Installatore Professionale n. 3 maggio/giugno 2025

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Installatore

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n. 3 maggio/giugno 2025 www.installatoreprofessionale.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Lorenzo Epis | Consulente Tecnico

Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it

Collaboratori | Stefano Balzarotti, Christian Elia, Lorenzo Epis, Erika Seghetti, Giacomo Mellera, Maruska Scotuzzi

Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086

Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’Editore, fiere, manifestazioni)

Arretrati: 2,60 €

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni Stampa: Optima srl Società Benefit via Paullo, 13 - 20135 Milano

Installatore

PROFESSIONALE

Un piano formativo per affrontare la transizione energetica

EDITORIALE

4 Impiantistica e comfort ambientale

È fondamentale la valorizzazione del ruolo dell’installatore come figura chiave di questa evoluzione del comfort abitativo

Di Lorenzo Epis

MERCATO

30 L’Italia si conferma big dell’impiantistica in Europa

FORMAZIONE

42 Un piano formativo per affrontare al meglio la transizione energetica

Lo sviluppo di nuove tecnologie presuppone la formazione tecniconormativa degli operatori del settore, affinché possano essere di reale supporto ai consumatori. Ne abbiamo parlato con Claudio Cairone, Training Manager della Divisione Home Comfort di Robert Bosch

S.p.A.

A cura di EteamPro

STRATEGIE DI MARKETING

Editore Quine Srl

Sede legale Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

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Testata associata

Resilienza, committenze pubbliche, competenza e formazione: gli elementi in sintesi a supporto del mercato italiano che emergono dall’11° Rapporto CRESME sul Mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 20252027

A cura della redazione

NORMATIVA

34 La nuova UNI 11976: uno strumento per la valutazione della Qualità dell’Aria Interna

Applicare questa norma significa non solo rispettare regole e parametri ma soprattutto investire nel benessere e nella salute delle persone

Di Giacomo Mellera

SPECIALE HPT

38 Pompe di calore a gas e apparecchi ibridi per la decarbonizzazione

Il convegno di Assotermica si è tenuto durante la prima edizione di Heat Pump Technologies

Di Laura Raciti

48 Il marketing? È facile se sai come farlo!

Questa è certamente l’epoca del Marketing e di come questo approccio sia vincente per guidare il proprio business

A cura di Christian Elia

6 ATTUALITÀ E PRODOTTI

50 NOTIZIE DAL MERCATO

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Rubriche

IMPIANTISTICA E COMFORT AMBIENTALE

È fondamentale la valorizzazione del ruolo dell’installatore come figura chiave di questa evoluzione del comfort abitativo

Il comfort ambientale è l’insieme di condizioni che rendono una casa o un ambiente piacevole, sano e funzionale per chi ci vive o ci trascorre del tempo, ma proviamo ad approfondirne le dinamiche, gli effetti sulle persone e perché la progettazione, l’installazione e la manutenzione impiantistica lo possono fortemente condizionare.

Nel nostro settore, il concetto di comfort ambientale ha subito una trasformazione radicale nel tempo. Inizialmente, “comfort” significava semplicemente la possibilità di riscaldare gli ambienti. Con il progresso tecnologico e l’evoluzione delle esigenze abitative, il termine ha incluso la capacità di raffrescare gli spazi, controllare l’umidità e la ventilazione, fino a garantire la qualità dell’aria e dell’acqua. Tutti questi aspetti contribuiscono alla salubrità degli ambienti garantendo una miglior qualità della vita, influenzando la salute, la produttività e il benessere psicofisico delle persone.

Gli impianti tecnologici, la loro integrazione e interazione oggi possono garantire standard di comfort ambientale elevati, permettendo agli installatori nuovi argomenti per promuovere soluzioni impiantistiche in grado di amplificare questi concetti.

Norme tecniche e direttive regolamentano queste attività, identificando ruoli, qualifiche professionali e competenze, ed in taluni casi prevedono responsabilità amministrative civili e penali per chi non garantisce uno standard minimo di comfort ambientale, mettendo in discussione la salute e la sicurezza delle persone.

Attualmente l’evoluzione tecnologica in questo settore ha fatto passi da gigante rendendo disponibili tecnologie e sistemi impensabili solamente cinque anni fa, soluzioni semplici o complesse che possono essere adattate a specifiche esigenze, garantendo di misurare dettagliatamente i fenomeni e porre tutti i rimedi necessari a concretizzare elevati livelli di comfort ambientale in grado soprattutto di tutelare la salute umana.

Certamente la domotica garan-

tirà funzionalità e performance, e le ultime e sofisticate tecnologie un monitoraggio puntuale e continuo in grado di argomentare attività e iniziative. L’installatore quindi coadiuvato da professionisti sarà in grado di proporre un nuovo modello di riqualificazione, innovativo e completo che abbraccia certamente l’efficienza energetica, ma coinvolge altri obiettivi strategici e di enorme valore. Naturalmente per svolgere questi compiti è necessario evolvere le proprie competenze, ma anche in questo caso avendo chiaro il termine aggiornato di competenza che può essere intesa come la capacità di eseguire un compito e di risolvere problemi, con conoscenze intrinseche, oppure utilizzando elementi cognitivi e aspetti personali che includono formazione, conoscenza e attitudine. In quest’ottica, ancora una volta, risulta evidente la valorizzazione del ruolo dell’installatore come figura chiave di questa evoluzione del comfort abitativo.

Allora forza, i prossimi orizzonti professionali sono densi di opportunità e soddisfazioni professionali e personali. 

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VALVOLE E RUBINETTI: IL COMPARTO CHIUDE IL 2024 IN CRESCITA

Il settore delle valvole e rubinetti, rappresentato in Anima Confindustria dall’associazione Avr, chiude il 2024 con il segno “più”. Secondo il preconsuntivo dell’Ufficio studi di Anima, il comparto si attesta su un fatturato di 9,55 miliardi di euro nel 2024, registrando un incremento del +1,8% rispetto all’anno precedente. Tale crescita è sostenuta da un export in espansione, che raggiunge i 6,05 miliardi di euro, pari a un aumento del +1,7% sul 2023. In crescita le esportazioni verso i paesi del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che registrano incrementi anche superiori al +50% rispetto all’anno precedente.

Comparto d’eccellenza e impegno per la sostenibilità

Sandro Bonomi, presidente di Avr, esprime soddisfazione per l’andamento positivo del settore, sottolineando come le aziende italiane abbiano dimostrato di essere un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. «Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti – afferma Bonomi – il nostro comparto ha saputo adattarsi alle sfide dell’efficientamento energetico e del risparmio idrico, continuando a crescere e contribuendo così a un futuro più sostenibile. Per le aziende del nostro comparto, come per molte imprese dell’industria manifatturiera in generale, rimane però il problema di reperire personale giovane o qualificato, diventando sempre più difficile sostituire le figure in età di pensionamento».

Export tra opportunità e incertezze geopolitiche

Con circa il 70% dei prodotti destinati all’export, le aziende italiane del comparto si trovano, inoltre, a dover affrontare alcune insidie nei mercati internazionali. Le preoccupazioni derivanti dai dazi imposti dall’amministrazione Trump e dalle limitazioni introdotte dal sedicesimo pacchetto di sanzioni sul mercato russo pongono interrogativi significativi sul futuro prossimo del comparto. «Se, da un lato – commenta Sandro Bonomi – bisognerà cercare di mantenere il flusso di export verso gli Usa al livello degli ultimi anni, allo stesso tempo sarà fondamentale favorire l’adozione di politiche industriali europee orientate ad attrarre investimenti intra-Ue. Non dimentichiamo l’impatto positivo che potrebbe avere sulle nostre aziende l’attuazione del trattato Mercosur-Ue».

Politiche chiare per tutelare la competitività europea «Ora più che mai – prosegue Bonomi – è fondamentale che il nostro governo e le istituzioni europee lavorino insieme per tutelare le nostre imprese e garantire la competitività del settore. In occasione dell’Assemblea Generale Ceir, associazione europea dei produttori di valvole e rubinetti, abbiamo incontrato a Bruxelles i nostri europarlamentari attivi nelle commissioni più vicine al nostro settore (Industria, Ambiente, Trade) per discutere del presente e del futuro del nostro comparto. Solo attraverso politiche chiare che mirino a ripristinare un equilibrio fra la produzione italiana - che tiene conto delle esigenze ESG, lavoro etico, investimenti per il risparmio energeticorispetto a prodotti Far East, che ricevono sovvenzioni governative, non forniscono garanzie al consumatore e addirittura sono esentate dal rispettare alcune regole europee, potremo continuare a crescere e a consolidare la nostra posizione di leader nel panorama internazionale. Il settore delle valvole e rubinetti, grazie alla sua capacità di innovazione e alla solidità delle sue aziende, rimane un pilastro dell’industria meccanica italiana, pronto a cogliere nuove opportunità e affrontare le sfide future».

ENERGIA, PREZZI ANCORA ALTI NONOSTANTE IL CALO

Nell’attuale panorama macroeconomico l’energia rappresenta un asset strategico. E lo è ancora di più per quelle industrie caratterizzate da elevati consumi all’interno dei propri processi produttivi.

Per questo motivo l’incremento dei relativi costi, unito all’imperativo di abbattere la propria impronta ecologica in conformità con le ambiziose direttive europee sulla decarbonizzazione, impone alle realtà industriali di implementare strategie energetiche innovative che salvaguardino la loro posizione competitiva sul mercato.

Questo il tema centrale del webinar “Industria ed energia: strategie e tecnologie per ridurre i costi senza compromettere la produttività”, organizzato da MCE Mostra Convegno Expocomfort, e tenutosi lo scorso 20 maggio 2025.

I consumi industriali in Italia rappresentano il 45% di quelli totali

In Italia, il settore industriale rappresenta circa il 45% del consumo di energia elettrica, rendendolo il più grande consumatore nazionale, seguito dal comparto dei servizi (circa il 30%) e dal settore domestico (circa il 22%). L’agricoltura rappresenta solo il 2% dei consumi dei consumi elettrici (fonte: openpolis su dati Terna).

Dopo i picchi raggiunti nel 2022 (+533% rispetto ai livelli pre-Covid), i prezzi dell’energia elettrica sono calati, ma restano

alti, attestandosi a circa 80 euro/MWh. comunque più elevati rispetto ai 66 €/MWh della Germania, ai 63 della Francia e agli 11 della Spagna. A pesare sui costi è un mix di componenti piuttosto articolato: non solo le materie prime, ma anche oneri di sistema, trasporto, gestione del contatore e componenti fiscali, che nel 2023 secondo le rilevazioni Arera sono cresciute del 35%.

Le sfide aziendali

L’appuntamento si è posto quindi l’obiettivo di fornire una panoramica sulle sfide che le aziende si trovano ad affrontare in tema di costi ed efficienza energetica, nonché sulle tecnologie e le soluzioni attualmente disponibili che possono portare a un’ottimizzazione dei consumi con evidenti vantaggi in termini di margini e operatività.

L’incontro è stato pensato per presentare a imprese e operatori lo scenario energetico italiano ed evidenziare tutti gli strumenti per adottare soluzioni efficienti che agevolino la competitività delle imprese del nostro Paese. Sono intervenuti Livio De Chicchis, Energy Technologist ENEA - Study, analisys and evaluation unit, che ha parlato dell’attuale scenario energetico e Fabio Minchio, Presidente Eletto AiCARR ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) civile e industriale, che si è concentrato sulle strategie, tecnologie e incentivi per l’ottimizzazione dell’energia nei processi produttivi.

MATERIE PRIME: SEGNALI DI STABILITÀ TRA INCERTEZZE

GEOPOLITICHE E INDUSTRIALI

Negli ultimi anni, l’industria meccanica italiana ha affrontato sfide significative legate alle materie prime, con oscillazioni continue dei prezzi e difficoltà nel reperimento dei materiali necessari per la produzione: dinamiche puntualmente razionalizzate e monitorate dal Focus Materie Prime, l’osservatorio congiunturale di Anima Confindustria. Una situazione che ha messo a dura prova le aziende del settore, costringendole a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento e a cercare soluzioni innovative per garantire la continuità operativa. Da diversi mesi la situazione sembra essersi stabilizzata, ma le tensioni commerciali e geopolitiche correnti sono destinate a ripercuotersi, con effetti per il momento difficilmente decifrabili, sul comparto manifatturiero.

L’appello di Anima: serve una strategia condivisa Il presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, ha commentato la situazione attuale: «L’instabilità dei mercati internazionali e i costi energetici rischiano di abbattersi sulle imprese della meccanica italiana e sulle marginalità aziendali. È pertanto necessario e urgente adottare politiche, soprattutto a livello europeo, tali da sostenere sia la stabilità dei mercati, sia da incentivare gli investimenti nelle filiere produttive nazionali e locali - come già evidenziato nel Manifesto della Meccanica 2025 presentato al ministro Adolfo Urso. Sul versante energetico è d’altra parte di fondamentale importanza assicurare il supporto allo sviluppo delle tecnologie in grado di contribuire al risparmio energetico, investendo nei campi della produzione di idrogeno e di energia nucleare. Solo attraverso una collabo-

razione tra le istituzioni, il settore pubblico e il settore privato potremo affrontare efficacemente le difficoltà correnti e garantire un futuro sostenibile all’industria e ai cittadini».

Pressione in calo, ma il futuro resta incerto

Secondo l’analisi di Achille Fornasini, Università degli Studi di Brescia e coordinatore del Focus Materie Prime di Anima Confindustria: «Sebbene l’aggressività daziaria di Trump risulti temporaneamente attenuata, gli effetti sui mercati delle commodity sono già evidenti: tra le ricadute più significative, peraltro già colte dalle agenzie internazionali di rating, spicca l’attesa di una contrazione della crescita globale indotta dalla diminuzione della produzione industriale, a sua volta generatrice della domanda mondiale di materie prime basilari, di semilavorati e di manufatti».

Prezzi in discesa, ma con variabili da monitorare «Uno scenario che implica dunque – prosegue Fornasini – l’attesa di una generalizzata depressione dei prezzi delle materie prime provocata non solo dalla minor pressione della domanda sui prezzi dei materiali, ma anche dall’aumento dell’offerta indotto dalla maggiore disponibilità di commodity come diretta conseguenza del probabile calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti e del contestuale incremento dell’offerta sui mercati internazionali. Ciò non significa che l’eventualità di un futuro rialzo delle quotazioni sia da escludere totalmente, ma che le probabilità che ciò accada sono inferiori a quelle associate agli scenari prospettati nel secondo semestre 2024 e nel primo trimestre di quest’anno».

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DECARBONIZZAZIONE: A CHE PUNTO SIAMO?

All’inizio del XXI secolo, gli equilibri energetici globali hanno subito un’accelerazione. L’impennata dei prezzi del petrolio, trainata dalla crescita nei Paesi emergenti, ha evidenziato la fragilità dei modelli energetici dominanti e ha riacceso il dibattito sulla necessità di una profonda trasformazione del sistema energetico. Parallelamente, la crisi climatica ha assunto un ruolo centrale nelle agende politiche globali. Il cambiamento climatico non è più una questione futura, ma una realtà presente, da affrontare con urgenza.

A livello internazionale, l’Accordo di Parigi e, in Europa, il pacchetto “Fit for 55”, hanno segnato un cambio di passo. Ma mentre gli obiettivi si fanno sempre più ambiziosi, le politiche adottate faticano a stare al passo, spesso frenate da approcci ideologici e visioni dogmatiche che complicano il raggiungimento di risultati concreti. Il dibattito sull’energia è ancora troppo spesso polarizzato: tra chi invoca una transizione “a qualunque costo” e chi la ostacola in nome dell’economia, manca una via di mezzo lucida e realistica.

La transizione è già iniziata, ma va guidata

Il processo di transizione energetica è in corso in molti Paesi, ma procede con velocità e approcci molto differenti. Nonostante l’emergenza climatica imponga un cambio di rotta, oggi le fonti fossili rappresentano ancora circa il 77% del consumo energetico globale (IEA, World Energy Outlook 2023). Il petrolio resta la principale fonte di energia a livello mondiale, seguito da carbone e gas naturale. Questo conferma che la transizione è ancora lontana dal compimento e che non può prescindere da una gestione oculata delle fonti esistenti.

Ciononostante, il comparto delle energie rinnovabili cresce a ritmo sostenuto. Nel 2023 sono stati installati nel mondo oltre 500 GW di nuova capacità rinnovabile, il livello più alto mai registrato, con un incremento del 50% rispetto al 2022 e un aumento del 400% rispetto al 2010. Il solare fotovoltaico da solo ha rappresentato quasi il 75% di queste nuove installazioni. (IEA, Renewable Energy Market Update 2024)

L’Italia, in questo contesto, si è distinta per un’accelerazione significativa: nel 2023 ha installato circa 6 GW di capacità solare – sei volte di più rispetto al 2021 – portando la potenza complessiva installata sopra i 30 GW. (GSE – Gestore Servizi Energetici). Tuttavia, questo boom di rinnovabili non è privo di criticità. La produzione da fonti come il sole e il vento è per natura discontinua e non programmabile: l’intermittenza rappresenta una delle principali sfide tecnologiche; per garantirne l’integrazione stabile nella rete, è necessario sviluppare in parallelo sistemi di accumulo avanzati (batterie, idrogeno, pompaggio idroelettrico) e modernizzare le infrastrutture elettriche. Secondo ENTSO-E, l’associazione europea dei gestori di rete, le reti elettriche europee necessitano di almeno 584 miliardi di euro di investimenti entro il 2030 per essere pronte

alla domanda crescente e alla decentralizzazione della produzione energetica. (ENTSO-E & E.DSO, 2023 System Needs Study). Anche l’impatto territoriale delle rinnovabili è un tema da affrontare con attenzione. Grandi impianti solari ed eolici possono generare opposizione da parte delle comunità locali, influenzare negativamente i paesaggi e incidere sulla biodiversità. È quindi necessario trovare un equilibrio tra produzione pulita e tutela del territorio, attraverso una pianificazione attenta, la partecipazione dei cittadini e l’integrazione con l’ambiente.

Sul piano strategico, l’Unione Europea ha varato un piano climatico ambizioso, allocando 578 miliardi di euro per l’azione per il clima nel bilancio 2021–2027, a cui si sono aggiunti 15 miliardi di euro supplementari nel 2023 tramite il programma REPowerEU. (Commissione Europea – European Green Deal). Questi fondi sono destinati a supportare la transizione energetica, promuovere l’efficienza, potenziare le rinnovabili e ridurre la dipendenza dall’importazione di energia, in particolare da Paesi terzi come la Russia. Tuttavia, le forti differenze nei mix energetici nazionali, nei livelli di sviluppo tecnologico e nei vincoli normativi rendono complessa l’implementazione di una strategia comune efficace e uniforme.

Oltre i tabù: il ritorno del nucleare ?

Tra i temi più polarizzanti c’è senza dubbio quello del nucleare. Dopo Chernobyl e Fukushima, in molti Paesi europei – Italia inclusa – l’opposizione al nucleare è diventata un elemento quasi “identitario” per intere aree politiche e ambientali. Ma oggi, alla luce delle sfide attuali, il nucleare sta tornando sotto una nuova luce: non come panacea, ma come componente fondamentale di un mix energetico realistico. Nessuna fonte, da sola, può garantire decarbonizzazione, sostenibilità e sicurezza. La vera chiave è la diversificazione: un mix bilanciato tra rinnovabili, nucleare, gas naturale di transizione e, in futuro, idrogeno. Questo approccio consente di mitigare i rischi legati all’approvvigionamento, alle fluttuazioni dei prezzi e agli eventi geopolitici, garantendo continuità e stabilità al sistema energetico.

Efficienza ed economia circolare

Oltre a produrre energia più pulita, è fondamentale consumare meno e meglio: l’efficienza energetica è la prima “fonte rinnovabile” disponibile. Secondo l’IEA, può contribuire fino al 40% delle riduzioni necessarie per gli obiettivi climatici. In Italia, il 43,9% delle grandi imprese ha adottato innovazioni per il risparmio energetico, ma tra le PMI la percentuale è molto più bassa. Serve una strategia che premi gli investimenti in efficienza, digitalizzazione e innovazione tecnologica. Anche l’economia circolare gioca un ruolo cruciale: progettare prodotti e processi per ridurre gli sprechi, recuperare energia e materia, aumentare la resilienza delle filiere.

Le politiche devono funzionare, non solo esistere

La quantità di politiche climatiche adottate è cresciuta ovunque. Uno studio pubblicato su Science ha analizzato 1.500 politiche implementate in 41 Paesi tra il 1998 e il 2022, rilevando solo 63 interventi realmente efficaci. Il gap tra ambizione e risultati resta significativo: si stima che entro il 2030 mancheranno all’appello circa 23 miliardi di tonnellate di CO₂ rispetto ai target.

Negli ultimi anni, l’Italia ha compiuto progressi importanti nella transizione energetica, ma il ritmo di avanzamento rischia di non essere sufficiente per raggiungere gli obiettivi fissati a livello europeo e internazionale. Secondo il Rapporto sul Sistema Elettrico 2023 di Terna, la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ha raggiunto il 36,8%, con una produzione di 112 terawattora su un fabbisogno complessivo di 306 terawattora. Anche sul fronte delle emissioni si registrano segnali positivi: l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha comunicato che nel 2023 le emissioni italiane di gas serra si sono ridotte del 26% rispetto ai livelli del 1990, passando da 521 a 385 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), redatto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, fissa traguardi ancora più ambiziosi per il 2030. Tra questi, una quota del 30% di energie rinnovabili sui consumi finali lordi e una riduzione del 33% delle emissioni nei settori non soggetti al sistema ETS (Emission Trading System) rispetto al 2005. Nonostante queste traiettorie incoraggianti, l’attuazione concreta delle politiche è rallentata da ostacoli strutturali. Le lunghe tempistiche autorizzative, la sovrapposizione di competenze tra amministrazioni centrali e locali, nonché la complessità della normativa vigente, rappresentano i principali fattori di freno. Le potenzialità, dunque, ci sono.

Ma per tradurre questi progetti in realtà è necessario un forte impegno sul piano delle semplificazioni amministrative, della certezza normativa e della pianificazione strategica. La decarbonizzazione è una sfida cruciale per il futuro del pianeta, ma va affrontata con pragmatismo. Servono scelte basate su dati, innovazione e responsabilità. Servono visione industriale, alleanze pubblico-private e capacità di adattare le politiche alla realtà.

CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE: UN MERCATO DA 2,7 MILIARDI TRA EFFICIENZA ENERGETICA E TECNOLOGIE SMART

Il mercato della contabilizzazione del calore sta vivendo una crescita straordinaria, alimentata dalla crescente domanda di una gestione più efficiente dell’energia e dall’integrazione delle tecnologie smart. Secondo il recente report di Allied Market Research, il settore dei contatori di calore è stato valutato 1,6 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiunga i 2,7 miliardi entro il 2032, con un tasso annuo di crescita del 5,4%. Questa espansione è guidata da diversi fattori. Da un lato, l’inasprimento delle normative sull’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO₂ stanno accelerando l’adozione dei sistemi di contabilizzazione del calore. Dall’altro, la digitalizzazione sta trasformando il settore, con l’integrazione dei contatori intelligenti nelle smart grid, che permettono una gestione avanzata dei consumi e una maggiore consapevolezza da parte degli utenti finali.

Un Trend Globale con Implicazioni Locali

Il report evidenzia come la regione Asia-Pacifico stia registrando il tasso di crescita più alto, grazie all’urbanizzazione e all’incremento della domanda di energia. Tuttavia, il Nord America continua a essere il mercato di riferimento per fat-

turato, con un’ampia diffusione della contabilizzazione del calore in ambito residenziale e industriale. L’Europa, con la sua regolamentazione all’avanguardia in materia di efficienza energetica, rimane un mercato cruciale. Il tema della contabilizzazione individuale del calore è ormai consolidato, soprattutto nei condomini e negli edifici di grandi dimensioni, dove negli ultimi anni sono stati installati milioni di dispositivi.

Il Mercato italiano e l’ondata di sostituzioni

Secondo Matteo Birindelli, Country Manager di QUNDIS in Italia: “Guardando al mercato italiano, il settore della contabilizzazione del calore sta attraversando una fase particolarmente dinamica. L’obbligatorietà dell’installazione delle termovalvole e dei sistemi di contabilizzazione del calore, introdotta dal D.Lgs. 102/2014, ha favorito una diffusione massiva di questi dispositivi tra il 2015 e il 2017, soprattutto nei condomini con impianti centralizzati. Considerando che la vita utile media di una valvola termostatica si aggira tra i 7 e i 10 anni, molti impianti necessitano ora di sostituzione e aggiornamento tecnologico.” “Questo ciclo naturale di sostituzione, unito alla spinta verso soluzioni più avanzate, sta alimentando la domanda. - ha proseguito Birindelli - Oggi, non si parla solo di sostituire i dispositivi esistenti, ma anche di adottare sistemi più evoluti, contatori intelligenti connessi e gestibili da remoto.”

Il ruolo della digitalizzazione

Uno degli aspetti più interessanti del mercato è l’integrazione tra contabilizzazione del calore e tecnologie smart. L’automazione e la gestione smart degli impianti consentono la remotizzazione dei dati, permettendo agli utenti finali di monitorare i consumi energetici in tempo reale e di regolare il riscaldamento da remoto. Questa funzionalità non solo migliora il comfort degli utenti, ma favorisce anche una maggiore consapevolezza sui consumi energetici, promuovendo comportamenti più sostenibili. E questa tendenza non si limita solo alle nuove costruzioni, ma si estende anche al segmento delle sostituzioni.

CNA MILANO AL FIANCO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA: 80 NUOVI IMPIANTISTI LOMBARDI FORMATI SULLE TECNOLO-

GIE DELLE POMPE

DI CALORE

La transizione energetica richiede competenze reali, tecnologie evolute e operatori qualificati: per questo CNA Milano ha promosso un percorso formativo che ha coinvolto 80 impiantisti lombardi, fornendo strumenti aggiornati per progettare, installare e gestire impianti a pompa di calore, una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni degli edifici. I risultati di questa esperienza sono stati al centro dell’incontro “Transizione energetica e pompe di calore: l’esperienza di CNA Milano”, lo scorso 21 maggio alle ore 10:00 presso il Point - Polo Innovazione Tecnologica di Dalmine (BG).

Un progetto formativo concreto e partecipato

L’iniziativa, parte del progetto “CNA 2024: energy transition in buildings”, ha previsto un ciclo di quattro webinar tecnici, disponibili anche online, che hanno raccolto oltre 700 partecipazioni totali. Temi affrontati: installazione in edifici nuovi e ristrutturati, fluidi refrigeranti, domande frequenti e buone pratiche operative. A questo si è aggiunta una parte di formazione pratica sul campo presso l’Accademia Impiantisti.

L’obiettivo è non solo aggiornare i professionisti, ma rafforzare la qualità delle installazioni e diffondere una cultura tecnica capace di rispondere in modo efficace alla domanda crescente di efficienza e sostenibilità.

Le voci degli operatori: soddisfazione e spunti di miglioramento

Il questionario di valutazione, compilato da 135 partecipanti, ha evidenziato un livello alto di apprezzamento. Tra i feedback più significativi, emerge la richiesta di approfondire aspetti normativi, tecnici e comunicativi, in particolare sulla normativa “Case Green”, la scelta dei refrigeranti (come l’R290), la manutenzione e il dialogo con il cliente. Alcuni utenti hanno sottolineato l’importanza di rendere i contenuti accessibili anche a chi, pur non essendo del mestiere, vuole fare scelte consapevoli per la propria casa.

Il questionario ha inoltre fatto luce su criticità operative e percezioni di mercato, come:

La difficoltà di far comprendere al cliente finale i benefici economici a lungo termine;

Le barriere legate ai costi iniziali, agli spazi tecnici disponibili e alla complessità degli impianti;

La necessità di colmare lacune formative ancora diffuse: il 20,7% non è a conoscenza

dell’obbligo di qualifica FER per l’installazione delle pompe di calore.

Un momento di confronto

“Con questo progetto CNA Milano ha voluto investire concretamente nella formazione, perché senza tecnici preparati non esiste vera transizione energetica”, dichiara Matteo Maria Reale, Presidente di CNA Milano. “Le pompe di calore rappresentano una tecnologia matura, ma ancora poco compresa e pienamente sfruttata. Il nostro impegno è quello di accompagnare le imprese in un percorso di crescita tecnica e culturale, aiutandole a rispondere alle nuove sfide con competenze vere, aggiornate e condivise.”

Matteo Reale, Presidente
CNA Milano

CONPAVIPER HA ELETTO MARIANGELA MARCONI

NUOVO PRESIDENTE

Importante novità tra i partner che supportano SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti - in programma, per la prossima edizione, a Bari (Nuova Fiera del Levante, 23 – 25 ottobre 2025). L’Assemblea Ordinaria dei Soci di CONPAVIPER, riunitasi il 12 marzo a Brescia, ha infatti eletto Mariangela Marconi quale nuova Presidente dell’Associazione per il biennio 2025-2027. Imprenditrice nel settore delle pavimentazioni industriali e alla guida di BMB System, Marconi vanta già una significativa esperienza all’interno del Consiglio Direttivo di CONPAVIPER.

“Sono onorata per la fiducia che mi è stata accordata e accetto questo incarico con grande senso di responsabilità,” ha dichiarato la neoeletta Presidente nel suo intervento. “Proseguiremo il lavoro avviato dal mio predecessore, Enzo Parietti, consolidando il ruolo di CONPAVIPER come interlocutore strategico per le imprese del settore. La nostra azione sarà focalizzata sull’ampliamento della base associativa, sul rafforzamento delle sinergie con le altre organizzazioni – a partire da ANCE – e sul potenziamento del quadro normativo, per garantire un mercato sempre più qualificato e competitivo.”

Ad affiancare la Presidente Marconi nel nuovo Comitato di Presidenza saranno i sei Vicepresidenti: Antonino Giuseppe Badalucco, Giovanni Saba, Ivo Mario Salvini, Ciro Scialò, Camillo Signani, Edmondo Vavassori. Il Comitato sarà inoltre composto dal Past President Enzo Parietti e dai Presidenti Onorari Luciano Massazzi, Fabrizio Penati, Costantino Vinella e Luigi Schiavo.

Nel corso dell’Assemblea, su proposta di Enzo Parietti, l’Associazione ha conferito a Luigi Schiavo il titolo di Presidente Onorario, in riconoscimento del suo contributo e della sua dedizione allo sviluppo del settore.

CONPAVIPER, partner di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, è l’Associazione italiana di riferimento per i pavimenti continui in calcestruzzo, i rivestimenti in resina e i sottofondi di supporto per pavimentazioni. Costituita come ente giuridico, è parte attiva della Consulta delle Specializzazioni di ANCE, nonché membro di UNI e GBC Italia (Green Building Council Italia). L’Associazione rappresenta oltre 170 aziende e un comparto che genera un fatturato complessivo di oltre 4 miliardi di euro, ponendosi come interlocutore chiave per la crescita e l’innovazione del settore. Attraverso iniziative istituzionali, tecniche e formative, CONPAVIPER promuove la qualità, la sicurezza e lo sviluppo tecnologico delle pavimentazioni continue.

La partnership tra SAIE e CONPAVIPER Italia culminerà nella prossima edizione della Fiera delle Costruzioni (Bari, Nuova Fiera del Levante 23 – 25 ottobre 2025), con un’area espositiva dedicata ai soci CONPAVIPER (previste tariffe agevolate per le aziende associate) e workshop tematici e formativi sul tema pavimentazioni, con l’obiettivo di fare il punto, insieme ai principali rappresentanti del settore, sulle strategie industriali, l’evoluzione del mercato, la normativa di riferimento e le ultime innovazioni tecnologiche.

Questa nuova edizione dell’Opera, aggiornata a maggio 2025, recepisce sia le fondamentali innovazioni apportate al Codice dei contratti pubblici dal Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 (“Decreto correttivo”), sia la recente modifica - inserita dalla L. 18 marzo 2025, n. 40 - delle norme sulla Cabina di regia per l’attuazione del Codice.

Oltre al testo aggiornato del nuovo Codice dei contratti pubblici e dei relativi allegati, il volume contiene un accurato commento articolo per articolo, caratterizzato da un taglio prettamente operativo e di esemplare chiarezza espositiva, redatto da alcuni fra i massimi esperti italiani del settore.

Le caratteristiche peculiari dell’Opera la rendono uno strumento realmente indispensabile per i professionisti chiamati a confrontarsi con la nuova disciplina dei contratti pubblici.

SI CHIUDE CON 6.075 VISITATORI LA PRIMA EDIZIONE DI HEAT PUMP TECHNOLOGIES

Buona la “prima” per la nuova Exhibition & Conference internazionale sulle pompe di calore: il successo di aziende e visitatori nella due giorni milanese conferma che il settore è in salute, ora serve accelerare per raggiungere gli obiettivi posti al 2030

Bilancio più che positivo per la prima edizione di Heat Pump Technologies che chiude i battenti con 116 espositori e oltre 6.000 visitatori, di cui il 10% dall’estero. Numeri importanti per un format nuovo e inedito, che ha messo al centro cultura, divulgazione scientifica ed eccellenza tecnologica.

Il 2 e 3 aprile all’Allianz MiCo di Milano è andata in scena la nuova Exhibition & Conference internazionale dedicata alle pompe di calore, voluta da RX Italy, in cui si è tracciato il futuro delle pompe di calore e delle tecnologie connesse alla transizione energetica. Una piazza di 4.000 metri quadrati in cui aziende, professionisti e stakeholder si sono dati appuntamento per accendere il dibattito sui trend e sulle tecnologie che guideranno la sostenibilità energetica nei prossimi anni.

“La creazione di un evento verticale come Heat Pump Technologies ha rappresentato una sfida ambiziosa. Coinvolgere aziende,

esperti e pubblico in una manifestazione altamente specializzata ha richiesto visione e impegno – ha dichiarato Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy. – Il successo dell’evento è stato evidente sotto molteplici aspetti. Da un lato, le aziende partecipanti hanno trovato un palcoscenico ideale per presentare le proprie eccellenze e ampliare la rete di contatti, attraverso un format snello ed efficace.

Dall’altro, l’entusiasmo e l’interesse dimostrati dai professionisti del settore hanno confermato il valore di un format verticale, ricco di contenuti di alto livello e soluzioni innovative proposte dalle realtà produttive più all’avanguardia. In un contesto in cui la transizione energetica e la decarbonizzazione sono temi centrali, eventi come Heat Pump Technologies giocano un ruolo strategico nel favorire la diffusione di tecnologie sostenibili e nel promuovere una cultura dell’innovazione. Il riscontro positivo ottenuto dimostra che investire in eventi di settore altamente specializzati è una scelta vincente, capace di generare valore per tutti gli attori coinvolti. Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti”.

Elevata affluenza ai convegni

Il pubblico di professionisti del settore ha riempito le sale riservate alle 2 Main Conference e ai 21 convegni tenuti da associazioni di categoria e aziende leader di settore. Il 2 aprile è stato presentato in anteprima lo studio “Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri” commissionato da RX Italy e realizzato dal think thank dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, che ha indagato le dinamiche del mercato italiano al fine di identificare le variabili chiave che ne influenzano la diffusione nei diversi ambiti applicativi. Il 3 aprile è stata la volta di EHPA (European Heat Pump Association) che ha offerto una visione europea del settore, con un focus specifico sul mondo industriale e sul Clean Industrial Deal. Da entrambe le Main Session, il messaggio finale emerso è la necessità di accelerare la diffusione di queste tecnologie, superando elementi frenanti come l’instabilità normativa, politiche di incentivazione instabili, il prezzo dell’energia e il gap delle competenze della filiera.

Grande spazio è stato dato alla formazione tecnica e professionale con un ricco programma di sessioni verticali, organizzate in collaborazione con le principali associazioni di categoria key partner dell’evento, tra cui AiCARR, Angaisa, Assistal, Assoclima, Assogriforisti, Assotermica, Associazione Tecnici del Freddo, AVR, Anima Confindustria, CNA, CNCC (Consiglio Nazionale

Centri Commerciali), Eurovent, Fire, Green Building Council Italia e KNX National Italia. Un’opportunità preziosa offerta ai visitatori che hanno potuto approfondire tematiche chiave, acquisire competenze e confrontarsi con esperti qualificati.

Workshop e case history

Grande successo di pubblico anche presso l’Heat Pump Technologies Arena, l’area dedicata all’innovazione al centro della fiera, che ha ospitato un programma continuo di workshop, presentazioni e case history a cura delle aziende leader del settore. Un ambiente aperto all’interazione, dove i partecipanti hanno potuto scoprire da vicino le soluzioni più avanzate, esplorare casi di successo e approfondire le tecnologie che stanno ridefinendo il panorama della climatizzazione e dell’efficienza energetica.

Prossimo appuntamento

La forte affluenza registrata nelle due giornate è la chiara testimonianza che la strada è tracciata: ora serve mettere a terra tutte le potenzialità di un comparto che è pronto a guidare la transizione energetica e che deve essere supportato da adeguate normative e politiche industriali.

L’appuntamento per la seconda edizione è già fissato al 7-8 aprile 2027, Allianz MiCo Milano.

LA SERIE DI POMPE DI CALORE ACQUA-ACQUA REVERSIBILE CON REFRIGERANTE ECOLOGICO R32

NGW è la serie di pompe di calore acqua-acqua reversibile con refrigerante ecologico R32 a basso impatto ambientale (GWP = 675). Disponibili nella versione H con reversibilità interna al circuito frigorifero e nella versione reversibile lato idraulico, NGW ha un range di potenze frigorifere nominali tra 107 kW e 790 kW e di potenze termiche compresa tra 126 kW e 905 kW. È stata progettata con compressori scroll ottimizzati per le basse temperature

di condensazione.

Le unità, complete di leak detector interno, quadro elettrico completamente separato dal vano compressori, valvole di sicurezza doppie con rubinetto di scambio, sono particolarmente silenziose grazie alla cofanatura di serie, e sono idonee per installazione all’interno di machinery rooms con le caratteristiche conformi a quanto prescritto dalla norma EN 378-3. La serie ha limiti operativi estesi con possibilità di produrre acqua glicolata a temperatura negativa fino a -10°C e acqua calda a temperatura fino a 60°C. A questo si aggiunge l’elevata efficienza puntuale e stagionale e l’estrema compattezza del design. https://global.aermec.com/it/

LA SOLUZIONE VAV COMPLETA E INTEGRATA PER IL

COMFORT E L’IAQ IN AMBIENTE

Belimo ZoneEase™ è una sistema di regolazione ambiente basato su VAV, che prevede 4 modalità di funzionamento combinate con 19 applicazioni preconfigurate. Gli attuatori VAV contengono tutta la regolazione necessaria al controllo delle condizioni di comfort ed IAQ dei singoli locali, del tutto integrabile con il sistema di gestione centralizzato degli edifici (BMS) tramite i protocolli BACnet MS/TP o Modbus RTU. I pannelli ambiente, che effettuano misurazioni di temperatura e opzionalmente anche di umidità relativa e CO2 e la Belimo Display App, compongono assieme ai controllori VAV, il nucleo della soluzione ZoneEase™.

Una piattaforma cloud dedicata facilità tutte le procedure di progettazione e messa in servizio, anche in modalità offline, permettendo la gestione dei progetti su piattaforme multiple e l’interfacciamento con il sistema tramite smartphone. L’ingegnerizzazione può essere effettuata direttamente nel cloud o tramite un modello Excel, offrendo flessibilità e facilità d’uso. Una volta completato, il progetto può essere pubblicato e reso disponibile anche sulla Belimo Assistant App, facilitando l’accesso e la gestione in mobilità.

Le quattro modalità operative sono selezionabili tramite pannello ambiente, BMS, contatto digitale esterno o app. La modalità Attiva regola la portata d’aria in base ai valori di CO2 o temperatura richiesti. La modalità Off/Protezione Antigelo fornisce un flusso d’aria minimo, attivando la protezione antigelo se la temperatura scende sotto una soglia. La modalità ECO interviene quando il locale è vuoto, garantendo risparmio energetico ed infine, la modalità BOOST aumenta rapidamente la portata dell’aria per raggiungere i setpoint desiderati.

www.belimo.it

POMPA DI CALORE REVERSIBILE

AD ALTA EFFICIENZA CON R-290

THUNDER di Clivet è la nuova pompa di calore reversibile da 40 a 85 kW ad alta efficienza energetica, raffreddata ad aria con refrigerante naturale R-290.

Progettata con compressori scroll e ventilatori assiali, garantisce la massima efficienza energetica e una significativa riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas serra, grazie al refrigerante R-290 a basso GWP, pienamente conforme alla normativa europea F-Gas.

THUNDER è adatta sia per edifici di nuova costruzione sia per ristrutturazioni, in alternativa o in sostituzione delle caldaie tradizionali, in particolare con impianti a radiatori, producendo acqua calda fino a 75 °C.

Dispone di tre configurazioni acustiche, tra cui una versione super silenziosa (fino a 69 dB(A)), che la rende ideale per installazioni sensibili al rumore.

L’unità funziona in riscaldamento da -20 °C a +42 °C di aria esterna e mantiene un’elevata capacità termica anche in condizioni ambientali difficili.

La sicurezza è garantita dalla conformità alle normative europee, dai sensori di perdite di gas e dai ventilatori di estrazione ATEX.

www.clivet.com

GAMMA COMPLETA DI TRAVI FREDDE CON FUNZIONE PI PER LA MASSIMA EFFICIENZA E COMFORT

Negli ultimi anni, la combinazione di sistemi a travi fredde con tecnologia a portata d’aria variabile è cresciuta in popolarità, offrendo maggiore flessibilità, risparmio energetico e una migliore qualità dell’aria interna, ideale per uffici, ospedali e strutture mediche. FläktGroup risponde a questa esigenza con la sua gamma di travi fredde (a vista, da incasso, a cassetta, per hotel) con l’innovativa soluzione PI “Pressure Independent”. Questa tecnologia integra la regolazione della portata direttamente nella trave, grazie a un sistema di ugelli che adatta il flusso d’aria mantenendo costante la pressione statica, garantendo così un lancio ottimale. A differenza dei sistemi tradizionali che utilizzano serrande VAV esterne, la tecnologia PI assicura prestazioni stabili anche al variare della pressione nel canale e permette un’integrazione totale con i sistemi di gestione dell’edificio, facilitando il monitoraggio in tempo reale e il commissioning. Ciò garantisce un maggiore comfort, l’affidabilità dell’impianto e una manutenzione più semplice. www.flaktgroup.com/it/

Novità Prodotti

DESIGN E SOSTENIBILITÀ SENZA COMPROMESSI

Vaillant riafferma il proprio impegno per l’innovazione e la transizione energetica presentando in anteprima alla fiera Heat Pump Technologies il ‘Next Level R290’ della propria gamma di pompe di calore aroTHERM, disponibile nei modelli aroTHERM plus, aroTHERM perform e aroTHERM pro, le soluzioni ideali per ogni scenario d’uso. Innovazione tecnologica pura, che segna il futuro del comfort sostenibile e testimonia ancora una volta gli investimenti di Vaillant nell’efficienza energetica e l’ambizione di consolidare il proprio ruolo di leader sul mercato, affermandosi quale vera e propria Heat Pump Company. La mega fabbrica di Senica, in Slovacchia, concepita per ospitare una produzione annua di 300.000 pompe di calore, rappresenta un passo concreto in questa direzione: un impianto all’avanguardia che consente a Vaillant di progettare e realizzare pompe di calore interamente in Europa, pensate da europei per europei, secondo i più alti standard di qualità, prestazioni e riduzione dell’impatto ambientale.

A questa si affianca il nuovo stabilimento di Remscheid, sede storica del Gruppo, dedicato esclusivamente alla produzione di componenti elettronici per pompe di calore. Con una superficie di 12.000 m2, la nuova fabbrica garantisce un approvvigionamento costante di elettronica di controllo, un elemento chiave per l’affidabilità, l’efficienza e la connettività dei sistemi Vaillant. Un ulteriore tassello nella strategia industriale del Gruppo, per rafforzare l’integrazione verticale e ridurre la dipendenza da fornitori esterni.

TECNOLOGIA AVANZATA E DESIGN ALL’AVANGUARDIA

Il Next Level R290 della gamma aroTHERM si distingue

per il design total black, una scelta estetica che esprime modernità e robustezza, unita a tecnologie di ultima generazione per il massimo delle prestazioni. La storica gamma aroTHERM si amplia e si articola oggi in tre modelli distinti - aroTHERM pro, aroTHERM plus e aroTHERM perform. aroTHERM plus, fiore all’occhiello per le abitazioni unifamiliari, è la soluzione ideale per chi cerca il perfetto equilibrio tra prestazioni, efficienza e comfort. aroTHERM pro, estremamente compatta e leggera, è pensata per i nuovi edifici ad alta densità abitativa delle metropoli, dove lo spazio esterno è sempre più limitato. Infine, aroTHERM perform, progettata per raggiungere potenze elevate, è la risposta di Vaillant per piccoli edifici commerciali e contesti condominiali.

Con un’Etas fino al 202% a 35°C, aroTHERM plus garantisce un’efficienza energetica senza precedenti, assicurando il massimo rendimento, una riduzione significativa dei consumi e un impatto ambientale minimo. Le emissioni sonore ridotte fino a 9 dB(A) in modalità silenziosa la rendono una delle soluzioni dal funzionamento più discreto della sua categoria.

La gamma offre inoltre un’elevata modularità e potenza: con aroTHERM perform, è possibile raggiungere una capacità nominale di riscaldamento fino a 21 kW, installando fino a sei unità in cascata, tutte gestibili tramite un unico controller per ottimizzare prestazioni e flessibilità d’uso.

aroTHERM perform, inoltre, integra il nuovo sistema di controllo IQconnect, che include avviamento guidato, gateway integrato, accesso ai dati in tempo reale e aggiornamenti overthe-air, oltre a permettere di gestire fino a due circuiti senza elettronica aggiuntiva.

L’intera gamma è progettata per un’installazione ancora più agile e versatile, con aree di rispetto quasi nulle per l’unità esterna.

LA SCELTA DI UN FUTURO SOSTENIBILE: SOLO R290

Vaillant conferma il proprio impegno concreto nell’R&D di soluzioni basate esclusivamente su R290, il refrigerante naturale con un Global Warming Potential (GWP) aggiornato a 0,02, tra i più bassi disponibili. Questa scelta industriale strategica riflette la volontà di offrire prodotti sempre più sostenibili ed efficienti, senza cedere a compromessi in termini di prestazioni e affidabilità

Continuando a investire in ricerca, sviluppo e infrastrutture per offrire soluzioni concrete per il futuro del riscaldamento e della climatizzazione, con la nuova gamma aroTHERM - disponibile sul mercato con un lancio progressivo a partire dal secondo semestre 2025, in particolare sul mercato italiano nel 2026Vaillant rafforza ulteriormente il proprio ruolo di leader nella transizione energetica. www.vaillant.it

POMPE DI CALORE R290 CON TECNOLOGIA EVI

La gamma SIME si amplia con SHP M PLUS HT, la nuova serie di pompe di calore da 26 a 35 kW con gas refrigerante ecologico R290.

Grazie alla possibilità di collegamento in cascata fino a 6 unità, SHP M PLUS HT è la soluzione ottimale in applicazioni residenziali e commerciali di media-alta potenza, poiché produce acqua calda fino a 85°C, diventando così la scelta ideale anche per gli impianti a radiatori ad alta temperatura.

Il cuore tecnologico è il nuovo compressore DC Inverter twin rotary con sistema EVI, uno speciale sistema di iniezione di vapore che ottimizza il ciclo frigorifero nelle condizioni più critiche e consente di produrre acqua calda per riscaldamento fino a 75°C alla temperatura esterna di -25°C.

La flessibilità di utilizzo e l’alto contenuto tecnologico rendono SHP M PLUS HT il prodotto ideale anche per la realizzazione di sistemi ibridi “factory made” grazie all’integrazione con la centralina MEM POWER SYSTEM e la gamma completa di caldaie a condensazione ad alta potenza SIME. www.sime.it/it

NIBE S735, tutto il comfort di cui hai bisogno. Nessuna unità esterna. Silenziosa. Compatta. Interna. Efficiente.

La nuova NIBE S735 è la pompa di calore compatta e intelligente che si installa completamente all’interno della tua casa, senza unità esterna.

In un solo sistema hai: riscaldamento, acqua calda sanitaria, ventilazione e recupero di calore.

Una soluzione energetica sostenibile con refrigerante ecologico (R290) che si adatta ai tuoi bisogni, per garantirti il massimo comfort e risparmio, tutto l’anno.

www.domusgaia.com nibe.eu

VENTILAZIONE DECENTRATA ON-DEMAND, SENZA

CANALIZZAZIONI E A INGOMBRO ZERO

Il sistema VMC puntuale Helty Flow40 è adatto sia per interventi di riqualificazione energetica sia per edifici di nuova costruzione ad alta efficienza energetica (nZEB), dove è richiesta una ventilazione meccanica controllata evoluta, senza compromettere estetica e dimensioni.

L’installazione nello spessore della muratura semplifica la fase di progettazione e consente di integrare un sistema di ventilazione con recupero di calore nella stratigrafia perimetrale dell’edificio, senza occupare spazio abitativo.

Queste unità VMC decentralizzate sono completamente incassate nelle muratura e permettono un’integrazione perfetta tra edificio e impianto, con particolare attenzione alle prestazioni termiche e acustiche dell’involucro. Flow40 può essere facilmente predisposta in fase

di costruzione e completata in un secondo momento in base alle esigenze dell’utente.

Ogni unità è dotata di serie di un filtro ePM2.5 65%; è disponibile come optional un filtro ePM1 80% a carboni attivi. Lo speciale scambiatore entalpico a flusso incrociato controcorrente consente di recuperare fino al 91% del calore dall’aria viziata. Per ambienti di maggiori dimensioni è disponibile il sistema Helty Flow120, che offre una portata d’aria superiore (120 m³/h) rispetto al Flow 40 (40 m³/h).

L’impianto di ventilazione multi-stanza può essere gestito anche da remoto tramite l’app Helty Home, oppure integrato in sistemi di Building Automation grazie all’interfaccia ModBus presente di serie.

www.heltyair.com

UN GENERATORE UNICO PER IL

COMFORT CLIMATICO

DELL’EDIFICIO

L’ultima evoluzione delle pompe di calore aria-aria senza unità esterna di Olimpia Splendid si chiama Unico Vertical ed è una soluzione, semplice ma completa, che permette di elettrificare il comfort climatico all’interno di edifici di nuova costruzione, ma soprattutto di trasformare vecchi impianti centralizzati in nuovi impianti autonomi ad alta efficienza. Disponibile in 4 diversi modelli – con o senza resistenza elettrica da 2 kW, per installazione free standing oppure ad incasso – si posiziona come generatore univoco per il comfort climatico e il ricambio d’aria di uno spazio indoor. Grazie ad uno speciale kit è infatti possibile integrare alla pompa di calore (nella versione per installazione ad incasso) una unità VMC ad elevata efficienza energetica con scambiatore entaplico a flussi incrociati, in controcorrente. Sono numerosi i vantaggi che Unico Vertical può introdurre in un edificio soggetto a riqualificazione impiantistica. Primo fra tutti l’efficientamento e la transizione energetica: la nuova soluzione permette infatti la completa elettrificazione del comfort ambientale, offrendo riscaldamento a pompa di calore, raffrescamento e ricambio d’aria con recupero di calore. In secondo luogo, la semplicità impiantistica (rispetto a soluzioni centralizzate): Unico Vertical ha una facile manutenzione, grazie al rapido accesso alle singole unità e, come tutti i modelli della gamma, non occupa spazi esterni, permettendo il recupero di terrazze e aree all’aperto. www.olimpiasplendid.it

GREE GMV5 HOME CON HYDRO BOX E PAVIMENTO RADIANTE: COMFORT ED EFFICIENZA IN UN’UNICA SOLUZIONE RESIDENZIALE

Nel cuore della Campania è stato recentemente realizzato un intervento impiantistico residenziale che esprime la capacità della tecnologia offerta da GREE di adattarsi alle esigenze reali dell’abitare moderno. Il progetto ha riguardato una bifamiliare composta da due appartamenti identici, destinati a essere abitazione principale, e quindi vissuti tutto l’anno. Da qui nasce la necessità di una soluzione completa e performante in grado di garantire raffreddamento invernale, raffrescamento estivo e produzione di acqua calda sanitaria (ACS), con la massima efficienza e affidabilità. Il committente ricercava un sistema integrato e compatto, capace di contenere i costi di acquisto e soprattutto quelli di gestione, senza compromessi in termini di comfort e prestazioni. La scelta è ricaduta sul GMV5 Home, il sistema multifunzionale a tecnologia VRF di GREE, nella configurazione con hydro box per riscaldamento a pavimento e ACS, affiancato da unità interne ad espansione diretta per il raffreddamento. Due impianti gemelli sono stati installati, uno per ciascun appartamento, con identica configurazione, rispondendo così in modo razionale e ottimizzato alle esigenze dell’intera bifamiliare. Il cuore del sistema è l’unità esterna GMV5 Home, disponibile nelle taglie da 12 a 16 kW, con mandata d’aria frontale,

capace di operare contemporaneamente in modalità aria/aria e aria/acqua. Questa tecnologia consente di soddisfare tutte le necessità termo-idrauliche dell’abitazione con un unico sistema, riducendo l’ingombro e semplificando notevolmente l’installazione. Le unità interne aria/aria – tipiche dei sistemi VRF – garantiscono il raffreddamento estivo, mentre l’hydro box abbinato al pavimento radiante fornisce un riscaldamento omogeneo ed efficiente, assicurando un comfort termico ideale anche durante i mesi più freddi.

Uno degli aspetti più rilevanti della soluzione GMV5 Home è l’integrazione intelligente della produzione di ACS, resa ancor più conveniente grazie alla tecnologia di recupero di calore. Durante il funzionamento in modalità raffreddamento, il sistema è infatti in grado di recuperare l’energia termica per trasferirla all’ acqua calda sanitaria, riducendo in modo significativo

i costi operativi. Questo consente un uso ottimizzato delle risorse energetiche e contribuisce all’efficienza complessiva del sistema, che si distingue per l’elevato rendimento stagionale e la flessibilità d’uso. GMV5 Home rappresenta quindi una scelta tecnica consapevole per chi desidera un impianto evoluto, in grado di unire versatilità e performance. La possibilità di integrare più funzioni – raffreddamento, riscaldamento e ACS – in un’unica piattaforma, assicura massima compattezza impiantistica, una gestione semplificata, e una notevole riduzione dei costi di installazione e manutenzione. In un momento storico in cui l’efficienza energetica, il comfort abitativo e la sostenibilità diventano parametri fondamentali per qualsiasi intervento impiantistico, questo progetto campano dimostra come la tecnologia VRF GREE e, in particolare, il sistema GMV5 Home, possano rappresentare la soluzione ideale per il residenziale avanzato. Una proposta completa e flessibile, capace di adattarsi perfettamente alle esigenze specifiche dell’utenza finale, offrendo una qualità dell’abitare superiore e un ritorno economico tangibile nel tempo.

Prodotti

VRV CON REFRIGERANTE R-32

Daikin consolida la leadership tecnologica nell’HVAC con la gamma VRV 5, la più estesa con refrigerante R-32. Questo fluido, con GWP molto inferiore all’R-410A, riduce le emissioni di CO₂ equivalente fino al 71%. Il sistema integra tecnologie proprietarie come Shirudo, che garantisce conformità alle normative sulla sicurezza del refrigerante e flessibilità d’installazione anche in spazi ridotti o densamente occupati. La tecnologia VRT (Variable Refrigerant Temperature) regola dinamicamente la temperatura del refrigerante in base al carico termico, migliorando efficienza e comfort. La piattaforma VRV 5 è una proposta completa per applicazioni residenziali, terziarie e commerciali, con alte performance e basso impatto ambientale. Nel 2025 verrà introdotto anche il primo sistema VRV a CO₂, rafforzando l’impegno di Daikin nella transizione ecologica. L’ampiezza della gamma e le tecnologie proprietarie rendono Daikin un punto di riferimento nella climatizzazione avanzata. www.daikin.it

CALDAIA MURALE A GAS A CONDENSAZIONE

TopGas® max è la nuova caldaia murale a gas a condensazione Hoval, progettata per offrire massima efficienza e affidabilità anche in spazi limitati. Grazie alla configurazione in cascata consente di raggiungere una potenza complessiva fino a 900 kW, risultando ideale per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria in ambito condominiale e terziario, sia in edifici di nuova costruzione che in interventi di riqualificazione energetica. Tra i principali vantaggi:

Elevata efficienza energetica, grazie a un ampio campo di modulazione 1:6, che assicura un adattamento preciso alla richiesta termica reale, ottimizzando i consumi.

Scambiatore di calore in acciaio inox, sinonimo di durabilità e resistenza alla corrosione, per prestazioni costanti nel tempo.

Installazione flessibile, utilizzabile come generatore singolo o in impianti in cascata per installazione interna o in centrale termica per esterni, in configurazione in linea o back to back ed integrabile in sistemi ibridi certificati factory made per soddisfare ogni esigenza

Ottimo rapporto qualità/prezzo, che consente di coniugare convenienza economica e prestazioni elevate.

Regolazione integrata, per una gestione semplice e intuitiva, anche in impianti complessi.

Hoval TopGas® max sarà disponibile da metà luglio.

www.hoval.it

LA POMPA DI CALORE MONOBLOCCO CHE RIDEFINISCE

L’EFFICIENZA

ENERGETICA DOMESTICA

MAGIS M è la gamma di pompe di calore aria-acqua monoblocco Immergas, disponibile in 13 modelli con potenze da 4 a 30 kW (6 monofase e 7 trifase), offre una soluzione completa per riscaldamento, raffrescamento e, in abbinamento a un’unità bollitore separata, produzione di acqua calda sanitaria. La termoregolazione di serie, attraverso un pannello di comando remoto, garantisce una gestione intelligente del comfort. Il sistema raggiunge temperature fino a 65°C (60°C nei modelli da 18 a 30) in riscaldamento ed è ottimizzato per il funzionamento con sistemi radianti e fan coil, assicurando elevati rendimenti stagionali.

L’unità monoblocco, ermeticamente sigillata, utilizza gas refrigerante R32, garantendo assorbimenti elettrici e consumi energetici molto contenuti così come classi energetiche elevate.

MAGIS M può operare in modalità stand-alone, integrarsi con sistemi ibridi o essere installata in batteria per applicazioni centralizzate fino a 180 kW. Il sistema sfrutta l’aria come fonte rinnovabile e può accedere agli incentivi fiscali e al Conto Termico 2.0.

La Formula Comfort HYBRID offre l’estensione della garanzia a 5 anni attraverso un programma di manutenzione dedicato. www.immergas.com

EFFICIENZA E CONTROLLO NEL RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO PER

DATA CENTER

Nell’era dell’AI la densità di carico per singolo rack è in continuo aumento, il raffreddamento a liquido si impone come soluzione strategica. In questo scenario, Mitsubishi Electric propone le proprie Cooling Distribution Unit (CDU) come elementi chiave per una gestione termica efficiente, sicura e scalabile.

Le CDU operano come interfaccia tra il circuito idronico primario e quello secondario a contatto con i server, regolando in modo intelligente portata e temperatura del fluido.

Dotate di pompe ridondanti, scambiatori ad alta efficienza e controllo evoluto, assicurano stabilità anche in ambienti critici. Le CDU Mitsubishi Electric possono essere inserite in un sistema integrato, supervisionato da una piattaforma software proprietaria dotata di intelligenza artificiale per ottimizzazione e diagnostica predittiva.

Inoltre, il calore recuperato può essere valorizzato tramite pompe di calore per applicazioni non solo residenziali e commerciali, ma anche connesse a reti di teleriscaldamento urbane. https://it.mitsubishielectric.com/it/

Novità Prodotti

UN NUOVO MODO DI IMMAGINARE GLI SPAZI

L’approccio Advanced Design, che da diversi anni caratterizza le attività di ricerca di Galletti, è alla base dei nuovi progetti di Custom Experience nati con l’obiettivo di integrare perfettamente la climatizzazione nell’identità dello spazio, secondo la visione del Cliente.

Le Custom Experience di Galletti, infatti, sono realizzate in co-design con i Clienti per dar vita a soluzioni innovative e futuribili in cui il comfort, il design e i materiali dialoghino armoniosamente tra loro.

Il primo progetto – WOOD 001 – è stato sviluppato in codesign con il Cliente SDB, agenzia creativa bolognese, alla ricerca di una soluzione che unisse performance tecniche ed estetica di qualità in uno spazio di lavoro creativo, con uno stile che evocasse la natura.

“Nel nostro workspace – racconta Alessandro Morando, CEO & Founder, SDB Agency – “avevamo bisogno di dar vita a un ambiente innovativo, capace di trasmettere identità, comfort e di favorire la concentrazione e la creatività. Questo è stato possibile grazie a un elemento naturale che Galletti ha integrato nei nostri ambienti.” “Abbiamo lavorato insieme” –prosegue Alessandro Casolari, Advanced Design Manager di Galletti S.p.A. - “per creare uno spazio che rispecchiasse le esigenze del nostro Cliente utilizzando i componenti di una delle nostre piattaforme più iconiche (ART-U), creando un dialogo tra materiali e personalità dello spazio. Abbiamo esplorato una nuova dimensione per il design HVAC: il legno.” “Per questo

primo progetto di Custom Experience, la ricerca di Galletti sui materiali si è concretizzata nella scelta del legno ALPI, azienda leader nelle superfici in legno composto che proviene da foreste certificate FSC® (FSC-C004666). Un materiale nobile, senza precedenti nel settore della climatizzazione, che apre nuove prospettive nella progettazione e nella personalizzazione di spazi sensoriali, eleganti e funzionali” – conclude Casolari. Custom Experience WOOD 001 si caratterizza per l’utilizzo dei componenti della piattaforma tecnologica ART-U di Galletti in grado di rispondere sia alle stringenti richieste in termini di efficienza energetica e silenziosità, sia alle più esclusive esigenze estetiche di progettisti e interior design. Questa soluzione unica garantisce elevate performance tecniche, grazie all’utilizzo di simulazioni fluidodinamiche computazionali per l’ottimizzazione dello scambio termico, abbinate all’utilizzo di motori elettrici a magneti permanenti. Il mobile mantiene dimensioni tra le più compatte nel mercato e una profondità fino a soli 10 cm.

Con i progetti Custom Experience, Galletti può sviluppare con tutti i suoi Clienti dei progetti in co-design in grado di integrare tecnologia, stile e personalizzazione per un’esperienza unica su misura.

Scopri la prima Custom Experience WOOD 001, su advanceddesign.galletti.com

POMPA DI CALORE DALLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI

Unical, sempre attenta alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico, offre una ampia gamma di pompe di calore, ideali sia per impianti residenziali (case uni e plurifamiliari) che per edifici commerciali/industriali. Efficiente alternativa ai sistemi di riscaldamento tradizionali, il sistema con pompa di calore, consente di raggiungere il comfort richiesto, sfruttando energia pulita, prelevata e trasferita dall’aria esterna all’ambiente interno (o viceversa), riducendo drasticamente le emissioni di CO2.

Con la pompa di calore HP_OWER ONE R Aria-Acqua, in classe energetica A+++, Unical amplia la proposta di pompe di calore elettriche monoblocco. La pompa di calore sfrutta la tecnologia “full inverter” per raggiungere alte prestazioni (COP fino a 4,85 - EER fino a 5,40) a garantire un’ottima climatizzazione ambientale, vale a dire, riscaldamento e raffrescamento di tutti i locali, oltre che la produzione di acqua calda sanitaria. Ultracompatta e ad alta efficienza, è disponibile in sette modelli. www.unicalag.it

POMPE DI CALORE CON R290

Le pompe di calore con refrigerante R290 di Haier, in classe energetica A+++, rappresentano una scelta sostenibile e ad alta efficienza per il comfort domestico. L’R290, noto anche come propano, è un gas naturale con un bassissimo impatto ambientale: ha un GWP (Global Warming Potential) quasi nullo e non danneggia lo strato di ozono. Questo lo rende una soluzione ecologica in linea con le normative europee sui gas refrigeranti. Oltre alla sostenibilità, il propano offre eccellenti prestazioni termiche, garantendo un’elevata efficienza energetica anche in condizioni climatiche rigide. Le pompe di calore R290 sono versatili, capaci di produrre acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento con un solo sistema. Inoltre, grazie alla disponibilità del gas e alle sue proprietà termodinamiche, permettono una riduzione dei consumi e dei costi operativi. Una tecnologia pensata per il futuro, che coniuga efficienza, risparmio e rispetto per l’ambiente.

www.haiercondizionatori.it

Novità Prodotti

DALL’ACQUA ALLA MATERIA, DALLA MATERIA AL DESIGN

Un design evolutivo e un concept rivolto al futuro capace di interpretare i cambiamenti che l’ambiente più intimo della casa sta incontrando negli ultimi anni. È la collezione Lympha disegnata dall’architetto Franco Driusso per Altamarea. Proposta in differenti ambientazioni, Lympha si distingue per le sue linee stilistiche e l’avanzata ricerca di materiali nobili e raffinate finiture, come i laccati ossidati, il Fenix ntm® o le essenze di legno pregiate, tra cui il Rovere Terra Dogato con la lavorazione 3D a sottili doghe verticali e con l’anima in alveolare di alluminio. Un prodotto di design nato per soddisfare le esigenze di un mercato in continuo movimento dove l’ambiente bagno è sempre più associato al benessere e alla cura di sé stessi.

Lympha è una collezione completa caratterizzata da innovativi elementi funzionali. Tra questi, il nuovo modulo terminale estraibile tramite il quale, con un unico movimento, si può accedere a due distinti vani contenitivi: uno frontale e uno laterale. Inoltre, il pratico vassoio girevole collegato al basamento in metallo verniciato, le mensole porta oggetti e porta salviette coordinate con le finiture del bagno e i nuovi sistemi di aperture con maniglie e profili integrati personalizzabili.

Particolare risalto è stato dato anche all’illuminazione con la nuova lampada Lympha, un sistema a sospensione con illuminazione a LED disponibile in diverse misure e personalizzabile con le finiture introdotte nell’ambiente bagno. Completano la proposta, le nuove tipologie di specchi con illuminazione LED integrata con ampia gamma dimensionale. LYMPHA MONOLITE, infine, è un modulo indipendente rivolto a chi predilige il minimalismo e l’essenzialità. Dotato di un lavabo dedicato, Lympha Monolite è proposto in un'unica dimensione, in tutte le finiture a catalogo con l’aggiunta dell’Abete Tabacco; un legno dall’aspetto vissuto derivante dal recupero di vecchi casolari di montagna esposti per decenni alle intemperie. www.altamareabath.it

“Lex10 e certificazione energetica - Software professionale - CAD INTEGRATO - APE e AOECalcolo interventi riqualificazione energetica” di Antonio Mazzon e Daniele Alberti

Lex10 è un software professionale completo ed estremamente intuitivo per il calcolo del fabbisogno convenzionale stagionale di energia e dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione, sia in regime estivo che invernale, per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) richiesto per legge in fase di costruzione, ristrutturazione, compravendita o locazione di edifici o di singole unità.

Il file dell’APE in formato XML può essere importato direttamente nei Catasti APE delle Regioni italiane.

Il calcolo è certificato dal CTI con n. 79/2017 e aggiornato al D.M. del 26/06/2015 “Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” e alla legislazione vigente. Il calcolo si basa sulle metodologie contenute nelle norme della serie UNI TS 11300 e in quelle da esse richiamate.

Il Software Lex10 utilizza una metodologia semplice e si avvale di funzionali e corposi database di materiali edilizi, ponti termici, dati climatici, generatori.

L’Italia si conferma big dell’impiantistica in Europa

Resilienza, committenze pubbliche, competenza e formazione: gli elementi in sintesi a supporto del mercato italiano che emergono dall11° Rapporto CRESME sul Mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia 2025-2027

Presentato l’11° Rapporto Congiunturale e Previsionale del CRESME sul Mercato dellinstallazione degli impianti negli edifici in Italia 20252027, realizzato in partnership con AiCARR, Assotermica, Assoclima, ANGAISA e MCE-

Mostra Convegno Expocomfort.

“Nel 2024 il mercato impiantistico ha tenuto soltanto nel Sud Europa, nonostante le conseguenze del calo strutturale della spesa in riqualificazione in Italia, e grazie alla resilienza del mercato spagnolo- sottolinea Lorenzo Bellicini, Direttore CRESME Ricerche- A livello europeo il 2024 si è chiuso con una nuova flessione, con valori di produzione sceso a 603 miliardi di euro, il 2,1% in meno di quanto si registrava nel 2023 (a valori costanti 2023). Questo risultato conferma il calo avviato nel 2023 (-0,6%), che aveva interrotto un trend di crescita sostenuta che, al di là della battuta di arresto dell’anno pandemico, proseguiva dal 2014.”

Nonostante la flessione il comparto continua ad aumentare la sua quota sul volume d’affari complessivo delle costruzioni: anche nel 2024, infatti, loutput lordo aggregato delle costruzioni ha registrato un calo maggiore (-2,5%), facendo salire ulteriormente la quota dell’impiantistica sul totale, che ha superato il 27,3% (era il 25,9% nel 2019).

In questo scenario, il mercato degli impianti italiano è il secondo a livello europeo, con 92,3 miliardi di euro di valore della produzione, la Germania vanta 167,5 miliardi, e la Francia in terza posizione 79,7 miliardi.

Lo scenario internazionale

L’analisi dei dati di export per il 2024 conferma il consolidamento della ripresa del commercio dei prodotti per l’impiantistica: dopo il forte impatto negativo subito nel 2020 a causa delle misure restrittive adottate per fron-

teggiare la pandemia, il settore ha progressivamente recuperato terreno, beneficiando di una domanda internazionale in crescita che lo ha portato ad un fatturato di 23,3 miliardi di euro, segnando un incremento del 2,1% rispetto al 2023.

“Questo risultato consolida il trend di crescita registrato negli anni successivi alla crisi pandemica - sottolinea Bellicini - Rispetto al 2019, anno precedente allo scoppio della crisi sanitaria globale, l’export italiano è cresciuto del 31,3%, con un guadagno di oltre 5,5 miliardi di euro.”

La crescita del 2024 conferma la capacità del comparto italiano di mantenere una traiettoria positiva in un contesto internazionale ancora caratterizzato da incertezze economiche e tensioni geopolitiche. Le tensioni geopolitiche, il conflitto in Ucraina e la ridefinizione delle priorità strategiche a livello europeo e globale restano fattori chiave nell’evoluzione di queste dinamiche, destinati a incidere anche nel medio periodo.

Nel complesso, i dati evidenziano come l’industria italiana dell’impiantistica abbia non solo recuperato le perdite subite durante la pandemia, ma anche rafforzato la propria posizione competitiva sul mercato internazionale, contribuendo in misura crescente al saldo commerciale del Paese. Il 2024 evidenzia un riequilibrio geografico del commercio impiantistico italiano: l’export si diversifica, con una crescente proiezione verso USA, Medio Oriente e Nord Africa, mentre le importazioni rallentano, ridisegnando il profilo della bilancia commerciale.

Riguardo la destinazione dell’export, per tutti i principali Paesi europei si evidenzia la progressiva crescita del peso del mercato statunitense. In particolare, nel 2024 la quota USA è aumentata in tutti i Paesi considerati, segno di un rafforzamento della domanda americana nel comparto impiantistico, probabilmente legato agli investimenti in infrastrutture e riqualificazione energetica promossi dai programmi federali. Per l’Italia, la quota di esportazioni destinate agli USA è salita dal 4,8% nel 2020 al 7,7% nel 2024, mostrando un incremento di quasi tre punti percentuali in quattro anni. Si tratta di una delle crescite più marcate tra i Paesi analizzati, seconda solo alla Danimarca (da 7,2% a 8,4%) e alla Germania (da 7,2% a 9,0%). Questo rafforzamento evidenzia l’alto grado di integrazione commerciale tra Italia e Stati Uniti nel settore impiantistico e l’efficacia delle imprese italiane nel cogliere opportunità di mercato oltreoceano. Tuttavia, alla luce della recente introduzione di dazi

generalizzati da parte dell’amministrazione Trump, questa crescita si trova esposta a rischi potenziali significativi. commenta Bellicini L’Italia, tra i Paesi UE con maggiore esposizione relativa al mercato USA, potrebbe subire impatti proporzionalmente più gravi in termini di contrazione dell’export o di aumento dei costi di accesso al mercato americano, qualora i dazi vengano effettivamente applicati.

Lo scenario italiano

“Nel breve arco temporale che intercorre tra il 2021 e il 2024 il mercato degli impianti negli edifici è passato da quelli che possiamo definire ipertrofici incentivi del Superbonus alla drastica attenuazione di tali strumenti fiscali che è già in atto nel 2025 e che si inasprirà ulteriormente nei prossimi due anni- prosegue Bellicini - Gli effetti dell’interruzione del Superbonus sono stati parzialmente assorbiti nel 2023 e ci si attendeva che il 2024 dovesse portare ad un ulteriore, e più intenso, calo del mercato. Ciò non è accaduto e il 2024 ha mostrato una tenuta maggiore rispetto alle previsioni; il comparto delle macchine ad alimentazione elettrica ha continuato a crescere e anche il settore delle macchine a combustibile, pur in calo, ha mostrato una particolare resilienza.”

E probabile che nel mercato della climatizzazione si siano sovrapposti più fattori che sono stati in grado di sostenere le vendite: in primo luogo l’annuncio dell’interruzione dell’incentivazione alla sostituzione di generatori di calore a combustibile; poi la rimodulazione e differenziazione (tra abitazioni di residenza e alloggi a disposizione; delle aliquote di incentivazione all’edilizia; infine le tensioni internazionali contraddistinte da conflitti fisici e commerciali.

La crescita della spesa in opere di ingegneria civile continuerà a sostenere il mercato degli impianti, in particolare negli ambiti delle telecomunicazioni, delle opere idriche e del comparto energetico; l’attesa ripresa del

settore residenziale è prevista solo per il 2026, ma con ampi margini di incertezza dovuti allo scenario di sviluppo del mercato del credito. Più ottimistiche sono le previsioni per gli investimenti in edilizia non residenziale, in particolare nell’ambito pubblico (edilizia scolastica e sanitaria) e commerciale.

“Il Rapporto CRESME disegna un vero e proprio quadro di modernizzazione del Paese anche a livello di opere pubbliche- afferma Andrea Cetrone, Vicepresidente di Assoclima - Questo processo evidenzia la necessità di sostenere il paradigma Tecnologia/Società/Ambiente con coerenza e garanzie. La coerenza normativa è fondamentale per uno sviluppo ordinato e sostenibile del settore. Solo regole chiare e coordinate permettono alle imprese di investire e innovare con fiducia, sviluppando soluzioni tecnologiche in grado di risparmiare sui consumi, eliminare le emissioni locali e utilizzare energie rinnovabili. Possediamo già tutti gli strumenti normativi da implementare per ridurre incertezze e rischi applicativi, facilitando l’attuazione delle politiche di settore e la competitività delle aziende.”

L’assenza di politiche adeguate

L’annuncio del divieto di incentivazione delle caldaie uniche alimentate a combustibili fossili ha portato a un incremento delle sostituzioni per poter godere degli incentivi, anche in considerazione del fatto che i generatori a combustibile avranno ancora una vita utile rilevante almeno fino al 2040.

“Chiediamo alla politica quindi una certa dose di agilità nell’adeguarsi alle priorità del Paese, mettendo la tecnica al centro della discussione - ha ribattuto Giuseppe Lorubio, Presidente Assotermica - I dati del Rapporto CRESME ci ricordano come metà degli impianti a gas siano obsoleti, e del rischio appunto che un Effetto Cuba possa rallentare la transizione energetica e penalizzare un’industria d’eccellenza italiana. L’assenza di politiche adeguate può infatti portare al mantenimento dei vecchi impianti, poco efficienti, anziché sostituirli con soluzioni moderne e sostenibili come apparecchi ibridi factory-made e pompe di calore a gas che utilizzano il vettore gassoso, che non va demonizzato.”

Lo scenario di mercato in quantità di impianti

Il mercato complessivo delle macchine per la climatizzazione e il trattamento aria (produzione calore, produzione freddo, controllo della qualità dell’aria, ecc.) vede l’assorbimento di quasi 4,2 milioni di unità nel 2024 con

un incremento del 3,8% rispetto al 2023; il 2023 aveva registrato un consuntivo del -11,5% rispetto al 2022. L’attuale dinamica risulta condizionata dall’andamento decrescente del settore termico a combustibile che vede il -3,9% nel 2024 che fa seguito al -14,4% nel 2023; tali dati determinano la conclusione del biennio caratterizzato dal Superbonus in cui il comparto termico a combustibile aveva fatto registrare il +51% complessivo (2022 / 2020). Viceversa, tranne che nel 2023 (-8,8%), il comparto delle macchine per la climatizzazione ad alimentazione elettrica, evidenzia una progressione particolarmente intensa con il +10,3% nel 2024; anche nel caso delle macchine ad energia elettrica, si rileva che il biennio 2021-2022, in regime di Superbonus, aveva fatto segnare il +47%.

Le previsioni per il 2025 e per gli anni successivi, indicano una stabilizzazione del mercato complessivo che dovrebbe rimanere al di sopra dei 4,2 milioni di unità annue collocate sul mercato fino al 2027.

Nel 2025 si dovrebbe registrare il +3,0% dell’intero settore della climatizzazione ambientale con una crescita ancora sostenuta per il comparto del condizionamento e pompe di calore (+9,4%) mentre il settore della produzione di calore con combustibili dovrebbe scendere del -5,8%. Nelle previsioni di più lungo termine (fino al 2027) si dovrebbe osservare un biennio di stabilità delle vendite sul mercato finale con il -0,7% nel 2026 ed il -0,8% nel 2027.

Competenze tecniche e formazione

“Non c’è azione senza visione, e sottolineo come non ci possa essere visione senza consapevolezza - commenta Luca A. Piterà, Segretario Generale di AiCARR - Con questo voglio ribadire il ruolo fondamentale della progettazione impiantistica nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di efficienza energetica che l’Europa ci richiede. È necessario rafforzare le competenze tecniche lungo tutta la filiera, a partire da una progettazione consapevole e multidisciplinare. Solo attraverso la formazione continua, l’aggiornamento professionale e una visione integrata possiamo progettare soluzioni impiantistiche sempre più complesse, in grado di rispondere alle sfide ambientali. È fondamentale coniugare evoluzione tecnologica e solidità normativa per garantire interventi efficaci, sostenibili e duraturi. Il Rapporto CRESME

ci dice che il nostro Paese è secondo in Europa per valore del comparto: una responsabilità, ma anche un’opportunità per rilanciare il progetto come leva di competitività e qualità.” L’importanza della formazione è stata ribadita anche dal Presidente ANGAISA Maurizio Lo Re: “Il Rapporto CRESME illustra luci e ombre dellimpiantistica europea, raccontandoci dellincertezza dei mercati e delle difficoltà di programmare anche nel breve periodo. In questo scenario il nostro obiettivo è rafforzare il saper fare, lavorando sulla formazione di una nuova generazione di imprenditori e manager nella distribuzione specializzata ITS che sappiano supportare la qualità, piuttosto che il prezzo, e garantire continuità e sviluppo del settore. Puntiamo a rafforzare la connessione tra formazione tecnica e mondo del lavoro, adeguando percorsi distruzione per studenti e futuri diplomati degli istituti tecnici sulle opportunità di lavoro e sui fabbisogni delle aziende HVAC+R.”

Il settore impiantistico italiano è un punto di riferimento a livello internazionale

Nel tirare le somme sullo scenario congiunturale e previsionale dell’impiantistica italiana, Massimiliano Pierini, Managing Director di MCE Mostra Convegno Expocomfort, ha ribadito come “nonostante la flessione nel mercato delle costruzioni edilizie, il comparto continui ad aumentare la sua quota sul volume d’affari complessivo; un output che forse per molti non è ancora così evidente. L’impiantistica italiana ha saputo registrare dinamiche migliori tra quelle europee, anche grazie all’espansione degli investimenti in infrastrutture, forte della qualità del made in Italy. Il settore impiantistico italiano è da sempre un punto di riferimento a livello internazionale, grazie ai nostri distretti produttivi di eccellenza e alla capacità di innovare e integrare tecnologie diverse. Non è certo un caso che in Italia si tenga un evento biennale come MCE, centro dell’attenzione nel mercato globale dell’impiantistica, proprio per la qualità dell’offerta e la dinamicità del mercato interno.” 

La nuova UNI 11976: uno strumento per la valutazione della Qualità dell’Aria Interna

Applicare questa norma significa non solo rispettare regole e parametri ma soprattutto investire nel benessere e nella salute delle persone

Di Giacomo Mellera, Project Manager EteamPro

La norma UNI 11976, pubblicata ad aprile 2025, è un passo fondamentale verso una migliore gestione della qualità dell’aria negli ambienti interni in Italia. L’obiettivo principale di questa norma è fornire linee guida chiare e semplici per effettuare misurazioni affidabili e ripetibili della qualità dell’aria in ambienti come case, uffici e scuole. Una buona qualità dell’aria interna è essenziale per la salute e il benessere delle persone che trascorrono gran parte del loro tempo in questi spazi chiusi. L’importanza di monitorare la qualità dell’aria interna non riguarda solo la salute, ma anche la gestione energetica degli edifici. Infatti, norme come la UNI EN 16798-1 e direttive europee recenti come la Direttiva Case Green (EPBD 2024), sottolineano il legame tra efficienza energetica e benessere degli occupanti.

Per sviluppare la norma, sono state prese in considerazione le indicazioni elaborate dal Gruppo di Studio Nazionale sull’Inquinamento Indoor dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), attraverso i Rapporti ISTISAN, e il documento CONTARP 2010. Inoltre, la norma include checklist specifiche per raccogliere informazioni dettagliate sugli edifici, sugli impianti e sulle attività di monitoraggio negli edifici scolastici. Queste checklist sono basate sui Rapporti ISTISAN 19/17 e 20/3, che consentono di raccogliere dati in modo sistematico e semplice, facilitando così ulteriormente la fase preliminare di valutazione della qualità dell’aria.

La UNI 11976 indica chiaramente quali strumenti utilizzare, quali inquinanti misurare e quali metodi applicare. Tra le principali sostanze monitorate vi sono gli inquinanti chimici come benzene, formaldeide, particolato PM10 e PM2.5, ma anche il radon e gli agenti biologici, come virus e allergeni. Una specifica attenzione è posta sull’anidride carbonica (CO2), che pur non essendo tossica, è un indicatore fondamentale del corretto ricambio d’aria negli ambienti.

L’importanza delle misurazioni

Perché è importante effettuare queste misurazioni? La norma risponde chiaramente: garantire ambienti salubri per tutti, con particolare attenzione alle persone più vulnerabili, come allergici e asmatici, e verificare l’efficacia dei sistemi di ventilazione e condizionamento. Un monitoraggio accurato permette anche di intervenire rapidamente in presenza di problemi specifici segnalati dagli occupanti e di valutare gli effetti di eventuali interventi di manutenzione o ristrutturazione

Per pianificare un piano di misurazione o monitoraggio efficace, è necessario disporre di informazioni detta-

gliate riguardanti l’edificio (età, materiali, involucro, destinazione d’uso, dimensioni, occupazione, tempi di occupazione, tipologia degli occupanti), gli impianti (ventilazione, idraulico, riscaldamento, climatizzazione), gli arredi, i protocolli di pulizia e manutenzione, le attività nell’intorno dell’edificio e le caratteristiche dell’ambiente esterno. Un sopralluogo preliminare, supportato dalla check list in Appendice C, è utile per individuare gli ambienti critici. La pianificazione deve avvenire in accordo con i responsabili della gestione degli ambienti, assicurando la corretta installazione e protezione della strumentazione. È fondamentale che le indagini si svolgano in condizioni di reale utilizzo dell›ambiente. La norma sottolinea che non esiste una strategia di monitoraggio unica per tutte le situazioni, ma ogni caso richiede un›attenta valutazione contestuale.

Posizionamento della strumentazione e durata del monitoraggio Il posizionamento della strumentazione (sonde, sensori) richiede una pianificazione attenta. I punti devono essere scelti in modo da evitare manomissioni e comunque a una distanza non inferiore a 1 metro dalla parete più vicina. L’altezza di posizionamento deve corrispondere all’altezza media delle prime vie respiratorie umane, circa 1,1 metri o 1,70 metri a seconda che gli occupanti siano prevalentemente seduti o in piedi, o circa 1 metro nelle scuole dell’infanzia e primarie. Le norme UNI EN ISO 16000-1 e alcuni Rapporti ISTISAN suggeriscono un’altezza di 1,5 metri per la testa di prelievo. È sconsigliato posizionare la strumentazione in punti soggetti a correnti d’aria, vicino a terminali impiantistici o fonti di calore che potrebbero falsare i risultati.

La durata minima del monitoraggio ai fini della valutazione della qualità dell’aria interna è di almeno 5 giorni continui di utilizzo dell›ambiente. Se non è possibile per questioni organizzative, l›attività va estesa fino al raggiungimento dei 5 giorni richiesti, tenendo conto dei tempi e profili di occupazione. Il monitoraggio deve essere effettuato almeno due volte l›anno, una nella stagione calda e una in quella fredda. Negli ambienti di lavoro e scolastici, generalmente occupati per poche ore al giorno, il monitoraggio dovrebbe essere frazionato, con rilevamenti durante e al di fuori delle ore di occupazione per valutare l›influenza antropica. Durante il monitoraggio è cruciale registrare tutte le situazioni che possono influenzare gli scambi d›aria. Per gli inquinanti chimici, è inoltre utile misurare la concentrazione anche nell›aria esterna contemporaneamente al monitoraggio interno. Ciò permette se la provenienza di questi inquinanti si può ricercare nell’ambiente interno oppure è dovuto a fattori esterni. Il campionamento esterno va fatto in prossimità dell›ambiente interno, a non meno di 1 metro dalla parete esterna e a un›altezza paragonabile a quella del sensore interno. In presenza di ventilazione, una sonda va posta

NORMATIVA

anche all›ingresso dell›aria esterna. La norma UNI 11976 dedica ampio spazio ai metodi di campionamento e analisi degli inquinanti, elencando strumenti semplici e affidabili come campionatori passivi, pompe per prelievo attivo e sistemi automatici. Per quanto riguarda i contaminanti biologici (virus, batteri, allergeni), suggerisce l’impiego di tecniche specifiche quali piastre a contatto, tamponi e sistemi di campionamento attivi, adattandosi alle tecnologie oggi disponibili.

I metodi di monitoraggio

Per i metodi di monitoraggio, la norma rimanda a diverse pubblicazioni di riferimento, incluse norme UNI, EN, ISO per inquinanti chimici, la legislazione vigente per il radon, e specifici Rapporti ISTISAN per virus, microrganismi e allergeni in assenza di norme standardizzate al momento della pubblicazione. La strumentazione impiegata deve essere sicura, idonea all’uso e conforme alle norme.

I risultati ottenuti da questi monitoraggi devono essere confrontati con valori limite specifici stabiliti da autorità nazionali e internazionali, come quelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un rapporto finale, dettagliato e completo, dovrà raccogliere tutte le infor-

mazioni rilevanti e analizzare eventuali anomalie per pianificare interventi correttivi o preventivi

Migliorare la salute e il benessere degli occupanti

L’applicazione della norma ha importanti risvolti economici e sociali. Ambienti con aria di qualità migliore favoriscono una maggiore produttività nei luoghi di lavoro e migliorano le prestazioni scolastiche degli studenti, riducendo inoltre i costi sanitari legati a malattie respiratorie e allergiche. L’attenzione verso l’aria interna può diventare anche un fattore competitivo per immobili e strutture ricettive, in grado di attrarre sempre più persone consapevoli dell’importanza della salute ambientale.

In conclusione, la norma UNI 11976 rappresenta un vero progresso nella gestione della qualità dell’aria negli ambienti interni. Non è un semplice documento tecnico, ma uno strumento concreto per migliorare la salute e il benessere delle persone nella vita quotidiana. Applicare questa norma significa non solo rispettare regole e parametri, ma soprattutto scegliere consapevolmente di vivere e lavorare in ambienti più sani e sicuri. Investire nella qualità dell’aria è investire nella salute delle persone, e la UNI 11976 offre finalmente gli strumenti adeguati per farlo con chiarezza ed efficacia. 

La quattordicesima edizione del TU Sicurezza, aggiornata a marzo 2025, contiene tutte le ultime novità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa edizione include infatti le nuove disposizioni introdotte dalla Legge 13 dicembre 2024, n. 203 (collegato lavoro) che ha recato significative modifiche alle norme sulla sicurezza del lavoro, con particolare riguardo per la disciplina delle visite mediche.

Un dettagliato indice analitico-alfabetico consente di individuare agevolmente le prescrizioni relative agli articoli del Testo Unico.

Il convegno di Assotermica si è tenuto durante la prima edizione di Heat Pump Technologies

Pompe di calore a gas e apparecchi ibridi per la decarbonizzazione

Di Laura Raciti

Il 2 aprile, nell’ambito della manifestazione Heat Pump Technologies, si è tenuto l’evento organizzato da Assotermica intitolato “Pompe di calore a gas e apparecchi ibridi per la decarbonizzazione”. Un’occasione di approfondimento tecnica e strategica su due tecnologie chiave per affrontare la transizione energetica nel settore edilizio, tra i comparti ritenuti challenging to abate, cioè difficili da decarbonizzare secondo la dichiarazione di Dubai del 2023, sottoscritta da oltre 70 Paesi.

La sessione si è aperta con un’introduzione di Giuseppe Lorubio, presidente Assotermica, che ha ribadito l’impegno dell’associazione per una transizione che sia integrata e realistica. Una transizione che tenga conto delle esigenze degli utenti finali, delle specificità del patrimonio edilizio italiano e della necessità di una sostenibilità che sia anche economica e sociale. In questa prospettiva, l’associazione ha evidenziato l’importanza di mantenere un approccio multitecnologico che valorizzi tutte le opzioni disponibili.

Tecnologia matura e attuale

«Non si può puntare tutto su una sola soluzione». Con questa affermazione, Enrico Casali – intervenuto in rappresentanza di Assotermica – ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un approccio tecnologicamente aperto alla transizione energetica. Le pompe di calore a gas, ha spiegato, rappresentano una delle soluzioni più efficaci e consolidate per contribuire alla decarbonizzazione del settore termico, in particolare negli edifici esistenti dove la rete gas è già presente. Queste macchine, che sfruttano fonti rinnovabili come l’energia termica ambientale, geotermica o idrotermica, uniscono i vantaggi delle caldaie a condensazione con l’efficienza delle pompe di calore, mantenendo bassi consumi elettrici grazie all’impiego del gas come vettore principale. «Sono più efficienti di una caldaia – ha aggiunto – perché oltre al gas sfruttano anche l’energia rinnovabile prelevata dall’ambiente».

In un contesto europeo che spinge verso l’elettrificazione, Casali ha sottolineato l’importanza di non demonizzare il gas, ma di promuoverne l’evoluzione: dal fossile al rinnovabile. «Il concetto del gas come rinnovabile non è ancora passato», ha detto, ricordando che il biometano e l’idrogeno verde – già oggi al centro delle politiche europee – possono essere immessi nella rete esistente senza modifiche tecniche. Le pompe di calore a gas, molte delle quali già hydrogen ready, offrono quindi una soluzione immediatamente applicabile, versatile e in grado di generare risparmi fino al 50% rispetto alle caldaie

tradizionali. In conclusione, «il binomio molecola ed elettrone è forse la vera chiave della transizione energetica».

Verso una definizione univoca dei sistemi ibridi

Alessandro Ferrara, rappresentante di Panasonic, apre il suo intervento illustrando il funzionamento delle Gas Heat Pump (GHP), tecnologie che uniscono il principio delle pompe di calore tradizionali all’impiego del gas come vettore energetico: «Una pompa di calore a gas funziona esattamente come una elettrica: preleva energia dall’ambiente e la trasferisce agli ambienti da climatizzare. La differenza è che, invece dell’elettricità, utilizza energia termica, generalmente derivata dal metano». Le due principali soluzioni oggi presenti sul mercato sono le pompe di calore ad assorbimento e quelle con motore endotermico, entrambe particolarmente adatte a contesti dove sono già presenti infrastrutture gas e vi è una domanda combinata di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria. Le applicazioni più comuni? «Hotel, centri sportivi, RSA, scuole, edifici pubblici e PMI», ha spiegato Ferrara.

I vantaggi delle GHP si articolano in quattro pilastri: efficienza, rinnovabilità, sostenibilità e affidabilità. Le GHP ottimizzano il funzionamento in base al carico, con efficienze stagionali elevate anche in condizioni climatiche difficili. In molte configurazioni, è possibile recuperare calore residuo dal motore per produrre gratuitamente acqua calda sanitaria. Un altro plus è la ridotta richiesta elettrica: Si può ottenere una climatizzazione da 100 kW con soli 2 kW di potenza elettrica installata. Trattandosi di pompe di calore, sfruttano energia rinnovabile, rispettando così gli obblighi normativi. L’impiego di refrigeranti sicuri

e l’affidabilità comprovata – con oltre 30.000 unità installate in Europa – confermano le GHP come soluzioni concrete, già pronte per affrontare le sfide energetiche del presente e del futuro.

Nel contesto della transizione energetica

Un aspetto spesso trascurato nel dibattito sulle pompe di calore a gas riguarda la loro efficienza in raffrescamento, da sempre considerata il punto debole rispetto alle omologhe elettriche. Sergio Zallocco ha affrontato direttamente la questione, offrendo una lettura più aggiornata: «Nel caso delle GHP a motore endotermico, il ciclo frigorifero è lo stesso di una pompa di calore elettrica, con la differenza che il compressore viene azionato da un motore termico, non elettrico. Questo consente di recuperare calore, ad esempio, per produrre acqua calda sanitaria. In un impianto che ha bisogno sia di raffrescamento che di acqua calda – come un hotel o una struttura sanitaria – questo sistema può essere molto efficiente: è come se si trattasse di una cogenerazione». Se si valuta l’intero bilancio energetico, infatti, il rendimento può superare quello delle pompe elettriche. Zallocco ha sottolineato che esistono anche GHP ad assorbimento reversibili, capaci di fornire raffrescamento, ma «in estate non raggiungono i livelli di efficienza delle pompe elettriche. È un dato oggettivo». Tuttavia, nei contesti in cui la disponibilità elettrica è limitata o vincolata, le GHP rappresentano spesso l’unica opzione praticabile. «Nel mondo della climatizzazione – osserva – la pompa di calore a gas non sempre è la scelta più efficiente, ma può essere l’unica possibile». Infine, l’invito a evitare confronti impropri: «Non è corretto confrontare direttamente un COP 4 di una pompa di calore elettrica con un QE 1.4 di una pompa a gas. Le unità di misura sono diverse, e riflettono processi energetici diversi: uno parte da energia elettrica, l’altro da energia termica Servirebbe una valutazione basata sull’energia primaria per fare un confronto davvero corretto». Le GHP non si candidano a sostituire del tutto le pompe di calore elettriche, ma in scenari specifici –infrastrutture esistenti, carichi elevati, mix energetico – rappresentano una risorsa tecnologica concreta e già disponibile.

L’evoluzione normativa dei sistemi ibridi

Gli apparecchi ibridi non sono una moda recente, ma il frutto di un lungo percorso evolutivo. Valentina d’Acunti ha ricostruito la storia di questi sistemi ricordando come «i primi esempi risalgano addirittura al 1993», quando alcuni produttori li definivano “caldaie caldo-freddo”, già in grado di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria. Il concetto alla base era l’integrazione tecnologica: combinare fonti diverse in un’unica macchina intelligente,

progettata attorno ai bisogni reali dell’utente e del sistema energetico. Il vero salto di qualità arriva però con la direttiva 2009/28/CE, che impone l’uso di rinnovabili negli edifici nuovi e in ristrutturazione. È qui che le aziende rispolverano e rilanciano le tecnologie ibride, dapprima nei settori terziario e industriale, poi anche nel residenziale. «Uno dei motivi per cui gli ibridi non si erano diffusi fino ad allora era proprio la scarsa conoscenza tecnica. Le aziende iniziano quindi a investire in formazione, creando delle vere e proprie accademie interne», ha sottolineato d’Acunti. Un’altra svolta arriva quando l’Italia interroga la Commissione UE sull’inquadramento normativo degli ibridi. La risposta apre la strada al loro riconoscimento come sistemi integrati nel Conto Termico 2.0. Oggi, secondo la definizione normativa UNI/TS 14825:2018, un sistema ibrido è composto da una pompa di calore, una caldaia a condensazione e un sistema di controllo intelligente che li gestisce in sinergia. «Non si tratta semplicemente di due generatori affiancati – ha precisato – ma di un’unità progettata per lavorare in sinergia». Con oltre 5.500 modelli oggi presenti nel catalogo del Conto Termico, gli ibridi sono ormai pienamente riconosciuti anche a livello europeo. «Gli ibridi sono una tecnologia intelligente, perfettamente inserita in un percorso di evoluzione che punta alla decarbonizzazione, alla sostenibilità e all’equilibrio energetico nazionale».

La gestione intelligente della domanda energetica

Scegliere un sistema ibrido significa affrontare con intelligenza le sfide della riqualificazione degli edifici esistenti. Stefano Casandrini ha evidenziato come gli ibridi offrano vantaggi concreti rispetto alle pompe di

calore full electric, a partire dalla facilità d’installazione, un elemento chiave emerso anche durante il Superbonus. Gli ibridi evitano la necessità di serbatoi di accumulo per l’acqua sanitaria, risparmiando spazio prezioso e semplificando l’installazione. Un punto critico per molti edifici esistenti, dove ogni metro quadro conta. Gli ibridi permettono anche di contenere la potenza elettrica necessaria: «Uno studio ha stimato che, usando sistemi ibridi anziché pompe di calore full electric, si può risparmiare fino al 50% della potenza di picco. Quindi si alleggerisce la pressione sulla rete elettrica, che oggi non è in grado di sostenere una massiva elettrificazione». Casandrini ha poi ricordato che la rete elettrica italiana non è pronta per una completa elettrificazione: siamo ancora ai livelli di margine di sicurezza del 2020. In alcune aree, come in Olanda, non è più possibile nemmeno realizzare nuovi allacci. Gli ibridi consentono invece di sfruttare in modo intelligente la rete gas esistente, affidabile e capillare, installando pompe di calore più piccole e integrando la caldaia nei momenti di maggiore richiesta. Con i sistemi ibridi factory made si hanno ulteriori vantaggi: garanzia unica, comunicazione integrata, aggiornabilità facile e certificazione delle prestazioni globali. In sintesi, gli ibridi rappresentano una soluzione concreta per accelerare la transizione energetica senza sacrificare comfort, rapidità d’installazione e sostenibilità delle infrastrutture.

Il futuro dei sistemi ibridi

Secondo Roberto Cortese, il futuro dei sistemi ibridi nella climatizzazione termica dipenderà dalla capacità di considerarli non più una semplice soluzione transitoria verso l’elettrificazione, ma una tecnologia stabile e autonoma, in grado di contribuire alla decarbonizzazione di lungo termine. Un elemento cruciale sarà l’adozione di una definizione chiara e univoca di “sistema ibrido”, superando l’attuale frammentazione normativa che genera incertezza nel mercato. Accanto a questo, occorrerà rivedere i meccanismi incentivanti, aggiornando i criteri tecnici alle attuali evoluzioni tecnologiche e abbandonando logiche ormai superate. Infine, diventa fondamentale valorizzare l’interoperabilità dei sistemi, cioè la loro capacità di gestire intelligentemente la domanda energetica, dialogando tra pompa di calore e caldaia e interagendo con la rete elettrica. In questo scenario, la formazione tecnica degli installatori e progettisti sarà strategica per garantire corretta installazione, efficienza e tutela del consumatore finale. Gli apparecchi ibridi, se supportati da norme chiare e da una visione coerente, potranno così assumere un ruolo da protagonisti nella transizione energetica europea. 

Un piano formativo per affrontare al meglio la energeticatransizione

Il Gruppo Bosch Home Comfort, rappresentato in Italia dai marchi Bosch e Buderus, è uno dei principali produttori europei di soluzioni per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria dall’elevata qualità ed efficienza, in grado di sfruttare diverse fonti di energia per garantire risparmio energetico e rispetto dell’ambiente.

Punto di riferimento nel settore del riscaldamento, il Gruppo si trova, come tutto il mercato, in un’importante fase di transizione energetica volta all’elettrificazione degli impianti. L’Europa ha, infatti, definito degli importanti obiettivi da realizzare entro l’anno 2030 in termini di riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera e di aumento dell’utilizzo di fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, oltre ad una strategia complessiva per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050 (European Green Deal).

In linea con questi obiettivi e con la visione del Gruppo Bosch, la divisione Home Comfort ha ampliato il proprio portafoglio prodotti investendo, già a partire dal 2018, oltre 400 milioni di euro

Lo sviluppo di nuove tecnologie presuppone la formazione tecniconormativa degli operatori del settore, affinché possano essere di reale supporto ai consumatori.

Ne abbiamo parlato con Claudio Cairone, Training Manager della Divisione Home Comfort di Robert Bosch S.p.A.

nello sviluppo di pompe di calore per applicazioni residenziali e commerciali.

Tuttavia, questo cambiamento impone non solo uno sviluppo di nuove tecnologie, sempre più efficienti e sostenibili, ma anche una nuova modalità di approccio al mondo del riscaldamento e della climatizzazione, basata su un’approfondita preparazione tecnico-normativa da parte di tutti gli operatori del settore, affinché possano interfacciarsi al meglio con le nuove tecnologie ed essere di reale supporto ai consumatori.

Ed è proprio lo sviluppo della cultura e della conoscenza normativa legata all’elettrificazione degli impianti che è al centro del progetto sviluppato dal Gruppo, che ha come obiettivo la formazione di tutti gli operatori della filiera, a partire in primis dai propri collaboratori. Ne abbiamo parlato con

Claudio Cairone, Training Manager presso Robert Bosch S.p.A. – Divisione Home Comfort

Claudio Cairone, Training Manager della Divisione Home Comfort di Robert Bosch S.p.A.

In che modo viene erogata la formazione da parte del Gruppo?

L’Officina della Formazione Bosch Home Comfort si occupa di erogare corsi di formazione tecnici e manageriali ai professionisti del settore, per supportarli nel rapporto con le nuove tecnologie, i nuovi prodotti e le nuove richieste da parte dei loro clienti.

L’Officina organizza corsi online e in presenza su tutto il territorio nazionale, sia presso il Centro di Formazione della sede di Milano, con ben 250 mq di spazio allestito con prodotti Bosch e Buderus, sia nelle aule didattiche regionali, per poter toccare con mano i prodotti e farne esperienza diretta con simulazioni pratiche.

Attraverso una piattaforma dedicata, i professionisti possono accedere a tutti i corsi di formazione, conoscerne il programma ed iscriversi. Ad oggi, il sito conta oltre 13.000 utenti iscritti e fino al 2024 sono stati erogati oltre 1.700 corsi di formazione in presenza.

FORMAZIONE

Come si posiziona la formazione di Bosch Home Comfort nel contesto di un mercato in evoluzione?

La transizione energetica e il processo verso l’elettrificazione comportano importanti cambiamenti, come ad esempio in materia di normative FGas, che a sua volta impattano notevolmente sulle tecnologie che impiegano gas refrigeranti. La dismissione dei refrigeranti fluorurati è suddivisa in diverse tappe, in funzione del potenziale di riscaldamento globale del gas stesso, fino al 2035, a partire da quando non sarà più possibile immettere sul mercato sistemi split fino a 12 kW contente gas fluorurati. Tale prescrizione determina necessariamente un’evoluzione delle tecnologie e l’implementazione di nuovi refrigeranti a minore impatto ambientale come il propano, un gas infiammabile che, nonostante i notevoli vantaggi in termini di impatto ambientale, necessita di maggiori attenzioni e competenze per essere maneggiato.

Allo stesso tempo, i target europei di riduzione delle emissioni di CO2, coinvolgono necessariamente anche il mondo delle costruzioni, imponendo, tramite normative nazionali, requisiti stringenti per le nuove costruzioni in termini di efficienza energetica e stimolando in maniera importante la riqualificazione delle strutture e degli impianti esistenti anche tramite politiche di

incentivazione. Quest’ultimo aspetto ha generato negli ultimi anni una forte richiesta dal basso da parte degli utenti finali che, rivolgendosi ai professionisti del settore, ricercano consulenza per identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze sfruttando al meglio i vantaggi economici offerti dalle incentivazioni fiscali. In pochi anni, quindi, i professionisti si sono ritrovati a doversi interfacciare con nuove tecnologie, che richiedono competenze molto diverse rispetto a quelle a cui erano abituati, e con un’accresciuta richiesta di informazioni e consulenza da parte del mercato. Il nostro obiettivo è fornire supporto ai professionisti affinché siano preparati al meglio per affrontare queste nuove sfide, ampliando le proprie competenze e rimanendo al passo con il contesto di mercato per sfruttare le nuove opportunità di business. Questo si traduce nella conoscenza e nella capacità di applicare le più recenti normative, oltre a possedere un set di competenze ampio sulle tecnologie e sugli impianti con l’obiettivo di concretizzare il proprio ruolo professionale e soddisfare le nuove esigenze dei clienti.

Qual è la strategia di Bosch Home Comfort relativamente alla formazione?

Abbiamo sviluppato uno specifico percorso

formativo dedicato alle nuove normative FGas e alla gestione del gas propano (R290), coinvolgendo per primi i nostri collaboratori. A partire dal 2024, con il supporto di docenti di Eteam (azienda specializzata nella formazione di settore), abbiamo organizzato corsi dedicati ai nostri responsabili di prodotto, ai colleghi dell’assistenza prevendita e postvendita.

In una seconda fase, ci siamo concentrati sulla nostra rete di assistenza postvendita a marchio Bosch e Buderus, che conta circa 900 aziende specializzate e distribuite su tutto il territorio nazionale. Abbiamo così formato oltre 800 professionisti che sono ora in grado di lavorare in massima sicurezza con prodotti che impiegano il gas propano, di offrire all’utente finale un servizio di assistenza di alta qualità e all’installatore consulenza e un supporto concreto sull’installazione delle pompe di calore a R290.

Qual è il percorso di specializzazione offerto da Bosch alle aziende di installazione?

Da quest’anno abbiamo iniziato a predisporre corsi di formazione specifici per le aziende di installazione, con un percorso strutturato su seminari formativi in aula e corsi pratici specialistici.

I seminari formativi, organizzati in aula su tutto il territorio nazionale, hanno l’obiettivo di trasferire un set informativo completo che permetta alle aziende installatrici di aggiornarsi sulle tendenze di mercato e sul corretto iter da seguire nell’installazione delle pompe di calore: le qualifiche da possedere, le norme da conoscere e applicare, i documenti ufficiali da produrre e i meccanismi di incentivazione da utilizzare.

I corsi pratici specialistici, invece, sono erogati da docenti esterni altamente specializzati sull’installazione delle pompe di calore e consentono di acquisire conoscenze, capacità e abilità per effettuare tutte le operazioni indispensabili per un’installazione a regola d’arte.

di calore.

Da un punto di vista teorico vengono approfondite le normative sugli impianti FGas e a propano, sugli aspetti di sicurezza e sulla valutazione dei rischi, in modo da fornire una panoramica quanto più completa possibile.

Inoltre, l’Officina della Formazione Bosch Home Comfort mette a disposizione, sia per gli installatori sia per i servizi assistenza, anche altre tipologie di corso. Corsi tecnici di prodotto suddivisi tra caldaie a gas a condensazione, aria condizionata e corsi su pompe di calore e sistemi ibridi, sia nella versione base sia avanzato.

Corsi e-learning specializzati su pompe di calore, sistemi ibridi e aria condizionata, pubblicati online in piattaforma e sempre disponibili, per garantire flessibilità di fruizione da parte dei professionisti. I contenuti vengono costantemente aggiornati per fornire le informazioni più recenti su tecnologie e normative; il materiale didattico multimediale è pensato per guidare gli utenti passo dopo passo nel processo di apprendimento, rendendo la formazione interessante e facilmente comprensibile. Al termine della formazione viene rilasciato un attestato di partecipazione per la certificazione delle competenze acquisite.

Quali sono i prossimi step di questo progetto di formazione?

Questi corsi si tengono in presenza presso le nostre 20 aule regionali, per poter permettere la più ampia partecipazione alle aziende del territorio. Le aule di formazione sono allestite con isole di prodotto funzionanti su cui gli installatori, divisi in piccoli gruppi, possono lavorare sui circuiti frigoriferi e utilizzare tutta la strumentazione necessaria per installare una pompa

In questi primi mesi abbiamo già incontrato oltre 600 installatori e vorremmo continuare ad incontrare più professionisti possibile arricchendo il nostro calendario corsi. Inoltre, il progetto formativo si espanderà per raggiungere altri operatori del settore, ognuno con le proprie specificità e necessità. Predisporremo corsi ad hoc per i progettisti, che nella stesura dei capitolati dovranno sempre più essere informati sulle indicazioni dei produttori, e per gli operatori della distribuzione, che, per fare un solo esempio, avendo a magazzino prodotti contenenti gas R290, dovranno riorganizzarsi per rispettare tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge e aggiornare il documento di valutazione dei rischi.

In sostanza, si tratta di un progetto di formazione ampio che dal produttore raggiunge tutti gli operatori del settore con contenuti mirati e personalizzati sulle specificità di ciascuna figura. 

La parola ai formatori FORMAZIONE

Stefano Balzarotti

Technical Director di EteamPro

Per comprendere meglio questo progetto nelle sue finalità, abbiamo chiesto a Stefano Balzarotti, Technical Director di EteamPro di parlarcene.

Che ruolo ha EteamPro in questo progetto?

In un contesto di profondo cambiamento nel settore dell’energia, il nostro ruolo come formatori assume un’importanza strategica. Operiamo in prima linea per supportare i professionisti del riscaldamento e della climatizzazione, aiutandoli ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica. Il nostro compito non si limita alla semplice trasmissione di nozioni tecniche, ma si configura come un vero e proprio accompagnamento nel percorso di evoluzione professionale richiesto dalle trasformazioni in atto.

Il settore HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) è infatti coinvolto in una delle più profonde riconversioni degli ultimi decenni. L’Europa ha fissato obiettivi climatici estremamente ambiziosi che comportano una revisione radicale dei sistemi di produzione e consumo di energia, con un passaggio sempre più deciso verso fonti rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza.

Per i professionisti del settore, ciò implica la necessità di aggiornare continuamente le proprie competenze, non solo per rimanere competitivi, ma anche per svolgere un ruolo attivo e responsabile nel processo di decarbonizzazione. Ed è proprio in questa cornice che il nostro lavoro si inserisce: supportare produttori, progettisti, installatori, manutentori e distributori nel diventare protagonisti consapevoli e qualificati della transizione energetica.

Bosch Home Comfort, marchio di riferimento a livello internazionale, ha da tempo intrapreso un percorso deciso verso l’innovazione sostenibile. Ha investito in maniera consistente nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia, come le pompe di calore, che rappresentano una delle risposte più efficaci per ridurre l’impatto ambientale degli impianti di climatizzazione. Proprio per trasferire la conoscenza tecnica e normativa necessaria a gestire queste tecnologie in modo corretto e sicuro, Bosch ha scelto di affidarci un incarico delicato e centrale: formare e aggiornare i professionisti del settore su tematiche di assoluta importanza come quelle della tutela della sicurezza, della salute e dell’ambiente.

La formazione, in questo contesto, non è un semplice servizio accessorio. È un tassello fondamentale della strategia industriale, perché senza operatori competenti, nessuna tecnologia – per quanto avanzata – può essere adottata in modo efficace e sicuro.

Qual è oggi l’aspetto più impegnativo?

Il contesto normativo in costante evoluzione! Uno degli aspetti più impegnativi per i professionisti è l’adattamento continuo a un quadro normativo in costante aggiornamento. Un esempio particolarmente rilevante è quello dei gas fluorurati (FGas), il cui impatto ambientale ha spinto l’Unione Europea a promuoverne una graduale dismissione a favore di refrigeranti naturali, come il propano (R290), sostanze che, sebbene più rispettose dell’ambiente, richiedono particolare attenzione per via delle loro caratteristiche chimico-fisiche, come, nel caso del propano, l’infiammabilità.

Nei nostri corsi, approfondiamo in modo dettagliato tutti gli aspetti legati all’utilizzo di questi nuovi refrigeranti: dalla valutazione dei rischi, alla gestione in sicurezza degli impianti, fino alla corretta applicazione delle norme vigenti. L’obiettivo è fornire ai professionisti tutti gli strumenti teorici e pratici per operare con competenza e nel pieno rispetto della legislazione vigente sotto tutti i punti di vista.

Il contesto normativo in evoluzione costante non riguarda soltanto le tecnologie e le modalità di esecuzione dei lavori: Sempre più spesso, cittadini e imprese cercano soluzioni personalizzate, efficienti e sostenibili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Al contempo, desiderano accedere agli incentivi fiscali previsti per la riqualificazione energetica degli edifici, ma per farlo hanno bisogno di consulenza qualificata.

Questo ha reso fondamentale, per i professionisti, acquisire nuove competenze anche in ambiti complementari alla tecnica: conoscere l’iter burocratico per accedere ai bonus, comprendere i parametri che determinano l’efficienza energetica di un impianto, saper consigliare il cliente nella scelta della soluzione più adatta alle sue esigenze. Anche su questi aspetti si concentra il nostro lavoro di formazione, nella consapevolezza che la professionalità oggi si misura anche nella capacità di offrire un servizio completo e aggiornato.

Quanto è importante fare squadra?

Il lavoro di squadra è fondamentale: impossibile affrontare questi cambiamenti da soli!

Il nostro impegno come formatori è parte integrante di una strategia più ampia che Bosch Home Comfort ha messo in campo per accompagnare il settore verso un futuro più sostenibile. Siamo chiamati a svolgere un ruolo di facilitatori del cambiamento, creando un ponte tra l’innovazione tecnologica e le competenze professionali.

Il nostro obiettivo è chiaro: offrire ai professionisti gli strumenti per crescere, per rimanere aggiornati e competitivi, e per cogliere le nuove opportunità offerte dalla transizione energetica. In questo modo, contribuiamo anche noi – nel nostro piccolo ma significativo ruolo – a costruire un futuro più efficiente, sicuro e rispettoso dell’ambiente.

Strategie di Marketing

IL MARKETING? È FACILE SE SAI COME FARLO!

Questa è certamente l’epoca del Marketing e di come questo approccio sia vincente per guidare il proprio business

Il Marketing non è qualcosa da aggiungere a ciò che si fa, il Marketing è invece ciò che bisogna fare oggi per pensare, progettare ed eseguire la propria idea di business. È un sistema e una strategia completa che abbraccia la complessità dell’essere imprenditori, dando le giuste soluzioni.

La nostra epoca ha certamente un record unico. Ed è quello di aver coniato un’infinità di termini e sigle nel mondo del business. Seo, crm, funnel, direct mailing, cliente profilato, erp, cliente in target, cliente fuori target, soggetto suspect, tasso di apertura, customer care, loyalty level e qui mi fermo se no rischiamo subito un mal di testa!

Mai come oggi si erano difatti visti così tanti termini e definizioni. O forse dovrei dire che, mai come oggi, il mondo del business ha vissuto tali e grandi cambiamenti che il principale effetto è stato il poderoso mutamento di concetti e idee. Sì, in effetti mentre abbiamo attraversato i mercati degli ultimi venti anni, una rivoluzione silenziosa, ma di dimensioni enormi, si è introdotta ad ogni livello di business.

Dalla panetteria di paese per arrivare alla multinazionale, dalla carrozzeria fino alla banca, tutti ma proprio tutti sono stati coinvolti.

Il cambiamento più grande è nei rapporti

E cosa ha portato questa rivoluzione silenziosa? Un

cambiamento talmente forte che ce ne accorgiamo solo ora, a carte fatte. Un cambiamento talmente invisibile che, in realtà, è diventata la trasformazione più grande e manifesta. Già perché a cambiare, irrimediabilmente, sono i rapporti.

I rapporti?

Sì, i rapporti tra cliente e fornitore. Quale potrebbe essere la rivoluzione più grande, se non quella che comanda l’intero gioco del dare e dell’avere, del comprare e del vendere, dell’acquistare e del proporre? Difatti, è questo il cambiamento più enorme.

Durante i corsi che con eTeampro faccio sul campo, capita spesso che questo sia uno dei più grandi temi che si va ad analizzare in profondità. Lo faccio, assieme ai partecipanti, proprio per capire cosa è avvenuto realmente, per prenderne consapevolezza e quindi, di conseguenza, padroneggiare questa dinamica così importante.

Negli anni ‘90 si parlava di “consumatore”. Oggi tutti noi, ancora “consumiamo”, ma nessuno di noi è più consumatore. Siamo acquirenti, decisamente più evoluti, a volte maggiormente informati e sicuramente più consapevoli. Basta solo questo a cambiare le regole del gioco, perché la relazione tra cliente e fornitore è fatta di equilibri, che se un qualcosa cambia da un lato, poi irrimediabilmente gli effetti appaiono dall’altro. E così è avvenuto, perché questi ultimi venti anni hanno cambiato entrambi i lati del rapporto, entrambe le facce della medaglia, entrambi i capi della fune.

E se da una parte c’è il cliente, dall’altra c’è il fornitore, cioè l’imprenditore e la sua azienda. Che siate di grandi o piccole dimensioni, l’esito è lo stesso, ovvero siamo tutti all’interno di un nuovo modello. Ed ogni modello ha le sue regole, il suo funzionamento, i suoi meccanismi insomma. Ogni modello va in una direzione precisa, come se fosse la corrente di un fiume.

Avete mai provato a nuotare, o andare, contro corrente? Duro, vero?

Ecco perché all’interno di un modello conviene capire qual è il verso e impostare la navigazione nella giusta direzione. Navigare con la propria azienda, la propria nave, diventa perciò più semplice. Certo, la nostra nave ha sempre bisogno di cure, strategie ed azioni, ma vuoi mettere pure andare in senso contrario? Se invece impostate la giusta direzione, poi resta solo da guidare in modo accorto e preciso. E quando lo si fa bene, poi si riesce anche a godersi il panorama e pure il viaggio. Ecco, alla fine vi ho svelato tutto, perché con la metafora della nave, della corrente, della direzione e del ponte di comando, vi ho raccontato, per intero, il Marketing.

Che cos’è, quindi, il Marketing?

Il Marketing, con la M maiuscola, è questo.

Il Marketing è analizzare il proprio mercato (fiume) e capire quanto è profondo, quanto è lungo e quanto misura da sponda a sponda.

Il Marketing è capire quale nave usare e quanti passeggeri (clienti) possiamo far salire. È parlare con i clienti, ascoltare ciò che dicono, comprendere le loro esigenze e decidere perciò qual è il giusto “biglietto” per loro.È anche decidere qual è il prezzo di quel biglietto e quali servizi sono inclusi in esso.

Il Marketing è valutare fin dall’inizio, se vogliamo garantire ai nostri clienti la più memorabile esperienza della loro vita sulla nostra nave, o se vogliamo portarli, velocemente e in modo basico, da un capo all’altro del fiume.

Il Marketing è essere consapevoli della nave che abbiamo oggi e di quella che vogliamo costruire domani, per dare ai clienti nuove esperienze, in linea con le esigenze che ci hanno raccontato.

Il Marketing include tanti lati, comprese le tecniche utili per raccontare ai clienti quale meravigliosa nave è in costruzione, condividendo la visione e la missione.

Perché alla fine il Marketing è facile, se sai come farlo. E quando lo impari riesci a maneggiarlo con semplicità e piacere, perché diventa un grande e duttile strumento per navigare nella direzione che si vuole. Il Marketing è proprio la strategia della vostra azienda, in cui potete, passo dopo passo, aggiungere tutti gli elementi che vi servono, componendo un insieme stabile, sostenibile e che si espande in modo flessibile. Perché sono tante le esigenze di una nave moderna che sta nei nuovi mercati di oggi. Ed è questo il motivo per cui il Marketing è la risposta per creare il vostro modello, sostenibile e che si evolve con voi, durante il viaggio.

Guadagnarsi la libertà

E sulla nave, oltre ai clienti, ci sono tutte le persone che compongono la vostra azienda, a cui potete dare la possibilità di crescere, all’interno di un piano, cooperando insieme una strategia. Le persone, all’interno di un piano chiaro, possono imparare a fare tutte le fasi di un marketing operativo moderno, che permettono di aumentare la redditività dei propri clienti, innalzando la fidelizzazione e generando certamente più opportunità per la vostra azienda.

E il Marketing diventa quindi anche il piano per crescere insieme, realmente a 360°. E migliorare la propria organizzazione significa guadagnare anche tempo, quel tempo utile a ragionare sulla direzione che avete impostato, per darsi la cosa più importante, cioè la libertà.

L’imprenditore che guadagna la libertà, ha semplicemente vinto. E il Marketing riguarda, non solo un modo di agire, ma anche una maniera di costruirsi la libertà. Il Marketing, in modo semplice, è darsi la possibilità di avere più scelte.

Perché chi ha più scelte, fa sempre la scelta giusta. 

1925-2025. LO STABILIMENTO DI BAXI SPA COMPIE 100 ANNI

È una storia lunga e intensa quella di Baxi SpA, l’azienda leader nelle tecnologie e soluzioni per il comfort ambientale, il cui stabilimento quest’anno compie 100 anni.

Lunga la strada che ha portato Baxi ad essere la moderna ed efficiente realtà che conosciamo oggi: nata nel 1925 come smalteria specializzata nella produzione di prodotti smaltati (stoviglie, scaldacqua elettrici, vasche da bagno e corpi scaldanti in acciaio per il riscaldamento), ha successivamente affinato il proprio know-how, concentrandosi sul settore del riscaldamento e diventando, alla fine degli anni ’70, uno dei pionieri nell’introduzione di apparecchi domestici a gas, tra cui le caldaie murali. Negli anni Ottanta, l’azienda ha consolidato la propria presenza nel mercato nazionale e iniziato a espandersi verso l’estero. Entrata a far parte nel 1999 del gruppo inglese Baxi Group Ltd - leader in Europa nel settore riscaldamentoha contribuito a dar vita al Gruppo BDR Thermea nel 2009, insieme a De Dietrich e Remeha, per giungere oggi a celebrare il suo centenario con più entusiasmo e dedizione che mai.

Tanti i modi con cui verrà festeggiato quest’anno il raggiungimento dell’importante traguardo: oltre ad aver dato a un’intera linea di caldaie un nome evocativo a sottolineare il conseguimento di questa tappa fondamentale (Luna Century), nel corso dell’anno Baxi darà vita a numerose iniziative incentrate sul tema, dai festeggiamenti insieme a tutti i dipendenti – vera anima dell’azienda – ai momenti di condivisione con il territorio, alle numerose attività di comunicazione in programma.

Il 2025 sarà a tutti gli effetti un anno memorabile per l’azienda, ormai uno dei principali player nel settore del riscaldamento e della clima-

tizzazione in tutta Europa: con 850 dipendenti e un fatturato di 380 milioni di euro nel 2024, Baxi è ben radicata nel mercato italiano ed è supportata da un’ampia rete professionale di Centri di Assistenza Tecnica. La sua presenza internazionale è forte e consolidata con una distribuzione dei propri prodotti e sistemi in oltre 50 Paesi. Alla base della sua operatività vi è il moderno stabilimento di Bassano del Grappa che, con una superficie di 100.000 m2, vanta 15 linee produttive, in grado di garantire una produzione giornaliera fino a 3.200 caldaie, oltre all’ampia area dedicata a magazzini e gestione logistica.

Pioniera nel concetto di sistema ibrido, Baxi offre una gamma completa di prodotti e soluzioni energeticamente efficienti per garantire il massimo comfort e risparmio. Il portfolio prodotti comprende pompe di calore, sistemi ibridi, caldaie e climatizzatori sia per contesti residenziali che commerciali. Soluzioni all’avanguardia che esprimono l’impegno costante dell’azienda verso l’innovazione, sempre con la massima attenzione alla soddisfazione del cliente e alla sostenibilità (con riferimento ai primi sistemi ibridi fino all’impiego dell’idrogeno come valida alternativa per la transizione energetica). Di Baxi, infatti, anche la progettazione e la realizzazione della prima caldaia domestica certificata premiscelata a idrogeno puro. Questa innovazione rappresenta un passo significativo verso un domani più sostenibile, auspicando una diffusione di caldaie a idrogeno su larga scala nell’immediato futuro. Nell’attesa che ciò avvenga, Baxi ha predisposto le sue gamme di caldaie per un funzionamento con una miscela di metano e 20% di idrogeno, che riduce fino al 22% le emissioni di CO2-e rispetto alle caldaie standard.

CAREL LANCIA IL SUO SECONDO PIANO DI SOSTENIBILITÀ PLURIENNALE

CAREL ha annunciato le linee guida del nuovo Piano di Sostenibilità al 2028: un progetto che rafforza l’impegno del precedente, integrando la strategia industriale con quella di sostenibilità per unire obiettivi economici e ambientali. Negli ultimi quattro anni CAREL ha ottenuto importanti successi. La società ha incrementato l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili, arrivando a più dell’85% nel 2024 e ha implementato iniziative di efficientamento energetico, riducendo le emissioni dirette ed indirette (scope 1+2) del 20% nel solo ultimo anno e del 45% rispetto al 2019. Inoltre, ha perfezionato il tracciamento dell’impronta carbonica, comprese le emissioni scope 3, in linea con i target di riduzione approvati da SBTi. CAREL ha migliorato le performance prevenzionistiche di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché di ESG, e ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere per l’Headquarter italiano. Anche la governance aziendale è stata rafforzata e premiata dal miglioramento dei rating ESG.

Il nuovo piano al 2028 si articola in 11 Aree di Impegno, 26 obiettivi di sostenibilità e 60 iniziative ESG, con un investimento di oltre 8

milioni di euro, coinvolgendo più di 10 direzioni aziendali. Gli obiettivi principali includono non solo la riduzione delle emissioni di CO2, la promozione dell’economia circolare e il miglioramento delle condizioni di lavoro e sicurezza, ma anche la promozione del rispetto dei diritti umani e attività di sostegno delle comunità locali. La governance aziendale sarà ulteriormente rafforzata, con iniziative di anticorruzione e miglioramento della cybersecurity.

Francesco Nalini, CEO del Gruppo CAREL, e Carlotta Rossi Luciani, membro del Consiglio di Amministrazione con deleghe all’ESG, hanno commentato: “Il nuovo piano di sostenibilità pluriennale al 2028 conferma come CAREL, in continuità con il precedente piano, interpreti la sostenibilità integrata al proprio modello di business come una delle leve principali per la competitività e per il successo. La strategia del Gruppo è orientata alla generazione del massimo valore condiviso per tutti i nostri stakeholder: clienti, colleghe e colleghi , partner, comunità locali e investor. Ogni passo verso la sostenibilità è un passo importante per il benessere di CAREL e del pianeta.”

OLIMPIA SPLENDID SIGLA UNA COLLABORAZIONE CON PININFARINA PER IL DESIGN DI UNA NUOVA GENERAZIONE DI PRODOTTI PER L’HOME COMFORT

Olimpia Splendid e Pininfarina annunciano una collaborazione dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi che contribuiranno all’efficientamento del parco immobiliare italiano ed estero. Pininfarina ed Olimpia Splendid, eccellenze italiane, hanno avviato un percorso di sviluppo fondato su valori condivisi: innovazione, sostenibilità, qualità, efficienza, design italiano.

Olimpia Splendid ha contribuito a rivoluzionare il settore del comfort climatico, lavorando sull’integrazione armonica tra tecnologia, architettura ed ambiente. Conosciuta per aver progettato e realizzato Unico®, il climatizzatore a pompa di calore senza unità esterna che rispetta la bellezza e la storia delle città, negli anni ha portato il suo Made in Italy nel mondo raggiungendo il successo nei mercati internazionali grazie a prodotti belli, efficienti, innovativi.

“Quella con Pininfarina è una collaborazione per creare valore nel medio e lungo termine” – spiega Claudio Filipponi, Direttore Generale e Board Member di Olimpia Splendid Group. “Olimpia Splendid e Pininfarina condividono un modo di lavorare molto particolare, dove vengono messe a fattor comune la volontà di innovare, l’orgoglio italiano, il culto del bello e l’attenzione per i dettagli. E anche la visione del futuro del nostro settore: vogliamo rendere il comfort di domani ancora più efficiente e sostenibile. Siamo certi che da questa collaborazione potranno nascere soluzioni tecnologie che scriveranno, ancora una volta, un pezzo di storia dell’home comfort”.

prodotti che dialoga con gli altri elementi di arredo”.

OLIMPIA SPLENDID

Dal 1956 progetta, produce e commercializza tecnologie per la climatizzazione, il riscaldamento e il trattamento dell’aria di casa. Segno distintivo di tutti i prodotti è il design: sono numerose le collaborazioni con designer italiani, emergenti o di fama internazionale, che hanno ricevuto premi e riconoscimenti internazionali. Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale: il comfort offerto dall’azienda è basato sulla tecnologia a pompa di calore, che è oggi la più efficiente sul mercato. La produzione delle tecnologie core di Olimpia Splendid è in Italia (a Brescia), all’interno di una Smart Factory ad alta efficienza, alimentata al 100% da energia rinnovabile. I suoi prodotti sono esportati in oltre 45 Paesi nel mondo, attraverso un capillare network di distributori e 5 filiali dirette, in Europa (a Madrid e Parigi), Cina, Stati Uniti e Australia.

PININFARINA

“Pininfarina collabora alla creazione di un design completamente modulare e scalabile per ottimizzare l’utilizzo degli spazi e l’integrazione di soluzioni per l’home comfort all’interno della stanza” – afferma Nicola Girotti, Head of Product Design in Pininfarina. “Il design essenziale e l’integrazione discreta di tecnologia permetteranno di creare una nuova generazione di

Icona globale dello stile italiano, Pininfarina è riconosciuta per la sua straordinaria capacità di creare bellezza senza tempo attraverso i suoi valori di eleganza, purezza e innovazione. Fondata nel 1930, Pininfarina si è trasformata da azienda artigianale in un gruppo di servizi internazionale, massima espressione dello stile automobilistico e realtà consolidata nel design industriale ed esperienziale, nell’architettura, nella nautica e nella mobilità. Un gruppo che impiega 500 persone, con sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti e quotato in Borsa dal 1986. Nel corso di nove decenni, Pininfarina ha sviluppato più di 1300 progetti automotive e in ambito mobilità, e oltre 650 progetti in ambito product design e architettura, ricevendo più di 70 premi internazionali di design negli ultimi dieci anni.

PANASONIC SIGLA UN’ALLEANZA DI CAPITALE E DI BUSINESS CON TADO° PER PROMUOVERE IL RISCALDAMENTO AD ALTA

EFFICIENZA

ENERGETICA IN EUROPA

La divisione Heating & Ventilation A/C Company di Panasonic Corporation è il primo produttore di impianti per il riscaldamento* a stringere un’alleanza strategica, sia in termini di capitale sia di business, con tado°, leader europeo nella gestione energetica domestica. Grazie ad un investimento di 30 milioni di euro, Panasonic rafforzerà la collaborazione con tado° e diventerà parte del suo Consiglio di Amministrazione, favorendo una cooperazione più stretta per creare sinergie e accelerare l’innovazione. Le due aziende si impegnano a rispondere alle esigenze del mercato europeo, sempre più orientato alla sostenibilità e all’efficienza energetica. In un contesto di normative ambientali rigorose, questa partnership punta ad offrire soluzioni avanzate per il riscaldamento domestico che riducano l’impronta di carbonio.

Una partnership strategica con tado°

L’investimento è stato annunciato durante la fiera internazionale ISH di Francoforte, dopo un anno dall’accordo di collaborazione tra le due aziende, che ha unito le efficienti pompe di calore Panasonic con i servizi di gestione intelligente dell’energia di tado°. I clienti hanno beneficiato di un software di gestione delle pompe di calore

personalizzato, che ha ottimizzato automaticamente le impostazioni della loro pompa di calore Aquarea e ha spostato il consumo di elettricità in orari di maggiore disponibilità di energia rinnovabile e con prezzi più calmierati.

Grazie a questa nuova alleanza strategica, le due aziende collaboreranno per accelerare l’innovazione nel campo delle soluzioni ad alta efficienza energetica. Condividendo specifiche di prodotti e servizi, Panasonic e tado° svilupperanno congiuntamente un software avanzato di controllo operativo per le pompe di calore Aquarea. Sfruttando i dati reali degli utenti e informazioni provenienti da test sul campo, il software migliorerà l’efficienza del sistema e ottimizzerà le prestazioni. Il rilascio è previsto per settembre 2025 tramite un aggiornamento software, con l’obiettivo di ridurre il consumo energetico fino al 30%.

Un recente sondaggio condotto tra i clienti tado° nell’agosto 2024 ha rivelato che circa il 75% delle famiglie europee utilizza ancora sistemi di riscaldamento a gas o gasolio.

Per accelerare la transizione alle pompe di calore, Panasonic e tado° hanno già iniziato a integrare il design esclusivo di Panasonic nell’app tado°.

RDZ TIRA LE SOMME DOPO IL SUCCESSO DELLA FIERA ISH

Anche per l’edizione 2025, si è conclusa all’insegna del successo la partecipazione di RDZ a ISH, la più importante fiera per i settori dell’energia, del riscaldamento, della climatizzazione e dell’edilizia, svoltasi dal 17 al 21 marzo 2025 a Francoforte. Al centro dell’attenzione, gli impianti di climatizzazione radiante proposti come soluzione ideale per garantire negli ambienti il clima ideale in ogni stagione con il minimo consumo di energia, e il rinnovo dell’aria, essenziale per assicurare spazi salubri e ben ossigenati. Grande interesse manifestato dai visitatori per le novità di prodotto proposte in anteprima esclusiva da RDZ, in primis il nuovo modello della macchina per la ventilazione meccanica Reflair, anche grazie alla costruzione di uno stand particolarmente funzionale e visivamente impattante, in linea con l’identità visiva dell’azienda, in un perfetto equilibrio tra estetica, funzionalità e innovazione tecnologica. Indiscussi protagonisti della scena, i sistemi di riscaldamento e raffrescamento a soffitto e pavimento combinati con la deumidificazione e le soluzioni per il trattamento dell’aria della linea Reflair nelle sue diverse versioni, insieme al sistema avanzato di controllo Core System. Nella parte posteriore dello stand, era esposta l’unità di trattamento dell’aria UC 360 V1, posizionata strategicamente in un apposito corner, mentre la nuova Reflair, fiore all’occhiello della gamma, è stata esposta a parete, per offrire una visione dettagliata delle sue caratteristiche innovative. L’area espositiva ha incluso una

zona accoglienza, pensata per offrire la tipica ospitalità dell’azienda e garantire un’organizzazione efficiente dello stand. Reflair è un’unità di VMC con recuperatore di calore ad alta efficienza, in classe energetica A e studiata per l’installazione a soffitto o parete. Il telaio, realizzato in polipropilene espanso e acciaio, rende l’unità leggera, compatta, maneggevole e molto ben isolata dal punto di vista termico. Disponibile in duplice versione, con recuperatore standard oppure entalpico (mod. ERV), questa macchina è caratterizzata da connessioni orientabili e ventilatori girevoli, che semplificano l’installazione e in particolare i collegamenti alla distribuzione. La nuova versione presentata quest’anno aggiunge due ulteriori taglie alla gamma, rispettivamente da 320 mc/h e da 400 mc/h. I deumidificatori della serie RNW sono invece unità pensate per l’abbinamento con gli impianti radianti di raffrescamento a pavimento o a soffitto, progettate per offrire un funzionamento corretto e ottimale dell’intero impianto. La nuova versione RNW 200 S e SI presenta alcune sostanziali novità rispetto ai modelli precedenti, pur riconfermandosi la scelta perfetta in termini di prestazioni e affidabilità. Il nuovo modulo di deumidificazione DWF250, progettato per l’abbinamento in controsoffitto a un’unità di ventilazione meccanica controllata con adeguata portata d’aria, è stato aggiornato per essere più sostenibile, grazie all’impiego del gas R290, e per facilitare ulteriormente l’installazione e la manutenzione.

REHAU BUILDING SOLUTIONS RINNOVA

L’OPERAZIONE A PREMI REHAU FOR YOU

È ripartita il 20 marzo l’edizione 2025 di REHAU FOR YOU, l’operazione a premi pensata dalla divisione Building Solutions per premiare i professionisti del settore idrotermosanitario che scelgono prodotti e sistemi a marchio REHAU. Con un rinnovato Catalogo premi e nuove modalità per accumulare punti, l’iniziativa di fidelizzazione si appresta a coinvolgere ancor più installatori termoidraulici che, a fine anno, avranno come sempre l’opportunità di entrare a far parte del Quality Club 4.0 di Special Partner REHAU, beneficiando di una serie di vantaggi esclusivi. Attivo dal 2019, l’apprezzato programma fedeltà di REHAU Building Solutions ha incrementato costantemente il numero di partecipanti, arrivando oggi a superare i 1000 iscritti; merito della capacità di rinnovare, semplificare e rendere sempre più vantaggiosa la partecipazione. Le modalità introdotte l’anno scorso, tra cui l’estensione della validità dell’operazione a 12 mesi ed il caricamento delle fatture d’acquisto anche attraverso WhatsApp, vengono infatti riconfermate, così come i Bonus Punti. Oltre al Bonus di benvenuto di 50 punti per i nuovi iscritti e al Bonus extra di 100 punti per coloro che, a fine operazione, avranno aumentato il valore delle fatture caricate rispetto all’anno precedente, nel 2025 gli installatori che parteciperanno a uno dei corsi REHAU Akademie riceveranno 50 punti extra. Infine, su tutti gli articoli delle gamme FASTLOC, di fan coil RAUCLIMATE Silent Breeze e di unità di VMC acquistati tra il 1°aprile e il 31 luglio 2025, saranno attribuiti doppi punti.

La raccolta si concluderà il 31 dicembre 2025, mentre i nuovi premi a catalogo potranno essere richiesti entro il 28 febbraio 2026, scegliendo tra le categorie Casa, Cucina, Attrezzature, Tech-Cool, Mondo Apple, Mondo Samsung, Viaggi & Esperienze & Formazione e una selezione esclusiva, riservata agli Special Partner REHAU. Non solo: nel corso dell’operazione saranno annunciate categorie speciali di premi Extra, disponibili per periodi limitati.

A fine anno, inoltre, i partecipanti all’iniziativa avranno la possibilità di scoprire se è stata raggiunta la soglia d’acquisto annuale minima per accedere al Quality Club 4.0 di Special Partner REHAU, che

ad oggi conta 250 installatori provenienti da tutta Italia. Rientrando in uno dei due livelli di partnership, Silver o Gold, i nuovi membri potranno così usufruire di vantaggi esclusivi e servizi riservati, tra cui la registrazione al software RAUQUOTE per le preventivazioni online e la visibilità nella sezione “Trova l’installatore più vicino”, sul sito dell’azienda.

ALLA GENOVA DESIGN WEEK 2025, UN’INSTALLAZIONE VISIONARIA FIRMATA CAARPA ARCHITETTURA E PAESAGGIO, TRASFORMA PIAZZA SAN LORENZO IN UN PAESAGGIO

URBANO SOSPESO

Nel cuore vibrante del Distretto del Design, Piazza San Lorenzo, a Genova, lo scorso 21-25 maggio 2025, si è trasformata: è arrivata ANNIE, l’installazione site-specific di caarpa architettuta e paesaggio che reinterpreta il tema “Outdoor senza confini” con un’opera capace di fondere memoria storica, design contemporaneo e suggestione urbana.

Ispirata alla celebre immagine ottocentesca di Annie, figlia di Joseph Paxton, ritratta su una gigantesca foglia di Victoria Amazzonica, ANNIE invita i visitatori a cambiare prospettiva, restituendo al pubblico uno spazio urbano normalmente dominato da arredi commerciali.

La ninfea gigante, pianta simbolo dell’Esposizione Universale del 1851 e musa silenziosa di Paxton per il suo celebre Crystal Palace, rivive oggi sotto forma di sedute-scultura che sembrano galleggiare sulla superficie scura della piazza. Un’installazione che è anche performance visiva: dal sagrato della basilica, le forme circolari appaiono come foglie sospese sull’acqua,

trasformando la pietra in uno specchio liquido, carico di suggestioni. Con ANNIE, caarpa architettuta e paesaggio non solo celebra l’incontro tra natura e architettura, ma attiva un immaginario collettivo: un invito a “posarsi” su un frammento di racconto storico e a farne parte. In un’epoca in cui ogni spazio è un potenziale set, l’installazione diventa una call to action estetica e partecipativa. Sedersi su una foglia gigante è oggi – come allora – un gesto che unisce gioco, meraviglia e bellezza.

CREDITI DI PROGETTO

NOME DEL PROGETTO: Annie

LUOGO: Piazza San Lorenzo, Genova

DATA: da mercoledì 21 a domenica 25 maggio 2025

PROGETTO DI: caarpa architettura e paesaggio

REALIZZAZIONE: TuttoLegno di Badano

SPONSOR: AxpoSPONSOR TECNICI: Sprech e TuttoLegno di Badano

FROZEN FOREST: SUPERFICI RIFLETTENTI E DIALOGO TRA LUCE, SPAZIO E MATERIA

In occasione della Milano Design Week 2025, FAP Ceramiche partecipa per la prima volta ad Alcova, nella suggestiva cornice di Villa Bagatti Valsecchi.

Il progetto di Valentina Ciuffi e Joseph Grima, che tanto ha catalizzato l’attenzione negli ultimi anni per la sua proposta innovativa, si svolgerà anche quest’anno a Varedo, con l’idea di rafforzare ulteriormente l’immagine di Milano come città in costante espansione ed evoluzione.

Un nuovo racconto visivo

FAP Ceramiche – tra i principali attori italiani nella produzione di rivestimenti ceramici – presenta l’installazione dal titolo Frozen Forest. Obiettivo dell’Azienda è stato sviluppare un concept che riuscisse a imbrigliare il fascino decadente di Villa Bagatti Valsecchi, autentico gioiello di architettura residenziale, per portarlo all’interno dell’installazione attraverso giochi di riflessioni.

Un’esperienza immersiva e coinvolgente: inedite superfici ceramiche specchianti diventano un filtro tra realtà e riflesso, mettendo in dialogo spazio fisico e virtuale.

Tre livelli per raccontare lo spazio

L’installazione si sviluppa su tre diversi livelli espositivi e concettuali. Il primo, quello del fondale, si compone di grandi lastre ceramiche specchianti, disposte lungo un arco con l’intento di offrire diversi punti di vista da cui osservare la stanza, ma anche l’esterno grazie alla riflessione del cielo e del paesaggio circostante. Il secondo livello prevede una serie di parallelepipedi che riflettono particolari dettagli architettonici della sala. Dimensioni, altezze e orientamenti diversi regalano molteplici scorci, in un’interessante alternanza di prospettive. Il terzo livello, infine, riguarda tre volumi speciali che ospitano i moodboard dedicati ad altrettante tendenze di interior design, Italianità, Japandi e Colour Drench.

Tre mood per raccontare l’identità del brand

L’espediente perfetto per un racconto evocativo sulle nuove collezioni FAP, attraverso atmosfere diverse che narrano la contemporaneità e restituiscono l’anima più autentica del brand.

La sala che ospita il progetto FAP - V13 - si trova al primo piano della Villa e, grazie alla rilevante luminosità naturale di cui gode, ha il pregio di esaltare e valorizzare ulteriormente gli effetti di riflessione.

Mirror Fade: il gres che diventa luce

Protagonista di Frozen Forest è Mirror Fade, un prodotto tecnologico ad alte prestazioni. Sembra la fusione tra uno specchio e una lastra effetto onice, ma è tutto gres porcellanato.

In questa straordinaria lastra nel formato 120x278 cm - e spessore 6 mm - il prodotto ceramico sfuma morbidamente in un elegante e versatile specchio. Uno speciale effetto gradiente muove dalla riproduzione fedele dell’onice naturale per approdare via via a una superficie riflettente. Un tributo alla luce che diventa l’espediente architettonico grazie a cui la bellezza si specchia e moltiplica.Grazie a un originale mix di specchio ed effetto onice, Mirror Fade si configura come un prodotto di grande impatto scenografico che impreziosisce progetti contemporanei, amplificando la luce e ridefinendo la percezione dell’ambiente.

IVAR PRESENTA IL NUOVO LOGO A ISH

In occasione della fiera internazionale ISH, uno degli eventi più importanti nel campo dell’HVAC, IVAR è orgogliosa di presentare il suo nuovo logo, che rappresenta un importante passo nel percorso di innovazione e crescita dell’azienda.Questo lancio avviene proprio nel 40° anniversario dalla sua fondazione, un traguardo che segna un capitolo fondamentale nella storia di IVAR. Da sempre impegnata nell’offrire soluzioni all’avanguardia nel settore del riscaldamento e sanitario, l’azienda ha scelto infatti di rinnovare la propria identità per rispecchiare al meglio la propria evoluzione.

Design e significato del nuovo logo

Il nuovo logo segna una vera svolta stilistica rispetto al precedente e si caratterizza per una combinazione di elementi tradizionali e contemporanei: le forme granitiche e l’uso dell’arancione, il pantone 021c, vogliono rimarcare la storia, la passione e l’esperienza

di IVAR, mentre i tratti puliti e minimalisti lo proiettano verso il futuro. Il simbolo caratterizzante del precedente logo è stato rimosso, lasciando spazio ad una scritta più moderna, dinamica ed essenziale: IVAR in un carattere tipografico pulito accompagnato dal payoff Hydronic Ideas. Il cuore dell’evoluzione grafica risiede nelle lettere centrali “VA” che rappresentano due flussi, andata e ritorno, tipici dei sistemi idrotermici, ma si tratta anche di un nuovo elemento visivo che vuole simboleggiare il continuo processo di sviluppo e miglioramento aziendale.

Una visione contemporanea, fedele alle radici

“Questo nuovo logo offre una visione più contemporanea, ma in qualche modo si ispira al passato, rimanendo fedele alle radici del marchio e al viaggio che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi. Racchiude il nostro impegno e i valori che ci guidano, come la qualità, l’innovazione, la condivisione e la sostenibilità, ma anche il nostro desiderio di evolverci per affrontare le sfide del domani. La fiera ISH è l’occasione perfetta per condividere questo importante cambiamento con i nostri clienti e partner.” ha dichiarato Stefano Bertolotti, CEO di IVAR.Il nuovo marchio è parte di un più ampio processo creativo di rebranding, che ha visto anche la definizione di una nuova brand identity, con l’obiettivo di rinnovare in modo significativo la corporate image.

TECE ACQUISISCE ABSARA INDUSTRIAL S.L.

TECE GmbH, specializzato nei sistemi di installazione e soluzioni per il bagno, annuncia con orgoglio il completamento dell’acquisizione di Absara Industrial S.L., uno dei principali produttori spagnoli di sanitari in mineralguss, conosciuti con il marchio Hidrobox®. Questa operazione strategica segna un passo importante nell’espansione internazionale del Gruppo TECE, consolidando la sua presenza nel mercato del drenaggio per docce.

Absara Industrial

Con sede a Castellón de la Plana, nella rinomata area del “triangolo ceramico” spagnolo, Absara Industrial è un’azienda innovativa fondata nel 2004, specializzata nella produzione di piatti doccia, lavabi e vasche da bagno in materiali compositi avanzati come Solid Surface e Kromat®. Con un fatturato globale di circa 16 milioni di euro e una forte presenza nei mercati spagnolo e francese, Absara si distingue per il design e la qualità dei suoi prodotti.

“L’acquisizione di Absara è un passo strategico nella nostra visione di crescita internazionale e innovazione nel settore del bagno”, afferma Peter Fehlings, Partner e Managing Director di TECE GmbH.

“Grazie a questa sinergia, potremo ampliare l’offerta di prodotti e rafforzare ulteriormente la nostra posizione come uno dei prin-

cipali fornitori globali di sistemi di drenaggio per docce.”

Espansione in mercati chiave europei

Per TECE questa operazione rappresenta un rafforzamento concreto nel segmento delle superfici doccia, particolarmente rilevante per mercati chiave come Francia, Spagna, Italia e Benelux. L’integrazione avverrà in modo graduale, con l’obiettivo di mantenere la continuità operativa e garantire i più alti standard qualitativi, senza alcun cambiamento immediato per i clienti Absara.

“Entrare a far parte del gruppo TECE ci permette di rafforzare la distribuzione internazionale dei nostri prodotti e di continuare a innovare”, ha dichiarato Fernando Valero, Direttore Generale di Absara

Industrial S.L. “Ci accomuna una visione industriale orientata alla qualità e allo sviluppo di soluzioni che migliorano l’esperienza del cliente.”

Durante la fiera ISH di Francoforte, a marzo 2025, TECE ha presentato per la prima volta una selezione di prodotti Hidrobox presso il proprio stand, a testimonianza dell’inizio di un percorso comune nel segno dell’innovazione, del design e dell’attenzione alle esigenze del mercato.

Con questa acquisizione, TECE conferma il suo impegno verso una crescita sostenibile e innovativa nel settore delle soluzioni per il bagno.

RUBINETTERIE TREEMME PREMIA L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE

Rubinetterie Treemme continua a investire nel futuro del design e della sostenibilità con la seconda edizione del workshop AD AQUAM 25, realizzato in collaborazione con POLI.design e la Scuola di Design di Milano.

Un’iniziativa che ha visto giovani designer confrontarsi su nuove soluzioni progettuali e produttive a favore del risparmio idrico e dell’efficienza energetica.

I progetti degli studenti sono stati valutati dall’azienda e da esperti del settore, durante la Milano Design Week 2025 presso l’ADI Design Museum, che dopo un’attenta selezione hanno decretato il vincitore:

COL PENSIERO, ideato da: Bianca Furtunescu, Chanidapa Savangvarorose, Estelle Van de Winckel, Federico Thiele, Milica Vukovic

Un sistema di rubinetti e interfacce che sfrutta i principi di progettazione comportamentale per favorire la sensibilizzazione al risparmio idrico attraverso intuitivi segnali grafici che aumentano la consapevolezza e promuovono abitudini sostenibili. Il rubinetto COL PENSIERO presenta un’interfaccia dinamica che fornisce feedback in tempo reale sull’utilizzo dell’acqua visualizzando il consumo durante l’utilizzo ma anche quello giornaliero cumulativo. Con il suo design semplice e discreto, l’interfaccia si integra perfettamente in qualsiasi collezione di rubinetti come sistema aggiuntivo, preservando l’identità distintiva di Rubinet-

terie Treemme.

Il progetto si è distinto per la sua capacità di coniugare design, tecnologia e sostenibilità, rispondendo in modo innovativo alle esigenze del settore e ai valori dell’azienda.

Il successo di questa seconda edizione rafforza la sinergia tra mondo accademico e realtà produttiva, tracciando nuove strade per il futuro della rubinetteria.

Grazie al supporto costante di Rubinetterie Treemme, che ha accompagnato attivamente gli studenti lungo il percorso progettuale, e alla guida esperta dei docenti Matteo Ingaramo e Federico Elli, affiancati da Eugenia Chiara e Emanuel Pacelli, tutti i progetti partecipanti al workshop hanno dimostrato elevati livelli di innovazione e originalità, distinguendosi per il loro valore estetico e la ricerca tecnica:

• ACQUA SYNC di Jahnavi Patil, Amogh Mohite, Siddh Tejani

• COL PENSIERO+ di Bianca Furtunescu, Chanidapa Savangvarorose, Estelle Van de Winckel, Federico Thiele, Milica Vukovic

• PUSH TIMER di Davide Callegari, Oscar De Valroger, Anastasia Filias Tanira, Léo Kélékis

• RIVUS di Abril Muré, Fotini Mentzou, Gianmarco Biondo, Matteo Vicentini

• SPRAY-HEAD di Davide Callegari, Oscar De Valroger, Anastasia Filias Tanira, Léo Kélékis

DOCCE OUTDOOR IDRAL AL DOT FUORISALONE MILANO 2025

In un contesto architettonico unico come quello del complesso di San Marco nel cuore di Brera a Milano, in occasione della VIII edizione di DOT – Design Outdoor Taste, l’evento Fuorisalone dedicato al Living Design, IDRAL ha presentato la nuova gamma di docce OUTDOOR, una sintesi perfetta di design, funzionalità e sostenibilità.

Le Docce della Serie M84 hanno un design dalle geometrie semplici e minimaliste, pensato per piacere esteticamente e garantire durabilità nel tempo. L’impiego dell’acciaio inox AISI 316L risponde alla crescente richiesta di prodotti affidabili, eleganti e sostenibili nel tempo. Le cartucce miscelatrici e i diffusori getto, realizzati con materiali di alta qualità italiana, garantiscono performance impeccabili: un getto confortevole, una miscelazione precisa e una facile manutenzione. Sono disponibili in vari colori su richiesta. Installate in contesti pubblici o in oasi di lusso personale, le Docce M84 Idral conferiscono raffinatezza agli spazi, combinando stile e funzionalità in modo impeccabile. Sono confezionate in scatole FSC, riducendo così l’impatto ambientale durante il trasporto.

BELLOSTA AL FUORISALONE 2025

CON DELLE ISTALLAZIONI CONTRO IL FEMMINICIDIO

Le 18 sculture posizionate in giro per la città hanno avuto come obiettivo quello di sensibilizzare sul tema dei femminicidi e della violenza di genere.

In occasione della Milano Design Week 2025, Bellosta Rubinetterie rinnova il proprio impegno nel sociale presentando “Red is design… not violence”, un progetto diffuso in tutto il capoluogo lombardo per sostenere una campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio, con il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro.

Dal 2 al 22 aprile Bellosta ha posizionato 18 sculture simbolo di questa lotta in aree strategiche della città: gigantografie di rubinetti rossi alti 2 metri che da Brera a Corso Vittorio Emanuele II, passando per Foro Bonaparte fino alla Darsena, richiameranno l’attenzione su un messaggio di non violenza, invitando milanesi e non solo a sostenere Wall of Dolls, associazione fondata nel 2014 su iniziativa di Jo Squillo e dal 2019 onlus a favore delle donne vittime di femminicidio. Ogni selfie scattato in prossimità delle sculture con l’#redisdesign, ha contribuito infatti alla causa dell’associazione milanese, nota per il “Muro della Bambole” in via de Amicis 2.

Dove posso trovare l’Installatore

Ritira la tua copia presso uno dei seguenti punti vendita associati ANGAISA

PIEMONTE/VALLE D’AOSTA

TO SETTIMO TORINESE ASTON S.r.l. (Gruppo Comini) Strada Cebrosa, 102

TO CIRIE' B.P. TERMOSANITARI S.r.l. Via Taneschie, 14

AL CASALE MONFERRATO DOMOGAS s.a.s. di Cavalli Elisabetta e C. Via Turcotti, 6/8 Z.I.

TO IVREA F.I.R. di BARCAROLO MARIO S.r.l. Via Grande, 5

AO AYMAVILLES I.T.S. JERUSEL GIDIO S.r.l. Frazione Folliex, 26

CN TORRE SAN GIORGIO IDROCENTRO S.p.A. Via Giolitti, 100 Strada Statale Per Saluzzo Km. 29

CN MADONNA DELL'OLMO IDROTERM S.r.l. Via Canonico F. V. Rossi, 15

AL BISTAGNO NUOVA BB S.r.l. C.so Roma 21 (ex. Ss 30)

BI GAGLIANICO S.I.R.A. S.r.l. Via Matteotti, 66/68

TO TORINO SIRT S.r.l. C.so Verona, 5

TO CALUSO Società Italo Francese S.r.l. Via Marconi, 107

TO TORINO UGROTE S.p.A. Via Giacomo Medici, 112

SV CISANO SUL NEVA ANDREETTO S.r.l. Via Benessea, 15

IM SANREMO BIESSE DI CORRADINI S.r.l. Via Armea,

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MB CESANO MADERNO COMFORT FORNITURE S.r.l. Via Po, 14

BG ALBINO EREDI PIANTONI S.r.l. Via Sotto Provinciale, 1/4

BG ROGNO FARDELLI ERNESTO & C. s.a.s. Via Rondinera, 49/A

MI MILANO GRUPPOBEA S.p.A. Via Vincenzo Toffetti, 31

VA CASSANO MAGNAGO HYDRA S.r.l. Via Bonicalza, 44

MN PORTO MANTOVANO IDRACO S.r.l. (Gruppo Comini) Via Bachelet, 65

MI MILANO IDRORICAMBI S.r.l. Corso San Gottardo, 15

MI CINISELLO BALSAMO MIAR S.r.l. Via Monfalcone, 15

LC CALCO PRESSIANI S.r.l. Via 11 Settembre, 10

011-8022020

011-9208975

0142-77225

"0125-615538

0165-902294

0172-9121

0171-410500

0144-79492

011-2489914

Tel. "035-773405

Tel. 035-977122

Tel. 02-573731

Tel. 0331-202941

0376-1897081

BO ALTEDO DELFINO Soc. Coop. Via Del Lavoro, 25/A

Tel. 051-6601280

FC FORLI IDRO ZETA S.r.l. Via Golfarelli, 64/66 47122 Tel. 0543-802711

MO MIRANDOLA IDROMARKET S.r.l. Via Statale Sud, 58

MO VIGNOLA IDROSANITAS di Luccarini Gino S.r.l. Via C. Battisti 3

BO CALDERARA DI RENO MIRA S.r.l. Via Turrini, 1

MO CARPI NUOVA SIRT S.r.l. Via Liguria, 47

051-727329

PC PIACENZA SPAZIO S.p.A. Via Mentovati, 24 29122 Tel. 0523-576311

FC FORLI' VISANI S.r.l. a socio unico Via Balzella, 81/B

TOSCANA

LU ALTOPASCIO C.L.L.A.T. S.p.A.

FI FIRENZE CHIESSI & FEDI S.p.A.

L.B. Alberti, 32

MS MONTIGNOSO DELLA ZOPPA TERMOSANITARI di Tani Luca Viale Marina, 122

PO PRATO FIP S.r.l. Via Mantova, 38/40

LU VIAREGGIO IDRO-CENTRO-BLOP S.r.l. Via Aurelia Nord, 87/A

LU GUAMO-CAPANNORI IDROTIRRENA COMMERCIALE S.r.l. Via Di Vorno, 4

LU MARINA DI PIETRASANTA SANITERMO S.r.l. Via Aurelia Sud Km.

GR GROSSETO SANSIRO S.r.l. Via Smeraldo 31/33

055-678451

Tel. 0585-349410

Tel. 0583-932450

CT BRONTE MELARDI S.r.l.

Viale J. Kennedy - Zona Artigianale S.N. 95034 Tel. 095-693325

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Ideale per ambienti fino a 70 mq

La VMC che si installa ovunque!

Ariosa DOT è la VMC a doppio flusso per singoli ambienti fino a 70 mq. Risolve i problemi di muffe ed allergie ricambiando l’aria e filtrandola continuamente da smog, polveri e batteri. Ed è estremamente silenziosa!

L’installazione è un gioco da ragazzi: basta praticare due fori D125 su qualsiasi parete perimetrale e utilizzare la dima e le staffe in dotazione per concludere il lavoro in poche ore

Disponibile con scambiatore di calore sensibile oppure entalpico e anche in versione HP, che deumidifica l’aria durante i mesi caldi e umidi.

Ariosa DOT è dotata di pannello LCD e modulo Wi-Fi di serie, e può essere gestita via smartphone tramite app dedicata.

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Aria immessa
Aria espulsa

GREE è il brand

* Source Euromonitor International Limited; Consumer appliances 2025ed; Retail volume sales in units, 2024 data. www.greeitalia.it CLIMATIZZATORI

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