2 minute read

Attività di Famiglie e Convivenze come Datori di Lavoro per Personale Domestico

A t t i v i t à d i F a m i g l i e e C o n v i v e n z e c o m e D a t o r i d i L a v o r o p e r P e r s o n a l e D o m e s t i c o

[97] Questa classe include le attività di famiglie e convivenze (compresi i condomini) come datori di lavoro per personale domestico quale collaboratori domestici, cuochi, camerieri, guardarobieri, maggiordomi, lavandaie, giardinieri, portinai, stallieri, autisti, custodi, governanti, baby-sitter, istitutori, segretari eccetera. La molteplicità della tassonomia ufficiale del settore, nella realtà dei fatti, si riduce a una sola figura professionale: la badante, che incide per il 96% degli avviamenti del settore. Questa attività, nell’anno della pandemia, è crescita di qualunque altra divisione Ateco per ciascuno degli indicatori considerati. La richiesta di lavoratrici per la cura dei fragili ha rappresentato un imperativo categorico e cogente per tantissime famiglie i cui anziani vivono autonomamente. L’elevata incidenza degli avviamenti per lavoro domestico è già emersa in questo studio nella Figura 12 che presenta distintamente i rapporti di lavoro domestico e quelli a tempo indeterminato (si richiama a questo proposito la specialità di questo contratto di lavoro che generalmente non prevede una data di termine). A testimoniare ulteriormente la centralità assunta quest’anno dal lavoro di cura per le famiglie con anziani, si consideri che su 91.029 datori di lavoro censiti dalle comunicazioni di avviamento al lavoro il 36,6% è rappresentato appunto da privati cittadini (33.277), che hanno assunto 34.062 collaboratori domestici; quasi un avviato su dieci dell’anno 2020. L’eccezionalità dell’andamento di questo comparto è inoltre confermata dal confronto con i dati dell’anno precedente come riportato in Figura 32.

Advertisement

Figura 32

Bad ant i 2 0 1 9 / 2 0 2 0

6 0, 0% 5 0, 0% d at o ri; 4 6, 6%

4 0, 0% 3 0, 0% 2 0, 0% 1 0, 0% 0 ,0 % avviamen t i; 41 ,0 %

avviat i; 50 ,7 %

Si consideri inoltre la peculiarità che emerge dalla lettura di entrambi gli indicatori sintetici calcolati per il settore che indicano come in questo rapporto di lavoro sia particolare essendovi un rapporto quasi di uno ad uno tra datore di lavoro e lavoratore avviato, sono infatti molto rari i casi in cui un solo datore di lavoro avvii nel corso dell’anno più di un collaboratore domestico (indice di concentrazione 15%) e che un solo lavoratore abbia più di un avviamento nell’anno (indice di flessibilità 17%). Il settore dell’assistenza alla persona ed il lavoro domestico sono stati interessati dal provvedimento del Governo denominato “Decreto Rilancio”, approvato il 19 maggio 2020, con il decreto legge n. 3 all’articolo 10315 prevedeva la possibilità da parte dei datori di lavoro di far regolarizzare, dietro pagamento di un contributo forfettario di 500 euro, un rapporto di lavoro esistente con un immigrato irregolare a condizione che il lavoratore fosse già presente in Italia prima dell’8 marzo 2020. Analoga procedura poteva essere utilizzata anche per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare con cittadini italiani.

This article is from: