Attività istituzionali
Progetto Diogene: al via i corsi per diventare tutori volontari
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anno preso il via i corsi di formazione per diventare tutori volontari: una quarantina di persone hanno già aderito alla “call” della Città metropolitana di Torino per ampliare, formare e creare un elenco delle persone disposte a impegnarsi nella pubblica tutela e nell’amministrazione di sostegno: l’iniziativa, presentata a febbraio, prende il nome di “progetto Diogene” L’idea è nata dalla constatazione che le persone fragili che necessitano di una tutela pubblica o di un’amministrazione di sostegno sono cresciute in questi anni in modo esponenziale: i dati forniti dai Tribunali del territorio metropolitano mostrano, infatti, un evidente aumento del numero dei provvedimenti di protezione aperti. Tra il 2004, quando il totale delle misure di protezione pendenti al 31 dicembre era di 6.599, e il 2019, quando
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il totale delle stesse misure pendenti al 31 dicembre era di 12.712, si è registrata una crescita pari al 92,64%. Alla base di questo aumento vi sono invecchiamento della popolazione; presenza di nuove disabilità (fisiche e psichiche); sensibile aumento dell’aspettativa di vita per i soggetti con patologie progressive e invalidanti che generano riduzione delle autonomie personali. Persone la cui qualità della vita deve essere il più possibile preservata ma che necessitano di un tipo particolare di assistenza, svolta, appunto dai tutori (chi, sostituendosi completamente al beneficiario, si occupa della cura della persona, della rappresentanza civile e dell’amministrazione dei beni del tutelato); dai curatori (chi assiste la persona nella gestione degli atti di straordinaria amministrazione come nel caso dei minori emancipati o degli adulti inabilitati; dagli
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
amministratori di sostegno (chi accompagna la persona esercitando i poteri assegnati dal giudice, e che sostituisce o affianca il beneficiario a seconda delle specifiche esigenze). Molto spesso queste figure, pur volontarie, sono i familiari. In loro assenza o nel caso di conflittualità può venire incaricato personale del sistema pubblico, ma per garantire una migliore qualità della vita si è visto che un rapporto il più possibile diretto e personale, una vera relazione è la via più efficace. Per questo la Città metropolitana di Torino, che ha un Ufficio pubblica tutela e rapporti con l’Autorità giudiziaria che già da tempo svolge – attraverso sportelli informativi dislocati presso i Tribunali e sul territorio e corsi di formazione – attività che facciano crescere la cultura della protezione dei diritti dei soggetti fragili, ha deciso di avviare una campagna per far conoscere a chi desidera fare del