l’informazione in merito e i relativi rischi correlati sono ancora argomenti poco conosciuti.

Gli effetti dannosi sulla salute

Gli agenti patogeni veicolati dall’impianto aeraulico hanno dimensioni variabili collocabili tra 0,01 μm e 400-500 μm (per μm si intende un millesimo di millimetro). Vengono a contatto con l’uomo principalmente attraverso la respirazione, penetrando nel sistema polmonare e arrivando nel torrente circolatorio sanguigno. Una volta arrivati ad un livello così profondo, avviene l’interazione con le cellule del nostro organismo che rappresenta l’elemento scatenante per la generazione di fenomeni patologici.

Gli effetti sulla salute delle persone variano anche in relazione alle condizioni del sistema immunitario ma tendenzialmente parliamo in ordine di priorità delle seguenti malattie: sintomi allergici, irritazioni, asma, infezioni respiratorie, patologie cardiovascolari, malattie polmonari ostruttive, patologie croniche, malattie

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SPECIALE MANUTENZIONE

degenerative e cancro ai polmoni. Annoveriamo anche fenomenologie quali l’SBS (Sindrome dell’edificio malato) che ingenera stanchezza, nevralgie e irritazioni, sintomi che cessano di manifestarsi appena ci si allontana da quei luoghi indoor specifici.

Risulta comunque evidente che gli effetti negativi che possono manifestarsi a carico della salute degli occupanti sono di ampia e forte portata e incidono più in generale sulla qualità di vita delle persone.

Applicare strategie volte al miglioramento dell’Indoor Air Quality diventa di fondamentale importanza e comporta molteplici aspetti benefici.

Ad esempio implementare una strategia valutativa e risolutiva in riferimento agli impianti aeraulici comporta la riduzione dell’esposizione degli occupanti agli inquinanti microbiologici e al particolato aerodisperso durante la giornata lavorativa. Tutto questo contribuisce alla riduzione del tasso di malattia e all’aumento del tasso di produttività dei soggetti coinvolti.

L’evoluzione legislativa

La crescente attenzione in riferimento ai rischi correlati agli agenti patogeni presenti e veicolati dall’impianto aeraulico e dai dispositivi di climatizzazione ha contribuito all’evoluzione legislativa che si è sviluppata negli ultimi anni.

Uno dei più importanti riferimenti è il Testo Unico sulla Sicurezza:

Decreto Legislativo n° 81 (09/04/2008) e successive modificazioni

• Articolo 15 “..Le misure generali di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono: a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza..”

• Articolo 17 “..Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28..”

• Articolo 28 “..Il documento deve contenere.. una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa..”

• Articolo 271 del titolo X “..Il datore di lavoro, nella valutazione del rischio di cui all’articolo 17, comma 1, tiene conto di tutte le informazioni disponibili relative alle caratteristiche dell’agente biologico..”

• Articolo 272 del titolo X “..In tutte le attività per le quali la valutazione di cui all’articolo 271 evidenzia rischi per la salute dei lavoratori il datore di lavoro attua misure tecniche, organizzative e procedurali, per evitare ogni esposizione degli stessi ad agenti biologici..”

• Allegato IV (Requisiti dei luoghi di lavoro) Punto 1.9.1.4: “Gli stessi impianti (aeraulici e di condizionamento) devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della

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salute dei lavoratori.”

• Articolo 282 del titolo X “..il datore di lavoro è punito con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione dell’articolo 272 e 271, commi 1, 3 e 5..”

Altrettanto importanti sono due specifiche linee guida:

• Linee guida protocolli di manutenzione impianti di condizionamento (05/10/2006)

• Linee guida procedure operative gestione rischi impianti di condizionamento (Febbraio 2013)

Il quadro legislativo fornisce, attraverso il Decreto Legislativo 81/2008, un panorama esauriente circa la necessità di gestire i rischi microbiologici e nello specifico quelli correlati agli impianti aeraulici e di condizionamento. Gli articoli menzionati entrano nel dettaglio indicando quindi che Il datore di lavoro unitamente al servizio di prevenzione e protezione (R.s.p.p.) deve valutare se sussiste il rischio di esposizione ad agenti patogeni ed individuare le misure tecniche, organizzative, procedurali da attuare per predisporre i necessari interventi di protezione.

È anche questo il senso dell’articolo 271 in cu si evince che è necessario evidenziare per luogo o ambiente di lavoro se esiste o meno rischio di esposi -

zione ad agenti biologici dei lavoratori e quali siano le misure tecniche, organizzative e procedurali attuate e da dovere attuare, per evitare l’esposizione, individuando e definendo i necessari interventi di protezione.

Le sostanze batteriche e fungine presenti tendenzialmente negli impianti aeraulici e valutate attraverso specifici ausili come patogene, o potenzialmente tali, rappresentano un rischio per i lavoratori.

Oltre ai riferimenti del Decreto Legislativo 81/2008 che prevede anche un regime sanzionatorio, vanno a completare il quadro di normazione anche le linee guida, in particolare menzioniamo quelle edite a febbraio 2013 denominate “Procedure operative per la gestione dei rischi degli impianti di condizionamento” valide a livello nazionale che, oltre a fornire indicazioni tecniche sulla problematica, rafforzano il concetto di valutazione del rischio e identificazione di soluzioni preventive e manutentive.

Iter diagnostico

La fase fondamentale e indispensabile per gestire una strategia igienica impiantistica consiste nel valutare le condizioni esistenti attraverso una specifica prassi, denominata iter diagnostico.

L’iter diagnostico ha lo scopo di analizzare la struttura impiantistica al fine di determinarne le caratteristiche, il funzionamento, gli eventuali deficit, le problematiche igieniche, le tipologie di inquinanti esistenti, i materiali utilizzati, i componenti di linea presenti, l’efficienza di funzionamento e filtrante.

Tali dati faranno parte di una relazione che inquadrerà in modo chiaro la situazione esistente, definendo anche il livello di rischio correlato alla igienicità dell’impianto aeraulico-clima. Tale valutazione permetterà di ottemperare alla legislazione vigente (Riferimenti Decreto Legislativo 81/2008) e inoltre permetterà di definire quale debba essere il corretto approccio d’intervento per riportare alle idonee condizioni igieniche l’impianto.

Valutare lo stato dell’impianto è fondamentale per decidere quali azioni intraprendere. In base alle evidenze riscontrate si stabilirà l’approccio più corretto e idoneo, ad esempio in relazione al materiale costituenti i canali si individueranno i sistemi di cleaning più adatti oppure si decideranno le strategie di coating se l’analisi porterà l’evidenza di un isolamento interno.

Allo stesso modo sarà fondamentale comprendere quali siano le componenti di linea presenti e il loro stato, per definire le modalità con cui intervenire per la corretta pulizia e se tali modalità debbano impegnare in modo consistente.

Anche una semplice batteria di scambio termico può rappresentare un problema in fase di gestione, se non è avvenuta una corretta diagnosi preliminare; sarà necessario difatti capire se è attuabile un iter igienico

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SPECIALE MANUTENZIONE

o se prima di implementare ciò sia fondamentale ripristinare delle condizioni basiche. Ad esempio se una batteria è stata collocata sopra la bacinella di raccolta condensa senza lasciare il necessario spazio per l’ispezione e la verifica del drenaggio, sarà opportuno inserire nelle strategie correttive anche il riposizionamento della batteria con conseguente ribilanciamento dell’unità di trattamento aria.

Un altro esempio per comprendere l’importanza di una ispezione preliminare è correlato agli inquinanti microbiologici potenzialmente presenti negli impianti. Con un robot video ispettivo siamo in grado di verificare la presenza di eventuali sviluppi fungini pericolosi e patogeni e poi procedere con le analisi microbiologiche del caso. Senza una ispezione correremmo il rischio di iniziare una fase di cleaning sottoponendo gli operatori ad un rischio di contaminazione molto alto, con tutte le problematiche correlate del caso.

Gli obiettivi della diagnosi tecnica

La diagnosi tecnica professionale dell’impianto aeraulico e di climatizzazione persegue diversi scopi, tra i quali:

• Analisi di dettaglio del funzionamento dell’impianto aeraulico e di climatizzazione;

• Valutazione dei rischi microbiologici (di polveri e di particolato) presenti;

• Valutazione del rischio globale correlato all’igienicità dell’impianto;

• Identificazione delle possibili strategie risolutive e/o manutentive.

Tali obiettivi sono di fondamentale importanza per gestire, in modo completo, tutti gli aspetti correlati ai rischi veicolati dall’impianto, sia in un’ottica immediata che di gestione futura. Per tale motivo l’obiettivo importante della diagnosi tecnica si espleta anche attraverso la realizzazione di due differenti documenti, ovvero:

• Relazione tecnica dell’intervento diagnostico: si tratta della relazione che dettaglia l’intervento diagnostico effettuato e indica il livello di rischio analizzato. La relazione tecnica è validata da una specifica società, specializzata in valutazioni dei rischi connessi all’igienicità degli impianti aeraulici;

• Strategia risolutiva e/o manutentiva: documento che prospetta la strategia risolutiva e/o manutentiva in un’ottica di breve e medio/lungo periodo.

La diagnosi tecnica professionale dell’impianto aeraulico e di climatizzazione include i seguenti aspetti: Aspetto visivo/valutativo:

• Caratteristiche tecniche dell’impianto;

• Manutenibilità dell’impianto;

• Efficienza impiantistica.

Aspetto di analisi microbiologico:

• Livelli presenza agenti batterici, micetici oltre che legionella (tramite laboratorio).

Aspetto di analisi fisica:

• Livelli deterioramento impianto;

• Presenza di polveri (particolato depositato);

• Presenza polveri aerodisperse.

• Tali ambiti vanno in ogni caso considerati omogeneamente attraverso un’analisi completa dell’igienicità.

I benefici della diagnosi

L’importanza di una specifica diagnosi tecnica dell’impianto aeraulico-climatizzazione si evince anche dai benefici che ne conseguono.

Di seguito riportiamo i 3 principali vantaggi:

• Un’istantanea chiara e dettagliata delle condizioni igieniche dell’impianto aeraulico-climatizzazione;

• Una valutazione oggettiva e certificata dei rischi presenti;

• Ottemperanza alla legislazione vigente (D.Lgs. 81 – Linee guida).

Una buona diagnosi dell’impianto permetterà di

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gestire in modo coerente una programmazione per quanto concerne le azioni correttive che in sostanza rappresentano tutti gli step necessari per riportare a norma (per quanto concerne l’igienicità) l’impiantistica aeraulica e di climatizzazione.

Il primo step necessario sarà difatti costituito dalla stesura di un plannig dettagliato di tutte le azioni necessarie.

Il planning così strutturato si evolverà in un vero e proprio piano dei lavori, fondamentale per coordinare la manodopera e per gestire l’intrecciarsi delle diverse fasi, in modo logico e funzionale, nell’ottica di soddisfare con la migliore efficienza possibile la committenza.

Cleaning e revamping

Le principali azioni si possono sintetizzare nel cleaning e nel revamping.

Con il termine cleaning intendiamo tutte le azioni necessarie volte alla pulizia dei sistemi aeraulici-clima

con una dinamica protocollare che permetta di ottenere un obiettivo qualitativo e al contempo di sicurezza per gli operatori e per la committenza.

È opportuno che l’azienda che gestisca il cleaning illustri alla committenza il suo protocollo d’azione. In tal senso è importante indicare che un indice di qualità buono è correlato a valutare che l’azienda che effettua il cleaning abbia sviluppato specifiche competenze tecniche e opportune qualifiche.

Con il termine revamping intendiamo tutte le azioni necessarie per riportare alla funzionalità di progetto le componenti dell’impianto aeraulico-clima e l’impianto stesso.

Al termine di tali precedenti azioni è opportuno valutare ulteriori azioni volte alla disinfezione, con metodi ecocompatibili a garanzia e tutela degli operatori e degli utilizzatori dell’impianto.

Lo svolgersi delle azioni correttive avrà permesso di raggiungere due obiettivi importanti:

• La rimessa a norma dal punto di vista igienica dell’impianto aeraulico-clima;

• La piena comprensione delle dinamiche d’impianto.

La strategia manutentiva

Il secondo punto, in particolare, permetterà di definire la successiva strategia, ovvero quella manutentiva. Per stendere un corretto programma di gestione è difatti fondamentale capire il funzionamento “sul campo” di un impianto e tali informazioni emergeranno in modo sostanziale durante le differenti azioni correttive eseguite.

In tal modo si raggiungerà la condizione ideale per delineare in modo dettagliato e preciso di un piano di manutenzione igienica dell’impianto che indicherà:

• Le azioni manutentive da svolgere;

• I tempi;

• Le modalità;

• Gli esecutori;

• Le prassi di registrazione;

• Le analisi di monitoraggio;

• La definizione dei report;

• Le finalità reportistiche.

Si avrà in tal modo il pieno controllo della situazione impiantistica, in modo di preservare il valore stesso dell’impianto, le condizioni igieniche, l’efficienza di funzionamento, l’efficienza energetica e i livelli di sicurezza. Con il piano di manutenzione igienica si conclude la prassi che delinea l’iter di gestione igienica iniziato con le valutazioni ispettive e di analisi del rischio. L’impianto è stato ispezionato, valutato, rimesso a norma, monitorato e gestito permettendo di ottemperare alla legislazione vigente e ottenendo la massima resa dall’impianto stesso, come da specifiche di progetto. 

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Produzione e Installazione rispondono

A proposito di caldaie a idrogeno: perché sceglierle? Quali i vantaggi e quali le criticità? Come sta andando il mercato? Le professionalità coinvolte hanno le giuste competenze? Ce ne parlano Raffaele Candela, Baxi Product Manager & Hydrogen Country Coordinator e Edoardo Achille Cavalli, Amministratore Enima srl.

VERSO IL CAMBIAMENTO?

LA PRODUZIONE

RAFFAELE CANDELA

Baxi Product Manager & Hydrogen Country Coordinator

Perché scegliere di investire sull’idrogeno? In breve quali sono le caratteristiche, i plus e le eventuali criticità?

Occorre fare una premessa: la sostenibilità è sempre stata al centro del nostro operato. In virtù di questo, nel 2009 già veniva scelta la metodologia internazionale “LCA” (life-cycle assessment), per verificare l’impatto ambientale dei nostri prodotti durante l’intero ciclo di vita. Dalle analisi condotte

Amministratore Enima srl

Perché scegliere di investire sull’idrogeno? In breve, quali sono le caratteristiche, i plus e le eventuali criticità?

Scegliere di investire sull’idrogeno ha una motivazione precisa ed è legata alla sostenibilità ambientale. Attualmente l’idrogeno è l’unica fonte che possiamo utilizzare come “alternativa green”, soprattutto se facciamo riferimento al nostro settore, quindi, relativamente all’utilizzo di caldaie che bruciano dei combustibili. Attraverso

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di Marusca Scotuzzi
INSTALLATORE PROFESSIONALE
L’INSTALLAZIONE EDOARDO ACHILLE CAVALLI

su tutte le fasi emerge che le maggiori emissioni di “CO2 equivalente”, che è l’unità di misura per esprimere l’impatto sul clima dei diversi gas serra prodotti, sono emesse nella fase di utilizzo delle caldaie. Queste considerazioni ci hanno portato a ricercare nuove soluzioni per contribuire a un futuro più sostenibile e a implementare la nuova caldaia a idrogeno. Se prodotto tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili (solare o eolico), l’idrogeno offre il grande vantaggio di non rilasciare emissioni di CO e CO2 nell’atmosfera poiché il prodotto della combustione è essenzialmente vapore acqueo. La caldaia a idrogeno nasce come un prodotto ad alta efficienza, ma a emissioni zero: sostituendo il metano con l’idrogeno verde, a parità di prestazioni, le emissioni di CO e CO2 verranno azzerate. È un vantaggio innegabile. Le criticità riguardano soprattutto la distribuzione dell’idrogeno attraverso l’infrastruttura esistente e l’adeguamento normativo che deve regolamentare le installazioni che lo utilizzano. Relativamente al primo aspetto, il processo di sperimentazione sulla rete sta continuando affinché ci possa essere un passaggio di crescenti quantitativi di idrogeno miscelato con gas naturale nell’attuale infrastruttura oltre a sviluppare tutta la filiera italiana. In linea di massima l’infrastruttura di distribuzione esistente, che ad oggi trasporta il gas naturale, può essere impiegata per trasportare idrogeno, ovviamente in seguito a opportune verifiche effettuate dalle società competenti. Attualmente la rete di distribuzione è pronta per il 10% blend GNH2; tuttavia, si stanno compiendo passi da gigante in materia e auspichiamo che ci possano essere quanto prima dei risultati incoraggianti con una percentuale sempre maggiore di idrogeno fino a raggiungere il 100%.

Come sta andando questo mercato e quale riscontro state ottenendo?

In generale c’è un grande ottimismo: i risultati stanno iniziando a premiare gli anni di studio (già dal 2016), investimenti e impegno. Dopo i primi test avviati tra il 2017 e il 2018 e la prima installazione pilota a Rozenburg (Olanda) avvenuta nel 2019, abbiamo finalmente potuto dare il via alla prima linea produttiva, concepita in collaborazione diretta con il reparto di Ricerca e Sviluppo di Baxi e pensata per favorire la sperimentazione: i livelli di produttività, infatti, sono ancora ridotti per consentire di modificare facilmente il processo di progettazione.

All’automatizzazione dell’assemblaggio è stato preferito quello assistito dai carrelli (dove si svolgono il collaudo e la verifica dei parametri funzionali), in modo da ottenere maggiore

Parte della gamma Sinclair esposta in una delle 13 tappe del Road Show. L’evento ha permesso a oltre 1200 installatori del canale idrotermosanitario ed elettrico di conoscere le tecnologie del

le formule ibride e utilizzando anche l’idrogeno viene migliorato il rendimento dell’apparecchio e si contribuisce alla riduzione dell’inquinamento causato dal prodotto stesso.

La criticità maggiore va ricercata nella poca fiducia da parte dell’utente finale. Il cliente teme di scegliere l’idrogeno perché probabilmente non ne conosce appieno le caratteristiche, e lo considera, per sentito dire, una molecola, pericolosa. Tuttavia, anche il metano lo è. La differenza sta nel fatto che il metano lo utilizziamo da anni e, quindi, è ormai entrato a far parte della quotidianità. L’idrogeno si conosce ancora poco e, se penso al nostro comparto, infatti non vi è ancora sufficiente tangibilità, prove effettive di installazione. Ecco perché il produttore ha il compito di trasmettere tranquillità e sicurezza al consumatore. Occorre, quindi, impegnarsi per comunicare tutti i vantaggi offerti da questa valida alternativa. Altre criticità sono poi riconducibili alla fase di stoccaggio ma, si tratta di criticità che non riguardano direttamente l’utente finale. Infine, un altro aspetto non secondario è la distribuzione dell’idrogeno attraverso l’infrastruttura attuale – occorrerà verificare la capacità distributiva della stessa - e la normativa che dovrà regolamentare le installazioni a idrogeno.

Come sta andando questo mercato e quale riscontro state ottenendo?

E’ ancora difficile fare il punto sull’andamento del mercato dell’idrogeno perché per noi installatori è ancora poco tangibile. E ancora meno dall’utente finale che, a oggi, è poco preparato in materia. Ci sono stati dei casi studio in Europa (Olanda, Inghilterra, Francia) riconducibili a Baxi e ad altri competitor, ma restano casi studio, di effettivo c’è ancora poco; quindi, l’utente è sicuramente incuriosito perché ne sente parlare spesso attraverso pubblicità e altre forme di comunicazione. La caldaia a idrogeno è un prodotto ad alta efficienza e ad emissioni zero. Questa peculiarità può interessare e il cliente finale, certamente chiede perché ha necessità di avere conferme, però al momento non abbiamo risposte concrete da poter condividere. Posso constatare molta curiosità – anche se accompagnata da un certo timore - ed è evidente che tutto il mercato si sta dirigendo verso soluzioni a idrogeno

L’utente finale è pronto ad accogliere questa tecnologia innovativa? Quale riscontro avete dai vostri clienti?

I clienti, pur consapevoli dell’importanza di compiere passi importanti verso la decarbonizzazione ed essendo sensibili al tema ambientale, sono sempre, inizialmente, titubanti di fronte a ciò che non conoscono. Molto spesso, quando si affacciano sul

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flessibilità e intervenire step-by-step su tutta la linea. Inoltre, grazie a una soluzione di Manufacturing Execution System (MES), è stato possibile acquisire e distribuire informazioni sull’efficienza di ogni passaggio, ottimizzando i processi. La produzione dell’idrogeno poi è interamente green e avviene in loco in un locale esterno creato appositamente. È così che sono state abbattute le emissioni per l’estrazione e il trasporto delle materie prime, semplificando anche la logistica.

Dopo l’Olanda, le caldaie a idrogeno sono state installate anche in Inghilterra, Francia e Germania. Inoltre, a dicembre 2022 il Gruppo BDR Thermea ha lanciato un progetto pilota unico al mondo che utilizza caldaie funzionanti 100% a idrogeno in ben 12 case storiche abitate: le case unifamiliari, tutte costruite intorno al 1900, sono state dotate di una caldaia che brucia idrogeno puro a zero emissioni di carbonio. L’idrogeno viene immesso nella rete del gas esistente in una zona industriale adiacente. Un traguardo storico e innegabilmente green.

L’utente finale è pronto ad accogliere questa tecnologia innovativa? Quale riscontro avete dai vostri clienti?

L’opinione pubblica è molto più consapevole di quanto si pensi della necessità di compiere passi importanti verso la decarbonizzazione: è, infatti, sensibile al tema ambientale e disposta a spendere per dare il proprio contributo al tema ambientale, come dimostra l’entusiasmo con cui ha accolto i primi sistemi ibridi e il progressivo spostamento dall’utilizzo di caldaie standard a quelle ad alta efficienza. Ora molti utenti sono interessati alla più recente tecnologia disponibile sul mercato: le caldaie ad alta efficienza certificate a lavorare

mercato delle nuove tecnologie di cui non c’è ancora ampia conoscenza, il primo approccio dell’utente finale è timoroso, fino a quando effettivamente non se ne fa esperienza. Ecco perché ritengo importante il ruolo dell’installatore e a monte quello del produttore nella capacità di trasmettere la conoscenza tecnica e i vantaggi reali, di questa tecnologia. Ritengo essenziale e sempre più indispensabile la formazione dei professionisti che operano in questo ambito. Tuttavia, penso che sia altrettanto importante non tralasciare la comunicazione al cliente finale. Una comunicazione chiara ma al tempo stesso esaustiva che sia in grado di fornire tutte le indicazioni affinché il cliente possa fare una scelta consapevole.

Un’opinione sullo stop alle caldaie a gas Certamente per un’economia sana occorre che ci sia sempre evoluzione. Vi è una forte attenzione da parte dei nostri politici, non soltanto italiani, ma anche europei, a limitare il più possibile il riscaldamento globale e, quindi, limitare il più possibile l’utilizzo di combustibili fossili. E’ ovvio che il comparto caldaie a gas potrebbe trovarsi in contrasto con questo obiettivo. Effettivamente fino ad ora abbiamo sempre installato caldaie a gas e queste ci hanno consentito di sostenere le nostre aziende. Non si può non riconoscerlo. Tuttavia, penso

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Face2Face

con una miscela composta di metano e 20% di idrogeno e non abbiamo dubbi che, quando le caldaie alimentate interamente a idrogeno saranno disponibili su larga scala, l’utente sarà pronto a comprenderne gli indiscutibili vantaggi e la tecnologia sarà un vero successo.

Un’opinione sullo stop alle caldaie a gas

Lo stop alle caldaie nasce da un passaggio contenuto nel REPowerEU, il documento varato dalla Commissione Europea per l’affrancamento dalla dipendenza dal gas russo. L’indicazione non impone alcun obbligo, ma, se trasformata in reale divieto, di certo non appare la soluzione corretta, in quanto non è la tecnologia ad essere fossile o rinnovabile, ma bensì il vettore energetico con cui essa viene alimentata. Corretto è, invece, fissare requisiti che privilegino l’utilizzo della tecnologia con fonti rinnovabili come, per quanto riguarda le caldaie, il biometano e l’idrogeno. È proprio su quest’ultimo punto che occorre fare chiarezza, evitando di demonizzare una tecnologia, che se utilizzata nel modo corretto può offrire i vantaggi necessari al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

A proposito di competenze e formazione: i sistemi sono sempre più evoluti, l’installatore ha, oggi, le giuste competenze? Cosa state facendo per formare l’installatore?

La formazione, a tutti i livelli, è sempre stata importante per Baxi: attualmente sono attivi numerosi programmi di formazione e informazione sulle tecnologie più moderne mediante campagne social, una piattaforma a disposizione dei tecnici con contenuti disponibili 24/7 e i tradizionali corsi in presenza. Di recente per gli installatori Baxi sono stati avviati i corsi di formazione Educational Program, specifici su pompe di calore e sistemi ibridi. Nei corsi, oltre a prevedere un excursus approfondito sulla normativa applicabile allo specifico segmento, vengono presi in esame gli aspetti costruttivi delle macchine, le logiche di funzionamento, le caratteristiche peculiari dei prodotti e molto altro ancora. I corsi si suddividono in una parte teorica e in una parte pratica in cui partecipanti possono agire direttamente sui prodotti. I corsi Educational Program vengono tenuti da personale interno in affiancamento a personale altamente qualificato nella docenza delle materie proposte quale il Centro Studi Galileo. Come per gli altri prodotti Baxi, a tempo debito verranno sicuramente attivati anche quelli per le caldaie a idrogeno.

che tale obiettivo – seppur a breve termine, visto che lo stop sarebbe previsto a partire dal 2029possa rappresentare un notevole stimolo per tutti noi installatori. Le caldaie a idrogeno possono rappresentare una ragionevole soluzione e un passo in avanti verso la sostenibilità. In generale, tutti i comparti sono sempre più spinti verso un miglioramento e una limitazione dell’utilizzo dell’energia in generale e di quella fossile in particolare e, quindi, è un momento decisamente sfidante non solo per l’industria ma anche per il privato cittadino.

A proposito di competenze e formazione: i sistemi sono sempre più evoluti, l’installatore ha, oggi, le giuste competenze? Cosa state facendo per acquisirle? E il produttore fa abbastanza (e cosa) per formare l’installatore?

Oggi sono ancora pochi gli installatori che hanno grandi competenze sulle tecnologie a idrogeno. La conoscenza di questo specifico segmento di mercato, sia sotto l’aspetto normativo sia relativamente all’aspetto costruttivo è un processo in costante divenire. Io stesso mi sto formando, partecipo a corsi specifici e cerco di essere sempre aggiornato sull’andamenti di mercato di questa soluzione green.

L’importante è non fermarsi di fronte alle difficoltà, porsi sempre degli obiettivi ambizioni e studiare, prepararsi come ci si è sempre preparati anche in passato per ogni nuova tecnologia. Il mercato stesso chiede professionisti sempre più completi e competenti. Se penso ai sistemi ibridi e alle pompe di calore, per esempio, credo che in generale non ci sia una sufficiente competenza e che ci siano pochi installatori specializzati su queste tecnologie, che ne conoscano le peculiarità e le logiche di funzionamento. Questo è dovuto al fatto che oggi sono pochi i giovani che intraprendono questa professione. Per contro la maggior parte dei proprietari di azienda/installatori ha una maggiore dimestichezza con caldaie a gas o ancora prima con quelle a gasolio; quindi, non sempre si ha la giusta competenza tecnica rispetto ai nuovi sistemi e pompe di calore. Credo che ci siano in tal senso grandi opportunità per chi decide di dedicarsi a questa professione. Un mercato che attende professionisti che conoscano le nuove soluzioni che andranno via via nei prossimi anni a farsi strada.

Per quanto mi riguarda, seguo diversi corsi, a cadenza mensile, messi a disposizione dalla piattaforma Baxi per poter essere sempre aggiornato. Certamente altri fornitori sono organizzati per offrire una formazione puntuale ai propri installatori. Nella mia azienda abbiamo organizzato veri e propri gruppi di studio per poterci confrontare e contribuire allo stesso tempo alla crescita della categoria.

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I TUOI PREZZI DECIDONO LA TUA AZIENDA. E TU COME TI POSIZIONI?

Il prezzo è il riflesso di come vuoi agire a livello imprenditoriale e decide anche che tipo di clienti andrai ad attirare. Se scegli di mettere al centro della tua attività il servizio crei un meccanismo virtuoso che ti permette di attirare clienti interessati alla qualità, aumentando così i margini

Iprezzi sono un elemento fondamentale dei prodotti e dei servizi che ogni giorno compriamo e vendiamo. I prezzi sono letteralmente ovunque e soprattutto si trovano in fondo ai preventivi.

E anche clienti, spesse volte, guardano proprio al prezzo per prendere una decisione di acquisto o anche solo per interessarsi ad un prodotto. Insomma, ci si concentra molto sul prezzo e fare questo viene quasi automatico.

Con il prezzo che ti dai scegli che azienda essere

Ma dietro al prezzo c’è qualcosa di molto importante e decisivo. Possiamo dire che c’è molto di più di un semplice fattore economico, anzi per molti versi, con il prezzo, si può addirittura decidere il destino della propria azienda.

Potrebbe sembrare un’esclamazione piuttosto forte eppure c’è un motivo molto forte.

In pratica, il prezzo che decidi crea anche il posizionamento

della tua azienda.

È un concetto sintetico che ha bisogno di una spiegazione più profonda, ed è quello che facciamo con questo articolo. Partiamo però dall’inizio, dal cliente e dal rapporto con il prezzo.

Sai oggi giorno molti pensano e dicono: “i clienti guardano solo al prezzo e spesso scelgono quello più basso, vanno verso il prodotto che costa meno”. Chi lo dice avrà evidentemente le sue buone ragioni nell’affermare questo. Eppure occorre comprendere meglio quello che avviene ogni giorno, tra compratore e cliente.

Per capire meglio può essere utile porsi una domanda e cioè: “Se i clienti preferiscono sempre pagare il prezzo più basso perché, oltre a qualcuno che compra lo smartphone Oppo a € 99, c’è chi invece acquista l’ultimo modello di IPhone a € 1499? E perché, nel mezzo, c’è chi compra lo Xiaomi a € 399 e chi il Samsung a € 835?

Se i clienti basassero tutto sul prezzo più basso, allora le strade sarebbero piene di Dacia Sandero a metano. E invece le strade sono piene di macchine di tutti i tipi e sempre con maggiore frequenza si vedono aumentare i

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A cura di Christian Elia, General Manager eTeam
RUBRICA R
Strategie di Marketing

modelli sempre più moderni e lussuosi, anche elettrici.

A comandare tutto è il posizionamento.

Dei clienti…

La verità è che i clienti, più che un prezzo, scelgono un loro posizionamento, nel momento dell’acquisto. Certamente anche il prezzo è un elemento che viene valutato, però a comandare il tutto c’è il posizionamento.

Se un cliente sceglie di posizionare il suo acquisto in una fascia di prodotti economici, a maggior ragione il prezzo sarà una variabile molto importante, ed è probabile che il cliente scelga un prezzo basso, per l’appunto economico.

Il mercato dei prodotti economici è molto ampio ed è per questo che si tende poi a generalizzare.

Se invece il cliente sceglie di posizionare il suo acquisto in una fascia di prodotti di alta qualità, il prezzo sarà sempre una variabile importante, ma è probabile che il cliente scelga un prezzo alto, poiché penserà che al crescere del prezzo ci sarà un aumento qualitativo. Che non è sempre certo ma è un criterio di acquisto noto e che viene utilizzato. I criteri di acquisto sono dei metodi con cui il cliente, in un certo senso, semplifica la realtà proprio per riuscire a prendere una decisione di acquisto, il più facilmente possibile.

… e dei venditori

Così vale anche per il venditore. Il prezzo che oggi scegli di applicare è un tuo posizionamento.

Vuol dire che puoi scegliere di posizionarti come azienda economica con un servizio basico e usare come unica leva di attrazione gli sconti, oppure di farti identificare come azienda media con un servizio flessibile e adatto alle esigenze del tuo cliente e con prezzi adeguati.

Oppure puoi anche scegliere di posizionarti come azienda di lusso con un servizio top che cura tutti i dettagli per soddisfare al massimo il tuo cliente e chiaramente i prezzi saranno equilibrati a tutto questo.

Bisogna anche tener conto che la mente dei clienti oggi ha sempre meno tempo e deve ragionare piuttosto velocemente. Abbiamo difatti detto che nella mente scattano dei criteri con cui semplificare la decisione d’acquisto. Per questo motivo i clienti quando guardano il prezzo traggono anche una serie di deduzioni automatiche, una sorta di meccanismo inconscio che funziona così: prezzo basso = prodotto e servizio basico, prezzo alto = prodotto top e servizio completo.

È quindi chiaro un passaggio: il prezzo puoi usarlo proprio per posizionarti e farti identificare dal cliente, che capirà facilmente se offri servizi basici ed economici, oppure più qualitativi. Il prezzo è il riflesso di come vuoi agire a livello imprenditoriale e decide anche che tipo di clienti andrai ad attirare.

Se lavori con prezzi bassi mettendo tutta la luce del riflettore sul prodotto e lasciando al buio i servizi, allora attrai quei clienti che sono alla ricerca dell’economia a tutti i costi e purtroppo ignorano la bontà dei tuoi servizi o addirittura li danno appunto per “scontati”.

Ecco perché oggi rivendere a prezzi scontati un prodotto può essere penalizzante. Ti lascia poco margine e tutti saranno concentrati sul confrontare il prezzo del prodotto spingendoti verso una spirale ribassista dei tuoi prezzi e il continuo annullamento dei tuoi margini.

Mettere al centro il servizio

E se invece metti al centro della tua attività il servizio? Facendo così ridai la giusta luce sulle tue capacità, competenze e servizi, e crei un meccanismo virtuoso che ti permette di attirare clienti interessati alla qualità, aumentando così i margini.

È chiaro che i prodotti che veicoli devono essere coerenti con il livello medio (o alto) dei tuoi servizi.

Ora pensa al tuo preventivo e immaginalo come una stimolante brochure che spiega al tuo cliente i vantaggi e la completezza dei tuoi servizi. Poi è chiaro che dovrai pur sempre usare dei prodotti per realizzare l’impianto ma sei appunto tu a realizzarlo, attraverso una serie di tuoi servizi. Metti la luce sulla tua azienda e sui servizi che operi in modo professionale. Questi servizi schematizzali, descrivili e valorizzali. Cioè dagli un valore, il giusto Valore. E saranno per l’appunto i tuoi servizi, cioè i servizi fatti in un modo personalizzato dalla tua azienda. Per questo semplice motivo i tuoi servizi riusciranno ad evitare la trappola dei paragoni, a cui spesse volte è soggetto il prodotto.

È importante ricordare che i tuoi servizi e i tuoi prezzi raccontano di quanto sei capace nel soddisfare i tuoi clienti. E nella soddisfazione c’è anche il rapporto e il dialogo che viene costruito. Siamo esseri umani e abbiamo bisogno di comprendere attraverso un’equilibrata comunicazione, perciò più chiarirai quali sono i vantaggi che porti con i tuoi servizi e più avrai messo la giusta luce sui corretti valori. Inoltre, attraverso il dialogo con il tuo cliente, stai molto attento alle esigenze che esso manifesta.

Fai pure delle domande per comprendere meglio e quando ti sono chiare, in modo completo, le esigenze, allora metti in primo piano i tuoi servizi che vanno a soddisfarle.

Si tratta perciò di presentare i tuoi servizi, quelli strettamente necessari e anche quelli opzionali, cioè quelli che possono essere scelti dal tuo cliente. Questo aiuterà un dialogo che ti permetterà, in modo facile, di argomentare perché tu e la tua azienda siete la soluzione migliore.

Molti preferiscono tenere prezzi bassi perché così possono fare servizi basici, a volte dati dal cliente per “scontati”. Ma poi capita che si trovino in situazioni difficili in cui i clienti comunque esigono servizi più completi, pretendendo pure che il prezzo rimanga sempre basso.

Allora, dato che può succedere questo, conviene concentrarsi sui propri servizi e renderli sempre più attraenti, mettendo tutti i riflettori proprio lì.

Farlo con capacità e determinazione apre a grandi opportunità. Il mercato della riqualificazione richiede competenze e servizi e le occasioni da cogliere sono realmente numerose, si tratta di mettere sempre in evidenza come i propri servizi soddisfino, a pieno, le esigenze dei clienti. 

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SOGGETTI COINVOLTI

Propietario: Marco D’Auria

Installatore: Fabrizio Romagnoli

Soluzioni installate

• 3 unità esterne VRF Mini ECOi, 10 HP, serie LE1

• 10 cassette a 4 vie 90x90 (serie MU2) con tecnologia nanoe™ X integrata generatore Mark 2

• 5 cassette a 4 vie 60x60 (serie MY2)

ARIA PIÙ PULITA E MAGGIORE COMFORT IN PALESTRA

Nella

Lo slittamento generale verso uno stile di vita sempre più sano ha permesso alle palestre di superare il loro status di tempio del benessere, per acquisire via via la funzione di aggregatore sociale: ci passiamo una quantità di tempo sempre maggiore

e non solo per tenerci in forma, ma anche per frequentare e conoscere persone con i nostri stessi interessi. E se il tempo trascorso in palestra aumenta, diventa sempre più importante che questa non si limiti ad offrire ai propri utenti un’attrezzatura adeguata e moderna, ma anche una qualità dell’aria al top, inibendo cattivi odori, inquinanti e batteri, perché respirare bene è la

base per un esercizio fisico corretto. Durante un allenamento in palestra, la respirazione diventa più intensa e la sudorazione aumenta, con la naturale conseguenza che l’aria si arricchisce di particelle di origine organica, peggiorando la percezione olfattiva anche in riferimento all’elevato numero di persone che solitamente frequenta questi locali. L’esigenza degli atleti diventa

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 54 a cura della redazione Case History
palestra Fenix Gym, a Roma, è stato installato un impianto di climatizzazione Panasonic con tecnologia nanoe™ X

quindi quella di respirare un’aria più pulita: ecco perché scegliere un impianto di climatizzazione efficace diventa tanto importante quanto scegliere attrezzature affidabili e sicure.

Ricambio dell’aria

Nel 2022 nel quartiere Garbatella, cuore di Roma, è stata inaugurata la palestra Fenix Gym, la cui mission è insegnare ad amare l’attività sportiva e creare l’esigenza di praticare sport per puro piacere, per il benessere fisico e mentale. La palestra è collocata al piano seminterrato e occupa un’area di 4.000 mq2 in cui sono presenti due piscine, una sala attrezzi e gli spogliatoi.

“In un’epoca in cui la qualità dell’aria indoor è all’ordine del giorno vogliamo assicurare ai nostri clienti un ambiente non solo perfettamente climatizzato ma anche con un buon ricambio d’aria durante l’allenamento. Per questo abbiamo scelto un impianto Panasonic dotato di tecnologia nanoe™ X”, commenta Marco D’Auria, proprietario della Fenix Gym.

La palestra è stata dotata di un impianto VRF di Panasonic, composto da 3 unità esterne Mini ECOi da 10HP (serie LE1), abbinate a 10 cassette a 4 vie 90x90 (serie MU2) e 5 cassette a 4 vie 60x60 (serie MY2).

La scelta decisiva dell’impianto è stata determinata dalla presenza delle unità a cassetta 90x90 serie MU2 dotate di tecnologia: Econavi e nanoe™ X. Queste unità

sono state sviluppate per soddisfare le odierne esigenze dei clienti, come il massimo risparmio energetico, il massimo comfort e una migliore qualità dell’aria interna.

Le unità interne sono dotate di un pannello con tecnologia Econavi, grazie al quale è possibile ottimizzare le operazioni di climatizzazione mediante i sensori di rilevazione di attività umana e di temperatura.

Fiore all’occhiello è il dispositivo integrato nanoe™ X Mark 2, per una migliore qualità dell’aria interna. Il Generatore nanoe™ X Mark 2 è in grado di produrre 9.600 miliardi di radicali ossidrilici (noti anche come radicali OH) al secondo, 20 volte di più rispetto al modello base nanoe™. Abbondantemente presenti in natura, i radicali ossidrilici hanno la capacità di inibire cinque tipi di inquinanti (tra cui muffe, allergeni e pollini), deodorizzano l’ambiente e idratano pelle e capelli.  La tecnologia nanoe™ X può portare questi incredibili benefici all’interno degli spazi interni, detergendo anche le superfici (ad esempio attrezzi, porte e maniglie) e i tessuti, migliorando di conseguenza l’ambiente circostante rendendolo più pulito e gradevole.

Il generatore nanoe™ X non richiede alcuna forma di manutenzione o filtri specifici e può lavorare indipendentemente dalle normali funzioni di riscaldamento e raffrescamento.

Sistemi di controllo

La gestione dell’impianto avviene attraverso un dispositivo di controllo centralizzato intel-

ligente con touch screen (codice CZ-256ESMC3) che consente di programmare quando riscaldare e raffrescare gli ambienti a seconda delle giornate e degli orari di apertura della palestra, a beneficio del benessere dei clienti e dello stesso risparmio energetico.

È possibile, inoltre, verificare in tempo reale lo stato operativo di tutte le unità interne ed esterne e selezionare le unità interne sulle quali intervenire per variare le impostazioni. Altro vantaggio importante è il controllo a distanza: attraverso il terminale LAN, l’impianto può essere collegato in rete, consentendo di gestire e monitorare anche da remoto l’unità semplicemente utilizzando un PC.

“Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell’impianto di climatizzazione con tecnologia nanoe™ X installato: i nostri clienti riportano feedback positivi in merito a igiene, pulizia e qualità dell’aria. Agendo sugli odori e sulle sostanze inquinanti, nanoe™ X contribuisce a migliorare la performance sportiva dei nostri iscritti e, allo stesso tempo, garantisce un ambiente più confortevole e più pulito ai dipendenti. Il nostro desiderio è quello di espanderci con nuove aperture, nelle quali vorremmo installare la stessa tipologia impiantistica”, commenta Marco D’Auria, proprietario della Fenix Gym.

“Collocata al piano seminterrato, la Fenix Gym occupa un’area di 4.000 mq ed è costituita da uno spazio centrale dedicato agli attrezzi, due piscine e gli spogliatoi. Date queste caratteristiche, abbiamo pensato a un sistema che potesse essere altamente efficiente nel rendere migliore ogni ambiente: un risultato raggiunto grazie alla tecnologia nanoe™ X che garantisce un’aria più pulita e di qualità, elemento a cui gli sportivi prestano sempre più attenzione.”, afferma l’installatore Fabrizio Romagnoli. 

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 55

CON LA “SETTIMANA DELLA FORMAZIONE” IVAR HA INAUGURATO LA NUOVA ACADEMY

In occasione dell’inaugurazione della nuova struttura che ospita il centro di formazione IVAR ACADEMY, è stata organizzata una settimana dedicata alla formazione, dal 9 al 12 maggio,durante la quale si sono susseguiti una serie di incontri e approfondimenti tecnici.

Primo ospite ad aprire la settimana, Laurent Socal (Presidente ANTA), che ha presentato il libro realizzato in collaborazione con IVAR dal titolo “Il commissioning e la norma EN 14336 sull’installazione degli impianti di riscaldamento”. A seguire, si è tenuta una panoramica sui protocolli di green building LEED e BREEAM. La docente del Politecnico Laura Pighi ha portato l’esperienza IVAR e approfondito la matrice di contribuzione dei prodotti. Un altro momento for -

mativo ha visto sul palco Edilclima, con il corso “Il flusso di lavoro del professionista, dal BIM al dimensionamento degli impianti”, a cura di Gabriele Luotti e Beatrice Soldi di Edilclima.

Infine, Roberto Zecchini, responsabile area tecnica-normativa presso Teknologica, ha trattato il tema degli impianti sanitari, toccando gli argomenti trattati nel libro scritto per IVAR dal titolo “Impianti sanitari. Una panoramica completa”.

La giornata del venerdì si è conclusa invece con la visita da parte delle scuole: tre istituti tecnici del territorio per un totale di oltre 130 studenti ospitati. Ciò per rinnovare il valore del rapporto tra IVAR e il mondo della scuola.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 56 Dal mercato News
Presentazione del libro dell’Ing. Zecchin

GRUPPO BDR THERMEA ACQUISISCE

Il Gruppo BDR Thermea, leader mondiale nella produzione di soluzioni intelligenti per la climatizzazione, ha acquisito la maggioranza della società Eurevia, ampliando così il proprio portafoglio di soluzioni per la transizione energetica per le nuove costruzioni. Eurevia è un’azienda francese leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi di riscaldamento e raffrescamento canalizzati per edifici residenziali e nuove costruzioni commerciali, nonché per navi da crociera. Queste soluzioni interconnesse forniscono riscaldamento, raffrescamento e filtrazione dell’aria attraverso sistemi canalizzati che consentono agli utenti di controllare la temperatura e la qualità dell’aria interna in ogni zona. La gamma di prodotti

che offre Eurevia comprende le unità di trattamento dell’aria, i diffusori e controlli intelligenti che, se integrati con una pompa di calore, consentono di ottenere la massima efficienza, garantendo al tempo stesso un flusso d’aria silenzioso e confortevole. Le unità di trattamento dell’aria sono tra i metodi più efficienti dal punto di vista energetico per fornire riscaldamento, raffrescamento e filtrazione dell’aria con suddivisione in zone. L’azienda francese conta un organico di 40 dipendenti, ha sede centrale a La Ciotat e attualmente vende le sue soluzioni in Francia, Belgio e Svizzera. Eurevia continuerà a operare con il proprio nome, come filiale della consociata BDR Thermea France.

VIESSMANN E FONDAZIONE L’ALBERO DELLA VITA PER LE GENERAZIONI FUTURE

Per contrastare la povertà educativa, Fondazione L’Albero della Vita dal 2014 promuove nelle città di Milano, Palermo, Napoli, Catanzaro, Perugia e Genova il progetto nazionale “Varcare la Soglia”, fondato e costruito con una metodologia multidimensionale di contrasto alla povertà che prevede una presa in carico dell’intero nucleo familiare, coinvolgendolo in un percorso di reinserimento sociale, economico e relazionale. Viessmann Italia, filiale del Gruppo multinazionale leader nella produzione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione, ha deciso di contribuire a sostenere tale programma e di dare il proprio contributo, insieme a L’Albero della Vita, nella lotta contro la povertà educativa. La mission del Gruppo Viessmann è creare gli spazi abitativi per le generazioni di domani. Il futuro che l’azienda sta contribuendo a plasmare è basato sulla sostenibilità, libero dalle fonti fossili e con edifici a zero emissioni per un ambiente di vita migliore per tutti. Anche per Viessmann, quindi, come per Fondazione L’Albero della Vita, la capacità di immaginare un futuro diverso è una leva potente di cambiamento e miglioramento. Per questa sintonia di visione, l’azienda ha scelto di sostenere l’iniziativa sociale ed educativa della Fondazione e di investire in esperienze che, per molti ragazzi, possono rappresentare una svolta, aiutandoli a scoprire il proprio potenziale e quindi il diritto ad aspirare a progetti di vita più ambiziosi e a un futuro migliore.

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LA QUOTA DI MAGGIORANZA DI EUREVIA

INSTALLA TOSHIBA E VOLA A NEW YORK!

Toshiba Italia Multiclima presenta il nuovo concorso a premi ‘’Toshiba Green & Win’’ dedicato agli installatori di impianti di climatizzazione e pompe di calore.Partecipare al concorso è semplice e permette a chi acquista e installa i climatizzatori Toshiba della Linea Residenziale, Light Commercial e Pompe di calore Estìa, di concorrere alla vincita di un favoloso viaggio all inclusive a New York! Sulla piattaforma digitale dedicata https://www.promo.toshibaclima.it gli installatori destinatari del concorso dovranno creare un proprio account e registrare i modelli FGas installati nei mesi di maggio, luglio, settembre e novembre 2023. Ad ogni modello registrato corrisponderà un punteggio e, al termine di ciascuno dei 4 mesi sopra indicati verrà elaborata una speciale classifica, con assegnazione dell’ambito viaggio a New York ai primi 6 installatori classificati. Non solo, a chi si registrerà e inserirà il primo FGas nel periodo compreso tra l’1 maggio e il 31 dicembre 2023, Toshiba regalerà una bellissima felpa.

PANASONIC, AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE SULLA SOSTENIBILITÀ DEGLI EDIFICI

Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning organizza un programma di formazione rivolto ai progettisti termotecnici sul tema della sostenibilità degli edifici e della decarbonizzazione. Attraverso questi incontri, Panasonic si pone l’obiettivo di rafforzare la collaborazione con i propri partner sul territorio, accrescendo e perfezionando le conoscenze necessarie a un continuo aggiornamento sul contesto attuale, impegnandosi al contempo in progetti che contribuiscano alla decarbonizzazione della società. Suddiviso in dodici appuntamenti su tutta Italia e calendarizzati tra aprile e novembre 2023 nelle città di Treviso, Verona, Brescia, Milano, Torino, Parma, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Palermo, il corso verterà quindi sulla progettazione sostenibile degli edifici – sia di nuova costruzione che ristrutturati – trattata da diversi punti di vista: impiantistica, energetica e tecnologica. Attraverso spiegazioni teoriche e dimostrazioni pratiche, verranno presentati gli accorgimenti impiantistici e le soluzioni più all’avanguardia sia in ambito residenziale che commerciale.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 58
Dal mercato News

CAREL: IL PRIMO TRIMESTRE 2023 È POSITIVO

Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2023. I ricavi consolidati ammontano a Euro 161,0 milioni, in crescita del 24,8%.

Financial highlights

• Ricavi consolidati pari a Euro 161,0 milioni, +24,8% rispetto ai primi tre mesi del 2022 (l’impatto dei cambi valutari è stato non materiale). A parità di perimetro la crescita sarebbe stata del 11,3%.

• EBITDA consolidato pari a Euro 33,4 milioni (inclusi Euro 2,0 milioni derivanti dal cambio di perimetro legato a diverse acquisizioni), in aumento del 22,8% rispetto ai primi tre mesi del 2022.

• Risultato netto consolidato pari a Euro 18,5 milioni, +13,2% rispetto al risultato netto registrato nei primi tre mesi del 2022.

• Posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a Euro 100,5 milioni.

DAIKIN EMURA ELETTO CLIMATIZZATORE DELL’ANNO 2023

Innovazione, sostenibilità ed efficienza: anche per il 2023 i consumatori hanno premiato i prodotti e servizi migliori, confermando l’importanza di questi driver durante la propria fase d’acquisto. In seguito al successo del 2022, con il riconoscimento ottenuto per il purificatore d’aria, Daikin riceve di nuovo il premio, questa volta per la categoria climatizzatori: grazie al giudizio dei 12.000 intervistati, Daikin Emura è stato eletto prodotto dell’anno, riconosciuto per design unico, massima efficienza energetica ed esperienza d’uso d’avanguardia. Il campione intervistato riconosce in Daikin un prodotto d’eccellenza: il 93% del panel dichiara di aver provato Daikin Emura e di essere molto soddisfatto, il 76% lo ha indicato tra tutti i climatizzatori come quello più interessante e innovativo. Gli utenti sono molto attenti ai consumi dei climatizzatori: il 47% di loro sostiene che performance eccellenti e consumi energetici ridotti sono sinonimo di innovazione di prodotto, segue poi l’interesse per i temi legati a silenziosità (24%) e benessere ambientale (26%). Il climatizzatore Daikin Emura incontra queste esigenze dei consumatori: numerosi sono i motivi di soddisfazione, la silenziosità e il senso di rassicurazione che genera nel consumatore sapere che questa tecnologia è firmata da Daikin (28%) sono tra i primi fattori di successo del prodotto. Anche il tema dell’efficienza energetica identifica chiaramente il prodotto: i consumatori percepiscono che Daikin Emura coniuga performance elevate con consumi ridotti, senza rinunciare ad un design unico e ricercato.

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 59

ANICA: PROMUOVERE SEMPRE PIÙ LE RINNOVABILI

Si è svolta a Prevalle, lo scorso 25 maggio, presso la Sede IVAR S.p.A. la riunione annuale dei Soci ANICA (Associazione Nazionale Industrie Caldaie in Acciaio), che racchiude al suo interno alcune tra le eccellenze italiane nel campo del riscaldamento professionale: un gruppo di Aziende multitecnologia che spaziano dalle soluzioni a condensazione e bruciatori, fino alle pompe di calore, il solare termico e fotovoltaico, la gestione dei fluidi, i camini di evacuazione fumi, la qualità dell’acqua, controllo dei fluidi ed un’ampia gamma di soluzioni ad alta efficienza energetica per il settore della climatizzazione a ciclo annuale per le applicazioni: residenziali, commerciali ed industriali. Durante la riunione, tenutasi presso il nuovissimo e modernissimo centro di formazione di IVAR S.p.A. a Prevalle (Brescia) “IVAR Accademy” all’interno dell’innovativa struttura “The Workshop”, che ha ospitato la riunione dei soci 2023, il Presidente il Dott. David Herzog ha avuto modo di fare il punto della situazione sulla necessità sempre più importante di continuare a coniugare, a livello associativo, le tematiche del riscaldamento professionale a quelle delle energie rinnovabili termiche ed elettriche, quale via privilegiata per una transizione energetica sostenibile e realistica in tutti i campi, facendo leva su:

• impiantistica d’eccellenza per un rinnovo del parco impianti esistente, in buona parte obsoleto, con soluzioni che consentano sostanziale miglioramento energetico, ecologico e nel costo di conduzione;

• formazione della filiera tecnica professionale;

• comunicazione dei vantaggi derivanti dalla digitalizzazione

del pacchetto d’offerta prodotti, sistemi e servizi con il loro potenziale per una continua ottimizzazione del risparmio energetico.

Il nuovo Segretario Generale

Il Presidente, Dott. David Herzog ha anche avuto modo di presentare il nuovo Segretario Generale dell’Associazione: Jacques Gandini, titolare di società di consulenza specialistica di Direzione nel campo delle energie rinnovabili termiche ed elettriche con alle spalle oltre 25 anni di esperienza come Manager e Dirigente in prestigiose aziende multinazionali leader nel settore delle energie rinnovabili, riscaldamento e climatizzazione a livello Europeo, oltre che membro di alcune commissioni tecniche a livello Nazionale (CTI - Milano) ed internazionale (CEN - Bruxelles).

In tale occasione Jacques Gandini, nuovo Segretario Generale di ANICA, ha avuto modo di illustrare le linee di sviluppo discusse nel primo quadrimestre 2023 con i Soci, dove il ruolo dell’associazione sarà quello di favorire un supporto fortissimo alle rinnovabili elettriche e termiche nel mondo del riscaldamento, favorendo così il massimo impiego di fonti di energia rinnovabile, ma garantendo al contempo il servizio vitale in tutti quei settori “mission critical” (come ad esempio: ospedali, industria alimentare, farmaceutico, ecc.) dove il ruolo dei generatori a combustione, ad altissimo livello di efficienza energetica e basse emissioni, per molti anni affiancherà le rinnovabili termiche ed elettriche direttamente e/o con sistemi ibridi di ultima generazione.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 60 Dal mercato News

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BI GAGLIANICO S.I.R.A. S.r.l.

CN MADONNA DELL’OLMO IDROTERM S.r.l.

TO CALUSO Società Italo Francese S.r.l.

TO CHIERI AQUATERM PST S.r.l.

Via Turcotti, 6/8 Z.I. - 15033 - Tel. 0142 77225

Via Matteotti, 66/68 - 13894 - Tel. 015 541653

Via Canonico F. V. Rossi, 15 - 12100 - Tel. 0171 410500

Via Marconi, 107 - 10014 - Tel. 011 9832384

Strada Fontaneto, 40-42 - 10023 - Tel. 011 9422006

TO SETTIMO TORINESE ASTON S.p.A. Strada Cebrosa, 102 - 10036 - Tel. 011 8022020

TO CIRIE’ B.P. TERMOSANITARI S.r.l.

Via Taneschie, 14 - 10073 - Tel. 011 9208975

TO IVREA F.I.R. di BARCAROLO MARIO S.r.l. Via Grande, 5 - 10125 - Tel. 0125 615538 - 0125 617490

TO TORINO UGROTE S.p.A.

Via Giacomo Medici, 112 - 10145 - Tel. 011 740976 - 011 7711727

TO TORINO SIRT S.r.l. C.so Verona, 7 - 10152 - Tel. 011 2489914

VALLE D’AOSTA

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GE RAPALLO AFIG G. CLERICI S.p.A. Via Laggiaro, 32 - 16035 - Tel. 0185 234832

GE CHIAVARI S.I.R.E.A. di REPETTO A. & C. S.r.l.

GE GENOVA FRATELLI VILLA S.r.l.

GE GENOVA D’AMORE & LUNARDI S.p.A.

GE GENOVA PATTONO S.r.l.

GE GENOVA - PEGLI FABBRICAZIONI IDRAULICHE S.p.A.

IM SANREMO BIESSE DI CORRADINI S.r.l.

SV ALBENGA IRIS IDROTERM S.r.l.

SV CISANO SUL NEVA ANDREETTO S.r.l.

LOMBARDIA

BG ALBINO EREDI PIANTONI S.r.l.

BG PRESEZZO SORELLE CHIESA di Mazzoleni S.p.A.

BG ROGNO FARDELLI ERNESTO & C. s.a.s.

BS BORGOSATOLLO GRUPPO A.D. S.p.A.

BS BRESCIA AFIS G. CLERICI S.p.A.

BS COLOGNE ACQUATICA S.p.A.

BS DESENZANO DEL GARDA VISCONTI CARLO e GIUSEPPE & C. s.n.c.

BS RONCADELLE IDROTERMICA FARINA S.r.l.

LC CALCO PRESSIANI S.r.l.

Via G. Bontà, 95 - 16043 - Tel. 0185 310231

Via Barabino, 15 R - 16129 - Tel. 010 592095

Passo Ponte Carrega, 48 R - 16141 - Tel. 010 8355474

Via Filippo Casoni, 46 R - 16143 - Tel. 010 511741

Via Multedo Di Pegli, 4 - 16155 - Tel. 010 61731

Via Armea, 148 - 18038 - Tel. 0184 514092

Regione Bagnoli, 40a/1 - 17031 - Tel. 0182 555898

Via Benessea, 15 - 17035 - Tel. 0182 2595014

Via Sotto Provinciale, 1/4 - 24021 - Tel. 035 773405

Via Sarma, 12 - 24030 - Tel. 035 617068

Via Rondinera, 49/A - 24060 - Tel. 035 977122

Via Molino Vecchio, 165 - 25010 - Tel. 030 2501375

Via Industriale, 28 - 25126 - Tel. 030 315461

Via Rodi, 1 C/D - 25033 - Tel. 030 7156161

“Via Adige, 22 - 25015 - Tel. 030 9991100 - 030 9991101

Via Mandolossa, 59/63 - 25030 - 030-3732350

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Via Gandhi, 5 - 26817 - 0371-476216

Via Monfalcone, 15 - 20092 - Tel. 02 6184118

Via G. Pellizza da Volpedo, 8 - 20149 - Tel. 02 43990459

Corso San Gottardo, 15 - 20136 - Tel. 02 58101357

Via Vincenzo Toffetti, 31 - 20139 - Tel. 02 573731

MI MILANO SO.CO.MA.S. Società Commerciale Materiali Sanitari S.p.A. Via G. Ripamonti, 402 - 20141 - Tel. 02 55213447

MN PORTO MANTOVANO IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini)

MB BELLUSCO COLOMBO IDRO S.p.A.

MB CESANO MADERNO COMFORT FORNITURE S.r.l.

VA BUSTO ARSIZIO ABBATTISTA S.p.A.

VA CASSANO MAGNAGO HYDRA S.r.l.

VA GALLARATE RAMPONI BIAGIO s.a.s. di Ramponi Luigi & C.

VENETO

PD MONTEGROTTO TERME HYDROSS TICO S.r.l.

TV FONTANELLE CLIMASERVICE S.p.A.

TV VEDELAGO NEST GROUP RETE

TV VEDELAGO COMMERCIALE SILE S.r.l.

Via Bachelet, 65 - 46047 - Tel. 0376 1897080

Via Adda, 50 - 20882 - Tel. 039 6021174

Via Po, 14 - 20811 - Tel. 0362 501197

Via Ciro Menotti, 1 - 21052 - Tel. 0331 338111

Via Bonicalza, 44 - 21012 - Tel. 347 2458092

Via Carlo Cattaneo, 16 - 21013 - Tel. 0331 795690

Viale Dell’artigianato Vic II N. 2 - 35036 - 049 795833

Via Roma, 152 - 31043 - Tel. 0422 809306

Via del Lavoro, 19 - 31050 - Tel. 0423 401991

Via Marconi, 104 - 31050 - Tel. 0423 401410

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 62

VE CHIOGGIA ZAMBONIN S.r.l.

VE JESOLO CATTO S.r.l.

VE PORTOGRUARO NOSELLA DANTE S.p.A.

VE SPINEA S.F.I.T.I. S.p.A.

VI BASSANO DEL GRAPPA E.T.V. MORELLO S.p.A.

VI NOVENTA VICENTINA GREGOLO S.r.l.

VI SCHIO MIAZZON S.r.l.

VI SCHIO ABC SOLUTIONS S.r.l.

VR CASELLE DI SOMMACAMPAGNA SVAI S.r.l.

VR NOGARA T.F.R. CLIMA PLUS S.r.l.

FRIULI-VENEZIA GIULIA

UD TAVAGNACCO TERMONOVA S.p.A. (Gruppo Comini)

TRENTINO-ALTO ADIGE

BZ BOLZANO BAUTECHNIK S.r.l.

BZ MARLENGO TORGGLER COMMERZ AG S.p.A.

BZ ORA SANITAER HEINZE S.r.l.

BZ SAN LORENZO DI SEBATO E. INNERHOFER S.p.A.

EMILIA-ROMAGNA

BO ALTEDO DELFINO Soc. Coop.

BO BOLOGNA COMMERCIALE S.A.C.I.R. S.r.l.

BO BOLOGNA F.P. S.p.A.

BO CALDERARA DI RENO MIRA S.r.l.

FC FORLI’ IDRO ZETA S.r.l.

Via P.E. Venturini, 139 - 30015 - Tel. 041 491400

Via Pierluigi Nervi, 18/20 - 30016 - Tel. 348 3612584

Via Pordenone “a”, 13 - 30026 - Tel. 0421 281511

Via Del Commercio, 22 - 30038 - Tel. 041 990255

Viale A. Moro, 80 - 36061 - Tel. 0424 568334

Via del Progresso, 15 - 36025 - Tel. 0444 787864

Via Emilia Romagna, 12 - 36015 - Tel. 0445 575075

Via Emilia Romagna, 12 - 36015 - 0445 575075

Via Dell’ Artigianato, 58 - 37066 - Tel. 045 8293294

Via Ecce Homo, 12 - 37054 - Tel. 044-2510541

Via Alpe Adria, 6 - 33010 - Tel. 0432 1437290

Via E. Fermi, 22 - 39100 - Tel. 0471 926111

Via Prati Nuovi, 9 - 39020 - Tel. 0473 282500

Via Lahn, 1 A/B - 39040 - Tel. 0471 097000

Via Brunico, 14/B - 39030 - Tel. 0474 470000

Via Del Lavoro, 25/A - 40051 - Tel. 051 6601280

Via Dei Lapidari, 17 - 40129 - Tel. 335 8089675

Via Caduti E Dispersi In Guerra, 3 - 40139 - Tel. 051 454261

Via Turrini, 1 - 40012 - Tel. 051 727329

Via Golfarelli, 64/66 - 47122 - Tel. 0543 802711

FC FORLI’ VISANI IDROSANITARI RISCALDAMENTO S.r.l. Via Balzella, 81/B - 47122 - Tel. 0543 796651

MO CARPI NUOVA SIRT S.r.l. Via Liguria, 47 - 41012 - Tel. 059 645900

MO MIRANDOLA IDROMARKET S.r.l. Via Statale Sud, 58 - 41037 - Tel. 0535 610490

MO VIGNOLA IDROSANITAS di Luccarini Gino S.r.l.

Via C. Battisti 3 - 41058 - Tel. 059 772128

RE CORREGGIO CARBONI S.p.A. Via Mandrio 1/B-3/A - 42015 - Tel. 0522 633211

PC PIACENZA SPAZIO S.p.A. Via Mentovati, 24 - 29122 - Tel. 0523 576311

RE REGGIO EMILIA BERTANI S.p.A.

TOSCANA

Via Daniele Da Torricella, 40 - 42122 - Tel. 0522 355511

FI FIRENZE TERMOMARKET S.r.l. Via Grosseto, 27 - 50142 - Tel. 055 7322214

FI SESTO FIORENTINO CHIESSI & FEDI S.p.A. Via Prov.le Lucchese ang. Via Torta - Loc. Osmannoro - 50019 - Tel. 335 7154020

GR GROSSETO SANSIRO S.r.l. Via Smeraldo 31/33 - 58100 - Tel. 0564 451228

LI LIVORNO CLIMAX S.r.l.

LU ALTOPASCIO C.L.L.A.T. S.p.A.

LU GUAMO-CAPANNORI IDROTIRRENA COMMERCIALE S.r.l.

LU MARINA DI PIETRASANTA SANITERMO S.r.l.

LU VIAREGGIO IDRO-CENTRO-BLOP S.r.l.

Via Fabio Filzi, 31 - 57122 - Tel. 0586 422284

Via Mammianese - Localita Fonte 18 - 55011 - Tel. 0583 244400

Via Di Vorno, 4 - 55060 - Tel. 0583 932450

Via Aurelia Sud Km. 363,900 - 55045 - Tel. 0584 23388

Via Aurelia Nord, 87/A - 55049 - Tel. 0584-45909

MS MONTIGNOSO DELLA ZOPPA TERMOSANITARI di Tani Luca Viale Marina, 122 - 54038 - Tel. 0585 349410

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PO PRATO FIP S.r.l.

PO PRATO TERMOPRATO S.r.l. (Gruppo Comini)

UMBRIA

PG COLLESTRADA TICCHIONI S.r.l.

PG PERUGIA BECCHETTI S.p.A.

TR TERNI CO.M.I.T.E. S.r.l.

MARCHE

AN CAMERANO IMETER S.r.l. (Gruppo Comini)

AP SAN BENEDETTO DEL TRONTO LAFENICE S.r.l.

LAZIO

LT FORMIA F.LLI ZANGRILLO S.r.l.

RM GUIDONIA MONTECELIO NIGRELLI E NIGRELLI S.r.l.

RM ROMA COICO + 3 s.n.c.

RM ROMA IDROSIEL S.r.l.

Via Don Sturzo Z.I. La Bianca - 56025 - Tel. 0587 483150

Via Mantova, 38/40 - 59100 - Tel. 0574 69931

Via Filippo Strozzi, 46 - 59100 - Tel. 0574 61081

Via Della Valtiera, 81 - 06135 - Tel. 335 7359586

Via Della Gomma, 13 - Z.I. Balanzano - 06135 - Tel. 075 583471

Via Vanzetti, 49 - 05100 - Tel. 0744 413249

Via Aspio Terme, 193 - 60021 - Tel. 335 6623811

Via Liberazione, 152 - 63074 - Tel. 320 4048364

Via Alcide De Gasperi, 101 - 04023 - Tel. 0771 7909309

Via Palombarese, 83 - 00012 - Tel. 0774 366001

Via Trionfale, 9252-54-56-58 - 00135 - Tel. 06 3382306

Via Michele di Lando, 81 - 00162 - Tel. 348 4529616

N. 3 - MAGGIO/GIUGNO 2023 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 63

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Via Enrico Mattei, 19 - 73055 - Tel. 0833 553726

Via Matino, 22 - 73057 - Tel. 0833-1623989

Via Mottola Km 2,200 Z.I. - 74015 - Tel. 080 4855122

Via Pio X I I, 35/37 - 74100 - Tel. 099 7361115

Via Appia C.Da Baronia - 74027 - Tel. 099-5900149

Via Della Chimica 3-5-6 - 85100 - Tel. 0971 57101

Via Pasteur, 42 - Zona Pip - 85024 - Tel. 0972-83045

CS CORIGLIANO ROSSANO MIELE M.A.S. S.r.l. Contrada Villaggio Frassa, Snc - 87064 - Tel. 0983 854898

CS RENDE VE.BAR S.r.l.

Via F.E. Chini, Zona Industriale C.Da Lecco - 87036 - Tel. 0984 401173

CS SAN NICOLA ARCELLA FRATELLI MELE S.r.l. Loc. Profondiero Snc - 87020 - Tel. 0985 3117

CZ LAMEZIA TERME RAFFAELE S.p.A.

Via C. Colombo, 24 - 88046 - Tel. 0968 752200

CZ LAMEZIA TERME TE.CA. TERMICA CARONTE S.r.l. Via Delle Terme, 150 - 88046 - Tel. 0968 436516

RC GIOIA TAURO MONDIAL CALABRA s.n.c. di Zappia Sebastiano & C. Via S.S. 111 N° 398/400 - 88013 - Tel. 0966 500362

RC SIDERNO ROMEO LUIGI s.a.s. Via Dei Colli 112 - 89048 - Tel. 0964 380016

VV VIBO VALENTIA COLACCHIO FILIPPO S.r.l. Strada Statale 18, Km. 442 - 89900 - Tel.

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