Il Piccolo del Cremasco

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CREMA I

di Gionata Agisti

l Polo della cosmesi così come l’abbiamo conosciuto - cioè un raggruppamento volontariato di imprenditori legati alla cosmesi non c’è più. Il 21 luglio, infatti, è nata l’«Associazione Polo Tecnologico della Cosmesi» con tanto di statuto (già scritto), Regolamento e Codice etico (saranno approvati a settembre quando sarà riunita la prima associazione) e partita Iva (da subito). Sottolinea il comunicato emesso dalla neo-nata associazione: «Dopo attente valutazioni da parte del Direttivo del Polo, la forma giuridica dell’associazione è stata ritenuta quella più flessibile per dare continuità all’aggregazione che rappresenta una filiera, quella della produzione di cosmetici, packaging, macchinari e servizi, quasi unica al mondo». Hanno firmato davanti al notaio le seguenti aziende, componenti dell’attuale Consiglio direttivo: Lumson (Matteo Moretti), Baralan International (Roland Baranes - Giovanni Ciliento), Omnicos Group (Marco Cicchetti), Red of View (Caterina Bondioli), Aps (Ivan Massari), Eps Group (Giuseppe Nardella - Roberto Bernocchi), San Cosmetic (Pierangelo Sanzanni) e Emme Erre (Rino Mosti). «Con l’atto costitutivo si inizia un nuovo percorso, giuridicamente in capo alle aziende e operativamente affidato a Reindustria per la fase di start-up». Il comunicato, termina così: «I progetti sono molti e molto ambiziosi. Le aziende che fanno parte del Polo sono sempre più convinte di far parte di un progetto strategico e questa nuova veste giuridica darà ancora più forza all’iniziativa di valorizzazione della filiera». Dunque, si svolta pagina. In parte. Perché, come ci dicono Giuseppe Capellini (presidente di Reindustria) e Marco Cicchetti (fondatore di Omnicos Group insieme al fratello Domenico) l’attuale direttivo ha già firmato una convenzione con Reindustria secondo la quale, dietro pagamento di 30mila euro circa l’anno, per il 2014 e il 2015 (soldi ricevuti da Sogecos, società che

Sabato 26 Luglio 2014

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Soci fondatori: mancano alcuni produttori di peso. Marco Cicchetti: «Etica e qualità, altrimenti fuori»

Il polo della cosmesi cambia pelle

Il presidente Matteo Moretti

Marco Cicchetti

gestisce il Cosmoprof), sarà questa società di marketing a fornire ancora i servizi (fiere comprese) all’Associazione Polo tecnologico della Cosmesi. Ma sarà il nuovo direttivo dell’associazione a definire quali fiere seguire e quali no. Tutto tranquillo, dunque? Non tutto. C’è già chi ha delle osservazioni che non ritiene di lana caprina. La prima: come può il “vecchio direttivo” del Polo firmare una convenzione se non si è ancora svolta l’assemblea dell’associazione che deve eleggere il “nuovo direttivo”, l’unico che può firmare nuovi accordi e convenzioni? La seconda osservazione: tra i soci fondatori non ci sono, tranne Omnicos Group dei fratelli Cicchetti e Red of View di Caterina Bondioli, i produttori della cosmesi. Per intenderci gli Ancorotti di Ancorotti Spa, Alessandro Ratini di Regi Srl, Cromavis e Baralan. Al

loro posto, c’è chi fa le etichette come Rino Mosti di «Emme Erre» («Ritengo il Polo strategico per la mia impresa, ma attualmente il mio fatturato per le aziende del settore è dell’ordine del 10-15%),chi i cartoni, ma anche per altri comparti, e tanto packaging. I produttori entreranno inseguito nell’associazione? Marco Cicchetti non ha dubbi: «Alcuni di loro non ci sono tra i soci fondatori perché non erano presenti nel direttivo. E chi c’era, avrà avuto i suoi personali motivi per non essere stato da subito presente nel gruppo dei soci fondatori, ma da settembre ci si ricompatterà». Che cosa cambierà rispetto al passato? «Molto. Vogliamo che sia un Polo di eccellenza - come tanti imprenditori di successo nostri hanno suggerito anche in questi ultimi tempi con un Codice etico e il rispetto della

È un’associazione: tutte le novità e gli interrogativi

qualità. . Cicchetti: «Chi non ci starà a queste regole, sarà messo alla porta. Un’associazione eccellente, giuridicamente riconosciuta, può, adesso discutere, per esempio. con gli imprenditori della Cosmetic Valley ed appoggiarsi a sponsor importanti ( altre associazioni della cosmesi e banche che vogliono investire nel nostro settore). Dal 2015, inoltre, aumenterà anche il "fee" d’iscrizione che passerà da 250 a 500 euro. C’è molta carne al fuoco perché ci deve essere il salto di qualità». L'associazione potrà, per esempio, entrare in partnership con gli istituti scolastici o le università per favorire corsi utili al settore. La scuola fondata da Renato Ancorotti per tecnici della cosmesi - al momento unico esempio concreto di rapporto scuola-impresa farà sicuramente da apripista. Il fatto è che alcune delle attuali associazioni di categoria hanno alzato le antenne. Infatti l’«Associazione del Polo tecnologi-

co della cosmesi» potrebbe un domani avere al proprio interno o affidare a commercialisti esterni tutta la questione «paghe e contributi» che oggi sono in buona parte settori in appannaggio delle associazioni di categoria, essendo la maggior parte di queste aziende del settore artigiano. E questo è solo uno dei servizi che la nuova associazione potrebbe offrire ai propri soci. Nel frattempo - leggere l’articolo del consiglio comunale a pagina 10 - c’è chi comincia a storcere il naso sui contributi forniti dagli enti pubblici a Reindustria che li sta spendendo in gran parte per il Polo della cosmesi, un settore in grande sviluppo, invece di aiutare aziende di altri settori in crisi. Insomma: con la nascita dell’Associazione del Polo della cosmesi, si è fatta molta chiarezza sulle problematiche interne ed esterne all’aggregazione. Ma non tutto è stato ancora chiarito. Forse, da settembre, lo sarà.

Tango argentino: Asvicom: «Due modifiche in fatto di parcheggi» all’Arci è Milonga Il presidente Berlino Tazza analizza la situazione del commercio in città. E indica i rimedi

Ritorna il tango argentino. Per sabato, 2 agosto, sulla pista esterna dell'Arci di Santa Maria è stata organizzata una Milonga dalle 20 alle 24. Musicalizza: EL NICO». E’ necessaria la prenotazione. In caso di pioggia la serata si svolgerà all'interno del circolo nel consueto salone. Entrata con sottoscrizione di 3 euro. Da non dimenticare che dal 22 agosto, si ballerà tango argentino alla festa del Pd di Ombrianello. Numerosi musicalizador amici presenzieranno alle numerose Milonghe. Mentre si terranno già le prime lezioni per chi si vuole avvicinare a questo ballo o stage di perfezionamento diretti dal maestro Bruno Calvo, argentino, con scuole a Bergamo e Milano, sia per intermedi e avanzati. Per info e prenotazione dello stage, Renata (338-1980563). Per i dettagli delle serate vi preghiamo di consultare ilsito www.tangosantacrus.it e, come sempre, dopo ferragosto, urge volontari per un aiuto allestimento spazio Tango.

Sabbioni: tentato omicidio Il ferito è ancora grave C’è stato un tentato omicidio alla Casa di accoglienza Giovanni Paolo II, in via Toffetti a Crema. Un uomo, Antonio A. italiano di 50 anni, è entrato negli uffici e ha colpito più volte con un coltello da cucina Francesco B., cremasco di 67 anni. Poi è scappato in bicicletta lungo, abbandonando il coltello nel giardino di una villetta in via Einaudi, a lato del campo sportivo dei Sabbioni. Entrambi i protagonisti della vicenda sono ospiti della struttura dei Sabbioni. L’aggressore è stato subito arrestato, vicino alla Caritas di viale Europa. Ha tentato, inutilmente di resistere ai poliziotti. E’ stato trasferito in carcere a Cremona. Deve rispondere dei reati di tentato omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Non è stato in grado di dire perché ha aggredito Francesco B che è stato trasferito all’ospedale dove i medici, viste le ferite, si sono riservati la prognosi. In poche parole, l’uomo resta in pericolo di vita.

Qual è la situazione del commercio a livello locale? Il centro storico di Crema è abbastanza attrattivo? E, poi, come risolvere il problema dei parcheggi, che sembrano non essere mai abbastanza? Abbiamo rivolto queste e altre domande al presidente di Asvicom, Berlino Tazza, per aiutarci a capire lo stato dell’arte. «Oggi, grazie all’ “Indagine sul commercio a Crema”, è più semplice rispondere a queste domande» spiega Tazza. «Questa indagine è stata commissionata dalla Camera di Commercio di Cremona al Cersi e al Consorzio Crema Ricerche, che presiedo, per esaminare la situazione in cui versa il terziario in città e per mettere in atto conseguenti strategie per migliorarne l’attrattività. Il commercio cittadino, sebbene avverta gli effetti della crisi - diminuzione di clienti, forte calo della spesa media, minore frequenza all’acquisto - ha mostrato negli ultimi dieci anni una maggiore vivacità rispetto alle principali città limitrofe». Spiega, infatti, il presidente di Asvicom: «Il settore ha registrato, inaspettatamente, tassi di crescita superiori ogni 1.000 abitanti, sia in valore assoluto che per densità delle localizzazioni. Tuttavia, i commercianti si sentono minacciati dalla recessione e dall’andamento del terziario. Tra le incombenze, avvertite come sempre più onerose, indicano al primo posto la pressione derivante dagli adempimenti burocratici». State studiando qualche iniziativa per i commercianti della città? «Sono diverse le direzioni verso cui vorremmo impostare il lavoro dei prossimi anni. Una decisione, la nostra, maturata anche alla luce dei dati emersi dalla stessa relazione del Consorzio Crema Ricerche e del Cersi. Da un lato, lavoreremo alla promozione di un’offerta turistica per incrementare il numero di visitatori in città, anche in vista delle opportunità legate ad Expo 2015. A questo proposito, l’Asvicom è tra i membri dell’Azienda temporanea di scopo, costituita dalla Camera di Commercio proprio con l’obiettivo di intercettare le opportunità legate all’esposizione universale. Dall’altro, ci impegneremo per intensificare il dialogo con gli altri attori del commercio, al fine di stilare un programma di sviluppo del settore condiviso e innovativo. Sostanzialmente, occorre potenziare il Distretto Urbano del Commercio di Crema, attraverso la definizione di obiettivi chiari e il potenziamento del suo ruolo di coordinamento. Il Distretto deve diventare il motore delle scelte a favore dei

commercianti del centro storico, in modo da poter dar loro l’opportunità di competere ad armi pari con centri commerciali, outlet e realtà limitrofe». Veniamo appunto al problema del centro: ritenete che abbia le potenzialità per garantire un futuro al commercio locale? È dotato di servizi idonei? «La ricerca del Consorzio Crema Ricerche e del Cersi ha misurato l’attrattività del centro storico di Crema sulla scorta di un’indagine tra i cittadini e gli abitanti dei centri limitrofi: 900 gli intervistati in tutto, di età compresa tra i 18 e gli oltre 55 anni. È emerso che il centro storico di Crema registra un’elevata frequentazione, segno di una buona capacità attrattiva che, sicuramente, potrà essere migliorata, allo scopo di trasformare il potenziale economico in spesa effettiva. Il centro storico della nostra città è attualmente considerato vivibile, gradevole e apprezzato, anche per la qualità degli esercizi e degli eventi immaginati. Crema rappresenta per i paesi limitrofi un punto di riferimento sia per quanto riguarda gli acquisti sia per quanto riguarda la ristorazione. Per rispondere alla seconda parte della vostra domanda, i suggerimenti che emergono dallo studio, in merito a quelli che possiamo definire come punti deboli, riguardano il numero di collegamenti pubblici – considerato non sufficiente -, l’esigenza di un calendario organizzato di eventi, così come di una maggior cura dell’estetica e

la possibilità di aumentare la superficie di pedonalizzazione. Quello dei parcheggi, nonostante questi siano spesso oggetto di critiche, non sembra essere un grosso problema, tale da incidere sul flusso di visitatori». Però costano e di questo i cittadini si lamentano. Quale soluzione sarebbe possibile, per incontrare le esigenze di tutti? Residenti e commercianti? «La tendenza, in tutte le città è quella di portare meno traffico nei centri storici. È per questa ragione che gli stalli centrali sono generalmente pochi e più dispendiosi rispetto agli esterni. Bisogna considerare, però, che a ridosso del centro di Crema, si trovano diversi parcheggi a basso costo, in alcuni casi gratuiti, che consentono un accesso comunque comodo alle vie dello shopping. Nondimeno, ci rendiamo conto che va anche considerata la necessità di quanti si recano a Crema solo per fare delle commissioni veloci. A questo proposito, già lo scorso ottobre, Asvicom, nell’intento di agevolare l’attività di quegli esercizi, soprattutto alimentari, già duramente provati dalla crisi, aveva proposto all’amministrazione comunale il “Parcheggio gentile”. Si tratta di un progetto di mobilità solidale, che consente la sosta gratuita per i primi 15 minuti a tutti quegli utenti che hanno la necessità di fare veloci commissioni in centro città. Il progetto, insieme a quello del “Parcheggio rosa” - che prevede di riservare nei pressi di ospedali, centri pediatrici, scuole e asili degli stalli alle donne in gravidanza e alle neo mamme -, è in attesa di una copertura economica». A complicare la ricerca di un parcheggio ci si mettono anche eventi occasionali, come le recenti domeniche di mercato. Queste iniziative hanno almeno un senso, in termini di ricaduta commerciale? «Ancora una volta, ci viene in soccorso la ricerca del Consorzio Crema Ricerche e del Cersi, che ci dice come, tra le attività di promozione economica della città, l’evento che sembra avere maggiori ricadute sul commercio sia proprio il mercato ambulante, almeno per quanto riguarda i tre giorni di mercato ordinario: martedì, giovedì e sabato. I parcheggi, invece, non costituiscono un limite per i visitatori, la cui affluenza risulta dovuta ad altri fattori, per esempio la possibilità o meno di fare affari. Per concludere, non credo pertanto che il mercato, anche qualora dovesse svolgersi la domenica, possa costituire un limite di afflusso al centro della città». Gionata Agisti


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