Il Piccolo di Cremona

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Cremona

Venerdì 5 Febbraio 2010

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Fuga di magistrati, tribunale al collasso

Hanno chiesto e ottenuto il trasferimento i giudici Massimo Vacchiano, Marco Cucchetto, Serena Nicotra e Cristina Ferrari

Preoccupato il presidente Carlo Maria Grillo: «Sto cercando di posticipare le partenze, altrimenti rischiamo di chiudere»

I

criminalita’

di Sara Pizzorni

l palazzo di giustizia di Cremona rischia il collasso per la perdita di ben quattro magistrati sui dodici attualmente effettivi, compresi tra questi il presidente, Carlo Maria Grillo. I giudici Massimo Vacchiano, Marco Cucchetto, Serena Nicotra e Cristina Ferrari, infatti, hanno chiesto ed ottenuto il trasferimento in altre sedi. Presto se ne andranno, ma non sarà possibile sostituirli subito, visto che i posti non sono ancora stati messi a concorso e prima che vengano coperti potrebbe passare anche un anno. L'ultimo trasferimento deliberato dal Consiglio superiore della magistratura è quello del giudice Massimo Vacchiano, che andrà in Corte d'appello a Brescia. Il Tribunale di Brescia sarà la nuova sede anche del gup Marco Cucchetto, mentre il giudice Serena Nicotra, arrivata a Cremona nel maggio 2001, raggiungerà la nuova sede di Milano. La collega Cristina Ferrari, infine, andrà a Reggio Emilia. I trasferimenti dovrebbero essere effettivi a febbraio, ma il presidente Grillo sta cercando di posticipare le partenze, affinché «il Tribunale non sia costretto a chiudere. Ho chiesto al ministero che venga posticipata la presa di possesso di almeno tre giudici», ha detto Grillo, che tra l'altro ha chiesto al presidente del Tribunale di Mantova, la cui situazione ad organico non è certo migliore di quella di Cremona, un magistrato in prestito. Per quanto riguarda invece i giudici onorari, ne sono stati nominati quattro: si tratta dell'avvocato Antonino Andronico, di Angiola Arancio, già giudice onorario presso il Tribunale di Bergamo, Fabia Giordano, di Bergamo, e Simona Stringhini, di Pandino. Secondo voci ufficiose, i quattro giudici avrebbero però rinunciato all'incarico. A Cremona, nel frattempo, è arrivato il giudice Angela Chiari, che

Operazione antimafia, indiano arrestato a Piadena

ha fatto il suo ingresso a palazzo di giustizia lo scorso 2 gennaio. La presenza di Angela Chiari era già prevista all'interno dell'organico del Tribunale, ma il magistrato aveva chiesto un periodo di tempo di un anno per poter terminare un suo dottorato di ricerca. Angela Chiari, insieme al

collega bresciano Andrea Milesi, a Cremona dallo scorso settembre, lavorerà nel civile, un settore che ha già subito pesanti defezioni dopo il pensionamento dei giudici Fulvio Foglia e Mario Colace. Per ora nel civile restano i giudici Tito Preioni e Giulia di Marco, quest'ultima per la sezio-

ne lavoro. La situazione più critica, però, riguarda il penale: nell'ufficio Gip/ Gup, i giudici al lavoro sono due: Cucchetto, che andrà a Brescia, e la Forleo, assente per malattia. Circa il gup Forleo, il Consiglio di Stato non ha ancora fissato l'udienza in cui si discuterà il ri-

La situazione più critica riguarda il penale

Carlo Maria Grillo, presidente del tribunale di Cremona

corso del Csm verso la sentenza del Tar del Lazio che lo scorso aprile aveva dato ragione al magistrato e annullato il trasferimento da Milano «per incompatibilità ambientale». Per quanto riguarda infine il Tribunale, attualmente i processi vengono celebrati dal presidente di sezione Grazia Lapalorcia, dal giudice Pierpaolo Beluzzi e dal collega Vacchiano, che è anche giudice delegato ai fallimenti.

C'è anche B.S., 45 anni, indiano residente a Piadena, tra le persone nei cui confronti la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, coordinata dal Dda (Dipartimento distrettuale antimafia), ha spiccato sessantasette provvedimenti di custodia cautelare. L'uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cremona ed è stato accompagnato in carcere a Cremona dove si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'ipotesi di reato è di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Per l'accusa, l'uomo faceva arrivare in Italia connazionali dietro esborso di denaro. L'arresto rientra nella vasta operazione denominata «Leone», che ha portato in carcere 32 italiani e 35 indiani, tutti coinvolti in un vasto traffico di immigrati clandestini. Nel traffico sarebbero coinvolte anche due cosche della 'Ndrangheta, quelle dei Cordì di Locri e degli Iamonte di Melto Porto Salvo. L'organiz-

zazione utilizzava i contratti di assunzione fittizi richiesti da imprenditori compiacenti a favore di stranieri, soprattutto indiani e pakistani, che avevano così a possibilità di ottenere il visto d'ingresso per l'Italia. Nel caso specifico l'organizzazione non si è limitata allo sfruttamento dell'immigrazione, assumendo un ruolo preminente nella gestione del traffico di esseri umani. Per arrivare in Italia, gli immigrati venivano invitati a pagare dai dieci mila ai diciottomila euro con un introito complessivo per l'organizzazione di oltre sei milioni di euro. Le indagini erano state avviate nel 2007 dopo la denuncia presentata da un imprenditore agricolo della provincia di Reggio Calabria, costretto da affiliati alla cosca Lamonte a cedere alcune sue aziende e a prestare documentazione di assunzione per l'ingresso in Italia di immigrati. L'operazione «Leone» ha riguardato, oltre a Cremona, le province di Reggio Calabria, Avellino, Milano, Brescia, la bassa piacentina, Siena e Potenza.

lavoro al femminile

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Un corso gratuito per formare Tagesmutter, le mamme di giorno. Le Tagesmutter si prendono cura nella propria casa dei bambini da zero a tre anni. Si tratta di veri e propri asili nido a dimensione familiare. L’iniziativa è promossa dall’assessorato delle Politiche sociali della Provincia di Cremona. Il corso ha un duplice scopo. Vuole mettere a disposizione delle famiglie figure qualificate per la cura dei bimbi. Ma è anche un’opportunità di lavoro per le donne che non hanno maturato esperienze in settori diversi da quello della famiglia. Tutto questo in un momento di forte contrazione del mercato del lavoro a causa della crisi economica. Il corso è gratuito ed è previsto il rimborso delle spese sostenute durante la frequenza. «Una Tagesmutter è una signora che accudisce bimbi nella propria abitazione con vincoli di sicurezza e professionalità» dichiara l’assessore alle Politiche sociali della Provincia di Cremona, Silvia Schiavi, «ed è utile per le famiglie residenti nei grandi

si svolgeranno da marzo a giugno (200 ore d’aula e 50 ore di tirocinio). Per partecipare è necessario superare una selezione iniziale. Potranno iscriversi 22 donne fino ai 55 anni di età. I requisiti per partecipare alla selezione sono la maggiore età, conoscenza della lingua italiana e residenza nel territorio provinciale. Per partecipare alla selezione è necessario contattare la cooperativa sociale Altana (0372 412334), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o la Provincia di Cremona. Il finanziamento erogato dalla Regione Lombardia è di 55mila euro.

Silvia Schiavi, assessore provinciale alle politiche sociali

comuni perché offre orari flessibili. In questo modo viene in aiuto di madri lavoratrici. L’iniziativa è positiva anche per chi abita nei piccoli comuni perché può sostituire l’asilo perché è in grado di operare anche con pochissimi bimbi».

Come iscriversi al corso Il modello Tagesmutter è mutuato dai paesi del Nord Europa. Il corso è organizzato dalla Provincia di Cremona, in collaborazione con le Cooperative «Altana» e «La Casa Tagesmutter», Università Cattolica del Sacro Cuore. Le lezioni

un Elenco on-line per le famiglie L’obiettivo della Provincia di Cremona è quello di istituire un registro provinciale di Tagesmutter che le famiglie possono consultare direttamente. Il registro sarà pubblicizzato sul sito internet dell’amministrazione provinciale e sarà divulgato in tutti gli uffici che collaborano con l’assessorato delle Politiche Sociali. L’assessorato sta lavorando per istituire un registro simile per le baby-sitter.


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