Restauri da scoprire
Il castello di San Sebastiano da Po, luogo bello e imperfetto
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uesta settima la rubrica dei restauri d’arte ci porta a San Sebastiano da Po, suggestivo comune situato dove la collina torinese incontra le prime propaggini del Monferrato. Nella frazione Villa, che è centro storico e capoluogo di San Sebastiano, sorge il Castello. Le sue origini risalgono al X secolo, quando il paese faceva parte del Marchesato del Monferrato. I primi documenti relativi all’abitato di San Sebastiano lo pongono sotto la signoria dei Radicati, diventando poi, nei secoli successivi, teatro delle guerre per la supremazia sul Piemonte, prima fra i Savoia e i marchesi del Monferrato, poi con il coinvolgimento di Spagnoli e Francesi. Le sorti del castello in quel periodo non sono documentate. È precisa, invece, la data del 1761, anno in cui il conte di San Sebastiano, Paolo Federico Novarina, incaricò l’architetto Bernardo Vittone, esponente del barocco piemontese, di ristrutturare l’intero complesso del castello, dopo averlo visto all’opera nella ristrutturazione dell’attigua chiesa parrocchiale. Così come racconta Luca Garrone, attuale proprietario dell’intero complesso, il periodo di massimo splendore per il castello è l’inizio del secolo XIX, quando vengono commissionati dei lavori ai maggiori artisti del tempo. Pietro Bagetti, pittore ed architetto piemontese, affresca la galleria e nel 1810 Xavier Kurten, tedesco, architetto
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paesaggista, disegna il parco, che diventa presto campo di studio della Facoltà di botanica dell’Università degli studi di Torino. Nel parco è ancora presente un giardino all’italiana
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
con parterre di bossi e rose: nei tempi gloriosi della sua storia, il castello ospitò fino a 3000 specie di piante e fiori. Oggi è ancora presente un frutteto a ricordo dei medioevali pomari,