Salute e Benessere 902

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L’intelligenza artificiale e la motivazione allo studio: una riflessione

L’intelligenza artificiale è sempre più presente nelle nostre vite, influenzando molteplici aspetti, compreso il processo di apprendimento. In un recente scambio avuto con il dott. Mario Polito, emerge la complessità dietro queste tecnologie che lui usa da moltissimi anni per le sue ricerche, l’elaborazione dei dati e la loro correlazione. È importante comprendere il funzionamento dell’intelligenza artificiale, basata su algoritmi che guidano il comportamento dei computer.

Tuttavia è altrettanto importante trasmettere ai ragazzi, anche la necessità di supervisione umana e comprendere il ruolo degli sviluppatori nel plasmare il comportamento di questi software.

Un punto fondamentale sollevato, riguarda il limite dell’intelligenza artificiale nel suscitare la motivazione.

Nonostante possa fornire informazioni e conoscenze in pochissimi secondi, la vera motivazione proviene dall’essere umano e non può essere replicata dalle macchine.

Questa distinzione è cruciale nel contesto educativo, dove la motivazione è il motore dell’apprendimento.

Anche il ruolo dei genitori è importante nel coltivare la motivazione nei propri figli e, come già scritto nel precedente articolo, cerco di allontanarli dall’idea del “miracolo” educativo, promuovendo un impegno genuino di tutta la famiglia.

Comunico alle famiglie strategie e spunti di riflessione. Inoltre, ho abbracciato appieno la filosofia motivazionale del dott. Polito, che si focalizza sull’autorealizzazione e sul senso di realizzazione sociale dei propri talenti per contribuire alla società e al mondo.

La motivazione ha sempre origine da una mancanza, dalla spinta a voler raggiungere qualcosa ed evitare qualcos’altro. Nello studio ad esempio sono davvero molte le motivazioni che dovrebbero spingere uno studente a studiare, tuttavia sembra essere l’anello mancante negli adolescenti di oggi.

Molti giovani cercano di “eludere” il sistema chiedendo alle intelligenze artificiali di tradurre versioni di Latino, risolvere esercizi di Matematica e così via. Tuttavia, spesso non comprendono che il vero sviluppo della loro intelligenza è direttamente proporzionale allo sforzo e all’impegno dedicati all’apprendimento.

Molto spesso mi prendo in carico persone prive di motivazione e cerco di sottolineare fin da subito, per non trasmettere false aspettative, che è fondamentale stimolare e nutrire continuamente una motivazione intrinseca nel processo di apprendimento. Se la sofferenza iniziale, il desiderio di risolvere un problema, manca, ogni sforzo risulta vano.

In definitiva, l’intelligenza artificiale può essere uno strumento prezioso nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dell’educazione, ma la vera forza dell’apprendimento risiede nella motivazione umana. Questa riflessione ci invita a riflettere sulle sfide e sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie anche nell’ambito dello studio, sottolineando l’importanza di mantenere al centro il ruolo fondamentale della motivazione e della realizzazione personale grazie all’impegno che si coltiva con lo studio.

Invito tutti ad immergervi nell’ascolto del podcast “Studio perché”, un progetto frutto della collaborazione di talenti unici.

Con la voce avvolgente di Martino Facci, il magico sound design del regista Giuliano Cremasco, supportano e arricchiscono ulteriormente i contenuti presi dalla saggezza di Mario Polito e dal suo libro “Lettera di motivazione agli studenti”.

Ogni episodio offre preziose motivazioni e strategie per affrontare lo studio con successo.

Questo podcast non è solo per coloro che incontrano difficoltà nello studio, ma anche per chi desidera approfondire la propria motivazione e migliorare le proprie abilità. È un vero capolavoro che non dovresti perdere!

Le prime puntate sono già disponibili, basta inquadrare il QR code e lasciarsi trasportare in un viaggio di scoperta e crescita personale.

Oppure cercalo in qualsiasi piattaforma di podcast digitando “Studio perché”.

Informazioni sull’autore Tatiana Ruaro Pedagogista, Pedagogista Clinico, Facilitatore in Mindfulness l’intervento di Pedagogia Clinica non identifica una specifica fascia d’età, ma può essere rivolto a bambini e ragazzi, adulti e anziani, gruppi e organizzazioni.

Se hai domande scrivi a: info@iocomerisorsa.it - Riceve a Schio su appuntamento in presenza e online Cell. 346

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Oddio! Il bagno è occupato!

“Gentile dottore, mi rivolgo a Lei perché da qualche tempo ormai lo stimolo ad urinare è diventato frequentissimo e spesso non mi da il tempo di raggiungere il bagno…

Quando gioco a carte al bar con gli amici nel giro di 2 ore io vado al bagno a fare pipì anche 3-4 volte mentre loro solo una o neppure una e mi prendono in giro!

Pensi che l’altro giorno facevo la fila dal panettiere ma ho dovuto lasciare il negozio e recarmi di fretta al bar accanto dove però ho trovato il bagno occupato: è stato tragico, non sono riuscito a trattenerla e mi sono bagnato come un bambino piccolo, mi sono vergognato e così, eccomi quì.”

Non di rado capita negli ambulatori Urologici di sentire questi racconti e percepire la grande sofferenza dei pazienti. Alcuni sono costretti a pianificare le uscite di casa considerando di far tappa presso servizi pubblici, esercizi commerciali o bar per evitare di farsela letteralmente addosso.

L’aumentata frequenza urinaria e l’urgenza minzionale che, se molto intensa, può sfociare nell’incontinenza urinaria, sono sintomi del basso apparato urinario che possono derivare da cause differenti.

Nella maggior parte si tratta di malattie che coinvolgono gli organi del tratto genito-urinario come l’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB), infiammazioni come cistite e prostatite ma anche tumori di Vescica e Prostata.

In alternativa possono essere espressione di malattie neurologiche, disfunzionali o dismetaboliche. L’impatto sulla qualità della vita può essere molto significativo e talvolta il paziente finisce per rinunciare ad uscire di casa con conseguenti riflessi sulla socialità e sull’umore. Una diagnosi precisa indirizza verso uno dei possibili trattamenti che consentono, nella maggior parte dei casi, la risoluzione completa o almeno parziale dei sintomatologia, restituendo al paziente sorriso ed entusiasmo per una riacquista serenità.

Se anche tu soffri di questi disturbi, non esitare ancora, vinci l’imbarazzo e prenota una visita Urologica presso il Centro Medico Iris di Santorso, con il tuo aiuto indagherò le cause, e insieme, individueremo la strategia più adeguata per risolvere il tuo problema.

SANTORSO Via Europa, 41 P1-P2 - Tel. 0445 1652758 - 351 5398812 info@iriscentromedico.it - www.iriscentromedico.it
Ne parliamo con il Dott. Davide Brotza
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Chirurgia Prostatica Innovativa: Una Nuova Luce sul Benessere

Alla San Gaetano Clinica e Ricerca avanguardia chirurgiche per dare sollievo e miglioramenti tangibili a chi soffre di disturbi prostatici

Iperplasia prostatica è una condizione che spesso accompagna l’avanzare degli anni. Di solito compare intorno ai 50 anni, quando la prostata inizia a ingrossarsi in modo significativo, causando principalmente problemi urinari. Ci sono anche situazioni più complesse, specialmente tra gli anziani, con condizioni mediche particolari. Tuttavia, grazie alle più recenti evoluzioni in campo chirurgico, è ora possibile intervenire in modo meno invasivo, risolvendo il problema in pochi minuti.

L’INNOVAZIONE MINI-INVASIVA: LA TECNICA REZUM

L’unità di Chirurgia Urologica di Poliambulatori San Gaetano offre l’opportunità di sottoporsi a interventi con i migliori specialisti, che si servono del rivoluzionario sistema Rezum, un approccio chirurgico all’avanguardia per risoluzione dei problemi prostatici.

Questa tecnica, oltre a garantire una ripresa più rapida e un ritorno alla normalità più veloce rispetto ai tradizionali interventi, preserva anche le funzionalità urinarie ed eiaculatorie

SINTOMI DELL’IPERPLASIA PROSTATICA

I sintomi legati all’ingrossamento prostatico si manifestano con bruciore durante la minzione, urgenza frequente e impellente di urinare, “nicturia” (la necessità di urinare più volte durante la notte) o “pollachiuria” (quando questa necessità si presenta più volte durante il giorno).

La prostata ingrossata rende anche difficile lo svuotamento della vescica. “Questa tecnica chirurgica è classificata tra quelle mini invasive per trattare l’Iperplastia prostatica,” conferma il dottor Andrea Guttilla, che collabora da anni con Poliambulatori San Gaeatano.

COME AGIRE IN CASO DI INGROSSAMENTO DELLA PROSTATA

Inizialmente, l’ingrossamento può essere gestito con farmaci, ma quando i sintomi diventano intollerabili, l’intervento chirurgico diventa l’unica soluzione. “Questa procedura - sottolinea il dottor Guttilla - garantisce buoni risultati, preservando tutte le funzioni, soprattutto quelle sessuali.

COME FUNZIONA LA TECNICA REZUM

L’approccio comporta l’iniezione di vapore acqueo a 180 gradi, al fine di creare una necrosi del tessuto prostatico, riducendo così l’effetto ostruttivo sulla vescica.” Una visita preliminare è essenziale per valutare la fattibilità di questo intervento, poiché: “Non è indicata per volumi troppo elevati,” specifica il medico.

L’intervento stesso dura al massimo un quarto d’ora ed è eseguito sotto anestesia locale o sedazione. L’unico disagio è rappresentato dal catetere vescicale, che deve essere tenuto per circa una settimana per evitare il rischio di blocco urinario.

Successivamente, è possibile riprendere le normali attività quotidiane, con una progressiva riduzione dei sintomi entro due mesi e risultati duraturi nel tempo. “Questa tecnica è particolarmente adatta ai pazienti più giovani,” sottolinea il dottor Guttilla, “poiché tutte le funzioni sessuali sono garantite, cosa che non avviene con altre tecniche.”

Un’opportunità in più offerta dalla San Gaetano Clinica e Ricerca, in collaborazione con il centro Rezum del Veneto.

L’intervento può essere eseguito in accordo con i principali fondi sanitari integrativi e offre la possibilità di pagamenti rateali e personalizzabili.

Poliambulatori San Gaetano sono presenti a Thiene e Schio.

Per informazioni è sufficiente contattare il numero

0445372205.

Per maggiori informazioni o per prenotare una consulenza di Chirurgia Plastica è sufficiente contattare la segreteria al numero

0445372205 o tramite Whatsapp al 3274310025.

Ne parliamo con il
dott. Guttilla Andrea, Medico Chirurgo Specialista in Urologia – Urologo

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Diagnosi precoce e screening

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Utili in caso di sangue nelle feci, perdita di peso, bruciore addominale, vomito, importanti difficoltà digestive

Diagnosi più dettagliata, grazie all’innovativa tecnologia NBI

Rispetto alla tradizionale endoscopia rappresenta un passo avanti nella diagnosi precoce di tumori e altre malattie digestive

Nessun fastidio, grazie alla sedazione

Questa tecnica permette il controllo non solo del dolore ma anche dell’ansia, garantendo così il rilassamento durante la procedura endoscopica.

Dir. San. Dott.ssa Spezzapria Maria, Dott. Zancan Giuseppe, Dott. Zancan Renzo Thiene (VI) Schio (VI) poliambulatorisangaetano.it 0445 37 22 05
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La Correlazione Profonda tra Ipoacusia e Demenza Senile: Un’Analisi Approfondita

L’ipoacusia, una condizione caratterizzata dalla perdita dell’udito, e la demenza senile, un deterioramento delle capacità cognitive, sono due sfide complesse e interconnesse che spesso affliggono la popolazione anziana. Nel corso degli anni, numerosi studi hanno evidenziato un legame significativo tra queste due condizioni, aprendo la strada a una migliore comprensione delle loro interazioni e delle loro implicazioni per la salute mentale.

LA CORRELAZIONE STATISTICA

Uno dei fattori che emerge con chiarezza dagli studi è la forte correlazione statistica tra ipoacusia e demenza senile. Gli anziani che soffrono di ipoacusia presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare la demenza, inclusa l’Alzheimer. È stato scoperto che il rischio di demenza aumenta in modo graduale con l’aumentare della gravità dell’ipoacusia:

• Le persone con ipoacusia lieve (25 decibel) hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare l’Alzheimer rispetto a quelle con udito normale

• Le persone con ipoacusia moderata hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer

• Le persone con ipoacusia grave hanno una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare l’Alzheimer

IL RUOLO DELLA STIMOLAZIONE UDITIVA

Una delle teorie principali riguarda il ruolo della stimolazione uditiva nel mantenimento delle funzioni cognitive. L’ipoacusia, soprattutto quando non trattata, può limitare la stimolazione uditiva che il cervello riceve. Questa mancanza di stimolazione potrebbe contribuire all’atrofia delle aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione uditiva e cognitiva. Gli sforzi costanti per comprendere suoni e conversazioni possono mettere sotto pressione il cervello, contribuendo al deterioramento delle capacità cognitive e al rischio di demenza.

ISOLAMENTO SOCIALE E STRESS

L’ipoacusia non trattata può anche portare all’isolamento sociale, un fattore che può accentuare il rischio di demenza.

Le persone con difficoltà uditiva possono ritirarsi dal coinvolgimento sociale a causa delle sfide comunicative, il che può portare a una mancanza di stimolazione cognitiva. Questo concetto è stato confermato anche dal Consiglio nazionale sull’invecchiamento (NCOA) il quale, in uno studio fatto su 2.300 adulti con ipoacusia, ha riscontrato che le persone con perdita d’udito non trattata hanno problemi di isolamento, rifiuto sociale, irritabilità, rabbia, stress, depressione, declino cognitivo e danni alla memoria.

RUOLO DEL TRATTAMENTO PRECOCE

La buona notizia è che il trattamento tempestivo dell’ipoacusia può avere un impatto positivo sulla salute cognitiva. Gli apparecchi acustici possono contribuire a mantenere attiva la stimolazione uditiva e migliorare la qualità della comunicazione. Studi hanno dimostrato che l’uso di apparecchi acustici può contribuire a ritardare il declino cognitivo e migliorare la qualità della vita nei pazienti con ipoacusia. Inoltre, Uno studio dell’American Journal of Epidemiology, ha rilevato che gli apparecchi acustici hanno rallentato il tasso di declino della memoria e migliorato la qualità della vita dei pazienti ipoacusici affetti da Alzheimer. Una conferma del fatto che, anche pazienti con ridotte capacità cognitive, possono ottenere benefici dall’utilizzo di apparecchi acustici.

CONCLUSIONI E IMPLICAZIONI

La correlazione tra ipoacusia e demenza senile è un campo di ricerca in continua evoluzione. Sebbene i dettagli esatti del meccanismo non siano ancora del tutto chiari, l’importanza di riconoscere e trattare l’ipoacusia non può essere sottovalutata. Per questo motivo, le persone dovrebbero essere incoraggiate a sottoporsi a controlli dell’udito regolari e a considerare interventi tempestivi come l’uso di apparecchi acustici.

Se non hai mai fatto un controllo dell’udito, o se non lo hai ripetuto di recente, puoi rivolgerti a Sentimed. Gratuitamente, ti verrà data la possibilità di capire il tuo grado di salute uditiva.

Ne parliamo con Stefano Zattara, Titolare di Sentimed Dottore in tecniche audioprotesiche
Se vuoi una consulenza gratuita da Sentimed, puoi fissare un appuntamento chiamando lo 0445 1752550 Sentimed di Zattara Stefano Via Roma, 65 Zugliano www.sentimed.it - Email:info@sentimed.it

Ne parliamo con la Dott.ssa Lucia Monaco

Titolare della FarmaciaPiù di Giavenale - Schio

Un alleato per rimanere in forma

In ogni periodo dell’anno, ma soprattutto in quello che precede i mesi estivi, quando la “prova costume” causa qualche pensiero in più (e non solo a noi donne), aumenta la voglia di tornare in forma, magari senza rinunciare a sentirsi bene.

E, come ogni anno, ritorna la richiesta di aiuto, di un consiglio efficace ai nostri farmacisti.

Noi rispondiamo con un integratore alimentare, prodotto nel nostro laboratorio galenico, che è senz’altro il migliore alleato di chi vuole tornare al proprio “giusto” peso, nell’ambito di una dieta adeguata e controllata, senza dimenticare di fare un pò di esercizio fisico, anche solo una passeggiata al giorno.

Madre natura non poteva mancare di regalarci uno dei prodotti più efficaci per favorire il dimagrimento e che la sapienza dello “speziale” traduce in capsule pronte all’uso.

Sto parlando del glucomannano.

Il glucomannano è un polisaccaride altamente viscoso formato dalla concatenazione di glucosio e mannosio estratto dal tubero della “amorphophallus konjac”, una pianta asiatica.

La radice del tubero viene essiccata, purificata ed infine ridotta in polvere per ricavarne l’estratto che si trova in moltissimi prodotti adatti a regimi alimentari dietetici finalizzati al controllo e alla riduzione del peso.

Caratteristica del glucomannano è l’idrofilia, ossia la capacità di attirare, assorbire e trattenere liquidi grazie ai quali si gonfia aumentando fino a 60-100 volte il proprio volume e creando una soffice massa gelatinosa.

Pertanto, una volta ingerito, si lega ai cibi, ne assorbe il liquido e, gonfiandosi, riduce il senso di fame.

In altre parole, il glucomannano aiuta a mangiare con moderazione, procurando un prolungato senso di sazietà.

E’ ovvio che, pertanto, aumentando il senso di sazietà durante la giornata, il regime dietetico risulta più facile da seguire, senza dimenticare che una delle sue importanti proprietà è quella di modulare e ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri.

Ma questo non è, ad essere precisi, l’unico beneficio del glucomannano:

• ha un leggero effetto lassativo (grazie all’acqua ha la capacità di aumentare la massa fecale facilitando l’evacuazione);

• abbassa le concentrazioni ematiche di colesterolo;

• riduce l’assorbimento dei grassi e zuccheri;

• tiene sotto controllo la glicemia e migliora il metabolismo.

Ecco perché il glucomannano è un prezioso alleato nelle diete ipocaloriche per la perdita di peso. Nel nostro laboratorio lo produciamo in capsule. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 1 o 2 capsule con 1-2 bicchieri d’acqua, prima dei pasti e nel contesto di una dieta ipocalorica.

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