I nostri tesori
Riflettori sulla Bottega del Monaco dell’Abbazia di Novalesa
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empre più spesso le abbazie, i conventi e i monasteri vengono dotati di un punto vendita in cui i visitatori possono fare acquisti o semplicemente conoscere e apprezzare più da vicino il risultato concreto del lavoro monastico. In alcuni casi si tratta di piccoli esercizi commerciali, dei veri e propri bugigattoli, con una limitata offerta di prodotti, quelli frutto del lavoro dei monaci; in altri casi le dimensioni sono invece ragguardevoli, con tanti scaffali e banconi allineati in vasti ambienti in cui è possibile trovare veramente di tutto, dalle produzioni della comunità monastica a quelle di altre abbazie e monasteri e a tanto altro ancora. È un vero e proprio settore quello dei prodotti monastici, con una tipologia di clientela ben segmentata e affezionata, collegato fedelmente e senza compromessi alla plurisecolare storia del lavoro nelle abbazie e alle tradizioni che si tramandano da tempo immemore, che sono quasi sempre di origine agricola e artigianale. Se facciamo mente locale, se pensiamo a quello che arriva sulla nostra tavola, e mi riferisco alle più note tipicità, la gran parte è di antica origine monastica: formaggi, vini, ortaggi, olio, miele, ecc. Per non parlare dei prodotti da erboristeria e dell’artigianato religioso. La Bottega del Monaco dell’Abbazia di Novalesa non fa eccezione in questo ambito e, pur avendo una storia recente, è sicuramente uno degli
esercizi commerciali più importanti tra quelli collocati lungo la Via Francigena. Il negozio è importante nella vita dell’abbazia novaliciense perché rappresenta anche il primo contatto che si ha con i monaci per chi proviene dal mondo, funge infatti da portineria e punto di accoglienza turistica. Molti ci chiedono quale sia l’obiettivo di una attività che a prima vista appare lontana dalla vita strettamente monastica, quella della preghiera e della contemplazione tipica di una comunità benedettina, tanto per intenderci. La visione che sta alla base di questo prezioso servizio è la volontà di condividere, con chiunque ne abbia il desiderio, la tradizione monastica basata sulla regola di San Benedetto “Ora et Labora“. Il monaco benedettino vive del lavoro, del lavoro delle proprie mani per quanto è possibile svolgerlo oggi. La conseguente missione è prima di tutto quella di fornire al monastero una sicura fonte di reddito per il sostentamento della comunità, delle attività di beneficenza, delle manutenzioni e degli eventuali restauri. Poi è un modo per farsi conoscere e apprezzare, per interagire con le persone, per promuovere l’economia e l’immagine del territorio circostante. Alcuni prodotti che finiscono sugli scaffali della Bottega del Monaco dell’Abbazia di Novalesa sono confezionati dai monaci stessi, pensiamo all’ormai famoso aceto, alle caramelle, ad alcune CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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