INVIO - dicembre 2019

ORGOGLIO MAZZATINTI

DICEMBRE 2019

APERTI AL MONDO

ARTE, SPORT & CULTURA

La nostra scuola protagonista in Germania, Belgio, Ungheria e Cina

Le mille attività di tutti gli indirizzi del nostro polo liceale

... o r e m u n o t s e u q In

REDAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE

Luigi Girlanda

Coordinatore

Fabio Menichini

staff dei docenti

Arianna Angeli Anna Donati Maddalena Fagiani Lucia Monacelli Adriana Polidori Tiziana Scassellati Sonia Vantaggi

Consulenza tecnica

Matteo Becchetti

REDAZIONE ALUNNI

3ALC: Camilla Tasso, Elizabeth Marsili, Alessio Bagagli, Martina Passeri - 3ALSU: Camilla Miti 4ALC: Camilla Gaggiotti, Cecilia Menichetti, Francesca Bartocci, Elena Dottori - 4BLC: Agnese Passeri, Valentina Martiri, Giorgia Gnagni, Angelica Vispi, Anthea Ricci, Elena Brunelli, Gaia Bellucci, Elisa Martini - 3BLC: Caterina Bussotto, Benedetta Angeli, Benedetta Fedrighelli, Maddalena Pierotti, Matilde Tasso, Margherita Riberti - 3ALSS: Giacomo Renzi, Andrea Pierotti - 5BLSU: Letizia Angeloni, Debora Presciutti, Alessia Tomassoli, Francesca Federiconi, Angelica Carosati, Sara Bonifazi, Ginevra De Gregori, Vittoria Giardini, Pietro Menichetti, Elisa Pascolini - 4ALSA: Roberto Anelli, Francesca Mancini, Teresa Tosti, Chiara Tognoloni, Caterina Manuali, Giorgia Rossi - 4CLS: Michelangelo Pierotti, Davide Lupini, Giacomo Ercoli - 3AD: Elena Ridolfi, Anna Cecchini 3ALS: Martina Mezzopera, Giulia Monacelli 1ALC: Alessio Serreli - 1BLC: Mattia Generotti - 5ALSS: Armando Aversario - 4BLS: Alberto Cacciamani, Andrea Anastasi, Gabriele Fenicoli, Ambra Hoxha, Marco Mencarelli, Marianna Columbu, Sofia Fangacci, Elena Ceccarelli

IINVIO

Giornale scolastico del Polo Liceale "Mazzatinti" di Gubbio.

Iscrizione al Tribunale di Perugia n. 50/2000 del 14/11/2000 Tel. +390759273750 - invio@polomazzatinti.net

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Matricole e veterani E' ora di indignarsi Erasmus+ in Germania In-book: il nostro Flamel L'emozione davanti alla dama Meraviglie tra le pagine Scientifico a Macao Insieme verso l'innovazione Federica Mingolla Progetto El.Ba Elena allo specchio Come angeli custodi Viaggio nel medioevo Catch the culture Ungheria: il viaggio Guide per un giorno La Madonna del parto La Sicilia nel cuore PiĂš studenti-atleti A scuola di terremoto Gemellaggio Belgio Il feudo di Cucinelli Mondo del volontariato AVIS - amici del cuore I segreti della Gioconda Ibernazione Docufilm IO LEONARDO Cyberbullismo Lettera aperta al Sindaco IPSE DIXIT Notte nazionale del liceo

il

DIRETTORE

UNA STORIA NUOVA...

Abbiamo cominciato l’avventura di questo nuovo anno scolastico, che è una “storia nuova” per tutti: ragazzi, famiglie, docenti e personale che lavora nella nostra scuola. Abbiamo iniziato con tante novità: l’innovazione tecnologica sempre più di supporto alla attività didattica e ancor di più nella redazione di Invio. Lavorare in modo dinamico, nel nostro liceo sempre più “Liceo 4.0” fa sì che si possa cogliere in ogni angolo la bellezza della nostra scuola, della nostra offerta formativa, sempre più ricca e sempre più moderna e al passo coi tempi! Abbiamo sul tappeto tantissime aspettative da parte delle famiglie e da parte degli studenti. Non deluderemo nessuna di queste, perché il nostro Polo Liceale è ricco di proposte e sempre più comunicativo e social: oltre a questa nostra bella rivista, abbiamo rinnovato anche il sito internet della scuola

(www.liceomazzatinti.edu.it) e siamo presenti sia con una nostra pagina facebook (Polo Liceale Mazzatinti) che con un nostro canale YouTube (Polo liceale Mazzatinti), ma anche su Instagram (pololicealeg.mazzatinti) e su Twitter (@LiceoMazzatinti). Tutto questo ci permetterà di coniugare la grande tradizione del “Mazzatinti” e delle sue progettualità, tutte volte ad accrescere il bagaglio delle competenze e delle conoscenze dei nostri ragazzi, con la contemporaneità del loro vivere quotidiano.

Una sfida che affrontiamo ormai da tempo con entusiasmo e con la consapevolezza che, come dice il nostro slogan, "La scuola del futuro è già qui!". Tocca a ciascuno di noi, con le sue competenze e il suo bagaglio di esperienza, fare in modo che tutto questo continui ad essere una meravigliosa realtà.

Eccoci di nuovo! Altro anno scolastico, altra modalità di comunicare con tutti i nostri appassionati lettori, altro inizio del lavoro nella redazione giornalistica di Invio.Salutati gli studenti che sono usciti lo scorso anno, altri ne sono arrivati con nuove idee, tanta voglia di mettersi in gioco e di raccontare la scuola, con gli occhi della scoperta continua. E’ davvero una bella sfida quella di studiare al “Mazzatinti”! Il nostro Polo liceale, con i suoi cinque indirizzi (Artistico, Classico, Scientifico, Scienze Umane e Sportivo), si conferma straordinariamente dinamico e pronto ad affrontare le sfide del nostro tempo e del futuro. Una forte propensione all’innovazione ci ha consentito di introdurre efficacemente le tecnologie didattiche e avviare la scuola ad essere uno dei primi “Licei 4.0” d’Italia: aule laboratorio, completamente digitalizzate, libri digitali, uso dei device (iPad o tablet) per studenti e docenti. Abbiamo aggiunto un’ora in più al curricolo del biennio del Classico introducendo la Storia dell’Arte e abbiamo costruito un percorso di “supermatematica”, aggiungendo un’ora di coding e modellizzazione matematica al biennio di Scientifico e Sportivo; prevediamo inoltre un’ora aggiuntiva di educazione civica e diritto all’indirizzo Scienze Umane. Una didattica nuova, moderna ma con lo sguardo rivolto verso i contenuti tradizionali, propri dell’istruzione liceale. La nostra scuola è stata, e continuerà ad essere, una risposta forte e autorevole al bisogno di crescita che viene dal Paese e dal contesto internazionale, pronta a fronteggiare le difficoltà e la crisi valoriale che stiamo attraversando. Il nostro liceo non si è sottratto alle sfide, anzi. Una progettualità di qualità a tutto tondo rende questo istituto ancora più centrale e dinamico nel sistema scolastico eugubino: dal teatro alla musica, dall'educazione civica al giornalismo, dagli incontri con i personaggi della cultura (grandi scrittori e big dello sport) al cineforum, dalle uscite didattiche ai viaggi di istruzione. Tale progettualità resta per il Mazzatinti una sfida prioritaria e costante, anno dopo anno. Ieri come oggi, oggi come domani.

... ANNO DOPO ANNO

la DIRIGENTE

classico

Matricole e veterani CLASSE 1ALC 12 novembre 2019. E’ una grigia mattina di pioggia. A noi ragazzi del 1 A Indirizzo Classico è stato chiesto di intervistare i ragazzi grandi del quinto. Ci sentiamo un po’ in imbarazzo. Poi arrivano, sono due alunni del 5A LC, Martino Allegrucci e Rachele Atzei, che sono ormai arrivati al termine del loro percorso. Anche loro sembrano un po’ a disagio, poi si siedono. Ci presentiamo. Spunta un raggio di sole dalla finestra. Il ghiaccio è rotto, l’intervista può avere inizio. Vi ricordate il vostro primo giorno di liceo?

Rachele: “Mi ricordo che ero in fibrillazione, non sapevo come comportarmi e non conoscevo nessuno nella mia classe, tranne due persone. Sono entrate due professoresse che hanno iniziato a presentarci quello che sarebbe potuto essere il nostro percorso. A mano a mano negli anni, ho capito che quel percorso sarebbe stato in quel modo solamente dalla prospettiva di un professore, perché l’alunno ha sempre un altro modo di vedere le cose, si costruisce da sé il proprio percorso”. Martino: “Io personalmente non ricordo bene il mio primo giorno, però è stata una grande emozione. Innanzitutto sono venuto dalle medie conoscendo già dieci ragazzi, e poi, grazie al mio carattere, ho fatto subito amicizia con quasi tutta la classe perché sono molto espansivo. Il modo in cui questa scuola ci è stata presentata è stato subito per me un colpo di fulmine, anche se, con il passare del tempo, può sembrare leggermente differente. È stato molto intenso, soprattutto il primo anno”. Vi ricordate perché avete scelto questo indirizzo? Rifareste questa scelta? Martino: “Ho scelto questo indirizzo perché sapevo che mi avrebbe potuto preparare per differenti facoltà universitarie, per qualsiasi tipo di futuro insomma”. Rachele: “Io personalmente lo avevo scelto perché non sapevo cosa fare, andavo bene alle medie e ho deciso

quindi di intraprendere questa strada perché comunque le materie letterarie sono sempre state il mio forte. Attualmente quando mi chiedono se mi pento di questa scelta, rispondo sì tantissime volte, ma quando mi chiedono se potessi tornare indietro e scegliere qualcos’altro, rispondo sempre di no”. Come vi sentite in questo momento? Siete pronti a fare il prossimo passo? Siete un po’ spaventati? Martino: “Io per il prossimo passo direi che sono pronto, perché ho un’idea abbastanza chiara su ciò che voglio fare dopo. Non penso ancora agli esami perché, se posso, cerco di tenerli da parte, però siamo quasi arrivati alla fine, quindi bisogna comunque puntare un po’ l’occhio anche a questo”. Rachele: "Io invece sono spaventatissima per le scelte che farò dopo, perché, al contrario di Martino, non ho la minima idea di quello che andrò a fare. Sono indecisa su discipline totalmente diverse tra loro”. Siete soddisfatti del percorso che avete fatto? Martino: “In parte sì, perché sono riuscito a cambiare la mia opinione riguardo a varie questioni e a diverse persone, dato che questa scuola non dà solamente una formazione a livello scolastico, ma anche a livello personale. Permette di capire, attraverso gli studi, come sono fatti gli altri, infatti non si basa solo sul Latino, sul Greco... ma anche e soprattutto sui rapporti umani”.

Rachele: "Anche io sono molto soddisfatta, più per la formazione umana che dà questa scuola, piuttosto che per quella disciplinare: ogni anno mi riserva qualcosa di nuovo". Qual è il vostro ricordo più bello? Martino: “L’attività di orientamento e continuità che abbiamo fatto con le classi della Media.

Abbiamo messo in scena un episodio de “I Promessi Sposi” e mi sono divertito tanto!” Rachele: “Io condivido lo stesso ricordo anche perché ci sono stati svariati imprevisti. A proposito … io interpretavo Agnese!”.

È ora di indignarsi Il 5 novembre scorso, durante la partita Verona-Brescia, l’attaccante italiano di origini ghanesi Mario Balotelli è stato vittima di cori razzisti provenienti dalla curva sud dello stadio “Bentegodi”. Cori che hanno fatto innervosire il giocatore al punto da prendere il pallone in mano e calciarlo contro chi lo insultava.

Ma il suo caso non è l’unico: un fatto analogo è successo in Ucraina dove il giocatore Taison è stato espulso per aver reagito come Balotelli. Episodi che si stanno verificando sempre più frequentemente negli stadi italiani. Si tratta di manifestazioni di odio inconsapevole e immotivato, che ha trovato una forma più esplicita nel web. Come diceva Umberto Eco: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino e venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel”. Pensiamo, per esempio, ai fatti accaduti alla sena-

CLASSE 1ALC

trice a vita Liliana Segre, novantenne ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento, che negli ultimi giorni è stata vittima di insulti antisemiti dopo che ha proposto in Parlamento una mozione per istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo. Questo però non sorprende se si pensa che lo stesso teorizzatore della tolleranza, il famoso illuminista FrançoisMarie Arouet Voltaire, era un convinto antisemita al punto da considerare gli ebrei delle scimmie. Sono passati dei secoli ormai, ma sembra che nulla sia cambiato. Bisognerebbe adottare provvedimenti molto piú severi contro chi si macchia di tali colpe ma soprattutto cominciare a smuovere le coscienze fin da bambini e sradicare finalmente questo odio infondato che continua a contraddistinguerci. E’ ora di indignarsi dunque, perché, come già diceva il poeta latino Terenzio, “homo sum, humani nihil a me alienum puto”.

scienze umane CAMILLA MITI (3ALSU) Nella prima settimana di novembre 2019, con alcune professoresse e un gruppo di studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Gubbio, ci siamo recate a Flensburg in Germania nell’ambito del progetto “I AM: Inclusivity And Media”, per un Erasmus Plus con un Liceo tedesco (in foto). Ogni giorno, dalle 8 alle 16, noi studenti dell’Erasmus Plus, quindi di varie nazionalità europee, abbiamo lavorato ad attività riguardanti l’inclusione e l’esclusione presenti nei social media. Durante i due giorni in cui, invece, siamo andati in gita didattica, abbiamo visitato Aarhus (in Danimarca) e Lubecca, città vicino ad Amburgo.

Durante queste uscite siamo state anche in alcuni musei, aventi come percorso le minoranze del Paese e la nascita di queste città. Questo coinvolgente progetto è stato un’occasione unica per creare un forte legame tra noi studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Gubbio con gli altri gruppi di studenti provenienti da Spagna, Inghilterra, Romania e Germania, così da abbattere le nostre barriere fisiche e culturali. Infatti, questo programma dell’ERASMUS+ ci ha permesso di riflettere sul concetto di inclusione e, ciò che abbiamo potuto vivere tra noi ragazzi di nazionalità diverse, ha dimostrato che siamo NOI la chiave per abbattere ogni forma di esclusione sia nella realtà quotidiana che nella rete web.

Erasmus+ in Germania IN-BOOK: il nostro FLAMEL GIOVANNA PRETOTTO, ALESSIA DI FIORE, VALENTINA MOSCA (5CLSU) Durante gli ultimi due anni scolastici, le attuali 5C delle Scienze Umane e la 4AAF del Liceo Artistico, hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un progetto extracurricolare, che ha avuto come prodotto finale la creazione e la pubblicazione di una storia “Inbook”, cioè un libro su misura costruito attraverso un adattamento e una traduzione in simboli del testo scritto. Questa tipologia di testo nasce per bambini con difficoltà nella comunicazione che necessitano di tali mezzi per comprendere correttamente la sequenza delle parole. Per poter realizzare al meglio tale tipologia di testo, la classe si è avvalsa dell’aiuto di due esperte: Valeria Ruspi e Silvia Fanucci. Durante l’incontro la classe ha presentato la prima bozza della storia, che era stata precedentemente rivisitata in aula.

Le due dottoresse, presa visione della storia e messe a punto alcune parti, hanno illustrato la storia definitiva a noi alunni. In un secondo momento, la storia è stata mostrata ai ragazzi dell'Artistico, che hanno dato vita alle illustrazioni del libro. L’ultimo passo è stato quello di tradurre le parole in simboli. Infine, noi studenti abbiamo avuto l’opportunità di tenere in mano il “ nostro” libro: “Flamel e la pietra magica”, presentandolo alla Settimana dell’Arte il 3 giugno presso la Sede Arboreto.Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione della Biblioteca Sperelliana, del Comune di Gubbio e delle prof.sse Tiziana Scassellati e Adriana Polidori.

artistico

L'EMOZIONE DAVANTI ALLA DAMA GIOIA D’OSTILIO (4AAF) Grazie al progetto ERASMUS “CHALLENGE”, noi alunni della classe 4A Arti Figurative del Liceo siamo andati in Polonia. A Cracovia abbiamo potuto visitare il Museo Nazionale, dove è esposta la Dama con l’ermellino una delle opere più celebri di Leonardo, di cui ricorre quest’anno il 500esimo anniversario della morte. Per qualche secolo si sono completamente perse tracce dell’opera che fu acquistata dal principe Adam Jerzy Czartoryski nel 1800, entrando così a far parte della collezione privata di una delle più importanti famiglie della Polonia. L’opera è stata trasferita più volte, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere restituita alla famiglia Czartoryski che nel 2016 la vendette al governo polacco insieme alle altre opere della collezione. Il dipinto, con ogni verosimiglianza, è riconducibile alla relazione tra Ludovico il Moro e Cecilia Gallerani, protagonista di una storia d’amore appassionata con il duca di Milano incurante del fatto fosse promesso sposo a Beatrice d’Este. Purtroppo il matrimonio con Beatrice d’Este aveva ragioni politiche e non fu annullato. Ma il duca, pur di avere Cecilia sempre vicino a sé, le donò il Palazzo di Carmagnola e le procurò un ma-

rito degno della sua bellezza e della sua intelligenza. Che sia il ritratto di Cecilia, Leonardo ce lo dice attraverso un rebus: l’animaletto che la donna tiene in braccio è un ermellino, che in greco si dice “galè”, alludendo così al cognome di Cecilia. Ma cos'è che rende unica l’opera di Leonardo?

Oltre l’intrigante storia, la composizione: la posa è tipica del ritratto quattrocentesco, ma Leonardo fa ruotare leggermente il busto a sinistra, in direzione opposta alla testa. Questo espediente tecnico è importante perché permette di lasciare spazio all'introspezione psicologica: è attraverso questo che Leonardo descrive i moti dell’animo e in questo caso rappresenta il momento in cui la Dama, colta di sorpresa, dall'arrivo improvviso di qualcuno, si volge verso di lui con uno sguardo che rivela sorpresa, ma anche sicurezza e passione.

Leonardo gioca a lasciare sospesa l’espressione, in modo che siamo noi a dover interpretare l’animo di Cecilia. Ovviamente vedere l’opera dal vivo rende tutto molto più suggestivo, quasi commovente, e sono rimasta colpita anche dalla cornice dorata che racchiude il dipinto nella sua apparente semplicità pronta a colpirti e lasciarti impresso quel momento per sempre. Anche il resto della visita al museo è stata molto interessante, ma nulla può eguagliare la bellezza del genio di Leonardo.

Meraviglie nascoste tra le pagine ANNA CECCHINI (3AD) ELENA RIDOLFI (3AD) “Il viaggio per me come poeta è sempre stato una fuga, un modo per evadere dalla routine’’ sono le parole di Umberto Piersanti, poeta narratore e critico letterario, con le quali ha introdotto la quinta edizione di “Viaggia libro”, “Il Festival del libro di viaggio 2019”, una rassegna culturale incentrata sul dialogo tra scrittori, giornalisti e operatori. Il Festival da quest’anno diviene un evento diffuso nell'ambito di un territorio da valorizzare di cui fanno parte diversi Comuni umbri, tra cui Gubbio. Il 19 ottobre 2019, presso la Biblioteca Comunale Sperelliana, a partire dalle 16:30,il Festival si è aperto con la presentazione del libro “Corrispondenze storte, una raccolta di testi inediti e disegni ispirati a Gubbio, che possano esprimere, così come afferma Fernando Barbetti nell'introduzione de “I luoghi invisibili“ (AA.VV. “I luoghi invisibili”, alieno editrici)” l’emozione della scoperta di un luogo ricco di fascino e di storia che si propone di diffondere, al di là delle mura cittadine, un’immagine originale e accattivante, un invito a visitare questa meta capace di offrire continuamente sorprese e scoperte, perfino a chi la conosce bene”. Durante la conferenza sono stati molteplici gli interventi da parte di ospiti, oltre a Umberto Piersanti che ha definito Gubbio come una piccola città dalle solide fondamenta artistiche edificate nel tempo da scrittori, poeti e scultori che hanno lasciato segni indelebili e l’hanno resa nota in Italia. Fondamentale è il messaggio lasciato da questo progetto: lasciare una testimonianza concreta alle generazioni future riguardo la città che deve essere mantenuta in tutta la sua bellezza, rispettandola, senza dimenticare mai la sue origini e la sua storia nel corso dei secoli.

scientifico

LO SCIENTIFICO VOLA IN CINA e “APPRODA” A MACAO DAVIDE LUPINI (4CLS) GIACOMO ERCOLI (4CLS)

Cina sono stati esposti i più importanti tentativi di formazione scolastica basati sull'Intelligenza Artificiale, che hanno interessato anche gli studenti appartenenti agli ultimi anni del mondo dell'educazione. Lo scopo è di mettere in contatto la Negli ultimi anni l'Intelligenza Artificiale è diventata un scuola con gli esperti nel campo dell'I.A. per un reciproco argomento di discussione in contesti diversi, dall'assistenza scambio di idee. Nel corso del workshop di Macao è stato sanitaria alla sicurezza, dall'economia agli aspetti sociali. È presentato anche il progetto che ha coinvolto gli studenti del dunque di estrema importanza far sì che i concetti base dell'I.A. liceo eugubino, ovvero la rete di apprendimento "peer to peer" vengano introdotti anche a livello scolastico. Proprio per questo sulla robotica - realizzata durante corsi extracurricolari - e la l'I.I.S. “G. Mazzatinti” ha promosso l'introduzione di un percorso riflessione sull'I.A. nell’ambito del Piano Nazionale Scuola sull'I.A., in modo che gli studenti siano in grado di approcciarsi Digitale. Il progetto proseguirà anche durante quest'anno consapevolmente ad uno dei principali temi del nuovo millennio L'11 agosto di quest'anno, l'escolastico con il secondo sperienza educativa proposta step, sempre in collaal Liceo Scientifico “Mazzatinti” borazione con il Diparsulla robotica e l'I.A. è approtimento di Matematica ed dato in Cina, a Macao, nell’amInformatica dell’Università bito del più importante "workdegli Studi di Perugia, che shop" internazionale sul tema terrà dei corsi di della formazione scolastica per modellizzazione matematil'I.A. Tra le nove esperienze ca della realtà mediante il presentate, è stato esposto ancodice con Matlab. Il proche il percorso che docenti e getto è rivolto agli studenti alunni del Liceo Scientifico delle classi quarte e quinte, hanno sviluppato assieme al in modo che quest'ultimi, Dipartimento di Matematica ed nell’ottica di una formaInformatica dell'Università dezione peer to peer possano gli Studi di Perugia, in colladiventare dei tutor per gli borazione con la professtudenti delle classi future. soressa Valentina Poggioni e il Una formula originale e professor Alfredo Milani. Nel La nostra robotica selezionata a livello internazionale accattivante per favorire corso della manifestazione in l'apprentimento.

Insieme verso l'innovazione GIULIA MONACELLI (3ALS) MARTINA MEZZOPERA (3ALS) Nei giorni 9, 10 e 11 ottobre, si è svolta ad Assisi la manifestazione del Piano Nazionale di Scuola Digitale (PNSD), vale a dire "Futura", alla quale hanno partecipato anche i ragazzi dell'indirizzo scientifico. L'iniziativa è stata voluta dal Ministero Istruzione Università Ricerca e fa parte della piattaforma Futura Italia, un cammino verso l'innovazione e la scuola del futuro. Gli studenti del Polo Mazzatinti si sono occupati della Future Zone, ovvero la zona delle "buone pratiche" legate al mondo digitale dove, presso il Palazzo Comunale di Assisi, hanno mostrato ai visitatori la divulgazione grazie

Gli alunni hanno mostrato la didattica della fisica quantistica

ad ibooksAuthor. il programma per la produzione di libri interattivi di Apple, con la possibilità di autovaluzione, sul codice e la robotica con Scratch e mBlock. Inoltre, quest'anno, i ragazzi hanno mostrato anche la didattica della fisica quantistica attraverso il codice, come la dimostrazione che la luce ha natura corpuscolare, ovvero l'effetto Compton. Il Futura Assisi è stata una manifestazione completamente gratuita, che ha dato la possibilità a persone di tutte le età di interfacciarsi con un nuovo tipo di tecnologia, l'intelligenza artificiale (IA): un sistema tecnologico con grande intelligenza, capace di svolgere attività di norma possibili solo alla mente umana.

scientifico sportivo

ARRAMPICARSI CON FEDERICA MINGOLLA CATERINA MANUALI - 4ALSS I ragazzi del Liceo Scientifico Sportivo, nell’Aula Magna della Sede Arboreto, hanno incontrato Federica Mingolla, grande protagonista dell’arrampicata italiana a livello nazionale ed internazionale e futura guida alpina. Federica ha parlato della sua esperienza come “arrampicatrice”, iniziata quando era una ragazzina, quasi per caso. Aveva un’abilità naturale ad arrampicarsi ed è stata notata da un allenatore che l’ha subito avviata alla carriera agonistica ed alle competizioni, prima Nazionali e poi Internazionali. Ma Federica sentiva che a piacerle era soprattutto il rapporto con la montagna, la sensazione di sfidare il pericolo e raggiungere la meta la riempiva di forza, così decise di continuare questo sport, ma in una sorta di confronto con le rocce, le falesie che lei definisce meravigliose. La intrigava molto percorrere tratti nuovi mai attraversati, mai affrontati da altri arrampicatori, così iniziò la sua attività, insieme ad altri, che, come lei, amavano aprire vie, o, come si dice in gergo, di “liberarle”, tracciando così le mappe per i futuri arrampicatori. Il suo entusiasmo nel raccontare l’esperienza sportiva, che ha vissuto e che vive, ci ha fatto capire che con il sacrificio e la buona volontà si ottengono risultati importanti.

Alla fine dell’incontro, insieme ad alcuni ragazzi che la accompagnavano e ad alcuni docenti del Liceo, è andata a provare la nostra parete d’arrampicata nella palestra della scuola.

Con El.Ba la SICUREZZA stradale è priorità Il progetto ha coinvolto le classi quarte dell’Istituto “Mazzatinti” Ad ottobre, grazie alle associazione "El.Ba" e “In strada con sicurezza”, i ragazzi della sede in via dell’Arboreto si sono recati presso il piazzale dell’I.I.S. “Cassata Gattapone” per partecipare al progetto di Educazione alla Sicurezza Stradale. Durante l’incontro con gli agenti della Polizia Stradale si è capito il pericolo che si corre assumendo sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida e gli effetti che queste possono provocare a livello psicofisico. La prima parte si è svolta all’interno del pullman azzurro della polizia, dove un poliziotto ha raccontato le sue esperienze personali sulla strada, facendo trasparire le emozioni che prova puntualmente ogni volta che viene coinvolto in situazioni spiacevoli, soprattutto quando si parla di ragazzi giovani, essendo un padre. Attraverso dei video hanno dimostrato come la morte per incidente stradale in stato di ebbrezza non sia una leggenda: i dati statistici ne documentano annualmente le conseguenze. La seconda parte è stata una prova pratica, in cui ogni studente doveva seguire un percorso con degli ostacoli indossando due diverse maschere che simulano la vista confusa che si ha quando si assume un quantitativo eccessivo di alcool. È stato un incontro incisivo e utilissimo per capire come non si debba mai scherzare con il proprio futuro e non si debba dare niente per scontato, riflettendo su quanto l’abuso di sostanze possa risultare fatale.

scienze umane

ELENA ALLO SPECCHIO La tragedia antica incontra la modernità

che suo marito è vivo! Elena, confortata, ritorna alla tomba di Proteo.

Intanto Menelao, vivo per miracolo, decide di cercare aiuto e, dopo aver lasciato la sosia della moglie e i suoi uomini al sicuro, arriva alla corte e Durante l’emozionante viaggio in Sicilia dello scorso anno noi studenti apprende da una serva che Elena si trova proprio lì. Menelao non riesce delle attuali classi 5CLSU, 5ALC e 5BLC, siamo andati a vedere la a capire la situazione, ma viene visto da Elena che lo riconosce tragedia di Euripide ELENA, nel famoso teatro greco di Siracusa. Dopo immediatamente! Dopo essersi chiariti, i due finalmente si una lunga fila all’ingresso, con decine di altri studenti provenienti da ricongiungono e decidono di organizzare la loro fuga. Elena convince il tutta Italia, finalmente siamo riusciti a sedere nei posti della zona re Teoclimeno a cederle una nave per gli onori funebri del marito, in centrale, per cominciare la nostra avvincente visione della tragedia cambio avrà lei in sposa. Il monarca acconsente ma Menelao, sotto greca. La trama inizia con Elena che, per volere di Era, si trova in Egitto mentite spoglie, sale sulla nave con i suoi uomini e uccide quelli di invece che a Troia, dove però c’era una sua sosia. In questa versione Teoclimeno e poi salpa per la Grecia. Quando il re Teoclimeno scopre Elena, infatti, pur restando la più bella tra le mortali, non risulta l’inganno, cerca di uccidere la sorella, perché ha aiutato Menelao, ma il colpevole di tutto il male che le viene solitamente associato, perché coro lo frena dicendogli che la sorella in realtà l’ha salvato dall’accusa non è stata lei a fuggire con Paride ma di empietà. Viene anche rivelato che Elefoto di Giorgia Giustiniani 5CLSU il suo fantasma, per cui e non è responna diventerà una dea e Menelao andrà sabile della guerra di Troia. Per 10 anni nella terra dei beati. La tragedia su Elena, Elena vive dunque protetta dal re rappresentata al Teatro di Siracusa, è Proteo, ma quando lui muore, suo figlio riuscita nel non facile compito di essere Teoclimeno la pretende in sposa. La fedele all’originale ma allo stesso tempo donna, disperata, si reca sulla tomba di è risultata leggera e moderna, a tratti Proteo ma in quel momento arriva persino comica. Resta comunque un’opeTeucro, un messaggero, che le riferisce ra indimenticabile, grazie anche ai registi, una tragica notizia: Menelao è morto in agli effetti scenici che non hanno mare insieme alla moglie e ai suoi rovinato ma che anzi hanno donato quel uomini. Elena, distrutta, decide di senso di attualità che dà a questa uccidersi ma il coro la ferma, consifamosa opera una marcia in più. Veragliandole di andare dalla profetessa mente un’esperienza unica ed incredibile, Teonoe, sorella del re, la quale le dice da provare almeno una volta nella vita!

VITTORIO VALENTINOTTI (5CLSU)

Come ANGELI custodi CHIARA BATTISTELLI, MADDALENA FIORUCCI, MADDALENA PETRINI (4ALSU) I nonni sono figure importanti in tutte le culture, per cui è stata dedicata loro una ricorrenza civile in molte aree del mondo, per celebrare la loro importanza sociale. Tale ricorrenza non è festeggiata in tutto il mondo nello stesso giorno: in gran parte dei Paesi l'evento è festeggiato nel mese di settembre o di ottobre, in Italia si celebra il 2 ottobre. Questa festa è nata negli Stati Uniti nel 1978, per volere del presidente Jimmy Carter, che accettò la proposta di Marian Mcquade, una mamma casalinga con quindici figli e quaranta nipoti, che propose di istituire questa giornata. Da noi è arrivata con la Legge n.159 del 31 luglio 2005 del Parlamento italiano. La Festa dei Nonni è dunque un giorno per rinforzare il

legame tra le generazioni e costruire una rete che impedisca la solitudine in età più avanzata. I nonni sono infatti dei veri e propri angeli custodi e la loro importanza è stata confermata anche a livello scientifico: i ricercatori della Concordia University e della Wilfrid Laurier University, esaminando il legame che univa alcune coppie di nonni e nipoti, hanno dimostrato che trascorrere del tempo libero con i nonni aiuta a rafforzare i legami familiari, che rimarranno pertanto forti per tutta la vita. Il fiore ufficiale della Festa dei nonni è il nontiscordardimé ed in Italia è stata scelta la data del 2 ottobre, perché coincide con una ricorrenza cristiana: quella degli Angeli Custodi.

artistico

UN VIAGGIO NEL MEDIOEVO ELENA RIDOLFI (3AD) ANNA CECCHINI (3AD) Dal 25 al 29 Settembre 2019 la città di Gubbio ha ospitato il Festival del Medioevo e ha consentito ai professionisti del settore di esprimere la loro arte in una rievocazione storica affascinante e caratteristica. Molteplici sono state le conferenze svolte in queste giornate su tematiche legate alla donna.

Le classi del Liceo Mazzatinti hanno avuto l’onore di assistervi, comprendendo al meglio la cultura di questo particolare periodo storico. Un esempio è la storia di Ildegarda di Bingen, straordinaria donna vissuta nel 1098 distintasi per il suo coraggio, la sua audacia e la sua grande

L’arte della miniatura tra le nostre mani

cultura. Ildegarda è stata una monaca medievale tedesca, mistica, poetessa, artista, compositrice, guaritrice e scienziata, una rivoluzionaria per i suoi tempi.Ha fondato diversi monasteri, ha combattuto per le donne nella Chiesa e ha scritto con passione della Vergine Maria.

E’ stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI nel 2013. Tuttavia i veri protagonisti di queste cinque giornate sono stati medici, artisti, giullari, sarti, scrittori, miniaturisti e commercianti . Uno dei tanti stand, ubicato nel chiostro di San Francesco, era quello dedicato alla miniatura, l’arte che si occupa di dipingere in piccole proporzioni copie di decorazione ritrovate in antichi manufatti.

“Catch the culture” Una caccia al tesoro digitale per scoprire luoghi reali GABRIELE CARLETTI, VALERIA VENARUCCI (4AAF)

Geocaching è un tipo di caccia al tesoro in cui i “geocachers”, ovvero i partecipanti, vengono indirizzati dal GPS verso luoghi specifici per ritrovare dei contenitori chiamati “caches” che sono nascosti all’occhio dei giocatori. Ora vi parleremo del geocaching che stiamo organizzando. Un’attività didattica “Catch the culture” ci ha visto impegnati alla scoperta di luoghi della città che hanno beneficiato di progetti e fondi europei. Vi ricordate del progetto Heracles? Inserito nell’ambito del programma di ricerca ed innovazione Horizon 2020, esso ha avuto come oggetto di studio il Palazzo dei Consoli e le Mura urbiche, per verificare e prevenire i rischi che, a causa dei cambiamenti climatici, ne minacciano l’integrità. Dopo aver effettuato una ricerca su questi luoghi, abbiamo creato una pagina per ognuno di essi, riportandone il codice QR, le coordinate GPS, una breve descrizione del monumento e alcune foto. Abbiamo infine caricato queste pagine su un sito web https://it.padlet.com/antonella_sannipoli/bps0y8r2yzc.

Coordinati dall’associazione Arte del Libro - Una Luna, guidata da Anna Buoninsegni, gli artisti sono riusciti a trasformare questa piccola città in uno scriptorium, permettendo agli studenti del Liceo Mazzatinti, indirizzo artistico, di prendervi parte ed entrare in contatto con grandi artisti del mestiere, provenienti da tutta Italia. Tra le varie attività di scrittura i ragazzi hanno sperimentato molteplici tecniche nei laboratori, permettendo loro di entrare nell'atmosfera e nell'anima del Medioevo.

Il nostro geocaching dovrà essere un modo di conoscere il patrimonio artistico della città e di reperire informazioni sui due monumenti scelti, anche attraverso il codice QR; ma il gioco vero e proprio partirà dal web, dove si reperiranno informazioni e coordinate geografiche del punto da raggiungere, per poi proseguire nell’ambiente reale e trovare le geocaches precedentemente nascoste. Un elemento importante da non dimenticare è il logbook, un diario da firmare che può raccoglie anche le impressioni e le emozioni di coloro che si avvicenderanno nella ricerca. Siete tutti invitati a creare un account di Geocaching sul web, a leggere le linee guida per scoprire le regole del gioco https://www.geocaching.com/play/guidelines così, quando la nostra caccia al tesoro virtuale sarà del tutto organizzata, potremo giocare insieme.

scientifico

Ungheria, il viaggio GIORGIA ROSSI (4ALSA) MICHELANGELO PIEROTTI (4CLS) Dal 9 al 15 ottobre gli studenti delle classi quarte ad indirizzo scientifico, insieme ad alcuni del quinto, hanno partecipato alla seconda parte del gemellaggio Gubbio – Szentendre, accompagnati dalle professoresse Maria Assunta Brandimarte, Nicoletta Rampini e Lucia Sabbatini. Dopo essere stati in Italia lo scorso maggio, lo scambio culturale è proseguito in Ungheria.

La partenza, tra emozione, attesa e curiosità per il viaggio, era prevista dall’aeroporto di Roma Fiumicino. La settimana è stata ricca di visite ai principali luoghi storici delle varie città vicine a Szentendre, come la fortezza di Visegrád e la capitale Budapest. In particolare i monumenti dove si sono recati i ragazzi sono stati: il Parlamento, la Basilica di Santo Stefano, la piazza degli Eroi, il castello di Buda, la Chiesa di re Mattia e il Bastione dei Pescatori. Oltre alle visite guidate, gli studenti hanno avuto occasione di vivere da protagonisti la

UN’OCCASIONE PER RACCONTARE TRADIZIONI EUGUBINE COME LA FESTA DEI CERI

scuola “Ferences Gimnazium” di Szentendre, stando nelle classi di inglese, canto, attività sportive, ma tenendo anche vere e proprie lezioni sulle tradizioni eugubine, a cominciare dalla Festa dei Ceri.

L’esperienza più piena, però, è quella che ha interessato la pratica della lingua inglese, in quanto i ragazzi hanno avuto occasione di entrare ogni giorno in contatto con una realtà diversa da quella a cui erano abituati, mettendo in gioco le loro capacità linguistiche e di comunicazione. Gli studenti hanno trascorso anche molto tempo con le famiglie che li ospitavano, le quali hanno offerto varie occasioni di ritrovo con gli altri compagni.

L’esperienza è stata accolta con grande interesse e partecipazione, poiché ha permesso agli studenti di mettere in campo le competenze apprese sui libri di scuola nella vita reale.

GUIDE PER UN GIORNO nni u l a i l isti g n o g Prota tifico n e i c eo s c i l l e d

Anche quest’anno si è tenuto a Gubbio, dal 25 al 29 Settembre, il “Festival del Medioevo”. Un evento che è ormai divenuto un appuntamento fisso del “calendario culturale” eugubino e che è sempre un’ottima occasione per valorizzare la bellezza della nostra “città di pietra”. Grazie al progetto “Vivi Gubbio”, realizzato in collaborazione con l’ufficio turistico del Comune, alcuni studenti dell’indirizzo scientifico hanno potuto partecipare attivamente al festival: nelle vesti di “guide turistiche per un giorno” si sono occupati dell’accoglienza dei turisti - sempre numerosi - e di accompagnarli in una piacevole passeggiata, alla scoperta delle bellezze della città. Il progetto prevedeva, inoltre, un corso formativo, organizzato prima dell’inizio del festival, che ha permesso ai ragazzi di apprendere le nozioni fondamentali sul patrimonio artistico eugubino, tenuto dallo storico dell’arte Francesco Mariucci. Oltre a fare un’esperienza di alternanza scuola-lavoro, gli studenti hanno avuto l’occasione di assumere un punto di vista attento nei confronti della loro città, analizzandola nella struttura e nel suo significato storico. Gli itinerari previsti erano due: il primo prevedeva una passeggiata attraverso l’acquedotto medievale eugubino, nel bel mezzo del verde, il secondo era dedicato all’analisi dei caratteri medievali in ambito artistico, in particolare la varietà iconografica della donna nel Medioevo.

CHIARA TOGNOLONI 4ALSA

classico

La Madonna del parto: un passato tumultuoso AGNESE PASSERI, ANTHEA RICCI ANGELICA VISPI (4BLC) La “Madonna del parto”, opera di Piero della Francesca, ha sicuramente alle spalle un passato tumultuoso, come ci ha spiegato il prof. Francesco Federico Mancini, ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Perugia durante una conferenza del “Festival del Medioevo.

Dopo essere stata dipinta come omaggio alla madre nel 1450 circa, l’opera subì molti spostamenti, senza però uscire dai confini di Monterchi, città nella quale soggiornò la madre dell’artista. Rinvenuta da Vincenzo Funghini, l’opera venne dapprima spostata nella Pinacoteca locale, provocando il malcontento popolare dei concittadini, e successivamente, nel 1944, fu posta dietro il muro di un’abitazione per non subire danni a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nel momento in cui lo sguardo di Funghini incontrò il dipinto il riconoscimento fu immediato: senza dubbio apparteneva a Piero della Francesca. Infatti lo stile immutato del pittore ne rese particolarmente semplice l’affiliazione. I soggetti iconografici sono biblici: al centro Maria incinta, ai lati due angeli che la rendono visibile al pubblico scostando delle tende, tema già trattato precedentemente dall’artista. La rotondità della pancia è accentuata dalla mano posata su questa e dalla posa assunta dalla Vergine; inoltre è rappresentata priva di cinta, espressione ricorrente che ha coniato il termine italiano “incinta”, letteralmente “senza cinta”. Attualmente è possibile ammirare l’affresco nel museo della Madonna del parto a Monterchi, ex scuola trasformata appositamente in museo.

La Sicilia ci ha colpito al cuore MARTINA ALUNNO ROBERTA TOBIA (5ALC) Dopo una lunga notte in mare, finalmente siamo sbarcati a Catania, nel cuore della terra siciliana. Siamo Stati subito abbracciati da una calda e piacevole atmosfera, da buon cibo e tanta arte. Un terra che nonostante il poco tempo ci è rimasta nel cuore. Siamo stati protagonisti della sua storia, ammirando le bellezze della varie città abbiamo fatto molti salti nel passato. A Siracusa abbiamo potuto cogliere la maestria dei greci che ci hanno lasciato dei luoghi unici, testimonianza della loro civiltà e del loro amore per la cultura, come il teatro, dove abbiamo assistito a due spettacoli, messi in scena con grande cura, le tragedie “Le Troiane” e “L’Elena” di Euripide. Ci siamo sentiti particolarmente coinvolti ed è stato bello riscontrare gli aspetti studiati in classe. A Noto ci siamo immersi nella maestosità e nell’eleganza del Barocco. Questa città, che si sviluppa lungo una via, ti permette di ammirare le sue bellezze che culminano nella Cattedrale di San Nicoló. E poi Ortigia, che ci ha offerto uno spaccato della vita tipica siciliana. Attirati dagli odori, dai colori e dagli schiamazzi del mercato, siamo arrivati fino al porto dove ci

siamo presi una pausa, gustando piatti freschi del luogo, tra i quali non poteva mancare il pesce e i deliziosi cannoli! Abbiamo concluso il nostro viaggio nella piccola bomboniera siciliana, Taormina. Il suo imponente teatro che sormonta la città, ci ha regalato un quadro perfetto dell’unione perfetta tra uomo, terra e mare. Tutti questi dolci sapori e splendidi luoghi hanno contribuito, insieme a una gioiosa compagnia, a rendere questa esperienza indimenticabile.

Grazie Sicilia!i

scientifico sportivo

AUMENTANO GLI STUDENTI-ATLETI STUDENTI-ATLETI DEL 2ALSS Anche quest’anno l’IIS Mazzatinti ripropone la “Sperimentazione Didattica Studenti Atleti di Alto Livello”,promossa dal Ministero dell'Istruzione, in collaborazione con CONI, Lega Serie A e il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), visto il successo ottenuto lo scorso anno.”Ben 27 sono le domande di adesione da parte degli studenti a fronte delle 22 dell’a.s.

2018/2019” - afferma la dirigente scolastica Maria Marinangeli”. Un'iniziativa che mette d’accordo le società sportive, la scuola e le famiglie per organizzare un percorso educativo e didattico finalizzato agli studenti atleti che praticano atti-

Un’opportunità didattica ed educativa di alto livello nel nostro Liceo

vità sportiva ad alto livello professionistico e non, che non vogliono rimanere indietro con gli studi. “Finalmente possiamo coniugare lo sport con il lavoro scolastico” - affermano gli studenti-atleti di Gualdo Tadino che frequentano il 2alss “e assicurarci una programmazione didattica su misura“. Naturalmente non solo gli studenti del Liceo Scientifico Sportivo hanno aderito all’iniziativa, che da quest’anno si estende sia agli sport individuali che in quelli di squadra professionistici e non, ma anche gli studenti di tutti gli indirizzi del Liceo Mazzatinti. Quindi non solo calcio, basket, pallavolo, ma anche sport individuali come nuoto e danza. La novità di programmare insieme il percorso

didattico e sportivo degli studenti atleti non può che essere vantaggioso. Gli studenti-atleti, rispettando la programmazione prevista dalla scuola e dalla società sportiva hanno un’opportunità davvero importante: la possibilità di formarsi all'insegna dell’impegno sia nell'ambito della cultura che nello sport che, se praticato a queste condizioni, non sarà più considerato come un ostacolo per lo studio, anzi potrà diventare un vero valore aggiunto per la crescita culturale degli studenti atleti, che avranno la possibilità di ottenere un successo negli stadi e sui banchi di scuola.

A scuola di terremoto

Alla sede Arboreto l’incontro con il geologo Gianluca Valensise ARMANDO AVERSARIO 5ALSS

Conoscere e comprendere l'entità degli eventi sismici è di vitale importanza, in modo da poter limitare al massimo, almeno sulla popolazione, i danni provocati da questi ultimi. Essendo l'Italia un territorio ad elevato rischio sismico la Zanichelli appoggiata dalla I.N.G.V. di Roma (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che studia il comportamento dei fenomeni sismici, ha deciso di organizzare in tutta la penisola una serie di incontri all'interno degli istituti scolastici, in modo da sensibilizzare e mettere al corrente gli alunni di tutta Italia sul tema dei terremoti. Nel mese di novembre il progetto ha fatto così tappa anche a Gubbio, presso l’aula magna del-

l'I.I.S. “G. Mazzatinti” in via dell’Arboreto, dove il geologo ricercatore Gianluca Valensise ha incontrato gli alunni delle classi quinte del Liceo Scientifico e Scientifico Sportivo.

Grazie all'aiuto di grafici e dati statistici, che con gli anni sono stati aggiornati e perfezionati dall'Istituto di Roma, il geologo ha trattato il tema dei fenomeni sismici in maniera approfondita, partendo dalle basilari nozioni di epicentro e faglia per arrivare alla distinzione tra rischio e pericolosità sismica. La trattazione ha inoltre riguardato la peculiarità del territorio umbro, ripercorrendo insieme agli studenti la lunga storia sismica. Al termine della conferenza c’è stato spazio anche per le domande degli studenti, nonché per chiarimenti e curiosità.

classico

GemelliAMOci col Belgio

CECILIA MENICHETTI FRANCESCA BARTOCCI (4ALC) Era il 30 Aprile 2019, quando noi ragazzi delle classi quarte del liceo classico siamo partiti alla volta di un viaggio che, superando le nostre aspettative, ci ha permesso di conoscere nuovi luoghi e ci ha regalato nuove amicizie. Abbiamo partecipato ad uno scambio culturale con una città del Belgio, Oudenardee e siamo entrati a far parte delle famiglie degli studenti del Bernardus College, che da subito ci hanno fatto sentire parte integrante della loro quotidianità. Nonostante alcune abitudini ci abbiano messo alla prova, abbiamo fatto del nostro meglio per adattarci. L’unico strumento che avevamo a disposizione per comunicare era la lingua inglese, per cui noi eravamo molto preoccupati, ma ciò alla fine si è rivelato l’ultimo dei nostri pensieri. Abbiamo visitato alcune città, tra cui il cuore pulsante del paese, Bruxelles, immergendoci completamente nella loro cultura. Pensavamo che la differenza culturale fosse un grande ostacolo ma, dopo aver rotto il ghiaccio, ci siamo accorti che al contrario avevamo molti punti in comune. Forse per questo il saluto è stato così difficile, tanto che una volta tornati in Italia il nostro unico pensiero era quello di rivederli. Nonostante settembre ci sembrasse lontanissimo, in men che non si dica ci siamo ritrovati nell’autobus che ci avrebbe portati a Roma per incontrarci ancora una volta. Era l’11 Settembre 2019 quando le nostre vite si sono incrociate di nuovo: sembra impossibile come si possano creare dei legami così forti in così poco tempo! Come loro, anche noi gli abbiamo dato la possibilità di conoscere la nostra cultura, organizzando attività e gite fuori porta. Senza nemmeno renderci conto la settimana è passata molto in fretta ed è giunto il fatidico addio che temevamo da tempo. Alla fine ci siamo lasciati con la promessa di rivederci ancora una volta. Siamo partiti pieni di timore e curiosità e alla fine di questa avventura ci siamo ritrovati con un bagaglio ricco di nuove conoscenze e una mente più aperta. È un’esperienza che ci ha lasciato molto e che consigliamo vivamente a tutti coloro a cui ne viene data la possibilità. Ringraziamo le professoresse che l’hanno resa possibile.

Cucinelli ci apre il suo feudo

VALENTINA MARTIRI ELISA MARTINI GAIA BELLUCCI (4BLC) Noi alunni delle classi quarte del Liceo classico, durante il gemellaggio con i ragazzi del Belgio, siamo andati a visitare a Solomeo la fabbrica di Cucinelli, nota in tutto il mondo per l’importante produzione di maglieria pregiata in cashmere. Il borgo è stato salvato dall’abbandono proprio dal noto imprenditore italiano, il quale lo ha trasformato nelle sede della propria azienda.

Il luogo viene considerato come una città personale dello stesso Cucinelli, una città “ideale” al di fuori dello spazio e del tempo.

Nel borgo ci sono molti luoghi a cui l’imprenditore è particolarmente legato come, ad esempio, la Biblioteca ed il Teatro, per la cui ristrutturazione ha partecipato investendo considerevoli capitali. Egli infatti

è portavoce di numerose iniziative che ci rivelano il suo interesse per l’arte e la cultura in generale. Brunello Cucinelli è stato nominato in più occasioni per la forte attenzione che la sua azienda mostra nei confronti dei propri dipendenti, come dimostra il laboratorio che egli ha fatto realizzare all'interno della struttura. Durante la visita abbiamo potuto osservare i macchinari utilizzati per la produzione dei capi, abbiamo compreso il procedimento che porta alla produzione di abbigliamento di alta qualità e soprattutto ci siamo potuti rendere conto di quanto sia importante la collaborazione tra i vari reparti in cui l’azienda è suddivisa ed il lavoro di squadra tra i lavoratori. Questa esperienza, diversa dal solito, ci ha permesso di comprendere il lungo lavoro che si cela dietro a cose apparentemente semplici.

scientifico sportivo

L’incontro con il MONDO del VOLONTARIATO Erano presenti anche gli alunni del Liceo Scientifico Sportivo alla Settimana Nazionale della Protezione Civile. L’iniziativa, che si è svolta dal 13 al 19 di Ottobre, ha riguardato tutto il territorio nazionale e ha fatto tappa anche a Gubbio, al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema della partecipazione dei cittadini e sulla condivisione delle buone pratiche. Durante questa settimana si sono svolte in città manifestazioni ed eventi di varia natura; lo scopo è stato quello di far conoscere anche a livello locale le associazioni di volontariato, colonne portanti di tutti gli interventi di soccorso delle popolazioni afflitte da calamità naturali, alluvioni, terremoti, ecc. La scuola ha del Liceo Scientifico Sportivo un incontro con i organizzato per gli studenti delle classi III, IV e V Volontari di Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Misericordie Riunite e Vigili del Fuoco. La mattina del 18 ottobre, gli alunni si sono recati in Piazza Quaranta Martiri ed in Piazza Bosone, dove hanno avuto l'opportunità di incontrare alcuni Vigili del Fuoco che hanno illustrato loro il funzionamento dell'attrezzatura presente nella loro autopompa. In Piazza Bosone hanno invece trovato ad attenderli i volontari della Croce Rossa Italiana e delle Misericordie Riunite che hanno spiegato l'importanza del pronto intervento, illustrando i passaggi da fare quando ci si trova di fronte ad una persona in arresto cardiaco. Ogni studente ha potuto provare a fare il massaggio cardiaco e la respirazione.

E’ stata una mattinata veramente interessante, un’occasione per riflettere sull’impegno civile di ognuno e su quanto la solidarietà rappresenti una scelta dovuta.

AMICI DEL CUORE E DEL LICEO MAZZATINTI Dieci borse di studio agli studenti associati meritevoli Come ogni anno l’associazione Avis comunale di Gubbio entra nelle classi del Liceo Mazzatinti per promuovere l’informazione tra gli studenti e divulgare un messaggio di generosità e solidarietà. Guidata magistralmente dal Presidente Loris Chigi,dal direttore sanitario dottor Romano Graziani e dal vicepresidente prof. Pauselli, l’associazione ha incontrato nel mese di Ottobre gli alunni delle classi quinte nelle aule magne delle Sedi Leopardi e Arboreto, cercando di spiegare agli studenti l’importanza di essere donatori. Donare il sangue è innanzi tutto una necessità di salute: per assicurare le cure agli emofiliaci, per i trapianti degli organi, per curare gli ustionati, per ricavare dal plasma i cosiddetti farmaci salvavita. Diventare donatori dovrebbe essere considerato un atto di civiltà e un dovere morale per chi è in buona salute. Recarsi, almeno una volta all’anno, in una struttura Avis nei propri ospedali deve essere sentito come un atto d’amore verso coloro cui manca “qualcosa d’importante”, senza aspettare che ci sia l’amico incidentato per vincere la ritrosia o l’indifferenza e varcare la soglia di una sala prelievi. Diventare donatori consiste non solo acquisire un grande senso civico e morale per diventare cittadini responsabili, ma è anche una possibilità di verificare la propria salute. Oltre a divulgare il nobile

messaggio, al fine di promuovere la donazione anonima, gratuita, volontaria ed associata di sangue fra i giovani del nostro territorio, l’AVIS Comunale di Gubbio riferisce agli studenti delle classi quinte che da diversi anni è stata istituita una borsa di studio annuale intitolata al prof. Ugo Tonci, per anni Presidente dell’Associazione che, con grande senso civico, entusiasmo e generosità, ha formato generazioni di giovani ai valori dell’altruismo e della solidarietà. Per far meglio conoscere tali tematiche e far avvicinare un sempre maggior numero di giovani all’atto della donazione, l’AVIS Comunale di Gubbio ha indetto un concorso per l’assegnazione di 10 Borse di Studio rivolte agli studenti iscritti all’ associazione eugubina che si diplomeranno nell’anno scolastico 2019/2020 con un alto punteggio. Gli studenti hanno accolto positivamente il messaggio,riflettendo sull’importanza dell’atto del donarsi: non bisogna aspettare, dicendo che accade solo agli altri, perchè “gli altri siamo noi”.

scientifico

I SEGRETI DELLA GIOCONDA ANDREA ANASTASI (4BLS) ALBERTO CACCIAMANI (4BLS) In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci abbiamo deciso di riportarvi un aspetto poco conosciuto, ma soprattutto molto enigmatico, di una delle persone più geniali della nostra storia. Il maestro di Vinci era solito nascondere nelle proprie opere piccoli segreti ed enigmi, talmente criptici che ancora oggi rimangono irrisolti. L’opera più nota dell’artista toscano rappresenterebbe Lisa Gherardini, cioè “Monna” Lisa, diminutivo di Madonna, moglie di Francesco di Giocondo.

Il ritratto della celebre “Signora”, che vide la luce tra il 1503 e il 1514 e che subì diverse modifiche da parte dello stesso Leonardo, non ha mai smesso di far parlare di sé. Da sempre negli occhi della Gioconda, nelle sue labbra, nei lineamenti del suo viso, nelle sue mani mestamente appoggiate sul grembo e tra i suoi capelli si cerca un codice, un messaggio segreto lasciato per noi dal genio del Rinascimento italiano ed è da sempre che critici d’arte, storici e appassionati di tutto il mondo cercano di interpretare il mistero che emana dal suo sguardo imperturbabile e impenetrabile.

L’ultima scoperta effettuata dal Comitato Nazionale della Storia dell’Arte ha reso nota la presenza delle lettere L e V nell’occhio destro della Gioconda, della sillaba CE

I misteri del capolavoro di Leonardo Da Vinci all’interno dell’occhio sinistro e del numero 72 in uno degli archi del piccolo ponte situato sullo sfondo destro del dipinto.

Secondo i critici d’arte le due lettere L e V, potrebbero essere proprio le iniziali di Leonardo, mentre il numero 72 rappresenterebbe il suo pensiero filosofico, esoterico e religioso. Giorgio Vasari, un importante storico dell’arte, in un suo trattato afferma che le sopracciglia della Monna Lisa “non potevano essere più naturali”; cosa che, se guardiamo attentamente il dipinto, è molto lontana dalla realtà: Lisa non ha infatti né ciglia né sopracciglia. Lo storico Cassiano del Pozzo ci rivela che probabilmente Vasari non vide mai la Gioconda in quanto l’opera, nel periodo in cui il biografo stava raccontando di Leonardo, era già a Parigi. E’ possibile infatti che la donna che il Vasari descrive si riferisca ad un’altra opera. Infatti alla Gioconda sono attribuite una decina di identità diverse e anche questo enigma contribuisce a creare l’affascinante mistero che avvolge l’opera e che emana dalla stessa genialità dell’autore.

IBERNAZIONE: speranza o illusione?

ALBERTO CACCIAMANI (4BLS) Nella serie di cartoni animati ''Futurama'', il protagonista Fry, agli esordi degli anni duemila, decide di farsi ibernare. Egli si risveglia direttamente nel 2999 e vive la sua vita in una New York futuristica.

Ad oggi, circa 400 persone nel mondo si sono fatte crioconservare, sperando di risvegliarsi nel futuro proprio come Fry. Con un’ importante differenza: l’ibernazione è permessa solo post-mortem. Chiamata anche sospensione crionica, l'ibernazione è la pratica di congelamento del corpo di un individuo appena deceduto nella speranza che in futuro nuove conoscenze medicoscientifiche gli permettano di tornare a vivere e di curare le ma-

lattie per le quali è morto. La tecnica è costosa e controversa.

Ad oggi nessuno è in grado di prevedere se sarà possibile riportare in vita i corpi ibernati poiché non esiste ancora la tecnologia che permette di farlo.

Lo studio dell'ibernazione è nato per caso: nel 2003 lo studioso italiano Matteo Cerri si trovava all'Oregon Health & Science University e stava studiando una cura per l’obesità. Quest'ultima sembrava essere causata da una parte dell'encefalo chiamata 'Raphae Pallidus' che, quando si attiva, produce più calore ed è la stessa parte di cervello che negli animali si disattiva quando vanno in letargo. Il lemure dalla coda grassa, tra gli animali che vanno in letargo, è il più vicino dal punto di vista evolutivo all'uomo; questo ha

fatto pensare che sia possibile innescare una simile reazione anche nelle persone. Ma perché è importante studiare l'ibernazione?

Questa pratica potrebbe essere determinante nella cura di malattie come ictus e infarti, ma anche nella cura del cancro, in quanto arresterebbe la moltiplicazione delle cellule tumorali. Anche nel settore aereospaziale si potrebbe prestare a un importante utilizzo.

Gli astronauti ibernati, infatti, sarebbero molto più difesi dalle radiazioni presenti nello spazio ed inoltre eviterebbero l'atrofizzazione dei muscoli, per non parlare del fatto che non necessiterebbero di cibo per la durata del loro 'letargo'.

L'ibernazione è differente dal sonno, dal coma o dallo stato vegetativo: è una veglia lenta con

una coscienza tenue o dissolta. Il cervello, in questo stato, tende a ritirare le sinapsi (cioè le strutture che connettono i neuroni), portando l'individuo ad uno stato simile al morbo di Alzheimer.

Ancora non si conoscono gli effetti post-ibernazione: da alcuni esperimenti si è visto che certi animali, al termine di questo letargo, sono riusciti a ripetere le stesse azioni che facevano prima, ma che avvenga così anche nell'uomo è tutto da dimostrare.

scienze umane

IO, LEONARDO DOCUFILM BAROCCO VITTORIO VALENTINOTTI, GIULIA FABBRETTI, LUCIA BELLUCCI (5CLSU) Il 25 ottobre scorso noi ragazzi della 5CLSU, insieme alle classi 4ALC - 4BLC 5ALC - 5ALSU - 5BLSU, in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, siamo andati a vedere al Cinema Astra il docufilm “Io, Leonardo”, con protagonista Luca Argentero. Il film è stato realizzato dal regista Jesus Garces Lambert, noto anche per l’altro docufilm "Caravaggio l'anima e il sangue”.

L’opera cinematografica ripercorre la vita di Leonardo in modo originale, cioè attraverso la sua mente, rappresentata tramite l’uso di effetti speciali, con i suoi pensieri ricostruiti mediante i suoi codici e manoscritti. La coinvolgente voce narrante è di Francesco Pannofino, che inizia a raccontare la vita di un Leonardo giovane, affascinato dalla natura e all’inizio dei suoi studi scientifici.

Mandato dal padre nella bottega del Verrocchio, Leonardo arriva addirittura a superare il suo maestro ma poi, per una serie di motivazioni, si trasferisce a Milano, dove lavora alla corte di Ludovico il Moro. Qui continua a migliorarsi sia come artista che come scienziato, realizzando diverse opere importanti e tenta anche di superare la scultura antica

progettando la statua di un imponente cavallo di bronzo. Il progetto però fallirà perché, richiedendo troppo tempo e costi molto elevati, sarà bloccato dallo stesso Ludovico il Moro, che utilizzerà il bronzo per costruire i cannoni progettati dallo stesso Leonardo. Il docufilm termina con la morte di Leonardo, avvenuta il 2 maggio del 1519 in Francia, dove si era trasferito perché chiamato dal re Francesco I nella sua corte. Nella narrazione del regista Jesus Garces Lambert non viene presentato solo il lato scientifico e artistico di Leonardo, ma anche quello emotivo, mettendo in evidenza anche le probabili relazioni con i suoi discepoli molto più giovani ed il rapporto con la madre (mai conosciuta) e con il padre Piero da Vinci. Nel docufilm, inoltre, Leonardo è rappresentato come un giovane trentacinquenne affascinante, con i capelli lunghi e vestito un po’ trasandato, pertanto il regista non segue fedelmente gli autoritratti ufficiali. Nel complesso ci è sembrato un film interessante e da consigliare, ma molto barocco, che non fa una ricostruzione fedele della vita del grande artista e ne esalta, forse in maniera eccessiva, solo alcuni aspetti.

IL CYBERBULLISMO NON CI PIACE CATERINA DAMIANI, ELEONORA LUCCI (2ALSU) ANA VALERIA ORELLANA RODRIGUEZ (2ALSU) Da diversi anni anche il Polo liceale Mazzatinti di Gubbio si è schierato concretamente contro il fenomeno del cyberbullismo!

E, nell’anno scolastico in corso, abbiamo messo in campo numerose iniziative promosse dal nostro team digitale (proff.

Adriana Polidori, Fabio Menichini, Fabio Alessandrini, Francesco Deplanu, Arianna Angeli e Maria Teresa Rughi): corsi di formazione con la polizia postale, collaborazioni con l’InformaGiovani e il DigiPass del Comune di Gubbio, partecipazione a eventi promossi da Generazioni connesse, iscrizione a piattaforme web nazionali (Elisa.it) ed internazionali (eTwinning) supportate dal M.I.U.R. e dall’U.S.R. dell’Umbria. Si parte già il 28 novembre con un gli stu-

denti delle classi 2A e 2B del liceo delle scienze umane, con un incontro di formazione, organizzato dalla Polizia Postale, dal M.I.U.R. e dall’U.S.R. dell’UMBRIA, presso l’I.I.S.S. Cassata di Gubbio. Tra i partecipanti all’evento ci sono anche altri classi del primo biennio di altre scuole secondarie di secondo grado del territorio, per cui l’impatto è sicuramente più efficace e interessante. Incontrarsi con altri coetanei, per affrontare con esperti del settore una tematica così importante, è veramente molto più coinvolgente ed utile!

Ovviamente, dopo un’iniziativa del genere, è necessario proseguire con un intenso e capillare lavoro di sensibilizzazione per tutti gli studenti del primo biennio del nostro liceo, per cui abbiamo già in programma numerose altre attività laboratoriali contro bullismo e cyberbullismo.

artistico

LETTERA APERTA AL

O C A D IN

Gentile Sindaco, siamo studenti che frequentano il Liceo artistico “G. Mazzatinti "e partecipiamo ad un progetto Erasmus + chiamato C.H.A.L.L.E.N.G.E. un acronimo che sta per “Cultural Heritage animates lifelong learning entrepreneurship for new generation of europeans” con altri quattro paesi europei: Polonia, Finlandia, Francia e Spagna. Una delle attività denominata “Wishing well for your City” “Desiderare il meglio per la tua città”, ci ha portato ad individuare un luogo di Gubbio in stato di degrado che vorremo vedere riutilizzato. La nostra scelta è caduta sull’ex Mattatoio comunale in Via della Piaggiola. E’ un edificio di pregio dal punto di vista architettonico, risalente al 1889, da troppo tempo in totale abbandono. Abbiamo attaccato un’immagine molto grande di questo edificio nel corridoio della scuola e raccolto le opinioni degli altri studenti distribuendo biglietti con su scritto “Desidererei che fosse…” Le scriviamo questa lettera per attirare l'attenzione dell'amministrazione comunale su questo edificio. La maggioranza degli studenti, in base al nostro sondaggio, lo vorrebbe veder trasformato in un centro d’Arte e Musica destinato non solo ai giovani, ma alle persone di tutte le età. Esso sorge in una posizione molto centrale e il progetto di ristrutturazione potrebbe inglobare anche l'area adiacente. Si potrebbe inoltre creare, sul retro della struttura, un passaggio sopra il fiume Cavarello che la collegherebbe con la sede centrale della nostra scuola e le sponde diventerebbero uno spazio verde, con panchine e giochi per bambini. Sappiamo che ci sono proposte diverse sull'uso futuro di questo luogo, ad esempio quella di creare un mercato per prodotti agro-alimentari, ma crediamo che la nostra idea andrebbe nella direzione della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. Vorremmo sostenere un progetto molto interessante proposto dall’architetto Emanuele Cacciamani, che ha ispirato anche l’attività didattica degli studenti del corso di Architettura e Design del Liceo artistico. Sarebbe bello se il Comune prevedesse un bilancio partecipativo con la possibilità per noi ragazzi, come cittadini, di ottenere investimenti pianificati dall’amministrazione su progetti da noi proposti.

In attesa di un suo gentile riscontro, la salutiamo cordialmente Gli studenti del progetto Erasmus +

Mattia Stirati Cristiano Berettoni Gabriele Carletti Matilde Mariani Valeria Venarucci Gioia D'Ostilio

IPSE DIXIT a og e rr e te t ut in t i i n d . hi e ic m ne o n en n . lu M a o" i a f. p la d o ro ar o up it p r p p b g Il p te su el ru s o g I d ue C am un i q ri d FE p a a e l n ra o U ci lo al e: ac , f c i e f. d en ro B p !" : " o . re I f " st ro e p n il fi E le te t tu

ES A M E in D te I S rr TA og TO m a on un . L di a o al no s c' t e ud er st c he ra a en il pr t s fa e e RI es s m ne D ul id os EN la es e o TI I g c In p e ". r u fa o c La er bl on tt ra em pr i s : " es i m In a id de It or al e: l iv l ia e "C a TE om da RR l r e id E no er ! e. .." .

Il pr of . G di ir sp la er nd a pe te a r tr : pu "P ov ro bb a U f. m al l ic ci cu an i zz su ne e" co ar . E g al n ge e un i vo l'i l p r i nd ne i i sc pr ro n ir a of f : " iz st un .!! zo Fa ile 'id !"

A te di . E ve B ea el un Sc te G en ir ie ra be la " n . gi nd l c ze Le on al a al su e. en un bi Sc d ne ar to ap : " io : " pe M N a re o, bb no er . o tu tt i v ia !"

o rn te es a ss rio te sa is en r d m u pe st om go l c la n l I . lu be a TO a la un TA ar a p I S D Ú og Il za E rr pi ". az o O te AM ag in M nz r S a E a no m UO lla . L ia ro vi al UN de il it Le a e O z " d' o R z : re im lle ST Pr de be UE ". lu Q su la c l E te n S da ro è co t o i o it es po ut ap qu ci , r se os io n o r i co sa Ed is : " m m sa s o c te en ud st