Portfolio Sara Puppi

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PORTPORT FOLIOFOLIO

SARA PUPPI Selected works 2019-2022

INTRODUZIONE

Nel presente porfolio sono presentate sinteticamente alcune esperienze progettuali svolte in gruppi di lavoro affrontate nel corso degli studi.

I progetti sono stati scelti per mostrare il percorso didattico progettuale da me svolto con casi che mostrano una varietà di contesti, scale e obbiettivi da perseguire, lavorando sia ex novo sia su preesistenze.

Tashkent Modernism: Uzbekistan Hotel

Progetti curricolari _2021-2020

Mend Identity Living Opportunity: Abitare Lorenteggio, progetto di recupero di case popolari

Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione:

Progetto di un’infrastruttura ospedaliera a Torino

Innesti:

Progetto di edifici a destinazione mista inseriti all’interno della cava in disuso di Lecco

Tesi di Laurea Magistrale
4 12 18 24 01. 04 03. 02.
INDICE

TASHKENT MODERNISM

Uzbekistan Hotel

Questa tesi consiste nello studio, nell’analisi e nella definizione di interventi progettuali minimi riguardanti l’Uzbekistan Hotel. Il lavoro di tesi si articola in diverse fasi che comprendono una prima parte molto rilevante e corposa di analisi, una fase di ricostruzione delle fonti e un’ultima fase di proposte progettuali. La prima fase ha riguardato l’analisi delle fonti a disposizione che non risultavano sufficienti per un’adeguata conoscenza dello stato attuale, con la possibilità di consultare solo poche fonti fotografiche storiche, articoli e manuali. Avendo scarse informazioni dal punto di vista geometrico, il rilievo con il laser scanner (svolto insieme allo studio Geogra durante il sopralluogo a marzo 2022 a Tashkent, Uzbekistan) è risultato fondamentale per la ricostruzione di tutti gli elaborati architettonici bidimensionali e tridimensionali. Il sopralluogo è stato altrettanto utile per avere un approccio diretto con il manufatto, andando a toccare con mano l’oggetto di studio. Il materiale raccolto in situ, combinato con il materiale già a disposizione, ha dato luogo alla seconda fase del lavoro di tesi in cui si ha una ricostruzione fedele dello stato di fatto con la finalità di comprendere ogni aspetto dell’Uzbekistan Hotel. In particolare, è stato approfondito in dettaglio il sistema di facciata principale dell’hotel mediante la foto-analisi delle foto storiche di cantiere e quelle odierne, che ha permesso di comprendere gli elementi di cui è composta e di ipotizzarne il processo costruttivo.

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TASHKENT MODERNISM

ANALISI STORICA

Città Vecchia

Città Nuova

Assi principali città nuova

Grazie alla raccolta e ricostruzione delle fonti è stato possibile analizzare l’Uzbekistan Hotel da un punto di vista critico, facendo emergereipuntidiforzaedidebolezza.Apartirepropriodaqueste considerazioni, la terza ed ultima fase della tesi propone degli interventi progettuali mirati al riordino formale e alla conservazione materica delle facciate, in particolare quella principale e della conseguente riorganizzazione interna rispettivamente del piano terra e del diciassettesimo piano. Questi interventi intendono far risaltare le qualità architettoniche moderniste dell’Uzbekistan Hotel, senza stravolgerne irrimediabilmente lo stato odierno e portando alla luce i suoi tratti peculiari.

ANALISI DEI TRASPORTI

Linee metropolitane

Stazione ferroviaria

ANALISI AREE VERDI

Parchi pubblici

Aree verdi private

ANALISI VIE FLUVIALI

Corsi d’acqua

Specchi d’acqua

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INQUADRAMENTO e analisi

ANALISI DEI SERVIZI CIRCOSTANTIANALISI DEL VERDE URBANO

ANALISI DEI TRASPORTI PUBBLICI

Metropolitana linea rossa

Metropolitna linea verde

Fermata metro Amir Timur

Edifici d’istruzione

Edifici istituzionali

Edifici commerciali

Parchi urbani Sistema del verde

Fermata metro Yunus Rajabiy Parcheggi pubblici

Altri complessi alberghieri

Fermate autobus

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MASTERPLAN e ANALISI
77 0 5 10 PIANTE e NUVOLA DI PUNTI Area non rilevabile
PIANTA PIANO TIPO
PIANTA PIANO TERRA
88 +7.60 +10.60 +13.60 +31.60 +34.60 +37. 1.05 2.22 2.28 2.27 10.83 2.60 PROSPETTI e SEZIONE PROSPETTO PRINCIPALE PROSPETTO RETROSTANTESEZIONE PROSPETTO LATERALE 0 5 10

LEGENDA

1. Muro divisorio in calcestruzzo prefabbricato

2. Trave primaria in acciao rivestita lateralmente in calcestruzzo

3. Sostegno in acciaio per travi a sbalzo

4. Pilastro scatolare in acciaio

5. Sistema di aggancio serramento

6. Controparete in cartongesso

7. Cordolo in calcestruzzo

8. Trave sagomata in acciaio, rivestita lateralmente in calcestruzzo

9. Orditura secondaria metallica

10.Trave sagomata con profilo UPN in acciaio rivestita in calcestruzzo nella parte centrale

11.Piastra di aggancio in acciaio

12.Modulo di facciata in calcestruzzo prefabbricato

13.Sistema di ancoraggio illuminazione

14.Rivestimento esterno in pietra locale

15.Sistema di illuminazione

LEGENDA

1. Pavimentazione

2. Massetto

3. Solaio alveolare precompresso in calcestruzzo

4. Trave secondaria in acciaio

5. Controsoffitto sospeso

6. Trave primaria IPE 600 , rivestita lateralmente in calcestruzzo

7. Elemento di sostegno a cui viene imbullonata la trave a sbalzo

8. Trave a sbalzo

9. Setto in calcestruzzo

10.Serramento

11. Piastra di aggancio con bulloni tra trave a sbalzo e mensola inclinata

12.Mensola inlcinata in acciaio,rivestita lateralmente in calcestruzzo

13.Trave sagomata con profilo UPN in acciaio, rivestita in calcestruzzo nella parte centrale

14.Piastra di aggancio in acciao

15.Modulo di facciata in calcestruzzo prefabbricato

16.Sistema di ancoraggio illuminazione

17.Rivestimento esterno in pietra locale

18.Sistema di illuminazione

99 STUDIO SISTEMA di FACCIATA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
1 5 8 9 10 11 12 13 14 15 7 6 2 3 4
1010 IPOTESI INTERVENTI PROGETTUALI: pre e post
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MEND IDENTITY LIVING OPPORTUNITY

Abitare Lorenteggio, progetto di recupero di case popolari

Il progetto si colloca nel quartiere di Lorenteggio-Giambellino, situato nella parte Sud Ovest- di Milano. La tipologia edilizia della zona è caratterizzata da interi lotti occupati da una serie di condomini di grandi dimensioni organizzati secondo un cortile interno. Il quartiere risulta ad oggi in una condizione di degrado, dovuto principalmente alla condizione sociale ed economica degli abitanti. In particolare il progetto si concentra su un comparto del lotto limitato dalle vie Giambellino, Inganni, Lorenteggio e Odazio.

L’obbiettivo progettuale era quello di creare dei fili con cui riallacciare il quartiere Lorenteggio con il resto della città, in un rammendo (Mend) delicato e puntuale che agisce sulle urgenze generate da un lungo processo di degrado direttamente dall’interno, attuando una riqualificazione che possa migliorare la qualità della vita. Le periferie sono ricche di umanità e carattere, una premura del rammendo sta nell’”entrare il più possibile in punta di piedi”, cercando di non modificare quella che è l’identità propria del quartiere e la sua anima (Identity). Pur non volendo modificare il carattere del luogo, MiLo si propone come un intervento di riqualificazione che ha lo scopo primario di cambiare la condizione di disagio sociale ed economico ora presente nel quartiere di Lorenteggio, in modo che gli abitanti delle periferie possano costruirsi una vita migliore avendo più opportunità e mezzo per farlo (Living e Opportunity).Il progetto pone l’attenzione su alcuni temi, primo di questi il ridisegno degli spazi pubblici; il cortile interno diventa un unico parco lineare

MEND IDENTITY LIVING

attrezzato in modo da promuovere modelli il più possibile inclusivi data la eterogeneità degli abitanti, studiandolo in modo da invogliare i cittadini alla “cura spontanea” dello spazio. L’intervento sull’edificato verte su un importante modifica delle sembianze generali e dei suoi sistemi distributivi. Le residenze vengono abbracciate da una” gabbia” esterna di travi e pilastri in acciaio che si accosta alla facciata cercando un contatto il meno invasivo possibile, costruendo il nuovo sistema distributivo. Esso viene traslato all’esterno verso il cortile con uno sviluppo a ballatoiochecorrelungol’asselongitudinale.Accantoalballatoio viene posizionata una scala in lamiera a rampa unica in facciata che distribuisce verticalmente flussi insieme ad ascensori posti ai suoi lati. Oltre a sostenere la struttura della distribuzione verticale, la gabbia strutturale si eleva sul prospetto degli edifici fino a sopraelevarsi di un piano rispetto alla quota esistente, ospitando un nuovo studentato; la gabbia strutturale prosegue in altezza e diventa la copertura dell’ultimo piano, una terrazza praticabile con sedute e orti. Un successivo tema riguarda le tipologie di alloggi e i residenti a cui essi sono destinati. Le unità residenziali si articolano secondo una griglia modulare, che permette una facile articolazione e un’articolazione degli alloggi. Gli alloggi sono stati studiati e progettati nella gestione degli spazi interni e arredi con una particolare attenzione a quello che è il fruitore dell’alloggio stesso e alla questione della soglie e dell’ingresso, segnalato con un cambio di pavimentazione.

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MASTERPLAN scala 1:500
1414 PIANTE
PIANTA PIANO STUDENTATO 0 5 10
PIANTA PIANO TERRA
1515 PROSPETTI e SEZIONE 0 5 10
PROSPETTO FRONTE STRADA
SEZIONE
PROSPETTO CORTILE INTERNO
1616 TRILOCALEBIILOCALE QUADRILOCALESTUDENTATO ALLOGGI TIPO
ASSONOMETRIA INGRESSO-ZONA GIORNO ASSONOMETRIA CAMERA DA LETTO: movimento pannelli divisori ASSONOMETRIA CAMERA IN CONDIVISIONE

LEGENDA

PARETE PERIMETRIALE ESITENTE (55 cm)

U 0,267 W/m2 K

1. Rivestimento in fibracemento-Equitone

2. Intercapedine ventilata

3. Isolante in schiuma polyiso espansa rigida- Stiferite SK

4. Intonaco esistente

5. Muratura in mattoni pieni esistente

6. Intonaco- Knauf

7. Serramento in alluminio con triplo vetro- Schueco

PARETE PERIMETRALE ESISTENTE

LEGENDA

SOLAIO INTERPIANO ESISTNTE (60,13 cm)

1. Piastrella in gres/laminato

2. Foglio di alluminio

3. Polistiene espanso per pavimento radiante- Radial Alu G

4. Lastra gesso fibra-Knauf Brio

5. Argilla espansa- Knauf Forme

6. Pavimentazione esistente

7. Solaio in laterocemento esistente

8. Intonaco esistente

9. Intercapedine impianti

10. Montanti pere fissaggio controsoffitto- Gyproc

11. Lastra cartongesso-Gyproc Habito

SOLAIO INTERPIANO ESISTENTE

PARETE PERIMETRALE PROGETTO

PARETE PERIMETRALE PROGETTO (40 cm)

U 0,112 W/m2 K

1. Rivestimento in fibracemento-Equitone

2. Intercapedine ventilata

3. Isolante in schiuma polyiso espansa rigida- Stiferite SK

4. Lastra Gyproc Glasroc X

5. Lana di roccia Isover Arena 34

6. Lastra Gyproc Habito Forte 13

7. Lana Di vetro Isover PAR 4+

8. Lastra Gyproc Habito Forte 13

9. Lastra Gyproc Habito Forte 13

10. Serramento in alluminio con triplo vetro -Shueco

LEGENDA

LEGENDA COPERTURA PRATICABILE PROGETTO

COPERTURA PRATICABLE (51,50cm) - U 0,151 W/m2 K

1. Piastrelle in gres

2. Lastra in cemento rinforato-Knauf Aqupanel Rooftop

3. Isolante in schiuma polyiso espansa rigida- Stiferite GT

4. Isolante in EPS 150-Stiferite

5. Lastra in cemento rinforato-Knauf Aqupanel Rooftop

6. Lamiera grecata strutturale

7. Intercapedine impianti

8. Montanti per fissaggio controsoffitto -Gyproc

9. Lastra cartongesso- Gyproc Habito

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DETTAGLI

PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE

Progetto di un’infrastruttura ospedaliera a Torino

Il progetto si inserisce nel Parco della Salute della città di Torino. L’obbiettivo progettuale era quello creare uno spazio che avesse una propria gerarchia: gli edifici inseriti sono volumi di grandi dimensioni per rispondere alle esigenze di funzioni e ad un disegno urbano, caratterizzato da “giganti” della città come il Lingotto, l’Oval Lingotto e la Torre della regione. In particolare vengono studiati percorsi differenti che possano portare il visitatore all’interno del sistema della grande piazza antistante al palazzo delle regione già presente. Partendo dall’idea che una piazza si renda riconoscibile se i suoi bordi sono limitati da cortine edilizie, vengono posizionati in corrispondenza dei suoi lati lunghi i volumi della struttura ospedaliera a Nord e del centro universitario e di ricerca a Sud.

Per carcare di rapportarsi con l’imponenza della torre della regione, in posizione frontale viene inserito una seconda torre contenente uffici che in pianta ne riprende le esatte dimensioni mentre l’altezza risulta esserne la metà. La nuova torre è inserita in un altro volume che le fa da basamento in cui sono inserite funzioni prettamente commerciali. Questo sistema lega ad un altro corpo che che in corrispondenza della stazione si allunga sopra i binari a creare un ponte sopraelevato per poter connetter due parti di città. Nella parte Sud -Ovest del progetto sono state inserite dei volumi che formano un complesso residenziale.

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PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE

In particolare è stato approfondita la progettazione della struttura ospedaliera, pensato come un volume compatto che si articola in due parti differenti in base alla funzione. L’ospedale sfrutta anche i piani interrati in cui sono posizionati parcheggi, la centrale tecnologica e il blocco operatorio. Al piano terra l’edificio si articola in due ingressi posizionati ai lati opposti l’uno dall’altro: in corrispondenza della piazza troviamo un accesso pubblico con funzioni di accoglienza e ambulatori, mentre sul lato retrostante è presente l‘area del pronto soccorso e la terapia intensiva, che hanno accessi dedicati per ambulanze ed esterni. Per portare più luce negli spazi interni è stata inserita una corte interna con un giardino attrezzato che può essere usato per la terapia dei pazienti. Sopra la piastra ci sono due volumi a L in cui sono contenuti le degenze, l’area di ricerca e formazione clinica. I volumi a L sono posizionati arretrati rispetto al filo generale dei piani sottostanti in modo da creare un giardino agibile sulla copertura dell’ultimo piano di piastra. Le degenze sono articolate con bow window vetrati che danno al paziente la possibilità di avere un luogo luminoso con una vistasulgiardinoesullacorteinterna.Iprospettidell’edificiosono anch’essi divisi principalmente in due parti: la parte sottostante di piastra è formata da aperture verticali che corrono lungo il prospetto mentre la parte soprastante è caratterizzata da una serie di listelli in legno che in corrispondenza delle finestre con un sistema automatico permettono l’oscuramento dell’ambiente interno.

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MASTERPLAN scala 1:1000
2020 PIANTE
PIANTA PIANO TIPO-DEGENZE 0 5 10
PIANTA PIANO TERRA

SEZIONE LONGITUDINALESEZIONE TRASVERSALE

2121 PROSPETTI e SEZIONI 0 5 10
INGRESSO PRINCIPALE INGRESSO PRONTO SOCCORSO
2222 VISTE
2323

INNESTI

Progetto di edifici a destinazione mista inseriti all’interno della cava in disuso di Lecco

Il progetto si trova in prossimità di una cava artificiale in disuso nella città di Lecco; uno scenario insolito che prevede una metodologia di intervento nuova. L’obbiettivo progettuale consiste nel riutilizzare l’area della cava per darle una nuova vita fruttando la componente turistica. L’attenzione maggiore è rivoltaallapareteverticale,chepuòesserevissutainunaduplice modalità: in una forma più ordinaria, con una cremagliera che portano all’hotel a nord della cava e il percorso panoramico sulla cresta della parete con un belvedere, oppure con un approccio più stimolante e impegnativo legato al mondo dell’arrampicata, utilizzando percorsi sulla cava e rifugi per scalatori.

Sono stati applicati differenti approcci in base alla funzione del singolo elemento: i bivacchi sono interventi piccoli e puntuali il cui volume si riferisce a quello di un cristallo, come se esso fosse il risultato di una gemmazione della roccia, mentre l’hotel con l’impianto di risalita è più visibile nel contesto ed è concepito come se fosse un sottile velo che increspandosi si adagia sulla parete.

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In particolare è stato approfondito il linguaggio dei bivacchi, di cui è stata studiata la posizione sulla parete in punti strategici per panorama, venti ed esposizioni. Nella loro progettazione, oltre la forma a cristallo, importante è anche il concetto del “vivere obliquo”, ragionamento derivato dalla teoria di Claude Parent che viene preso come spunto per inclinare la superficie dei rifugi in modo da un vivere uno spazio che si libera dai suoi dogmi tradizionali dialogando con la situazione non tradizionale del costruire su una parete verticale. Sulla Cliff troviamo 10 bivacchi che sono riconducibili a quattro tipologie principali distinte da forme differenti e diverse capacità di ospitare scalatori. Tutte le tipologie hanno uno scheletro in acciaio che si inserisce nella struttura di cemento armato innestata nella montagna. Per mediare l’imponenza della parete verticale con la città viene inserito uno spazio verde ai piedi della montagna, in cui l’intervento progettuale si presta ad evidenziare vari livelli del terreno già presenti, creano percorsi e spazi differenti che possono essere utilizzati come luoghi per allestire mostre o svolgere altre attività collettive .

INNESTI
MASTERPLAN scala 1:2000
26 SEZIONI URBANE
27 A.
B. C.
INQUADRAMENTO
D.
28 TIPOLOGIA ATIPOLOGIA B
PIANTA PIANO INFERIORE PIANTA PIANO SUPERIORE
BIVACCHI
SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE ASSONOMETRICA PIANTA PIANO INFERIORE PIANTA PIANO SUPERIORE SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE ASSONOMETRICA
29 TIPOLOGIA CTIPOLOGIA D BIVACCHI
PIANTA PIANO INFERIORE PIANTA PIANO SUPERIORE SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE ASSONOMETRICA PIANTA PIANO INFERIORE PIANTA PIANO SUPERIORE SEZIONE TRASVERSALE SEZIONE ASSONOMETRICA
30 VISTE
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