Ezzelino magg2013

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38O ANNO / nO 4O3 / MAGGIO 2O13

IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.


La copertina a parole… 38O ANNO / nO 4O3 / MAGGIO 2O13

Il 43° Palio di Romano d’Ezzelino raccontato per immagini. Foto dell’Associzione Culturale Ezzelino Fotoclub.

Sommario IL NUOVO EZZELINO - Mensile di informazione e cultura edito dalla Pro Loco di Romano in distribuzione gratuita ai soci.

Mensile di informazione e di cultura della Pro Loco di Romano d’Ezzelino

Maggio 2O13

Editoriale 3 Primogenita d’Italia Resoconti 4/5 “Quote rosa” nella galleria del motorismo, mobilità ed ingegno veneto - Giannino Marzotto

6/7 Il 35° Concorso Nazionale di Pittura “Il Nuovo Ezzelino”

8 Notizie in breve Per la Pro Loco di Romano: Maurizio Scotton Direttore Responsabile: Dario Bernardi In redazione: Sara Bertacco, Cinzia Bonetto, Maurizio Carlesso, Gianni Dalla Zuanna, Duilio Fadda, Franco Latifondi, Stefania Mocellin, Erika Piccolotto, Christian Rinaldo, Serenella Zen. Via G. Giardino, 77 Romano d’Ezzelino (VI) Tel. 0424 36427 proromano@libero.it redazioneproromano@gmail.com Poste Italiane Spa - Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza

43° Palio 9 43° Palio: tenaci fino alla fine! 10/11 Angoli rustici 12/13 Mayday Festival 14 Il cimitero delle pecorelle smarrite Riflessioni 15 “Maledetta primavera...” Territorio 16 Il giardino orizzontale Sport 17 Argento Europeo per tre ragazze di Romano d’Ezzelino

Tutti i diritti riservati Quote soci: • ordinario nazionale € 1O,OO* • ordinario nazionale € 18,OO • estero € 27,OO • sostenitore € 55,OO *quota che non dadiritto a ricevere l’organo d’informazione della Pro Loco ccp. n. 93337772 Aut. Trib. Bassano del Grappa 2/1975 Tranne gli originali d’epoca, non si restituiscono le foto.

Appuntamenti 18 Cori a Ca’ Cornaro 18 Festa Patronale Sacro Cuore 2012 19 14a Passeggiata di S.Eusebio 19 Defunti

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FILIALE DI ROMANO D'EZZELINO Via Roma, 62 36060 Romano d'Ezzelino (VI) Tel. e Fax 0424 514112


EDITORIALE

Primogenita d’Italia

Care Lettrici e cari Lettori ben ritrovati, in questo numero del Nuovo Ezzelino vi raccontiamo, attraverso le immagini, le emozioni che assieme abbiamo vissuto durante il 43° Palio di Romano. Un successo nonostante le avverse condizioni meteo che lo hanno preceduto e nonostante la “fuga” notturna che il presidente della Seriola, Roberto Frison, ci racconta con un sottile filo di ironia. Una manifestazione formato famiglia che ha visto coinvolti e protagonisti i contradaioli di tutte le età, dai bambini forieri di allegria ed euforia ai più anziani che non hanno lesinato lezioni di esperienza e saggezza. Impossibile raccontare con una sola immagine tutti i volti e tutti gli istanti di quei giorni di festa. Aria di festa che molti dei nostri alpini hanno vissuto nella bella città di Piacenza sede dell’86a Adunata Nazionale degli Alpini. Piacenza, già Ducato farnesiano e borbonico, è chiamata la “Primogenita d’Italia” perché con il plebiscito del 10 maggio 1858 chiese l’annessione al nascente Regno d’Italia, allora ancora Regno di Sardegna. Il monarca la proclamò

Assieme agli Alpini di San Giacomo

Primogenita dell’Unità d’Italia, titolo di cui la città ancora si vanta. Un raduno di tre giorni, capace di attrarre quest’anno quattrocentomila persone. Una festa di popolo che sa coinvolgere la gente, e che rivela quanto, la tradizione Alpina, sia radicata nel Paese. Un legame che si basa su quel saper vivere in salita, con quel “onesta e solidarietà” diventato il motto dell’Adunata. Un occasione per ricordare le numerose iniziative svolte dagli Alpini che sono un esempio di impegno e, come ha detto il neo Ministro della Difesa, possono offrire “una testimonianza al popolo di come

venir fuori dalla crisi”. Perchè la crisi “non è solo economica, ma ha sempre un risvolto educativo, e gli Alpini, con i loro valori ed azione, possono essere l’esempio di una scommessa vinta”. Molto positiva l’adunata anche per i gruppi Alpini del nostro comune. Il gruppo di San Giacomo per esempio, accampato nel capoluogo piacentino fin da giovedì sera, ha colto l’occasione per ritrovare diversi amici. Tra questi, particolarmente gradita la visita del reduce Cristiano Dal Pozzo che fra qualche mese festeggerà 100 anni. La sua presenza, che ben rappresenta quella tenacia, quel “vivere in salita”, ci ha fatto riflettere sull’importanza di ritrovarsi assieme ogni anno e sulla necessità di tramandare e vivere i nostri valori nella quotidianità. Riprendendo il motto dell’86a Adunata Nazionale, “onestà e solidarietà”, mi auguro che questi principi siano alla base di ogni iniziativa delle Associazioni di Volontariato e vi invito a partecipare ai numerosi eventi in programma nei prossimi giorni: dalla “Pizza Sorriso” in occasione del 7° torneo di Calcio a 5 “Comunità di Romano”, alla Sagra Patronale di Sacro Cuore, alla due giorni dei Cori a Ca’ Cornaro programmata per inizio luglio. Buona vita Maurizio

Maurizio Scotton


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“Quote rosa” nella galleria del motorismo, mobilità ed ingegno veneto - Giannino Marzotto L’attuale mostra del “Bonfanti-VIMAR”, inaugurata con una nuova sezione domenica 21 aprile alla presenza dell’On. Manuela Lanzarin, del Vice Sindaco del Comune di Romano d’Ezzelino Remo Serraglio,

del Presidente della Proloco di Romano Maurizio Scotton e del Vice Sindaco del Comune di Bassano del Grappa prof. Carlo Ferraro, del Sindaco di Montebelluna prof. Marzio Favero, ha svelato diverse novità fra le molteplici storie narrante al suo interno. Spiccano fra le tante curiosità nomi di donne, pioniere ciascuna per il proprio verso,di imprese per quei tempi avveni-

ristiche, come quella della Contessa Elsa Albrizzi. La giovane Elsa sposa il discendente di una nobile e antica famiglia veneziana, gli Albrizzi, ma rimane vedova dopo pochi anni e riversa il proprio interesse sulla tecnica, sul nuovo che promette meraviglie alla fine dell’800. Nella residenza estiva di Este impianta un moderno e sofistica-

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to studio fotografico dove sviluppa le sue lastre, inoltre organizza e partecipa a gare in bicicletta, tornei di tennis e gare di tiro al piattello. Alla sua attenzione e curiosità non può sfuggire l’automobile ed infatti è fra i primi automobilisti della regione e d’Italia, acquistando nel 1898 una Benz Velo. A Villa Albrizzi ad Este nella buona stagione si incontrano i più bei nomi del Veneto, ciascuno con la sua autovettura. Sono pochi, ma abbastanza per fondare nel 1899 il Club degli Automobilisti Veneti alla cui presidenza viene eletta proprio la contessa Elsa Albrizzi, prima donna al mondo presidente di un Automobile Club. L’obiettivo della neonata associazione è quello di organizzare una corsa automobilistica. Così il Club non senza diffidenze e difficoltà, organizza nello stesso anno la Padova-Vicenza-Bassano-Treviso-Padova. In questa gara, lunga ben 172 chilometri, la contessa Albrizzi con la sua Benz impiega per coprire il percorso 8 ore, 12 minuti e 15 secondi, seconda della propria categoria. La notizia del giorno non è la vittoria assoluta di un giovane Ettore Bugatti ma la partecipazione alla corsa di una donna, che vale alla gentildonna


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Contessa Elsa Albrizzi

un diploma particolare che recita: “Alla contessa Elsa Albrizzi, che alle grazie fini dell’ingegno e della cultura congiunge in armonie fascinatrici fantastico ardimento e ferrea pertinacia e nelle recenti gare padovane automobilista infaticabile percorse unica del suo sesso 172 chilometri. Il Comitato ammirando”. Una vera e propria investitura ufficiale come prima pilota donna nella storia dell’automobile, non per una sfilata nei Champs Èlisée, ma in una massacrante gara di velocità. Lungo il percorso della Galleria, tra auto, moto, brevetti, invenzioni tutti meritevoli di grande nota, incuriosisce la storia di un’altra donna: Elena Lucrezia Cornaro Quinta di sette figli, appartenente ad una delle più importanti famiglie veneziane, Elena può contare su illustri antenati, come Giacomo Alvise Cornaro, scienziato ed amico di Galilei (vedi), mentre Girolamo ha creato una importante biblioteca e collezione di strumenti scientifici. Il padre favorisce l’inclinazione allo studio di Elena, già di per sé eccezionale per una donna di quei tempi, assicurando i migliori maestri di greco, latino, scienze, filoso-

Elena Lucrezia Cornaro

fia, ebraico, spagnolo e teologia. Ormai nota tra gli studiosi italiani, la Cornaro fra il 1669 ed il 1675 viene accolta nelle maggiori e più prestigiose accademie. Così il padre propone che alla figlia sia concessa dall’Università di Padova la laurea in teologia, alla quale si oppone fermamente il vescovo di Padova, cardinale Gregorio Barbarigo, il quale ha parere vincolante. Egli sostiene come sia “uno sproposito dottorar una donna” e “che è un modo per renderci ridicoli a tutto il mondo”. Ne nasce un conflitto, che alla fine si risolve facendo laureare Elena in filosofia il 25 giugno 1678, benché impossibilitata – in quanto donna – ad esercitare l’insegnamento, ma conquistando il titolo di prima donna laureata al mondo. Il motto del Museo è: ”il futuro è di chi ha una storia da raccontare”. Per questo vi attendiamo numerosi in visita alla “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto – Giannino Marzotto” per entusiasmarvi con racconti curiosi, inediti, con una mostra che sa essere scientifica, tecnologica, di costume e che soprattutto è la storia della nostra terra e delle nostre genti.

Il Presidente Balestra in occasione dell’Edizione 2013 della “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto” tra le innumerevoli curiosità vuole presentare una sequenza interessante ed inedita: quattro auto, tutte costruite ovviamente nella nostra regione, che coprono un arco di circa 120 anni. Apre la Bernardi del 1894 (prima auto costruita in Italia), segue la Marino torpedo spinto del 1926 (una piccola 1100 che all’epoca filava a ben 115 km/ora), una MM GT 4700 del 1967 (scoperta pochi mesi fa e costruita in esemplare unico a Padova) ed infine la enorme SUV Fornasari, costruita attualmente nei pressi di Vicenza.


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Il 35° Concorso Nazionale di Pittura “Il Nuovo Ezzelino” Domenica 12 maggio si è ufficialmente chiuso il 35° Concorso Nazionale di Pittura “Il Nuovo Ezzelino” con la cerimonia di consegna dei premi ai vari autori, da parte delle autorità presenti e dei rappresentanti del Club Artistico Romanese.

I vincitori sono: Primo premio - collezione privata – a Gianfranco Pogni da Livorno con l’opera Luci nel paesaggio; Secondo premio – collezione privata – a Mario Tosi da Peschiera sul Garda (VR) con l’opera Venezia Santa Maria della Salute; Terzo premio – collezione privata – a Enzo Viviani da Verona con l’opera Un giorno di festa. La giuria era composta da: Presidente - Sig. Remo Seraglio, viceSindaco e Assessore

alla Cultura del Comune di Romano d’Ezzelino; Dott.ssa Antonella Gotti, Giornalista; Prof. Ivano Zordano, Critico d’arte; Rag. Franco Rodella, Collezionista e critico d’arte; Sig. Giovanni Bontorin, Pittore; Segretario – Sig. Maurizio Scotton, Presidente della Pro loco di Romano d’Ezzelino. Quest’anno, per l’edizione 2013, si sono presentati alla selezione 80 artisti professionisti, con 135 opere in concorso, mantenendo così

lo standard delle edizioni passate. Facendo un breve excursus sulla storia del Club Artistico e del Concorso si può tracciare una storia interessante, quanto sconosciuta ai più. Infatti, Giovanni Bontorin, oggi rappresenta l’unico componente, nel club, di quelli che diedero vita al sodalizio artistico, che era allora denominato Romanense. Oggi, però, ad affiancarlo e a collaborare attivamente dentro il club, c’è Paolo


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foto di Arduino Zonta

Tasca che si è rivelato un ottimo compagno di viaggio nella lunga strada del Club Artistico Romanese. Uno dei primi articoli che documenta la nascita del Club Artistico si trova sul n. 43 de Il nuovo Ezzelino di aprile 1979 dove è scritto che l’allora presidente della Pro loco Domenico Farronato convocò, a febbraio dello stesso anno, un piccolo ma qualificato gruppo di artisti locali. Angelo Stopiglia, Giulio Carandente, Nico Venzo, Giovanni Petrin, Fra Giacomo, A. Nainer e Giovanni Bontorin oltre alcuni altri meno noti, decisero di comune accordo con il presidente Farronato di formare un Comitato di Artisti, presieduto da Stopiglia. L’impegno fu che entro giugno, il comitato, avrebbe dovuto bandire un Concorso Nazionale di Pittura e così fu. Con molta probabilità negli anni precedenti vi furono manifestazioni omologhe di cui però non si trova traccia; invece sempre sullo stesso articolo si nota la richiesta del Farronato a riprendere gli incontri di pittura cominciati nel 1968 con un’estemporanea dedicata a Romano e i suoi dintorni… A questo proposito da un breve colloquio avuto con Giovanni Bontorin, che descriveva il suo passato artistico, mi ha accennato proprio delle estemporanee e dei suoi inizi nella lunga carriera artistica. Quando ero in terza elementare la mae-

stra, traendo spunto da una figura che rappresentava San Francesco che parlava al lupo, ci disse di riprodurre l’immagine del libro. A quei tempi nella cartella avevamo, una matita, una penna con il pennino, un quaderno a righe ed uno a quadri – dice Giovanni – ed io disegnai, su un foglio a quadri, la scena, talmente bene che la maestra, visto il risultato, prese il disegno e lo portò in giro per le aule mostrandolo a tutta la scuola. La sera, invece, quando si tornava dai campi con i genitori ed il resto dei parenti, mi piaceva sedermi sotto il portico di casa e disegnare con la matita, così mi esercitavo traendo spunto dalla natura circostante. Si può dire che questa passione per le estemporanee gli è rimasta visto che ancor oggi quando può, Giovanni, carica cavalletto, tele, pennelli e colori, e parte alla volta di mostre e concorsi. Oggigiorno con la situazione economica del nostro paese, diventa sempre più difficile organizzare mostre e concorsi. La mancanza di risorse riduce notevolmente l’organizzazione di certi eventi, nonostante la buona volontà di artisti, associazioni, privati e pubbliche amministrazioni. Le parole che pronunciò l’allora giovane assessore provinciale alla cultura, Fulgenzio Bontorin, in occasione del X concorso nel 1984, sembrano lontane anni luce. Fra gli applausi - si legge - Queste manifesta-

zioni vanno incoraggiate, promosse e seguite con attenzione perché permettono la crescita culturale e la diffusione della sensibilità artistica nelle comunità. Certo non vogliamo demonizzare certe iniziative, che sono sempre utilissime, ma portare avanti manifestazioni come il concorso nazionale richiede una forte dose di coraggio. E’ auspicabile che tornino i tempi di una volta per dare lustro ai nostri artisti ed agli organizzatori di questa importante manifestazione.


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Giornata del respiro a Romano

Un volontariato che mantiene vivi i ricordi del passato e che ha attirato tanti turisti agli angoli rustici di Romano, ha lasciato spazio per quel giorno anche a un volontariato che si preoccupa della salute di tutti: nella giornata del Palio a Romano si è vissuta anche la “giornata del respiro”, organizzata dalla sezione di Bassano dell’A.L.I.R. (I volontari dell’A.L.I.R., coordinati dal presidente Valeriano Squasi, dottore pneumologo, e dalla moglie e dottoressa Giovanna Frattantonio, hanno organizzato la giornata offrendo a chiunque interessato la possibilità di prenotare nel gazebo appositamente allestito una visita gratuita nella stessa giornata. All’interno del centro parrocchiale di Romano si sono così eseguiti ben 72 esami di spirometria gratuiti e altrettante valutazioni sulla respirazione e sulle funzionalità polmonari. L’A.L.I.R. non ha mancato di svolgere una forte campagna antifumo e di incoraggiare ad un corretto stile di vita, descrivendo varie problematiche sulle malattie respiratorie. Momento di festa è stato il pranzo sotto il tendone. L’associazione, che in tutta l’ULSS vanta circa 170 soci iscritti, non è nuova a queste iniziative: negli ultimi due anni ha già proposto la giornata del respiro a Nove e a Rosà, offrendo anche in quelle occasioni spirometria e controllo sulle capacità respiratorie gratuite a tutti gli interessati; la prossima tappa sarà Marostica. Silvia Rossi

…sei sempre emozionante Nuovo Minifestival di Romano

Nella ricorrenza della festa della mamma, il gruppo promotore Nuovo Minifestival di Romano, ha organizzato nelle serate di venerdì 10 , sabato 11 e domenica 12 maggio 2013, la 22ª edizione con una meravigliosa scenografia dal tema “l’Era Glaciale”. Nella prima serata si sono esibiti vari gruppi di ragazzi/e che con i loro strumenti musicali hanno interpretato musiche moderne, classiche e autodidatta. Sabato e domenica, oltre 200 bambini/e hanno dato il loro meglio nelle loro vivaci canzoni animando le serate con colori e gioia riscuotendo un grande successo di pubblico grazie anche al grande impegno professionale delle maestre sia del gruppo Germana Sonda e Sabina Scotton, sia delle scuole partecipanti. Con l’augurio che tutto ciò possa essere di buon auspicio, che ai ragazzi rimanga qualcosa da ricordare e da raccontare, il gruppo promotore Nuovo Minifestival , vi da appuntamento alla 23ª edizione -2014. Grazie a tutti coloro che hanno sostenuto questa significativa manifestazione. Il gruppo Promotore Nuovo Minifestival di Romano

Ricordi e ritorni Sarà dura in redazione, lo so per esperienza, ma “Il Nuovo Ezzelino” continua imperturbato le sue pubblicazioni. Quando mi arriva per posta dò una scorsa veloce, poi riprendo i vari articoli con calma. Sono passati quasi nove anni dalla mia partenza da Romano ma rivedere nomi e volti, manifestazioni e rubriche continua a farmi un certo effetto. Nell’ultimo numero che ho tra mano (marzo 2013) ho letto volentieri i richiami storici del “batimarso” raccontato dal poeta Eusebio Vivian che si riferiva alle tradizioni del bassanese. Di passaggio per Romano in bicicletta sentiva un gruppo di ragazzi del luogo organizzarsi per l’allegra e chiassosa tradizione. Da bambino partecipavo anch’io a queste manifestazioni chiassose di richiamo alla primavera; e mi meravigliavo che papà mi desse una mano a sistemare il codazzo di “bussolotti” da trascinare con la bicicletta insieme agli amici, quasi rimpiangesse di non potervi partecipare di persona. Chissà, da piccolo avrà vissuto anch’egli questo momento innocuo e festoso all’indomani della grande guerra durante la quale era nato. Il nostro ritornello era più breve di quello riportato da Vivian, ma ripetuto e gridato fino all’ossessione: “Bati, batimarso, el mato va descalso”. Però a noi bastava per suscitare allegria lungo le vie sterrate e polverose del paese e sentirci protagonisti assoluti della sarabanda riservata esclusivamente ai ragazzi. Se l’una o l’altra delle pagine de “Il Nuovo Ezzelino” mi fanno sorridere, mi divertono o mi trovano incuriosito (complimenti!), ce n’è una che mi fa pregare: la pagina dei defunti. Volti noti con i quali ho condiviso vita, emozioni, assistenza sacramentale; credo che il Signore gradirà la preghiera del loro vecchio parroco che è stato a Romano a cavallo del terzo millennio. A inizio luglio, con due campiscuola a Ponte S. Lorenzo e ai Colli Alti, mi sembrerà di tornare un po’ a casa. Colgo l’occasione per salutare tutti i lettori, anche quanti vivono all’estero.

Don Luigi Bonetto (Vigodarzere - PD)


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43° PALIO PAG. 9

43° Palio: tenaci fino alla fine! Quattro mesi di pioggia ininterrotta non presagivano nulla di buono per il 43° Palio, tant’è che gli organizzatori han dovuto annullare gli Angoli Didattici delle scuole. Ma si sa, se c’è una cosa che non manca in Seriola di Ass. Culturale Seriola è la tenacia, e quest’anno è stata premiata con il bel tempo in occasione degli appuntamenti importanti quali la riuscitissima serata anni 60/70, gli Angoli Rustici, l’indovinato May Day (novità musicale del 1° maggio) ed infine il pomeriggio del Palio delle Contrade. Anche qui bisogna parlar di tenacia, visto che Cà Cornaro ci ha creduto fino all’ultima curva perché, proprio lì, alla curva sud, Gimo, musso di Castello in testa fino a quel momento, s’è piantato di brutto. A nulla sono valsi tentativi del fantino Marco Benacchio per rimetterlo in corsa, permettendo così all’altro compagno di fuga, Alberto Guadagnin, piantatosi pure lui col suo Artù, di puntare velocemente il muso dell’asino verso il traguardo, andando a porre il decimo sigillo di Cà Cornaro nell’Albo d’oro del Palio di Romano. Tornando alla prima domenica, i turisti hanno apprezzato la formula “parcheggio+ bus” sostando l’auto nei pressi degli Angoli con un biglietto unico valido per tutti i parcheggi usufruendo dei bus navetta che circolavano più veloci (quest’anno erano 3). La formula “parcheggio +bus” verrà migliorata nei dettagli, ma comunque riproposta viste le condizioni di sicurezza con cui bici e pedoni circolavano nelle strade. Inoltre ha fatto il suo bell’effetto l’itinerante gruppo CERS che, vestito con uniforme da Grande Guerra, ha passato in rassegna gli Angoli Rustici per i quali ha avuto parole di encomio. Un successo son state pure le mostre di pittura e fotografia in Fornace, come il museo parrocchiale e il gruppo Filo Filò in piazza.

de se va o nu

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E’ stato un buon palio che proietta la Seriola al 2014 guardando con maggior serenità, visto che la Sfilata Storica sarà implementata di una decina di personaggi della Grande Guerra, alla quale seguirà una gara di biciclette d’epoca intitolata “Lettere dal fronte” il cui vincitore verrà nominato “Portalettere di La festa di Cà Cornaro Guerra”. Mentre per gli Angoli Rustici è già pronto il macrotema: Inferno e Paradiso. Questo perché ricorrono i 100 anni dall’inaugurazione del monumento a Dante Alighieri posto sulla sommità del Col Bastia (21 aprile 1914).

Un bel Grazie!

Calato il sipario su questo bel Palio di Romano, una cosa va detta: GRAZIE! Grazie ad ogni singola persona, ai contradaioli,che con amore e vera passione, propongono temi e lavori di un tempo, riportando ai tempi dei nonni storie che i più giovani hanno solo sentito raccontare ed in questo modo possono anche vedere. Grazie a tutte la persone che ci onorano della loro presenza, gratificando il lavoro di tutti e dando

sempre più valore ai nostri Angoli Rustici. Grazie a chi lavora nella locanda in piazza e dietro le quinte. Grazie agli invisibili del Palio, vale a dire quelli che lavorano prima, durante e dopo soffocati da scartoffie, burocrazia, impegni di lavoro. Grazie a tutti quelli che si prodigano per la Seriola, in modo formale o meno. Grazie ai ragazzi del ‘95, coscritti D.O.C. che han lavorato divertendosi e sfilando da protagonisti, aiutando in modo concreto e prezioso nelle varie mansioni loro assegnate: bravi! Infine un ringraziamento grande se lo merita lui: grazie signor Tempo, che ci ha regalato due belle domeniche! E per finire, buon lavoro a tutti! C’è un corposo 44° Palio da preparare.


Angoli Rustici

IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43° PALIO PAG. IO

Ca’ Cornaro

el Tabaco

foto di Mattia Farronato foto di Sergio Bellò

Carlessi Pragalera

i Scarpari dei Carlessi

foto di Giorgio Bertoncello

Farronati Signori Valle

el Marca’

foto di Pierangelo Baggio


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43° PALIO PAG. II

Marchi

Bes’cia che Fogo!

foto di Maurizio Baldan

Molinetto

Scarpe larghe e goto pien...

foto di Roberto Zerbini

Z aghi A lana

foto di Mattia Farronato

foto di Novella Regalini


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43° PALIO PAG. I2

Mayday Festival

Romano coltiva i propri talenti con un festival musicale interamente dal vivo Un’intera giornata dedicata alla buona musica suonata rigorosamente dal vivo dai migliori gruppi emergenti della scena locale: il 1° maggio organizzato dai giovani di Romano in collaborazione con il Palio di Romano – Associazione Culturale Seriola.

foto di Marco Benacchio

Sul palco principale Il Corto Maltese, Kansas City Shuffle, Bau de l’Aire, Kill Kenny, Virtual Time, Do!, Noise & Infusion, Remote Funky Peppers si sono esibiti con passione ed impegno a suon di schitarrate davanti ad un caloroso pubblico fino a tarda sera. Ad affiancare il susseguirsi delle band, Bloko Aureliano, giovanissimo gruppo di percussionisti, il Complesso Bandistico di Romano d’Ezzelino, che ha proposto un repertorio moderno, e le Sweet Devils che hanno coinvolto grandi e piccini con i loro scatenatissimi balli.

Nato per promuovere Un festival all’insegna meglio il loro talento e incentivare la conomusicale. del divertimento scenza e la consapevoGrande affluenza che si prefigge di lezza artistica presente per questo singolare creare uno spazio a Romano, il “Mayday evento musicale che per i giovani del Festival” riconosce i è riuscito a catalizzanostro territorio dove re l’attenzione e l’insani valori della musica, indipendentemente possano esprimere al teresse, al di sopra di da capacità, età o gusti meglio il loro talento ogni aspettativa. musicali. musicale. Un festival all’insegna Obbiettivo pienadel divertimento che si prefigge di cre- mente raggiunto che fa ben sperare per are uno spazio per i giovani del nostro una nuova edizione ricca di impegno e territorio dove possano esprimere al tanta buona musica!


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43째 PALIO PAG. I3

foto di Giada Citton

foto di Marco Benacchio

foto di Simone Farronato

foto di Valentina Cosma


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 43° PALIO PAG. I4

Il cimitero delle pecorelle smarrite Domenica 28 aprile, ore 6,50: sono nel cimitero di Romano a rincorrere pecore. No, non è un sogno, tantomeno una fantasia. E’ la pura realtà di una storia bizzarra iniziata un po’ prima. di Roberto Frison

E’ la domenica degli Angoli Rustici, tutti abbiamo dormito preoccupati il maltempo, visto che ha piovuto ininterrottamente fino a notte tarda. Così mi alzo alle 6, sperando in un cielo azzurro: desiderio esaudito! Giorni dopo verrò a sapere di numerose novene e preghiere invocanti il bel tempo, recitate da paesani e amici del Palio (grazie di cuore!). Come prima cosa accendo il computer per aver la certezza delle previsioni meteo e con l’occasione lo sintonizzo sulla webcam installata dall’Informatica Ezzelina nell’angolo della lana, in contrà Zaghi. Ore 6,15, accendo il cellulare e appare il messaggio che il capocontrà di Zaghi, Giovanni Farronato, mi ha cercato alle 6,05. Mi fiondo sul pc e osservo la webcam: vedo un carabiniere passar davanti alla telecamera e dei contradaioli agitati. Alchè chiamo subito Giovanni Ciorci, preoccupato di furti o danni alle cose: “Popi!!! Mi han rubato le pecore!!!” Diciamolo, è una di quelle belle notizie che qualsiasi presidente di associazione vorrebbe sentirsi

dire alle 6 del mattino, tre ore prima dell’inizio manifestazione. “Hai chiamato i carabinieri?” “Certo! Sono qua da mezz’ora. Erano 21 pecore!” Metto giù il telefono pensando che Dio c’è (per il bel tempo), ma ogni tanto va a bersi un caffè. Mentre mi preparo alle 6,40 telefona Sergio Carlesso di contrà Marchi: “Popi, son dai Maistufi, con tutta la pioggia di stanotte, abbiamo il campo allagato. Rinvia la manifestazione al 1° maggio”. “Sergio, tranquilli, si parte. Mettete un cartello che l’angolo sarà visitabile una volta agibile.” “Ah, Popi, guarda che abbiamo visto una pecora sotto Gianantonio, per caso è scappata dall’angolo di Zaghi?” Dopo una notizia del genere mi si accende la speranza che gli ovini siano stati liberati e spaventati. Richiamo Giovanni dicendogli dell’avvistamento. Ore 6,45, sono alla ricerca di eventuali pecore scappate dall’ignara sorte (furto o liberate per dispetto?). Col Roigo è un viavai di contradaioli, con gente che scruta macchie e movimenti nel verde. Incrocio Joanin Maistufo e assieme

puntiamo sulla Torre Ezzelina, perché, dice lui, le pecore vanno sempre in salita e seguono la strada. Ore 6,50 al parcheggio del cimitero c’è l’auto dei carabinieri e qualche pecora appena fuori della mura di cinta. “Le abbiamo trovate, sono 20!” grida contento Giovanni Farronato arrivato pure lui “ Si trovano al primo piano”. Salgo e devo ammettere che fa un certo effetto stare al camposanto alle 7 di mattina, accanto alla tomba della nonna Togna Barche, osservando pecore che corrono e saltano le tombe come cavallette giganti. Saltano al punto da scavalcarmi quando cerco di bloccargli la strada per indirizzarle al piano terra. In quel preciso momento capisco perché le pecore hanno bisogno di un pastore e di un cane guida: perché sono pecore. Con le scarpe piene di sterco e i vestiti puzzolenti da far fastidio, saluto i compagni di sventura visto che alle 9 devo esser pronto per fare lo speciale televisivo degli Angoli Rustici. Ore 7,20, chiamo le pompe funebri per dirgli dell’accaduto, che non si preoccupino se qualcuno chiama per denunciare atti vandalici. Ore 8, prima della messa, vado in sacrestia da don Giuseppe e anche a lui riferisco l’accaduto con la preghiera di dire ai fedeli che la Seriola si scusa, che sistemeremo ecc. ecc. Ore 9, come nulla fosse accaduto, gli Angoli iniziano regolarmente, le 20 pecore sono tornate “all’ovile” ed io sono in piazza, vestito da cap. Ettore Viola, pronto per il servizio sugli Angoli Rustici. Unico rammarico: non esser stato presente in chiesa quando don Giuseppe ha detto delle pecore in cimitero. Ma per questo esiste la fantasia. Ah, manca ancora una pecora all’appello: verrà individuata da un contadino nelle zone del Col Roigo, e la porterà in contrada il giorno stesso, coronando una giornata di sole e successo. Domenica 28 aprile, ore 20, Palio di Romano: Dio è stato qui.


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 RIFLESSIONI PAG. I5

“Maledetta primavera...” Eppure è assai strano pensare che in una stagione così colorata e luminosa l’individuo possa sentirsi appesantito e stressato! Non sempre al risveglio siamo pronti! o meglio...abbiamo bisogno del nostro tempo per poterci adattare ad uno stile di vita che cambia! di Cinzia Bonetto - Psicoterapeuta

Perché l’ansia peggiora in primavera?

cause di natura fisica/organica c’è anche un altro motivo, di ordine psicologico e In primavera iniziano a modificarsi due più complessivo, che fa peggiorare l’anparametri fondamentali: luminosità e sia nei cambi di stagione: l’ansioso tende temperatura, che incidono direttamente a cercare costantemente un equilibrio sulla biochimica cerebrale e sull’attiva- che gli consenta di restare il più possizione psicofisiologica di tutte le persone bile indisturbato e tranquillo, equilibrio che di solito raggiuncon effetti altamente soggettivi. In primavera il clima ge evitando le novità, i cambiamenti, gli sti“Stiamo tutti un po’ diviene instabile, moli che richiedano male”, ma le persone un giorno c’è il un riadattamento. che hanno un livello sole e fa caldo e il In primavera il clibase di ansia più elegiorno seguente ma diviene instabile, vato stanno peggio piove e fa freddo, e un giorno c’è il sole come anche le perquesto mette a dura e fa caldo e il giorno sone che vanno inprova l’equilibrio seguente piove e fa contro agli attacchi di freddo, e questo metpanico”. In sostanza il dell’ansioso te a dura prova l’equiperiodo favorisce un “aumento della vulnerabilità nervosa” e librio dell’ansioso che deve riadattarsi questo corrisponde anche a una dimi- continuamente a condizioni che mutanuzione delle ore di sonno, diminuzione no e che si trova a fronteggiare stimoli fisici fastidiosi, che possono innescare in normale in estate. E’ la luce, quindi, a guidare l’organismo lui reazioni ansiose soprattutto se tende tra la primavera e l’estate. Oltre a queste ad essere molto concentrato sul proprio

corpo e alle sensazioni che prova. E’ importante che chi soffre di un disturbo d’ansia non sottovaluti il fatto che una parte del suo malessere dipende anche da ciò che succede nel suo corpo, oltre che nella sua mente, e che quindi non c’è motivo di spaventarsi o di pensare ad un peggioramento stabile dell’ansia.

Fra gli altri… Da anni è consuetudine sulla seconda pagina del N.E. documentare le avvenute nascite di bimbi con didascalia dei genitori residenti nel nostro comune. Abbiamo, quindi, pensato di aprire una ennesima finestra che mostra e documenta i neonati e i genitori di questi ultimi anni, per documentare l’accresciuta popolazione romanotta. Sulla foto qui pubblicata potete notare il piccolo Gabriel Paggetti con il papà Michele e la mamma Ilenia Dal Prà. La mamma Ilenia, per molti abitanti di Romano, è conosciuta per il suo impegno nelle attività culturali del comune ed anche per il ruolo che svolge dentro gli uffici comunali come funzionario all’ufficio anagrafe. Il piccolo Gabriel ritratto con i genitori è nato a Castelfranco il 27 di luglio del 2011, da allora la sua mamma Ilenia, per dedicarsi al figliolo, ha abbandonato, momentaneamente, il ruolo in comune per fare la madre a tempo pieno. Noi del N.E. la ricordiamo, soprattutto, per la sua dedizione alle attività culturali nel nostro comune. Non tutti sanno che, nel lontano 2001 quando si svolse la rappresentazione della tragedia “Ezzelino da Romano dal Colle alla Marca”, Ilenia era fra protagonisti nella messa in scena di questa opera teatrale in Villa Cà Cornaro. L’opera si articolava in dodici scene con una voce narrante ed a questa rappresentazione parteciparono una cinquantina di attori diretti dal regista Paolo Carosella. Le ricerche storico-iconografiche furono appunto di Ilenia Dal Prà, mentre i testi teatrali di Manrico Fabris, le scenografie di Martino Dissegna e i costumi (rigorosamente del 1200) di Loretta Ferraro. A questa iniziativa seguì, nel 2009, la rappresentazione storica denominata “Anno Domini 1259 – Ezzelino – La Leggenda”. Questa breve commedia sulla vita del tiranno Ezzelino III venne scritta e diretta da Ilenia Dal Prà, con un gran numero di attori locali non professionisti e riscosse un notevole successo. Da qualche mese è tornata al suo ruolo in uff. anagrafe, e ci auguriamo che ben presto Ilenia possa ritornare a collaborare con noi per realizzare nuove ed interessanti attività culturali.


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 TERRITORIO PAG. I6

Il giardino orizzontale In questi giorni di allegra confusione, dovuta al palio, sembra impossibile che esista un angolo così limpido e tranquillo, ricco di pace e serenità. Solo guardando le varietà e la moltitudine dei fiori presenti nel giardino della famiglia Settin, a Romano, sembra di vivere quei momenti tanto desiderati. di Duilio Fadda Peonia Arbustiva

Viola Ciocche

Peonia Arbustiva o Suffrutticosa

Viola Ciocche

Peonia Arbustiva

Iris Germanica o Barbata

Pansé - Viola del Pensiero

Peonia Arbustiva

Bruno Settin, dei Piegoroti, è il vero esperto di tutte le qualità e le specie floreali che allietano lo sguardo ed il passaggio dei viandanti che si avvicendano davanti alla sua casa. Nella sua evoluta conoscenza, Bruno, sa tracciare per ogni specie, il nome scientifico in latino ed il nome dialettale; ecco allora che l’Iris Barbata o germanica diventa i Cortèassi, mentre i Garofani dei poeti (Diantus barbati in latino) si trasformano in Oci de sigilla (o Sisia) o ancora in Palmacristi ed anche in Garofoini giapponesi. Questo solo per darvi qualche esempio

ma, Bruno, vive nella sua casa, attorniato dalle tre sorelle Antonia, Giovanna e Natalina e dal fratello Giovanni i quali sono da anni i suoi migliori collaboratori. Solo che Bruno, quando deve estraniarsi dal mondo degli umani ed entrare nella magia dei colori e dei profumi, preferisce dedicarsi ai fiori ed alle piante e così sceglie tra i preferiti il Delfinium (o Speronella)che fiorisce a maggio con il magico color Blu oppure cura amorevolmente l’Hemmerokalis ( dal greco, bellezza di un giorno) che fiorisce con cadenze diverse da metà mese di giugno. Come avrete capito, Bruno non ha pre-

iris Bulbosa

ferenze vere e proprie nella scelta dei fiori e delle piante che coltiva. Nel suo divagare sui fiori, si legge negli occhi un viaggio fra immensi giardini, dove i colori ed i profumi sono la sola e vera bussola che guida questo passaggio. Possono chiamarsi Aquilegia dai fiori rosa o blu, Malvoni o Ranuncoli o anche Cuor di Maria, Cuor di Donna o di Dama (o Dicentra Spettabilis), magari anche Lacrime d’Italia, Mughetti, Orchidee e Corbezzoli, l’importante è che abbiano colori e profumi travolgenti, solo allora Bruno sarà interessato a queste meraviglie del Creato.


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 SPORT PAG. I7

Argento Europeo per tre ragazze di Romano d’Ezzelino Giulia Luisetto di Sacro Cuore, Anna Zen di San Giacomo Lucia Scollo di Romano capoluogo Si sono svolti a Modena dal 3 al 5 maggio 2013 i Campionati Europei di Pattinaggio Artistico, specialità Gruppi Spettacolo e Sincronizzato. Un evento sportivo spettacolare organizzato dalla Roller Modena e patrocinato dal comune modenese, che ha richiamato in questa città circa un migliaio di persone provenienti da tutta Europa. Tra le 89 squadre presenti un ottimo risultato è stato ottenuto dalla BASSANO NEW SKATE che ha conquistato la medaglia d’Argento nella categoria Jeunesse. Il gruppo è composto da sedici ragazze tra i 12 ed i 16 anni allenate da Valeria Collanega. Arte, potenza e controllo: lo spettacolo delle atlete bassanesi intitolato “valanga in frac” ispirato al mondo dei pinguini è stato premiato per l’ottima coreografia e per la velocità dell’esecuzione. L’argento è arrivato meritatamente dopo una gara molto combattuta contro un’altra società italiana la Mottense, che ha vinto l’europeo solo per pochi punti di scarto. Al terso posto la squadra spagnola CPA Tona mentre al quinto posto l’altra squadra italiana del Portogruaro. Un grazie, per gli ottimi risultati ottenuti dalla Bassano New Skate, va al nostro presidente Flavio Farronato ed a tutto il direttivo che non ha lesinato complimenti ed attestati di soddisfazione per l’ottima prestazione. Le ragazze che hanno portato in alto il nostro tricolore sono “Giorgia Artuso, Giada e Sofia Biasini, Giorgia Busatta, Federica Campana, Lisa Carlesso, Isabella Carraro, Sabrina Fantinato, Sofia Pertile, Anna Portesan, Robin Anna Priest, Alessia Tommasi, Elisa Tonellotto e le nostre concittadine Giulia Luisetto di Sacro Cuore, Anna Zen di San giacomo e Lucia Scollo di Romano. Grazie ragazze


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 APPUNTAMENTI PAG. I8

FESTA PATRONALE SACRO CUORE 2013

• •

Venerdì 31 Maggio Serata Italiana Primi Piatti di pasta con sughi di tutti i tipi Concorso Musicale Rock per giovani band emergenti

Sabato 1 Giugno Serata rock melodico con la band “Gruppo Elettrogeno” Rock energetico a partire dagli anni ‘60

Domenica 2 Giugno Serata Lisco con Vania e Gianni ampia pista da ballo al coperto

Sabato 8 Giugno Serata Eagles con la band “Il Canto degli Angeli” tributo alla famosa band statunitense

Domenica 9 Giugno

10:00 Santa Messa • ore con benedizione delle moto liscio e ballabili • Serata con la “Regas Band”

Lunedì 10 Giugno Serata Finale Esibizione scuole di ballo e animazione con musica country

rate Per tutte le segas tronomico

• fornitissimo stand con un ricco menù ppo giovani • chiosco gestito dal gru i più piccoli r pe • attrazioni gonfiabili od qu ni mi • pista per l Megagirello • seconda edizione de lilla Umano Ba to cet cal di il torneo

Per diventare soci e ricevere “Il Nuovo Ezzelino” è possibile ricevere il Nuovo Ezzelino, organo ufficiale dei soci sostenitori. La quota associativa è di € 18,OO per i nazionali e di € 27,OO per gli esteri. Sede Proloco Via G. Giardino, 77 San Giacomo Uffici Postali, Banca di Credito Cooperativo.

Romano Edicola La Coccinella, Tabaccheria e Cartoleria Mirò, Foto Gastaldello / Arduino, Frutta e Verdura da Silvana, Profumeria Elisir.

San Giacomo Edicola Cartoleria Zilio Giovanni, Bar Ca’ Mauri.

Fellette Panificio Bosa, Happy Bar. Trattoria Conte Chantal, Edicola Cartoleria Brillante. Sacro Cuore Speedy Bar (Autolavaggio Scotton).


IL NUOVO EZZELINO MAGGIO 2OI3 DEFUNTI PAG. I9

nuove stelle nel cielo

Letizia Ferraro in Chiminello

78 anni 18 marzo 2013

Antonio Scaturro

Arnaldo Vergari

Angela Dissegna

Luciano Serragiotto

84 anni 7 aprile 2013

83 anni 8 aprile 2013

87 anni 10 aprile 2013

63 anni 13 aprile 2013

ved. Polo

Maria Gabriella Farronato Luigi Matteo Chiomento Paolo Colzani

Claudio Bertoncello

75 anni 14 aprile 2013

62 anni 14 aprile 2013

77 anni 19 aprile 2013

51 anni 20 aprile 2013

Albina Contiero

Giuseppe Bravo

Pietro Bontorin

Antonio Fabris

91 anni 22 aprile 2013

78 anni 22 aprile 2013

73 anni 26 aprile 2013

79 anni 29 aprile 2013

ved. Moretto

ved. Farronato

Jose

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