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Io sono un provinciale. Ci tengo a dirlo. Perché provinciali sono tutte le persone legate al proprio territorio, che amano definirsi maremmani, amiatini, toscani. Io sono un provinciale e, come direbbe Bianciardi, da questo luogo, da “una città di sterrati, di spazi aperti, al vento e ai forestieri” guardo al mondo. Credo, dunque, nella centralità delle periferie e non nel centralismo burocratico dello Stato. La mia Italia è una somma di periferie che non abbandonano la ricchezza delle loro specificità. In queste pagine, troverete la storia di tanti provinciali, la storia di chi, in questi ultimi cinque anni, ha lavorato in un ente il cui futuro oggi è segnato da un profondo cambiamento amministrativo. Ma la provincia, quella dei maremmani e amiatini non può essere abrogata. Ha un senso raccontare ciò che lasciamo, perché il lavoro compiuto abbia un valore. La narrazione è memoria, ma anche eredità. Il Provinciale è un atto verso chi viene dopo, un atto verso un futuro ancora non scritto.

Leonardo Marras

Presidente della Provincia di Grosseto


"Il 2012 è stato, per il nostro territorio, un annus horribilis: il naufragio della Costa Concordia il 13 gennaio, la nevicata straordinaria di febbraio, l'incendio della pineta di Marina il 17 agosto, fino all'alluvione del 12 novembre. In tutti questi eventi eccezionali, la Protezione Civile della Provincia di Grosseto ha dimostrato la propria capacità di coordinamento tra più competenze e soggetti, di attrezzature e mezzi, di associazioni di volontariato. La Provincia è stata essenziale nel coordinare la risposta a queste emergenze. Siamo stati i primi in Italia ad avere creato la sala operativa di Protezione civile congiunta con la Prefettura di Grosseto. E siamo stati tra i primi a predisporre il nuovo piano provinciale di Protezione civile adeguandolo alla normativa nazionale che modifica il ruolo delle Province. Domani, questo patrimonio dovrà essere raccolto, con intelligenza, dai Comuni e dalla Regione. Questa grande competenza non dovrà essere dispersa" .

La tragedia

della Costa Concordia La sera del 13 gennaio 2012, la Costa Concordia urta il più piccolo degli scogli de Le Scole, a circa 500 metri dal porto dell’Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo, causando 32 morti e numerosi feriti. Le oltre 3500 persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio, sono state protagoniste del naufragio più mediatico nella storia: la Provincia, fin dal primo momento, ha coordinato le operazioni di soccorso e di trasferimento dei naufraghi sulla terraferma prima e nelle strutture ricettive dopo. Ha anche affiancato le ricerche dei dispersi e la comunicazione dell’evento. Importante anche il contributo tecnico dato il 16 settembre 2013 nelle operazioni di rotazione (parbuckling) con disincagliamento della nave dal fondale roccioso, e il raddrizzamento in posizione.

Il piano provinciale di Protezione civile

"Siamo tra le prime Province ad aver adeguato il piano provinciale alla normativa nazionale." Queste le parole di Fernando Pianigiani, assessore provinciale alla Protezione civile, all'approvazione di quello che è uno strumento all'avanguardia nel panorama italiano. Il piano riconosce l'importanza del raccordo strategico tra la Provincia e tutte le altre forze che operano nell'emergenza, prevedendo e regolamentando un organismo di coordinamento che è l'unità di crisi. "Aver consolidato sul campo e sancito con una serie di atti formali la rete di rapporti fra le varie anime chiamate a intervenire nell'emergenza ha senza dubbio consentito di contenere gli effetti di quegli eventi – spiega Pianigiani -, confermando quanto la sussidiarietà e l'integrazione siano essenziali. Il piano è un utile strumento di base non solo per affrontare l'emergenza ma anche per lavorare alla riduzione dei casi di emergenza: la conoscenza del territorio e delle soglie di pericolo è fondamentale alle attività di previsione e prevenzione. Così come è altrettanto importante che i cittadini conoscano il territorio in cui vivono e sappiano come comportarsi per ridurre i rischi."

12 novembre 2012: l’acqua dell’Albegna sommerge Albinia L’alluvione che ha colpito il territorio della Maremma il 12 novembre 2012 non ha solo provocato gravi danni alle infrastrutture, ai centri abitati e alle campagne, ma ha stravolto la vita delle persone. L’alluvione ha lasciato dietro di sé un territorio distrutto, ma uniti, cittadini e istituzioni locali, hanno reagito; Albinia è tornata quasi come era, le attività produttive sono riprese e gran parte dei lavori di ripristino necessari sono terminati. Ancora c’è da fare molto. La Provincia ha restituito alla popolazione infrastrutture più efficienti e sicure. Sarà opportuno in futuro realizzare opere pubbliche idonee ai cambiamenti climatici.


Marina di Grosseto: il fuoco che ha devastato il cuore della pineta È il pomeriggio del 18 agosto 2012 quando un incendio drammatico colpisce 55 ettari di pineta: 45 di questi vanno in fumo per sempre. L’area colpita era ricoperta da pini domestici, che a differenza del pino marittimo, per rinnovarsi necessita di specifici interventi dell’uomo, come la ripulitura, il contenimento del sottobosco e l’immissione di seme fertile. “Ci siamo impegnati per dare una risposta efficiente e più rapida possibile alla tragedia che ha colpito questa pineta – dichiara Enzo Rossi, assessore della Provincia di Grosseto allo Sviluppo Rurale -. Abbiamo unito gli sforzi di tutti, delle istituzioni ai diversi livelli e dei privati, per riportare nuova vita in questo terreno; grazie alle operazioni di reimpianto che abbiamo programmato riusciremo ad avere una pineta come quella bruciata, ma saranno necessari quasi 40 anni”.

La nevicata

del febbraio 2012 ed i 200 volontari impegnati

Dalla notte del 30 gennaio 2012 i volontari della Protezione civile sono impegnati a fronteggiare l’emergenza mal tempo. Grazie al loro importante supporto l’unità di crisi in questi quindici giorni è stata in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, a servizio dei cittadini. Ai volontari attivi sul territorio, vanno aggiunti anche quelli che hanno svolto attività di segreteria e di coordinamento nella sede operativa della Protezione civile, per un totale di circa 200 persone che hanno dedicato tempo ed energie per aiutare la popolazione in difficoltà. Le associazioni di volontari aderenti al coordinamento provinciale hanno inoltre messo a disposizione dei Comuni in emergenza due spandisale, un camion con lama spazzaneve e una miniturbina per fare tracciature sulla neve di 30 centimetri.

#numeri

Ettari della Pineta andati in fumo il 17 agosto 2012: 45 Centimetri di pioggia caduti il 12 novembre: 36 Cantieri stradali post alluvione: 75 per 14 milioni di euro investiti


Dalla Maremma all’Amiata, l’impegno della Provincia è stato quello di dare una visione unitaria a questi territori vasti, distanti e spesso vissuti in maniera separata. E lo ha fatto con uno dei primi atti di programmazione adottati, il Piano Territoriale di Coordinamento: approvato nel 2010, è una fotografia della provincia che sarà tra 30 anni. Il Ptc indica la direzione per un uso corretto del territorio, con azioni strategiche importanti, confermando un’attenzione particolare all’ambiente: il piano sulle cave, quello dei rifiuti – realizzato con le Province di Siena e Arezzo – sono strumenti introdotti dal Ptc insieme ad una nuova impostazione dell’uso delle risorse naturali con la nascita del Distretto delle energie rinnovabili. Un’attenzione particolare è stata prestata alle aree agricole e al territorio aperto introducendo norme che coniugano la tutela con lo sviluppo economico.

I 1835 chilometri di strade provinciali

Un sistema di manutenzione ordinaria efficace: questo è stato il primo obiettivo della Provincia per quel che riguarda la viabilità. Sono stati aperti cantieri decisivi e molto attesi dalla popolazione, come la Sarzanese-Valdera; la Maremmana, la strada provinciale Amiatina, la provinciale 161 Porto Santo Stefano, il Cipressino. La Provincia ha dato risposte alle situazioni più critiche. In tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e di somma urgenza è stata data massima importanza alla sicurezza. Particolarmente impegnativo è stato il carico di lavoro per la ricostruzione del reticolo viario compromesso dall’alluvione del 2012 e successivamente, per i danneggiamenti causati dalle piogge incessanti. In un solo anno è stato portato a termine una mole enorme di cantieri per un totale di oltre 14 milioni di euro. Sui principali nodi che riguardano la progettazione e realizzazione dei due grandi assi di collegamento della provincia di Grosseto - la E 78 e l’autostrada tirrenica – la Provincia non ha rinunciato mai al ruolo di garante degli interessi della popolazione e del territorio.

Ptc:

la Provincia

è un territorio

in comune

Ptc, il Piano territoriale di coordinamento, è il principale strumento di pianificazione territoriale della Provincia: frutto della partecipazione tra Regione, Provincia e enti locali, è il quadro di riferimento dei Comuni nella stesura dei rispettivi Piani strutturali. Il Ptc determina gli indirizzi generali, gli obiettivi strategici e le azioni per lo sviluppo del territorio e la valorizzazione delle risorse locali, svolge una funzione di raccordo tra le politiche regionali e le istanze espresse dal territorio. “Il Ptc – spiega Marco Sabatini, assessore provinciale al Governo del Territorio – è il più importante atto di pianificazione territoriale della provincia: è lo statuto del territorio che ci permette non solo di immaginare il Futuro della Maremma ma di capire quali sono le azioni e le scelte da mettere in atto per costruire quel futuro giorno dopo giorno. Sono una serie di regole ma sono soprattutto le grandi opportunità ad essere raccolte e descritte nel Ptc che nei prossimi decenni guiderà lo sviluppo di questo territorio”.

Abbiamo

PIANIFICATO Le attività estrattive L’edilizia bio-ecosostenibile Il Demanio idrico Le Energie rinnovabili Il rilancio dell’edilizia

L’impegno della Provincia

in alcuni settori di intervento tra il 2009 ed il 2014 forestazione 1 milione e 389mila euro aree protette 1 milione e 5mila euro gestione dei corsi d’acqua 7 milioni e 700mila euro difesa del suolo 14 milioni 108mila euro caccia, pesca e ripopolamento animale 5 milioni e 83mila euro trasporto pubblico locale 74 milioni di euro cooperazione internazionale 5 milioni e 983mila euro


L’autostrada informatica:

la rete telematica delle pubbliche amministrazioni della provincia di Grosseto

Ha grandi potenzialità l’autostrada telematica realizzata dalla Provincia: attraverso connessioni video in fibra ottica, collega gli Enti del territorio. Una rete cablata a banda larga che collega tutte le sedi della Provincia, quasi tutti i Comuni e le 3 Unioni dei Comuni. Un investimento di 3.966.000 euro, 135 chilometri di fibra ottica, 14 tratte in ponte radio, 70 edifici scolastici e 176 edifici comunali collegati su tutto il territorio. Oggi sono quasi 2mila i computer connessi ad una velocità di 250 Mb/s.

Con Maremma Wi Fi si naviga in libertà e gratuitamente dalle piazze e dalle spiagge del territorio. Un progetto della Provincia per garantire a cittadini e turisti un servizio pubblico di connessione a internet. Dal 2011 ad oggi sono stati attivati 116 hot spot che coprono le più importanti piazze della provincia e i luoghi di maggior pregio turistico e ambientale. Gli utenti registrati sono oltre 28mila e gli accessi medi giornalieri oltre 1000, con picchi record nei mesi di luglio, agosto e dicembre, quando Maremma wifi supera i 2mila 400 accessi al giorno da parte di turisti e cittadini”.

Rifiuti: ecco il piano per ridurli I fiumi ed il mare Il Piano interprovinciale dei rifiuti regolamenta la gestione fino al 2025 nelle tre province di Grosseto, Siena e Arezzo. Obiettivi, la completa autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti all’interno dell’area vasta e l’estensione della raccolta differenziata fino al 70 per cento. “L’area vasta – commenta Patrizia Siveri, assessore provinciale all’Ambiente - ci consente di ottimizzare l’utilizzo degli impianti per una gestione matura ed efficace dell’intero sistema dei rifiuti e favorisce il continuo aggiornamento delle tecniche di smaltimento. Adottando questo strumento di pianificazione, il territorio non corre il rischio di subire emergenze almeno per i prossimi venti anni”.

L’erosione costiera era un problema: con l’intervento di ripascimento realizzato a Macchiatonda nel Comune di Capalbio; poi a Punta Ala, nel comune di Castiglione della Pescaia, e a Follonica. Altrettanto importante è stato l’operato della Provincia per la riduzione del rischio idraulico, con interventi che hanno interessato diversi corsi d’acqua e bacini. L’impegno maggiore è senza dubbio concentrato sul fiume Ombrone in prossimità di Grosseto, dove per il consolidamento degli argini, sono stati aperti 3 cantieri per un totale di 7 milioni di euro.

#numeri

Spesa per la manutenzione delle strade: 3milioni e 800mila euro all’anno Ricostruzione della rete viaria post alluvione: 14milioni di euro Risparmio sulla telefonia provinciale dato dalla banda larga: 2milioni l’anno INVESTIMENTI SULLA VIABILITA’: 62 milioni di euro dal 2009


Qualità e innovazione tecnologica: queste le parole chiave dello sviluppo nella provincia di Grosseto. Il nostro è un tessuto economico caratterizzato dalla presenza di aziende di assoluta qualità ed eccellenza ma di dimensioni troppo piccole per investire grandi risorse nella ricerca. Le imprese per essere competitive, soprattutto in un mercato globale che premia le attività industriali ad alto contenuto tecnologico, hanno bisogno della massima condivisione di saperi e servizi. La Provincia ha individuato tra le principali azioni strategiche a sostegno del sistema produttivo locale, la creazione di un Polo tecnologico multidisciplinare e di uno per la qualità delle produzioni agroalimentari. Queste strutture dovranno lavorare in sinergia per erogare servizi avanzati alle imprese e promuovere l’innovazione di prodotto e di processo. Ma il nostro impegno non si è fermato qui: la lotta costante alla crisi economica, con aiuti ad aziende, famiglie e lavoratori; il lavoro sul lancio del brand Maremma e sulla promozione del nostro territorio a 360 gradi sono stati, per tutti e cinque gli anni, punti irrinunciabili della nostra azione quotidiana.

Tecnologia d’avanguardia

in Maremma:

parte da Santa Rita il Polo che sfida il mercato globale In Maremma nasce un Polo tecnologico multidisciplinare al servizio delle imprese, con otto laboratori sperimentali per la ricerca e il trasferimento della conoscenza in settori strategici individuati dalla Provincia e dalla Regione Toscana. Il Polo tecnologico sorgerà nell’area industriale di Borgo Santa Rita, nel comune di Cinigiano, dove è già stato individuato l’edificio, di 2mila metri quadrati, in cui verranno realizzati gli 8 laboratori, l’officina, gli uffici, e un’area per i convegni e la formazione. Il Polo tecnologico sarà luogo di ricerca, consulenza, sperimentazione e sviluppo, aperto a tutte le aziende che ne faranno richiesta. I laboratori si occuperanno di lavorazione di azoto, ossigeno, energie rinnovabili, gas refrigeranti e traccianti; metrologia, superfici sculturate e verifiche di fattibilità; prove tecnologiche sui materiali, produzione di energia; prototipi, automazione, analisi ambientale e di processo; meccanica applicata; ottica, optoelettrica, micromeccanica, meccatronica; ICT.

Verso il Polo agroalimentare

diconAlberese la stella polare della qualità

“Nel prossimo futuro sarà vincente chi saprà produrre grandi quantità di cibo, mantenendo elevati standard qualitativi e di sicurezza alimentare. Questa è la scommessa che come distretto agroalimentare dobbiamo essere in grado di vincere, superando la frammentazione produttiva e i particolarismi che esistono anche in questo settore”, queste la parole di Enzo Rossi, assessore provinciale allo Sviluppo rurale nel commentare il futuro dell’agroalimentare di qualità nel nostro territorio e del Polo che sorgerà a Alberese come sede di riferimento regionale. Nel frattempo la Provincia ha messo a punto singoli progetti di filiera all’interno della cornice generale delle politiche di implementazione del distretto agroalimentare.

Spending Review: la Provincia taglia i costi beni di consumo -33% / prestazioni tecnico scientifiche -81% comunicazione esterna -79% / utenze e canoni -13% noleggi e locazioni -52% / arredi -100% costo del personale -10% (variazioni in percentuale tra il primo e l’ultimo anno)


Cooperare con il mondo I progetti di cooperazione internazionale hanno garantito al territorio network e risorse comunitarie per circa 3 milioni di euro per l’innovazione, il trasferimento tecnologico, lo scambio di know-how per il miglioramento della competitività delle aziende, la valorizzazione delle produzioni locali, l’identità territoriale e la coesione sociale. Ecco i principali progetti di cooperazione: Innolabs; Terragir 1 e 2 Biomasse 1 e 2; Medline; Tpe; Vagal 1 e 2; For Access; Fabbrica Europa; Accessit; Gitt; Sonata di Mare; Bon Esprit; Incontro; Marte -Terra. Siamo stati partner del progetto Fosel per la cooperazione con la provincia Argentina di Mendoza per lo sviluppo della filiera frutticola e olivicola.

Il Piano di

Il fondo europeo per la pesca ha consentito di investire sul territorio provinciale 1milione e 200mila euro in azioni di certificazione, tracciabilità e promozione di prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

sviluppo rurale

Dal 2009 ad oggi il Piano di sviluppo rurale ha erogato sul territorio provinciale contributi per 36milioni di euro, sulle varie misure, che hanno attivato investimenti per circa 95milioni di euro.

La scienza contro le predazioni

Un caso unico in Italia: con i progetti Life, Ibriwolf e Medwolf la Provincia di Grosseto ha investito sul territorio 3 milioni di euro destinati ad azioni pilota per la difesa del patrimonio genetico del lupo e la tutela degli allevamenti dagli attacchi dei predatori alle greggi. Nell’ambito del progetto Ibriwolf è stato elaborato e approvato anche il Piano provinciale per la riduzione del randagismo, un documento pioneristico anche dal punto di vista della metodologia, frutto del lavoro condiviso di Istituzioni, Asl, ricercatori, allevatori, cacciatori e associazioni ambientaliste.


Filiera corta

Dal produttore al consumatore senza passaggi intermedi. La Provincia di Grosseto è stata tra i più convinti promotori della filiera corta con iniziative itineranti nelle piazze. Inoltre, ha promosso accordi tra aziende agricole, ristorazione e il commercio, per incentivare la vendita di prodotti locali nei negozi e nei ristoranti. Tutto questo perché la qualità del chilometro zero significa più gusto e più genuinità a tavola.

I nostri vini

sono DOC Maremma Toscana È nata la Doc Maremma Toscana, la nuova denominazione per far conoscere nel mondo il vino di Maremma. La Provincia di Grosseto ha creduto e si è impegnata fin dall’inizio nel lungo percorso per il riconoscimento. Con altrettanta convinzione, ha appoggiato e sostenuto il passaggio successivo: la nascita del Consorzio per la gestione della doc Maremma Toscana, un vero punto di svolta per la viticoltura locale, consentendo di portare avanti politiche di tutela più efficaci e di stare sui mercati con maggiore forza.

I numeri della Provincia che comunica Fan su Facebook 8mila 400 / Media di visualizzazioni utenti per post: 1500 Follower su Twitter 2000 / Post tweettati 3000 Visitatori unici sul sito internet 270mila / Accessi nel 2013 6 milioni


Mitup e Booking online: le parole d’ordine del turismo in Maremma e su ll’Amiata “Maremma informazioni turismo unico provinciale” è il sistema altamente innovativo, su cui la Provincia ha investito risorse ed energie dopo lo scioglimento delle Apt, attivo dallo scorso 6 luglio per rafforzare il brand di Maremma Toscana grazie ad una moderna visione di ospitalità 2.0. Il tutto coordinato da un Tourism information center in collegamento con la Regione Toscana. Il Mitup integra e mette in connessione Iat, uffici di informazione ed accoglienza turistica locale presenti nel territorio e i soggetti che offrono servizi turistici – Comuni, Pro Loco, parchi, porti, etc. - superando la frammentazione che, fino a ieri, aveva caratterizzato il sistema e permettendo, così, ai turisti di avere informazioni su tutto ciò che è possibile fare in ogni angolo della provincia durante il loro periodo di permanenza. L’altra grande novità si chiama “bookintoscana” la piattaforma di prenotazione online del sito del turismo regionale www.turismo.intoscana.it.

La stampa internazionale Contro la crisi,

incorona la Maremma vicini alle aziende come destinazione

top mondiale

Prima il New York Times, poi la Lonely Planet ed infine il Guardian: la Maremma sempre più in alto nelle quotazioni della borsa turistica internazionale. Il New York Times che la loda in un lungo articolo, il The Guardian che la incorna tra le 40 destinazioni top da visitare nel 2014 la Lonely Planet che decanta le sue terme: questa è la Maremma vista dagli occhi autorevoli dei media mondiali. “La stampa internazionale certifica il successo ottenuto dal nostro territorio – commenta Gianfranco Chelini, assessore provinciale al Turismo -. La Maremma e la sua gente dimostrano una crescente voglia di protagonismo: non siamo di fronte alla solita autocelebrazione stereotipata della ‘maremmanità’ ma ad un cambiamento di rotta nel modo di lavorare e di presentarsi al mondo”.

e un nuovo ruolo dei centri per l’impiego

Salvaguardia e sviluppo della formazione professionale, dell’occupazione e delle reti di protezione sociale sono, da sempre, scelte strategiche delle politiche della Provincia. Negli ultimi cinque anni si è mantenuta alta l’attenzione alla qualità delle risorse umane e, quindi, ai sistemi di istruzione, di formazione professionale e della ricerca, unitamente ad un nuovo impulso per politiche volte a favorire la crescita e combattere la crisi. Un esempio innovativo è stato Utili, il progetto per persone in cassa integrazione o in mobilità impiegate all’interno di enti pubblici, con la possibilità di approfondire competenze, valorizzare le proprie o acquisire nuove professionalità. Una nuova concezione della cassa integrazione, non più un luogo metafisico in cui si è sospesi passivamente in una attesa senza tempo ma una opportunità per acquisire una nuova professione.

Noi paghiamo a 30 giorni

La Provincia di Grosseto ha un bilancio sano e non ha debiti con le imprese. “Nonostante i limiti del patto di stabilità e dei tagli ai trasferimenti – spiega Federico Balocchi, assessore al Bilancio – abbiamo adottato sempre la buona regola di pagare fornitori ed imprese a trenta giorni”. Con la drastica diminuzione dei trasferimenti dalla Stato e dalla Regione, la Provincia ha inoltre ridotto all’osso la spesa corrente e della spesa di grestione: questo ha significato tagli e razionalizzazioni, maggior efficienza nella gestione delle finanze, ma anche una riduzione dei sostegni al territorio. Il rispetto, inoltre, del patto di stabilità è stato ed è il maggiore ostacolo per un’efficace programmazione degli investimenti.


La nostra ansia:

istruzione e formazione

Elevare la qualità della formazione, rafforzare il capitale umano, valorizzare i talenti dei cittadini, sostenere l’innovazione e la competitività attraverso la formazione e la cultura, ma anche edifici scolastici sicuri ed efficienti: questo è stato l’impegno costante della Provincia. Sempre attenta ai diversi cambiamenti del mondo del lavoro e alla distribuzione geografica degli studenti, la Provincia è stata attiva e propositiva nella programmazione dell’offerta scolastica e dei corsi di formazione. Al contempo, ha valorizzato le reti culturali, consolidato sul territorio le principali manifestazioni ed eventi, sostenuto l’arte contemporanea, convinta che la cultura sia un motore importante per la crescita sociale ed economica di un territorio.

Scuola:

disegniamo oggi l’offerta formativa di domani

Sull’Amiata l’impegno è stato quello di conservare il quadro dell’offerta scolastica. Elementi di innovazione sono stati introdotti a Massa Marittima, con la nascita dell’Istituto alberghiero, e a Grosseto con il Liceo sportivo ed il Liceo musicale. Nel capoluogo, con i nuovi indirizzi, è stata coperta l’intera filiera dell’agroalimentare: dalla coltivazione all’utilizzo dei prodotti in cucina, e l’intera filiera dell’arte e della comunicazione. Infine l’offerta è stata ampliata anche a Orbetello con il Liceo scientifico ed il Professionale -alberghiero e a Follonica con il Liceo delle Scienze umane, il Liceo delle Scienze applicate e l’Istituto turistico.

Edilizia Scolastica: manutenzione continua su 45 immobili

Ogni anno, la Provincia è impegnata nella manutenzione, ordinaria e straordinaria, degli edifici scolastici e degli altri edifici di competenza, come le piscine e gli impianti sportivi. Sull’edilizia scolastica è stato massimo l’impegno per garantire la sicurezza e la funzionalità degli edifici. La stessa attenzione messa nei confronti della gestione dei servizi di trasporto degli studenti e della viabilità scolastica, nella convinzione che anche questo sia un modo per difendere la centralità dell’istruzione pubblica. In questi anni la Provincia si è occupata dei 45 immobili che ospitano gli istituti superiori curandone gli aspetti strutturali, il riscaldamento, gli arredi, la sicurezza degli ascensori fino agli impianti termici e antincendio.

Con Mic

l’arte contemporanea abita in Maremma La Maremma è distretto dell’arte contemporanea. Una terra aperta al nuovo, alla sperimentazione, capace di attrarre competenze e dinamicità; in cui vivere, fare impresa e cultura. “È con Mic, Maremma in contemporanea, che è stato compiuto il salto di qualità – spiega Cinzia Tacconi assessore alla Cultura –. Siamo riusciti a mettere a sistema le molteplici espressioni artistiche della Maremma legate al contemporaneo, per proporle in un unico grande progetto inserito nel Piano integrato sulla Cultura della Regione Toscana. La creazione di un sistema integrato, una sorta di distretto culturale dell’arte contemporanea, che raccoglie idee, ne genera nuove, e produce cultura, in un territorio come il nostro, ricco di musei, teatri, gallerie, parchi a tema, associazioni, fondazioni, centri per la danza e la musica, può rappresentare un forte motore propulsivo, in grado di generare sviluppo anche in altri settori”.

Tutti uniti contro la violenza sulle donne Un servizio di accoglienza per le donne e le fasce deboli della popolazione, vittime di violenza: è questa una delle novità previste dal Protocollo d’Intesa promosso dalla Provincia di Grosseto per rafforzare la prevenzione e la lotta contro questo preoccupante fenomeno. “Si tratta di un documento importante – spiega Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alle Pari Opportunità –, col quale la positiva e pluriennale esperienza di contrasto alla violenza di genere maturata nel nostro territorio, è destinata a fare un ulteriore salto di qualità. L’obiettivo è favorire la massima sinergia tra i soggetti che operano secondo le diverse competenze: quello sanitario e giudiziario, già coordinati nella Task Force interistituzionale, quello socio-assistenziale dei Comuni e delle articolazioni organizzative, la Provincia e le associazioni del volontariato, il Centro Antiviolenza e i Punti di Ascolto. Questo consente di evitare duplicazioni o sovrapposizioni, grazie a percorsi e ruoli definiti e condivisi”.


#EREDITA' Cosa ci sarà quando le Province non ci saranno più? È la considerazione che voglio fare ora che il mandato dell’Amministrazione che ho presieduto si avvia a compimento senza possibilità di rinnovo. Considerazione che è necessario fare per un’area vasta come la nostra, con Comuni piccoli e realtà periferiche che hanno necessità di essere rappresentate in altro modo. C’è bisogno di non dispendere questo patrimonio di unitarietà, d’identità territoriale che abbiamo costruito in questi lunghi anni attraverso strumenti quali il Distretto rurale, il Patto territoriale della Maremma grossetana, la promozione, la comunicazione e il lavoro fatto da tante persone che si sono messe insieme. Tutto questo patrimonio di lavoro comune, senza un riferimento istituzionale unico, rischia davvero troppo. Rischia di andare disperso e di non avere la forza di reagire sufficientemente di fronte alla competizione globale. Rischia anche di non cogliere le grandi occasioni cha nascono nei prossimi 7 anni di programmazione comunitaria con i piani di sviluppo rurale, i fondi strutturali. È necessario avere progetti di coordinamento territoriale, è necessario mettersi insieme e fare sistema. Non si può rimanere chiusi nel proprio egoismo o ritenere il problema individuale. È necessario che sia recuperata la consapevolezza che solo stando insieme si può realmente essere propositivi. La Provincia, fino alla fine, svolgerà il proprio ruolo, indicando soluzioni a tutti i soggetti istituzionali e agli attori sociali che raccoglieranno il nostro testimone. La Maremma e l’Amiata hanno grandi qualità. C’è bisogno, adesso, che esprimano anche una personalità forte nel difendere e nel valorizzare l’intero territorio.

Leonardo Marras Presidente della Provincia di Grosseto


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