Primo Piano Molise 30 aprile 2025

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il quotidiano del Molise

Lupi. Divorzio consensuale con Prosperi e Mignemi: oggi alle 9.30 la conferenza

I DISASTRI

DELLA GUERRA

UMBERTO BERARDO

CAMPOBASSO. La guerra nasce da una delle convinzioni più errate dell’umanità ovvero dall’idea che quando non si riesce a trovare una soluzione a un conflitto attraverso il confronto, la mediazione e la sintesi allora si deve imporre all’altro un’uscita dallo scontro attraverso un’imposizione violenta del proprio modo di pensare.

Credo che la storia insegni a sufficienza come la guerra non solo non abbia risolto alcun problema, ma anzi sempre contribuito a generarne altri determinando negli sconfitti desideri di rivalsa nei confronti di chi si è imposto con la prepotenza e l’aggressività. Senza dilungarsi basta ricordare come l’umiliante trattato di Versailles per la Germania dopo la prima guerra mondiale sia riuscito a generare nel popolo tedesco la volontà di rivincita e abbia contribuito insieme ad altre cause alla nascita del nazismo e all’origine del secondo conflitto mondiale.

La guerra tuttavia rimane una costante nella storia dell’umanità e ogni volta c’è sempre chi ne cerca una giustificazione.

Tra le sue cause più comuni troviamo le dispute economiche e commerciali, la volontà di appropriarsi di risorse di altri territori conquistandoli, la radicalità e le controversie ideologiche e religiose, la brama di potere, il desiderio di conquista nella logica imperialista come il controllo di rotte mercantili [...] continua a pagina 3

Serie D. Gli scenari a 90’ dalla fine del campionato per l’Isernia e il Termoli

direttore responsabile Luca Colella

Pallavolo. Supercoppa del Sud: seconda edizione ai nastri di partenza pagina 21

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Ok all’operazione Roxy, sarà sede unica della Regione. Gravina: no alla cementificazione del centro di Campobasso

Bilancio in Aula, «finalmente assunzioni e investimenti»

Maratona notturna per approvare la Manovra 2025, soddisfatto l’assessore Cefaratti

Opposizioni critiche: nessuna visione e presidente assente, uno sgarbo istituzionale

CAMPOBASSO Via libera alla sede ex Roxy e al Defr, poi la maratona sul bilancio. Discussione accesa sulla Manovra 2025, tra accuse dell’opposizione su Irpef e sanità e l’assenza del governatore Roberti, impegnato al congresso del Ppe a Valencia. Soddisfatto invece l’assessore Cefaratti.

TERMOLI

Energia Pulita, caso in Consiglio Il centrodestra boccia compatto

NON SOLO FEDE

Verso il Conclave

Trattative in corso, su le quotazioni di Zuppi e Parolin

Segregata in casa, condannati a 5 anni il fratello e la cognata

La vittima ha vissuto in un tugurio per più di due decenni, accolte le richieste del procuratore D’Angelo che ha commentato: oggi la donna è veramente libera

CINGHIALI, SMACCO DI PALAZZO SAN GIORGIO

«Regione ferma, garantiamo noi la pubblica sicurezza»: ingaggiato personale per il selecontrollo

CAMPOBASSO. La competenza è della Regione ma da Palazzo Vitale nulla si è mosso. E così la sindaca di Campobasso ha preso in mano la situazione firmando l’ordinanza per arginare l’invasione di cinghiali. Ingaggiata una squadra specializzata nel selecontrollo che procederà alla cattura o abbattimento degli animali.

DENTRO LA NOTIZIA

MONTECILFONE

Giù dal Ponte

dello Sceriffo, muore 27enne albanese

Disposta l’autopsia

pagina 18

LE MORTINE, LA REPLICA

Wwf a Patriciello: bene il disappunto, ma l’Oasi non è più nostra dal 2009

L’INTERVISTA Fusion Experience incanta Campobasso: serata sold out al Teatro Savoia pagina 4

LARINO. La procura vuole vederci chiaro: disposta l’autopsia sul corpo della 27enne caduta dal ponte.

POLITICA

Cefaratti getta acqua sul fuoco: «Il presidente è al congresso Ppe non in vacanza. Finalmente investimenti e assunzioni»

CAMPOBASSO. In Regione, maratona sul bilancio “a pezzi”, per usare il linguaggio di papa Bergoglio. Ieri mattina un’ampia parte della seduta con l’ok alla destinazione dell’ex Roxy a sede dell’ente di via Genova, al Defr e al previsionale del Consiglio. Poi una lunga pausa fino al tardo pomeriggio quando è cominciata la discussione sulla legge di Stabilità e sul bilancio complessivo.

La manovra 2025 è arrivata in Aula con il parere favorevole dei revisori dei conti. Un dato che ha ripagato l’assessore Gianluca Cefaratti per le critiche apertamente arrivate dalle minoranze in questi anni (e sussurrate anche in maggioranza). Finalmente, il commento a margine del titolare della delega probabilmente meno ambita visto che la Regione è zavorrata da circa 600 milioni di disavanzo (e da un piano di rientro che peserà sulle spalle dei molisani fino al 2054), un documento finanziario che consente di reclutare personale in via Genova, di met-

Bilancio e Stabilità, polemiche e maratona

Dal tardo pomeriggio di ieri il confronto sui documenti clou Bagarre sull’assenza di Roberti (e Niro). Greco: un insulto

tere a terra gli investimenti programmati a valere sui fondi europei e sul Pnrr e di aumentare le assunzioni anche in sanità. Cefaratti ha fatto riferimento, in questo ultimo caso, ai 90 milioni che da Roma dovrebbero arrivare come stanziamento della legge di bilancio nazionale per ridurre il deficit sanitario nelle annualità 2025 e 2026.

I progressisti non fanno sconti: tasse al top e nessuna visione

Di tutt’altro avviso le minoranze (articolo in pagina) che hanno puntato il dito fra le altre cose sull’aumento dell’Irpef (deciso lo scorso anno e confermato proprio per sostenere il piano di rientro) e sulla mancanza di visione. Critico, in particolare, il leader di Costruire democrazia Massimo Romano sui 90 milioni: «Non abbiamo approvato gli adempimenti previsti per l’assegnazione delle risorse, a partire dall’approvazione del programma operativo da parte della struttura commissariale. Questi soldi a mio avviso non possiamo considerare di averli già in tasca perché non ce li abbiamo». Soprattutto però la bagarre

Critiche sui provvedimenti della manovra da Pd e 5 stelle «Ancora una volta mettono le mani in tasca ai molisani»

CAMPOBASSO. Tutto da rifare per le minoranze del campo progressista in Consiglio regionale. La manovra di bilancio, a partire dal Documento di economia e finanza che è stato licenziato ieri mattina, «è una barzelletta». Pagata, queste le parole della capogruppo del Pd Micaela Fanelli, a caro prezzo dai molisani: «Tasse alle stelle e zero risultati». Il Defr, ancora Fanelli, «un esercizio di stile privo di sintesi contabile, in cui entrate e uscite non vengono chiaramente ricostruite e le aliquote fiscali non sono chiare. Nessuna indicazione sugli obiettivi dei prossimi tre anni, nessuna scelta prioritaria esplicitata. Il tutto aggravato dall’assenza del presidente Rober-

CAMPOBASSO. Pensano al ponte sullo stretto di Messina, mentre sul completamento dell’elettrificazione della rete ferroviaria molisana (avviata nel 2019) non c’è ancora un’idea precisa. Il deputato 5s Agostino Santillo, componente membro della Commissione Ambiente di Montecitorio, insieme al Gruppo territoriale pentastellato di Campobasso ha riacceso i riflettori su un’opera che sta diventando un’incom-

ti proprio nel giorno dell’approvazione del Bilancio regionale».

Un’assenza, aggiungono i colleghi dei 5 stelle – Roberto Gravina, Andrea Greco e Angelo Primiani – «che rispecchia il contenuto di un documento scritto male dalla direzione generale, pieno di errori, senza visione né misure che diano una speranza reale ai molisani. Anzi, che li condanna a pagare le tasse più alte d’Italia. Il Defr presentato dalla Giunta, quello che di fatto dovrebbe tracciare la rotta politica del futuro, è totalmente insultivo nei confronti dell’intelligenza dei molisani: contiene dati vecchi, in alcuni casi addirittura sbagliati, come ammesso dallo stesso assessore al Bilancio e giustificato da una frase che dice tutto. “Manca personale”». Quindi hanno concluso: «Se oggi la maggioranza approva questo bilancio, lo fa perché per l’ennesima volta tocca le tasche dei molisani. Nonostante l’enorme sforzo a cui saranno costretti i cittadini, questo centrodestra di fatto non programma nulla ma rende ancor più manifesta l’assenza di ambizione che caratterizza l’attuale esecutivo regionale».

si è scatenata sull’assenza del presidente Francesco Roberti ai lavori. «Un atto politicamente insultivo nei confronti di tutta l’assise, lo leggo come uno straordinario sgarbo istituzionale nei confronti di tutta l’assise», ha accusato il capogruppo dei 5 stelle Andrea Greco.

Assente alla seduta anche il sottosegretario alla presidenza della giunta Vincenzo Niro. Insieme al governatore, ha chiarito a margine l’assessore Gianluca Cefaratti, impegnato al Congresso del Ppe a Valencia. «Il governo nazionale è stato vicino al Molise e quando una sua componente chiede la presenza credo sia buona regola garantirla. Abbiamo una maggioranza compatta, la presenza del governatore sarebbe stata importante, ma siamo in grado di portare a casa il risultato sul bilancio. Ribadisco – ha concluso – non è in vacanza, ma impegnato in un appuntamento politico e istituzionale». Dalle 18 la discussione su legge di Stabilità e bilancio. Numerosi gli emendamenti, la prospettiva – già da ieri mattina – era quella di “fare nottata” e approvare i documenti entro oggi, 30 aprile. ritai

Roxy sede della Regione, via libera dall’Aula Gravina: bene rispolverare il vecchio concorso

CAMPOBASSO. Via libera del Consiglio regionale ieri mattina all’operazione ex Roxy. L’hotel al momento ridotto a un rudere è stato rimosso dall’elenco allegato al piano delle alienazioni immobiliari della Regione perché ne diventerà la sede unica. Dopo il tentativo, che non è andato in porto, di cederlo per sei milioni alla società del Mef che si sta occupando di realizzare studentati con i fondi del Pnrr dunque si torna al punto di partenza. Al motivo per cui il Roxy fu acquistato, ai tempi della giunta Iorio, e inserito poi nel Masteplan firmato col Comune di Campobasso (ormai 20 anni fa).

L’ok dell’Assise alla delibera della giunta Roberti conferma, ha spiegato l’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti, rappresenta la conferma di un percorso che l’esecutivo e la maggioranza di centrodestra hanno da sempre indicato. Ora che è possibile, ha aggiunto, utilizzare i fondi Fsc (accreditati alla Regione a luglio scorso) si dà seguito alle intenzioni. È intervenuto, fra gli altri, anche il titolare della delega ai fondi

Elettrificazione lumaca, i 5s attaccano: il governo pensa al ponte sullo Stretto

piuta. E ha criticato così aspramente il governo Meloni e il centrodestra molisano che guida la Regione. «Grazie a un’interrogazione parlamentare presentata proprio da Santillo – che come M5S Molise abbiamo voluto in prima linea per sostenere la

nostra battaglia anche in Parlamento – il Ministero delle Infrastrutture ha risposto sui ritardi nei lavori di elettrificazione della tratta Roccaravindola-Isernia-Campobasso. Ma invece di fare chiarezza, la risposta ha svelato dati incoerenti rispetto a quanto dichia-

europei e di coesione, Michele Iorio, e ha comunicato che la Regione intende utilizzare il progetto vincitore del concorso di idee bandito anni fa per l’area. «Una notizia che di fatto conferma in pieno ciò che ci eravamo permessi di proporre già in tempi lontani quando si siedeva in Comune, dove già allora si denunciava il rischio di cementificazioni di un’area verde ovvero il Romagnoli. Riprendere l’idea del concorso di idee già aggiudicato era l’unico percorso edilizio che quantomeno tutelava anche i bisogni dei cittadini campobassani», ha commentato il consigliere 5s ed ex sindaco di Campobasso Roberto Gravina. «La Regione – ha concluso – dovrà ora procedere tenendo conto del contesto urbano e delle prerogative della comunità locale. Campobasso non è un semplice contenitore, ma un attore da coinvolgere in modo diretto e trasparente. È fondamentale che la città sia parte integrante di ogni scelta che riguarda uno spazio così centrale e simbolico del suo tessuto urbano».

rato da Rfi in Consiglio regionale: versioni che non combaciano, costi lievitati, tempi che slittano al 2028», ha ricordato il consigliere 5s Roberto Gravina. All’incontro erano presenti anche il comitato “Presidio per non morire” e la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte: un

Mercoledì 30 aprile 2025 Primo Piano Molise
segnale che la comuni-
tà molisana non intende rassegnarsi.

ATTUALITÀ

Due cardinali danno forfait per malattia, gli elettori scendono a 133. Extra omnes il 7 maggio

Progressisti, conservatori e assenti: misteri del Conclave

CAMPOBASSO. Due cardinali assenti per motivi di salute, uno –che già non era contemplato fra i “grandi elettori” del nuovo Papa – rinuncia a combattere. Angelo Becciu ha ufficializzato ieri la decisione di «obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza (l’ex sottosegretario di Stato è stato condannato nel processo sulla compravendita del palazzo di Londra coi soldi del Vaticano, ndr). Gli elettori scendono così da 135 a 133. Alle 16.30 del 7 maggio l’inizio ufficiale del Conclave per scegliere il successore di Francesco.

I porporati sono espressione di correnti e pensieri differenti, nonostante per l’80% sia stato designato da Bergoglio (108 sono quelli creati da lui, 22 da Benedetto XVI e 5 da Giovanni Paolo II). Posto che l’orientamento di Francesco si possa incasellare nell’etichetta del progressismo, una pattuglia a lui avversaria e di stampo decisamente più tradizionalista e conservatrice, si è già delineata nel corso del suo pontificato. L’americano Raymond Leo Burke, suo fiero oppositore si è visto spesso entrare alle congregazioni a braccetto con l’africano Robert Sarah, protagonista anche lui di uno scontro con Bergoglio in chiave pro Ratzinger. Questa pattuglia che potrebbe contare su una ventina di voti, potrebbe convergere su un candidato come l’ungherese Peter Erdo, già papabile nel precedente conclave e che non dispiacerebbe nemmeno ai polacchi e altri esponenti dell’Europa orientale, tutti su una linea estremamente moderata. Anche il tedesco Gerhard Ludwig Muller ha già rilasciato dichiarazioni che lo pongono certamente tra quanti voteranno un candidato di stampo saldamente conservatore. A questo fronte potrebbero unirsi molti africani (alzarono compatti le barricate contro il documento Fiducia supplicans sulle benedizioni alle unioni gay) ed anche un ruiniano come Giuseppe Betori, che si staccherebbe così dal gruppo degli italiani.

Sul fronte progressista, quello più in sintonia con l’approccio pastorale, di Chiesa missionaria, chinata sugli ultimi di Francesco, è la punta di diamante della Comunità di Sant’Egidio, il cardinale Matteo Zuppi, 66 anni, forte anche di una rete di rapporti e relazioni ramificati e globali com’è quella della Comunità. Più nell’ombra, il cardinale Mario Grech, prelato cui Francesco aveva affidato il Sinodo e il percorso della Chiesa sinodale. Maltese, affabile, fluente in inglese e in italiano, Grech potrebbe essere una carta coperta nella linea della continuità. Al centro le figure di garanzia e mediazione, come il segretario di Stato Pietro Parolin, fine diplomatico della

scuola di Achille Silvestrini, reduce dal successo del faccia a faccia Trump-Zelensky in San Pietro. Infine, rumors delle ultime ore raccontano di un attivismo in chiave conclave dello stesso presidente americano Donald Trump, che avrebbe prenotato la carica di segretario di Stato per il suo beniamino, il cardinale di New York Timothy Dolan.

Le tappe di Bergoglio in Molise, di nuovo in libreria “Grazie tante”

CAMPOBASSO. È tornato in libreria da ieri “Grazie tante”, il volume firmato dai giornalisti Giovanni di Tota e Enzo Luongo che racconta la visita di papa Francesco in Molise. Alla notizia della morte di Bergoglio, il 21 aprile, la mente di tutti i molisani è andata immediatamente a quel giorno storico per la regione: il 5 luglio 2014, le tappe del Pontefice a Campobasso, Isernia e Castelpetroso. Pubblicato a settembre di quello stesso anno, “Grazie tante” è un lavoro veloce, di ricostruzione attenta e minuziosa, per non

alterare con le emozioni ritoccate dal tempo una giornata da mantenere pura nella sua importanza. Il libro è un racconto in presa diretta nato per custodire il ricordo di un evento speciale, unico, per il Molise. In “Grazie tante” (Palladino Editore) la cronaca delle dieci ore trascorse a Campobasso, Castelpetroso e Isernia dal Pontefice, e con essa i testi integrali di tutti i discorsi pronunciati dal Papa, dalle autorità religiose ecivili, dai giovani, dai lavoratori e dai detenuti. Concludono il libro le cento foto più belle della giornata, immagini di grande potenza. A corredo appro-

fondimenti, particolari inediti e curiositàsui tantissimi fatti e personaggi legati alla visita di Francesco inMolise. “Grazie tante” rappresenta la gratitudine del Molise a una figura unica e la gratitudine ricambiata pubblicamente dal Papa a una terra piccola e silenziosa capace di un’accoglienza che all’epoca colpì tutti.

In “Grazie tante”, dicono gli autori, la cura per sostenere la memoria di una giornata indimenticabile. Ed è per questo che è stato deciso di ripubblicare il volume e di farlo tornare in libreria, a partire da ieri. Tra maggio e giugno si terrà una serie di incontri per presentare il libro e ricordare Papa Francesco. I primi due appuntamenti a Campobasso: sabato 10 maggio alla libreria Risguardi di via Veneto (ore 18) e mercoledì 14 maggio alla libreria Mondadori di via Pietrunto (ore 18).

(continua dalla prima) […] o di aree geopolitiche.

IL PUNTO Torniamo a sperare che la pace è possibile: questa l’unica via

Si sostiene giustamente che in genere le guerre abbiano origine da sistemi politici dittatoriali o autocratici, ma ciò non è sempre vero come ad esempio dimostra la seconda guerra del golfo iniziata nel 2003 contro Saddam Hussein con motivazioni senza alcun fondamento realistico dagli Stati Uniti d’America, Paese da molti considerato una delle più grandi democrazie al mondo.

Ci sono epoche in cui la pace ha tenuto intere aree geografiche nella serenità mentre in altre abbiamo avuto guerre durate tantissimi anni che hanno portato morte, devastazioni di interi territori e in molti casi hanno determinato deportazioni, massacri e veri e propri genocidi.

Sigmund Freud ci ha spiegato che all’origine di un evento bellico c’è il prevalere di Thanatos, la pulsione di distruzione e di morte, sull’Eros, energia psichica per la libido e la vita. Al riguardo egli aggiunge come talora le due pulsioni si intreccino in un’aggressività distruttiva che riesce a condurci verso il buio della ragione e a spostare le nostre angosce depressive e paranoiche verso un nemico esterno.

Allora giungiamo addirittura a vedere la guerra come qualcosa che può generare cambiamenti positivi per le popolazioni al punto che Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento Futurista, riuscì a definirla «la sola igiene del mondo» esaltandola come causa prima di progresso.

Le modalità di conduzione dei conflitti armati oggi coinvolgono non solo gli eserciti, come avveniva un tempo, ma sempre più colpiscono le popolazioni civili.

Ciò che sta avvenendo ad esempio in guerre come quelle in SudSudan, a Gaza o in Ucraina ci parla di una spaventosa disumanità delle azioni belliche sempre più dirette su agglomerati umani con il ricorso anche a crimini assolutamente ingiustificabili come quelli di colpire scuole, ospedali e perfino convogli con gli aiuti umanitari. L’arma nucleare poi dovrebbe convincere tutti che, contro le logiche guerrafondaie di chi spinge al riarmo, l’unica via per la pace non può che essere quella di un disarmo cui dovrebbe condurci il nostro senso di responsabilità di fronte ai paesaggi devastati, alle

migliaia di morti e alle atrocità fisiche e psicologiche generate dalle tante guerre disseminate ovunque nel mondo.

Dovremmo riflettere molto sul senso d’incertezza e di angoscia che vive chi vi è direttamente coinvolto e questo dovrebbe essere sufficiente per condurci a una cancellazione per sempre della violenza nella soluzione dei conflitti.

Il tentativo di creare degli organismi internazionali come l’Onu o la Corte Penale Internazionale sta purtroppo naufragando di fronte alle loro strutture discutibili e inefficienti, ma anche per una sostanziale inadeguatezza a far valere le ragioni a fondamento del diritto internazionale.

L’incapacità di mettere in cantiere le riforme da più parti avanzate sta rendendo queste organizzazioni pressoché inutili.

Il diritto all’autodifesa è sicuramente innegabile in tutti i casi in cui si è aggrediti o colpiti nei diritti umani, ma il problema è capire quali debbano essere i metodi più razionali per farlo.

Al riguardo la comunità internazionale non ha trovato fin qui una soluzione praticabile e condivisa.

L’idea della difesa popolare non violenta alternativa a quella militare, teorizzata dal Mahatma Gandhi e fatta propria poi da Martin Luther King e da tanti movimenti pacifisti, ha definito da anni le forme e le tattiche di resistenza all’aggressività, alla prepotenza e alla negazione dei diritti attraverso sistemi di non collaborazione e di boicottaggio.

Il problema è che tale metodo di lotta non è stato mai parte del sistema culturale e politico perché non è diventato tema educativo nella famiglia, nella scuola e nelle altre agenzie educative. Di fronte all’inumanità delle guerre in corso poi la politica rimane spesso in silenzio guardando più agli interessi economici che alla garanzia dei diritti umani né si è dimostrata capace finora di dare realisticamente spazio alla diplomazia.

Le proposte di soluzione dei leaders mondiali sui conflitti aperti guardano purtroppo almeno fin qui ancora e solo alla difesa degli interessi di chi li ha originati e appaiono davvero irricevibili per la loro irrazionalità comunicata tra l’altro senza ritegno a popolazioni piegate dall’occupazione e dalla violenza dei bombardamenti che generano distruzione, morte e un’ignobile situazione umanitaria. Non comprendere i giochi interessati dei potenti in questo momento in cui chiedono non la tregua subito e negoziati veri, ma unicamente la resa dei deboli sarebbe da sprovveduti e irresponsabili. La storia dovrebbe farci comprendere che quando le condizioni per un cessate il fuoco sono dettate da Paesi aggressori o da altri che appaiono chiaramente loro sodali non si riesce ad arrivare alla pace e non si rafforza né la democrazia e tantomeno la giustizia sociale, ma si creano i presupposti per l’affermazione della logica del più forte calpestando così i principi che fondano uno stato di diritto. C’è chi ha scritto che gli incontri tra alcuni leaders politici in Vatica-

no dopo i funerali del Papa potrebbero aprire nuove prospettive nella soluzione dei gravi problemi posti dalle guerre in corso. Se siamo a una svolta e non davanti ad affermazioni di circostanza lo verificheremo presto.

Abbiamo avuto di sicuro per dodici anni una sola persona che si è spesa senza riserve e con chiarezza per la pace cercando di riproporre fino a stancarsi la via di una diplomazia onesta ed equa. Parlo di papa Francesco che ci ha lasciato da qualche giorno orfani di un grande sostegno spirituale, morale e perfino politico.

Ci ha sempre ricordato che «la guerra è ignobile, è il trionfo della menzogna» e non usciremo dai conflitti se non con il superamento di rivalità e antagonismi nella convinzione che nessuno può salvarsi da solo.

Ha ripetuto ossessivamente che la prima condizione per un cessate il fuoco che possa portare alla pace è riconoscere i diritti dell’altro.

Credo che alcune dichiarazioni tratte dal suo ultimo messaggio al mondo nell’Angelus di Pasqua 2025 rappresentino il suo testamento spirituale per questa nostra umanità che non riesce ad uscire dal precipizio in cui è sprofondata.

Nel testo che segue troviamo dei passaggi che spero possano guidare tutti noi a prendere coscienza della necessità di superare il male studiando con pazienza e amore le vie possibili per uscire dall’odio e dalle contrapposizioni che dividono i popoli orientandoci al disarmo come ci indica il Papa.

«Quanta volontà di morte vediamo ogni giorno nei tanti conflitti che interessano diverse parti del mondo! Quanta violenza vediamo spesso anche nelle famiglie, nei confronti delle donne o dei bambini! Quanto disprezzo si nutre a volte verso i più deboli, gli emarginati, i migranti!

Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile!

Faccio appello a tutti quanti nel mondo hanno responsabilità politiche a non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo. Sono queste le “armi” della pace: quelle che costruiscono il futuro invece di seminare morte!».

Seguire questi suoi accorati appelli derivanti dal messaggio evangelico non può assolutamente portarci a fare di questa importante figura spirituale un’icona o un santino da usare strumentalmente come hanno fatto taluni anche al suo funerale, ma richiede da parte nostra la responsabilità d’indirizzare il mondo verso la strada della speranza indicata da questo grande Papa che si è sempre preoccupato di dare all’umanità altri valori rispetto a quelli che ci sta prospettando questo capitalismo decadente.

Rispetto ai miti del potere, della ricchezza e dell’arroganza dentro e fuori la Chiesa Francesco ha proposto e vissuto le virtù evangeliche della mitezza, della povertà e della condivisione. Tutto ciò può anche apparirci utopico in questa nostra epoca dove i totem sembrano essere il denaro e il prestigio, ma la proposta di papa Francesco è l’unica prospettiva che può salvare l’umanità se, lontani dall’indifferenza, sapremo studiare i sistemi per affermarla intanto riempiendo le piazze di tutto il mondo contro la violenza e chi la pone in essere. Umberto Berardo

ATTUALITÀ

Weckl, Bona, Lecoq e Manna non hanno deluso le attese. Regista dell’evento il batterista Oreste Sbarra

CAMPOBASSO. La grande musica di quattro talenti straordinari su un unico palco, quello del Teatro Savoia di Campobasso. Dave Weckl, Richard Bona, Mica Lecoq e Ciro Manna non hanno deluso le attese: energia, adrenalina e quasi due ore di musica ad altissimi livelli in una fusione di anime, note ed espressioni artistiche. È stata una serata memorabile per il capoluogo di regione molisano che l’altro ieri, lunedì 28 aprile, ha ospitato “Fusion experience”, il progetto nato dalla creatività del chitarrista Ciro Manna che è riuscito ad aggregare altri tre ‘purosangue’ della musica Jazz fusion. «Credo che oggi la formula fondamentale per essere ‘freschi’ dal punto di vista della sonorità – ha dichiarato Manna ai microfoni di Teleregione – sia quella di fondere elementi e contaminazioni esterne. Per me Dave (Weckl, ndr) è un’icona, lo seguo da quando ero un bambino. Abbiamo fatto un concerto insieme e lui sapeva che suonavo anche con Richard (Bona, ndr). E un giorno, parlandone, accendere la ‘miccia’ è stato facile: ci siamo ritrovati e con Mica (Lecoq, ndr) abbiamo messo su la band». Il batterista americano Dave Weckl, musicista che non aveva nemmeno 18 anni quando è stato chiamato per suonare in uno dei pezzi record di vendite della musica pop mondiale, “Like a Virgin” di Madonna, vanta collaborazioni con numerosi artisti, fra i quali George Benson, Chick Corea, Paul Simon, Art Garfunkel, Michel Camilo, Madonna, Mi-

I giganti della fusion in Molise Adrenalina a grande jazz fanno esplodere il Savoia

ke Stern, Frank Gambale, John Patitucci, Jeff Berlin, Michael Brecker, Diana Ross, Robert Plant, Lee Ritenour, Alan Pasqua, Marco Mendoza, Brandon Fields Group, OzNoy. Il bassista camerunense Richard Bona, invece, è un artista che ha iniziato ad esibirsi –pensate – quando aveva solo cinque anni. Ha girato, composto, registrato e creato forme d’arte musicali con i più grandi artisti: Herbie Hancock, Harry Belafonte, Steps Ahead, Quincy Jones, Chick Corea, Buena Vista Social Club, Cesária Évora, Sting, Mike Stern, Pat Metheny, Stevie Wonder, Bobby McFerrin, Chucho Valdés, George Benson. Richard Bona e Dave Weckl hanno appena ottenuto il Music Grammy Awards nel 2024. A completare il gruppo il pianista e compositore Mica Lecoq, considerato uno dei pionieri e uno dei più straordinari artisti dell’attuale scena musicale e il chitarrista Ciro Manna, bambino prodigio e uno dei musicisti più affermati nel panorama musicale italiano. Con “Fusion Experience” questi quattro artisti stanno girando l’Italia in tour e ieri hanno fatto tappa a Campobasso. Una esibizione ‘preziosa’, una ‘perla’ possibile grazie al lavoro dell’associazione Eleomai e in particolare di chi, con tenacia e caparbietà, si è tuffato a capofitto e ha lavorato alacremente per riuscire a portare a Campobasso questo straordinario evento: il batterista molisano Oreste Sbarra. ‘Regista’ della manifestazione, è salito sul palco per presentare l’evento non trattenendo le lacrime nel ricordare il padre Luigi Sbarra (che lo ha sempre sostenuto

nell’intraprendere questa strada e gli ha consentito di studiare musica) e il suo ex insegnante del Conservatorio Perosi, il compianto Cristoforo Pasquale.

Oreste Sbarra, il concerto è finito da pochi minuti. Si è emozionato sul palco, ora come si sente?

«Come mi sento? Soddisfatto ed emozionato ed appagato dopo un grande lavoro progettuale che mi ha tenuto impegnato per mesi sacrificando anche tempo prezioso alla mia famiglia. Quella di ieri è stata una giornata che ricorderò per tutta la mia vita. L’emozione, la passione, l’amore si sono uniti per far sì che tutto ciò accadesse».

Lei ha vinto una scommessa. E il pubblico ha ripagato con entusiasmo e con grande affetto: il concerto è stato sold out.

«Questo è un genere di nicchia e non è facile smuovere le masse e fare sold out. Ma come dico sempre, con la tenacia, la passione e l’amore per ciò che fai, tutto diventa piacevole soprattutto quando hai a che fare con musicisti di questo calibro. Questi grandi artistihanno regalato emozioni alle centinaia di appassionati provenienti dalla Puglia, dall’Abruzzo e da tutto il Molise».

Campobasso si sta inserendo sempre di più nei grandi circuiti musicali nazionali. Già sta pensando ad un prossimo evento? «Già stiamo lavorando con il Comune di Campobasso per un evento grandioso che si svolgerà a fine settembre e che vedrà volti noti del panorama italiano nella nostra regione... Ma non voglio aggiungere altro». ppm

A Giovanna Testa (Mirabello) e Maria Laura Pallante (Pozzilli) le Stelle al Merito

Lavoro e savoir faire, premiate due direttrici di Poste Italiane

CAMPOBASSO. Saranno 94 i dipendenti di Poste Italiane insigniti dell’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro”. Tra loro anche Maria Laura Pallante e Giovanna Testa, direttrici degli uffici postali, rispettivamente, di Pozzilli e Mirabello Sannitico. È il 16esimo anno consecutivo che la Commissione nazionale istituita per l’occasione ha deciso di premiare con il titolo di Maestro del Lavoro i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, su tutto il territorio nazionale e in rappresentanza della maggior parte dei ruoli professionali. In attesa del conferimento formale a cura della Prefettura di Campobasso per meriti “di perizia, laboriosità e buona condotta morale”, le due dipendenti hanno ricevuto un attestato di stima e riconoscimento dall’azienda. Sessantadue anni, di Monteroduni, Maria Laura Pallante lavora in Poste Italiane dal 1985, quando fu assunta come sportellista a Bagnoli del Trigno. Dal 1988 al 2002 ha ricoperto la stessa mansione negli uffici postali di Santa Maria Oliveto, Colli a Vol-

turno e Montaquila. A Roccaravindola il suo primo incarico da direttrice, poi a Colli a Volturno, quindi a Pozzilli, dove è responsabile della sede dal gennaio 2022. «Ricevere questo premio inaspettato ma immensamente apprezzato – commenta Maria Laura Pallante – è una bellissima sorpresa. È un riconoscimento che mi onora profondamente, mi emoziona e mi gratifica. Tutto questo è stato possibile grazie all’ambiente di lavoro piacevole e interessante che ha saputo ispirarmi a spingermi a dare il meglio di me stessa. Ringrazio sentitamente Poste Italiane per il supporto costante e l’opportunità di crescere, sia a livello personale che professionale». Giovanna Testa, 58 anni, di Ferrazzano, è stata assunta in Poste nel 1986, nel reparto Ragioneria dell’allora Compartimento di Campobasso, dove in seguito ha lavorato nella segretaria e poi con la qualifica di collaboratore ispettivo. Nel 2002 il passaggio negli uffici postali, prima nel ruolo di sportellista nella sede di Campobasso Centro (via Pietrunto), poi in quello di direttrice a San Giuliano del Sannio, dove è rimasta fino al 2011, pri-

ma dell’arrivo a Pozzilli. Anche lei commenta con emozione il riconoscimento della Stella al Merito del Lavoro: «Ringrazio chi ha creduto in me, l’azienda che mi ha fatto sentire sempre parte integrante e la mia famiglia per il sostegno. Nel lavoro che porto avanti dal lontano 1986 ho cercato sempre di metterci il cuore ed è questo che ribadisco ripetutamente anche ai miei figli. Ringrazio chi ha apprezzato il mio impegno in questi anni anche a tutti coloro che condivideranno con me questa importante giornata che ricorderò per tutta la vita con immensa gioia e soddisfazione».

Le “Stelle al Merito del Lavoro” sono concesse ogni anno alle lavoratrici e ai lavoratori di aziende pubbliche e private, con età minima di 50 anni e anzianità lavorativa continuativa di almeno 25. Il 50% è riservato a coloro che hanno iniziato la loro attività dai livelli contrattuali più bassi e si sono distinti per il loro contributo umano e professionale.

Giovanna Testa (direttrice a Mirabello Sannitico
Maria Laura Pallante, direttrice a Pozzilli
Il maestro Oreste Sbarra

CAMPOBASSO

Di fronte all’immobilismo di Palazzo Vitale la sindaca firma l’ordinanza per arginare l’emergenza cinghiali

CAMPOBASSO. Impegni assunti formalmente davanti al prefetto e puntualmente disattesi. Non solo. Di fronte alle continue sollecitazioni della sindaca la risposta è stata ancora più eloquente: «Ieri – ha detto Marialuisa Forte - il dirigente regionale competente mi ha sbattuto il telefono in faccia». E così per superare l’inerzia e la mancanza di collaborazione di Palazzo Vitale, competente in materia, e scongiurare incidenti o pericoli per l’incolumità dei cittadini, la sindaca Forte ha firmato l’ordinanza per arginare l’emergenza cinghiali a Campobasso. Il documento, in base agli articoli 50 e 54 del Tuel, prevede di poter affidare il servizio di selecontrollo ad un équipe di esperti (tutti muniti di patentino apposito) che procederà alla cattura o all’abbattimento dei cinghiali presenti in città. Ovviamente tutto a spese del Comune. Si tratta di operazioni sicure per la cittadinanza: gli animali, la cui presenza può essere segnalata anche direttamente dai residenti, verranno sedati utilizzando appo-

Il Comune si sostituisce alla Regione e ingaggia operatori per il selecontrollo

site siringhe e la ricerca partirà dal punto di rimessa del branco, prima che lungo le strade. Dunque, nessuna scena da ‘far west’. «Non possiamo più aspettare – ha detto ieri la sindaca in conferenza stampa – siamo stati lasciati soli dalla Regione e allora ho deciso di firmare l’ordinanza assumendomi la responsabilità e i costi di un intervento indispensabile per Campobasso dopo gli avvistamenti dei cinghiali nei punti nevralgici della città, da via Mazzini, a via Monsignor Bologna, via Piave, via Principe di Piemonte, nella zona del terminal e del quartiere San Giovanni e persino nei pressi delle scuole». L’ordinanza avrà una durata breve perché entro il 20 maggio dovrebbe intervenire la Regione con l’istituzione di un albo di selecontrollori e la stipula di convenzioni per lo smaltimento delle carcasse animali. Obiettivi che erano stati programmati “entro dieci giorni” nel corso del tavolo in Prefettura dello scorso 9 aprile. Dunque, il ritardo accumulato e la preoccupazione dei campobassani

La fotografia scattata da associazioni, avvocati e Camera penale

Sovraffollamento che sfiora il 200%, in via Cavour situazione critica

CAMPOBASSO. Una visita di alcune ore quella organizzata ieri mattina dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Caino’, dall’ordine degli avvocati e dalla Camera penale di Campobasso nel carcere di via Cavour. Una iniziativa per toccare con mano le criticità dell’istituto penitenziario del capoluogo. Il ‘responso’ non è incoraggiante: sulla casa circondariale di Campobasso pesa un tasso di sovraffollamento che sfiora il 200%, ospitando circa il doppio dei detenuti rispetto alla capienza regolamentare di 80 posti, come ha messo in evidenza Rita Bernardini, presidente dell’associazione nazionale Nessuno tocchi Caino: «Questo significa che non si può fare rieducazione, non si può garantire un trattamento individualizzato».

L’avvocato Mariano Prencipe ha ribadito come queste visite siano fondamentali per influenzare l’opinione pubblica e le politiche governative, poiché

hanno spinto la sindaca a prendere in mano la situazione e sopperire alle carenze dell’ente regionale. Del resto già altri Comuni –Riccia, Termoli - sono corsi ai ripari con ordinanze simili. Presente in conferenza stampa anche il presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco che ha imputato alla Regione precise responsabilità: «Nel 2018 avevamo già chiesto alla Regione di intervenire seriamente. Si tratta di un problema serio che incide su tutto l’equilibrio ambientale e che è frutto di una mancata programmazione. Ora i Comuni sono costretti ad agire da soli». Infine l’invito ai cittadini ad essere rispettosi delle regole in materia di rifiuti per evitare la proliferazione dei cinghiali: «Il Comune potenzierà i controlli sul fenomeno abbandonati, altra causa dell’invasione dei cinghiali. Abbiamo già individuato numerosi evasori della Tari – ha concluso la sindaca, ma serve anche il contributo dei cittadini, con comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente».

la situazione dei detenuti riflette il livello di civiltà di un Paese democratico.

Anche la Cgil del Molise e la Funzione Pubblica Cgil Molise hanno espresso sincero apprezzamento per l’iniziativa. «Non si può e non si deve rimanere indifferenti perché parliamo di diritti ed un diritto negato anche soltanto ad una persona è un diritto che diventa più debole per tutti e tutte. Sovraffollamento, condizioni e spazi non adeguati, presenza di persone con gravi problemi psichici e di tossicodipendenza con una presa in carico non assolutamente adeguata. Viene evidenziato, come del resto anche come sindacato da tempo sottolineiamo, una grave carenza di organico, 8 unità per 170 detenuti di giorno che scendono anche ad un numero minore di notte, gli operatori pubblici presenti all’interno sono pochi e altrettanto pochi quelli specializzati: psicologi, psichiatri, mediatori culturali e linguistici.

Oggi è il Denim day, flashmob contro la violenza di genere

CAMPOBASSO. L’associazione APS ArTaMo Arte Talenti Moda, attiva sul territorio con numerose iniziative a sfondo socio-culturale, in collaborazione con l’associazione torinese Break The Silence Italia APS, e con il patrocinio e la presenza del Comune di Campobasso e della Consulta Femminile, organizza il Denim Day a Campobasso. L’evento, in programma in Piazza Vittorio Emanuele II, dalle 16:00 alle 18:00 di oggi, sarà un’occasione per sensibilizzare la comunità contro la violenza di genere e il victim blaming (vittimizzazione secondaria). Per partecipare, basta indossare un jeans e/o portare jeans dismessi per allestire la piazza, contribuendo a un gesto simbolico potente: Campobasso si unirà alla rete nazionale che promuove l’iniziativa in diverse piazze italiane.

L’iniziativa vede anche la partecipazione dell’associazione Molise Action Aid, partner della manifestazione, e delle classi moda del Liceo Artistico G. Manzù, con l’obiettivo di dimostrare come la moda possa essere uno strumento di cambiamento sociale. Il Denim Day è un evento internazionale che si svolge ogni anno in tutto il mondo per ricordare la scandalosa sentenza della Corte di Cassazione italiana del 1998, che annullò una condanna per stupro sostenendo che la vittima aveva aiutato l’aggressore a toglierle i jeans attillati. L’evento vuole essere un momento di riflessione sulla violenza di genere e di promozione della cultura della parità e del rispetto. La manifestazione è aperta a tutta la cittadinanza, senza distinzioni di sesso, età,

razza, religione o ceto sociale, proprio come il jeans, protagonista della giornata: un capo senza confini, presente in ogni guardaroba e ormai simbolo di resilienza, libertà ed emancipazione socio-culturale. “Il Denim Day rappresenta un’occasione fondamentale per ribadire con forza il nostro impegno contro ogni forma di violenza di genere e discriminazione. La storia che ha dato origine a questa giornata ci ricorda quanto sia urgente continuare a lavorare per una società più giusta, in cui la responsabilità non ricada mai sulla vittima, ma su chi compie violenza. Oggi, con questo gesto simbolico, Campobasso si unisce alla rete nazionale per dire NO al victim blaming e per sostenere una cultura del rispetto e della parità. Il coinvolgimento delle associazioni, delle scuole e di tutta la cittadinanza dimostra che il cambiamento passa attraverso la consapevolezza e l’azione concreta” dichiara Annamaria Trivisonno, consigliera delegata alle Pari opportunità, le Politiche di genere ed il contrasto ad ogni forma di discriminazione.

Mancano figure, servizi, reali percorsi di reinserimento e condizioni del personale e dei detenuti non accettabili. Con l’ultimo decreto sicurezza si aggiungono nuovi reati e inasprimento di pene come se la sicurezza delle persone fosse proporzionale a quante più persone rinchiudiamo nelle istituzioni totali, dietro delle celle. Quanto emerso e descritto per quanto ci riguarda non fa altro che creare insicurezza e inciviltà per la società tutta sia dentro le strutture che una volta fuori con conseguenze drammatiche sulle vite dei lavoratori e delle lavoratrici così come sui detenuti e detenute che ricordiamo e che, piaccia o no, restano persone. Chiediamo maggiori tutele, meno indifferenza e misure alternative. In Molise non abbiamo il Garante dei detenuti ci uniamo all’appello di porre rimedio anche a questa mancanza in tempi brevi. La Funzione Pubblica così come la CGIL Molise resta al fianco della difesa dei diritti e non ha alcuna intenzione di restare indifferente anche quando i diritti vengono soffocati da alte recinzioni».

Mercoledì 30 aprile 2025 Primo Piano Molise

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CAMPOBASSO E PROVINCIA

Accolta la richiesta del procuratore Nicola D’Angelo, il difensore dei coniugi annuncia ricorso

in Appello

CAMPOBASSO. Cinque anni di reclusione per maltrattamenti e sequestro di persona: questa la condanna inflitta ieri dal giudice del tribunale di Campobasso, Federica Adele Dei Santi, ai due coniugi di Casalciprano finiti alla sbarra per aver segregato in casa la sorella di lui. Accolta la richiesta del procuratore Nicola D’Angelo che, a margine dell’udienza, ha espresso soddisfazione per il pronunciamento: «Oggi si può dire che la donna è veramente libera». Soddisfatta anche la

parte civile, rappresentata dall’avvocato Tina De Michele. La sua assistita era in aula come anche i due imputati condannati. Vittima della segregazione durata oltre 22 anni, secondo l’accusa, una donna di 67 anni. I fatti risalgono al settembre del 2022, quando i carabinieri della Compagnia di Bojano, dopo una segnalazione, fecero irruzione nel casolare della coppia – tra Casalciprano e Castropignano – trovando la donna rinchiusa in una rimessa angusta. L’incubo per

Segregata da fratello e cognata, condannati a 5 anni di reclusione

la donna sarebbe iniziato nel 1995, dopo la morte del marito. Per non vivere da sola accetta l’invito del fratello che le offre ospitalità mettendole a disposizione quella che era la stanza degli anziani genitori. I primi anni di convivenza trascorrono in tranquillità ma poco dopo la donna inizia a diventare un peso per il fratello e viene costretta a spostarsi in una stanza ricavata di fianco alla legnaia, priva di qualsivoglia forma di riscaldamento.

Una rimessa, accessibile mediante una scala a chiocciola esterna, che viene dotata di un rudimentale sistema di chiusura dall’esterno. Alla donna - secondo quanto ricostruito dagli inquirenti - viene impedito di poter uscire quan-

Campobasso celebra uno dei suoi figli più illustri: venerdì sul palco del Monkey club la cover ufficiale con Nicola Mucci

L’indimenticabile Fred Bongusto:

90 anni di musica e leggenda

CAMPOBASSO. Un nuovo tributo dedicato al crooner molisano, che ha scritto pagine indelebili della storia della musica italiana, in programma venerdì 2 maggio, alle ore 20:30 presso il Monkey club di Campobasso.

«Campobasso si prepara a celebrare i 90 anni dalla nascita di uno dei suoi figli più illustri: Fred Bongusto. E noi del Monkey - il commento degli organizzatori - abbiamo l’onore di inaugurare questa serie di serate-evento in suo omaggio!

Una voce straordinaria per un tributo speciale: sul palco la cover ufficiale con Nicola Mucci, interprete d’eccezione capace di restituire tutta l’eleganza e il fascino delle melodie di Fred.

A seguire, un viaggio autentico nel tempo con il dj Maurizio Sery di Radio Tron Web e la sua selezione musicale. Atmosfere d’altri tempi, classe senza tempo».

Per info e prenotazioni: +39 320 769 9042 Monkey club Campobasso, via G. Garibaldi 177/3, Campobasso.

Il Comune di Baranello organizza soggiorni pendolari per le cure termali

BARANELLO. Il Comune di Baranello promuove anche per il 2025 un’importante iniziativa dedicata alla salute e al benessere dei cittadini: dal 16 al 28 giugno si terranno i soggiorni pendolari per le cure termali presso le rinomate Terme di Telese. L’iniziativa prevede 12 giorni consecutivi di cure (escluse le domeniche) con trasporto in pullman organizzato dal Comune. I partecipanti potranno usufruire dei benefici delle celebri acque sulfuree, utilizzate da oltre 140 anni per la prevenzione e la cura di numerose patologie croniche. Le cure convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale includono fanghi e bagni, idromassaggi, cure ginecologiche, bagni caldi e freddi, cure inalatorie, ventilazioni polmonari e insufflazioni endotimpaniche. Le terme di Telese offrono ai visitatori non solo i trattamenti terapeutici, ma anche un ampio parco di 15 ettari, piscine di acqua sulfurea,

aree giochi, zone verdi attrezzate per il relax e il tempo libero, oltre a servizi come bar e una piccola area commerciale. Per partecipare è necessario presentare una domanda completa della seguente documentazione: ricetta medica originale del medico di famiglia con la prescrizione del ciclo di cure e la relativa diagnosi; copia del documento di riconoscimento; copia della tessera sanitaria. Il contributo comunale per la partecipazione è di 600 euro, mentre ai partecipanti sarà richiesto un contributo pro capite di 40 euro per i residenti a Baranello e di 50 euro per i non residenti.

Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 31 maggio 2025.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli Uffici comunali ai numeri 0874 460406 o 338 4519172.

do la coppia non è in casa. Per anni non ha potuto usufruire di cure mediche, solo

sporadicamente è stata accompagnata da una parrucchiera dove era guardata a vi-

Festa della Sacra Sindone,

sta dalla cognata. La donna non è mai più uscita da sola, neanche per andare sulla tomba del defunto marito e non le è stato mai concesso di fare due chiacchiere con nessuno.

Umiliazioni continue, compresa l’impossibilità di poter curare la propria igiene personale: fratello e cognata le avrebbero permesso un solo bagno al mese, nella vasca arrugginita e sporca usata per il bucato. Non avrebbe nemmeno avuto accesso ai servizi igienici, nella stanza ricavata accanto alla legnaia. La coppia, difesa dall’avvocato Demetrio Rivellino, ha invece sempre rigettato le accuse mosse dalla donna. Il legale ha infatti annunciato ricorso in Appello.

maggio ricco di appuntamenti a Ripalimosani

RIPALIMOSANI. Via nel mese di maggio alla terza edizione della Festa della Sacra Sindone a Ripalimosani, evento ideato dal Comitato riapertura Chiesa Madre, Simposio Ripa aps e Parrocchia di Ripalimosani, con il contributo del Comune e con il patrocinio dell’associazione Croce Reale, Rotary club Campobasso e Nuova Pro Loco Ripalimosani. Il programma prevede vari appuntamenti tra cui: 1-31 maggio al Palazzo Marchesale la mostra sulla Sacra Sindone conservata a Torino curata dalla sindonologa professoressa Emanuela Marinelli e donata dalla Fondazione Acutis; 4 maggio al Convento S. Pietro Celestino V alle ore 11.00 messa solenne e alle ore 18.00 lo spettacolo “Andare...Step by step” racconti in musica, immagini e parole del cammino di Santiago de Compostela a cura dell’associazione culturale

Percussion Art; 24 maggio al Palazzo Marchesale alle ore 18.30 Incontro con il dottore Franco Serafini autore del libro “Un cardiologo visita Gesù - i miracoli eucaristici alla prova della scienza” Ed. Studio Domenicano. Per chi volesse conoscere l’avvincente storia della copia sindonica di Ripalimosani, strettamente legata alla Sacra Sindone conservata a Torino, può consultare il sito www.sindoneripa.it Un documento storico-artisitico di fine ‘500, dipinto a mano e fatto combaciare con il così detto “originale” di Torino e che si differenzia in maniera sostanziale dalle fotocopie sindoniche presenti in Molise risultato di stampe eseguite in tipografia o serigrafia. Appuntamento dunque domani alle ore 17.30 con l’inaugurazione della mostra presso il Palazzo Marchesale.

BOJANO

Parco del Matese, Coldiretti: «Ora gli strumenti di governance»

BOJANO. «Gli imprenditori agricoli e zootecnici le cui aziende ricadono nel territorio del Parco nazionale del Matese non possono essere penalizzati nello svolgimento del proprio lavoro. È pertanto necessario procedere con celerità alla costituzione del Consiglio del Parco». Ad affermarlo è il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa, sottolineando che «ora bisogna che l’Ente, la cui sede sarebbe opportuno collocare in Molise, si doti rapidamentedegli strumenti di governance necessari a predisporre il ‘Piano del Parco’» attraverso cui debbono essere coniugati gli aspetti di

BOJANO. Presso il “Museo delle Civiltà” di Roma si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della decima edizione del concorso nazionale per le scuole, dedicato a poesia, narrativa e musica. Questo rilevante evento ha visto come protagonisti studenti provenienti da tutta

conservazione degli habitat, delle specie animali e vegetali, con i fattori culturali, economici, come l’agricoltura e la

Italia, che hanno partecipato al concorso “Salva la tua lingua locale”, promosso da Unpli (Unione nazionale pro Loco d’Italia) e Ali (Autonomie locali per l’Italia), in collaborazione con il Centro internazionale Eugenio Montale e, per la sezione scolastica, con l’Eip – Scuola Strumento di Pace.

DIRETTORERESPONSABILE

Luca Colella

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La cerimonia, ospitata nelle prestigiose sale del Museo delle civiltà, è stata organizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni e della cultura, tra cui il presidente di Unpli Antonino La Spina, il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, on. Paola Frassinetti, Luca Abbruzzetti, presidente di Ali Lazio, Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà, e molti altri.

La giuria del premio ha annoverato anche figure di rilievo come Bruno Manzi, membro del Comitato dei Garanti del Premio, Leandro Ventura, direttore dell’Icpi, Anna Paola Tantucci, presidente di Eip Italia, ed Elio Pecora, presidente della giuria. Il concorso si è proposto di valorizzare gli autori che adoperano le lingue locali, in sintonia con la Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Sono stati coinvolti gli alunni delle scuole, che con le loro creazioni in dialetto o in lingue locali hanno contribuito a conservare e diffondere questo patrimonio linguistico, parte integrante della tradizione e della cultura italiana.

«Le lingue locali sono una viva testimonianza di storie, usanze e identità territoriali. Esse costituiscono un patrimonio immateriale che necessita di tutela e trasmissione alle nuove generazioni» -

zootecnia, e sociali delle comunità locali.

«L’Organizzazione – annuncia Papa - vigilerà sul rispetto di tale adempimento, ritenendo di fondamentale importanza procedere rapidamente alla sua redazione per evitare la ‘cristallizzazione’ delle aziende dovuta all’applicazione dei soli vincoli previsti al suo interno».

«Non va inoltre dimenticato –aggiunge il Direttore regionale, Aniello Ascolese - che gli agricoltori sono i primi tutori dell’ambiente e gli ultimi baluardi della difesa delle aree interne e montane.Agricoltori e allevatori – sottolinea Ascolese - manutengono il territo-

rio, combattono il dissesto idrogeologico e creano occupazione, elemento quest’ultimo fondamentale per contrastare lo spopolamento dei territori».

Coldiretti Molise ha sempre evidenziato la necessità di trovare il giusto equilibrio fra la tutela dell’ambiente e la libertà degli agricoltori e allevatori di continuare a svolgere le proprie attività economiche, pur sempre nel rispetto delle norme che regolano la gestione dei parchi naturali. Un discorso a parte merita l’incontrollato aumento della fauna selvatica; partendo dal presupposto che l’attività venatoria non è consentita in tutto il territorio del Parco, Coldiretti – concludono «non può non evidenziare la gravità della situazione determinata dalla presenza incontrollata dei cinghiali ed altre specie, come lupi, cervi e caprioli, che come ben noto sta creando enormi danni alle aziende agricole e zootecniche. Bisognerà pertanto trovare il giusto equilibrio fra tutela dell’ambiente, della fauna selvatica e delle attività agricole, al fine di evitare che le aziende presenti nel parco piuttosto che beneficiare dalle opportunità offerte dalla creazione dell’ente siano costrette alla chiusura».

Salva la tua lingua locale, premiati gli studenti del Liceo di Bojano

ha affermato Antonino La Spina, presidente di Unpli.

«Il nostro intento con il premio

Salva la tua lingua locale è proprio quello di mantenere alta l’attenzione verso i dialetti, incoraggiando studenti e adulti a esprimersi attraverso la poesia, la prosa e la musica. Il crescente numero di partecipanti ogni anno è una chiara dimostrazione dell’interesse verso la conservazione delle lingue locali».

Anche il Sottosegretario Paola Frassinetti ha evidenziato l’importanza della salvaguardia delle lingue e dei dialetti come elementi distintivi dell’identità culturale del nostro

Paese: «L’Italia è un Paese ricco di varietà linguistiche, ognuna delle quali affonda radici profonde nelle tradizioni locali. Iniziative come questa sono essenziali per sensibiliz-

zare tutti sull’importanza di preservare questo straordinario patrimonio». I magnifici studenti della classe III A del Liceo Scientifico dell’I.I.S.S. “Bojano” hanno creato un racconto intitolato “Cervelli virtuali e gomitoli volanti: la nonna e l’AI”, coordinati dalla prof.ssa Italia Martusciello, ricevendo il terzo premio.

Il progetto, ispirato dall’iniziativa del Consiglio d’Europa “Heritage and Education –Learning for Life”, ha invitato i giovani a riflettere sul valore che il sapere tradizionale può assumere nella crescita culturale e nello sviluppo delle competenze delle nuove generazioni.

In particolare, il racconto ha proposto un incontro generazionale in cui un giovane della generazione Z, con gli occhi

spalancati sulla tecnologia, cerca di spiegare a sua nonna che cos’è l’intelligenza artificiale. Un’idea che ha rappresentato il contrasto tra l’era digitale e quella analogica, tra la rapidità dei cambiamenti e l’esperienza di chi ha visto il mondo evolversi più lentamente. In questo percorso, il nipote si è fatto maestro di innovazione, mentre la nonna, con il suo spirito vivace, ha cercato di comprendere come mai Alexa sembrasse così “intelligente” da fare cose che fino a ieri erano impensabili. Un dialogo divertente, che ha unito due mondi apparentemente distanti, in un racconto ricco di sorprese. La giuria ha apprezzato questo percorso per la sua originalità, creato da alunni brillanti, diligenti, curiosi e motivati, determinati e resilienti,

sorretti da una forte passione per il sapere, che non si accontentano di risposte superficiali, ma coltivano il desiderio di approfondire, di porre domande, di costruire saperi duraturi. E allora: ad majora, ragazze e ragazzi! Altieri Selene, Bernardo Silvia, Colucci Rebecca, Di Iulio Arianna, Evangelista Carlo, Iannetta Gaia, Iannetta Matteo, Iatan Roberta V., Prioriello Martina e Tomaro Davide. La parte dialettale del progetto è stata curata dalla signora Rita Gianfrancesco, esperta di dialetto bojanese, che ha fornito un prezioso contributo alla realizzazione del percorso.

La prof.ssa Martusciello ha citato Aharon Appelfeld: «La lingua materna è come il latte materno… Non la parli, scorre».

Piano Molise
Boschi del Matese, foto di Erennio Amatuzio
Claudio Papa

RICCIA - TRIVENTO

Il messaggio del sindaco di Roccavivara in occasione della preghiera al santuario di Santa Maria

ROCCAVIVARA. Domenica scorsa il nuovo vescovo della Diocesi di Trivento monsignor Camillo Cibotti ha celebrato messa presso il santuario di Santa Maria di Canneto a Roccavivara. Ad accoglierlo, oltre ai tanti fedeli che frequentano il santuario mariano, anche il sindaco Angelo Minni che ha rivolto al vescovo questo saluto di benvenuto. «Eccellenza Reverendissima – ha detto il primo cittadino di Roccavivara - è con grande gioia e profonda emozione che a nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità che mi onoro di rappresentare Le rivolgo il più cordiale saluto di benvenuto. La rin-

graziamo per la Sua autorevole presenza questa sera qui, presso il Santuario diocesano di Santa Maria di Canneto. Presenza che assume un significato molto importante per tutti i fedeli non solo della nostra comunità, ma di tutta la valle del Trigno, uniti da un legame indissolubile di Devozione al nostro Santuario e alla Madonna di Canneto, Vergine del Sorriso. Un saluto affettuoso a sua Eccellenza Mons. Palumbo e grazie per il servizio reso a questa Diocesi durante questi anni. Stiamo vivendo un periodo molto difficile. In questo luogo di pace interiore e di serenità, il nostro pensiero non può non andare alle persone vitti-

L’estate della grande musica, a Trivento arrivano i Nomadi

TRIVENTO. Anche l’estate 2025 si annuncia ricca di eventi musicali. Dopo “Le Vibrazioni”, concerto organizzato dalla Pro loco il prossimo 27 luglio, il comitato feste di contrada Fonte del Cerro ha ufficializzato l’arrivo per il prossimo 7 giugno dei Nomadi, uno dei gruppi musicali più amati con all’attivo decine di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Il concerto, con ingresso gratuito, si terrà in occasione della festa di Sant’Antonio di Padova in contrada Fonte del Cerro a pochi chilometri dal centro abitato. Anche quest’anno il patron dell’organizzazione Giuseppe Florio è riuscito a portare a Trivento un nome di primissimo piano. I Nomadi, attivi da oltre 60 anni, non hanno bisogno di presentazioni. Fondati nel lontano 1963 dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio hanno pubblicato ottantadue album, tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie. Avendo venduto complessivamente oltre 15 milioni di dischi sono il terzo gruppo italiano per vendite. Tra i loro brani più celebri Io vagabondo (che non sono altro), Dio è morto, Ti voglio, Ho difeso il mio amore, Un pugno di sabbia, Un giorno insieme, Crescerai, Tutto a posto, Canzone per un’amica, Io voglio vivere, Sangue al cuore e Dove si va. Come negli anni precedenti nei pressi della chiesetta di Sant’Antonio sarà allestita una vera e propria area concerto con tutti i servizi. I Nomadi saranno per la prima volta a Trivento. Negli ultimi 2 anni hanno suonato a Fonte del Cerro artisti del calibro dei The Kolors, che fecero registrare oltre 5 mila presenze, e il rapper Nesli.

Il vescovo Cibotti in visita a Canneto, «un’emozione per tutta la comunità»

me di guerra, a coloro che sono stati chiamati a combattere o a coloro che, ingiustamente, hanno perso la vita per mano altrui. Come ho detto in un recente Consiglio Comunale, noi non abbiamo il potere di fermare le guerre, ma parlare alle coscienze quello sì! Dobbiamo lavorare quotidianamente tutti insieme per essere veri e propri costruttori di Pace. Deve essere il compito di ognuno di noi! Difficilissimi sono i tempi per i nostri comuni, sempre più impegnati a risolvere mille difficoltà e con responsabilità enormi che aumentano ogni giorno. Lo spopolamento, la ricerca del lavoro, il mancato sviluppo, il

continuo taglio di fondi e di servizi primari. Siamo comunità delle aree interne che nonostante tutto non possono rassegnarsi e che devono trovare la forza perché questo non avvenga. La nostra guida, la nostra stella polare per affrontare queste problematiche, non possono che essere le parole del nostro amato Papa Francesco al quale abbiamo rivolto il nostro ultimo saluto nella giornata di ieri. Quelle parole che il Santo Padre rivolse ai Sindaci in un incontro il 20 gennaio 2024, in uno dei discorsi più lucidi e toccanti sulla fragilità dell’Italia dei piccoli comuni, “soprattutto quelli che fanno parte

delle cosiddette aree interne, e che sono la maggior parte, spesso trascurati e si trovano in condizioni di marginalità”. Eccellenza per questo vogliamo cogliere l’occasione per ringraziarLa della Missione che porterà avanti in questo tempo difficile. Missione che vogliamo percorrere con la Sua Guida per far sì che parole come solidarietà e fratellanza possano poggiare costantemente su gesti concreti, ancora di più in questo anno Giubilare che il Santo Padre stava portando avanti con nuove parole e gesti di speranza. Per questo lavoro impegnativo che l’aspetta sappiate che potrà contare su tut-

to il mio e nostro sostegno. Come abbiamo sempre ribadito anche al Suo predecessore, è nostra volontà lavorare ed operare al fianco di Sua Eccellenza e della Curia Vescovile per fronteggiare tutte le emergenze e per offrire alle nostre comunità ideali e obiettivi concreti e realizzabili. In questa occasione desidero ribadirLe tutto il mio impegno personale, e quello dell’Amministrazione che rappresento, perché si possa continuare a camminare insieme verso un futuro migliore per tutti. Grazie ancora per la Sua presenza e Le faccio i migliori auguri e auspici di buon servizio».

Cimitero di Montefalcone nel degrado:
un appello al senso civico e alle istituzioni

MONTEFALCONE. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino di Montefalcone, residente fuori regione, che denuncia una situazione di degrado al cimitero chiedendo un intervento all’amministrazione: «È sempre emozionante per chi vive lontano, come me, tornare nel proprio paese d’origine, specialmente in occasione delle festività. In occasione della Pasqua, sono rientrato a Montefalcone nel Sannio per trascorrere qualche giorno in serenità tra affetti e ricordi. Come da tradizione, ho voluto rendere omaggio ai miei cari recandomi al cimitero del paese, ma ciò che ho trovato mi profondamente turbato. Un’atmosfera di incuria e abbandono avvolgeva il luogo: erbacce alte e immondizia abbandonata. Un contesto desolante, ben lontano da quel senso di pace e rispetto che ogni luogo di riposo meriterebbe.

Un cimitero non è solo un posto fisico: è memoria collettiva, è storia personale e comunitaria. Vederlo trascurato, privato della dignità che merita, ferisce non solo chi vi ha i propri cari, ma l’intera comunità.

Mi chiedo: dov’è finito il senso civico? Dove sono finiti il rispetto e l’attenzione che le istituzioni dovrebbero garantire nella gestione di un luogo sacro come questo?

Non si tratta di polemica sterile, ma di un invito serio a riflettere. Un appello al buon senso e alla responsabilità di chi amministra, affinché si ponga rimedio a una situazione che, così com’è, rappresenta una realtà non accettabile. Prendersi cura del cimitero significa prendersi cura della propria storia, della memoria dei propri cittadini e del decoro del paese stesso. È dovere di tutti – istituzioni in primis – restituire dignità a questo luogo così carico di significato.

Come me anche altri compaesani si sono indignati, perché mai abbiamo trovato una situazione simile. Ci auguriamo che l’attenzione venga presto tradotta in interventi concreti, affinché il cimitero torni ad essere un luogo di raccoglimento e rispetto, come è giusto che sia».

SU MISURA Il cash & carry

ISERNIA

SU MISURA Il cash & carry

Presentato in Prefettura il progetto finanziato dal ricavato della vendita dei manufatti in occasione di Viva Vittoria

ISERNIA. Sempre più spesso le donne sono vittime di violenza tra le mura domestiche da parte di partner, padri o fratelli violenti e talvolta per le vittime diventa impossibile denunciare per paura, per assenza di un’alternativa, per mancanza di autonomia sotto il profilo economico. Per rispondere alle necessità delle donne vittime di violenza, in Prefettura a Isernia è stata presentata la “Casa Rifugio Liberaluna” una iniziativa che rientra nell’ambito della rete istituzionale e degli scopi indicati nel protocollo di intesa per la realizzazione di strate-

gie condivise di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Protocollo sottoscritto in Prefettura a Isernia il 22 novembre del 2022 in collaborazione con l’associazione MeToo e con altri soggetti coinvolti nella problematica «È una bella iniziativa che ha preso le mosse dalla vendita dei manufatti in uncinetto realizzati dalle donne in occasione di Viva Vittoria Isernia – ha spiegato il Prefetto, Giuseppe Montella -. Con il ricavato di quelle vendite si è riusciti a creare questa Casa rifugio per le donne. Penso che sia fondamentale disporre di una

ISERNIA. Il capoluogo della provincia pentra si posiziona al 36esimo posto nella recente classifica sul benessere climatico stilata da “Il Sole 24 Ore”, che ha analizzato 107 capoluoghi di provincia italiani, con un’indagine basata sui dati forniti da 3Bmeteo del decennio 2014-2024 e validata dal team meteorologico, attraverso 15 parametri, tra cui soleggiamento, brezza estiva, ondate di calore, precipitazioni estreme e notti tropicali. Sebbene la posizione sia discreta, e ben al di sopra di grandi città come Milano o Roma, gli effetti dei mutamenti climatici sembrano farsi sentire a livello locale, incidendo concretamente sulle necessità e sulle spese della gestione comunale. Un esempio lampante emerge da una recente determina dirigenziale del Settore tecnico, datata 28 aprile. L’atto ri-

Donne e diritti: apre la casa per chi fugge dalla violenza

struttura dove la donna che è vittima di violenza possa ricevere protezione». Presente per l’occasione anche l’onorevole Elisabetta Lancellotta: «Come maggioranza parlamentare del Governo Meloni stiamo lavorando per rafforzare il contrasto alla violenza di genere. Nel 2025 sono state stanziate risorse pari a 46 milioni di euro, 20 milioni dei quali sono stati stanziati proprio per acquistare alloggi che devono essere dedicati alle donne vittime di violenza. Abbiamo reso strutturale il reddito di libertà, abbiamo fatto sì che in questa finanziaria fossero stanziate somme pari a 3 milioni di euro per formare le donne vittime

di violenza al lavoro perché è fondamentale contrastare la violenza economica affinché le donne siano libere di poter denunciare». «Il Centro antiviolenza Liberaluna che gestiamo ormai da anni accoglie tante richieste di aiuto – ha aggiunto la presidente dell’associazione Liberaluna, Maria Grazia La Selva -. Ci muoviamo sul territorio però ci servono strutture e oggi siamo qui proprio perché raggiungiamo questo ulteriore traguardo. Mi auguro ce ne saranno tanti altri come questa Casa rifugio che sarà gestita da noi qui a Isernia Quasi 30mila euro i fondi raccolti: «Non solo da noi – ha concluso il presidente dell’as-

sociazione MeToo, Pasqualino De Mattia -, ma da tutte le donne che hanno collaborato per la realizzazione prima delle coperte e poi per la vendita in occasione di Viva Vittoria Isernia. La Casa è stata affittata per il momento e sarà gestita dall’associazione Liberaluna in modo da poter dare una risposta concreta a tutte le donne che in questo momento possono averne bisogno. Abbiamo rispettato quanto avevamo promesso, credo che questo sia un primo passo per fare altre cose importanti» «È il frutto di una comunità solidale, è il lavoro delle tantissime donne impegnate nella realizzazione delle coperte

che lo scorso novembre hanno colorato la nostra città, che si trasforma in una “chiave di speranza” – ha aggiunto il sindaco Piero Castrataro -. La Casa Rifugio sarà uno luogo sicuro e protetto, non solo un riparo, ma un punto di ripartenza per le donne che hanno bisogno di ascolto, supporto e nuove opportunità. Al grande impegno delle Associazioni, vero braccio operativo nella battaglia contro la violenza di genere, va il mio sentito ringraziamento e quello dell’Istituzione che rappresento e che, insieme agli Ambiti Sociali e a tutte le Autorità coinvolte, mai farà mancare il suo sostegno a queste nobili cause».

Clima impazzito, i risvolti sul verde pubblico e le casse comunali

La città al 36esimo posto secondo l’indagine del Sole24Ore: intanto l’Ente affida con urgenza interventi di manutenzione per San Lazzaro

consentono di attendere i tempi necessari per l’espletamento della nuova procedura di gara. Situazione che ha richiesto un intervento urgente e tempestivo.

L’importo stimato per gli interventi necessari è pari a circa 20mila euro. L’urgenza ravvisata in merito alle condizioni in cui versa il verde del quartiere San Lazzaro rientra proprio nella necessità di agire con rapidità ed efficacia. Da qui – si apprende dall’atto – l’affidamento disposto tramite un accordo quadro con un unico operatore, per una durata di due mesi.

guarda la decisione di procedere all’affidamento di un servizio cruciale: la manutenzione del verde pubblico nel quartiere di San Lazzaro, con l’Ufficio tecnico impegnato a predisporre le procedure per un nuovo affidamento generale del servizio su tutto il territorio comunale. Intanto, però, le attuali condizioni in cui versa il verde pubblico nel quartiere di San Lazzaro non

Sebbene l’atto disposto dall’Ente non citi esplicitamente il cambiamento climatico, la necessità di interventi urgenti e non pianificabili tramite le normali procedure di gara solleva un interrogativo.

Il benessere climatico valutato dalla classifica del Sole 24 Ore, che analizza parametri

come ondate di calore e precipitazioni, fornisce un quadro di contesto che può avere un impatto diretto anche sulla vegetazione. Un clima che

cambia, con potenziali temperature più elevate o periodi di crescita più prolungati, può rendere necessaria una manutenzione del verde pubblico

più intensa e frequente di quanto previsto in passato, estendendo magari la “finestra” temporale in cui sfalci, potature e cure sono indispensabili.

Interventi straordinari o urgenti, come quello deliberato per San Lazzaro, con un impegno di spesa di oltre 20mila euro per due mesi di servizio, possono diventare meno eccezionali e più una routine, mettendo sotto pressione i bilanci comunali che devono far fronte a esigenze impreviste o aumentate nella gestione del patrimonio verde.

Insomma, la posizione di Isernia nella classifica climatica, sebbene non la collochi tra le città con i climi più “estremi”, non esenta il Comune dalle sfide poste dai mutamenti in atto. E in tal senso l’ultimo atto di affidamento diretto per la manutenzione urgente del verde pubblico a San Lazzaro, motivato dalle condizioni del verde che non permettono di attendere i tempi di gara, costituisce proprio un promemoria tangibile di come gli effetti del clima possano tradursi in concrete necessità operative e finanziarie per le amministrazioni locali, richiedendo maggiore flessibilità e più risorse per garantire la cura e la sicurezza degli spazi pubblici.

CASTELPETROSO. Sarà ancora

una volta la splendida cornice della Basilica Minore dell’Addolorata ad accogliere, sabato 3 maggio alle ore 10.30, il Giubileo regionale del mondo del lavoro, un appuntamento di grande significato spirituale promosso dalle diocesi del Molise nell’ambito dell’anno giubilare.

Dopo l’intensa giornata del 7 aprile riservata alle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza, il cammino giubi-

ISERNIA E PROVINCIA

L’appuntamento sabato 3 maggio nella Basilica dell’Addolorata

Castelpetroso si prepara al giubileo del mondo del lavoro

lare prosegue con un momento di riflessione e preghiera rivolto a lavoratrici e lavoratori, in un contesto sociale segnato da sfide occupazionali, precarietà e trasformazioni profonde nel mondo del lavoro.

La celebrazione del Giubileo rappresenta un’occasione unica per rinnovare il legame con la fede e riscoprire i valori della solidarietà, della comunione e dell’impegno per il bene comune. In un clima di fraternità, i

partecipanti potranno rafforzare il proprio cammino spirituale nella consapevolezza che il lavoro è non solo mezzo di sostentamento ma anche strumento di dignità e realizzazione personale.

L’iniziativa è promossa congiuntamente dall’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, dalla Diocesi di Isernia-Venafro, dalla Diocesi di Trivento e dalla Diocesi di Termoli-Larino, unite nel voler offrire ai fedeli molisa-

Fornelli porta il Molise a tavola tra i borghi più belli d’Italia

Svelato il programma della prima edizione: arrivano i mercatini in paese

FORNELLI. Il Comune di Fornelli con il patrocinio della Regione Molise propone la prima edizione dell’evento denominato “Molise a tavola tra i Borghi più belli d’Italia”. Evento enogastronomico che porrà l’accento sulle peculiarità alimentari di tutto il territorio regionale con espositori al centro del borgo medievale. Un mercatino della durata di ben tre giorni voluto fortemente dall’amministrazione cittadina. Davvero ricchissimo il programma della manifestazione: domani – giovedì primo maggio - alle ore 18.00 si terrà l’apertura dei mercatini, con musica popolare nel centro storico a cura di “Bacco e Perbacco” che con le loro fisarmoniche animeranno le vie del borgo; alle ore 20.00 “La Contadinella” in

concerto, oltre agli stand gastronomici con prodotti tipici molisani; venerdì 2 maggio, invece, i mercatini apriranno alle ore 10.30; a partire dalle ore 16.00 musica della tradizione contadina molisana tra le vie del borgo con Diego e Alessio Show; alle ore 19.00 l’esibizione del gruppo Folk “Bufù”, unita alla presenza degli stand gastronomici con prodotti a km zero; sabato 3 maggio, l’ultimo giorno di apertura dei mercatini a partire dalle 10.30; alle ore 17.00 il via alle danze sulle note della musi-

ca popolare e dei suoni dei Bufù in concerto; alle ore 19.00 l’esibizione del gruppo Folk “Ru Maccature”, sempre con la presenza di stand gastronomici con prodotti tipici stagionali; alle ore 23.00 il DJ Set, appuntamento che si svolgerà quest’anno per la sua prima edizione. L’amministrazione comunale Tedeschi, con questa iniziativa, ribadisce l’impegno verso lo sviluppo turistico e la crescita economica delle attività che operano sul territorio comunale. «Da anni lavoriamo in questa dire-

Vivere il Matese: il cuore

selvaggio

della natura

batte a Roccamandolfi

ni un itinerario di fede e riconciliazione in uno dei luoghi più simbolici della spiritualità regionale: la Basilica di Castelpetroso, meta ogni anno di pellegrinaggi e luogo caro a credenti provenienti da tutto il territorio. Il calendario giubilare proseguirà con altri importanti momenti: il 24 maggio sarà la volta degli amministratori, il 9 e il 13 settembre toccherà rispettivamente al clero, agli insegnanti di religione e agli operatori

della giustizia, mentre il 15 settembre è previsto il raduno delle bande musicali. Il 16 e il 20 settembre, infine, si terranno i giubilei dedicati a tutti i fedeli e al mondo consacrato. Un percorso di fede che attraversa l’intera regione e che invita ogni persona, qualunque sia il suo ruolo nella società, a ritrovare speranza, riconciliazione e forza. Ancor di più ora, nel solco tracciato anche da Papa Francesco.

zione – hanno commentato gli amministratori locali – e ora stiamo raccogliendo i frutti della nostra programmazione. Con questo evento

conferiremo la giusta importanza al settore enogastronomico molisano e alle bellezze del nostro Borgo Medievale».

Avventura, paesaggio e musica per una giornata da non perdere: il ritrovo in Piazza della Repubblica

ROCCAMANDOLFI. Una giornata all’insegna dell’avventura, del benessere e della scoperta del Matese più autentico. È quanto propone l’evento “Vivere e far vivere il Matese”, organizzato dalla Pro Loco di Roccamandolfi per sabato 11 maggio, con un programma ricco di attività immersive nella natura. Il ritrovo è fissato alle ore 8:00 in Piazza della Repubblica, per la registrazione e l’accettazione dei partecipanti. Dalle 9:00 inizieranno le attività, pensate per far vivere ai partecipanti un’espe-

MACCHIA D’ISERNIA. «Attenzione alle truffe!»: è questo l’allarme lanciato dal Comune di Macchia d’Isernia, che, in collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri di Monteroduni, ha diffuso una campagna informativa rivolta soprattutto agli anziani, ma utile a tutta la cittadinanza. L’obiettivo è chiaro: contrastare il fenomeno, purtroppo sempre attuale, delle truffe ai danni delle persone più vulnerabili. Attraverso un’infografica chiara ed efficace, i Carabinieri elencano una serie di consigli pratici per difendersi: non aprire mai la porta a sconosciuti, non lasciarsi ingannare da tesserini o divise che potrebbero essere falsi, evitare di fornire informazioni personali al te-

rienza diretta con l’ambiente montano e le sue bellezze: escursioni, canyoning, yoga, passeggiate a cavallo, ciclismo e molto altro, grazie alla collaborazione con tante realtà del territorio e altre associazioni locali. Il rientro è previsto alle 14:00 in Piazza Marconi, dove ad attendere i partecipanti ci sarà un pranzo conviviale e l’intrattenimento musicale del

lefono o su Internet, e soprattutto non consegnare mai denaro o gioielli a chi si presenta come appartenente alle forze dell’ordine o come avvocato. «Diffidate dalle apparenze – si legge nel volantino – anche se l’interlocutore si presenta in modo convincente. Nel dubbio, chiamate sempre il 112». Viene inoltre raccomandato di non farsi distrarre e di non abbassare la guardia: i truffatori spesso approfittano di

momenti di confusione per entrare in casa o carpire la fiducia delle vittime. Il messaggio è semplice ma chiaro e diretto: le forze dell’ordine non chiedono mai denaro né al telefono, né di persona. Una regola d’oro da tenere sempre a mente, specialmente in un’epoca in cui le truffe si evolvono e si moltiplicano. «Proteggiamoci insieme» - è l’invito conclusivo della campagna, con di sensibilizzazione

gruppo Howling Mutt, che porterà sul palco sonorità folk e bluegrass per concludere la giornata con il giusto ritmo. Gli organizzatori raccomandano abbigliamento e attrezzature adeguate, specificando che i posti sono limitati per ciascuna attività. È quindi consigliata la pre-iscrizione, contattando il numero reperibile direttamente dalla locandina divulgata dalla Pro Loco.

L’evento, che si preannuncia come un inno alla natura e alla vita all’aria aperta, può essere seguito anche sui social tramite le pagine “Pro Loco Per Roccamandolfi” su Facebook e Instagram.

Un’occasione imperdibile per chi vuole riscoprire il territorio matesino con occhi nuovi e vivere un’esperienza che unisce avventura, relax e convivialità.

che mira a rafforzare l’idea di una comunità vigile, pronta a sostenere chi è più esposto al rischio.

AGNONE

I due Comuni dell’Alto Molise idonei nella graduatoria stilata dal ministero per lo Sport e i Giovani

“Bici in Comune”, finanziati

Agnone e San Pietro Avellana

AGNONE. Idonei e ammessi al finanziamento del progetto nazionale “Bici in Comune”. Si tratta, per l’Alto Molise, dei Comuni di Agnone e San Pietro Avellana.

“Bici in Comune” è un’iniziativa promossa dal ministro per lo Sport e i Giovani con il supporto del Dipartimento per lo Sport, per il tramite di Sport e Salute SpA e dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).

È rivolto a tutti i Comuni italiani con l’obiettivo di finanziare progetti che promuovano la mobilità ciclistica come strumento per uno stile di vita sano e attivo, oltre a favorire lo sviluppo del cicloturismo.

I Comuni, suddivisi in cluster in base al numero di abitanti, potranno proporre progettualità legate alla promozione della mobilità ciclabile e del cicloturismo, alla valorizzazione del territorio, all’attività con le scuole, alla riqualificazione, l’innovazione e la digitalizzazione dei percorsi ciclabili esistenti e l’organizzazione di eventi sportivi ciclistici.

L’attenzione dell’Unione Europea rivolta a tematiche legate alla

preservazione dell’ambiente e alla ricerca di best practices atte a diminuire gli impatti che gli spostamenti e i piani industriali hanno sullo stesso in termini di inquinamento, è sempre più alta. Basti pensare ad interventi come il raggiunto accordo sullo stop alle automobili a benzina e al piano “Cycling strategy”, destinato a portare la bicicletta ad avere un ruolo primario e centrale nella vita delle persone e, altresì, a diventare un principale mezzo di trasporto quotidiano. Un piano inclusivo, quest’ultimo, che contempla al suo interno una serie di azioni e interventi volti ad incrementare gli investimenti riguardanti la mobilità ciclabile, che si scandiscono in interventi legati all’ampliamento della rete infrastrutturale e all’avvio di politiche industriali che sostengano il settore. Questo interesse, per poter crescere, deve essere ovviamente correlato alle politiche di ogni singolo Stato membro; il Governo e le città, ma anche i Comuni più piccoli, dovrebbero porre al centro del proprio mandato le sfide poste in essere dall’Europa, tramite l’adozione di politiche riguardanti lo sviluppo delle infrastrutture

e dei sistemi urbani legati alla mobilità ciclabile, la promozione dell’uso della bici, l’educazione civica e stradale, la diffusione del turismo sportivo e l’ampliamento delle infrastrutture, l’economia green e l’innovazione digitale. Proprio in relazione a tali tematiche si inserisce il progetto “Bici in Comune” che ha dunque lo scopo di favorire la promozione della mobilità ciclistica e del cicloturismo, quale strumento per uno stile di vita sano e attivo degli individui, anche in Alto Molise, dove l’ambiente è uno dei punti di forza che innalzano la qualità della vita dei residenti, ma che può rappresentare un utile attrattore turistico.

All’esito dell’esame dei progetti presentati, il Ministero ha ammesso a finanziamento e dichiarato idonei i Comuni di San Pietro Avellana, al quale sono stati assegnati 46mila euro e quello di Agnone, che vedrà arrivare nelle proprie casse 34mila euro.

Truffatori di anziani e ladri alle porte di Agnone, l’appello delle autorità

AGNONE. Tentativi di truffe agli anziani e furti in abitazione nel Comuni del Chietino che confinano con l’Alto Molise. In particolare alcuni casi sono stati segnalati a Bomba e Colledimezzo che, guarda caso, sono a due passi dal-

l’Alto Molise appunto, ma anche dalla fondovalle Sangro, la famosa “via di fuga” per delinquenti e malintenzionati.

Lo ha annunciato, nelle ultime ore, il sindaco di Colledimezzo, Christian Simonetti, dopo aver ricevuto opportuna co-

Liberazione, “Letteratura Capracottese” ricorda le vittime “sconosciute” dei tedeschi

CAPRACOTTA. La vicenda giudiziaria che vede coinvolto il responsabile dell’associazione culturale “Letteratura Capracottese” non arresta le iniziative del sodalizio.

Francesco Mendozzi, per sua stessa ammissione, risulta indagato per esercizio abusivo della professione giornalistica in relazione alla pubblicazione del bollettino collegato alle attività culturali dell’associazione in parole.

Mentre la giustizia fa il suo corso, nei giorni scorsi i soci di “Letteratura Capracottese”, guidati dallo stesso Mendozzi, hanno organizzato una partecipata passeggiata escursionistica tra la Difesa e il Vallone delle Incotte per «raccontare ed omaggiare quattro capracottesi che, con storie diverse, hanno perso la vita per cause direttamente connesse alla Seconda guerra mondiale e al nazifascismo». Una escursione in natura, ma anche approfondimento storico e culturale, dunque. «Innanzitutto ci siamo recati sulla vecchia croce in ferro che ricorda il luogo in cui morì Adamo Fiore De Renzis (classe 1899), la cui vita, sulla base delle ricerche condotte da Vincenzino Di Nardo e Antonio D’Andrea, fu tragica –spiega in una nota Mendozzi –. È il 20 novembre 1943 quando Fiore e suo figlio Emilio perdono la vita. La maggior parte delle testimonianze parlò di una mina, altri parlarono di una granata ine-

splosa, altri ancora di un colpo di artiglieria partito dall’Oltresangro. A quel tempo, infatti, i tedeschi avevano ormai lasciato Capracotta da diversi giorni e si erano attestati sulle montagne di fronte, lasciando che la valle del Sangro diventasse la “terra di nessuno” della linea Gustav. I capracottesi seppero dello loro morte perché quella sera le capre tornarono da sole in paese. La loro storia, a mio avviso, merita la stessa attenzione di quella che aveva colpito due settimane prima la famiglia Fiadino e che siamo andati a raccontare presso il cosiddetto casotto di Nunna Rosa».

«La festa della Liberazione, dunque, ha per Capracotta un sapore dolceamaro –chiude Mendozzi –. Da un lato è la festa della ritrovata libertà, della fine delle atrocità che costarono al paese la morte, la distruzione, lo sfollamento; dall’altro è la triste presa di coscienza di un popolo di aver perso figli, case e dignità. Ad ottant’anni da quegli eventi, con la nostra passeggiata escursionistica abbiamo tentato di rendere più consapevoli le persone circa la storia collettiva che le riguarda, in quanto “la storia non si fa signorile a tavolino”, giacché “la libertà [è] un doveroso pericolo”».

municazione dal comando dei Carabinieri della stazione di Bomba, dipendente dalla compagnia di Atessa.

Le segnalazioni parlano di tentativi di furti, «pertanto –spiega il primo cittadino – si invita la cittadinanza a stare attenta e di segnalare alle autorità qualunque autovettura o persona sospetta si aggiri sul territorio comunale».

«Abbiamo avuto comunicazione anche di tentativi di truffa tramite telefono, con chiamata su rete fissa – va avanti il sindaco –. Chi chiama si finge appartenente ai Carabinieri e comunicherà che un proprio parente, figlio o nipote, è stato investito e cercherà di convincere le vittime a consegnare del denaro. Ricordiamo che si tratta di una telefonata falsa e quindi invitiamo ad allertare immediatamente i Carabinieri».

Il modus operandi dei truffatori è sempre il solito: si riceve una telefonata di un finto appartenente alle Forze dell’Ordine o di un finto avvocato che fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima verrà richiesta una somma di denaro a titolo di corrispettivo per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un Carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante. A volte si spacciano per parenti: i truffatori chiamano la vittima al telefono, iniziando la conversazione con frasi tra-

bocchetto come «Indovina un po’ chi parla!» o «Zia/o, ti ricordi di me?». In questo modo cercano di cogliere il nome di un parente o di un conoscente. Fingendo di essere questa persona, raccontano di aver urgente bisogno di denaro per gravi motivi, ma che non sono in grado di passare a ritirare i soldi. Se la vittima accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un amico si recherà presso l’abitazione a ritirare la somma o invita la vittima a fare un bonifico sul proprio conto. Altre volte capita di imbattersi nella truffa del finto rappresentante delle compagnia di forniture: il truffatore si presenta a casa della vittima spacciandosi per rappresentante di una compagnia fornitrice di servizi (acqua, luce o gas), informando la vittima di nuove e più vantaggiose condizioni contrattuali.

Con questo stratagemma, il malintenzionato ottiene la fiducia della vittima per raccoglierne i dati, successivamente utilizzati per aprire nuovi contratti a suo nome ma senza il suo consenso. I consigli dei Carabinieri sono chiari: diffidare delle apparenze, non aprire mai la porta agli sconosciuti, non fidarsi del solo tesserino di riconoscimento che può essere facilmente falsificato e soprattutto occorre ricordare che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini in difficoltà.

In caso di ricezione di telefonate simili o di avvistamento di persone e vetture sospette bisogna immediatamente contattare il 112.

La croce che ricorda la morte di Fiore De Renzis e suo figlio Emilio

VENAFRO

L’Ats di Venafro apre l’elenco per le prestazioni integrative rivolte a persone non autosufficienti, domande entro il 16 maggio

VENAFRO. L’Ambito territoriale sociale di Venafro cerca professionisti da inserire in un elenco, da impiegare nell’erogazione delle prestazioni integrative previste dal nuovo bando HCP 2025 rivolte ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla gestione unitaria prestazione creditizie e sociali, per i loro coniugi, per i parenti di primo grado, in condizione di non autosufficienza. Occorre presentare “manifestazioni di interesse” per entrare nell’elenco dei professionisti dal quale attingere, di volta in volta, secondo le necessità. «L’Ambito territoriale sociale di Venafro informa che l’Inps in data 26.03.2025, ha pubblicato il nuovo bando “Home Care Premium 2025-2028”, che prevede prestazioni finalizzate alla cura a domicilio di persone non autosufficienti iscritte alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e/o ai loro familiari attraverso l’erogazione di prestazioni prevalenti e prestazioni integrative». I beneficiari che possono presentare domanda sono individuati tra le persone maggiori o minori di età che siano disabili. Il progetto “Home Care Premium” è rivolto a «i dipendenti iscritti alla ge-

Assistenza a disabili e anziani

Si cercano professionisti

stione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e i pensionati utenti della gestione dipendenti pubblici (titolari del diritto), nonché laddove i suddetti soggetti siano viventi, sono considerati beneficiari i loro coniugi, per i quali non sia intervenuta sentenza di separazione, i parenti di primo grado anche non conviventi, i soggetti legati da unione civile e i conviventi. Qualora il titolare del diritto ne rivesta la qualifica di tutore o curatore, possono fruire degli interventi anche i fratelli, le sorelle e gli affini di primo grado del medesimo. Sono equiparati ai figli, i giovani minori regolarmente affidati al titolare del diritto per il tempo dell’affidamento».

Le prestazioni riconosciute comprendono due tipologie di benefici: «Prestazione prevalente: si configura come un contributo economico mensile erogato direttamente dall’Istituto in favore del beneficiario per il rimborso di spese sostenute per l’assunzione di un assistente familiare. L’assistente familiare, rispetto al beneficiario, non può essere individuato nel coniuge ovvero nell’unito civilmente, né in altro soggetto con rapporto di

parentela o affinità entro il secondo grado. Prestazione integrativa: consiste nell’erogazione di prestazioni altamente specialistiche domiciliari rivolte a soggetti residenti nel territorio di competenza degli Ambiti territoriali sociali convenzionati con l’Inps. Le prestazioni integrative oggetto del nuovo Bando Inps, sono le seguenti: servizi professionali domiciliari finalizzati a migliorare l’autonomia personale nelle attività di vita quotidiana, effettuati da terapista occupazionale; servizi professionali di terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; servizi professionali di psicologia e psicoterapia; servizi professionali di biologia nutrizionale; servizi professionali di fisioterapia; servizi professionali di logopedia; servizi specialistici finalizzati al potenziamento e alla crescita delle capacità relazionali ed emotive di minori affetti da autismo, effettuati dall’educatore professionale sociosanitario o dall’educatore professionale socio pedagogico; h) servizi professionali di infermieristica. È escluso l’intervento di natura professionale medica. L’accreditamento delle figure professionali previste dal nuovo bando Inps

“L’uomo custode della natura, nessuna creatura basta a se stessa”: ecco i vincitori

VENAFRO. “L’Uomo custode della natura: nessuna creatura basta a se stessa”: si è chiuso il sipario sulla dodicesima edizione del Concorso Letterario Nazionale curato dall’Associazione “Circolo Religioso-socio-culturale San Nicandro odv”. Una iniziativa culturale che fa parte oramai dell’immaginario collettivo venafrano e che offre la possibilità a tanti giovani studenti di cimentarsi su temi di stringente attualità con la forza della poesia, della scrittura in ogni sua forma. Il sindaco Alfredo Ricci “testimone” del successo del concorso: lo scorso lunedì presso la Palazzina liberty di Venafro, piena fino all’inverosimile, sono stati consegnati tutti i premi. Ecco tutti i nomi dei vincitori, sia adulti che studenti.

Adulti - Racconto

Studenti

1. Scarabeo Maddalena (Venafro) Cieli nuovi e terre nuove I° premio; 2. Bassi Lorenzo (Bibbiano RE) Un intimo addio 2° premio; Blasi Teresa (Tricarico MT) Il nuovo cantico delle creature 3° ex aequo; Di Ianni Ida (Cerro al Volturno) Aria Di Sabato 3° ex aequo. Adulti - Poesia

1. Palermo Francesco (Torchiarolo- BR) Non s’arrende Natura 1° premio; Di Ruocco Vittorio (Pontecagnano SA) L’inaudita idea di essere eterni 2°premio; Giovelli Maria Francesca (Caorso PC) La casa col pergolato 3° premio.

Scuola Primaria classi Terze dell’IC “Don Giulio Testa”, dell’IC “Leopoldo Pilla. Racconto 1° premio: Tutta la classe III A: “Il giardino magico” - Scuola Primaria Istituto Comprensivo “Leopoldo Pilla” sede di Pozzilli. Non sono stati attribuiti il secondo e terzo premio.

Studenti

Scuola Primaria classi Terze dell’IC “Don Giulio Testa”, dell’IC “Leopoldo Pilla (sede di Venafro e sede di Pozzilli). Poesia 1° premio: “Solo uniti siamo l’arcobaleno”, classe III B Primaria - Istituto comprensivo “Don Giulio Testa”. Tutta la classe: Cavani Cristian, Orabona Carlotta, Di Muccio Lorenzo, Forte Gabriele, Iolli Alessandro, Kaur Samreet, Mokkadem Amir, Palumbo Asia, Ricci Kristal, Palumbo Davide, Rokbi Omniya, Singh Rattan, Spada Andrea, Tommasone Chanel. 2° premio ex aequo: Valente Emanuele, “Un mondo fatto di amicizia”Classe III A Scuola Istituto comprensivo “Leopoldo Pilla” sede di Venafro 2° premio ex aequo: Lucenteforte Leonardo: “Nel mondo nessuna persona può essere da sola” - Classe III B Scuola primaria Istituto comprensivo “Leopoldo Pilla” sede di Venafro 3° premio: Tutta la classe III A: “Noi, stelle e pianeti “- Scuola primaria Istituto comprensivo “Leopoldo Pilla” sede di Pozzilli. Studenti Scuola Primaria classi Quarte dell’IC “Don Giulio Testa”. Racconto: non sono pervenuti racconti. Poesia 1° premio: Tutta la Classe IV C: “Ho bisogno di te”. Alunni:)Capaldi Andrea, Caramanna Mia, Constanescu Giulia Anna Maria, Cotugno Marciano, Foglia Eva, Kaur Sooknoor, Mulas Lorenzo, Passarella Romina Giulia, Sarachella Guerino, Silvestri Aurora, Singh Yuvraj, Singh Taranvir, Spada Guerino Jeson,Varone Thomas. 2° premio: Alessia Antonelli: “La solitudine”classe IV A 3° premio: Giorgia Martone: “Amica natura” – classe IV A. Studenti Scuola Primaria classi Quinte

2025-2028 è un primo passo per poi garantire le prestazioni integrative da parte degli utenti residenti nei Comuni ricompresi nell’Ambito territoriale sociale di Venafro: Acquaviva d’Isernia, Castel S. Vincenzo, Cerro al Volturno, Colli al Volturno, Conca Casale, Filignano, Fornelli, Montaquila, Montenero Val Cocchiara, Pizzone, Pozzilli, Rionero Sannitico, Rocchetta al Volturno, Scapoli, Sesto Campano, Venafro. Le figure professionali da reperire riguardano i seguenti settori: terapista occupazionale; terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva; psicologo e psicoterapeuta; fisioterapista; logopedista; biologo nutrizionale; educatore professionale sociosanitario o educatore professionale socio-pedagogico; infermiere professionale. Gli interessati potranno inviare la propria manifestazione di interesse all’Albo Fornitori” mediante invio di PEC al seguente indirizzo udp@pec.ambitoterritorialesocialevenafro.it. Il modello di istanza è scaricabile sul sito del Comune Capofila dell’Ats di Venafro. L’istanza dovrà pervenire dal 30 aprile 2025 ed entro e non oltre le ore 12 del 16 maggio 2025. Marco Fusco

dell’IC “Don Giulio Testa”. Racconto 1° premio: Angeloni Jacopo “La vendetta degli dei”. Classe V B; 2° premio: Pietrangelo Alessia “un prato sempre verde” Classe V A; 3° premio: arg Jank “Due amici inseparabili” - Classe V B Poesia 1° premio: Rossi Cesare “Grazie natura!”. Classe V B 2° premio: Letizia Giuseppe “Nessuna creatura basta a se stessa” classe V B 3° premio Del Vecchio Lavinia “La natura”. Classe V A Scuola secondaria di I° - I.C. “Leopoldo Pilla” e Istituto onnicomprensivo “Antonio Giordano” (sede di Monteroduni). Racconto: 1° premio: Giannini Alessandro: “Enea contro il mondo”- Classe I D - I.C. Leopoldo Pilla-Venafro 2° premio: Scordino Laura: “Un sogno” classe II B - I.C. Leopoldo Pilla - 3° premio: Bucci Giovanni: “Lucia”- classe II B - I.C. Leopoldo Pilla- Poesia: 1° premio: Mei Chiara: “Nessuna creatura basta a se stessa” - Classe II AI.C. Leopoldo Pilla- 2° premio ex aequo: Orefice Noemi: “La natura parla all’uomo!!!” - Classe ID - I.C. L. Pilla- 2° premio ex aequo: Tutta la classe II B: “Ciò che ci unisce” - classe II B - I.C. Leopoldo Pillab - 3° premio: Tutta la classe III “L’uomo e la padronanza della natura” Classe III A (10 studenti) - Istituto onnicomprensivo “Antonio Giordano (sede di Monteroduni) Istituto Onnicomprensivo “Antonio Giordano (sede di Venafro) Poesia 1° premio ex aequo :Borrelli Marinella: “Accetta l’aiuto” classe I A – Liceo Classico-1° premio ex aequo : Martellino Gabriele “ Grida nel silenzio” - Classe 3B Liceo Scie- Sci.. Appl. 1°premio ex aequo: Lobertini Eros Alexander “L’uomo non basta a sé stesso” Classe 3C Liceo Scie.Scie.Appl. 2° premio ex aequo: Pacitti Paola: “Una ragnatela di destini” - Classe V Liceo Classico - 2° premio ex aequo: Nassili Saad “L’Uomo e la Terra” - classe 3C Liceo Scie. Scienze Applicate 2° premio ex aequo: De Alescandris Antonio “La danza del vento” - Classe 3 B Liceo Sci.Scie.Ap. 3° premio ex aequo: Esposito Marco - “La mano dell’uomo”- Classe 3 B Liceo Sci. Scienze Appl - 3° premio ex aequo: Zizolfi Sara - “Dolce, eterna sinfonia” - Classe 3 C Liceo Sci. Scienze Appl. Racconto 3° Premio: Di Chiaro Michela “ Un magico fiore dai petali dorati” classe II A - Liceo Classico.

VENAFRO. Dopo la nota di denuncia dell’onorevole Aldo Patriciello circa la situazione di degrado riscontrata presso l’Oasi “Le Mortine”, arriva la replica del WWF Molise che in una lettera aperta diretta all’europarlamentare spiega: «Gentile onorevole, leggiamo sulla stampa e sui social del Suo sfogo sulla esperienza nell’oasi “le Mortine”, comprendendo e condividendo il disappunto.

Ci preme tuttavia, ad onor del vero, sottolineare che la cosiddetta “Oasi WWF Le Mortine” non è, allo stato attuale, una delle oasi WWF.

Comprendiamo che il Suo fosse un riferimento storico e toponomastico e non gestionale, essendo di diffusa conoscenza che l’Oasi WWF Le Mortine, istituita nel 1996, ha cessato il suo stato di Oasi WWF nel 2009. Più di quindici anni fa. Ci fa piacere valutare che soli 13 anni di gestione WWF abbiano lasciato un ricordo talmente persistente da essere ancora, quel luogo, conosciuto come “Oasi WWF”, il che, pur non rappresentando nessuna indicazione di gestione, riconosce a quel territorio caratteristiche di naturalità, biodiversità e bellezza, esaltate, a suo tempo, con il titolo di Oasi WWF.

Conclusa l’esperienza con il WWF, l’area è stata data in gestione ad altra Associazione che l’ha curata fino a due anni orsono, senza alcun sostegno se non di privati cittadini e dei gruppi scout che, numerosi, hanno frequentato quei luoghi quali interpreti, per loro natura, della “Laudato Si’”, vivendo l’ambiente naturale come luogo privilegiato della loro tipica azione educativa.

VENAFRO

«Le Mortine non è più un’oasi Wwf dal 2009»

In una lettera aperta l’organizzazione replica all’onorevole Patriciello e precisa: «Serve una riflessione seria su gestione e senso civico»

Un luogo, dunque, da più parti riconosciuto come importante e significativo. Purtroppo le cose della vita non vanno sempre come vor-

remmo o come sarebbe giusto, per cui l’area è da anni in abbandono e questo, siamo d’accordo con Lei, è una cosa dolorosa, che richiederebbe

una qualche azione e che impone qualche ulteriore riflessione.

Leggiamo, nel suo legittimo sfogo, di promozione territoria-

Servizio di accoglienza ordinaria e famiglie, per il progetto
Sai nominato pure il direttore per la esecuzione del contratto

VENAFRO. Progetto Sai - prosecuzione servizio di accoglienza ordinaria e famiglie del Comune di Venafro per 55 posti per il periodo 01.01.2025 al 31.12.2026: il Comune di Venafro ha nominato pure il direttore dell’esecuzione del contratto. Il Sistema di accoglienza e integrazione di Palazzo Cimorelli ha ricevuto adeguati finanziamenti dal Ministero dell’Interno, con una copertura economica che sfiora i 2 milioni di euro. Dopo aver nominato il revisore dei conti indipendente nella persona di Benedetto Iannacone, l’Amministrazione comunale di Venafro ha riempito un’altra casella, quella riguardante il direttore per la esecuzione del contratto. La scelta del sindaco Alfredo Ricci è caduta sull’avvocato Antonio Caranci di Venafro per l’importo omnicomprensivo di 9.600,00 euro, pari a 4.800,00 euro per ciascuna annualità 2025/2026. La “Direzione dei lavori e dell’esecuzione dei contratti” disciplina la figura del direttore dell’esecuzione, ed in particolare enuncia: «L’esecuzione dei contratti aventi ad oggetto lavori, servizi o forniture è diretta dal Rup, che controlla i livelli di qualità delle prestazioni. Il Rup, nella fase dell’esecuzione, si avvale del direttore dell'esecuzione del contratto o del direttore dei lavori, del coordinatore in materia di salute e di sicurezza, nonché del collaudatore oppure della commissione

le, di cultura della ricettività, di vergogna e, infine, di amministrazione.

Sono, probabilmente, i punti dolenti della nostra molisanità,

di collaudo o del verificatore della conformità e accerta il corretto ed effettivo svolgimento delle funzioni ad ognuno affidate. Per i contratti aventi ad oggetto servizi e forniture le funzioni e i compiti del direttore dell'esecuzione sono svolti, di norma, dal Rup, che provvede, anche con l’ausilio di uno o più direttori operativi individuati dalla stazione appaltante in relazione alla complessità dell’appalto, al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico contabile e amministrativo dell'esecuzione del contratto anche, qualora previsto, mediante metodi e strumenti di gestione informativa digitale, assicurando la regolare esecuzione da parte dell'esecutore, in conformità ai documenti contrattuali». Il direttore ha l’obbligo di verificare il regolare andamento dell’esecuzione del contratto da parte del soggetto attuatore ed in particolare provvede «al coordinamento, alla direzione ed al controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto; a sovraintendere alla regolare esecuzione del contratto, verificando che le attività e le prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità ai documenti contrattuali; a svolgere tutte le altre attività allo stesso espressamente demandate dalla legge nonché tutte le attività che si rendano opportune per assicurare il perseguimento dei compiti assegnati. La sua prestazione viene resa nel contesto di un rapporto che non avrà in alcun modo carattere di lavoro subordinato e comporterà da parte del medesimo l’esecuzione dell’attività senza osservanza di specifici orari e con l’utilizzazione di una propria autonoma e distinta organizzazione di lavoro».

della nostra storia e del nostro territorio, varie facce della stessa carenza che è, in sostanza, una diffusa carenza di orgoglio di appartenenza. Pensiamo che difficilmente chi fa del proprio giardino la discarica delle proprie immondizie sia il tipo propenso ad accogliere ospiti. E certo c’è da chiedersi cosa possa spingere persone, nel 2025, a continuare a disperdere i propri rifiuti in natura, invece di utilizzare i servizi, pagati dalla collettività, messi a disposizione dalle Amministrazioni.

Potrà forse esserci qualche difficoltà nella organizzazione delle isole ecologiche ma certamente, ancora di più, è un evidente serio problema di educazione, piano sul quale c’è dunque, ancora, un gran lavoro da fare. Cosi come c’è un gran lavoro da fare nell’immaginare in quale mondo, in quale Regione, vorremo vivere nel prossimo futuro.

Il ruolo dell’Amministratore e del politico è, secondo noi, il massimo del servizio che ciascuno può offrire alla propria Comunità ed è per questo di grandissima responsabilità: è sua la missione di immaginare un migliore futuro per tutti e orientare le risorse perché il destino di un territorio sia quello di un luogo dove ancora valga la pena vivere. Se l’indignazione conduce ad una azione, è già l’inizio di un cambiamento».

termoli@primopianomolise.it

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TERMOLI

Mercoledì 30 aprile 2025 Primo Piano Molise

TERMOLI. Siamo ormai nella tarda primavera del 2025 e lo stabilimento Stellantis di Termoli vive un momento di incertezza che rischia di trasformarsi in dramma. Il percorso di confronto con il territorio è partito il 9 luglio dello scorso anno, con l’assemblea al Cosib, ed è proseguito con la manifestazione del 12 settembre, l’iniziativa europea a Bruxelles del 5 febbraio e le audizioni in Parlamento. Ma a oggi, nonostante tutte le pressioni e le sollecitazioni, non sono arrivate risposte concrete. Stellantis aveva promesso chiarimenti entro la prima metà dell’anno, ma quel che arriva è solo silenzio, un silenzio che pesa come un macigno.

I destini dello stabilimento Stellantis di Termoli sempre più cupi. La scadenza di giugno relativa al progetto di Gigafactory sta arrivando a maturazione, ma nulla trapela da Acc, ma nessuno più si aspetta che si realizzi ormai.

Una mazzata ulteriore sarà la chiusura del reparto Fire dei motori, produzione che verrebbe addirittura delocalizzata, evoluzione che ha scatenato l’amarezza dei lavoratori.

Di questo si è discusso IERI a Termoli, nella sede della Fim-Cisl, dove è intervenuto il segretario nazionale Fabrizio Boschini, assieme ai segretari di Abruzzo-Molise, Amedeo Nanni e Marco Laviano.

«Il futuro si costruisce con scelte coraggiose, non con silenzi e immobilismo», questo il monito lanciato oggi nell’incontro nella sede del Corso Nazionale.

«Ieri, 29 aprile 2025, a pochi giorni dalla Festa dei Lavoratori del 1° maggio, si è riunito il direttivo regionale Stellantis e indotto della Fim-Cisl Abruzzo-Molise.

Alla presenza del coordinatore Nazionale Automotive della Fim-Cisl e della segreteria Interregionale, il gruppo dirigente ha condotto un ampio dibattito denunciando la grave situazione dello stabilimento Stellantis di Termoli, ormai insostenibile.

Da mesi osserviamo una gestione cieca e priva di visione da parte dei vertici di Stellantis, caratterizzata da incertezze, mancate risposte e decisioni che sembrano orientate più alla mera gestione dell’esistente che alla costruzione del futuro.

Ora diciamo basta. Nessuna prospettiva concreta, nessun futuro garantito per le lavoratrici e i lavoratori. Il management del gruppo Stellantis continua a rinviare ogni discussione strategica, mentre lo stabilimento di Termoli, con le sue maestranze e professionalità, resta ostaggio di scelte opache e ritardi incomprensibili. Il tanto annunciato passaggio alla Gigafactory appare più una chimera che una vera svolta industriale e di opportunità. Sull’altare dell’incertezza viene sacrificato un altro prodotto di Termoli, ricordando la già avvenuta chiusura del Cambio. La decisione di cessare la produzione del motore FIRE, simbolo storico di eccellenza e competenza, contraddice le promesse di riconversione fatte da Stellantis nel suo ambizioso piano industriale per la transizione. Di fronte a questo scenario, la Fim-Cisl si oppone con forza a ogni scelta che metta a rischio ulteriori posti di lavoro e professionalità in un territorio che ha già pagato troppo in termini di dismissioni e abbandono industriale. La comunità molisana non può essere trattata come una semplice pedina sulla scacchiera della speculazione globale. È tempo che Stellantis, il Governo e le Istituzioni chiariscano le loro intenzioni. Basta parole: vogliamo impegni scritti, risorse certe e tempi definiti. Per questo motivo, il gruppo diri-

Operai e delegati della Fim-Cisl discutono sul futuro di Stellantis a Termoli, il segretario nazionale Boschini: Acc deve risponderci

«Non permetteremo che facciano il funerale del Fire»

gente della Fim-Cisl, supportato da tutta l’organizzazione, chiede a Stellantis, Acc e al Governo di convocare rapidamente un tavolo ministeriale per definire il futuro dello stabilimento e della regione. Stiamo assistendo al funerale del motore Fire. Per questo, nello spirito di unità sindacale, auspichiamo la rapida convocazione del Consiglio di Fabbrica per condividere iniziative volte alla messa in sicurezza dei posti di lavoro. In assenza di veri piani industriali che garantiscano a Termoli la centralità delle sue produzioni di GME, GSE e V6, chiediamo che non vengano delocalizzati ulteriori prodotti. In questo contesto di incertezza dei mercati, il primo gesto di responsabilità nei confronti dei lavoratori di Termoli da parte di Stellantis sarebbe quello di mantenere la produzione del motore FIRE fino a quando non sarà garantita una reale alternativa. L’annuncio della produzione del nuovo cambio eDCT, per noi, non è sufficiente a garantire l’occupazione per tutti».

Il rischio è chiaro: senza investimenti, Termoli non ha futuro. La chiusura dello storico motore Fire, prevista a fine maggio, rappresenta una cesura netta.

Stefano Boschini: «Siamo ormai nella tarda primavera del 2025. Il percorso di confronto sul territorio è partito il 9 luglio scorso con l’assemblea al Cosib, è proseguito con la manifestazione del 12 settembre, l’iniziativa europea del 5 febbraio a Bruxelles e le audizioni in Parlamento. Ma a oggi non abbiamo ancora risposte. Stellantis ci aveva promesso chiarimenti entro la prima metà dell’anno, ma il silenzio è inquietante.

La chiusura del motore Fire senza un’alternativa produttiva solida, come la GigaFactory, è inaccettabile. Senza investimenti, Termoli non ha futuro. E non basta annunciare i cambi DCT dal 2026: servono piani chiari e immediati. Abbiamo chiesto anche che lo stabilimento di Termoli produca motori per altri modelli del gruppo, oggi realizzati in Francia. Le sue potenzialità vanno sfruttate. Così come è necessario investire con urgenza sull’ibrido, unica transizione concreta al momento. A livello europeo serve un fondo straordinario per colmare il gap tecnologico con la Cina. Il piano annunciato dalla von der Leyen il 5 marzo è debole e insufficiente. E l’incertezza sull’amministratore delegato rallenta ulteriormente ogni possibilità di pianificazione. Serve una svolta, e serve ora». Amedeo Nanni – segretario Fim-Cisl Abruzzo-Molise: «Siamo in una situazione drammatica. Le incertezze produttive, la mancata riconversione e l’assenza di opportunità stanno generando un impoverimento economico e sociale del nostro territorio. La regione Molise rischia seriamente di diventare marginale. Il 1° maggio dovrebbe essere la Festa del Lavoro, ma per noi è il momento per ricordare che senza lotta sindacale non c’è dignità né futuro. Il valore del lavoro deve tornare al centro delle politiche italiane ed europee. Oggi Termoli non può permettersi di perdere altra occupazione. Vogliamo sapere chiaramente se Stellantis intende investire o dismettere. Basta promesse non mantenute. La perdita del Fire non è solo simbolica: è una ferita industriale aperta». Marco Laviano – segretario Fim-Cisl Molise: «Da mesi chiediamo chiarezza. L’attesa per la nomina del nuovo amministratore delegato rallenta tutto. Il nostro territorio ha dato tanto e produce quasi metà delle auto italiane: merita rispetto. Non vogliamo arrivare a fine maggio al funerale del Fire. Siamo qui oggi col direttivo di Termoli per affermare con

forza il nostro diritto al lavoro e al futuro. Chiediamo risposte da Stellantis e dal governo. La situazione degli stabilimenti è critica. A Termoli, come altrove, si parla di cassa integrazione straordinaria, uscite incentivate e separazioni. È lo stesso schema che abbiamo visto applicare in altri contesti in crisi. Serve un piano strutturale, non misure tampone. Valutiamo azioni forti, ma vogliamo farlo insieme agli altri sindacati per essere più incisivi. Oggi ci confrontiamo anche con la segreteria nazionale per definire una strategia condivisa, capace di tutelare davvero i lavoratori». Per Sebastiano Coco, operaio e delegato: «Termoli è a un passo dal vuoto. Stanno smantellando tutto: prima hanno tolto i somministrati, ora parlano di incentivi all’uscita. Il motore Fire ha fatto la storia dello stabilimento, ma non possiamo accettarne la fine senza certezze sugli investimenti futuri. Stellantis dice che il Fire potrà essere rilanciato in Algeria o in Marocco? Noi non lo accetteremo mai. Se verrà smantellato, dovrà esserlo solo quando qui ci saranno investimenti veri. Siamo disposti a continuare la produzione finché non sarà garantito un futuro a tutti». Infine, Serena Biondi: «Siamo lavoratori, ma prima di tutto siamo madri, padri, famiglie. Oggi, con questa incertezza, non riusciamo nemmeno a immaginare un futuro oltre il 2030. Il progetto della GigaFactory è fermo da un anno. Le notizie, quando arrivano, sono ufficiose e quasi sempre negative. È difficile restare fiduciosi. Eppure, vogliamo continuare a sfamare i nostri figli con un lavoro dignitoso. Non chiediamo miracoli, chiediamo solo rispetto, impegni chiari e futuro per questa terra»

Primo Maggio in musica Si rinnova la tradizione adriatica

Clima ‘turistico’ per la Festa del Lavoro sulla costa

TERMOLI. Anche quest’anno in occasione della Festa dei Lavoratori, l’assessorato al Turismo del Comune di Termoli, in collaborazione con i Commercianti del Centro e La Pro Loco di Termoli, ha organizzato una serie di eventi che si terranno in diverse zone del centro cittadino. Il Primo Maggio trascorrerà all’insegna di concerti, momenti ludici dedicati ai più piccoli e spettacoli itineranti che vedranno come protagonisti gli artisti di strada. Dunque, un primo maggio tutto da vivere per le vie del centro con spettacoli e concerti che si terranno in orari diversi proprio per consentire a tutti di scegliere l’evento che più piace:

“Il Villaggio dei Bambini”

Piazza Vittorio Veneto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 22

“Natalia Biondelli e Michele Iammarone”

In prossimità di Lounge Bar Diletta / Malisy dalle ore 17

“Indiependenti”

In prossimità di Birreria Only One/Santo/Marea/ Sapido dalle ore 17

“I Folli”

Piazza Insorti d’Ungheria dalle ore 16

“Mago Peppe Show”

Piazza Mercato dalle ore 17,30

“Un Gruppo di Amici”

Piazza Duomo dalle ore 19,30

“Tintilia Sound”

Corso Fratelli Brigida - in prossimità del bar Grecale dalle ore 17.

TERMOLI BASSO MOLISE

LARINO­MONTECILFONE. Una vicenda dai contorni ancora da chiarire e un dramma

27enne trovata senza vita al Ponte dello Sceriffo, disposta l’autopsia

personale assoluto. Nella tarda serata di martedì, poco dopo le 23.30, è scattato l’allarme nei pressi del Ponte dello Sceriffo: una ragazza di appena 27 anni, di nazionalità albanese, è stata trovata senza vita, con ogni probabilità a seguito di un gesto estremo. Sulla tragedia indaga la Procu­

ra di Larino, attraverso i Carabinieri della compagnia frentana, intervenuti sul posto insieme ai Vigili del fuoco del distaccamento di Termoli e al personale del 118 Molise, che purtroppo non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Dopo l’autorizzazione del pubblico ministero di turno, la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli, do­

ve per venerdì è prevista l’autopsia. Il medico legale ha già eseguito una prima ricognizione cadaverica. Sconvolta la comunità di Montecilfone, a cui la giovane apparteneva. L’inchiesta della Procura punta ora a ricostruire ogni aspetto della sua esistenza, per comprendere le ragioni profonde che possano averla spinta a una scelta così tragica.

Centrodestra compatto sull’inchiesta e su Energia Pulita, Balice: Termoli non è Gomorra

Clima infuocato in aula

La mozione è respinta

TERMOLI. Un esito scontato, oseremmo dire, telefonato, quello con cui la maggioranza di centrodestra ha bocciato dopo quasi un’ora di discussione la mozione presentata dalla minoranza sull’inchiesta

della Dda e in particolare sul rapporto contrattuale tra il Comune di Termoli e la società Energia Pulita, coinvolta nell’indagine dove è indagato anche il Governatore Francesco Roberti, come ex sindaco

Ladro straniero torna sul luogo del furto, arrestato dalla Polizia

TERMOLI. Momenti di tensione avvenuti nello scorso 25 Aprile, nei pressi di un noto centro commerciale della città costiera, dove un cittadino straniero, ritenuto responsabile di un furto avvenuto il giorno precedente, è stato riconosciuto dai dipendenti e segnalato alla Polizia.

All’arrivo della volante, l’uomo ha tentato la fuga, cercando di sottrarsi al controllo con forza e opponendo resistenza agli agenti. Ne è scaturita una colluttazione violenta, durante la quale un poliziotto è rimasto ferito. L’intervento tempestivo degli uomini del Commissariato di Termoli ha permesso di bloccare il fuggitivo e di arrestarlo.

L’individuo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Larino, dove è rimasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nella giornata del 28 aprile, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Larino ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora a Termoli.

L’episodio ha messo in luce l’importanza delle operazioni di controllo e la prontezza delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica, evitando ulteriori rischi per i cittadini.

CAMPOMARINO. Domenica sera Campomarino è stata teatro di un episodio che ha lasciato sgomenti molti suoi abitanti. Durante i festeggiamenti del tradizionale Palio delle Oche, un adolescente è stato vittima di un’aggressione che ha sollevato interrogativi sul senso civico e la sicurezza nei contesti pubblici. Il ragazzo, appena sedicenne, aveva cercato di aiutare una donna in difficoltà, ma il suo gesto di solidarietà ha scatenato l’ira di un uomo violento che lo ha colpito e minacciato. «Mio figlio ha avuto la sfortuna di imbattersi in un troglodita», ha dichiarato la

Auto

travolge bici,

della città di Termoli (e presidente della Provincia). L’opposizione mirava a interrompere proprio l’appalto, che peraltro era stato affidato dalla amministrazione di centrosinistra, circostanza che ha innescato l’inevitabile scontro dialettico in aula. Prima firmataria Manuela Vigilante, che l’ha illustrata. Come ulteriore istanza anche l’istituzione di una commissione d’indagine.

Iscritto tra gli ultimi punti all’ordine del giorno, con una mozione d’ordine la Vigilante ha chiesto che venisse discussa subito, e diversamente da quanto emerso nella conferenza dei capigruppo, un po’ a sorpresa, questa richiesta è stata accolta all’unanimità.

Da sottolineare che in apertura dei lavori, il presidente del Consiglio comunale Annibale Ciarniello ha fatto osservare

un minuto di silenzio per la morte di Papa Francesco. Partito il dibattito, scambi anche sotto la cintura, tra centrodestra e minoranza, proprio nell’additare alla ricerca dei consensi da una parte e minimizzare dall’altra. Parola

finale al sindaco Nico Balice, che ha attaccato il modus operandi piddino, «Termoli non è Gomorra», e così a blocco granitico l’amministrazione ha respinto al mittente entrambe le rivendicazioni di minoranza.

Dopo l’assalto al Postamat, il sindaco di San Felice del Molise: presto la videosorveglianza

SAN FELICE DEL MOLISE. Si muove l’amministrazione comunale, col sindaco Corrado Zara dopo l’assalto alla postazione Atm, devastata dalla deflagrazione innescata dai banditi, fuggiti poi con circa 15mila euro. Proprio il primo cittadino ha evidenziato come: «L’episodio, oltre ad aver turbato il sonno di tanti di noi, ha lasciato un sentimento di insicurezza che squarcia la quiete della nostra comunità. Voglio ringraziare innanzitutto le forze dell’ordine in particolare i Carabinieri, prontamente interventi e già di pattuglia in zona; rassicurando anche la popolazione che come già annunciato nei prossimi mesi, con fondi di bilancio comunale, sarà installato un sistema di videosorveglianza agli ingressi del paese, come deterrente per eventuali altri episodi malavitosi e per una maggior sicurezza del nostro territorio».

Aggressione duplice nella festa del Palio delle Oche, la denuncia

parte l’appello del padre del ragazzo ferito

madre. «Ha mostrato grande coraggio nel prestare soccorso a una donna con un bambino nel passeggino, che chiedeva aiuto dopo essere stata strattonata. Ma invece di fermarsi, l’aggressore ha colpito mio figlio al collo, facendolo cadere e minacciandolo» La prontezza di spirito del giovane nel cercare rifugio presso le forze dell’ordine ha evitato conseguenze peggiori, ma la vicenda ha messo in luce quanto sia necessario un impegno collettivo per garantire la sicurezza di tutti. «Non è accettabile che una serata di festa si trasformi in una possibile tragedia, semplicemente perché la violenza gratuita prevale sul buon senso, sul senso civico e sulle

TERMOLI. Nel giorno di Pasqua è avvenuto un incidente nella zona di San Pietro, dal padre di un centauro giunge un appello: «Domenica 20 aprile 2025, giorno di Pasqua, mio figlio è caduto mentre era in bicicletta in via Tevere a Termoli, di fronte al discount Md. Secondo quanto riesce a ricordare, sarebbe stato urtato da un mezzo in transito, ma a causa dello spavento e del trauma non è riuscito a identificare con chiarezza se si trattasse di un’automobile o di uno scooter. Le conseguenze dell’incidente sono state gravi: ha riportato costole inclinate, volto tumefatto e una distorsione al braccio. Vista la serietà dei danni, vogliamo fare in modo che possa far valere i suoi diritti e ricostruire con esattezza quanto accaduto. Cogliamo anche l’occasione per rivolgere un appello al Comune di Termoli: via Tevere è diventata una strada pericolosa, soprattutto per chi si muove a piedi o in bicicletta. Servono interventi urgenti per migliorare la sicurezza e prevenire altri incidenti. Ringraziamo chiunque potrà contribuire a far luce sull’accaduto o sostenere questa richiesta di maggiore tutela per tutti i cittadini. Gerardo, papà di Luca».

persone perbene». Il coinvolgimento della sua famiglia nell’incidente stradale avvenuto poco dopo, causato da un impatto con un cinghiale sulla statale 16, ha aggiunto ulteriore drammaticità alla serata, trasformandola in un incubo che nessuno avrebbe voluto vivere. Di fronte a episodi come questo, la comunità è chiamata a riflettere. «Denuncio questo episodio perché questi fatti vanno resi pubblici. Poteva andare molto peggio, considerando le cronache recenti. Se vogliamo cambiare e non essere complici di un sistema marcio, dobbiamo essere coesi e compatti, senza nasconderci dietro la paura di una ritorsione. Perché mio figlio, ieri, avrebbe potuto essere vostro figlio domani». Ora, la famiglia procederà con una denuncia formale, auspicando che la giustizia faccia il suo corso. Ma al di là delle azioni legali, è necessario un cambiamento culturale che metta al centro il rispetto reciproco, soprattutto in occasioni che dovrebbero celebrare la tradizione e il vivere comune.

Sparisce una Jpee dal parcheggio del San Timoteo

TERMOLI. Ancora un furto nel parcheggio dell’ospedale San Timoteo, purtroppo. A rivelarlo è stato proprio l’automobilista derubato. Il furto, poi denunciato alle forze dell’ordine, è avvenuto poco dopo le 11 di due giorni fa. «Avevo accompagnato mia moglie per una visita ortopedica al San Timoteo, erano circa le 10:30. Ho parcheggiato la mia Jeep Renegade bianca nel parcheggio antistante l’ospedale. Nell’attesa della visita, mi trovavo nella sala d’aspetto, proprio accanto a una finestra che dava sul parcheggio dove avevo lasciato l’auto. Alle 11 ho guardato fuori: la macchina era ancora lì. Verso le 11:20 mi sono affacciato di nuovo e mi è preso un colpo: la mia Jeep non c’era più. Vi giuro, mi è salito un impeto di rabbia che a stento sono riuscito a trattenere».

LARINO. Si conclude oggi l’evento formativo che da ieri tiene banco presso la Casa di Comunità di Larino rappresenta un’occasione fondamentale per approfondire la conoscenza sull’ossigenoterapia iperbarica, coinvolgendo esperti di rilievo e professionisti sanitari. Il dottor Giovanni Di Santo, direttore generale dell’Asrem, guarda alle prospettive di sviluppo: «Stiamo valutando la possibilità di ampliare il servizio con un’apertura H24. La crescita del centro è un segnale positivo, non solo per la sanità molisana, ma per tutto il centro-sud. Il potenziamento della camera iperbarica rappresenta un passo avanti per migliorare la qualità dell’assistenza e la risposta alle emergenze». In un centro in espansione, spe-

Casa della Salute del Vietri, centro iperbarico in crescita

cie da quando c’è la dottoressa Adele Molinaro, responsabile del Centro Iperbarico di Larino, sottolinea i progressi della struttura: «Nel 2024 abbiamo chiuso con 1.716 trattamenti, e nel primo trimestre del 2025 abbiamo già superato i numeri dell’ultimo trimestre dello scorso anno. Accogliamo pazienti non solo dal Molise, ma anche dall’Abruzzo, dalla Puglia e dalla Campania, confermandoci un punto di riferimento per il territo-

rio». Il professor Gerardo Bosco, figura di spicco nel campo della medicina iperbarica, evidenzia il valore della formazione per la crescita del settore: «La medicina iperbarica è salvavita per alcune patologie e un valido adiuvante per altre. È fondamentale divulgare la conoscenza dei suoi meccanismi d’azione e rafforzare la collaborazione tra specialisti di diverse branche della medicina». «Questa giornata di formazione ha l’obiettivo di fornire agli operatori

San Martino “fibrilla”, Giovani vs Giovanotti

SAN MARTINO IN PENSILIS. Quarta Carrese consecutiva dopo che dal 2015 al 2021 la tradizionale manifestazione primaverile aveva subito non poche traversie, a causa dei disciplinari a tutela degli animali e del Covid, anche se per strada si è perso uno dei Carri, quello dei Giovanissimi. Si corre rispettando l’ordine di arrivo del 2024 Giovani e Giovanotti, a questo punto, nel tradizionale ed epico scontro biancoceleste e giallorosso. I carri andranno a farsi benedire, da don Nicola Mattia, e scenderanno a piedi fino all’avvio del Tratturo, dove dalle 16 in poi ci si appresta alla fatidica partenza (che solitamente ritarda sempre, anche di un’ora) per percorrere gli 8 km, sotto gli occhi attenti degli steward. L’attesa per il cosiddetto

“cambio” dei buoi e poi la corsa giungerà in paese, lasciando il tratturo. Ieri pomeriggio, in municipio, si è riunita la commissione Carrese 2025, che anche quest’anno all’unanimità ha espresso il parere favorevole alla disputa della corsa. Nicola Vitale ricorda come la continuità dello svolgimento della Corsa dei Carri è stata fortemente a rischio negli anni successivi, come nel 2017 a San

GUGLIONESI. Prima uscita ufficiale della lista Guglionesi nel Cuore, dopo la presentazione della candidatura a sindaco (e con la squadra a supporto) di Leo Antonacci, dopo i suoi tre competitor. Per l’ex primo cittadino, si tratta di una squadra giovane e dinamica per le prossime amministrative. «In vista delle elezioni amministrative di Guglionesi, la lista civica Guglionesi nel Cuore si prepara a presentare una squadra rinnovata, piena di energia e idee innovative per il futuro del paese. Con un forte impegno verso il benessere della comunità, la lista si distingue per la presenza di numerosi giovani, cittadini motivati e pronti a mettersi al servizio del territorio. Questi giovani candidati rappresentano una risorsa preziosa, apportando nuove prospettive e competenze digitali all’avanguardia, oltre a una sensibilità marcata verso le tematiche moderne come la sostenibilità ambientale, l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. La sinergia tra entusiasmo giovanile ed esperienza amministrativa è conside-

sanitari strumenti chiari e pratici per la gestione del paziente iperbarico, consolidando un approccio multidisciplinare indispensabile per migliorare l’assistenza», ha sottolineato Giovanni Giorgetta, direttore distrettuale dell’Asrem.

All’insegna del tradizionale duello tra i colori giallorossi e biancoceleste l’edizione 2025 della Corsa dei Carri

«La nostra è una squadra giovane e ben attrezzata»

Esce allo scoperto l’ex sindaco Antonacci

rata la chiave per costruire un futuro più prospero e inclusivo per Guglionesi. Nei prossimi giorni, Guglionesi nel Cuore presenterà il proprio programma elettorale, affrontando le sfide cruciali per la comunità e ponendo particolare attenzione alle esigenze delle nuove generazioni e allo sviluppo di opportunità per il loro futuro. L’invito è rivolto a tutti i cittadini: partecipare attivamente al dibattito democratico e conoscere i candidati e le loro proposte sarà fondamentale per costruire insieme il futuro del paese».

Tavenna capitale di fede in onore alla Madonna

TAVENNA. La Settimana della Fede si è conclusa domenica 27 aprile a Tavenna con una serie di celebrazioni sentite e partecipate. Sabato 26 aprile, nella mattinata, tutte le celebrazioni previste sono state annullate per permettere ai fedeli di partecipare alle esequie di papà Francesco, che è tornata tra le braccia del Santo Padre. Nel pomeriggio, alle 17, presso la Chiesa della Madonna dell’Incoronata, si è svolta l’unzione con l’Olio Santo della Madonna. Successivamente, alle 18, si è recitato il Santo Rosario, seguito alle 18:45 dalla presentazione ai fedeli del quadro raffigu-

Marta Massarelli compie 18 anni: augurissimi!

rante la Madonna, realizzato interamente in merletto, una preziosa arte antica praticata nel paese sin dal 1500.

Martino dove ci fu l’arrivo al Tratturo e non davanti alla Chiesa in Paese e nel 2018 quando i blindati della Polizia e Carabinieri per ordine del Prefetto bloccarono i Carri alla partenza del 30 aprile. Dieci anni passati fra regole nuove che le Associazioni Carristiche si sono impegnate a rispettare e condividere, Normative nazionali sul benessere animale, Ordinanze Ministeriali, Leggi Regionali, Decreti Ministeriali, Circolari ordine pubblico, Sicurezza, accordo Stato Regioni, note Ministeriali e pareri del Crenba, il Centro Nazionale Benessere Animale, Associazioni Animalistiche e in ultimo da animali quali esseri senzienti al Cavallo atleta. Messe tutte insieme queste cose coprirebbero l’intero percorso dei Carri, una sorta di Sindone delle Carresi come dice Pasqualino Di Bello. Districarsi in questo ginepraio normativo calando tutto sulle Carresi non è stato facile per niente, proprio perché ha coinvolto Enti ed Istituzioni che hanno responsabilità diverse, riuscendo a fare sintesi, mediazione; in pratica non si è disfatto, ma si è costruito tantissimo per fare sì che le nostre Carresi non andassero a scomparire. Eppure, ci hanno provato in diversi modi, nelle aule parlamentari italiane a quelle europee, a quelle di Giustizia, ma le Carresi e il suo popolo hanno saputo mantenere alto il senso della tradizione». Ultima nota a margine, ieri un po’ di tensione per il sequestro dei botti che dovevano servire per il tipico ‘sparo’ della vigilia, dei Giovani, vittoriosi l’anno prima.

Vita, morte e resurrezione di Pulcinella... Jamme Bbelle

L’opera è stata realizzata dalle merlettaie Antonietta Mastronardi, Marielisa Passucci e Nicoletta Zara, che l’hanno generosamente donata alla Parrocchia. Il maestro Crecchia ha poi dedicato alla Madonna alcuni versi poetici. Alle 19 è iniziata la Santa Messa in onore della Madonna dell’Incoronata, celebrata da Don Michele Di Leo e Don Carlo Lamelza. La celebrazione ha visto la presenza del sindaco di Tavenna, Paolo Cirulli, della sua amministrazione e di numerose autorità locali, tra cui il sottosegretario alla presidenza del Consiglio regionale Vincenzo Niro, il presidente della Provincia di Campobasso Pino Puchetti e i sindaci di Montenero di Bisaccia, Palata, Mafalda, Montecilfone, Acquaviva Collecroce e San Felice del Molise. Presenti anche il comandante della stazione dei Carabinieri di Palata, Saverio Franco, accompagnato da due carabinieri in uniforme da cerimonia. Al termine della Messa, dopo 25 anni, la statua della Madonna dell’Incoronata è tornata a sfilare in processione per le vie del paese, accompagnata dal complesso bandistico Don Luigi M. Asterbard e da uno spettacolo di fuochi pirotecnici a cura della ditta Pirotecnica Ortonese. La serata si è conclusa con uno spettacolo musicale dei “Tali e Quali” show. Un caloroso ringraziamento è stato rivolto a tutti i Tavennesi e agli abitanti dei paesi limitrofi, al comitato festa, all’amministrazione comunale, agli sponsor e a tutti coloro che, con le loro donazioni e il loro impegno, hanno contribuito all’ottima riuscita della celebrazione. Un grazie particolare è stato dedicato anche alla Protezione Civile di Mafalda per la collaborazione.

LARINO. Vita, morte e resurrezione di Pulcinella: il grande teatro domenica 4 maggio a Larino. Il festival Jamme Bbelle torna al Risorgimento con uno spettacolo intenso e particolare, che ha già raccolto grande successo in diverse rassegne nazionali. Il festival Jamme Bbelle torna a Larino, domenica 4 maggio, per un appuntamento davvero speciale. ‘Pulcinellata SciamanaVita, morte e resurrezione di una maschera’ viene definito dal suo regista, Francesco Facciolli, come “uno spettacolo sbagliato, che nasce da una serie di errori, di ripensamenti, di rimpianti e revisioni. Nasce da un desiderio antico e da una spinta contemporanea. È lo spettacolo che volevo fare - ammette - e quello che volevo evitare. Forse proprio per questo motivo è una “Pulcinellata” nel senso più stretto della parola ed è “Sciamana” perché è un medium tra il comprensibile e l’inafferrabile. Tra una sonora risata e un silenzio assordante. Tra questo mondo ed un altro possibile”. Alle 18, sul palco del Teatro Risorgimento, Daniele e Francesco Facciolli dell’associazione Tuttinsieme, una importante realtà nata a Corridonia (Macerata) nel 2013 con l’intento di valorizzare e diffondere l’arte in tutte le sue forme anche attraverso mostre, corsi, seminari e progetti speciali. “Pulcinellata sciamana” ha già preso parte - con un ottimo successo di pubblico e di critica - a diverse rassegne di prestigio ed eventi nazionali, tra i quali spicca il Carnevale di Venezia, con l’inserimento dello spettacolo nel programma ufficiale della sezione teatro. Per info e biglietti sul nuovo appuntamento di Jamme Bbelle occorre rivolgersi come al solito a nic.licursi@gmail.com - 327 95 666 23.

BONEFRO. Marta Massarelli compie
18 anni: «Arrivano come vento tra i capelli, un soffio, mi giro e vedo te con i tuoi stupendi 18 anni oggi, pieni di gioventù, bellezza e amore. Tanti auguri per questo bellissimo giorno da mamma, papà e tuo fratello. Sei parte di noi, ti vogliamo un mondo di bene».

SPORT

Questa mattina alle 9.30 la conferenza in cui il presidente annuncerà le novità tecniche e non solo

Matt Rizzetta ha deciso: è divorzio consensuale con Prosperi e Mignemi

CAMPOBASSO. Matt Rizzetta ha deciso: Fabio Prosperi non sarà confermato alla guida del Campobasso. E con lui dirà addio anche il direttore sportivo Davide Mignemi. È quanto emerso nelle ultime ore, quella della riflessione, che hanno seguito l’incontro che c’è stato tra le parti lunedì mattina. Fatali per l’allenatore pescarese più che i risultati altalenanti le prestazioni che spesso, soprattutto fuori casa, hanno fatto cadere davvero le braccia. Non c’è stata una vera

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svolta dopo l’esonero di Braglia e l’avvento di Prosperi e questo ha pesato come un macigno, visto che la proprietà americana avrebbe voluto

L’ormai

fortemente entrare nella griglia playoff. Anche il ds non ha convinto del tutto con i rinforzi, che però almeno per una buona metà si sono rivelati abbastanza azzeccati. Tutto ciò sarà illustrato questa mattina nella conferenza convocata dall’ufficio stampa alle 9.30 allo stadio “Molinari”. All’incontro saranno presenti il presidente Rizzetta e il socio Angelo Pastò. Nella nota si legge che «saranno illustrati alla stampa i principali punti dell’organizzazione in vista della prossima stagione sportiva, inclusi ag-

giornate, gli exploit contro

e Spal ma troppe prestazioni

giornamenti relativi all’iscrizione al campionato e le strategie societarie per il futuro immediato». La decisione, ad essere onesti, era nell’aria da qualche settimana, quando cioè si è capito che si sarebbe dovuti arrivare fino all’ultimo per afferrare la salvezza diretta. Le prove convincenti sono state poche nel girone di ritorno: quella ottima contro la Ternana, battuta di misura sfoderando organizzazione tecnico-tattica in stile Pescara all’andata quando alla guida c’era Braglia. Da ricordare e definire decisiva quella in ri-

Ternana

indecorose

Dall’esaltazione dei 900 a Ferrara allo striscione finale “indegni”

CAMPOBASSO. E’ durata 14 giornate ed esattamente tre mesi l’avventura di Fabio Prosperi al timone del Campobasso. Diciamo che dopo la prima volta neanche iniziata quasi tre anni fa, questa seconda chance è andata al di sotto delle aspettative, pur con una salvezza preziosa centrata da una squadra neo promossa. I punti raccolti sono stati 16 per una media di 1,14. Prosperi ha vinto o ha perso (5 successi, 8 sconfitte e 1 pareggio) rispetto a Piero Braglia che ha pareggiato molto (in nove circostanze) conquistando i tre punti quasi con le stesse cifre del suo successore (solo sei le affermazioni in totale). L’abbiamo detto più volte, e ne è consapevole lo stesso allenatore: con il suo avvento ci si attendeva una diversa interpretazione tecnico-tattica pur dovendo convivere con un organico con tanti limiti caratteriali e tecnici. Prosperi ha dichiarato di

aver voluto dare giustamente priorità al risultato finale prima che all’aspetto tattico, e questo l’ha sicuramente penalizzato per un’eventuale conferma che non è arrivata. Il dato migliore della sua gestione riguarda l’inversione di tendenza nelle vittorie: cinque successi conquistati di cui quattro in casa non sono roba da poco. Molto male in esterna (4 punti sui 21 disponibili). Un amore che sembrava stesse sbocciando dopo la doppia affermazione tra Ternana e Spal dopo l’avvio negativo, poi la nuova caduta interna contro il Pineto ed i ko di Sestri, Lucca e Solbiate che hanno lasciato un segno indelebile nella tifoseria giunta a fine stagione a non esporre più striscioni. Anzi solo quello che recitava “indegni”. Bisogna ribadirlo, a nostro avviso: il rapporto si è via via consumato per l’atteggiamento dei

In alto, il

monta al cospetto del Carpi, in vantaggio fino a dieci minuti dalla fine. E poi il blitz di Ferrara, altrettanto fondamentale, oltre che le affermazioni su Ascoli e Perugia. Troppe delusioni, però: da Sestri a Lucca passando per Solbiate Arno, oltre che per le cadute interne subite ad opera del Pontedera, del Pineto e della Virtus Entella. È chiaro che le difficoltà per un trainer che subentra siano oggettive, non avendo potuto partecipa-

re alla costruzione della rosa né al lavoro nel corso del ritiro. Allo stesso tempo l’impatto poteva e doveva essere più corposo, al di là dell’obiettivo permanenza raggiunto che resta di notevole importanza per la piazza campobassana. Ma il traguardo che avrebbe voluto tagliare la proprietà sarebbe stato quello dei playoff, come sempre dichiarato. E questo alla fine ha fatto la differenza, senza girare troppo intorno alla questione.

IL CAMPOBASSO DI PROSPERI

Vis Pesaro-Campobasso1-0 Campobasso-Pontedera0-2 Campobasso-Ternana1-0 Spal-Campobasso1-2 Campobasso-Pineto1-3 Sestri-Campobasso2-0 Campobasso-Ascoli2-0 Lucchese-Campobasso2-0 Campobasso-Carpi2-1 Milan Futuro-Campobasso3-2 Campobasso-Virtus Entella0-2 Rimini-Campobasso1-1 Campobasso-Perugia2-1 Pescara-Campobasso3-0

TOT.: 16 punti (5 vittorie, 1 pareggio, 8 sconfitte)

calciatori in campo in qualche modo ricondotto anche al tecnico, non per i risultati nel senso stretto del significato.

Mercoledì 30 aprile 2025 Primo Piano Molise
giorno della presentazione di Prosperi: anche oggi ci saranno il presidente Rizzetta e il socio Pastò
ex ds Davide Mignemi arrivato a fine dicembre
torneo con sullo sfondo lo striscione “indegni”

SERIE D - GIRONE F

LA CLASSIFICA MARCATORI DOPO LA 33^ GIORNATA

QUINDICI RETI

Martiniello (di cui 2 su rig.; Ancona), Casolla (di cui 2 su rig.; Forsempronese), Banegas (di cui 5 su rig.; L’Aquila), Eusepi (di cui 5 rig.; Sambenedettese)

TREDICI RETI

Nanapere (Castelfidardo)

DODICI RETI

Infantino (di cui 1 su rig.; Notaresco)

UNDICI RETI

D’Angelo M. (di cui 4 su rig.; Recanatese)

DIECI RETI

Cascio (di cui 1 su rig.; Isernia San Leucio), Kerjota (Sambenedettese)

NOVE RETI

Ceccarelli (di cui 2 su rig.; Chieti), Bianchimano (di cui 1 su rig.; Fermana), De Silvestro (ora 2 Fermana; prima 7; di cui 4 su rig.; Avezzano), Galesio (di cui 4 su rig.; Teramo)

OTTO RETI

Maio (di cui 3 su rig.; Atletico Ascoli), Ferrari (di cui 1 su rig.; Avezzano), Braconi (Castelfidardo), Fall (Chieti), Guadalupi (Sambenedettese), Lonardo (Sambenedettese), Tourè (Teramo), Ferrara (Vigor Senigallia)

SETTE RETI

Sereni (L’Aquila), Amerighi (Forsempronese)

SEI RETI

Coratella (Isernia San Leucio) Barone (di cui 2 su rig.; Termoli), Konate (Avezzano), Gomez Varas (Sora), D’Egidio (Teramo), Pavone (di cui 1 su rig.; Teramo)

CINQUE RETI

Cancello (di cui 1 su rig.; Termoli), Ricci (Termoli), Alluci (Ancona), Minicucci (di cui 2 su rig.; Atletico Ascoli), Forgione (Chieti), Bevilacqua (Civitanovese), Brunet (Civitanovese), Sardo (di cui 2 su rig.; Fermana), Broso (Forsempronese), Kyeremateng (di cui 1 su rig.; Forsempronese), Persano (ora 3 L’Aquila; prima 2 Notaresco), Arrigoni (di cui 3 su rig.; Notaresco), Zini (ora 4 Recanatese; prima 1 Sambenedettese), Camilli (di cui 2 su rig.; Roma City), Moretti (Sambenedettese), Sbaffo (ora 1 Sambenedettese; prima 4; di cui 1 su rig.; Recanatese), Gonzalez Perez (Vigor Senigallia), Pesaresi D. (di cui 1 su rig.; Vigor Senigallia)

QUATTRO RETI

Ciabuschi (Atletico Ascoli), Caprari (Castelfidaro), Oddo (Chieti), Vuthaj (di cui 1 su rig.; Chieti), Capece (di cui 3 su rig.; Civitanovese), Belloni (L’Aquila), Alfieri (di cui 2 su rig.; Recanatese), Ferrante (Recanatese), Hernandez Perez (di cui 1 su rig.; Roma City), Messori (Teramo), Pietrantonio (Teramo), Konè (Vigor Senigallia)

TRE RETI

De Filippo (Isernia San Leucio) Colarelli (Termoli) Keita (ora 2 Termoli; prima 1 L’Aquila), Rovinelli (Ancona), Olivieri (Atletico Ascoli), Alessi (Avezzano), Mascella (Avezzano), Baldini (Castelfidardo), Donsah (Chieti), Tourè (Chieti), Buonavoglia (Civitanovese), Pandolfi (Forsempronese), Del Pinto (L’Aquila), Giampaolo (L’Aquila), Loukaris Kapnidis (Notaresco), Sall (Notaresco), Pierfederici (Recanatese), Gelonese (Roma City), Baldassi (Sambenedettese), Battista (Sambenedettese), Bauco (Sora), Di Gilio (di cui 2 su rig.; Sora), Fontana (Sora), Pacchioni (Sora), Chiarella (Teramo), Carnevale (Vigor Senigallia), Gabbianelli (di cui 1 su rig.; Vigor Senigallia)

DUE RETI

Antinucci (Isernia San Leucio), Arzura (Isernia San Leucio) Baba (Isernia San Leucio) Conti G. (Isernia San Leucio), Esposito Al. (Termoli), Puntoriere (Termoli) Volpe (Termoli), Amadori (Ancona), Battistini (Ancona), Belcastro (Ancona),Clerici (Atletico Ascoli), Didio (Atletico Ascoli), Nonni (Atletico Ascoli), Scimia (Atletico Ascoli), Traini An. (Atletico Ascoli), Barbetta (Avezzano), Cannavaro (ora 1 Avezzano; prima 1 Termoli), Fabbri (di cui 1 su rig.; Castelfidardo), Miotto (Castelfidardo), Vecchio (Castelfidardo), Della Quercia (Chieti), Di Filippo (Chieti), Salto Lomba (Chieti), Franco (Civitanovese), Padovani (Civitanovese), Cordova (Chieti), Gibilterra (Chieti), Valsecchi (Fermana), Camilloni N. (Forsempronese), Pagliari (Forsempronese), Torri (Forsempronese), Braccia (ora 1 Notaresco; prima 1 Forsempronese), Alessandretti (L’Aquila), Brunetti (L’Aquila), Forcini (Notaresco), Quacquarelli (Notaresco), Canonici (Recanatese), Costa (Roma City), Del Mastro (Roma City), Marchi (Roma City), Meola (Roma City), Piccioni (Roma City), Trasciani (Roma City), Chiatante (Sambenedettese), Gennari (Sambenedettese), Fagotti (Sora), Gemini (Sora), Stampete (Sora), Loncini (Teramo), Menna (Teramo), Fernandez (Vigor Senigallia), Rotondo (Vigor Senigallia), Tomba (Vigor Senigallia)

I pentri devono centrare i tre punti e sperare anche nelle altre I giallorossi con un successo conquisterebbero la permanenza
90’

alla fine: Isernia e Termoli vanno a caccia della salvezza

CAMPOBASSO. Due verdetti già assodati: il primato con la promozione in Serie C della Sambenedettese e l’ultimo posto con la retrocessione in Eccellenza della Fermana al di là dei due punti di penalizzazione. Nell’ultima giornata di domenica alle 15, il girone F di serie D deve dare adito ancora ad almeno quattro o cinque verdetti. In alto con Teramo, L’Aquila e Chieti (nell’ordine di classifica), matematicamente qualificate ai playoff, i due derby abruzzesi L’Aquila-Teramo e Notaresco Chieti potranno dire tanto. In caso di parità al Gran Sasso d’Italia Italo Acconcia e successo al Savini dei neroverdi i teatini opererebbero un clamoroso sorpasso al secondo posto. Dalla sua, il Diavolo di Pomante per stare sicuro deve centrare il successo, così come L’Aquila di Durastante che, infilando il poker di exploit, ritroverebbe la piazza d’onore ceduta ai cugini biancorossi. Con un pari del Chieti, L’Aquila conserverebbe il terzo posto anche con un pareggio. Per l’ultimo posto ai playoff le sfide sotto osservazione saranno Forsempronese-Isernia ed Avezzano-Ancona. A parità di punti, pesaresi avvantaggiati dalla migliore differenza reti. Nella metà destra della classifica, con la Recanatese salva in considerazione di quello che è stato lo scontro diretto col Sora, unica avversaria che può raggiungerla a quaranta, il Termoli per dormire tra due guanciali deve centrare il successo al ‘Tubaldi’

di Recanati con salvezza diretta, ma potrebbe centrare la salvezza diretta anche con un pari se il Sora perdesse, in virtù del doppio confronto favorevole col Notaresco se quest’ultimo dovesse anche vincere col Chieti, e dell’impossibilità matematica per gli altri di raggiungere i bassmolisani. Nella peggiore delle ipotesi i termolesi giocherebbero i playout comunque col vantaggio del fattore campo e con due risultati su tre a disposizione. Più intricata la situazione dell’Isernia, che ha due soli scenari davanti a sé: i playout (col vantaggio o meno del fattore campo) o la retrocessione diretta. Di scena a Fossombronone in casa della Forsempronese, i pentri, in caso di successo, potrebbero trovarsi in una combinazione a tre a 37 e, in questo caso, ci sarebbe lo spareggio con la Civitanovese, oppure a quattro (con il ko del Sora) con il Sora. Diversamente in caso di arrivo a 37 solo col Sora ci sarebbero i playout col vantaggio del fattore campo, indipendentemente dal risultato del Notaresco e degli altri competitor. Col pareggio, i pentri dovrebbero sperare nelle sconfitte di Civitanovese e Roma City (i primi ospiti della Sambenedettese, i secondi a Riano col Senigallia già salvo) per essere nei playout ed in quella del Notaresco per disputarli in casa con il vantaggio di due risultati su tre. Con la sconfitta, invece, sarebbe retrocessione diretta.

Giudice sportivo: una giornata di squalifica per Baba e Tracchia

CAMPOBASSO. Giudice sportivo di serie D impegnato con forza anche sul girone F nella penultima giornata di regular season.

Tre le società sanzionate: Teramo e Civitanovese, entram-

be con mille euro, coi primi a causa di un proprio sostenitore che, durante il minuto di raccoglimento in memoria del pontefice, ha rivolto espressioni offensive nei confronti degli organi federali, come

Tutto pronto per la 2^ edizione della “Supercoppa del Sud”

CAMPOBASSO. È tutto pronto per la seconda edizione della ‘Supercoppa del Sud’, che tra oggi e domani, vedrà i team di riferimento di serie C e D, maschile e femminile, di pallavolo delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Sul fronte maschile, con la Campania che ha rinunciato, al via ci saranno la Pallavolo Santa Teresa per la Sicilia, il Casarano Volley per la Puglia, la Pallavolo Crotone per la Calabria, la Termoli Pallavolo per il Molise ed il Matera Volley per la Basilicata. Nella poule ‘A’ spazio per Santa Teresa, Matera e Crotone, nella B, invece, Termoli e Casarano. Sul primo versante, previsto al PalaVazzieri, partenza domani alle ore 17 con Matera-Crotone con il Santa Teresa che se la vedrà prima con la perdente alle 18.30 e poi giovedì alle 9.30 con la vincente. Sempre giovedì, al PalaVazzieri, alle 10.30 la gara secca per la finale del girone ‘B’ tra Termoli e Casarano con ultimo atto al PalaIpia alle 17.

Sul versante femminile, invece, presenti invece i team Todo Sport per la Calabria, Asd Pallavolo Pozzuoli per la Campania, Orsa Capurso per la Puglia, Nuova Pallavolo Campobasso per il Molise, PM Potenza per la Basilicata e Pallavolo Zafferana per la Sicilia. Todo Sport, Nuova Pallavolo Campobasso e Zafferana animeranno la poule A, Pozzuoli, Capurso e Potenza la B. Al ‘Galanti’ la poule A con Potenza-Asd Pallavolo Pozzuoli ad aprire le danze domani alle 17 e poi il Capurso che sfiderà alle 18.30 la perdente e alle 10 di giovedì la vincente. Nella poule B del PalaIpia esordio per la Nuova Pallavolo contro il Todo Sport domani alle 17, poi alle 18.30 lo Zafferana affronterà la perdente prima e poi la vincente alle 10 di giovedì con finalissima prevista alle 15 sempre al PalaIpia. Le gare saranno tutte all’insegna dei due set su tre con anche l’ultimo a 25 e vantaggi dal 24 pari.

annotato da arbitro e commissario di campo; i secondi per via dei propri supporter che hanno fatto lo stesso durante il minuto di silenzio (fattispecie attenzionata dal commissario di campo). Figura il cui rapporto è valso 200 euro all’Isernia San Leucio per un petardo introdotto ed utilizzato all’interno del recinto di gioco.

Sul fronte dei dirigenti due mesi, sino al 29 giugno, per Antonio Di Filippo del Teramo per avere rivolto espressione irriguardosa all’indirizzo del direttore di gara.

Tre turni, invece, tra i tecnici per Mattia Ferretti della Vigor Senigallia ‘per essere indebitamente uscito dalla propria area tecnica, entrando in quella avversaria per spintonare un dirigente avversario’. Tra i calciatori, le espulsioni per somma di ammonizione sono costate un turno a Vuthaj del Chieti e Baba dell’Isernia San Leucio. Decimo giallo e turno di stop per Amerighi della Forsempronese, quinto e giornata ai box anche per Tracchia del Termoli, Fossi del Castelfidardo, Guerrieri del Chieti, Alari del Roma City e Pezzola della Sambenedettese.

Il Termoli (foto Filippo Cantore)
L’Isernia

Termoli: D’Alessandro

vince il trofeo “Bobbo”

TERMOLI. Giuliano D’Alessandro del Morgione Ripalimosani ha vinto il trofeo ‘Paolo e Maurizio Bobbo’, gara di bocce a carattere regionale specialità individuale, organizzata dalla Bocciofila Madonna delle Grazie Termoli del presidente Gianfranco Di Fonso.

L’atleta molisano ha vinto la prestigiosa kermesse del club termolese, che ricorda due grandi appassionati dello sport delle bocce della città adriatica Paolo e Maurizio Bobbo, un appuntamento fisso e tradizionale del calendario boccistico della Federbocce Molise.

D’Alessandro, in finale, ha superato il campano Francesco Caliendo, portacolori della società Sandro De Sanctis Roma. Terza e quarta posizione per altri due atleti molisani, rispettivamente, Giuseppe Fratangelo della Madonna delle Grazie Termoli e Berardino Pistilli della società La Torre Vinchiaturo.

Ottantotto gli atleti al via della competizione, disputata domenica, al mattino con i gironi eliminatori in tutti i bocciodromi della regione e le finali sulle corsie di gioco del Bocciodromo Comunale di Termoli.

A vincere il proprio raggruppamento eliminatorio, qualifican-

PESCARA. Karate Team Isernia in bell’evidenza, lo scorso fine setitmana, a Pescara per la Coppa Nazionale dello Csen (ente di promozione sportiva) in una kermesse dal livello complessivo molto alto. Il team pentro si è disimpegnato nel kumite (combattimento) ottenendo un terzo posto tra gli junior nei -86 kg

dosi per le fasi finali, anche Antonio Spina della Torre Vinchiaturo (quinto), Carmelo Arietano del Bocciodromo Comunale Campobasso (sesto), Donato Cercia della Madonna delle Grazie Termoli (settimo), Giorgio Sequino della Belvedere San Rocco (ottavo), Gino Raspa di San Salvo (nono), Gabriele Capodaglio della società Città del Vasto (decimo), lo juniores Anthony Simiele dell’Avis Campobasso (undicesimo) e Salvatore De Caro del Città di Cicciano (dodicesimo).

Il direttore di gara è stato Riccardo Forte, arbitro regionale dell’Aiab Molise. Gli arbitri di campo sono Aldo Carota e Nazzareno Morlacchetti. Alle fasi finali della kermesse e alle premiazioni presenti il consiglio direttivo della Bocciofila Madonna delle Grazie Termoli (società stella di bronzo al merito sportivo del Coni), guidato da Gianfranco Di Fonso con il vice Tiziano Muchetti, i consiglieri Stefano Pellicanò e Nazzareno Morlacchetti. La Federbocce Molise era presente col presidente Giuseppe Formato e col vice Pasquale Mangione. «A questa manifestazione la società Madonna delle Grazie Termoli è molto legata – il

Il tesserato del Morgione Ripalimosani si aggiudica la gara individuale di bocce a carattere regionale

commento del presidente Gianfranco Di Fonso – perché ricordiamo due nostri grandi amici, tra i precursori delle bocce nella nostra città. Ringraziamo, come ogni anno, la famiglia Bobbo, che ci permette di organizzare questa

gara, sempre molto partecipata. Alla luce di questa disponibilità e alla tradizione di questa kermesse, abbiamo già confermato l’evento per il 2026».

«Approfitto dell’occasione –ha concluso Di Fonso – per ri-

cordare il prossimo impegno della nostra società. L’8 giugno saremo protagonisti con la gara nazionale trofeo ‘Città di Termoli’, quest’anno giunto alla quarantesima edizione. Stiamo approntando una gara importante sotto tutti i punti di

vista».

«Termoli è una piazza storica e importante del nostro movimento sportivo, città dove è presente un bel bocciodromo – ha affermato il presidente della Federbocce Molise, Giuseppe Formato – perché gli sforzi dei dirigenti e degli associati sono enormi per portare avanti questa bella tradizione sportiva. Per questo, la Federbocce Molise è sempre pronta per venire incontro alle esigenze della Madonna delle Grazie Termoli. Il trofeo ‘Paolo e Maurizio Bobbo’ ci permette di ricordare due grandi appassionati e di incontrarci, anno dopo anno, con la loro famiglia. Ora focalizzeremo le attenzioni sulla gara nazionale di giugno».

Tennis. Ennio Cerio è il nuovo presidente dell’At Campobasso

CAMPOBASSO. Nuova governance per l’Associazione Tennis Campobasso. Lunedì sera, nel corso dell’assemblea straordinaria, i soci del circolo hanno votato presidente e componenti del consiglio direttivo per il quadriennio da poco iniziato. Ennio Cerio unico candidato presidente è stato eletto assieme ai sei candidati consiglieri che avevano presentato formale domanda di candidatura: ossia Giuseppe Morrone (il presi-

dente uscente), Maurizio Straccialano, Massimo Palange, Nicola Criscuoli, Michele De Gregorio e Marco Germanese. Dalla sua, il circolo del capoluogo di regione, impegnato nelle attività a tutto tondo dal giovanile ai master, prosegue nella promozione della disciplina anche con le altre specialità di supporto, nonché disimpegnandosi anche sul fronte delle competizioni a squadre.

Coppa dello Csen: il Karate Team Isernia protagonista a Pescara

col carpinonese Federico Errico. Beffati nella finale per

Molise Swim Cup: Emmedue in vetrina con gli esordienti

VASTO. Ottimi risultati per gli esordienti della Emmedue impegnati domenica a Vasto nella terza tappa della Molise Swim Cup. Tra gli esordienti B sono saliti sul podio Paola Barisciano che ha conquistato due secondi posti (400 stile libero e 200 dorso). Terzo posto nei 200 misti per Elisa Frazzini, piazza d’onore, invece, per Laura Frazzini sui 50 stile libero. Chiara Nardacchione centra due successi tra 50 stile libero e 200 misti. Al maschile in evidenza con due successi (200 dorso e 200 misti) George Boghean, Lorenzo Chiocchio è secondo sui 50 stile libero con alle sue spalle Santiago Cerio. Seconda piazza per Nicolpaolo Luzzi sui 400 stile libero, terza, invece, per Michele Pietrarca sui 50 rana. Tra gli esordienti A Sara Mancino si impone sui 100 stile libero, centrando un secondo posto sugli 800 stile libero. Seconda posizione anche per Claudia Forte sui 100 dorso, mentre Giorgia Passarella è terza sui 100 dorso. Al maschile doppio exploit per Daniele Sessa tra 100 dorso e 200 misti. Una seconda piazza sui 50 rana ed una terza nei 200 misti, invece, per Danilo Priolo. Terzi posti anche per Nicola Di Toro e Christian Casali (il primo sui 100 dorso, il secondo sui 100 stile libero). Molti portacolori del team di Campodipietra hanno migliorato i loro personali a dimostrazione che il lavoro e la dedizione stanno dando i loro frutti. Ora con la seconda parte della stagione gli atleti possono concentrarsi su nuovi obiettivi e lavorare per raggiungere ulteriori miglioramenti.

bronzo, invece, Tagliaferri e Riozzi tra gli esordienti nei -38 kg, così come tra gli junior Rago nei -55 kg e Sabbadello nei -74 kg per una collezione di quattro quinti posti.

Al via della prova pescarese assenti i due figli d’arte del direttore tecnico Giuseppe Di Lemme, ossia Davide all’opera per preparare i campionati italiani cadetti e l’appuntamento di Open League di Busto Arsizio, dove sarà presente anche il fratello maggiore

Alessandro, reduce dall’appuntamento tricolore juniores. Per il team prossimo appuntamento quello della Youth Lea-

L’Airino Termoli porta avanti il progetto “Camminare insieme”

TERMOLI. Si chiama ‘Camminare insieme’ ed è il progetto sul fronte del minibasket portato avanti dall’Airino Termoli. Il team bassomolisano, nei giorni scorsi, ha ospitato nel proprio impianto gli istruttori nazionali Roberta Regis e Mario Greco.

gue di Porec, in Croazia, una tappa della coppa del mondo giovanile della disciplina dove sarà presente un terzetto iser-

nino composto dai fratelli Davide ed Alessandro Di Lemme e dal carpinonese Federico Errico.

La giornata, di confronto e condivisione, è stata l’occasione, per tutti i minicestisti, per un momento didattico a loro dedicato e gestito dagli istruttori nazionali. A fine allenamento per il gruppo c’è stato anche un momento di confronto anche con i genitori che hanno assistito agli allenamenti. I ragazzi e le ragazze coinvolti sono stati quelli delle categorie esordienti (classe 2013), aquilotti e gazzelle (classi 2014 e 2015), nonché scoiattoli e libellule (2016 e 2017). Il programma di allenamenti si è sviluppato su entrambe le palestre punti base del team.

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