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Filo lungo filo, un nodo si farà approda alla Certosa di Collegno
L
a manifestazione “Filo lungo filo, un nodo si farà” arriva alla ventisettesima edizione e, da venerdì 24 a domenica 26 settembre, si veste di nuovi colori, abbinando al fascino storico del Villaggio Leumann alla scenografia monastica della Certosa reale di Collegno. Innanzitutto l’evento torna ad essere organizzato in presenza, dopo le limitazioni dello scorso anno a causa della pandemia Covid-19, che non hanno però scalfito la straordinaria tradizione di riunire a Collegno gli appassionati artigiani tessili da ogni dove. Un tuffo nella vita sociale e culturale che riprende in pieno il suo slancio, perché il Villaggio Leumann e la Certosa
reale sono luoghi simbolo di Collegno. Il borgo operaio sorto nel XIX secolo intorno alla fabbrica tessile fu una vera e propria fucina di innovazione sociale, mentre il complesso certosino, per decenni è stato uno dei più grandi ospedali psichiatrici italiani, superato
dalla cosiddetta legge Basaglia, una rivoluzione che ha restituito dignità ai ricoverati. Dopo la chiusura del Cotonificio Leumann nel 1972, il Comune di Collegno comprò i terreni e le case dell’omonimo Villaggio, salvando il complesso urbanistico dalla demolizione e dall’oblìo. Nello stesso decennio, un anno prima dell’approvazione della legge Basaglia, l’amministrazione comunale decise di abbattere il lungo muro di cinta che separava la città dal manicomio. Sono storie diverse, che però sono intrecciate dal filo compositivo degli "igienisti" che plasmarono le architetture del villaggio e dell’ospedale psichiatrico. La Certosa accoglie tra le sue sug-
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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