Prima Pagina novembre 2012

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Il professionista creativo non si estingue Nell’attuale e difficile situazione economica il ruolo del consulente è considerato spesso un peso inutile. Un esperto spiega la via d’uscita per recuperare prestigio e offrire servizi davvero necessari all’impresa

L’economia attuale pone più interrogativi che soluzioni. “Di fronte alla polarizzazione di un mondo economico globalizzato da una parte, e alla solitudine e l’impotenza dei singoli dall’altra, i ceti professionali rischiano di essere percepiti come inutili, limitati in prestazioni sempre uguali” commenta Gianluca Dalla Verità, titolare dello Studio Dalla Verità & Associati attivo a Milano, Bologna e Londra. “In una visione improntata ormai alla semplificazione delle relazioni, le capacità tradizionali dei professionisti, come la flessibilità e la preparazione tecnica, rischierebbero di rappresentare la “variabile indipendente” del problema, introducendo un fattore di imprevedibilità non accettabile dall’attuale sistema generale. La normativa corrente tende a indebolire tale indipendenza, e la crescente complessità degli adempimenti introduce un fattore di rischio ulteriore, quello dell’aggregazione obbligatoria e del superamento dell’individualità”. Che ruolo ha oggi dunque il consulente fiscale? Bilanci, dichiarazioni dei redditi,

adempimenti e comunicazioni varie al Fisco non creano valore aggiunto per il destinatario del servizio, e sono sempre di più viste solo come espressione di un servizio svolto verso la Pubblica Amministrazione. Come se ne esce? Il professionista deve recuperare la propria dimensione creativa, uscendo dalle pastoie della pura applicazione burocratica e dei comportamenti ripetitivi. Niente più strutture elefantiache, bensì qualità, centralità ridotta del network continuamente stimolato e costruito a livelli di eccellenza, ricerca di “prodotti” professionali innovativi, conoscenza dei mercati e dell’azienda come “macchina economica”, comprensione anticipata delle esigenze della clientela attraverso l’analisi strategica, conoscenza di partners finanziari che seguano modelli di sviluppo evoluti.

La conoscenza delle giurisdizioni più appetibili per l’impresa o il privato, la creazione di rapporti economici con imprenditori di altri Paesi, o la realizzazione di una rete di servizi mirati allo sviluppo delle iniziative economiche o alla tutela dei patrimoni, sono tutte attività che vengono svolte abitualmente, e consentono di soddisfare le richieste di consulenza in sede di pianificazione e attuazione di nuovi investimenti in Italia e all’estero.

Il vostro Studio nasce da queste valutazioni? Sì. In più, siamo tutti professionisti selezionati e di giovane età perché così è più facile cogliere l’innovazione anche nelle applicazioni di routine.

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