Dichiarazione di Salamanca, 1998.

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Dichiarazione di Salamanca UN FUTURO SOSTENIBILE PER LE CITTÀ STORICHE I partecipanti al Congresso Europeo "Energia, Trasporto e Telematica nelle Città Storiche", riuniti a Salamanca il 6 novembre 1998, &RQVLGHUDQGR che l’eredità patrimoniale delle città storiche europee costituisce un fattore fondamentale per lo sviluppo sostenibile, e risaltando la sua straordinaria dimensione sociale, 5LFRQRVFHQGR che per tramandare il patrimonio storico alle generazioni future è necessario affrontare nuove sfide e rischi derivanti fondamentalmente dall’uso attuale dell’energia e dei trasporti, 7HQHQGR FRQWR delle raccomandazioni stabilite nei vari fori ed accordi internazionali, quali la Convenzione sul Patrimonio Mondiale, Culturale e Naturale, la Convenzione sul Cambio Climatico, le raccomandazioni di Habitat II, nonchè delle varie dichiarazioni europee, come la Carta di Äalborg sulle città sostenibili, &RVFLHQWL del fatto che le città storiche, ed in special modo quelle dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO, costituiscono un centro d’attenzione a livello europeo e mondiale, un trampolino che dará alle nuove iniziative un impulso moltiplicatore, &RQVLGHUDQGR che la salvaguardia dei beni culturali e naturali delle città storiche non deve opporsi alla loro funzionalità, qualità della vita e capacità di convertirsi in centri dinamici della società, 7HQHQGR FRQWR che le nuove attività emergenti nelle città storiche sono orientate preferibilmente verso i servizi di tipo specializzato, e riconoscendo che esse stesse costituiscono, nel loro insieme, la maggiore destinazione turistica a livello europeo e mondiale, &RQVWDWDQGR che la tecnologia attuale permette il superamento dei problemi posti dagli usi dell’energia e dalla mobilità urbana, Considerano necessario, in base a tutto ciò, fare appello ai responsabili e gestori municipali delle città storiche, alle autorità, alle istituzioni locali, regionali, governamentali ed intergovernamentali, nonchè a tutti gli agenti sociali competenti, richiedendo loro di: 1 Introdurre nell’uso dell’energia i criteri della sostenibilità: efficienza, risparmio e diversificazione.


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Favorire il massimo livello di participazione delle fonti di energia rinnovabile nell’offerta delle città storiche.

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Adeguare sapientemente gli usi alle risorse energetiche disponibili, considerando l’energia come un servizio cittadino.

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Introdurre la gestione energetica tra gli strumenti di pianificazione e di sviluppo delle città.

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Intraprendere le azioni necessarie che permettano alle città storiche di introdurre i criteri di mobilità urbana sostenibile, mettendo in rilievo quelle soluzioni basate sulla pedonalizzazione e sui sistemi di trasporto collettivo.

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Utilizzare le tecnologie a emissione zero e ultrabassa per il trasporto urbano, impiegando le possibilità attuali offerte dai veicoli a propulsione elettrica, a gas naturale ed ibridi.

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Utilizzare in modo adeguato gli strumenti telematici nell’ottimizzazione degli usi energetici, nel trasporto alternativo e nella pianificazione.

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Stabilire dei sistemi di pianificazione integrata nella progettazione di reti elettriche e di comunicazione che permettano di minimizzare l’impatto sul patrimonio costruito.

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Potenziare le soluzioni telematiche come strumento fondamentale di partecipazione e gestione cittadina dell’energia, dei trasporti e della protezione dei beni culturali e naturali.

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Introdurre programmi di educazione, formazione ed informazione sulle fonti di energia rinnovabile e sui trasporti alternativi.

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Sviluppare le azioni normative ed i quadri giuridici locali, regionali, nazionali ed a livello comunitario che permettano di facilitare l’applicazione di soluzioni di tipo sostenibile nel campo dell’energia, dei trasporti e della telematica nelle città storiche.

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Favorire l’accordo tra le varie amministrazioni competenti per rendere possibile un’applicazione ottimale delle soluzioni tecnologiche esistenti nel campo dell’energia sostenibile e dei trasporti alternativi, eliminando gli ostacoli attuali che si oppongono alla loro messa in opera.

SALAMANCA, CITTÀ PATRIMONIO DELL’UMANITÀ, 6 NOVEMBRE 1998


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