Dimensione Pulito n.2 - marzo 2025

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MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE

HORECA

Gli ospiti delle strutture ricettive appaiono sempre più attenti al paradigma della pulizia inteso quale fondamentale valore aggiunto che si declina nella ricerca di nuovi elementi come l’impiego di nuove attrezzature per la pulizia e l’accurata sanificazione delle superfici all’interno delle camere, nella ristorazione, nei bar.

ECONOMIA

Le strategie dell’UE per la crescita della produttività

EVENTI

Anticipazioni e riflessioni in vista di ISSA Pulire 2025

BIOCIDI

La nuova etichettatura dei Presidi Medico Chirurgici

IMPRESE

Come gestire offerte a pacchetto e sconti

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QUALE PULIZIA NELL’ERA

DELL’INNOVAZIONE?

Il processo di affermazione del professional cleaning è da sempre legato a due variabili fondamentali: l’incremento demografico, che alimenta la domanda di realizzazione di nuovi edifici, ed il tasso di modernizzazione nei diversi Paesi, che richiede condizioni igienico sanitarie progressivamente più dettagliate, sicure e rigorose. È facile immaginare, allora, a quanto nei prossimi anni l’omologazione degli standard igienici applicati nei Paesi emergenti agli standard occidentali e l’incremento dimensionale dell’ambiente costruito produrranno: ovvero l’aumento esponenziale della domanda di servizi di pulizia.

Si prospetta, dunque, una sorta di “marcia trionfale” per il pulito professionale, nella sua accezione più autentica ed elevata? La mission del settore è destinata a realizzarsi quasi meccanicisticamente? In realtà, le cose non stanno esattamente così: le incognite, le incertezze, i dubbi che si pongono all’orizzonte sono reali e molteplici. Proviamo a sollevare alcuni nodi da sciogliere. Gli interrogativi cruciali, a nostro avviso, sono tre e investono i nodi strategici della formazione, dell’occupazione e dei modelli di business. Una delle principali criticità risiede proprio nella mancanza di standard universali che garantiscano una qualità omogenea del servizio. Infatti le differenti metodologie operative, unite alla percezione della pulizia come attività accessoria, rendono difficile la misurazione dei risultati e la certificazione delle eccellenze. Questo complesso scenario penalizza non poco sia i clienti, i quali non sempre possono valutare il reale valore aggiunto offerto, sia gli operatori che investono in tecnologie e processi innovativi. Un altro aspetto fondamentale è quello della formazione carente e del divario digitale. Il rapidissimo sviluppo tecnologico richiede un aggiornamento continuo delle competenze. Tuttavia la formazione nel settore delle pulizie rimane troppo spesso carente, se non arretrata e stenta comunque a decollare in Italia, come in tanti altri Paesi, la figura professionale dell’esperto pulitore. Molti operatori non

hanno accesso a percorsi formativi che integrino conoscenze su AI, robotica e sostenibilità ambientale, creando un oggettivo divario tra le realtà innovative e quelle ancorate a pratiche tradizionali. È bene sottolineare che la carenza di formazione non solo limita l’efficienza operativa, ma ostacola anche l’adozione di nuove tecnologie e il miglioramento della qualità del servizio. La corsa al ribasso nei prezzi, ancora massicciamente praticata a dispetto delle normative nelle gare d’appalto, rischia di compromettere gravemente la qualità del servizio, mentre l’introduzione di robot e sistemi automatizzati, pur portando significativi benefici in termini di efficienza e precisione, solleva fondate preoccupazioni riguardo al futuro dell’occupazione nel settore. Siamo perfettamente consapevoli di come l’automazione possa liberare gli operatori da compiti ripetitivi e fisicamente assai gravosi, ma allo stesso tempo richiede una riqualificazione professionale per gestire e monitorare le nuove tecnologie. La sfida è dunque duplice: sfruttare i vantaggi dell’automazione e, contemporaneamente, garantire una transizione equa per il personale coinvolto. Infine, il crescente impegno verso la sostenibilità impone una radicale revisione delle pratiche tradizionali. L’uso intensivo di prodotti chimici e metodi inquinanti non è più accettabile in un contesto in cui la green economy guida le scelte strategiche. Le normative ambientali, sempre più stringenti, e la sensibilità dei consumatori spingono decisamente, senza possibilità di equivoci, verso soluzioni eco-compatibili, prodotti biodegradabili, tecnologie a basso consumo e processi basati sull’economia circolare. In definitiva, il settore della pulizia professionale ha davanti a sé una sfida cruciale: quella di coniugare al meglio innovazione, sostenibilità e qualità del servizio. Sole le aziende che sapranno anticipare il cambiamento potranno emergere come leader in un mercato sempre più attento, esigente e selettivo. Ad esse spetterà il compito di trasformare le difficoltà in opportunità, guidando il settore verso un futuro in cui qualità, efficienza e rispetto dell’ambiente saranno i veri indicatori di successo!

12PROSPERITÀ SOSTENIBILE E COMPETITIVA

16NOVITÀ PMC IN PRIMO PIANO

3 QUALE PULIZIA NELL’ERA DELL’INNOVAZIONE? TENDENZE

18SOSTENIBILITÀ. È POSSIBILE?

22IL DESIGN AL SERVIZIO DELLA CITTÀ ATTUALITÀ

6 TONI D’ANDREA PROSPETTIVE DAL PRESENTE

IMPRENDITIVITÀ

IN COPERTINA

Dal 1974, Accu Italia ha ampliato la propria offerta includendo una vasta selezione di batterie, pile e accessori di alta qualità. Pioniere nella produzione di pacchi batteria e nel fornire assistenza tecnica avanzata, collabora con rinomate aziende internazionali e mira all’innovazione costante per arricchire ulteriormente la sua gamma di prodotti. INDICE INSERZIONISTI 4CLEANPRO ................... II COPERTINA

ANNO 34 n.02 MARZO 2025 ISSN 2612-4068

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

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Hanno collaborato

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Progetto grafico Elisabetta Delfini | e.delfini@lswr.it

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Distribuzione Rivenditori, Imprese di servizi, Aziende alimentari, Sanità e RSA, Enti pubblici, Pubblici esercizi, Hotellerie, Lavanderie professionali, Disinfestazione e servizi ambientali, Grande distribuzione

operative

PROSPETTIVE DAL PRESENTE

Cleaning professionale e non solo. Anche quest’anno ISSA Pulire sarà uno spazio di confronto tra soluzioni tecnologiche, igiene ambientale, sicurezza e sostenibilità. Ne parliamo con Toni D’Andrea

MAURIZIO PEDRINI

Un’altra edizione di ISSA Pulire, la seconda in terra lombarda, bussa alle porte della Fiera di Milano in un periodo di grandi cambiamenti, per non dire “sconvolgimenti” dei mercati e della geopolitica mondiale. L’attesa, da parte dell’intera filiera dell’igiene professionale, è enorme.

Abbiamo incontrato l’AD di ISSA Pulire Network , per raccoglierne alcune anticipazioni e riflessioni a poche settimane dall’inizio della grande manifestazione internazionale.

Se due anni fa, parlavamo di “sfida”, come potremmo definire il prossimo appuntamento con questa grande Fiera?

Siamo ancora di fronte ad una sfida. Il confronto con il mercato raccoglie sempre i sentimenti di un momento di attesa e quindi di tensione. Un mercato che, come accaduto negli ultimi anni, appare sempre più caratterizzato da condizioni di incertezza e di instabilità, si configura come il luogo della sfida per eccellenza, in tutte le direzioni.

L’identità di ISSA Pulire è rimasta sostanzialmente immutata negli anni: avete mai ipotizzato di modificare o allargare il campo d’interesse non solo alle imprese di pulizia e servizi ma anche ad altre branche dell’igiene professionale?

Ho sempre percepito le fiere, non solo quelle nel settore del cleaning, come un luogo di contaminazione, un’occasione di dialogo con altri settori merceologici, un acce-

leratore di relazioni trasversali. Il comparto del cleaning, in particolare, ha una caratteristica peculiare che lo rende compatibile e quindi funzionale con tutti i comparti della produzione e dei servizi, quella di essere rappresentativo di un bene/servizio di prima necessità. La condizione di “pulito” è infatti primaria e urgente rispetto a qualunque altro bisogno, in qualsiasi ambito. Qualunque progetto non può prescindere dalla pulizia come condizione originale. In tutte le ultime edizioni e dunque anche in questa l’attitudine interdisciplinare di ISSA Pulire si rappresenta all’interno dell’evento con un dialogo aperto al mondo della disinfestazione ma anche a quello della raccolta dei rifiuti, della sicurezza e della salubrità dell’aria che all’esterno con la concomitanza programmata con altre fiere che si svolgono negli stessi giorni, nello stesso quartiere nei comparti della logistica e dei processi di confezionamento.

La decisione di trasferire la manifestazione da Verona a Milano si è rivelata senz’altro positiva, ma quali criticità sono emerse o aspetti che andranno migliorati quest’anno?

La scelta di Milano si fonda proprio sulla necessità di dialogo, rappresentata sia dagli espositori che dai visitatori, con altri soggetti. Quando abbiamo immaginato le ragioni di un nuovo corso della fiera, che cominciava proprio con il trasferimento da Verona a Milano, abbiamo recuperato le tante informazioni, richieste, desideri, raccolti in questi anni e ne abbiamo costruito una vera e propria check list. Volevamo

soddisfare assolutamente tutte le richieste: e quindi che la fiera abbandonasse l’eredità, sia pur felice, di un evento nazionale per rappresentarsi in una dimensione internazionale. Milano rappresenta in Italia un hub di eccellenza sia per la sua capacità di accoglienza che per collegamenti diretti a molte regioni del mondo.

Un secondo aspetto riguarda la possibilità di celebrare più eventi nello stesso quartiere, negli stessi giorni e questo richiama un po’ la risposta alla domanda precedente. Nella scorsa edizione, nonostante le date fossero molto vicine ai termini di restrizioni imposti da molti paesi a causa del Covid e le liste di attesa per ottenere i visti fossero sature, abbiamo avuto un numero di visitatori superiore di quasi il 20% alla migliore edizione a Verona con una partecipazione di visitatori stranieri di quasi il 35% sul totale. Le caratteristiche del quartiere fieristico di Rho consentono poi di immaginare una possibile dilatazione della manifestazione anche in altri padiglioni aggregando comparti merceologici coerenti e funzionali. L’unica criticità riscontrata nell’edizione precedente, per la quale abbiamo già cominciato a lavorare, riguarda gli aspetti logistici e di accesso alla fiera. In tutte le fiere che visitiamo, in Europa e nel resto del mondo, il quartiere lo si raggiunge con i mezzi pubblici e non con l’auto propria. Ad Amsterdam, a Londra, a Parigi, a Berlino, a Madrid ci si va in metro, o in tram, al massimo in taxi.

La stessa cosa accade negli Stati Uniti e in Cina. Milano è collegata alla città con una linea diretta di metropolitana che arriva

attualità sinergie operative

fino all’interno del quartiere così come un treno che la collega all’aeroporto e un treno frequente che la collega alla stazione Centrale in 10 minuti. Nell’edizione scorsa, tutti i visitatori ed espositori italiani abituati a raggiungere la fiera di Verona, che non disponeva di un sistema di mobilità urbana così efficiente, in auto hanno optato anche a Milano per quella soluzione. A Milano non ha funzionato e ha creato difficoltà a molti degli operatori. Consiglio vivamente di raggiungere la fiera in treno o in metro.

A suo avviso da parte della dirigenza fieristica milanese vi è la percezione dell’importanza di questa rassegna, delle sue opportunità di sviluppo e della rilevanza del settore delle pulizie professionali e dei servizi ad esse collegati?

ISSA Pulire è un evento molto importante nel network delle fiere internazionali del cleaning, si rappresenta come la seconda fiera al mondo per numero di visitatori, oltre 20mila, dei quali quasi 7mila operatori internazionali provenienti da oltre 100 Paesi. Fiera Milano ha compreso benissimo il livello di qualità e di partecipazione all’evento e ha fatto di tutto per mettere la nostra organizzazione nelle condizioni migliori con grande professionalità e disponibilità.

Quali obiettivi si è data l’organizzazione di ISSA Pulire per questa seconda edizione, sia in termini di espositori che di visitatori e quali saranno i “filoni” della mission che la manifestazione porrà sotto i riflettori?

In questa edizione si registrerà sicuramente il consolidamento dell’impianto del 2023 con un’attenzione ai temi della sostenibilità, della IA, ma anche della sicurezza. Sono confidente, anche dai numeri che raccogliamo in questi giorni, che la fiera sarà più grande e più visitata della scorsa edizione. Stiamo lavorando con i colleghi di IPACKIMA, l’evento di riferimento a livello internazionale per i professionisti del

ANCHE QUEST’ANNO SARANNO

CELEBRATI NEI GIORNI DI FIERA, TRE MOMENTI DI FESTA:

IL CONTEST HACKATON CHE

VEDRÀ SFIDARSI ALCUNE TRA

LE UNIVERSITÀ ITALIANE SUL

TEMA DELL’ INTELLIGENZA

ARTIFICIALE, IL PREMIO AL “PRODOTTO DELL’ANNO” UN RICONOSCIMENTO TRIBUTATO

DA UNA GIURIA INTERNAZIONALE

AL PRODOTTO CHE HA

SODDISFATTO LE ASPETTATIVE

DEL MERCATO SU ASPETTI

FUNZIONALI E COMMERCIALI

MA ANCHE DI SOSTENIBILITÀ

E DI SICUREZZA E INFINE IL

PREMIO ISSA DISTINGUISHED

LEADERSHIP INDUSTRY AWARD

CHE NELL’EDIZIONE PRECEDENTE

ERA STATO ASSEGNATO A SERGIO

ANTONIUZZI, PRESIDENTE DI ICEFOR.

mercato dell’industria food e non food con oltre 74mila visitatori che si svolge negli stessi giorni, per consentire, secondo un principio di reciprocità concordata, ai rispettivi visitatori di visitare l’altra fiera con lo stesso documento di accesso, con il medesimo badge.

Ci può fornire qualche dato capace di fotografare al meglio l’evento, in termini di superficie espositiva, tipologie merceologiche e rappresentanza italiana ed estera?

Possiamo contare già oggi, a poco più di due mesi dalla fiera, su 110 nuovi espositori. Imprese che non hanno mai partecipato a ISSA Pulire a Milano. La manifestazione si disporrà nei padiglioni 8 e 12 che saranno pieni in ogni posizione. Anche in questa edizione tutti gli eventi collaterali alla fiera si celebreranno nell’ISSA Pulire LAB posto al centro del paglione 8 che conterrà 3 sale conferenze e che lavoreranno in parallelo in tutti e tre i giorni. Ci aspettiamo la partecipazione da parte di molte delegazioni straniere coordinate dalla agenzia ICE/ ITA e da alcune Associazioni di Categoria e Camere di Commercio che hanno già richiesto supporto e assistenza.

Come saranno declinati i temi dell’energia e dell’accesso alle materie prime, anche tenendo conto del successo del Forum Facility?

Stiamo lavorando a un palinsesto di convegni e workshop coinvolgendo i soggetti e le figure più autorevoli nel mondo dei servizi e della produzione, ma anche accademici e specialisti che potranno raccontarci della genesi e delle volontà di molte decisioni assunte sia sul piano normativo e di controllo che di gestione e amministrazione. Una manifestazione fieristica che si rispetti non può prescindere da una trattazione dettagliata e approfondita dei temi che hanno caratterizzato lo scenario nazionale e internazionale nel comparto dei servizi negli ultimi due anni, dal Codice degli Appalti a normative e regolamenti in materia di efficienza energetica, sostenibilità, cybersecurity e sicurezza sul lavoro.

Spazio e visibilità anche al mondo delle associazioni di filiera, nell’ambito della produzione, della distribuzione e dei servizi. Possiamo affermare che questo palcoscenico ha assunto un ruolo fondamentale in Italia e in Europa, nonostante la concorrenza di Interclean Amsterdam?

Il rapporto con Amsterdam, faccio sempre attenzione a sottolinearlo, non è di concorrenza. È piuttosto una relazione di collaborazione leale e trasparente. Lavoriamo nella stessa direzione a beneficio del mercato. Abbiamo codici genetici diversi, valori aggiunti distinti, e un posizionamento differente per ragioni storiche che non pos-

NEGLI

STESSI GIORNI SI SVOLGERÀ IPACKIMA, EVENTO

DI RIFERIMENTO

PER IL MERCATO

DELL’INDUSTRIA FOOD

E NON FOOD CON

OLTRE 74.000

VISITATORI. SECONDO

UN PRINCIPIO

DI RECIPROCITÀ

CONCORDATA,

AI RISPETTIVI VISITATORI

SARÀ CONSENTITO

DI VISITARE L’ALTRA

FIERA CON LO STESSO

DOCUMENTO

DI ACCESSO

siamo sovvertire. Ho grande ammirazione nei loro confronti ed esprimo in ogni circostanza la massima disponibilità a sostenere

cause comuni anche quando l’iniziativa è loro. Le nostre fiere sono collocate in anni diversi e questo ci aiuta a rappresentare in modo più credibile ed efficace un orientamento comune che guarda al futuro anche, quando possibile, con progetti comuni.

ISSA Pulire offrirà un termometro per misurare la temperatura di un comparto che, nonostante le tante difficoltà, continua a macinare le confortanti cifre di un trend positivo. Possiamo parlare di un settore in salute e con grandi margini di sviluppo?

Un nostro partner storico, la Fondazione Scuola Nazionale Servizi, sarà uno dei relatori dell’ISSA Pulire LAB per rappresentare una fotografia puntuale dello stato delle cose nel mondo delle imprese e del comparto dei servizi. I dati e in particolare le proiezioni sul periodo 2024/2028 mostrano tendenzialmente risultati positivi in tutte le fasce di fatturato. La fiera, nella prima giornata, ospiterà il workshop dal titolo “la Galassia dei Servizi” nel quale verrà presentato uno studio di settore e un focus sullo scenario più recente. La trasformazione dei modelli di business portata dal Covid e successivamente rimodulata nel Post-Covid incrementa il tasso di incertezza che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Lo scenario geo-politico e geo-economico che ci troviamo davanti con una parte dell’Europa più ricca e più stabile preoccupata dallo spettro della recessione, una guerra che perdura da tre anni e che ha portato conseguenze devastanti sul piano energetico e della gestione delle attività produttive, una nuova Presidenza Americana che alterna il tema dei dazi commerciali a quelli di un imperialismo che pensavamo fosse, almeno nel mondo occidentale, sostanzialmente archiviato, infine uno scenario di luci e ombre riferito al Medio Oriente nel quale l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi e il Qatar mostrano performance e accelerazioni straordinarie e la questione Arabo-Israeliana ancora in stallo e con sentimenti di forte preoccupazione da entrambe le parti. Insomma, il villaggio globale nel quale abbiamo creduto e sul quale abbiamo puntato negli ultimi anni presenta più di un motivo di attenzione.

PULIZIA EFFICACE ED EFFICIENTE

CON LE MICROFIBRE FILMOP

L’investimento continuo nella ricerca di filati sempre più performanti ha permesso a Filmop di realizzare un’ampia gamma di prodotti tessili di altissima qualità in grado di soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione. Le microfibre Filmop si distinguono in particolar modo per efficacia ed efficienza, rappresentando la scelta ideale per una pulizia senza compromessi.

I sottilissimi filamenti che le compongono penetrano in ogni porosità della superficie raccogliendo

anche la più piccola particella di sporco. L’eccezionale capacità di raccolta permette inoltre di rimuovere germi e batteri favorendo un alto livello di igiene.

L’efficace azione meccanica unita all’alto potere assorbente consente di ridurre significativamente il consumo di detergenti e disinfettanti, minimizzando i relativi costi e l’impatto ambientale del servizio di pulizia.

La sostenibilità delle microfibre Filmop è stata riconosciuta formalmente con l’ottenimento del marchio Ecolabel UE, rilasciato a molteplici linee di panni e frange. La prestigiosa certificazione viene conferita ai migliori prodotti a basso impatto ambientale e alti standard prestazionali dopo averli valutati attraverso una serie di parametri molto selettiva stabilita dalla Comunità Europea. Rappresenta dunque una garanzia per il consumatore che può contare su prodotti che pur garantendo elevate prestazioni hanno anche un impatto ridotto sull’ecosistema.

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PROSPERITÀ SOSTENIBILE E COMPETITIVA

Presentata la prima grande iniziativa strategica del nuovo mandato europeo per la crescita della produttività

Christophe Licoppe
European Commission
Audiovisual Service

attualità osservatorio europeo

CRISTINA CARDINALI

La Commissione europea ha presentato a fine gennaio la “Bussola per la competitività”, prima grande iniziativa di questo mandato che delinea una chiara cornice strategica per orientare i lavori della Commissione.

La Bussola traccia il percorso che farà dell’Europa il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti futuri sono inventati, fabbricati e commercializzati e nel contempo il primo continente a impatto climatico zero.

Negli ultimi vent’anni l’Europa non è riuscita a tenere il passo con le altre grandi economie a causa del persistente divario nella crescita della produttività. Purché agisca con urgenza per affrontare gli annosi ostacoli e le debolezze strutturali che la frenano, l’UE dispone di quel che serve per invertire la tendenza: una forza lavoro talentuosa ed istruita, capitali, risparmi, mercato unico, infrastrutture sociali uniche nel loro genere.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: «L’Europa ha tutto quel che serve per vincere la corsa al vertice. Ma allo stesso tempo deve superare le sue debolezze per riconquistare competitività».

La bussola per la competitività concreta le eccellenti raccomandazioni della relazione Draghi in una tabella di marcia. La relazio-

ne Draghi ha indicato tre esigenze trasformative per stimolare la competitività; la bussola definisce l’impostazione da seguire per ciascuna e presenta una selezione di misure faro per rispondervi. C’è un piano e la volontà politica, ma servono rapidità e unità.

AREE DI INTERVENTO

Sono tre le principali aree di intervento: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza. Colmare il divario di innovazione. L’UE deve riavviare il motore dell’innovazione. L’intenzione è instaurare un habitat per le nuove start-up innovative, promuovere la leadership industriale nei settori ad alta crescita basati su tecnologie deep tech e promuovere la diffusione delle tecnologie tra le imprese consolidate e le PMI. A tal fine la Commissione proporrà l’iniziativa sulle gigafactory di IA (AI Gigafactories) e la strategia per l’IA applicata (Apply AI) per guidare lo sviluppo e l’adozione dell’IA in settori chiave dell’industria. Presenterà piani d’azione sui materiali avanzati, le tecnologie quantistiche, le biotecnologie, la robotica e le tecnologie spaziali. Una specifica strategia dell’UE su start-up e scale-up affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove imprese di emergere ed espandersi. La proposta di un 28° regime giuridico semplificherà le norme applica-

12 settembre

Nel discorso sullo stato dell’Unione la Presidente Ursula von der Leyen ha annunciato di aver chiesto all’ex presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi di preparare una relazione sul futuro della competitività europea. Il rapporto Draghi avverte che l’Europa non potrà più contare su molti dei fattori che ne hanno sostenuto la crescita in passato. Espone una diagnosi netta e formula raccomandazioni concrete per traslare l’Europa su una traiettoria diversa. Molte delle raccomandazioni hanno già trovato riscontro negli orientamenti politici e nelle lettere d’incarico che la Presidente ha trasmesso ai membri del Collegio.

27 novembre

La Presidente Ursula von der Leyen ha annunciato quale prima grande iniziativa della Commissione in questo mandato la definizione di una Bussola per la competitività, basata sulla relazione Draghi e destinata a delineare la cornice dei lavori della Commissione sulla competitività nel corso di questo mandato.

2025

29 gennaio

La Commissione europea presenta la bussola per la competitività, prima grande iniziativa di questo mandato che delinea una chiara cornice strategica per orientare i lavori della Commissione.

18 marzo

Mario Draghi in Parlamento, davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, approfondisce i contenuti del Rapporto sul Futuro della Competitività Europea. “Quando la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, mi ha chiesto di redigere un Rapporto sulla Competitività, i ritardi accumulati dall’Unione apparivano già preoccupanti. L’Unione Europea ha garantito per decenni ai suoi cittadini pace, prosperità, solidarietà e, insieme all’alleato americano, sicurezza, sovranità e indipendenza. Questi sono i valori costituenti della nostra società europea. Questi valori sono oggi posti in discussione. La nostra prosperità, già minacciata dalla bassa crescita per molti anni, si basava su un ordine delle relazioni internazionali e commerciali oggi sconvolto dalle politiche protezionistiche del nostro maggiore partner. I dazi, le tariffe e le altre politiche commerciali che sono state annunciate avranno un forte impatto sulle imprese italiane ed europee”.

bili, compresi gli aspetti d’interesse di diritto societario, diritto fallimentare, diritto del lavoro e diritto tributario, e ridurrà i costi del fallimento. In questo modo le imprese innovative potranno fruire di un unico complesso di norme ovunque investano e operino nel mercato unico. Decarbonizzazione e competitività. La bussola individua nei prezzi elevati e volatili dell’energia un problema fondamentale e stabilisce le aree di intervento che favoriranno l’accesso a un’energia pulita e a prezzi accessibili. L’imminente patto per l’industria pulita esporrà un approccio alla decarbonizzazione basato sulla competitività, che faccia dell’UE un luogo attraente per la produzione, anche per i settori ad alta intensità energetica, e promuova le tecnologie pulite e nuovi modelli di business circolari. Il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili contribuirà a ridurre i prezzi e i costi dell’energia, mentre l’atto legislativo sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale estenderà le autorizzazioni accelerate ai settori in transizione. La bussola prevede inoltre piani d’azione specifici per i settori ad alta intensità energetica, come la siderurgia, la metallurgia e l’industria chimica, che costituiscono la colonna portante

Mario Draghi, economista, dirigente pubblico, banchiere e politico italiano, presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022

del sistema manifatturiero europeo, ma sono anche i più vulnerabili in questa fase della transizione.

Ridurre le dipendenze e aumentare la sicurezza. La capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze ruoterà attorno a partenariati efficaci. L’UE gode già della rete più ampia e in più rapida crescita di accordi commerciali al mondo, che copre 76 paesi in rappresentanza di quasi la metà degli scambi commerciali dell’Unione. Per continuare a diversificare e rafforzare le catene di approvvigionamento europee, la bussola evoca una nuova gamma di partenariati per il commercio e gli investimenti puliti che contribuiscano a garantirle l’approvvigionamento di materie prime, energia pulita, combustibili sostenibili per i trasporti e tecnologie pulite da tutto il mondo. Nel mercato interno la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà d’introdurvi una preferenza europea nei settori e tecnologie critici.

attualità osservatorio europeo

CON LA BUSSOLA LA COMMISSIONE ESPONE

LA SUA DOTTRINA

ECONOMICA PER IL

PROSSIMO QUINQUENNIO.

SI TRATTA DI UNA DOTTRINA

SEMPLICE,RIASSUMIBILE

IN UN'UNICA PAROLA

CHIAVE: COMPETITIVITÀ.

COMPETITIVITÀ IN OGNI

EURO CHE SPENDEREMO

E IN OGNI INIZIATIVA CHE

PROPORREMO.

DA QUEST'AMBIZIONE

DERIVA UN TRIPLICE

PROGRAMMA DI LAVORO: SEMPLIFICARE, INVESTIRE E ACCELERARE SULLE PRIORITÀ ECONOMICHE

DELL'UNIONE. LA BUSSOLA DEVE INDICARE UN CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ PER L'EUROPA E GLI EUROPEI. MIGLIORA LA PREVEDIBILITÀ

DELL'EUROPA, MANTENENDO NEL CONTEMPO IL TRACCIATO DEL MODELLO EUROPEO: DECARBONIZZAZIONE, ATTENZIONE ALLA DIMENSIONE SOCIALE, RISPETTO DEI NOSTRI VALORI

Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale

CINQUE ATTIVATORI

I tre pilastri sono integrati da cinque attivatori trasversali, essenziali per sostenere la competitività in tutti i settori. Semplificazione. Volto a ridurre drasticamente gli oneri normativi e amministrativi, questo attivatore implica lo sforzo sistematico di semplificare, accelerare e snellire le procedure per accedere ai fondi dell’UE e ottenere decisioni amministrative dell’UE. L’imminente proposta omnibus semplificherà l’informativa sulla sostenibilità, la dovuta diligenza e la tassonomia. La Commissione agevolerà altresì l’attività

d’impresa per migliaia di piccole imprese a media capitalizzazione. La bussola fissa l’obiettivo di ridurre almeno del 25% gli oneri amministrativi per le imprese in generale e almeno del 35% per le PMI. Ridurre gli ostacoli al mercato unico. Da 30 anni il mercato unico costituisce il motore collaudato della competitività dell’Europa. Per migliorarne il funzionamento in tutti i settori, la strategia orizzontale per il mercato unico modernizzerà il quadro di governance, rimuovendo gli ostacoli che esistono all’interno dell’UE e impedendo che se ne erigano di nuovi. La Commis-

sione coglierà l’occasione per sveltire i processi di definizione delle norme e migliorarne l’accessibilità, in particolare per le PMI e le start-up.

Finanziare la competitività. Manca nell’UE un mercato dei capitali efficiente che trasformi i risparmi in investimenti. La Commissione proporrà un’Unione europea dei risparmi e degli investimenti per creare nuovi prodotti, fornire incentivi per il capitale di rischio e garantire la fluidità dei flussi di investimenti in tutta l’UE. Il riorientamento del bilancio dell’UE razionalizzerà l’accesso ai fondi dell’UE in linea con le priorità dell’Unione.

Promuovere le competenze e posti di lavoro di qualità. Il fondamento della competitività dell’Europa è costituito dai suoi cittadini. Ai fini di una buona corrispondenza tra competenze ed esigenze del mercato del lavoro, la Commissione presenterà un’iniziativa per costituire un’Unione delle competenze incentrata sugli investimenti, sull’apprendimento permanente e in età adulta, sulla creazione di competenze adeguate alle esigenze future, sul mantenimento delle competenze, sulla mobilità equa, sull’attrazione e sull’integrazione di talenti qualificati provenienti dall’estero e sul riconoscimento di diversi tipi di formazione che consenta alle persone di lavorare in tutta l’Unione.

Migliore coordinamento delle politiche a livello nazionale e dell’UE. La Commissione introdurrà uno strumento di coordinamento per la competitività, tramite il quale assicurerà la collaborazione con gli Stati membri per garantire l’attuazione a livello nazionale e dell’UE degli obiettivi strategici condivisi dell’Unione, individuare i progetti transfrontalieri di interesse europeo e portare avanti le riforme e gli investimenti collegati. Nel prossimo quadro finanziario pluriennale un fondo per la competitività sostituirà molteplici strumenti finanziari dell’UE vigenti che perseguono obiettivi analoghi, fornendo sostegno finanziario all’attuazione di interventi nell’ambito dello strumento di coordinamento per la competitività.

NOVITÀ PMC

Pubblicato in Gazzetta

Ufficiale il Decreto del 17 dicembre 2024 con le linee guida per l’etichettatura dei Presidi Medico Chirurgici

CRISTINA CARDINALI

Attualmente i PMC in base all’attività che svolgono e alle modalità di azione si suddividono in disinfettanti e sostanze poste in commercio come germicide/battericide/ virucide, insetticidi per uso domestico e civile e insetto-acaro repellenti.

Possono essere per uso professionale (disinfestatori, operatori specifici nei settori

delle industrie, allevamenti, edilizia, ecc.), e non professionale (consumatori) ed usati in ambiente domestico, civile ed industriale. I PMC per poter essere immessi in commercio sul mercato italiano, devono essere autorizzati dal Ministero della Salute ai sensi del D.P.R. 392/1998 e in base al Provvedimento del 05/02/1999, dopo opportuna valutazione della documentazione presentata dalle Ditte richiedenti.

Il dossier, comprensivo della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio, deve essere inviato al Ministero della Salute e contestualmente inoltrato all’Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore (CNSC), “Reparto valutazione di sostanze e prodotti in autorizzazione o notifica”.

L’autorizzazione è rilasciata dal Ministero della Salute, sentito il parere tecnico-scientifico dell’ISS; quando i prodotti sono autorizzati come PMC devono riportare in etichetta la dicitura di “Presidio Medico

Chirurgico” e un numero di Registrazione, che viene assegnato dal Ministero della Salute e presente sul Decreto di autorizzazione emesso per ogni prodotto.

LINEE GUIDA

Tra le principali novità introdotte dal Ministero della Salute la possibilità anche per i PMC di presentare un link o un QR code in etichetta nel caso si decida di riportare alcune informazioni tramite contenuto digitale.

Il link o il QR code permette di accedere ad informazioni relative al sito aziendale del titolare dell’autorizzazione e/o relative al sito aziendale del distributore autorizzato e/o relative al sito aziendale del prodotto, qualora sia sempre ben identificabile il riferimento del titolare. Consente anche di raggiungere le informazioni concernenti contenuti di carattere pubblicitario soggetti ad autorizzazione. In tal caso, è necessario presentare un’autodichiarazione al Ministero della Salute con

SOSTANZE CHIMICHE E TUTELA DELLA SALUTE

Il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore (CNSC) si pone quale leader autorevole a livello nazionale ed internazionale in tema di ricerca, valutazione, controllo, regolamentazione, prevenzione, sorveglianza, formazione e informazione sui chemicals e sugli articoli a tutela della salute della popolazione promuovendo l’innovazione e la competitività.

Valuta pericoli e rischi connessi all’uso di sostanze e prodotti chimici, anche ai fini della loro immissione sul mercato, partecipa al processo di identificazione e valutazione delle sostanze estremamente preoccupanti Substances of Very High Concern (SVHC) proponendo le migliori opzioni di gestione dei rischi.

Affronta problematiche emergenti legate anche ai, presidi medico chirurgici e biocidi.

Su incarico del Ministero della Salute, opera come Interfaccia dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), della Commissione Europea e degli Organismi europei e di cooperazione internazionale – Organization for Economic Co-operation and Development (OECD), European Food Safety Authority (EFSA), World Health Organization (WHO).

In linea con gli Accordi della Conferenza Stato – Regioni, coordina la Rete dei laboratori di controllo sui prodotti chimici e supporta Regioni, Province autonome e Ministero della Salute per la programmazione del Piano nazionale di controllo. Svolge inoltre attività quale Laboratorio Nazionale di Riferimento REACH-CLP.

È il riferimento nazionale per i piani di prevenzione e sorveglianza delle esposizioni pericolose e delle intossicazioni da prodotti chimici. Fornisce supporto agli stakeholder anche attraverso l’Helpdesk nazionale CLP (classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele) e le Banche dati.

Organismo designato per la gestione delle notifiche delle miscele pericolose e dei detergenti all’Archivio dei Preparati Pericolosi e al Portale europeo presso l’ECHA.

la quale si attesti che la pubblicità raggiungibile tramite link o QR code sia esclusivamente quella autorizzata.

Infine, il link o il QR code rimanda alla visualizzazione in formato digitale del contenuto integrale approvato dell’etichetta, non accompagnato da dati, indicazioni grafiche o informazioni ulteriori. Tale accesso deve essere agevole e sempre disponibile fino alla data di scadenza dell’ultimo lotto rilasciato. In questo caso, tuttavia, il testo dell’etichetta materialmente apposta sul PMC deve comunque presentare, conformemente a quanto autorizzato dal Ministero della Salute, le informazioni di cui all’articolo 9, paragrafi 5 e 6 del recente Regolamento (UE) 2023/988, l’indicazione dell’officina di produzione e la data di scadenza.

Tra le novità rilevanti troviamo sicuramente l’armonizzazione dell’approccio, già definito a livello europeo in materia di prodotti biocidi ai sensi del Regolamento (UE) 528/2012 (o BPR), relativo al divieto di riportare nel nome, o in eventuali marchi o loghi, parole o simboli che facciano sottintendere che il prodotto sia ecologico, biologico, naturale. Per esempio, le etichette dei PMC non dovranno riportare i prefissi bio-, green-, natural-, eco. Le nuove linee guida definiscono, tra le altre cose, alcuni divieti in materia di etichettatura dei PMC. Tra questi, di seguito si elencano i più rilevanti. È vietato riportare diciture che inducano a pensare che il prodotto sia superiore ad altri.Non è possibile indicare frasi come “evita la diffusione delle malattie”, in quanto i PMC non possono vantare attività di prevenzione delle malattie (tale scopo è, infatti, riconducibile ai prodotti medicinali). Non è consentito riportare la frase “dermatologicamente testato”.

Il Ministero precisa che “per etichetta si intendono tutte le informazioni che vengono riportate sul confezionamento primario e secondario di un prodotto, e che pertanto nella loro interezza devono essere perfettamente conformi a quanto riportato nell’allegato dell’autorizzazione all’immissione in commercio”.

SOSTENIBILITÀ. È POSSIBILE?

Oggi i detergenti devono soddisfare molti requisiti e le soluzioni di processo ecologicamente sostenibili stanno diventando sempre più importanti

CRISTINA CARDINALI

I detergenti sostenibili dovrebbero combattere efficacemente lo sporco, essere efficienti e non comportare rischi per le persone e l’ambiente. Del resto i detergenti sono combinazioni di sostanze chimiche che aumentano l’azione pulente dell’acqua rimuovendo lo sporco dalle superfici senza rovinarle e senza causare danno a chi le usa. Sono composti da agenti tensioattivi ed emulsionanti, agenti sequestranti e vari sali per il controllo del pH. La sostituzione dei tensioattivi tradizionali con bio-tensioattivi rinnovabili nella detergenza professionale è una grande sfida anche per il settore del professional cleaning, in quanto fa parte integrante, se non fondamentale, del processo di transizione verso un’economia

circolare. Per superare il non irrilevante problema della produzione ancora assai costosa di questa tipologia di prodotti, si sta valutando con sempre maggiore attenzione l’utilizzo di fonti più economiche, rinnovabili, come residui agricoli o rifiuti agroindustriali, che comportano una minore tossicità, ma anche maggiori biodegradabilità e sostenibilità complessive.

Ma oltre alla delicata gestione di risorse e materiali, le soluzioni di processo ecologicamente sostenibili stanno diventando sempre più importanti e tengono conto anche dell’efficienza chimica, dell’acqua e dell’energia utilizzate nel processo di pulizia. I prodotti per la pulizia e la cura devono infatti essere sostenibili sotto molti punti di vista: produzione a basse emissioni, selezione ecologica dei materiali, risparmio energetico e risparmio idrico. Attualmente, il più grande potenziale di ottimizzazione in relazione alla sostenibilità è senza dubbio nell’area dell’imballaggio del detergente. Qui l’argomento delle microplastiche gioca un ruolo enorme. Allo stesso tempo, ci sono regole significative in quanto molti detergenti richiedono imballaggi speciali a causa del loro contenuto chimico. In generale, i contenitori riciclabili apportano un contributo importante alla protezione dell’ambiente.

BIODEGRADABILITÀ

I detergenti attuali hanno un buon indice di biodegradabilità che esprime la capaci-

IL PROBLEMA

DELL’INQUINAMENTO

DA MICROPLASTICHE

È UN TEMA EMERGENTE

E URGENTE, AL CENTRO

DEL DELICATO TEMA

DELLA SCELTA

DEGLI IMBALLAGGI

tà di un composto chimico di decomporsi per mezzo di batteri ossia il tempo che la natura impiega a smaltire i nostri rifiuti. La biodegradabilità riguarda i tensioattivi contenuti nel detergente ed è regolamentata da appositi regolamenti comunitari.

La biodegradabilità può essere:

• di tipo primario, quando si ha una modifica strutturale di un tensioattivo da parte di microrganismi che ne provocano la perdita delle proprietà tensioattive a causa della degradazione della sostanza madre.

• aerobica completa, quando un tensioattivo viene eliminato completamente dai microrganismi in presenza di ossigeno che ne provocano la scomposizione in biossido di carbonio, acqua e sali minerali (mineralizzazione).

La biodegradabilità primaria è misurata dalla determinazione del livello residuo di tensioattivi originale in soluzioni biodegradate e si considera soddisfacente a un livello minimo dell’80%, misurato secondo la metodologia accettata dal regolamento vigente.

La biodegradabilità del tensioattivo si considera soddisfacente se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) è almeno del 60% entro un termine di 28 giorni. Tra i detergenti al momento in commercio sono da considerarsi di buon livello quelli che hanno una biodegradabilità primaria di oltre il 90%.

I DETERGENTI IN FUNZIONE DEL LORO IMPIEGO

Detergenti fortemente alcalini: sono i formulati a base di soda e/o potassa caustica da utilizzarsi per la rimozione dello sporco grasso, in particolare di quello alimentare; sono impiegati principalmente per la pulizia di pavimenti, superfici e attrezzature in acciaio.

Detergenti manutentori : rientrano in questa classe tutti i detergenti utilizzati per le operazioni di pulizia quotidiana e sono generalmente caratterizzati dal fatto di non essere particolarmente aggressivi nei confronti delle varie superfici; ad esempio i prodotti pronti all’uso per la pulizia e la spolveratura degli ingombri e degli arredi. Deceranti: sono generalmente prodotti ba-

I FATTORI DELLA DETERGENZA

L’attività dei detergenti è condizionata da 4 fattori che costituiscono il cosiddetto cerchio fattoriale: azione meccanica ed abrasiva, azione chimica, tempo di azione e temperatura. In mancanza di uno dei quattro fattori, gli altri andranno rinforzati. Questi quattro fattori sono influenzati di volta in volta dal tipo di substrato, dal tipo di sporco e dalla durezza dell’acqua. I detergenti possono agire, diminuendo la tensione superficiale, ammorbidendo lo sporco o sciogliendolo (solvatazione), aumentando la penetrazione negli interstizi tra superfici e sporco, emulsionando olii e grassi, disperdendo e inglobando lo sporco (solubilizzazione), limitandone il ritorno, facilitando l’azione del disinfettante successivo. Il meccanismo d’azione quindi è di tipo chimico-fisico.

sici (pH 8-14) specifici per l’asportazione della cera metallica. Esistono detergenti deceranti specifici per effettuare il lavaggio di fondo su superfici in Linoleum (generalmente a pH neutro per evitare il cambiamento di colore di questo rivestimento).

Detergenti combinati con cere: Sono anche denominati “lavaincera”. Sono formati da tensioattivi, da cere (e/o emulsioni) e da altri ingredienti che hanno il compito di combinare l’azione pulente con quella protettiva, conferendo un buon effetto estetico. Esistono due tipi di lavaincera: lavaincera rilucidabili a base di cere lucidabili e lavaincera autolucidanti a base di emulsione metallizzata.

Detergenti neutri: sono caratterizzati dalla scarsa aggressività chimica sulle molecole dello sporco pur consentendo un ottimo livello di detersione senza lasciare residui. Generalmente per consentire un’azione sinergica si utilizzano in combinazione a sanitizzanti come per esempio sali di ammonio quaternari. Sono indicati per la pulizia

di tutte le superfici dure, come pavimenti, piastrelle, lavandini, ecc.

Detergenti a base alcolica: caratterizzati dalla presenza di tensioattivi anionici, tensioattivi non ionici e alcoli. Sono utilizzati per esempio con sistema “trigger” con vaporizzatore per la rimozione delle impronte, per la pulizia di vetri e tutte le superfici lucidabili. Sono prodotti volatili per la presenza di alcoli che asciugano rapidamente e non lasciano aloni.

Detergenti sgrassanti: caratterizzati da un pH alcalino che contrastano con la natura chimica acida delle sostanze grasse. Sono utilizzati per esempio con sistema “trigger”, con vaporizzatore per sgrassare tutte le superfici dei sanitari, ceramiche, rubinetterie, superfici in acciaio inox, tavoli. Alcuni con particolari caratteristiche chimico fisiche sono utilizzati anche come sgrassatori per l’utilizzo in piani HACCP (Hazard Analysis Control Critical Points). Anche per i detergenti sgrassanti è frequente l’associazione con principi attivi ad azione bat-

tericida. Sono prodotti che non intaccano i metalli per cui vengono utilizzati anche su leghe leggere come l’alluminio. Detergenti acidi disincrostanti : caratterizzati da un pH acido. Reagiscono con carbonati e ossidi di calcio, magnesio e ferro, presenti per esempio nello sporco di incrostazioni calcaree nelle toilette, sulle macchie di ruggine, sui residui di cemento, sulle macchie che si formano sul gres e cotto, su sporchi inorganici in genere, con cui formano i rispettivi sali che sono facilmente solubili in acqua e quindi facilmente risciacquabili.

Esistono formulati preparati con diversi tipi di acidi. Tra gli acidi più utilizzati in campo ospedaliero troviamo: l’acido citrico e l’acido solfammico (acidi poco aggressivi) e l’acido fosforico. Esistono formulati per esempio a base di acido fosforico arricchiti con specifici agenti tamponanti (inibitori di corrosione e di volatilità) che rendono meno pericolosa l’azione dell’acido sulle superfici e rispetto agli operatori. In commercio vi sono formulazioni di disincrostanti acidi, utilizzati in particolare per sanitari, piastrelle e ceramiche contenenti tensioattivi ionici che possono tenere in sospensione le particelle di sporco disciolte e facilitarne l’asportazione con il successivo risciacquo.

Detergenti disinfettanti: hanno nella loro composizione oltre agli ingredienti dei detergenti anche principi attivi disinfettanti come per esempio cloro attivo da ipoclorito di sodio. Il detergente con il principio attivo disinfettante consente, da una parte, di migliorare l’efficacia germicida aumentando il potere bagnante delle soluzioni, dall’altra, di combinare in un’unica operazione disinfezione e detersione. Possono essere utilizzati, opportunamente diluiti, in campo ospedaliero (sale operatorie, ambulatori, sale d’aspetto, stanze di degenza, corsie, cucine e laboratori) e anche per la disinfezione di biancheria infetta. Prodotti di impiego a secco con monospazzola: si tratta di detergenti che di solito vengono usati con la monospazzola per le operazioni di spray cleaning e spray buffing e per la deceratura a secco.

informazione aziendale lrindustries.it

BIODÉ: IL PROFUMO DELLA NATURA, CON STILE

LR Industries, azienda rinomata per innovazione e qualità, presenta Biodé, una linea di fragranze biodegradabili che unisce eccellenza olfattiva e sostenibilità.

Biodé abbraccia tutte le famiglie olfattive, dalle fresche note agrumate alle intense sfumature floreali e muschiate. Ogni fragranza è formulata con ingredienti naturali accuratamente selezionati, tra cui estratti di fiori, piante e oli essenziali puri, per offrire un’esperienza sensoriale raffinata e rispettosa dell’ambiente.

Questa linea esclusiva non è solo un piacere per i sensi, ma anche una scelta responsabile. La sua biodegradabilità garantisce un impatto ambien-

tale ridotto, senza compromettere la qualità o la persistenza del profumo. Perfetta per chi desidera unire eleganza e consapevolezza ecologica, Biodé rappresenta un nuovo standard nel mondo delle fragranze.

LR Industries non si limita alla sostenibilità, ma assicura anche prestazioni eccellenti. Ogni fragranza viene sottoposta a rigorosi test per garantirne efficacia e lunga durata, offrendo un prodotto che unisce lusso e rispetto per la natura.

Scegliere Biodé significa immergersi in un viaggio olfattivo unico, dove innovazione e responsabilità si incontrano per creare un’esperienza senza pari.

FRAGRANCES

Produttori di Fragranze e Aromi, dal 1998.

Con le sue creazioni, L.R. trasforma istanti in emozioni senza tempo, che sfiorano l’anima e accendono i sensi.

Ogni fragranza è pensata per lasciare un’impronta, un ricordo che ti accompagna ovunque. Il profumo diventa un’esperienza senza fine, che si rinnova ogni giorno.

L.R. FLAVOURS & FRAGRANCES INDUSTRIES S.p.A. info@lrindustries.it | lrindustries.it

IL DESIGN AL DELLASERVIZIO CITTÀ

LOREDANA VITULANO

Sette architetti italiani, su invito di IoArch ed Essity con il brand Tork, ripensano i bagni pubblici con soluzioni innovative, sostenibili e integrate nel contesto urbano

Spesso trascurati nella pianificazione urbana, i servizi igienici pubblici rappresentano un elemento essenziale per il comfort e la vivibilità delle città. Il progetto Perfect Toilets, promosso dal magazine IoArch in collaborazione con Tork (brand della multinazionale Essity), ridefinisce questo concetto attraverso l’architettura e l’innovazione. Sette architetti italiani hanno progettato soluzioni su misura per sei città simbolo del turismo italiano - Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli e Palermo - con un obiettivo comune: creare spazi inclusivi, sosteni-

bili e perfettamente integrati nel contesto urbano. Un’iniziativa che dimostra come anche i bagni pubblici possano trasformarsi in luoghi di qualità, accessibili e attenti all’ambiente, elevando il livello del servizio pubblico e migliorando l’esperienza urbana per cittadini e turisti. Di seguito, presentiamo i sette progetti che reinterpretano il concetto di bagno pubblico, coniugando funzionalità, estetica e innovazione.

Tutti i concept progettuali sono disponibili sul sito ufficiale del progetto: www.perfectoilets.it.

DAL TEVERE AL TEVERE SERGIO BIANCHI | ROMA

I bagni pubblici progettati da Sergio Bianchi (Bianchi Architettura) si inseriscono armoniosamente nel contesto urbano di Roma, posizionandosi strategicamente alla sommità degli scaloni di accesso alle banchine del Tevere. Pensati per supportare l’uso sempre più diffuso delle rive del fiume per attività sportive e ricreative, questi servizi igienici non sono solo funzionali ma anche spazi multifunzionali e tecnologicamente avanzati. Oltre alle toilette, le strutture includono stazioni per il cambio dei bambini, punti di rifornimento d’acqua, piccoli chioschi per cibo e prodotti per l’igiene personale e persino pulsanti per chiamate di emergenza.

L’uso di un innovativo rivestimento in nanopolimeri LCD consente di trasformarli in gallerie espositive e fari multifunzionali, offrendo una combinazione unica di servizio pubblico e valore culturale.

L’accessibilità è garantita dal design for all, con l’integrazione di servo-scale per superare le barriere architettoniche. La struttura, composta da uno scheletro metallico in acciaio inossidabile e vetro digitale con pellicola intelligente (smart film), assicura trasparenza quando la toilette è libera e opacità totale quando occupata. Questo stesso rivestimento può inoltre trasformarsi in una superficie espositiva per opere d’arte digitale, rendendo i bagni pubblici non solo utili ma anche parte integrante del tessuto culturale della città.

CITY HUB

ANDREA D’ANTRASSI | ROMA

Ispirato alla funzione sociale dei bagni pubblici nell’antica Roma, City Hub ridefinisce il concetto di servizi igienici urbani trasformandoli in veri e propri punti di aggregazione. Progettato da Andrea D’Antrassi (MAD), questo spazio va oltre la semplice funzionalità, restituendo dignità e valore ai bagni pubblici grazie a un design curato e multifunzionale.

All’ingresso, un front desk accoglie gli utenti e introduce due ambienti distinti: un bagno accessibile anche a persone con ridotta capacità motoria e uno spogliatoio, entrambi a pagamento. Questo modello gestionale garantisce la sostenibilità economica e la cura costante degli spazi. Inoltre, l’integrazione di attività commerciali all’interno della struttura consente una sorveglianza costante, assicurando sicurezza e ordine.

Dal punto di vista architettonico, City Hub utilizza superfici riflettenti che amplificano la luminosità e catturano i panorami urbani, rendendo la struttura parte integrante della città. Il design modulare permette di combinare più unità, adattandosi a diversi contesti urbani. La copertura, che richiama le chiome degli alberi romani, crea un’area di sosta accogliente, invitando i passanti a fermarsi e socializzare. City Hub non è solo un bagno pubblico, ma un vero spazio urbano in cui servizi, estetica e socialità si incontrano.

NOT ONLY

ALFONSO FEMIA | MILANO

Il progetto Not Only, ideato da Alfonso Femia e dal suo studio, ridefinisce il concetto di bagno pubblico trasformandolo in un dispositivo urbano multifunzionale.

La sua struttura flessibile e adattabile, caratterizzata da una geometria biomorfa, permette di configurarlo come elemento singolo o in combinazioni più complesse. La copertura a quadrifoglio suddivide lo spazio in diverse funzioni: oltre al nucleo bagno, integra punti informativi, aree di sosta, zone di ristoro e servizi tecnologici come distributori di energia e stazioni di ricarica per dispositivi elettronici. Sicurezza e comfort sono al centro del progetto. L’illuminazione intelligente e i sistemi di videosorveglianza migliorano la fruibilità delle aree circostanti, rendendole più accoglienti e vivibili. Il nucleo centrale, realizzato con materiali impermeabili, igienizzanti e antivandalo, include una luce UV-C per la sanificazione. Un’intercapedine d’aria tra il rivestimento esterno e la struttura favorisce la ventilazione naturale e la regolazione termica.

L’acqua piovana raccolta dalla copertura viene riutilizzata per gli scarichi, la pulizia e l’irrigazione, ottimizzando l’uso delle risorse idriche. Inoltre, i pannelli fotovoltaici integrati garantiscono l’autonomia energetica. Not Only diventa così un piccolo landmark urbano, sostenibile e funzionale, perfettamente integrato nel contesto milanese.

FLOATING TOILETS

ALBERTO CECCHETTO | VENEZIA

Le Floating Toilets di Alberto Cecchetto (Cecchetto & Associati) reinterpretano il bagno pubblico in chiave innovativa e sostenibile, adattandolo alla specificità di Venezia. Queste strutture galleggianti, posizionate nei pressi degli imbarcaderi ACTV, rappresentano un servizio essenziale per una città che, con meno di 50.000 residenti, accoglie oltre 14 milioni di turisti all’anno, con picchi giornalieri fino a 80.000 presenze. Collocate nei punti in cui la mobilità pedonale e quella acquatica si incontrano, le Floating Toilets risultano facilmente accessibili e perfettamente integrate nel tessuto urbano. Oltre alla loro funzione primaria, queste architetture leggere e poco invasive offrono vantaggi significativi rispetto ai servizi igienici tradizionali. La loro progettazione garantisce una ventilazione naturale efficace grazie a lucernari in copertura, riducendo la necessità di sistemi di aerazione artificiale. L’utilizzo dell’acqua del canale, convogliata in serbatoi dedicati per alimentare gli scarichi, contribuisce alla sostenibilità ambientale, limitando il consumo di acqua potabile. Le pareti spesse e il rivestimento interno in HPL a doppio spessore assicurano un buon isolamento acustico, migliorando il comfort degli utenti. Infine, le superfici retroilluminate trasformano le Floating Toilets in strumenti di comunicazione urbana, offrendo spazi dedicati alla promozione di eventi, mostre e iniziative cittadine.

TRALUCE

FABRIZIO ROSSI PRODI | FIRENZE

Traluce, progettato da Fabrizio Rossi Prodi (RossiProdi Associati), è un bagno pubblico che combina trasparenza, luce naturale e integrazione con la natura, reinterpretando il concetto di padiglione di delizia in chiave contemporanea. Il progetto enfatizza la visibilità degli spazi per rassicurare gli utenti sulla pulizia e la qualità del servizio, pur garantendo privacy grazie all’uso strategico di vetri bianchi nelle aree più intime. All’ingresso, una loggia schermata da vetrocamera con maglia metallica color oro brunito introduce all’antibagno, caratterizzato da un lungo lavello sospeso affacciato su un giardino perimetrale. Questo spazio verde non solo filtra la luce naturale, creando un’atmosfera rilassante, ma svolge anche una funzione ecologica attraverso un sistema di fitodepurazione, che pretratta l’acqua e favorisce la crescita della vegetazione.

Le pareti di fondo, il soffitto e il pavimento sono realizzati in resina blu lapislazzulo, una scelta estetica che richiama l’arte fiorentina e garantisce igiene grazie alla superficie liscia e priva di fughe. Pensato per piccoli spazi pubblici di Firenze, come il Giardino Martin Lutero o Piazza dei Giudici, Traluce è concepito anche come installazione temporanea in contesti museali, arricchendo l’esperienza urbana con un’architettura funzionale e suggestiva.

BAGNI PUBBLICI

NELLA CITTÀ DEL FUTURO

FRANCESCO FELICE BUONFANTINO | NAPOLI

Il progetto di Francesco

Felice

Buonfantino (Gnosis Progetti) per il Parco del Virgiliano a Bagnoli trasforma il bagno pubblico in un’architettura simbolica, unendo funzionalità e memoria storica. Concepite come un grande orologio solare, le strutture sono orientate in base all’altezza del sole alla latitudine di Napoli, fissando nella materia il trascorrere del tempo. Questa scelta progettuale eleva il servizio igienico a elemento urbano iconico, integrandolo nel paesaggio naturale e culturale della città.

Realizzata con una struttura in acciaio rivestita da lamiera specchiante, l’installazione si fonde con l’ambiente circostante, riflettendo il cielo e il verde del parco. Al suo interno, il sistema igienico è completamente off-grid, adottando la tecnologia sviluppata dal Samsung Advanced Institute of Technology per la Bill & Melinda Gates Foundation. I rifiuti solidi vengono trattati termicamente, ridotti in cenere, mentre quelli liquidi subiscono un processo di purificazione biologica. L’autosufficienza è garantita dal recupero dell’acqua piovana per il lavamani e da pannelli fotovoltaici che alimentano l’illuminazione LED e il sistema di trattamento. Questo innovativo bagno pubblico coniuga sostenibilità, tecnologia e design, offrendo un modello per le città del futuro.

LIBERTOILETTES

CLAUDIO LUCCHESI | PALERMO

Il progetto LiberToilettes, ideato da Claudio Lucchesi e dallo studio UFOUrban Future Organization, reinterpreta in chiave contemporanea il concetto degli alberghi diurni diffusi nei primi del Novecento, ispirandosi in particolare al progetto mai realizzato di Ernesto Basile per Piazza Politeama. Collocato nella centrale ma appartata Piazza Sant’Oliva, LiberToilettes si integra armoniosamente nel contesto urbano, restituendo dignità e funzionalità ai bagni pubblici. Il design prevede una struttura traforata da motivi Liberty, che avvolge tre volumi ellittici dedicati ai servizi igienici, lasciando intatti gli alberi esistenti, che diventano parte integrante dello spazio. L’illuminazione è curata attraverso faretti a incasso e strisce LED, creando un ambiente sicuro e accogliente anche nelle ore serali.

Dal punto di vista tecnologico e ambientale, il progetto è completamente autosufficiente. I pannelli fotovoltaici installati sulla copertura garantiscono il fabbisogno energetico, mentre il sistema di recupero dell’acqua piovana permette di alimentare gli scarichi e i lavamani. Inoltre, l’impianto igienico è autonomo dal sistema fognario tradizionale, grazie all’impiego di fosse ecologiche a dispersione. LiberToilettes si afferma così come un modello innovativo, sostenibile e perfettamente integrato nella città di Palermo.

Public Toilets per un’igiene inclusiva

Tork sostiene l’importanza dell’igiene come bene primario per la salvaguardia della salute, promuove la realizzazione in Italia di Public Toilets sicure, pulite, inclusive e dotate di tutto quanto

necessario per assicurare una sosta piacevole alle persone. Con l’obiettivo di contribuire a migliorare l’ambiente in cui viviamo e rendere più accoglienti le nostre città per turisti e residenti.

Con Tork, l’igiene nei bagni pubblici diventa inclusiva migliora l’esperienza di tutti e rafforza il tuo business

imprenditività formazione

OFFRIRE PACCHETTI E SCONTI FUNZIONA DAVVERO?

Disporre di offerte a pacchetto e applicare sconti

sono strategie efficaci per attirare e fidelizzare i clienti, ma vanno gestite con le dovute accortezze

NICCOLÒ LUONGO marketing specialist

PUNTI CHIAVE DA SEGUIRE PER CREARE E GESTIRE LE OFFERTE

1

VALORE PERCEPITO

Gli sconti e i pacchetti devono creare qualità percepita, apparendo al cliente come un valore aggiunto, non come una semplice riduzione di prezzo.

2

VANTAGGI DELL’OFFERTA

Comunicare in modo chiaro e trasparente i vantaggi delle offerte, evidenziando il risparmio e i benefici per il cliente.

3

CONTROLLO EFFICACIA

Analizzare i risultati e monitorare l'efficacia delle promozioni permette di ottimizzare le strategie e massimizzare il ritorno sull'investimento.

imprenditività formazione

Gli sconti e i pacchetti agiscono come un potente magnete, catturando l’attenzione di potenziali clienti che cercano soluzioni di pulizia vantaggiose. In un mercato saturo, un’offerta ben strutturata può fare la differenza tra essere scelti o ignorati. Offerte ben strutturate portano alla fidelizzazione blindata e ad ottenere clienti ambasciatori: premiare la fedeltà dei clienti abituali con sconti esclusivi non solo rafforza il legame, ma li trasforma in veri e propri ambasciatori del tuo marchio. Un cliente soddisfatto è la migliore pubblicità.

I pacchetti aiutano la massimizzazione del volume di lavoro e un flusso di cassa costante: essi, infatti, incentivano i clienti a prenotare più servizi in una volta sola, garantendo un flusso di lavoro costante e prevedibile. Questo non solo aumenta il volume di affari, ma ottimizza anche la pianificazione e l’efficienza. Un’idea potrebbe essere un pacchetto trimestrale che offra pulizia approfondita a un prezzo vantaggioso. In un mercato competitivo, differenziarsi è fondamentale. Offrire sconti e pacchetti creativi e mirati permette di emergere dalla massa, posizionandosi come la scelta ideale per i clienti che cercano valore e qualità. È possibile creare pacchetti specifici per tipologia di cliente, come pacchetti per famiglie con animali domestici, oppure pacchetti per anziani. Di grande utilità le promozioni stagionali, un’arma potente per contrastare i periodi di bassa attività. Sfruttando le festività e le ricorrenze, puoi stimolare la domanda e generare un flusso di entrate costante durante tutto l’anno.

USARE MALE UNO SCONTO

Una delle conseguenze più temibili è l’erosione dei margini di profitto: offrire sconti eccessivi o non calcolati può compromettere seriamente la redditività dell’impresa. È fondamentale analizzare attentamente i costi e stabilire sconti sostenibili, evitando di svendere i propri servizi. Un classico esempio è rappresentato dalle offerte “irresistibili” che attirano molti clienti, ma che non coprono i costi operativi, portando inevitabilmente a perdite. L’abuso di sconti può inoltre generare

un’immagine di bassa qualità, inducendo i clienti a dubitare del valore reale dei servizi offerti. È essenziale trovare un equilibrio tra offerte vantaggiose e mantenimento di standard elevati. Sconti continui possono far pensare che il servizio sia sempre “in saldo”, togliendo professionalità al proprio lavoro. Prima di lanciare qualsiasi offerta, è fondamentale valutare attentamente i costi, i benefici e i potenziali rischi. Un utilizzo spregiudicato degli sconti tende inoltre ad attrarre una clientela opportunista: i cosiddetti “cacciatori di sconti” sono clienti focalizzati esclusivamente sul prezzo, senza alcun interesse per la fedeltà o la qualità. Questo tipo di clientela può generare un volume di lavoro instabile e poco redditizio. Infatti, essi solitamente prenotano solo durante le promozioni, per poi sparire fino alla prossima offerta. La gestione di molteplici pacchetti, sconti e promozioni richiede un’organizzazione impeccabile. Errori di calcolo, comunicazioni errate o difficoltà nella pianificazione possono causare problemi e insoddisfazione nei clienti. Esempi di cattiva gestione sono le offerte che si sovrappongono tra loro, oppure il trascurare di informare il personale in merito a tutte le promozioni attive. L’uso eccessivo di sconti può quindi danneggiare l’immagine del marchio, associandolo a servizi economici e di bassa qualità.

UN APPROCCIO PIÙ UMANO

Immaginiamo di invitare un amico a cena. Prima di decidere cosa cucinare, ci si chiede cosa gli piace, se ha allergie o preferenze particolari. Con i propri clienti bisogna seguire un ragionamento simile: conoscere il proprio pubblico è il primo passo fondamentale. Dobbiamo capire chi sono, cosa cercano e quanto sono disposti a spendere. Non tutti hanno le stesse esigenze: c’è chi ha bisogno di una pulizia profonda settimanale, chi si accontenta di una pulizia mensile e chi ha bisogno di un intervento straordinario dopo una festa. Una volta delineato un quadro chiaro del cliente ideale, si può iniziare a pensare a pacchetti personalizzati. Evitare le offerte standardizzate, meglio creare pacchetti

che rispondano a esigenze specifiche. Ad esempio, può essere una buona idea offrire un “Pacchetto Famiglia” con sconti sui servizi di pulizia settimanale, oppure un “Pacchetto Ufficio” con servizi di pulizia giornaliera e sanificazione. L’importante è che i clienti percepiscano che l’offerta è pensata proprio per loro.

E gli sconti? Qui bisogna usare la testa. Certo, uno sconto allettante può attirare nuovi clienti, ma se si esagera si rischia di svalutare il proprio lavoro e di attirare, come detto prima, solo “cacciatori di sconti”. La strategia giusta consiste nell’offrire sconti intelligenti, che siano sostenibili per la propria attività e che premino la fedeltà dei clienti. Un esempio può essere offrire uno sconto del 10% ai clienti che prenotano un pacchetto trimestrale, oppure un servizio extra gratuito dopo un certo numero di prenotazioni. Non bisogna dimenticare di far sapere a tutti delle proprie offerte, utilizzando i social media, il proprio sito web, il passaparola... Insomma, sfruttando tutti i canali a disposizione per promuoversi. Anche raccontando storie di successo, mostrando ai clienti come le proprie offerte possono semplificare la loro vita e fargli risparmiare tempo e denaro. I pacchetti e gli sconti non sono solo un modo per aumentare le vendite, ma anche un’opportunità per costruire relazioni solide con i propri clienti. Farli sentire apprezzati e compresi servirà a renderli i propri migliori ambasciatori.

CONSIGLI EXTRA

La trasparenza è importante: per questo bisogna comunicare chiaramente i termini e le condizioni dei propri sconti e pacchetti. Per misurare i risultati, oltre a monitorare l’efficacia delle proprie offerte per capire cosa funziona meglio, è fondamentale ascoltare i propri clienti, raccogliendo feedback per migliorare servizi e offerte. Offrire pacchetti e sconti può quindi essere una strategia vincente per le imprese di pulizia, a patto che sia pianificata e gestita con attenzione, imparando a conoscere il proprio pubblico, creando offerte personalizzate e promuovendole in modo efficace.

/ 2025

HAI IL SOCIAL MEDIA MANAGER?

Con l’aumento della presenza digitale, i social media sono diventati uno strumento essenziale per tutte le aziende, anche nel settore del cleaning professionale

Negli ultimi anni la comunicazione aziendale è cambiata radicalmente in tutti i settori. Fare comunicazione digitale non significa solo pubblicare contenuti, ma anche saper costruire una relazione autentica con i propri clienti, aumentando la fiducia nel marchio e, naturalmente, incrementando le vendite.

Molti operatori del settore si chiedono se i social media siano davvero necessari per aziende che lavorano con prodotti tecnici specializzati. La risposta è: decisamente sì. I social media non sono solo una moda, ma un potente strumento di business. Consentono di raggiungere due principali tipi di pubblico: da un lato i professionisti che cercano soluzioni tecniche affidabili; dall’altro i consumatori finali. Questo duplice pubblico rende i social particolarmente efficaci. Una pagina aziendale ben gestita può trasformarsi in un hub di contenuti educativi, ispirando fiducia e posizionando l’azienda come leader del settore. Inoltre, permette di rimanere al passo con i cambiamenti nelle abitudini dei clienti,

che sempre più spesso utilizzano il web per informarsi e prendere decisioni di acquisto.

RACCONTARE IL MARCHIO

La vera forza dei social sta nella capacità di raccontare storie. Questo significa passare dalla semplice promozione di prodotti alla creazione di contenuti che informano, educano e ispirano. Immaginiamo di pubblicare una serie di post che raccontano come un cliente ha trasformato i propri ambienti dal punto di vista dell’accoglienza e della salubrità rivolgendosi a un’impresa di pulizie affidabile. Mostrare i benefici pratici aiuta il pubblico a immaginare come i servizi offerti potrebbero migliorare la loro vita. Un altro esempio potrebbe essere condividere video che mostrano il “dietro le quinte” delle operazioni di pulizia. Questi contenuti sono in grado di mostrare la competenza del team, rafforzando l’immagine del brand. Uno degli errori più comuni delle aziende sui social è concentrarsi solo sulla vendita diretta. Ma ciò che il pubblico cerca è il valore. I contenuti educativi

- come guide, consigli e approfondimenti - hanno un impatto maggiore rispetto a semplici post promozionali. Per esempio, un articolo o un video che spiegano come pulire una determinata superficie, o un post che confronta diversi tipi di lavapavimenti in base ai consumi, può posizionare l’azienda come un punto di riferimento nel settore. Questo non solo attira nuovi clienti, ma crea fiducia a lungo termine. Anche le risposte alle domande più comuni del pubblico possono diventare ottimi contenuti. “Che tipologia di detergente conviene utilizzare per pulire il parquet?”. “Quali sono le migliori lavasciuga pavimenti per pulire piccole superfici?”. Sono domande che è possibile affrontare nei post, dimostrando competenza e disponibilità.

LE PIATTAFORME GIUSTE

Non tutte le piattaforme social sono uguali e scegliere quelle giuste è fondamentale. Nel settore del cleaning, i canali più efficaci sono spesso Facebook, Instagram e LinkedIn.

Facebook è ideale per raggiungere sia professionisti che consumatori. Permette di pubblicare contenuti educativi, promozionali e di interagire direttamente con i clienti attraverso commenti e messaggi privati. Instagram, con il suo focus su immagini e video, è perfetto per mostrare cantieri di pulizia in corso o terminati. Utilizzare strumenti come le storie e i reel permette di mantenere alta l’attenzione del pubblico. LinkedIn è il luogo ideale per contenuti tecnici e professionali. Qui è possibile condividere approfondimenti su normative, certificazioni o partecipazioni a fiere di settore, rafforzando la credibilità tra i professionisti.

Un aspetto spesso trascurato è l’interazione con il pubblico. Rispondere ai commenti, ringraziare per i feedback e risolvere eventuali problemi in modo rapido e professionale è essenziale per costruire una relazione solida con i clienti.

L’interazione non deve limitarsi a risposte standard. Per esempio, è possibile chiedere ai follower cosa trovano più interessante o che tipo di contenuti vorrebbero vedere. Questo non solo aumenta il coinvolgimento, ma fornisce anche informazioni preziose per migliorare la strategia.

LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE

I social media offrono strumenti pubblicitari incredibilmente potenti che permettono di raggiungere il pubblico giusto con messaggi mirati. Anche con budget limitati, le campagne social possono portare risultati significativi, purché siano pianificate con cura. È importante monitorare costantemente le performance, ottimizzando gli annunci in base ai dati raccolti.

Un aspetto spesso sottovalutato è la capacità dei social di umanizzare il brand. Mostrare le persone dietro l’azienda, condivi-

UNA PAGINA AZIENDALE BEN GESTITA PUÒ TRASFORMARSI

IN UN HUB DI CONTENUTI

EDUCATIVI, ISPIRANDO

FIDUCIA E POSIZIONANDO

L’AZIENDA COME LEADER DEL

SETTORE. INOLTRE, PERMETTE

DI RIMANERE AL PASSO

CON I CAMBIAMENTI NELLE

ABITUDINI DEI CLIENTI

dere storie di successo e parlare dei valori - come l’attenzione alla sostenibilità o alla qualità - aiuta a creare una connessione emotiva con il pubblico. Per esempio, raccontare la storia di un dipendente che ha superato una sfida professionale o condividere l’impegno in iniziative di responsabilità sociale. Questi contenuti rafforzano il legame con i clienti, rendendo il marchio più memorabile.

I social non sono quindi solo un’aggiunta al piano di marketing, ma un elemento centrale per il successo del business. Nel settore del cleaning possono fare la differenza tra essere un’azienda che i clienti conoscono di nome e un punto di riferimento a cui si rivolgono con fiducia.

Con la giusta strategia è possibile sfruttare i social per informare, educare e ispirare il pubblico, trasformando ogni interazione in un’opportunità per crescere.

I prestiti tra privati possono essere di due tipi: direttamente ad amici e/o parenti, oppure online attraverso appositi siti web. In questo caso il prestito è chiamato anche social lending o peer-to-peer lending

PRESTITI TRA PRIVATI

Nel caso di un prestito tra amici e/o parenti è sempre opportuno redigere un contratto scritto avente data certa. In caso di controversie, in assenza di un contratto scritto, è molto difficile per il prestatore dimostrare l’esistenza del prestito. La forma scritta permette di tutelarsi anche nei confronti dell’Agenzia delle Entrate che potrebbe avere sospetti di fronte ai movimenti di denaro che transitano sui conti correnti. La scrittura privata, inoltre, può essere presentata in caso di chiarimenti da parte del Fisco. Nella scrittura dovrà anche essere aggiunto: “Contratto di mutuo redatto secondo le norme di cui all’art. 1813 cc e seguenti”, in cui devono essere specificate le eventuali garanzie scelte dalle parti e l’eventuale finalità per la quale è stato concesso il prestito.

FRUTTIFERO O INFRUTTIFERO DI INTERESSI

Il prestito tra privati può essere a titolo gratuito oppure oneroso. Nel primo caso

occorre restituire solo la somma ricevuta, mentre nel secondo caso occorre anche pagare degli interessi. L’importo degli interessi dovuti dipende dal tasso di interesse concordato tra le parti e dalla durata del finanziamento. Le parti sono libere di scegliere il tasso di interesse da applicare; non devono concordare un tasso di interesse troppo elevato per non superare la soglia dell’usura.

TASSAZIONE INTERESSI:

IMPLICAZIONI FISCALI

Qualora il prestito sia fruttifero di interessi, questi ultimi sono considerati come un reddito di capitale, pertanto sono soggetti a tassazione. Per il prestatore, tali importi devono essere dichiarati nella propria dichiarazione dei redditi. Gli interessi sono classificati come “redditi diversi” e, come tali, sono soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). La tassazione riguarda solo la parte di interessi ricevuti e non l’importo del finanziamento erogato.

Se non è stabilito diversamente, col mutuo sono sempre dovuti gli interessi; pertanto, per poter provare che era a titolo gratuito/ infruttifero è necessaria la forma scritta e che venga specificato che il prestito è infruttifero di interessi.

PRESTITI TRA PRIVATI ONLINE

I prestiti tra privati, noti anche come social lending o peer-to-peer lending, sono un tipo di prestito che avviene tra due privati, senza l’intervento delle istituzioni finanziarie tradizionali come le banche. In questo caso, a fare da tramite è un intermediario autorizzato che mette in contatto coloro che vogliono prestare denaro e coloro che hanno bisogno del prestito. Prestatori e richiedenti hanno la possibilità di registrarsi alla piattaforma online scelta, fornendo informazioni personali e finanziarie. Generalmente, è la piattaforma stessa a gestire i fondi e inviare i pagamenti ai prestatori in base agli accordi stabiliti. Il social lending in Italia è sempre più diffuso dal momento

A CURA DI ASSOCAAF

imprenditività

I PUNTI DA INDICARE

Il contratto di prestito deve prevedere:

• l’identità delle parti (prestatore e prestatario)

• somma di denaro prestata

• tasso di interesse applicato, se previsto

• durata

• modalità di restituzione

• data

che offre diversi vantaggi tra cui:

• tassi di interesse più competitivi rispetto alle istituzioni finanziarie tradizionali;

• maggiore accessibilità;

• semplificazione delle procedure;

• maggiore personalizzazione dei dettagli del prestito (importo richiesto, periodo di rimborso, finalità del prestito).

LA DISCIPLINA

DEL SOCIAL LENDING

Nell’ordinamento giuridico italiano non c’è una disciplina specifica del social lending se non per alcuni aspetti fiscali. Il fondamento legale di questa attività è rinvenibile nel contratto di mutuo definito dall’art. 1813 del Codice Civile come “il contratto nel quale una parte consegna all’altra una quantità determinata di denaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie o qualità” con l’aggiunta, ai sensi dell’art. 1815 c.c., degli interessi, se espressamente previsti dal contratto.

ASPETTI FISCALI

Per quanto riguarda l’aspetto fiscale di questa attività, gli interessi percepiti a titolo di remunerazione dai soggetti finanziatori o prestatori, cioè da coloro che al di fuori dell’esercizio di un’attività di impresa offrono il loro denaro in prestito attraverso i portali online di social lending, costituiscono redditi di capitale ai sensi dell’art. 44, comma 1°, lettera a) del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

Nel caso in cui vengano rispettate le seguenti due condizioni:

1) il soggetto finanziatore è una persona fisica al di fuori dell’esercizio d’impresa; 2) il gestore della piattaforma è un intermediario finanziario iscritto all’albo o un istituto di pagamento ai sensi della normativa prevista dagli articoli 106 e 114 del TUB, autorizzato dalla Banca d’Italia si rientra nell’ambito dell’applicazione dell’articolo 44, comma 1, lettera d-bis) del TUIR e pertanto i proventi percepiti dal soggetto finanziatore sono

imprenditività

LE PERSONE FISICHE

RESIDENTI IN ITALIA

CHE DETENGONO

ALL’ESTERO PRODOTTI

FINANZIARI, CONTI

CORRENTI E LIBRETTI DI RISPARMIO, DEVONO

VERSARE UN’IMPOSTA SUL

LORO VALORE: L’IVAFE.

DAL 2020 SONO

SOGGETTI PASSIVI,

OLTRE ALLE PERSONE FISICHE, ANCHE GLI ENTI

NON COMMERCIALI E

LE SOCIETÀ SEMPLICI, RESIDENTI IN ITALIA,

CHE SONO TENUTI

AGLI OBBLIGHI DI DICHIARAZIONE PER GLI INVESTIMENTI E LE ATTIVITÀ PREVISTI

DALL’ARTICOLO 4 DEL DECRETO LEGGE

N. 167/1990 (C.D. MONITORAGGIO FISCALE).

redditi di capitale soggetti all’imposta sostitutiva del 26% applicata con ritenuta a titolo d’imposta dal gestore del portale. Il finanziatore, infatti, si vede bonificare gli importi al netto della tassazione.

Nel caso di:

1) società/gestori di piattaforme online di peer-to-peer lending che operano in qualità di agente di un istituto di pagamento, ma che non rivestono la qualifica di intermediario finanziario iscritto all’albo ai sensi dell’art. 106 del TUB e neanche quello di istituto di pagamento ai sensi dell’art.114 del TUB, autorizzato dalla Banca d’Italia;

2) portale non residente il reddito percepito (sotto forma di interesse) è considerato reddito diverso. Questo significa che il finanziatore italiano è tenuto a presentare la propria dichiarazione dei redditi indicando tale provento nel quadro RL (modello redditi PF) o quadro D (mod. 730). Andando in dettaglio, il rigo da compilare è RL2/D2, indicando:

• in colonna 1 (tipo di reddito), il codice 1: “In caso di interessi e di altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti (depositi e conti correnti diversi da quelli bancari e postali) compresa la differenza tra la somma percepita alla scadenza e quella data a mutuo o in deposito ovvero in conto corrente“;

• in colonna 2, l’importo degli interessi percepiti;

• in colonna 3, l’importo delle ritenute a titolo d’acconto subite; nel caso di piattaforma di P2P lending estera non si dovrà indicare nulla in quanto non ha obblighi di trattenere ritenute.

Il reddito, così indicato, concorre poi alla formazione del reddito imponibile IRPEF. Quindi, la tassazione non sarà proporzionale ma variabile. Infatti, l’IRPEF è un’imposta progressiva per scaglioni di reddito.

PIATTAFORME ESTERE E MONITORAGGIO FISCALE

Quando si effettua attività di peer to peer lending attraverso piattaforme non residenti stiamo effettuando un investimento finanziario estero. Per questo motivo è necessario compilare il quadro RW per

dichiarare le attività estere di natura finanziaria che possono generare redditi di fonte estera imponibili in Italia. La compilazione del quadro ai fini del monitoraggio fiscale richiede l’utilizzo del codice “14” relativo ad “altre attività estere di natura finanziaria“. In quest’ottica è necessaria la compilazione di una riga per ogni intermediario finanziario, contenente la somma delle giacenze medie di tutti i conti presenti presso quell’intermediario. Infatti, detenere somme presso questi intermediari corrisponde all’effetto di aprire un conto corrente estero. Tra le informazioni da indicare vi sono:

• il valore iniziale dell’investimento;

• il valore finale dell’investimento;

• i soggetti titolari dell’investimento.

• il Paese di investimento.

ESENZIONE DALL’IVAFE

In merito alla possibile applicazione dell’IVAFE, deve essere segnalato il chiarimento dato dalla Risoluzione n. 56/E/2020 dell’Agenzia delle Entrate, che conferma che questo investimento rientra nella categoria delle altre attività estere di natura finanziaria.

Secondo l’Amministrazione finanziaria, per conto di pagamento si intende “un conto intrattenuto presso un prestatore di servizi di pagamento da uno o più utenti di servizi di pagamento per l’esecuzione di operazioni di pagamento” (cfr. articolo 1, lettera l, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11).

A differenza del conto corrente bancario, sul quale è invece applicabile l’IVAFE, le somme accreditate su un conto di pagamento possono essere utilizzate esclusivamente per effettuare dei pagamenti e non anche per la gestione del risparmio. Inoltre, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del TUF, gli strumenti di pagamento non costituiscono prodotti finanziari. Pertanto, si ritiene che il conto di pagamento acceso presso l’IP estero non rientri nell’ambito di applicazione dell’IVAFE non configurando detto conto un tipico “conto corrente” bancario (Risoluzione n. 56/E/2020).

INNOVAZIONE E AFFIDABILITÀ NEL SETTORE DELLE BATTERIE

Dal 1954, Accu Italia rappresenta un punto di riferimento nel settore delle batterie, distinguendosi per innovazione, affidabilità e una gamma di prodotti in continua evoluzione. La sua storia inizia con la distribuzione in Italia delle batterie Sonnenschein, grazie all’iniziativa dell’ingegnere Franco Saporetti e del fratello Alberto. Un percorso segnato dalla crescita e dall’ampliamento dell’offerta, che nel 1974 ha portato alla fondazione di Accu Italia S.p.A., un passaggio chiave che ha consolidato la presenza dell’azienda sul mercato e ne ha rafforzato il ruolo di protagonista nel settore.

Sin dalle origini, Accu Italia ha puntato su un approccio professionale, combinando competenza tecnica e strategia commerciale. La creazione di una divisione dedicata alla produzione di pacchi batteria ha rappresentato una svolta, rendendo l’azienda una delle prime in Italia a sviluppare soluzioni su misura per le più diverse esigenze applicative. A supporto di questa attività, è stata istituita una sezione tecnica avanzata, in grado di assistere i clienti in tutte le fasi, dalla progettazione alla verifica delle prestazioni, attraverso l’uso di strumenti elettronici all’avanguardia. L’affidabilità e l’eccellenza tecnica hanno permesso ad Accu Italia di collaborare con i principali produttori di batterie a livello internazionale e di fornire soluzioni energetiche ad aziende di primo piano in diversi settori. Oggi, l’azienda guarda al futuro con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di prodotti, adottando tecnologie sempre più avanzate e sostenibili.

MISSION E VISION

La mission di Accu Italia è fornire soluzioni energetiche di alta qualità, rispondendo alle esigenze di un mercato in costante evoluzione. Grazie a un’esperienza pluridecennale e a un forte orientamento all’eccellenza, l’azienda affianca i propri clienti in ogni fase, dalla

scelta del prodotto all’assistenza post-vendita, garantendo sempre le migliori performance.

La vision punta all’innovazione e alla sostenibilità. Accu Italia si propone di stabilire nuovi standard nel settore, rendendo l’energia più affidabile e accessibile, con un impegno costante verso soluzioni all’avanguardia.

UN’OFFERTA COMPLETA

Nel settore del cleaning, la scelta della batteria giusta è essenziale per garantire l’efficienza operativa e la durata delle attrezzature. Accu Italia propone un assortimento di batterie e caricabatterie progettati per applicazioni cicliche e di trazione leggera, ideali per usi intensivi. Tra le soluzioni più avanzate si distinguono:

Haze HZY EV al Pb/Full Gel: batterie ad alta capacità ciclica, perfette per macchine che richiedono un elevato numero di cicli di carica e scarica.

Energy Safe Cyclic: progettate per offrire fino al 25% di autonomia in più rispetto ai principali concorrenti, ottimizzando le prestazioni delle apparecchiature.

Energy Safe Wet al Pb/Acido convenzionale: una soluzione versatile e affidabile per una vasta gamma di applicazioni.

Grazie alla combinazione di tecnologie avanzate e un servizio di supporto specializzato, Accu Italia si conferma un partner di fiducia per le aziende del settore, offrendo soluzioni energetiche efficienti e su misura per ogni esigenza.

L’igiene delle mani e dell’aria indoor arriva in Senato

Si è tenuta a Roma, presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, la conferenza stampa: “L’igiene delle mani e dell’aria indoor nelle strutture sanitarie: il ruolo dei sistemi di asciugatura e della gestione della qualità dell’aria indoor per la prevenzione della salute del cittadino e degli operatori”, organizzata in collaborazione da Assocarta e Afidamp. «L’igiene delle mani è imprescindibile per salvaguardare la salute delle persone. Ovviamente lo è ancora di più all’interno delle strutture ospedaliere - ha dichiarato, nell’introdurre la conferenza stampa, Francesco Pasquini, Presidente del Gruppo di settore carte per usi igienico-sanitari di Assocarta e neoeletto Presidente di Afidamp - per questo essere qui a parlare di igiene e asciugatura delle mani, ha una grande rilevanza. È la testimonianza della volontà delle associazioni, che ho l’onore di rap-

presentare, di lavorare in maniera congiunta per la divulgazione di informazioni corrette per la tutela dell’igiene e della salute delle persone e per la diffusione di buone pratiche proprio a partire dalle strutture sanitarie. Con la una produzione di circa 1,6 milioni di tonnellate annue, il nostro Paese è il primo produttore europeo (area CEPI) di carte per uso igienico e sanitario con una quota di oltre il 20% della produzione complessiva. Numeri importanti che vanno aggiunti a quelli delle imprese del comparto carta nel settore del cleaning professionale, che vedono il fatturato in crescita dell’8% sul mercato interno e del 23% su quello estero con una quota del 52%». Gaetano Settimo, Primo Ricercatore, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor dell’Istituto Superiore di Sanità, nel corso del dibattito, ha illustrato l’importanza della qualità dell’a-

ria indoor nelle strutture sanitarie e nei luo ghi di lavoro che riveste un ruolo centrale per la salute dei pazienti e degli operatori: «Una buona qualità dell’aria indoor - ha affermato Settimo - È parte fondamentale dell’erogazione dei servizi sanitari e deve avere la massima priorità sia in termini di programmazione, sia di formazione che di finanziamenti. La qualità dell’aria indoor è stato il passato, è il presente e sarà il futuro della progettazione e gestione quotidiana delle strutture sanitarie. Possediamo già le conoscenze necessarie e molti strumenti per fare la differenza. Possiamo proteggere e migliorare la salute del personale, pazien ti e visitatori, riducendo al contempo i tem pi di attesa, risparmiando denaro e puntan do alla decarbonizzazione del SSN».

A seguire l’intervento di Mark Wilcox, MD, OBE, Head of Research & Develop ment in Microbiology at Leeds Teaching Hospitals, Professor of Medical Micro biology, University of Leeds, and National Clinical Director in Infection Prevention & Control (NHS England): «Lavarsi le mani è fondamentale per una vita sana - ha di chiarato - Tuttavia è altrettanto fondamen tale che il lavaggio delle mani non venga compromesso da scelte sbagliate in fase di asciugatura (quando si tratta di asciugarle).

A differenza degli asciugamani di carta, gli asciugamani elettrici possono letteral mente schizzare goccioline potenzialmente contaminate sulle persone presenti in un bagno e nell’ambiente circostante».

La conferenza ha visto le conclusioni istituzionali del Sen. Ignazio Zullo, membro della 10° Commissione permanente del Senato, che ha sottolineato l’importanza di promuovere la cultura dell’igiene delle mani e della prevenzione nell’ambito delle amministrazioni e delle istituzioni, a favore della salute e della qualità della vita di tutti i cittadini.

A CURA DELLA REDAZIONE

Percorri con noi la strada verso l’eccellenza!

Il valore dell’igiene

AFIDAMP è l’associazione dei fabbricanti e distributori di prodotti e tecnologie per la pulizia professionale. Appartenere al mondo AFIDAMP significa fare parte di una squadra di imprenditori che opera compatta per affrontare un mercato in continua evoluzione, condividendo ogni giorno ideali e valori. AFIDAMP tutela i propri associati rappresentandone gli interessi in tutti i luoghi idonei e promuovendo la conoscenza e diffusione delle strumentazioni, delle tecniche e delle metodologie per dare adeguata e professionale soluzione ai problemi di igiene degli ambienti.

4cleanpro.com

TECNOLOGIA AVANZATA PER LA PULIZIA

Da oltre un decennio, 4CleanPro opera con successo nel settore della pulizia industriale professionale, avvalendosi dell’esperienza ventennale del suo team. La costante ricerca di innovazioni e l’adattamento a un mercato in continua evoluzione rappresentano i principi fondamentali dell’azienda. Per questo motivo, investe tempo ed energie nello sviluppo di nuovi prodotti e nell’aggiornamento tecnologico delle proprie macchine, ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale. Nel corso degli anni, 4CleanPro ha progettato e realizzato macchinari sempre più leggeri, agili ed efficienti, capaci di garantire elevate prestazioni con consumi ridotti. Tra le soluzioni sviluppate, vi sono apparecchi specificamente progettati per la pulizia di ambienti complessi, come quelli del settore della ristorazione, dove è essenziale combinare potenza e maneggevolezza. Il primo modello realizzato è stato Mira 40, una macchina compatta con una larghezza di lavoro di 410 mm e un timone snodato, ideale per operare in spazi ristretti e ricchi di ostacoli. A questa è seguita Mira Ergo , caratterizzata da un baricentro ribassato e un’impugnatura ergonomica per una maggiore facilità d’uso. L’ultimo traguardo della ricerca di 4CleanPro è TWIST 40, progettata per rispondere alle più recenti innovazioni tecnologiche e alle crescenti esigenze di sostenibilità. Questa macchina è in grado di igienizzare 1.200 mq in un’ora, con una velocità di 3 km/h, consumando soltanto 17 litri d’acqua e 0,5 kW di energia. I serbatoi sono prodotti con il 30% di materiali riciclati e tutta la carpenteria metallica è realizzata in acciaio inox AISI 304, ottenuto al 100% da rottami. La testata, dotata di spazzole completamente girevoli, consente un’efficace pulizia anche negli angoli più difficili, mentre il sistema di asciugatura funziona perfettamente anche in retromarcia.

Alla gamma di prodotti appartiene anche sione della Mira 40 appositamente sviluppata per il settore sanitario, dotata di filtro HEPA 14 per garantire i più alti standard di igiene. Accanto a queste soluzioni compatte, l’azienda propone anche modelli di maggiore robustezza e versatilità, come Gaia, una lavasciuga resistente e compatta, realizzata con un telaio in acciaio inox AISI 304 di grosso spessore. Dotata di ruote da 250 mm, tergitori in acciaio inox e un serbatoio in polietilene rinforzato, Gaia è ideale per operazioni di pulizia intensive. Un altro punto di forza dell’offerta di 4CleanPro è la lavasciuga Amica , disponibile sia nella versione monodisco che a doppio disco. Questa macchina di fascia alta integra funzioni avanzate come l’avvio e l’arresto automatico delle spazzole, il controllo del flusso d’acqua, il riempimento automatico e un innovativo sistema di dosaggio e miscelazione del detergente.

Grazie a una gamma completa di soluzioni, l’azienda è in grado di offrire strumenti adatti a ogni esigenza di pulizia e sanificazione, coprendo settori che spaziano dal civile al commerciale, dalla ristorazione all’ospitalità, dalle imprese di pulizia all’industria, fino ai settori sanitario e dei trasporti. La missione di 4CleanPro è fornire strumenti sempre più efficienti, sostenibili e all’avanguardia per rendere ogni ambiente più pulito e sicuro.

QUALITÀ, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Industrie Celtex, fondata nel 1985 dall’intuito del Presidente Andrea Bernacchi, celebra quest’anno il suo 40° anniversario, un traguardo significativo che testimonia quattro decenni di crescita, innovazione e impegno nel settore cartario. Con 7 stabilimenti produttivi e oltre 40 linee di trasformazione in tutta Europa, l’azienda è oggi un punto di riferimento per soluzioni in carta tissue, non-woven e sistemi di dispensazione per il settore professionale. Una realtà solida e innovativa, che fonda la propria filosofia su tre pilastri essenziali: qualità, innovazione e sostenibilità. Questi principi guidano ogni aspetto delle operazioni, dagli investimenti nei siti produttivi allo sviluppo di una gamma prodotti ampia e diversificata. La continua ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate ha portato l’azienda a installare due turbine a cogenerazione, in entrambe le cartiere di proprietà, riuscendo così a ottimizzare il recupero dei fumi di produzione e l’energia utile al processo di asciugatura delle bobine madri. Nella stessa ottica di efficientamento energetico, sono stati installati 3.000 pannelli fotovoltaici, presso i siti di converting. Sfruttando l’energia solare, Industrie Celtex abbatte le emissioni di CO2 e auto-produce parte dell’energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno. Questa attenzione all’impatto ambientale si concretizza nei prodotti a marchio Celtex: referenze dalle elevate performance, realizzate secondo un approccio responsabile

Tra i progetti dell’offerta Celtex spiccano i sistemi di dispensazione Megamini, che combinano protezione della carta e riduzione dei

consumi, grazie a un principio di erogazione controllata. Soluzioni dal design Made in Italy, che si adattano con flessibilità a qualsiasi ambiente. I dispenser sono compatibili con i prodotti in carta Celtex in pura cellulosa, proveniente da filiera controllata, o in carta riciclata, entrambe certificate EU Ecolabel e PEFC. Rappresentanti virtuose del principio di circolarità sono la gamma Save Plus, derivata dal recupero degli sfridi di lavorazione della pura cellulosa, contraddistinta da un grado di bianco del 75%, seppur sia realizzata con carta recuperata, e la gamma E-Tissue, il riciclato avana, ottenuta dal recupero degli sfridi di lavorazione del kraft e della pura cellulosa. In entrambi i casi, le carte provengono da materiale “pre-consumo”, senza aggiunta di sbiancanti ottici o coloranti. Altro esempio di visione eco-sostenibile è Absolute, la linea tissue ultra-compatta che ottimizza spazio, tempo e budget. Referenze dall’elevato numero di servizi in formati dalle dimensioni ridotte, rispetto ai prodotti standard. Tutto ciò si traduce in spazi di stoccaggio inferiori, consegne più efficienti e minore impiego del personale di servizio per le operazioni di ricarica della carta nei dispenser. Industrie Celtex, innovazione e sostenibilità: una visione per il futuro, una concretezza per il presente.

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HiMiX Professional assicura alte prestazioni, rispetto per le superfici e l’ambiente e garantisce la sicurezza di clienti e lavoratori. Conforme ai piani di controllo HACCP, assicura i massimi standard di pulizia e igiene.

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MONITORAGGIO SMART PER L’IGIENE DEGLI AMBIENTI

Nel settore cleaning, la tecnologia sta giocando un ruolo sempre più strategico nel garantire ambienti sicuri e salubri. Hygenia ha sviluppato un’innovativa soluzione per il controllo della qualità dell’aria negli ambienti bagno: Area Control Dispenser. Questa tecnologia, integrata nel Dispenser Surf Mani, rappresenta un passo avanti nella gestione dell’igiene e del comfort in spazi pubblici e commerciali. L’idea alla base di Area Control Dispenser nasce dalla crescente attenzione alla qualità dell’aria indoor, un aspetto fondamentale per il benessere degli utenti. Grazie all’expertise di HygeniaLab, il laboratorio di ricerca e sviluppo di Hygenia, l’azienda ha progettato un sistema che consente il monitoraggio costante di parametri essenziali per la salubrità degli ambienti bagno.

Il dispositivo, discreto e silenzioso, è in grado di rilevare e analizzare in tempo reale diversi indicatori della qualità dell’aria, tra cui:

• Livelli di CO2

• Umidità

• Temperatura

• Composti organici volatili totali (TVOC).

Grazie a questi dati, il sistema garantisce un controllo continuo dello stato dell’ambiente, permettendo interventi mirati per mantenere gli standard di igiene e sicurezza.

Una delle caratteristiche più avanzate di Area Control Dispenser è la sua capacità di monitorare costantemente la qualità dell’aria e inviare avvisi automatici agli operatori qualora gli standard di pulizia non fossero rispettati. Questo meccanismo permette un intervento tempestivo, migliorando l’esperienza degli utenti e garantendo ambienti sempre ottimali. Il sistema utilizza un sensore integrato all’interno del Dispenser Surf Mani, che raccoglie e trasmette i dati a un server cloud. I dati vengono poi elaborati e resi disponibili agli operatori attraverso una dashboard intuitiva, accessibile da remoto. Grazie a questa interfaccia, gli utenti possono consultare report personalizzati con dati istantanei e medi su base giornaliera, settimanale e mensile. Il sistema cloud-based di Area Control Dispenser rappresenta una soluzione all’avanguardia per la gestione dell’igiene negli spazi pubblici. Grazie alla domotica opzionale, il dispositivo può essere integrato in un ecosistema smart, migliorando ulteriormente l’efficienza delle operazioni di pulizia e manutenzione.

Con Area Control Dispenser, Hygenia ridefinisce gli standard di igiene e benessere negli ambienti bagno, offrendo una soluzione tecnologica avanzata che combina monitoraggio intelligente, automazione e sostenibilità. Questo innovativo sistema non solo garantisce ambienti più sicuri, ma rappresenta anche un valore aggiunto per le aziende, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza degli utenti.

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è una realtà in continua evoluzione, reattiva, pronta all’innovazione e a prendersi cura dell’igiene degli ambienti e della qualità della vita delle persone, sempre guidata nella sua attività di engineering dalla ricerca di qualità e design. Nuove divisioni si sono aggiunte negli anni per offrire prodotti e servizi sempre più focalizzati sull’evoluzione dei bisogni della clientela.

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ANNO 34 SUPPLEMENTO AL n.02 MARZO 2025 ISSN 2612-4068

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Hanno collaborato

Fabio Chiavieri, Graziano Dassi, Niccolò Luongo, Marco Monti, Maurizio Pedrini, Francesco Pirovano, Giacomo Torrenzi

Progetto grafico Elisabetta Delfini | e.delfini@lswr.it

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Stampa New Press Edizioni srl - Lomazzo (CO)

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Testata Associata

Distribuzione

Rivenditori, Imprese di servizi, Aziende alimentari, Sanità e RSA, Enti pubblici, Pubblici esercizi, Hotellerie, Lavanderie professionali, Disinfestazione e servizi ambientali, Grande distribuzione

PAREDES ITALIA

Stile e biotecnologia per l’igiene

Nei comparti della ristorazione e le strutture ricettive, l’igiene è un aspetto fondamentale poiché influisce direttamente sulla sicurezza alimentare ma anche sulla reputazione dell’attività in quanto non è solo una necessità operativa ma anche un forte segnale di correttezza e professionalità alla propria utenza. Una corretta gestione dell’igiene non solo garantisce il rispetto delle normative vigenti, ma contribuisce anche a mantenere elevati standard di qualità del servizio e la fiducia dei clienti. È essenziale implementare procedure rigorose per la pulizia e la sanificazione di tutte le aree di lavoro, utilizzando prodotti professionali specifici. Proprio per questi motivi Paredes Italia propone una nuova gamma di prodotti specifici, affiancandola alla sua collezione Paredis Style, composta di 18 distributori con la quale copre la piena funzionalità dei servizi igienici. Per ambienti alla ricerca di un look più d’impatto e di classe, invece propone la sua linea Paredis Elite; con un design moderno ed elegante, che facilita pulizia e manutenzione, la collezione color

champagne, sinonimo di lusso ed eleganza, soddisfa le esigenze più esclusive di chi vuole elevare l’esperienza di collaboratori e utenti.

L’offerta Paredes non si articola solo attorno alla zona bagni; la gamma completa specifica si articola anche attorno alla detergenza classica, la biotecnologia e attrezzi idonei per offrire ai suoi clienti la massima flessibilità fra vantaggi economici, prestazionali e di sicurezza sia per l’utente che l’ambiente.

Tra le novità spicca la nuova gamma Vikan i cui prodotti rispondono a tutte le necessità dell’agroalimentare e sono disponibili nei codici colori dei propri piani HACCP, di concezione igienico, lavabili e sterilizzabili in lavastoviglie e autoclave e idonei al contatto alimentare. In aggiunta, è disponibile una linea specifica di detergenti ad alte prestazioni nel rispetto dell’ambiente, con oltre 25 articoli certificati Ecolabel o Ecocert. Questa si affianca all’offerta in collaborazione con Innuscience, pioniere delle soluzioni biotecnologiche che, ispirate dalla natura, sostituiscono le sostanze chimiche dannose con alternative più intelligenti, sicure e sostenibili.

L’igiene nel settore non è solo un requisito normativo, ma anche un elemento importante per il buon funzionamento dell’attività. L’utilizzo di attrezzature adeguate, procedure precise, formazione del personale e una comunicazione chiara con i clienti contribuiscono a migliorare la qualità del servizio e la soddisfazione della clientela. L’integrazione di pratiche sostenibili rafforza ulteriormente questo approccio, aiutando l’azienda a distinguersi nel mercato. Paredes si propone come un partner affidabile in questo percorso.

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igiene horeca in prospettiva

LA SFIDA DELLA MASSIMA IGIENE!

Adottare tecnologie avanzate e pratiche attente alla salvaguardia dell’ambiente, non solo assicura la piena conformità alle disposizioni normative vigenti, ma rafforza enormemente la credibilità e l’autorevolezza dell’azienda

Il settore Horeca costituisce indubbiamente una colonna portante dell’economia italiana. Basti pensare che nel 2024 ha registrato un fatturato complessivo di 185 miliardi di euro, coinvolgendo 475mila occupati. Cifre che, anche da sole, ci fanno comprendere come questo comparto, troppo spesso ingiustamente sottovalutato, rappresenti non solo un motore economico ma anche un elemento di assoluta rilevanza strategica per la vita del Paese. È vero, però, che l’elevata competitività del mercato e l’innovazione in atto a più livelli, dal profilo digitale a quello tecnologico, con l’avvento, a dir poco dirompente, dell’intelligenza artificiale, impongono standard sempre più elevati anche per quanto concerne l’igiene e la sanificazione professionale. Oggi, infatti, i clienti appaiono maggiormente consapevoli, attenti e giustamente esigenti nelle richieste formulate alle aziende. Le loro scelte, di conseguenza, privilegiano le strutture assegnando rilevanza non solo per la qualità dei servizi di ospitalità e ristorazione, ma anche per le garanzie igienico-sanitarie che le stesse offrono, possibilmente - in qualche modo - “certificate” e concretamente testate sul campo, dimostrando nei fatti di curare ogni minimo dettaglio.

INVESTIRE IN PULIZIA PROFESSIONALE

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: perché bisogna investire in pulizia professionale nel mondo dell’Horeca? La risposta appare, forse, fin troppo scontata. Impegnare un capitale, dedicare un budget sempre più con-

sistente e mirato a questa “voce”, non è più solo una questione di conformità normativa, ma una scelta strategica per qualsiasi azienda del settore. Infatti, predisporre un piano efficace di igienizzazione e sanificazione comporta, fortunatamente, molteplici, tangibili, vantaggi. Vediamo di esaminarli in rapida carrellata. Il primo è senz’altro legato alla reputazione, alla fiducia e alla fidelizzazione del cliente. Ambienti visibilmente puliti e protocolli trasparenti rassicurano la clientela, contribuendo così a rafforzare la fedeltà e il “passaparola” positivo. Il secondo beneficio, anch’esso assai evidente, è connesso all’efficienza operativa. Infatti l’adozione di tecnologie innovative - come dosatori automatici, dispositivi a vapore secco e sistemi di monitoraggio digitale - riduce i tempi di pulizia, abbattendo i costi operativi. Il terzo “plus”, un valore aggiunto oggi particolarmente attuale e sentito da tutti noi, è quel-

lo intimamente legato alla sostenibilità ambientale. Sempre più aziende, specie nel nostro Paese - al vertice in Europa per la certificazione di una detergenza a marchio Ecolabel - scelgono detergenti ecologici e tecniche a basso impatto, rispondendo così al meglio, alla crescente domanda di pratiche green da parte dei consumatori.

UN QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO IN EVOLUZIONE

L’igiene professionale nel settore Horeca è regolamentata da un complesso e articolato sistema di disposizioni, finalizzate a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica. Ricordiamo, in rapida carrellata, le principali. Il Regolamento (CE) n. 852/2004 stabilisce le norme generali sull’igiene dei prodotti alimentari, imponendo l’adozione del sistema HACCP (Hazard

igiene horeca in prospettiva

Analysis and Critical Control Points) per identificare e controllare i rischi connessi alla sicurezza alimentare. Il Regolamento (CE) n. 853/2004 integra le disposizioni specifiche per gli alimenti di origine animale, cruciali per ristoranti e catering. Il D.Lgs 193/2007 recepisce le direttive europee e disciplina i controlli ufficiali in materia di sicurezza alimentare, con sanzioni per le imprese che non rispettano le norme igienico-sanitarie. Infine, le linee guida del Ministero della Salute forniscono tutta una serie di preziose indicazioni pratiche aggiornate sulla sanificazione degli ambienti e l’uso di prodotti certificati.

LE LINEE GUIDA

AMBIENTI VISIBILMENTE

PULITI E PROTOCOLLI

TRASPARENTI RASSICURANO

LA CLIENTELA, CONTRIBUENDO COSÌ

A

RAFFORZARE LA FEDELTÀ

E IL “PASSAPAROLA” POSITIVO

Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’igiene professionale in questo delicato settore è notevolmente aumentata, portando all’emanazione di nuove linee guida e standard internazionali. In particolare la norma ISO 22000, intitolata “Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare - Requisiti per qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare” è stata sviluppata per armonizzare gli standard nazionali e internazionali in materia di sicurezza alimentare e HACCP. L’attuale versione, pubblicata nel 2018, integra i principi dell’HACCP con un approccio basato sul sistema di gestione, allineandosi agli standard ISO 9001 e ISO 14001. Questo standard è applicabile a tutte le organizzazioni coinvolte nella filiera alimentare, inclusi i produttori di imballaggi e fornitori di servizi correlati. Più di recente, le autorità sanitarie nazionali e internazionali hanno emanato una serie di linee guida aggiornate per supportare le imprese del settore Horeca nell’implementazione di efficaci pratiche igieniche. Queste importanti linee guida, in sostanza evidenziano lo straordinario valore aggiunto di alcuni aspetti. Il primo è senz’altro quello che investe la formazione continua del personale: assicurare al meglio che tutti gli addetti siano adeguatamente formati sulle pratiche igieniche e sulle procedure operative standard rappresenta una sorta di imprescindibile imperativo categorico. In secondo luogo è indispensabile la massima sanificazione degli ambienti: adottare protocolli rigorosi per la pulizia e la disinfezione delle superfici, delle attrezzature e degli ambienti di lavoro è davvero indispensabile. Altro punto di vitale rilievo è la corretta gestione dei fornitori: vanno selezionati con grande cura e attenzione, facendo in modo che risultino estremamente affidabili, monitorando poi costantemente la qualità delle materie prime ricevute. Non da ultimo, va attuato il controllo della temperatura di conservazione e cottura degli alimenti, per preve-

nire la proliferazione microbica. L’adozione di queste linee guida e standard non solo garantisce la conformità alle normative vigenti, ma contribuisce a migliorare la reputazione dell’azienda, aumentando la reputazione dei clienti e la competitività sul mercato.

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Concentrando lo sguardo dal presente sugli anni a venire, le tendenze emergenti nel settore indicano una crescente attenzione verso l’adozione di tecnologie sempre più innovative e pratiche sostenibili. In particolare la digitalizzazione dei processi postula l’integrazione di sistemi digitali, sempre più sofisticati e supportati dagli algoritmi dell’intelligenza artificiale, “da remoto” allo scopo di monitorare e gestire le operazioni di pulizia in tempo reale. Ma probabilmente il vero “nodo” da sciogliere è quello delle risorse umane, che postula la formazione continua: al riguardo occorre investire sempre più sul personale per fornirlo di un solido bagaglio di conoscenze ed esperienze in materia di sicurezza, igiene e pulizia. La formazione continua, iniziale e in itinere, rappresenta un valore aggiunto troppo importante per essere trascurato: da esso, infatti, dipende la concreta possibilità di garantire l’adozione, all’interno del comparto, di corrette pratiche igieniche, sempre più efficaci e all’avanguardia. Fondamentale è pure la collaborazione con i migliori fornitori specializzati nel professional cleaning, che implica la realizzazione di una vera e propria partnership al fianco di aziende leader nel settore della pulizia professionale. Un passo indispensabile, quest’ultimo, per poter accedere a soluzioni davvero innovative e consulenza estremamente qualificata ed esperta.

In definitiva, possiamo serenamente affermare che gli investimenti nell’igiene professionale rappresentano - oggi più che mai - una leva strategica per le aziende del settore Horeca. Perciò, adottare tecnologie avanzate e pratiche attente al rispetto dell’ambiente, non solo assicura la piena conformità alle disposizioni normative vigenti, ma rafforza enormemente la credibilità e l’autorevolezza dell’azienda, migliorandone l’efficienza operativa e contribuendo al perseguimento della piena sostenibilità. Un valore aggiunto, dunque, di cui non ci stancheremo mai di sostenere il fondamento portante in una prospettiva di crescita costante del settore Horeca nella nostra società. Siamo convinti che, in questo ambito, guardare al futuro con un approccio proattivo sia essenziale per mantenere, da parte dell’azienda, una posizione competitiva e di vera leadership sul mercato.

GLI STRUMENTI DEGLI ESPERTI alla portata di tutti

I vantaggi della pulizia professionale sono al servizio di tutti grazie a Uni Junior, l’esclusivo sistema semi-professionale di TTS progettato per semplificare le operazioni e favorire la massima igiene. Composto da telaio touch-free, ricambio in microfibra e secchio con strizzatore, incorpora le innovazioni e i punti di forza del sistema professionale Uni System in un formato pratico e conveniente. I vantaggi sono notevoli: nessuna procedura lenta e macchinosa, nessuno sforzo a livello di schiena e articolazioni e nessun contatto diretto con lo sporco in quanto permette di agganciare e sganciare il ricambio senza mai toccarlo con le mani. Pratico e leggero, Uni Junior non ha limiti e può essere utilizzato indistintamente per pulire superfici verticali e orizzontali. In entrambi i casi, assicura prestazioni elevate grazie alla microfibra arricchita da strisce di fibra spazzolata ad azione intensiva, ottimale anche sulle

superfici antiscivolo. Il ricambio Soft Band rimuove efficacemente lo sporco e più del 95% dei batteri, pulisce agevolmente angoli, scale e battiscopa e riduce i tempi delle operazioni. Il telaio e il ricambio operano in perfetta sinergia con Uni Bucket, il secchio in codice colore completo di strizzatore, progettato per offrire l’ergonomia e l’efficienza della strizzatura professionale, senza rinunciare a leggerezza e resistenza.

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igiene horeca

Quando si parla di cibo consegnato, la sicurezza alimentare diventa una questione di fondamentale importanza. Dietro la facilità dell’ordinazione a domicilio, il food delivery potrebbe nascondere, infatti, alcuni rischi per la salute che vanno assolutamente evitati

GUSTO A RISCHIO?

Alcuni decenni fa, a combattere il “logorio della vita moderna”, c’era un noto amaro pubblicizzato dal grande attore Ernesto Calindri. I ritmi forsennati a cui siamo sottoposti nella società di oggi sono leniti da soluzioni che hanno modificato, se non rivoluzionato, il nostro stile di vita. Come molte altre nuove consuetudini, anche il food delivery deve il suo boom in Italia alla pandemia da Covid. Il fenomeno, che spopola soprattutto nelle grandi città, è stato ulteriormente amplificato con l’ascesa e il consolidamento delle piattaforme digitali, che hanno reso il servizio di consegna più accessibile, semplificando il collegamento tra esercenti e consumatori e ottimizzando i processi di ordinazione e pagamento. Non bisogna inoltre trascurare il forte impatto che il food delivery ha avuto, e continua ad avere, sulla sostenibilità del settore della ristorazione messo a dura prova dagli anni dell’emergenza epidemiologica e dalle tante variabili che lo condizionano.

DALLA SICUREZZA NON SI PUÒ PRESCINDERE

Il tema della sicurezza viene affrontato quotidianamente in svariati ambiti e settori lavorativi, a maggior ragione quando si parla di comparto Alimentare poiché da ciò che ingeriamo dipende il nostro stato di benessere. Quando ci rechiamo in un qualsiasi punto vendita per “fare spesa”, diamo per scontato che tutti gli alimenti che acquistiamo e mettiamo sulle nostre tavole siano sottoposti ad attenti controlli che ne garantiscono la qualità. Ed è giusto che sia così. In realtà, affinché tutto ciò si verifichi, occorre che tutta la filiera alimentare, dal produttore al consumatore finale, segua i dettami di precise normative internazionali e nazionali. Da un po’ di anni a questa parte, nella catena alimentare si è aggiunto l’anello del food delivery che non può sottrarsi alla corretta applicazione delle normative igienico-sanitarie. Il punto delicato della questione è che l’attuazione di tutte le misure di prevenzione indicate nelle

NORMATIVA

L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è un sistema di controllo preventivo che mira a garantire la sicurezza alimentare in tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti. Il suo obiettivo principale è identificare, analizzare e gestire i rischi legati alla contaminazione alimentare, assicurando che il cibo consumato sia sicuro.

L’HACCP è regolato da una serie di normative europee e nazionali che definiscono le linee guida e gli obblighi per le imprese alimentari. Ecco i principali riferimenti normativi:

1. Regolamento CE n. 852/2004

2. È il principale regolamento europeo che disciplina l’igiene dei prodotti alimentari. Introduce l’obbligo per tutte le imprese del settore alimentare di applicare il sistema HACCP come metodo di controllo per garantire la sicurezza degli alimenti.

3. Codex Alimentarius

4. Redatto dalla FAO e dall’OMS, il Codex Alimentarius è una raccolta di standard internazionali che include le linee guida per l’applicazione dell’HACCP. Sebbene non sia una legge vincolante, viene spesso utilizzato come riferimento per l’elaborazione delle normative nazionali.

3. Decreto Legislativo n. 193/2007 (Italia)

In Italia, questa normativa recepisce i regolamenti europei sull’igiene alimentare e definisce le sanzioni per chi non rispetta le regole sull’HACCP.

fonte www.agenda-digitale.it

normative devono essere applicate lungo tutta la filiera del food delivery composta da ristoratori, operatori logistici e consumatori. Il Regolamento CE n. 852/2004 stabilisce le norme generali relative all’igiene alimentare, applicabili a tutte le fasi della produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti (art. 1, par. 1). Gli Operatori del Settore Alimentare (OSA), inclusi gli operatori di food delivery, sono obbligati a garantire che tutte le fasi sotto il loro controllo rispettino i requisiti igienici previsti dal regolamento (art. 3). Tuttavia, le posizioni delle piattaforme non sono completamente uniformi. Mentre alcune appaiono disposte a svolgere un ruolo attivo nel garantire la sicurezza degli alimenti durante il trasporto, altre tendono a limitare la propria responsabilità, dele-

FABIO CHIAVIERI

LE “ARMI” NECESSARIE

Per garantire la pulizia e l’igiene dei contenitori utilizzati per il food delivery, è fondamentale utilizzare prodotti specifici che siano efficaci nel rimuovere batteri, contaminanti e residui di cibo, ma che siano anche sicuri e conformi alle normative in materia di sicurezza alimentare. Ecco alcuni dei principali prodotti e materiali consigliati:

• Detergenti alimentari appositamente formulati per superfici a contatto con alimenti.

• Disinfettanti alimentari: dopo la pulizia, è importante disinfettare i contenitori con prodotti approvati per l’uso alimentare. I disinfettanti a base di cloro o alcol, come l’ipoclorito di sodio o soluzioni alcoliche (alcool etilico al 70%), sono efficaci per uccidere batteri e germi. È necessario risciacquare bene per evitare residui chimici.

• Detergenti ecologici: prodotti specifici per il settore alimentare che sono biodegradabili e privi di sostanze chimiche aggressive.

• Dispositivi di pulizia (spugne, panni in microfibra) dedicati esclusivamente alla pulizia dei contenitori per evitare contaminazioni incrociate.

• Acqua calda, fondamentale per una pulizia efficace, soprattutto per rimuovere grasso e residui di cibo. La temperatura ideale di lavaggio è tra i 60°C e i 70°C per garantire la rimozione completa di batteri.

• Contenitori certificati per il trasporto alimentare.

• Spray igienizzante per superfici, soluzione comoda per disinfettare rapidamente i contenitori tra un utilizzo e l’altro, specialmente durante il trasporto, se non si ha accesso a un lavaggio completo.

• Pulizia a vapore: l’uso di vapore ad alta temperatura può essere una tecnica molto efficace per sterilizzare i contenitori, uccidendo batteri e virus senza l’uso di sostanze chimiche.

gando interamente questo compito ai ristoratori o agli operatori logistici. La FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) specifica che l’applicazione delle disposizioni di cui sopra “implica che il ristoratore che gestisce direttamente le consegne sia pienamente responsabile della sicurezza del cibo trasportato, garantendo che i propri dipendenti ricevano un’adeguata formazione sulle norme igienico-sanitarie e sulle buone pratiche di trasporto. Nel caso in cui il servizio venga affidato a terzi, la responsabilità si suddivide. Da un lato, il ristoratore risponde della sicurezza alimentare fino alla fase di confezionamento, garantendo che gli alimenti siano preparati e imballati in modo sicuro. Dall’altro, la piattaforma di food delivery, in quanto OSA, ha l’obbligo di assicurare condizioni di trasporto idonee, mantenendo la catena del freddo quando necessario e utilizzando contenitori adeguati a evitare contaminazioni o alterazioni della qualità degli alimenti fino alla consegna finale.”

DOVE SI ANNIDANO I PERICOLI

Un’inchiesta condotta da Gambero Rosso nel 2023 ha evidenziato che sono proprio i contenitori i principali mezzi di trasmissione di batteri massicciamente presenti sul fondo e sulle pareti laterali nonostante alla vista e all’olfatto nulla lasci presagire la contaminazione. Il controllo del rispetto delle normative sulla sicurezza alimentare è affidato a enti come le Asl (attraverso i Servizi veterinari e di igiene degli alimenti), i Nas (Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri) e l’Icqrf (Ispettorato Centrale per la Repressione Frodi). Tuttavia, sebbene ciò sia previsto formalmente, nella pratica la situazione è ben diversa: non esiste un monitoraggio sistematico della sicurezza igienica degli alimenti durante la fase di trasporto. Un tema cruciale riguarda la conservazione degli alimenti: in base alle norme HACCP, i cibi deperibili cotti da consumare caldi devono essere trasportati a una temperatura tra i 60°C e i 65°C, mentre quelli da consumare freddi devono essere mantenuti a una temperatura inferiore ai 10°C. Per garantire il rispetto della catena del freddo, gli alimenti dovrebbero essere trasportati su veicoli equipaggiati con contenitori conformi alla certificazione ATP (Accord Transport Perissable), che sono disponibili sul mercato. Questi contenitori, tuttavia, sono adatti per essere trasportati da moto o autocarri, ma non da scooter o biciclette. Qui emerge un contrasto tra le esigenze di sostenibilità e sicurezza: da un lato, le aziende enfatizzano il loro impegno per l’ambiente grazie all’uso delle biciclette, ma dall’altro lato queste non sono in grado di supportare gli strumenti necessari per rispettare protocolli di sicurezza come la catena del freddo. Un discorso simile vale anche per i contenitori in cartone che, pur essendo più ecologici, sono anche più vulnerabili alla contaminazione, essendo meno ermetici.

SOLIGHT, SOCHIC E SOBASIC

I carrelli hotel Falpi rappresentano la massima espressione di funzionalità, estetica ed efficienza per il settore dell’ospitalità. La gamma è suddivisa in due linee che si differenziano per i materiali utilizzati nella fabbricazione.

SOLIGHT: L’ESCLUSIVITÀ DEL LUSSO

L’immagine di un hotel di lusso è il risultato di un insieme di dettagli che, tutti insieme, concorrono nel restituire un particolare feeling all’ospite. La professionalità del personale, la qualità degli arredi, la pulizia e l’ordine sono le basi sulle quali costruire un’offerta alberghiera di grande livello.

Per comunicare al meglio l’attenzione al dettaglio e la cura dedicata al servizio di housekeeping, è essenziale che l’Hotel sia dotato di attrezzature funzionali e robuste, che rispecchino anche in termini estetici, il livello generale di qualità che gli ospiti si aspettano da una struttura di lusso.

La raffinatezza è spesso sinonimo di sobrietà nei colori e nelle forme: i carrelli Falpi della linea SOlight sono infatti caratterizzati da un design elegante e raffinato, composto da linee essenziali e colori che si fondono armoniosamente con qualsiasi tipo di arredamento, sia esso classico o moderno.

Con un’attenzione meticolosa alle esigenze specifiche del lusso, questi carrelli sono stati progettati e creati per offrire un’eccezionale praticità: sono dotati infatti, di cassetti o serrandine e accessori che semplificano il lavoro del personale addetto, migliorando notevolmente l’efficienza delle operazioni di housekeeping.

La linea SOlight è interamente fabbricata in Italia con materiali di

alta qualità che resistono all’usura quotidiana, garantendo una durata prolungata nel tempo. Questa caratteristica è di fondamentale importanza per mantenere nel tempo l’immagine impeccabile di un hotel di prestigio.

SOCHIC E SOBASIC: STILE E QUALITÀ PER TUTTE LE ESIGENZE

Anche gli alberghi che prediligono carrelli più tradizionali hanno oggi un prodotto Falpi che si adatta alle loro esigenze. Sono infatti disponibili le nuovissime linee di carrelli SOchic e SObasic: semplici, funzionali, di alta qualità ed economici. Tutti i modelli delle linee SOchic e SObasic sono disponibili in due varianti cromatiche: effetto legno ed effetto trama/antracite, così da adattarsi ad ogni necessità. Entrambe le gamme di carrelli, disponibili poi in quattro differenti misure, offrono un’ampia gamma di configurazioni per soddisfare le esigenze più disparate anche per quegli hotel dove gli spazi sono ridotti. Sebbene siano destinati a piccole e medie strutture alberghiere, i carrelli SOchic e SObasic mantengono la qualità che contraddistingue anche la linea SOlight.

La gamma di carrelli hotel di Falpi offre oggi soluzioni per tutti i tipi di strutture, garantendo sempre funzionalità, eleganza, robustezza e il carattere riconoscibile del “Made in Italy by Falpi”.

igiene horeca

PULIZIA COME CULTURA

Forte dell’esperienza maturata alla guida di note strutture alberghiere e con una forte sensibilità per la pulizia e l’igiene, Alessandro D’Andrea, direttore del Senato Hotel Milano, ci racconta la sua esperienza, guardando al futuro

Senato Hotel Milano, un luogo affascinante, frequentato da viaggiatori, designer e clienti abituali delle passerelle. Un albergo elegante e raffinato, pur nella sua semplicità, dove si respira aria di accoglienza, bellezza e pulizia. Ne è alla guida un manager di grande e apprezzata esperienza, Alessandro D’Andrea, che possiede una spiccata, particolare attenzione per la cura della massima igiene. Un interlocutore assai autorevole e qualificato, dunque, per affrontare il tema dell’igiene alberghiera, riportando - attraverso questa intervista - la sua fortunata e stimolante testimonianza.

La figura del direttore d’albergo ha assunto un ruolo fondamentale nell’ospitalità alberghiera: purtroppo mancano ancora specifici percorsi di formazione. Cosa può dirci, al riguardo, in base alla sua preziosa esperienza?

Non si può certamente diventare direttore d’albergo solo tramite programmi di studio, superiori o universitari che siano. È necessario che i percorsi formativi siano finalizzati a conoscere approfonditamente il mondo del turismo e del settore alberghiero, per poter poi accedere alle strutture ricettive e iniziare un percorso di carriera che faccia acquisire esperienza nei diversi dipartimenti per arrivare poi a ricoprire il ruolo di general manager. Il percorso mirato di studi e formazione in ambito turistico-alberghiero dunque, può svolgere una sorta di ruolo propedeutico, affinché la persona interessata a questa professione possa iniziare una carriera entrando magari da caporeparto in un determinato settore, per poi avvicinarsi progressivamente agli altri settori, per conoscerli approfonditamente e aspirare a divenire un qualificato ed esperto direttore generale. Attualmente è un itinerario che si può fare esclusivamente all’interno di un’azienda o di un gruppo alberghiero privato, che

siano ben strutturati, fornendo specifiche conoscenze di gestione operativa di tutti i singoli dipartimenti, mettendo quindi il candidato in grado di essere potenzialmente in grado di gestirli tutti.

Di fatto, però, manca una proposta formativa pubblica e le varie iniziative fanno capo ai privati?

I grandi gruppi ai cui fanno capo le principali catene alberghiere, come NH, Marriott, Hilton, IHG, Hyatt, Accor offrono specifici programmi di sviluppo delle professioni all’interno delle loro strutture, in modo che questi quadri manageriali dispongano di competenze a tutto tondo, che spaziano dalla logistica all’organizzazione e funzionamento delle strutture. È bene sottolineare come certe nozioni non possano comunque essere acquisite sui libri, da un semplice studio teorico. Mi riferisco, ad esempio, a problemi che possono sorgere all’improvviso, alla gestione delle lamentele da parte della clientela, ad uno specifico disagio sofferto dagli ospiti, al cambio delle normative, alla gestione finanziaria del budget, per non parlare dell’analisi dei flussi turistici o degli eventi. Senza contare, poi, che le stesse problematiche variano a seconda della tipologia delle strutture: il governo di una rimostranza del cliente comporta approcci diversi, a seconda che il general manager operi alla guida di un resort stagionale, oppure di una struttura alberghiera votata al business o all’accoglienza convegnistica. Le esigenze sono diverse e il direttore d’albergo deve essere capace di conoscerle e gestirle a trecentosessanta gradi.

Parliamo di igiene e pulizia professionale in hotel di grande prestigio, come quello da lei diretto.

Che valore ha l’igiene nell’ambito delle vostre attività?

La massima cura dell’igiene è alla base di una permanenza dell’o-

spite sicura e confortevole, dato che si tratta di vivere, ovvero soggiornare e pernottare, in ambienti già frequentati in precedenza da altre persone. La pulizia è uno dei fattori chiave che influenza la percezione dei clienti su un hotel: una camera pulita e ordinata, ad esempio, influisce significativamente sulla soddisfazione degli ospiti e quindi anche sulla reputazione di qualsiasi struttura alberghiera. Oltre all’aspetto estetico, la pulizia approfondita è essenziale per prevenire la diffusione di batteri e virus, assicurando un ambiente sano e sicuro. Inoltre, un imperfetto stato di pulizia o il disordine, che si notano immediatamente entrando in un Hotel o in una camera, colpiscono da subito l’ospite in modo negativo e questo rischia di condizionare il suo stato d’animo per tutto il soggiorno, creando un malcontento che si può tramutare in un giudizio negativo (recensioni, passaparola). Una sensazione di freschezza e limpidezza degli ambienti e oggetti, invece, crea da subito un senso di serenità che porta ad aumentare la reputazione.

Avete deciso di appaltare il servizio di pulizia a una ditta esterna: con quali criteri è avvenuta la scelta? I fattori principali considerati sono stati la qualità e la professionalità dei servizi che ci venivano offerti dalle diverse aziende da noi contattate. L’analisi ha poi approfondito i processi di pulizia proposti, controllando che fossero completamente adeguati a un hotel di lusso come il nostro. Un altro aspetto vagliato con la massima attenzione è stato quello relativo alla qualità in generale dell’organizzazione aziendale al fine di costruire insieme una vera partnership. Ovviamente non possiamo intervenire direttamente, a livello disciplinare, sull’operato degli addetti, ma ci siamo premurati di scegliere un’azienda ben strutturata e in grado di gestire al meglio i propri collaboratori addetti alle pulizie. Infine, non poteva essere diversamente, abbiamo valutato anche il prezzo, parametrandolo agli obiettivi che ci eravamo dati. Però, tengo a sottolineare che - per quanto mi riguarda - il costo del servizio di pulizia deve essere secondario, sempre in secondo piano rispetto ai risultati e alla qualità. Non va mai dato un appalto esterno ad un’impresa di pulizia, rispetto ad un’altra, solo perché il prezzo del servizio risulta inferiore.

Quanto conta, alla luce dell’esperienza da voi maturata, la piena sinergia d’intenti e d’azione tra il personale interno all’hotel e quello esterno per il successo di un lavoro di squadra per la pulizia?

Ha un’importanza fondamentale e, naturalmente, è indispensabile che sia supportata da un protocollo che si occupi di ogni minimo dettaglio, in modo che - a prescindere dalla persona impegnata nel singolo intervento, qualsiasi operatore addetto, esegua al meglio la prevista operazione. Nel nostro caso, il protocollo predisposto dalla ditta di pulizie è stato elaborato dalla stessa e sottoposto al vaglio della nostra direzione, che l’ha attentamente vagliato e accettato in ogni passaggio. Senza contare che sono stati dettagliati anche i

IL

RUOLO DELLA GOVERNANTE

Questa importante figura verifica che il personale rispetti puntualmente i protocolli e le procedure prestabiliti e approvati dalla direzione dell’hotel. Il suo compito è anche quello di controllare l’efficacia del risultato, monitorando l’efficacia degli interventi. Così, durante l’esecuzione delle pulizie, gira - ad esempionelle camere, controlla che i bagni siano perfettamente igienizzati e che gli spazi comuni siano accuratamente puliti. La governante rappresenta l’insostituibile punto di riferimento per il direttore d’albergo, anche per le specifiche indicazioni da trasmettere ad ogni singolo addetto delle varie squadre di pulizia. Non si occupa solo di pulizia ma anche del comfort dell’ospite da quando entra in albergo, raccogliendo le sue esperienze e i suoi suggerimenti per migliorare gli interventi di igienizzazione delle superfici o degli accessori.

vari prodotti detergenti impiegati nei diversi contesti per la pulizia delle superfici di specifici materiali: dalle ceramiche dei sanitari fino ai marmi di decorazione. Senza dimenticare i parquet, trattati con adeguati prodotti per la pulizia del legno. Gli addetti delle pulizie si occupano anche della pulizia straordinaria o “a fondo” degli ambienti della ristorazione (ristorante, cucina, bar, magazzini) supportando il personale di ristorazione che si occupa invece delle pulizie ordinarie del reparto. Per ogni figura dal diverso incarico è prevista una formazione specifica per la propria mansione.

Un’ultima domanda: è troppo ambizioso parlare di “certificazione” degli interventi di pulizia, offerti a garanzia della massima igiene da parte di un albergo?

Sono già in atto processi di determinazione della massima igiene e pulizia di spazi e ambienti, che vengono “certificati” con il rispetto di procedure a loro volta studiate ad hoc per garantire i più efficaci risultati. Nei processi di certificazione di sostenibilità vengono analizzati i prodotti utilizzati e le procedure seguite per le pulizie e se queste sono corrette ecco che la “certificazione” è già raggiunta. In prospettiva credo che si potrebbero assemblare sotto un unico protocollo tutti quei singoli processi di certificazione della qualità e conformità delle pulizie in specifici ambienti che sono già in atto. Questo protocollo, per esempio, potrebbe dettagliatamente spiegare all’ospite come si svolgono i processi di pulizia sia in ordine allo svolgimento delle attività nella loro sequenza temporale, secondo ciò che è scritto nei capitolati d’appalto, specificando - oltre alle corrette azioni svolte - anche i prodotti impiegati con le relative certificazioni. Il tutto con l’obiettivo di garantire al cliente la piena congruità degli interventi eseguiti per la salute, sicurezza e salubrità del suo soggiorno in hotel.

E-TISSUE: SOSTENIBILITÀ E PULIZIA NEL SETTORE HORECA

Il settore dell’Ho.Re.Ca., sempre più sensibile a temi legati al recupero dei materiali e alla riduzione dei rifiuti, richiede prodotti che veicolino messaggi e comportamenti ecosostenibili, senza compromettere la qualità, che resta un driver di acquisto decisivo. Industrie Celtex, in linea con i solidi principi di sostenibilità ambientale che la guidano, risponde a queste esigenze con E-Tissue, la gamma di riciclato pre-consumo, unica nel suo genere. Grazie all’unione degli sfridi della lavorazione del kraft e della pura cellulosa, entrambi recuperati in fase di pre-utilizzo, nasce una materia prima che è sinonimo di pulizia e igiene, oltre che di circolarità e pieno recupero degli scarti prodotti. Il risultato è un prodotto alta-

mente performante, con la stessa forza della pura cellulosa, perché in grado di conservarne le principali caratteristiche di assorbenza e resistenza, che si contraddistingue per un piacevole color avana, gradevole al tatto e all’olfatto, anche da bagnata. Grazie all’assenza di agenti chimici e sbiancanti ottici aggiunti in fase di produzione, E-Tissue risulta una soluzione eccellente per la pulizia poiché non rilascia aloni.

Tutta l a linea contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale, con minori emissioni di CO2 e un consumo idrico inferiore del 20% rispetto alle tradizionali produzioni in pura cellulosa di Industrie Celtex. L’ampiezza di gamma garantisce adattabilità ai molteplici contesti del settore: rotoli industriali per la pulizia delle superfici in cucina o nella sala ristorante, asciugamani piegati e autocut per l’area mani e carte igieniche, jumbo e piegate per i bagni dei ristoranti, o monofascettate, adatte al settore dell’hotellerie. Le carte igieniche E-Tissue, inoltre, grazie alla speciale tecnologia Flutech®, si dissolvono in acqua in 15 secondi con l’ausilio del movimento meccanico del WC, assicurando tubature libere da ingorghi e continuità di servizio. Una garanzia di efficienza per i gestori del locale e per la clientela. E-Tissue è certificata PEFC e EU Ecolabel, a testimonianza concreta che la carta proviene da una gestione forestale responsabile, prodotta in linea con i principali criteri ambientali promossi dall’Unione Europea.

SOLUZIONI CERTIFICATE EU ECOLABEL

I detergenti professionali Sanitec per il mondo dell’Horeca certificati EU Ecolabel abbinano ottime performance di prodotto a verificati standard ambientali. Gli operatori dell’Horeca che utilizzano i prodotti Sanitec certificati Ecolabel, fanno scelte consapevoli di riduzione dell’impatto ambientale.

Sanitec è stato lanciato nel 2001 ed è oggi un brand conosciuto ed apprezzato, che ha acquisito grande visibilità anche nel mondo Horeca a seguito di importanti campagne televisive pluriennali che hanno visto protagonista lo chef stellato Matteo Grandi.

La gamma Sanitec si articola in linee progettate per una varietà di utilizzi professionali: dalla cucina alla lavanderia, fino a tutte le superfici degli ambienti dell’hotellerie e della ristorazione.

Ma Sanitec presenta anche gamme specifiche per la cura del corpo, fino alla pulizia e protezione di materiali da costruzione e rivestimento.

Per il settore Horeca nelle linee Sanitec dedicate alle stoviglie, tra i prodotti certificati EU Ecolabel si trova, per iniziare, Stovil Green Power, un potente detergente per lavaggio meccanico a basso impatto ambientale adatto a tutte le durezze dell’acqua: rimuove grasso e residui di cibo, previene la formazione di aloni e calcare sulle stoviglie e sulla macchina, privo di schiuma e a facile risciacquo.

Tra i certificati EU Ecolabel anche Dekal Green Power, un disincrostante acido per rimuovere calcare da utensili e attrezzature come

lavastoviglie e boilers. Stessa certificazione anche per Brill Green Power, brillantante per lavaggio meccanico delle stoviglie che velocizza l’asciugatura ed è efficace anche sulla plastica. Neopol Green Power è il detergente liquido concentrato per il lavaggio manuale delle stoviglie che forma una schiuma compatta facilmente risciacquabile e che non lascia aloni.

Per quel che riguarda le soluzioni per le superfici della zona cucina, la gamma di prodotti Sanitec presenta Oven Power, potente detergente alcalino concentrato per forni autopulenti, Ultradegreaser Green Power, certificato EU Ecolabel con ingredienti di origine naturale che rimuove efficacemente sporco grasso, olio e residui carbonizzati. Specifico per la rimozione di residui carbonizzati da forni, grill e piastre è il Fornonet, mentre Oven Power e Brill Oven sono rispettivamente il detergente alcalino e il brillantante acido per forni autopulenti. Per la pulizia di pavimenti e di altre superfici dure, il detergente universale Surface Green Power offre un ottimo potere pulente e sgrassante sia in cucina che nelle zone comuni. Inoltre, non necessita di risciacquo e non lascia aloni, rispettando anche le superfici più delicate.

Il 2025 presenta una importante novità per il mondo Horeca di alta categoria: DOMINA il nuovo progetto dedicato alla detergenza professionale firmato Italchimica. Si tratta di una gamma di detergenti dalle prestazioni eccezionali, distribuita in esclusiva per l’Italia da un network di selezionati professionisti.

HORECA

IL MONDO DELL’HOTELLERIE

È SEMPRE PIÙ PORTATO

A IMPLEMENTARE L’INTELLIGENZA

ARTIFICIALE ALL’INTERNO DELLE

OPERAZIONI DI PULIZIA

E HOUSEKEEPING. NUMEROSI

I VANTAGGI CHE NE DERIVANO

IN TERMINI DI EFFICIENZA

E CUSTOMER SATISFACTION

COME L’IA STA CAMBIANDO GLI ALBERGHI

GIACOMO TORRENZI

Il settore dell’ospitalità è continuamente chiamato a mantenere elevati standard di pulizia e igiene. Gli ospiti, infatti, sono sempre più attenti ed esigenti relativamente agli aspetti che riguardano salubrità, salute e sicurezza. Sempre alla ricerca di soluzioni innovative per soddisfare queste aspettative, il mondo dell’hotellerie è sempre più propenso ad affidarsi all’intelligenza artificiale e alle tecnologie che ne derivano, le quali sono emerse come elementi di svolta, migliorando i protocolli e l’efficienza delle pulizie. Secondo un’indagine di Hospitality Tech, riportata da Interclean, gli hotel che hanno puntato sull’intelligenza artificiale hanno registrato una riduzione del 30% del tempo dedicato alla programmazione e all’assegnazione dei compiti. Inoltre, i punteggi di soddisfazione degli ospiti sono aumentati del 15%, probabilmente grazie alla capacità dell’IA di personalizzare i servizi, snellire i processi e ottimizzare le operazioni. Vediamo come alcuni degli hotel più importanti al mondo stanno impiegando l’IA per migliorare le proprie performance.

PULIZIA PIÙ ORGANIZZATA

L’Hilton Tokyo Bay ha introdotto un sistema di intelligenza artificiale che prevede quando le dotazioni della camera devono essere rifornite e gli elettrodomestici necessitano di manutenzione. Analizzando i modelli di utilizzo e i dati storici, il sistema è in grado di prevedere le esigenze future con una notevole precisione rispetto ai metodi tradizionali. Questo approccio proattivo riduce i tempi di inattività e migliora la soddisfazione degli ospiti.

Wyndham Hotels & Resorts utilizza l’IA per monitorare e gestire gli standard di pulizia nelle sue proprietà. I sistemi di intelligenza artificiale tengono traccia delle attività e garantiscono la conformità ai protocolli igienici, contribuendo a mantenere uno standard di sanificazione costantemente elevato. In maniera simile, il Ritz-Carlton di San Francisco ha implementato un sistema di intelligenza artificiale per ottimizzare i programmi di pulizia delle camere. Il sistema tiene conto di vari fattori: orari di check-out degli ospiti, priorità delle camere e persino schemi di lavoro del personale, con un conseguente aumento del 20% dell’efficienza.

Intercontinental Hotels Group (IHG) ha implementato sistemi di analisi dati per prevedere i momenti di picco per quanto riguarda le operazioni di housekeeping e assegnano le risorse di conseguenza, assicurando una pulizia tempestiva e completa delle camere.

I sistemi automatizzati riducono la necessità di manodopera manuale, consentendo al personale delle pulizie di concentrarsi su servizi personalizzati per gli ospiti. Inoltre, l’intelligenza artificiale può aiutare gli hotel a identificare e affrontare le aree ad alto traffico pedonale o contaminate per effettuare pulizie mirate.

I Peninsula Hotels utilizzano l’IA per analizzare le preferenze degli ospiti in base ai loro precedenti soggiorni, consentendo loro di personalizzare la camera ancor prima del loro arrivo.

Dalla regolazione della temperatura della stanza al rifornimento degli snack preferiti, il sistema assicura che ogni ospite si senta valorizzato in modo unico, con un conseguente aumento della fedeltà della clientela, più propensa a tornare per un successivo soggiorno.

igiene horeca innovazione

RIDURRE GLI SPRECHI

30% DI RISPARMIO

IN TERMINI DI TEMPO

DEDICATO DAI MANAGER

Gli hotel della Parkroyal Collection di Singapore hanno attuato diverse misure innovative per ridurre il loro impatto ambientale. Un’iniziativa degna di nota è l’utilizzo di sistemi in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, garantendo un uso efficiente di acqua e detergenti e, di conseguenza, limitare gli sprechi. Anche il Radisson Hotel Group impiega l’IA e altre tecnologie per monitorare e gestire in modo efficiente l’utilizzo di acqua e prodotti chimici, riducendo in modo significativo i rifiuti e il consumo di risorse. InterContinental Hotels Group ha implementato sensori IoT per monitorare il consumo energetico e ottimizzare l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento delle proprie strutture. Inoltre, sono stati introdotti sensori di monitoraggio delle cimici dei letti connessi all’IoT per un’osservazione continua e un rilevamento precoce. L’intelligenza artificiale può essere integrata con i dispositivi IoT per creare un ecosistema di pulizia connesso. Ciò consente un monitoraggio continuo e in tempo reale delle attività di housekeeping e delle forniture, l’identificazione dei problemi di manutenzione e la gestione remota delle operazioni.

PULIZIA ROBOTICA

ALLA PROGRAMMAZIONE

E ALL’ASSEGNAZIONE DEI

COMPITI, GRAZIE ALL’USO DELL’IA

15%

L’INCREMENTO DEI

PUNTEGGI DI SODDISFAZIONE

ASSEGNATI DAGLI OSPITI

CHE HANNO SOGGIORNATO

IN HOTEL CHE IMPIEGANO

NEI LORO PROCESSI L’IA

+20% DI RECENSIONI

POSITIVE REGISTRATO

DAGLI HOTEL CHE UTILIZZANO

TECNOLOGIE LEGATE ALL’IA

I robot autonomi per le pulizie sono in grado di svolgere attività essenziali come aspirare, pulire, strofinare e disinfettare le superfici. Gli Hilton Hotels hanno impiegato robot aspirapolvere dotati di intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza delle loro operazioni di cleaning. Questi robot sono progettati per navigare autonomamente nei corridoi degli hotel, nelle camere degli ospiti e in altre aree, garantendo una pulizia costante e di alta qualità. Essi utilizzano una tecnologia IA avanzata e algoritmi che gli consentono di operare con un intervento umano minimo, il che aiuta a risolvere la carenza di manodopera e consente al personale degli hotel di concentrarsi su compiti a maggior valore aggiunto.

PROGRAMMARE IL LAVORO

Accorhotels sta sfruttando l’intelligenza artificiale per snellire i programmi di housekeeping e migliorare l’efficienza operativa complessiva, con conseguente accelerazione dei tempi di consegna e miglioramento dell’esperienza degli ospiti. Utilizzando l’IA, Accor è stata in grado di automatizzare e ottimizzare vari aspetti dell’housekeeping, come la programmazione, l’assegnazione delle risorse e la gestione delle attività. Ciò contribuisce a garantire che le camere vengano pulite nell’ordine più efficiente e dal personale giusto, tenendo conto di fattori quali gli orari di check-in/ check-out degli ospiti e la presenza o meno degli ospiti in camera.

Inoltre, Accor ha istituito un centro di eccellenza per l’intelligenza artificiale e l’automazione intelligente per migliorare ulteriormente l’esperienza degli ospiti e l’efficienza operativa. Questo centro si concentra sull’integrazione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale in tutte le proprietà, compreso l’uso di robot per le consegne e di un unico sistema di gestione delle proprietà (PMS) basato su cloud per semplificare le operazioni.

SENSORI SMART E ROBOT

Marriott International ha implementato tecnologie avanzate per migliorare la pulizia delle camere e l’esperienza complessiva degli ospiti nell’ambito dell’iniziativa Global Cleanliness Council: queste tecnologie comprendono numerose soluzioni come spruzzatori elettrostatici con disinfettanti di livello ospedaliero per igienizzare le superfici in tutto l’hotel, sensori intelligenti che monitorano la qualità dell’aria e le condizioni delle camere e delle aree comuni, controlli ad attivazione vocale in camera che consentono agli ospiti di gestire le impostazioni della stanza, come l’illuminazione e la temperatura. Questo approccio proattivo basato sui dati garantisce l’ottimizzazione degli standard di pulizia e dei programmi di housekeeping senza che siano necessarie continue ispezioni manuali. Aloft Hotels ha introdotto un servizio di maggiordomi robot che si occupano di consegnare oggetti come asciugamani e articoli da bagno nelle camere degli ospiti e possono anche gestire le richieste di pulizia. Questa innovazione non solo migliora l’efficienza, ma anche l’esperienza in hotel degli ospiti. L’implementazione di tecnologie IA ha infatti una correlazione diretta con la soddisfazione degli ospiti. Un’indagine condotta da una società di ricerca leader nel settore dell’ospitalità ha rivelato che gli hotel che impiegano protocolli di pulizia guidati dall’intelligenza artificiale hanno registrato un aumento del 20% delle recensioni positive rispetto a quelli che non lo fanno.

L’adozione di soluzioni di pulizia basate sull’IA nel settore dell’ospitalità si sta diffondendo in tutto il mondo. Paesi come la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti sono già all’avanguardia, con molti hotel che implementano queste tecnologie per migliorare la qualità e l’efficienza delle operazioni di pulizia, la soddisfazione degli ospiti e ridurre l’impatto ambientale. Senza dimenticare che le tecnologie legate all’intelligenza artificiale sono in continua evoluzione. Nel prossimo futuro vedremo quindi comparire soluzioni sempre più innovative e performanti che trasformeranno ulteriormente il settore dell’hotellerie.

PULIZIA E IGIENE PERFETTA

L’igiene rappresenta il primo impatto che un hotel o un ristorante lascia sui propri clienti, un vero e proprio biglietto da visita che incide sulla loro esperienza e sulla decisione di tornare. Un ambiente pulito, ordi nato e profumato trasmette un senso di benessere e sicurezza, trasformando ogni soggiorno o pasto in un’esperienza piacevole. La cura degli spazi, dalle camere ai bagni fino alle aree comuni, deve essere impeccabile, garantendo non solo un aspetto accogliente, ma anche un elevato livello di igiene.

Grazie alla linea HiMiX Professional di Rubino Chem , ottenere una pulizia profonda e sicura diventa un processo semplice ed efficace. Questi detergenti professionali, sviluppati per rispettare ogni tipo di superficie, assicurano prestazioni eccellenti e sono conformi agli standard H.A.C.C.P., fondamentali per il settore alberghiero e della ristorazione. L’attenzione alla qualità e alla sicurezza rende questa linea un punto di riferimento per chi desidera offrire ambienti sempre perfettamente igienizzati.

Tra le soluzioni proposte, spicca Protection 24H, un igienizzante arricchito con sali d’ammonio quaternario, capace di rimuovere germi e batteri in modo efficace. La sua formula innovativa crea una barriera invisibile che garantisce protezione fino a 24 ore, risultando ideale per superfici ad alto contatto come tavoli, maniglie e reception. Questa caratteristica lo rende un alleato indispensabile per mantenere elevati standard igienici senza la necessità di continue applicazioni.

Per le esigenze più impegnative in cucina, Degreaser Food è la soluzione perfetta. Si tratta di uno sgrassatore ultra concentrato ad alta alcalinità, progettato per dissolvere anche lo sporco più ostinato. Agisce in profondità su grassi animali e vegetali, residui carbonizzati e oli, senza corrodere le superfici e senza lasciare aloni, garantendo una pulizia impeccabile.

Quando si tratta di superfici delicate come cristalli, vetro e acciaio, Glass + Inox Food è la scelta ideale. Questo detergente ultra concentrato rimuove con facilità impronte, polvere e residui di grasso, lasciando una pellicola protettiva invisibile che ritarda il

ridepositarsi dello sporco. Grazie alla sua rapida evaporazione, assicura una brillantezza perfetta senza lasciare aloni, valorizzando l’estetica di ogni ambiente con un effetto di pulizia immediato e duraturo.

Per completare l’esperienza di freschezza e igiene, Olè Essenza Ultra è un profumatore ultra concentrato che va oltre la semplice fragranza. Questo prodotto multifunzionale profuma, rimuove germi e batteri, neutralizza i cattivi odori, deterge e spolvera ambienti e superfici. La sua formula garantisce una profumazione intensa e persistente per oltre 48 ore, trasformando ogni ambiente in un luogo accogliente e piacevole.

L’ampia gamma di soluzioni offerte dalla linea HiMiX Professional, unita alla costante ricerca di innovazione e sicurezza, fa di questo marchio un punto di riferimento per il settore Horeca. L’impegno nella realizzazione di prodotti altamente performanti e rispettosi dell’ambiente conferma la missione di HiMiX Professional: offrire strumenti efficaci per garantire pulizia, igiene e benessere in ogni struttura ricettiva e ristorativa.

igiene horeca lavanderie industriali

ATTIVITÀ TRA SERVIZI E INDUSTRIA

Il servizio offerto dalle imprese del settore è destinato a clienti industriali e commerciali, a operatori del turismo, del comparto sanitario e socio assistenziale, a imprese industriali e del commercio

Dai dati pubblicati dall’Osservatorio sul settore delle lavanderie professionali, emerge la natura industriale delle imprese che, pur realizzando principalmente un servizio destinato ad altre imprese, hanno una dimensione media e una struttura occupazionale totalmente estranee ai parametri tipici delle attività dei servizi e assimilabili, invece, ai parametri delle imprese industriali e manifatturiere. L’attività più tradizionale delle lavanderie industriali consiste nel lavaggio, ricondizionamento, disinfezione e sterilizzazione di materiali

tessili (biancheria, abbigliamento da lavoro, materassi e altri accessori). I clienti sono imprese dei servizi, del commercio e dell’industria che affidano all’esterno il servizio allo scopo di concentrare le risorse sugli obiettivi principali della loro attività: la cura per gli ospedali, l’ospitalità per gli alberghi, l’attività produttiva o di vendita per le imprese manifatturiere e del commercio. L’organizzazione delle imprese è di tipo industriale con processi produttivi che presentano un’elevata intensità di capitale e utilizzano macchinari fortemente

CRISTINA CARDINALI

igiene horeca lavanderie industriali

automatizzati. Soltanto le fasi di movimentazione dei dispositivi trattati e di controllo qualità presentano un’elevata intensità di lavoro.

Malgrado la struttura delle imprese e l’organizzazione produttiva siano di tipo industriale, la classificazione statistica delle attività economiche (ATECO) utilizzata dall’ISTAT per le rilevazioni ufficiali definisce il settore delle lavanderie industriali come Attività delle lavanderie per alberghi ristoranti enti e comunità e gli attribuisce il codice 96.01.1.

Attività economiche affini a quelle svolte dalle imprese del settore, che realizzano cioè trasformazioni di natura chimica su supporti tessili, quali ad esempio quelle dei finissaggi tessili, hanno invece il codice ateco 13.3, finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari.

CICLO PRODUTTIVO

Il ciclo produttivo tipico può essere suddiviso in tre fasi principali: ricevimento della merce. esame della natura della biancheria, con controllo della qualità dei capi, raggruppamento in categorie omogenee, abbinamento di ciascun lotto di articoli con il codice di trattamento chimico e fisico cui assoggettare la merce nel corso della lavorazione; trattamenti meccanici, chimici e termici. avvengono in apparecchiature di trattamento, in continuo o discontinuo, in larga parte computerizzate; stiratura e confezionamento . essiccamento, scarico della biancheria, controllo integrità dei capi e qualità del finissaggio chimico, stiratura, piegatura e confezionamento.

Le imprese possono inoltre essere dotate di clean rooms, per la sterilizzazione della biancheria, che consentono la lavorazione di set per camere operatorie. In tal caso il centro di sterilizzazione è separato dal resto della produzione ed è completamente automatizzato.

CARATTERISTICHE DEI TESSUTI

Prima di procedere con il lavaggio di qualsiasi tessuto, è importante consultare

IL SERVIZIO ECOLOGICO NELLA RISTORAZIONE TESSUTO O CARTA?

Si parla moltissimo di compatibilità ambientale e di rispetto per l’ambiente. È un obiettivo che ha necessità di buone pratiche. Per le buone pratiche si deve partire dalle abitudini quotidiane. Mettersi a tavola è un gesto piacevole che deve accompagnarsi anche alla salvaguardia per l’ambiente. Un gesto semplice, virtuoso e quotidiano. Parliamo di economia circolare e in particolare di riutilizzo. In una ricerca presentata qualche anno addietro a Ecomondo su un’analisi comparativa degli impatti ambientali ed economici i risultati sono eloquenti. Il tovagliato riutilizzabile impatta sull’effetto serra il 48% in meno del monouso, Il 91% dei materiali è avviato al recupero, resiste a 75 cicli di lavaggio. E poi la “grande frontiera” è rappresentata oltre che dall’economia circolare anche dall’economia legata al “riutilizzo” per più cicli di un prodotto, superando così la logica del monouso. Consideriamo poi, che il tessile in uscita dalle lavanderie industriali è riutilizzato in settori diversi sotto forma di stracci o di altri prodotti. Nella fase di smaltimento, il monouso finisce per il 55% in discarica, il 45% va all’inceneritore, mentre, a seguito dei 75 cicli di lavaggi industriali, del tovagliato in tessuto solo l’8% va in discarica e un 1% è destinato all’incenerimento, il resto viene avviato a riciclo.

e capire il significato dei simboli riportati sull’etichetta di ogni capo. Le indicazioni più importanti da seguire saranno la temperatura, i detergenti utilizzabili, la stiratura e tipi di lavaggio (a secco o in acqua).

Per una manutenzione ottimale dei capi, la conoscenza delle caratteristiche del tessuto si rivela fondamentale.

Il cotone appartiene alla categoria dei tessuti in fibra naturale vegetale, queste fibre sono molto resistenti, robuste e versatili, assorbono molta acqua; la temperatura consigliata per una maggior durata è di un massimo di 60°/70°, più alte sono le temperature e più si andrà a “cuocere” la fibra stessa, con l’esito di una minor durata nel tempo del prodotto; si può poi prevedere di aggiungere ad ogni lavaggio l’ammorbidente. L’asciugatrice è possibile usarla, ma a temperatura moderata.

La lana appartiene alla categoria delle fibre naturali di origine animale; nonostante risultino resistenti, sono molto delicate da trattare, pertanto richiedono un lavaggio e una stiratura a temperatura molto bassa. Il poliestere fa parte delle cosiddette fibre sintetiche; questo materiale viene usato molto spesso misto al cotone, è una fibra leggera e resistente. Deve essere trattato a temperature medio/basse con un lavaggio delicato non superiore a 40°, non necessita di stiratura.

Esistono poi molte altre fibre che compongono un tessuto, e in base alle loro caratteristiche richiedono una manutenzione diversa; rispettando sempre le indicazioni riportate sull’etichetta, si potrà assicurare una maggior durata nel tempo al prodotto, anche dopo numerosi lavaggi, mantenendo il capo inalterato.

ECOLABEL

Qualità e sostenibilità in lavanderia

Nel settore dell’ospitalità, la pulizia e l’igiene rappresentano elementi fondamentali per garantire il comfort e la sicurezza degli ospiti. Tra le aree più delicate di un hotel, la lavanderia occupa un ruolo cruciale, poiché la qualità del lavaggio della biancheria influisce direttamente sulla percezione del servizio da parte della clientela. Per questo motivo, l’utilizzo di prodotti chimici di alta qualità e con certificazione Ecolabel assume un’importanza strategica sia in termini di efficienza operativa sia per la sostenibilità ambientale. I prodotti chimici di qualità garantiscono risultati eccellenti nella rimozione delle macchie, nel mantenimento della morbidezza dei tessuti e nella durata della biancheria nel tempo. Detergenti, ammorbidenti e candeggianti formulati con ingredienti efficaci ma delicati riducono il rischio di danni ai tessuti e preservano l’integrità delle fibre anche dopo numerosi cicli di lavaggio. Inoltre, un prodotto di qualità superiore richiede dosaggi più contenuti rispetto a quelli di fascia inferiore, ottimizzando i consumi e riducendo gli sprechi. Oltre alla qualità, la certificazione Ecolabel rappresenta un valore

aggiunto fondamentale. Questo marchio europeo viene assegnato a prodotti che rispettano rigorosi criteri ambientali lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Utilizzare detergenti certificati Ecolabel nella lavanderia di un hotel significa ridurre l’impatto ambientale senza compromettere l’efficacia del lavaggio. Questi prodotti sono formulati con sostanze facilmente biodegradabili e prive di componenti nocivi che possono essere dannosi per l’ecosistema acquatico.

L’adozione di prodotti Ecolabel consente anche di ridurre il consumo di acqua ed energia. Grazie alla loro formulazione avanzata, questi detergenti richiedono temperature di lavaggio più basse per ottenere risultati eccellenti, contribuendo così a diminuire le emissioni di CO2 e i costi operativi dell’hotel. Un approccio sostenibile nella gestione della lavanderia può inoltre diventare un elemento distintivo per la struttura ricettiva, attirando una clientela sempre più attenta alle tematiche ambientali.

Infine, l’utilizzo di prodotti chimici di qualità con certificazione Ecolabel migliora il benessere del personale addetto alla lavanderia, riducendo il rischio di esposizione a sostanze irritanti e nocive. Meno allergeni e una minore aggressività chimica significano condizioni di lavoro più sicure e confortevoli per chi opera quotidianamente nel settore.

Investire in detergenti certificati e di alta qualità non è solo una scelta responsabile per l’ambiente, ma anche una strategia vincente per migliorare l’efficienza operativa, la soddisfazione degli ospiti e l’immagine dell’hotel. La sostenibilità e la qualità possono e devono andare di pari passo per garantire un servizio eccellente e un futuro più verde.

L’IMPORTANZA DELL’IGIENE NEI PAVIMENTI

Scopri l’importanza di lavasciuga

pavimenti e spazzatrici per migliorare efficienza, sicurezza e sostenibilità

I pavimenti di hotel e ristoranti sono soggetti a un traffico intenso e continuo. La presenza costante di ospiti e personale aumenta il rischio di accumulo di sporco, polvere e residui alimentari, che possono compromettere l’aspetto estetico degli ambienti e rappresentare un pericolo per la sicurezza, come scivolamenti e cadute. Inoltre, pavimenti non adeguatamente puliti possono diventare terreno fertile per batteri e altri microrganismi, mettendo a rischio la salute degli ospiti e del personale.

Una pulizia efficace e frequente dei pavimenti è quindi essenziale non solo per mantenere un ambiente accogliente e professionale, ma anche per garantire la sicurezza e il benessere di tutti coloro che frequentano l’ambiente. Inoltre, un’adeguata manutenzione delle superfici contribuisce a preservare l’integrità dei materiali, prolungando la durata dei rivestimenti e riducendo i costi legati a eventuali riparazioni o sostituzioni.

Nei contesti Horeca i pavimenti sono frequentemente esposti a residui di cibo, grasso, oli e sporco, che possono rendere le superfici scivolose e aumentare il rischio di cadute. L’uso di attrezzature adeguate consente di rimuovere efficacemente tali impurità, riducendo il pericolo di infortuni e garantendo un ambiente più sicuro per lavoratori e clienti. Inoltre, il rispetto delle normative igienico-sanitarie impone standard elevati, specialmente negli ambien-

ti di preparazione e somministrazione di alimenti. La normativa HACCP, per esempio, stabilisce criteri stringenti per la pulizia e la manutenzione degli ambienti, includendo la corretta gestione dei pavimenti. Utilizzare macchinari specifici permette di mantenere questi standard senza difficoltà, riducendo il rischio di contaminazioni e garantendo un ambiente più sano.

Le attività del settore Horeca devono gestire flussi di lavoro intensi, spesso con tempi ridotti per la pulizia tra un servizio e l’altro. Affidarsi a strumenti professionali consente di ottimizzare i tempi di pulizia, permettendo al personale di concentrarsi su altre mansioni essenziali. In un hotel, per esempio, la pulizia dei pavimenti nelle aree comuni deve essere svolta rapidamente per non disturbare gli ospiti, mentre in una cucina industriale la rimozione dello sporco deve essere immediata per garantire condizioni igieniche ottimali. Investire in attrezzature adeguate significa migliorare la produttività e ridurre il tempo dedicato alla manutenzione quotidiana. Dal punto di vista dell’immagine aziendale, un ambiente pulito influisce sulla percezione della clientela. Un ristorante con pavimenti lucidi e privi di residui trasmette un senso di ordine e professionalità, mentre un hotel che cura l’igiene delle sue aree comuni offre agli ospiti un’esperienza più gradevole. La pulizia è uno degli elementi che i clienti notano immediatamente e può influenzare il loro giudizio su un’attività. Garantire standard elevati è quindi essenziale per mantenere una reputazione positiva e fidelizzare la clientela.

ATTREZZATURE

Le lavasciuga pavimenti sono macchinari fondamentali per garantire una pulizia approfondita ed efficiente. Funzionano attraverso

QUALE MACCHINA SCEGLIERE

Scegliere la giusta attrezzatura per la pulizia dipende da vari fattori, tra cui la dimensione degli spazi, il tipo di pavimentazione e la frequenza di utilizzo.

Hotel di grandi dimensioni: Per spazi estesi, come hall e corridoi, si consigliano lavasciuga pavimenti con operatore a bordo, che garantiscono una pulizia rapida ed efficiente.

Ristoranti e cucine: Le lavasciuga pavimenti compatte sono ideali per le aree ristrette e garantiscono la massima igiene con una manutenzione minima.

Aree esterne: Le spazzatrici industriali sono perfette per mantenere puliti marciapiedi, ingressi e parcheggi, migliorando l’aspetto complessivo della struttura.

un sistema combinato di lavaggio, aspirazione e asciugatura, che consente di eliminare lo sporco in modo rapido e senza lasciare residui. La loro efficacia si deve alla capacità di rimuovere impurità anche nelle superfici più difficili, come pavimenti in gres, piastrelle o cemento industriale. Esistono diversi modelli sul mercato, dai più compatti e maneggevoli per spazi ristretti, a quelli a uomo a bordo, progettati per la pulizia di grandi superfici. I modelli compatti sono ideali per ristoranti, cucine e piccoli negozi, mentre le versioni più grandi sono perfette per hotel, magazzini e centri commerciali.

Uno dei principali vantaggi delle lavasciuga pavimenti è il risparmio di acqua e detergenti. Grazie a tecnologie avanzate, queste

MANUTENZIONE E CURA DELLE

ATTREZZATURE

Per garantire una lunga durata e prestazioni ottimali delle macchine per la pulizia, è fondamentale effettuare una manutenzione regolare:

• Pulire i serbatoi e i filtri dopo ogni utilizzo per evitare accumuli di sporco.

• Controllare periodicamente lo stato delle spazzole e dei dischi di lavaggio, sostituendoli se necessario.

• Effettuare revisioni periodiche per garantire il corretto funzionamento dei motori e dei sistemi di aspirazione.

PAVIMENTI PULITI

macchine dosano con precisione la quantità di liquido necessaria, evitando sprechi e riducendo l’impatto ambientale. Inoltre, la loro capacità di asciugare immediatamente la superficie pulita contribuisce a prevenire scivolamenti e incidenti, migliorando la sicurezza. Le lavasciuga pavimenti sono progettate per affrontare anche lo sporco più ostinato, garantendo una pulizia profonda con un intervento minimo da parte degli operatori.

Le spazzatrici industriali rappresentano un’altra soluzione essenziale per mantenere la pulizia negli ambienti Horeca. A differenza delle lavasciuga pavimenti, le spazzatrici sono ideali per la rimozione di detriti solidi, come polvere, briciole, foglie e altri residui di grandi dimensioni. Questi macchinari sono dotati di spazzole rotanti che raccolgono lo sporco e lo convogliano in un serbatoio, facilitando la gestione dei rifiuti. Le spazzatrici sono indicate per aree più ampie come parcheggi, magazzini e piazzali.

Per ottenere una pulizia ottimale, è importante valutare il tipo di superficie da trattare e scegliere attrezzature adatte ai materiali presenti nei vari ambienti. I pavimenti in piastrelle, cemento, legno o moquette richiedono metodi di pulizia differenti per evitare danni e garantire un risultato efficace. L’uso di detergenti specifici è un altro fattore determinante. Un prodotto non adatto può lasciare residui o compromettere la qualità del pavimento, mentre l’impiego di soluzioni professionali consente di ottenere una pulizia profonda senza rischi. Anche la manutenzione delle attrezzature è essenziale per garantire prestazioni ottimali nel tempo. Controllare periodicamente lo stato delle lavasciuga pavimenti e delle spazzatrici aiuta a prevenire guasti e assicura un funzionamento efficiente. Un ulteriore aspetto da considerare è la formazione del personale. Anche le migliori attrezzature richiedono un utilizzo corretto per garantire risultati eccellenti. Fornire ai dipendenti una formazione adeguata sull’uso delle macchine per la pulizia non solo migliora l’efficacia del processo, ma contribuisce anche a ridurre il consumo di detergenti e risorse, ottimizzando i costi operativi.

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE

Negli ultimi anni, l’attenzione alla sostenibilità ha portato allo sviluppo di macchinari per la pulizia sempre più efficienti dal punto di vista energetico e del consumo idrico. Le moderne lavasciuga pavimenti sono dotate di sistemi di dosaggio intelligente dei detergenti, riducendo l’impatto ambientale senza compromettere l’efficacia della pulizia. Alcuni modelli utilizzano anche acqua ozonizzata, eliminando la necessità di prodotti chimici aggressivi. L’adozione di queste tecnologie non solo migliora la sostenibilità dell’attività, ma risponde anche alle esigenze di un mercato sempre più attento alla responsabilità ambientale. Hotel e ristoranti che investono in soluzioni ecologiche possono migliorare la

I CONSIGLI DELL’ESPERTO

Rispetta sempre le percentuali di diluizione dei prodotti chimici indicate nelle procedure.

Utilizza sistemi di dosaggio per garantire una diluizione precisa e pratica.

Evita di ricontaminare le superfici disinfettate con materiali o panni sporchi.

Un pavimento mal pulito perde le proprietà antiscivolo, aumentando il rischio di incidenti per gli addetti e diventando un serbatoio di sporco che i camerieri possono diffondere in sala.

I produttori di lavasciuga pavimenti hanno sviluppato modelli compatti, ideali per le cucine, capaci di asciugare sia in avanzamento che in retromarcia. Anche i generatori di vapore offrono buoni risultati, seppur con tempi più lunghi.

Dopo aver verificato la resistenza del pavimento, alterna periodicamente il detergente abituale con uno a pH leggermente acido per rimuovere residui di calcare.

propria reputazione e attrarre clienti sensibili a queste tematiche. Investire in tecnologie avanzate per la pulizia dei pavimenti rappresenta un vantaggio competitivo per le attività del settore Horeca. L’uso di macchinari professionali non solo consente di migliorare l’igiene e la sicurezza degli ambienti, ma aiuta anche a ridurre i tempi e i costi di gestione. Un ambiente pulito e ben curato trasmette fiducia ai clienti, migliora la produttività del personale e contribuisce al rispetto delle normative vigenti. Per queste ragioni, adottare soluzioni avanzate per la pulizia dei pavimenti non è solo una necessità, ma un investimento strategico per il successo di qualsiasi attività operante nel settore della ristorazione, dell’ospitalità e dell’industria.

NUOVA FRONTIERA DELL’IGIENE

Leonardo Lifescience Group si afferma come nuovo protagonista nel settore chimico, del controllo dei parassiti e dell’igiene ambientale in Italia. Primo gruppo indipendente del comparto, nasce dalla collaborazione tra Vebi Istituto Biochimico e Bleu Line, due realtà consolidate nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici per il mercato domestico e professionale. L’unione delle due aziende porta a un sistema più dinamico e reattivo alle esigenze del mercato, puntando sull’innovazione come leva di crescita. Vebi Istituto Biochimico e Bleu Line, già riconosciute per la qualità delle loro soluzioni, riorganizzano oggi la propria offerta con un approccio più strutturato. Da questa evoluzione nasce

Vebi PRO, il nuovo brand di Vebi Istituto Biochimico dedicato alla detergenza professionale e al settore Horeca.

Vebi PRO propone una gamma di prodotti studiata per garantire ambienti sani e puliti. Il marchio si distingue per un’identità visiva chiara e moderna e per un supporto tecnico e commerciale di alto livello. L’esperienza di Vebi Istituto Biochimico rafforza l’affidabilità dell’offerta, posizionando il brand come partner di riferimento nella gestione dell’igiene professionale.

La linea Vebi PRO comprende quattro categorie di prodotti: deter-

genza professionale, igiene personale, profumazione ambientale e protezione professionale. L’integrazione di partnership strategiche amplia ulteriormente l’offerta, permettendo ai professionisti di accedere a soluzioni complete ed efficaci.

Da quest’anno, Vebi PRO diventa distributore esclusivo di alcuni marchi consolidati: DeoDue+ Professional, sviluppato in collaborazione con Chimiclean; Bacticyd®, soluzione per l’igiene e la disinfezione di GDPHARM Professional; e Gulp Box ®, sistema modulare per esche rodenticide realizzato in plastica riciclata e riciclabile.

Un elemento centrale della proposta Vebi PRO è la formazione. I percorsi formativi, progettati dai tecnici dell’azienda, coprono le pratiche di disinfestazione e pulizia, aspetti chiave per operare con efficacia in un mercato competitivo. Con Vebi PRO, Leonardo Lifescience Group si posiziona come punto di riferimento per i professionisti dell’igiene e della detergenza, offrendo soluzioni affidabili e aggiornate alle richieste del settore.

AREE COMUNI E PUBBLICHE

AREE CON SERVIZI ALIMENTARI AREE CON SERVIZI IGIENICI

COPYR COLOR ID

L’innovativo sistema di Pest Management

per il settore HORECA

Nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, la gestione degli infestanti rappresenta una sfida complessa, influenzata da molteplici variabili: la conoscenza dell’ambiente, l’applicazione di metodologie adeguate e l’utilizzo di prodotti conformi alla normativa vigente. Per rispondere a queste, Copyr ha sviluppato Copyr Color ID, un sistema che rivoluziona il controllo degli infestanti nel settore Horeca. Grazie a un approccio intuitivo e strutturato, Copyr Color ID semplifica la scelta dei prodotti più idonei, garantendo efficacia, sicurezza e sostenibilità. Questo sistema si distingue dal convenzionale “codice colore” utilizzato nel Professional Cleaning perché si basa sulla specificità di ogni ambiente, guidando l’operatore verso la soluzione più adeguata.

UN SISTEMA INTUITIVO E MIRATO

Copyr Color ID identifica quattro aree principali, ciascuna associata a un colore specifico per facilitare l’individuazione della soluzione più efficace.

Aree con servizi alimentari Cucine e aree di preparazione dei cibi. Qui la sicurezza è essenziale per garantire la salubrità degli alimenti

e per questo motivo è necessario che i prodotti siano autorizzati per l’industria alimentare, che siano di origine naturale, che abbiano una bassa residualità e che siano impiegabili nei protocolli HACCP.

Aree comuni e pubbliche Hall, sale ricevimento, camere da letto e spazi comuni. Questi ambienti necessitano di soluzioni che rispettino il comfort degli ospiti senza compromettere l’efficacia del trattamento e che siano ad ampio spettro d’azione.

Aree con servizi igienici Bagni, spogliatoi, palestre e altre zone con servizi igienici. L’attenzione è focalizzata su prodotti fortemente snidanti, residuali e che siano efficaci anche in condizioni difficili, come sporco, umido.

Aree esterne Dehor, terrazzi, verande e giardini. È necessario che i prodotti siano autorizzati per il trattamento in esterno e sul verde. L’obiettivo di Copyr Color ID è fornire agli operatori uno strumento chiaro, efficace e sicuro, capace di migliorare la gestione degli infestanti e garantire elevati standard di igiene e sicurezza in ogni ambiente.

Per maggiori informazioni su Copyr Color ID consultare il catalogo dedicato ai dealer Horeca scaricabile su copyr.eu/igiene-ambientale.

AREE ESTERNE

COPYRMATIC®

Il miglior sistema a dosaggio controllato

Con Piretro naturale Con Piretro naturale

igiene horecamaterie prime

CONTROLLO IN CUCINA

Dalla ricezione allo smaltimento, ogni fase deve garantire sicurezza alimentare e conformità igienica

CRISTINA CARDINALI

In una cucina professionale, la qualità del servizio passa anche – e soprattutto – da ciò che non si vede: il rispetto delle norme igieniche, l’attenzione al controllo delle materie prime, la corretta conservazione degli alimenti e la gestione responsabile dei rifiuti. L’ambito Horeca, per sua natura, è sottoposto a standard stringenti e a una vigilanza costante, perché opera a diretto contatto con il consumatore. È quindi fondamentale impostare un sistema organizzativo solido, dove ogni fase, dalla ricezione delle derrate alimentari allo smaltimento dei rifiuti, sia regolata da procedure chiare, condivise e costantemente verificate. Il primo momento delicato è la consegna delle materie prime. È importante che l’orario sia concordato in modo da assicurare la presenza di un operatore incaricato del controllo. La merce va ispezionata con attenzione: i sensi, vista, olfatto e tatto sono infatti un primo strumento efficace per valutare freschezza e conformità. Ma è fondamentale anche l’uso di strumenti di misurazione come il termometro, soprattutto nei mesi più caldi. I prodotti devono essere integri, puliti, ben etichettati e conformi agli standard previsti.

Particolare attenzione va posta alla temperatura di trasporto e alla separazione tra categorie diverse, per evitare contaminazioni. La compilazione di una scheda di accettazione consente di documentare tutti i controlli effettuati e di intervenire tempestivamente in caso di non conformità, adottando le misure correttive necessarie.

Una volta accettate, le derrate alimentari devono essere immediatamente trasferite nelle aree di stoccaggio, riducendo al minimo il tempo di permanenza a temperatura ambiente. L’organizzazione del magazzino refrigerato è cruciale. I prodotti vanno separati per tipologia e conservati secondo la temperatura ideale: carni e cibi cotti tra 0 e 4 °C, verdure tra 5 e 10 °C, salumi e latticini nuovamente tra 0 e 4 °C. Quando le attrezzature non permettono una suddivisione così dettagliata, è importante almeno differenziare verticalmente i ripiani e proteggere ogni alimento con pellicole o contenitori chiusi. Mai accatastare i prodotti: ogni forma di contatto diretto va evitata. Per garantire una conservazione efficace, la manutenzione degli impianti frigoriferi deve essere regolare. Le attrezzature devono essere in grado di mantenere la temperatura impostata anche in caso di aperture frequenti. È consigliabile dotarsi di sistemi di monitoraggio che rilevino eventuali sbalzi termici, così da intervenire prontamente. Anche la pulizia delle celle e dei frigoriferi deve seguire un piano regolare: sporco e residui organici rappresentano un potenziale rischio di contaminazione e compromissione della sicurezza alimentare.

Il controllo non si esaurisce con la conservazione, anche durante la fase di utilizzo delle materie prime è essenziale continuare a monitorare lo stato degli alimenti. Colore, consistenza e odore possono indicare eventuali alterazioni. Per la carne, ad esempio, è importante verificare l’assenza

UNA CUCINA PULITA NON È SOLO UN

AMBIENTE SICURO, MA ANCHE IL SEGNO TANGIBILE DI

UN’ORGANIZZAZIONE

EFFICIENTE E DI UNA GESTIONE RESPONSABILE

di liquidi anomali o ghiaccio in eccesso nel caso di prodotti congelati. Per le verdure, appassimenti o macchie sono segnali di deperimento e per le uova, guscio pulito e integro e etichettatura leggibile sono requisiti minimi.

Altro momento delicato è la gestione dei rifiuti. In una cucina professionale, la produzione di scarti è inevitabile, ma va gestita in modo razionale e conforme alle normative. I contenitori per i rifiuti devono essere capienti, realizzati con materiali lavabili, dotati di coperchio e preferibilmente con apertura a pedale, per ridurre al minimo il

contatto delle mani. La loro collocazione deve essere studiata per non interferire con le zone di preparazione, e l’area dedicata deve essere mantenuta sempre pulita. In caso di raccolta non quotidiana, è necessario prevedere un sistema di refrigerazione per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti organici.

Particolare attenzione richiedono i sottoprodotti di origine animale, come ossa, frattaglie o scarti di lavorazione della carne, che rientrano nei rifiuti di categoria III

non destinati al consumo umano. Questi devono essere raccolti in contenitori sigillati, conservati in freezer appositi e smaltiti da aziende autorizzate. È necessario apporre una chiara etichetta che ne identifichi la natura, così da evitarne l’uso improprio e garantire la tracciabilità.

Un’altra categoria da gestire con cura è quella degli alimenti scaduti. Non tutti gli scarti sono uguali: un pacco di biscotti scaduto, ad esempio, può essere smaltito come rifiuto organico (previa separazione dall’imballo), mentre una confezione di carne scaduta richiede un trattamento da rifiuto speciale. Tutti i prodotti non più idonei al consumo devono essere registrati e tracciati, secondo le disposizioni del Manuale di Autocontrollo HACCP. La registrazione su apposita scheda è obbligatoria e deve essere sempre disponibile in caso di controllo da parte delle autorità sanitarie. A questo si aggiunge la necessità di una pulizia strutturata e sistematica delle attrezzature, degli utensili, delle superfici e dell’ambiente cucina. Ogni strumento a contatto diretto o indiretto con gli alimenti, dai coltelli ai taglieri, dalle affettatrici ai banchi di lavorazione, deve essere igienizzato con regolarità, seguendo un piano di sanificazione preciso e documentato. Le superfici di lavoro vanno pulite al termine di ogni preparazione e, se necessario, tra una lavorazione e l’altra, in particolare

quando si manipolano alimenti di diversa natura. Anche le attrezzature più ingombranti, come forni, frigoriferi, abbattitori e cappe, devono essere sottoposte a manutenzione e pulizia periodica, compresi i filtri, le guarnizioni e i punti meno visibili. La stessa attenzione va riservata ai pavimenti, agli scarichi e agli elementi strutturali della cucina. Ogni operazione deve essere tracciata con apposite schede di registrazione, in modo da garantire la trasparenza e la conformità alle norme HACCP. Una cucina pulita non è solo un ambiente sicuro, ma anche il segno tangibile di un’organizzazione efficiente e di una gestione responsabile.

Una gestione non conforme di rifiuti e materie prime può generare rischi igienico-sanitari, come proliferazione di microrganismi patogeni, formazione di cattivi odori e presenza di animali infestanti. Tutto questo compromette non solo l’igiene dell’ambiente di lavoro, ma anche la qualità del servizio e la reputazione dell’attività. Investire tempo e risorse in una gestione corretta e professionale delle fasi di conservazione, pulizia e smaltimento non è soltanto un obbligo normativo, ma una scelta di qualità. Significa costruire un sistema efficiente, sicuro e sostenibile, capace di prevenire problemi, valorizzare il lavoro degli operatori e offrire al cliente finale un prodotto non solo buono, ma anche sicuro.

IGIENE, EFFICIENZA

E CURA DEI DETTAGLI

Nel settore dell’ospitalità la prima impressione è fondamentale e determinante nella costruzione della valutazione complessiva che il cliente maturerà della sua intera esperienza. Affinché questa sia positiva, sono diversi i fattori che giocano un ruolo determinante. Se da un lato ci sono osservazioni oggettive legate al ruolo fondamentale giocato dall’igiene e dalla pulizia degli ambienti, dall’altro ci sono aspetti legati alla sostenibilità ambientale, un tema caro a un numero sempre maggiore di clienti, e non sono da sottovalutare le osservazioni afferenti al design e alla cura dei dettagli in ogni ambiente. Paperdi consapevole dell’importanza di queste tendenze e della crescente sensibilità dei consumatori per i temi legati alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi, propone soluzioni in grado di rispondere alle specifiche esigenze sia delle strutture che dei clienti. I dispenser della linea Soavex Professional sono, infatti, pensati per garantire benefici in termini di efficienza, autonomia, igienicità e riduzione degli sprechi. Una risposta efficace alle necessità del settore grazie a un sistema di erogazione al contempo sicuro e controllato. Dal punto di vista funzionale, il sistema di erogazione controllata infatti garantisce igienicità, efficienza e autonomia. Il completo isolamento della ricarica all’interno del dispenser, assicurato dalla funzionalità del no-touch system, soddisfa le esigenze in termini di garanzia di igienicità e consente di minimizzare gli sprechi, ottenendo al contempo una precisa quantificazione dei costi d’uso.

Queste caratteristiche sono fondamentali per le strutture del settore Horeca, dove l’attenzione all’igienicità è alta e dove una gestione responsabile dei materiali può tradursi in significativi risparmi economici. L’erogazione touchless, inoltre, riduce il contatto diretto con le superfici, contribuendo a limitare la diffusione di batteri e virus, un aspetto sempre più significativo in ottica di salute pubblica e prevenzione.

Uno degli aspetti più rilevanti dei dispenser Soavex Professional è il loro design.

Disponibili anche nella versione black, questi dispenser non solo garantiscono funzionalità, ma si inseriscono armoniosamente in qualsiasi contesto, migliorando l’estetica generale degli spazi. La versione Black Edition, infatti, arricchisce l’offerta con una proposta caratterizzata da un colore elegante e senza tempo come il nero, per conferire uno stile accurato e raffinato. La scelta di materiali di alta qualità e finiture curate rende il prodotto non solo duraturo, ma anche visivamente accattivante. Ciò è particolarmente importante nelle strutture ricettive e nei ristoranti, dove l’immagine gioca un ruolo cruciale nell’esperienza complessiva del cliente.

GEL INSETTICIDI

Una soluzione efficace

Nel settore Horeca, il controllo degli infestanti non è solo una questione di igiene, ma un elemento cruciale per garantire sicurezza e conformità normativa. La gestione integrata degli infestanti (IPM) rappresenta l’approccio più efficace, basato su monitoraggio continuo, prevenzione e intervento mirato solo quando necessario. La prevenzione è il primo passo per ridurre il rischio di infestazioni. Una pulizia accurata e la manutenzione costante degli ambienti, come lo svuotamento regolare dei bidoni della spazzatura e la riparazione di perdite idrauliche, sono fondamentali. Sigillare tutte le possibili vie d’ingresso con porte ermetiche e sostituire piastrelle danneggiate aiuta a prevenire intrusioni. Inoltre, il controllo delle merci in arrivo evita l’introduzione accidentale di infestanti. Tra le soluzioni più moderne e sicure per il controllo di blatte e formiche, i gel insetticidi si distinguono per discrezione ed efficacia. Questi prodotti vengono applicati in piccole quantità direttamente nei punti critici, riducendo così la necessità di interventi spray e minimizzando i residui chimici nell’ambiente. A differenza di altri trattamenti, possono essere utilizzati anche durante il normale svolgimento delle attività lavorative, senza emettere odori sgradevoli.

Il meccanismo d’azione dei gel si basa sull’attrazione dell’infestante, che ingerisce l’esca e la trasporta nel nido. Questo processo innesca un effetto domino che porta alla diffusione del principio attivo all’interno della colonia, eliminando progressivamente l’intera popolazione di parassiti.

STRATEGIE DI APPLICAZIONE

Per ottenere il massimo risultato, è essenziale individuare con precisione i punti di passaggio e nidificazione degli infestanti. Prima dell’applicazione, l’area deve essere pulita accuratamente per eliminare fonti alternative di cibo.

Le blatte prediligono ambienti umidi, caldi e riparati, come il retro di frigoriferi, elettrodomestici e scarichi idraulici. Sigillare fessure e ridurre l’accesso all’acqua può contribuire a limitarne la proliferazione.

Le formiche, invece, tendono a nidificare negli interstizi delle piastrelle e nelle canaline elettriche. Si nutrono spesso di residui proteici, trovando cibo anche nelle bacinelle sotto le lampade UV, dove si depositano insetti morti. Monitorare e trattare queste aree è essenziale per un controllo efficace.

SOLUZIONI NEWPHARM

Newpharm offre una gamma di gel specifici per il controllo di blatte e formiche, garantendo efficacia e sicurezza.

Addict Gel Formiche: Un insetticida a base di Dinotefuran, attivo contro diverse specie in tutti gli stadi di sviluppo. Può essere utilizzato sia in ambienti interni che esterni.

Addict Gel Scarafaggi: Assicura il 100% di mortalità entro un’ora, con un effetto abbattente rapido e persistente. Agisce per contatto e ingestione, senza sviluppare resistenze.

Impact Gel Formiche: Contiene una matrice alimentare altamente appetibile e un principio attivo con effetto ritardato, permettendo l’eliminazione dell’intera colonia.

Impact Gel Scarafaggi: Facile da applicare in trattamenti localizzati, offre un’elevata attrattività ed efficacia nel controllo degli infestanti, garantendo un’azione duratura.

L’uso di soluzioni mirate e l’adozione di pratiche di prevenzione efficaci consentono alle strutture Horeca di mantenere un ambiente sicuro e protetto, riducendo al minimo il rischio di infestazioni. Con l’impiego di gel insetticidi di ultima generazione, è possibile garantire un controllo discreto ed efficiente, senza compromettere la sicurezza degli ambienti di lavoro.

DALL’ANALISI ALLA STRATEGIA

CONTRATTO

Documento semplice ma esaustivo, corredato da un disciplinare tecnico che consente al cliente di confrontare le diverse offerte.

ANALISI SITUAZIONE

Valutazione del livello di pulizia iniziale del locale e rilevazione della presenza (quantità e tipologia) di eventuali specie infestanti.

USO DELLA TECNOLOGIA

Prevedere l’utilizzo del bioluminometro per certificare in modo oggettivo i livelli igienici delle procedure di pulizia

VERIFICA ECONOMICA

Assicurarsi che l’offerta al cliente sia sostenibile anche per l’azienda, evitando squilibri tra costi e ricavi

NAVIGARE CONTROVENTO

Per i professionisti della disinfestazione, navigare in questo mondo significa realizzare servizi rispettando leggi, norme, circolari e contemporaneamente cercare di far quadrare i bilanci aziendali

GRAZIANO DASSI Il mio vivere la professione mi porta ad alcune considerazioni preliminari. La prima è che il mondo dell’Horeca ha confini vasti, variegati e dalla complessità tecnica spesso sottovalutata. La seconda è che sovente nei bar-pasticceria si ha a che fare con artigia-

ni innamorati del proprio lavoro al punto di faticare a prenderne in esame gli aspetti corollari.

La terza, infine, nasce da un commento telefonico con un giovane e valente perito agrario in cui si confrontavano due tecni-

LA STRATEGIA

La proposta deve inserirsi in una visione più ampia, integrando marketing, organizzazione e pricing per valorizzare il servizio

che di trattamenti alla linfa del patrimonio arboricolo in cui mi confidò che un cliente di nuova acquisizione ebbe a dire: «Ma voi fate anche queste cose? Gli altri erano molto più sbrigativi». Da quella semplice osservazione è nata una ipotesi di lavoro: cercare di redigere un contratto semplice, ma esaustivo, corredato da un disciplinare che permettesse al cliente di confrontare consapevolmente le varie offerte.

IL NUOVO CONTRATTO

La realtà di riferimento è una caffetteria-pasticceria collocata in un centro commerciale con la peculiarità di voler selezionare una clientela non troppo frettolosa, consentendole una parentesi golosa di buon livello. La produzione dei pasticcini proviene da fornitori esterni di media-alta qualità. In effetti la gestione dei rifiuti e la valutazione delle merci in entrata non era metodologicamente dissimile da una industria alimentare sia pure su scala ridotta. Il livello di pulizia, autogestita, era ottimo. La presenza di ospiti indesiderati praticamente nulla se

non per la presenza sporadica di mosche e qualche zanzara, qualche solitaria formica e la segnalazione di qualche farfallina. Ma vale il detto: “una rondine non fa primavera, ma una zanzara fa infestazione”, per cui il locale ha deciso di stipulare un contratto di disinfestazione realizzato da una grande azienda che si occupa dell’intera struttura. Il passaggio dall’autogestione al nuovo contratto è nato dalla visita di una funzionaria commerciale che nella trattativa ha enfatizzato che il pacchetto offerto dalla ditta che rappresenta comprendeva, oltre a un servizio di monitoraggio ben documentato, l’utilizzo di un bioluminometro e la certificazione dei livelli igienici delle procedure di pulizia, una mini dispensa di buone pratiche di DDD (Disinfestazione, Derattizzazione, Disinfezione) e un flusso programmato di aggiornamenti tecnici e assistenza a tutto tondo.

Pur comportando un significativo aumento del contributo economico da parte del cliente, questo non ripagava l’azienda dei maggiori costi. Ma, mi veniva spiegato, visto che il segmento di mercato Horeca è all’attenzione di molte ditte con proposte di listini ad esso mirato la strategia aziendale era di esplorare quel segmento con un pacchetto di servizi fuori dal coro. L’azienda si è data due anni, mi viene confidato, per mettere a punto un sistema integrato tra vendite-marketing-organizzazione e listino prezzi tale da giustificare l’iniziativa. Contando che, se il mercato premierà l’iniziativa, le conseguenti economie di scala dovrebbero portare sviluppi positivi.

I PUNTI DI FORZA

Il profilo caratteriale del titolare dell’azienda di disinfestazione lo spinge entusiasticamente all’innovazione tecnologica. Egli utilizzerebbe il bioluminometro in ogni dove e in ogni occasione. Alla passione per la scienza ci accomuna quella per la storia giuridica: dalla legge del taglione al Codice

GLOSSARIO

CONTRATTO. nel diritto moderno, rappresenta l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un negozio giuridico patrimoniale.

DISCIPLINARE. complesso di disposizioni che regolano l’esercizio di un’attività o le caratteristiche di un prodotto, di un servizio o di una consulenza.

di Hammurabi, in cui la pena per i vari reati è identica al torto o al danno provocato, ai paradossi giuridici dei nostri codici attuali, già segnalati dal grande matematico e giurista Leibniz che a suo tempo segnalò come potessero coesistere sentenze fra loro contrastanti pur basandosi su interpretazioni rigorose delle leggi vigenti.

Ciò detto, l’obiettivo è realizzare un contratto abbinato a un disciplinare in modo che siano fra loro integrati e adatti ai vari segmenti di mercato. Accomunati da concetti di sintetica semplicità per i contratti e di esaustiva analisi per il disciplinare, in modo da semplificare i rapporti con i clienti consentendo loro una comparazione informata delle offerte proposte dalle varie aziende.

La speranza è che il settore navighi concretamente verso orizzonti tesi alla difesa dai parassiti in modo sicuro, nel rispetto dell’ambiente e, aggiungo, verso un adattamento ai mutamenti che sembrano incombere dietro l’angolo. La salute, infatti, è il corollario sociale di ogni nostro contratto.

PER IL BENESSERE DEI CLIENTI

Mosquito Trap è la nuova soluzione contro le zanzare che supera i metodi tradizionali e garantisce completo relax per tutta la stagione. Semplicissima da utilizzare, si attiva solo con acqua e grazie all’insetticida a rilascio graduale presente al suo interno offre 90 giorni di controllo completo

Si differenzia dalle altre soluzioni perché permette un controllo dell’infestazione di più lunga durata, facilità e velocità di applicazione e una importante riduzione del numero di trattamenti chimici nell’arco della stagione interessata.

Mosquito Trap è stata progettata per interrompere il ciclo vitale delle zanzare direttamente alla fonte, infatti attira, elimina e previene in modo semplice, rapido e a lunga durata.

Leggera e maneggevole, può essere posizionata sia a terra che sospesa su alberi o altre strutture, risultando così discreta e non invasiva. Questa caratteristica la rende ideale per contesti in cui la protezione ed il benessere dei clienti sono fondamentali, ma senza impattare sull’estetica degli spazi.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Azione mirata: le zanzare vengono attirate all’interno della trappola, dove depongono le uova. I principi attivi all’interno hanno poi azione diretta sulla larva, bloccandone il ciclo di sviluppo. Facile da usare: si attiva solo con acqua, non richiede manutenzione costante e garantisce una protezione duratura.

Attrazione naturale: il design appositamente studiato, il colore e la forma simulano un ambiente ideale per la deposizione delle uova. Rivestimento brevettato: realizzato con microfilm a base di Perme-

trina, Piriproxifene e Tetrametrina, che elimina le larve e ha contestuale effetto sulle zanzare adulte.

Tecnologia testata: sviluppata dall’Università della Florida con il supporto del Pentagono.

L’attivazione della trappola avviene in modo semplice: è sufficiente riempirla d’acqua, e poi posizionarla all’ombra. In questo modo, il polimero interno rilascia gradualmente il principio attivo proteggendo per un periodo di 90 giorni. Una bustina di materiale organico ne incrementa l’attrattività, favorendo la formazione di acqua stagnante, elemento chiave per attirare le zanzare in cerca di un sito di deposizione.

Due trappole sono sufficienti per proteggere un’area di 200 mq, garantendo una copertura efficace senza necessità di interventi costanti.

Mosquito Trap non solo migliora il controllo delle zanzare, ma offre anche vantaggi concreti per le strutture del settore Horeca. La continuità dell’azione protettiva garantisce un ambiente più confortevole, evitando il fastidio delle zanzare nei momenti cruciali dell’attività, come il servizio all’aperto nei ristoranti o il relax nelle aree esterne degli hotel. Innovazione, efficacia e semplicità fanno di Mosquito Trap una soluzione indispensabile per chi desidera offrire ai propri clienti un’esperienza senza inconvenienti, mantenendo alti standard di qualità e protezione.

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Semplicissima da utilizzare, supera i risultati delle soluzioni tradizionali e si integra con i trattamenti adulticidi riducendone la necessità.

IL SOGNO DEL DOTTOR GRAZIANO

Il Dottor Graziano non sono io, ma l’altro nome

del Dottor Balanzone maschera carnevalesca di Bologna

GRAZIANO DASSI

Il collegamento fra il personaggio della fantasia popolare del capoluogo emiliano e l’Ars disinfestandi è, a dir poco, fantasiosa ma a parer mio meritevole di riflessione. Procediamo con ordine gettando gli assi cartesiani della mia tesi. Lo scopo di questa nota è ambizioso, al limite dell’irrispettoso accostamento a Galileo Galilei, e il suo più famoso scritto “Dialogo sui massimi sistemi” (1632) in cui il propugnatore del metodo scientifico sottolinea la fondatezza delle tesi copernicane che sostenevano essere la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa. In questo scritto dialogavano tre personaggi: Simplicio, Salviati e Sacredi. Il primo sostiene le tesi di Tolomeo per cui è il sole a

girare intorno alla Terra; il secondo esattamente il contrario e il terzo, il popolo desideroso di sapere. Per inciso Simplicio è dipinto con ironia e, dato che sosteneva la tesi ecclesiastica, costò allo scienziato non pochi dispiaceri da parte del potere clericale dell’epoca.

IL DIALOGO

Traendo spunto da cotanto ingegno ecco spiegato il mio scritto basato su tre personaggi: il Dottor Graziano che di seguito chiameremo Balanzone, Arlecchino e Stenterello. Il primo rappresenterà la dialettica, il secondo il marketing e il terzo mercato. Arbitrariamente aggiungo Pulcinella come portavoce del buon senso.

Ecco come immagino il dialogo fra il Dottor Balanzone, Arlecchino e Stenterello il primo potrebbe esordire sottolineando l’importanza della dialettica nei flussi di informazione con particolare riferimento alla divulgazione tecnico-scientifica. Da bravo “dottore” inizia con la definizione di dialettica. In primo luogo, da laureato, inizia con la sua definizione del termine dialettica: “capacità di ragionare con logica oggettiva in modo particolarmente persuasivo”. Il plauso degli altri partecipanti inorgoglisce il dotto relatore. Ma il commento dello scaltro Pulcinella raffredda gli entusiasmi e sottolineando i rischi impliciti nel “particolarmente persuasivo” dice che secondo lui era meglio dire «in modo og-

PULCINELLA

Derivato da Puccio d’Aniello, in napoletano Pulecenella, è una delle maschere più iconiche della commedia dell’arte napoletana, e il suo carattere è ricco di sfumature e contraddizioni. È noto per la sua pigrizia e la sua insaziabile voracità, è sempre alla ricerca di cibo e farebbe qualsiasi cosa per un piatto di maccheroni. È un personaggio ironico e sfrontato, che non ha paura di prendere in giro i potenti e di svelare i retroscena della società. Opportunista che sfrutta ogni occasione a suo vantaggio, è anche un grande chiacchierone, sempre pronto a raccontare storie e ad intrattenere il pubblico: è comico e tragico allo stesso tempo, capace di far ridere e riflettere, è un personaggio affidabile ma anche arrogante, che riesce sempre a cavarsela nonostante le difficoltà.

STENTERELLO

Stenterello è la maschera tradizionale di Firenze. Conosciuto come l’unica maschera del Carnevale e del Teatro fiorentino, secondo le testimonianze di Pellegrino Artusi e Pirro Maria Gabrielli, fu anche l’ultima maschera della commedia dell’arte antica. Stenterello fu ideato nel XVIII secolo dall’attore fiorentino Luigi Del Buono (1751-1832), creatore di brillanti commedie popolari. Stenterello, magro, sparuto, gracilissimo, come colui “che pare cresciuto a stento”. Piccolo di statura, di carnagione giallastra, la fronte spaziosa e le ciglia arcuate, aveva una naturale predisposizione alla recitazione briosa e alla composizione di dialoghi comici sia in versi sia in prosa.

ARLECCHINO

In bergamasco Arlechì, è una maschera bergamasca della commedia dell’arte. Identificato dal costume a losanghe colorate, il suo ruolo è di solito quello di un servitore spensierato e allegro, ma anche astuto, che agisce per contrastare i piani del suo padrone Pantalone, in combutta con l’amico Brighella, e per perseguire il suo interesse amoroso, Colombina, con arguzia e intraprendenza.

gettivamente misurabile»; al che una voce dal fondo esclama: «proprio come ebbi a dire io secoli fa», si trattava naturalmente di Galileo.

Per dar tempo a Balanzone di resettare il suo discorso alla luce dell’osservazione di Pulcinella, Arlecchino nella veste di “servitore di due padroni” (commedia di Carlo Goldoni scritta in veneto nel 1745) esprime il suo pensiero e scimmiottando Balanzone parte da una sua definizione: «Il marketing (in italiano commercializzazione) è l’analisi dei desideri e necessità del consumatore

e la grande rivoluzione concettuale che si concretizza nei primi decenni del 1900 si basa sul fatto che il prezzo di un prodotto non si calcola sul costo di produzione più il tornaconto, ma su quanto il consumatore è disposto a pagarlo, per cui promozione e pubblicità diventano leve importanti se non addirittura determinanti». Lo stupore delle altre maschere è grande; non si sarebbero aspettati tanta erudizione. Però il solito Pulcinella non manca di mettere i puntini sulle i: «ma i desideri e le necessità del consumatore coincidono? E poi le

DOTTOR GRAZIANO

Balanzone, conosciuto anche come dottor Balanzone (in bolognese Dutåur Balanzån), è una maschera di origine bolognese. Appartiene alla schiera dei “vecchi” della commedia dell’arte, talvolta è chiamato dottor Graziano o semplicemente il Dottore. Nella versione goldoniana de Il servitore di due padroni prende il nome di dottor Lombardi. Nativo di Bologna, è il classico personaggio “serio”, saccente e presuntuoso. Si tratta di un dottore in Legge: egli è infatti la caricatura del dotto e tronfio leguleio bolognese. Il suo stesso nome lo dimostra, infatti Balanzone deriva dal bolognese balanzån, ovvero bilancione, bilancia, ossia il simbolo della Legge.

DALL·E

GALILEO GALILEI (1564-1642)

Scienziato, matematico e filosofo. Creatore della prosa scientifica italiana, iniziatore del moderno metodo sperimentale scientifico. Perfezionò il cannocchiale che gli permise di osservare alcuni satelliti di Giove e la natura stellare della via lattea. Aderì alla teoria eliocentrica di Copernico e per questo subì un processo: dichiarato dalle autorità ecclesiastiche eretico fu costretto ad abiurare le proprie convinzioni. Alcuni presenti affermano che al fine dell’abiura Galileo mormorasse, a bassa voce, riferendosi alla Terra il suo celeberrimo “eppur si muove”.

RICETTA DELLA RIBOLLITA SEMPLICE

Si tratta di una zuppa di pane raffermo e ortaggi invernali, totalmente vegetariana, i cui protagonisti assoluti sono il cavolo nero e i fagioli cannellini. Verza, carote e patate completano il piatto. Un paio d’ore di cottura e la paziente attesa del riposo necessario vengono ripagate dal sapore impareggiabile delle pietanze semplici e genuine. (da “Il Cucchiaio d’Argento”).

necessità nascono da un bisogno o vi sono implicazioni legali?» Arlecchino da buon servitore di due padroni è rapido nel puntualizzare: «il bilancio aziendale e l’etica professionale sta nella corretta integrazione delle due cose e si trova la soluzione del problema». Certo che rendere misurabile le due variabili facilita le cose. Fuori campo il solito Galileo esclama: «proprio come l’ho affermato già agli inizi del XVII secolo». Stenterello da degno figlio della bella Firenze si sente chiamato a dire la sua, consapevole che potrebbe trarre spunto dai grandi mercanti (e banchieri) del Rinascimento fiorentino. In effetti interpretare il Mercato è una impresa titanica. Le variabili sono facilmente identificabili ma armonizzarle in una sinfonia in cui competenza tecnica, organizzazione, bilancio aziendale, etica professionale e raggiungimento degli obiettivi igienico-sanitari e rispetto dell’ambiente è veramente un triplo salto mortale senza rete. «Da toscano mi sembra pertinente sottolineare come un piatto povero come la ribollita possa diventare un piatto degno di un re se gli ingredienti siano di prima qualità, il cuoco e il suo staff a livello stellare (dosaggio perfetto degli ingredienti e tempi di cottura rigorosi), il servizio impeccabile e livello igienico al top». Pulcinella sembrava indeciso se intervenire ma la sua esuberanza partenopea ebbe il sopravvento così aggiunse «e il conto onesto e ben

dettagliato». Ciò diede lo spunto al pignolo Galileo di sottolineare che era importante che la ricevuta fiscale fosse dettagliata e i prezzi delle singole portate identici a quelli indicati dal menu. «Infatti vale sempre il mio motto: rendi misurabile ogni cosa!» A questo punto i quattro sbuffano e dicono: «ma è proprio fissato, finirà che misurerà in millimetri anche un sorriso».

INTERPRETAZIONE

Poi i quattro e l’uomo a cui viene attribuita la codifica del metodo scientifico si siedono a un tavolo per redigere una sorta di riassunto dei loro discorsi.

Per dialettica si deve intendere una informazione corretta (semplice ed esaustiva) tesa alla definizione dei problemi, la scelta razionale delle soluzioni adeguate alle realtà ambientali. Il sistema HACCP è un criterio, se ben applicato, adeguato alla realizzazione dei protocolli dell’IPM (Integrated Pest Management).

In estrema sintesi la soluzione dei problemi dei quattro (con l’assenso dello scienziato) è condizionato dalla capacità del cliente di controllare i risultati. Come dire per valutare la ribollita tanto cara a Stenterello è necessario un palato in grado di giudicare e apprezzare quello che si trova a mangiare. «Vero è - aggiunge lo scaltro Pulcinellache mangiare in buona compagnia, magari attorniati da un paesaggio accattivante, potrebbe distrarre le capacità organolettiche di chicchessia.»

In conclusione, quando l’allegra brigata si sciolse, il Dottor Balanzone prese sottobraccio Galileo e gli chiese: «Sa professore che sono pienamente convinto dell’utilità di misurare tutto, ma come diavolo si può fare a misurare la fiducia, il buon senso e soprattutto il millantato credito?». Ma ormai i due si erano allontanati e la risposta del grande pisano nessuno la sentì.

ANIP-Confindustria: Angelo Volpe nuovo Presidente

L’assemblea dei soci di ANIP-Confindustria ha ufficializzato la nomina di Angelo Volpe come nuovo Presidente. Volpe guiderà l’associazione con l’obiettivo di rafforzare la rappresentanza del settore, promuovere regole chiare e favorire l’innovazione, garantendo così occupazione di qualità e il benessere dei lavoratori. «La valorizzazione del benessere dei lavoratori del settore è una priorità assoluta, ma non può prescindere dalla salute e dalla stabilità delle imprese - ha dichiarato Volpe - Affinché le aziende possano garantire occupazione di qualità, è necessario operare in un mercato regolato da condizioni chiare e sostenibili». Le nuove linee programmatiche puntano su sviluppo associativo, revisione del CCNL Multiservizi, tutela del mercato e rafforzamento dei rapporti con istituzioni e centrali di acquisto. ANIP rafforzerà il supporto alle imprese, valorizzando il ruolo strategico del facility management per l’economia nazionale.

Francesco Pasquini è il nuovo Presidente AFIDAMP

A seguito delle recenti dimissioni di Giuseppe Riello, in carica dal 2017, il Consiglio direttivo di AFIDAMP ha nominato come nuovo Presidente Francesco Pasquini. A Pasquini, CEO di Lucart, va l’incarico di guidare l’associazione che rappresenta fornitori e distributori del Cleaning professionale fino alla fine dell’attuale mandato, giugno 2026. Alla Vicepresidenza sono stati eletti Giuseppe Del Duca, già consigliere per i Fabbricanti e Roberto Galli, già consigliere per i Distributori. «Sono onorato - ha dichiarato Pasquini - della fiducia che il Consiglio direttivo di AFIDAMP mi ha dato, conferendomi questo importante incarico. Eredito un’associazione forte e in grande sviluppo e intendo proseguire nella continuità del lavoro già impostato con Giuseppe Riello, con l’intento di essere sempre presenti sui principali tavoli istituzionali per fare sentire la voce del comparto del Cleaning professionale».

Da Zero a Eccellenza, il libro di Luca Fierro

“Da zero a eccellenza. Il mio viaggio. Le loro teorie. Il tuo sogno” racconta e condivide il percorso imprenditoriale di Luca Fierro, partendo dalle sue radici più profonde. Attraverso questo viaggio, ci vengono svelati non solo i momenti professionali che hanno segnato la sua carriera, ma anche le vicissitudini personali, spesso inedite e segrete, che hanno forgiato la sua persona, il suo carattere e la sua visione aziendale. Il libro, elaborato con la la tecnica di scrittura a più atti, ha una struttura narrativa tipica dello storytelling, che prevede la suddivisione dell’opera in segmenti distinti, nei quali vengono esplorati alcuni pilastri essenziali per sviluppare un’azienda felice e prospera, con l’obiettivo di ispirare e stimolare qualche giovane avventuriero del mondo del business. Il libro è acquistabile sullo store di Amazon.

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