Campobasso. Ultimo atto della stagione a Pescara in diretta su Teleregione
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IL PUNTO/1
L’ULTIMO MIRACOLO DI UN PAPA INFINITO
LUCA COLELLA
CAMPOBASSO. La foto che in queste ore sta facendo il giro del mondo – Donald Trump e Volodymyr Zelensky, faccia a faccia nella Basilica di San Pietro, ai piedi di Papa Francesco – è l’immagine più potente che potessimo immaginare. È uno scatto storico, un simbolo, un miracolo. L’ennesimo miracolo di Francesco, compiuto nel giorno del suo funerale. Solo lui poteva, con la sua forza mite, convocare la pace nel luogo più sacro della cristianità, portando due uomini divisi da una guerra a guardarsi negli occhi. Ci congediamo da un Papa infinito. Da un uomo che ha trasformato la Chiesa e il modo di stare al mondo. Un Pontefice che, come ha ricordato il cardinale Giovanni Battista Re nella superba omelia, ha amato fino all’ultimo giorno la sua gente, il suo gregge, seguendo senza paura le orme del Buon Pastore. Francesco non ha mai smesso di donarsi: con la parola, con il sorriso, con l’abbraccio, con quella dolce e insistente richiesta che ci rivolgeva ogni volta, quasi bisbigliandola: «Non dimenticatevi di pregare per me».
Aveva scelto il nome del poverello di Assisi per ricordarci che la grandezza sta nell’umiltà, che il potere si esercita servendo. Francesco era un Papa che diceva «buongiorno» e «buon pranzo», con quella semplicità [...] continua a pagina 2
Serie D. L’Isernia a caccia di punti salvezza. Il Termoli riceve l’Atletico Ascoli
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direttore responsabile Luca Colella
Basket/Pallavolo. Magnolia battuta dalla Reyer Venezia La Spike sfida l’Ancona
Fedeli e parlamentari molisani ai funerali. Lancellotta: mai abbandoneremo la speranza
Il dono estremo del Papa, a Roma germoglia la pace
Ali di folla per l’addio al Santo Padre. Nella Basilica di San Pietro Trump e Zelensky dialogano sulle condizioni per il cessate il fuoco in Ucraina
CAMPOBASSO. Una foto che è già storia. Il presidente Usa Trump e il leader ucraino Zelensky, a San Pietro per i funerali del Papa, hanno dialogato sulle condizioni per la pace che Francesco aveva sempre chiesto. Emozione per i tanti molisani a Roma, fra cui i parlamentari Aldo Patriciello ed Elisabetta Lancellotta.
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Trivento accoglie
il vescovo
Cibotti: in cammino nel solco di Francesco
Alla cerimonia il governatore Roberti e l’assessore abruzzese Magnacca pagina 3
LE AMMINISTRATIVE A GUGLIONESI
Destra e sinistra si spaccano Quattro gli aspiranti sindaci
In corsa Aristotile, Vaccaro, Antonacci e Rossi
GUGLIONESI. Entrambi gli schieramenti tradizionali, centrodestra e centrosinistra, di fatto si sono spaccati. Ieri la presentazione delle liste. Sono quattro gli aspiranti alla poltrona di sindaco che si sfideranno alle elezioni del 25 e 26 maggio 2025. Si tratta di Pino Aristotile, Riccardo Vaccaro, Bartolomeo (Leo) Antonacci e Vincenzo Rossi.
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IL PUNTO/2
IL PONTEFICE
DELLA SPERANZA
NEL TEMPO
DELL’INCERTEZZA
RITA DI PILLA
CAMPOBASSO. Jorge Mario Bergoglio, il Papa venuto dai confini del mondo, è tornato alla casa del Padre. Se ne è andato di buon mattino, il giorno del Lunedì dell’Angelo. Con voce tremante e respiro sempre più affannoso, il giorno di Pasqua aveva impartito la benedizione Urbi et Orbi. Per l’ultima volta era stato tra la sua gente. Di lì a poche ore, un ictus lo portava via dal suo gregge dopo dodici anni di Pontificato. Bergoglio arrivava dal Sud America, primo Papa non europeo, primo gesuita a diventare Papa, aveva scelto come nome “Francesco”, il nome del poverello di Assisi. Un Papa amico, un uomo gentile, che, in quella sera del 13 marzo 2013, dopo la sua elezione, si presentava alla folla festosa, salutandola con un semplice “ Buonasera”. Numerosi i momenti di svolta che hanno segnato il suo Pontificato. Quell’uomo semplice avrebbe cambiato gli schemi, plasmato diversamente la Chiesa che sarebbe stata protesa verso gli umili, verso gli ultimi, gli emarginati, una Chiesa ritornata al Vangelo. Un Papa che ha prestato grande attenzione agli “scartati della società”, istituendo nel 2017 una “giornata mondiale” per i poveri.
Francesco è stato il Papa che ha ascoltato i migranti, li ha protetti, integrati.
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A San Pietro per i funerali del Pontefice, Trump e Zelensky provano a costruire la tregua
Un barlume di pace, regalo estremo del papa degli ultimi
CAMPOBASSO. L’ultimo regalo papa Bergoglio, il dono estremo di un pastore diventato pontefice della Chiesa universale che ha sempre predicato e cercato la pace è una foto entrata già nella storia: Trump e Zelensky dentro la Basilica di San Pietro, vicini faccia a faccia su due sedie, prima dei funerali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto anche un incontro a quattro, sempre a margine della cerimonia funebre, con Trump, Macron e Starmer.
Lo stesso Zelensky lo ha definito «un buon incontro, abbiamo avuto tempo di discutere molto a quattr’occhi – ha detto – Ci auguriamo che tutto quanto detto abbia un risultato: proteggere la vita della nostra gente, un cessate il fuoco completo e incondizionato. Una pace affidabile e duratura che impedisca il ripetersi della guerra. Un incontro altamente simbolico che potrebbe diventare storico se si raggiungessero risultati congiunti».
Il Capo dello Stato francese Macron ha incontrato il leader ucraino e poi su X ha scritto di uno «scambio molto positivo con il presidente Zelensky a Roma. Porre fine alla guerra in Ucraina. Questo è l’obiettivo che condividiamo con il presidente Trump. L’Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato. Il presidente Zelensky
L’autorevolezza dei 12 anni di regno
me lo ha ripetuto oggi. Vuole collaborare con americani ed europei per attuarlo. Ora tocca al presidente Putin dimostrare che desidera davvero la pace. Continueremo il lavoro nel quadro della coalizione dei volenterosi lanciata a Parigi lo scorso marzo, per raggiungere sia questo cessate il fuoco sia una pace completa e duratura in Ucraina».
In risposta a una proposta della Casa Bianca per porre fine alla guerra, la leadership ucraina ha elaborato una controfferta, che per certi versi contraddice le richieste di Trump ma lascia anche spazio a possibili compromessi su questioni che da tempo sembrano irrisolvibili. Secondo il piano, ottenuto dal New York Times, non ci sarebbero restrizioni alle dimensioni dell’esercito di Kiev, «un contingente di sicurezza europeo» sostenuto dagli Usa verrebbe schierato sul territorio ucraino per garantire la sicurezza e i beni russi congelati verrebbero usati per riparare i danni di guerra in Ucraina.
Anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente americano Do-
Dodici anni di pontificato (2013/2025) sono un lasso di tempo abbastanza lungo, ma non lunghissimo, se si considera ad esempio, che Giovanni Paolo II è stato in carica, in qualità di regnante, per ben 26 anni. Un periodo, comunque, decisamente sufficiente per far sentire la sua voce e il suo peso in tutto il mondo.
Sicuramente Bergoglio è stato, però, uno dei personaggi più autorevoli. Papa dal 13 marzo 2013, è fuori classifica, come suol dirsi, ma la popolarità del 266° Pontefice della Chiesa cattolica di Roma, è altissima.
In testa alla graduatoria dei Papi che hanno regnato per un periodo significativamente più lungo rispetto ad altri nella storia della Chiesa resta, in base alla tradizione, il papato di San Pietro che è stato a capo della Chiesa, dopo la morte di Gesù, per più di 37 anni. In virtù del fatto, però, che l’apostolo nei primi anni non era vescovo di Roma, molti indicano il pontificato da record quello di Pio IX che durò 31 anni, 7 mesi e 22 giorni, dal 1846 al 1878. Alle sue spalle San Giovanni Paolo II, che è stato sul soglio petrino per 26 anni, e Papa Leone XIII, che ha avuto un pontificato di 25 anni e 3 mesi. La classifica dei primi cinque Papi che hanno regnato di più, senza considerare San Pietro
1) Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti): 31 anni e sette mesi (1846-1878). È il Papa che nel 1870 ha perso il controllo politico di Roma a beneficio del neonato Regno d’Italia
nald Trump «nel loro breve scambio hanno concordato di incontrarsi», ha fatto sapere la portavoce di von der Leyen. L’incontro non si è svolto però ieri perché Trump è partito da Roma subito dopo i Il leader ucraino è stato poi a colloquio a palazzo Chigi con Giorgia Meloni. La premier italiana ha ha commentato con Repubblica la foto che immortala l’incontro storico: «Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace’ ha un significato enorme».
IL PUNTO/1
L’ultimo miracolo di Francesco, ora tocca a lui pregare per noi
(continua dalla prima) […] che tagliava ogni distanza. Un Papa capace di parlare al cuore, anche di chi non mette piede in chiesa da decenni e non si definisce né cattolico né cristiano, ma che pure ha creduto in lui, nella sua fede fatta di mani tese e occhi lucidi, nella sua instancabile battaglia per dare voce agli ultimi. Con Francesco abbiamo imparato che nessuno è escluso: né i poveri, né i migranti, né chi è nato dove cadono le bombe. Abbiamo visto un Papa che andava a Lampedusa, che pregava in silenzio a Lesbo, che sfidava la guerra in Iraq, che si chinava sui feriti della storia come su fratelli da rialzare. Un Papa che ha gridato contro la «cultura dello scarto» e ci ha invitato a costruire «ponti e non muri». Che ci ha insegnato che «nessuno si salva da solo», che la misericordia è il cuore del Vangelo, che la fraternità non è un’utopia ma un dovere urgente. E come dimenticare la gioia che regalò al Molise quel 5 luglio del 2014? Quel giorno, Francesco si fece uno di noi, lasciandoci una testimonianza che nessuno potrà mai cancellare. Non era venuto per benedirci dall’alto, ma per camminare con noi, sulle nostre strade, dentro le nostre case, nei nostri dolori.
Oggi siamo noi a volerlo ringraziare. Per il coraggio. Per la dolcezza. Per la forza di credere nell’uomo anche quando tutto sembrava perduto. Per averci insegnato che l’amore non si impone, ma si propone, con gesti piccoli e parole semplici. Per averci indotto a trovare il coraggio di essere felici.
Caro Francesco, adesso tocca a te pregare per noi. Per questa umanità fragile e smarrita che hai tanto amato. Per quelli che ti hanno riconosciuto non solo come Papa, ma come fratello, come padre, come amico. Prega per il mondo, Francesco. Continua a benedirlo da lassù, come domenica scorsa hai fatto per l’ultima volta, chinandoti ancora una volta sulla folla, in quel gesto d’amore che rimarrà inciso nella storia. Sei stato il Papa dell’incontro, della misericordia, della speranza. Sei stato un Papa infinito. Luca Colella
2) Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla): 26 anni (1978-2005)
3) Leone XIII (Vincenzo Gioacchino Pecci): 25 anni (18781903)
4) Pio XII (Eugenio Pacelli): 19 anni (1939-1958)
5) Pio XI (Achille Ratti): 17 anni (1922-1939).
«Una società corrotta, spuzza»
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Francesco ha attuato alla lettera il dettato che Gesù ha avviato con i suoi apostoli. Missionario instancabile nel divulgare la parola e nell’abbracciare tutti coloro che dalla vita non hanno avuto segnali confortanti, ha lasciato tracce indelebili del suo percorso terreno, anche e soprattutto con frasi ad effetto, che hanno fatto breccia nel cuore di tutti, che hanno lasciato un segno. Ha iniziato proprio con la “sua” Chiesa, per la quale ha speso le migliori risorse oratorie, per adeguarla ai tempi: «Come vorrei che la mia Chiesa fosse povera, per i poveri». Un tasto, questo, che il pontefice ha premuto ripetutamente per farlo ben imprimere nella testa di ognuno, a partire dagli appartenenti al clero. Un’altra frase celebre l’ha coniata per lanciare un anatema ai corrotti e ai corruttori: «Una società corrotta, spuzza». Lo ha ribadito più volte, facendosi brillantemente capire con termini a volte sembrati incomprensibili. Il suo linguaggio è stato sempre nitido e penetrante, chi ha voluto intendere, ha inteso. Non ci si sporca le mani per i propri bisogni, l’interesse deve essere quello collettivo. I suoi slogan sono stati moltissimi, tutti efficaci, in ogni settore della vita sociale, ma alcuni sono risultati pietre miliari del suo ruolo di capo della Chiesa. Come quello riservato al mondo del lavoro, un mondo sempre più al centro dell’attenzione e per il quale non sembrano trovarsi strade risolutive: «Non è dignitoso per una persona non poter portare il pane a
casa, ai propri figli». Come dargli torto? Senza il lavoro non può esserci benessere, non può esserci futuro.
In Portogallo il primato della sua popolarità
Amato da tutti per quella sua propensione ad essere amico dei più deboli, dei più indifesi, dei più umili, Francesco, ha fatto sentire in modo energico la sua voce al mondo per la difesa degli ultimi e della pace. Le sue quattro encicliche hanno abbracciato di tutto e di più, ponendosi a paladino del creato e dei più bisognosi. Per Bergoglio l’uomo è stato al centro delle sue attenzioni, indipendentemente dal ruolo sociale ricoperto. Lo ha ribadito fortemente nella sua ultima lettera papale, la “Dilexit Nos” dove emerge con forza tutta la sua carica di un Magistero magnifico. Magistero apprezzato in tutto il pianeta. Secondo alcune classifiche stilate circa la popolarità dei leader pubblici mondiali, il leader indiscusso, più amato e conosciuto al mondo è Papa Francesco. In un particolare sondaggio, effettuato in tantissimi paesi del globo, qualche tempo fa, ha ottenuto ben il 54 per cento di consensi. Quello che è emerso dalla ricerca è come l’immagine di Bergoglio e la sua opera siano apprezzati non soltanto dai cattolici, ma anche dagli ebrei. Apprezzamento raccolto anche tra i fedeli delle altre chiese cristiane, protestanti e ortodossi. Un giudizio favorevole il Papa argentino lo ha conseguito anche tra gli agnostici. È il Portogallo il Paese in cima alla top ten della sua popolarità. Relegato al terzo posto il suo Paese natale, l’Argentina, superata anche dalle Filippine. L’Italia, si piazza quarta. A seguire la Colombia, il Libano, la Spagna e via dicendo. Approfondimento a cura di Michele D’Alessandro
IL PAPA IN PILLOLE
Fedeli e parlamentari all’addio «Ha illuminato la cristianità»
Patriciello e Lancellotta alle esequie in piazza San Pietro
La deputata: l’eredità spirituale di Bergoglio ci guiderà
CAMPOBASSO. In 400mila ieri a Roma per l’addio a papa Francesco: 250mila in piazza San Pietro e 150mila per strada, ali di folla che hanno accompagnato l’ultimo viaggio del pontefice a passo d’uomo verso Santa Maria Maggiore dove la sua tomba semplice e spoglia da oggi è visitabile. Tanti i fedeli molisani che si sono recati nella Capitale ieri. Emozionati, addolorati per la perdita di un così grande pastore di anime, orfani di una voce così potente. Di un leader religioso ma anche “politico” in senso lato, così carismatico. Ai funerali officiati dal cardinale Re, che nell’omelia ha ricordato i tratti salienti del pontificato di Bergoglio e richiamato, nel suo solco, alla pace, anche l’eurodeputato molisano della Lega Aldo Patriciello. «Siamo qui – ha detto –per dare l’ultimo saluto a un grande della storia. Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una singola candela, diceva San Francesco d’Assisi. Ecco, Papa Francesco è stata quella candela. Ha illuminato la cristianità con il suo esempio e con la sua vita. E le sue parole con-
tinueranno a farlo». Commossa la parlamentare molisana di Fratelli d’Italia, Elisabetta Lancellotta. Componente di una ristretta delegazione di parlamentari designati per partecipare alle esequie del Santo Padre, Lancellotta – che come secondo nome ha non per caso Christiana – si è detta emozionata anche perché molto cattolica praticante, autenticamente credente. «Un onore immenso per me poter salutare il Papa degli ultimi. Jorge Bergoglio lo è stato davvero, dalla scelta del nome, Francesco, in onore del poverello di Assisi, a tutte le azioni del suo pontificato e anche in occasione della sua morte, con la semplificazione del rito. Ricorderò sempre uno striscione portato da alcuni giovani: a Dio, papa Francesco, non abbandoneremo mai la speran-
za. Questo – ha sottolineato la deputata – è il messaggio che io anche da madre mi sento di tenere come simbolo di questa giornata. Francesco
ha insegnato in prima perso-
na e indicato come via maestra a tutti noi che la vita, l’impegno, religioso o civile che sia, devono essere interpretati come una missione nei confronti del prossimo. Una spiritualità, appunto, francescana, a cui io sono da sempre legata. Per questo, è stata per me una grandissima emozione. Con la consapevolezza, che fa tremare i polsi, di aver potuto osservare un momento storico. Dai funerali del Santo Padre potrebbe germogliare la pace. Quella per cui si è speso fino alla fine». r.i.
Cerimonia ridotta per il lutto della comunità cattolica. All’evento Roberti e Magnacca
Cibotti si è insediato a Trivento nel solco
tracciato da Francesco
TRIVENTO. Dopo la nomina papale dello scorso 24 febbraio ieri pomeriggio, con una cerimonia essenziale per via dei concomitanti funerali di papa Francesco, monsignor Camillo Cibotti ha fatto il suo ingresso nella Diocesi di Trivento. Ad accoglierlo, oltre al vescovo uscente Claudio Palumbo, numerose autorità ecclesiastiche, civili e militari. Dopo l’arrivo in Cattedrale, avvenuto puntualmente alle 17.30, ci sono stati i saluti del sindaco Luigi Pavone e del presidente della giunta regionale Francesco Roberti. Difficile elencare tutti i presenti, tra gli altri il presidente del consiglio regionale Pallante, l’assessore Iorio, l’assessore regionale abruzzese Tiziana Magnacca, il presidente della Provincia di Isernia Saia, gli altri vescovi delle diocesi molisane, rappresentanze delle Forze dell’Ordine e di diverse congregazioni religiose. Ad accogliere il nuovo vescovo c’erano, ovviamente, anche quasi tutti i sindaci della diocesi. Fuori dalla Cattedrale è stato allestito un maxi schermo per consentire a tutti di seguire la cerimonia. Mons. Cibotti come primo atto ha reso omaggio alle reliquie
dei santi patroni Nazario, Celso e Vittore. Il saluto di benvenuto della Chiesa locale è stato affidato all’ex vescovo Palumbo che da poco ha assunto la guida della diocesi di Termoli-Larino. Prima della solenne celebrazione eucaristica c’è stato l’insediamento canonico che segna la presa di possesso della diocesi. Il cancelliere don Erminio Gallo ha letto le formule di rito e il decreto di nomina di papa Francesco. Quella della diocesi di Trivento è stato una delle ultime firmate dal papa prima della morte. Monsignor Cibotti, come è stato ricordato dal cancelliere diocesano, unisce nella sua persona la guida e la cura spirituale e pastorale delle diocesi di Isernia-Venafro e Trivento, le quali, però, conservano rispetti-
vamente il loro stato giuridico. Non è la prima volta che questo accade anche se restano alti i timori per l’autonomia di una diocesi millenaria come quella di Trivento che ha avuto come primo vescovo San Casto. Prima di arrivare in Cattedrale il nuovo vescovo si è fermato per una preghiera al santuario di Santa Maria di Canneto, uno dei luoghi di culto e devozione mariana più importanti della nostra regione.
La cerimonia di insediamento, che ha sempre avuto un’alta valenza simbolica, è stata ridotta alla sola parte religiosa per via del lutto che la Chiesa sta vivendo per la morte di papa Francesco. Diversamente dai suoi predecessori il nuovo vescovo è arrivato direttamente nei pressi di piazza Cattedrale senza fermarsi in piazza Fontana, dove si tenevano gli onori militari e civili, per salire poi lungo la scalinata di San Nicola fino alla Cattedrale. Monsignor Camillo Cibotti, nato a Casalbordino il 28 ottobre 1954, oltre che vescovo delle due diocesi è anche presidente della Ceam.
(continua dalla prima)
Ha concesso i sacramenti ai divorziati, ha dato accoglienza e rispetto alle coppie di fatto e agli omosessuali, affermando di non essere nessuno per giudicare il comportamento degli altri. Ha assegnato ruoli di responsabilità alle donne in Curia, ricordando sempre il genio femminile ed il valore della donna nella Chiesa e nella società.
Papa Francesco ha esaltato il valore della vita. Intransigente verso temi come l’aborto, definito un omicidio perché la vita è sacra, la vita non deve essere mai scartata, ma sempre promossa. Intransigente verso quelle regole di fine vita decise dall’uomo.
In un mondo lacerato dai mali sociali, ha esortato gli uomini a superare le proprie individualità.
L’impegno per la pace è stato sempre un suo grande obiettivo, sempre contro il riarmo, contro la guerra, quella guerra che il mondo oggi sta vivendo, «una terza guerra mondiale vissuta a pezzi».
Bergoglio è stato un Papa che non era né di destra né di sinistra. Intendeva la politica come un bene comune, sostenendo: «Quando il politico non è servitore è un cattivo politico».
Ha traghettato la Chiesa nel periodo del Covid, tutti avremo sempre nella mente l’immagine di un uomo solo che, claudicante, sotto il peso dei malanni, attraversava a fatica, trascinandosi, Piazza San Pietro sotto la pioggia, in pieno lockdown
A noi medici aveva scritto per il Giubileo dei malati che il malato è un dono per il medico che da lui trae motivo di Santità. Misericordia e speranza sempre. La speranza, in caso di malattia, deve tradursi come speranza di cure, elemento di conforto. L’atteggiamento del medico deve essere quello del buon Samaritano, manifestando egli la sua compassione, prendendosi cura del paziente, dandogli vicinanza, speranza e consolazione.
Il medico deve essere consapevole della dignità che comporta la professione che svolge, una professione che deve essere sempre una missione.
Francesco, un Papa che ha fatto discutere, molti hanno criticato il suo papato, per alcuni è stato un papato contrastato, con forti tensioni all’interno e che ha allontanato la Chiesa dalla tradizione cattolica.
Un Pontificato a lungo caratterizzato dalla convivenza di due vicari di Cristo, Benedetto XVI e Francesco: il Papa aristocratico e il Papa generoso, dotato di una grande empatia.
La Chiesa di Bergoglio, la Chiesa “amica”, è uscita dai palazzi vaticani per abbracciare il popolo, per abbracciare gli ultimi della terra, una Chiesa aperta e senza confini che ha spalancato le porte a tutti.
Nel giorno del funerale, gli “scartati” erano in prima fila. Nessuna differenza fra “i grandi della terra” e gli ultimi. Ora restano i giorni del dolore e di un vuoto incolmabile. Presto si aprirà il conclave con incognite, scontri, promesse.
Addio Papa Francesco! Addio al Papa semplice e gentile che amava Beethoven e Mozart.
Rita Di Pilla Presidente AMCI Diocesi Isernia-Venafro IL PUNTO/2
Foto Gino CALABRESE
CAMPOBASSO
Emergenza ormai fuori controllo, nonostante gli annunci delle istituzioni nessun intervento è stato ancora messo in campo: per i cittadini il tempo è scaduto
In Prefettura tavoli ‘proficui’, intanto cinghiali a passeggio in via Mazzini
CAMPOBASSO. Il vertice in Prefettura si è concluso con parole di apprezzamento da parte di tutti i partecipanti. “Problema in via di risoluzione”, “l’emergenza va affrontata in maniera celere”, “la Regione è pronta a fare la sua parte”: questi, all’osso, i concetti emersi al termine del tavolo tecnico dello scorso 9 aprile. E mentre le istituzioni ‘celebrano’ il loro confronto «articolato e proficuo», i cinghiali passeggiano indisturbati a due passi dalla Prefettura, da Palazzo San Giorgio e dalla caserma dei Carabinieri, nella centralissima via Mazzini. L’ultima allarmante segnalazione risale alla tarda serata di venerdì: due grossi ungulati scorrazzano liberamente lungo il marciapiede, all’altezza del palazzo Ventura di fronte ad un noto bar e importanti attività commerciali. Una strada percorsa quotidianamente da centinaia di persone, a piedi o in auto, e molto frequentata anche nelle ore serali da giovani e residenti. Cosa potrebbe accadere se un anziano, un bambino o qualunque persona dovesse trovarsi di fronte ad un cinghiale di questa stazza? La risposta è scontata per i cittadini – che ormai vivono nella paura – ma non lo è, evidentemente, per le istituzioni che tra annunci e stette di mano ai tavoli continuano a procrastinare interventi sottovalutando un’emergenza che è sotto gli occhi di tutti. All’incontro di due settimane fa hanno partecipato la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, il presidente dell’Anci Molise e sindaco di Macchia Valfortore Gianfranco Paolucci, la dirigente regionale Sandra Scarlatelli, il direttore del Servizio Prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare, il responsabile dell’Osservatorio Fauni-
stico degli habitat naturali, il comandante provinciale dei Carabinieri, il rappresentante dei Carabinieri Forestali, il direttore del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità pubblica dell’Asrem e, in video collegamento, i rappresentanti di Ispra e dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise. «Il confronto – si legge nella nota diffusa a margine - ha fissato due punti chiave: selezione di personale specializzato per l’abbattimento dei cinghiali e impegno della Regione per il prelievo e lo smaltimento delle carcasse. Grazie alla convenzione con il Formez, la Regione Molise sta selezionando personale qualificato per intervenire in maniera mirata e professionale nell’abbattimento degli ungulati, che stanno progressivamente ur-
Utilizzo del
banizzandosi. Si tratta di consulenti, il cui impiego potrà essere richiesto direttamente dai sindaci in caso di emergenza. La selezione, che si prevede possa essere conclusa entro dieci giorni, rappresenta un passo importante per affiancare i cacciatori con figure specializzate, come sottolineato anche dal responsabile di Ispra». Ebbene, i dieci giorni sono ampiamente trascorsi, ma la situazione è addirittura peggiorata. Da settimane, infatti, i cinghiali si aggirano nel quartiere San Giovanni e in via Piave, anche in prossimità delle scuole, ma ora si sono spinti addirittura in pieno centro dove né la folta vegetazione né i rifiuti abbandonati ne incentivano la proliferazione. Altra misura attesa dopo il tavolo in Prefettura è «l’ok al piano economico necessario per il perfezionamento del contratto tra l’Asrem e una ditta specializzata per lo smaltimento delle carcasse negli inceneritori. Questo intervento si è reso necessario a causa del sovraccarico dell’Istituto Zooprofilattico, che in passato gestiva il conferimento, e del crescente numero di animali da smaltire, monitorati anche in ottica di prevenzione della peste suina». È evidente che l’emergenza cinghiali non attenda i tempi della burocrazia regionale, dunque non bastano più gli impegni presi su carta: i cittadini vogliono una soluzione, anche straordinaria, e la esigono ora.
defibrillatore,
l’Odg organizza un corso per gli iscritti
Ieri il primo evento di formazione tenuto dal dottor Leonardo De Padova
CAMPOBASSO. L’Ordinedei Giornalisti del Molise ha tenuto stamane il suo primo corso sull’utilizzo del defibrillatore, certificato Blsd. Essendosi dotato dell’importante strumento salva
CAMPOBASSO. Oggi, domenica 27 aprile, si terrà la Passeggiata Ecologica, promossa da Plastic Free Molise, con il patrocinio del Comune di Campobasso e la collaborazione di Sea Servizi e Ambiente, Autolinee SATI, e numerose altre associazioni.
L’iniziativa, organizzata nell’ambito degli eventi della Giornata della Terra, vedrà i volontari impegnati lungo un per-
vita un mese fa, l’Ordine ha inteso avviare un percorso formativo per gli iscritti e il personale dell’ente. E così, presso la sala Sardelli, i consiglieri dell’Ordine e il personale ha seguito le lezioni a cura del dott. Leonardo De Padova cui ha fatto seguito l’esame pratico con certificazione valida 24 mesi. «Un momento importante – ha affermato il presidente Vincenzo Cimino –che ha visto l’Ordine investire sulla sicurezza e la prevenzione. Da oggi, visto l’elevato numero di colleghi che frequentano la sede, per la formazione e la normale routine istituzionale, siamo più tranquilli e trasmettiamo serenità anche all’esterno. Volevo ringraziare il collega Antonio Ceresetto e il suo studio, per la massima disponibilità dimostrata nel venirci incontro con l’organizzazione».
Si parte dal Terminal di via Vico Giornata della Terra, oggi il percorso ecologico di Plastic Free
corso urbano che partirà dal Terminal Bus e arriverà a via Campania. Appuntamento alle ore 10:00 presso
Piazzale Padre Pio (Terminal Bus) da cui partirà la passeggiata durante la quale i volontari saranno impegnati a raccogliere i rifiuti abbandonati ai bordi delle strade. Introno alle ore 12:30 è previsto l’arrivo in via Campania, dove si potrà utilizzare una navetta elettrica gratuita, messa a disposizione dalla Sati, per tornare al Terminal Bus.
La manifestazione è aperta a tutti. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il numero: 339.82.83.36525.
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
Pierre Rival a Palazzo Nonno dove era internata sua madre, la visita riaccende la riflessione sulle storie dimenticate del campo femminile
Il viaggio dalla Francia a Vinchiaturo sulle orme della memoria
Le internate possono uscire solo due volte al giorno in un’area periferica del paese, disponendosi in fila e sempre sorvegliate e scortate da sei agenti; non possono avere contatti con nessuno né derogare al limitato tempo a loro disposizione. Non è raro che in piccoli gruppi escano dal campo per recarsi a fare acquisti dai negozianti del paese. La rigida disciplina della Direttrice impedisce alle internate di consumare i propri pasti quando si presentano a mensa in ritardo rispetto all’orario stabilito, situazione assai frequente a causa della scarsità dei servizi igienici rispetto al numero delle internate presenti, le quali non riescono a lavarsi in tempo per la colazione”.
Nei giorni scorsi dalla Francia, Regione della Champagne, è arrivato a Vinchiaturo Pierre Rival con la moglie proprio per conoscere il luogo dove fu internata la mamma apolide di origini polacca, nata in Svizzera e poi con nazionalità francese. È stato ricevuto dal sindaco Luigi Valente che ha donato ai coniugi il gagliardetto comunale e ha messo a loro disposizione tutti i documenti relativi alle internate e alla gestione del campo da parte della direttrice Rina Martino. Pierre e la moglie, prima di visitare le stanze di palazzo Nonno, hanno potuto ascoltare dalla viva voce di Dina Pistilli, che ha abitato fin dall’infanzia vicino al campo di internamento e ultima testimone della presenza delle internate a Vinchiaturo, ricordi di quei tempi. Così il figlio, nel lungo colloquio, ha potuto conoscere a fondo le sofferenze dall’allora giovane mamma vissuta in quel luogo di prigionia. Sofferenze mai esternate
dalla mamma, che dovette ricorrere anche a false generalità per nascondere la sua identità ebraica; e intervallate anche da qualche evento esilarante come i bigliettini che i giovanotti del paese facevano recapitare alle internate o la scala che appoggiavano nottetempo alle finestre per tentare di raggiungerle nel palazzo. Rival a breve darà alla stampa un libro, “Fuori le Mura. Quadri di una diaspora”, nel quale sicuramente riporterà, insieme alla fine tragica nei campi di sterminio di alcuni suoi familiari, quei drammatici anni di internamento della mamma che però ebbe salva la vita. Al termine dell’incontro la maestra Pistilli ed il professore universitario Fabrizio Nocera, curatore tra l’altro delle mostre sugli ebrei ed i campi di concentramento in Molise e di quelli fascisti in Abruzzo e Molise, hanno accompagnato la coppia nel Palazzo Nonno, grazie alla disponibilità della famiglia Salluzzi eredi. L’emozione per Pierre e la moglie è stata grande nel visitare al piano terra l’ingresso antico, con accesso alla cucina del campo, il primo piano con stanze adibite ad uffici, dove la direttrice e i suoi collaboratori svolgevano le attività burocratiche, e attraverso una scala il secondo piano con le stanze dove le internate trascorrevano le giornate in ambienti superaffollati, freddi d’inverno e caldissimi d’estate. E così il pensiero è andato oltre alla mamma anche a quelle ragazze giovani, infreddolite, private della loro libertà, lontane dal loro paese e dai loro affetti. Visto il valore di quelle mura e la storia che esse racchiudono, è auspicabile, come condiviso da numerose persone, che Palazzo Nonno possa diventare un museo della memoria. lr
Parrocchia in difficoltà, i cittadini si attivano: donati in poche ore 560 euro
L’appunto di don Mariano: «Nessuna divisione, la comunità è fortemente legata alla sua Chiesa e a coloro che ogni giorno lavorano per mantenerla curata»
SAN GIOVANNI IN GALDO. Nessuna spaccatura, anzi: una risposta generosa e compatta. Dopo l’appello social lanciato dal parroco di San Giovanni in Galdo don Mariano Gioia per sostenere il pa-
VINCHIATURO. Il Molise dal 1940 al 1943 ospitò cinque campi di internamento: Agnone, Bojano, Casacalenda, Isernia e Vinchiaturo. Sulla facciata del Palazzo Nonno, sede di quello di Vinchiaturo, nella giornata della Memoria di gennaio 2023 venne apposta una targa a futura memoria. La tematica dei campi di concentramento ed internamento è stata approfondita nell’anno scolastico 2011/2012 dagli alunni della primaria di Vinchiaturo, classe IV, insieme alle insegnanti Orsola Perrino e Maria Lucia Caruso e V, con le insegnanti Maria Pistilli e Luisa Infante, raccolta poi nel volume “Il Quaderno della Memoria” che può essere consultato con numerosi altri testi a tema al secondo piano della Casa della Cultura. Le stesse tematiche furono trattate nella tesi di laurea della vinchiaturese Ilaria Renzi dal titolo “Le dinamiche di gruppo nei campi di concentramento nazisti: una lettura in chiave psicologica”. Uno stralcio in riferimento alle dinamiche di gruppo in Molise”. Il campo di concentramento femminile di Vinchiaturo, sito in un edificio privato di proprietà di Domenico Nonno, ben separato dalle altre abitazioni, ha una capienza di sessanta persone, e ha ospitato 145 donne, di cui metà ebree, di nazionalità tedesca, italiana, slava, francese, polacca russa, rumena, croata e ceca. Il gruppo più numeroso è composto da ebree tedesche e polacche, internate per motivi razziali, di svariate professioni, tra cui si trovano medici, insegnanti, pittrici e artiste. Dal 1941 molte croate sono internate sia per motivi razziali che per sospetti connessi alla linea politica. Molte di loro sono trasferite in altri campi o in quelli di internamento libero, ma un gruppo di trentasette internate rimane nel campo sino all’arrivo degli Alleati.
FIORI D’ARANCIO
Pamela Coti e Marco Fiscella sposi felici, auguri!
CASARANO. È nata una nuova famiglia! A darle vita, felicissimi per il lieto evento, Pamela Coti di Casarano, città pugliese che ha ospitato l’evento, e Marco Fiscella di Campobasso. Soddisfazione piena anche per genitori e familiari degli sposi, cui vanno gli auguri di tanti amici.
Congratulazioni alla coppia felice anche dalle redazioni di Primo Piano Molise e Teleregione.
gamento delle bollette della chiesa, la comunità ha immediatamente dimostrato il proprio affetto e senso di appartenenza. In poche ore sono stati raccolti già 560 euro, segno tangibile di una comunità più unita che mai. «Non è mia abitudine cercare soldi, ma stavolta c’è una necessità concreta», aveva scritto don Mariano sulla pagina ufficiale della parrocchia, pubblicando le bollette relative ai primi mesi del 2025. Quattro fatture per oltre 4.700 euro complessivi, un peso troppo grande per il bilancio della parrocchia di San Giovanni in Galdo, che già aveva provveduto a saldare le prime due.
Con umiltà, don Mariano aveva concluso il suo appello con poche parole dense di significato: «Scusate e grazie». E proprio quel “grazie” oggi risuona ancora più forte, sostenuto dall’affetto e dalla generosità della sua comunità.
L’appello ha suscitato una risposta calorosa da parte di tanti fedeli, anche se non è mancata qualche critica. Un utente social, infatti, aveva
messo in discussione l’opportunità di rivolgersi pubblicamente ai parrocchiani per le spese della chiesa. Ma il parroco aveva risposto con chiarezza e pacatezza, spiegando che spesso le offerte raccolte durante le celebrazioni non bastano e che la realtà di molte parrocchie, soprattutto quelle di piccoli centri, è molto distante dall’immagine di ricchezza spesso erroneamente attribuita alla Chiesa.
Dopo le generose donazioni dei suoi concittadini, don Mariano ha voluto ribadire con forza che la comunità «ha risposto positivamente al mio appello e ha subito contribuito per raccogliere la somma per il pagamento delle utenze della chiesa. La comunità è fortemente legata alla sua Chiesa e a coloro che ogni giorno lavorano per mantenerla curata».
Il parroco ha inoltre voluto sottolineare che non c’è stato alcun segnale di divisione: al contrario, i parrocchiani hanno dimostrato in modo concreto il loro legame e la loro vicinanza.
Con grande senso di respon-
sabilità, ha inoltre comunicato di aver già versato sul conto della parrocchia la somma raccolta finora, confermando ancora una volta il suo impegno per la massima chiarezza nella gestione delle risorse. Un ringraziamento sentito è stato rivolto poi a tutti i parrocchiani per la loro generosità e per il sostegno dimostrato. Una storia che, al di là di ogni equivoco, racconta di una comunità viva, solidale e ancora profondamente radicata attorno ai valori della propria chiesa.
Domenica
Pierre Rival con Dina Pistilli e il marito Vincenzino, Maria Pistilli e Fabrizio Nocera con il figlio
La scritta che campeggia sul muro di Palazzo Nonno
campobasso@primopianomolise.it 0874 483400
BOJANO - RICCIA - TRIVENTO
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
TRIVENTO. Anche a Trivento, con una cerimonia breve per il lutto nazionale, è stato ricordato l’80esimo anniversario della liberazione dal nazi-fascismo. Amministratori comunali, associazioni e semplici cittadini hanno deposto una composizione di fuori con il tricolore al monumento ai caduti di tutte le guerre. «Seppure nella sobrietà che il lutto nazionale imponeva – afferma il sindaco Luigi Pavone - abbiamo celebrato l’80esimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Lo abbiamo fatto alla presenza del maresciallo dei Carabinieri, Francesco Nobile, del presidente dell'associazione Combattenti e reduci, Tonino Mastroiacovo, del presidente della locale sezione degli Alpini, Antonio Civico, e del presidente dell'associazione Congeav, Nicolino Scara-
Pavone: non dimentichiamo chi ha dato la vita per la democrazia
Anche la comunità di Trivento ricorda i caduti per la Liberazione
no.
Ringraziamo don Antonio Mascia per la consueta disponibilità e “Fiori e Piante” di Giuseppina e Rosina Fiore per averci gentilmente concesso la bellissima composizione floreale che abbiamo deposto presso il monumento ai caduti in Piazza Fontana. Proprio in un momento storico in cui sono quotidianamente lesi e messi in dubbio i diritti e le libertà individuali in molti posti del mondo, è importante ricordare chi ci ha donato la libertà e la democrazia, va-
lori fondamentali che non devono mai essere messi in discussione e che è bene rivendicare con forza quotidianamente, oltre che in queste ricorrenze» - ha concluso il primo cittadino. A Trivento la festa della Liberazione ha un significato particolare perché è stato l’unico centro del Molise dove nel 1943 operò una banda partigiana. Su iniziativa di Giovanni Porfirio, comunista, subito dopo l’8 settembre si formò una banda armata che, oltre a diversi scontri con i tedeschi, fece passare la linea del fronte a centinaia di prigionieri dell’esercito britannico in fuga dai campi di prigionia abruzzesi. Una ricorrenza, il 25 aprile, che segna la nascita dell’Italia libera dopo il ventennio della dittatura fascista.
A poche ore dal decreto che ha inserito la borgata bojanese nel Parco del Matese spuntano spazzatura e strani scambi di cartelli
Rifiuti e bravate, Civita bersagliata dagli incivili
BOJANO. C’è chi ama il borgo di Civita Superiore, e c’è chi invece lo usa come una discarica. A denunciare pubblicamente l’ennesimo episodio di inciviltà è un cittadino esasperato, che tramite i social ha lanciato un appello sentito ma fermo: «Amiamo il nostro borgo, rispettiamolo. Chi sporca, paga».
La denuncia riguarda l’abbandono ripetuto di sacchi di rifiuti domestici accanto ai cestini pubblici, disseminati lungo le stradine del borgo antico. Un gesto che pesa enormemente su un contesto paesaggistico e ambientale di pregio, visto che Civita Superiore rientra nel perimetro del Parco nazionale del Matese, area protetta per biodiversità e patrimonio storico da pochissimo diventata realtà in seguito alla firma del decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurez-
TRIVENTO-LUCITO. Da ieri
za energetica che ha approvato appunto perimetro, zoonizzazione e norme di salvaguardia.
I cestini stradali sono concepiti per accogliere rifiuti di passaggio – cartacce, fazzoletti, piccole confezioni – e non certo sacchi interi contenenti avanzi di cucina, plastica e materiali di scarto provenienti dalle abitazioni. Eppure, questo malcostume sembra essersi trasformato in una triste abitudine. «Un gesto incivile, che può costare caro – si legge nel post-denuncia –. Le sanzioni previste per l’abbandono dei rifiuti in un’area protetta possono arrivare fino a 3.000 euro, e aumentare in caso di rifiuti pericolosi». Oltre al danno ambientale e al degrado estetico del borgo, si registra la crescente indignazione di chi invece a Civita
Superiore ci vive, ci sale per respirare aria buona, per ammirare il panorama o semplicemente per sentirsi parte di una comunità che dovrebbe difendere, non oltraggiare, i suoi spazi.
E mentre si discute di rifiuti e rispetto dell’ambiente, nelle scorse ore un altro episodio ha fatto il giro dei social: l’immagine del cartello d’ingresso a Civita Superiore, sostituito da qualche ignoto con quello di un’altra borgata, Pitti. Una bravata – apparentemente - che ha suscitato l’ilarità di molti, ma anche un certo dispiacere. Non è chiaro come sia finito lì
quel cartello, ma l’impressione è che qualche ragazzetto abbia voluto ammazzare la noia con un gesto goliardico. Alcuni hanno commentato con ironia l’accaduto, notando che mentre Civita Superiore
si trova nel Parco del Matese, Pitti no: una sorta di bizzarro tentativo disperato di cambiare le sorti del territorio attraverso la cartellonistica. Ironia a parte, nel pomeriggio di ieri gli organi preposti hanno già provveduto alla rimozione del cartello per rimettere successivamente quello corretto al suo posto.
Intanto, la speranza resta quella di vedere – prima o poi – concretizzarsi quello scatto di orgoglio e civiltà indispensabile per preservare l’identità e la bellezza autentica di uno dei borghi più suggestivi del Matese.
Nel mirino soprattutto gli anziani con la tattica del finto carabiniere Occhio alle truffe, segnalazioni in aumento: l’avviso degli amministratori
mattina, è stata segnalata sia dagli amministratori del Comune di Trivento che da quelli di Lucito, in diversi paesi ci sono stati tentativi di truffa ai danni di anziani. La truffa è una delle più diffuse in questo periodo: quella dei finti Carabinieri che avvertono gli anziani di inesistenti incidenti in cui sono coinvolti figli e nipoti.
«Sembra – si legge nella raccomandazione diffusa ieri dal sindaco di Trivento - che siano in corso diversi tentativi di truffe ad anziani. Chiediamo ai figli di genitori anziani di avvisarli raccomandandosi di non aprire a sconosciuti, né di fornire indicazioni e dati personali a sconosciuti che dovessero contattarli telefonicamente».
Sulla pagina social del Comune di Lucito si legge: «Allertiamo la popolazione che sono state segnalate telefonate di finti Carabinieri per segnalare incidenti di familiari. È una truffa chiamate immediatamente il numero 0874-747200». Episodi che si verificano sempre più spesso e in diversi paesi. A Trivento, lo scorso anno,con la truffa del figlio che rischiava l’arresto se non ve-
niva pagata subito una cauzione i malviventi riuscirono a sottrarre una bella somma di denaro ad un anziano. Anche con la truffa del pacco ordinato da figli e nipoti alcuni anziani sono stati derubati da persone senza scrupoli. Senza contare le truffe realizzate facendo sottoscrivere a persone inesperte contratti per servizi o merce che poi non è stata mai consegnata. Come raccomandano gli amministratori comunali è bene, quando si verificano queste richieste, avvertire i figli ma soprattutto le Forze dell’Ordine che a più riprese hanno tenuto anche degli incontri con gli anziani per aggiornarli su questo genere di tentativi fraudolenti.
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Maggiori dettagli sull’evento di presentazione dell’iniziativa frutto della solidarietà di un’intera comunità
ISERNIA. Emergono ulteriori dettagli in merito all’evento di martedì prossimo - 29 aprile, alle ore 11:00 presso la Prefettura di Isernia -, quando sarà presentata ufficialmente la nuova Casa rifugio “Liberaluna”, dedicata all’accoglienza e alla protezione delle donne vittime di violenza, come aveva annunciato nei giorni scorsi proprio la Prefettura pentra. Un progetto di grande valore sociale, coordinato dall’associazione Liberaluna, da oltre 11 anni in prima linea nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, già responsabile del Centro antiviolenza di Campobasso.
La nascita della Casa rifugio è stata resa possibile grazie alla generosità dell’associazione MeToo, che attraverso l’iniziativa “Viva Vittoria Iser-
nia” ha raccolto i fondi necessari, trasformando la solidarietà collettiva in un gesto concreto di sostegno e rinascita.
All’evento istituzionale interverranno il prefetto di Isernia Giuseppe Montella, la consigliera regionale delegata alle politiche sociali Stefania Passarelli, il sindaco di Isernia Piero Castrataro, il presidente dell’Associazione MeToo Pasqualino De Mattia, la responsabile della Casa rifugio Maria Grazia La Selva e il coordinatore dell’Ats di Isernia Vincenzo Grande.
Con l’apertura della Casa rifugio “Liberaluna”, il territorio di Isernia si dota di uno strumento essenziale per offrire protezione, ascolto e una possibilità concreta di riscatto a chi ha subito violenza.
ISERNIA. A partire da domani, lunedì 28 aprile prenderà avvio un’azione di pulizia urbana, pensata come fase sperimentale per una futura calendarizzazione stabile e programmata degli interventi sul territorio. Ad annunciarlo è il neo assessore all’edilizia, alle infrastrutture e all’urbanistica, alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti e alla trasformazione digitale, Michele Antenucci.
«Si tratta di un piano operativo che comprende spazzamento delle strade, pulizia delle caditoie, diserbo lungo i margini stradali e la rimozione di rifiuti accumulati, con particolare attenzione alle aree adiacenti ai marciapiedi e ai muri perimetrali –spiega l’assessore -. Un’attività di manutenzione che punta a
ISERNIA
Una nuova speranza per le donne vittime di violenza: nasce la casa rifugio Liberaluna
Pulizia strade e marciapiedi, parte il programma sperimentale
L’annuncio dell’assessore Antenucci: operazioni al via da domani
divenire ordinaria».
Per consentire alle squadre operative di lavorare in sicurezza e con efficacia, saranno istituiti divieti di sosta temporanei su brevi tratti stradali, nelle prime ore del mattino, dalle 4:00 alle 8:00. Gli interventi seguiranno un calendario preciso. Si parte lunedì 28 aprile da Corso Garibaldi, nel tratto compreso tra l’incrocio con Conad City e via Senerchia; si prosegue martedì 29 aprile con il tratto da via Senerchia fino a via Dante Alighieri, includendo anche Piazza della Repubblica; per terminare mercoledì 30 aprile con la porzione di strada da via Dante Alighieri fino al passaggio a livello. «Questa prima fase consentirà di testare tempi e modalità di esecuzione, con l’obiettivo di trasformare questi interventi in una prassi periodica, pianificata e prevedibile, in modo da garantire maggiore decoro urbano e migliore qualità della vita» - conclude Antenucci.
Una staffetta per l’autismo, il mondo dell’istruzione sempre in prima linea
Musicamentis, arriva il festival della musica scolastica inclusiva
Il ricavato sarà devoluto alla ricerca contro le malattie rare
ISERNIA. Il prossimo 29 aprile, nell’Auditorium “10 Settembre 1943” di Isernia, è in programma il Concerto dell’Orchestra scolastica regionale del Molise all’interno dell’evento intitolato “MusicaMentis, festival della musica scolastica inclusiva 2025”. L’iniziativa, che coinvolgerà studenti provenienti da tutto il Molise, è promossa dall’Ufficio scolastico regionale del Molise, da Kimos Onlus ed è organizzata in collaborazione con il Comune di Isernia, le Scuole Polo ad orientamento artistico del Molise e Fondazione Telethon. Il concerto si terrà alle ore 17.30, con entrata in sala alle 17:00 (mentre alle 10:00 è previsto un matinée con le scuole del territorio). L’intero ricavato sarà devoluto a Fondazione Telethon per la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare. Per partecipare, è possibile effettuare una donazione al link: https://form.typeform.com/to/THSFHElA, oppure direttamente al botteghino dell’Auditorium a partire dalle 16.30. L’intera somma raccolta sarà donata alla Fondazione Telethon, partner di progetto, per la ricerca sulle malattie genetiche rare.
ISERNIA. Nella mattinata di domani – lunedì 28 aprile -, in occasione della Giornata mondiale per la sensibilizzazione sul tema dell’autismo, il Comune di Isernia e il Cts provinciale con sede presso l’Ics San Giovanni Bosco diretto da Giuseppe Posillico, hanno organizzato un convegno dal titolo “Una staffetta per l’autismo”. L’evento, che si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00 presso il Polo dell’Ic San Giovanni Bosco, prevede un momento iniziale di accoglienza con il coro “Piccole Voci InCanto” e la staffetta tra le scuole Ic Colli a Volturno - Plesso Macchia d’Isernia e Ic “Giovanni XXIII” di Isernia, per dare rilievo alla sinergia tra istituzioni e alla necessità di mantenere alta l’attenzione sui molteplici aspetti relativi alla conoscenza e alla gestione dei bambini e ragazzi con autismo. Successivamente ci sarà un confronto con i partecipanti per parlare dello stato dell’arte nel nostro territorio e dell’esperienza diretta con la dott.ssa Monia Gabaldo che risponderà anche ai quesiti a lei rivolti dagli alunni della secondaria di primo grado, dal personale scolastico e dalle famiglie. Agli alunni più piccoli saranno dedicati dei laboratori ludici, predisposti dalle insegnanti dell’Ic San Giovanni Bosco.
Michele Antenucci
Domenica
AGNONE
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
Mercoledì la seduta, la delibera d’urgenza della giunta Saia ora deve passare la prova dell’Aula
Variazione al bilancio e Tari nell’agenda del Consiglio
AGNONE. Il Consiglio comunale di Agnone tornerà a riunirsi, nella sede di Palazzo San Francesco in Via del Beato Antonio Lucci, mercoledì 30 aprile prossimo, alle ore 18, come convocazione del sindaco Daniele Saia. All’ordine del giorno, oltra alla canonica lettura e approvazione
dei verbali della seduta precedente, la ratifica di una delibera di Giunta comunale, precisamente la numero 49, avente ad oggetto “Variazione al Bilancio di Previsione finanziario 2025/2027 adottata in via d’urgenza ai sensi dell’art.42 c.4 e dell’art.175 c.4 D.Lgs.267/2000”. L’esecutivo
Rigenerazione delle aree interne, aperte le iscrizioni ai corsi
A Castel del Giudice diversi appuntamenti formativi
CASTEL DEL GIUDICE. Sono aperte dal 24 aprile le iscrizioni alla seconda edizione della Summer School della SIAA - Società Italiana di Antropologia Applicata che si svolgerà a Castel del Giudice. «Un’esperienza di apprendimento immersivo sulle pratiche di rigenerazione e di sviluppo locale sostenibile delle aree interne in atto nel nostro territorio, sul potenziale del lavoro culturale e sull’energia come bene comune per affrontare le sfide legate all’implementazione di pratiche di
AGNONE. “Dizionario dialettale etimologico della Vallata del Trigno”. È l’ultima fatica letteraria, la nona, del professore di francese, oggi in pensione, Emilio Di Paolo. Un’opera enciclopedica, pubblicata in tre tomi, per complessive 1656 pagine, dall’Editore “Il Torcoliere” di Vasto. L’autore, originario di Castelguidone nell’Alto Vastese, è un cultore appassionato delle parlate vernacolari, delle tradizioni locali e dei personaggi storici dei paesi abruzzesi e molisani della vallata del Trigno, la famosa “terra di mezzo” che dal basso Chietino sale fino all’Alto Molise. Nello scorrere le fittissime pagine dei lemmi, è facile rendersi conto dell’imponenza del materiale repertato nell’area geografica oggetto dell’indagine, la vallata del Trigno appunto. Non si tratta di un nostalgico recupero di un sistema culturale in via di dissoluzione, dal momento che il ricercatore ha modernizzato l’opera con l’inserimento di una terminologia attuale. L’autore esplora in profondità il lessico specifico, fornendo una spiegazione dettagliata che include sempre la descrizione grammaticale del vocabolo, il significato preciso dei lemmi con le relative varianti, nonché i vari contesti nei quali gli stessi lemmi vengono utilizzati. L’opera sottolinea «l’importanza del dialetto come strumento di comunicazione che soddisfa le esigenze espressive specifiche della comunità della vallata del Trigno». Inoltre, il lavoro
governance partecipativa» spiegano dal Centro di RiGenerazione di Castel del Giudice. Tra i promotori delle iniziative formative il Centro di ricerca Biocult dell’Università degli studi del Molise, l’associazione Riabitare l’Italia, la Fondazione Symbola e l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale. Quattro i settori di studio e approfondimento che saranno proposti. “Antropologia e public engagement” è il primo panel offerto. I partecipanti avranno l’occasione di esplorare, attraverso un’esperienza di approfondimento immersivo, i discorsi relativi alle pratiche di rigenerazione locale, di indagarne l’impatto, di ragionare sul nesso esistente tra processi di public engagement e nuove metodologie della ricerca. Inoltre avranno l’opportunità di riflettere sulle plurime frizioni implicate nei processi di messa a punto di azioni di progettazione condivisa e sulle sfide epistemologiche e applicative poste da tali dinamiche di co-costruzione di conoscenze. “Aree interne, processi di rigenerazione territoriale e sviluppo locale sostenibile” è il secondo filone di studi. I partecipanti saranno invitati a riflettere sul ruolo che la pratica antropologica può assumere nei processi di rigenerazione territoriale e di sviluppo locale sostenibile nelle aree fragili e interne. Saranno pertanto chiamati a os-
Saia, infatti, nei giorni scorsi, ha proceduto ad una variazione di bilancio di previsione adottata in via d’urgenza per far fronte a spese non preventivate perché introdotte con il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno del 4 marzo scorso. La
servare criticamente le modalità in cui la pratica etnografica si inserisce nella declinazione di specifiche misure di governance e nella progettazione di nuovi modi di ri-abitare questi territori, focalizzando lo sguardo sulle forme di inclusione, di trasparenza, nonché sui plurimi processi relativi alla presa in carico dei patrimoni bioculturali da parte delle comunità locali. “Lavoro a base culturale e nuove forme dell’abitare nelle aree rurali e interne” è il terzo corso attivato. Altro tema fondamentale di questa edizione sarà il potenziale rappresentato dal lavoro culturale nei processi di sviluppo locale sostenibile e di rigenerazione delle aree rurali e interne. I partecipanti rifletteranno sui temi della sostenibilità e della continuità delle azioni a base culturale nelle aree fragili, della distribuzione e della circolazione di esperienze creative tra diversi territori. Quarto e ultimo corso attivato è quello sul tema delle “Energie comuni per territori in transizione”. Sarà centrale il tema dell’energia come bene comune. I partecipanti potranno esplorare le sfide legate alla implementazione di pratiche di governance partecipativa relative alle comunità energetiche e le tensioni tra sviluppo e tutela del paesaggio. Sarà l’occasione per riflettere sulla efficacia di modelli partecipativi e sostenibili di gestione dell’energia e del territorio come anche sulle trasformazioni culturali e sociali innescate dalla transizione ecologica in questi territori. La Summer School è aperta a tutti, nell’ottica di incoraggiare una partecipazione interdisciplinare. Le iscrizioni sono aperte solo da qualche giorno e chiuderanno il prossimo 19 maggio. Le attività formative della seconda edizione della Summer School della SIAA - Società Italiana di Antropologia Applicata, invece, si svolgeranno a Castel del Giudice dal 17 al 21 settembre.
La cultura popolare nel “Dizionario dialettale etimologico della Vallata del Trigno”
evidenzia anche i vari fenomeni linguistici quali l’aferesi, la sincope, l’apocope, la metatesi, la metonimia, la sineddoche, l’anaptissi, la concrezione e la discrezione dell’articolo, l’assimilazione e la dissimilazione, la propagginazione, il rotacismo, il betacismo. Impressionati i “numeri” dell’opera fresca di stampa: il dizionario presenta infatti qualcosa come 33.500 lemmi, decine di migliaia di soluzioni fraseologiche, tra la 40 e le 50 mila, circa duemila proverbi, un discreto numero di strofette, filastrocche e preghiere antiche, conte fanciullesche, canzoncine, favolette, oltre un centinaio di indovinelli, alcuni scioglilingua, diverse invocazioni, relitti di voci latine riguardanti soprattutto la tradizione ecclesiastica, “formule magiche” adoperate, nel recente passato, da sedicenti “fattucchieri” per la “guarigione” di varie malattie, del malocchio in particolare, termini cinquecenteschi concernenti soprattutto l’ambito delle costruzioni, la cosiddetta parlata lombardesca o furfantesca, un centinaio di termini serbo-croati della parlata di Montemitro, poche voci di origine zingaresca, diffusisi nel Vastese solo negli anni passa-
ti, parole straniere che col passare degli anni hanno assunto una connotazione locale, un discreto numero di termini ed espressioni talvolta rudi, scabrose, volgari e gergali, dal momento che «il dizionario è nato in mezzo alle piazze, ai giardini pubblici, nelle campagne e nei bar», spega lo stesso autore, una ricca terminologia sportiva, del calcio in particolare, diffusasi in maniera capillare in tutti i paesi, sovente accompagnata da un’abbondante fraseologia, una ricca terminologia musicale, dal momento che tutti i paesi oggetto dell’indagine hanno avuto o hanno ancora un complesso musicale bandistico. E ancora vocaboli derivanti da imitazione onomatopeica e da suffissazione derivativa, creazioni popolari, anche scherzose, una quantità immensa di toponimi, diverse voci di tempi e modi verbali antiquati o in via di estinzione, un numero esiguo di termini che non
norma prevede nuove modalità di determinazione del contributo alla finanza pubblica, per gli anni dal 2025 al 2029, in attuazione dei vincoli economici e finanziari della nuova governance europea. In particolare per il Comune di Agnone gli importi per il periodo 2025-2029 sono determinati in oltre 140 mila euro. Con la variazione di bilancio la Giunta ha provveduto ad inserire il fondo per il contributo alla finanza pubblica del Comune di Agnone per il triennio 2025-2027, finanziando l’importo previsto per l’anno 2025 con applicazione dell’avanzo di amministrazione accantonato per l’importo di euro 13 mila ed euro 606 per accertamenti Imu, mentre per gli anni 2026/2027 il fondo è interamente finanziato da maggiori entrate per accertamenti Imu. Per gli anni 2028 e 2029 il fondo sarà costituito con l’approvazione dei rispettivi bilanci di previsione 2026-2028 e 2027/2029. Tuttavia secondo l’esecutivo Saia «è necessario prevedere maggiori entrate per taglio bosco per euro 22mila euro da destinare, interamente a maggiori spese per manutenzione strade interpoderali». Inoltre è necessario prevedere l’acquisto di un mezzo a servizio della polizia municipale finanziato con utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato anno 2023, derivante dai proventi dei parcheggi a pagamento, per l’importo di euro 17.970, e per euro 3.530 finanziate con proventi del parcheggio a pagamento anno 2025. Per questi motivi la Giunta, assenti il vicesindaco Di Nucci e l’assessore Sciullo, ha votato all’unanimità dei presenti le modifiche al documento di bilancio. Resta ora il passaggio di ratifica in aula davanti al Consiglio comunale riunito nella sua interezza. Secondo punto in scaletta l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2024. Infine la determinazione delle tariffe Tari, delle rate e delle scadenze per l’anno corrente.
sempre fanno parte della tradizione dialettale dei paesi della Vallata del Trigno, ma che si sono diffusi, talvolta anche in maniera inconsapevole nella succitata area geografica, addirittura anche i termini adoperati per avvicinare o allontanare gli animali. Di Paolo, nella frase introduttiva riportata prima dell’introduzione, afferma: «L’ ho tanti vocabuli nella mia lingua materna, ch’io m’ho piuttosto da doler del bene intendere le cose, che del mancamento delle parole colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia». Di Paolo ha consultato e letto libri editi da autori dei paesi della vallata del Trigno, giornali locali riportanti frasi dialettali originali, siti internet e quant’altro. «Ma il vero indagato, al contempo vero depositario della “cultura dei poveri” o “della cultura minore” che dir si voglia, è stato il popolo, la gente comune, perché,spiega l’autore - “addó’ ce spùte lu pópele, ce fa la fónte”, cioè dove sputa il popolo nasce una fonte. Il contenuto dell’opera è così vasto da sembrare proprio una enciclopedia dialettale, che comprende ogni genere di parlata. L’opera sarà presentata nei vari Comuni della vallata del Trigno interessati.
Domenica 27
VENAFRO
MISURA Il cash & carry
A nulla è servita la petizione dei residenti, ora si attendono le reazioni di Provincia e Comune
Via Maiella, il Consorzio di bonifica istituisce un divieto di sosta permanente h24
VENAFRO. Alla petizione dei residenti di via Maiella, il Consorzio di bonifica della Piana di Venafro risponde con una delibera che è destinata a provocare un vespaio di polemiche. Nessun confronto con Comune, Provincia, dirigenza scolastica dell’Istituto omnicomprensivo “Antonio Giordano” che insiste su via Maiella. La delibera in questione parla, almeno nell’oggetto, di “interventi di messa in sicurezza della strada consortile denominata Maiella”. Il presidente dell’Ente consortile Raffaele Cotugno ha posto la sua firma sul documento istruttorio del direttore unico Massimiliano Capezzuto. Cosa dice questo “documento istruttorio”? È presto detto: «Premesso che il Consorzio di bonifica della Piana di Venafro, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, ha realiz-
zato e gestisce una fitta rete di strade di servizio, denominate “strade di bonifica” di sviluppo complessivo pari a 96 chilometri, atte a consentire all’Ente la manutenzione di tutte le opere e gli impianti consortili ubicati sul territorio di competenza; che talune strade, o tratti di esse, sono divenute, negli anni, vere e proprie arterie sub-urbane di collegamento, spesso sottoposte anche al traffico extraagricolo, tra cui quella denominata “Maiella”, posta ai piedi del monte di S. Croce, che collega il Comune di Venafro con il Comune di Pozzilli, avente una lunghezza di 3,021 chilometri; lungo la strada “Maiella”, in particolare nel tratto in prossimità dell’Istituto Omnicomprensivo “A. Giordano”, e zone limitrofe, negli orari di punta, si creano situazioni di forte interferenza della circolazione
SESTO CAMPANO. «In ottemperanza alla delibera di giunta regionale n. 118 del 15.04.2025 questa Amministrazione ha attivato le procedure per la presentazione delle domande al Comune, intese ad ottenere l’erogazione di una borsa di studio per l’anno scolastico 2024/2025 agli studenti iscritti e frequentanti le scuole secondarie di secondo grado del sistema nazionale di Istruzione»: il sindaco di Sesto Campano Eustachio Macari ha pubblicato il bando per le borse di studio in favore degli studenti che frequentano le Scuole Superiori della città. Per ottenere questo beneficio, occorrono determinati requisiti previsti dal Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito: «I beneficiari della borsa di studio - si legge nel bando del Comune di Sesto Campano - sono gli alunni residenti nel comune di Sesto Campano frequentanti Istituti Scolastici di 2° grado - a.s. 2024/2025, appartenenti a famiglie il
dei veicoli in transito, con disagi e rallentamenti, causati in particolare anche dalle auto in sosta lungo i margini
della strada, al di la della linea della “banchina”; sempre in tale suddetto tratto ed, in particolare, in corrisponden-
za delle esistenti caserme della Guardia di finanza e dei Carabinieri, le problematiche alla circolazione del traffico veicolare, oltre che quelle dovute alla sosta dei veicoli ai margini della carreggiata, costituiscono pericolo per la privata e pubblica incolumità dei fruitori della strada, particolarmente aggravata dalla presenza delle predette caserme, la cui attivazione per interventi urgenti del personale ivi stanziato, potrebbe aumentare il rischio di inci-
Borse di studio, Sesto
Campano pubblica il bando
Sarà possibile ottenere fino a 150 euro di bonus Le domande vanno consegnate entro il 16 maggio
cui Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), in corso di validità, sia inferiore o uguale a 11mila euro determinato ai sensi del Dpcm 5 dicembre 2013, n. 159. Borse di studio a favore degli studenti iscritti e frequentanti la scuola secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2024/2025 nella misura di 150 euro (importo ridotto da 200 euro a 150 euro con decreto ministeriale 7 marzo 2023, n. 44). La richiesta della borsa di studio, sull’apposita modulistica “Allegato A”, deve essere presentata a mezzo posta elettronica all’indirizzo sestocampano@legalmail.it, oppure consegnata a mano presso il protocollo generale del Co-
mune, nei giorni e negli orari di apertura al pubblico, improrogabilmente entro venerdì 16 maggio 2025, con allegato Isee in corso di validità, copia del documento di riconoscimento dell’alunno, in corso di validità, e copia del codice fiscale dell’alunno. Lo schema di domanda “Allegato A” può essere visualizzato e scaricato dall’albo on line del Comune e sul sito istituzionale dell’Ente: www.comune.sestocampano.is.it). La Regione Molise, ricevuto l’elenco richiedenti (formulato in ordine crescente di ISEE) da parte dei Comuni, procederà all’elaborazione di un’unica graduatoria che individui gli effettivi beneficiari e consenta al Miur di assegnare agli aventi diritto le borse di studio secondo le modalità previste all’art. 10, comma 5, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63».
denti. Rilevato che il tratto di strada di che trattasi è esterno alla delimitazione del centro abitato, e che, pertanto, al fine di disciplinare la circolazione stradale sulla strada di bonifica suddetta, la competenza di gestione è in capo al Consorzio di bonifica, ente gestore/proprietario della stessa, visti gli articoli 6 e 7 del Nuovo Codice della Strada concernente i divieti, gli obblighi e le limitazioni relativamente alla circolazione fuori e dentro ai centri abitati e limitatamente alle competenze dell’Ente gestore/proprietario della strada; ritenuto, sentito a riguardo favorevolmente i componenti del comitato esecutivo, al fine di migliorare la transitabilità e la sicurezza stradale, di istituire, ad integrazione della segnaletica già esistente, un divieto di sosta permanente h24, su entrambi i sensi di marcia sull’intero tratto della strada consortile denominata “Maiella”, di competenza dell’Ente».
Questa la decisione presa dai vertici del Consorzio di bonifica della Piana di Venafro che, sicuramente, provocherà polemiche a non finire. Dove parcheggeranno gli oltre 200 automobilisti tra personale docente e Ata, gli oltre 500 studenti del “Giordano”? La Provincia, il Comune di Venafro dovranno provvedere a rispondere a questa domanda. L’emergenza è dovuta anche al cantiere della Provincia all’interno della Scuola fermo dallo scorso dicembre. Una cosa è certa: docenti, studenti, personale Ata del “Giordano” non rimarranno a guardare. Nelle vicinanze della Scuola non ci sono aree o spazi idonei per i parcheggi. Che fare? A questa domanda hanno il dovere istituzionale di rispondere gli Enti responsabili di questa emergenza lungo via Maiella. Marco Fusco
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
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Domenica 27
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TERMOLI
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
Commosso omaggio ieri mattina al porto di Termoli con le sirene che hanno suonato per Bergoglio
«Pescatore di anime, il Papa era uno di noi»
TERMOLI. Alle 9.45 di ieri mattina, il porto di Termoli si è unito al grande abbraccio del mondo della pesca italiana per rendere omaggio a Papa Francesco. Le sirene dei pescherecci hanno suonato all’unisono, rompendo il silenzio con un suono carico di emozione e riconoscenza. Un gesto semplice ma profondo, che ha attraversato il mare e il cuore di tutti i presenti. La comunità marinara di Termoli, profondamente legata al mare e alle proprie tradizioni, ha voluto così salutare un Pontefice che ha sempre dimostrato attenzione e rispetto per i pescatori. Le sue parole, pronunciate il 23 novembre 2024 durante l’incontro con i rappresentanti del settore nella Sala Nervi in Vaticano — «Siete custodi del mare, esempio di solidarietà e visione per il futuro» — risuonano oggi ancora più forti. L’iniziativa è stata promossa a livello nazionale da Federpesca, Alleanza delle Cooperative Italiane, Coldiretti Impresa Pesca, Fai CISL, Flai CGIL e Uila Pesca, trovando a Termoli una partecipazione autentica e sentita. Un segno di quanto forte sia il legame tra la città, il suo porto e Papa Francesco.
Domenico Guidotti, parlando a nome della marineria termolese, ha sottolineato: «Mai come oggi la marineria è stata così unita. Papa Francesco è stato un nostro riferimento: più volte ha parlato dei pescatori, ribadendo che siamo i custodi del mare, che salvaguardiamo le tradizioni locali. È stato sempre molto vicino a noi. Questa unione oggi non è solo termolese, ma mondiale. L’eredità che lascia è la speranza: finalmente qualcuno ha riconosciuto che i pe-
scatori non sono assassini del mare, ma, anzi, forse gli unici veri garanti della sua salvaguardia.» Anche Fulvia Verlengia, in rappresentanza della Federazione Pescatori Molisani, ha ricordato con emozione l’incontro del 23 novembre: «Papa Francesco ci ha fatto l’onore di convocarci a Roma, ricordandoci che San Pietro era un pescatore. Ha elencato perfettamente tutte le nostre problematiche: dal caro gasolio alle regole sempre più stringenti. E ci ha definiti “prime sentinelle del mare”. È doveroso oggi salutarlo e continuare a pregare per lui.» Durante l’omaggio, non solo i pescherecci hanno suonato: hanno partecipato anche il rimorchiatore Fortitudo, il moto-pontone in mare, le barche della Guidotti Ships e diversi yacht da diporto. È stato tentato anche il suono della storica campana di Santa Caterina: sebbene questa funzioni in modo autonomo, si è sperato che potesse unirsi al commosso saluto collettivo. Il mondo della pesca, fortemente colpito dalla scomparsa del Santo Padre, si è raccolto compatto nel dolore e nella gratitudine. Come ha testimoniato Paola Marinucci, dell’associazione Armatori Pesca del Molise: «La morte di Papa Francesco è una perdita che sentiamo profondamente, come tutti gli italiani e, probabilmente, come tutto il mondo». Non solo, sempre in modo unitario: «In concomitanza con la funzione funebre di Papa Francesco, i pescatori osserveranno un minuto di raccoglimento sulle banchine dei porti di tutta Italia o sulle barche in mare. Un piccolo segno di compartecipazione al lutto e un omaggio semplice nei
confronti del pontefice, che ha sempre parlato la lingua degli ultimi, dei senza voce e dei lavoratori». E’ quanto hanno dichiarato in una nota congiunta, le associazioni delle imprese cooperative e i sindacati autonomi dei lavoratori del comparto pesca, rispettivamente Unci e Unci Agroalimentare, Confsal Pesca e Fesica Confsal. «Esprimiamo il nostro più sincero e profondo cordoglio – continuano le organizzazioni – per la scomparsa di Papa Francesco, che durante il suo cammino pastorale ha testimoniato il valore autentico del Vangelo e la solidarietà tra gli uomini, facendosi portatore, in maniera instancabile e coraggiosa, di un messaggio di pace, di rispetto per l’ambiente e di attenzione per le persone, soprattutto le più umili, principi che i pescatori con la propria esperienza di vita, con le difficoltà affrontate quotidianamente nel lavoro, con il contatto costante con la natura e con la straordinaria bellezza enigmatica del mare, percepiscono come propri e condividono pienamente. Non è un caso che il pontefice abbia fortemente voluto coinvolgere i pescatori, approfondendo i temi e i problemi che li riguardano direttamente, esprimendosi pubblicamente in merito, e nello stesso cammino pastorale, indicendo il giubileo dei pescatori. La nostra speranza – concludono le rappresentanze delle cooperative e dei lavoratori – è che la lezione di Papa Francesco possa germogliare e fortificarsi sempre più in futuro, dentro la Chiesa cattolica e più in generale nella coscienza degli uomini e delle donne e delle persone che, in virtù dei ruoli che rivestono, assumono decisioni importanti per la comunità».
TERMOLI. Si interviene sull’emergenza cinghiali: ordinanza per la rimozione selettiva nelle aree urbane. Il Comune di Termoli ha emesso un’ordinanza urgente per affrontare il problema crescente della presenza di cinghiali selvatici nelle zone urbanizzate, in particolare nel quartiere Porticone. Il provvedimento, firmato dal Sindaco Nicola Antonio Balice, stabilisce misure di contenimento per garantire la sicurezza pubblica e limitare i danni causati dall’invasione di questi animali. Negli ultimi giorni, numerose segnalazioni hanno evidenziato la presenza di branchi di cinghiali nelle vie Firenze, Mantova, Pertini, Volturno e Torino. Questi animali non solo costituiscono una minaccia per i cittadini, ma aumentano il rischio di incidenti stradali e di danni alle abitazioni e alle attività commerciali. Con l’approssimarsi della bella stagione e il conseguente incremento di turisti, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente. La presenza stabile dei cinghiali è attribuibile alla loro straordinaria capacità di adattamento e prolificità. Gli esemplari selvatici, sconfinando dal proprio habitat naturale, si sono stabiliti nelle aree urbane, cau-
Emergenza cinghiali in città C’è l’ordinanza per abbatterli
Si procederà a una “rimozione selettiva”
Tutto esaurito all’auditorium per la pièce “Miseria e nobiltà”
TERMOLI. Jamme Bbelle, tutto esaurito lo spettacolo di domenica a Termoli. Sold-out in tempi di record per Miseria e Nobiltà in programma stasera nell’auditorium di Santa Maria degli Angeli. Ha registrato il tutto esaurito lo spettacolo in programma domenica 27 aprile alle 18 presso l’auditorium Santa Maria degli Angeli di Difesa Grande. La Uilt Molise, che da tre anni organizza il festival Jamme Bbelle, ringrazia il pubblico per la straordinaria risposta nei confronti di Miseria e Nobiltà - la celebre commedia di Eduardo Scarpetta che sarà interpretata dai Scème Sembe Nuje” di Santa Croce di Magliano - e si scusa con tutti coloro che purtroppo stavolta non riusciranno a prendere parte all’appuntamento. Ma la rassegna Jamme Bbelle, ormai radicata da tempo sul territorio, offrirà di sicuro in futuro l’opportunità di godersi uno degli spettacoli più amati della tradizione teatrale italiana.
sando gravi problemi di convivenza con la popolazione. L’ordinanza fa riferimento a diverse normative nazionali e regionali per giustificare l’intervento di controllo e contenimento. Tra queste, la Legge n. 150/1992, che identifica il cinghiale tra le specie animali che possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica. Inoltre, si richiamano il Decreto 19 aprile 1996, modificato nel 2001, che elenca le specie problematiche, e il Decreto Legislativo n. 9/2022, contenente misure contro la peste suina africana. A livello regionale, la Regione Molise ha predisposto un piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, con particolare attenzione alla peste suina africana. Il Comune di Termoli, basandosi su queste disposizioni, ha deciso di intervenire per prevenire ulteriori problemi di salute e sicurezza. L’ordinanza stabilisce il prelievo selettivo dei cinghiali, con il coinvolgimento di personale qualificato. Le operazioni saranno dirette dal dottor Guerino Capaldi, esperto nella gestione della fauna selvatica, che si avvarrà di un team di sele-controllori abilitati. Il controllo sarà svolto con massima attenzione alla sicurezza. Gli operatori incaricati dovranno indossare indumenti ad alta visibilità, essere muniti di GPS e mantenere un contatto radio costante durante le operazioni. Potranno inoltre utilizzare strumenti tecnologici avanzati, tra cui droni, visori notturni e fari, oltre all’eventuale impiego di cani da ricerca. In caso di situazioni di rischio immediato, le operazioni saranno sospese per evitare pericoli agli operatori e alla popolazione. I cinghiali catturati saranno messi a disposizione di chi potrà reclamarli immediatamente, con l’obbligo di rispettare le verifiche sanitarie previste dalla normativa. Per garantire l’efficacia dell’intervento, l’ordinanza dispone che il dottor Capaldi operi in collaborazione con le Forze dell’Ordine, il Comando Carabinieri Forestali di Termoli e la Polizia Locale. Inoltre, il documento è stato notificato alla Prefettura di Campobasso, alla Regione Molise e alla Provincia di Campobasso, per assicurare un’azione sinergica tra le diverse istituzioni coinvolte. Il provvedimento rimarrà in vigore fino a quando il problema sarà risolto e la sicurezza urbana ripristinata. L’amministrazione comunale ha sottolineato l’urgenza di un intervento rapido ed efficace, affinché Termoli possa garantire ai cittadini e ai turisti un ambiente sicuro e vivibile. Sebbene l’ordinanza rappresenti un passo concreto per il contenimento dell’emergenza cinghiali, il problema della fauna selvatica nelle aree urbane richiede una strategia a lungo termine. Gli esperti suggeriscono l’implementazione di barriere e sistemi di dis-
L’associazione Vigili del fuoco Volontari inaugura la nuova sede al Sinarca
TERMOLI. Inaugurazione, stamani, alle 10, per la nuova sede della sezione locale dell’associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari, all’ex mattatoio del Sinarca. L’associazione si costituisce l’11 luglio 2020, in un momento storico per tutti, nel periodo Covid. Sotto la direzione del presidente Mariangela Sforza, l’associazione presta il proprio servizio nell’intera campagna vaccinale svoltasi a Termoli al PalAirino, supporta con i propri volontari gli screening dei tamponi covid presso il Comune di Ururi, aderisce alla campagna Aib ed inizia così a farsi conoscere su Termoli e sull’intero territorio regionale. «L’obiettivo primario è sempre stata la formazione, si perché un volontario per poter operare in sicurezza deve essere formato, preparato alle attività da svolgere e con grandi difficoltà l’Associazione è riuscita dal 2020 sempre a garantire i corsi necessari ai volontari pur non avendo una sede operativa Finalmente dopo tanto perseverare e soprattutto senza mai mollare un secondo il Comune di Termoli, ad aprile 2024, ci ha assegnato una sede Sociale dove poter espletare al meglio le nostre attività e dove poter accogliere chiunque voglia avvicinarsi a questo meraviglioso mondo del volontariato; Il nostro obiettivo rimane fermo: crescere, operare, formare ed essere presenti sul territorio per quelle che sono chiaramente le nostre competenze e le nostre risorse, l’inaugurazione della nostra sede che avviene ad un anno di distanza dalla assegnazione, in quanto abbiamo voluto renderla ospitale e sistemarla nel miglior modo possibile, è l’inizio di un lungo cammino in cui i soci storici ed in primis il nostro presidente Mariangela Sforza hanno sempre creduto, nei momenti belli ma soprattutto in quelli difficili, ci ha sempre uniti la passione e l’amore verso il mondo del volontariato e sono i valori che trasmettiamo a tutti i nostri soci».
suasione per evitare nuove incursioni, oltre a programmi di sensibilizzazione per coinvolgere la cittadinanza nella gestione del fenomeno. Con questo provvedimento, Termoli dimostra un impegno concreto nella tutela della sicurezza pubblica e nella gestione della fauna selvatica. Resta da vedere se le misure adottate saranno sufficienti per risolvere il problema definitivamente o se saranno necessarie ulteriori azioni per contrastare la proliferazione dei cinghiali nelle zone urbane.
Dopo quasi 14 mesi di commissariamento si candidano Rossi, Antonacci, Aristotile e Vaccaro
GUGLIONESI. Due rese dei conti, nel centrosinistra e nel centrodestra, camuffate da liste civiche. Così, ancora una volta, al culmine del commissariamento che perdura dal marzo 2024, la polveriera Guglionesi partorisce frammentazione. Allo scoccare del mezzogiorno di fuoco di ieri, quattro le liste presentate per le amministrative che dovranno ridare un sindaco alla comunità, dopo le burrascose dimissioni di Antonio Tomei nel febbraio 2024. Dopo mesi di attesa, Guglionesi si avvicina a un momento decisivo: sabato 25 e domenica 26 maggio 2025 si terranno le elezioni comunali che segneranno la fine del periodo di commissariamento seguito alla caduta anticipata dell’amministrazione Tomei. Da allora, il Comune è stato affidato alla gestione di un commissario prefettizio, in attesa di restituire alla comunità una guida politica legittimata dal voto popolare.
Sarà corsa a quattro per guidare Guglionesi
Con l’apertura della campagna elettorale, i primi movimenti ufficiali hanno iniziato a prendere forma. La lista Guglionesi Progressista è
Guglionesi può cambiare
Candidato sindaco
Vincenzo detto Jimmy Rossi
Candidati alla carica di consiglieri: Antonio Carino
Maria Luigia Campanozzi
Giovanni Errico De Curti
Antonio Di Fiore
Elisa Carmela D’Astolto
Najate El Hanouni
Giuseppe Fortunato
Gabriele Lamanda
Mariella Lorito
Emanuela Gemma Miletti
Mirko Monte
Loredana Romano
Guglionesi nel cuore
Candidato sindaco
Bartolomeo detto Leo Antonacci
Candidati alla carica di consiglieri:
Marco Basler
Nicola Bucci
Francesco Ciuffolo
Dalila D’Alò
Daniela D’Onofrio
Cristina Fulvio
Fabio Fulvio
Paolo Lamanda
Alberto Pelusi
Carola Talia
Emiliano Umbertino
Gianluca Zarlenga
Ascoltiamo il Vangelo:
stata la prima a depositare formalmente la propria candidatura, presentando Pino Aristotile come candidato sindaco: un segnale di entusiasmo e organizzazione che ha caratterizzato la formazione fin dall’inizio della sfida.
A seguire, anche la lista Progetto Comune per Guglionesi ha ufficializzato la propria partecipazione alla competizione elettorale, proponendo Riccardo Vaccaro come candidato sindaco. Con lui si è delineata una seconda opzione per la guida del paese.
Progetto Comune per Guglionesi
Candidato sindaco
Riccardo Vaccaro
Candidati alla carica di consiglieri:
Giuseppe Antenucci
Gianni Ciccarone
Antonio Colafabio
Nazarena D’Amico
Antonio Filippone
Giuseppe Fiorito
Mattia Fratangelo
Massimo Giannantonio
Luciana Landolfi
Vincenzo Lorito
Michela Moretti
Paola Pace
Guglionesi Progressista
Candidato sindaco
Giuseppe detto Pino Aristotile
Candidati alla carica di consiglieri:
Luca Sticca
Annamaria Becci
Rossana Caruso
Antonino Ciliberto
Angelo Di Fabio
Giovanni Mammarella
Pasquale Marcantonio
Carmine Mastromonaco
Giovanni Ruberto
Giuseppina Russo detta Pina
Massimo Sacchetti
Jonah Prince Smith
La terza lista a scendere in campo è stata Guglionesi nel cuore, con Bartolomeo Antonacci, detto Leo, come candidato sindaco. Antonacci, che ha già ricoperto il ruolo di primo cittadino per due mandati consecutivi, torna a proporsi alla guida del paese con una nuova squadra e un programma incentrato su sviluppo sostenibile, solidarietà e partecipazione civica. La sua candidatura punta a rappresentare una guida esperta e vicina ai bisogni quotidiani dei cittadini.
TERMOLI Termoli celebra i 100 anni di Antonio Pollice: una festa di affetto e memoria. Ieri, al residence Pollice sul litorale nord di Termoli, si è vissuta una giornata speciale: Antonio Pollice ha festeggiato i suoi primi 100 anni, circondato dall’affetto della famiglia, degli amici e di un’intera comunità che ha voluto rendergli omaggio.La festa, curata nei minimi dettagli, è stata condotta da Stefano Leone, che ha allietato i presenti anche con un’esibizione musicale alla fisarmonica, accompagnato dal chitarrista Basso Cannarsa. Una cornice festosa, arricchita dalla presenza del sindaco Nico Balice, del vicesindaco Michele Barile e degli assessori Enrico Miele, Michele Cocomazzi, Silvana Ciciola, Paola Cecchi e Mariella Vaino. Tanti i momenti carichi di emozione: la commovente lettera che la figlia Antonella ha
“La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”. Continua la pazienza di Dio in favore di tutti.Ha donato séstesso morendo sulla croce.È risorto. Ma ancora non gli si crede. Alcuni hannobisogno di“spot”pubblicitari, di“dimostrazioni”della sua risurrezione. E Gesù non si sottrae. Continua ad apparire. A spiegare. Ma,soprattutto,non rimprovera. Comprende. Si sottopone ad ogni forma diulteriore prova da dare, spiegazione da offrire. Ancora una volta, è lui che compie il primo passo, quello più difficile. Si presenta ai suoi amici increduli, impauriti e rinchiusi,nel cuore e fisicamente,dentro il cenacolo. Gesù supera le chiusure. Si presenta e dona la pace. Nonparole di rimprovero, non rivendicazioni. Men che meno pretese. Dona,nonchiede. Si presenta,nonpretende.È morto per pacificareil cielo
A completare il quadro delle formazioni politiche in lizza è arrivata anche la lista Guglionesi può cambiare, che ha presentato Jimmy Rossi come candidato sindaco, arricchendo ulteriormente una competizione che si preannuncia vivace e ricca di proposte per il futuro di Guglionesi. Proprio la novità di ieri, ma che stava covando da tempo, è uscita allo scoperto: «Guglionesi può cambiare, lista civica di area moderata, presenta la sua lista per concorrere alle prossime elezioni amministrative del 25 e 26 maggio 2025. Il gruppo ha individuato nell’avvocato Vincenzo Rossi (detto Jimmy) il candidato alla carica di sindaco di Guglionesi.
La lista rappresenta in modo equilibrato le varie fasce d’età, la rappresentanza di genere e la multiculturalità, quest’ultima presente da tempo nella nostra realtà e che rappresenta un valore aggiunto.
Nel logo si è deciso di non riportare il nominativo del candidato sindaco ritenendo che la centralità vada riconosciuta al progetto di città che identifica l’intera lista e non solo il candidato alla carica di sindaco.
L’urgenza che avvertiamo è quella di ricostruire il senso perduto di comunità attraverso un clima di positività e pacificazione della vita pubblica.
La sfida della lista è in una squadra unita e motivata per il bene comune, per instaurare un clima di lavoro serio ed appassionato e costruire insieme una vera ripartenza della vita sociale, culturale ed economica di Guglionesi».
Con quattro liste e altrettanti candidati, il paese si prepara a vivere un confronto elettorale fondamentale per il suo rilancio, dopo un lungo periodo di gestione commissariale.
Cento anni significativi
Evviva Antonio Pollice
dedicato al padre, il profilo biografico tracciato da Beni Cianci e letto da Leone, e l’originale “biglietto d’auguri parlante” interpretato dall’avvocato Mimmo Bruno. A suggellare l’evento, la consegna di una targa celebrativa da parte del Comune di Termoli, seguita dal taglio della torta e dal breve ma intenso discorso del festeggiato, accolto da applausi sinceri. A rendere ancora più significativa la giornata, anche l’omaggio del Lions International, rappresentato dal futuro Governatore Stefano Maggiani. All’esterno del residence uno striscione ha salutato Antonio Pollice, mentre all’interno tutto parlava di festa e riconoscenza: una coreografia curata con amore e attenzione, come meritava un traguardo così raro e prezioso. Non è stato soltanto un compleanno, ma una vera celebrazione di vita, di famiglia e di comunità. Antonio Pollice, con i suoi cento anni, diventa testimone di un secolo di storia che si intreccia indissolubilmente con quella di Termoli, esempio di dedizione al lavoro, ai valori e alla crescita collettiva.
con la terra. Risorgendo,porta quel dono:la pace.Ela condivide con chi l’ha abbandonato, tradito e,ora, per paura,si sonorinchiusi. Non hanno capito nulla. EGesù, pazientemente, si mette al loro livello e cerca di liberarli dai lacci deltimore, dalle catenedellapaura, dalla paralisi dell’immobilismo e delbisogno dinascondersi.
Dio ci sa sempre stupire e sorprendere.Non solo non li rimprovera ma porta con sé idoni della pace edell’alito del suo Spirito.Maloro, nonostante tutto,rimangono ugualmente lì anche se,a Tommaso,cheera assente,testimoniano che hanno visto il Signore risorto.Ma ancora impauriti restano chiusi per altriotto giorni. Il tempo che Gesùsceglie perripresentarsi eaccettare la sfida cheTommasooffre opponendo alla testimonianza lasua nonsconfitta titubanza.“Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”.
Gesù torna e si rende disponibile a soddisfarela richiesta di Tommaso. Ma prima ancora dona,come laprima volta,la sua pace. Ancora pazienta. Nonrimprovera. Non li abbandona a séstessi. Ma invita:“Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo,ma credente!”. IlSignore ci permette di esprimergli i nostri dubbi. Permette che noichiediamo delle prove. Conosce le nostre fragilità più di noi stessi, per questo aspetta che noi maturiamo. Attende che noi camminiamo verso la verità. Ci aiuta nella debolezza e nell’incredulità. Questa estrema arrendevolezzadi Dio lo rende a noi più vicino. È la sua pedagogia per attirarci a sé. Lui stesso aveva detto che il chicco di grano che cade morendo, soffocato dalla terra, risorge e dona una vita nuova, quella germogliata dalla sua morte. Dal suo dono. Dal suo immolarsi. Ma il frutto necessita di un tempo per essere prodotto. La natura lo impone. Così il cuore dell’uomo per produrre la fede necessita di maturazione, di tempo. E Dio aspetta. Aspettare è speranza. Aspettare è amore. E Dio è amore!
cura di Benito Giorgetta
Domenica di Pasqua
LE LISTE
ROMA. Ieri una grande folla si è radunata in piazza San Pietro per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, il 266° Pontefice della Chiesa Cattolica. Il funerale ha visto la partecipazione di fedeli, religiosi e rappresentanti di diverse comunità, che si sono uniti in preghiera e riflessione per onorare l’uomo che ha guidato la Chiesa con umiltà, misericordia e una visione di rinnovamento. Tra i presenti, oltre a don Benito Giorgetta, si sono radunati numerosi fe-
La diocesi di Termoli-Larino ai funerali di Papa Francesco
deli, parroci e religiosi, giunti a Roma con un’organizzazione spontanea per partecipare a questa cerimonia storica. Numerosi anche i giovani della diocesi di Termoli-Larino, che hanno risposto con entusiasmo all’invito. Un giovane presente ha raccontato: «Per noi essere qui oggi rappresenta tanto. Papa Francesco ha avuto un
ruolo fondamentale nella nostra crescita. La sua morte ci ha sorpreso molto, e sentiamo l’importanza di essere qui per questo evento. Essere presenti significa dimostrare unità e amore. Il Santo Padre ci ha insegnato valori come la generosità, l’unità e il servizio verso gli altri». Un altro ragazzo ha aggiunto: «È un’emozione unica partecipare a un evento storico come questo. Non capita tutti i giorni di vivere momenti simili. Papa Francesco ci ha accompagnato nella nostra crescita nella fede; ci ha insegnato l’umiltà, la semplicità e l’importanza di vivere per gli altri».
La Console Usa Tracy Pounds rende onore alla celebrazione degli avieri
La storia si ricorda e si scrive
Campomarino a stelle e strisce
CAMPOMARINO. A Campomarino si scrive la storia. La Console Pounds: «È un onore e una priorità per me e per il Governo degli Stati Uniti partecipare». A Campomarino continuano le celebrazioni per l’80° anniversario del VE Day e della Liberazione, un evento che resterà impresso nelle pagine della nostra storia e che continuerà fino a lunedì 28. Ospiti d’eccezione all’Aloha Park Hotel, dove sono giunte le delegazioni delle Ambasciate di Germania e Gran Bretagna, il colonnello Robert Horton dell’Ambasciata Usa e la Console Generale degli Stati Uniti d’America Tracy Roberts Pounds.
Presenti anche i due membri del Pentagono Bruce Jones e Lakisha Shannon, l’Aeronautica Mili-
tare Italiana con il 32° Stormo e gli ufficiali USAF tra cui il capitano Christopher Jiles.
CAMPOMARINO. Le Commemorazioni del 25 Aprile a Campomarino hanno visto la deposizione delle Corone di Alloro presso il cippo degli Aviatori in via Dalla Chiesa e al Monumento ai Caduti in via Marconi. Presenti anche le delegazioni dell’Ambasciata della Gran Bretagna, degli Stati Uniti e i membri della Tuskegee Airmen Inc. tra cui il pilota Daniel Keel, il presidente Leon Butler, figli, nipoti e vedove dei piloti di Campomarino. La Giornata è continuata con la visita ai campi di aviazione di Campomarino. La celebrazione è inserita all’interno della grande manifestazione che ha visto l’organizzazione di una conferenza internazionale, mostre artistiche, modellistiche e fotografiche e l’inaugurazione di un nuovo murales
Ospite d’eccezione il pilota Daniel Keel (102 anni) che nel giorno della Liberazione sarà protagonista di uno storico volo sulle piste di Campomarino a bordo dei velivoli dell’Ultravolo di Termoli.
Insieme a lui tanti figli dei piloti presenti a Campomarino e la delegazione delle vedove tra cui Earnestine Lavergne, nipote di Alexander Jefferson, (pilota dei caccia dalla coda rossa di Ramitelli); Amelia Montgomery, moglie di Dabney Montgomery che insieme al marito è stata fortemente impegnata nello staff di Martin Luther King; Dorothy Thornhill,moglie del Maj. Levi Thornhill; Gwenelle Spann, moglie del Lt Calvin J. Spann; Rosanna e Michael Wilsom Beaumont, figli del pilota Myron Wilson; Rosemary Crockett, figlia di Woodrow Crockett comandante del 100 Fighter Squadron e tanti altri.
Un’intera delegazione di famigliari degli eroi dei campi di aviazione di Campomarino, accompagnati dall’ufficio Nazionale della Tuskegee Airmen inc. guidato dal Presidente Leon Butler. e dai presidenti dei Chapter americani dell’organizzazione.
“Il lavoro che sta svolgendo Marco Altobello come presidente del nostro chapter italiano è di
La Liberazione vive con gli eroi della Seconda Guerra Mondiale
L’omaggio del sindaco Norante al 25 Aprile
alla presenza dei famigliari dei piloti italiani caduti a Campomarino, del Sindaco e del Presidente del Consiglio del Comune di Recanati. «Ci ritroviamo, come ogni anno, per celebrare il 25 Aprile, Festa della Liberazione - ha dichiarato il sindaco Enzo Norante -una giornata che non è solo memoria, ma fondamento della nostra identità democratica. È il giorno in cui rendiamo omaggio a coloro che, con coraggio e sacrificio, hanno restituito all’Italia la libertà, la dignità, la possibilità di scegliere il proprio destino. Quest’anno, tuttavia, questo momento di riflessione è segnato da un dolore collettivo: la scomparsa di Papa Francesco. Un uomo che, al di là della fede, ha rappresentato un punto di riferimento morale per credenti e non credenti. La sua voce è sempre sta-
Madonna Incoronata, eventi religiosi e culturali
a Santa Croce
SANTA CROCE DI MAGLIANO. La Festa della Madonna Incoronata a Santa Croce di Magliano è un evento religioso e culturale molto sentito dalla comunità locale. Tradizionalmente celebrata l’ultimo sabato di aprile, quest’anno è stata rinviata a oggi, per rispetto ai funerali di Papa Francesco. La festa ha radici profonde nella devozione popolare e si caratterizza per una serie di eventi religiosi e folkloristici. Tra i momenti più significativi vi sono: la processione della Madonna Incoronata, che attraversa le strade del paese accompagnata da fedeli e cavalieri. La benedizione degli animali, un rito simbolico che richiama l’antico legame tra la comunità e la natura. Celebrazioni liturgiche, con messe solenni e preghiere dedicate alla Vergine. La deci-
straordinaria importanza - ha dichiarato il presidente Butler - ringraziamo lui e il Comune di Campomarino per l’ospitalità, questi giorni saranno per sempre impressi nella nostra memoria. Le vedove e i figli dei piloti hanno realizzato un sogno che sembrava impossibile da realizzare”. La conferenza ha visto la partecipazione della Console degli Stati Uniti d’America Tracy Roberts Pound, che ha dichiarato: «Per me e per il Governo degli Stati Uniti essere qui è una priorità e un piacere. Ringrazio Marco Altobello e il sindaco Vincenzo Norante, offro il mio omaggio a tutte le delegazioni presenti». Ha partecipato all’evento anche il presidente del Consiglio Regionale Quintino Pallante che ha ricordato l’importanza di questo tipo di celebrazioni. La cerimonia del 25 aprile è stata molto intensa ed ha visto il sindaco Norante deporre la corona di alloro al cippo dedicato agli aviatori e al Monumento ai Caduti di via Marconi. In seguito, la visita delle piste e dei luoghi della Seconda guerra mondiale ha avuto momenti caratterizzati da profonda emozione e commozione, un’ulteriore testimonianza dell’importanza di questo evento che rimarrà impresso nella memoria di tutti i partecipanti e nella storia del territorio.
sione di posticipare la festa è stata presa dalla parrocchia Sant’Antonio di Padova, in collaborazione con la neonata associazione dei Cavalieri dell’Incoronata. Questo gesto riflette il profondo rispetto della comunità per la figura del Papa e il desiderio di onorare la sua memoria prima di dedicarsi alle celebrazioni. Programma della Festa: nonostante il rinvio, il programma della giornata rimane invariato: alle 9Santa Messa solenne; 10:30 – Processione della Madonna Incoronata; 12 – Benedizione degli animali; 16 – Eventi folkloristici e musica tradizionale; 20 – Spettacolo pirotecnico di chiusura.
ta chiara contro ogni forma di violenza, ingiustizia e oppressione. Le sue parole ci invitavano continuamente a costruire ponti, non muri. A scegliere la pace, non la paura. A difendere la dignità umana, sempre. Papa Francesco ci lascia un’eredità preziosa: quella della speranza che non si arrende. Della giustizia che non si piega. Della fraternità come stile di vita. In suo onore, e nel ricordo di tutti coloro che hanno dato la vita per un’Italia libera, ci impegniamo a essere, ciascuno nel proprio ruolo, custodi di pace, di memoria e di democrazia. Nel ricevere i reduci piloti, rendiamo omaggio al loro coraggio e alla loro dedizione. La loro presenza tra noi è un privilegio e un onore: rappresentano non solo il passato, ma il ponte vivo tra due popoli che, pur così distanti geograficamente, condividono valori fondamentali come la libertà, la democrazia e il rispetto per la dignità umana».
Festa di San Giorgio Martire col vescovo
MONTECILFONE. Oggi, domenica 27 aprile, Montecilfone festeggia la tradizionale Festa Patronale di San Giorgio Martire, un’occasione speciale segnata dalla prima visita pastorale del vescovo Claudio Palumbo, guida della Diocesi TermoliLarino. Il programma della giornata prevede: 10:30 - Visita al Comune; 11- Santa Messa in onore di San Giorgio Martire, 12 -Processione religiosa attraverso le vie del paese. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare a questa giornata di devozione e comunità.
Domenica
CAMPOBASSO. Con la salvezza ormai in cassaforte do-
po la brillante vittoria contro il Perugia, il Campobasso si prepara a chiudere il suo campionato quest’oggi alle
16.30, ospite del Pescara. Una sfida che, se da una par-
Sugli spalti dello stadio “Adriatico” Rizzetta, Consuelos e Kelly Ripa
Il match sarà trasmesso in diretta in esclusiva su Teleregione Canale
CAMPOBASSO. Ultima giornata di campionato per il Campobasso che domani alle 16.30 sarà impegnato all’Adriatico contro il Pescara. Entrambe le formazioni hanno raggiunto i rispettivi obiettivi: playoff e quarto posto i biancoazzurri, salvezza diretta i rossoblù. La partita sarà trasmessa in diretta, in chiaro e in esclusiva da Teleregione Canale 17 a partire dalle 15.30, con ampio pre-partita e ospiti in studio, collegamenti, telecronaca integrale e intervista post-match ai protagonisti. Ci sarà anche il presidente dei Lupi Matt Rizzetta assieme a Mark
Consuelos e Kelly Ripa: assisteranno all’incontro e ne approfitteranno per toccare con mano la situazione in casa campobassana. Saranno poste le basi per il futuro in fatto di decisioni sia tecniche che organizzative. Mister prosperi dovrebbe dare spazio a qualche elemento non utilizzato molto nel girone di ritorno. Su tutti Pippo Falco, invocato a furor di popolo mercoledì scorso dai tifosi, ma anche Morelli autore del
gol del 2-1 oltre ai vari Celesia, Cerretelli e Pellitteri. I supporters per la maggior parte non saranno presenti essendo stata imposta la tessera del tifoso. Dirigerà il signor Domenico Leone della sezione di Barletta, assistito da Rizzello di Casarano e De Luca di Merano. Quarto ufficiale Teodoli di Aprilia.
Lorenzo Di Stefano è stato l’autore dell’1-0 contro il Perugia e spiega così le sue emozioni al termine di una stagio-
ne partita benissimo e finita non al meglio: «Una liberazione sia per me che per la squadra. Abbiamo fatto risultati non positivi ma l’importante era in chiudere in bellezza in casa e conquistare la salvezza matematica. Per quanto riguarda il mio gol, è vero, ho ricevuto un bel passaggio da D’Angelo. In avanti giriamo molto, abbiamo fatto una bellissima azione conclusa per fortuna con il gol. I tifosi? Ci sono sempre stati vicini,
te ha meno peso per i rossoblù, dall’altra rappresenta ancora tanto per gli abruzzesi, in piena corsa per il quarto posto da blindare per partire al meglio nella griglia playoff. Fabio Prosperi ha fotografato così il momento della squadra: «Arriviamo a questa partita con uno spirito sereno e soddisfatto. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e vogliamo continuare a dare il massimo fino all’ultimo minuto», ha sottolineato l’allenatore rossoblù. Il tecnico sa bene che allo stadio Adriatico, il Lupo troverà un avversario agguerrito: «Il Pescara è una squadra molto forte, con una spiccata vocazione offensiva. Vorranno blindare il quarto posto e si giocheranno tutto, ma anche noi siamo pronti a onorare al meglio questa partita», ha aggiunto Prosperi.
Il tecnico del Campobasso alla vigilia dell’ultima gara: «Onoreremo l’impegno con spirito sereno e soddisfatto»
Con la salvezza in tasca, potrebbe esserci spazio per chi ha avuto meno minutaggio durante la stagione. Il mister lo conferma senza troppi giri di parole: «Credo di sì, qualche cambio ci sarà. Non stravolgeremo l’assetto, ma vogliamo dare spazio anche a chi ha lavorato sempre con impegno durante l’anno». Una giornata speciale non solo per il campo. Sugli spalti ci sarà anche la proprietà americana, pronta a sostenere dal vivo il Campobasso. Un segnale importante per tutto l’ambiente.
«È un piacere averli con noi. Anche per questo vogliamo affrontare la gara nel migliore dei modi: sarà bello ritrovarli, riabbracciarli e cercare di regalare loro una prestazione all’altezza», ha concluso Prosperi.
sono stati sempre tantissimi nel bene e nel male. Il rammarico è anche loro ma noi in
campo cerchiamo di dare sempre il massimo e siamo felici anche per loro».
CAMPOBASSO. Una t-shirt speciale ispirata a una delle storie d’amore più affascinanti e radicate nella storia della nostra città: quella tra Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo. Un omaggio, tra l’altro, all’artigianato locale. La grafica è tratta da un’opera originale incisa su una pala per dolci realizzata nel 1960 dal maestro Giuseppe Lanza, rinomato artista dell’acciaio traforato campobassano. Scoprila al Campobasso Store da ieri. Si ringraziano Fabio Villani e Vittorio Mancini per la preziosa collaborazione.
Domenica 27 aprile 2025 Primo Piano Molise
Consuelos, Rizzetta e Cirrincione
Isernia, vietato fallire contro l’Avezzano
ISERNIA. L’ultima tra le mura amiche contro un’avversaria che ha già centrato la salvezza a livello matematico. L’Isernia San Leucio è chiamata ad inseguire i playout ed evitare la retrocessione diretta rientrando nella zona degli spareggi. Di fronte i pentri avranno un Avezzano che cercherà, d’ora in avanti, di arrivare il più possibile sotto ai playoff. Costruita da un molisano acquisito come Enzo Agliano (peraltro ex di giornata), l’ensemble biancoverde ha vissuto un cammino che ha portato prima alla gestione di Pagliarini, poi a quella di Pochesci e quindi, nuovamente, con quest’anno di Pagliarini. Per i pentri, al di là di tutto, fondamentale sarà ritrovare il successo interno e provare a riprendere quella serie di tre exploit consecutivi, cui sono poi seguiti due stop in successione, che darebbe ai biancocelesti la possibilità di giocarsi nello spareggio nella migliore delle ipotesi in casa (e con due risultati su tre a disposizione) la permanenza nella quarta serie nazionale in cui è entrata da matricola.
Antinucci out - Peccato per il baby Antinucci la cui stagione si è conclusa anticipatamente a causa di un infortunio.
Formazione - Col rientro di Gimenez, mister Farrocco potrà contare su quasi tutti gli effettivi e potrà schierare una difesa all’insegna dell’esperienza.
Coratella dovrebbe essere preferito ancora una volta a Conti, anche se non è escluso l’utilizzo di entrambi dal primo minuto per dare peso specifico al settore offensivo con l’obiettivo di provare a segnare il prima possibile. Contro l’Avezzano, atteso domenica al Lancellotta, l’Isernia deve vincere a tutti i costi per tornare a sperare in una salvezza che fino a qualche settimana fa sembrava una chimera e invece ora, nonostante i due ko nelle ultime due uscite ufficiali, è raggiungibile, a patto però di mettere assieme sei punti contro gli abruzzesi e la Forsempronese.
Occhio ai cartellini - L’Isernia dovrà vincere e pensare agli ultimi novanta minuti di gioco da disputare fuori casa e possibilmente con la rosa al completo. Diffidati e dunque a rischio ci sono Cascio, Franzese, Draghli e Gimenez. Serve la massima attenzione da parte di tutti perché l’Isernia è davvero competitiva se può contare su tutti gli effettivi.
Il Termoli di Carnevale riceve al “Cannarsa” l’Atletico Ascoli
TERMOLI. Una gara in cui provare a prendersi la salvezza con un turno di anticipo. Forte del successo prima della Pasqua contro la Sambenedettese, il Termoli è pronto a proiettarsi sulla prima delle ultime due gare della stagione regolare che par-
FUTSAL A2 ÉLITE - GIRONE B
LE GARE DELLA 24^ GIORNATA (ORE 16)
Giovinazzo-Itria 3-1 (giocata mercoledì; Prisco di Lecce–Buzzacchino di Taranto, Squicciarini di Bari) Lazio-Melilli (ore 15; Iordache di Vasto–Viviani di Nocera Inferiore; Antagonista di Roma 2) Laborvetro Cln Cus Molise-Ternana (Saccà di Reggio Calabria–Fonti di Caltanissetta; Strucco di Napoli) Mascalucia-Roma C5 (designazione non presente) Polisportiva Futura-New Taranto (ore 17.30; Santarpia e Barbato di Castellammare di Stabia, Suriano di Vibo Valentia) Bulldog Capurso-Academy Pescara (ore 18; Kreso di Trieste–Di Gregorio di Catania; Traetta di Molfetta) RIPOSA: Tombesi Ortona
LA CLASSIFICA: Bulldog Capurso 51; Academy Pescara 43; New Taranto 42; Melilli°40; Itria*38; Polisportiva Futura 34; Lazio 33; Giovinazzo*30; Roma C5 23; Laborvetro Cln Cus Molise 21; Ternana 17; Mascalucia°16; Tombesi Ortona (-1) 1 (Tombesi Ortona un punto di penalizzazione, *= Giovinazzo ed Itria una partita in più; °= Melilli e Mascalucia devono osservare ancora un altro turno di riposo)
CAMPOBASSO. La sfida con la Ternana in programma questo pomeriggio alle ore 16 al PalaUnimol riveste un’importanza fondamentale per la Laborvetro Cln Cus Molise. Un successo garantirebbe la permanenza in serie A2 élite alla squadra di Marco Sanginario. Dalla sua il tecnico è già proiettato pienamente sull’incrocio con gli umbri, che, in caso di successo, sarebbe anche sinoni-
tirà dalla sfida dell’ultima domenica di aprile al ‘Cannarsa’ contro l’Atletico Ascoli. Nell’ambiente, peraltro, c’è ancora entusiasmo per quello che è stato il successo sul campo della Sambenedettese. «Siamo andati sul campo della capolista – ricorda il tecnico Massimo Carnevale – che voleva festeggiare il salto di categoria, ma ci teneva anche a non perdere la contesa. È stata una partita vera: loro ci tenevano, noi altrettanto. È stata una gara vera ed il risultato è stato giusto». «Per noi – prosegue il tecnico – sono stati tre punti importanti che vanno archiviati subito, perché ora dobbiamo fare la corsa su noi stessi. L’Atletico Ascoli, del resto, è una delle squadre più belle viste in campionato, ma al di là delle squadre dipenderà dalla voglia e dalla prestazione che metteremo in campo». Per i bassomolisani, peraltro, la contesa avrà un protagonista in meno e non di poco conto come Volpe. «Per noi è un elemento di rilievo e stiamo facendo di tutto per recuperarlo, ma sappiamo che chi è subentrato ha sempre dato il massimo. Tutti, del resto, dovranno dare l’animo per questa maglia perché, ribadisco, questa salvezza dipende da noi e non da altri».
SERIE D - GIRONE F
IL PROGRAMMA GARE DELLA 33^ GIORNATA (DOMANI ORE 15)
Ancona-Castelfidardo (Buzzone di Enna, Gasparini–Illuminati)
Chieti-Roma City (Pascali di Pistoia, Chiarillo–Laurieri) Civitanovese-Recanatese (a Civitanova Marche; Martini di Valdarno, Cagliola–Cucciniello)
Fermana-Sambenedettese (a Fermo; Passarotti di Mantova, De Candia–Santoro)
Isernia San Leucio-Avezzano (Aureliano di Rossano, Scala–Lemos) Sora-L’Aquila (Testaì di Catania, Calanni–Saracino)
Teramo-Notaresco (Raineri di Como, Conforti–Riganò)
Termoli 1920-Atletico Ascoli (Gargano di Bologna, Rocco–Petruzziello)
Vigor Senigallia-Forsempronese (Targhetta di Castelfranco Veneto, Quaglia–Noushevar)
LA CLASSIFICA: Sambenedettese*69; Teramo°60; L’Aquila°56; Chieti (-1) °55; Ancona 47; Forsempronese 46; Avezzano 43; Atletico Ascoli 42; Vigor Senigallia 40; Castelfidardo e Recanatese 39; Termoli 1920 e Sora 37; Roma City 34; Civitanovese 33; Notaresco 32; Isernia San Leucio31; Fermana (-2) 27 (Fermana due punti di penalizzazione; *= Sambenedettese matematicamente promossa in Serie C; °= Teramo, L’Aquila e Chieti matematicamente ai playoff) Ultima casalinga
Nel frattempo occorrerà disinnescare il pericolo legato ad un team, quello dell’Atletico Ascoli «che esprime un gioco di rilievo che gestisce al meglio la palla e che verrà qui senza pensieri essendo matematicamente salva e senza stress, ma le nostre motivazioni e la voglia giusta dovranno emergere con forza».
Per il resto, in forse c’è anche Tracchia che, in settimana, non ha lavorato con continuità coi compagni «ma – chiosa Carnevale – in questo gruppo chiunque è stato chiamato in causa ha sempre dato il proprio contributo».
Calcio a 5, Cln Cus Molise al cospetto della Ternana
Match fondamentale per la permanenza in A2 elite
mo di salvezza anticipata per il quintetto rossoblù. «Siamo arrivati ad un punto cruciale della stagione. Mancano tre partite – spiega il trainer – e siamo vicini al raggiungimento della salvezza. La Ternana è una squadra ostica, in corsa per il nostro stesso obiettivo. Sarà un match dall’elevato quoziente di difficoltà che abbiamo preparato con dovizia di particolari per cercare di portare a casa il successo. Con una vittoria saremo praticamente certi di disputare la serie A2 élite anche il prossimo anno. Vorrebbe dire aver chiuso il cerchio al termine di un anno di ulteriore crescita del nostro progetto che punta molto sulla valorizzazione dei giocatori molisani». Sul come affrontare gli umbri l’idea è ben chiara: «Ho detto ai ragazzi che dovremo fare molta attenzione. Il successo contro il Mascalucia ha ribadito le potenzialità di una squadra che rispetto alla gara di andata avrà anche più rotazioni a disposizione. I tre punti conquistati nell’ultimo turno hanno rilanciato le ambizioni salvezza dei ternani che verranno al PalaUnimol per provare a metterci in difficoltà. Servirà grande attenzione in difesa e dovremo essere cinici in fase offensiva. Giochiamo di fronte al nostro pubblico e dobbiamo fare bottino pieno».
Del resto, Sanginario ribadisce senza mezzi termini che «questa è la partita più importante della stagione. Le motivazioni del gruppo sono state alte per tutta la settimana. Ho visto la
squadra carica e pronta a chiudere il discorso salvezza. I ragazzi hanno messo in campo tanta qualità e cattiveria agonistica, proprio quello che serve in appuntamenti come questo. Sono convinto che riusciremo a fare una grande partita».
Dalla loro, i rossoblù hanno anche le belle sensazioni del punto ottenuto a Fasano in casa dell’Itria: «Contro di loro – ricorda il tecnico – abbiamo disputato un bel secondo tempo meritando di portare a casa il pari. Dopo una prima frazione un po’ sotto tono, siamo venuti fuori alla distanza e abbiamo fatto un passo avanti molto importante in classifica generale. La reazione della squadra è stata di carattere e questo mi lascia sicuramente ben sperare per il finale di stagione».
Un risultato che ha consentito al team di trovare il secondo pari consecutivo, dopo una lunga serie di stop in un girone di ritorno poco felice.
«Dopo un bell’avvio di campionato e un buon girone di andata, nella seconda metà del torneo siamo andati a fasi alterne –concorda Sanginario – raccogliendo probabilmente meno di quanto meritato soprattutto in alcune gare. Certamente ci è mancato un pizzico di cinismo in fase offensiva ed abbiamo anche dovuto fare i conti con varie assenze che ci hanno privato di giocatori importanti lungo il cammino. Ora però è inutile fare calcoli, serve un ultimo sforzo per mantenere la categoria che abbiamo conquistato con grandi sacrifici. Lo meritiamo».
A dirigere l’incontro con i rossoverdi saranno Saccà di Reggio Calabria e Fonti di Caltanissetta, cronometrista, invece, Strucco di Napoli.
CAMPOBASSO. La gara
‘spartiacque’ di un’intera stagione. Assorbito lo stop interno con la leader della poule playout (l’imbattuta Castellana Grotte), uno stop mitigato dal successo interno di Brugherio che ha portato ad un assembramento in seconda posizione a quota sette punti nel ranking, in casa EnergyTime Spike Devils Campobasso è tempo di proiettarsi sulla trasferta dorica in casa dell’Ancona nello scenario del PalaRossini.
All’andata – poco più di un mese fa (era il 23 marzo) – i rossoblù ebbero la meglio al tie-break sui marchigiani, iniziando proprio da questo match una serie di tre exploit consecutivi in grado di dare animo al team del capoluogo di regione.
«Senz’altro – spiega alla vigilia il trainer dei campobassani Giuseppe Bua – questa è una gara importante, che potrebbe portare con sé un passo sostanzioso verso la salvezza».
Del resto, questo settimo turno della poule playout, con match peraltro tutti in contemporanea, potrebbe già emettere dei verdetti. Un successo pieno di Castellana Grotte su Napoli, infatti, porterebbe alla salvezza matematica dei pugliesi e alla retrocessione in serie B dei partenopei.
«I dati aritmetici restituirebbero questo – riconosce l’allenatore rossoblù – con l’unico au-
spicio, da parte mia, che poi tutti i competitor, al di là del verdetto riscontrato, onorino il proprio percorso sino alla fine. Sul nostro versante, sappiamo che ci siamo costruiti la possibilità di decidere da soli del nostro destino e non dipendere dagli altri. Trovare un successo ad Ancona, in effetti, ci darebbe l’opportunità di
ISERNIA. Prosegue il relativo feeling con le gare esterne per l’Europea 92 Isernia, che dal 30 novembre non trova successi lontano dal PalaFraraccio. In un girone di ritorno in cui le pentre hanno dato vita ad un percorso di rilievo tra le mura amiche, per il sestetto di Tarquini arriva uno stop per 3-1 in casa di un’Arabona Manoppello in crisi di risultati nell’ultimo periodo. Vinto il primo parziale ai vantaggi 26-24, le europee cedono secondo e terzo set allo sprint (25-23 in entrambi i casi) e poi per 25-19 nell’ultimo parziale.
fare un passo sostanzioso in vista della permanenza in categoria».
In tal senso, l’avvicinamento dei campobassani alla contesa è stato molto proficuo. «Ci siamo preparati bene – evidenzia il trainer rossoblù – ed abbiamo recuperato anche Morelli (l’opposto era uscito sul finale di contesa contro
La Spike Devils Campobasso affronta l’Ancona
Castellana per una botta al ginocchio), che però ha dovuto saltare qualche allenamento, ma ora è pienamente disponibile e sta bene». Proiettandosi sull’avversaria di giornata, Bua sa bene che
«Ancona è squadra che gioca bene, forte anche di una batteria di laterali di tutto rilievo. Andranno quindi affrontati con la giusta attenzione. Non hanno picchi a livello individuale, ma è un gruppo che
Serie B2 femminile: ancora un ko in trasferta per l’Europea 92 Isernia
Le pentre cadono sul parquet dell’Arabona Manoppello che vince 3-1
Con una capitan Russo non al meglio e poi alle prese con un infortunio, le pentre finiscono per perdere in corso d’opera, complice un acciacco fisico, anche l’altra laterale Francesca Soleti, aspetto che complica e non poco il percorso delle blu-
riesce a tenere testa a qualsiasi antagonista. In tal senso, dovremo cercare di avere un cambio palla lineare all’insegna di un’alta efficienza e, in fase break, puntare ad essere particolarmente incisivi al servizio, guardando principalmente a noi stessi senza pensare a loro errori o momenti di difficoltà». Con primo servizio previsto per le ore 18 dell’ultima domenica di aprile, il match in terra anconetana degli EnergyTime Spike Devils Campobasso sarà diretto dalla bolognese Marta Mesiano e dal perugino Andrea Galtieri.
fucsia nel match. Ora, con tutte le altre squadre che si disimpegneranno tra quest’oggi e mercoledì, la prospettiva sarà quello delle due gare in contemporanea, sabato 3 e sabato 10 maggio con primo servizio alle ore 18. Il primo match sarà quello con Monopoli tra le mura amiche del PalaFraraccio per provare a prendere l’inerzia per il settimo posto (a questo punto unico obiettivo rimasto per le blufucsia) per poi andare a sfidare in esterna, all’ultimo turno, il Salerno.
La Faga Venafro impegnata su quattro fronti. Ci si avvicina ai tricolori master di Foggia Riscontri di rilievo in Campania e in Lazio
VENAFRO. Giornata della Liberazione con grandi riscontri in casa Faga
Gioielli Atletica Venafro col team disimpegnatosi su quattro fronti in una fase di avvicinamento ai tricolori master di Foggia. Tra le province di Caserta, Frosinone, Avellino e Rieti, riscontri di rilievo su più fronti. A Mondragone, in provincia di Caserta, in una prova sui dieci chilometri con circa quattrocento atleti al via Massimiliano Grande è stato settimo assoluto, figurando anche miglior M45, mentre Mario Capuani chiude ottavo e secondo nella stessa catego-
ria. Al via della competizione, peraltro, anche Franco ellegrino e Brunella Serra. Ad Alvito, in provincia di Frosinone, in una prova sui nove chilometri con un centinaio di protagonisti, Marciano Pila è il migliore del lotto venafrano con un nono posto assoluto ed un primato tra gli M60. In questa stessa prova, esordio con la maglia venafrana per Gianluca Di Cicco con un diciottesimo posto finale ed un successo tra gli M55. Primato tra gli M65 con ventiseiesima posizione complessiva per Francesco Petella, mentre Pasquale Ricci è ventisettesimo assoluto e quinto tra gli M40. Al femminile, invece, terza posizione assoluta per Anna Bornaschella con trentanovesimo posto, poi, nella classifica generale.
A Serino, in provincia di Avellino, in una prova sui dieci chilometri con 220 atleti in classifica, successi di categoria tra gli M40 e gli M55 per Elia Carlo Notardonato e Nico Volpacchio, rispettivamente undicesimo e quindicesimo assoluto.
Infine, a Corvaro, in provincia di Rieti, er il Trail della Liberazione, Francesco Ventura ha concluso trentottesimo assoluto su centoventidue classificati.
Domenica 27
Domenica 27 aprile
Le rossoblù danneggiate da alcune decisioni arbitrali nel finale di un match sempre condotto
Magnolia Campobasso: una sconfitta che brucia
CAMPOBASSO. Un applauso lungo, sentitissimo, assordante e proveniente dal profondo del cuore. Col disappunto di una gara cinque mancata di un soffio (e pienamente meritata dai #fioridacciaio per quanto fatto vedere nella serie), La Molisana Magnolia Campobasso chiude a gara quattro della semifinale scudetto il proprio percorso nella stagione 2024/25, dovendo cedere il passo nuovamente alle campionesse d’Italia in carica della Reyer Venezia – negli ultimi trenta giorni sempre a segno all’Arena – e completando un percorso da standing ovation
con il terzo posto in campionato (sia nella regular season che dopo i playoff), il secondo posto nel girone di EuroCup con l’uscita ai sedicesimi e l’accesso alla Final Four di Coppa Italia. In una gara in cui, ancora una volta, è un fattore la panchina lagunare (ventuno punti contro i quattordici delle rossoblù), alcune situazioni amareggiano il team rossoblù, che ancora una volta può far affidamento su di una Kunaiyi in doppia doppia con 17 punti e 12 rimbalzi.
In quella che è una contesa con le spalle al muro, tra i #fioridacciaio è Madera ad aprire il referto di serata, ma Venezia impatta e sorpassa, ma Morrison non ci sta. I due falli in un amen di Quiñonez potrebbero condizionare le molisane, che continuano ad avere problemi in attacco ed impattano con Kunaiyi che opera anche il sorpasso. Un gioco da tre punti della pivot nigeriana ed una palla recuperata da Trimboli che trasforma anche manda in visibilio l’Arena, fissando il punteggio su quel 15-10 con cui si chiude anche il primo quarto.
La via del canestro continua ad essere un labirinto per entrambe le contendenti, poi Venezia mette a segno un break di 4-0 che costringe coach Sabatelli a chiederci time-out. Il rientro porta al canestro di Madera, ma Venezia è sempre col fiato sul collo e sorpassa anche sul 1718. Kunaiyi c’è, però, ancora una volta. Le due squadre si rispondono colpo su colpo con Quiñonez che in transizione regala alle campobassane il 2322 dell’intervallo lungo. Venezia prova a mettere la testa avanti in avvio di terzo periodo con gli attacchi che continuano a picchiare in testa sui due versanti. Una tripla delle lagunari vale il +4 con le lagunari che volano a due possessi pieni di margine sul 23-29 con un parziale aperto di 7-0 che per coach Sabatelli è sinonimo di richiesta di time-out. Kunaiyi toglie il tappo dal canestro delle venete, ma due triple in successione delle lagunari danno l’inerzia alle lagunari. Quiñonez in transizione sigla il meno quattro (28-32). Meldere, a cronometro fermo, riporta le magnolie sino al meno due (30-32). Venezia però è bruciante dall’arco dei tre punti, ma Meldere non ci sta. Poi è capitan Trimboli a portare le magnolie sino al meno uno (34-35) dalla linea dei liberi. Morrison sigla un nuovo meno uno (36-37). Poi arriva la tripla di Scalia per la parità a 39 con il
Serie B. I siciliani hanno già la certezza di chiudere al primo posto
Castanea Messina
TERMOLI. Ultima del girone play-in out e della stagione per l’Italiangas Air Termoli, che andrà ad affrontare questo pomeriggio – palla a due alle ore 18, arbitri il brindisino Matteo Serse ed il molfettese Mario Stanzione – sul parquet amico del PalaSabetta la Castanea Messina, formazione che, con certezza, chiuderà nel ranking al primo posto (obiettivo del quintetto di coach Marinelli, sfumato in occasione della sconfitta infrasettimana-
ARBITRI: Salustri (Roma), Perocco (Treviso) e Lupelli (Latina).
NOTE: osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Papa Francesco. Presente, in tribuna, il coach dell’Italbasket rosa Andrea Capobianco. Uscita per cinque falli Quiñonez (Campobasso). Progressione punteggio: 6-6 (5’), 17-16 (15’), 25-32 (25’), 46-47 (35’).
buzzer-beater di Trimboli che chiude il periodo sul 42-39. Magnolia con Kunaiyi mantiene il possesso di margine in avvio di quarto periodo, anche se Venezia riesce ad impattare a quota 44. Scalia riporta avanti le magnolie, ma Venezia controsorpassa e prende nuovamente un possesso di margine. Madera riavvicina le rossoblù, ma Venezia prova a strappare di nuovo. Quiñonez non ci sta. Le lagunari riprendono un possesso di margine, ma Kunaiyi è lì a mordere la difesa lagunare. Venezia ha un possesso pieno (52-55) con novantotto secondi effettivi ancora da giocare. Venezia difende forte e poi si porta sul +5 (52-57). Morrison riporta le magnolie ad un solo possesso. Il quinto fallo di Quiñonez è poi suturato dalla tripla di Kacerik. Kunaiyi fa 2/2 e riporta le magnolie sino al meno uno (59-60), poi un 1/2 dai liberi delle lagunari ed il ferro che beffa l’entrata a canestro di Morrison chiudono in gara quattro di semifinale la stagione delle rossoblù.
In sala stampa, al termine del match, il tecnico rossoblù Mimmo Sabatelli è serafico. «Non meritavamo di concludere così la stagione – argomenta – nel senso che abbiamo dato e sono orgoglioso perché questa squadra ha dato tutto ed anche di più ed il giusto premio sarebbe stato quello di ottenere gara cinque. Io non mi lamento mai, ma questa sera alcune decisioni non mi sono piaciute, in momenti anche particolari. Non possiamo farci nulla, ma il disappunto resta tanto perché credo che le protagoniste debbano essere le giocatrici».
le del prepasquale contro Rende). Davanti al pubblico amico i bassomolisani però punteranno a chiudere al meglio il proprio percorso per provare a riscattare anche il match dell’andata quando, in terra siciliana, i bassomolisani dovettero cedere di cinque ai propri avversari (8075). Per il team del presidente Manrico Pitar-
di, però, resta il piazzamento nei primi tre posti, sinonimo di una salvezza che, da matricola della B interegionale nell’intricata Conference Sud, arriverà già ora senza passare per le strettoie dei playout, con la volontà, inoltre, di difendere l’attuale seconda piazza dall’assalto della Cestistica Benevento che ospiterà il Rende.
Nella palestra “Pepe” di Pescara
PESCARA. Prende il via questo pomeriggio – palla a due alle ore 18.30, arbitri gli aquilani Mariani e Pattavina – il percorso dei playout della New Fortitudo Isernia ospite presso la palestra ‘Pepe’ di un’Antoniana Pescara contro cui, in stagione, ci sono stati due stop che hanno lasciato notevole disappunto per la loro paradossalità. In una serie al meglio delle tre partite, con gli isernini che avranno lo svantaggio del fattore campo, disputando solo gara due – quella del 4 maggio alle ore 18.30 – al PalaFraraccio con, in caso di parità, la decisiva bella del 10 maggio alle ore 20 in terra abruzzese.
Dalla sua, il team di coach Tonino Bernardo ha la possibilità di avere in sé anche l’entusiasmo per la qualificazione alla fase interzona dell’Under 19 Gold con l’opportunità anche di puntare al titolo dopo il doppio successo con il Nuovo Basket Aquilano per una sfida contro la Pallacanestro Roseto che ha avuto la meglio sul Chieti.
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