Cremona
Sabato 4 Agosto 2012
7
ANGELO MORSENTI
Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine
Medaglia d’oro al valore
Perì sul fronte di Versic-Korite il 21 agosto 1917, mentre difendeva la propria posizione
Torniamo ascrivere di strade cittadine, prendendo spunto da una via intitolata ad un valoroso cremonese: si tratta di Angelo
A
Morsenti, eroe di guerra e medaglia d'oro al valor militare. Un nostro cittadino distintosi per il suo coraggio, la sua tenacia e il
suo valore. La via che gli è stata intitolata è quella che collega piazza Santa Lucia a corso Vittorio Emanuele.
di Laura Bosio
ngelo Pasquale Morsenti, nacque a Passarere di Capergnanica il 4 febbraio del 1888, primo di sei fratelli. Il padre Antonio e la madre Giovanna Margheriti erano lavoratori agricoli e vivevano in una cascina. Morsenti iniziò il suo servizio militare catapultato nella realtà del primo Conflitto Mondiale, assolvendo dapprima gli obblighi di leva nel 54° Reggimento Fanteria dove ricevette i galloni di caporale e di caporal maggiore e da cui fu congedato nel giugno del 1910. Richiamato per mobilitazione, alla vigilia della dichiarazione di Guerra all'Austria, il 10 maggio 1915, fu destinato al 42° Reggimento "Modena". Raggiunta col reggimento la zona di adunata, il 24 maggio del 1915 varcò il confine; nella prima offensiva combatté valorosamente sull'alto Isonzo, nella zona del Monte Nero, riportando in giugno - sul Mrzli - una grave ferita che lo obbligò a lasciare il fronte per essere ricoverato in ospedale. Quindi, una volta guarito, rientrò al deposito del reggimento. Le sue doti furono subito chiare ai suoi superiori, che lo nominarono sergente alla fine di luglio del 1916, anche se era ancora molto giovane. Nell'aprile del 1917 raggiunse la linea del 71° Reggimento della Brigata "Puglie", nel Carso, dove era stato trasferito. In maggio passò alla Brigata "Barletta" effettivo al 138° Reggimento di Fanteria operante sul fronte Versic-Korite. Successivamente, per le sue riconosciute prove di valore e di
La poesia
IL MONUMENTO UNSI – IL PILASTRO Nel campetto militar dell'Altare della Vittoria il pilastro di bianco marmo riporta scolpito il simbolo di tutte le armi in ricordo dei suoi servitor Sottufficiali Colonna portante delle quattro forze armate è il pilastro suo ricordo di memoria perenne in onor Sottufficial Esercito, Carabinieri, Marina ed Aeronautica, sono a difesa dello Stato Italiano ed il pilastro dei Sottufficil è in memoria ogni dì La sua base solida come il cuor che ardano ferro e fuoco hanno impresso nelle battaglie il maestoso simbolo di union Granitico è la base come il carattere del sottufficiale italiano che s'impose al nemico più ostinato
A lato il sergente Angelo Morsenti, Medaglia d'oro al valor militare sopra uno scorcio della via di Cremona ad egli dedicata
abilità di comandante dimostrate, gli venne affidato il comando del I° Plotone della 7ª Compagnia, che condusse con grande coraggio nelle azioni svoltesi dal 21 maggio 1917 all'8 giugno del 1917 in direzione di Castagnevizza, località che fu finalmente conquistata infrangendo la tenace resistenza nemica. L'azione offensiva riprese in agosto, sempre nello stesso settore d'operazione, contro le posizioni nel tratto di fronte Versic-Korite. Qui il 21 agosto del 1917, fu contrattaccato da forze nemiche numericamente superiori. Egli si batté con valore in una lotta corpo a corpo quasi disperata, riuscendo a mantenere saldamente la propria posizione, disponendo anche il rafforzamento della trincea occupata, in attesa di rinforzi. Tuttavia in quell'occasione
venne raggiunto al petto da un proiettile che lo uccise: il suo spirito patriottico lo portò però ad esclamare con coraggio, un ultimo «Viva l'Italia» appena prima di spirare. Lo Stato gli conferì la medaglia d'oro al valore militare alla memoria - con D.L. Del 22 novembre 1917 - che la sorella Teresa con i genitori si recarono a Crema a ritirare. La sua storia è rimasta per diverso tempo nell'oblio, finché i sottufficiali dell'Unsi di Cremona (Unione nazionale sottufficiali italiani), hanno deciso di intitolare a lui la propria sede. Così il 14 aprile 1996, a Passarere di Capergnanica, con la presenza di un picchetto d'onore e alla presenza delle massime autorità militari e civili, gli è stato reso omaggio con una cerimonia religiosa e civile, accompagnate dalla Banda G.
Verdi di Casaletto Ceredano, con la deposizione di una corona d'alloro e di un quadro raffigurante il Sergente Angelo Morsenti in cui appare la scritta della motivazione del conferimento alla memoria della Medaglia d'Oro al Valor Militare: «Morsenti Angelo da Capergnanica (Cremona) Sergente del 138° Reggimento di Fanteria n° 14806 di matricola. Comandante di un plotone, sempre alla testa dei propri dipendenti li trascinava con mirabile valore alla conquista di un'importante posizione nemica, e la manteneva con pochi uomini. Resistendo poi tenacemente ad un furioso contrattacco avversario, fulgido esempio di coraggio e fermezza, sotto un uragano di ferro e di fuoco, sprezzante di ogni pericolo, rinsaldava l'animo dei propri dipendenti, portandosi incessantemente da un
Tu sei bianco protetto dal sussulto alito d' Eroi torna vivo il tuo spendor nella giornata di ricordo per onor Racchiudi tutti i nostri Eroi che immolarono la vita in giovinezza per far libero il suolo nostro natio Poniamoci tutti sugli attenti per salutar dignitosamente chi ha onorato coll'estremo sacrificio l'Italia nostro amor Verde bianco e rosso sono incisi sul nostro cuor d'italiani Sottufficial Onore a chi ci ha preceduti nel simbolo del pilastro che un dì tutti racchiuderà anche la mia e la tua vita di quarant'anni e più di servizio militar come anziano Sottufficial.
punto all'altro della posizione. Respinto il contrattacco, mentre ritto sulla posizione, vigilava per sventare nuove insidie, veniva colpito mortalmente, in
pieno petto, dicendosi lieto di morire per la Patria, spirava col grido di "Viva l'Italia". Versic, 21 agosto 1917 (Bollettino Ufficiale Dispensa 86° del 1917)».
Il monumento costruito nel campetto militare del cimitero vuole ricordare le eroiche gesta di chi ha donato la vita per la Patria Il primo luglio 1993 si costituisce l'Unione Nazionale Sottufficiali Italiani Sezione Provinciale di Cremona, i cui fondatori sono: sottufficiale d'Artiglieria Giuseppe Battuello, sottufficiale di Finanza Franco Bertuccioli, sottufficiale d'Artiglieria Salvatore Bucca, sottufficiale d'Artiglieria Mario Martucci, sottufficiale di Marina Libero Piccioni. Il primo presidente eletto è Bucca, che in data 28 marzo 1995 inoltra le pratiche per intitolare la Sezione Unsi all'eroe Angelo Morsenti. Lo stesso giorno la sorella Teresa Morsenti, in qualità di diretta discendente vivente, autorizza ad intitolare la Sezione a nome del proprio fratello. Per riconoscenza Bucca la nomina socia Onoraria ad Vitam e madrina della Sezione Unsi di Cremona. Alla bandiera associativa viene aggiunta la Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita all'eroico sottufficiale. Ogni anno l'Unsi ricorda i caduti ponendo l'accento sulla motivazione conferita al sergente Morsenti. La Bandiera Associativa da inizio anno 2012 ad oggi ha già sventolato in ben 12 manifesta-
Gli fu intitolata la sezione cittadina dell’Unione sottufficiali
A lato il Presidente con il vice Presidente e il Consigliere sopra il comitato dame Unsi
zioni pubbliche a carattere militare e civile; in particolare il 2 giugno la Bandiera è stata affiancata, per la prima volta nella storia, anche dal Comitato Dame Unsi, costituitosi lo scorso 3 maggio, sotto la presidenza di Angela D'Avico. «Il Consiglio direttivo» spiega il maresciallo luogotenen-
te Salvatore Dugo, presidente della sezione «nel ricordare la vita del sergente Morsenti vuole ricordare anche tutti i caduti per gli ideali Italiani di libertà e democrazia. Il monumento posto nel campetto militare del cimitero civico di Cremona, lato destro dell'Altare della Vittoria, vuole ri-
cordare le eroiche gesta di tutti i sottufficiali che in guerra hanno donato la vita per la Patria, il ricordo di tutti colleghi deceduti in servizio e nelle missioni di Pace nonchè tutti i soci Unsi deceduti. La poesia dedicata al "Pilastro Unsi" ne è simbolo di riconoscenza».
GLI SCOPI DELL'ASSOCIAZIONE «Si tratta di un'associazione apolitica ed apartitica ligia all'ideale di Patria e solidale all'Istituto Militare, intende mantenersi estranea ad ogni condizionamento di parte nella costante tutela degli interessi dei propri associati, del prestigio della categoria e nell'affermazione dell'Unità Nazionale» spiega Dugo. «L'Unsi tiene vive le tradizioni militari ed esalta lo schietto amor di Patria, espressione dell'Unità Nazionale; rinsalda e moltiplica i collegamenti fra il personale in congedo e quello in servizio; realizza attività socio-ricreative e culturali a favore dei Sottufficiali e dei loro familiari; partecipa attivamente alle problematiche sociali e fornisce la propria solidale collaborazione per la loro soluzione; sviluppa il previsto collegamento con gli organi di rappresentanza militare e col ministero della Difesa nell'ambito delle norme di cui al D.M. 05 agosto 1982; promuo-
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il consiglio direttivo in Carica per il triennio 2012-1014: Presidente Onorario: Domenico Pellegrini Presidente: Primo maresciallo luogotenente Salvatore Dugo; Vice presidente: Maresciallo maggiore Eugenio Caruso; Consiglieri: Primo maresciallo luogotenente Giuseppe Vellotti, Maresciallo maggiore Gianfranco Delogu, Maresciallo maggiore Carmelo Messina, Maresciallo maggiore Mario Martucci, Sergente Mauro Bernio, Maresciallo maggiore Quintino Palmas, Maresciallo maggiore Silvio Matano, Sergente Maurizio Ferrari Aggradi. ve nel rispetto delle leggi nazionali e su piani di assoluta parità rapporti di collaborazione con sodalizi similari esteri e/o internazionali; partecipa attivamente alle cermonie ufficiali indette dalle Autorità Militari e Civili; sviluppa i rapporti di collaborazione con le altre Associazioni d'arma e combattentistiche».