PERSONAL PORTFOLIO

CAREER STUDIES
Liceo Artistico A. G. Bragaglia Diploma in Design Industriale 2010 - 2015 Quasar Institute for Advanced Design Diploma accademico di I livello in Habitat Design conseguito con lode 2019 - 2022
EXPERIENCES
CAREER STUDIES
Liceo Artistico A. G. Bragaglia Diploma in Design Industriale 2010 - 2015 Quasar Institute for Advanced Design Diploma accademico di I livello in Habitat Design conseguito con lode 2019 - 2022
EXPERIENCES
ROME, ITALY 23/01/1997
INSTAGRAM: @pucciarellic
TELEPHONE: +39 3409580434
EMAIL: pucciarellic16@gmail.com
FACEBOOK: Giulia Pucciarelli
LINKEDIN: Giulia Pucciarelli
Membro di Numero Cromatico progettazione di allestimenti e 3D visualization; fotografia; ricerca Photography for Quasar Institute for Advanced Design photoshoot per l’e-commerce e per altri progetti interni Collaborazione con “Immobileuro” House renovation & fotografia Photoshop
POTREI DIVENTARE PARTE DI TE x T293 p. 6
SOMNIUM x ARTEFIERA BOLOGNA p. 7
FATTORIA CELLE p. 11
IO : TU = NOI : ∞ p. 12
SOMNIUM p. 8
TERME DI DIOCLEZIANO p. 10
ETERNA LOTTA DEL MIO DESIDERIO p. 9
SUPERNOVISSIMA p. 4
centoventi centimetri / 120 cm p. 14
FAIA p. 15
METAMORFOSI p. 16
PIGMENTO p. 17
EMPTY EDGES p. 20
PACEFUL V p. 21
TERRE EMERSE x KEEP LIFE p. 5
DESIGN IBRIDO p. 18
FLATLANDIA p. 19 NODES 19-20 p. 13
SUPERNOVISSIMA è il mio progetto di tesi per il diploma in Habitat Design. Vuole essere una proposta di recupero dell’edificio storico e abbandonato che una volta ospitava l’Ospedale San Giacomo, situato nel centro storico di Roma. Il progetto risponde a problematiche rivolte ad una sostenibilità sociale, sopratutto nel periodo storico in cui nasce. Alla base troviamo una ricerca più approfondita sulla neuroarchitetuttura, volta quindi a capire come le persone elaborano le informazioni e gli stimoli provenienti dagli spazi che abitano quotidianamente.
Di conseguenza si è preso come caso studio di riferimento “La Strada Novissima” intervento di Portoghesi alla Biennale di Venezia del 1980. Da qui la volontà di generare una vera e propria strada all’interno della manica principale del San Giacomo, con moduli minimi abitabili che si sviluppano in altezza sfruttando lo spazio, disposti secondo una griglia prestabilita in modo da generare spazi più ampi di condivisione tra un’abitazione e l’altra, caratterizzati da lunghe panche dalle forme organiche, in contrasto con in moduli che invece presentano forme più standard e classiche, proprio a riprendere le strade italiane.
TERRE EMERSE per il catalogo del progetto “Terre Emerse” di Keep Life, presentato all’edizione del Salone del Mobile di Milano 2022, in collaborazione con il Master di Design del Quasar Institute for Design condotto da Alessandro Gorla.
La mostra presenta alcune opere inedite del collettivo ed è concepita come una vera e propria installazione che dialoga con il fruitore. La project room è predisposta affinché il pubblico possa fruire le opere ma anche vivere un’esperienza estetica arricchita. Il collettivo infatti, come di consueto, presenta il proprio lavoro agendo anche sull’architettura dello spazio, attraverso ulteriori elementi tattili, olfattivi, visivi e sonori, allo scopo di attivare una relazione profonda con il visitatore. L’idea è che ognuno, entrando nella project room, possa vivere un’esperienza introspettiva personale.
Le opere in mostra sono afferenti alla serie Sempre vivi (2021 - ongoing), mosaici di fiori veri sui quali sono presenti testi generati da P.O.E. (acronimo di Poetry Of the End), intelligenza artificiale del collettivo istruita a scrivere testi sulla fine. WHERE Roma RENDER
In occasione della fiera, il collettivo proporrà al pubblico e agli addetti ai lavori una performance onirica collettiva. A partire dal primo giorno, verrà distribuito un dispositivo per stimolare l’attività onirica, che si presenta come una confezione con all’interno precise istruzioni da seguire prima di addormentarsi. Durante i tre giorni di fiera i sogni verranno allestiti all’interno dello stand di Untitled Association, costruendo un’opera installativa, dalla quale emergeranno affinità e divergenze tra i contenuti onirici dei partecipanti. I testi, inoltre, andranno a costituire un archivio e un’antologia di racconti che verranno raccolti in un’edizione digitale fruibile online.
Numero Cromatico da diversi anni ha posto il proprio interesse verso il tema del sogno, soprattutto in relazione ai meccanismi cerebrali coinvolti e l’importante attività creativa che questo stato della psiche attiva in tutti noi. Il progetto si inserisce all’interno delle pratiche del collettivo che da anni promuove, attraverso progetti artistici, scientifici ed editoriali, un particolare approccio all’opera d’arte caratterizzato da interdisciplinarietà, interazione, astinenza espressiva dell’artista, minimalità, sensorialità, partecipazione fisica e psicologica del fruitore, embodiment e lo studio delle emozioni.
Somnium è un progetto di Numero Cromatico che coinvolge il pubblico in una vera e propria performance onirica collettiva, studiata per essere svolta durante i giorni di fiera in uno stand dedicato.
A partire dal primo giorno della manifestazione, viene distribuito al pubblico un dispositivo per stimolare l’attività onirica, che si presenta come una confezione con all’interno precise istruzioni da seguire prima di addormentarsi e una poesia creata da un’intelligenza artificiale istruita dal collettivo. Un mezzo per la stimolazione dell’attività onirica e per il ricordo dei contenuti al risveglio. Durante i tre giorni di fiera i sogni vengono allestiti all’interno dello stand di Untitled Association, progettati con colori, materiali e arredi atti a favorire una partecipazione del pubblico fisica ed emotiva, oltre a stimolare una stato di rilassamento durante le attività proposte, costruendo un’opera installativa, dalla quale emergono affinità e divergenze tra i contenuti onirici dei partecipanti.
I testi, inoltre, andranno a costituire un archivio e un’antologia di racconti che verranno raccolti in un’edizione digitale fruibile online. 2022 - on going
Eterna lotta del mio desiderio (2022), è un’opera concepita da Numero Cromatico per la Biblioteca Lazzerini, costituita da 10 bandiere in tessuto di dimensione 250 x 140 cm, allestite lungo il cortile della biblioteca, sulle quali si legge una poesia d’amore:
Le mie letture / la tua scrittura / le nostre esperienze. / Lascio quest’opera / come testimonianza / di ciò che ho visto. Eterna lotta / del mio desiderio.
Il testo presente sulle bandiere è stato generato da I.L.Y. (acronimo di I Love You), intelligenza artificiale di Numero Cromatico. L’opera è parte della serie New-tze-bao (2018 - ongoing).
Lo scopo di questo progetto è far incontrare la cultura popolare con la cultura artistica contemporanea. L’operazione avviene attraverso l’utilizzo di medium diversi (striscioni, sciarpe, bandiere, pitture murali, tazebao, progetti editoriali, ecc.) che si caricano di contenuti differenti a seconda dei luoghi e delle modalità in cui vengono presentati, aumentando il grado di ambiguità e le possibilità interpretative per il pubblico.
Eternal struggle of my desire (2022), è un’opera concepita da Numero Cromatico per le Terme di Diocleziano.
Il testo e la dimensione dell’opera si confrontano e dialogano con il mosaico di Ercole e Acheloo.
Il mosaico presente alle Terme di Diocleziano rappresenta la lotta di Ercole contro Acheloo per la conquista di Deianira.
L’opera di Numero Cromatico è invece un arazzo lana, delle stesse dimensioni del mosaico (80 mq), sul quale si staglia una grande poesia d’amore in lingua inglese:
La tessitura dell’arazzo vuole integrarsi nello spazio architettonico delle Terme di Diocleziano, attraverso la texture e i colori utilizzati; il testo (generato da I.L.Y., I Love You, intelligenza artificiale di Numero Cromatico) rimanda all’iconografia del mosaico ma si presenta come un testo aperto che cerca di attivare una relazione intima e profonda con i visitatori.
Proposta di Numero Cromatico per una mostra da allestire all’interno degli spazi di Fattoria di Celle.
L’idea è stata quella di realizzare un’installazione ambientale site-specific, sfruttando le due stanze messe a disposizione, nella quale i protagonisti sono arazzi contenenti le poesie d’amore scritte da I.L.Y. (acronimo di I Love You), intelligenza artificiale creata dal collettivo e istruita a scrivere testi sull’amore. Accedendo al primo ambiente, ad introdurre, un quadro di grandi dimensioni su una parete e uno più piccolo posto di fronte, che accompagnano lo spettatore in quella che è la seconda sala, nella quale quadri di stesse dimensioni vengono sparsi sulle pareti per rendere l’ambiente immersivo e per dare alle persone libera interpretazione dei testi.
Il progetto, come sempre nella produzione artistica di Numero Cromatico, cerca di stimolare il pubblico in una fruizione dell’opera non scontata, non immediata, ambigua.
IO:TU = NOI:∞ è un’opera site-specific di Numero Cromatico ideata per gli spazi della Torre del Borgo di Recanati (MC). Come suggerisce il titolo, l’intento è di creare uno scenario di relazione con l’altro.
L’installazione presenta un’opera modulare e un suono. I moduli sono mosaici di fiori veri disposti come costellazioni nelle nicchie della torre medievale. L’accesso all’ambiente è immaginato per due persone alla volta, nell’idea che il pubblico possa vivere un’esperienza di condivisione all’interno dello spazio creato da Numero Cromatico.
Lo spazio, i materiali, il suono e i contenuti dell’opera sono studiati per stimolare un’esperienza multisensoriale, in un luogo che diviene così scenario di condivisione.
L’opera quindi, composta da 26 moduli e un’installazione sonora, si pone come dispositivo estetico ma anche come strumento per mettere in discussione i paradigmi odierni dell’individualità e della singolarità, a favore di una coesistenza tra esseri umani, opera d’arte e paesaggio. 2022 WHERE Recanati (MC)
Shooting realizzato per l’uscita del numero 19-20 di Nodes - Journal of art and neuroscience, periodico fondato nel 2011 da Numero Cromatico, associazione di ricercatori provenienti dal mondo umanistico e dal mondo scientifico.
La rivista, pubblicata con cadenza semestrale, ha l’obiettivo di raccontare e divulgare il connubio tra arte e scienza, argomento divenuto molto celebre negli ultimi anni grazie alla nascita della neuroestetica.
Ad oggi, la rivista, è diventata fucina di una nuova visione della ricerca artistica,
Il presente sito d’intervento è un appartamento degli anni ‘50 situato a Roma, nel villaggio Flaminio. 120cm è la misura del “corridoio” che si sviluppa lungo tutto il perimetro della casa, caratterizzato dal cambio di pavimentazione e da un controsoffitto, il quale assume la funzione di passaggio da un ambiente all’altro, ospitando anche diverse zone come un salotto nella zona giorno e la cabina armadio nella zona notte. Queste due zone sono divise da una parete in listelli di legno che nella zona giorno e mette in risalto la cucina ad isola e l’open space che si crea con la sala da pranzo, caratterizzata da un grande tavolo tondo in cemento, volto ad ospitare grandi pranzi e cene; nella zona notte diventa la parete della camera da letto davanti alla quale è stata posta una vasca da bagno free standing, e dalla quale si accede al bagno padronale.
YEAR 2022 WHERE Roma CLIENT Quasar Institute for Advanced Design Interior Design final examIn collaborazione con VAIA, startup trentina impegnata nel recupero del legno degli alberi caduti durante l’omonima tempesta del 2018, per il laboratorio di Product Design è nato FAIA.
A seguito di un’approfondita analisi basata sia sulla startup che sul potenziale target, si è progettato un bastone alto 135cm che vuole essere un porta telefono, pensato sia per un utilizzo domestico, grazie alla sua base in rame tramite la quale si può regolare l’altezza, da usare quindi in cucina per le ricette, o sul divano per leggere sfruttando la torcia; che per un utilizzo outdoor, per non perdersi mai durante le passeggiate in montagna seguendo il navigatore, o attivando anche qui la torcia quando inizia ad essere buio. WHERE Roma
“METAMORFOSI” è un allestimento pensato per lo spazio Corner MAXXI, adiacente al principale museo di Zaha Hadid, sito a Roma, nel quartiere Flaminio. L’idea principale è quella di proporre una vera e propria residenza per artisti, nella quale convivono l’area del living e quella del working. Nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul valore dello scambio tra individui, riconoscendo il singolo con la consapevolezza di come possa però essere arricchito grazie al confronto con l’altro. Il progetto si è sviluppato quindi nella realizzazione unità abitative e lavorative, sviluppate su un’area di 3m x 3m, per far sì di avere a disposizione uno spazio estremamente flessibile e personalizzabile che permettesse agli artisti di lavorare e di essere ospitati. Questo sistema componibile permette di declinare lo spazio a seconda dei diversi gradi di privacy e di trasformarlo da privato a condiviso e viceversa. Così la coesione sociale sarebbe favorita maggiormente attraverso raggruppamenti imprecisi e una comodità e facilità di comunicazione.
Per il laboratorio di Landscape Design si è andato ad intervenire sulla riprogettazione degli spazi del giardino dell’Acquario Romano, sede dell’OAR (Ordine Architetti Roma). La planimetria attuale presenta un percorso principale, che porta da un lato all’altro del giardino e conduce all’edificio, davanti al quale si estendono una grande aiuola e dei reperti archeologici. Tante sono le aree inutilizzate, quindi a seguito di un approfondito sopralluogo si è pensata ad una completa ridisposizione per un nuovo modo di vivere lo spazio. I percorsi, di diversi colori e dimensioni in base alla loro direzione, segnano la matrice che crea le grandi aree verdi invase da graminacee e le diverse aree da vivere pensate per lo studio, per il relax, per il gioco o per bere e mangiare una cosa in compagnia.
YEAR 2021 - on going WHERE Roma CLIENT Q-Lab Studio Algoritmo “Questo non lo buttiamo, potrebbe tornarci utile!” Achille Castiglioni Esplorare il proprio “territorio domestico” alla ricerca di un oggetto guasto o che per qualche ragione ha terminato la sua utilità, per poi mettere a disposizione le tecnologie del Q-lab, laboratorio di prototipazione rapida presente all’interno del Quasar Institute for Advanced Design, come il taglio laser, la stampa 3D, la fresa a controllo numerico o la termoformatrice, per altro sempre più diffuse e accessibili anche in ambito domestico, al fine di creare degli apparati o protesi che potessero ridare una nuova vita agli oggetti selezionati. Un’azione “progettuale”, dunque, nella quale gli studenti hanno dovuto compiere un’operazione di proiezione dell’oggetto in una nuova dimensione funzionale ed estetica e questa può essere raggiunta secondo due diverse modalità: la continuità (l’oggetto mantiene la funzione originale anche dopo il riuso) e la decontestualizzazione (https://www.cieloterradesign.com/editorial/design-designers/la-scuola-a-roma-dov-3148ec)
(https://www.facebook.com/StudioAlgoritmo/posts/pfbid0TYxkbogUkjbrkwZh6b7BTzTX8qLtB5jT7r89wJqqNtnK9r3w8Fbxc6YUCfg8gnGWl) 2021-on going Roma
“FLATLANDIA”, un progetto che si ispira all’omonimo romanzo fantasticofantascientifico del 1884, scritto da Edwin A. Abbott, un racconto molto popolare, oramai considerato un classico della letteratura fantastica, perché affronta da un punto di vista molto originale il concetto di un universo a più dimensioni e che si pone come obiettivo la creazione di prodotti smart, accattivanti, emozionali, adatti ad un pubblico giovane, ma che siano comunque attraenti per un’utenza più vasta; oggetti utili, semplici ma comunicativi, i regali perfetti perché intelligenti, proposti ad un prezzo accessibile e che rispecchiano lo spirito di QIAD.
FLATLANDIA e’ una collezione di prodotti concepiti con componenti piatte – flat, per l’appunto – che, accuramente assemblati, si trasformano in oggetti tridimensionali. In questo modo, si passa dal 2D al 3D, andando alla scoperta di una nuova dimensionalità, proprio come nel romanzo di Edwin A. Abbott. I prodotti della capsule collection possono essere acquistati direttamente dall’ecommerce di Quasar Institute for Advanced Design e sono prodotti all’interno di Quasar Design Factory
Il laboratorio di interni del secondo anno è stato incentrato nella progettazione del bookshop dell’Acquario Romano, sede dell’OAR (Ordine Architetti Roma). La sfida maggiore è stata quella di lavorare con una pianta che presenta una forma allungata e curva, e nella quale attualmente sono solo posizionati degli scaffali e mensole. Il nuovo progetto prevede la differenziazione delle due pareti speculari: in quella di sinistra una parte più “leggera” data da sottili mensole in rame che si agganciano a dei listelli in legno che continuano sul soffitto; in quella di destra si estendono dei grandi volumi spigolosi che ospitano le mensole, intervallati da sedute. Le due pareti si chiudono grazie ad un sistema di tendaggio metallico che da modo di lasciare lo spazio aperto e fruibile anche quando il bookshop è chiuso, con l’opportunità di adibirlo a spazio di esposizione per varie ed eventuali fiere e mostre.
Eea, oggi promontorio del Circeo, è l’antica isola dove una volta viveva la maga Circe, infestata dalla sua magia. Con questo progetto si è cercato di ricreare quell’atmosfera motologica, un posto per rilassare, per riflettere e trovare se stessi. Il progetto del primo laboratorio di interni vuole essere un rifugio su una scogliera, una “Pacifica V” che si affaccia sul mare. Introdotta da una scala nascosta nel terreno, si accede ad un open space dove piano piano si incontra un salotto, una cucina ad isola progettata su misura, un’area pranzo. A dividere la zona notte e i due bagni si trovano delle mensole che fanno da armadio. La parte interessante di questo progetto è la scala a chiocciola che porta nel giardino segreto sottostante. Tutto circondato dalla natura selvaggia della macchia mediterranea.