Thiene Mese 916

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Thiene MesePlus

Periodico di informazione dell’Alto Vicentino

n. 29 - giugno 2025

Protezione Civile, 20 anni al servizio della città - p.6 ◆ Da Thiene a Londra per cantare con Bocelli - p.8

Bepi Restiglian saluta gli Amici di Thiene “Sarò al loro fianco sempre”

L’anima dell’associazione, alla soglia degli 80 anni, ha deciso di lasciare il ruolo di coordinatore, ma continuerà a sostenere il gruppo di volontari. “Loro mettono veramente il cuore e tanta passione per portare in alto i valori della beneficenza e dell’amore per la propria città”

Copertina

Bepi Restiglian saluta gli Amici di Thiene

“Sarò

al loro fianco sempre”

Dopo anni alla guida degli Amici di Thiene, alla soglia degli 80 anni l’anima storica dell’associazione ha deciso di lasciare il ruolo di coordinatore, ma continuerà a sostenere il gruppo di volontari. “Spero che vengano portati avanti negli anni l’impegno, la passione e l’entusiasmo che trasmetteva mia moglie Mirella”.

epi Restiglian si ferma. L’età e una serie di acciacchi lo hanno costretto a rallentare, portandolo a decidere di seguire l’associazione semplicemente rimanendo al fianco dei volontari . Il nuovo statuto non lo vede più al timone dei volontari che dal 1997 gestiscono una serie di feste ed eventi organizzati per dare vita al centro storico e richiamare affluenza in città. Ma nonostante tutto, sono in molti, sia all’interno che fuori del gruppo,

ad essere convinti che nulla gli toglierà la patina di carismatico leader. Non ne vuole sapere di farsi chiamare Giuseppe, che sarebbe il suo nome all’anagrafe: “Se dici Giuseppe Restiglian nessuno capisce di chi parli, io sono Bepi”.

Bepi, lei oggi è il volto degli Amici di Thiene. Ma qual è la sua storia?

Sono nato a Thiene in una corte e dalla corte ho assorbito i valori di amicizia, essenzialità e condivisione. Sono nato in una famiglia non ricca economicamente, ma ricchissima di amore e di valori e sono cresciuto in un clima di aperta, serena e gioiosa amicizia. Quando parlo di essenzialità voglio dire che all’epoca avevamo solo l’essenziale e a volte nemmeno quello. Ma eravamo felicissimi e unitissimi, sia nella famiglia che con i miei amici.

Quando lei era giovane la vita era molto diversa da oggi… Nessuno aveva la tv e la guardavamo dalla strada da un amico. Non si viaggiava, era un vita circoscritta. Quella vita mi ha formato nei concetti di famiglia, educazione, sopportazione e supportazione. Ho sempre

vissuto in mezzo a tante persone. Sono entrato in Patronato San Gaetano a 7 anni e ci sono ancora dentro.

Che cos’è il Patronato per lei?

Il Patronato mi ha dato dignità, mi ha permesso di sentirmi come tutti gli altri e mi ha dato una grande ricchezza. C’erano sacerdoti illuminati che trasmettevano speranza e fiducia in sé stessi. Ho frequentato la scuola di formazione cattolica e sono cresciuto con il concetto che bisogna essere a servizio della gente. Non a caso sono diventato presidente di Azione Cattolica. Ho trovato naturale fare cose che all’epoca erano considerate rivoluzionarie.

Quali ad esempio?

In un’epoca in cui c’era una netta divisione tra maschi e femmine in ogni ambito, io ho creato dei gruppi giovanili nei quali maschi e femmine stavano insieme. Questo consentiva loro di imparare a convivere serenamente e felicemente, conoscersi, confrontarsi. E ho portato i gruppi in gita. I viaggi all’epoca non erano accessibili, si viveva in un modo molto diverso da oggi. Al massimo, per conoscere il mondo, si facevano le gite. Io portavo i gruppi, dove c’erano maschi e femmine insieme, in gita.Andavamo a messa alle 5 del mattino, in montagna e una volta siamo anche andati al lago e abbiamo ballato fino a notte inoltrata. Qualche giorno dopo sono stato chiamato dal consiglio vicariale perché ritenevano che il mio comportamento non fosse corretto. Non ci ho badato proprio e sono andato avanti.

Bepi Restiglian

Nella sua vita è entrata Mirella Meneghello, che negli Amici di Thiene ha avuto un ruolo primario. Proprio in una gita ho conosciuto la mia Mirella, nel 1969. Il mio grande amore, una donna geniale capace di trasformare ogni sogno in realtà. Quando ci siamo visti la prima volta avevamo entrambi i pantaloni alla zuava e i calzettoni gialli di lana. Grazie a Mirella ho potuto fare ciò che avevo in mente di fare, perché ogni volta che avevo un’idea lei, oltre ad ascoltarmi con attenzione, pensava a come si poteva fare per realizzarla. E puntualmente ci riusciva. Non si fermava davanti a nulla. Era una donna molto pratica e umile. Non si metteva mai in mostra e parlava poco, ma lavorava tantissimo e costruiva relazioni.

Lei Bepi ha creato tanta aggregazione a Thiene. Ricorda un episodio in particolare?

Ricordo quando ho organizzato una marcia contro la pornografia. A Thiene era stato aperto un cinema che proiettava film pornografici. Ero contrarissimo. Ho organizzato questa marcia, alla quale hanno partecipato oltre mille persone. I Carabinieri mi avevano chiamato per dirmi che non avevo l’autorizzazione, ma all’epoca non c’erano telefoni cellulari e una volta lanciato il messaggio non c’era verso di annullarlo. Per cui le mille persone sono arrivate e la marcia l’abbiamo fatta.

Poi con Mirella ha cominciato a organizzare eventi per aggregare persone. Come?

Da quando ho conosciuto Mirella in effetti ho cominciato a vedere il mondo in modo diverso. Abbiamo iniziato con la sgra della polenta e il baccalà. Né io né lei sapevamo cucinare il baccalà e abbiamo trovato chi lo faceva. Abbiamo cucinato nelle cucine del Nordera, dove facevamo animazione per i ragazzi che avevano problemi. Quando è arrivato il momento della sagra pioveva e abbiamo improvvisato installando tende da scout e un grande tendone. Ma nelle nostre sagre non c’era solo da mangiare, c’erano anche minicar per i bambini e tantissimi punti di intrattenimento e divertimento. Avevamo grandi idee e Mirella era inarrestabile. Trasmettevamo ai ragazzi un sacco di energia e loro si divertivano tantissimo.

Da lì poi avete continuando in un crescendo di eventi…

Pensi che la Grappa Julia è venuta a fare la pubblicità a un Carosello a Thiene e hanno chiesto aiuto a noi per organizzare il set. Con la Pro Thiene ho organizzato un sacco di cose, eravamo sempre attivi, organizzavamo manifestazioni e formavamo gruppi di giovani. Abbiamo fatto anche gemellaggi con Apt e l’Anello del Paradiso con le auto. Sono stato anche responsabile provinciale di minivolley vicentino. Anche lì ho portato una novità: univo ragazzi di squadre diverse in altre squadre per farli conoscere. Volevo far vivere la bellezza della pallavolo, dove non ci scambia solo la palla ma anche l’aiuto e l’amicizia.

Di recente ha vinto il Premio Thiene per gli Amici di Thiene.

È stata una grande soddisfazione. È cominciato tutto nel 1997 quando l’allora sindaco Marina Maino ci affidò la gestione del mercato franco, che abbiamo chiamato Thiene 1492. Abbiamo voluto che la manifestazione fosse fatta da thienesi. Da maggio a ottobre abbiamo realizzato 200 costumi. Eravamo in quattro all’inizio: io e Mirella e poi Mirella Fontana e Bepi Canale. Poi, grazie all’intuito di Renato Corà, grande commerciante e visionario per quanto riguarda l’animazione del centro. Renato Corà ci vedeva lungo in fatto di eventi per la città. Così è nata Thiene di Fiaba, ripresa anche da Rai1. Poi è nata Thiene Fiori e Sapori. Una manifestazione per celebrare l’arrivo della primavera con allegria. È nata l’idea di allestire con allegria le rotonde, e sono nati gli spaventapasseri. L’idea di Mirella era quella di utilizzare materiali da buttare per valorizzare il riciclo. Gli spaventapasseri fatti con materiale di riciclo sono il simbolo della primavera ma hanno anche

un valore simbolico forte se pensiamo da che cosa sono fatti. Un anno avevamo un banchetto a Made in Malga ad Asiago ed è venuto un gruppo di ragazzi della Lega del Filo d’Oro per chiederci se potevamo insegnare loro a fare gli spaventapasseri. Sono venuti nel nostro laboratorio per imparare. Questa è la cosa che ha dato maggiore felicità a Mirella.

Chi sono gli Amici di Thiene?

Sono un gruppo di volontari e amici che mettono veramente il cuore e tanta passione per portare in alto i valori della beneficenza e dell’amore per la propria città. Sono persone amiche, che hanno voglia di aiutare e di aiutarsi, che trasmettono serenità e solidarietà e anche tantissimo amore per la città. Abbiamo un laboratorio fantastico, dove lavorano le nostre donne che sono incredibilmente brave. Una volta era venuto Antonio Lubrano con la sua trasmissione a riprendere il nostro laboratorio. Lì noi diamo vita a cose dismesse e il senso della trasmissione era proprio questo: volevano mettere in risalto il valore del riciclo, del dare nuova vita a cose vecchie, del recupero. E tutto questo attraverso il volontariato, un valore altissimo.

Quale sarà il futuro degli Amici di Thiene? (Bepi si ferma). L’età e una serie di acciacchi mi hanno costretto a rallentare e ho dovuto dire stop. Abbiamo rifatto lo statuto. Io però finchè potrò rimarrò sempre al loro fianco. Sono fiducioso che non ci saranno problemi nel proseguimento dell’associazione. Spero soltanto che vengano portati avanti negli anni l’impegno, la passione e l’entusiasmo che trasmetteva Mirella. Mirella ha seminato tantissima fiducia in sé stessi, spirito di umiltà e dedizione. Lei amava vedere il risultato ed era molto determinata. Sono certo che ha trasmesso tutto questo. ◆

I volontari al lavoro

QIl personaggio

uando si parla di diritti degli animali il nome di Federica De Pretto, presidente Enpa Thiene-Schio emerge con prepotenza. Alla guida dell’associazione che si batte per la protezione degli animali si occupa di cani e gatti in tutto l’Alto Vicentino, la 52enne di Piovene Rocchette, insegnante di matematica ai bambini delle scuole primarie, da oltre dieci anni è il volto e la voce di una rete di 80 volontari e ogni giorno si batte per dare una seconda possibilità a cani e gatti abbandonati, spesso recuperati in condizioni disperate. La sua storia di volontaria è cominciata quasi per caso quando, accompagnando un’amica in canile ha riconosciuto chiusa in gabbia la devota cagnolina del vicino di casa, morto da poco. Un colpo al cuore, che ha dato vita ad un percorso dedicato “alla difesa degli indifesi” Federica De Pretto, quando è cominciato tutto? Una mia amica nel 2004 mi ha chiesto di accompagnarla nel vecchio canile a Piovene Rocchette perché servivano volontari per portare fuori i cani. Sono andata e tra i cani ospiti del canile ho trovato Furia. Una meticcia che era del mio vicino di casa anziano e si chiamava Furia. Viveva in simbiosi con lui, lui passeggiava con il carrellino e lei gli stava appiccicata alla caviglia e andava piano per stare al suo passo. Erano sempre insieme, si adoravano. Quando lui è morto la cagnolina è sparita ma io non mi ero fatta domande, davo per scontato che uno dei figli l’avesse presa con sé. Invece l’hanno abbandonata in canile. Lì ho compreso cosa fosse la malvagità dell’uomo. L’ho portata subito a casa con me e me la sono tenuta.

Quindi si è avvicinata ad Enpa?

È stato il mio inizio. È un impegno coinvolgente. Io ho un altissimo senso di giustizia

Una vita dedicata agli animali indifesi

Da 10 anni alla guida di Enpa Thiene-Schio, Federica De Pretto racconta come si è avvicinata all’associazione e quali sono le sfide quotidiane che deve affrontare fuori e dentro al canile. “Vogliamo il bene per animali che hanno già sofferto l’abbandono, la violenza, la fame, il disagio. Quando escono dalla struttura devono andare a stare meglio di come stanno qui”.

e quando vedo ingiustizie soffro e mi viene spontaneo battermi. Mi batto con tutte le mie forze. Ho cominciato a conoscere la realtà dei canili, la burocrazia, il mondo del volontariato per gli animali. Ho cominciato portando a passeggiare i cani, a conoscere animali problematici, ad approcciare situazioni difficili. Mi sono trovata sempre più spesso davanti ad animali in difficoltà e al contempo davanti a molta indifferenza. Di certo so che io non li abbandonerò mai.

Com’è la sua giornata?

Insegno matematica alla scuola primaria e quando lavoro il mio telefono è staccato. Quando finisco il lavoro lo accendo e non smette di suonare fino a quando, la sera, lo spengo. Capita spesso che lo spenga e al

contempo io sia esausta, soprattutto quando mi trovo ad affrontare situazioni difficilissimi con casi di animali in grave difficoltà, maltrattai o tenuti molto male. Avete un canile dal 2023 a Schio, lo ha voluto lei con tutte le sue forze…

È la mia gioia più grande. L’apertura del parco canile a Schio è un sogno realizzato. Anche perché oltre ad avere una struttura per gli animali, qui possono fare base i volontari. Ad oggi siamo in 8. Se c’è una base la gente arriva perché ha un punto di riferimento reale. E i cani qui sono tenuti benissimo, sgambano e mangiano due volte al giorno, per alcuni di loro, che vengono sottratti a situazioni di degrado e sporcizia, trovarsi qui significa rinascere. Dopo un bel bagno e un paio di giorni qui rifioriscono. Per alcuni cani il canile è un hotel a 5 stelle rispetto a dove vivevano.

Altre gioie?

Ogni adozione è una gioia. Poi ci teniamo aggiornati con le famiglie che adottano. Ma sono le famiglie che ci tengono a farci vedere come tengono bene gli animali che adottano qui.

Siete molto rigorosi. Qualcuno dice che esagerate.

Vogliamo il bene per animali che hanno già sofferto l’abbandono, la violenza, la fame, il disagio. Quando escono di qui devono andare a stare meglio di come stanno qui. E poi ogni cane ha delle caratteristi-

che precise e rispettare le sue esigenze significa una convivenza facile per la famiglia. Se un cane ha bisogno di un giardino non lo si può rinchiudere in appartamento perché non è un pelouche. Se un cane invece ha bisogno di stare in casa perché è stato traumatizzato, bisogna trovare chi lo sa accudire. Siamo rigorosi per il bene di animali che hanno bisogno di una seconda chance, non perché ci piace rompere le scatole.

Il problema maggiore che dovete affrontare?

Le cucciolate di gatti non sterilizzati. La gente non comprende la gravità del problema e io mi avvilisco perché mi parrebbe facile da capire. Se fai cucciolate tu poi devi piazzare i gattini e quei gattini rubano il posto a gattini randagi, che soffrono. Tante cucciolate vengono fatte con egoismo, senza nessun rispetto per i gatti in difficoltà e poi c’è anche chi fa le cucciolate in casa poi viene da noi per dare via i gattini. Per ogni gattino di casa adottato, muoiono 6 o 7 cuccioli di gatti che recuperiamo in condizioni disperate. Per favore, sterilizzate i vostri gatti.

180 cani adottati in due anni, sono tantissimi. Qual è il segreto?

Raccontiamo la storia e la personalità dei nostri cani. Quando qualcuno viene a co -

noscere il cane in realtà sa già com’è. Lo ha conosciuto tramite i social, intercettato le nostre descrizioni è già entrato in contatto con il suo amico a quattro zampe. Non lasciamo indietro nessuno, neanche i cani più problematici. Abbiamo trovato una famiglia a cani che sembravano destinati al canile a vita. Quando vanno nella giusta famiglia rinascono e si adattano alla perfezione.

Progetti futuri?

Il canile si allargherà, apriremo a breve altri 10 box. E a fianco ci sarà l’accoglienza e la sala degenza per i gatti. Una soddisfazione immensa. Il nostro canile ha una altissima rotazione, ma siamo più tranquilli se

Il personaggio

c’è qualche box in più. Ogni tanto, quando il canile è pieno io mi agito. Poi penso a che cani abbiamo fatto adottare e mi rilasso. Sono veramente soddisfatta. Ha mai avuto voglia di mollare?

A volte la violenza che vedo contro alcuni animali, le situazioni di degrado che troviamo in giro mi lasciano stremata. Ma è la maleducazione di alcune persone, la prepotenza con cui pretendono che noi risolviamo problemi creati da loro che a volta mi porta a dire basta. Poi però guardo i cani, i gatti, vedo la debolezza nel loro sguardo. Quando sono in difficoltà si fanno capire. Non potrei mai abbandonarli. Ogni vita salvata vale più di mille difficoltà. ◆

Attualità

Èuna storia lunga due decenni quella della Protezione Civile di Thiene, che il 17 maggio scorso ha realizzato un evento in Villa Fabris per far conoscere da vicino chi opera dietro le quinte per la sicurezza di tutti, per avvicinare i cittadini al mondo del volontariato e raccontare una lunga storia fatta di persone, azioni concrete e senso di appartenenza. Grazie a stand informativi, dimostrazioni pratiche, attività per bambini, incontri con le scuole e testimonianze dirette dei volontari, ai partecipanti è stata offerta l’occasione di capire come funziona quel prezioso punto di riferimento nato con lo scopo di garantire la sicurezza della popolazione minimizzando l’impatto delle calamità, sia naturali che umane.

«Il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile è il punto di riferimento per la sicurezza e la solidarietà del nostro territorio – dichiara il sindaco Giampi Michelusi – Venti anni di vita del Gruppo stanno a significare la vitalità di una realtà di servizio che nel tempo si è formata professionalmente, è cresciuta nella consapevolezza del proprio ruolo nella comunità e nella responsabilità di un impegno che viene richiesto a ciascuno non solo come singolo, ma anche a livello relazionale all’interno di un gruppo di lavoro, che è tenuto ad operare in modo coordinato e armonizzato, anche a livello di collaborazione con altre realtà».

Come spesso accade per strutture che operano in caso di emergenza, anche nel caso del Gruppo Comunale Volontari della Protezione Civile, l’importanza dell’attività e la grande professionalità dei volontari emergono nelle situazioni di rischio ed emergenza. Troppo spesso, invece, passa sotto traccia tutto il dinamismo che viene richiesto al gruppo ogni giorno, con la continua formazione e la preziosissima disponibilità di tempo a cui i volontari sono tenuti.

Protezione Civile, 20 anni al servizio della città

ll Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile, istituito formalmente il 12 marzo 2002 ma operativo dal 2005, è composto da oltre 20 volontari attivi, guidati dal coordinatore Michele Monaco. Punto di riferimento per la sicurezza del territorio nel segno della collaborazione, l’associazione partecipa a esercitazioni, emergenze e attività di prevenzione.

«L’impegno, la disponibilità e la grande professionalità che viene richiesto ai nostri volontari sono notevoli – continua Michelusi – Il loro impegno dimostra una scelta di altruismo, di generosità e di senso della comunità, di solidarietà sociale. Il loro spirito di abnegazione e la loro passione sono un esempio luminoso per tutti noi. Il loro esserci sempre, spesso silenzioso e discreto, rappresenta un faro di speranza e un concreto aiuto per tanti nostri concittadini».

La Protezione Civile però non è solo emergenza. È anche prevenzione, formazione, sensibilizzazione. È un lavoro costante e meticoloso, spesso lontano dai riflettori, ma essenziale per costruire una comunità più resiliente e consapevole dei rischi. Commenta l’assessore alla Protezione Civile, Nazzareno Zavagnin: «La Protezione Civile è un bene comune e va conosciuto e sostenuto. Guardiamo ai vent’anni di attività come un punto di arrivo ma anche di partenza, per crescere e per raggiungere nuovi traguardi con entusiasmo, determinazione e con la volontà di accogliere

nuove energie, nuove idee e nuove persone pronte a dare il proprio contributo». Il gruppo è stato istituito formalmente il 12 marzo 2002 sotto l’amministrazione del sindaco Attilio Schneck e con l’assessore delegato Angelo Rossi. Dopo le prime iscrizioni avvenute nel 2004, l’attività operativa inizia nel 2005, anno in cui si svolgono anche le prime elezioni interne. Oggi il gruppo è composto da oltre 20 volontari attivi, guidati dal coordinatore Michele Monaco, eletto nel gennaio 2024. La squadra è completata dal vice coordinatore Davide Verona e dai consiglieri Erika Burlamacchi, Maria Pia Monaco e Mattia Malacarne. La Protezione Civile è un punto di riferimento per la sicurezza del territorio nel segno della collaborazione. Il gruppo partecipa a esercitazioni, emergenze e attività di prevenzione. Il volontariato di Protezione Civile svolge un ruolo fondamentale nell’assicurare la prontezza e la risposta efficace alle emergenze. I compiti principali includono la previsione e prevenzione dei rischi, supporto alle autorità nella gestione delle emergenze, intervento diretto in situazioni di calamità naturali, incidenti o crisi sanitarie, soccorso alla popolazione e logistica dei campi, comunicazione e assistenza tecnica, formazione continua dei volontari e sensibilizzazione della cittadinanza. Compiti che vengono svolti in stretta collaborazione con le istituzioni, le Forze dell’Ordine, i servizi sanitari e le altre organizzazioni di volontariato, contribuendo a creare una rete di sicurezza per l’intera comunità. ◆ [A.B.]

La cerimonia

Attualità

n talento coltivato con impegno e determinazione quello di Nicola Zambon, 27 anni, che da Thiene lo ha portato nelle più prestigiose scuole e teatri italiani, con il pieno appoggio della famiglia ed il sostegno di grandi nomi della musica lirica. Al giovane baritono viene riconosciuta maturità vocale e grande capacità interpretativa e di sé stesso dice: “Sul palco non sono in ansia, perché cantare è il mio mestiere”.

Che cosa ha portato un ragazzo di Thiene a scegliere di fare il cantante lirico?

Ho fatto le scuole medie musicali a Thiene e studiavo il flauto traverso. Cantavo nel coro parrocchiale dei Cappuccini e della Nina Gigante. Sono cresciuto immerso nella musica e man mano che crescevo mi rendevo conto che quel mondo mi piaceva. Ho frequentato il liceo musicale Pigafetta a Vicenza poi ho fatto il Conservatorio. A Castelfranco Veneto ho fatto canto lirico per 2 anni, poi mi sono spostato a Genova e a Martina Franca. Ho studiato tantissimo, con impegno costante. La scintilla è scoppiata alle medie, quando degli insegnanti visionari e sicuramente pazzi (ride), a fine anno scolastico ci facevano fare un musical. Un lavoraccio incredibile, erano fenomenali. Ho interpretato Frollo nel Gobbo di Notre Dame e se sono qui ora è grazie a loro. Dal musical amatoriale alle scuole professionali però il percorso è diventato serio. Con Frollo e quegli spettacoli ho gettato il seme, che è germogliato più avanti. All’inizio delle superiori gli insegnanti mi hanno fatto notare che avevo la voce da cantante lirico. Ho deciso di ascoltarli e ho cominciato a prendere lezioni di canto. A

Da Thiene a Londra per cantare con Bocelli

a 20mila persone il baritono thienese Nicola Zambon ha cantato insieme ad Andrea Bocelli alla O2 Arena di Londra incantando i presenti ed affermando il suo percorso professionale cominciato nel coro parrocchiale dei Cappuccini e ora in piena corsa. “Sentire l’ovazione di così tante persone è stato incredibile”.

Castelfranco ho avuto il mio primo maestro. Per il canto lirico ci deve essere una propensione fisica, il suono che si produce è complesso, ma a me veniva naturale. Il sostegno della voce e il fiato li avevo ‘ereditati’ dal percorso fatto suonando il flauto traverso. Il flauto è uno strumento molto vicino al canto. Ho fatto un anno di soli vocalizzi per impostare la tecnica e imparare a cantare nel modo corretto.

Il suo debutto?

Ho debuttato con il personaggio di Papageno, nel Flauto Magico di Mozart, ma nel periodo del covid si è fermato tutto. In quel frangente ho capito che non tutti i mali vengono per nuocere, infatti in quel periodo è nata l’Accademia di perfezionamento lirico del teatro Carlo Felice a Genova. Bandivano posti per giovani cantanti, con borse di studio e alloggio e io ho inviato un video per fare un’audizione per essere ammesso, la mia prima audizione in assoluto. La mia era più curiosità che speranza, perchè mi pareva un sogno difficilissimo da realizzare. Invece mi hanno chiamato e quando sul telefonino ho visto un numero con il prefisso di Genova stavo per svenire dall’emozione. Lì, il 19 marzo 2021, ho gettato le basi per il mio futuro. Poi?

Ho lavorato con i maggiori artisti del panorama lirico italiano e internazionale, ricoprendo ruoli da protagonista con i titoli principali. Ruoli che implicano una grandissima responsabilità, sottoposti a critica e recensioni. Spettacoli di primo livello, estremamente emozionanti.

Pochi giorni fa a cantato alla O2 Arena di Londra nientemeno che con Andrea Bocelli. La sua Fondazione, che è impegnatissima nel sociale e nel rilancio della musica, organizza delle masterclass di cantautorato e musica. Sono stato scelto per cantare con lui a Londra. È stato incredibile, c’erano 20mila persone ogni sera. Io mi ero esibito davanti a mille persone al massimo. Ma ammetto che non ero impaurito, ero solo molto emozionato e felice. Sentire l’ovazione di 20mila persone è incredibile. Ero felicissimo di poter condividere il mio canto con così tante persone.

Cosa provi quando sali sul palco?

Mi esibisco da tanti anni, ma non si è mai veramente abituati al palcoscenico. La preparazione però garantisce serenità. C’è adrenalina ma non ansia, cantare è il mio mestiere e lo si fa sul palco. L’emozione genera carica, poi sta all’artista usare quella energia per donarla al pubblico e raccontare un’emozione, un personaggio. Nel mondo del teatro si possono esprimere tutte le emozioni.

Soddisfazioni da Thiene ne sono arrivate?

Moltissime. Già nel 2021 mi è stata consegnata una targa al premio Thiene come talento promettente nel canto lirico. A Thiene c’è un ambiente musicale altamente formativo. Non tutti devono diventare musicisti ma è importante che ci sia un ambiente giusto dove studiare musica, canto, arte, teatro, danza. In ambito corale il Veneto è una regione con tantissime realtà, è importante che siano sempre sostenute. ◆

Davanti

Attualità

Situato tra i comuni di Calvene e Caltrano, il bosco è un luogo selvaggio e magico, segnato al centro da una piccola valle ricca d’acqua e cascate e punto di partenza per meravigliose passeggiate. Tale contesto, nello spirito e in linea con i valori dell’associazione dei Due Terzi di don Beppe Gobbo e della cooperativa Radicà, ha l’ambizione di diventare luogo di promozione del benessere, di accoglienza e serenità, di attività culturali e sociali aperte alla cittadinanza. Le piogge della primavera 2024 hanno causato anche qui, come in altre zone del vicentino, frane e smottamenti che mettono a rischio la sicurezza di chi frequenta il parco per passeggiate, picnic ed altre attività. Questa ragione, assieme alla voglia di rinsaldare legami con il tessuto sociale locale già presenti e crearne di nuovi con le giovani generazioni, ha spinto la cooperativa Radicà a promuovere un progetto di rilancio del Bosco delle Cascate, trovando sostegno presso la Fondazione Cariverona. Il percorso è iniziato a gennaio e avrà la durata di due anni; nel primo anno, oltre ad operare direttamente sulla messa in sicurezza delle zone colpite dalle frane, si svilupperà un percorso di immaginazione e riqualificazione dello spazio, riflettendo sulle bellezze già pre-

A Calvene pronto a rinascere il Bosco delle Cascate

La cooperativa Radicà ha ottenuto da Fondazione Cariverona un contributo economico di oltre 100 mila euro per sistemare e promuovere il parco e farlo diventare uno spazio per attività culturali e sociali.

senti, le criticità ma anche le potenzialità di questo ambiente, nell’ottica di migliorarlo e renderlo più fruibile. Il secondo anno, sarà occasione di condividere idee e sogni sulle attività culturali ed educative che in questo spazio potranno essere realizzate. Per mettere in moto questo progetto è stata pensata una rete di partner fortemente diversificata ma locale. Essa spazia da as-

sociazioni dei paesi limitrofi (Gam di Caltrano, Pro loco e Alpini Calvene, LiberaMmente) alle scuole, alle amministrazioni pubbliche di Calvene, Caltrano e Lugo, ad importanti attività produttive come Rivit. La fase di co-progettazione degli spazi è già partita con i gruppi di giovani animatori, scout, scuole ed altre associazioni che frequentano il bosco per le loro attività. ◆

Moda sostenibile in passerella al Comunale

Prima della fine dell’anno scolastico, si è tenuta la tradizionale sfilata di moda dell’Istituto Garbin di Thiene, ospitata sul palco del teatro cittadino e arricchita dall’esibizione di cantanti e ballerini.

L’evento ha visto protagonisti 70 alunni del corso “Made in Italy Moda” con le loro creazioni, che spaziavano tra capi di abbigliamento e accessori.

L’istituto è riuscito a costruire solide collaborazioni con aziende del territorio, come Idatess e Dainese, diventata partner della scuola nel progetto ministeriale “Adotta una scuola”. Entrambe le aziende hanno guidato i ragazzi nella creazione di prodotti che sono poi diventati oggetto di due concorsi interni alla scuola, con un momento di premiazione dei prodotti scelti dalle aziende durante la sfilata. Sono stati valorizzati anche i talenti di studenti iscritti negli altri indirizzi dell’istitu-

to, che si sono cimentati come presentatori, cantanti e ballerini.

Punto forte delle creazioni del dipartimento di moda, guidato dalla professoressa Francesca Pozza, è la costante attenzione alla moda sostenibile, educando i ragazzi al riutilizzo creativo di materiali di scarto generosamente donati da aziende del territorio, che manipolati e trasformati dalla fantasia degli studenti hanno dato vita a nuovi capi originali. Altra tematica importante per l’istituto è la lotta contro la violenza sulle donne, che ha visto nella creazione del Red Collar l’espressione della sensibilità dei nostri giovani. La manifestazione è stata possibile grazie all’impegno del dirigente scolastico

Alessandro Strazzulla, che ha sostenuto studenti e personale nell’organizzazione dell’evento, ed ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale con la presenza della consigliera con delega all’istruzione Nicoletta Panozzo. ◆

SAttualità

ettantacinque vendemmie, un numero indefinito di profumi e gusti e migliaia di storie da raccontare. Sono i primi 75 anni della Cantina Beato Bartolomeo Breganze, la cooperativa sociale più antica della provincia di Vicenza, che ha raggiunto un importante traguardo e negli anni da produttore locale è cresciuta fino a raggiungere i mercati di tutto il mondo. Una realtà riconosciuta a livello mondiale e fiore all’occhiello di Breganze e dell’intero territorio, che nella produzione del vino locale ha il suo tratto distintivo.

“Il mondo del vino è molto frastagliato –spiega Amerigo Cattelan, direttore generale che vive nel mondo del vino fin da quando era piccolo e a breve concluderà il suo percorso professionale – In ogni enoteca o supermercato ci sono tantissimi tipi di vino, tantissimi marchi. La sfida è fare in modo che il cliente scelga proprio te”.

La fondazione della Cantina Beato Bartolomeo Breganze avviene nel 1950, ad opera di 121 viticoltori provenienti dai comuni di Breganze, Fara, Sarcedo e Mason. Nel 1968 è attribuita la DOC, simbolo di una qualità che proietta i suoi vini verso il mercato nazionale ed estero. Oggi la Beato Bartolomeo si presenta moderna e funzionale e conserva ambienti di pregio come la vecchia bottaia sotterranea a 15 metri di profondità.

La Cantina lavora le uve di circa 600 soci, per una superficie vitata pari a circa 700 ettari.

La Doc Breganze è conosciuta soprattutto per la Vespaiola, un’uva autoctona per la produzione di bianchi fermi e spumanti. Nonchè per il rinomato Torcolato.

Punto di riferimento per gli amanti del buon bere accessibile, il vino della Cantina Beato Bartolomeo è prodotto con rispetto per la terra, con innovazione e spirito di comunità.

La Cantina di Breganze festeggia 75 anni di storia

Fondata nel 1950 ad opera di 121 viticoltori provenienti dai comuni di Breganze, Fara, Sarcedo e Mason, la Cantina Beato Bartolomeo lavora oggi le uve di circa 600 soci, per una superficie vitata pari a circa 700 ettari. Una realtà riconosciuta a livello mondiale e fiore all’occhiello di Breganze e dell’intero territorio.

“All’inizio della DOC si era partiti con 6 produttori, si producevano 5 o 6 mila bottiglie – spiega il presidente Vittorio Santaccaterina – Oggi con molti più produttori si mantiene la stessa intensità dei sapori e riusciamo a vendere oltre 50mila bottiglie. Per un litro di vino servono 8 kg di uva. Per il futuro l’obiettivo è continuare a promuovere il vino Torcolato come prodotto di altissima qualità e ricordando che chi ha una bottiglia di Torcolato ha un valore”. I festeggiamenti non sono stati fatti a caso, culminando nel Gran Tour del Beato, riferimento della stagione per gli ultrarail.

Un percorso di 75 km che ha radici storiche profonde, risalenti fino al 1950, quando 121 viticoltori della zona si unirono creando la Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, la cooperativa sociale più antica della provincia di Vicenza. Il trail nasce proprio per onorare quella scelta, che ha dato un nuovo impulso a tutta l’economia del territorio e il trail, con il suo percorso, è fortemente legato a questa tradizione, passando per cantine e aziende agricole, luoghi straordinari legati all’enoturismo.

“Provengo da una filosofia agricola-contadina – spiega Amerigo Cattelan – Sono praticamente cresciuto in cantina, da quando mio padre era socio. Oggi ricopro questo ruolo ma in cantina ho fatto la gavetta, cominciando da impiegato e poi, acquisendo esperienza, fino a ricoprire ruoli di crescente responsabilità. È un ruolo complesso ma che dà grandi soddisfazioni”.

Quando si parla di vino ci si immagina im-

mersi in paesaggi da fiaba, con un calice profumato e saporito in mano. Ma il mondo del vino è ben più complesso.

“Il mondo del vino è un mondo pieno di vita e di colore – continua Cattelan – C’è un contrasto immenso tra quello che è il mondo del contadino, fatto di rughe, di fatica, di pioggia e di intemperie e quello delle fiere, fatto di eleganza, moda e intrattenimento. Le fiere del vino sembrano sfilate di alta moda. È un mondo di grandi fatica, di enorme dedizione e cultura, che alla fine appare modaiolo e frizzante”.

Un mercato in crescita, che tiene nonostante le altalene economiche che colpiscono il mercato. Amerigo Cattelan è un uomo pragmatico: “Problemi ce ne sono sempre, in questo momento il mondo del commercio non vive momenti felicissimi ma ci si attrezza anche per superare i momenti difficili. Il fine della cooperativa non è solo avere un ritorno economico, ma dare soddisfazioni ai soci. Se i soci sono felici lo siamo anche noi. La Cantina è una realtà che è cresciuta molto, da cantina locale oggi abbiamo oltre il 40% di export. Il mondo del vino è favoloso, da un grappolo d’uva si crea un mondo incredibile fatto di emozioni e di sapori e profumi. Non è un mondo facile – conclude – Bisogna avere una certa cultura per assaggiare e conoscere il vino. Il vino ha una sua storia che va raccontata e serve studio anche nell’abbinamento perché a volte un vino da solo fa poco, ma con il giusto abbinamento diventa incredibile”. ◆

La manifestazione è proposta dall’associazione Le Amiche di Anna in collaborazione con la società Calcio Thiene 1908 e il patrocinio dell’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Thiene. “Continuiamo il nostro impegno di sensibilizzazione della cittadinanza su un fenomeno purtroppo sempre di grande attualità – spiega la presidente dell’associazione Le Amiche di Anna, Giovanna Davò -. L’ingresso è gratuito e sarà possibile nel corso del pomeriggio acquistare magliette dedicate all’evento con il cui ricavato verranno finanziati progetti rivolti agli Istituti scolastici di informazione e prevenzione della violenza e di contrasto agli stereotipi di genere. Quest’anno abbiamo pensato di coinvolgere i giovani. Saranno loro sia i protagonisti che si confronteranno in gioco, visto che a scendere in campo nella prima parte del pomeriggio in un interessante triangolare saranno squadre di giovanissimi e di under 19, sia i destinatari dei progetti che sono rivolti alle scuole. Sempre, comunque, assieme agli adulti. Ringrazio tutte le realtà sportive che hanno collaborato con noi e che, assieme all’Amministrazione Comunale, rendono possibile questa bella manifestazione”.

L’ingresso è gratuito. Saranno proposte in vendita t-shirt dedicate all’evento con il cui ricavato saranno finanziati i progetti. La partita finale vedrà il Vicenza Calcio

Una partita di calcio per dire no alla violenza

Torna sabato 7 giugno la seconda edizione di “Uniti contrastiamo la violenza”, l’iniziativa che farà scendere in campo quest’anno le squadre del Vicenza Calcio Femminile Prima Squadra e U19, del PGS Concordia Calcio Schio Femminile U19 e del Calcio Thiene 1908 Prima Squadra e Categoria Giovanissimi.

Femminile Prima Squadra, serie C, contro il Calcio Thiene 1908 Prima Squadra, che quest’anno ha giocato in promozione. Super ospite dell’evento è Daniele Orsato. Interverranno ex giocatori e dirigenti del Lanerossi Vicenza.

La presentazione della manifestazione è affidata a Elena Frigo.

“Ringrazio Le Amiche di Anna – è il commento dell’assessora Anna Maria Savio – per l’impegno profuso dalle volontarie e per la sinergia importante avviata con l’Amministrazione Comunale che conti -

nua con convinzione di anno in anno. È essenziale dialogare con i ragazzi e creare interventi mirati con studenti e studentesse, mantenendo una rete solida e continuativa al fine di contrastare la violenza di genere nelle sue diverse forme, promuovere salute e benessere e creare un percorso significativo di consapevolezza sin da giovani. La fascia giovanile merita un’attenzione particolare e va coinvolta e resa protagonista attiva di un cambio di mentalità sempre più necessario e di stringente attualità”. ◆

A scuola di democrazia locale con Alda

Dal 3 al 5 settembre 2025, Villa Fabris ospiterà la seconda edizione del programma formativo internazionale che riunirà studenti, decisori politici, ricercatori, esperti e attivisti da tutta Europa per discutere il futuro della democrazia locale. Adesioni entro il 15 giugno.

Dopo il grande successo della Summer School 2024, Alda – Associazione Europea per la Democrazia Locale – rilancia l’iniziativa in una forma più ambiziosa, arricchita da nuovi percorsi tematici, metodologie innovative e una forte rete di partenariati europei. Con il titolo “Resilient Communities: Strengthening Local Democracy in Times of Change”, il programma formativo 2025 offrirà tre giorni intensivi di formazione, confronto e co-progettazione, coinvolgendo esperti, amministratori pubblici, ricercatori, attivisti e professionisti da tutta Europa. Attraverso sessioni teoriche, labora-

tori partecipativi, esercizi di simulazione e casi studio, durante le prime due giornate, i partecipanti affronteranno temi cruciali come: Populismo, polarizzazione e fiducia istituzionale; Strumenti digitali per la partecipazione civica; Sviluppo territoriale sostenibile e governance multilivello. La scuola prevede un massimo di 40 posti disponibili. Inoltre, sono state predisposte due borse di studio, rivolte a partecipanti motivati e meritevoli. Le istruzioni per fare domanda saranno inviate via email a chi manifesterà interesse attraverso il modulo di candidatura. I candidati selezionati avranno l’opportunità di partecipare a

un’esperienza formativa unica, caratterizzata da un approccio realmente multi-stakeholder, una didattica esperienziale e interattiva, una rete internazionale di esperti e professionisti e una sede d’eccezione come Villa Fabris, autentico bene comune del territorio vicentino.Le iscrizioni sono aperte fino al 15 giugno 2025. Tutte le informazioni e il modulo di registrazione sono disponibili sul sito di Alda. ◆

Attualità

Èstata una mattinata davvero speciale quella proposta al Parco delle Fiamme Gialle dal Comune di Thiene alle classi delle scuole secondarie di primo grado in occasione della Giornata della Legalità.

A condividere il significato della ricorrenza con le alunne e gli alunni delle ultime classi dell’Istituto Comprensivo di Thiene e del Patronato dei Padri Giuseppini sono stati gli uomini e le donne del-

Guardia di finanza e alunni celebrano la Giornata della legalità

Si è svolta al parco delle Fiamme Gialle una mattinata promossa dal Comune per riflettere sull’importanza del rispetto delle regole e delle leggi.

Dopo l’alzabandiera e i saluti delle autorità, i ragazzi hanno assistito alla dimostrazione dell’unità cinofila.

la Guardia di Finanza, guidati dalla Ten. Col. Francesca Minciotti, comandante del Gruppo di Bassano del Grappa; alla manifestazione ha partecipato anche il Lgt. C.S. Cataldo Mignogna, comandante della Tenenza di Thiene, il Brig. C.S. Pietro Caretta e altri militari della locale Tenenza, nonché una pattuglia di militari cinofili del Gruppo della Guardia di Finanza di Vicenza e il Cappellano militare, don Donato Labriola.

“La Giornata della Legalità – ha detto la vice sindaca Anna Maria Savio - vuole essere un invito a riflettere sull’importanza del rispetto delle regole e delle leggi per vivere in una società migliore, senza ingiustizie, in cui tutti noi siamo uguali davanti alla legge e possiamo godere della libertà e dall’armonia sociale che ne deriva. La Guardia di Finanza oggi ci aiuterà a capire questo, spiegandoci qualcosa delle numerose attività che svolgono”.

“La Guardia di Finanza è un’istituzione a presidio del territorio – ha spiegato ai ragazzi la Ten. Col. Francesca Minciotti – e ben volentieri è attiva anche nella sensibilizzazione nelle scuole al tema della Legalità. Siamo lieti di essere qui per celebrare insieme questa giornata così importante. È preziosa la collaborazione con l’Amministrazione per il benessere della comunità». Dopo l’alzabandiera e i saluti delle autorità, i ragazzi hanno assistito alla dimostrazione dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Vicenza, presente con Pako, pastore tedesco di tre anni, addestrato per la ricerca di sostanze stupefacenti. L’affascinante esperienza ha permesso ai ragazzi di prendere contatto con alcuni aspetti dell’attività operativa della Guardia di Finanza, impegnata, con il fondamentale supporto delle unità cinofile, al contrasto del traffico di stupefacenti nella nostra provincia. ◆

Pedibus: un anno di solidarietà per i bambini

Nell’anno scolastico 2024/2025, il servizio ha interessato una ventina di alunni, con un’utenza suddivisa su tre linee, due per il plesso “Collodi” e una per il plesso “Scalcerle”. Le sei accompagnatrici sono state fornite dalla Caritas che ha gestito il servizio.

Il Pedibus è un progetto realizzato dalla Caritas della parrocchia di Maria Ausiliatrice alla Conca al quale il Comune, visto l’alto valore sociale, collabora con l’erogazione di una somma annuale che per l’anno scolastico 2024/2025 è stato di 7mila euro e a cui si è aggiunto il contributo di 1.500 euro erogato dalla Bcc.

“Il Pedibus di Thiene si caratterizza rispetto ai servizi analoghi degli altri Comuni del territorio – spiega la consigliera comunale delegata all’istruzione, Nicoletta Panozzo – per la concreta collaborazione accordata all’iniziativa da realtà locali sensibili

e attente alle esigenze sociali della popolazione. Si tratta di un prezioso sostegno che va ad integrare quello stanziato del Comune e che rende possibile alla città usufruire di un servizio che non si basa tanto sul volontariato quanto sulla solidarietà. Il Pedibus, a Thiene dal 2011, con il tempo si è rivelato essere un’occasione per educare alla sicurezza stradale e alla sostenibilità ambientale, uno stimolo per accrescere nei bambini l’autonomia, il rispetto delle regole di comportamento e le relazioni interpersonali. Inoltre rende possibile un aiuto concreto verso chi ne ha bisogno in que-

sto momento. Sono tanti, dunque, i risvolti positivi, il primo dei quali, senza dubbio, è la virtuosa sinergia che ne costituisce l’aspetto fondamentale e che fa crescere sul piano umano e sociale anche la città”. ◆

I partecipanti alla Giornata
Consigliera Panozzo

La Otb Foundation, organizzazione non profit del Gruppo Otb, sostiene il progetto ospedali gonfiabili di Medici Senza Frontiere, garantendo la presenza di una struttura medica a Gaza.

La collaborazione è stata ufficialmente presentata nella sede di Breganze da Stefano Di Carlo, direttore generale di Msf Italia, ed Enrico Vallaperta, coordinatore medico di Msf, che, insieme ad Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation, hanno raccontato ai dipendenti del gruppo il valore concreto del progetto degli ospedali gonfiabili e l’impatto reale che il sostegno della Fondazione sta avendo sul campo. Oltre a condividere risultati tangibili, l’incontro ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere attivamente le persone del Gruppo illustrando progetti a forte impatto sociale. L’appuntamento si inserisce all’interno di un programma più ampio di incontri, promossi da Otb e da Otb Foundation, per alimentare una cultura d’impresa sempre più responsabile. Il supporto della Fondazione al progetto ha garantito la presenza di un ospedale gonfiabile di Medici Senza Frontiere al confine tra il Chad e il Sudan, e poi trasferito a Gaza, dove attualmente rappresenta un punto di riferimento essenziale per la popolazione in un contesto segnato da ospedali distrutti e risorse mediche scarsissime. Gli ospedali gonfiabili sono infatti strutture mobili, leggere e completamente attrezzate, in grado di essere trasportate e montate in tempi rapidi (48 ore) in luoghi dove l’accesso alla salute è più difficile o del tutto compromesso.

“Questo progetto si inserisce all’interno della tematica delle emergenze, uno degli ambiti di intervento principale della nostra Fondazione. Abbiamo deciso di collaborare con un partner come Medici Senza Frontiere, organizzazione di altissima autorevolezza e professionalità che porta con

La Fondazione Otb regala un ospedale a Gaza

L’organizzazione non profit del Gruppo Otb di Breganze, dal 2006 impegnata in progetti di sviluppo sociale nel mondo, ha scelto di sostenere Medici Senza Frontiere donando una struttura medica gonfiabile completamente attrezzata. L’obiettivo è di portare cure salvavita in una delle aree più colpite dalle emergenze umanitarie.

sé contenuti di valore come l’indipendenza e la trasparenza,” ha dichiarato Arianna Alessi, Vicepresidente di Otb Foundation. “Sono molto felice di aver raccontato questo progetto a tutti i colleghi di Otb, il loro coinvolgimento in ogni iniziativa ad impatto sociale è prezioso”.

Coerentemente con i valori della sua famiglia d’origine, nel 2006 l’imprenditore

Renzo Rosso ha creato la Fondazione con l’intento di restituire valore alla comunità, convinto che sia dovere di ogni individuo prodigarsi per generare un impatto positivo per le persone, l’ambiente e il territorio. Dalla sua nascita, Otb Foundation ha

investito in più di 380 progetti di sviluppo sociale nel mondo,  contribuendo in modo significativo a migliorare la qualità della vita di oltre 380.000 persone. I progetti selezionati, che coprono cinque settori di intervento ovvero donne, giovani, emergenze, integrazione e sostenibilità, rispondono a tre specifici criteri di selezione: innovazione, impatto sociale diretto, sostenibilità. L’ultimo progetto in ordine di tempo è il sostegno a Medici Senza Frontiere che dal 1971 si prende cura di milioni di persone in pericolo, in contesti di guerra, epidemie, carestie e catastrofi naturali in oltre 70 Paesi. Il progetto ospedali gonfiabili nasce per dare una risposta concreta e immediata alle emergenze umanitarie con una struttura unica e immediatamente operativa che fornisce assistenza sanitaria di qualità mettendo a disposizione un pronto soccorso, un reparto per le medicazioni, una farmacia e un numero di posti letto flessibile per rispondere con efficacia e tempestività ai bisogni sanitari più urgenti. Il primo ospedale gonfiabile è stato utilizzato in Pakistan dopo il terribile terremoto del 2005, successivamente ha risposto all’emergenza di Haiti nel 2010 e, più di recente, ha salvato vite in Siria, nelle Filippine, a Gaza e in Libano. ◆

Arianna Alessi e Stefano Di Carlo
Foto: Medecins sans Frontieres

Tre mesi di sport gratuito negli spazi verdi di Thiene. Torna l’ormai tradizionale iniziativa rivolta al benessere di grandi e bambini promossa dal Comune di Thiene in collaborazione con le associazioni del territorio.

Il calendario prevede in queste settimane ben 190 lezioni disponibili all’insegna di una varia e ricca offerta sportiva.

Le proposte sono per tutti i gusti: il ritmo e la musica per Zumba Fitness, Jazzercise, Functional training, Pole dance, tessuti aerei e diversi balli tra cui Boogie Woogie, Salsa, Bachata, Lindy hop, Charleston e Swing aperte a giovani e adulti; l’armonia del corpo sarà al centro delle attività di Pilates matwork; un approccio ancora più ampio alla salute e al movimento sarà offerto dal Tai chi, Ba gua e Qi gong, e in più lezioni di Yoga e stretching olistico.

L’evento speciale International Yoga Day si terrà il 21 giugno al parco di Villa Fabris, offrendo lezioni gratuite dall’alba al tramonto per tutti i partecipanti per scoprire i benefici dello yoga.

Le proposte sportive per le arti marziali includono Karate, Judo e autodifesa, Aikido e Spada giapponese, sia per ragazzi che per adulti.

Novità di questa edizione sono le lezioni di Danze Popolari al parco del Donatore a cura di Sole D’Oro APS. I bambini e ragazzi

Thiene Sport Estate 2025 tre mesi di attività gratis

Durante il periodo estivo, dal 3 giugno al 27 agosto 2025, Thiene Sport Estate fa il suo ritorno nei parchi della città, offrendo un ampio calendario di eventi gratuiti incentrati sull’attività fisica.

potranno imparare e divertirsi negli sport di squadra: Rugby e Calcio a 5, con molte lezioni sia a Villa Fabris che alla Cittadella dello Sport.

Le associazioni che rendono possibile questa iniziativa sono: Silicon Kafè, Kun Lun,

Rugby Thiene, Real Thiene, Santo 95, Centro Shakti Yoga, Kyomizu Kan Dojo, Judo Club Robur, Karate Altovicentino, S-Move, Tahemusu Aiki Dojo, Olisticamaya, Sambo Systema c/o Judo Club Robur, Sole D’ Oro APS.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, firmando in loco un’autocertificazione di idoneità all’attività fisica, nonché di adesione alle istruzioni degli istruttori, nel rispetto della normativa di sicurezza. «Anche quest’anno, grazie alla collaborazione delle numerose e qualificate realtà sportive del territorio, – spiega l’assessora allo sport Marina Maino – l’Amministrazione propone alla città e al territorio un’estate all’insegna del movimento e dello sport per la promozione del benessere della persona di ogni fascia d’età. Chi vorrà partecipare troverà personale specializzato, stimoli per crescere in uno stile di vita sano e opportunità per conoscere una vasta gamma di discipline e di pratiche sportive e per socializzare. Ringrazio, dunque, tutte le realtà sportive con la cui collaborazione preziosa è possibile offrire alla cittadinanza una delle kermesse più amate del territorio».

Il programma dettagliato degli orari e delle date delle iniziative sarà disponibile sul sito www.comune.thiene.vi.it ◆

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