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Cremona
Venerdì 23 Aprile 2010
«Non abbiamo lasciato alcun buco» Maura Ruggeri risponde a Roberto Nolli sulla questione del bilancio comunale
«Le criticità sono dovute ai tagli dei trasferimenti e agli effetti della crisi, che ha penalizzato le entrate di ogni amministrazione»
N
di Laura Bosio
on tarda ad arrivare la risposta del Pd alle accuse lanciate dall'assessore al bilancio Roberto Nolli, in merito all'ipotetico “buco” lasciato dalla precedente amministrazione nel bilancio. «E ' ora di finirla con la storia dei buchi. L'amministrazione precedente non ha lasciato nessun buco di bilancio, né poteva farlo semplicemente perchè la legge non lo consente» sottolinea Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «Basta andarsi a vedere il parere del Collegio dei revisori dei conti, sulla verifica relativa alla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e degli equilibri di bilancio datata 15 settembre 2009, laddove si afferma “che non esistono debiti fuori bilancio riconoscibili e che il conto consuntivo dell'esercizio 2008 non presenta disavanzo di amministrazione da ripianare”. Per il 2009 non si può parlare né di buchi né di disavanzi: la passata amministrazione aveva messo in atto un monitoraggio della spesa nel primo semestre che avrebbe portato ovviamente a operazioni di riequilibrio nel se-
Tribunale sempre più in difficoltà operative per mancanza di personale. Vana, finora, la speranza di poter rimpiazzare i giudizi in partenza da Cremona. Dei sette magistrati che hanno chiesto il trasferimento, infatti, solo due potrebbero arrivare in città. Tutti gli altri hanno rinunciato. Per questo motivo il presidente del Tribunale, Carlo Maria Grillo, molto preoccupato per la grave situazione che si è venuta a creare, con il rischio sempre più imminente che l'attività di palazzo di giustizia subisca lunghi rallentamenti, se non peggio, chiederà lo stato di sede disagiata. La speranza era quella di colmare la carenza di organico con l'arrivo di personale che a suo tempo aveva fatto richiesta di trasferimento a Cremona. Lo avevano chiesto sette magistrati: Luciano Padula, sostituto procuratore del Tribunale di Reggio Emilia, Francesco Sora, giudice civile nella sede distaccata di Morbegno del Tribunale di Sondrio, Francesca Maglietta,
condo semestre come prevede la normativa». Nolli parla di una valutazione delle entrate previste decisamente sovrastimata rispetto al reale: come mai? «Non è responsabilità della passata amministrazione se i tagli del Governo, nel corso del 2009, hanno prodotto minori entrate rispetto alle previsioni. Come il fatto che non ci è stata restituita interamente l’Ici sulla prima casa, che ci sono stati tagliati consistenti trasferimenti a causa di presunte entrate da imposte su fabbricati rurali in realtà inesistenti, sono mancate all’appello altre risorse per ulteriori tagli governativi. Si tratta di dati reali dovuti alle scelte del Governo con cui hanno dovuto confrontarsi tutti i comuni della Lombardia! E' del tutto falso dunque addossare alla precedente Giunta ogni responsabilità. Le criticità sono dovute ai tagli dei trasferimenti statali e agli effetti della crisi che ha finito per alleggerire le entrate di ogni amministrazione. Vorrei ricordare infine che il comune di Cremona rientrava tra i comuni cosiddetti virtuosi e che ha per questo pure ricevuto riconoscimenti: rispetto del patto di stabilità, indebitamento basso,
Maura Ruggeri
disponibilità finanziaria per far fronte a tutte le obbligazioni assunte». Nolli parla anche di una gestione non ottimale delle società partecipate. «Parliamo di aziende partecipate e non delle vecchie municipalizzate, dunque di aziende che hanno un loro profilo gestionale e finanziario dotato di autonomia e di una impostazione manageriale di cui, mi sembra, l'attuale amministrazione abbia riconosciuto la validità. Le gestioni si possono sempre migliorare, ma non sem-
plicemente facendo gli esattori come questa amministrazione ha scelto di fare». Le consulenze sono state tagliate pesantemente: è vero che alcune erano decisamente inutili, come afferma Nolli? «Anche la passata amministrazione aveva razionalizzato le consulenze, è del tutto evidente che in carenza di risorse occorre ridurre il più possibile il ricorso a competenze esterne, dipende dalle priorità che l'amministrazione si dà ; per gestire l'esistente il ricorso a consulenze esterne è certa-
mente superfluo». Come avreste gestito la situazione al posto degli attuali amministratori? «Tutti i Comuni hanno problemi a far quadrare i bilanci, anche il centro sinistra se fosse al governo della città, li avrebbe. Non dice nulla la manifestazione bipartisan dell'8 aprile, così partecipata da tanti sindaci lombardi? Il fatto che sindaci di centro destra e di centro sinistra siano giunti al punto di restituire simbolicamente la fascia tricolore la dice lunga sulla situazione in cui versano i municipi a
causa delle scelte del governo Berlusconi. Personalmente ritengo che se fosse toccato a noi avremmo innanzitutto cercato di fare il possibile per non uscire dal patto di stabilità perchè le conseguenze sul 2010 sono pesantissime per tutti. Avremmo operato riduzioni sui costi della politica: si può governare tranquillamente con otto assessori anziché con dieci, si possono gestire bene le aziende con un minor numero di consiglieri nei Cda, avremmo certamente evitato di aumentare la spesa per separare le figure di segretario e direttore generale , avremmo utilizzato personale interno per le funzioni di Capo di gabinetto. Anche noi avremmo dovuto fare manovre di contenimento della spesa, ma certo non avremmo messo così pesantemente le mani in tasca ai cittadini ed alle categorie del commercio come ha fatto questa amministrazione. Non abbiamo ricette, la situazione è certamente difficile per tutti, ma restiamo convinti che margini di efficientamento delle gestioni dei servizi si possano trovare senza aumentare così pesantemente rette e tariffe e su questo restiamo disponibili al confronto».
Intanto il magistrato Clementina Forleo, in dolce attesa, continua la sua lunga assenza
Tribunale, il presidente Grillo chiede lo stato di «sede disagiata»
sostituto procuratore a Lecce, Alessandra Medea Marucchi, pm di Brescia, il giudice di Brescia Claudia Moregola, il magistrato di Parma Giampaolo Fabbrizzi e il pm bresciano Francesco Beraglia (che ha revocato quasi subito la domanda). Per quattro di loro, Cremona era in testa come prima scelta. A poco a poco, però, tutti hanno rinunciato, tranne Sora, Marucchi e Moregola. Per Sora e per Medea Marucchi, Cremona era la prima opzione, mentre la Moregola aveva segnalato il Tribunale di Bergamo come prima scelta. Ora anche la Moregola ha rinunciato, lasciando Sora e la Medea Marucchi, tra l'altro in atte-
Carlo Maria Grillo, presidente del tribunale di Cremona
sa del suo terzo figlio, come unici magistrati che potrebbero arrivare a Cremona. Poco, se si pensa che a lasciare il palazzo di giustizia cremonese saranno quattro magistrati su 11 at-
tualmente effettivi: si tratta dei giudici Massimo Vacchiano, Marco Cucchetto, Serena Nicotra e Cristina Ferrari, che hanno ottenuto il trasferimento in altre sedi. Problemi anche nell'uffi-
cio gip/gup, dove dal primo aprile scorso è tornato il giudice Pierpaolo Beluzzi. Uno spostamento strategico, il suo, deciso dal presidente Grillo, proprio per rimediare alla carenza di organico causata anche dall'assenza del giudice Clementina Forleo, 47 anni, ora in attesa del suo primo figlio. La Forleo, coinvolta, il 3 dicembre dello scorso anno, in un incidente stradale, è in servizio a Cremona dal primo ottobre 2008 dopo il trasferimento d'ufficio disposto dal Csm. Lo scorso 30 aprile il Tar del Lazio l'ha riabilitata, ed ora è atteso l'ultimo verdetto del Consiglio di Stato al quale il Csm ha presentato ricorso con-
Banca Cremonese in convegno al Cittanova
Sabato 24 aprile alle 10 si terrà a Palazzo Cittanova a Cremona, il convegno dedicato ai giovani ed alla cooperazione: «100 anni di una giovane banca», organizzato da Banca Cremonese in occasione delle celebrazioni del centenario di fondazione. Banca Cremonese, nell’ambito del programma di eventi promossi in occasione del proprio centenario di fondazione, organizza un convegno dedicato ai giovani partendo dal valore della cooperazione. «Non è solo per un interesse di natura strategica che la nostra Banca ha deciso di investire sui giovani che rappresenteranno la futura generazione di soci e amministratori della Bcc» dichiara il presidente Antonio Davò «ma perché crediamo che i valori alla base del Credito Cooperativo siano attuali e quindi sia importante trasmetterli».
«Entrare in contatto con i giovani, oggi non è semplice» aggiunge il direttore Paolo Innocenti «con il nostro convegno vogliamo provare ad avvicinarci a loro offrendo la possibilità di un dialogo aperto, uscendo dai pregiudizi e dalle categorizzazioni». Il convegno avrà la formula della tavola rotonda interattiva alla quale parteciperanno importanti ospiti che conoscono a fondo i temi dell’educazione e del mondo giovanile: Don Antonio Mazzi, Paola Bignardi, il sindaco Oreste Perri, Tullio Mulas, esperto di formazione nell’ambito del Credito Cooperativo. Coordinerà gli interventi Vittoriano Zanolli, direttore del quotidiano «La Provincia». In platea sarà presente una folta delegazione di studenti delle scuole superiori cittadine, grazie alla collaborazione attivata tra Banca Cremo-
nese e l’assessorato alle Politiche Educative e Giovanili del Comune di Cremona. «Il tema della Cooperazione è sicuramente un elemento importante nella crescita delle nuove generazioni che vogliono e devono essere stimolate a partecipare alla vita della "comunità adulta"» ha detto l'assessore Jane Alquati. «Lavorare per favorire la crescita di una generazione di giovani consapevoli significa impegnarsi anche e soprattutto in questo senso, proponendo occasioni intelligenti di riflessione e confronto partecipato. Ecco allora che a questo convegno, che mi piace pensare più come una ghiotta occasione di confronto, non poteva mancare l'Amministrazione che si sta impegnando per restituire ai giovani la politica dell'esserci, del fare, del crescere insieme».
tro i provvedimenti dei giudici amministrativi. Oltre a Beluzzi e a Cucchetto, attualmente nell'ufficio gip/ gup, per chiudere i diversi arretrati lasciati dalla Forleo, sono al lavoro anche i giudici Vacchiano e Grazia Lapalorcia. Anche il settore civile, così come il penale, ha subito pesanti defezioni, dopo il pensionamento dei giudici Fulvio Foglia e Mario Colace. Per ora si può contare sulla presenza dei giudici Tito Preioni e Giulia di Marco, quest'ultima per la sezione lavoro, il giudice Angela Chiari, arrivata lo scorso gennaio, e il collega bresciano Andrea Milesi, a Cremona dal settembre dell'anno scorso.
Milesi lavora nel civile, ma è anche uno dei giudici che compongono la collegiale nel settore penale. Per quanto riguarda invece il Tribunale, attualmente i processi vengono celebrati dal presidente di sezione Lapalorcia, dal giudice Beluzzi e dal collega Vacchiano, che è anche giudice delegato ai fallimenti. Anche sul fronte della Procura le cose non vanno meglio: «la gente non conosce le condizioni in cui siamo costretti a lavorare» aveva detto il Procuratore Roberto Di Martino in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. «Faccio un esempio semplice: non ci sono soldi per comprare i toner per le stampanti, la carta è scadente, abbiamo codici vecchi e non c'è il denaro per comprarne di nuovi, e soprattutto c'è una totale carenza di organico. Non ci sono corsi adeguati per l'aggiornamento professionale dei dipendenti e gli impiegati che vanno in pensione non vengono sostituiti».