Attività Istituzionali
I problemi della riapertura al tavolo con i presidi degli Istituti tecnici
S
econdo incontro, martedì 16 giugno, del tavolo di lavoro istituito dalla Città metropolitana di Torino per coordinare e supportare i presidi, gli insegnanti e il personale non docente nel processo di ripresa delle attività scolastiche per l’anno scolastico 2020-21, ma anche in vista dello svolgimento degli esami di stato, che – come noto - saranno in presenza. Dopo il primo incontro del 5 giugno con i dirigenti dei licei, i consiglieri metropolitani con
molte scuole è un serio problema già in tempi ordinari, e la necessità attuale di trovarne di ulteriori per favorire il distanziamento sociale aggrava la situazione. La soluzione immaginata da molti, almeno per l’inizio dell’anno scolastico, è – in attesa delle linee guida nazionale - quella di dividere i gruppi classe portando i ragazzi in aula a rotazione e offrendo agli altri la didattica a distanza. E anche così, ha sostenuto il preside del Santorre di Santarosa, non sarà facile:
delega all’istruzione e all’edilizia scolastica, Barabara Azzarà e Fabio Bianco, affiancati dai dirigenti delle rispettive strutture, oggi hanno incontrato i presidi degli Istituti tecnici di Torino e provincia. La tematica degli spazi è, come sempre, tra le più sentite: per
molte delle nostre scuole non possono sostenere più di duetre connessioni contemporaneamente: come possiamo immaginare che tutte le classi siano contemporaneamente collegate online? La dirigente del Sella-Aalto-Lagrange, a questo proposito, ha chiesto che i fi-
10
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
nanziamenti annunciati dal governo siano spesi per dotare le scuole di dispositivi elettronici e di un numero sufficiente di connessioni. Altro problema cronico della scuola, che il prossimo anno si complicherà ulteriormente, è quello degli organici ridotti a causa del ritardo nella nomina dei docenti. Il preside dell’Avogadro ha posto la questione dei trasporti: se si dovranno organizzare ingressi scaglionati, ci dovrà essere un potenziamento delle linee, non solo in città, ma anche e soprattutto nelle zone periferiche del territorio. La rappresentante delle organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici ha chiesto, tra le altre cose, che, per risolvere il problema delle aule mancanti, non siano sacrificati i laboratori, che sono strutture essenziali negli istituti tecnici e professionali. Da parte loro, i consiglieri Azzarà e Bianco hanno ricordato ai presidi che i tecnici delle due direzioni di Edilizia scolastica della Città metropolitana, in attesa che il Governo emani le linee guida e i relativi protocolli, stanno già programmando gli interventi di manutenzione ordinaria, sulla base delle richieste inviate dalle scuole, indispensabili alla riapertura delle scuole a settembre. Gli esami di maturità, che cominciano domani, saranno un vero e proprio banco di prova dell’attuazione delle misure anti-Covid, consentendo di testare la validità e l’applicabilità