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Anno XXVI N° 107 - € 1,50
Venerdì 18 aprile 2025
SPORT
Campobasso. Prosperi con tre nodi da sciogliere Col Perugia sfida da... B
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Campobasso. Prosperi con tre nodi da sciogliere Col Perugia sfida da... B
Serie D. Colpo del Termoli: espugnato il “Riviera” L’Isernia cade a Roma
TUTTI ESPERTI E LE CHIACCHIERE STANNO
LUCA COLELLA
CAMPOBASSO. C’è un momento in cui le parole non bastano più. Un momento in cui il disagio dei cittadini, la frustrazione degli operatori sanitari e l’impotenza delle istituzioni locali diventano insopportabili. Quello che sta accadendo in Molise, con il 118 ridotto al lumicino e ospedali in affanno cronico, è l’emblema di una crisi profonda, strutturale, che nessuno ha il coraggio – o l’onestà – di affrontare fino in fondo.
Alla conferenza dei sindaci di mercoledì sera si è discusso dell’emergenza sanitaria e, in particolare, della carenza drammatica di medici per le postazioni del 118: ce ne vorrebbero 96, ce ne sono solo 28. Una realtà che non è più sostenibile. Ma ciò che più inquieta non è la constatazione della crisi – quella è evidente a tutti – bensì il coro di soluzioni di facciata, di proposte estemporanee e irrealizzabili, di parole vuote che riempiono i comunicati senza mai trasformarsi in atti concreti. Eppure, va detto con altrettanta chiarezza: la direzione strategica dell’Asrem, i commissari della sanità e la stessa Regione Molise non stanno a guardare. Hanno messo in campo ogni sforzo possibile, nei limiti di un sistema commissariato e di risorse estremamente ridotte. Dai bandi all’assunzione diretta, dalla formazione al ridisegno dei modelli organizzativi, […] continua a pagina 2
direttore responsabile Luca Colella
Basket. Per la Magnolia in programma la gara 2 sul parquet di Venezia
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Per i giudici i cittadini non sono legittimati ad impugnare atti della Regione, «rispettiamo la decisione ma non la condividiamo»
Il Tar non concede la sospensiva richiesta dal pool di legali guidato dall’ex pm
Antonio Di Pietro: in attesa del merito, annunciato ricorso a Palazzo Spada
L’INTERVENTO
Legge sul fine vita, durissimo
Cesa: è un patto per la morte
VENERDÌ SANTO
Il Molise rinnova i secolari riti tra religione, costume e tradizione
all’interno
ISERNIA
Carlo Fucci
saluta, da oggi dirige la Procura di Cassino
L’omicidio in Lussemburgo dove Sonia Di Pinto lavorava in un ristorante: la 46enne di Petacciato colpita alla testa e poi strangolata durante una rapina finita in tragedia
CAMPOBASSO. Rigettata la sospensiva chiesta contro la delibera regionale. «I cittadini non possono impugnare l’atto», dicono i giudici.
VENAFRO
Torna tra gli olivi del parco la “Passione”, rappresentazione sacra tra le più antiche d’Italia
TRIVENTO
Al cimitero santino della consigliera
Stinziani, il sindaco condanna l’accaduto
Eric Wood, il futuro dell’hockey ha sangue capracottese: il giovane talento sulle orme di Gates Orlando
CAPRACOTTA. Capracotta applaude Eric Wood, talento dell’hockey con radici molisane. Scelto nel Draft OHL dai Peterborough Petes, il giovane difensore canadese, nipote di una capracottese, conquista il cuore della comunità. Per tutti è già il nuovo ambasciatore dell’hockey “made in Molise”.
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CAMPOBASSO. Il presidente Saia ha intenzione di riconvocare a breve, subito dopo Pasqua e i ponti di primavera, la Conferenza dei sindaci per parlare del Programma operativo. Strumento principale di pianificazione dei servizi sanitari, che era stato adottato con decreto dalla struttura commissariale ma non si conosce l’esito della valutazione dei ministeri di Economia e Salute sul documento.
Il sindaco di Agnone ha chiesto lumi anche durante la riunione di mercoledì pomeriggio ma la discussione verteva in quel caso sulla crisi del sistema di emergenza. Il giorno dopo, comunque, Saia a Primo Piano conferma: «Sì, penso che ci rivedremo a breve per capire a che punto è la
validazione e se quindi c’è un Programma operativo». La seduta di mercoledì ha fatto il punto sul 118 in sofferenza per la gravissima carenza di medici che si riscontra anche la continuità assistenziale. Un confronto costruttivo su prospettive di rilancio alla presenza dei rappresentanti dei territori, dei vertici dell’azienda sanitaria e della struttura commissariale, si legge nella nota istituzionale diffusa a margine della riunione. Daniele Saia, coordinando i lavori, ha sottolineato che è fondamentale garantire il diritto alla salute anche ai cittadini che vivono nelle aree più marginalizzate del Paese, come il Molise. Nel corso dell’incontro è emersa poi con chiarezza la
Durante la seduta di mercoledì le precisazioni sui fondi in arrivo da Roma: bisogna raggiungere l’equilibrio finanziario e gli adempimenti dei Lea
Il presidente della Conferenza Saia conferma: presto una nuova seduta «Assicurare i servizi di assistenza significa garantire il futuro del Molise»
necessità di avviare una profonda riorganizzazione del sistema sanitario regionale, riorganizzazione che non può prescindere dall’azzeramento del debito e da un utilizzo strategico e funzionale delle
risorse attualmente disponibili. È stato evidenziato come la carenza di personale medico sia uno dei problemi principali da affrontare, anche perché si riflette a cascata sull’erogazione dei servizi ed è causa di
IL PUNTO Polveroni seguiti dal nulla, è ora invece di rimboccarsi le maniche
(segue dalla prima) […] si sta tentando ogni strada. Ma quando si ha a disposizione un cantiere inagibile e solo qualche attrezzo spuntato, è difficile costruire qualcosa di stabile. E chi lavora in queste condizioni merita almeno il riconoscimento dell’impegno e della buona fede.
Leggo le prese di posizione dei sindacati, come quella dello SMI, che giustamente rivendicano dignità e tutele per la professione medica. È sacrosanto: chi salva vite umane merita di essere pagato il triplo. Ma è altrettanto sacrosanto che chi ha giurato di esercitare la medicina secondo scienza e coscienza, chi ha pronunciato il giuramento di Ippocrate, non può sottrarsi alla responsabilità morale di servire i territori dove più forte è il bisogno.
Non si può invocare la centralità del paziente solo quando conviene, e poi tirarsi indietro perché «non è conveniente partecipare a un bando». Non è giusto. Non è deontologicamente accettabile. Non è più tollerabile. E la politica? Da trent’anni cambia colore ma non cambia approccio. I governi regionali che si sono succeduti – tutti, nessuno escluso – hanno dimostrato di non avere alcuna visione programmatica. Nessun investimento serio, nessuna pianificazione dei fabbisogni, nessuna politica incentivante. Il risultato è un sistema sanitario fragile, poco attrattivo, destinato a svuotarsi giorno dopo giorno. E ad ogni bando andato deserto si alza il solito polverone, seguito dal nulla.
Servono scelte coraggiose. La prima? Smetterla di pensare che ogni piccolo comune debba avere il suo ospedale o il suo Pronto soccorso. In una regione con meno di 288mila abitanti non è più sostenibile. Meglio due ospedali veri, attrezzati e funzionanti, che cinque mezze strutture senza personale e senza strumenti.
La seconda? Come sta pensando di fare l’Azienda sanitaria, ridare dignità e ruolo agli infermieri, figure professionali qualificate e capaci, che se ben formate e coordinate possono davvero fare la differenza. Non possono sostituire i medici, certo, ma possono essere parte integrante della risposta all’emergenza. Basta pregiudizi, basta resistenze corporative. E infine, la terza: parlare con verità ai cittadini. Spiegare che la sanità si salva solo se ognuno fa la sua parte. Se un utente rifiuta una prestazione a Termoli perché vuole farla a Campobasso, contribuisce a ingolfare il sistema. Se non siamo disposti, tutti, a qualche sacrificio, il diritto alla salute resterà un’illusione.
La situazione è drammatica, ma non ancora irreversibile. A patto che si smetta di giocare a chi la spara più grossa sui social e si cominci davvero a ragionare su ciò che si può e si deve fare. Non domani. Oggi.
Luca Colella
CAMPOBASSO. È Riccardo Zelinotti il nuovo segretario generale della Fillea Cgil Abruzzo Molise (categoria che si occupa dei lavoratori delle costruzioni).
Prende il posto si Silvio Amicucci che ha guidato il sindacato degli edili per oltre dieci anni.
L’elezione è avvenuta durante l’assemblea che si è svolta alla presenza dei segretari nazionali Antonio Di Franco e Maurizio Maurizzi, del segretario della Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri e di un nutrito gruppo di delegate e di delegati del comparto.
Zelinotti, 50 anni, proviene da una lunga esperienza nel sin
dacato, avendo ricoperto incarichi di rilievo prima nella Cgil e poi nella Fillea nazionale. Negli ultimi cinque anni è stato capo della categoria a L’Aquila. Nella relazione programmatica, Zelinotti ha messo in evidenza l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni, sottolineando i risultati raggiunti in tutti i territori, sia in termini di contrattazione che di presidio del territorio, concludendo che le sfide che attendono la categoria sono molte e che per affrontarle al meglio servirà unità e centralità di tutti, a partire dall’impegno per la campagna referendaria che si concluderà con il voto dell’8 e 9 giugno.
disagi come l’assenza di medici a bordo delle ambulanze in vari centri della regione. La Conferenza ha inoltre approfondito il tema del quadro finanziario attuale e delle opportunità legate ai fondi previsti per i prossimi anni. I 90 milioni di euro destinati alla sanità regionale, annunciati nelle scorse settimane, potranno essere effettivamente sbloccati solo in presenza di pareggio di bilancio. Un vincolo simile – si legge ancora nella nota della Conferenza in base a quanto riferito dal sub commissario Ulisse Di Giacomo a chiusura dei lavori (a precisarlo a Primo Piano è Saia, ndr) – riguarda anche i 20 milioni di euro previsti per le re
gioni con popolazione inferiore ai 500mila abitanti, tra cui il Molise, accessibili soltanto a patto che venga garantito l’equilibrio della spesa sanitaria e il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. «La voce di tutti i sindaci è stata unisona: non possiamo arrenderci, dobbiamo continuare a difendere i diritti dei cittadini. Assicurare servizi sanitari – così Saia a margine della seduta della Conferenza – significa assicurare il futuro del Molise, senza le prestazioni essenziali non possiamo far decollare altri piani di crescita e sviluppo. Speriamo ci sia più attenzione da parte della politica nazionale riguardo ai nostri problemi».
Il primario Melucci spopola
«Ortopedia potenziata e personale valorizzato»
CAMPOBASSO. Il primario di Ortopedia del Cardarelli di Campobasso, Giuseppe Melucci, è «una delle figure più autorevoli del panorama sanitario molisano».
Un attestato di stima articolato e sentito, quello di Alfredo Potito, che mette in rilievo il «curriculum di assoluto prestigio» e la «carriera fondata su competenza, rigore e dedizione». Specialista di comprovata esperienza, prosegue Potito, «il dottor Melucci guida con autorevolezza e spirito innovativo una delle unità operative più strategiche del nosocomio, assicurando ogni giorno cure di elevata qualità e percorsi terapeutici all’avanguardia. La sua leadership ha contribuito in modo significativo al potenziamento dei servizi ortopedici e alla valorizzazione delle risorse umane e tecnologiche del reparto, che oggi rappresenta un punto di riferimento non solo per i pazienti molisani, ma anche per quelli provenienti dalle regioni limitrofe. Molto apprezzato per l’attenzione dedicata a ogni paziente – in particolare agli anziani – per la sua visione moderna della medicina e per la costante ricerca di soluzioni terapeutiche efficaci, il dottor Melucci è anche protagonista attivo nel campo della formazione e dell’aggiornamento scientifico. Partecipa regolarmente a congressi nazionali e internazionali, promuovendo una cultura sanitaria fondata su qualità, umanità e innovazione. La sua figura – in conclusione – rappresenta oggi un simbolo di fiducia, eccellenza e responsabilità: un esempio per il territorio e un motivo di orgoglio per la sanità pubblica regionale».
Respinta la richiesta di sospensiva, Di Pietro e i colleghi non si arrendono: andremo al Consiglio di Stato
CAMPOBASSO. Il Tar Molise ha respinto la richiesta di sospendere gli effetti della delibera di Palazzo D’Aimmo che conteggia nel disavanzo della Regione Molise anche quello sanitario. A chiederne l’annullamento, previa sospensiva, Andrea Montesanto, un cittadino contribuente, alla cui domanda si sono aggiunti ad adiuvandum Legacoop, Cna, Cgil e Cittadinanzattiva. Tutti sostengono che il deficit della sanità è stato prodotto dalla cattiva gestione dei commissari nominati dal governo nazionale. È allo Stato che deve attribuirsi il debito. La stessa battaglia, prima che nelle aule giudiziarie, è stata condotta nell’Assemblea legislativa dal leader di Costruire democrazia Massimo Romano.
Per il Tar però non ci sono ragioni per uno stop al provvedimento del Consiglio regionale. Il motivo principale del rigetto risiede nella legittimazione di un semplice cittadino ad agire. «L’orientamento giurisprudenziale richiamato dal ricorso (Consiglio di
Stato, Sez. V, sentenza del 10 marzo 2022, n. 1711, secondo la quale il cittadino residente sarebbe in taluni casi legittimato a impugnare la delibera dichiarativa del dissesto dell’Ente locale) non sembra estensibile al caso di specie, in cui la modifica radicale dell’assetto finanziario dell’Ente pubblico in rilievo – si legge nell’ordinanza del collegio presieduto da Nicola Gaviano (estensore Luigi Lalla) depositata ieri – non costituisce l’effetto delle determinazioni odiernamente impugnate, bensì è una conseguenza generatasi già a seguito dell’ormai risalente sottoposizione della Regione Molise al piano di rientro dal disavanzo». Inoltre, «l’adesione all’impostazione prospettata dal ricorso sul punto porterebbe all’anomalo risultato di riconoscere in capo a tutti i cittadini molisani la legittimazione a ricorrere avverso praticamente qualsiasi atto che venisse adottato in funzione/attuazione del Piano di rientro dal disavanzo finanziario, e questo per tut-
Film commission, emendamenti e ddl: bagarre in Consiglio regionale
Qualche settimana fa il “richiamo” di Castellitto
CAMPOBASSO. Sarà stato anche il “richiamo” di Sergio Castellitto –laureato ad honorem dall’Unimol che a margine della cerimonia ha espresso la sua meraviglia per il fatto che il Molise non abbia ancora una film commission, l’argomento è “deflagrato” a margine del dibattito sul bilancio. Ed è diventato una querelle durata due giorni.
Il consigliere delegato alla Cultura Fabio Cofelice ha presentato un emendamento alla proposta di legge di Stabilità per istituire una film commission. «Non possiamo più ulteriormente differire un obiettivo così importante e, quindi, la Molise Film Commission sarebbe un risultato straordinario, reso possibile anche grazie al sostegno dell’assessore alle Risorse Pnrr e per il coordinamento dei Fondi Europei, Angelo Michele Iorio, attraverso la messa a disposizione di risorse del Pr Molise Fesr - Fse+ 2021-27». Cofelice, l’attacco di Angelo Primiani dai 5s, «si è improvvisamente accorto che il Molise è l’unica regione d’Italia a non avere ancora una Film Commission. Peccato che due proposte di legge – una a prima firma del collega Andrea Greco, da me sostenuta, e l’altra della collega Alessandra Salvatore – giacciano da oltre due anni proprio nella Commissione di cui lui è vicepresidente.
Ora, Cofelice presenta un emendamento alla legge di Bilancio privo di copertura finanziaria, senza alcun confronto preventivo con le opposizioni né con gli operatori del settore». Se si vuole la film commission, la strada c’è, ha ribadito Primiani: approvare un testo di legge condiviso. Sulla stessa linea d’onda l’intervento della collega del Pd Alessandra Salvatore: «Abbiamo tante figure professionali con le quali si è ragionato in passato e che avremmo volentieri riascoltato in audizioni ad hoc, anche alla luce di una situazione mutata in un settore, come quello delle produzioni cinematografiche ed audiovisive, profondamente in evoluzione. Registi, attori, montatori, artigiani, tecnici, l’elenco dei molisani e delle molisane che lavorano in altre città è lungo e sono sicura che non ci avrebbero negato pareri e suggerimenti utili. In attesa di conoscere il contenuto dell’emendamento, per ora non posso che augurarmi che il lavoro di elaborazione condivisa della soluzione più efficace sia ancora possibile». Quindi la replica di Cofelice: «È vero che esistono già due proposte di legge regionale presentate in commissione ma, anche a causa della mancata copertura finanziaria derivante dalle note difficoltà del bilancio regionale, dette proposte non sono andate a buon fine; tuttavia, con il mio emendamento alla proposta di legge di stabilità regionale, si cerca di reperire le risorse affinché la Molise Film Commission possa essere finalmente istituita ed essere creata».
ta la durata – per quanto prolungata – della gestione commissariale, in conflitto, quindi, con il principio del processo amministrativo che ammette l’azione popolare soltanto in termini di eccezionalità».
Infine, rilevano i magistrati di via San Giovanni, «nella fattispecie concreta non risulta configurabile nemmeno la sussistenza, per il soggetto ricorrente, dell’indispensabile periculum in mora occorrente per la concessione della misura cautelare invocata». Secondo l’ordinanza 41/2025, riassu-
mono il ricorrente e i suoi avvocati –Margherita Zezza, Antonio Di Pietro e Pino Ruta - «sarebbe dubbia la legittimazione dei cittadini ad impugnare siffatti provvedimenti. I cittadini molisani sono le vittime: riteniamo che privarli non solo di un sistema sanitario adeguato, ma anche del diritto di difendersi in giudizio (dopo averli costretti a pagare i danni arrecati da altri) significa condannarli a vita a subire sia le scelte di uno Stato che nomina commissari inefficaci, sia le nonscelte di una Regione che, nel rispet-
to di una presunta filiera istituzionale, fa da palo ai poteri centrali anziché ribellarsi. La decisione cautelare del Tar, che rispettiamo ma che sulla base di una prima sommaria valutazione non riconosce ai cittadini il diritto di difendersi e tutelarsi adeguatamente, non è a nostro avviso condivisibile – concludono l’ex pm di Mani Pulite e i due colleghi avvocati insieme ad Andrea Montesanto – Preannunciamo, quindi, la scelta di impugnarla, a breve, davanti al Consiglio di Stato».
Il partito di Cesa: legalizza il suicidio assistito e mette a rischio i più fragili
CAMPOBASSO. Duro il commento dell’Udc nazionale sul disegno di legge in materia di fine vita presentato al Consiglio regionale del Molise da esponenti delle minoranze (Salvatore, Fanelli, Facciolla, Gravina, Greco, Primiani e Romano) ma anche della maggioranza (Passarelli, D’Egidio e Sabusco): un’alleanza senza precedenti tra sinistra, Lega e Fratelli d’Italia ha dato vita a un testo che legalizza nei fatti il suicidio medicalmente assistito mettendo a rischio i più fragili e negando ogni reale alternativa di cura.
«L’Unione di Centro è attualmente l’unica forza politica coerentemente contraria a questa deriva: noi difendiamo la vita, sempre, e proponiamo soluzioni concrete perché nessun malato si senta lasciato solo, neppure nella fase del fine vita. Proponiamo il potenziamento delle cure palliative e della terapia del dolore, estendendolo anche al di là degli stretti confini degli hospice», sottolineano dal partito di Lorenzo Cesa.
Il testo, sul modello predisposto dall’Associazione Luca Coscioni, ricalca i contenuti della legge che in Toscana
CAMPOBASSO. All’indomani della tre giorni di votazioni per le Rsu nella Pa, la Uil Molise rivendica un «grande successo» e sottolinea che il sindacato è vivo «e in forte crescita». «La Uil Molise si conferma il primo sindacato nel pubblico impiego. La Uil Fpl primo sindacato in sanità per quanto riguarda Isernia e Termoli e negli Enti locali. La Uil Pa si conferma il primo sindacato in molte realtà dalle questure alla prefetture. La Uil scuola è l’unico sindacato del comparto scuola in forte crescita e si attesta al primo posto in molti istituti scolastici. La Uil Rua cresce e si riconferma primo sindacato nel Conservatorio di Campobasso», elenca la segretaria generale Tecla Boccardo prima di formulare gli auguri alle Rsu elette. «Grazie a tutti i candidati che hanno contribuito a farci raggiungere questo strepitoso risultato. Grazie a tutti per averci messo la faccia. Grazie alla di-
è stata approvata. «Dietro l’apparente libertà individuale, la proposta di legge cela un sistema che spinge i più deboli – anziani, disabili e persone sole – a considerare il suicidio come unica via possibile. È una forma di abbandono mascherato da autodeterminazione. È parte di una ideologia che nulla ha a che vedere con la vera dignità umana», ancora l’Udc. Il partito moderato sottolinea la mancanza, all’interno del testo, di un chiaro riferimento alla tutela della vita fino alla fine e denuncia l’assenza di un reale investimento in medicina palliativa, accompagnamento psicologico e assistenza domiciliare.
L’alternativa, ancora l’Unione di Centro, esiste: è il ddl presentato alla Camera dall’onorevole Lorenza Cesa (segretario Udc e deputato eletto in Molise) che rappresenta una proposta di legge concreta a sostegno della fase finale della vita per tutti, soprattutto per quanti sono in Rsa o in strutture in cui si possono sentire soli o comunque di peso per le loro famiglie. «Disposizioni in materia di accesso delle persone anziane alle cure palliative e alla terapia del dolore». Si tratta del disegno di legge che reca “Disposizioni in materia di accesso delle persone anziane alle cure palliative e alla terapia del dolore”. «La risposta alla sofferenza non può essere la morte legalizzata. Noi proponiamo un sistema sanitario che accompagni, curi e non lasci nessuno indietro. Questo è il senso del nostro impegno politico e valoriale». L’Unione di Centro invita, quindi, tutto il centrodestra del Molise a «respingere con forza il testo presentato in regione e a promuovere un vero dibattito sul fine vita che metta al centro la cura, la dignità e il valore della vita umana, in ogni situazione e circostanza».
Successo della Uil nelle Rsu Boccardo: siamo in crescita
rigenza sindacale della Uil. Grazie alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno scelto di essere rappresentati dalla Uil con una straordinaria partecipazione al voto. Ancora di più porteremo avan-
ti con forza e determinazione le nostre proposte – conclude la segretaria – al fianco e in difesa dei lavoratori, per dare valore e dignità al lavoro pubblico».
Disoccupazione giovanile, carenza di infrastrutture e povertà al centro dell’intervento della sindaca: confronto costruttivo con Fitto
CAMPOBASSO. La sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, in qualità di delegata Anci per il Mezzogiorno e Politiche di coesione territoriale, ha partecipato all’incontro di Torino dal titolo “L’Agenda per le Città e per i Comuni: le proposte dei sindaci”, dedicato alla politica di coesione e ai programmi europei.
L’evento, riservato ai sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, di regione e di Città metropolitana, ha rappresentato un’importante occasione di confronto con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto per definire priorità e avanzare proposte che valorizzino il ruolo centrale dei sindaci nella costruzione di politiche innovative e inclusive.
Un appuntamento di rilievo per delineare il futuro delle città e dei territori, con un focus sul protagonismo delle amministrazioni locali nel contesto eu-
ropeo.
Dopo i saluti del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco di Torino e vicepresidente Anci Stefano Lo russo, i lavori sono entrati nel vivo con la relazione del commissario Fitto a cui sono seguiti gli interventi della sindaca Forte, di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona e vicepresidente vicario dell’Anci, del sindaco di Ascoli Piceno e presidente del Consiglio nazionale Anci Marco Fioravanti, ei sindaci di Bologna Matteo Lepore e di Vicenza Giacomo Possamai, rispettivamente coordinatore dei sindaci metropolitani Anci e coordinatore dei sindaci capoluoghi di provincia. A chiudere i lavori la relazione del sindaco di Napoli e presidente Anci Gaetano Manfredi. «Come sindaca di un capoluogo di regione, media città del Sud e di un’area interna – ha commentato Forte affrontando il tema delle difficoltà del aree
L’intervento di Marialuisa Forte
del Mezzogiorno, soprattutto dei territori interni e marginaliposso testimoniare quanto la politica di coesione europea sia fondamentale per affrontare le sfide del nostro territorio: carenza di infrastrutture, disoccupazione giovanile, fuga di talenti e crescente povertà. Grazie ai fondi europei, abbiamo potuto realizzare progetti che altrimenti sarebbero rimasti irrealizzabili, contrastando un divario che continua ad ampliarsi. La disoccupazione giovanile,
CAMPOBASSO. Cultura, tradizione, musica e commercio locale. Tutto racchiuso nella due giorni dedicata alla Festa del Patrono e presentata ieri a Palazzo San Giorgio dagli assessori alle attività produttive e alla Cultura, Giose Trivisonno e Adele Fraracci, e dalla presidente della Commissione Cultura Giovanna Viola. «È una edizione 0 della Festa di San Giorgio – ha detto Trivisonno - un momento di festa per rilanciare quello che già c’è e proporre tante novità, con l’obiettivo di creare unione e condivisione nella comunità. Era un impegno preciso quello di dare importanza alla festa del nostro patrono. I campobassani dicono sempre che a San Giorgio si fa poco, anzi in passato si faceva davvero quasi nulla. Abbiamo provato a costruire un cartellone che unisce cultura, musica, spettacoli e, ovviamente, la tradizione religiosa».
za “San Giorgio, Patrono della città” presso l’Auditorium “Giovannitti” (Ex Gil), accompagnata da un intervento musicale del MEC (Centro Studi Musicali).
Alle ore 20:30 in Piazza Vittorio Emanuele il concerto della band “Gli altri siamo noi”, con un tributo ai grandi cantautori italiani degli anni ‘70-’90. Il 23 aprile dalle ore 9:00 all’ex Stadio Romagnoli la fiera di San Giorgio a cura di Confesercenti e mercatino degli hobbisti a cura di Molise Creativo. Sarà una prova generale per valutare la possibilità di riportare la fiera nel cuore della città.
Alle ore 15 la seduta straordinaria del Consiglio comunale in onore del Santo Patrono, durante la quale sarà svelato anche il nome della personalità a cui sarà consegnato il premio.
Alle ore 17 la messa solenne nella Chiesa di San Giorgio Martire, seguita dalla processione per le vie della città.
in particolare – ha sottolineato la delegata Anci al Mezzogiorno e alle Politiche di coesione territoriale -, rappresenta una ferita aperta. I nostri giovani, preparati e pieni di speranze, sono costretti a emigrare, impoverendo il capitale umano e minacciando la sostenibilità delle nostre comunità. Senza la politica di coesione, avremmo poche risorse per invertire il peggioramento degli indicatori economici e sociali.
In un contesto di crescenti disuguaglianze e transizioni complesse – demografica, energetica, digitale e climatica – i fondi europei non sono un semplice strumento emergenziale, ma un investimento nel futuro. La coesione non deve essere vista come un bancomat per le emergenze, ma come un’opportunità di riscatto per territori marginali, capace di difendere valori, welfare e sviluppo sostenibile».
Questo concetto, ribadito dalla sindaca di Campobasso, è stato il filo conduttore dell’incontro di Torino: la Politica di Coesione deve rimanere il pilastro fondamentale per ridurre le disparità e stimolare la crescita, evitando che diventi un semplice strumento emergenziale.
Le nuove priorità europee, come la difesa e l’edilizia abitativa, richiedono risorse aggiuntive, senza sottrarle ai territori più vulnerabili. È tempo di fidarsi delle autorità locali e regionali, che conoscono meglio le esigenze delle loro comunità e possono guidare processi di innovazione e adattamento.
L’assessore Adele Fraracci ha inoltre evidenziato l’importanza dell’aspetto culturale della festa: «La figura di San Giorgio è bellissima e il fatto che venga raccontata da chi sa è importante per noi campobassani. Abbiamo anche invitato i sindaci degli altri comuni che hanno il nostro stesso patrono e credo che il convegno del 22 sia decisamente interessante». Questo il programma: il 22 aprile dalle ore 17:00 la Conferen-
Alle ore 21:00 in Piazza Vittorio Emanuele il gran concerto bandistico e performance della Street Band.
Alle ore 23:00 il gran finale con lo spettacolo pirotecnico con l’incendio di Palazzo San Giorgio.
L’amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare a questi momenti di festa, unendo devozione e tradizione nel nome di San Giorgio, il nostro Patrono.
La coesione deve continuare a essere la spina dorsale dell’Europa, unendo sviluppo economico e sociale con un approccio sostenibile e policentrico. Una esigenza che vale per tutto il Paese ma soprattutto per il Mezzogiorno. Ed è questo uno dei passaggi
chiave del discorso della sindaca Forte: «Il Mezzogiorno d’Italia sta affrontando una crisi demografica e infrastrutturale che rischia di comprometterne il futuro. Lo spopolamento delle aree interne, la riduzione della natalità e la fuga di giovani talenti hanno reso il Sud meno competitivo e sempre più marginale. Le politiche pubbliche, spesso incapaci di cogliere le specificità territoriali, hanno alimentato il divario con il resto del Paese. Per invertire questa tendenza, è necessario un piano strutturato di investimenti che metta al centro il riequilibrio territoriale, puntando su infrastrutture moderne, occupazione qualificata e politiche sociali per la famiglia e la natalità. Solo attraverso un approccio integrato e policentrico sarà possibile trasformare il Mezzogiorno in un laboratorio di innovazione e sviluppo sostenibile, restituendo fiducia e opportunità ai suoi cittadini. La Politica di Coesione deve intervenire con azioni concrete contro lo spopolamento, il dissesto idrogeologico e la carenza di servizi essenziali, evitando politiche generiche e centralizzate. Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale dovrà garantire risorse mirate e valorizzare il ruolo delle comunità locali, promuovendo una crescita inclusiva e duratura per il Sud». Al termine dell’incontro, è stata consegnata al commissario Raffaele Fitto l’Agenda dei Comuni e delle Città per la Coesione, con le prime proposte per l’efficienza e l’efficacia della spesa per l’Italia. I Comuni rivendicano il proprio ruolo da protagonisti nell’attuazione degli investimenti pubblici e chiedono miglioramenti in regole, governance e semplificazione, riducendo frammentazione e complessità burocratica, per garantire una Politica di Coesione efficace e capace di rispondere alle reali esigenze dei territori.
Il consigliere regionale Primiani (5 stelle) smorza i toni “trionfalistici” usati dal sindaco: «Risultato ordinario che arriva al termine di una lunga attesa»
VINCHIATURO. Nuovo tira e molla a colpi di post tra il sindaco di Vinchiaturo, Luigi Valente, e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Angelo Primiani. Al centro della polemica social di questi giorni, la recente acquisizione da parte del Comune dell’antico Conventino e di un terreno adiacente al Santuario di Santa Maria della Macchie, destinato all’ampliamento del cimitero comunale.
Ad aprire le danze è stato il primo cittadino, che ha annunciato con soddisfazione l’acquisto dei beni dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, legittimo proprietario, specificando che «la questione si chiude nei migliori dei modi e nell’interesse pubblico della comunità vinchiaturese». Valente ha ringra-
ziato l’Istituto Diocesano, l’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano e la Soprintendenza Archeologica del Molise per la collaborazione, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione e della struttura comunale.
Eco-calendario, modifiche a Toro
TORO. L’Amministrazione comunale di Toro avvisa la cittadinanza che, in vista delle prossime festività pasquali e del prossimo avvio del nuovo servizio di raccolta differenziata, come esplicato nell’incontro pubblico del 15 aprile scorso, «il calendario sarà modificato come nel file allegato all’avviso presente sul sito del Comune di Toro. È prevista l’apposizione degli stessi calendari su ogni ecoisola informatizzata. Si rimarca che il dato di conferimento per il giorno 20 aprile (Organico) e per il giorno 21 (Plastica), sarà possibile con la collaborazione di tutti i cittadini, conferendo nelle apposite bocchette (opportunamente segnalate dalla ditta gestrice con la scritta Organico e Plastica con una freccia direzionale).
Si ricorda che è possibile restare sempre aggiornati scaricando l’app Junker e identificandosi come cittadini residenti nel Comune di Toro, per avere tutte le informazioni sul servizio di raccolta dei rifiuti, direttamente sul proprio smartphone. Si coglie l’occasione - conclude l’amministrazione - per porgere i migliori auguri a tutta la cittadinanza per le prossime festività pasquali».
Il terreno, come spiegato dal sindaco, sarà destinato alla progettazione e realizzazione di nuovi loculi e tombe a terra, mentre per l’antico Conventino, vincolato dal punto di vista storico, si prevede una futura messa in sicurezza e una riqualificazione compatibile con il suo valore.
Non si è fatto attendere il commento del consigliere Primiani, che ha smorzato l’entusiasmo dell’Amministrazione, criticando i toni “trionfalistici” utilizzati dal sindaco: «Siamo tutti contenti che finalmente si sia giunti a una soluzione - ha scritto Primiani in un post - ma faccio fatica a comprendere questi toni. Parliamo di una questione che si sarebbe potuta risolvere in poche settimane e invece va avanti dal 2022, tra diatribe e prese di posizione». Il consigliere regionale ha ironizzato sulla gestione della vicenda, paragonandola alla sostituzione di una lampadina che, dopo due anni di attesa e litigi, viene finalmente cambiata con grande enfasi. Ma non è solo una questione di stile comunicativo: Primiani ha anche sollevato dubbi sulla gestione amministrativa dell’intera vicenda, chiedendo chiarezza su tempi, costi e livello di contenzioso del Comune di Vinchiaturo. «I cittadini - ha aggiunto - sono sicuramente meno contenti, visto che per più di due anni hanno dovuto affrontare disagi nella tumulazione e lo faranno ancora, fino al completamento dei lavori».
Lo scambio tra i due rappresentanti istituzionali è solo
l’ultimo di una lunga serie di battibecchi pubblici, spesso consumati sui social, che negli ultimi anni hanno caratterizzato il rapporto tra Valente e Primiani. Il risultato, al momento, è un’opera annunciata ma ancora da realizzare, e una polemica politica che difficilmente si spegnerà con la stessa rapidità con cui è riesplosa.
San Giovanni in Galdo: dopo anni di assenza torna la Via Crucis
Appuntamento domani con “Il Martire del Golgota” dalle 17 lungo le vie del paese
SAN GIOVANNI IN GALDO. Dopo una lunga pausa torna a San Giovanni in Galdo un evento da sempre molto sentito da tutta la comunità locale e non solo. Domani, sabato 19 aprile, dalle 17, riprende “Il Martire del Golgota”, la Via Crucis del paese, giunta alla sua 21esima edizione. «Un appuntamento che ritorna in auge – evidenziano gli organizzatori - per emozionarci lungo le strade del nostro centro abitato. Un evento di fede, storia e comunità per rivivere insieme i momenti più intensi della Passione di Cristo». La rappresentazione storica partirà da Piazza Municipio.
Pasqua con il sole, a Pasquetta rischio instabilità anche al Centro-Sud
CAMPOBASSO. Dopo il passaggio della perturbazione responsabile dell’ondata di maltempo fino a ieri su alcune delle nostre regioni la pressione tornerà ad aumentare sul Mediterraneo centrale.
Domani, infatti, spiegano gli esperti di 3bmeteo.com «il tempo si presenterà in prevalenza soleggiato sulle regioni centromeridionali, grazie ad un temporaneo rinforzo dell’anticiclone alle latitudini mediter-
ranee. Le temperature torneranno ad aumentare con valori massimi fino a 20/22°C e localmente oltre al Centro-Sud e sulle isole maggiori. Una lieve variabilità insisterà invece al Nord, in particolare tra i settori alpini e l’alta Val Padana, dove si avrà anche qualche locale debole pioggia. Contemporaneamente si cominceranno ad avvertire gli effetti di una nuova depressione in approfondimento tra Atlantico, Francia e Spagna. Dal suo centro si snoderà una perturbazione che si avvicinerà al Nordovest, dando luogo ad una graduale ripresa delle deboli piogge in serata.
Pasqua. Nella giornata di Pasqua la perturbazione porterà tempo instabile al Nordovest con piogge su Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, in estensione in giornata a ovest Emilia e Lombardia. Solo occasionalmente qualche pioggia raggiungerà l’alto Triveneto, con sporadici fenomeni in prossimità dei rilievi. Condizioni più soleggiate sul resto del Nord. Tempo in peggioramento anche in Sardegna e Toscana, con piogge e rovesci temporaleschi in serata sull’isola. Condizioni più stabili sono attese invece sulle regioni tirreniche dal Lazio verso sud e sul versante adriatico, ancora sotto la protezione anticiclonica, con clima mite.
Pasquetta. Nella giornata di Pasquetta l’instabilità dovrebbe insistere al Nordovest, pur con tendenza a possibile miglioramento nel corso della giornata, e coinvolgere in misura minore anche il Nordest nella fascia prossima a quella alpina. Contemporaneamente i fenomeni potrebbero estendersi alle regioni centro-meridionali, interessando maggiormente l’area appenninica, con rovesci e qualche temporale in attenuazione in serata. Instabilità in aumento anche sulle isole maggiori, complice l’indebolimento della struttura anticiclonica sul Mediterraneo, fino al basso versante tirrenico peninsulare. Condizioni migliori dovrebbero interessare invece il versante adriatico dello Stivale e quello ionico, con tempo più asciutto e clima mite».
Il presidente di “Storia della Fauna” scrive alle istituzioni regionali a pochi giorni dalla conclusione di un percorso iniziato nel 1980
BOJANO. Il massiccio del Matese, straordinario scrigno di biodiversità e patrimonio storicoculturale che si estende tra Molise e Campania, come è noto è al centro di un acceso dibattito pubblico e politico, dopo che per ben 45 anni si è parlato di Parco nazionale e l’Ente è ormai prossimo a diventare realtà concreta, come evidenziato in una lettera aperta inviata dal presidente di Storia della Fauna, Corradino Guacci, alle istituzioni regionali.
La vicenda dell’area protetta istituita con legge dello Stato nel 2017 ha radici lontane. Era il 1980 quando a Bojano si tennero i primi incontri per discutere della salvaguardia di questo prezioso territorio. Un anno importante fu in tal senso il 1992, quando, sull’onda dell’approvazione della legge quadro nazionale sulle aree protette (n. 394/1991), un coordinamento di associazioni molisane presentò una proposta di legge di iniziativa popolare supportata da oltre 15mila firme, un numero impressionante per una regione piccola come il Molise. Quella mobilitazione chiedeva con forza l’istituzione del Parco del Matese.
Nonostante l’ampio consenso popolare – ricorda Guacci si è dovuto attendere il 2017, 25 anni dopo, per vedere sancita la nascita del Parco con la legge finanziaria di fine anno. Ma le difficoltà non erano finite: altri sette anni sono trascorsi prima che, lo scorso 24 ottobre 2024, una sentenza del Tar Lazio obbligasse le autorità competenti a definire la perimetrazione dell’area protetta entro 180 giorni, adottando le necessarie misure di salvaguardia.
DIRETTORERESPONSABILE
Luca Colella
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Ora, a pochi giorni dalla scadenza di questo termine, Guacci esprime nella sua lettera aperta preoccupazione per chi sembra voler “rovesciare il tavolo” proprio quando si è a un passo dal traguardo.
«Egregio Presidente scrive rivolgendosi al governatore Francesco Roberti sono convinto che Lei personalmente, come la Giunta e come tutto il Consiglio regionale siate perfettamente consapevoli della sfida e delle opportunità di sviluppo che attendono la Comunità matesina».
Il documento sottolinea come, dopo la legge quadro del 1991, in tutta Italia siano stati istituiti 25 parchi nazionali e 134 parchi regionali, oltre a centinaia di riserve. L’Abruzzo, citato come esempio virtuoso, ha aggiunto ai 50mila ettari dello storico Parco nazionale d’Abruzzo altri 200mila ettari con i Parchi della Maiella e del Gran Sasso, guadagnandosi il titolo di “Regione verde d’Europa”. La lettera si conclude con un appello alle istituzioni molisane a “rompere gli indugi” e a esprimere il loro favore nei confronti della nascita del Parco, evidenziando come le politiche di tutela ambientale non siano affatto sinonimo di arre
SAN MASSIMO. È stata presentata nei giorni scorsi, presso la Sala consiliare del Comune di San Massimo, la rete di imprese “Vivi Campitello Matese”. Presenti per l’occasione, Gino De Gregorio, consigliere comunale di San Massimo e presidente della rete; Giulio Berchicci, dottore commercialista e responsabile amministrativo della rete; Augusto Di Lazzaro, amministratore delegato di Pubblyworld e Fundraising Manager. Vivi Campitello Matese è una rete di imprese che, ad oggi, conta 27 soci, tra operatori economici del territorio (dalla ricettività all’artigianato, dai servizi all’enogastronomia) che ha l’obiettivo di realizzare e promuovere strutture ed iniziative volte all’attrazione turistica, con particolare attenzione alle attività che consentono un afflusso turistico anche al di fuori della stagione invernale e del periodo estivo.
La rete è risultata aggiudicataria di un finanziamento di 2 milioni di euro, provenienti da un bando, presentato nel 2022, all’interno del Fondo PSC MIT “Montagna Italia”.
La stesura, progettazione e presentazione del progetto sono state interamente curate dalla Pubblyworld srl, di Velletri, agenzia specializzata nella gestione del credito, dei finanziamenti (ministeriali ed europei) e nell’assistenza alle aziende. Vivi Campitello Matese prevede la realizzazione di uno snowpark per la pratica delle discipline più attuali dello sci; la definizione di percorsi (con segnaletica) per hacking e trekking, con stazioni di ricarica per i cellulari; un parco di e.bike e due auto elettriche. La comunicazione sarà effettuata in loco tramite un infopoint, brochure, anche negli esercizi aperti al pubblico, e soprattutto con un’intensa azione sul web e sui social. Sarà anche creato un circuito di convenienza per gli acquisti mediante una fidelity card da esibire negli esercizi commerciali convenzionati.
tratezza ma, al contrario, rappresentino una visione lungimirante per lo sviluppo sostenibile del territorio. La vicenda del Parco nazionale del Matese rappresenta emblematicamente le difficoltà che in Italia spesso accompagnano l’istituzione di aree protette, nonostante il consenso della popolazione e i potenziali benefici economici e sociali. Con la scadenza che si avvicina, le prossime settimane saranno decisive per capire se la lunga attesa sarà ripagata o se ci sarà ancora un rinvio per un progetto che – volente o nolente ha attraversato quasi mezzo secolo di storia molisana.
Venerdì Santo: la processione che unisce fede e tradizione
BOJANO. Il capoluogo matesino – meteo permettendo – è pronto a vivere uno dei momenti più intensi dell’anno liturgico: la celebrazione del Venerdì Santo con la tradizionale Sacra Processione dedicata a Gesù morto e alla Madonna Addolorata. L’evento religioso, profondamente sentito dalla comunità locale, si svolgerà oggi venerdì 18 aprile a partire dalle ore 19:30, dopo che nelle singole parrocchie si saranno concluse le celebrazioni dell’adorazione liturgica della Passione e Morte di Gesù e il tradizionale bacio della Santa Croce.
La processione prenderà avvio dalla Chiesa di Santa Maria del Parco per poi snodare il suo percorso attraverso le principali vie del centro storico. L’itinerario toccherà Via Biferno, Via Turno, Via F. Cavadini, Via Croce, Via dei Sanniti, proseguendo per Via Gino di Biase, Via Kennedy, Via Giovanni XXIII, Corso Amatuzio e Via Cavallerizza. Il corteo religioso attraverserà quindi Piazza Roma e Piazza della Vittoria, prima di fare ritorno alla Chiesa di Santa Maria del Parco.
Ad accompagnare la sacra processione saranno il “Grande Coro Cittadino”, che eseguirà canti popolari della tradizione bojanese legati alla commemorazione della Passione, e il Gruppo Bandistico “Città di Bojano”, che proporrà marce funebri adatte alla solennità dell’occasione.
L’evento, che unisce fede e tradizione popolare, è uno dei momenti più partecipati del calendario liturgico locale, dove la comunità si raccoglie per commemorare il sacrificio di Cristo e il dolore della Madonna. La processione rappresenta infatti un momento di profonda spiritualità, un’occasione per mantenere vive le tradizioni religiose e culturali del territorio.
L’organizzazione dell’evento vede la collaborazione di Bojano Soccorso, a testimonianza del coinvolgimento dell’intera comunità cittadina. A conclusione della locandina, un augurio di “Felice e Santa Pasqua di Resurrezione” ricorda ai fedeli che il dolore del Venerdì Santo è preludio alla gioia della Resurrezione che verrà celebrata nella domenica di Pasqua.
40 anni di amore, impegno e sorrisi
Oggi Rosanna festeggia un traguardo speciale: 40 anni vissuti con il cuore in ogni gesto. Moglie premurosa, mamma attenta, donna forte e luminosa, capace di affrontare ogni sfida con entusiasmo e passione. Instancabile sul lavoro, generosa nella vita, sempre pronta a mettersi in gioco con il sorriso di chi non smette mai di credere nei sogni.
Per te, Rosanna, l’augurio più sincero: che questo nuovo capitolo sia pieno di luce, sorprese meravigliose e tutto ciò che rende la vita straordinaria. Con affetto, Giovanni, Franca, Michele e Desirè. Luminosi e sentiti auguri a Rosanna dalle redazioni di Primo Piano Molise e Teleregione canale 17.
Dopo l’increscioso episodio che ha visto protagonista la consigliera di opposizione arriva la condanna della maggioranza
TRIVENTO. Dopo l’increscioso episodio capitato alla consigliera comunale Sandra Stinziani, un suo santino elettorale domenica scorsa era stato trovato affisso accanto al cancello d’ingresso del cimitero, anche il gruppo di maggioranza in Consiglio comunale e, personalmente, il sindaco Luigi Pavone condannano quanto accaduto. «Desideriamo esprimere solidarietà alla consigliera Sandra Stinziani – si legge nella nota del gruppo “Futuro Trivento”per quanto accaduto la scorsa Domenica delle Palme, e stigmatizziamo con forza qualunque
nazionale di potatura, ottimo risultato per Andrea D’Elia
PIETRACATELLA. Nei giorni scorsi si è svolta la 20ima edizione del Campionato Nazionale di Potatura dell’olivo a vaso policonico “Forbici d’oro”, organizzato da AMAP (Agenzia per lo sviluppo nel settore agroalimentare e pesca della Regione Marche), quest’anno l’edizione si è svolta a Maiolati Spontini e Monteroberto (AN), 11-12 aprile.
La gara ha visto la partecipazione di oltre 50 potatori finalisti provenienti da tutte le regioni. Ad un passo dal podio, conferma la presenza del Molise al quarto posto nazionale Andrea D’Elia (terzo posto nel 2024), di Pietracatella, che ha sfiorato per pochi punti di differenza la terza posizione. Un’esperienza positiva per il Molise che da conferma la presenza nella parte alta della classifica nazionale. Il pietracatellese si conferma un punto di riferimento per le sue capacità e competenze nel settore. Vincitore del titolo Forbici d’oro 2025 Giuseppe Oricchio, proveniente dalla Campania. Oricchio ha prevalso di misura su Mirko Giusti (Toscana) e Nicola Samorì (Emilia Romagna), di pochi decimali al quarto posto il molisano Andrea D’Elia. Barbara Alfei di AMAP, presidente della Giuria, ha evidenziato una crescita professionale notevole da parte dei potatori, messi alla prova in maniera importante sia per le competenze tecniche, ma anche la prestazione fisica, considerato il volume e l’altezza complessiva delle piante, esemplari storici di varietà autoctone del territorio. Prima della cerimonia di premiazione, la Alfei ha dato il via alle “Pillole verdi”, introducendo il concetto di Olivosfera – olio, natura e benessere, un progetto culturale e divulgativo, targato Amap, ideato per raccontare e valorizzare il mondo dell’olivo non solo come pianta, ma come simbolo identitario di territori e comunità, elemento vitale del paesaggio e della cultura italiana.
gesto che possa assumere forma di offesa, sopraffazione o intimidazione. Indipendentemente dalle intenzioni di chi lo ha compiuto, condanniamo con fermezza l’episodio, auspicando che non sia in alcun modo riconducibile al suo ruolo da consigliera, come ipotizzato da alcuni media locali. L’attività politica deve rimanere uno spazio di confronto e di rispetto. Rimaniamo in attesa che siano chiarite le responsabilità da parte delle autorità competenti». Su quanto accaduto anche il primo cittadi-
no ha voluto stigmatizzare l’episodio: «Piena solidarietà alla consigliera Stinziani – afferma Luigi Pavone. Penso e, ovviamente, mi auguro si tratti solo di uno scherzo di sgradevole gusto. Ricordo che anche contro di noi durante la campagna elettorale furono affissi striscioni con accuse nei nostri confronti ma preferimmo lasciar perdere, perché, in quel caso, ritenemmo semplicemente di ignorare il gesto. In ogni caso, rinnovo la mia solidarietà alla consigliera e spero che si possa far luce sull’accaduto». Il
giorno dopo la segnalazione del santino rinvenuto accanto al cancello del cimitero la consigliera aveva sporto denuncia ai Carabinieri. A lei era subito arrivata la solidarietà del suo gruppo consiliare a cui si è aggiunta anche quella della maggioranza. Un episodio che ha ricevuto la condanna unanime di tutto il consiglio comunale e che, se non fosse stato subito condannato da tutti, avrebbe potuto aprire la strada anche a eventuali speculazioni politiche.
L’appello al governo per una transizione energetica rispettosa dei territori
GAMBATESA. La sindaca di Gambatesa Carmelina Genovese, insieme a numerosi sindaci provenienti da ogni parte di Italia, ha partecipato all’incontro tenutosi a Roma, presso il Senato della Repubblica, per discutere del tema del proliferare incontrollato di progetti di parchi eolici e fotovoltaici senza il minimo coin-
volgimento degli Enti locali interessati e in assenza, nella maggior parte dei casi, della individuazione, ad opera delle regioni, delle aree idonee alla installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il primo passo per il coordinamento di azioni comuni a difesa dei propri territori, diventati ormai
terra di conquista da parte di multinazionali, e per rivendicare il diritto dei Sindaci e delle comunità da essi rappresentate di potere decidere le sorti dei propri territori nel rispetto delle programmazioni territoriali di sviluppo locale e del proprio patrimonio culturale, ambientale e naturalistico.
Donazione di plasma, l’Avis fa il punto a Trivento e rilancia il monito
TRIVENTO. “La donazione di plasma”. È stato il tema dell’incontro organizzato dalla sezione AVIS di Trivento che si è tenuto l’altra sera presso la sala convegni del centro medico polispecialistico “La Rinascita”. Dopo la prima donazione di plasma fatta a Trivento, lo scorso primo aprile per la prima volta 7 donatori di sangue si sono sottoposti al prelievo di plasma - una delle componenti fondamentali del sangue umano e indispensabile per la cura di numerose malattie – il presidente dell’AVIS Roberto Berardinelli ha voluto organizzare questo incontro per invitare i soci a donare anche il plasma. A spiegare cos’è e l’uso che ne viene fatto è stato il dott. Marino, medico che si è occupato per tanti anni di trasfusioni in diversi ospedali molisani. All’inizio dell’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi donatori di Trivento ma anche di qualche comune limitrofo, il presidente Roberto Berardinelli ha ringraziato i primi volontari che si sono sottoposti al prelievo di plasma. Un fatto storico se si pensa che la sezio-
ne locale dell’AVIS, ospitata in una sala del poliambulatorio di via Acquasantianni, è nata 41 anni fa e annovera alcune centinaia di iscritti. Il dott. Marino con linguaggio semplice ha spiegato cos’è il plasma e l’importanza della sua donazione che in Molise è ancora carente. Infatti, se per il sangue il Molise è ai primi posti tra le regioni italiane, alcuni anni è stato anche al primo posto, non è così per il plasma dove occupa soltanto la sedicesima posizione. Anche a livello nazionale l’Italia è autosufficiente per quando riguarda il sangue ma non lo è altrettanto per il plasma che per la parte mancante viene importato soprattutto dagli Stati Uniti d’America con costi molto alti per il sistema sanitario nazionale. Difficile elencare tutte le applicazioni dei derivati del plasma in medicina. A differenza del sangue, che può essere donato soltanto 2 volte l’anno per le donne e massimo 4 per gli uomini, per il plasma si possono fare fino a 20 donazioni l’anno. Infatti, a differenza del sangue, si ricostituisce molto velocemente e non ci sono
Un appello al governo e al Parlamento per frenare il rischio di una rincorsa speculativa che, complice l’urgenza di raggiungere gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile imposti dall’Unione europea, andrebbe a danno della qualità dell’ambiente e del paesaggio del nostro Paese.
controindicazioni per la donazione. L’unico piccolo inconveniente, se così si può dire, è che il prelievo dura circa tre quarti d’ora mentre per il sangue bastano solo 10 minuti. Oggi vengono utilizzate apparecchiature mediche con accessori, come aghi, cannule e contenitori, sterilizzati e monouso che assicurano la massima sicurezza per i donatori. Al termine della relazione del dott. Marino ci sono stati anche diversi interventi dei presenti per chiedere informazioni e chiarimenti circa il prelievo del plasma.
ISERNIA. Pomeriggio di paura e caos lungo la Statale 85, quello di ieri all’altezza della galleria ‘Carpino’ di Isernia, dove un incidente ha coinvolto tre automobili e causato due feriti – trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale Veneziale -, fortunatamente non gravi stando alle informazioni trapelate dopo il sinistro. A bordo dei mezzi viaggiavano complessivamente cinque persone: per fortuna, nessuna di loro sarebbe in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti tempestivamente
i soccorsi del 118 e la Polizia Stradale e i Carabinieri, che ha effettuato i rilievi e gestito la messa in sicurezza dell’area. L’impatto tra i veicoli ha provocato il blocco totale del traffico in entrambe le direzioni. Ma la situazione è ulteriormente peggiorata pochi minuti dopo: mentre era ferma in coda, un’autocisterna ha iniziato a sversare acido sulla carreggiata. Immediato l’intervento delle squadre specializzate, che hanno disposto la chiusura completa del tratto di
ISERNIA. Il capoluogo della provincia pentra – meteo permettendo – è pronto ad accogliere migliaia di fedeli e visitatori per uno degli eventi religiosi più suggestivi del centro Italia: la storica processione degli Incappucciati, cuore pulsante delle celebrazioni del Venerdì Santo isernino. Un rito antico che ogni anno si rinnova, portando con sé il fascino di una tradizione secolare profondamente radicata nel tessuto sociale e culturale della comunità locale.
L’evento di quest’anno si preannuncia particolarmente significativo, con un afflusso previsto di migliaia di partecipanti provenienti da tutto il territorio regionale e nazionale. Non a caso, numerose associazioni camperistiche han-
no già preso contatto con l’amministrazione comunale per organizzare al meglio l’accoglienza, segno dell’interesse crescente verso questa manifestazione che unisce fede, cultura e identità territoriale.
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato alla Mobilità sostenibile guidato da Vittorio Monaco, ha risposto prontamente a queste istanze, riconoscendo l’importanza di tali flussi turistici non solo per la valorizzazione culturale del territorio, ma anche come significativo sostegno all’economia locale. Con una recente delibera di Giunta, sono state infatti individuate diverse aree strategiche per l’accoglienza dei camperisti: il parcheggio sot-
statale e la deviazione del traffico all’interno del centro cittadino.
L’episodio ha generato forti disagi alla circolazione, con code chilometriche e rallentamenti anche nelle vie urbane di Isernia, già sotto pressione per il traffico del periodo pre pasquale. Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza della carreggiata sono durate a lungo e hanno richiesto
un lavoro incessante da parte degli operatori. Intanto, le cause del sinistro sono al vaglio delle autorità, per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
tostante il belvedere di piazza Andrea d’Isernia, lo spazio lungo via Roma all’altezza di rampa Don Di Massa, il parcheggio degli Orti e la zona attrezzata dell’ex terminal autobus Tremolicci. Queste location, tutte in prossimità del centro storico, garantiranno ai visitatori un facile accesso alle celebrazioni religiose. Una celebrazione, quella di quest’anno, che sarà inoltre impreziosita da un elemento di straordinaria bellezza artigianale: il nuovo manto della Madonna Addolorata, realizzato con la tecnica del tombolo dalle esperte merlettaie isernine. Un capolavoro che rappresenta una testimonianza viva del patrimonio artistico locale, con la secolare arte del merletto che si fonde con la devozione popolare. Il corteo sacro attraverserà il centro storico di Isernia seguendo un itinerario che toccherà i luoghi più significativi della città: partendo da via Marcelli, proseguirà per piazza Celestino V, piazza Carducci, via D’Apollonio, via Kennedy, via Giovanni XXIII, via Formichelli, via Ciampitti, via Sicilia, via Molise, piazza D’Uva, via Umbria, corso Risorgimento, via E. Ponzio, via R. Lorusso, per poi rientrare
attraverso piazza Carducci, piazza Celestino V, via Marcelli, via D’Apollonio, rampa
Purgatorio, via Marcelli, concludendosi in piazza Andrea d’Isernia con la solenne be-
Il procuratore Fucci lascia il Molise: oggi l’insediamento a Cassino
ISERNIA. Dopo sette anni di servizio in Molise, il Procuratore Carlo Fucci si appresta a lasciare il suo incarico per assumere il ruolo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino. Il passaggio di consegne avverrà oggi, venerdì 18 aprile, quando Fucci prenderà possesso del nuovo ufficio. La notizia è stata comunicata dallo stesso magistrato attraverso una lettera formale indirizzata ai direttori delle testate gior-
nedizione finale. L’ordine del corteo rispetterà la tradizione con un’articolata sequenza che vedrà in prima linea le storiche confraternite cittadine: la Confraternita di Santa Maria del Suffragio aprirà il cammino, seguita dalle confraternite di Sant’Antonio, del Santissimo Rosario, del Santissimo Sacramento e “La Fraterna”. A seguire, sfileranno i rappresentanti dell’Unitalsi, i gruppi Agesci di Isernia, la banda musicale e il gruppo corale. Il clero precederà i momenti più intensi e commoventi della processione: il passaggio delle statue di Gesù Morto e della Madonna Addolorata, portate a spalla dai devoti portatori. Chiuderanno il corteo il gonfalone della città di Isernia, le autorità civili e militari e la folla dei fedeli.
La Processione degli Incappucciati rappresenta un momento fondamentale per l’identità cittadina: un momento di espressione di fede, ma anche un importante appuntamento culturale e turistico, capace di attrarre visitatori e di raccontare, attraverso i suoi riti, la storia e le tradizioni di una comunità che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
nalistiche, nella quale esprime gratitudine per il rapporto professionale e umano sviluppato durante il suo mandato. Il Procuratore ha inoltre annunciato che farà ritorno a Isernia per un saluto ufficiale alla comunità. La nomina di Fucci a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino rappresenta un importante tassello che si aggiunge a una lunga carriera per il magistrato costellata di importanti risultati e riconoscimenti. Fucci ha lasciato un segno significativo nel panorama giudiziario molisano dopo un settennio di intensa attività investigativa e giudiziaria.
All’ordine del giorno le amministrative di Agnone e Isernia oltre alla riorganizzazione
ISERNIA. È stata convocata per lunedì 5 maggio la riunione del Coordinamento provinciale di Forza Italia a Isernia. L’incontro si terrà presso la sala gialla della Provincia alle ore 18:30, come comunicato in una nota ufficiale firmata dal Segretario Provinciale Manolo Sacco. La convocazione, indirizzata al Segretario regionale Senatore Claudio Lotito, al Presidente della Giunta regionale Ing. Francesco Roberti, al Segretario vicario, al Consigliere regionale Nicola Cavaliere, all’Assessore regionale Andrea Di Lucente, al Consigliere regionale Roberto Di Baggio, al Consiglio direttivo provinciale di Isernia e ai tesserati del partito, sottolinea «l’importanza degli argomenti da trattare» e richiede «la massima presenza» dei convocati.
All’ordine del giorno figurano quattro punti principali: la calendarizzazione di data e luogo per la giornata “Forza Italia - forza di territorio”; la discussione sulle amministrative di Agnone 2026 e Isernia 2027; la riorganizzazione
del partito sul territorio provinciale, con relativi provvedimenti.
L’incontro rappresenta un momento strategico per il partito azzurro nella provincia di Isernia,
ROCCAMANDOLFI. Ancora una volta in Molise si torna a parlare di disservizi legati alla gestione del servizio idrico. Stavolta a finire sotto i riflettori la questione della fatturazione a Roccamandolfi – come già avvenuto di recente in altri centri, tra cui lo stesso capoluogo di provincia -, dove molti cittadini hanno ricevuto solo di recente le bollette relative all’anno 2023, generando confusione e preoccupazione tra gli utenti.
Per rispondere alle numerose richieste di chiarimento, l’amministrazione comunale ha deciso di attivare un servizio di front-office presso l’ufficio tributi. Lo sportello sarà operativo nelle giornate di mercoledì 23 aprile e mercoledì 30 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle 13:00. L’obiettivo è fornire assistenza a chi ha ricevuto le
chiamato a definire la propria linea d’azione in vista delle prossime tornate elettorali e a riorganizzare la propria presenza sul territorio. La convocazione evidenzia la volontà di Forza
fatture nell’ultimo periodo e intende capirne l’origine o segnalarne eventuali incongruenze.
Il problema delle bollette “sballate” del servizio idrico non è nuovo in regione: negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni di fatture recapitate in modo errato, spesso accompagnate da importi non facilmente comprensibili o riferiti a consumi non sostenibili.
I cittadini di Roccamandolfi, come molti altri molisani, chiedono maggiore chiarezza, puntualità e trasparenza nella gestione di un servizio essenziale come l’acqua. L’apertura dello sportello rappresenta un primo passo per cercare di ridurre il malcontento, ma è evidente che servano soluzioni strutturali e una gestione più efficiente a livello sovracomunale.
I suoni della Passione: la sesta edizione del concerto è un successone
MONTERODUNI. Ha suscitato grande interesse la sesta edizione del concerto “I Suoni della Passione”, che si è tenuto martedì scorso nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Monteroduni. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Musicale “Maestri R. Bianco e R. Percopo”, su idea di Pasquale Di Cristinzio, Presidente e Direttore Artistico dell’associazione medesima. Ad esibirsi è stato lo Storico Concerto Bandistico “Città di Monteroduni”, giunto alla sua 168esima Stagione Artistica, sotto la direzione del Maestro Giovanni Capone, che ha eseguito magistralmente i mi-
gliori brani delle marce funebri e inni religiosi che normalmente si suonano e cantano du-
Longano: fede, raccoglimento e tradizione per il Venerdì Santo
Oggi l’appuntamento nella chiesa di San Bartolomeo poi il corteo della via Crucis tra le strade del borgo
LONGANO. La comunità parrocchiale di Longano si appresta a vivere uno dei momenti più intensi e significativi dell’anno liturgico: le celebrazioni del Venerdì Santo, in programma per oggi - venerdì 18 aprile -. L’evento, organizzato dalla Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, sarà occasione di profonda preghiera e condivisione per tutti i fedeli. Il programma della serata prevede, alle ore 19:00, la Celebrazione della Passione nella chiesa madre del paese. A seguire, si terrà la tradizionale Via Crucis per le vie del centro abitato, un momento di spiritualità che coinvolgerà l’intera comunità in un percorso simbolico che ripercorre le ultime ore di vita di Cristo.
Il corteo partirà dalla Chiesa di San Bartolomeo, percorrendo Corso Veneziale, Piazza Veneziale, Via Marconi, Via Borgo Nuovo, per poi fare ritorno attraverso Piazza Veneziale e Corso Veneziale, concludendo il rito all’interno della stessa chiesa.
A guidare i riti sarà il parroco, Padre Elio Daulin Randriamanantene, che ha invitato i fedeli a partecipare numerosi, in raccoglimento e preghiera, per onorare con devozione il sacrificio di Cristo.
Le celebrazioni del Venerdì Santo rappresentano ogni anno un momento centrale nella vita spirituale della comunità longanese, che si stringe attorno alla propria parrocchia per rinnovare la propria fede attraverso la memoria della Passione.
Italia di rafforzare il proprio radicamento territoriale e di prepararsi per tempo alle sfide elettorali dei prossimi anni nei comuni di Agnone e Isernia.
Acqua, chiarimenti sulle bollette: a Roccamandolfi apre lo sportello
rante la Settimana Santa. In questo modo il concerto bandistico, davanti al numeroso pubblico presente, ha inaugurato con la preghiera e la musica i riti della Settimana Santa. Le musiche che costituiscono la colonna sonora di tali riti e che accompagnano, tra la commozione dei fedeli del paese, le processioni del Giovedì Santo (dal Cappellone, dove si prende la statua della Madonna Addolorata, fino alla Chiesa Madre) e del Venerdì Santo (lungo le vie del paese con Gesù Morto, i dodici apostoli e la Madonna Addolorata) sono quelle delle marce funebri, che esprimono, oltre al sentimento religioso, il dolore della Passione. La Marcia Funebre è una marcia solenne con ritmo molto lento e un andamento triste e moderato; è usata spesso per accompagnare i cortei funebri. La caratteristica principale è l’avvicendarsi degli strumenti, con un crescendo di fiati con il malinconico lamento dei clarinetti, lo squillo potente delle trombe, il tormentoso canto e controcanto dei sassofoni e dei flicorni baritono, soprano e tenore, il tono regolare dei bassi, il tutto accompagnato dal rullo di tamburi e dall’inarrestabile e travolgente colpo di grancassa. Nel concerto di martedì sera sono state riproposte le più belle marce funebri tipicamente eseguite nella Settimana Santa, come la Marcia Funebre di Chopin Op.35, Pianto Materno, Lacrime e Una Lagrima Sulla Tomba di Mia Madre. Una Lagrima Sulla Tomba di Mia Madre è una marcia molto famosa, composta da Amedeo Vella, musicista e compositore di opere sacre, ballabili e marce funebri; egli la scrisse all’età di undici anni a seguito della scomparsa dell’amata madre. Questa marcia accompagna quasi tutte le processioni del Venerdì Santo ed è stata resa celebre anche da diversi film come “Pane, Amore e Fantasia” di Vittorio De Sica e “Amarcord” di Federico Fellini. Ogni brano eseguito è stato spiegato dalle notizie ricevute da Pierfrancesco Galati, Musicologo di origini tarantine. Il concerto si è concluso con la suggestiva Ave Maria di F. Schubert, pezzo adattato per Banda e Flicorno Soprano, tra gli applausi del pubblico presente che una volta terminato il concerto ha espresso apprezzamenti e gratitudine a tutti i componenti del concerto bandistico.
Sant’Agapito, il tennis per tutti al campo polivalente
SANT’AGAPITO. Per chi desidera avvicinarsi al mondo del tennis, a Sant’Agapito arriva una bella occasione da non lasciarsi sfuggire. Dopo l’appuntamento di mercoledì 16 aprile alle ore 15:00, torna l’open day presso il campo polivalente ‘Paolo Maietta’ anche domani, sabato 19 aprile alle ore 10:00: un momento dedicato a prove gratuite con un istruttore federale.
L’iniziativa è aperta a tutti, grandi e piccoli, ed è pensata per promuovere lo sport come strumento di socializzazione, benessere e divertimento. A condurre le attività sarà Francesco Antonucci, istruttore di II grado della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), che da maggio a settembre sarà disponibile per un corso completo proprio presso il campo polivalente del paese. Un’occasione concreta per imparare, mettersi in gioco e trascorrere il tempo libero in modo attivo, all’aria aperta e in buona compagnia.
Per info e prenotazioni è possibile contattare direttamente l’istruttore al numero 320 8195194.
Lo sport è un linguaggio universale che unisce, insegna il rispetto e fa bene al corpo e alla mente. Non resta che scendere in campo.
CAPRACOTTA. Il Molise torna a far parlare di sé nel mondo dello sport grazie a Eric Wood, giovane talento dell’hockey canadese, ma con radici ben salde a Capracotta. Nato il 2 aprile 2009 a Tecumseh, in Ontario, Eric è figlio di Enza Bonfiglio e nipote della capracottese Anna Paglione, emigrata in Canada ma profondamente legata al suo paese natale.
Il giovane difensore (177 centimetri per 78 chilogrammi), dopo essersi distinto nei Sun County Panthers U16 AAA, è stato selezionato nel 9º turno del Draft OHL 2025 dai prestigiosi Peterborough Petes, squadra che milita in uno dei campionati giovanili più competitivi del mondo.
AGNONE. Partiranno nel mese di maggio i lavori per la realizzazione del nuovo sistema di videosorveglianza urbana intelligente ad Agnone, con un cronoprogramma che prevede il completamento dell’intervento entro 90 giorni.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle azioni promosse dall’amministrazione comunale per migliorare il controllo del territorio e rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza espresse dalla cittadinanza.
Il progetto, dal titolo “Sistema integrato di sicurezza urbana intelligente per rilevamento transiti e analisi di contesto”, è stato finanziato nell’ambito del decreto del ministero dell’Interno del 20 dicembre 2023 e prevede l’installazione di 17 punti di osservazione dotati di telecamere ad alta tecnologia, che andranno ad aggiungersi alle 30 già operative sul territorio comunale. La relazione tecnica che ha accompagnato la progettazione è stata curata dal geometra comunale Ettore Fiorito.
Ogni punto sarà dotato di due telecamere: una “di contesto” o ambientale ad alta risoluzione per la ripresa dell’area e una dedicata esclusivamente alla lettura delle targhe, dotata di algoritmo Ocr per il riconoscimento automatico dei veicoli. Le informazioni raccolte saranno incrociate in tempo reale con le banche dati ministeriali, permettendo la verifica istantanea di dati come revisione, assicurazione e eventuali segnalazioni di furto.
Grazie a una solida infrastruttura di rete wi-max, i flussi video e i dati saranno convogliati verso un centro stella situato presso il campo sportivo, da cui si diramerà la rete di monitoraggio. A beneficiare delle immagini saranno sia la
Un risultato che profuma già d’impresa. La notizia ha subito fatto il giro tra i molisani d’oltreoceano e quelli rimasti in patria, che con fierezza celebrano l’impresa del giovane Wood.
Tra i primi a complimentarsi il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, che ha dichiarato: «Congratulazioni a Eric Wood, giovane promessa dell’hockey canadese, ma di origini capracottesi. A lui, ai suoi genitori e alla nonna Anna va l’abbraccio affettuoso di tutta la nostra comunità. Che questo sia solo il primo passo verso una carriera piena di soddisfazioni. Ad maiora!».
Anche l’associazione culturale Amici di Capra-
cotta ha espresso entusiasmo e orgoglio, augurando a Eric un brillante futuro sportivo. Sulle orme di un altro grande molisano: Gaetano Orlando. Il successo di Eric Wood rievoca la straordinaria carriera di un altro figlio del Molise: Gaetano “Gates” Orlando, nato a Montreal nel 1962, ma di origini agnonesi, cugino dell’ex centrocampista dell’Atalanta, Antonio Orlando, bandiera dell’Olympia. Gates, figlio di Michele ed Ersilia Lemme, è stato una leggenda dell’hockey italiano e canadese, militando in NHL con i Buffalo Sabres e vincendo numerosi titoli in Italia con Bolzano e Devils Milano (presidente Silvio Berlusconi, ndr), oltre che in Svizzera con Berna e Lugano.
Ha indossato la maglia della nazionale italiana in oltre 100 partite, partecipando anche a due edizioni dei Giochi Olimpici invernali (1994 e 1998).
Con determinazione, talento e l’orgoglio di
sala operativa della Polizia municipale sia una postazione dedicata presso il Comando Compagnia dei Carabinieri di Agnone, che potrà consultare in autonomia i dati senza intermediazioni.
Oltre a rafforzare la sicurezza e il controllo dei transiti, il nuovo impianto fungerà da potente deterrente contro atti vandalici e l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, fenomeni purtroppo in crescita nella cittadina altomolisana. La possibilità di individuare rapidamente i responsabili grazie al monitoraggio costante rappresenta un passo concreto per difendere il decoro urbano, l’ambiente e il patrimonio pubblico.
L’offerta migliorativa presentata dalla ditta esecutrice ha previsto anche l’installazione di un ulteriore punto di osservazione in località Guado Liscia (provinciale che collega Agnone all’Abruzzo, ndr), anch’esso completo di doppia telecamera.
In questi punti “intelligenti”, sarà possibile per le forze dell’ordine ricevere in tempo reale informazioni specifiche sui veicoli in transito.
L’intervento, per un valore complessivo di circa 142mila euro, punta a essere un elemento cardine della strategia comunale per la vivibilità e la tutela del territorio. Solo pochi giorni fa, ad esempio, aveva destato preoccupazione la segnalazione via social di un’Audi nera sospetta parcheggiata davanti a
un’abitazione privata.
«Il Comune di Agnone ha posto grande attenzione alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria», si legge nella relazione tecnica del progetto, che sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e tecnologicamente avanzata per salvaguardare il patrimonio urbano e ambientale.
Con questo nuovo passo, Agnone conferma il proprio impegno per una crescita so-
stenibile e sicura, coerente con la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2026, e rafforza il proprio ruolo di modello per l’intero Alto Molise.
una comunità intera alle spalle, Eric Wood si candida a diventare il nuovo ambasciatore dell’hockey “made in Molise”. Dalle piste ghiacciate del Canada, una nuova stella molisana ha appena cominciato a brillare.
Ettore Fioreto
Ecco le postazioni dove saranno dislocate le telecamere: Piazza del Plebiscito (contesto e lettura targa); Piazza Giovanni Paolo II (contesto e lettura targa); Incrocio Via Marconi - Via G. Ionata (contesto e lettura targa); Via Valle di S. Lorenzo (contesto e lettura targa più software); Viale Vittorio Veneto (contesto e lettura targa più software); Viale Castelnuovo (contesto e lettura targa più software); Incrocio Viale V. Veneto - Via degli Oschi - SP86 (contesto e lettura targa); Strada comunale
degli Ogliari (contesto e lettura targa più software); Zona artigianale Giovanni Paolo II (contesto e lettura targa più software); Cimitero (contesto e lettura targa); Via Aquilonia (contesto e lettura targa più software); Ingresso Via Francesco Antonio Marinelli (contesto e lettura targa più software); Via S. Marco (contesto e lettura targa); Via Montebello, nei pressi della Chiesa di S. Pietro (contesto e lettura targa); Via Monsignor Marinelli (contesto e lettura targa più software); Rotatoria SP86 (contesto e lettura targa più software); Guado Liscia (contesto e lettura targa più software).
Borgo dei Borghi 2025, verdetto atteso nel giorno di Pasqua: Agnone incrocia le dita
AGNONE. Il sipario sta per alzarsi sull’evento che tutta Italia attende con crescente entusiasmo. È iniziato il conto alla rovescia per la proclamazione del vincitore della dodicesima edizione de Il Borgo dei Borghi, vetrina nazionale che celebra l’Italia dei piccoli centri, scrigni di bellezza, storia e tradizioni millenarie. Tra i protagonisti di questa edizione spicca Agnone, l’Atene del Sannio che rappresenta con orgoglio il Molise nella rosa delle 20 finaliste. Con il suo centro storico ricco di palazzi gentilizi, le sue storiche botteghe artigiane e la millenaria tradizione nella lavorazione del bronzo – patria delle famose campane Marinelli – Agnone si presenta al pubblico italiano come autentico gioiello dell’entroterra appenninico.
La serata che decreterà il borgo più bello d’Italia è fissata per domenica 20 aprile, giorno di Pasqua, quando su RaiTre (ore 16.50), all’interno del programma Kilimangiaro guidato da Camila Raznovich, verrà svelata la classifica definitiva. Un momento di grande visibilità per Agnone, che già solo con la partecipazione ha ottenuto una straordinaria vetrina mediatica per le sue eccellenze culturali e artigianali.
La sfida si fa intensa: i 20 borghi finalisti – ciascuno testimone della propria regione d’appartenenza – attendono il verdetto che nascerà dall’unione tra il voto popolare (conclusosi il 6 aprile e
rappresentante l’85% del risultato) e il giudizio della qualificata giuria di esperti, che contribuirà per il restante 15% attraverso tre giurati che esprimeranno ciascuno il 5% del voto complessivo. Per la comunità agnonese, la partecipazione rappresenta non solo motivo d’orgoglio, ma anche un’opportunità straordinaria per far conoscere all’Italia intera le sue tradizioni millenarie, l’eccellenza delle sue produzioni artigianali e la bellezza di un territorio ancora autentico, lontano dai circuiti turistici di massa.
Lo scorso anno il titolo era stato conquistato da Peccioli, piccolo centro toscano in provincia di Pisa, che aveva preceduto sul podio Badolato (Calabria) e Grazie (Lombardia). Dunque, riflettori su un territorio, quello alto molisano, che, nonostante le sue indiscutibili bellezze, ha sofferto negli anni lo spopolamento e la marginalizzazione economica.
La comunità locale spera che questa visibilità nazionale possa tradursi in una rinnovata attrattività turistica e in opportunità di sviluppo sostenibile.
Gli agnonesi, intanto, sono in fermento: il 20 aprile sarà una serata di festa per seguire la diretta del programma, pronti a esultare qualora il nome della loro amata cittadina dovesse brillare ai vertici della classifica del prestigioso concorso.
SU MISURA Il cash & carry
VENAFRO. Pagamento dei sovracanoni rivieraschi: importanti novità giungono dal Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro. Il comitato esecutivo presieduto da Raffaele Cotugno ha formulato “proposta di pagamento di detto importo su base pluriennale, senza la corresponsione di interessi, al fine di risolvere la controversia”. Interessati i Comuni di Montaquila e Colli a Volturno e la Provincia di Isernia. Come hanno spiegato i vertici dell’ente consortile nell’atto formulato «i concessionari di derivazioni d’acqua per forza motrice aventi potenza nominale superiore a 220 kW sono soggetti ai sovracanoni; il beneficio dei sovracanoni è stato esteso alle utilizzazioni idroelettriche che si attuano con impianti di produzione funzionanti per accumulo mediante pompaggio; tali sovracanoni si suddividono in: BIM, spettanti ai comuni del bacino imbrifero montano in cui ricadono le opere di presa degli impianti idroelettrici; rivieraschi, spettanti ai comuni rivieraschi degli impianti e relative provincie; i sovracanoni sono calcolati in base alla potenza nominale media degli impianti e alla misura unitaria annua stabilita, che attribuisce al ministero dell’Ambiente il compito di provvedere, con proprio decreto e con cadenza biennale, alla revisione della misura del sovracanone BIM sulla base dei dati Istat relativi all’andamento del costo della vita». Tra il Consorzio e i Comuni e la Provincia di Isernia è in atto un contenzioso, con gli enti che attraverso i propri legali hanno chiesto il pagamento complessivo di oltre 35mila euro riferito alle annualità dal 2017 al 2025 a titolo di sovracanoni idrici rivieraschi, in relazione alla centrale idroelettrica sita nel territorio del comune di Montaquila. I legali successivamente per conto del Comune di Montaquila, con atto di citazione presso il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche - Corte di Appello di Napoli chiedevano al Consorzio il pagamento della somma di 6.453,01 euro corrispondente al 20 per cento, quota parte dell’intera somma complessiva da corrispondersi a tutti gli enti beneficiari (35.265,09 euro) dall’annualità 2017 al 2025, per i sovracanoni rivieraschi relativi
Raggiunto l’accordo per la somma complessiva di oltre 35mila euro relativa alle annualità 2017-2025, pagamenti dilazionati e stop al contenzioso
all’impianto di produzione idroelettrica “Ripaspaccata” sito nel comune di Montaquila. A tutto questo è giunta, come detto, la proposta di pagamento del Consorzio accettata dai legali che, nello stesso tempo, hanno chiesto di procedere anche al pagamento di quanto dovuto al Comune di Colli a Volturno per lo stesso titolo e per le stesse annualità per la somma complessiva di 21.159,05 euro (pari al 60 per cento dell’intero ammontare dei sovracanoni dovuti per tali annualità), chiedendo nel contempo la liquidazione delle spese relative agli atti di diffida e di citazione promossi per tutti gli enti rivieraschi per un importo complessivo pari a 2mila e 500 euro. L’accordo raggiunto tra le parti in causa è vantaggioso per le casse del Consorzio che «intende prevenire e, laddove già nati, eliminare lunghi e dispendiosi contenziosi, che creano incertezza e non attuano quei principi di efficienza, efficacia ed economicità, auspicati dal legislatore nell’azione amministrativa, preferendo incentivare soluzioni che riescano a prevenire o comunque risolvere celermente le situazioni di conflitto che si possono ve-
VENAFRO. La “Passione” di Venafro, ambientata tra gli oliveti secolari della Concattedrale, è un evento dalle caratteristiche scenografiche uniche, uno dei primi ideati in Italia, essendo rappresentato dal 1967. Gli Oliveti di Venafro costituiscono, infatti, uno dei luoghi simbolo dell’olivicoltura mediterranea, inserito nel Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici dal Ministro delle Politiche alimentari, agricole e forestale (D.M. n. 6419 del 20.02.2018).
La Fondazione Mario Lepore onlus torna ad organizzare “La Passione”, con il cofinanziamento ed il patrocinio della Regione Molise - Fondo sviluppo e coesione, con il patrocinio del Comune di Venafro e dell’associazione nazionale Pris (Paesaggi rurali di interesse storico), nel solco della tradizione e dall’idea originale di Franco Valente
rificare.» L’accordo dunque prevede il pagamento delle spese legali e il pagamento, sempre da parte del Consorzio di Bonifica, dell’importo complessivo di 35.265,06 euro dovuto a tutti gli enti beneficiari in questione a titolo di sovracanoni rivieraschi, per le annualità dal 2017 al 2025, con le seguenti modalità: 3.226,50 euro al Comune di Montaquila entro e non oltre il 30 aprile 2025; 3.226,50 euro alla Provincia di Isernia entro e non oltre il 30 aprile 2025; 3.226,50 al Comune di Montaquila entro e non oltre il 30 aprile 2026; 3.226,50 alla Provincia di Isernia entro e non oltre il 30 aprile 2026; 7.453,02 euro al Comune di Colli a Volturno entro e non oltre il 30 aprile 2025; 7.453,02 euro al comune di Colli a Volturno entro e non oltre il 30 aprile 2026; 7.453,02 al Comune di Colli a Volturno entro e non oltre il 30 giugno 2026.
Le ragioni di queto accordo sono nelle parole dei vertici del Consorzio: «In ragione delle risultanze istruttorie, la definizione di tale accordo di pagamento procura dei vantaggi al Consorzio, sia in relazione agli interessi maturati che l’Ente avreb-
be dovuto corrispondere alle controparti oltre che per l’ottenimento di una dilazione su base pluriennale dei pagamenti agli enti rivieraschi, garantendo altresì l’annullamento di ogni alea di giudizio rispetto ad ulteriori e maggiori importi ritenuti eventualmente dovuti».
Marco Fusco
La fondazione Mario Lepore presenta “la Passione”
Doppio appuntamento domani e domenica con la solenne rappresentazione tra gli oliveti secolari del parco regionale
che ne è stato l’ideatore. L’evento si sviluppa attraverso quadri scenici di grande effetto con la Direzione artistica e la regia di Gianni Di Chiaro, con il supporto della Segreteria organizzativa generale di Rosaria Mascio, Emilio Pesino e Nicandro D’Angelo. La voce narrante, storica, dell’attore Umberto Taccola ed una coinvolgente colonna sonora, accompagneranno lo spettatore nelle scene ideate tra gli olivi e la vicina Cattedrale, tra giochi di luce ed effetti speciali orchestrati da Maurizio Verrecchia (Music Sound& Light), con l’utilizzo di moderne tecnologie che daranno profondità alla scenografia naturale, rappresentata dal paesaggio storico del Parco dell’Olivo. I nuovi costumi realizzati da Katia Grande hanno addentellati anche con la storia e le opere d’arte di Venafro. Ad esempio, le vestigia dei Soldati del Tempio sono tratte dalle raffigurazioni del Polittico di Nottingham del Museo nazionale di Castello Pandone. Gli allestimenti di scena sono stati curati dall’artista Adriano Cimino. Gli aspetti organizzativi per conto della Fondazione Mario Lepore sono stata affidati a Rosaria
Mascio. La Passione di Gesù, si terrà dunque domani e domenica alle ore 21 e prevede il coinvolgimento di un centinaio di figuranti. Concorrono all’organizzazione dell’evento le Associazioni Agesci Venafro 4, l’Associazione Vigili del Fuoco in congedo di Elvio Santamaria, l’Associazione teatrale Dietro Le Quinte, il Gruppo, rappresentato da Luigi Cancelli. Gli organizzatori esprimono gratitudine a Don Salvatore Rinaldi per la consueta disponibilità e alla famiglia Armieri - Busico per i permessi all’uso dei suoli. Un grazie particolare al Dott. Emilio Cimorelli, al Centro Commerciale I Melograni, all’Impresa Costruzioni Vincenzo Cardines e Pasticceria Fratelli Capaldi.
VENAFRO. Ritorna, dopo il successo dell’anno scorso, la “Passeggiata di Primavera per Acque-Parchi e Storia”, organizzata dalla Pro Loco di
Venafro, con il patrocinio del Comune di Venafro e il contributo di sponsor privati. L’appuntamento è per domenica 4 maggio 2025, ma la macchi-
FORNELLI. Come da tradizione consolidata negli anni torna in paese “La Pasquetta al Borgo”. L’evento si svolgerà lunedì 21 aprile nel centro storico del paese per la gioia dei residenti e dei tanti turisti che intenderanno trascorrere una giornata differente tra le bellezze storiche e paesaggistiche del territorio comunale di Fornelli.
Domenica 4 maggio il parco regionale accoglierà sportivi e appassionati per la consueta camminata non competitiva
na organizzativa si è già messa in moto per non lasciare nulla al caso.
La partenza e l’arrivo a Piazza “Vittorio Veneto”, location d’eccezione dopo la fatica degli atleti tra gli oliveti secolari del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro. Ecco tutte le indicazioni per la partecipazione e l’iscrizione all’evento: «le iscrizioni sono aperte dalle ore 07 e 30 alle ore 9 del 04/05/2025 oppure nei tre sabati precedenti. Dalle ore 9 alle ore 11 presso la sede Della pro loco (Palazzina Liberty). Orario di partenza: prevista per le ore 9.30. Tempo massimo: 3 ore. Limite di età: nessuno. Punto di ristoro: Piazza Duomo. Segnali di percor-
La manifestazione promossa dall’associazione Figlia Di Sion, con il patrocinio del Comune di Fornelli e con l’ausilio della locale parrocchia e della Pro loco prenderà inizio alle ore 10 del mattino con il programma liturgico in onore della Madonna delle Grazie. A seguire alle ore 11.30, la suggestiva e sacra rappresentazione del volo dell’Arcangelo e incoronazione della Madonna delle Grazie nel foro (forello) posto davanti alla Chiesa. A seguire solenne processione. La giornata si concluderà con il picnic nei vicoli e nelle piazzette del Borgo più Bello d’Italia con saluto del sindaco di Fornelli Giovanni Tedeschi. Verranno messi a disposizione i tavoli per il picnic. Per prenotazioni ed info: Gloria 340-1072020.
so: frecce direzionali lungo il percorso. Quote di partecipazione: 2 euro per singola iscrizione. La quota include un cappellino ai primi 300 iscritti. Premiazione: al partecipante iscritto più giovane ed al più anziano.
Regolamento: il comitato organizzatore declina ogni responsabilità civile e penale per qualsiasi incidente che possa accadere prima e durante la manifestazione avendo la stessa non carattere competitivo. L’organizzazione considera con l’iscrizione la idoneità fisica del partecipante inerente la normativa di legge prevista dal D.M. 28.283 sulla tutela sanitaria
per l’attività agonistica. Data la non competitività della manifestazione, non ci saranno né cronometraggi né classifica. I pedoni devono procedere sul margine sinistro della carreggiata (art.134). I partecipanti dovranno attenersi alle norme del codice della strada rispettare i semafori, per l’attraversamento degli incroci e seguire le indicazioni degli addetti alla vigilanza durante il percorso. Vista la non competitività della passeggiata non verranno accettati reclami.
Questo il percorso: Piazza Vittorio Veneto (partenza), via Acquedotto Romano, piazza Castello via Colle, via G.Batti-
sta Della Valle (Le Manganelle), via Cavour via Garibaldi, piazza Portanuova via Amico da Venafro via Duomo Cattedrale (Km 1,500), Ex Pizzeria Nicandro Silvestri Piscina Los Cocos, via Ospedale via Latina via Falca. Attraversamento Diramazione Casilina Via Pedemontana, Via Publio Ovidio Incrocio Case Popolari Via Quinto Orazio Flacco. Attraversamento Via Campania Chiesa San Martino e Nicola Via Nicolò Macchiavelli, Via Maria Pia di Savoia, Piazza Falcone e Borsellino (Stazione) Via V.Emanuele III, Corso Campano Via Roma, Piazza Vittorio Veneto (arrivo) (km 5,200)».
Il micidiale soffione di Ciorlano nel casertano altissimo, all’ingresso
VENAFRO. Acqua effervescente, ribollente addirittura, naturale, ferrata, ottima, ma in alcuni casi anche pericolosa nel sottosuolo del Casertano altissimo a stretto contatto di gomito col Molise occidentale, esattamente con l’area del venafrano. Zona, quella dell’Alto Casertano, ricca di acque naturali, ferrate ed effervescenti quanto mai apprezzate che abitualmente sono sulle tavole di tanti, in primis l’Acqua Lete nel Comune di Pratella che fuoriesce a ridosso del fiume omonimo. Nello stesso Comune casertano si segnalano inoltre per le proprie bontà da molti apprezzate l’acqua ferrata effervescente naturale al sapore di ferro, metallo di cui evidentemente è ricca l’area sorgiva, e l’acqua naturale a sua volta ricca di qualità eccellenti. Tra siffatte positività naturali del sottosuolo alto casertano che tanto fanno bene al corpo ed alla salute delle persone, ecco però venir fuori anche altro di ben diverso tenore e da cui restare ben lontani. Trattasi del temibile soffione di Ciorlano, comune casertano. Da un’area collinare di tale zona fuoriesce infatti dal sottosuolo e con potenza impressionante un consi-
stente soffione d’acqua nient’affatto potabile perché ricco di gas, anidride ed altre sostanze nocive. Ne hanno avuto prova purtroppo negli anni volatili, pecore, capre ed altri animali che, avvicinatisi all’area del soffione per bere, sono stati rinvenuti morti per i gas e per quant’altro contenuto in tale acqua. In ragione di tanto lo specchio d’acqua del diametro di 20 metri circa è stato recintato, onde tener lontani persone ed animali. Il riscontro dell’abbondante e particolare ricchezza idrica nel sottosuolo del Casertano Altissimo conferma che trattasi di vasta area vulcanica ai piedi del Massiccio del Matese e fa venire alla mente quanto in atto nella zona sismica dei Campi Flegrei nel Comune di Pozzuoli (Napoli), area da tempo alle prese con fenomeni di bradisismo ed assestamento del suolo che tanto preoccupano i residenti puteolani. A Ciorlano di tanto non c’è traccia, per fortuna, ma non mancano comunque episodi di preoccupazione, dovuti per l’appunto al temibile soffione di Ciorlano, prova tangibile di una natura costantemente in fermento e come tale da tenere sotto osservazione.
16 termoli@primopianomolise.it 0874 483400
TERMOLI. Abbiamo voluto approfondire i dati locali e territoriali dell’operazione ‘Oro Blu’, il servizio operativo di polizia ambientale attraverso cui – a livello nazionale – è stata impegnata la Guardia costiera. Nell’ambito del compartimen-
Venerdì 18 aprile 2025 Primo Piano Molise
Oro Blu, la Capitaneria svela 12 illeciti ambientali
Il contributo della Guardia costiera termolese
to marittimo di Termoli, i militari della Capitaneria di Porto coordinati dal capitano di fregata Giuseppe Panico hanno eseguito complessivamente 39 controlli e ispezioni, di cui 8 in tema di scarichi idrici, 16 sul ciclo dei rifiuti, 15 ai fini dell’individuazione di eventuali fenomeni di inquinamento marino, ol-
tre a 3 controlli sul contrasto degli abusivismi demaniali e 6 controlli presso l’Area Marina Protetta “Isole Tremiti”. L’attività condotta, con 11 missioni effettuate – tra terrestri e navali - ha portato a contestare 12 illeciti ambientali, di cui 4 amministrativi con un importo complessivo di 9.388,82 euro, nonché 8 illeciti penali con un sequestro effettuato. Nell’ambito dell’operazione,
TERMOLI. Non c’è aspetto più essenziale e determinante per lo sviluppo del turismo balneare della qualità delle acque marine. Per questo, la sinergia Regione Molise-Arpam da anni si affina sempre più per offrire un monitoraggio efficace e funzionale. Lo ha ribadito il presidente della Terza commissione di Palazzo D’Aimmo, Roberto Di Baggio, ricordando che «Partirà il prossimo 1^ maggio la stagione balneare sulle coste molisane, pronte a ospitare turisti e bagnanti offrendo, come sempre, un’elevata qualità delle acque che bagnano le spiagge del Molise». Di Baggio ha, tra le altre la delega alla tutela dell’Ambiente, e richiamando il contenuto della delibera di Giunta Regionale n. 87 che ha dettato i criteri per la balneazione e stabilito le fasce di rispetto della costa per una stagione all’insegna della sicurezza, sottolinea l’impegno profuso a riguardo: «E’ stato anche stabilito il calendario del monitoraggio a cura dell’Arpa, che ha prodotto anche una accurata relazione tecnica e che effettuerà appositi prelievi per garantire la salute dei bagnanti in date ricadenti tra i mesi di maggio e luglio. L’estate molisana si concluderà il 30 settembre 2025, inteso come ultimo giorno in cui le acque saranno monitorate e controllate dai tecnici che durante tutto il periodo estivo saranno impegnati ad effettuare controlli accurati sulla salubrità delle acque. Come sempre le acque del litorale presentano eccezionali livelli di limpidezza e piena conformità ai parametri per la balneazione, e grazie a un calendario così esteso, che apre le porte ai primi bagnanti già dal prossimo 1^ maggio, si auspica anche quest’anno la presenza di un numero elevato di turisti e di amanti delle coste molisane». Intanto, dopo il vertice in
Centri raccolta e riuso, orari ridotti pasquali
TERMOLI. Orari speciali del Centro di Raccolta e Centro del Riuso per le festività pasquali. In occasione delle festività pasquali, il Centro di Raccolta e quello del Riuso di Termoli adotteranno un orario di apertura ridotto. Nelle giornate di oggi, venerdì 18, e sabato 19 aprile, l’ecocentro sarà aperto esclusivamente la mattina, con orario dalle ore 10 alle ore 13. Il pomeriggio resterà chiuso. Si invitano i cittadini a organizzarsi per tempo per il conferimento dei rifiuti, nel rispetto delle nuove disposizioni. Il centro si trova in via Arti e Mestieri n. 27. «Buone feste a tutti, all’insegna del rispetto per l’ambiente!», il messaggio green di Rieco Sud.
Regione di lunedì scorso, dove il Comune di Termoli ha affrontato la questione della pulizia dei tratti di arenile libero, ieri mattina prima seduta, in municipio, del tavolo tecnico permanente tra Amministrazione Comunale e operatori balneari: oggi la prima seduta, che si è tenuta alle ore 10:30, presso l’Ufficio del sindaco di Termoli. L’incontro ha segnato un passo importante per l’avvio di un confronto costante e costruttivo tra le istituzioni e una categoria che
TERMOLI. L’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale promuove a Miami i porti dell’Adriatico meridionale. I sei porti del Sistema presentati a Compagnie e stakeholders internazionali, nell’ambito dell’edizione 2025 del Seatrade Cruise Global. I porti dell’Adriatico Meridionale si confermano protagonisti della scena crocieristica internazionale, guardando lontano, investendo e innovando. Si è conclusa nei giorni scorsi l’edizione 2025 del Seatrade Cruise Global, la più prestigiosa fiera internazionale della crocieristica che quest’anno ha celebrato il suo 40° anniversario con oltre 11.000 visitatori da 120 Paesi, più di 600 espositori e una destinazione Italia che attira ogni anno circa 13 milioni di crocieristi. Anche quest’anno i porti di Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli hanno partecipato alla prestigiosa vetrina internazionale, all’interno dello stand CruiseItaly – One Country, Many Destinations, promosso da Assoporti e condiviso da tutte le Autorità di Sistema Portuale. Nel corso della settimana, la delegazione AdSPMAM (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale) ha preso parte a numerosi incontri B2B con le principali Compagnie crocieristiche mondiali – tra cui Carnival, Royal Caribbean, MSC, Costa Crociere, Silversea, Viking Cruises, Celebrity Cruises, Celestyal Cruises, The Ritz-Carlton Yacht Collection, Crystal Cruises, Star Clippers ed Explora Journeys – nel corso dei quali sono stati presentati gli importanti interventi infrastrutturali e gestionali predisposti e i nuovi servizi indirizzati all’industria crocieristica; servizi in costante evoluzione per risultare più efficienti, accessibili e adatti a una clientela sempre più internazionale. I sei porti del Sistema hanno suscitato un interesse crescente da parte delle Compagnie crocieristiche, attratte dalla molteplicità degli itinerari, dall’alta qualità dell’assistenza a terra, dalla ricettività tecnico-nautica pressoché unica e dal fascino di un turismo lento, esperienziale e profondamente sostenibile. Rilevanti i dati previsionali di Sistema per la stagione 2025 che
per l’analisi dei campionamenti effettuati nel corso dei controlli ambientali, sono stati coinvolti il Laboratorio Analisi Ambientali della Guardia Costiera, sito a Fiumicino (con l’analisi di un campione di acque di scarico), nonché il laboratorio di Arpa Molise (con l’analisi di sei campioni di acqua marina prelevati presso l’impianto di coltivazione di idrocarburi “Campo Rospo Mare” e un campionamento ai fini della caratterizzazione di rifiuti per il successivo e corretto smaltimento). All’esito dell’attività di analisi, operata dagli stessi laboratori, non sono emerse anomalie. Dati a cui si devono aggiungere i 5mila metri quadrati delle discariche sequestrate nei pressi del Sinarca, appena alla fine di marzo.
Il consigliere Di Baggio ricorda l’impegno della Regione sulla qualità del mare Tavolo tecnico in Municipio
rappresenta una componente fondamentale per l’economia e il turismo della città.
Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti di diverse realtà associative e imprenditoriali del territorio: Domenico Venditti, Luigi Napolitano e Pietro D’Andrea, in rappresentanza di Sib-Confcommercio, Non solo mare e Base Balneare.
Per l’Amministrazione comunale erano presenti il Sindaco di Termoli, l’assessore al Personale Paola Cecchi, l’assessore all’Ambiente Ciciola e il dirigente Ulisse Fabbricatore. Alcuni dirigenti comunali e il Comandante della Polizia Municipale non hanno potuto presenziare per motivi tecnici, ma hanno assicurato la loro partecipazione alle prossime riunioni.
L’obiettivo del tavolo è affrontare in maniera condivisa le problematiche quotidiane del settore balneare, individuando soluzioni concrete e migliorative per tutti gli operatori coinvolti. Si tratta della prima iniziativa di questo genere promossa a livello comunale, e rappresenta un segnale importante di ascolto e collaborazione. Il prossimo incontro operativo è stato già fissato subito dopo il ponte del 1° maggio, indicativamente dopo il 4 maggio 2025.
L’Autorità di Bari promuove
Termoli nel salone a Miami
vedono una ulteriore sensibile crescita complessiva, in gran parte riconducibile ai porti di Bari, Brindisi e Monopoli. Comincia, inoltre, a dare i propri frutti la promozione degli scali di Barletta, Manfredonia e Termoli, quali nuove destinazioni nel segmento luxury. Pur non potendo guidare personalmente la delegazione per impegni istituzionali, il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Ammiraglio Vincenzo Leone, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: «Il bilancio di questa edizione del Seatrade supera le più rosee aspettative, sia in termini di prospettive di traffico, sia per l’apprezzamento dimostrato dalle Compagnie crocieristiche. Il nostro Ente- continua l’Ammiraglio- è fortemente impegnato in interventi infrastrutturali mirati a soddisfare pienamente l’offerta; dalle esigenze dei colossi del mare, alle navi di piccole dimensioni, perfette per i porti più raccolti ma ricchi di fascino. Infatti, se sui porti di Bari e di Brindisi si punta al consolidamento del traffico delle grandi unità, gli scali di Monopoli, Barletta, Manfredonia e Termoli risultano destinazioni ideali per navi più piccole, per un mercato di nicchia ma di prestigio e in grado di regalare grandi soddisfazioni ai territori di riferimento, con i quali, in sinergia con le istituzioni e con gli operatori locali, i nostri porti devono sempre più integrarsi per consentire l’ulteriore valorizzazione di una vasta area geografica ancora in grado di offrire meraviglia per un turismo di qualità è sempre più destagionalizzato».
Matteo Nardella e Antonio Celio eletti Rsu della Polizia locale
TERMOLI. Si sono concluse ieri le operazioni di spoglio per le elezioni Rsu al Comune di Termoli, dove il C.S.E. FLPL si è affermato quale seconda forza sindacale con 24 voti di lista ottenuti, pari al 22% del totale. Ad affermarsi sono stati Matteo Nardella e Antonio Celio: «In quanto neoeletti, vogliamo innanzitutto ringraziare tutte le colleghe e i colleghi della Polizia Locale, che ci hanno sostenuti con decisione. Ma un ringraziamento sentito va anche ad un gruppo di impiegati amministrativi, che è andato oltre le logiche “campanilistiche” di settore per scommettere su una nuova proposta. Quello che inizia oggi è un percorso difficile, che ci carica di un grande onore, ma anche di un’enorme responsabilità. Percorso che affronteremo con serietà, trasparenza e impegno. Saremo sempre al fianco di ciascun lavoratore, indipendentemente dall’ufficio di provenienza, pronti all’ascolto e al confronto, per poi farci portavoce delle istanze, delle esigenze, delle difficoltà che ciascuno vive nel proprio servizio quotidiano. Continueremo a lavorare con spirito di squadra per la tutela dei diritti di tutti e per migliorarne, insieme, le condizioni di lavoro. Intendiamo anche dare un serio contributo affinché si possa porre rimedio ad alcune storture che, nel passato recente, hanno gettato discredito al nostro settore in particolare. Eventi che hanno avuto conseguenze che osiamo definire devastanti per il corpo di polizia locale, tanto da causare l’allontanamento volontario di quello che, con buona probabilità, può essere considerato uno dei migliori agenti che Termoli abbia mai avuto».
TERMOLI. A essere trasportata dal 118 Molise al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo è stata una 15enne, ma sull’episodio di cui abbiamo dato notizia ieri, avvenuto mercoledì mattina al Terminal bus, a rimetterci con una prognosi di 15 giorni, è stata l’altra coetanea, accompagnata dal padre in viale San Francesco. Proprio lui ha voluto rendere la propria versione. «Voglio evidenziare che mia figlia ha subito un’aggressione piuttosto grave, che ha portato a conseguenze fisiche significative. Mia figlia è stata buttata a terra, ha ricevuto calci in pieno viso che le hanno provocato sangue dal naso e varie escoria
zioni sulle mani e sulle braccia. Inoltre, a seguito dell’accaduto, le dita della mano hanno riportato una frattura, per cui ha ricevuto una fasciatura e una prognosi di 15 giorni. Ho dovuto portarla all’ospedale per farla curare. Ci tengo a sottolineare che mia figlia non è stata l’aggressore, ma la vittima. So che si tratta di ragazzate e che i giovani devono essere educati in modo corretto, ma questo non giustifica
quanto accaduto. Come genitori, ci siamo chiariti con l’altra famiglia e abbiamo fatto del nostro meglio per rimproverare e educare i ragazzi coinvolti, affinché comprendano l’importanza di comportarsi in modo più responsabile. Anche la Polizia è intervenuta ed è venuta in ospedale, dove abbiamo avuto un dialogo civile. Alla fine, riflettendo con calma, è emerso che tutti noi genitori vogliamo fare la nostra parte per crescere figli consapevoli e rispettosi. Sono grato che, dopo la foga del momento, siamo riusciti a parlare e chiarirci, ma rimane il fatto che mia figlia ha subito un’aggressione che ha causato ferite serie».
PETACCIATO. Era in procinto di sposarsi con il suo compagno Sauro, ma la ferocia e la barbarie di tre rapinatori l’hanno strappata, in modo violento e tragico, all’affetto dei suoi cari. Il Molise, nella Pasqua di tre anni fa, fu sconvolto da un assassinio assurdo: quello della 46enne petacciatese Sonia Di Pinto.
Dopo tre lunghi anni di silenzio, dolore e attesa, la famiglia di Sonia è pronta a sedersi in aula. Dal 13 al 15 maggio 2025, si terrà in Lussemburgo il processo a carico dei tre uomini accusati del suo omicidio, avvenuto la notte del 17 aprile 2022, proprio a ridosso della Pasqua. A confermarlo è la Procura del Granducato, che
nei pressi della Suola Elementare “E. Rosano”. L’op
ha ufficializzato la chiusura delle indagini e la fissazione dell’udienza. Sonia Di Pinto, originaria di Petacciato, si era trasferita in Lussemburgo per lavoro, dove ricopriva il ruolo di responsabile in un ristorantepizzeria nel quartiere Kirchberg, una delle zone più dinamiche della capitale. Quella notte, al termine del turno, si era fermata nel seminterrato del locale per chiudere i conti, come faceva abitualmente. Fu lì che venne aggredita e uccisa. Il suo corpo senza vita fu ritrovato solo otto ore dopo da una collega, insospettita dalla prolungata assenza. Il primo a lanciare l’allarme fu Sauro Diogenici, il compagno di Sonia, pre
giudici
occupato per il mancato rientro a casa. Da quel momento partirono le indagini della polizia giudiziaria lussemburghese, che portarono a una svolta in pochi giorni. Il 28 aprile 2022 furono arrestati tre giovani, tutti tra i 20 e i 30 anni. Secondo l’accusa, si sarebbero introdotti nel locale con l’intento di rapinare l’incasso, approfittando del fatto che Sonia si trovava da sola. Due di loro, incappucciati, furono ripresi dalle telecamere di sorveglianza mentre entravano nel ristorante. Il terzo, sospettato di aver fatto da basista, sarebbe stato un collega della vittima, reo di aver facilitato l’ingresso dei complici.
La ricostruzione degli inquirenti parla di una violenta aggressione: Sonia sarebbe stata colpita ripetutamente alla testa con un oggetto appuntito, trascinata e infine strangolata. I tre tentarono di nascondere le tracce del delitto, ma lasciarono dietro di sé numerosi elementi che permisero agli investigatori di incastrarli: impronte,
residui biologici, immagini e messaggi compromettenti. In questi tre anni, la comunità molisana non ha mai dimenticato Sonia. A Petacciato, la sua figura è rimasta viva nel cuore di tutti, simbolo di coraggio, sacrificio e dedizione. La famiglia Di Pinto – la madre Antonietta Aniello e il padre Nicola, scomparso di recente –non ha mai smesso di lottare per la verità, sostenuta dall’avvocata Maria Teresa Caracciolo. Ogni appello, ogni intervista, ogni presidio è stato un grido silenzioso per chiedere giustizia.
«Abbiamo aspettato troppo, abbiamo sofferto ogni giorno. Ora vogliamo solo che venga
posizione “Insieme per Larino” ne chiede la rimozione. Durante l’ultima edizione del Carnevale larinese, il consigliere di minoranza del Comune frentano Salvatore Faiella aveva segnalato, attraverso una nota al sindaco Pino Puchetti e a tutti i membri della maggioranza, la presenza di fili elettrici che fuoriuscivano dai lampioni dell’illuminazione pubblica, pretendendo, e di fatto ottenendo, la rimozione degli impianti non a norma. La segnalazione era partita da un gruppo di genitori preoccupati
GUGLIONESI. Giovedì scorso, 10 aprile, presso la sede sociale, si è svolta l’assemblea regionale elettiva della Libera Caccia Molise in cui è stato eletto all’unanimità, quale presidente regionale per il quadriennio 20252028, Luigi Marco Pace. Luigi Marco Pace, conosciutissimo come Marco in tutto il Molise, da oltre 35 anni dipendente del Ministero dell’Interno, è anche dirigente nazionale di uno dei più importanti sindacati della Polizia di Stato ed è stato per due mandati componente della Commissione Esami per il rilascio del porto d’armi della Regione Molise.
per l’incolumità dei tanti bambini che durante la manifestazione, e non solo, si sarebbero avvicendati nell’area interessata dal problema, per di più dopo due giorni di pioggia e con la pavimentazione bagnata.
Alla luce di questo, è d’obbligo sottolineare che per tutti gli altri eventi l’amministrazione Puchetti è stata sempre attenta, scrupolosa e dettagliata rispetto alle regole da far seguire per tutelare la pubblica sicurezza, quindi, appare strano che non abbia applicato lo
Il neopresidente sarà affiancato dai consiglieri Lardieri Fernando presidente
provinciale di Campobasso, Ezio Maria Trotta – vicepresidente Reginale, Salvatore Mariani – presidente provinciale di Isernia e Leonardo Zullo; Revisori dei conti sono stati eletti: Mario Salvatorelli, Lucio Mucci e Achille Fiore. Nell’assemblea, inoltre, sono stati nominati i nuovi delegati: Ezio Maria Trottadelegato alla cinofilia per i cani da ferma, Giovanni D’Andrea delegato alla cinofilia per i cani da seguita, Giuseppe Erra –
stesso rigore al Carnevale, una manifestazione che fa capo al Comune e che, grazie all’impegno dei costruttori, tutti ragazzi che con passione danno continuità a una tradizione storica, ogni anno raggiunge numeri sempre più alti in quanto a presenze. Dunque, la sicurezza deve essere al primo posto. Ad oggi, però, da un lampione posto sul marciapiede che conduce alla scuola Rosano, proprio nei pressi del cancello, spuntano ancora fili elettrici, probabil
delegato al tiro e Antonio Flamminio – delegato alla vigilanza venatoria. Durante l’assemblea Pace ha voluto in primis ringraziare il suo predecessore, Ferdinando Chimisso, per l’encomiabile lavoro svolto nei due quadrienni precedenti, dopo di che ha illustrato il suo programma che, pur indirizzato nel solco della continuità, dovrà adattarsi alle nuove e delicate sfide che attendono il mondo venatorio (Parco del Matese, emergenza cinghiali, ecc.). Al neoeletto presidente regionale ed ai suoi collaboratori i più cari auguri di buon lavoro da parte dei soci tutti.
mente sfuggiti all’attenzione durante l’intervento di rimozione seguito alla prima segnalazione.
L’anomalia è stata comunicata, anche questa volta, al gruppo di opposizione da al
fatta chiarezza e che Sonia possa finalmente riposare in pace», ha affermato la madre. Il processo, che si svolgerà in tre udienze presso il tribunale del Lussemburgo, rappresenta non solo un momento di verità, ma anche un’occasione per restituire piena dignità alla memoria della vittima. La speranza della famiglia è che quella verità, cercata con tenacia e amore, venga finalmente pronunciata davanti alla legge. La metà di maggio sarà decisiva: è il tempo del giudizio, delle responsabilità, ma anche – forse – l’inizio di un lento cammino verso la pace per chi, in quella maledetta notte di Pasqua, ha perso tutto.
cuni genitori che ogni giorno accompagnano i propri figli a scuola, ricordando che il marciapiede viene utilizzato anche da molte persone per raggiungere il vicino supermercato. Memori dei tanti fatti di cronaca legati a situazioni simili, si chiede un intervento immediato che elimini il pericolo di qualche scarica elettrica dovuta a un contatto accidentale. Lo si chiede, ancora una volta, al sindaco Pino Puchetti e al resto della maggioranza.
L’amministrazione di Montecilfone visita gli anziani in paese
MONTECILFONE. Nell’approssimarsi alla festività di Pasqua, ieri, è stato un giorno speciale per i residenti della casa di Riposo a Montecilfone. Il sindaco, il parroco e l’assessore Manes sono stati a trovarli, dimostrando vicinanza e attenzione verso le persone più anziane della comunità. Questa visita è un gesto di grande importanza, poiché mostra che le istituzioni locali si prendono cura dei propri cittadini, soprattutto di quelli che potrebbero sentirsi più isolati o dimenticati. Speriamo che questo gesto possa portare gioia e conforto ai residenti della casa di Riposo!
TERMOLI. Prima festività di Pasqua come vescovo della diocesi di Termoli-Larino, per monsignor Claudio Palumbo e il suo messaggio reca: «Vocati all’abbraccio del Risorto per un nuovo germoglio di vita e di senso nella storia degli uomini. Al Popolo di Dio della santa Chiesa che è in Termoli- Larino, pace e gioia nel Signore Gesù Cristo. Carissimi, per la prima volta posso rivolgermi a tutti Voi per augurarVi: Buona Pasqua! E lo faccio con quella gioia che nasce dalla convinzione - condivisa con tutti i fratelli e sorelle nella fede - che Il Signore è veramente risorto, vivo e presente dentro la storia di ciascuno di noi, pellegrini attraverso i sentieri di un tempo e di uno spazio che, sebbene tormentati, Cristo ha di fatto redento e dove – il Vivente - rimane con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Cf Mt 28,20). La gioia pasquale si dà dentro la storia. Guidati e sorretti dalla liturgia della Settimana Santa che stiamo viven-
Carissimi fratelli e sorelle, Pace e gioia a tutti Voi! Per la prima volta ci ritroviamo, il nuovo Vescovo con Voi, e Voi con il nuovo Vescovo, per la Messa crismale, durante la quale, com’è noto, si rinnovano le promesse sacerdotali e vengono benedetti gli oli destinati a profumare, dare forza e bellezza ai diversi volti della nostra comunità ecclesiale di Termoli-Larino.La Messa crismale, nella quale attingiamo risorse per la nostra vita spirituale, ci aiuta a rimettere al centro il ministero del presbitero e del presbiterio, senza il quale non ci sarebbe né Eucarestia né Chiesa.Noi sentiamo, oggi in particolare, tutto l’affetto del nostro popolo, incoraggiati e sostenuti dalla presenza e preghiera di tanti che, magari con una affettuosa pacca sulla spalla, ci dicono in semplicità e sincerità: Tanti auguri! E nel clima spirituale che stiamo vivendo, riandando alle promesse del giorno in cui siamo nati come “ministri del Signore”, vogliamo anche umilmente chiedere perdono a Dio e alla Chiesa per le inadempienze o ritardi nel ministero, teso alla maggior gloria di Dio e al bene delle anime.Nella festa del sacerdozio cattolico, dono e mistero, per adoperare la nota espressione di San Giovanni Paolo II, risentiamo il profumo del crisma e, rispondiamo nuovamente, con coscienza più lucida e avvalorata dal tempo, dall’esperienza e dalla sofferenza, alle domande che il Vescovo
do, possiamo guardare al mistero della Risurrezione del Nostro Signore Gesù Cristo, consapevoli che il Risorto compie, nella sua Pasqua, quell’abbraccio totale della nostra povera umanità, iniziato con l’Incarnazione del Verbo. Questa nostra umanità, dolorante ma piena di speranza, è ormai redenta e la vita ha avuto il sopravvento sulla morte. Alla luce dell’evento pasquale, come singoli, ma prima di tutto come Chiesa diocesana, impegnata nel cammino sinodale, assieme a tanti uomini e donne di buona volontà, non possiamo, e non vogliamo, rimanere estranei alla storia, agli interrogativi generati da tutto quanto viviamo ogni giorno. E rianimati dalla potenza della Pasqua, ci rilanciamo all’abbraccio del Risorto che vive nei Sacramenti della Chiesa, come anche in ogni fratello
Omelia per la Messa del Crisma (2025)
Nel messaggio pasquale del vescovo Claudio Palumbo i riferimenti all’importanza del senso della storia umana
ci ha rivolto nel giorno dell’Ordinazione.Abbiamo quindi poste le nostre mani nelle mani del Vescovo, promettendo obbedienza all’Ordinario del tempo e ai suoi successori. Gesto semplice e magnifico, sostanzioso ed eloquente, con il quale abbiamo celebrato, nel dono e nell’offerta, la nostra libertà, giocando la nostra vita sulle altezze, le profondità e le sorprese della fede. Attraverso le mani della Chiesa ci consegnavamo completamente al Signore, espropriandoci di noi stessi, pur nella consapevolezza di essere polvere e cenere (cfr Gn 18,27). E abbiamo iniziato così, nell’entusiasmo e inseriti in una famiglia presbiterale, il nostro cammino andando, profumati di crisma e testimoni del Risorto, dove l’obbedienza ci ha condotti.A volte abbiamo ritirato le nostre mani da quelle sempre e comunque affidabili della Chiesa. È avvenuto questo o per stanchezza, o per delusione, o per incomprensione, o per qualche sberla della vita, quando non per un suggerimento sbagliato di chi ci sembrava amico.Ma ecco che puntuale ritorna la Messa del Crisma per ripetere, nel libero e generoso rinnovo delle promesse sacerdotali, quello stesso gesto, in modo spirituale, davanti a tutto il presbiterio e al popolo che ci è affidato, e contenti e rinati, riprendere il cammino con rinnovato entusiasmo, per essere insieme Chiesa della fede e della storia, comunione e cammino in un unico presbiterio (PO,7).Chiediamo al Maestro, che solo conosce le profondità del nostro cuore, di uscire da questa celebrazione rigenerati dentro e profumati di crisma, resi belli e forti nel ministero: compagni di viaggio, maestri di Spirito, medici dell’anima, testimoni credibili dell’ Invisibile.Così ci attendono, da stasera, le nostre comunità per celebrare in Coena Domini il dono del sacer-
dozio, la bellezza dell’Eucarestia e la forza della carità che si abbassa fino a lavare i piedi, profumando tutta la domus ecclesiae, le strade e le case di tutti.Riprendiamo l’urgente ministero di intercessori per abitare l’ambone, l’altare e il confessionale; per stazionare presso il letto degli ammalati; dialogare con le nuove generazioni; fermarci con gli anziani e portando parole di speranza nelle case in lutto o dove c’è una culla; e mai a discapito del tempo necessario per meditare, studiare e riposare.Intercessori. Come Abramo, nostro padre nella fede, ripetiamo: vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere (cfr Gn 18,27). Come Mosé, presentando nella preghiera le questioni a Dio; come Maria, la prima a rivolgersi al suo Gesù, sempre vivo per intercedere a nostro favore.La nostra gente sorreggerà le nostre mani alzate, come Aronne e Cur nel sostenere quelle di Mosè sulla cima del colle nella battaglia contro Amalek. Oggi, carissimi Confratelli, vogliamo assumere, per ravvivarlo, il paradosso del cammino ecclesiale: tornare indietro per andare avanti nella vita spirituale e pastorale: tornare cioè alla fonte, alla sorgente, che è il Cenacolo, per essere idonei a partire dalla predella dell’altare - lasciando ad altri incombenze non nostre, che ci ingolfano e appesantisconoper raggiungere gli altari delle solitudini, gli amboni del mutismo, gli incroci dell’indifferenza, dove gli sventurati attendono, da noi per primi, l’olio della consolazione e il vino della speranza. Condivideremo così l’olio del Giovedì Santo in piccoli vasi, stimando e facendo stimare nuovamente il dono sacerdotale, generando o alimentando altre lampade vocazionali perché la luce pasquale illumini la città dell’uomo, in virtù di un dinamismo sempre nuovo tra Chiesa in entrata eucaristica e Chiesa in uscita missionaria.La Vergine Santa, Regina del Cenacolo, renda fecondi questi nostri voti con la sua materna intercessione. Ipsa propitia pervenis.Così sia.
A cura di Benito
e sorella, a cominciare da quanti sono nel dolore e nella precarietà: sofferenti nel corpo e nello spirito, ammalati, migranti, vittime di multiformi ingiustizie, di guerre e disordini che sconvolgono il mondo. La Risurrezione del Signore rende doveroso il nostro “grazie” al Padre, datore di ogni bene, per i tanti “operatori di misericordia e di pace”, che non mancano in ogni dove, “icone credibili” e - che ne siano consapevoli o meno - annunciatori autentici del Vangelo di salvezza in mezzo a tanta diffusa violenza, al terrorismo contagioso, al nuovo disordine mondiale, alla cultura dello scarto che eleva muri e barriere verso i deboli e sofferenti, al nichilismo brioso della morte - cominciando da quella “decretata” dal primo concepimento fino al termine naturale della vita - e fino ai nostri ricorrenti difetti, spesse volte, quando non riconosciuti e accettati, fomite di ogni sorta di esasperata aggressività. Ma Gesù è il Risorto. Non aspetteremo, rassegnati, i “tempi ultimi” per vedere una umanità risorta e pacificata. Sotto la “pirotecnica” superficie del male pullula la vita buona del Vangelo. Quella dei martiri odierni, uccisi anch’essi, come gli antichi, per il solo nome cristiano, e quella di quanti, umili e semplici, onesti e generosi, sono lampade viventi, se non addirittura fari che illuminano, di eroica dedizione i nostri giorni. Gesù è il Risorto e vive con noi. Egli è primizia di quel mondo che è nato in Lui e che germoglia nella storia. Auguro pertanto il dono pacificatore della Pasqua: con Dio, con i fratelli e sorelle, e con sé stessi, perché sia dato, a tutti e a ciascuno, di divenire “costruttori di pace” nelle proprie famiglie, nel mondo del lavoro e nella società tutta, mentre affido questi voti alla materna intercessione della Vergine Maria, Madre della Speranza e Regina della Pace: Ipsa propitia pervenis. Con una affettuosa benedizione».
Ascoltiamo il Vangelo:
“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. … Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli
spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo, infatti, avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto»”.
“Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce” (Colossesi 2,13-14). Qual è il documento scritto contro di noi che Cristo ha annullato? Evidentemente il peccato. Ma Dio non ha lasciato l’uomo in balia di sé stesso, in preda al proprio errore, ma è venuto a salvarlo. Dio come ci ha salvati? Con la morte di Cristo, suo unigenito, sulla croce. Nelle sue braccia spalancate trionfa l’amore di Cristo per ogni uomo. “Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori a convertirsi”
(Luca 5,32). E ancora “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Matteo 9,12). “Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito…” (Luca 15,7). Per realizzare tutto questo, Cristo muore in croce. Addossa su di sé tutti i peccati del mondo di ieri, di oggi, di sempre. Cristo diventa il parafulmine dell’umanità. Per strappare il documento del debito, per annientare le conseguenze del peccato scarica su di sé per salvarci. La morte di Cristo paga ogni riscatto. Riaccende la speranza soffocata, fa guardare con occhi nuovi e cuore ristorato il futuro dell’umanità. È un amore viscerale quello donato da Dio all’umanità intera. Inspiegabile. Come mai Dio, l’onnipotente, muore per l’uomo? Lui che da sempre ha ricevuto vittime sacrificali in suo onore, ora, diventa vittima di espiazione. Sulla croce, con questa scelta, Dio, ha scritto con il suo sangue, il suo amore per l’uomo peccatore. Proprio qui, sulla croce risiede e si manifesta l’onnipotenza di Dio. Nella capacità di umiliare sé stesso, diventando vittima, dimostra che è veramente onnipotente perché ha fatto una cosa che Dio non può fare, non deve fare, non sa fare eppure porta a termine il suo progetto immolando sé stesso. Il trionfo dell’on-
nipotenza nella più grande e scandalosa sconfitta di Dio. La sua morte! Ed è per questo che la croce diventa cattedra. Insegnamento. Esempio da seguire per coloro che si sentono raggiunti da questo amore. È un amore quello che sgorga dalla croce di Cristo che deve tracimare ogni diga che eretta la si vorrebbe frapporre per trattenere a presso sé stessi i benefici che ne derivano. La croce è una sorgente, una fontana a cui tutti debbono e possono attingere e a volontà, senza diritti di prelazione particolari, senza limiti di quantità. Ognuno secondo le proprie necessità. La croce emana una forza inesauribile. È una sorgente che eroga più del necessario e continuerà a donare anche dopo aver spento ogni forma di sete. Ma occorre imparare da questa cattedra che ciò che vorremmo per noi lo dobbiamo volere anche per gli altri. Il perdono richiesto e ricevuto, il debito condonato debbono diventare doni che a nostra volta doniamo, debito che condoniamo a chi l’ha verso di noi. Solo così quella sorgente originaria si alimenterà anche della nostra goccia partecipativa. Non solo fruitori ma anche donatori. È la logica dell’amore. È la lezione della croce parafulmine dell’umanità.
CAMPOBASSO. Una vittoria per chiudere il discorso salvezza e regalare una piccola gioia alla tifoseria campobassana e alla stessa società. A proposito, il presidente Rizzetta sarà nel capoluogo a partire da venerdì 25 aprile per restare fino al 12 maggio: un arco di tempo in cui si getteranno le basi per la prossima stagione sia a livello tecnico che organizzativo. Si scenderà in campo a Pasquetta, alle 15, contro il Perugia, che è ancora in lotta per un posto dei playoff. Teoricamente anche i Lupi potrebbero ancora accedere alla griglia spareggi ma parlarne ora è poco serio, visto che c’è una permanenza in categoria ancora da conquistare. Il pubblico è pronto a mobilitarsi per spingere i calciatori al successo e assistere all’ultimo match interno della stagione. Fabio Prosperi ha alcuni dubbi di formazione: Pellitteri e D’Angelo sono influenzati, Mondonico è acciaccato e non si è allenato. Dovrebbe tornare invece Bigonzoni. Per il resto sono tutti arruolabili. Relativamente alla gara Pescara – Campobasso, valevole per la 38^ e ultima giornata di campionato del 27 aprile allo stadio Adriatico, l’autorità competente ha previsto la vendita di tagliandi per i residenti nella provincia di Campobasso esclusivamente presso il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva Campobasso. Una decisione che ha lasciato interdetti, visto che la tifoseria rossoblù è tra le più corrette d’Italia e attuare questa restrizione sa tanto di forzatura per un popolo appassionato come quello rossoblù.
Precedenti. All’andata i Lupi subirono una sconfitta al “Renato Curi” giocando una partita tutt’altro che convincente che venne chiusa nel finale dagli umbri soprattutto per errori molisani. Sono ben 13 le partecipazioni degli umbri alla serie A nel corso della storia, 29 in serie B e 36 in C. Qualche discesa in serie D negli anni cinquanta oltre che nel 2010/2011. Poco più di una decina di anni fa ci fu anche una compravendita di un calciatore tra le due società: Pietro Balistreri passò al Perugia dopo la grande annata di Campobasso e il gol che realizzò nel match di Selvapiana, quando gli umbri si imposero con Clemente e Gucci. Al ritorno un buon 1-1. In B sfide equilibrate (tranne il 3-0 del 1982 ad opera dei biancorossi) e intense. In quegli anni andarono a segno tra gli altri Ugo-
Di Nardo e Chiarello hanno risposto alle curiosità dei ragazzi
CAMPOBASSO. Una mattinata di entusiasmo, partecipazione e contenuti autentici quella vissuta al Liceo Scientifico “A. Romita” di Campobasso, dove oltre duecento studenti hanno accolto con calore la delegazione del Campobasso Football Club. Ospiti d’eccezione all’assemblea d’Istituto dedicata al tema “Il calcio: dal dilettantismo al professionismo”, il capitano Antonio Di Nardo, il centrocampista Riccardo Chiarello, il direttore generale Mario Colalillo e il team manager Giacomo Reale. Un incontro che ha saputo intrecciare tecnica e cuore, regolamenti federali e spirito di squadra, raccontando il calcio non solo come disciplina sportiva, ma come metafora di crescita personale, lotta quotidiana e ricerca di equilibrio.
A rompere il ghiaccio è stato il direttore generale Mario Colalillo, che ha guidato gli studenti attraverso le complesse dinamiche normative che distinguono la gestione di una società di Serie D da quella di Serie C: «Le scadenze diventano appuntamenti inderogabili – ha spiegato – e la tempistica imposta dai
regolamenti federali richiede una precisione assoluta. Chi sbaglia paga, e non si fanno sconti, come dimostrano i recenti casi di società blasonate come Turris e Taranto». Ma a far vibrare la platea sono stati i racconti di vita vissuta da Chiarello e Di Nardo, due professionisti che hanno saputo trasmettere la passione che li accompagna ogni giorno sui campi di calcio. «Gli ostacoli sono tanti – ha detto Riccardo Chiarello rivolgendosi ai ragazzi – e spesso non si vedono. Ma il segreto è non mollare mai. I campi della Serie D e dell’Eccellenza sono scuole di vita, più di quanto possa esserlo un altro anno in Primavera. Lì impari la fati-
Per il match di lunedì in dubbio Pellitteri, D’Angelo e Mondonico. All’andata vinsero gli umbri
Stagione 1982/1983, serie B
ANDATA: Perugia-Campobasso 3-0 (50’ Ottoni, 66’ Pagliari, 72’ Morbiducci)
RITORNO: Campobasso-Perugia 0-0
Stagione 1983/1984, serie B
ANDATA: Perugia-Campobasso 0-0
RITORNO: Campobasso-Perugia 0-0
Stagione 1984/1985, serie B
ANDATA: Campobasso-Perugia 1-1 (15’ Brondi, 49’ Trevisan)
RITORNO: Perugia-Campobasso 2-1 (16’ Ugolotti, 47’ Allievi, 78’ de Stefanis)
Stagione 1985/1986, serie B
ANDATA: Perugia-Campobasso 2-1 (8’ Massi, 29’ Brunetti, 59’ Lupo)
RITORNO: Campobasso-Perugia 2-1 (9’ rig. Russo, 45’ Boito, 88’ rig. De Stefanis)
Stagione 1988/1989, serie C1
ANDATA: Perugia-Campobasso 0-0
RITORNO: Campobasso-Perugia 1-0 (6’ Mandressi)
Stagione 2011/2012, 2^ divisione
ANDATA: Campobasso-Perugia 1-2 (22’ Balistreri, 24’ Clemente, 80’ Gucci)
RITORNO: Perugia-Campobasso 1-1 (53’ Cruz, 83’ Clemente)
Stagione 2024/2025, serie C
ANDATA: Perugia-Campobasso 2-1 (70’ e 83’ Seghetti, 96’ aut. Angella)
lotti, Pagliari, Trevisan, Boito, Mandressi (in occasione dell’ultima vittoria dei Lupi contro i rivali perugini).
ca, il rispetto per chi ha più esperienza, e capisci cosa significa davvero lottare per un obiettivo. È lì che il calcio diventa fame, e proprio lì molti osservatori trovano i talenti più autentici». Il capitano Antonio Di Nardo, che ha messo l’accento sull’importanza dell’equilibrio psico-fisico: «L’allenamento non comincia quando entri in campo. Inizia appena apri gli occhi. Devi essere pronto a costruire la tua giornata con disciplina, cura, concentrazione. Una settimana tipo, dal lunedì al saba-
to, è fatta per arrivare alla domenica nella miglior versione possibile di te stesso. E tutto parte da lì: da come ti svegli, da come ti alimenti, da come tratti il tuo corpo e la tua mente». Curiosità, riflessioni stimolanti e tanti applausi hanno scandito l’incontro, segno tangibile di un dialogo vero tra chi vive il calcio ad alti livelli e chi lo sogna, lo studia, lo pratica o semplicemente lo ama. Il tutto in un clima di grande rispetto e partecipazione, culminato in foto di gruppo, abbracci, strette di mano e il coro “Rall mo” che ha riecheggiato nell’aula magna del Romita come un inno d’appartenenza. Un incontro che ha lasciato il segno e che conferma, ancora una volta, quanto sia fondamentale il legame tra sport e scuola, tra club e territorio. Perché il calcio, quando si racconta con onestà e passione, diventa davvero una grande lezione di vita.
(primo tempo 0-0)
SAMBENEDETTESE: Orsini, Orfano (65’ Bouah), Zini, Gennari, Baldassi (85’ Sbaffo), Eusepi, Fabbrini (65’ Kerjota), Zoboletti, Paolini (70’ Battista), Guadalupi, Tourè (85’ Tataranni).
All.: Palladino.
TERMOLI: Corci, Tracchia, Esposito, Hutsol, Sicignano, Volpe (39’ Della Pietra), Magnani, Keita, Hysaj (74’ Oliverio), Galdo (86’ Allegretti), Cancello. All.: Carnevale.
ARBITRO: Ferrara di Roma 2 (Fecheta–Manni).
RETE: 80’ (rig.) Cancello.
NOTE: ammoniti Tourè (S) ed Esposito (T).
TERMOLI. Il Termoli centra il suo primo successo della storia al ‘Riviera delle Palma’ in casa della capolista Sambe-
nedettese e, complici anche gli altri risultati del trentaduesimo turno, infilando il quinto punto nelle ultime tre gare – il
primo exploit nella gestione Carnevale 2.0 – si ritrova fuori dalla zona rossa e, se fosse questa giornata quella del 4 maggio (momento di trentaquattresimo turno del torneo), sarebbe salvo senza nemmeno dover passare per le forche caudine dei playout, centrando così l’obiettivo posto ai suoi dal presidente Nicola Cesare.
L’avvio è favorevole ai rossoblù che pressano la difesa bassomolisana nei primi cinque minuti, conquistando quattro corner. La prima occasione pericolosa è per Zaboletti al 12’. Al 30’ ci prova Baldassi di testa, ma Corci controlla. Sul finale al 43’ sono i giallorossi ad avere una ghiotta opportunità con il tiro del giocatore albanese troppo telefonato e bloccato da Orsini. Nella ripresa al 78’ su tiro di
Galdo i bassomolisani si conquistano un corner, sulla cui successiva battuta, un tocco di braccio di Tourè vale il cal-
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. «Sei punti per la salvezza diretta». Nell’immediato dopo gara del match in casa della Sambenedettese, è particolarmente chiaro Massimo Carnevale, trainer del Termoli. «Complimenti per il successo? Da girare a società e squadra, io guardo al lavoro da portare avanti per un gruppo il nostro in lotta per la salvezza, quindi
con un obiettivo diverso da quello che era nello specifico l’intento della Sambenedettese. Con certezza posso dire che abbiamo fatto una buona partita. Loro hanno avuto diverse palle gol, ma anche noi nel primo tempo abbiamo avuto l’opportunità con Hysaj. Questa squadra ha meritato la vittoria perché l’ha voluta a tutti i costi». Poi, sulle prospettive dei suoi, che dovranno af-
(primo tempo 1-0)
ROMA CITY: Salvati, Alari, Calisto, Marchi, Spina, Trasciani, Bonello (79’ Battistoni), Gelonese (31’ Fradella; 62’ Limongelli), Omohonria (79’ Costa), Icardi, Meola (62’ Giorgini). All.: Boccolini.
ISERNIA SAN LEUCIO: Draghi, Romat, Perotti (87’ Ouattara), Baba, Perrone (62’ Cavaliere), Franzese, D’Angelo (70’ Pettrossi), Rinella (46’ Conti), Coratella, Cascio, Ercolano. All.: Farrocco.
ARBITRO: Kovacevic di Arco Riva (D’Ambrosio–Romeo).
RETE: 18’ Meola.
NOTE: ammoniti Trasciani e Gelonese (RC); Romat, Perrone, Franzese, Coratella, Ercolano e Conti (ISL).
RIANO. Secondo stop consecutivo per l’Isernia San Leucio che si ritrova nuovamente nella zona retrocessione (chiuderebbe la stagione con la retrocessione in Eccellenza al 4 maggio, se la stagione terminasse con l’attuale conformazione).
A Riano, contro il Roma City, i biancocelesti devono cedere ai capitolini che centrano il quarto punto nelle ultime due partite e bissano anche quello che era stato l’exploit dell’andata..
La prima frazione è all’insegna di un grande controllo su entrambi i fronti con tanto ner-
vosismo sul campo (prova evidente i diversi contrati in campo con ben quattro cartellini comminati dall’arbitro sui due fronti) e poche, pochissime azioni di un certo rilievo. Quella che incide sull’inerzia della frazione è quella che porta Meola a sbloccare la contesa al 18’, ribadendo un pallone arrivatogli da un rimpallo.
Nella ripresa l’Isernia, che inserisce Conti per Rinelli, si fa pericolosa già al 49’ con D’Angelo. Poi il gioco torna a ristagnare prima di un paio di opportunità per i capitolini: la prima con Icardi, la successi-
cio di rigore che Cancello trasforma per quella che è la sua quinta rete stagionale, la prima dagli undici metri. Nel re-
frontare l’Atletico Ascoli il 27 aprile e la Recanatese il 4 maggio, Carnevale aggiunge: «Ora voglio che i ragazzi e la società si godano quest’exploit, poi dalle prossime ore, personalmente, penserò già alle prossime due gare in cui provare ad ottenere sei punti, necessari per la salvezza diretta». Da parte sua, invece, il match winner Rosario Cancello aggiunge: «Era una vittoria che ci serviva ed ora davanti a noi avremo due finale. Questo match l’abbiamo preparato benissimo, ora stacchiamo un po’, ma da martedì ci sarà da pensare con forza alla salvezza».
cupero, al 91’, su cross di Kerjota Sbaffo manca per un soffio la possibilità di fare 1-1. Nei rimanenti sette minuti di recupero i marchigiani provano in tutti i modi ad impattare, ma il Termoli riesce a difendere la propria porta e può far festa sotto lo spicchio dei propri tifosi.
Scartata così la sorpresa più bella nel proprio ideale uovo di Pasqua, ora la formazione giallorossa, il prossimo 27 aprile, avrà al ‘Cannarsa’ – in occasione dell’incrocio interno con l’Atletico Ascoli – la concreta opportunità di rendere ancora più confortante la propria classifica per arrivare all’ultima a Recanati senza più grandi patemi d’animo.
va con Omohonria. Al 72’, poi, si fa vedere Pettorossi, per
l’Isernia San Leucio, senza incidere. Cinque minuti dopo
si rende pericoloso Limongelli per i capitolini. All’82’, quindi,
su calcio piazzato di Cascio, Conti ci prova di testa, ma la sua inzuccata finisce oltre la traversa. All’85’ prima Cascio mette in difficoltà Salvati, poi l’azione prosegue e, sul traversone, Conti va in cielo con la palla che sorvola la traversa. Al 90’ in contropiede, Icardi serve Limongelli che raddoppierebbe anche ma viene pescato in fuorigioco. Ed al termine dei sei minuti di recupero, su corner di Cascio, ci prova Baba di testa, ma mette fuori.
Per l’Isernia – dopo la pausa pasquale – domenica 27 aprile ci sarà il match interno con l’Avezzano, che ieri ha festeggiato la salvezza matematica dopo l’exploit sul Castelfidardo al ‘Dei Marsi’, e che di fatto non ha più nulla da chiedere al torneo. Secondo
VENEZIA. Tanti segnali, tutti di spessore e particolarmente fondanti. Gara uno della serie di semifinale – al meglio dei tre exploit sulle cinque partite – contro la Reyer Venezia ha lasciato più di un motivo di fondate speranze in casa rossoblù.
La Molisana Magnolia Campobasso è pronta a proiettarsi sulla gara due – palla a due alle ore 19.30, arbitri il fiorentino Marco Attard, il livornese Alessandro Costa ed il siracusano Luca Attard – dell’intreccio con le campionesse d’Italia in carica con la consapevolezza di chi ha tutte le armi – al di là del successo ottenuto in regular season – per potersi provare a giocare tutte le proprie carte sino in fondo e fare dei match all’Arena (in programma, ironia della sorte, nei giorni dei due patroni dei centri d’elezione dei team: San Giorgio e San Marco) il grimaldello per provare a centrare un sogno.
In quelli che sono i dettagli da limare per il coach rossoblù Mimmo Sabatelli fondamentale sarà «poter tenere un assetto difensivo con standard d’eccezione, come quelli che abbiamo dimostrato di poter tenere. Inoltre, in attacco, e lo si è visto bene nel primo match della serie, sarà fonda-
mentale eseguire al meglio le nostre opzioni perché questo ci ha portato a prendere tiri aperti senza proiettarci in soluzioni di uno contro uno con palla ferma che finiscono per favorire la difesa delle nostre avversarie».
In particolare, tra i minus da scongiurare, c’è senza dubbio il dato delle palle perse: ben diciannove «di cui undici –aggiunge il trainer – nei primi due quarti ed è questa una voce da migliorare senza se e
senza ma». Nello specifico, per coach Sabatelli «nel complesso c’è grande fiducia perché abbia-
Cuore e carattere non bastano al team del capoluogo per battere la corazzata
VENEZIA. Lotta strenuamente, crea più di una difficoltà alle proprie avversarie, ma, al termine, cede di nove in gara uno della serie di semifinale contro la Reyer Venezia La Molisana Magnolia Campobasso. I #fioridacciaio pagano gli ultimi minuti di primo, secondo e quarto periodo in cui le lagunari mettono a segno quei break che, alla fine, costano il meno nove registrato a referto chiuso, legato peraltro anche alle ben diciannove palle perse complessivamente. Dopo un avvio con le polveri bagnate (il primo canestro arriva dopo 140 secondi effettive) e con le difese a dominare la scena, le due squadre si rincorrono con Quiñonez che, con una tripla, sigla il sorpasso per i #fioridacciaio. Kacerik dall’arco mette a segno il +4 (8-12) sublimando un parziale di
(15-22, 35-34; 54-47)
RENDE: Ginefra, Ballati 1, Diouf 2, Baquero 17, De Angelis 12; Facciolà 12, Beyrne Gomez 20, Gatta 14, Guido, Donnici. All.: Carbone.
TERMOLI: Bocevski 6, Canistro 5, Obinna Nwokoye 7, Caresta 5, Raupys 29; Matera 6, Cherubini 4, Buonanno, Manes-Gravina. Ne: Tersillo. All.: Marinelli.
ARBITRI: Laveneziana (Bari) e Conforti (Matera).
NOTE: uscito per cinque falli Diouf (Rende). Fallo antisportivo a Matera e Buonanno (Termoli). Progressione punteggio: 8-10 (5’), 22-29 (15’), 42-43 (25’), 62-56 (35’).
RENDE. Terza sconfitta consecutiva per l’Italiangas Air Termoli che, con certezza, non chiuderà al primo posto – il
mo tutte le qualità per migliorare la situazione e limitare i nostri errori, così da giocarcela sino in fondo».
8-0. Venezia rientra e sorpassa, ma Kunaiyi impatta a 14 prima che, con un 4-0 finale, le lagunari non trovino quel +4 (18-14) con cui chiudono il primo quarto.
Venezia prova a partir forte in avvio di secondo periodo, arrivando ad avere ben tre possessi pieni sul 23-14. Qui, però, vengono fuori Quiñonez, Madera e soprattutto Scalia (quattordici punti nel solo secondo periodo con ben quattro triple, mettendo a segno anche il sorpasso sul 32-33) che triescono a tenere botta ai tentativi di strappo delle reyerine, capaci, con un break di 4-0 (ancora una volta!) nell’ultimo minuto di prendersi due possessi pieni nel 44-38 registrati all’intervallo lungo.
Venezia prova a dare un ulteriore strappo durante il terzo quarto ed arriva anche ad un margine in doppia cifra sul 53-42, arrivando poi al massimo vantaggio del +13 sul 56-43. Cinque punti consecutivi di Meldere riportano le magnolie sino al meno sei (56-50). L’antisportivo di Mompremier che porta due volte Kunaiyi in lunetta corrobora il parziale sino all’11-0 di un 56-54 che vede le rossoblù a due sole lunghezze dalle proprie avversarie. Meldere impatta a 56, poi con una tripla lo fa Scalia. Trimboli dalla media sorpassa (59-61). Ancora il capitano sigla il +4 (59-63). Venezia impatta a 63 con cinque minuti da giocare. Si va poi sul 64 pari. Venezia mette a segno un parziale di 4-0. Quiñonez fa meno due (68-66). Ma Venezia – con uno strappo sull’ultimo minuto e mezzo del periodo da sette a zero – va a prendersi il primo match della serie con un 75-66 finale.
L’Air Termoli subisce la terza sconfitta di fila
contro il Rende. Ora la sfida alla leader Messina
prossimo 27 aprile – il girone play-in out della Conference Sud di B interregionale. A rende, i bassomolisani di coach Marinelli cedono di dieci di fronte al Rende, che ribalta anche la differenza canestri. Eppure i bassomolisani partono forte avendo sette lunghezze di margine alla chiusura del primo quarto.
Attorno ai propri argentini Beyrne Gomez e Baquero con anche Gatta, De Angelis e
Facciolà in doppia cifra, che rendono solo un dato statistico il quasi trentello del lituano degli adriatici Raupys, i calabresi ribaltano lo score e sono avanti di un punto all’altezza dell’intervallo lungo. Nel terzo periodo i silani, nonostante un nuovo margine dei termolesi, riescono ad arrivare sino al +7 del 30’. Poi, l’ultimo quarto certifica l’exploit dei calabresi, che ora andranno a chiude-
Basket, under 13: primo exploit stagionale per la New Fortitudo in casa dell’Airino
TERMOLI. Una primizia statistica in una primizia storica. Per la prima assoluta in un torneo federale del basket femminile
ad Isernia, la New Fortitudo Isernia di coach Tiziano Rosignoli ha trovato ieri mattina a Termoli, in casa dell’Airino, il
proprio primo exploit stagionale imponendosi di trenta per 44-14 in un percorso che, sinora, non aveva riservato referti rosa per il team. Il match recupero della quinta giornata ha rappresentato il momento di soddisfazione per un team abbinato alla franchigia dei Golden State Warriors nel novero del progetto federale Junior Nba. Le pentre, per chiudere la prima fase, avranno davanti a sé soltanto il match di ritorno di questo incrocio, il prossimo 26 aprile alle ore 18, sul parquet amico del PalaFraraccio.
re la propria stagione (la domenica dopo Pasqua), ospitando al PalaSabetta la sicura leader Castanea Messina.
L’AQUILA. Conclusione della fase ad orologio questa sera –palla a due alle ore 21.15, arbitri gli aquilani Mazza e Mariani –per la Siem Venafro, che andrà a recuperare il match in casa del 2K5 L’Aquila, nell’ambito della Divisione regionale 1 con l’Abruzzo. I gialloblù di coach Valente chiuderanno con certezza questa fase al decimo posto con la prospettiva dello scontro playout contro Roseto con lo svantaggio del fattore campo. Per il tecnico dei pentri la volontà di vedere ulteriori momenti di crescita per il gruppo, dopo quello che non è stato un riscontro molto positivo contro Pineto (soprattutto a livello offensivo).
«Sarà fondamentale limitare i danni – spiega alla vigilia lo stesso allenatore – perché, a fronte di una gara infrasettimanale, non andremo al completo e vedremo quello che ci darà il match». Di fronte i venafrani troveranno una squadra «che non ha tanti punti nelle mani e che in difesa alterna uomo e zona. Hanno un playmaker di categoria superiore, motivo per cui cercheremo di mischiare la carte per vedere se riusciremo a metterli in difficoltà».
«La prospettiva – prosegue Valente – dovrà essere quella di provare a chiudere al nono posto per non fare brutte figure e non caricarsi addosso anche una retrocessione».
Di certo, però, a livello di crescita individuale i risultati sono stati molto confortanti. «Soprattutto in questa fase con i risultati già delineati, non abbiamo dovuto fare i conti con risultati di rincorrere e questo ha aumentato i riscontri positivi dei singoli, anche se il doversi trovare a fare i conti con passivi pesanti diventa di difficile gestione anche per i ragazzi», chiosa.
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