Casa&clima n. 53

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Serrature, elettrodomestici, luci, sistemi di riscaldamento e condizionamento che comunicano fra loro e che si regolano in base alle nostre abitudini e bisogni. Al CES 2015 di LasABBONATI Vegas protagonisti gli hub che PER rendono reale l’Internet delle cose. E pericoloso? ERIKA SEGHETTI

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etrina indiscussa dell’elettronica di consumo e delle innovazioni hi-tech, il Consumer Electronic Show di Las Vegas si è concluso, lo scorso 9 gennaio, con il consueto risultato: molti visitatori (più di 160mila) e tante novità. Alcune interessanti, altre strabilianti, molte utili ma forse non indispensabili e non poche destinate probabilmente all’oblio. Perché il CES è una piattaforma che offre grande visibilità e concede ampio spazio alla sperimentazione, ma il vero campo di prova per le soluzioni tecnologiche proposte è e rimane il mercato, che anche quest’anno farà grande selezione. Ma cosa è emerso dall’edizione 2015? Rispetto alla scorsa edizione, dominata dai wearable device, ovvero dalla tecnologia indossabile, quest’anno ha prevalso la varietà. Di werable device ne abbiamo visti — basti pensare all’innumerevole serie di smart watch che, sulla scia dell’imminente lancio dell’atteso Apple Watch, sono stati proposti in mille salse — ma la mania sembra essere passata. Ora è il momento dei droni, delle stampanti 3D e della smart home. A dire il vero, però, i veri protagonisti del Salone — sopratutto per ciò che riguarda la casa — sembrano non essere i singoli oggetti, sempre più smart e connessi, ma i sistemi e i protocolli

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che ne permettono l’integrazione e la comunicazione. Ovvero tutte quelle soluzioni che rendono l’Internet of Things reale. La domotica residenziale è ancora acerba e ci vorrà ancora qualche anno prima che diventi il vero motore delle nostre abitazioni, ma la direzione verso cui si viaggia è questa. Serrature, elettrodomestici, luci, sistemi di riscaldamento e condizionamento che comunicano fra di loro e che funzionano in base alle nostre abitudini e bisogni. Non è un caso se Google sta puntando molto sull’acquisita Nest per trasformare l’omonimo termostato in un vero e proprio centro di controllo per smart home, attraverso il quale — grazie alla partnership con 15 nuovi player di mercato, annunciata proprio nel corso dello show californiano — potranno essere gestiti quasi tutti i sistemi domestici, dal riscaldamento ai principali elettrodomestici.

Smart Home, un mercato da record

Secondo i dati diffusi da diverse società di ricerca tra il 2014 e il 2020 il mercato dell’automazione e del controllo della casa crescerà dell’11,36% raggiungendo a livello globale quota 12,81 miliardi dollari, rispetto ai 5,77 del 2013. Un mercato trainato da una crescente richiesta da parte degli utenti di sistemi che consentano di gestire la propria abitazione in modo semplice, intuitivo ed intelligente e dal perfezionamento e affidabilità dei principali protocolli di comunicazione come KNX, DALI, e NEMA, e delle tecnologie wired e wireless, come BACnet, LonWorks, ZigBee, EnOcean, Bluetooth, Z-Wave, e Wi-Fi, che offrono una perfetta integrazione in rete.


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