Installatore Professionale n.4 Settembre

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n. 4 settembre 2025 www.installatoreprofessionale.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Lorenzo Epis | Consulente Tecnico

Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it

Collaboratori | Stefano Balzarotti, Christian Elia, Lorenzo Epis, Erika Seghetti, Giacomo Mellera, Maruska Scotuzzi

Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086 Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’Editore, fiere, manifestazioni)

Arretrati: 2,60 €

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni Stampa: Optima srl Società Benefit via Paullo, 13 - 20135 Milano

Installatore

PROFESSIONALE

DESIGN FOR ALL Bagno accessibile: normalità e

EDITORIALE

4 La Nuova Direttiva “Case Green” e il ruolo degli installatori

La EPBD IV è un’occasione per fare dell’efficienza energetica una leva di cambiamento reale, ove gli installatori rappresenteranno un ruolo da protagonisti

Di Lorenzo Epis

ANTEPRIMA CERSAIE

SPECIALE HPT

38 Decreto F-Gas e Pompe di Calore: la filiera risponde

In occasione della prima edizione di Heat Pump Technologies 2025 si è tenuto il convegno “Pompe di Calore: aggiornamenti tecnologici e risposte della filiera alla nuova regolamentazione F-Gas”

Di Marusca Scotuzzi

REFRIGERANTI

46 Strategie di sostenibilità

Editore Quine Srl

Sede legale Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Ai sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l.. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

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Testata associata

16 Dal presente al futuro del prodotto. Cersaie oltre la ceramica

Dal 22 al 26 settembre Bologna ospita la 42ª edizione di Cersaie. Vediamo qualche prodotto in anteprima

Di Silvia Martellosio

AGEVOLAZIONI FISCALI

22 Bonus Casa ed Ecobonus 2025: chiarite le regole operative

Dopo mesi di incertezza, la Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate fa luce sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio

Di Giacomo Mellera

DESIGN FOR ALL

26 Accessibilità in bagno: non solo per chi è “diverso” ma per ognuno di noi

Del concetto di accessibilità, e quindi di inclusione, abbiamo parlato con Massimo Goglione, Amministratore Delegato della Goman, un’azienda leader nel settore dei bagni accessibili Di Stefano Balzarotti

Daikin propone una strategia multirefrigerante basata su gas refrigeranti con caratteristiche differenti e a GWP ridotto o quasi nullo

A cura di Marusca Scotuzzi

STRATEGIE DI MARKETING

48 Brand Positioning: istruzioni per l’uso

Il Brand Positioning è uno degli strumenti maggiormente strategici nel marketing. Conoscerlo, e imparare ad usarlo, significa guidare il proprio business in modo efficace

A cura di Christian Elia

6 ATTUALITÀ E PRODOTTI

54 NOTIZIE DAL MERCATO

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LA NUOVA DIRETTIVA “CASE GREEN” E IL RUOLO DEGLI INSTALLATORI

La EPBD IV è un’occasione per fare dell’efficienza energetica una leva di cambiamento reale, ove gli installatori attenti e preparati rappresenteranno un ruolo da protagonisti

Si sta concretizzando la Direttiva Europea EPBD 4 che trasformerà il Patrimonio Edilizio Europeo con una rotta ambiziosa e rivoluzionaria per il futuro degli impianti tecnici e dell’ambiente costruito: approvata nel maggio 2024 e nota come “Direttiva Case Green”, con le recenti linee guida emanate chiarisce le strategie da mettere in atto al fine di rendere gli edifici europei più efficienti, sostenibili e privi di emissioni di carbonio entro il 2050. Naturalmente vi sono scadenze intermedie su cui si focalizzeranno i principali interventi, con iniziative diversificate che prevedono diversi approcci nei confronti delle nuove costruzioni, delle ristrutturazioni profonde e delle riqualificazioni impiantistiche. Ma cosa significa tutto questo nella pratica? E quale sarà il ruolo degli installatori di impianti tecnici? Vediamolo insieme e proviamo a immaginare un elemento temporale

di 5 anni, molto più vicino alle dinamiche della maggioranza delle imprese idrauliche ed elettriche, che per loro natura e conformazione programmano la loro attività con orizzonti di breve e medio periodo. La direttiva introduce il concetto di “edificio a emissioni zero”, definito come una costruzione con un fabbisogno energetico molto basso, alimentata quasi esclusivamente da fonti rinnovabili e priva di emissioni dirette da combustibili fossili. Dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno rispettare questo standard. Per gli edifici pubblici, la scadenza è anticipata al 2028. Si tratta di una vera e propria svolta: ogni nuova casa dovrà essere progettata pensando all’ambiente, all’efficienza e alla salute delle persone che ci abitano. In questo caso l’installatore sarà coinvolto nell’installare impianti a regola d’arte seguendo progetti specifici, in modo da garantire impianti sicuri, efficienti, che garantiscano il minor impatto ambientale ed assicurino il maggior comfort possibile, ove il termine comfort coinvolge anche la salubrità degli ambienti. Certamente garantire la qualità della vita negli ambienti interni indurrà nuovi indirizzi impiantistici e manutentivi che esprimeranno la professionalità delle aziende coinvolte. Ma non si guarda solo al futuro, anzi: gran parte del patrimonio edilizio europeo è già costruito, spesso in modo inefficiente dal punto di vista impiantistico ed energetico. Per questo, la direttiva impone agli Stati membri di definire traiettorie nazionali di rinnovamento. L’attenzione è rivolta agli edifici più energivori, con l’obbligo di intervenire gradualmente secondo stan-

dard minimi di prestazione energetica (MEPS) definiti localmente, e ogni edificio potrà avere un “passaporto di ristrutturazione”, un documento che descrive gli interventi da effettuare nel tempo per migliorarne l’efficienza. Questo passaporto sarà fondamentale per pianificare in modo trasparente e accessibile la trasformazione del costruito, e qui progettista e installatore rappresenteranno le figure chiavi operative per garantire il raggiungimento degli obiettivi preposti. Certamente la transizione verso edifici più verdi non dovrà aumentare la povertà energetica né gravare economicamente sui cittadini. Per questo, la direttiva prevede nuovi meccanismi di incentivazione e finanziamento, con particolare attenzione alle famiglie vulnerabili, ed una revisione degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) per rendere più chiara e leggibile la classe energetica degli immobili favorendo le priorità e la tipologia degli interventi necessari. Infine uno sguardo alle tempistiche: ogni Stato membro dovrà recepire formalmente la direttiva entro il 29 maggio 2026. Tuttavia, entro la fine del 2025, è già richiesto una bozza di Piano Nazionale di Ristrutturazione degli Edifici, contenente strategie, obiettivi e tempistiche. L’Italia, come tutti i Paesi europei, è chiamata a compiere scelte decisive nei prossimi anni, rivedendo normative, incentivi e sistemi di supporto, una vera e propria rivoluzione culturale oltre che tecnica. La EPBD IV non è soltanto una direttiva tecnica. È un invito a ripensare il modo in cui costruiamo, abitiamo e viviamo gli spazi. È l’occasione per coniugare innovazione e inclusione, e per fare dell’efficienza energetica una leva di cambiamento reale, un indirizzo assoluto ove gli installatori attenti e preparati rappresenteranno in piena sinergia con gli altri attori della filiera, un ruolo da protagonisti. Cari installatori siete nel posto giusto al momento giusto. 

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COMFORT E ARIA IGIENIZZATA: IL CONDIZIONAMENTO D’ARIA

ALL’AVANGUARDIA

VENTILCONVETTORI E VENTILCONVETTORI CON DISPOSITIVO FOTOCATALITICO

PER INSTALLAZIONE VERTICALE A PARETE O A PAVIMENTO

FCZ D e FCZ H sono la miglior soluzione per un comfort straordinario: garantiscono una impareggiabile distribuzione della temperatura in ogni angolo dell’ambiente, regalando una sensazione di piacevole benessere.

La versione H è dotata di un dispositivo fotocatalitico in grado di igienizzare l’aria negli ambienti chiusi: consente infatti un notevole abbattimento di allergeni, batteri, virus e altri agenti patogeni, sia nell’aria che nelle superfici*, facendone la soluzione ideale per ambienti che richiedono il massimo grado di igiene, dai luoghi della collettività a quelli domestici.

Tutte le versioni assicurano una riduzione negli assorbimenti elettrici pari al 50% rispetto ai ventilconvettori con motore a 3 velocità e una silenziosità senza pari; il comfort è assicurato in tutte le stagioni: in inverno l’aria calda viene indirizzata verso il pavimento; in estate l’aria fresca viene indirizzata verso il soffitto.

Tutti i modelli, disponibili in varie versioni e configurazioni, sono installabili in qualsiasi tipo d’impianto da 2/4 tubi; l’utilizzo è semplice grazie il comando touch retroilluminato.

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a cura della redazione

EMERGENZA LAVORO, ANGAISA ENTRA NELLE SCUOLE

Sono stati resi noti pochi giorni fa i nuovi dati Istat relativi all’andamento dell’occupazione nel mese di maggio. Si tratta indubbiamente di risultati positivi, con un numero complessivo di occupati che raggiunge per la prima volta quota 24,3 milioni. Un dato che però è legato soprattutto all’incremento degli occupati fra gli “over 50” (+124mila occupati su base mensile e +572mila su base annua). Se complessivamente il tasso di disoccupazione è al 6,5% (contro un tasso medio nell’area UE pari al 5,9%), quello giovanile (15-24 anni) sale al 21,6%. È una conferma della vera e propria “emergenza giovani” che chiama in causa il gap esistente fra scuola e lavoro e che rischia di avere un impatto drammatico (in parte già riscontrabile) sull’economia nazionale e sul futuro stesso delle imprese italiane, sempre più spesso impegnate nell’affannosa ricerca di figure da formare e da inserire all’interno dell’azienda.

Far conoscere ai giovani le opportunità lavorative

Per questo ANGAISA, l’associazione dei distributori idrotermosanitari, ha lanciato nei mesi scorsi l’iniziativa “ANGAISA entra nella scuole”, che ha l’obiettivo di far conoscere ai giovani degli istituti tecnici e professionali le opportunità lavorative che le imprese del settore, e più in generale i comparti dell’edilizia e dell’impiantistica, possono offrire ai neodiplomati e diplomandi.

Un quadro complesso e davvero preoccupante, se si prendono in considerazione anche i dati relativi al calo demografico (700mila lavoratori in meno nei prossimi cinque anni, in base alle recentissime stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio), i 352mila espatriati fra il 2003 e il 2023 di età compresa fra i 25 e i 34 anni (e sei su dieci “under 30” si dichiarano oggi pronti a costruire il proprio futuro fuori dall’Italia), i 2 milioni di giovani fra i 16 e i 29 anni che non studiano, non si formano e non lavorano (NEET).

L’evento più recente – il convegno “Dall’economia all’intelligenza artificiale, due sguardi sul futuro” - si è tenuto a Messina presso l’lIS Antonio Maria Jaci e ha visto come relatore, fra gli altri, il Prof. Carlo Cottarelli, economista e coordinatore del progetto PESES dell’Università Cattolica di Milano.

“Quella di ANGAISA è un’iniziativa ambiziosa ma quanto mai necessaria – commenta Maurizio Lo Re, Presidente dell’associazione. Oggi ci proponiamo come “ponte” tra la scuola e il mondo del lavoro, dando ai ragazzi la possibilità di toccare con mano la realtà aziendale e consentendo alle imprese di entrare in contatto con giovani preparati e motivati, a cui offrire importanti percorsi di crescita professionale. Sono opportunità di lavoro assolutamente concrete, basti considerare che, in base a una recente analisi di Unioncamere, l’edilizia e i comparti collegati esprimeranno nel quinquennio 2024-2028 un fabbisogno di lavoratori stimato fra i 260 e i 290mila”.

OLTRE IL PRODOTTO: UNA NUOVA FILOSOFIA DI BENESSERE

Un nuovo sguardo sul mondo, più ampio, più consapevole.

La visione di CRISTINA

RUBINETTERIE evolve e abbraccia un concetto di benessere olistico, che mette al centro le persone, la natura e la qualità della vita quotidiana. Il nostro racconto partiva da noi: dai prodotti, dalla storia, dall’expertise. Oggi, volgiamo lo sguardo oltre. Verso i desideri di chi ci sceglie, verso i luoghi che abitiamo, verso un futuro dove design e benessere si fondono in armonia con l’ambiente.

La scelta dell’acciaio inox

L’acciaio inox si rivela la scelta ideale per chi desidera soluzioni versatili, capaci di adattarsi con eleganza sia agli spazi interni che agli ambienti outdoor. Riciclabile e durevole, si inserisce in una visione di design consapevole, dove ogni scelta è orientata al benessere dell’ambiente e delle persone. Un materiale che attraversa i confini tra cucina e outdoor, offrendo prestazioni eccellenti in ogni contesto. I nostri prodotti vengono trattati con un processo di spazzolatura che permette di conferire alla superficie un aspetto fortemente materico riducendo notevolmente l’effetto finger print. L’acciaio inox è naturalmente antibatterico e non assorbe odori o residui, caratteristiche essenziali tanto in cucina quanto negli spazi esterni.

Salute, sostenibilità e comfort: il benessere in cucina

CRISTINA guarda alla cucina come a uno spazio autentico, quotidiano, fatto per essere vissuto ogni giorno. I nostri rubinetti nascono per semplificare i gesti quotidiani

e aggiungere un tocco di eleganza funzionale, che non cerca di stupire, ma di servire. Soluzioni pensate per adattarsi con discrezione e bellezza alla vita vera, accompagnando con naturalezza ogni momento, dal più semplice al più speciale. Perché vivere bene parte dalle cose semplici – e farle bene è la nostra promessa.

In cucina, ogni dettaglio conta. I nuovi miscelatori CRISTINA in acciaio inox nascono per chi cerca affidabilità, bellezza e innovazione in un solo gesto. L’acciaio inox è una scelta consapevole: solido, igienico, resistente alla corrosione, perfetto per ambienti dove funzionalità e estetica si incontrano quotidianamente.

Outdoor

Riconnettersi con il piacere di vivere all’aperto. Una doccia che rinfresca i sensi e rende speciale anche il gesto più semplice. Le nostre soluzioni outdoor sono pensate per accompagnare questi momenti: resistenti, essenziali, sempre pronte a offrire freschezza e benessere, ogni giorno, sotto ogni cielo. CRISTINA propone soluzioni che resistono al tempo e che si possano vivere all’aria aperta, ogni giorno. L’acciaio inox si conferma protagonista anche negli spazi esterni, dove le sue proprietà anticorrosive e la resistenza agli agenti atmosferici garantiscono prestazioni durature e affidabili. Materiali scelti per durare, pensati per restare belli nel tempo e vivere all’aperto senza paura del sole, della pioggia o del vento. Le nostre docce si adattano all’ambiente naturale con discrezione, offrendo performance costanti e una presenza sempre elegante, che dalla cucina si estende naturalmente al giardino in un unico linguaggio estetico.

© Gaia Anselmi Tamburini

NUOVI SPAZI PER LA 42ª EDIZIONE DI CERSAIE 2025

Una serie di macro-immagini sono le quinte scelte per fotografare la materia ed i prodotti ceramici, declinati sul filo della forma, del colore, della funzionalità e della tecnologia, per arrivare alla sintesi del tutto: la bellezza. Illustrazioni che allestiscono un nuovo porticato, progettato da Dario Curatolo, attraverso il quale accedere alla 42° edizione di un Cersaie ricco di novità, in programma a Bologna dal 22 al 26 settembre prossimi. Nuovi spazi per una fiera in espansione

I 10.000 metri quadrati espositivi in più rispetto al 2024 hanno chiesto di ridefinire la disposizione degli stand nei 155.000 metri quadrati complessivi, già tutti esauriti. I quattro padiglioni dell’arredobagno - uno in più per soddisfare le richieste anche di nuovi espositori - sono posizionati in crocevia di passaggio ed attorniati dagli otto padiglioni che ospitano le più recenti innovazioni di prodotto al mondo per piastrelle e lastre ceramiche. Una fiera che nei padiglioni 31 e 32 accosta nuovi settori merceologici, come le ‘altre superfici di prestigio’ quali legno e marmo a fianco delle ‘finiture di interni ed esterni’; la ‘casa’ delle startup tecnologiche al servizio del mondo delle costruzioni è invece nella Mall 37. Nuovo

è anche il Padiglione 19 dove sono state estese le possibilità espositive per la Città della Posa e per le aziende del comparto, sempre più fondamentali per l’intero sistema ceramico.

Bagno Architettura Lounge e programma culturale

Altra novità in Galleria 21 - 22 con il Bagno Architettura Lounge

Let’s Talk, allestimento curato da Angelo Dall’Aglio e Davide Vercelli, che va ad arricchire il programma culturale, le cui iniziative trovano dimora anche al Palazzo dei Congressi per le lectio magistrali mentre The Square, nel Centro Servizi, è dedicato alle conferenze di architettura e di design ed alla Conferenza Stampa Internazionale. Confermata con la collaborazione di primari media partner la presenza ed il programma de ‘I cafè della Stampa’ nella Mall 29 - 30.

Cersaie - promosso da Confindustria Ceramica ed organizzato da Edi.Cer. spa, in collaborazione con Bologna Fiere e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e di Ice Agenzia - si riafferma come la piattaforma commerciale e culturale per tutti i protagonisti della filiera della ceramica e dell’arredobagno a livello mondiale.

Sistema modulare assemblabile per impianti sanitari e idronici.

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PREZZARI DEI: SCOPRI LA NUOVA BANCA DATI DEIPLUS SEZIONALE

La DEI Tipografia del Genio Civile, conosciuta in tutta Italia per i suoi Prezzari, presenta la nuova banca dati dei prezzi dell’edilizia suddivisa per aree di lavoro in 6 sezioni:

• Nuove Costruzioni;

• Recupero Ristrutturazione e Manutenzione;

• Urbanizzazione Infrastrutture e Ambiente;

• Impianti Elettrici;

• Impianti Tecnologici;

• Architettura e Interior Design.

Più di 88.000 prezzi del mondo dell’edilizia tra manodopera, materiali, noli, opere compiute, a carattere nazionale e sempre aggiornati.

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La DEIPLUS Sezionale è un servizio disponibile in abbonamento a partire da 49 € /anno.

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• listini personalizzati che possono essere creati, modificati ed esportati nei formati .xlsx, .csv, .xml e .xpwe (dcf) formati internazionali importabili facilmente nei software di preventivazione e computo metrico;

• la Normativa tecnica più di 17.000 provvedimenti ricercabili per testo, per classificazione e per estremi (tipologia, numero, data);

• le Schede merceologiche, per ogni voce di materiale una scheda dettagliata sulle sue caratteristiche tecniche e l’elenco delle aziende produttrici.

Non solo una banca dati completa, aggiornata e affidabile, ma un vero e proprio tool digitale al servizio del professionista.

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SARÀ IL GIAPPONE IL “PAESE PARTNER” DI MCE 2026

Una rapida industrializzazione, l’impennata dell’edilizia industriale e commerciale, ma soprattutto un processo costante di urbanizzazione sono le spinte che giustificano le stime in forte crescita per il mercato HVAC+R giapponese, con una previsione di giro d’affari di 18,37 miliardi di dollari nel 2025 e 23,99 entro il 2030, con un CAGR del 5,49% nel periodo di previsione (2025-2030).

Secondo i dati dell’Ufficio Statistica di ANIMA Confindustria, nel 2024 l’export italiano verso il Giappone è stato di 47 milioni di euro, + 10,8% rispetto all’anno precedente.

È sulla base di questi presupposti che RX Italy ha scelto il paese del Sol Levante come “Paese Partner” per la prossima edizione di marzo 2026 di MCE - Mostra Convegno Expocomfort.

“In Giappone il costante trasferimento dalle aree rurali a quelle urbane si traduce in aumento di investimenti in alloggi, costruzioni commerciali e infrastrutture industriali- sottolinea Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy - Questo fenomeno comporta la necessità di installare tecnologie HVAC+R negli edifici di nuova costruzione e rende il Giappone uno dei mercati esteri di maggior interesse per l’Italia, come dimostrato anche dai trend di crescita sia per

visitatori sia per numero di aziende espositrici alla nostra manifestazione (rispettivamente +243% e + 200%).”

Costante crescita di interesse dei produttori italiani per il mercato giapponese

La scelta del Giappone quale Paese Partner 2026 deriva dalla costante crescita di interesse dei produttori italiani per il mercato giapponese e per gli operatori giapponesi verso la produzione italiana riconosciuta come eccellenza tecnologica nei nostri settori.

L’iniziativa “Paese Partner MCE” favorisce l’incontro tra le aziende espositrici e i decision maker di mercati esteri particolarmente promettenti e si sviluppa in attività pre-fiera, con incontri ufficiali per il coinvolgimento delle Istituzioni italiane e nipponiche a supporto del progetto, fino a eventi, iniziative e seminari organizzati nel corso della fiera, dal 24 al 27 marzo 2026.

L’iniziativa ha già ricevuto l’apprezzamento e conferma di collaborazione da parte dell’Ambasciata Italiana a Tokyo e di ICE Tokyo, così come dall’Ambasciata del Giappone in Italia, dal Consolato Generale del Giappone a Milano e da JETRO Milano.

ARIOSADOT: DESIGN, COMFORT E… UN’OPPORTUNITÀ PER IL TUO BUSINESS!

Design, funzionalità, estrema semplicità sia nell’installazione che nell’utilizzo. AriosaDOT, la VMC puntuale a doppio flusso firmata Valsir, non è soltanto una soluzione per il comfort domestico: è anche un oggetto di design premiato a livello internazionale

Proprio quest’estate AriosaDOT ha ricevuto il prestigioso Red Dot Award 2025, uno dei riconoscimenti più ambiti nel mondo del design industriale. Un traguardo che testimonia la qualità progettuale di un prodotto nato per migliorare il benessere abitativo e… semplificare la vita agli installatori!

Sì, perché AriosaDOT rappresenta un’opportunità concreta per il professionista che voglia esplorare il mercato in continua espansione della ventilazione meccanica controllata, iniziando a proporre soluzioni VMC affidabili ai propri clienti, senza installazioni complesse e senza alcuna necessità di ristrutturare.

Perché AriosaDOT è l’occasione perfetta?

L’installazione di AriosaDOT è

incredibilmente semplice: bastano due fori da 125 mm su una parete perimetrale e il gioco è fatto. Il fissaggio è facilitato da staffe e dima in dotazione, e il collegamento elettrico è altrettanto immediato. È perfetta per singoli ambienti fino a 70 mq, ma può essere usata in configurazione modulare per coprire superfici maggiori.

Da notare che mentre molte soluzioni puntuali utilizzano un flusso d’aria alternato (con performance modeste), AriosaDOT ricambia l’aria di continuo, con prestazioni paragonabili a quelle di un impianto centralizzato

L’aria viene filtrata in modo efficace da filtri certificati ISO ePM1 e ISO Coarse, eliminando polveri sottili, allergeni e altri inquinanti. Lo scambiatore di calore garantisce un recupero termico superiore al 90%, assicurando benessere ambientale ed efficienza energetica. E per i mesi estivi? C’è AriosaDOT HP, che deumidifica l’aria in ingresso per un clima

sempre ideale.

Tutta questa tecnologia è racchiusa in una scocca elegante, compatta (95 x 65 x 18 cm) e, soprattutto, silenziosa.

I ventilatori intelligenti regolano la velocità in automatico per minimizzare il rumore, mentre il sistema di controllo – con display intuitivo e Wi-Fi integrato – permette la gestione da remoto tramite app. Sì, AriosaDOT è anche “smart”!

Per chi sceglie di puntare su questa tecnologia, Valsir mette a disposizione un affiancamento completo: attraverso le numerose agenzie su tutto il territorio italiano l’installatore avrà accesso a formazione specifica, assistenza in cantiere, supporto tecnico e commerciale Il professionista non viene mai lasciato solo: è anche così che si fanno davvero gli interessi dell’intera filiera, dal produttore… all’utente finale.

Scegliere AriosaDOT significa insomma investire su una proposta concreta: tecnologia innovativa riconosciuta a livello internazionale, qualità costruttiva e attenzione ai dettagli spiccatamente “Made in Italy”, una rete di supporto altamente qualificata e sempre presente.

E vuol dire proporre ai propri clienti una soluzione affidabile, adatta a ogni ambiente, che coniuga estetica e prestazioni, semplicità e innovazione. Ma soprattutto, cogliere un’opportunità concreta per entrare al momento giusto in un business in costante crescita.

Novità Prodotti

VENTILCONVETTORE A PARETE ALTA

GHW è il ventilconvettore a parete alta di Galletti con motore EC, valvola On/Off integrata e design compatto, pensato per offrire prestazioni elevate anche in ambienti di dimensioni contenute. GHW di Galletti risponde perfettamente alle esigenze di comfort termico in ambito residenziale e terziario grazie all’integrazione di un motore a commutazione elettronica EC con tecnologia inverter: una soluzione intelligente che, adattando automaticamente la velocità del ventilatore in base alle effettive necessità dell’ambiente, unisce efficienza energetica, ottimizzazione dei consumi e massima flessibilità d’installazione. Oltre a queste importantissime peculiarità, questa soluzione tecnologica consente di ottenere anche una significativa riduzione della rumorosità, migliorando il comfort acustico negli ambienti in cui è installata (es. abitazioni, uffici, hotel e spazi commerciali).

La modalità Eco è pensata per offrire il massimo comfort, riducendo al minimo i consumi energetici; il ventilatore funzionando alla minima velocità, crea un ambiente silenzioso e piacevole. È l’opzione ideale per le ore notturne, assicurando un riposo tranquillo e senza sprechi di energia. Dal punto di vista dell’installazione,

POMPA DI CALORE A INCASSO

GHW di Galletti rappresenta una scelta strategica: la configurazione a parete alta, infatti, consente di liberare la superficie a pavimento assicurando una distribuzione più omogenea dell’aria all’interno del locale, con un conseguente miglioramento del comfort percepito e una maggiore libertà nella disposizione degli arredi. Fornito con valvola a 3 vie On/Off integrata, GHW di Galletti è pronto all’uso riducendo sensibilmente i tempi e i costi di installazione. Gli attacchi con tubi flessibili, inoltre, facilitano ulteriormente il collegamento all’impianto idronico, rendendo l’unità estremamente versatile e adattabile a diverse configurazioni impiantistiche.

GHW di Galletti è fornito di un telecomando a infrarossi, semplice e intuitivo che consente all’utente di regolare temperatura, velocità e modalità operative con un semplice gesto. Inoltre, GHW di Galletti è predisposto per l’integrazione in sistemi di supervisione avanzati, grazie alla compatibilità con il protocollo Modbus, elemento chiave per applicazioni in edifici smart e sistemi BMS. www. galletti.com

CSI IN Auriga Compact/Compact+ è la nuova soluzione proposta da Baxi per chi desidera un sistema di riscaldamento compatto, efficiente e versatile in ambito residenziale. Questo innovativo sistema a pompa di calore ad incasso unisce, infatti, un design ultracompatto, la massima efficienza energetica e un’elevata flessibilità d’installazione. Con una profondità di soli 35 cm,

CSI IN Auriga Compact/Compact+ è perfetta per gli spazi più ristretti e soluzioni a incasso, garantendo un’installazione discreta e funzionale senza rinunciare alle prestazioni.

• CSI IN Auriga Compact offre due configurazioni possibili nella stessa cassa di contenimento:

• CSI IN Auriga Compact: è dotata di bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, modulo idraulico e valvola a 3 vie. La pompa di calore monoblocco abbinata (da 6, 8 e 10 kW) soddisfa le richieste di ACS e fornisce energia per la climatizzazione, sia invernale che estiva.

• CSI IN Auriga Compact+: aggiunge un separatore idraulico da 17 litri, una pompa di rilancio e la possibilità di installare una seconda pompa (accessorio).

Inoltre, i sistemi CSI IN Auriga Compact/Compact+ sono installabili ad incasso a muro all’interno delle pareti dell’abitazione (grazie all’apposita cassa di contenimento), oppure all’interno di un armadio tecnico di contenimento, ove ciò non sia possibile.

CSI IN Auriga Compact/Compact+ offre prestazioni superiori e soddisfa i requisiti delle detrazioni fiscali e del Conto Termico. Grazie all’alta efficienza della pompa di calore, permette di ottimizzare il consumo energetico assicurando comfort e sostenibilità. Grazie alla gestione elettronica evoluta ma di facile utilizzo e al continuo monitoraggio dei fattori climatici esterni, il sistema è in grado di verificare puntualmente l’apporto di energia rinnovabile e il rendimento della stessa. Nel caso di condizioni di temperatura esterna avverse e di valori di umidità critici, il sistema fa intervenire le resistenze elettriche (disponibili come accessorio) necessarie per garantire sempre un comfort ottimale. www.baxi.it

CONFIGURATORE 3D PER VMC

Helty, azienda di riferimento nella progettazione e produzione di sistemi di ventilazione meccanica controllata decentralizzata, presenta il nuovo configuratore 3D dedicato al sistema di VMC Flow40. Uno strumento digitale avanzato che consente a progettisti, installatori, imprese edili e utenti privati di esplorare in modo dettagliato il funzionamento e l’integrazione dell’unità di VMC Helty Flow40 all’interno di un ambiente, grazie a una rappresentazione tridimensionale facilmente navigabile. All’interno del configuratore è possibile effettuare un tour virtuale completo del prodotto, con focus dedicati all’installazione, all’utilizzo quotidiano e alle operazioni di manutenzione. Il modello interattivo consente di visualizzare l’unità VMC integrata a scomparsa nella muratura, simulandone il comportamento in un contesto reale, con sezioni trasversali e viste esplose che facilitano la comprensione delle componenti interne e delle fasi operative. Consente inoltre di visualizzare in modo chiaro l’impatto estetico ridotto ai minimi termini sia all’interno che all’esterno dell’edificio, optando tra le diverse configurazioni di cover interne e di gestione delle griglie di aerazione esterne.

Il configuratore rappresenta un’evoluzione concreta nel percorso di digitalizzazione e di arricchimento dell’esperienza utente; uno strumento che Helty ha integrato sul proprio sito e che aggiunge nuove opportunità anche alle numerose iniziative di formazione e didattica promosse dalla Helty Academy verso rivenditori, installatori e progettisti. L’obiettivo è quello di offrire soluzioni sempre più trasparenti, intuitive e adatte a supportare le scelte progettuali e di acquisto, contribuendo a promuovere una cultura diffusa della salubrità negli ambienti indoor. www.heltyair.com

APP PER IL CONTROLLO INTELLIGENTE DEL COMFORT DOMESTICO

Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning annuncia il lancio della nuova app Aquarea Home. Disponibile su Google Play e App Store, l’app consente agli utenti finali di controllare e monitorare in modo semplice e pratico, ovunque e in qualsiasi momento, la propria gamma di soluzioni Aquarea diretta-

mente da smartphone o tablet.

Con questo lancio, Panasonic dimostra la propria volontà di investire in soluzioni digitali a supporto della gamma Aquarea in continua espansione, offrendo la possibilità di gestire il comfort domestico in modo efficiente e conveniente.

L’app Aquarea Home è compatibile con gli smart fan coil Aquarea Air, Aquarea Loop, le soluzioni di ventilazione e RAC Solo, scegliendo la configurazione dotata di connettività Wi-Fi integrata. Per le pompe di calore Aquarea e i sistemi privi di Wi-Fi, è invece possibile utilizzare l’accessorio Home Network Hub.

Grazie a un’interfaccia intuitiva e facile da utilizzare, l’app consente di creare scenari personalizzati per ogni stanza o ambiente della casa, con la possibilità di impostare temperature specifiche per ciascuna stanza e unità. È inoltre possibile programmare orari settimanali, adattando le impostazioni in modo semplice e immediato per garantire il massimo livello di comfort.

L’app Aquarea Home si inserisce all’interno di una gamma di applicazioni online dedicate alla gestione delle pompe di calore Aquarea e dei terminali di riscaldamento collegati, tra cui Comfort Cloud e l’app tado°. www.aircon.panasonic.eu

Dal presente al futuro del progetto. Cersaie oltre la ceramica

di Silvia Martellosio

Dal 22 al 26 settembre Bologna ospita la 42ª edizione di Cersaie, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno. L’appuntamento si conferma crocevia culturale e piattaforma per immaginare il futuro del progetto. Quest’anno lo spazio espositivo cresce: 10.000 metri quadrati in più rispetto al 2024, per un totale di 155.000 mq. I quattro padiglioni dedicati all’arredobagno, uno in più rispetto al 2024, sono collocati al centro e circondati dagli otto riservati alle superfici ceramiche. Nei padiglioni 31 e 32 debutta un’area dedicata a legno, marmo e finiture per interni ed esterni, mentre nella Mall 37 trovano posto le startup tecnologiche per l’edilizia. Il padiglione 19, infine, amplia la Città della posa, sottolineando il ruolo delle tecniche applicative all’interno della filiera.

CERSAIE 2025 ANTEPRIMA PRODOTTI

Eleganza minimale in acciaio inox

La collezione Flou rappresenta un perfetto equilibrio tra rigore tecnico e purezza formale, incarnando la visione progettuale di Rubinetterie Treemme orientata alla ricerca continua e all’innovazione estetica. Realizzata in acciaio inox 316L, Flou si distingue per una borchia a parete estremamente sottile, vero segno distintivo della serie. Un elemento tecnico d’avanguardia è rappresentato da uno speciale meccanismo innovativo, che consente un allineamento millimetrico delle maniglie a leva, garantendo parallelismi perfetti anche nelle configurazioni più complesse. L’assenza di grani a vista nel collegamento maniglia/borchia conferisce al prodotto un’estetica minimale e pulita, valorizzando l’essenza del materiale e la precisione della lavorazione. Flou si rivolge a un pubblico esigente e sensibile all’eleganza discreta. www.rubinetterie3m.it

Pad.22 Stand A10-B9

Piatto doccia flessibile e su misura

Progress Profiles presenta Proshower Panel, piatto doccia impermeabilizzato in XPS ad alta densità con pendenza del 2%, disponibile in diversi formati quadrati e rettangolari. Grazie al foro predisposto per lo scarico e al sistema autoregolante, offre massima flessibilità progettuale eliminando i vincoli dei sistemi fissi.

A completare la proposta c’è Proshower Square Drain 1010, scarico quadrato da 10x10 cm con griglia regolabile, installazione semplificata e perfetta tenuta all’acqua. Il sistema si integra con scarichi standard ed è rifinito da due esclusive griglie – Design e Flower – disponibili in pregiate finiture oro, titanio, cromato, Stone White e Black Line, per adattarsi a ogni stile. www.progressprofiles.com

Parquet dal ritmo contemporaneo

Da Italiana Parquet una proposta che unisce design, matericità e ricerca stilistica: Eclettica Swing, la collezione che infonde ritmo e vitalità agli spazi contemporanei.

Frutto di una profonda cultura manifatturiera e di una filiera del legno interamente controllata, Eclettica Swing si distingue per il suo formato originale (doghe in rovere europeo di 1 metro, 53 mm di larghezza e 12,5 mm di spessore), una superficie spazzolata e perimetro bisellato, e una palette di cinque colori vibranti che interpretano con carattere il linguaggio del parquet. Ogni elemento è pensato per valorizzare l’identità degli ambienti residenziali e contract, offrendo una posa creativa, un’estetica decisa e un trattamento a base di olio naturale con finitura antibatterica, nel pieno rispetto delle normative europee su emissioni VOC e formaldeide (classe E1, certificazioni FSC® e PEFC). www.italianaparquet.it

Materia naturale in chiave creativa

Protagonista in anteprima per Lea Ceramiche sarà Pulse, collezione che interpreta la materia naturale come atto creativo, non come replica, generando una pietra immaginata. Composta da venature, faglie, stratificazioni e profondità cromatiche, Pulse si sviluppa in quattro cromie contemporanee – Pulse Clay, Pulse Shell, Pulse Sand, Pulse Shadow – e in una gamma di formati e spessori pensata per garantire la massima versatilità. La collezione è concepita per offrire piena libertà compositiva: dal grande formato 120x120 cm, perfetto per architetture fluide e immersive, fino alle versioni per esterni in 20 mm di spessore, ideali per spazi ad alta fruibilità. Se la superficie Nat, con tecnologia Safetouch, unisce estetica naturale a tatto morbido e proprietà antiscivolo, la versione Rough (R11) accentua l’anima materica della collezione con una grafica più forte, policroma e dinamica. www.leaceramiche.it

CERSAIE 2025 ANTEPRIMA PRODOTTI

La doccia a mano si trasforma

Con Puntoevirgola di Damast il classico soffione a parete cede il posto a un corpo tubolare in acciaio inossidabile lungo 39 cm inclinato di circa 45°, che emerge direttamente dalla parete e termina con un soffione di 25 cm di diametro. Le linee allungate, ispirate alla silhouette della doccetta, sono amplificate fino a triplicarne il volume. Il sistema doccia è uno dei punti di forza del progetto: Puntoevirgola vive in autonomia, posizionato a circa 185 cm da terra. Si tratta di un vero e proprio sistema completato da un corpo rubinetteria a incasso di 40 cm che accoglie comandi intuitivi, come il comando di erogazione, il deviatore e la doccetta monogetto con flessibile antitorsione in tre finiture (cromato, antracite e bordeaux) e dotata di supporto magnetico. È disponibile in due versioni, acciaio inossidabile cromato e nero. www.damast.it

L’essenza prende forma

Solida è la nuova collezione di sanitari sospesi di The. Artceram che interpreta il bagno con equilibrio e leggerezza, fondendo linee precise e volumi morbidi in un’estetica essenziale e accogliente. Si distingue per la coerenza nel linguaggio formale tra vaso e bidet, che condividono forme compatte e continue, superfici morbide e dettagli raffinati. Il nuovo copriwater con cerniere posteriori ruotate di 180° rafforza l’identità della collezione con un profilo “a biscotto” unico. Solida sarà disponibile in un’ampia palette cromatica, tra finiture lucide e opache. www.artceram.it

ACFE DI ELBI: L’ACCUMULATORE INERZIALE DA ESTERNO CHE OTTIMIZZA GLI IMPIANTI E

In un mercato in costante evoluzione come quello della termoidraulica, le parole d’ordine sono efficienza, affidabilità e flessibilità.

L’integrazione di soluzioni innovative negli impianti di riscaldamento e condizionamento è fondamentale per garantire il massimo rendimento energetico senza dover rinunciare al comfort. In questo contesto si inserisce perfettamente la serie di accumulatori inerziali da esterno ACFE di Elbi, che coniuga prestazioni elevate e massima versatilità installativa.

Una risposta concreta alle esigenze degli impianti moderni

Gli accumulatori inerziali rappresentano una componente essenziale nei moderni impianti termici, in particolare nei sistemi a pompa di calore, sempre più diffusi sia in ambito residenziale che commerciale.

L’ accumulatore inerziale è un serbatoio, di capacità variabile in funzione delle caratteristiche dell’impianto, da installare in serie sul ritorno o in parallelo tra la pompa di calore e il sistema di distribuzione del riscaldamento/raffrescamento.

Il compito principale è quello di ottimizzare l’inerzia termica dell’impianto, accumulando e rilasciando energia in base alle reali necessità del sistema. Questo permette di ridurre i cicli di accensione e spegnimento dei generatori, con evidenti benefici in termini di durata del sistema, efficienza energetica e comfort. La serie ACFE di Elbi risponde perfettamente a queste esigenze, offrendo serbatoi da esterno progettati per resistere alle intemperie e installabili anche in condizioni climatiche difficili, come la pioggia battente. Una soluzione intelligente che consente di liberare spazio prezioso all’interno degli edifici, spesso limitato, senza compromettere le prestazioni dell’impianto.

Grazie alla finitura in lamiera di alluminio goffrato e all’isolamento in poliuretano espanso a cellule chiuse, privo di CFC e HCFC, non è necessario ricorrere a protezioni aggiuntive. Una caratteristica che rende questi accumulatori estremamente pratici e versatili in fase di installazione, soprattutto nei contesti in cui lo spazio interno è limitato o non disponibile.

Stabilità, risparmio ed efficienza: Un ammortizzatore termico per la pompa di calore

L’accumulo inerziale rappresenta un vero e proprio “ammortizzatore” del sistema, capace di stabilizzare le variazioni di carico termico che si verificano tra la pompa di calore e il circuito di distribuzione. In assenza di un serbatoio inerziale, infatti, la pompa di calore sarebbe costretta a reagire in tempo reale ai cambiamenti della richiesta termica dell’edificio, attivandosi e spegnendosi frequentemente. Questo comportamento può generare inefficienze, aumenti di consumo e un’usura precoce dei componenti. Con un serbatoio ACFE, la pompa di calore può lavorare in modo continuo e stabile; l’energia viene accumulata e rilasciata in modo regolare quando richiesto dal sistema, mantenendo il corretto bilanciamento tra i cicli ON/OFF del generatore. Questo si traduce in un miglior rendimento stagionale e in un significativo risparmio energetico. La serie ACFE garantisce compatibilità, versatilità e prestazioni. Disponibile in una vasta scelta di capacità, da 100 a 5129 litri, per rispondere a esigenze impiantistiche di diversa scala. Ogni modello è

dotato di molteplici connessioni idrauliche e predisposizione per resistenza elettrica di backup. Le configurazioni delle connessioni variano in base al modello (ACFE 100200–500-800–1000-1500-2000-3000-5000), offrendo la massima flessibilità di integrazione. I serbatoi possono essere impiegati in impianti per acqua tecnica calda e/o refrigerata, con temperature operative comprese tra -10 °C e +95 °C e una pressione massima di esercizio di 10 bar (fino al 1000lt). Grazie alla serie ACFE, Elbi conferma il proprio ruolo di riferimento nel mercato della termoidraulica, offrendo un prodotto capace di coniugare prestazioni, resistenza e flessibilità. Un vero alleato per gli installatori professionisti, che possono contare su una soluzione facile da integrare, ottimale per l’efficienza del sistema e adatta a soddisfare anche le esigenze degli edifici più complessi, dove lo spazio è una risorsa preziosa. Come sottolinea Daniele Michielotto, Direttore Vendite Italia Termoidraulica Elbi: «Con la serie ACFE, Elbi continua a confermare il suo impegno nell’offrire soluzioni ad alte performance per soddisfare le necessità degli installatori e degli utenti finali».

Conformità normativa e garanzia

Gli accumulatori ACFE rispettano pienamente le normative europee di settore, tra cui la Direttiva 2014/68/UE (art. 4.3), la EN 12897:2020, il Regolamento 2009/125/CE (ErP) e il Regolamento delegato 812/2013/ UE. Ogni prodotto è garantito 2 anni, a testimonianza dell’affidabilità costruttiva e dell’impegno di Elbi nella qualità.

Bonus Casa ed Ecobonus 2025: chiarite le regole operative

Dopo mesi di incertezza, la Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate fa luce sulle novità introdotte dalla Legge di Bilancio. E con l’attivazione dei portali ENEA, torna pienamente operativo il sistema di trasmissione per gli interventi agevolati

di Giacomo Mellera

Nel primo numero del 2025 de L’Installatore Professionale , avevamo illustrato le novità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia di Bonus Edilizi, concludendo l’articolo con l’auspicio di una revisione delle regole operative di Ecobonus e Bonus Casa già nel mese di febbraio. Un auspicio che, col senno di poi, si è rivelato eccessivamente ottimistico.

Dopo una lunga attesa, infatti, è stato solo il 19 giugno 2025 che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare n. 8/E, contenente chiarimenti e istruzioni operative in merito alle detrazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio 2025.

Il documento affronta un’ampia gamma di misure agevolative, ma dedica particolare attenzione alle nuove regole di accesso al Bonus Casa e all’Ecobonus per le spese sostenute nell’anno in corso.

Nei paragrafi che seguono analizzeremo nel dettaglio le principali novità introdotte, con un focus sugli aspetti applicativi di maggiore interesse per i professionisti del settore.

Stop agli incentivi per le caldaie a gas

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, la Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate conferma l’esclusione dagli incentivi fiscali – sia Bonus Casa che Ecobonus – degli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate a combustibili fossili, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025.

Questa disposizione recepisce quanto stabilito dalla Direttiva Europea “Case Green”, che vieta agli Stati membri di continuare a incentivare l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente da fonti fossili.

Nel dettaglio, non sono più ammessi alle detrazioni fiscali gli interventi che riguardano installazione di :

● Caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili

● Generatori ad aria a condensazione alimentati a combustibili fossili

Fanno eccezione e rimangono agevolabili :

● Le pompe di calore ad assorbimento a gas , poiché il bruciatore non scalda direttamente il fluido termovettore, ma ha una funzione accessoria al circuito frigorifero

● I sistemi ibridi “factory made”, ossia impianti costituiti da una pompa di calore e una caldaia a condensazione progettati per funzionare in combinazione sinergica dal produttore. Attualmente, solo questa

configurazione è riconosciuta come sistema ibrido ai fini delle detrazioni fiscali.

In sintesi, le spese sostenute dal 1° gennaio 2025 per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate unicamente a combustibili fossili non sono più detraibili né con Bonus Casa né con Ecobonus . Restano invece detraibili le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 , anche se i lavori vengono ultimati nel corso del 2025.

Le nuove aliquote delle detrazioni

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, le detrazioni fiscali per il Bonus Casa e l’Ecobonus sono state prorogate con una riduzione progressiva delle aliquote :

● 36% per le spese sostenute nel 2025

● 30% per le spese sostenute negli anni 2026 e 2027 Tuttavia, la normativa introduce una maggiorazione dell’aliquota in presenza di specifiche condizioni legate all’uso dell’immobile e alla titolarità del soggetto beneficiario. Vediamole nel dettaglio.

L’aliquota è elevata al 50% (invece del 36%) per le spese sostenute nel 2025 e al 36% (invece del 30%) per le spese sostenute nel 2026 e 2027, purché siano soddisfatte le condizioni per cui l’immobile oggetto dell’intervento sia adibito ad abitazione principale e il contribuente beneficiario della detrazione sia titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile, ovvero:

• Diritto di proprietà o nuda proprietà

• Usufrutto

• Diritto d’uso

• Altri diritti reali meno comuni come abitazione, superficie, enfiteusi, servitù

Per beneficiare dell’aliquota maggiorata, la titolarità del diritto reale deve essere posseduta alla data di inizio lavori o alla data di sostenimento della spesa , se anteriore.

In merito al requisito dell’ abitazione principale , la maggiorazione è riconosciuta anche se l’immobile non è ancora adibito a tale uso alla data di avvio lavori , a condizione che lo diventi al termine degli stessi .

La detrazione maggiorata si applica anche agli interventi realizzati esclusivamente sulle pertinenze (es. garage, cantine) dell’abitazione principale, purché sussista il vincolo pertinenziale

Non hanno diritto all’aliquota maggiorata, ma possono comunque beneficiare della detrazione standard (36% nel 2025, 30% nel 2026-2027), i seguenti soggetti:

• Il familiare convivente del titolare

• Il detentore dell’immobile , ossia locatario o comodatario

Le nuove aliquote – sia ordinarie che maggiorate – si

applicano a tutte le tipologie di interventi agevolabili rientranti nel perimetro del Bonus Casa e dell’Ecobonus.

Restano invariati i limiti massimi di detrazione e di spesa per ciascuna unità immobiliare , in relazione al singolo intervento agevolato. A tal proposito, si ricorda che, qualora un contribuente abbia avviato un intervento Ecobonus nel 2024 e abbia già sostenuto parte delle spese nello stesso anno, nel 2025 potrà portare in detrazione l’eventuale quota residua , applicando però le nuove aliquote in vigore dal 1° gennaio 2025 .

La riapertura dei portali ENEA

La Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025 rappresenta un passaggio cruciale per chiarire le modalità applicative dei Bonus Edilizi: dopo mesi di incertezza, nella serata del 30 giugno 2025 sono infatti finalmente stati resi operativi i portali ENEA per la trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi che accedono alle detrazioni Ecobonus e Bonus Casa. È ora possibile inviare le comunicazioni rimaste in sospeso, grazie a una proroga dei termini concessa per compensare i ritardi nell’attivazione dei portali. In particolare, ENEA ha disposto che:

• Per gli interventi conclusi tra il 1° gennaio 2025 e il 30 giugno 2025 , il termine dei 90 giorni per l’invio della comunicazione decorre dal 30 giugno 2025

• Per gl i i nterventi conclusi nel 2024 , ma con spese detraibili sostenute nel 2025, il conteggio dei 90

giorni parte anch’esso dal 30 giugno 2025

Questa misura transitoria consente agli utenti di completare gli adempimenti previsti senza incorrere in sanzioni, garantendo così la continuità nell’accesso alle agevolazioni.

La Circolare n. 8/E del 19 giugno 2025, insieme all’attivazione dei portali ENEA, rappresenta un momento di svolta per la piena operatività delle misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 in materia di Bonus Casa ed Ecobonus. Dopo mesi di attesa e incertezza, i contribuenti e gli operatori del settore possono finalmente contare su un quadro normativo chiaro, aggiornato e – almeno nelle intenzioni – più coerente con gli obiettivi di transizione energetica dell’Unione Europea. Le novità introdotte, come l’esclusione delle caldaie a combustibili fossili dagli incentivi, la rimodulazione delle aliquote e la distinzione tra soggetti ammessi alla maggiorazione, segnano un cambio di passo importante nella politica degli incentivi fiscali. Al contempo, il mantenimento dei limiti di spesa e detrazione per unità immobiliare, unito alle misure transitorie per la trasmissione dei dati, fornisce continuità rispetto al passato e tutela gli interventi già avviati.

Resta ora alla comunità tecnica – progettisti, installatori, amministratori – il compito di interpretare correttamente queste regole, di aggiornarsi e informare in modo puntuale i propri clienti, contribuendo così a una gestione efficace e consapevole degli strumenti agevolativi disponibili. 

INFORMAZIONE

DALLE

GREE, SOLUZIONI AFFIDABILI ED EFFICIENTI PER SISTEMI A POMPA DI CALORE

Gree, leader mondiale nel raffreddamento, propone anche soluzioni per ogni necessità di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria offrendo soluzioni tecnologicamente avanzate pensate per la sostituzione di sistemi tradizionali e l’efficientamento energetico degli edifici. Un approccio progettuale che unisce innovazione, affidabilità e versatilità, adattandosi alle esigenze di ogni tipo di abitazione e di zona climatica.

Per chi necessita esclusivamente di integrare la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), Gree propone la nuova pompa di calore dedicata Hombask, nelle taglie da 200 e 270 litri, entrambe dotate di resistenza elettrica integrativa ed anodo elettronico. Hombask è un sistema indipendente di ultima generazione progettato per garantire la massima efficienza nella produzione di ACS, utilizzando il refrigerante naturale R290 e classificato in Classe A+ per l’efficienza energetica. Dotata di compressore e motore del ventilatore modulanti assicura elevate prestazioni e un’ottimizzazione dei consumi energetici grazie a una gestione intelligente del sistema. Le prestazioni offerte dal sistema, permettono di accedere ai relativi

incentivi quali Conto Termico, EcoBonus e Super-Bonus. L’efficienza è garantita anche dai COP elevati che riducono i tempi di riscaldamento dell’accumulo ed i relativi consumi

Tutte queste performance vengono raggiunte senza compromettere il comfort domestico: il sistema è progettato per operare con un alto livello di silenziosità, conseguenza di un attento studio dell’isolamento e dell’ottimizzazione dei componenti interni.

L’attenzione progettuale nello sviluppo dei prodotti si riflette in ogni elemento: Il serbatoio è protetto internamente da una smaltatura ai cristalli in titanio.

Lo scambiatore di calore che avvolge il serbatoio è realizzato con tubi piatti di alluminio. La sezione di passaggio è realizzata da microcanali con geometria variabile: la forma squadrata minimizza le perdite di carico nella porzione

di scambiatore che opera ad alta temperatura, mentre in quella a temperatura inferiore la forma ad ingranaggio ottimizza lo scambio nella fase di sottoraffreddamento del refrigerante.

Anche il compressore, appositamente sviluppato per refrigerante naturale R290, denota lo sforzo dell’azienda di offrire soluzioni efficienti: è stato progettato per ridurre gli ingombri del 40%. Il motore è dotato di magneti permanenti con ottimizzazione degli impulsi leggeri a bassa coppia. Il sistema riesce così ad essere efficace anche con soli 150 gr di refrigerante R290. Il sistema è inoltre dotato di valvola a 4 vie che permette uno sbrinamento rapido ed omogeneo con inversione di ciclo.

La pompa di calore Hombask è dotata di un pratico pannellocomandi Wi-Fi che può essere facilmente spostato e installato in un altro ambiente, consentendo di monitorare in modo agevole e costante le condizioni di funzionamento e la disponibilità di acqua calda. L’intuitiva interfaccia facilita inoltre la programmazione per ottimizzare comfort e consumi in base ad ogni esigenza e permette di programmare il ciclo anti-legionella.

La funzione Girasole, garantisce un ulteriore risparmio energetico: grazie alla sua tecnologia di autoapprendimento, questa modalità ottimizza il riscaldamento dell’acqua, attivandosi quando la temperatura esterna è più elevata.

L’unità può essere installata all’interno dell’abitazione, preferibilmente in ambienti con temperature sempre >5 °C, come lavanderia, garage o locale tecnico, oppure all’esterno, purchè adeguatamente riparata dalle intemperie. A seconda delle condizioni, è possibile canalizzare sia la presa che l’uscita dell’aria verso l’esterno oppure lasciarle libere.

L’accessibilità non dovrebbe essere un vincolo progettuale ma un’opportunità per creare valore. Una casa pronta ad accogliere le esigenze di tutti è una casa che vale di più, perché è pronta per ogni fase della vita

Accessibilità in bagno: non solo per chi è “diverso”, ma per ognuno di noi

Basta un semplice mal di schiena, una distorsione al ginocchio, un intervento chirurgico o un’influenza debilitante per accorgersi di quanto possa essere difficile svolgere gesti quotidiani che di solito diamo per scontati. Entrare e uscire dalla doccia, abbassarsi per raccogliere qualcosa, alzarsi dal WC, mantenere l’equilibrio: tutte attività che diventano complesse o persino pericolose in assenza di supporti adeguati.Il bagno, in particolare, è uno degli ambienti più critici in caso di mobilità ridotta, temporanea o permanente. Ed è proprio qui che l’installatore gioca un ruolo fondamentale: non solo tecnico, ma anche consulenziale. Chi installa impianti e arredi sanitari può – e deve – oggi proporre soluzioni che vadano oltre la semplice conformità normativa, anticipando i bisogni del cliente con una progettazione davvero inclusiva. Accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche non sono più tematiche riservate ai “disabili”, ma che riguardano tutte le persone, in tutte le fasi della vita. E soprattutto, riguardano ogni casa, perché prima o poi, tutti possiamo trovarci in una condizione di fragilità, anche solo temporanea. Bisogna parlare quindi di bagni “per tutti”, pensati per essere funzionali, sicuri ed esteticamente gradevoli per chiunque. Non si tratta solo di avere spazi di manovra per sedie a rotelle e aggiungere maniglioni bianchi dall’aspetto ospedaliero, ma di integrare fin dall’inizio elementi che migliorino l’esperienza d’uso, valorizzino l’ambiente e diano valore aggiunto all’abitazione. Lavabi accessibili e strutturalmente di sostegno, maniglie di design, sedute e appigli solidi ma armonici, superfici antiscivolo e dispositivi di sicurezza evoluti: tutti elementi che oggi possono essere proposti e installati in modo semplice, anche in case esistenti. In questo scenario, gli operatori del settore idrotermosanitario diventano protagonisti del cambiamento: perché sono loro, prima di altri, a toccare con mano i limiti strutturali delle abitazioni e a poter consigliare interventi che fanno davvero la differenza. Per l’installatore, tutto questo significa passare da esecutore a promotore di cultura tecnica e benessere domestico. È l’occasione per guidare il cliente verso soluzioni che spesso non conosce, ma che saranno determinanti per la sua autonomia futura: una casa ben progettata è un investimento in salute, dignità e qualità della vita. Accessibilità non è un vincolo progettuale: è un’opportunità per creare valore. Proporre questi interventi significa valorizzare la propria competenza e distinguersi sul mercato: chi installa oggi pensando al domani, costruisce fiducia e relazione con il cliente. Una casa pronta ad accogliere le esigenze di tutti è una casa che vale di più, perché è pronta per ogni fase della vita. La progettazione accessibile non è un regolamento da rispettare solo in alcuni casi, è il presente… è il futuro. Ed è il momento di portarla, insieme, dentro ogni cantiere e ogni casa…

DESIGN FOR ALL Innovare per inlcudere

Del concetto di accessibilità, e quindi di inclusione, abbiamo parlato con Massimo Goglione, Amministratore Delegato della Goman, un’azienda leader nel settore dei bagni accessibili.

Aprendo la vostra pagina internet, la prima cosa che leggiamo è questa: “Ausili e sanitari per il bagno in sicurezza, dalla casa ai luoghi dell’ospitalità e della cura - Progettiamo e fabbrichiamo, nei nostri stabilimenti in Castiglione delle Stiviere (MN), articoli che rendono gli ambienti bagno accessibili, sicuri, confortevoli ed eleganti. In una sola parola: universali. Per tutti.” E poi ancora: “Design accurato come elemento distintivo con l’obiettivo di coniugare estetica e funzionalità e portare un raggio di luce per chi è in ombra.” Chi è Goman e qual è la sua storia? Dove nasce questa sensibilità?

Goman è un’azienda italiana con sede a Castiglione delle Stiviere (MN), specializzata nella progettazione e produzione di ausili e sanitari per il bagno in sicurezza, destinati sia all’ambito domestico che a quello dell’ospitalità e della cura. La nostra missione è rendere l’ambiente bagno accessibile, sicuro, confortevole ed esteticamente gradevole, per tutti. Fondata su un forte legame con il territorio, Goman nasce da una sensibilità concreta verso le esigenze reali delle persone, in particolare di chi vive situazioni di fragilità o disabilità. Questa attenzione è frutto di un percorso industriale e umano che unisce artigianalità, innovazione e responsabilità sociale. La nostra produzione è interamente Made in Italy: ogni articolo prende vita nei nostri stabilimenti, dove competenze tecniche, materiali certificati e un attento controllo qualità si fondono con un design accurato, studiato per coniugare estetica e funzionalità. Questa sensibilità nasce dal convincimento che l’inclusione non debba essere un’eccezione ma una regola progettuale. Creare ambienti universali significa dare dignità, autonomia e bellezza anche a chi è spesso lasciato ai margini. E proprio da questa visione nasce

il nostro approccio: “Design for All”, un design che porta un raggio di luce per chi è in ombra, come recita uno dei nostri principi guida. Goman oggi è riconosciuta non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il suo impegno nel promuovere una cultura dell’accessibilità consapevole, certificata e sostenibile, nel rispetto delle normative europee e dei criteri ambientali minimi (CAM). Soprattutto dopo il periodo dello sconto in fattura e dei bonus edilizi, fra i quali il bonus barriere architettoniche, nell’immaginario comune il bagno per disabili è la classica stanza con ampie misure e accessori tecnici per la fruizione da parte di persone su sedia a rotelle.

Cosa significa per voi bagno disabili e bagno inclusivo?

Per Goman, il “bagno disabili” non è semplicemente uno spazio tecnico pensato per la carrozzina. È un ambiente progettato per garantire autonomia, comfort e sicu rezza a tutte le persone con esigenze specifiche, temporanee o permanenti. Il “bagno inclusivo” va oltre: non si riconosce come “speciale”, perché è pensato per tutti, indipendentemente da età, abilità o condizione fisica. Inclusivo significa bello, funzionale e accessibile senza stigmatizzare, dove l’estetica si fonde con la normativa e l’ergo nomia diventa discreta ma presente. Per noi è fondamentale superare l’idea del bagno “medicale” o “ospedaliero” e proporre soluzioni eleganti, certificate e adatte anche ai luoghi dell’ospitalità e della casa, senza

Lavabo Prime: il primo lavabo d’appoggio con certificazione Design for All. Ridefinisce lo standard dell’arredo bagno accessibile, coniugando estetica contemporanea, libertà progettuale e conformità normativa.

Lavabo Shine: il lavabo sospeso che unisce design e inclusività. Ridefinisce lo standard dell’arredo bagno accessibile con un’estetica essenziale, dettagli funzionali e conformità normativa.

Progettato come unico elemento autoportante, è pensato per tutti: senza barriere, senza compromessi.

“Inclusivo significa bello, funzionale e accessibile, dove l’estetica si fonde con la normativa e l’ergonomia diventa discreta seppur presente”

rinunciare al design. In questo senso, i nostri prodotti sono strumenti di libertà e dignità, non solo di assistenza.

Massimo Goglione, Amministratore Delegato di Goman Srl

Spesso i clienti degli installatori che si accingono al rifacimento del bagno non considerano le caratteristiche che dovrebbe avere questo locale in particolari momenti della vita. Quanto è importante l’intervento dell’installatore nella scelta di prodotti che potrebbero rendere un bagno inclusivo e cosa fate voi per aiutare gli installatori?

L’installatore ha un ruolo fondamentale: spesso è lui a guidare il cliente nelle scelte pratiche, e può orientarlo verso soluzioni più sicure, durature e adatte anche a future esigenze di accessibilità. Per questo Goman mette a disposizione un ufficio tecnico interno e una rete di promoter specializzati nei cantieri, pronti a fornire supporto e informazioni dettagliate su normative, prodotti e soluzioni tecniche. Offriamo materiali completi e aggiornati per agevolare il lavoro di chi opera sul campo, con articoli certificati, facili da installare e dal design curato. In questo modo contribuiamo a diffondere una cultura dell’inclusione, rendendo ogni bagno un ambiente più sicuro e accogliente per tutti.

Dovendo dare indicazioni operative ad un installatore, quali sono i passaggi tecnici fondamentali

DESIGN FOR ALL

necessari per operare?

Quando si affronta l’installazione di un bagno inclusivo, è importante seguire alcuni passaggi fondamentali per garantire un lavoro a regola d’arte, sia dal punto di vista normativo che funzionale. Il primo aspetto è valutare bene lo spazio a disposizione. Le dimensioni del locale devono permettere una fruizione comoda e sicura anche a chi si muove con difficoltà o utilizza ausili come la carrozzina. È quindi essenziale rispettare le misure minime previste dalla normativa, soprattutto per garantire le manovre e gli spazi di accostamento ai vari elementi. Altro passaggio fondamentale riguarda il corretto posizionamento dei sanitari: vaso, lavabo e doccia devono essere installati seguendo le quote previste per l’accessibilità. Ad esempio, il vaso va installato a un’altezza comoda e con adeguato spazio laterale per l’accostamento, il lavabo deve essere privo di ingombri sotto, e la doccia deve essere a filo pavimento, senza barriere. A questo si aggiunge l’inserimento dei maniglioni, fissi o ribaltabili, in posizioni strategiche come accanto al WC o nella zona doccia. È importante usare solo articoli certificati per portata e sicurezza, e installarli con attenzione alle altezze e al tipo di parete. Anche l’ergonomia generale del bagno va considerata: materiali antiscivolo, comandi facilmente raggiun-

Lavabo Flight: il lavabo universale che ha rivoluzionato il design accessibile. Realizzato in Corian, con forme leggere e inclusive, combina estetica e funzionalità per spazi pubblici e privati senza barriere. Un’icona del design per tutti, premiata a livello internazionale.

Barra Shade: la barra ribaltabile d’arredo che coniuga sicurezza, design e inclusività. Con linee pulite e finiture personalizzabili, Shade si integra armoniosamente in ogni ambiente bagno, superando l’aspetto tecnico per diventare un elemento di arredo contemporaneo e universale.

Ambiente bagno accessibile e coordinato firmato Goman: Lavabo Shine, seduta ribaltabile, barre di sicurezza e WC a norma. Funzionalità, eleganza e comfort senza barriere, per tutti.

gibili, specchi inclinabili, luci ben distribuite… ogni dettaglio può fare la differenza nel rendere lo spazio davvero fruibile per tutti. Infine, è essenziale verificare che i prodotti utilizzati siano conformi alle normative vigenti e corredati di documentazione tecnica aggiornata. Nel caso di dubbi o esigenze particolari, Goman mette a disposizione il proprio ufficio tecnico interno e promoter di cantiere, pronti a supportare installatori e progettisti con indicazioni precise e soluzioni su misura.

Ci sono agevolazioni o incentivi per realizzare un bagno inclusivo?

Attualmente non esistono incentivi specifici dedicati al bagno inclusivo inteso come spazio per tutti. Le agevolazioni attive riguardano soprattutto l’abbattimento delle barriere architettoniche (Bonus 75%) o detrazioni per chi ha in casa persone con disabilità riconosciuta. Si tratta però di misure più legate all’assistenza che all’inclusione vera e propria. Ecco perché Goman porta avanti un approccio culturale oltre che tecnico, promuovendo presso le istituzioni una maggiore sensibilità affinché l’accessibilità diventi una scelta naturale, non un’eccezione.

Abbiamo iniziato parlando della vostra storia… e del futuro cosa ci potete dire? Quali sono i vostri progetti?

“Vogliamo divulgare il concetto di inclusione perché l’accessibilità non deve essere l’eccezione, ma diventare finalmente la normalità.”

Il nostro futuro guarda nella stessa direzione che ci ha guidato fin dall’inizio: innovare per includere. Stiamo ampliando la gamma di prodotti conforme ai CAM e dotata di EPD (Environmental Product Declaration), perché crediamo in una produzione sempre più sostenibile, trasparente e responsabile. Svilupperemo nuove soluzioni “For All”, pensate per rispondere con intelligenza e design alle esigenze di un’utenza sempre più diversificata, e stiamo potenziando la disponibilità di articoli a stock, per garantire consegne rapide e un servizio ancora più efficiente. Ma soprattutto, vogliamo continuare a divulgare il concetto di inclusione: perché l’accessibilità non deve essere l’eccezione, ma diventare finalmente la normalità. Questo resta il nostro obiettivo più importante, oggi e domani. 

Requisiti

NORMA

LA GUIDA

REQUISITI BASE

Decreto Ministeriale - Ministero Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n. 236. barriere architettoniche.”

Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503. pubblici.”

• Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

• Per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

• Per adattabilità scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedi- ta capacità motoria o sensoriale.

REQUISITI BASE

REQUISITI BASE

REQUISITI BASE

GLI OBBLIGHI DI NORMA SI RIDUCONO A POCHE PRESCRIZIONI CHE SINTETICAMENTE SONO:

Gli obblighi di norma si riducono a poche prescrizioni che sinteticamente sono:

Gli obblighi di norma si riducono a poche prescrizioni che sinteticamente sono:

Zona Lavabo: il lavabo deve essere di tipo a mensola, con bordo anteriore a 80 cm. dal pavimento (A) con spazio libero sotto almeno 70/75 cm. Lo spazio di avvicinamento deve essere di 80 cm., il rubinetto (C) è preferibile del “tipo a leva” e lo specchio (D) deve essere fruibile per tutti (bambini o chi seduto su sedia rotelle) quindi o abbassato vicino al bordo o reclinabile

Zona doccia: in caso di doccia, il piatto doccia (M) deve essere filo pavimento, consigliato un sedile posto a 45/50 cm. (N) da terra e prevedere mani- glioni posti a 80 cm. (P) da terra.

Zona wc: il wc deve avere altezza della seduta a 45/50 cm. (F), preferibile del tipo sospeso, deve sporgere dal muro 75/80 cm. (G) per l’accostamento della carrozzina e posizionato a 40 cm. dalla parete con spazio di manovra dall’asse minimo 100 cm., sono da prevedere maniglioni orizzontali su un lato e ideale una barra ribaltabile sull’altro, posti a 80 cm., pulsante di scarico e portaro- tolo in posizioni comode e facilitate - obbligo di campanello.

REQUISITI BASE

REQUISITI BASE

Gli sinteticamente sono:

zza consigliata) 110 (alte 80 cm.

45 - 50 cm.

LA GUIDA LEGISLAZIONE ITALIANA

LEGISLAZIONE ITALIANA

DPR 503 del 24.07.96… omissis Art. 1.6 - Definizioni

Agli edifici di edilizia residenziale pubblica ed agli edifici pri- vati compresi quelli aperti al pubblico si applica il decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n.236.

DPR 503 del 24.07.96… omissis Art. 8.1 - Servizi igienici pubblici

Per i servizi igienici valgono le norme contenute ai punti 4.1.6 e 8.1.6 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n.236. Deve essere prevista l’accessibilità ad almeno un w.c. ed un lavabo per ogni nucleo di servizi installato.

DPR 503 del 24.07.96… omissis Art. 1.6 - Definizioni

Agli edifici di edilizia residenziale pubblica ed agli edifici privati compresi quelli aperti al pubblico si applica il decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n.236.

D.M. 14.06.89 N. 236… omissis 4.1.6 Servizi Igienici

DPR 503 del 24.07.96… omissis Art. 8.1 - Servizi igienici pubblici

Nei servizi igienici devono essere garantite, con opportuni accorgimenti spaziali, le manovre di una sedia a ruote neces- sarie per l’utilizzazione degli apparecchi sanitari.

Deve essere garantito in particolare:

Per i servizi igienici valgono le norme contenute ai punti 4.1.6 e 8.1.6 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n.236. Deve essere prevista l’accessibilità ad almeno un w.c. ed un lavabo per ogni nucleo di servizi installato.

D.M. 14.06.89 N. 236… omissis 4.1.6 Servizi Igienici

• lo spazio necessario all’accostamento laterale dalla sedia a ruote alla tazza e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla lavatrice;

• lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a

• ruote al lavabo, che deve essere del tipo a mensola;

• la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posti in prossimità della tazza e della vasca.

• Si deve dare preferenza a rubinetti con manovra a leva e, ove prevista, con erogazione dell’acqua calda regolabile mediante miscelatori termostatici, e a porte scorrevoli o che aprano verso l’esterno. (Per le specifiche vedi 8.1.6).

Nei servizi igienici devono essere garantite, con opportuni accorgimenti spaziali, le manovre di una sedia a ruote necessarie per l’utilizzazione degli apparecchi sanitari. Deve essere garantito in particolare: - lo spazio necessario all’accostamento laterale dalla sedia a ruote alla tazza e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla lavatrice; - lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo, che deve essere del tipo a mensola; - la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posti in prossimità della tazza e della vasca.

Si deve dare preferenza a rubinetti con manovra a leva e, ove prevista, con erogazione dell’acqua calda regolabile mediante miscelatori termostatici, e a porte scorrevoli o che aprano verso l’esterno. (Per le specifiche vedi 8.1.6).

D.M. 14.06.89 N. 236… omissis 8.1.6 Servizi Igienici

Per garantire la manovra e l’uso degli apparecchi anche alle persone con impedita capacità motoria, deve essere previ- sto, in rapporto agli spazi di manovra, l’accostamento late- rale della tazza w.c., bidet, vasca, doccia, lavatrice, e l’acco- stamento frontale al lavabo.

D.M. 14.06.89 N. 236… omissis 8.1.6 Servizi Igienici

A tal fine devono essere rispettati i seguenti minimi dimensionali:

- lo spazio necessario all’accostamento e al trasferimento laterale della sedia a ruote alla tazza w.c. e al bidet, ove previsto, deve essere minimo 100 cm misurati dall’asse del- l’apparecchio sanitario;

Per garantire la manovra e l’uso degli apparecchi anche alle persone con impedita capacità motoria, deve essere previsto, in rapporto agli spazi di manovra, l’accostamento laterale della tazza w.c., bidet, vasca, doccia, lavatrice, e l’accostamento frontale al lavabo.

A tal fine devono essere rispettati i seguenti minimi dimensionali:

- lo spazio necessario all’accostamento laterale dalla sedia a ruote alla vasca deve essere minimo di 140 cm lungo la vasca con profondità minima di 80 cm; - lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo deve essere minimo di 80 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo. Relativamente alle caratteristiche degli apparecchi sanitari inoltre:

- lo spazio necessario all’accostamento e al trasferimento laterale della sedia a ruote alla tazza w.c. e al bidet, ove previsto, deve essere minimo 100 cm misurati dall’asse dell’apparecchio sanitario; - lo spazio necessario all’accostamento laterale dalla sedia a ruote alla vasca deve essere minimo di 140 cm lungo la vasca con profondità minima di 80 cm; - lo spazio necessario all’accostamento frontale della sedia a ruote al lavabo deve essere minimo di 80 cm misurati dal bordo anteriore del lavabo.

- i lavabi devono avere il piano superiore posto a 80 cm dal calpestio ed essere sempre senza colonna con sifone prefe- ribilmente del tipo accostato o incassato a parete;

Relativamente alle caratteristiche degli apparecchi sanitari inoltre:

- i w.c. e i bidet preferibilmente sono di tipo sospeso, in particolare l’asse della tazza w.c. o del bidet deve essere posto ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale, il bordo anteriore a 75-80cm dalla parete posteriore,il piano superiore a 45-50 cm di calpestio. Qualora l’asse della tazza

w.c. o del bidet sia distante più di 40 cm dalla parete si deve prevedere a 40 cm dall’asse dell’apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento;

- la doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ri- baltabile e doccia a telefono.

- i lavabi devono avere il piano superiore posto a 80 cm dal calpestio ed essere sempre senza colonna con sifone preferibilmente del tipo accostato o incassato a parete; - i w.c. e i bidet preferibilmente sono di tipo sospeso, in particolare l’asse della tazza w.c. o del bidet deve essere posto ad una distanza minima di 40 cm dalla parete laterale, il bordo anteriore a 75-80cm dalla parete posteriore,il piano superiore a 45-50 cm di calpestio. Qualora l’asse della tazza w.c. o del bidet sia distante più di 40 cm dalla parete si deve prevedere a 40 cm dall’asse dell’apparecchio sanitario un maniglione o corrimano per consentire il trasferimento; - la doccia deve essere a pavimento, dotata di sedile ribaltabile e doccia a telefono.

Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata di cui al capo secondo art. 3 deve inoltre essere prevista l’attrezzabilità con maniglioni e corrimano orizzontali e/o verticali in vicinanza degli apparecchi, il tipo e le caratteri- stiche dei maniglioni o corrimano devono essere conformi alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all’atto del- l’assegnazione dell’alloggio e posti in opera in tale occasione. Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è necessario prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza w.c.

Negli alloggi accessibili di edilizia residenziale sovvenzionata di cui al capo secondo art. 3 deve inoltre essere prevista l’attrezzabilità con maniglioni e corrimano orizzontali e/o verticali in vicinanza degli apparecchi, il tipo e le caratteristiche dei maniglioni o corrimano devono essere conformi alle specifiche esigenze riscontrabili successivamente all’atto dell’assegnazione dell’alloggio e posti in opera in tale occasione.

Nei servizi igienici dei locali aperti al pubblico è neces-

REQUISITI BASE

COME SI OTTIENE LA CERTIFICAZIONE?

posto ad altezza di 80 cm dal calpestio e di dia- metro di 3-4 cm; se fissato a parete deve essere posto a 5 cm dalla stessa.Nei casi di adeguamento è consentita l’eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale uno spazio laterale di accostamento alla tazza w.c. e di un lavabo da parte di una persona su sedia a ruote. Per il raggiungi- mento dell’apparecchio sanitario si intende la possibilità di arrivare sino alla diretta prossimità di esso, anche senza l’ac- costamento laterale per la tazza w.c. e frontale per il lavabo.

CAPO I GENERALITÁ

Art. 1 - Definizioni

sario prevedere e installare il corrimano in prossimità della tazza w.c. posto ad altezza di 80 cm dal calpestio e di diametro di 3-4 cm; se fissato a parete deve essere posto a 5 cm dalla stessa.

Le norme contenute nel seguente decreto si applicano:

1. agli edifici privati di nuova costruzione, residenziali e non, ivi compresi quelli di edilizia residenziale sovvenzionata;

Nei casi di adeguamento è consentita l’eliminazione del bidet e la sostituzione della vasca con doccia a pavimento al fine di ottenere anche senza modifiche sostanziali del locale uno spazio laterale di accostamento alla tazza w.c. e di un lavabo da parte di una persona su sedia a ruote. Per il raggiungimento dell’apparecchio sanitario si intende la possibilità di arrivare sino alla diretta prossimità di esso, anche senza l’accostamento laterale per la tazza w.c. e frontale per il lavabo.

2. agli edifici di edilizia pubblica sovvenzionata ed agevolata, di nuova costru zione;

CAPO I GENERALITÁ

3. alla ristrutturazione degli edifici privati di cui ai precedenti punti 1 e 2, anche se preesistenti alla entrata in vigore del decreto;

4. agli spazi esterni di pertinenza degli edifici di cui ai punti precedenti.

Art. 2 - Definizioni

Ai fini del presente decreto:

Art. 1 - Definizioni

Le norme contenute nel seguente decreto si applicano:

1. agli edifici privati di nuova costruzione, residenziali e non, ivi compresi quelli di edilizia residenziale sovvenzionata;

2. agli edifici di edilizia pubblica sovvenzionata ed agevolata, di nuova costruzione;

1)Per barriere architettoniche

3. alla ristrutturazione degli edifici privati di cui ai precedenti punti 1 e 2, anche se preesistenti alla entrata in vigore del decreto;

a.gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno capacità motoria ridotta o impedita in forma perma- nente o temporanea;

4. agli spazi esterni di pertinenza degli edifici di cui ai punti precedenti.

b.gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura uti lizzazione di parti, attrezzature, componenti.

Art. 2 - Definizioni

Ai fini del presente decreto:

1) Per barriere architettoniche si intendono:

2)Per accessibilità o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrez- zature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

3)Per visitabilità

a. gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;

b. gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature, componenti.

2) Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

3) Per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

4)Per adattabilità costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di per- sone con ridotta o impedita capacità motoria e sensoriale.

4) Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria e sensoriale.

Circolare ministeriale L.L.P.P.N. 1669 esplicativa della L.13 del 09.01.89 … omissis

Circolare ministeriale L.L.P.P.N. 1669 esplicativa della L.13 del 09.01.89 omissis

Per quanto riguarda la prima parte è importante sottolineare che, a decorrere dall’11/08/89 (primo giorno posteriore ai sei mesi dall’entrata in vigore della legge prevista dall’art. 1 comma 1), tutti i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici ovvero la ristrutturazione di interi edifici siano anche quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed agevolata, dovranno essere adeguati alle prescrizioni tecniche contenute nel decreto del ministero dei lavori pubblici (D.P.R. 236 del 14/06/89).

Restano pertanto esclusi dalla portata della disposizione in argomento i soli edifici pubblici per i quali continuano ad applicarsi le norme tecniche contenute nel D.P.R. 348/1978.

Per quanto riguarda, in particolare, gli edifici privati aperti al pubblico (che pure erano stati oggetto di disciplina da parte del D.P.R. da ultimo citato) questi devono essere ritenuti compresi nell’ambito di applicazione della più recente L.13/89.

Per quanto riguarda la prima parte è importante sottolineare che, a decorrere dall’11/08/89 (primo giorno posteriore ai sei mesi dall’entrata in vigore della legge prevista dall’art. 1 comma 1), tutti i progetti relativi alla costruzione di nuovi edifici ovvero la ristrutturazione di interi edifici siano anche quelli di edilizia residenziale pubblica, sovvenzionata ed age- volata, dovranno essere adeguati alle prescrizioni tecniche contenute nel decreto del ministero dei lavori pubblici (D.P.R. 236 del 14/06/89). Restano pertanto esclusi dalla portata della dispo sizione in argomento i soli edifici pubblici per i quali continuano ad applicarsi le norme tecniche contenute nel D.P.R. 348/1978. Per quanto riguarda, in particolare, gli edifici privati aperti al pubblico (che pure erano stati oggetto di disciplina da parte del D.P.R. da ultimo citato) questi devono essere ritenuti com- presi nell’ambito di applicazione della più recente L.13/89.

In occasione della prima edizione di Heat Pump Technologies 2025, evento satellite della Mostra Convegno Expocomfort (MCE), si è tenuto lo scorso aprile presso Allianz MiCo il convegno “Pompe di Calore: aggiornamenti tecnologici e risposte della filiera alla nuova regolamentazione F-Gas” promosso dalle principali associazioni italiane del comparto HVAC/R. Un’occasione di confronto concreto su tecnologie, regolamenti europei e necessità formative legate alla transizione verso pompe di calore a basso impatto ambientale

Decreto F-Gas e pompe di calore: la filiera risponde

Di Marusca Scotuzzi

SONO INTERVENUTI:

Marco Buoni, Segretario Generale dell’Associazione Tecnici del Freddo, Domenico Belli - Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gennaro Loperfido di AiCARR Associazione, Giacomo Di Stefano di Assoclima –Costruttori sistemi di climatizzazione, Fabio Brondolin di Assofrigoristi, Associazione Italiana frigoristi, Alessandro Pianetti di Assogastecnici, Aleksandra Milić di Unione del Caldo e del Freddo Green, Enrico Zambotto di Assocold e, infine, Antonio Fierro dell’Associazione Tecnici

Il nuovo Regolamento F- Gas (Regolamento (UE) 2024/573, entrato in vigore nel marzo del 2024 mira a eliminare gradualmente l’uso dei gas fluorurati ad effetto serra (F-Gas) con alto potenziale di riscaldamento globale, incentivando l’uso di refrigeranti naturali e a basso impatto climatico. Il regolamento stabilisce nuovi limiti per l’immissione sul mercato di questi gas e introduce misure per ridurne le emissioni.

Misure principali:

• Riduzione progressiva delle quote di produzione e importazione di HFC: Il regolamento stabilisce una nuova traiettoria di riduzione delle quote di HFC dal 2024 al 2049, con l’obiettivo di eliminare completamente gli HFC entro il 2050,

• Divieti sull’uso di F-gas con elevato GWP: A partire dal 2025, sarà vietato l’uso di F-Gas con GWP (potenziale di riscaldamento globale) pari o superiore a 2.500 per la manutenzione e l’assistenza di apparecchiature fisse di refrigerazione, con una deroga per i gas rigenerati o riciclati fino al 2030.

• Divieti simili per condizionatori e pompe di calore: A partire dal 2026, il divieto di usare F-Gas con GWP pari o superiore a 2.500 sarà esteso a condizionatori d’aria e pompe di calore, con una deroga per i gas rigenerati o riciclati fino al 2032.

• Estensione degli obblighi di controllo perdite: L’obbligo di controllo delle perdite di F-gas sarà esteso anche ad apparecchiature mobili, come veicoli e container refrigerati.

• Restrizioni all’esportazione e all’importazione: Il regolamento introduce restrizioni all’esportazione e all’importazione di F-Gas e di prodotti che li contengono, in particolare verso paesi che non hanno ratificato il Protocollo di Montreal e il suo emendamento di Kigali.

Cosa

Il Convegno “Pompe di Calore: aggiornamenti tecnologici e risposte della filiera alla nuova regolamentazione F-Gas”, che si è svolto a Milano lo scorso aprile, presso Allianz MiCo, è stato parte integrante del programma conferenze di Heat Pumps Technologies 2025. Tra gli obiettivi: fornire un aggiornamento completo sulle ultime innovazioni tecnologiche nel campo delle pompe di calore; illustrare le recenti modifiche legislative e normative che influenzano il settore; promuovere il dialogo tra professionisti, associazioni di categoria e istituzioni governative.

A introdurre i lavori è stato Marco Buoni, Segretario Generale ATF (Associazione Tecnici del Freddo), che ha ribadito la necessità di strumenti concreti per affrontare l’entrata in vigore del Regolamento F-Gas 2024. Sono seguiti l’intervento di Domenico Belli (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) e quelli tecnici di Gennaro Loperfido (AiCARR Associazione), Giacomo Di Stefano (Assoclima), Fabio Brondolin (Assofrigoristi), Alessandro Pianetti (Assogastecnici), Aleksandra Milic (Unione del Caldo e del Freddo Green) ed Enrico Zambotto (Assocold), che hanno portato il punto di vista delle rispettive categorie. Antonio Fierro dell’Associazione Tecnici del Freddo ha posto, invece, l’accento su formazione e certificazione professionale. L’intervento di Domenico Belli - Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica - ha fornito aggiornamenti concreti sul fronte normativo. Belli ha annunciato l’imminente condivisione degli schemi di accreditamento per la formazione e la certificazione e successivamente la bozza definitiva del nuovo decreto F-Gas così da consentire un confronto su un testo stabile e non più provvisorio. Belli ha comunicato l’inserimento delle alternative ai gas fluorurati nella banca dati F-Gas secondo una impostazione ministeriale che dovrà essere recepita e approvata in sinergia con le Camere di Commercio. Un intervento quello di Belli che ha suscitato un partecipato dibattito sui meccanismi di aggiornamento del quadro normativo e sulle tempistiche previste. Un confronto che ha evidenziato la volontà del settore di partecipare attivamente al processo regolatorio con competenza tecnica e in un’ottica propositiva e costrittiva.

Competenze per la valutazione degli aspetti di sicurezza e prevenzione del rischio di incendio

L’intervento di Gennaro Loperfido, Progettare impianti con macchine contenenti fluidi infiammabili

sottolinea, come proprio la progettazione di impianti HVAC, per i quali è previsto l’impiego di una macchina frigorifera con refrigerante infiammabile, necessiti di una valutazione attenta degli aspetti di sicurezza e prevenzione del rischio di incendio. “Le regole tecniche di prevenzione incendio li includono infatti, tra gli impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio. Questa innovazione tecnologica fa sì che ci troviamo di fronte a inedite e rilevanti problematiche da affrontare con grande impegno. Inoltre, il panorama normativo presenta ancora elementi dubbi che possono dare adito a discrezionalità nell’applicazione delle prescrizioni”. Secondo Loperfido il Gruppo di lavoro Decreto F-Gas dovrà operare per chiarire gli aspetti legati a queste installazioni affinché siano rispondenti a criteri di prevenzione degli incendi. Loperfido infine esorta alla collaborazione tra i vari attori della filiera –progettisti, costruttori, figure preposte all’assistenza - .

La risposta dei Produttori HVAC

A Giacomo Di Stefano (Assoclima) il compito di illustrare la risposta dei produttori HVAC alle sfide poste dal nuovo Regolamento F-Gas. Di Stefano accende i riflettori su quattro temi critici per il settore, cominciando dal primo, che riguarda le conseguenze per le pompe di calore in relazione alla riduzione delle emissioni di CO2 equivalente. A partire dal 2027, la riduzione delle emissioni di CO2 equivalente nel settore delle pompe di calore, e più in generale in quello della refrigerazione, sarà guidata dall’adozione di refrigeranti a basso GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale). Questo significa che le pompe di calore dovranno utilizzare sempre più fluidi meno dannosi per l’ambiente, con un impatto positivo sulla riduzione dell’effetto serra, anche se ciò potrebbe comportare alcune sfide per i produttori e gli installatori. Il secondo tema individua i divieti di utilizzo di determinati gas refrigeranti e il conseguente passaggio ad alternative a basso GWP.

Il terzo tema fa riferimento alla certificazione e formazione degli operatori che non sarà più limitata esclusivamente agli HFC, ma anche agli HFO e ai refrigeranti alternativi. Infine, il quarto tema, che riguarda da vicino tutti i produttori che Assoclima rappresenta, fa riferimento alla posizione pioneristica a livello europeo relativamente all’impiego di GAS refrigeranti a basso GWP. Per contro Di Stefano mette in guardia “dall’illusione che gli altri Paesi del mondo ci seguiranno in questo trend pionieristico”. Come sarà affrontato il cambiamento?

Giacomo Di Stefano sottolinea l’importanza di affrontare questo cambiamento con una progettazione delle unità che tenga conto di alcuni aspetti tra cui: l’orientamento verso unità monoblocco; l’opportunità di limitare, dove possibile, la posa di tubazione

Regolamento F-gas 2024/573, quali conseguenze?

Per PDC residenziali autonome e piccoli chiller (≤ 12 kW)

→ Passaggio nel medio termine a refrigeranti a basso GWP (< 150) e nel lungo termine a refrigeranti non-fluorurati

Per PDC di taglia medio-grande (> 12 kW)

→ In funzione della potenza e della tipologia, ci sarà un progressivo passaggio a refrigeranti a basso GWP (< 150)

Per chiller di taglia medio-grande (> 12 kW)

→ Passaggio nel medio termine a refrigeranti a medio GWP (< 750)

interne di sistemi splittati; la progettazione degli scambiatori di calore finalizzata a contenere quanto più possibile i quantitativi di refrigerante, salvaguardando la performance complessiva.

Aggiornare le norme

Di Stefano ha posto anche l’attenzione sull’aggiornamento di alcune norme importanti per il settore quali la EN 378 e la EN IEC 60335-2-4 che riguardano la sicurezza degli impianti destinati al freddo e alle pompe di calore, accennando infine a una possibile norma sulla installazione di tali

tecnica certa per l’installazione delle pompe di calore ad uso domestico considerando “la pompa di calore il prodotto del futuro destinato a sostituire la caldaia, lavorare per riscaldamento e raffrescamento, fornire acqua calda sanitaria. Il Regolamento F-Gas spinge anche questo prodotto nella direzione dell’utilizzo di refrigeranti lievemente e altamente infiammabili. La proposta di prodotto è già fortemente orientata verso soluzioni contenenti R32 quando non addirittura R290”. Brondolin continua illustrando la situazione delle competenze: “I produttori sono consapevoli del basso livello di consapevolezza di installatori e

che i nuovi gas comportano. Installatori e manutentori

Norme tecniche su apparecchiature frigorifere

Updated Timeline (Mar 2025)

5,642 publicly

PROCESS IS DELAYED CONSIDERING THE ORIGINAL TIMELINE

Under analysis by RAC & SEAC (discussion sessions starting dates)

March 2024: Consumer mixtures, cosmetics, ski waxes

June 2024: Metal coating, manufacturing of metal products

Sept 2024: Textiles, Upholstery, Leather, Apparels, Carpets, Food contact material, Petroleum & mining

Nov 2024: Construction Products plus continuation of above segments

Mar 2025: F-Gases - Transport - Energy

Jun 2025 (tentative): Transport – Energy - Semiconductors

di lavoro dei produttori. La norma madre sui temi della sicurezza, la EN 378 è scarsamente conosciuta e applicata. Serve, dunque, uno strumento di più facile e largo utilizzo per l’applicazione specifica più diffusa: la climatizzazione domestica”. Lo stato attuale è determinato dai vincoli imposti dal regolamento 2024/573, dalle norme vigenti e dalle problematiche di applicazione. “La proposta è quella di definire insieme al gruppo di lavoro una nuova norma che stabilisca il campo di applicazione, la tipologia di impianti e gas refrigeranti e tutti gli aspetti da considerare in materia di sicurezza”.

Transizione e sicurezza nell’uso dei refrigeranti

(Assogastecnici) illustra il passaggio dall’R32 all’R290 e la conseguente attenzione che va posta a questo tema. L’R290 (propano) è un gas altamente infiammabile con basso GWP e conseguentemente la sua applicazione può essere limitata a causa della sua infiammabilità. Una possibile alternativa può essere l’R454C con GWP più elevato e più versatile in termini di sicurezza, garantendo così – prossimamente - a tutti i tipi di edifici residenziali l’accesso al riscaldamento con pompa di calore. Secondo Pianetti, sarà comunque opportuno, nella scelta dei refrigeranti, trovare il giusto connubio tra alcuni criteri tra cui sicurezza, efficienza energetica, impatto ambientale, costo per l’intero ciclo

CONFRONTO REFRIGERANTI

Bassa pressione = Affidabilità

Funzionamento senza interruzioni

Basso rapporto di compressione –bassa tensione meccanica e lavoro del compressore – durata della vita aumentata

IMPIANTI CON REFRIGERANTI NATURALI IN EUROPA

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Aleksandra Milić ha presentato i vantaggi nell’uso dei refrigeranti naturali. “L’UCFG promuove l’uso dei refrigeranti naturali come parte integrante della transizione ecologica nei settori del riscaldamento e raffrescamento – ha affermato Milić –. La motivazione centrale è contribuire attivamente al cambiamento, abbandonando gradualmente i refrigeranti dannosi per il clima e la salute. Nel corso degli anni, si è assistito a un’evoluzione: dai CFC, eliminati per il loro impatto sull’ozono, agli HCFC e successivamente agli HFC, che pur non intaccando l’ozono presentano un elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP). Oggi, le alternative chimiche proposte – gli HFO – sono nuovamente coinvolte in una problematica ambientale, da cui per altro sono interessati anche gli HFC: i PFAS. Al contrario – ha sottolineato Milić – i refrigeranti naturali non presentano nessuna di queste problematiche e in generale hanno un impatto ambientale bassissimo. Oltre a ciò, hanno un’elevata efficienza e rispondono ai cambiamenti richiesti al settore del freddo e del caldo. Questi refrigeranti sono adatti sia al settore residenziale – dove la maggior parte degli edifici in Italia è datata e dotata di radiatori ad alta temperatura – sia a quello industriale, che spesso richiede calore oltre gli 85-90 °C. L’uso di pompe di calore con refrigeranti naturali – capaci di produrre queste temperature –consente di sostituire le vecchie caldaie a gas senza rifare l’intero impianto, migliorando l’efficienza e riducendo le emissioni”. Dal punto di vista tecnico secondo Milić è

• In Europa ci sono circa 90.700 punti vendita alimentari a CO2 transcritica, di cui 76.200 con sistema centralizzato e 14.500 con unità di condensazione.

• Vi sono inoltre 4.900 impianti industriali a CO2 con un tasso di crescita annuo del 48%

• Complessivamente in Europa vi sono 95.600 impianti a CO2 transcritica (commerciali e industriali), con un tasso di crescita del 33% all’anno

• Vi sono inoltre circa 17 milioni di mobili frigoriferi a R290 a gruppo incorporato e 6.650 chiller a idrocarburi

refrigeranti naturali come gli idrocarburi permettono di lavorare ad alte temperature con pressioni contenute, aumentando l’affidabilità e la durata degli impianti. L’unico vero limite degli idrocarburi è l’infiammabilità (classificazione A3), ma questa caratteristica può essere gestita efficacemente con sensori di fuga e sistemi di sicurezza previsti dalle normative tecniche.

Enrico Zambotto (Assocold) punta i riflettori sui prezzi del gas che inevitabilmente saliranno nei prossimi anni e sulla conseguente necessità di considerare questo aspetto nella progettazione di impianti di 150 kg o più. Illustra, inoltre, le linee guida per la gestione

Fonte: ATMO Report, 2024 Edition

Strategie di preparazione e transizione normativa

Analisi

Valutare l'impatto del regolamento sui propri processi.

Documentazione

Aggiornare i sistemi di gestione degli degli strumenti e delle attrezzature

sostenibile degli impianti esistenti considerando che i tassi di perdita di refrigerante HFC, per i sistemi di refrigerazione centralizzati più vecchi, possono arrivare al 15-30% l’anno. In tal senso è importante compiere sforzi per ridurre i tassi di perdita all’obiettivo realistico inferiore al 3% all’anno e stanziare budget specifici per affrontare i problemi delle perdite di refrigerante (ad esempio sostituendo tempestivamente componenti difettosi). Il consumo di HFC per manutenzione (700 tonnellate) deve ridursi di oltre il 50% entro quest’anno. Inoltre, sottolinea, Zambotto occorre puntare a un cambio verso refrigeranti poco impattanti. “I refrigeranti che stiamo cercando sono, dunque, refrigeranti naturali esenti da potenziali rischi e impatti chimici per l’ambiente in quanto naturalmente presenti in atmosfera come la CO2. In Europa ci sono già oltre 95.600 impianti a CO2 transcritica – commerciali e industriali – con un tasso di crescita del 33% all’anno.

Formazione e certificazione per il tecnico del freddo

Relativamente alla formazione e certificazione per il tecnico del freddo, Antonio Fierro (Associazione Tecnici del Freddo) è intervenuto illustrando le novità e l’impatto dei Regolamenti UE 573/2024 e 2215/2024 (quest’ultimo pubblicato il 6 settembre dello scorso anno e riguardante la certificazione dei professionisti F-Gas). Dal 2025 sono previsti nuovi requisiti di certificazione professionale e a partire dal 2028 i tecnici che hanno già conseguito la certificazione secondo il vecchio schema dovranno frequentare un corso di aggiornamento proprio perché sono state introdotte novità sostanziali. Il regolamento prevede, inoltre, l’estensione della certificazione a

Formazione

Aggiornare le competenze del personale personale non solo tecnico

Adeguamento

Modifiche tecniche e metodologiche metodologiche nell’operare sui sistemi di sistemi di refrigerazione e condizionamento.

chi si occuperà della loro manutenzione dovrà certificarsi. Tutti i refrigeranti alternativi - idrocarburi, ammoniaca, CO2 – saranno ora inclusi nelle categorie di certificazione. Fierro parla di competenze, sia tecniche sia pratiche, e come queste debbano essere necessariamente ampliate. Nei nuovi regolamenti viene fatta molta attenzione alla gestione del ciclo vita non solo dei gas refrigeranti ma anche delle macchine. Un’attenzione volta anche all’efficienza energetica, allo smaltimento delle macchine stesse. Quale sarà l’impatto sulle aziende del settore? Certamente vedrà coinvolta la formazione interna (adeguamento dei programmi di formazione continua), e saranno necessari investimenti in nuove attrezzature. Secondo Fierro dunque “le aziende e i professionisti del settore HVAC devono adeguarsi tempestivamente alle novità del mercato. In tale contesto la formazione è fondamentale per comprendere le modifiche e ottenere la nuova certificazione F-GAS. Infine, collaborazione tra le parti. Imprescindibile per affrontare i cambiamenti in atto e le sfide della nuova normativa”. Fierro ha ribadito il ruolo strategico della formazione continua: “Ogni nuova norma implica nuove competenze. Non basta il Patentino F-Gas, serve un sistema stabile e aggiornato di qualificazione tecnica”. Le conclusioni affidate a Buoni hanno sottolineato la volontà di passare dalle parole ai fatti, in un momento cruciale per la decarbonizzazione e la competitività del settore. “La filiera è pronta a collaborare, ma servono regole certe, formazione qualificata e un orizzonte normativo chiaro. Solo così le pompe di calore potranno diventare un vero pilastro della transizione energetica”. 

I PROFESSIONISTI

DEL SETTORE

BUILDING

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Strategie di sostenibilità

Daikin propone una strategia multi-refrigerante basata su gas refrigeranti con caratteristiche differenti e a GWP (Global Warming Potential) ridotto o quasi nullo per un riscaldamento sempre più sostenibile

In occasione della Giornata

Mondiale dell’Ambiente (5 giugno 2025), a conferma del suo ruolo di leader nell’innovazione responsabile, Daikin Italia rinnova il suo impegno con azioni concrete per la tutela del clima, con una strategia chiara: ridurre l’impatto ambientale dei refrigeranti impiegati nei propri sistemi e promuovere soluzioni energetiche green e fullelectric, già disponibili sul mercato. Al centro di questo impegno si colloca la nuova strategia multi-refrigerante di Daikin - che punta all’eliminazione progressiva dei refrigeranti ad alto impatto ambientale - sviluppata per offrire soluzioni differenziate e su misura in base alle varie esigenze applicative, garantendo, così, efficienza, sicurezza e sostenibilità ambientale.

In anticipo sui tempi

L’azienda anticipa i tempi rispetto al nuovo Regolamento europeo F-Gas (UE 2024/573), che impone una graduale riduzione dell’uso di refrigeranti ad alto GWP (Global Warming Potential), ovvero il potenziale di un gas di contribuire al riscaldamento globale rispetto alla CO₂. Per ridurre al minimo questo impatto, Daikin ha attivato una strategia multi-refrigerante basata su gas refrigeranti con caratteristiche differenti e a GWP ridotto o quasi nullo come il refrigerante R-290 (nella nuova pompa di calore Daikin Altherma 4) o il refrigerante R-454C, che si vanno ad unire al più noto refrigerante R-32. Daikin, inoltre, prevede la dismissione progressiva di refrigeranti a più alto impatto ambientale, anticipando, in questo modo, gli obblighi normativi europei, e mira a utilizzare esclusivamente refrigeranti con

REFRIGERANTI

Daikin sta estendendo la propria gamma di refrigeranti con R-290 e R-454C, oltre al già noto R-32, che hanno un basso potenziale di riscaldamento globale. Questa scelta consente di offrire soluzioni personalizzate per diverse esigenze, mantenendo elevati standard di efficienza e sicurezza.

Come valutare i possibili refrigeranti del futuro?

GWP Efficienza

In linea con il regolamento F-gas: limiti sul GWP e sistema quote

I criteri applicati nella valutazione dei refrigeranti

Relativa a trasporto, stoccaggio, installazione, recupero e riciclaggio

Essere in linea o in anticipo rispetto ai limiti di GWP imposti dal regolamento F-gas

Tossicità e infiammabilità Riutilizzabili e riciclabili

Verso una strategia multi refrigerante

Semplicità delle operazioni di installazione e manutenzione

Costi delle apparecchiature associati alle procedure di installazione

Impatto ambientale
Basso
Sicurezza
Futuro Convenienza

Aspetti chiave della strategia di sostenibilità di Daikin

Riduzione delle emissioni

Daikin mira a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di azzerarle entro il 2050.

Efficienza energetica

L’azienda investe nello sviluppo di prodotti ad alta efficienza energetica, come le pompe di calore, che contribuiscono alla decarbonizzazione del riscaldamento e del raffrescamento.

Economia circolare

Daikin promuove l’economia circolare attraverso iniziative come il recupero e la rigenerazione dei refrigeranti, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale dei propri prodotti.

Strategia multi-refrigerante

Daikin adotta una strategia multi-refrigerante, utilizzando refrigeranti a basso impatto ambientale, anticipando le normative europee e contribuendo alla riduzione delle emissioni.

Obiettivi ambiziosi

L’azienda punta a diventare un’azienda 100% “Carbon Neutral” entro il 2050, dimostrando un forte impegno per la tutela dell’ambiente.

Esempi concreti

Green Heart

Questo programma globale di Daikin sostiene gli stabilimenti produttivi nel migliorare le prestazioni ambientali e sociali, integrando iniziative di recupero del calore e altre azioni sostenibili.

Stabilimento di Ostenda

Fa parte di una rete distrettuale per il recupero del calore, dimostrando l’impegno di Daikin nella riduzione dell’impatto ambientale.

GWP inferiore a 150 in tutte le nuove applicazioni entro pochi anni.

Pompe di calore per abbandonare i combustibili fossili

Parallelamente Daikin, da sempre promotrice del riscaldamento aria/aria, persegue nel suo obiettivo di sostituzione delle caldaie tradizionali con sistemi elettrici in pompa di calore, in grado di garantire comfort, efficienza e risparmio economico. Soluzioni come MULTI+ ad esempio, che offrono riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria in un’unica soluzione, completamente elettrica e senza ricorrere all’utilizzo di combustibili fossili.

L’adozione di questi sistemi può portare a un risparmio in bolletta fino al 56% rispetto a una caldaia a gas tradizionale, con una drastica riduzione delle emissioni domestiche.

L’impegno ambientale di Daikin si traduce, infatti, anche in vantaggi concreti per i consumatori.

L’utilizzo di climatizzatori in pompa di calore in sostituzione delle caldaie a gas non solo contribuisce alla riduzione delle emissioni climalteranti, ma offre un risparmio economico misurabile e immediato.

Un cambiamento accessibile a tutti

Le soluzioni sviluppate in Europa da Daikin per il mercato europeo sono progettate per favorire la transizione energetica delle abitazioni, con tecnologie full-electric, refrigeranti green e produzione localizzata per abbattere anche l’impronta logistica. “Il cambiamento climatico ci impone di agire ora, con soluzioni concrete, scalabili e già disponibili - spiega , CEO di Daikin Italia -. Le pompe di calore, integrate anche nei climatizzatori domestici, sono tra queste. Possono, infatti, ridurre il fabbisogno di energia primaria e diminuire l’immissione di inquinanti come gli NOx nelle nostre città, migliorando al contempo la qualità dell’aria e la salute pubblica. Daikin ha scelto da tempo di anticipare il cambiamento, abbandonando progressivamente i refrigeranti ad alto GWP e investendo in un modello energetico basato su elettrificazione e sostenibilità. Con la nostra strategia multi-refrigerante offriamo soluzioni versatili e a basso impatto ambientale, contribuendo così a una nuova architettura domestica libera dai combustibili fossili. Ma la transizione non è solo tecnica, è anche culturale - prosegue Vos -. In Italia ci sono

REFRIGERANTI

Nuovo Small Inverter

Chiller R454C

Il nuovo Small Inverter Chiller R454C è la soluzione ideale per nuovi impianti centralizzati di medio-grandi dimensioni o sostituzioni di impianti già esistenti. E’ stato studiato per soddisfare i requisiti della nuova normativa F-GAS, garantendo un impatto ambientale ridotto rispetto al R32 ed una elevata efficienza. Grazie agli elevati standard tecnologici il nuovo sistema Daikin garantisce comfort e acqua calda sanitaria fino a 70°C, lavorando anche a temperature più estese rispetto ai modelli attuali (fino a -20°C e a +40°C). Il nuovo Small Inverter Chiller si presta, poi, a una vastissima gamma di applicazioni. Perfetto per un largo impiego di soluzioni commerciali e ideale per la sostituzione di caldaie centralizzate.

oltre 17 milioni di pompe di calore nei climatizzatori, ma pochi sanno che possono essere usate per riscaldare. È fondamentale informare, per rendere questo cambiamento possibile e accessibile a tutti. Il rispetto per il pianeta è al centro del nostro impegno e ogni passo in questa direzione è un investimento nel futuro di tutti.”

Neutralità carbonica entro il 2030 negli stabilimenti europei Daikin

Daikin guarda al futuro, ponendosi traguardi chiari e misurabili nell’ambito della sostenibilità ambientale e industriale. Entro il 2026, tutti i nuovi prodotti immessi sul mercato saranno equipaggiati con refrigeranti a basso GWP, anticipando le scadenze normative europee e contribuendo alla riduzione delle emissioni indirette. L’innovazione va oltre i prodotti: Daikin ha avviato un piano concreto per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 nei propri stabilimenti europei. Un percorso che comprende l’adozione di processi industriali più efficienti, l’uso di energia rinnovabile e la progressiva eliminazione delle emissioni residue.

Questa visione di lungo periodo è supportata da investimenti continui in ricerca e sviluppo, e da una politica di produzione localizzata, volta a contenere anche l’impatto ambientale legato alla logistica, proponendosi così come partner attivo nella transizione energetica europea, al fianco di clienti, installatori e progettisti. 

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Strategie di Marketing

BRAND POSITIONING: ISTRUZIONI PER L’USO

Il Brand Positioning è uno degli strumenti maggiormente strategici nel marketing. Conoscerlo, e imparare ad usarlo, significa guidare il proprio business in modo efficace

Nel mondo moderno è fondamentale conoscere il marketing e le sue regole. Vuol dire riuscire a maneggiare, con praticità, i suoi strumenti. Tra di essi c’è sicuramente il Brand Positioning che è uno strumento ideale per le piccole e medie imprese, proprio perché le valorizza in modo semplice.

Ma che significa Brand Positioning?

A dirlo in italiano lo possiamo tradurre con “Posizionamento del proprio marchio”. Già così suona un pò più familiare, anche se il suo significato va ben chiarito. E allora lo andiamo a rendere più chiaro, indicando una prima definizione: il brand positioning è un’attività

imprenditoriale, e per la precisione di marketing, finalizzata a far percepire il tuo marchio in modo preciso, distintivo e valorizzante.

Insomma mica poco, anzi parecchio perché riuscire in questa attività vuol dire attrarre clienti verso le proprie soluzioni, prodotti o servizi che siano.

E come si ottiene questo risultato?

Certamente la strategia deve contenere differenti azioni, che vanno eseguite in modo consequenziale e anche completo. In questo articolo ci concentriamo sui passaggi più importanti, quelli decisivi. Perciò vi dico che una delle attività fondamentali è legata alla comunicazione.

Cosa dite ai vostri clienti?

Che sia una pubblicità, una brochure o un mailing, su cosa ponete l’accento? E soprattutto, la vostra comunicazione è finalizzata a fare che cosa? Quest’ultima domanda è la più importante e perciò chiariamo il tutto. Nell’ambito del Brand Positioning, la comunicazione è finalizzata a rendere distintiva la vostra soluzione. Usando un termine particolare, possiamo dire che l’obiettivo è “brandizzare” ciò che offrite al cliente, in modo da renderlo percepibile in modo chiaro e diretto. E soprattutto facendo in modo che siano ben comprensibili le differenze tra le vostre soluzioni e quelle dei concorrenti.

Le radici della brandizzazione

Per comprendere meglio questo tema, possiamo andare un po’ nel passato, alla ricerca delle radici della brandizzazione. In pratica da dove sorge questo aspetto del brand e perché può essere un utile strumento nel mondo moderno del marketing? Ok, per scoprire la verità dobbiamo tornare indietro nel tempo.

Avete presente le fiere dove si comprava e si vendeva il bestiame, come ad esempio le mucche?

Si tratta proprio di un’epoca fa.

Immaginate difatti che le prime piccole situazioni sono nate in modo semplice, dalle occasionali compravendite nei paesini.

E poi, passo dopo passo, gli allevatori e i contadini hanno sentito il bisogno di organizzarsi e trovarsi in luoghi appositi, in sostanza si sono creati i primi mercati del bestiame. E in queste primissime fiere, decisamente più grandi, è molto probabile che ci fosse parecchia confusione! Intendo dire che quando questi mercati hanno iniziato a diventare frequentati, sicuramente c’era parecchio bestiame esposto e quindi reso disponibile alla compravendita.

Ora immaginate di essere un acquirente e trovarvi, di fronte, una moltitudine di mucche. Quale compro? E questa di che allevatore è? Questa mi pare una mucca dei Rosy Lane, ma non vorrei sbagliarmi, ormai non si capisce più di chi sono i recinti. Insomma, agli occhi di un acquirente tutto sembrava uguale. Certamente c’erano delle differenze ma l’occhio, si sa, non sempre le coglie.

E allora arrivò un’intuizione.

Quella di “marchiare” il bestiame, in modo da rendere riconoscibile, anche con l’occhio, una mucca da un’altra, e quindi un allevatore da un altro. Il Brand, cioè la marchiatura, permetteva quindi di rendere differenti due mucche, che altrimenti sarebbero state indistinguibili. Questo è nella sua essenza il branding.

Nei tempi moderni, fatti di tante soluzioni anche simili, è come se ci trovassimo veramente ad una fiera dove tutto può apparire uguale. E perciò, oggi più che mai, creare un brand permette di rendere distinguibile e riconoscibile la propria soluzione.

Si tratta di fare una promessa al cliente

Anche se dobbiamo dire che la sola “brandizzazione”

non è più sufficiente. Occorre fare qualcosa di più, in modo preciso. Serve che, collegato al vostro marchio, ci sia una promessa che fate al cliente.

Qualcuno potrebbe dire: “le mie mucche sono quelle che avranno la vita più lunga, perché le alleviamo con attenzione.” Qualcun altro: “le mie mucche sono famose perché danno il più grande quantitativo di latte al mese!” E un altro ancora invece: “le mie non si ammalano ma e sono sempre forti.”

In pratica, a ogni brand c’è connessa una promessa fatta al cliente, ed è proprio questo che rende riconoscibile e distintiva una mucca da un’altra.

Nel mondo moderno questa promessa la potremmo chiamare “slogan”. Uno slogan aiuta il cliente (o potenziale) a conoscere la promessa. E quindi comprendere in che cosa quella specifica mucca è diversa dall’altra. Proprio per questo il Brand Positioning è uno degli strumenti più potenti in questa epoca. Sì, perché nei mercati di oggi c’è molto sovraffollamento con proposte simili, o addirittura uguali.

E quindi è assolutamente necessario avere una propria identità e distinzione, al fine di attirare quel target di clientela che vuole “la tua mucca che non si ammala mai”.

Quando il criterio d’acquisto è il prezzo, il vostro Brand Positioning non è chiaro

Invece il mercato attuale genera confusione nei clienti che “vedono le mucche” tutte uguali, e non avendo più un criterio d’acquisto preciso, finiscono per usarne uno molto semplice e diffuso, cioè “quanto costa”? Anzi, per la precisione, il criterio d’acquisto è: chi mi fa pagare di meno?

Se anche a te capita di trovarti in questa situazione, in cui i clienti sono concentrati solo sul prezzo, allora è molto probabile che stai operando in un mercato con due caratteristiche:

1. Sovraffollato

2. Indistinto

Ed è molto probabile che il tuo brand non abbia una “marchiatura” definita.

Ok, quindi con il termine “Brand Positioning” intendiamo tutte quelle attività di marketing che hanno l’obiettivo di:

• Creare un Brand chiaro e comunicativo.

• Abbinare uno slogan che racconta la vostra distinzione e particolarità.

E oltre a questo, serve proprio che quello slogan, che ideate, corrisponda alla verità. Cioè che la vostra visione e la vostra missione corrisponda fedelmente alla promessa del vostro slogan. Così facendo i clienti avranno chiaro “quale mucca” possono trovare da noi.

E questo rende tutto assolutamente più semplice e percorribile, in un certo senso vi create il “vostro” mercato, dove il cliente vede quasi esclusivamente voi, perché avete meglio definito il tipo di mucca che rappresenta la sua soluzione. Rimanete sintonizzati perché prossimamente parleremo ancora di Brand Positioning! 

CLIVET INAUGURA IL NUOVO INNOVATION CENTRE DI MBT

CLIMATE: UN ECOSISTEMA DI TEST, DALLE PRESTAZIONI AL

COMFORT ACUSTICO

È stato inaugurato lo scorso 9 luglio a Padova il nuovo Innovation Centre di MBT Climate, punto di riferimento internazionale per la ricerca e sviluppo nel mercato HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento) e della qualità dell’aria. MBT (Midea Business Technology) Climate è il gruppo europeo nato dall’integrazione fra la società bellunese Clivet e la svizzera Arbonia climate in seguito all’acquisizione di quest’ul-

tima da parte del gruppo Midea. L’Innovation Centre si dedicherà allo studio e alla ricerca sui refrigeranti naturali ed ecologici, sull’efficienza energetica, sulle tecnologie per l’abbassamento delle emissioni, sull’EMS (Energy Management System) e su ogni altra tecnologia che contribuisce agli ambiziosi obiettivi posti dall’UE in materia di carbon neutrality e sostenibilità.

L’ecosistema di test predisposto consentirà di studiare parametri tra cui le prestazioni, per garantire il miglior risultato anche in condizioni estreme di temperatura: dal gelo alpino di -30°C al caldo torrido di +60°C.

La struttura dispone di 2 sale prova prestazionali (da 50 kW ciascuna); 2 sale prova rumore, una semi anecoica e una riverberante; un tunnel per la misura dei flussi d’aria; apparecchiature per prove di affidabilità e per test su vibrazioni, sollecitazioni, urti, corrosione delle parti metalliche, usura nell’intero ciclo vita delle unità e dei loro componenti.

Il Centro è anche dotato di un’area di formazione che ospiterà attività didattiche con particolare attenzione rivolta alle pompe di calore e alle soluzioni digitali. Attività e soluzioni tecnologiche implementate saranno condivise con tutti i partner di MBT Climate.

Il corpo principale di circa 900 m2 ospita al piano primo (con ampliamento ricavato dalla costruzione di un nuovo solaio metallico) gli uffici e al piano terra una sala polifunzionale utilizzabile per corsi, presentazioni ed eventi. Qui trovano collocazione i sistemi di climatizzazione che garantiscono il comfort dei tre piani dello stabile e che lo rendono un vero e proprio living showroom.

L’edificio posteriore è costituito da un piano da 1.800 m2 e ospita i laboratori, gli equipaggiamenti per i test e l’area dedicata alla costruzione e modifica dei prototipi. Rispetto alla superficie iniziale sono stati costruiti due nuovi volumi esterni per ospitare locali tecnici a servizio dei laboratori.

I pilastri su cui si fonda il nuovo laboratorio

L’obiettivo che il gruppo MBT Climate si è posto con questo centro di Ricerca e Sviluppo è sfidante: progettare e costruire pompe di calore che offrano la massima efficienza energetica per la salvaguardia del pianeta e un’affidabilità assoluta e un comfort acustico senza compromessi. Per farlo, è stato creato un ecosistema di test dove ogni soluzione viene spinta oltre i suoi limiti.

Questi sono i pilastri sui quali si fonda il nuovo laboratorio.

1. Prestazioni ed efficienza: il cuore della pompa di calore

Il primo pilastro è la performance. Nelle camere climatiche vengono simulate le condizioni ambientali più estreme del pianeta: dal gelo alpino di -30°C al caldo torrido di +60°C, con un controllo preciso dell’umidità. All’interno, vengono fatte circolare acqua a temperature che vanno dai -15°C (con miscele glicolate) fino a 85°C. Questo permette di eseguire test di rendimento certificati secondo le più rigorose normative, come la EN 14511, e di qualificare le unità per funzionare con ogni tipo di alimentazione elettrica. In pratica, si verifica che le pompe di calore forniscano il comfort desiderato sia in una rigida notte d’inverno sia durante un’ondata di calore estiva, garantendo sempre la massima efficienza. Inoltre, queste sale sono già

progettate e messe in sicurezza per testare le tecnologie del domani, inclusi i nuovi gas refrigeranti a basso impatto ambientale come gli A2L e A3 (propano), confermando l’impegno per una climatizzazione realmente sostenibile.

2. Il silenzio è d’oro: comfort acustico assoluto

Il secondo pilastro è il comfort acustico, nella consapevolezza che una pompa di calore efficiente debba essere anche un vicino di casa discreto. Per questo si è investito in un sistema di analisi del rumore unico nel suo genere, basato su due sale speculari:

• una sala semianecoica (standard ISO 3745), che assorbe ogni eco per permettere di ‘ascoltare’ e isolare ogni singola fonte di rumore della macchina, dal compressore al ventilatore.

• una sala riverberante (standard ISO 3741), che al contrario amplifica e diffonde il suono, misurando l’energia acustica totale emessa dalla macchina.

L’incrocio dei dati di queste due sale fornisce una ‘carta d’identità’ acustica incredibilmente dettagliata. Questo ci permette di ingegnerizzare soluzioni silenziose, progettate per essere il punto di riferimento del mercato per discrezione e comfort sonoro.

3. Affidabilità totale: progettate per durare

Il terzo pilastro è la robustezza. L’impegno per la qualità non termina quando un prodotto lascia la fabbrica, ma inizia molto prima e continua fino alla sua installazione e oltre. Per questo è stata creata un’area dedicata a simulare le sfide che un prodotto affronta prima ancora di essere acceso:

• test di trasporto: con un banco vibrante professionale viene replicato lo stress di un viaggio in camion, nave o aereo secondo i profili standard internazionali, così da assicurare che ogni componente interno rimanga perfettamente al suo posto;

• integrità dell’imballo: con test di caduta e di compressione, si verifica che il packaging protegga l’unità da ogni imprevisto, garantendo che il prodotto arrivi al cliente finale in condizioni perfette;

• resistenza alla corrosione: la camera a nebbia salina accelera i processi di corrosione, permettendo di testare e qualificare la resistenza di ogni singolo componente esterno, dalla viteria alla verniciatura della scocca. In questo modo si mettono alla prova l’efficacia dei rivestimenti protettivi, la durabilità dei prodotti, la qualità dei materiali e l’effetto di condizioni atmosferiche particolari.

4. La qualità è un processo continuo: controllo su tutta la filiera Guardando al futuro, MBT Climate sta già lavorando alla fase due di questo laboratorio. È stato installato un banco per la qualifica aeraulica dei ventilatori. L’obiettivo è quello di potenziare il laboratorio per testare internamente ogni componente critico: dai compressori alle valvole, dalle tubazioni agli scambiatori di calore.

SAPERE ARTIGIANALE, EFFICIENZA E PRECISIONE: GUGLIELMI

STAGIONATURA ADOTTA LA TECNOLOGIA CAREL

CAREL ha fornito la tecnologia per il controllo preciso di temperatura e umidità negli impianti di Guglielmi Stagionatura, garantendo risparmio energetico e la qualità artigianale richiesta. Guglielmi, storica realtà attiva nel settore della stagionatura dei formaggi da oltre 50 anni, si distingue per la qualità del servizio offerto a numerose eccellenze casearie italiane, in particolare per i formaggi a pasta dura. L’installazione, realizzata da Merenti Refrigerazione, ha interessato due magazzini da 4.000 mq ciascuno, situati a Valdastico, in provincia di Vicenza.

La stagionatura è una fase cruciale nella produzione casearia: influisce direttamente su gusto, consistenza e qualità del prodotto finale. L’obiettivo del nuovo impianto è stato quello di garantire condizioni ambientali stabili e precise per un processo di stagionatura ottimale, riducendo al contempo i consumi energetici.

Il sistema CAREL, basato sul controllore programmabile

c.pCO5+ e un applicativo sviluppato su misura, consente un controllo accurato di temperatura e umidità, integrando funzionalità avanzate come il free cooling, che attiva una serranda per l’ingresso di aria esterna quando le condizioni climatiche lo permettono. Le valvole elettroniche E3VZ e i driver EVD EVO assicurano poi un controllo accurato della refrigerazione, mentre un rack esterno gestito dal controllo pRack pR300 ottimizza la condensazione flottante e il recupero di calore. La soluzione installata ha portato a una riduzione complessiva dei consumi attorno al 30%.

“La tecnologia CAREL ci ha permesso di migliorare il controllo sulla stagionatura dei nostri formaggi, combinando efficienza, risparmio energetico e quindi meno impatto nelle emissioni. Un risultato che conferma la nostra dedizione alla qualità del prodotto e al rispetto per l’ambiente” ha dichiarato Claudio Guglielmi, titolare dell’azienda.

POMPE DI CALORE JOHNSON CONTROLS: -53% SUI COSTI

DI RISCALDAMENTO E -60% SULLE EMISSIONI

Le pompe di calore commerciali di Johnson Controls assicurano un vantaggio competitivo a clienti e partner che operano in tutti i settori, dalle organizzazioni industriali e manifatturiere globali agli ospedali, alle amministrazioni locali e alle aziende di servizi pubblici, generando un impatto positivo sull’ambiente. Lo confermano i risultati conseguiti nel 2024: Johnson Controls, infatti, ha aiutato i clienti a ridurre le spese del 53% e le emissioni del 60% rispetto all’utilizzo di tradizionali caldaie a gas naturale “In un mondo in rapida evoluzione, lavorare in partnership con i nostri clienti ci permette di soddisfare molteplici priorità. Le nostre pompe di calore all’avanguardia garantiscono continuità operativa, affidabilità e durata e, allo stesso tempo, permettono di risparmiare risorse da reinvestire, poiché i costi di riscaldamento vengono più che dimezzati, offrendo così un vantaggio competitivo significativo”, ha dichiarato Katie McGinty, Vicepresidente e Chief Sustainability and External Relations Officer di Johnson Controls. “Coniugare il raggiungimento di questi risultati con una spinta verso l’azione per il clima è esattamente il tipo di servizio completo che i nostri clienti richiedono. Siamo orgogliosi di poter collaborare con loro per trasformare questa visione in realtà.” Secondo la European Heat Pump Association, oltre il 60% dell’energia utilizzata dalle industrie europee è destinata al riscaldamento. Anche l’American Council for an Energy-Efficient Economy stima che le pompe di calore potrebbero sostituire fino all’80% delle caldaie industriali negli Stati Uniti entro il 2050. Entrambe le analisi indicano che i sistemi elettrici

basati su pompe di calore hanno un enorme potenziale per promuovere sicurezza energetica, convenienza e sostenibilità. In questo senso, l’impatto trasformativo delle pompe di calore su comunità e aziende a livello globale è dimostrato da diversi progetti Johnson Controls in tutto il mondo. Ad esempio, una delle principali aziende alimentari in Spagna ha risparmiato 1,5 milioni di euro all’anno e ridotto le emissioni di CO2 di quasi 2.000 tonnellate (l’equivalente delle emissioni annuali di circa 400 abitazioni) installando pompe di calore in due stabilimenti produttivi. In Germania, un ospedale ha utilizzato una pompa di calore per sfruttare l’energia termica a 200 metri di profondità, ottenendo una riduzione del 30% dei costi energetici e producendo abbastanza calore da coprire l’80% del fabbisogno dell’ospedale stesso. Un altro esempio nel settore ospedaliero è il Children’s Hospital of Alabama negli Stati Uniti, che ha implementato pompe di calore e soluzioni digitali OpenBlue, riducendo il consumo di gas naturale del 69% e i costi energetici annuali di 680.000 dollari. A partire dal 2026, quattro pompe di calore su larga scala ad Amburgo, in Germania, estrarranno calore dalle acque reflue trattate e lo immetteranno nella rete di teleriscaldamento centrale, riscaldando circa 39.000 abitazioni. Nel Regno Unito, il Consiglio di Hounslow è passato dalle caldaie a gas alle pompe di calore aria-acqua Johnson Controls, dimezzando i costi energetici e le emissioni di CO2 in oltre 60 edifici pubblici e scuole. Johnson Controls è stata tra i primi fornitori di pompe di calore quasi 70 anni fa e oggi offre uno dei portafogli più completi al mondo per organizzazioni commerciali, istituzionali e industriali. L’azienda sta inoltre guidando la transizione verso refrigeranti più sostenibili, offrendo pompe di calore che utilizzano fluidi a basso e ultra-basso potenziale di riscaldamento globale. Le sue innovazioni più recenti includono la pompa di calore centrifuga composta acqua-acqua YORK® CYK da 400 tonnellate, che soddisfa requisiti di alta temperatura fino a 82°C ed è fino a quattro volte più efficiente rispetto alle tradizionali combinazioni di caldaie e refrigeratori, riducendo il consumo energetico e i costi operativi. Allo stesso modo, la pompa di calore modulare aria-acqua YORK® YMAE fornisce acqua calda fino a 60°C e garantisce riscaldamento affidabile anche in condizioni invernali rigide, rendendola una soluzione versatile e resiliente per diversi climi.

IVAN CÓRDOBA NUOVO BRAND AMBASSADOR DI IMMERGAS PER IL BIENNIO 2025-2026

Immergas, azienda leader nel settore del comfort domestico, annuncia una partnership strategica con Ivan Córdoba, leggenda del calcio internazionale. L’ex difensore dell’Inter e della nazionale colombiana sarà brand ambassador dell’azienda per il biennio 2025-2026.

La collaborazione con Córdoba, figura di primo piano del calcio mondiale e simbolo di eccellenza sportiva, rappresenta un nuovo importante capitolo nella strategia di comunicazione di Immergas. Il campione colombiano, vincitore del Triplete con l’Inter nel 2010, porterà la sua esperienza e i suoi valori di leadership, determinazione e affidabilità al servizio del marchio Immergas.

«La scelta di Ivan Córdoba come brand ambassador non è casuale», dichiara Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo e Comunicazione di Immergas. «La sua carriera straordinaria incarna perfettamente i valori che contraddistinguono la nostra azienda: eccellenza, affidabilità e costanza nel perseguire i propri obiettivi. La sua capacità di leadership e la sua

credibilità internazionale saranno fondamentali per rafforzare il posizionamento del nostro marchio e comunicare l’impegno di Immergas verso l’innovazione e la sostenibilità nel settore del comfort domestico.»

«Sono felice di iniziare questo nuovo percorso con Immergas», afferma Ivan Córdoba. «Ho sempre creduto nell’importanza di rappresentare valori autentici, sia in campo che fuori. In Immergas ho trovato gli stessi principi che hanno guidato la mia carriera sportiva: la ricerca dell’eccellenza, l’attenzione alla qualità e l’impegno costante per il miglioramento. Sono pronto a mettere la mia esperienza al servizio di un’azienda che da oltre 60 anni è sinonimo di innovazione e affidabilità.»

Il primo appuntamento ufficiale con la presenza di Ivan Córdoba in veste di brand ambassador si è svolto martedì 24 giugno presso la sede Immergas di Brescello, dove l’ex calciatore ha incontrato i dipendenti dell’azienda nell’atrio del centro di formazione avanzata, Domus Technica e visitato i reparti produttivi.

DAIKIN TOUR 2025, +30% DI PRESENZE TRA PROFESSIONISTI E INSTALLATORI PER L’EVENTO ITINERANTE

CHE

HA TOCCATO 38 CITTÀ ITALIANE

Si è conclusa la terza edizione del Daikin Tour 2025, l’evento itinerante organizzato da Daikin, multinazionale giapponese leader globale nei sistemi di climatizzazione, riscaldamento e purificazione dell’aria, pensato per incontrare progettisti e installatori in tutta Italia. L’edizione di quest’anno ha segnato un importante traguardo: la partecipazione è aumentata del 30% rispetto al 2024, con una presenza sempre più significativa di professionisti del settore HVAC, tra cui progettisti, architetti, ingegneri e installatori.

Il roadshow, partito da Milano e terminato a Cagliari, ha attraversato l’intero Paese con 38 tappe totali, confermandosi come appuntamento di riferimento per chi opera nel settore dell’efficienza energetica, del riscaldamento e della climatizzazione. Ogni incontro è stato un’occasione concreta per esplorare le ultime novità tecnologiche firmate Daikin, con un focus su sostenibilità ambientale, innovazione e transizione energetica. In

linea con le direttive europee sulla decarbonizzazione, il tour ha offerto momenti di approfondimento sulle strategie per un futuro low carbon.

“Siamo estremamente orgogliosi del successo del Daikin Tour 2025, che ha superato le nostre aspettative sia per numero di partecipanti che per la qualità del confronto con i professionisti del settore – spiega Geert Vos, CEO di Daikin Italia -. Con questo progetto abbiamo voluto promuovere un dialogo diretto con installatori, progettisti e operatori del settore, offrendo occasioni di aggiornamento professionale e condivisione. L’interesse dimostrato per i temi trattati – dalla sostenibilità alla transizione energetica, fino all’innovazione – dimostra la volontà comune di costruire insieme un futuro più efficiente e responsabile. E il nostro impegno continua: siamo già al lavoro sulla prossima edizione del tour, nel 2026, con l’obiettivo di renderla ancora più ricca, formativa e vicina alle esigenze dei nostri partner e clienti.”

DA IMMERGAS BORSE DI STUDIO SPORTIVE IMMERGAS-REGGIANA BOXE

Un nuovo progetto sociale, una nuova alleanza per il territorio. Da quest’anno, nell’ambito del sostegno di Immergas, di recente diventata partner del club granata, alcuni giovani pugili in condizioni di fragilità possono allenarsi gratuitamente alla Reggiana Boxe Olmedo grazie ad alcune borse di studio sportive denominate Immergas Boxing Grant. Si tratta di un sostegno concreto per quegli atleti seguiti da cooperative sociali locali, che senza questo aiuto non potrebbero permettersi né il tesseramento né la frequenza costante.

Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo & Comunicazione Immergas, spiega così il senso della partnership e dell’iniziativa: «Immergas si è avvicinata alla boxe per la prima volta lo scorso anno, creando insieme a Reggiana Boxe un programma di borse di studio sportive per permettere ad alcuni giovani di allenarsi gratuitamente. L’obiettivo principale è l’inclusione, valorizzando i principi di etica e rispetto propri di questo sport. Questa partnership rafforza ulteriormente il legame tra Immergas e il territorio reggiano, confermando l’impegno dell’azienda nel supportare iniziative che combinano sport, inclusione sociale, sviluppo della comunità locale e un costante investimento sui giovani. Le borse di studio in particolar modo supportano atleti provenienti da contesti economico-sociali svantaggiati coprendo i costi di tesseramento e visite mediche, permettendo così a giovani talentuosi di sviluppare le loro potenzialità senza ostacoli economici».

Per Luca Quintavalli, direttore sportivo della Reggiana Boxe e presidente di Olmedo, «questo progetto rappresenta perfettamente il senso del nostro investimento nello sport: non solo creare campioni, ma anche offrire opportunità a chi non ne ha. La

boxe è uno sport giusto, dove il rispetto delle regole e la disciplina permettono di affermarsi a prescindere da dove si parte. Ringraziamo soprattutto Immergas per essere con noi, anche in questo tipo di percorsi».

Uno dei beneficiari è Yassine Soucrati, 21 anni appena, arrivato dal Marocco quando aveva appena 6 mesi d’età, oggi atleta nella palestra dell’Olmedo Boxing Arena. «Me ne ha parlato un amico», racconta. «Facevo calcio prima, ma qui mi trovo molto meglio. Riesco a parlare con tutti, mi sento a mio agio con i compagni della palestra. Mi capiscono. E poi i maestri sono sempre disponibili, mi stanno aiutando tanto». Yassine vive con la madre, che ha difficoltà alla vista e non può più lavorare come un tempo. Il padre se n’è andato molti anni fa. «Siamo solo noi due. So di avere avuto meno possibilità degli altri, ma non mi sono mai arrabbiato per la situazione, né tantomeno con mia madre. Ora che posso allenarmi tutti i giorni, sento che qualcosa sta cambiando. Lei è molto felice, e io spero di trovare presto un lavoro nella ristorazione, che è la mia passione».

L’incontro con la boxe è avvenuto grazie a un educatore di una cooperativa reggiana che lo ha seguito nel percorso di inclusione. Oggi Yassine si allena con costanza: cinque volte alla settimana con il gruppo agonisti. «È un ragazzo serio, determinato, e sta già crescendo molto», spiegano dallo staff tecnico.

Un nuovo modo di intendere lo sport come strumento di emancipazione sociale. E un altro passo avanti per quella comunità di pugili, educatori e imprenditori che ha fatto della Reggiana Boxe Olmedo non solo una fucina di talenti, ma un luogo di relazioni, crescita e rinascita.

CALEFFI CELEBRA I SUOI PRIMI MAESTRI DEL LAVORO

Per la prima volta nella sua storia, Caleffi S.p.A. ha avuto l’onore di ospitare i Maestri del Lavoro delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola in un evento istituzionale dal significato profondo. La cerimonia ha reso omaggio a tre figure storiche dell’azienda: Patrizia Pagani (ex responsabile amministrativa), Donato Dicembrio (ex direttore logistica e magazzini) e Giorgio Fontaneto (ex direttore qualità).

I tre ex dipendenti sono stati premiati con la prestigiosa “Stella al Merito del Lavoro”, un’onorificenza conferita con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Il titolo di “Maestro del Lavoro” è riservato a coloro che si sono distinti per la loro competenza, impegno, buona condotta morale, spirito innovativo, attenzione alla sicurezza e dedizione nella formazione delle nuove generazioni.

“È un grande piacere e un grande onore per noi accogliere oggi in Caleffi i Maestri,” ha dichiarato durante la cerimonia il presidente Marco Caleffi. “Patrizia, Donato e Giorgio hanno dato tantissimo alla nostra realtà: sono persone di grande valore e valori, che hanno contribuito con passione, dedizione e spirito di iniziativa alla crescita dell’azienda e delle nostre persone. Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio e sottolinea il valore umano e professionale che ci ha sempre contraddistinto.”

Nel suo intervento, il Presidente ha messo in evidenza quanto sia

fondamentale, per un imprenditore, circondarsi di collaboratori capaci di garantire eccellenza, qualità e un clima di benessere diffuso tra il personale. Ha anche ricordato con emozione suo padre, Francesco Caleffi, fondatore dell’azienda nel 1961, che fin dall’inizio ha saputo scegliere collaboratori affidabili, competenti e responsabili, ponendo le basi per una realtà industriale all’avanguardia.

Marco Caleffi ha, inoltre, espresso il desiderio e la volontà di continuare a percorrere la strada tracciata da suo padre, una strada fatta di fiducia nelle persone, valorizzazione del talento e rispetto profondo per il lavoro. “Sono certo che Patrizia, Donato e Giorgio sono solo i primi di molti altri nostri collaboratori che verranno insigniti di questa onorificenza”, ha aggiunto. D’altra parte, questo percorso di continuità conferma la capacità e tendenza di Caleffi a costruire un’eredità viva, fatta di competenze, passione e valori condivisi.

La cerimonia è stata anche un momento di riflessione sul ruolo fondamentale del lavoro come motore di sviluppo tecnologico e coesione.

Con questa iniziativa, Caleffi conferma il percorso reale di valorizzazione delle proprie risorse umane, promuovendo attivamente le candidature di collaboratori che, con il loro impegno, hanno lasciato un segno profondo nella storia aziendale. È un ulteriore passo che dimostra la volontà di trasmettere valori solidi, promuovere la cultura del lavoro e rafforzare il legame con il territorio.

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