Giornale numero novembre 2015

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ISSN 1594-5286

Senza nuovi fondi le

Province rischiano il

dissesto finanziario

L’Unione delle Province, attraverso il suo Presidente Achille Variati, lancia l’ennesimo grido d’allarme sul futuro delle province e dei Liberi Consorzi. Lo fa scegliendo l'audizione in Commissione Bilancio del Senato, dedicata alla legge di stabilità. Variati ha chiesto di cancellare il taglio per il 2016 e 2017 per Province e Città metropolitane per assicurare i servizi fondamentali previsti nella nuova riforma degli enti di area vasta la legge 56/2014 denominata “Legge Delrio”. I numeri non lasciano margini per il futuro. Le entrate delle Province, prevalentemente provenienti da Rcauto e imposta provinciale di trascrizione, ammontano a 2.414 milioni di euro. La legge di stabilità 2015 ha previsto una riduzione delle entrate per 646 milioni di euro. Nel 2016 è previsto un ulteriore taglio ai bilanci delle province che porterà ad uno squilibrio finanziario di 663 milioni di euro. Secondo quanto riportato nel documento dell’UPI, “tale criticità, se non risolta, causerà dunque il dissesto del comparto e comporterà l’impossibilità di garantire ai cittadini servizi essenziali e ineludibili, quali la manutenzione dei 130 mila chilometri di rete viaria provinciale, che innerva e tiene unito tutto il Paese, la messa in sicurezza delle oltre 5.300 scuole pubbliche superiori in cui studiano oltre 2 milioni e 500 mila ragazzi, gli interventi di tutela del territorio, che sono per l’Italia una priorità assoluta”. Nel documento presentato alla Commissione Bilancio i Sindaci Presidenti di Provincia chiedono di sopprimere il taglio 2016/2017 previsto per Province e Città Metropolitane, di cui al comma 418 della Legge di Stabilità 2015 per assicurare i servizi fondamentali di cui alla Legge 56/14, istituire un fondo ad hoc per gli enti in dissesto e pre-dissesto; centralizzare in capo a Province e Città metropolitane la gestione degli appalti con le Stazioni Uniche (segue a pag. 4)

Liberi Consorzi nuovo passaggio in aula EDIZIONE ON-LINE

NUMERO 8/2015

Ritorna in Prima Commissione il testo già discusso che recepisce la riforma Delrio Liberi Consorzi, ultimo atto, almeno si spera. Arriva all’epilogo una lunga e travagliata vicenda che prende il via nel 2013 quando, in Sicilia, furono di fatto cancellate le province e i suoi organi rappresentativi. Da allora sia la Regione Siciliana sia lo Stato hanno approvato una serie di provvedimenti che hanno stravolto il livello di governo intermedio ancora oggi contenuto

nella Costituzione. Neanche l’approvazione della Legge regionale n. 15 del 4 agosto 2015 ha messo la parola fine alla vicenda, perchè nel frattempo il Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge sui Liberi Consorzi evidenziando numerosi aspetti di presunta incostituzionalità. Da qui l’ennesima corsa contro il tempo e l’approvazione di un

disegno di legge del governo siciliano, il n. 1070 avente quale oggetto le 'Modifiche alla legge regionale 4 agosto 2015, n. 15. Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città Metropolitane. Lo scorso 28 ottobre la prima Commissione dell’A.R.S. ha approvato il testo definitivo che andrà in aula per la definitiva approvazione. Anche in Commissione erano state apportate modiche al testo governativo nella direzione di rendere la normativa siciliana sempre più vicina al testo nazionale. Niente più competenza in materia di Consorzi Universitari e niente più Giunte nei Liberi Consorzi Comunali e nelle Città Metropolitane. Inoltre è stato rivisto l’art. 25 quello che regola l’attività dell’Osservatorio Regionale, organo che dovrà valutare la sostenibilità dei costi per il funzionamento dei Liberi Consorzi e definisce i criteri per la riallocazione delle funzioni e delle risorse finanziarie, umane e strumentali, anche sulla base di parametri perequativi di natura economica e demografica. Intanto lo scorso 10 novembre,

L’Assemblea Regionale ha invce approvato la proroga della gestione commissariale al 30 giugno 2016 annullando le elezioni del 29 novembre 2015

l’Assemblea Regionale, stralciando il testo governativo, ha votato lo slittamento delle elezioni al 2016. Nel contempo l’Ars con una nuova legge ha prorogato la gestione commissariale fino al 30 Giugno del 2016. Restano da discutere le modifiche del testo della legge 15/2015, così come richiesto dal Consiglio dei Ministri. Pertanto il disegno di legge della Giunta Regionale n. 1070 è stato rinviato alla prima Commissione dell’Ars per una nuova rilettura. L’impressione è che il nuovo testo che ritornera in aula possa recepire in toto la legge nazionale sulle province, ma tutto questo avverrà nelle prossime settimane. Angelo Palillo

S lit t a n el 2 016 la d at a d elle elezion i

Nominata la Commissione elettorale prevista dal decreto Assessoriale n. 216/15

I n u o vi org an i d el Lib ero C on s orzio s a ran n o elett i d a S in d a ci e C o n s iglieri

Come previsto dalla Legge regionale n. 15/2015 è stato pubblicato nell'albo pretorio on-line del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il decreto n. 216/2015 dell'Assessore Regionale delle Autonomie Locali Giovanni Pistorio con il quale è istituito l'ufficio elettorale presso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento in vista delle elezioni dei nuovi organi dell'Ente. Fanno parte della Commissione elettorale che dovrà curare tutte le operazioni riguardanti il rinnovo dei vertici amministrativi del Libero Consorzio comunale di Agrigento: il segretario comunale di Agrigento Pietro Rizzo che svolge le funzioni di presidente, Domenico Tuttolomondo Segretario Comunale di Canicattì e Carmelo Burgio Segretario Comunale di Sciacca. Il dirigente del Comune di Agrigento, Antonio Insalaco assumerà la carica di segretario. La pubblicazione è un obbligo previsto dall'art. 4 del decreto Assessoriale n. 216 e dall'art.18 della legge regionale n.15/2015. Stesso obbligo è stato assegnato ai 43 comuni della provincia di Agrigento. Ulteriore adempimento, la notifica del decreto alla Prefettura di Agrigento, al Presidente del Tribunale di Agrigento e ai Segretari dei comuni del Libero Consorzio. Rimane

da stabilire la data di svolgimento delle elezioni, precedentemente fissata dal Presidente della Regione Rosario Crocetta il 29 novembre ai sensi della L.R. n.15/2015, prima dell'impugnativa alla Corte Costituzionale. Questa data è stata modificata dall’Assemblea Regionale, facendo slittare le elezioni nel 2016. Nel frattempo il disegno di legge del governo regionale n. 1070 che riguarda le "Modifiche alla legge regionale 4 agosto 2015, n. 15, Dispo-sizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città Metropolitane", che era stato discusso ed approvato dalla Prima Commissione "Affari Istituzionali" dell'ARS, dovrà essere rivisto prima di inviarlo in aula per la sua approvazione. Nel testo approvato dalla Giunta Regionale lo scorso ottobre la data delle elezioni viene individuata tra il 15 aprile ed il 30 giugno del 2016. La Commissione elettorale che si è già insediata, ai sensi della legge 15/2915, dovrà aspettare la pubblicazione del testo approvato dall’Ars e la nuova legge che modifica la legge 15/2015 per riprendere l’iter elettorale. Angelo Palillo


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