Polisportiva San Donnino - Storia

POLISPORTIVA SAN DONNINO

Una storia, cento storie 40 anni di volontariato, sport e intrattenimenti vissuti con entusiasmo Uniti nello sport per crescere nella vita Questo documento non ha la velleità o la presunzione di raccontare la storia ed i protagonisti della Polisportiva San Donnino, ma vuole essere la testimonianza di una bella esperienza vissuta dall’interno, con soddisfazioni, successi e sogni, ma anche delusioni, rischi e pericoli di cui è lastricata la gestione di una simile realtà.

Ivo Gasparini

DAL 1972

Con il patrocinio del

Un sogno realizzato!

Una storia, cento storie …

Ivo Gasparini

Ivo Gasparini

POLISPORTIVA SAN DONNINO

Un sogno realizzato ‌ Nonostante tutto!

I sogni sono spesso sfide irrealizzabili, ma chi ha avuto e chi ha la fortuna di sognare con Noi, sa che i luoghi comuni hanno sempre le loro eccezioni.

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PREFAZIONE

Con un po’ di storia...la nostra!

S. Donnino negli anni 50/60

Nel primo dopo guerra i nostri genitori con grande entusiasmo e tanto volontariato hanno realizzato la “Casa del Popolo” che ospitò inizialmente un negozio di generi alimentari, la Coop. ed un Bar con biliardi.

Al primo piano si trovavano due uffici con una sala polivalente, unico punto di ritrovo del paese. Qui si organizzavano feste, serate danzanti, si proiettavano films ed, in pianta stabile, c’era la televisione (logicamente in bianco e nero). Nelle serate di “Lascia o raddoppia” vi si radunava quasi tutto il paese.

Gli unici eventi del borgo erano del resto la tradizionale Festa dell’Unità, il cui evento sportivo “clou” era la classica partita di pallone fra scapoli ed ammogliati, in un campetto non attrezzato vicino alla torre dell’acquedotto, e l’attesa sagra di S.Luigi, con banda e processione. C’erano tutti, in special modo quando era parroco Don Carlo Fabbri detto “la Bachina” perché era solito esclamare, appunto.. “per la bachina!”

La piccola frazione di S. Donnino a quei tempi subiva molto la superiorità dei paesi vicini come S.Vito, S. Damaso, Paganine che potevano vantare più di una squadra di calcio e dove gli eventi e le feste godevano di immagine e spessore ben più grandi di quelle che venivano organizzate nella nostra piccola S. Donnino; noi ragazzi sentivamo questa inferiorità.

L’indimenticato Parroco di San Donnino. In parrocchia, nel campetto adiacente alla chiesa, tutti noi ultrasessantenni abbiamo dato i primi calci al pallone.

Don Carlo Fabbri

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ANNO 1972

Nasce la Polisportiva San Donnino!

Nasce il settore Ciclismo!

Anno 1972, crisi energetica! Anche il paese, come il resto d’Italia, cadde in un buio profondo. Dopo i famosi anni 60 si prospettavano tempi molto difficili. Le domeniche sembravano eterne senza auto né motorini..era l’epoca delle famigerate “domeniche a piedi”.

Ma proprio dai momenti di crisi possono nascere le idee più belle !!!

E così fu proprio anche per la nostra addormentata S. Donnino, dove da un gruppo di ragazzi neanche ventenni, stanchi di gironzolare nelle domeniche in bicicletta qua e la senza meta, aiutati da un paio di persone più adulte, appassionati di bici da corsa, come Ennio Marinelli, Guglielmo Bertoni e Franco Ascari, diedero un senso a questa loro passione e realizzarono un’idea che già frullava nelle loro teste da qualche anno, fu costituita una regolare società sportiva: la “Polisportiva S. Donnino”.

Erano i tempi in cui i cicloturisti riempivano le domeniche mattina con i famosi “raduni di massa”, organizzati a rotazione a livello provinciale e nazionale dalle società ciclistiche. Ci si trovava in oltre 1.000 cicloturisti in provincia, molti di più nei raduni nazionali.

Inutile dire che il nostro passaggio creava notevole difficoltà alla normale circolazione stradale bloccata per una decina di minuti, per noi però era bellissimo trovarsi in mezzo a questi grupponi, ad andatura turistica, parlando e scherzando per 60/70 km.

Iniziarono anche le prime Gare sociali, in cui normalmente prevaleva Claudio Marinelli, figlio di Ennio, seguito dai fratelli Bovolenta, Aldo e Arnaldo.

Il centro tecnico e tattico dei ciclisti era naturalmente il negozio (già meccanico da biciclette) di Dino Carretti, con annesso distributore Shell, fondatore del gruppetto iniziale ma non ciclista praticante. Nel suo negozio per anni non si parlava altro che di raduni provinciali, nazionali e gare sociali.

Il gruppetto iniziale composto da una quindicina di giovani capitanati da Franco Ascari, che metteva a disposizione il suo furgone per il trasporto delle bici quando ci si doveva allontanare da S. Donnino per partecipare ai cicloraduni provinciali. Il primo Presidente della Polisportiva fu Guglielmo Bertoni, mentre Lorenzo Zampini fu il primo responsabile del Settore, colui che manteneva i contatti con l’associazione UISP e organizzava il gruppo. Sua è stata la costruzione, (di notte nell’officina dei fratelli Barani) del primo “PORTABICI DA FIAT 500” con tanto di scritte laterali, come si confaceva alle migliori ammiraglie del ciclismo da “grandi”.

Gli atleti erano, oltre ai citati fratelli Bovolenta, Lorenzo Zampini, Ennio e Claudio Marinelli, Mauro Bettarel, Maurizio Barozzi, Marco Cocchi, Mauro Montanari, Claudio Corni, Carlo Bertoni, Gianni Melega, Maurizio Torricelli e Gianni Nannini. L’anno successivo entrammo io (Ivo Gasparini) e Bruno Molinari.

I gruppetto cresceva pian piano, ma la svolta la si ebbe quando entrò uno sponsor che offrì la maglietta a tutti i tesserati: fu infatti il negozio di alta moda uomo “Man” di Sergio Bizzarri e Ivana Serri che offrì oltre cento magliette, decretando una crescita verticale del gruppo: in un paio di anni riuscimmo a tesserare oltre 110 appassionati ciclisti.

Negli anni 1978-79-80 i cicloraduni provinciali erano tutti nostri, ovunque andavamo vincevamo, (come società più numerosa), fu così che vincemmo vari titoli provinciali nazionali.

Ricordo la prima vittoria nel Campionato Nazionale della montagna a Trento nel 1979… la Direzione UISP di Bologna si sentì in dovere di inviarci una lettera di riconoscimento per tale importante affermazione. La stampa locale incominciò ad accorgersi di noi ed a divulgare le nostre prodezze cicloturistiche, con nostra grande soddisfazione ed entusiasmo nel vedere tanta pubblicità al nostro piccolo paese da sempre poco più di un paese dormitorio.

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ANNO 1972

Cerimonia delle premiazioni: Il presidente Guglielmo (Mino) Bertoni procede alle premiazioni di fine stagione

Mauro Montanari

Claudio Marinelli, già agonista.

Roberto Bulgarelli

Il sottoscritto (Ivo Gasparini) neo entrato ad un anno dalla fondazione.

Silvano Sola, Carretti Dino, Lusuardi Mario, Sola Omar, Venturelli Valter, Ivan e Aldo Bovolenta.

Coppe vinte nel primo anno di attività.

Sullo sfondo, la prima maglia sociale.

Un momento conviviale dopo le premiazioni, svoltesi nella sala della Cooperativa, gentilmente prestataci per l’occasione. In primo piano Franco Ascari, cofondatore della società, Ivo Gasparini e Carlo Bertoni.

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Era gratificante vedere l’entusiasmo dei ragazzi nel partecipare ai raduni nazionali, occasione per gite e divertimento, ma anche per farsi “sentire” ed in qualche modo contare!

Furono questi i primi passi della nostra Polisportiva. Ricordiamo con piacere i cicloraduni nazionali di Terni, Roma, Castrocaro, Brescia,Trento, Ferrara, Massa Carrara..

1973 - Il cicloraduno di Terni per me ha una valenza particolare, in quanto fu la mia prima esperienza organizzativa in Polisportiva, dopo la partenza per il servizio militare di Lorenzo. “sostituiscimi per questo periodo, poi torno io”... ma dopo quasi 40 anni sono ancora qua... ad aspettarlo!!!

A Terni vincemmo e battemmo la nostra concorrente acerrima, la GAMA di Modena, fu un successone!!

Una vittoria del paese, mi ricordo che alle tre o alle quattro del mattino, mi sembra fosse nel mese di Giugno, partirono per Terni le biciclette su un autocarro di Carlo Bertoni, poi alle 6 partimmo noi con tutti: ragazzi e genitori in pullman e macchine al seguito. Alle 9 eravamo tutti in bicicletta, c’era tutto il paese; a mezzogiorno ci siamo appoggiati ad un chiostro-bar che sembrava fatto per noi, trovammo tavoli per sederci tutti. Qui l’esperto e sempre disponibile Ennio Marinelli, e la sig.ra Cocchi, (mamma di Marco), ci servirono un favoloso piatto di maccheroni al sugo e una ancor più prelibata braciola di maiale cotta alla griglia, il tutto innaffiato da ottimo lambrusco modenese tenuto al fresco in contenitori con... ghiaccio!

Non mancava proprio nulla, fu veramente una indimenticabile e storica giornata per la nostra Polisportiva.

Altra indimenticabile spedizione fu la partecipazione al raduno nazionale di Castrocaro, in quella occasione ci siamo veramente superati: partirono da S. Donnino tre pullman con le bici caricate sopra (allora questo era ancora possibile), una spedizione di 150 persone fra ciclisti, genitori dei ragazzi e amici. Ci classificammo terzi, mettemmo in bicicletta tutti, anche gente non proprio ciclo turista, come il povero Giulio Tagliazzucchi, il famoso ”Giòlì”, chi non lo ricorda..

Veramente bei momenti di gioventù per tutti, iniziative che riuscivano quasi spontaneamente, perché c’era la volontà e la voglia assoluta di emergere, consapevoli di organizzare qualcosa di importante per tutti noi e per l’immagine del paese. In quegli anni entrò a far parte del gruppo un ragazzino di 8-9 anni di nome Roberto Bulgarelli. Ricordo che noi ciclisti, chiamiamoci più esperti, in salita (e soprattutto in discesa) ce lo passavamo a velocità di 50/60 km/ora come fosse una....palla !!

A pensarci ora cose da rabbrividire, cose da... incoscienza giovanile, (la nostra) ma per fortuna tutto è sempre andato bene. Al seguito del figlio, ma non ancora in bicicletta, c’era il papà, Ermanno Bulgarelli; tempo un anno si mise in bici anche lui. Come battesimo lo portammo a Puianello, non male per un novizio !! infatti a metà del primo tornante ci ha salutati e ha girato il “cavallo” !

In quegli anni entrarono a far parte del gruppone i fratelli Carlo e Franco Roversi, Carlo e Davide Righetti, Rino Zanasi, Renato Neviani e Malagoli, Franco e Deanna Salvarani, Umberto Ronchetti, Gianni Garuti, Armando Chierici, Eugenio Vecchi, Werter Barbolini, Walter Pivetti, Sergio Andreoli, il compianto Mauro Menabue (che a seguito della mia uscita per fondare il settore Podismo con Claudio Marinelli per alcuni anni fu il responsabile del settore cicloturistico e agonistico, con i vari Bergonzini, Costantini e Ferrari). Dopodiché con questi e Fiandri fece nascere il gruppo agonistico denominato G.S. Fiandri (concessionario auto Seat).

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1974 – Gara sociale in circuito (dei Santi): San Donnino – San Vito – San Lorenzo – San Donnino. Dai volti sorridenti, deduco che la foto è stata scattata prima della partenza ….

In prima linea i ragazzini, dietro i senior tra cui da sinistra: Lorenzo Zampini, Claudio Marinelli, il compianto papà Ennio (grandissima figura della polisportiva) io me, Ivo, di fianco a Gino Torricelli e poi ancora Aldo Bovolenta e Maurizio Ruffilli …..

1974 – Gara sociale in circuito (de Santi): San Donnino – San Vito – San Lorenzo – San Donnino.

Arrivo con palco davanti alla Moda Sole di Ivo Cuoghi. Si intravvede Gino Torricelli (allora ciclista per diletto) riconoscibile dalla maglia chiara. In realtà era azzurra: la gloriosa maglia della Salvarani (o starani a let?) sponsor di gloriosi campioni come Gimondi ed altri.

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Un passaggio della gara (non l’arrivo!)

Fasi delle premiazioni, con il presidente Mino Ber- Premiazione del piccolo Roberto Bulgarelli. Sul toni.Qui lo vediamo con Claudio Marinelli, Aldo palco anche i piccoli Ernestino Bovolenta e MarBovolenta, Franco Ascari con la figlia Angela. co Cocchi. In primo piano Renato Gasparini, co-organizzatore della manifestazione.

I nostri trasferimenti

Emblematico esempio di uno dei nostri trasferimenti ……

Un ricordo dei trasferimenti in pullman, dove si potevano caricare le biciclette sopra e sotto. Qui ad un raduno Nazionale

1975 – io, a due anni dall’entrata in gruppo, premiato dal Presidente Nazionale UISP. Prima esperienza organizzativa, con grossa spedizione al raduno Nazionale di Terni, dove ne uscimmo Vincitori! Una bellissima e indimenticabile esperienza, con la partecipazione di tutto il paese di San Donnino e di tanti ragazzi, ora quasi cinquantenni !!!

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Foto ricordo prima della partenza di una gara sociale in circuito: San Donnino – San Damaso. Organizzata più volte, utilizzando le strade di Via Vignolese e di via Grande.

Possiamo pensare ora di utilizzare per questi scopi la Via Vignolese?!?

Qui siamo sulla Via Genziana, davanti agli spazi utilizzati poi dalla nostra Polisportiva.

Foto ricordo prima di una gara sociale in salita: Marano – Sant’Antonio.

Primo raduno di massa a San Donnino, con una numerosissima partecipazione da tutta la provincia di Modena. Apripista, la cinquecento dei fratelli Dallari.

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RADUNO NAZIONALE A BOARA (FE)

Il presidente Mino Bertoni, al raduno nazionale di Boara (FE)

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Lorenzo Zampini e Wilson Bulgarelli, assistono increduli alle effusioni “quasi amorose� tra Albino Galanti e Franco Roversi.

Foto ricordo della vittoria al Cicloraduno di Formigine. Da sottolineare la folta partecipazione dei ragazzini. Altri tempi ‌. !

Momento conviviale dopo una vittoria. A sinistra Ernestino Bovolenta, al centro (come al solito) Giancarlo Iattici e a destra Lorenzo Zampini

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Spedizione sociale a Castrocaro – anni ottanta

“Tacchino” tra me e Gianni Garuti

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1977, Ristorante Canarino di Modena. Cena sociale con 180 persone e consegna da parte del Presidente UISP di Modena, Ghedini, del gonfalone attestante l’affermazione per la prima volta della nostra Polisportiva, quale vincitrice del campionato UISP di Cicloturismo. Bel risultato per tutti. Da qui partÏ tutta la storia infinita di attività e manifestazioni sportive, ricreative e di spettacolo che ci caratterizzarono nel tempo.

A sinistra il compianto Mauro Menabue, a seguire Valeriano Marchi (a quei tempi componente del direttivo), Ghedini, io e il presidente Bertoni. Stupenda serata.

Raduno Nazionale di Brescia: foto di gruppo con la famosa divisa verde.

Raduno Nazionale di Brescia: foto di gruppo

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Foto ricordo della Cima Coppi, sullo Stelvio, con ciclisti e famigliari. Notiamo tra gli altri: Aldo Bovolenta, Mauro Menabue e claudio Marinelli.

Spedizione sociale con scalata dello Stelvio.

Ricordo di Mauro Menabue in piena azione.

Attestato di vittoria della Rassegna Nazionale della Montagna 1979 Primi classificati Campionato Provinciale 1977

Trento 1° maggio 1980. Una parte dei partecipanti al raduno nazionale della montagna “zona nord”, dove ne uscimmo vincitori con tanto di scudetto Tricolore!

1979 - Raduno Nazionale alle Terme di Caracalla (Roma): classificati al 3° posto. In primo piano ci sono io con il “trofeo”, poi Mauro Menabue, Gianni Garuti, Bruno Molinari e Valeriano Marchi (qui, per diversi anni abbiamo festeggiato il 25 Aprile festa della Liberazione).

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1981 - LA FONDAZIONE DEL SETTORE PODISMO

I nostri campioni in gara, Iones Spadoni davanti, Tatiana dietro. Camilla e Valerio ancora più dietro

Iones premiato da Ivo Gasparini Tatiana riceve il premio come podista più giovane da Claudio Marinelli

Premiazione dei primi Campaz, a sinistra Valeriano Marchi e Claudio Marinelli.

Nei primi anni ottanta, incominciavano a muoversi le prime “camminate”, che poi camminate non erano, ma podistiche, in quanto si correva dalla partenza all’arrivo; soprattutto nel periodo invernale una vera manna per i ciclisti, che potevano in qualche modo mantenere il fiato e la forma fisica (a quei tempi non esistevano ancora le mountain bike) e nel periodo invernale si correva a piedi. A quei tempi queste camminate contavano un massimo di 200 / 300 podisti. Dopo qualche anno in cui si correva solo nel periodo invernale, anche nella nostra realtà si sentì l’esigenza di creare un vero settore podistico che potesse sostenere un’attività continuativa per tutto l’anno.

Sentivo che era il momento di partire; i gruppi podistici nascevano come funghi. Al gruppo ciclistico dissi: “ragazzi fondiamo un nuovo settore da affiancare al ciclismo, magari esco io dal ciclismo e con Claudio Marinelli - che già da tempo insisteva - diamo vita ad una nuova realtà, la “Podistica S. Donnino”… e così alcuni ciclisti se la presero con me, sostenendo che volevo indebolire il ciclismo e che questo sarebbe andato in crisi profonda. Io sostenevo invece che il gruppo ciclistico era ormai maturo, sicuramente ce l’avrebbe fatta ugualmente anche senza di me, mentre creare un nuovo settore ci avrebbe rafforzati ed avrebbe posto le basi per una vera Polisportiva. In ogni caso, dopo qualche piccola polemica la cose andarono per il verso giusto e l’immagine della nostra Polisportiva non era il solo Ciclismo, ma anche Podismo oltre che, da qualche anno, Biliardo (nel Bar della Lina), con un notevole aumento di immagine e popolarità. Mauro Menabue mi subentrò come responsabile del Ciclismo; dopo alcuni anni uscì, creando il gruppo agonistico Fiandri, di cui anche lui faceva parte. Con grandi sacrifici personali, anche di dieta e alimentazione, riuscì a costruirsi un fisico di livello agonistico.

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LE NOSTRE SEDI Qualche anno dopo la formazione del gruppetto cicloturistico, inauguravamo la nostra piccola sede....una stanza concessaci gentilmente dalla signora Lina (moglie del presidente Guglielmo Bertoni), a quei tempi gestrice di un Bar sito sotto la propria abitazione, in fondo a Via della Primula. Saletta di 4 metri per 4, adibita a luogo di ritrovo e ufficio dei cicloturisti. Ricordo con piacere che dietro la porta di entrata dal Bar, per anni rimase fissato un cartello bristol con la scritta “Polisportiva S. Donnino, piccola di sede...ma grande di idee !!!”

Un motto che ci faceva sorridere, quasi peccare di orgoglio, ma che dopo 45 anni di attività si può ben dire, più centrato che mai, in quanto da allora la nostra Polisportiva ha organizzato di tutto; nessuna altra Polisportiva in Modena e provincia ha avuto il coraggio, la fantasia, la creatività per organizzare eventi così importanti, di spessore e particolari. Ricorderemo via via queste iniziative...

Dopo qualche anno, la “piccola sede” ci stava stretta e il gestore del bar desiderava andare in pensione e chiudere l’attività. All’epoca il Comune di Modena stava assegnando ad associazioni no profit le aule delle ex scuole elementari di S. Donnino. Ci vennero concesse le due aule più grandi al piano rialzato. Al piano superiore erano sistemate le associazioni “Fogolar Furlan” e i radioamatori “Tassoni”.

Il Comune ci diede questi spazi a fronte dell’impegno a mantenerli in ordine.

Anche qui però avemmo vita breve! Lo stabile fu venduto e noi ci orientammo gioco forza, anche grazie alla “liquidazione” di cento milioni pagataci dal comune, alla costruzione della nuova sede. L’allora Circolo Girasole composto da Bar, sala gioco carte, biliardi e saletta per riunioni, della serie: “ragazzi rimbocchiamoci le maniche!”

IL PROGRAMMA / PENSIERO DEL COMUNE DI MODENA Alla fine anni 60 l’amministrazione comunale e l’assessorato allo Sport, decisero di investire sul futuro “sociale e ricreativo” di San Donnino. L’architetto responsabile dell’ufficio Tecnico comunale e l’assessora allo Sport, vennero in varie occasioni ad illustrare ai residenti, sia di San Donnino che di San Damaso, la loro idea di sviluppo per la zona, consistente nall’idea di realizzazione di impianti sportivi ben distinti nei due centri in modo tale da dare alla zona una grande risposta di attrezzature sportive senza avere doppioni. Il progetto comprendeva pure il collegamento pedonale ciclabile San Donnino – San Damaso. Per San Damaso prevedevano il potenziamento del gioco calcio, mentre per San Donnino si pensò al tennis, pista di pattinaggio e campo di calcetto.

L’iniziativa fu appoggiata anche dalle forze politiche dei due paesi. Da noi, in cambio dell’urbanizzazione a carico del comune, si dava la possibilità alla comunità di San Donnino, nella figura della Polisportiva, di realizzare la nuova sede operativa e gli impianti qui designati.

Il comune di Modena, per quanto ci riguarda, fece centro, perché proprio lì sarebbe nata e cresciuta una Polisportiva esemplare, incastonata in un bellissimo parco verde, all’insegna della più totale tranquillità e con elevato valore sociale.

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I PRESIDENTI E LE LORO AVVENTURE ….

Dedichiamo un cenno ai Presidenti della Polisportiva, citando i periodi vissuti, i successi (tanti) e gli insuccessi (non ne rammento più di uno…). Guglielmo Bertoni è stato il primo presidente della Polisportiva, a capo di quel piccolo gruppetto di cicloturisti. Rimase in carica per alcuni anni, ma quando iniziammo ad organizzare i famosi Festival dello Sport, subentrai io e vi rimasi per circa un decennio (fino all’uscita dalle ex scuole).

Negli anni 90, ci fu l’accorpamento della polisportiva al Circolo Girasole e qui subentrò Lorenzo Zampini, già presidente del Circolo Girasole, (io rimasi responsabile dei settori sportivi).

In parallelo, ed in previsione dell’imminente ampliamento degli impianti sportivi, creammo la figura giuridica della Polisportiva: la Cooperativa Centro Sportivo Modena Sud, alla cui Presidenza si insediò Renato Gasparini. Gli anni 90 videro un ulteriore avvicendamento delle “presidenze”: il Centro Sportivo Modena Sud cessò di esistere, aveva concluso il suo scopo. Il circolo Girasole – Pol San Donnino diventò solamente Polisportiva San Donnino, alla cui guida tornai io, Ivo Gasparini e Lorenzo Zampini, da appassionato gommonauta , … fondò e diresse il Settore nautico “Alazzurra”.

Ma andiamo per ordine: completato il progetto di ampliamento impianti, la Cooperativa cominciò ad evidenziare problemi di insolvibilità verso il Credito Sportivo di Roma. Gli incassi ipotizzati nel piano di rientro e messi a punto con l’Assessorato allo Sport e dall’Arci Uisp, si rivelarono inadeguati. Vennero a mancare infatti una parte degli introiti del piano, consistenti nell’utilizzo/impegno del Palasandonnino da parte del comune nell’arco della giornata destinato alla ginnastica dei ragazzi delle scuole comunali.

A nulla valsero i nostri sforzi per onorare gli impegni assunti, ci avevano assicurato anche che le prime rate del mutuo sarebbero stati messe in coda, in modo che si avesse il tempo di fare partire l’ingranaggio dello “sfruttamento” del Pala (si parla di rate per 180 milioni annui) per noi (polisportiva) assolutamente impossibili da pagare, tantomeno dalla Cooperativa (figura solamente giuridica).

Nulla valse lo smisurato impegno mio e della polisportiva nell’organizzare grandi eventi come i Festival Estivi e i Gran Carnaval che pure contribuivano ad incassi di 70/80 milioni puliti all’anno!

I piani di rientro parlavano chiaro: mancava la parte di denaro ipotizzata dall’Assessorato allo Sport: uso del Pala da parte delle scuole comunali. Questo fatto, portò alla messa in liquidazione della Cooperativa Centro Sportivo Modena Sud. Il Comune di Modena, come da convenzione, si prese in carico tutto quello che avevamo sin lì costruito. Il Circolo Girasole con gli ampliamenti, le attuali sala gioco carte e biliardi, oltre al Pala.

Rimanemmo senza niente, il Comune ci mise in affitto, e la nostra sede diventò la “Casamatta”, un paio di container attrezzati a ufficio, ripostiglio, magazzino e autorimessa, reperiti e istallati grazie a Zampini e con l’aiuto del Settore Nautico. La delusione per “l’insuccesso” fu per noi molto pesante e pesante fu anche per la ricaduta sulla Polisportiva, sugli abitanti di San Donnino e su tutti coloro che avevano creduto, lavorato ed investito (con contributi in denaro e lavoro) nel progetto! Io penso che occorra una attenzione maggiore da parte di tutti, amministrazioni, enti pubblici e perché no, anche noi compresi, per tutte quelle persone che avevano lavorato per più di vent’anni e che tutt’ora lavorano come volontariato, utilizzando il proprio tempo libero e anche di più, naturalmente sottraendolo alla propria famiglia e rischiando personalmente: basti pensare ai possibili incidenti o infortuni a cui siamo inevitabilmente soggetti nel prestare queste opere di volontariato. Furono veramente i momenti più brutti e bui della nostra Polisportiva. Lo scoramento fu tanto e tale che il Consiglio della Pol chiese a Vittorio Bertolani se poteva fungere da Presidente, e io in appoggio come vice. Bertolani rimase presidente per più di 6 anni, a quel tempo era il responsabile del Settore cinofilo “Modena Dog”, da alcuni anni funzionante come attività di agility (prima era UDA con responsabile Pedretti).La pol San Donnino, che dalla sua ha gente meravigliosa, ben presto si buttò tutto alle spalle e si iniziò a guardare avanti e a rimetterci in gioco Nel 2004 il Consiglio decise di partire con la costruzione della nuova sede, decisamente le “baracche” ci andavano strette! Bertolani si ritirò, affermando che queste iniziative dovevano essere prese e portate a termine da persone di S. Donnino: perciò rientrai io, riassumendomi nuovamente le necessarie responsabilità.

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Il presidente Mino Bertoni, al raduno nazionale di Boara (FE) Il presidente Lorenzo Zampini in un momento “istituzionale”.

Il Presidente Ivo Gasparini in Israele – Maratona Harad - Mashada

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REALIZZAZIONE NUOVA SEDE – ANNO 2005

Eravamo arrivati al punto che la Casamatta ce la dividevamo in 4 settori, il Ciclismo, il Podismo, l’Alazzurra e Modena Dog. Il settore Alazzurra già parlava di spostarsi a Modena, presso un’altra Polisportiva.

Questa per noi poteva essere una grossa perdita; venuti a conoscenza di questa possibilità, noi responsabili dei settori più determinanti quali, il Ciclismo, il Podismo, il Turismo che già faceva da tempo grande attività, decidemmo che dopo 30 anni di attività la Polisportiva doveva lasciare un profondo segno nel paese. In banca un piccolo gruzzoletto c’era, frutto di grandi iniziative e anche di risparmi!!!

Ci siamo guardati in faccia in una veloce riunione. Quasi tutti eravamo vicini alla sessantina, quindi, giovanotti un pò spennacchiati, e la linea unanime fu.... procedere con la nuova sede. La decisione venne recapitata alla dirigenza dell’ Alazzurra, nella persona del compianto Massimo Marchi, che da subito confermò con entusiasmo la loro partecipazione al progetto. Quindi i responsabili di settore Ermanno Bulgarelli (ciclismo), Ivo Gasparini (podismo), Ronchetti Umberto (turismo), Massimo Marchi (Alazzurra), il neo arrivato Giorgio Campagnoli (educa-dog, che cura particolarmente l’educazione del cane, a differenza del gruppo uscito Modena-Dog che curava solo le gare di Agilità) si resero responsabili del progetto. Nel giro di qualche mese avevamo già presentato il progetto in Comune, opera del socio dell’Alazzurra, architetto Nillo Galanti. Un bel progetto, una bella linea pulita e moderna. Dopo soli 10 mesi di lavori avevamo già la nostra sede, e per 33 anni sarà di nostro uso con eventuali rinnovi da parte del Comune di Modena, il quale ha partecipato concedendoci il diritto di superficie dell’area interessata.

Il 6 Maggio 2006 procedemmo all’inaugurazione della nuova sede, alla presenza di quasi tutto il paese, il sindaco Giorgio Pighi, l’assessore Marino Antonino, il Maggiore dell’Accademia, il presidente di Quartiere Poggi, rappresentanti di tutte le associazioni sportive e ricreative provinciali, la musica del maestro Marco Marinelli, ex concittadino di S. Donnino, e l’ottimo rinfresco a base di tartine, gnocco e salumi, fecero degna cornice a questa importante giornata, soprattutto ci sentivamo artefici e protagonisti di una importante impresa volta ad innalzare la qualità della vita sociale e sportiva del nostro piccolo paese.

Il sindaco ha poi proceduto a consegnare vari riconoscimenti, a Ennio Marinelli, co-fondatore e ancora socio della Polisportiva, ed alle due cuoche dei primi Festival dello Sport (fine degli anni 70), vale dire Giovanna Zanasi in Lusuardi e Claudia Molinari, artefici delle favolose tagliatelle della nonna e saporiti tortelloni di ricotta che il nostro ristorante proponeva e che andavano a ruba.

Una bella giornata di sole di inizio Maggio fece risaltare e rese ancora più bella questa indimenticabile giornata, il settore Alazzurra esaltò ulteriormente la giornata parcheggiando nel verde antistante la piazzetta i loro “mezzi di soddisfazione”, giganteschi gommoni che facevano degna coreografia a questa bella festa. Alla fine sei pannelli facevano ricordare con immagini recenti e passate, il bel percorso, anche se un po’ accidentato, della nostra Polisportiva.

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INAUGURAZIONE NUOVA SEDE - 6 MAGGIO 2006.

Bella foto della nuova sede.

Sul palco notiamo l’Assessore allo Sport Marino, il sindaco Pighi, Maria Carafoli, la tuttofare dell’assessorato allo Sport, il sottoscritto, il presidente di Quartiere, Poggi.

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Le fasi dell’inaugurazione, notiamo, il presidente di quartiere, Poggi, il parroco Don Giovanni, io coperto dal parroco, il Sindaco di Modena Giorgio PIighi, l’Assessore allo Sport Antonino Marino, Dante Trenti e il Maggiore dell’accademia.

Bella mostra degli “strumenti” di attività del Settore nautico Alazzurra.

Pannello attività del settore Cicloturismo.

Pannello attività Quartieriadi e Giochi d’estate.

Sul terrazzo della sede, bella foto di Maria Carafoli, Giancarlo Iattici, il Maggiore dell’Accademia, e “barman” per l’occasione Pellegrini Luciano.

Uno squarcio della platea, in prima fila rappresentanti istituzionali e di Associazioni

Una bella immagine delle prime cuoche della Polisportiva, di Claudia Molinari e Giovanna Zanasi, purtroppo deceduta.

Bella mostra degli “strumenti” di attività del settore nautico Alazzurra.

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All’interno della sede, dove per l’occasione mostra del pittore naif Motti, ns. cicloturista, al centro, il sindaco Pighi e io che faccio un po da “padrone di casa”.

Pannello attività del settore Turismo.

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Il nostro “piccolo grande slogan”

Pannello attività del settore Podism

I FESTIVAL DELLO SPORT

Eravamo verso la metà degli anni 70, il gruppo ciclistico era ormai conosciuto da qualche anno, e per presentarci meglio, in modo più decoroso, visto che il gruppo era composto da tanti ragazzini, naturalmente con pochi soldi in tasca, la prima idea che ci venne fu quella di organizzare una piccola festa con stand gastronomico, e un po’ di musica. Le specialità erano quelle della....”Nonna”, vale dire tagliatelle, tortelloni, maltagliati con fagioli, il tutto fatto in casa, con un po’ di carne alla griglia del “maestro” Ennio Marinelli. Il centro operativo della pasta era la cucina della Giovanna Lusuardi, aiutata dalla sua più stretta collaboratrice Claudia Molinari, l’idea ebbe molto successo, e i primi soldini furono spesi naturalmente per acquistare delle magliette uguali per tutti, e aiutare i ragazzi alle spese di partecipazione ai ciclo raduni nazionali. Negli anni a seguire l’iniziativa ebbe sempre maggior successo, e a lavorare in cucina si era creato un bel gruppetto di nonne e mamme dei piccoli ciclisti, e lo spazio occupato si estendeva a tutto il parco nord, inutile dire che fu l’iniziativa che nel tempo ci diede maggior pubblicità ed immagine, con grande successo di partecipazione, non eravamo in concorrenza con i festival dé l’Unita’, ma complementari, nel senso che arricchivamo i programmi con idee più nuove e fresche, visto che anche noi eravamo giovani, vale dire corride per dilettanti, dimostrazione di Blak-Dance, di Trial (in quei tempi novità motoristica) aiutati dal compaesano, campione di motociclismo, Claudio Lusuardi.

Diciamo che avevamo un seguito più giovane dei Festival dell’Unita’, ed erano veramente delle novità in quanto Polisportive che abbiano messo insieme iniziative di questo spessore, fino ad arrivare ai Morandi e ai Nomadi, in Provincia di Modena proprio non esistevano. Arriviamo al fatidico 1982, l’anno del decennale della nascita della Polisportiva, in quella occasione visto i buoni rapporti anche di sponsorizzazione con la ditta “Moda Sole” di Ivo Cuoghi, riuscimmo ad avere l’autorizzazione di organizzare questo nostro mega-festival all’interno della loro azienda.

Era il festival che ci doveva dare la massima notorietà,con questo la Polisportiva S. Donnino non entrava fra le grandi Polisportive, ma come ricreatività, e spettacolo per anni é stata il massimo, e per avere il massimo si é puntato ad un festival che ospitasse nientemeno il concerto del resuscitato Gianni Morandi.

Erano gli anni delle grande affermazioni provinciali del Ciclismo, gli anni dei Poggi, dei Prandini, dei Bertarelli, dei Barbolini,e della, bella affermazione provinciale, del Settore Calcio “Amatori”, massima espressione del calcio a S. Donnino, era il momento che il S. Damaso calcio era composto per 7 undicesimi da giocatori residenti a S. Donnino, parliamo di Torricelli Gino (quando si dice, una vita data al..calcio) di Sereni Gianni, di Franchini Roberto, di Ricci Silvano, di Reggianini “al Negher”, di Paganelli Willer, dove il Trainer e responsabile del Settore era Paolo Tassi, momento di grandi soddisfazioni per la nostra Polisportiva.

Ad allestire il Festival del decennale ci fu una corale partecipazione di tutto il paese, l’allestimento dell’arena spettacolo (700 posti a sedere), fu la cosa che ci impegnò di più, il podista Franco Grandi, allora contitolare di una azienda che realizzava arredi negozi di ottica, fece arrivare in uso, un camion di asce spesse, da 4 metri, il paesano Campana, capomastro ed esperto di cantieri edili, fece arrivare un escavatore che con la benna piantava paletti a supporto delle asce, creando così una mega-platea antistante il palco e pista da ballo, ma non é tutto

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qui, alla sera d’accordo con il Comune si andava a raccogliere i pannelli elettorali per Modena e periferia, che non erano pesanti, ma...pesantissimi, pensando di caricarli su un camion, uso trasporto ghiaia, del compianto Tassi Paolo, che servivano a transennare l’arena spettacolo. Il ristorante contava 500 posti a sedere, la cucina con camion frigo e qualcosa d’altro, riempivano per bene gli spazi antistante la ditta Moda Sole, che tutta imbandierata, si prestava molto bene a questa iniziativa.

A ricordare la coralità del paese nel contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa, ricordiamo i titolari dei ristoranti allora esistenti, Giulio Alvisi (ristorante Sole), Vecchi Dino (ristorante Baia del Re), che gentilmente si prestarono a fare da giudici per l’assegnazione della medaglia d’oro, alla gara dolciaria denominata “Torta d’Oro”, dove tutte le esperte Signore portavano la loro torta più riuscita, al ristorante del festival, che dopo essere stata giudicata veniva poi venduta al ristorante.

In quell’occasione, il primo premio fu assegnato ad una giovanissima Antonella Rovatti, diventata poi la Signora Zampini, con una “torta alle caramelle di menta”.

Alla fine, come si conviene alle grosse iniziative, abbiamo chiuso con i....fuochi d’artificio !!!

Grande organizzazione, grande partecipazione di pubblico, grande successo e spazio sui giornali locali, e possiamo dire nostra grandissima soddisfazione nell’aver portato a termine, con successo, una così grossa iniziativa, un successo per tutto il paese di S. Donnino. Le persone di sevizio furono una ottantina, a pensarci ora sembrano veramente numeri impossibili, tutti i tesserati, ciclisti, calciatori, podisti, biliardisti, si sentirono impegnati a collaborare, veramente una iniziativa che rimarrà sempre nei nostri ricordi, soprattutto per la determinazione con la quale l’abbiamo fortemente voluta! Diversamente dal piazzale della Moda Sole (ora Italpizza), l’allestivamo dei festival sportivi nel parco di San Donnino, non era cosa da poco!

Per prima cosa si montavano i famosi “cristi” o croci, costituiti da un palo e da un ascia di traverso in alto a croce dove montavamo un neon per parte o uno di schiena all’altro, per illuminare le varie parti interessate.

L’attrezzatura ci veniva fornita da Ivo Cuoghi consistente in una “montagna” di tubi da 6 mt., dove noi con asce e teli, andavamo a creare dei bellissimi allestimenti, molto funzionali, c’è da dire che allora, noi non avevamo nessuna attrezzatura a riguardo e solo pian piano ci siamo attrezzati del tutto, usando come magazzino di ricovero, il seminterrato delle ex scuole.

Gli apripista nel montaggio di questi “cristi”, già un due mesi prima della data dei Festival stessi, eravamo io e Bulgarelli Ermanno, una volta che Bertoni Guglielmo aveva gia’ predisposto i buchi a terra con trattore e trivella, si anticipava, in quanto prima si doveva illuminare, poi a seguire il montaggio dei vari stands, anche e soprattutto di notte. Dalla sua entrata in Polisportiva, Ermanno fu la persona che mi seguì particolarmente, condividendo sempre programmi e sviluppi organizzativi, in seguito poi dopo l’uscita di Menabue, prese a cuore il Settore ciclismo, tuttora in sue mani.

Tre anni dopo Morandi nel 1985, sempre in occasione di un festival estivo, fu la volta del concerto dei Nomadi, c’era ancora l’ indimenticato Augusto, accompagnato da una biondina, che tutti d’accordo giudicammo.... mozzafiato !!! Dove insieme nel tardo pomeriggio (giorno del concerto) anticiparono la cena con un assaggio dei famosi “tortelloni di ricotta”, con tanti complimenti alle cuoche !!!

Con simpatia ricordo un avvenimento, con Carletti (tuttora capo del gruppo), al momento del contratto mi confermò che un rimorchio di 12 mt., poteva funzionare bene da palco, e così facemmo, all’arrivo del loro tir pieno di strumenti musicali, i loro tecnici si misero a ridere, e alla fine fecero scaricare metà attrezzatura !!!

Questo però non penalizzò lo spettacolo, che come al solito fu bellissimo, con tantissima gente e con incassi record, alla fine la gente non se ne voleva più andare, mi ricordo che Augusto indicando l’uscita diceva...andee a cà, le ora che andedi a cà !!!

Anche per questa edizione di Festival i giornali locali dettero molta importanza all’avvenimento, soprattutto dal fatto che gli organizzatori, non erano dei professionisti, ma dilettanti di una.....Polisportiva !!!

In cucina potevamo vantare delle professioniste, come la Merighi Luciana e la Vancini Lina, era il momento dell’entrata di Luciano Pellegrini, che dopo la pensione é ritornato a pedalare, dimostrandosi molto collaborativo in iniziative gastronomiche e organizzatore e responsabile di sale conviviali.

Normalmente i festival venivano allestiti nel parco nord, nel parco antistante il Bar della Lina, quindi antistante la nostra sede, questo fino a quando non venne realizzato il Circolo Girasole, lo spazio verde si dimostrava ideale e per anni fu la nostra sede, seguiti poi dagli organizzatori del festival dell’Unita’, dove in parte si collaborava nel montaggio delle strutture, alla fine furono ben 15 le edizioni di Festival dello Sport.

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1985 i Nomadi in concerto nel parco/boschetto di San Donnino in primo piano Augusto.

Nella foto sotto, l’indimenticato Augusto.

Entrata del festival

Bella mostra dei trofei vinti

Angolo conviviale del Festival con gran seguito di gente

La “nostra” Sabrina Gasparini, già cameriera grembiule bianco/verde i colori della Polisportiva

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Il palco dell’orchestra. Anche allora si parlava di PACE!!

Stand di “Casimiro” gestito da Mauro Menabue e Franco Roversi

Il ristorante

E il Bar gestito dai ragazzi

La griglia in funzione !!! notiamo Bartolacelli Sesto, Pedriali Gino, Poggi Oscar, Garuti Gianni.

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Ristorante al coperto

Gran lavoro in cucina delle nostre donne, in compagnia di Rino.

Gran impegno dei soci, notiamo Pellegrini Luciano, Bulgarelli Rolando, Salvarani Franco, Chierici Armando.

La cassa in buone mani!!

Ermanno Bulgarelli, colonna della polisportiva.

Foto squadra calcio vincitrice del campionato provinciale amatori nei primi anni 1980. Da sinistra:DaniloGazzetti, Roberto Franchini, Ciccio Cioni,Carlo Dallari, Dimer Piccinini, Nano Degli Esposti, poi i responsabili: Gianni Sereni e Paolo Tassi. Sotto:Ermanno Pattuzzi, una nuova leva, Ivano Benedetti,altre due nuove leve, Maurizio Torricelli e William Venturi.

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Panorama aereo sede Polisportiva con tenda ristorante, piscina per i Giochi sull’acqua fra i Quartieri di Modena e pista di pattinaggio (futuro Palasandonnino).

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QUARTIERIADI giochi d’estate semplicemente unici

Da una iniziativa del Comune di Modena Assessorato allo Sport, i Quartieri si incontravano in sfide più varie le più impensate, per alcuni anni anche noi fummo organizzatori di sfide. Il primo anno con una semplice podistica, con la presenza dell’assessore allo sport Montanini alle premiazione, il secondo invece partecipammo con più gare, dove la più entusiasmante fu ricercare l’ago nel pagliaio, vale dire bacchettine di ferro in mezzo ad un camion di fieno. La montagna di fieno venne “aggredita” da una ventina di ragazzi con occhi protetti da occhiali per saldatori, la ricerca fu un po’ lunga, ma alla fine con esito positivo e grande divertimento per i partecipanti. Il terzo anno partecipammo veramente di grosso con una idea grandiosa, i mai dimenticati “giochi sull’acqua”, con mega-travi in cemento (imprestateci dalla coop. Edilfer) basi su cui si muovevano le grosse gru edili, realizzammo una piscina di 18 m. per 12, per un h. di 0,90 cm., abbiamo saldato con nastro adesivo bianco tre teli in polietilene per la lunghezza dei 12 m., per evitare la fuori uscita dell’acqua. Alla fine rimaneva il riempimento, operazione da noi un po’ sottovalutata, andammo dal Comune a chiedere un contatore di litri, con autorizzazione ad attaccarci all’acquedotto, avevamo una notte e un giorno di tempo, durante la notte ci accorgemmo che il riempimento era molto lento e non saremmo arrivati mai in tempo utile per la sera dei giochi, ed é qui che ci venne una idea.....”geniale”, provammo a togliere il contatore per aumentare il flusso, un po’ la fretta un po’ la notte o la stanchezza, fece sì che noi lasciammo il contatore di fianco al bocchettone dell’acquedotto posto all’inizio di Via Genziana, verso la Vignolese. Il mattino successivo, all’alba un signore di S. Donnino, fece una foto del tutto e la portò ai vigili urbani, che con grande velocità ci vennero a fare il “giusto” verbale, ovvero a fare il loro lavoro visto che era stata fatta una infrazione, solo con questo stratagemma la piscina nel pomeriggio era piena e pronta per i giochi, diversamente non avremmo potuto giocare, e noi saremmo andati sui giornali locali per cattiva organizzazione. L’infrazione compreso l’acqua usata ci venne a costare 100.000 lire, più una notte insonne mia e di mia moglie sempre pronta a seguirmi in queste mie avventure. In quella serata riuscimmo a portare a termine una iniziativa di grande immagine, noi, attraverso il podismo, conoscevamo società di tutti i quartieri, e fu per noi facile trovare squadre che venissero a rappresentarli, con 6/8 componenti. Queste squadre si sfidarono sull’acqua in giochi vari, velocità su canotti, pesca di palline, gare di equilibrio su canotti e tante altre, mi ricordo che il quartiere vincitore fu quello di Modena Est, capitanata da Anceschi Giorgio, attuale responsabile del settore Podismo, che aveva composto una squadra con dipendenti Policlinico. Ideatore di questi giochi era sempre l’indimenticato rag. Germano De Biagi, organizzatore anche della gara mascherata all’interno del Gran Carnaval, mentre l’animatore, e il presentatore di queste serate era l’insuperabile Giancarlo Iattici, che in quegli anni era veramente un grande valore aggiunto che faceva la differenza.

Tutte le nostre iniziative ricreative e di spettacolo, potevano contare di quel qualche cosa in più che decretavano sempre grandi successi, possiamo veramente riconoscere a questa persona (ora Presidente della Società del Sandrone) il grosso aiuto che ci ha dato.

Mi ricordo con piacere una battuta che Iattici al microfono era solito ripetere....le iniziative della Polisportiva S. Donnino, sempre imitate ma mai....eguagliate !!!

Questa edizione dei giochi sull’acqua fu l’ultima nostra presenza in questi giochi fra i quartieri che vennero a cambiare anche di formula, non piu’ nei quartieri, ma a Modena in P.zza Grande, poi al parco Novi Sad, con l’introduzione della Quintana a cavallo e dell’antico gioco del calcio, con pallone di stoffa, ed altri giochi.

Una curiosità, la sera dei giochi sull’acqua alle premiazioni venne l’amico Graziano Pini, eletto in giornata Assessore allo Sport, facendo la sua prima uscita in quella veste, che accettò il nostro invito.

Il giornalista Carlo Rispoli,sulla Gazzetta di Modena ci fece una intera pagina, con le foto delle squadre e delle premiazioni, come si dice..... una bella botta di popolarità per il nostro piccolo San Donnino.

Come sempre abbiamo lavorato tanto, rischiato tanto, ma alla fine grande soddisfazioni per tutti 29

Lo speaker dei Giochi: l’insostituibile Iattici Giancarlo Una bella inquadratura della piscina Giovanni Malaguti e Dimer Carretti, concentrati sull’obbiettivo Paolo Panini in acquaplaning…

Giovanni Malaguti e Maurizio Monari allo scarico palloni

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Squadra del quartiere Cittanova

Squadra del quartiere Modena Est

Squadra del quartiere Centro Storico

I ragazzi di San Donnino che gareggiavano per il quartiere Sant’Agnese-San Damaso Squadra del quartiere Crocetta, capitanata da Giorgio Anceschi Io e De Biagi con la squadra vincitrice dei giochi 1990: “quartiere Madonnina” Dopo i Giochi, la piscina rimase ancora per una settimana: massimo divertimento per i ragazzi del paese. Finalmente la piscina a San Donnino!!

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L’indimenticato Valter Venturi con la sua inseparabile armonica.

Sketch comico di Andrea Barbati e Ventura con Sabrina

I giochi non erano solo sull’acqua, ma comprendevano anche gare canore per dilettanti, all’interno del Pala con ristorante.

I ragazzi, le ragazze e le donne della Polisportiva, responsabili del ristorante e servizio ai tavoli

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Foto dei vincitori con Graziano Pini – assessore allo Sport

Articoli di giornale dell’epoca

Da notare il grande seguito che aveva la polisportiva durante questi Giochi

Esibizione di vecchie glorie della Volley Panini

Carmen Russo, grande sostenitrice dei diritti canini, ci fece visita presso la tenda dell’allora Settore Cinofilo U.D.A. sempre nell’ambito dei Giochi d’estate.

Una bella foto di Mirna, con due pretendenti...

Un po’ maturi per lei.

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QUARTIERIADI 1989

L’assessore allo sport Ermanno Montanini, decreta l’apertura dei giochi.

Pronti alla partenza della gara podistica fra i quartieri, ogni quartiere ha una maglietta di colore diverso.

Lìarrivo in solitario di Claudio Comastri. quartiere Madonnina

L’arrivo, anch’esso in solitaria, di Luciana Riccò quartiere Madonnina

QURTIERIADI 1980

Bellissima panoramica dall’acquedotto delle seconde quartieriadi organizzate a San Donnino a fine 1980 e veduta notturna della tenda ristorante montata per l’occasione.

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Squadra di San Donnino facente parte del Quartiere Sant’Agnese – San Damaso

Ricerca degli “Aghi nel Pagliaio”, asticelle di metallo lunghe 30 cm. Buttate in mezzo a due autocarri di paglia. I ragazzi, protetti da occhiali da saldatore, dovevano frugare in tutti gli angoli la paglia, per riuscire a trovare queste asticelle. La nebbia che si vede, non è nebbia autunnale, ma bensì polvere di paglia sollevata dal movimento frenetico dei ragazzi.

Fasi cruciali della ricerca, prima della scadenza del tempo utile.Inutile dire che questa è stata la prova più spettacolare! Roberto Sargenti impegnatissimo alla prova “Pesca e Trasporto Palline Rosse”.

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15 EDIZIONI DI “GRAN CARNAVAL”

Sì, alla brasiliana, in omaggio agli amanti del caldo carnevale brasiliano, chi non ricorda i nostri affollatissimi veglioni mascherati, che hanno veramente segnato un’epoca di costume del carnevale modenese. In quegli anni, primi anni 80 o poco più, era costume da parte delle più importanti associazioni modenesi, vedi calciatori e Polisportive, di organizzare serate danzanti per tutti i soci ed amici, prendendo in affitto le più belle sale di Modena.

Noi prendemmo questa idea migliorandola, nel senso di caratterizzarla. Non doveva essere una normale serata danzante, doveva differenziarsi, creando un maggior interesse, e così fu, puntammo su Carnevale e ospiti di onore. La prima edizione venne organizzata alla mitica “Isola Verde” di Modena, dove noi sempre fedeli allo slogan “Sport e Spettacolo”, presentammo in anteprima a Modena,le prime maschere modenesi, la Famiglia Pavironica, che mai nella loro storia erano entrate in una sala da ballo, in quanto il loro statuto non lo permetteva, ma l’amicizia con Giancarlo Iattici (allora Sgorghigolo) poté fare la differenza, essendo la nostra una serata di carnevale.

La presenza del neo-campione italiano di moto, Claudio Lusuardi, completò la serata dal lato sportivo, fra l’altro ricordo che Iattici vestito da ciclista e tutto incerottato, si esibì in una scenetta con la mia bici da corsa incidentata, mimando il mio investimento da parte di una “gentile Signora”, nella discesa di Montegibbio.

Un bel complesso musicale (Folk 2000), i cottillones e tanti coriandoli, decretarono l’ottimo successo del veglione.

Questo primo veglione non si chiamava ancora Gran Carnaval, ma 1° Veglione del Ciclismo, infatti furono invitati tutti i più importanti gruppi della Provincia, che uniti al nostro giro di amicizie decretarono il tutto esaurito !!!

Dai coriandoli alle maschere il passo é breve, e per lanciare veramente forte il desiderio o il messaggio del travestimento, attraverso l’aiuto di una nostra amica (Pradelli Marisa), incominciammo ad andare a prendere da una sua amica a S.Croce sull’Arno, dei bellissimi costumi che loro usavano per il loro carnevale, a noleggio. Questi costumi pomposi e coloratissimi facevano veramente la differenza per originalità e bellezza, venivano indossati da noi o da soci più vicini alla Polisportiva, e al momento della loro entrata in pista si vivevano attimi di grande entusiasmo per il grosso impatto sul pubblico in sala, chi non ricorda i costumi del “mare”, con aragoste foche e 36

ben altro, l’anno delle nazioni, con mega costumi dell’ottocento con i colori delle bandiere delle nazioni stesse.

Queste nostre serate erano ormai attese dai simpatizzanti, e proprio non si faceva fatica a riempire le sale, fossero state Isola Verde, Mac 2, o Nuovo Mondo, e fra i partecipanti incominciò a crescere come una cultura del travestimento carnevalesco, vengo a ricordare con piacere gli amici della Ca’ Rossa, il gruppo della Patrizia di Albareto, i nostri ragazzi di S. Donnino, dove ogni anno presentavano temi di attualità, dimostrando notevole abilità costruttiva in meccanica e cartapesta, eravamo ormai giunti ad un vero Gran Carnaval, nella sua massima espressione, e fu così per anni. Il 10° Gran Carnaval, fu caratterizzato da tante cose, dalla presenza dell’assessore allo Sport, Ermanno Montanini, che nell’occasione consegnò una targa all’indimenticato Giovanni Bettarel, per i suoi lavori in Polisportiva, dal Presidente del Modena calcio, dall’esibizione del giovane cantante in erba, Riccardo Benini, dalla presenza dei campioni di motociclismo Luca Cadalora e Claudio Lusuardi, dalla sempre presente Famiglia Pavironica, che entrò in pista con una fiammante auto d’epoca, ed infine l’omaggio fattoci da un socio, Barani Mario, di un bellissimo quadro in bassorilievo in rame, raffigurante tutti i settori della Polisportiva, tuttora esposto nella sala biliardi. Altra indimenticabile serata, sempre al dancing Nuovo Mondo di Ca’ di Sola a Castelvetro, che era ormai diventata la nostra sede per tutti i nostri Carnevali, dove Sabrina Gasparini, Roberto Bulgarelli, Fabrizio Iattici, imitarono in playback rispettivamente i cantanti: Davide Vernia, Loredana Berté, Franco Battiato, Camerini e Renato Zero alla perfezione, e il pubblico non credeva ai suoi occhi tanto erano truccati e vestiti alla perfezione!

E..... le “Sorelle Bandiera” rappresentate da Giancarlo Iattici, Ronchetti Umberto, Piretti Dario, era il momento di Indietro Tutta di Renzo Arbore alla televisione e da noi ripresa, sceneggiata e interpretata magistralmente in chiave comica, con il pubblico in visibilio.

Questa scenetta é poi stata ripetuta, a grande richiesta, nel Festival estivo, dove i protagonisti entrarono in pista sopra una fiammante “cinquecento” dei F.lli Dallari, mentre il pubblico li accoglieva con urla di gioia, fu bellissimo, avevamo anche saputo creare la giusta atmosfera. Chi non ricorda ancora al Nuovo Mondo, le magiche imitazioni, sempre in playback di Renato Zero da parte di Dario Piretti, dove avendo creato la giusta atmosfera in coreografia e luci, e con un trucco eccezionale da parte delle ns. mogli, ne uscì uno spettacolo eccezionale e molti pensavano che fosse veramente il vero Renato Zero. Sempre nella stessa serata assistemmo a una scenetta anche questa indimenticabile, si trattava della interpretazione delle canzone di Renato Zero il “Triangolo No”, da parte di interpreti ormai collaudati, vale dire di Piretti Dario, Ronchetti Umberto, e Iattici Giancarlo, finita a grandi sborsate fra le “gentili signore” in pista !!!

Ritornando ai nostri carnevali, quando si andava ancora a prendere i costumi a noleggio a S. Croce, la Gazzetta di Modena nella persona del giornalista Carlo Rispoli, con ns. grande sorpresa ci riservò una intera pagina.

Carlo era sempre presente ai nostri carnevali, riservandoci sempre se non pagine intere, delle mezze pagine, bei momenti di popolarità !!!

Il segreto di questo successo indubbiamente era nella qualità delle serate, improntate sulla professionalità del patron/presentatore Giancarlo Iattici (insostituibile in quei momenti) che già faceva lo Sgorghigolo nella Famiglia Pavironica, e del prezioso, quanto preciso, ragioniere Germano De Biagi (recentemente scomparso), responsabile delle iscrizioni dei gruppi mascherati, organizzatore della giuria e delle classifiche finali. Grosse iniziative portano ad avere grossi sponsor, nel nostro caso era il Centro Turistico Modenese, dove attraverso l’amico Gianni Roncaglia, riuscivamo sempre ad avere dei viaggi in omaggio in cambio di pubblicità, viaggi che venivano dati al gruppo vincitore o alla coppia o alla maschera più riuscita.

Inutile dire che il più ambito era il viaggio dei gruppi, la dinamica della gara gruppi, era la seguente: i gruppi dovevano essere superiori ai 10 componenti, il tema presentato era libero, si potevano interpretare anche scenette, la Polisportiva come premio di partecipazione, consegnava ad ogni gruppo un prosciutto, dopo di ché i gruppi venivano chiamati in pista per mostrarsi o interpretare scenette, mentre la giuria faceva il proprio lavoro, alla fine rimanevano tre finalisti, dove il pubblico attraverso gli applausi sceglieva il vincitore il tutto sempre sotto l’occhio attento e responsabile del Rag. Germano, ormai grande esperto in materia, e sempre attento a che non venissero premiati costumi presi a noleggio.

Normalmente si premiava per attualità, creazione, e fantasia, esperti e molto bravi ad interpretare questi temi si dimostrarono gli amici della Casa Rossa, un gruppo di amici che nei loro momenti liberi si trovavano presso una casa rossa, presa in affitto, e per anni portarono a casa il primo posto. A seguire

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Ragazzi di San Donnino: da sinistra Mauro Montanari, Mauro Bettarel, Gianni Melega e Erio Pradelli

Una bella immagine di Antonella Rovatti

furono i ragazzi di S. Donnino, che capeggiati da Panini Paolo e Elena Monari ed amici, si dimostravano di non essere da meno dei più attrezzati ed esperti antagonisti, e per un due o tre anni riuscirono ad aggiudicarsi il “Pierrot” (premio che andava al gruppo vincitore). L’edizione che raccolse la massima partecipazione fu un anno all’Isola Verde, dove si presentarono ben 27 gruppi, per noi importante era avere la sala piena di persone mascherate, solo così la serata era veramente riuscita in pieno, e in quella edizione ci eravamo veramente superati !!! Quando la fantasia e la creatività locale incominciò veramente a crescere e ad affermarsi, non andammo più a prendere i costumi a noleggio, l’innesto incominciava già a dare i suoi frutti, quando si dice.....l’alunno stava superando il maestro !!!

Alcuni gruppi si erano veramente specializzati, realizzavano veramente delle opere d’arte, e aspettavano il Carnevale con apprensione, il nostro Carnevale, unico in Modena e provincia per tipologia e partecipazione. Intanto il mondo pian piano cambiava, e le sale da ballo non venivano più affittate a privati, e fu così che le ultime edizioni vennero organizzate presso il nostro Palasandonnino, di queste edizioni, indimenticabile é stata la partecipazione delle Oba Oba brasiliane, che ci portarono un grosso momento di popolarità, pure l’Assessorato allo Sport fu bersagliato da tante richieste di prenotazioni, Radio Bruno in quella edizione ci portò a battere tutti i record di partecipazione. Da una parte i locali che non venivano più affittati, dall’altra l’impossibilita’ di continuare ad organizzarlo presso il nostro Palasandonnino, causa inquinamento acustico sollevato da alcuni abitanti, siamo stati costretti ad abbandonare la più bella delle nostre manifestazioni dopo ben 15 anni di “Gran Carnaval”.

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… evidenza dell’evento Gazzetta di Modena dell’epoca

Parodia dialettale (sirudela) di Giancarlo (dancing Isola Verde).

Da notare, a sinistra alcuni ragazzi di San Donnino: Romolo Selmi, la Marina e l’Antonella Bertoni (Isola Verde).

Giancarlo Iattici in una scenetta sul mio incidente in bici: la bici incidentata in primo piano Esilarante entrata, con auto d’epoca, della Famiglia Pavironica. all’estrema sinistra Lorenzo “il Bagnante” (Nuovo Mondo)

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Il gruppo della Polisportiva non partecipò al concorso mascherato che fu vinto dai Puffi.

Nuovo Mondo, foto di gruppo con gli amici della “casa rossa” vestiti da Puffi, e un gruppo misto della Polisportiva vestiti da messicani, (erano i primi costumi che venivano da Santacroce sull’Arno).

Un bellissimo gruppetto di Clown, che furono scartati dalla Giuria, in quanto sembrava che i costumi fossero stati presi a noleggio.

Qui vediamo Enrichetto, interpretato da Sergio Andreoli, sempre da “Indietro Tutta”.

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Nuovo Mondo, a inizio serata eravamo soliti presentare il Consiglio della Polisportiva: Zaccarini Remo, Sereni Gianni, Menabue Mauro, il sottoscritto, Ascari Franco, Bulgarelli Ermanno, Tassi Paolo, Marinelli Claudio.

Interpretazione dé “Le Sorelle Bandiera”, interpretate sempre dal trio Dario, Giancarlo, Umberto.

Interpretazione dé “Il Triangolo no”, da parte di Umberto, Dario e Giancarlo. É stato l’anno dove le attrazioni ce le siamo create noi in playback.

Erano gli anni di Renato Zero e di Indietro Tutta di Renzo Arbore.Qui vediamo una magistrale interpretazione di Dario Piretti, perfettamente truccato.

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Gli amici della Casa Rossa, meritano più di una foto per capire la realizzazione in pista di un pallone da calcio in occasione di Italia 90, mondiali di calcio, da un zainetto a testa, equivalente ad uno spicchio di pallone, alla formazione di un pallone completo. Questa idea non sarà una maschera, ma una idea unica che é stata premiata con “il Pierrot” 1990.

Una scenetta interpretata da due amici della Casa Rossa, “al Muleta”, ovvero l’arrotino, molto applaudita.

Bella foto di una parte del gruppo, con il presentatore della serata, Giancarlo Iattici

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Pubblicazione sull’Unità

9° Gran Carnaval, il massimo per quanto riguarda colore e coreografia, da Santa Croce, “il Mare” e la fauna del mare, indossati da soci della Polisportiva e amici. Vediamo quindi l’azzurro del mare e crostacei e pesci come, pesci rossi, polpi, aragoste, foche, pinguini ecc.

Foto di gruppo

Costumi mai più visti, fatti di ritagli di giornali, scartati dalla giuria, in quanto in odore di noleggio.

Belle immagini del Dancing Nuovo Mondo, luogo storico dei nostri “Gran Carnaval”, al 10° compleanno della Polisportiva.

La sala del Dancing Nuovo Mondo

Morena Rosta

Gruppo misto

Bella immagine di Loretta Nobili

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Le ragazze di San Donnino vestono i costumi delle nazioni

Bellissima la first lady a stelle e strisce

I costumi rappresentavano le Nazioni, stile 7-800, notiamo la Russia, l’America, il Brasile, la Cina, ecc.

Grandi ospiti d’onore per festeggiare i primi 10 anni di vita della ns. Polisportiva, come i campioni mondiali e italiani di motociclismo, Luca Cadalora e Claudio Lusuardi.

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Consegna di una targa a ricordo della serata al compaesano, Claudio Lusuardi.

Un bel ricordo della “Famiglia Pavironica”, che ci ha aiutato molto a crescere !!! Specialmente quando eravamo i signori nessuno.

La mitica estrazione della lotteria, fino a 15.000 biglietti venduti !!!

Non poteva mancare...Enzo Persueder, d.j. nazionale.

Consegna di una targa a ricordo, ai campioni mondiali di bocce, Maurizio Mussini a destra e collega.

foto al Mac 2, dei nostri ragazzi di S.Donnino, con Sgorghi !!!

I vincitori nel 1987 degli amici della Casa Rossa con l’Arca di Noé,notare le teste degli animali fatte tutte in cartapesta !!! Avevamo veramente raggiunto livelli molto alti. É stata una edizione un po’ in sottotono, essendo stata fatta di giovedì sera (Dancing Mac Due).

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Altra bella immagine della Famiglia Pavironica al Mac 2.

Dancing Isola Verde, una bella immagine della pista piena.

Gruppo dei Pinguini.

Una bella immagine del gruppo “Ruote Pazze� di Albareto che viaggiava e ruotava, classificatasi Prima assoluta, davanti ad altri 26 gruppi mascherati. (Isola Verde)

Gruppo Barattoli alimentari.

Gruppo I Pagliacci Responsabili al controllo dei biglietti di ingresso, sempre presenti Guglielmo, Carlo, Ennio, Elio, in compagnia della Sig.ra Mirella Soriani, moglie di Germano De Biagi.

Un bel ricordo di Germano con Sabrina, a quell’epoca vicepresidente e responsabile da sempre della giuria in sala per la designazione delle maschere vincitrici

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Al Dancing Bataclan di Bazzano, i vincitori, Museo dei Dei Greci, con custode, premiati dal Presidente del Centro Turistico Modenese Sig. Bevini.

I trogloditi.

La carica dei 100 e uno.

1994 - Volantino pubblicitario del 1° Carnaval al Palasandonnino, con ospiti d’eccezione le ballerine brasiliane “OBA-OBA”

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Oba Oba in esclusiva al nostro Gran Carnaval

Il presentatore, sempre Iattici Giacarlo, che intervista una ballerina.

Ingresso in pista delle Oba-Oba, in esclusiva per Modena e provincia.

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Ingresso in pista delle Oba-Oba, in esclusiva per Modena e provincia.

Bellissima immagine di Giancarlo Iattici il vero mattatore di tutti i nostri Carnevali.

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Gruppo “ Chiquita”

Gruppo “I Flinkston”

Crisi energetica

Gruppo “Pittori e tavolozze”

Gruppo “Lune - stelle ed......altro.

Gruppo “la Pietà” vincitore dell’ultimo ns. Gran Carnaval”, bellissima idea, dove da un masso di carta, Michelangelo con uno scalpello scopre La Pietà.

Dall’entrata in pista di questa montagna di carta, nessuno si immaginava che ne potesse uscire una immobile Pietà vivente !!!

Enzo Ferrarini, in arte Enzo Persueder al “lavoro”

Palasandonnino al top della capienza.Un bellissimo colpo d’occhio!

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Bella immagine dell’amico Gianni Roncaglia coadiutore della collaborazione riuscitissima fra Polisportiva S. Donnino e Centro Turistico Modenese, che sta premiando la Sig.ra Patrizia di Albareto, sempre presente con un gruppo ai ns. Carnaval.

Un bel quadretto raffigurante le basi organizzative ed economiche di tutti i ns. carnevali, gli sponsor, Bevini e Gianni Roncagli del C.T.M. io e Germano De Biagi per la Polisportiva, GiancarloIattici, indiscusso presentatore e mattatore

19 luglio 1993 “ESTATE CARNAVAL�

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L’Assessore allo Sport Graziano Pini che premia Gasparini Renato presidente della Coop. Centro Sportivo Mo-Sud, che ha realizzato l’opera L’Assessore allo Sport, Graziano Pini, premia Zanasi Rino, una persona sempre pronta a darti una mano,soprattutto quando c’era da lavorare.

In occasione del veglione Estate Carnaval, inaugurazione ufficiale del ns.

Palasandonnino ad opera dell’assessore allo Sport Graziano Pini e presidente del Quartiere Gagliardelli.

“Estate Carnaval” al Palasandonnino, con l’orchestra di Camillo Santamaria, molto in voga in quegli anni, bella immagine del ns. Pala.

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VIGILIA DI NATALE: PAPA’ NATALE ALLE CASE Era ormai tradizione che la vigilia di Natale, non si sapeva....a quale ora,ma di sicuro dove c’erano bambini Papà Natale sarebbe passato, per anni attraverso questa iniziativa abbiamo vissuto le emozioni più belle, vedere i bambini dietro i vetri delle finestre che ci aspettavano e facevano salti di gioia nel vedere Papà Natale con il suo sacco.

Attraverso l’uso inizialmente di un calesse o carrozzina trainata da un cavallo (di Romano), poi sostituita dal furgone della Polisportiva, con su applicato un paio di altoparlanti,e per tutta la giornata si facevano risuonare i vari jingle bells e nenie natalizie, una volta di qua e una volta di la dal paese.

I rappresentanti della Polisportiva in questa iniziativa erano massimo tre persone, che a rotazione si alternavano a fare Papà Natale, anche perché a quei tempi era usanza offrire un bicchierino di liquore agli ospiti, e in quel frangente particolarmente a Papà Natale,che non poteva sempre rifiutare, alla fine della lunga giornata Papà Natale diventava sempre più....allegro !!!

I pacchi regalo venivano raccolti presso il negozio di alimentari della Gianna, portati dai genitori, per quei bambini dove non veniva raccolto nulla, la Polisportiva consegnava ugualmente un pacco dono, mi ricordo che la famiglia sempre ultima ad essere visitata era quella dei Zivieri, che tradizionalmente si trovavano a cena con tutti i figli e nipoti, arrivavamo verso le 21/21,30, proprio in orari un po’ brutti per fare visite, noi eravamo dispiaciuti per questo, ma era talmente la loro gratitudine e la loro soddisfazione nel ricevere la nostra visita, che veniva da loro caldeggiata di farla proprio in quel momento della cena con tutti i nipotini presenti, per questa famiglia spendo con piacere un elogio, quale famiglia così numerosa e così unita, sempre piena di rispetto e ossequiosa verso tutti.

Oltre al pacco dono, Papà Natale lasciava anche una foto (istantanea Polaroid),a ricordo della visita, molto gradita da bambini e famigliari. Dopo la visita alla famiglia Zivieri, a tarda sera rientravamo nelle nostre famiglie, buscando qualche sgridata per il ritardo, dalle mogli, ma compiaciuti e contenti per avere regalato momenti di allegria e felicità a tutti i bambini di S. Donnino. Iniziativa questa mantenuta per anni e della quale ci é molto dispiaciuto abbandonarla, purtroppo nel paese per anni non ci sono state nascite, quindi é venuta a mancare la materia....prima, ma, ripeto, piccola iniziativa che però ci ha regalato tante grandi emozioni !!!

Una bella foto ricordo di Borelli Franco che insieme a me brinda a un Buon Natale, un “sacrificio” sollevato al Papà Natale di turno, Malagoli.

Mi sembra fossimo a casa di Bertoni Carlo.

Papà Natale accompagnato da Remo Zaccarini con l’elenco dei bimbi da visitare,penso proprio sia stato uno dei primi anni dell’iniziativa, in quanto la Sabrina aveva giusto 6 anni.

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A TUTTO PESCE DA...GINO IL “MATTO” !

Attraverso un nostro amico che aveva un cantiere di costruzioni stradali in quel di Verrucchio, un paesino sulle colline di Rimini, abbiamo scoperto una trattoria di solo pesce, dove durante la settimana andavano a pranzare i suoi operai, e con lui per anni si andava a festeggiare S. Geminiano, per noi modenesi giornata di festa, ma non per i romagnoli, si andava giù in 15/20 amici, approfittando del locale quasi vuoto i camerieri e la cucina erano completamente a nostra disposizione, immaginate voi...le “montagne” di pesce. Il gestore e proprietario della trattoria era un certo Gino, ex marinaio che stancatosi si circumnavigare il mondo, decise di aprire questa attività, questo signore, molto furbo e sicuro di sé, da un ambiente, non dico squallido, ma molto rustico, riuscì a crearsi una notevole pubblicità, dando la possibilità ai clienti di lanciare i piatti alle pareti, mentre lui sparecchiava tirando con forza le tovaglie con tutto quello che c’era sopra, sparava borotalco, creando grande curiosità e divertimento fra i presenti.

E da qui’ ne uscì in poco tempo l’immagine di “Gino il matto”, per completare il quadro dell’ambiente, vengo a ricordare che l’arredo e il vettovagliamento era composto da sedie di legno impagliate che cigolavano, tovaglie a quadrettoni bianchi e rossi, il vino solo sangiovese, era contenuto in fiaschetti metà spagliati, i bicchieri, uno diverso dall’altro, per non parlare dei piatti tutti di diverso colore, le pareti naturalmente erano segnate e incise dal lancio dei piatti !!!

Con tutte queste premesse, il locale incominciò ad essere frequentato da noti Vip dello spettacolo, come Little Tony, Patty Pravo ed altri, e per anni rimase all’apice della notorietà, di questo Gino non ne approfittò’ mai, lui si accontentava di vedere il locale sempre pieno, ma il segreto di tutto a parte le sceneggiate era il pesce, sempre fresco, cucinato da lui alla griglia e dalle anziane donne per tutto il rimanente, con sapori famigliari e unici, ormai persi negli anni, un vero peccato !!!

Veniamo ora alle portate, si parlava di 15 tipi di antipasti, di un primo, il famoso riso alla pescatora e al pepe, poi si arrivava alle favolose grigliate di alici, per questo piatto dobbiamo spendere due parole per la coreografia: le anziane donne cuoche-cameriere facevano largo sui tavoli, fra piatti bicchieri e fiaschetti approntando un giornale aperto, la prima volta visto la particolarità del locale, uno pensa......cosa succederà adesso?

Dopo un attimo, una volta preparato i tavoli, tutte in fila uscivano dalla cucina appoggiando profumate e fumanti grate di alici alla brace, con su strizzato un mezzo limone, il profumo delle alici era unico, quando si dice che l’alice é uno dei pesci più economici, solo perché i mari ne sono pieni, ma capaci di offrirti i più appaganti sapori.

Bene, i piatti più importanti debbono ancora venire, infatti il Gino esprimeva il massimo con la grigliata che comprendeva tutti i pesci più importanti dell’Adriatico, dai rombi, alle sogliole, agli scampi e gamberoni, code di rospo ecc. purtroppo la gente di questo ben di Dio, non ne mangiava che la metà, poi c’era la frittura mista che doveva ancora essere servita.

Questo locale era in una casa indipendente e composto da quattro o cinque stanze, ognuna di queste aveva un nome navale come “sala motori” “ponte uno” “ponte due” “punto di raccolta” ecc. tutte senza porte, ed è quà che si scatenavano la battaglie a suon di piatti.....volanti !!

Da Gino il matto solitamente ci si andava di venerdì sera, con furgoni o autobus, anche più di uno, infatti la nostra spedizione massima fu di ben tre pullman, praticamente il locale era completamente a nostra disposizione, una serata anche questa indimenticabile, dove fra musiche improvvisate, canti, balli pochi, in quanto non ci si riusciva a muovere, ma soprattutto le“zirudele” dialettali dell’immancabile Giancarlo Iattici, mandava tutto in gran baldoria !!!.

Chi non ricorda in quel frangente il duetto dialettale di Iattici con Gino, interpreti de la Sgnora Isota, e gli scambi di sproloqui comici dialettali fra i due. Esiste ancora un “fumante” filmato sonoro della serata e in particolare di questi indimenticabili momenti di sana follia, a proposito di follia, mi ricordo sempre in questa serata che Ermanno Bulgarelli disse a Eugenio Vecchi, che era davanti alla finestra, apri la finestra che fa caldo e questo prese i telai dei vetri, li sfilò e li appoggiò fuori, con la sorpresa di tutti. Uno dei momenti a fine cena più attesi era la distribuzione delle bottiglie di grappa distillate dal Gino, una ogni tavolo, mi ricordo ancora che il gruppo 54

del povero Casarini e ex sindaco di Spilamberto, non disdegnavano di portarsene in pullman due o tre bottiglie, sempre per aiutare la digestione durante il viaggio di ritorno!

Il ritorno era previsto sempre intorno alle tre a S. Donnino, il problema particolarmente mio, era nel riuscire a radunare tutti durante le soste agli autogrill, quando la gente si perdeva fra gli scaffali o in bagno e non ne volevano sapere di salire sull’autobus, particolarmente con i tre pullman è stato veramente dura a saltarci fuori !!

Per circa una decina di anni ci siamo andati, poi purtroppo Gino si ammalò e dopo lunga malattia se ne andò, ricordo che essendo lui dentro al Rimini calcio, veniva spesso a Modena anche nei giorni feriali, non ricordo il motivo, forse per parlare di giocatori, ormai eravamo da tempo diventati amici, e mi aveva promesso che passando da S. Donnino, una volta si sarebbe fermato, e mantenne la promessa, una mattina si fermò al bar della Lina, giusto per salutarci, ma purtroppo io non c’ero.

Comunque ancora grazie Gino per averci regalato questi indimenticabili momenti, di insuperabile onesta gastronomia, innaffiata da tanta simpatia e allegria, il tutto rivolto al sano divertimento!

FOTO DI REPERTORIO DA “GINO IL MATTO”

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SETTEMBER FEST Per alcuni anni a settembre, andava in onda “il Settember Fest”, sulla falsa riga e sottolineo “FALSA” del più noto OCTOBER FEST di Monaco. L’idea è venuta ovviamente da lì: come sempre una iniziativa di gastronomia e spettacolo.

Il nostro pubblico!!

tra cui: Carlo Dallari, Villiam Venturi e Onorio Trenti

Bandierina dell’iniziativa

Un bel ricordo di Carlo Bertoni con la vanga di Sandrone, fregatagli per scherzo, in compagnia di Tonino Scandellari, Danilo Scarieto ed Elio Abati.

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Volti noti: Athos Barani e Ivana Serri, Carla Rossi, Vilson Bulgarelli e signora e molti altri.

Un momento di spettacolo della scuola di pattinaggio Junior dell’insegnate Maestra Olimpionica Ivana Rampionesi

Il presidente Lorenzo Zampini consegna una targa ricordo ad una rappresentante del gruppo.

Balli in pista

Un bel ricordo di Ermes Torricelli impegnato in un ballo con la signora, alla festa

Un momento dello spettacolo della scuola di ballo di San Vito

Nei Momenti importanti la Famiglia Pavironica non manca mai.

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Una partecipante, la nostra cara amica e collaboratrice, Marisa Pradelli che ci ha dilettato cantando “la Vie en Rose”

Una coppia di ballerini che si aggiudicarono la Corrida di quell’edizione.

Un altro nostro amico che si cimenta con la chitarra

Il mega presentatore della “Corrida” Giancarlo Iattici.

Super valore aggiunto dello spettacolo

Una perfetta imitazione di Celentano

Un imitatore di Adriano De Zan in bici

La pizzeria in piena azione: di spalle Athos Barani, Sergio Barozzi al tiro pasta, Lina Vancini fa le basi e Valentina Garuti ai condimenti e finitura.

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Alla fine serata si fa il punto o eventualmente autocritica di quello che è accaduto. Qui il gruppo dei responsabili: da sinistra Luciano Pellegrini, Franco Salvarani, Bruno Molinari, Giovanni Bettarel, Ermanno Bulgarelli, io, Omar Sola, Athos Barani, Danilo Scarieto e Gianni Garuti.

ATTIVITA’ DEI SETTORI podismo

Costola del settore Ciclismo, come sopra detto, e pian piano seguì l’evoluzione di crescita e di moda del fenomeno Podismo, fedele al motto..... basta un par de scarpe nove poi girà tutto er monno !!! Diciamo che per praticare il Podismo, basta davvero poco, un paio di buone scarpette (la cosa più importante) un paio di calzoncini e una maglietta,e risulta essere molto più veloce come tempi di allenamento nei confronti del Ciclismo, una attività che ha raccolto e sta raccogliendo tuttora tanti appassionati.

Ricordo le prime podistiche organizzate, con l’aiuto dell’amico Guido Roncarati (Podistica Modenese) che si dimostrò poi essere il gran fautore della crescita del Podismo provinciale, dove il numero dei partecipanti non raggiungeva le 200 presenze, nella nostra prima camminata, abbiamo raggiunto ben...... 93 presenze. Si parla di ben 36 anni fa (anno 1976) e di acqua ne é passata, abbiamo vissuto in questo lasso di tempo una vera esplosione dell’attività podistica, basti dire che nell’ultimo Campaz di Settembre eravamo sui 3.000 podisti presenti.

Il nostro gruppo podistico, oltre che in numeri é cresciuto anche in qualità, basti ricordare le affermazioni provinciali e piazzamenti regionali di Claudio Marinelli, e a seguire di Rizzello Rocco, poi passato alla Fratellanza, naturalmente aumentarono gli appassionati di maratone e cento chilometristi come Furia Bruno e Guaitoli Sergio, e Mastrolia Angelo, che hanno superato le 150 maratone (ricordiamoci che le maratone sono tutte di 42 km. e 195 metri), solo 100 maratoneti in Italia hanno raggiunto questi risultati.

Non ci manca nemmeno un maratoneta e centochilometrista del deserto, Federzoni Giorgio, ormai abitudinario a queste corse, dal deserto della Tunisia, a quello della Namibia. Ricordiamo nel 2008, la partecipazione alla maratonina della pace, Betlemme-Gerusalemme, di 5 nostri podisti (Giuseppe Scoglioso, Sergio Guaitoli, William Leporati, Mauro Ballista, Ivo Gasparini), organizzata dal C.S.I. di Modena, bellissima e toccante esperienza, valido contributo alla pace fra i due popoli, Israeliano e Palestinesi, infatti attraverso questa corsa, 100 ragazzi palestinesi hanno potuto attraversare il Check-point con Israele, attraversare questo colossale muro di cemento che separa i due popoli, e familiarizzare per quanto possibile con ragazzi israeliani.

La corsa si svolgeva sullo stradone asfaltato che da Betlemme porta a Gerusalemme, partecipanti non più di 500 podisti, in testa alla corsa la fiaccola della pace veniva portata un po’ da tutti noi, e ognuno di noi cercava di tenersela il più tempo possibile !!! Di fianco o appena avanti pochi metri un pullman portava una cinquantina fra giornalisti, fotografi e cine-operatori, pronti a cogliere i momenti più belli e suggestivi di questa maratona della pace (chiamata così, ma che non é), forse sarebbe più giusto chiamarla “corsa della pace”. Per quanto riguarda il settore femminile, non possiamo dimenticare l’atleta Tatiana Marchi, classificatasi prima delle modenesi alla Maratona di New York nel 2010, e valente atleta di triatlon (ciclismo-podismo-nuoto) partecipando con buon piazzamento alla gara internazionale di questa specialità “fuga da Alcatraz” a S.Francisco.

Non dimentichiamo anche podiste come Silvia Guerzoni, e Federica Boschetti, che hanno dato e stanno dando lustro alla nostra Polisportiva, con ottimi piazzamenti di livello provinciale, Complimenti !!! Da parte mia posso dire che il Podismo mi ha regalato veramente della grosse emozioni, permettendomi di partecipare alle più belle maratone mondiali, ricordo con piacere le più importanti, ho partecipato due volte alla maratona di New York, una a quelle di Boston, Londra, Parigi, Budapest, Praga, Pechino, Joannesburg, Berlino, quattro volte Roma e Venezia, più ad altre meno blasonate in Italia.

L’emozione viene dal fatto che oltre due milioni di persone lungo il percorso, come a New York, ti applaudono e ti incitano come fossi tu il campione, in un momento di sfida con te stesso lungo 42 km. di corsa, e che dura sulle 4 ore!!!

E emozioni uniche, con una soddisfazione sotto lo striscione di arrivo tutta tua.......ce l’ho fatta !!!

Emozioni vissute in Italia e all’estero per ben 34 volte.

Ritornando alle nostre manifestazioni podistiche, vengo a rivelare una curiosità che ben pochi conoscono, come éuscito il nome Campaz, denominazione delle nostre due gare podistiche, si era negli anni in cui Menabue 59

Bella foto in un dopo camminata a S. Donnino, di podisti con qualche ciclista che ha collaborato allo svolgimento della iniziativa.

Mauro era il responsabile del settore Ciclismo, e come sopra detto il Ciclismo nei mesi invernali si fermava per riprendere in primavera, in questi mesi i ciclisti correvano a piedi, lui era un grande appassionato di sport in genere, e grande tifoso di Francesco Moser e di atletica, un pomeriggio a casa mia, insieme si predisponeva la bozza del volantino della nostra camminata, che in quegli anni cadeva in Marzo, lui disse, mi é venuta una idea, a Milano domenica si corre il “Campaccio”,(importante gara podistica nazionale di campestre), perché anche la nostra non la chiamiamo Campaccio, che in dialetto modenese fa Campaz, in quanto a quei tempi anche la nostra camminata era più una campestre. Io fui d’accordissimo, e da allora “Campaz Mudnes” fu. Da 9 anni abbiamo allargato l’immagine del Campaz con una gara a carattere Regionale in notturna che abbiamo naturalmente denominata “Campaz sotto le Stelle”, dove due km. del percorso su totale di 5, da ripetere due volte, é illuminato da più di 200 citronelle, che fa impazzire di gioia e meraviglia i partecipanti.

Nell’ultima edizione del 2011, abbiamo registrato un record di agonisti partecipanti, ben 250 atleti provenienti da varie regioni italiane, catapultando la nostra manifestazione fra le più importanti regionali, dove con i camminatori e podisti amatori si é raggiunta una partecipazione di ben 1.500 persone.

Normalmente questa notturna cade sempre verso il penultimo venerdì di Giugno, serata che ci permette di organizzare una vera festa del Podismo, con un ricchissimo ristoro a base di gnocco fritto con mortadella, cocomeri e stuzzichini vari. Parlando di Campaz Mudnes, non possiamo non parlare delle due volte che il Gianni Morandi nazionale, ci onorò della sua partecipazione, erano gli anni 1998 e 1999 quando lui partecipava a maratone, consigliato tecnica-mente dalla campionessa Laura Fogli, erano gli anni dove noi presentavamo anche un percorso di 30 km. Fino ad arrivare in località Gaggio di Piano, distanze molto indicate per chi stava preparando maratone, e lui aveva in programma quella di New York, alla quale partecipò più volte.

I giornali locali in entrambe le volte, dettero molto risalto all’evento, con grande lustro per la nostra Polisportiva.

CICLISM

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Gia’ si parlava di Campaz Mudnes !!! Primi anni 80.

Ritrovo 1° Camminata a S.Donnino. Quanti ragazzi !!!

Ritrovo 1° Camminata a S. Donnino. In primo piano la Marina e l’Antonella Bertoni e dietro Roberto Bulgarelli Una curiosa foto del dopo partenza con solo 93 partecipanti nel 1976.

Pubblicità a S. Agnese sulla Vignolese, con sponsor “Modasole”.

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Prima foto della neonata Podistica S. Donnino.

Salumificio CIAM primo sponsor.

Già numerosi alla partenza.

In attesa delle premiazioni.

Pronti via, con sollevamento della grossa fune.

Subito in testa Spadoni Jones.

Ritrovo e luogo di partenza della camminata.

Foto di gruppo alla Tenda della Podisticaf

Passaggio del Campaz, con l’onnipresente Mirco Bellucci, in località frantoio, che allieta i camminatori più tranquilli, che accennano un passo di valzer.

Bella inquadratura di un nostro gruppetto di podisti, in occasione di una Corrimodena, davanti al monumento ai caduti. Anno 1991.

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Eccezzionale !!! Il Campaz allietato dalla musica del D.J. Bellucci Mirco, zona Gaggio di Piano

Cena sociale della Podistica al Ristorante Green Park, con il direttivo del Settore.

Bella immagine di Menabue Mauro, Salvarani Franco e Andreoli Sergio, alle iscrizioni della camminata.

Il vincitore Guidetti della Formiginese, premiato da Marinelli Claudio e Ivo Cuoghi, sponsor della manifestazione.

Sul percorso del Campaz, ai laghetti del Vivinatura.

Bellissimo ricordo dei ragazzini di S. Donnino, che ritirano il premio della nostra societĂ , dalle mani dello sponsor Ivo Cuoghi. Notiamo Marco Muzzioli con il trofeo in mano, Stefania Lusuardi, e un altro ragazzino giĂ con la canottiera della societĂ .

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Foto ricordo prima di una camminata. Il gruppo aumenta !!

Spettacolare immagine di una partenza.E questo ĂŠ il vero Campaz !!!

Un passaggio sul percorso natura oltre il Panaro

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Un altro passaggio del Campaz, localitĂ Saliceta. verso Saliceta Panaro.

Altro passaggio sul percorso natura, zona Modena Est.

Ciclisti e Podisti insieme, anni 1990. le due grandi forze della Polisportiva.

Ggruppetto di podisti in una Corrida di S.Geminiano, al parco Novi Sad, notiamo Roversi Carlo, io, Piretti Dario, Barbolini Werter.

Ed ecco il Gianni Morandi podista, che negli anni 1999 e 2000, ci ha valorizzato la ns. manifestazione con la sua presenza.

Qui lo vediamo Marinelli Claudio e Ronchetti Umberto.

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Gianni sul percorso del Campaz al ponte S. Ambrogio.

Gianni sul percorso del Campaz al ponte S. Ambrogio con Mastroglia Angelo.

Un tratto del percorso

Un tratto del percorso con gli apripista Giuseppe Dallari ed io.

Gruppo di lavoro lungo il percorso

Passaggio del Campaz ai laghetti Vivinatura

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Arrivo di Gianni Morandi al ristoro del Ponte di Sant’Ambrogio

Gianni a fine corsa a firmare autografi, con la maglietta del Campaz.

Gianni, in compagnia di Ivana a fine corsa a firmare autografi, con la maglietta del Campaz.

Gianni a fine corsa, con la maglietta del Campaz.

Gruppo di lavoro dei ciclisti, che hanno gestito il ristoro con il loro gnocco insuperabile, in uno dei primi Campaz sotto le Stelle.

Qui notiamo Gianni Sereni, Ermanno Bulgarelli, Ugo Boschetti.

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Prima partecipazione di Morandi al Campaz, nel 1999.Un bel momento di notorietà della ns.Polisportiva, sui giornali locali. Una bella immagine di Rizzello Rocco, a quei tempi ns. punta di diamante,e sempre fra i primi a livello provinciale, anche lui cresciuto in casa ns. e per un paio di anni ha sostituito Marinelli, trasferitosi per lavoro in Romagna, lo vediamo al ristoro del gnocco, gestito dai ciclisti, qui con Ronchetti, in un Campaz sotto le Stelle.

Un bel ricordo di Mauro Zavatta al centro, un caro amico che purtroppo ci ha lasciato, in un passaggio al Campaz con musica a casa di Ivana.

Una camminata di Quartiere a S. Donnino, visto il momento, in Dicembre, notiamo Papà Natale, in “aiuto” ai due esperti del gnocco, Boschetti Guido e Bulgarelli Ermanno.

Maratona di Roma – 25/03/2001 – il gruppo Guerrieri San Donnino ai piedi della storia romana con il capo Toro Seduto Il gruppetto di podisti della ns. Pol. presenti in quella edizione. Presente Mastrolia Angelo,sempre vestito da indiano, che ha recentemente superato il record di ben 150 maratone corse. Ora passato al gruppo Madonna di Sotto di Sassuolo.

Una bella inquadratura del Palasandonnino, dove Ronchetti e Marinelli premiano le prime donne, fine anni 90.

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Gatto Verde, il gruppo podistico presente ai festeggiamenti del 30°Compleanno, con tutti gli altri gruppi della Pol., nel momento più entusiasmante della caduta di fettucce colorate, in compagnia del gruppo musicale Tabarroni. Poi le “scintilline”, buio in sala, per l’entrata della torta.

La mia partecipazione alla maratona di Pechino, a piazza Tienanmen con un gruppo di studenti cinesi.

Foto di gruppo dei maratoneti modenesi partecipanti alla maratona di Pechino, in piazza Tienanmen.

Israele 2008: foto ricordo mia al traguardo della Maratona Arad-Masada

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Betlemme 2008, foto ricordo del gruppo di Modena partecipante alla spedizione del Centro Sportivo Italiano in Terra Santa Betlemme, i nostri podisti che hanno gareggiato.

Betlemme 2008: foto ricordo di Sabrina Gasparini con Zorzi, noto campione di pallavolo, testimonial della corsa della Pace Betlemme -Gerusalemme, attraversando il muro che divide ancora le due cittĂ di Palestina ed Israele.

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AL “CAPAZ MUDNES” OGGI 21 dicembre 2014- Campaz Mudnes

I podisti presenti hanno raggiunto le 2500 presenze, un gran successo per il momento invernale… A tutti i partecipanti era stato consegnato il simpatico copricapo di Babbo Natale!

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21 dicembre 2014- Campaz Mudnes con la partecipazione del sindaco Giancarlo Muzzarelli

Rifornimento te, con Giuliano Bonetti

Alla tenda della polisportiva Madonnina dove Gianni Vaccari presenta un corposo ristoro a base di salame e gnocco ingrassato!!

Le “maestranze “ all’opera! L’onnipresente Athos Barani

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Io e Lina Zaccarini al tavolo delle iscrizioni con giudici e dirigenti UISP

L’olimpionico e compaesano, Nicola Benedetti vincitore del “Campaz sotto le Stelle 2015”

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CICLISMO: LA SECONDA PRIMAVERA …

Nella gestione di Bulgarelli Ermanno, il Ciclismo ha vissuto, possiamo dire, una seconda....primavera, infatti con l’entrata dei Boschetti, Guido, Ugo e Fabio degli Annovi Mauro e Marco, di Zilibotti Giovanni, colonna, quale rappresentante del settore in UISP, e ancora di Imbrogno e compagna Luisa, con Maida Fabio moglie Emanuela, dei Righi colori, con i già presenti Pellegrini Luciano, Sereni Gianni, Neviani Renato, Ronchetti Umberto, Terenziani Franco, Alboni Nerio, Pivetti Walter, Campana Carlo, Altariva Alessandro, Fontanazzi Giovanni, é riuscito a creare un gruppo molto compatto e sempre presente.

Nelle classifiche provinciali di cicloturismo la Polisportiva S.Donnino, per anni e attualmente, rimane sempre fra le prime 5/6 posizioni, quindi una di quelle società che per 40 anni é sempre rimasta ai vertici dell’attività’, sempre alla ricerca del meglio, basti dire che i cicloraduni ogni anno organizzati portano a S. Donnino, sempre il record dei partecipanti provinciali ( sulle 800 presenze), segno é che si lavora bene, che ci si impegna, dando la massima soddisfazione a chi partecipa, anche il luogo ha la sua importanza, ma la buona organizzazione fa sempre la differenza.

Memorabili rimarranno nel tempo i favolosi ristori dei ciclisti della S. Donnino, penso che questo sia anche un buon motivo, se non il più importante, per richiamare così tanti ciclisti, bravi tutti quindi, in particolare i responsabili del “gnocco fritto” e degli affettati,(dei f.lli Boschetti e di Neviani Renato) che riescono sempre ad ottenere il massimo del risultato.

Quando si dice affiatamento, questo gruppo per anni si édimostrato il più attivo in serate ricreative e gastronomiche in sede, a loro ci si può affiancare il settore Alazzurra, ma non arriva a così tanta convivialità, si arriva a questo in quanto ai personaggi citati prima, “maestri di ristoro”, quale capo sala troviamo un ex ristoratore, un ex ambulante, un certo......Luciano Pellegrini che come organizzazione e servizio ai tavoli è..... unico !!! (marito della Luciana Merighi, colonna in cucina ai tempi dei festival dello sport).

Da non dimenticare le scalate allo Stelvio e Monte Bondone, e le spedizioni con i podisti al Lago di Levico e al Lago di Ledro, ricordiamo inoltre la partecipazione a più maratone delle Dolomiti con le scalate di diversi passi, dal Gardena al Sella, dal Pordoi al Falzarago, dal Valparola al Fedaia.

Nel ricordo rimarranno le biciclettate da S. Donnino a Comacchio, a Cesenatico, ai lidi ferraresi ecc., dove il punto di ritrovo, guarda caso era sempre un buon....Ristorante di pesce !!!

Complimenti quindi ad Ermanno, che é riuscito negli ultimi venti anni ad amalgamare bene le vecchie guardie con i nuovi entrati, situazioni a volte non sempre facili, e quale risultato fu la vincita di Campionati Nazionali di cicloturismo della Montagna a Trento per ben due anni 1980 e 1981.

Anche al femminile il settore Ciclismo si è tolto belle soddisfazioni, parliamo della D.ssa Claudia Reggiani, classificatasi terza in una gara europea fra dottoresse, per non parlare della Boschetti Federica valida e giovane portacolori del gruppo, rimasta per anni, poi passata nel settore Podismo, e attuale agonista con buone soddisfazioni.

Boschetti Guido negli anni 2000 é stato un grande collaboratore della Polisportiva, fra le altre cose, ricordiamo che sua é stata la realizzazione della cucinetta di fianco alla tenda, fino ad arrivare alla vice Presidenza della Polisportiva, erano gli anni della realizzazione della nuova sede, dove mi assecondò in decisioni e scelte, con la nascita dei nipoti Guido, si dedicò sempre più alla famiglia, allontanandosi pian piano dalle attività dirigenziali.

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Un bel ricordo di quando si caricavano le bici sui pullman !!!

Partenza per il raduno nazionale di Monzambano.

Sempre al Nazionale, bella foto di Federica Boschetti e Dott.ssa Claudia Reggianii al raduno, con il responsabile del Ciclismo Bulgarelli Ermanno.

Sempre al Nazionale, bella foto di Federica Boschetti con una compagna di squadra.

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Premiazione Pol. S. Donnino 3° Classificata nazionale.

All’alba, partenza da S. Donnino, destinazione Marina di Ravenna.

Marano anni 90 - Gara sociale di salita, Foto del gruppo ciclistico prima del via.

Spedizione al santuario di S. Luca, a Bologna.

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Una bella immagine della ns. tenda 15x15, evergreen.

I maestri della griglia, Boschetti Ugo e Bulgarelli Ermanno.

Il gruppo di lavoro per il pranzo estivo dei Ciclisti.

Premiazioni Provinciali di fine stagione, premia l’Assessore allo Sport Marino, ritira Giovanni Zilibotti del direttivo.

Il gruppo di lavoro per il pranzo estivo dei Ciclisti.

RITAGLIA PERSONE Una delle tante spedizioni al mare, vediamo in prima fila Boschetti Guido e Annovi Mauro.

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Boschetti Guido, del direttivo del Ciclismo ritira il premio per la classifica provinciale di cicloturismo.

Ristorante “Taverna Michelangelo”, consegna riconoscimenti alle ragazze del gruppo ciclistico, speaker, Ronchetti Umberto.

Bella foto di Bulgarelli Ermanno, responsabile del Settore Ciclismo dai primi anni 90.

Ristorante “Terrazza Michelangelo”, pranzo sociale.Boschetti Guido in piena azione in discesa da Guiglia.

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Cena sociale in sede, con Ermanno che parla ai convenuti.

Una bella foto ricordo, di una gara in salita con........ristoro a casa di Boschetti Ugo, a Montese.

Cicloraduno a S.Donnino, bel colpo d’occhio di colori.

Il ristoro pronto 1, in attesa dell’arrivo dei ciclisti, notiamo Dallari Giuseppe, e Righetti Carlo.

Una bella foto di Ermanno, responsabile del Ciclismo e Boschetti Guido “Re del gnocco”, facente parte del direttivo

1999 – raduno di Guiglia

Campionato europeo e italiano Medici, gara in linea. Claudia Reggiani quarta classificata.

Percorso “La Panoramica” Gabicce-Pesaro Gianni, Omer e Alberto

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SETTORE TURISMO Un settore Turismo con la “T” maiuscola, dal settore Ciclismo, fondatore della Polisportiva, dimostratosi nel tempo sempre più crogiuolo di formazione di nuovi responsabili di settore, anche Ronchetti Umberto, base cicloturista, un po’ anche podista, pian piano ha dato vita ad un invidiabile settore Turismo, che tutte le Polisportive ci invidiano, parliamo di una base di circa un 300 appassionati, frutto del gran lavoro di Umberto, caratterizzato dalla massima disponibilità e trasparenza, facendo sì di aumentare di anno in anno il suo seguito e la base a cui proporre le varie iniziative ricreative e turistiche.

Le iniziative turistiche non si limitano al territorio nazionale, ma negli anni ha spaziato in Europa e oltreoceano, ricordiamo le più importanti, in Messico, New York, California, Scozia, Spagna, Austria, Croazia, Egitto, Russia, Francia (Normandia e Bretagna), crociera alle isole greche, Crociera ai fiordi Norvegesi, al sole di mezzanotte, via Copenaghen, dove la Polisportiva ha portato ben 93 persone ai fiordi, spedizione che rimarrà sempre nella nostra storia per l’alta partecipazione. In Italia non c’é località turistica importante che non sia stata visitata, dalla Sardegna, che é diventato ormai un punto fisso nel programma annuale, alla Sicilia, o al trenino rosso del Bernina, ecc. Tutto questo per quanto riguarda, il turismo a 360 gradi, ma nella presentazione abbiamo parlato anche di ricreatività’, forse é qua che Umberto si é espresso al meglio rispecchiando il suo carattere, sempre pronto a divertirsi, ma soprattutto a fare divertire.

Questa attività ricreativa, iniziò quando era ancora un dipendente della Coop. alimentare, organizzando pullman con destinazione ristoranti di pesce al mare, con i colleghi di lavoro e amici, ma la svolta si ebbe quando andò in pensione una decina e forse più di anni fa’, dedicando tutto il suo tempo libero a seguire e ad accrescere questo settore della Polisportiva, sicuramente per lui diventato questa attività più di un hobby. É ormai tradizione andare nell’arco dell’anno due volte al mare a caccia di.... pesci, al riguardo ricordiamo la massima delle spedizioni in occasione di un otto Marzo (festa della donna), dove Umberto veramente ha dato il massimo di se stesso, portando ben quattro pullman alla Campaza, a Marina di Ravenna, dove oltre alla mangiata di pesce, ad intrattenere i commensali aveva predisposto una allegra orchestrina che ci sollecitava in canti e balli; eravamo in 200, pensiamo un po’ all’organizzazione a tutti i contatti telefonici, alle caparre, a persone che all’ultimo momento non possono venire, ad altre invece che vogliono aggiungere alla spedizione ormai completa, famigliari o l’amico!!!

Oltre al pesce, non si disdegnano viaggi in toscana a caccia di...fiorentine, anche questa spedizione é ormai di-

Il compianto Umberto Ronchetti nel 1999 ad una Festa di San Silvestro da lui organizzata

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ventata un punto fermo del programma annuale. Altre spedizioni molto gettonate fu alla “Ca’ del Lscio”, che essendo molto vicina al Ristorante Campaza, ben si prestava all’abbinamento, cena più ballo, anche in queste iniziative si contavano e si contano sempre due o tre pullman. Per non parlare delle gettonatissime spedizioni sul delta del Po, dove arrivati sul delta si saliva su un peschereccio attrezzato anche al trasporto di turisti, si mangiava naturalmente a base di pesce, innaffiato da onesto vino bianco, fino qua tutto normale anche la bella vista panoramica del delta, ma non era sufficiente, a Umberto mancava una cosa molto importante....l’orchestrina, per rendere completa la baldoria !!! Insomma, le persone in tutte le sue iniziative non debbono essere soddisfatte, ma più che soddisfatte, e che con i loro amici si vantano di avere partecipato a iniziative così tanto organizzate, e piene tanta allegria e spensieratezza. Sicuramente il grande successo che ha riscosso Umberto, é in questo, e le persone che partecipano lo sentono, per il modo di fare e per la grande disponibilità come si é detto, modi di fare, oggigiorno sempre più rari, ma che comunque, chi ha la fortuna di averli, e la voglia di usarli, in questo mondo, sono sempre più vincenti.........anche in Polisportiva !!!

Ricordiamo inoltre i Veglioni di S. Silvestro, organizzati da Porto Rose a la Campaza, da Gubbio alla Terrazza Michelangelo di Guiglia, come sempre improntati al gran divertimento, con i bomboloni caldi alle tre del mattino. Abbiamo parlato di ricreatività’ e aggiungiamo anche cultura, infatti ogni anno nel mese di Luglio si va a Verona all’opera, e in due volte in due settimane, Umberto porta un centinaio di persone a questi bellissimi spettacoli, e penso che questo sia un’altra nostra particolarità, che ci caratterizza, e ci fa distinguere fra le Polisportive.

Che dire d’altro, più di così é impossibile, organizzare così tante iniziative, auguriamo quindi ad Umberto di mantenere sempre vivo questo suo spirito, dimostratosi un perfetto organizzatore. Per lui possiamo spendere due parole in più, abitando a Castelnuovo R., poteva benissimo dire, cari amici, a pagare la nuova sede della Polisportiva pensateci voi residenti, invece il suo settore é stato promotore e responsabile con i settori, Ciclismo, Podismo, Alazzurra, Cinofilo, della realizzazione e del pagamento dell’immobile. Da tutta la Polisportiva un vero e grande GRAZIE. …. Marzo 2012 Sono molto dispiaciuto che Umberto non sia riuscito a leggere queste poche righe, ancora non stampate …. avrebbe certamente apprezzato.

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CROCIERA IN EGITTO: 12/19 MARZO 2000

SARDEGNA 2011

VIVA LA FIORENTINA. Come di consueto, una volta all’anno, spedizione al ristorante PULCIANESE a Siena. Oltre alla squisita fiorentina, si gustano le famose zuppe come la ribollita.

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MESSICO 21/29 MARZO 2003

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CROCIERA NEI FIORDI NORVEGESI LA TERRA DEI VICHINGHI - 12/19 GIUGNO 2005

VIAGGIO A PARIGI – 28 MAGGIO/3GIUGNO 2006

Una bella immagine di Sandra e Nerio

SETTORE CINOFILIO Attraverso Miglioli Claudio, di S. Damaso, cacciatore e amico di Franco Ascari, qualcuno si ricorderà che a quei tempi la Polisportiva gestiva zone di addestramento cani, che avrebbero dovuto dare risultati anche economici, ma non é stato così, l’idea invece si dimostrò molto delicata e piena di responsabilità nei confronti dei proprietari dei terreni. Miglioli era allora consigliere della Polisportiva, e conosceva un certo Paolo Pedretti in cerca di uno spazio di terra, per addestrare cani per la protezione civile,U.D.A (utily dogs association), nello spazio attualmente occupato dall’addestramento cani e dal campo a sette in sintetico, non esisteva quasi nulla, tranne un campetto in erba abbastanza abbandonato, più un’altro spazio verso S. Damaso, un po’ terra di nessuno, fu così che d’accordo con il Comune, ambedue gli spazi vennero bonificati e sistemati, l’arrivo poi del C.S.I. é storia di questi giorni. In attesa dell’allacciamento elettrico la Polisportiva anticipò del liquido per aiutare questo nuovo settore nell’acquisto di un gruppo elettrogeno, in quanto l’attivita’ di addestramento veniva esercitata prevalentemente nelle ore serali. Negli anni il settore crebbe, diventando anche un bel motivo di orgoglio e di immagine, e così fu fino a quando Pedretti decise di trasferirsi in località Lesignana, vicino alla propria abitazione, nella 84

paura che gli spazi occupati a S. Donnino venissero utilizzati ad uso edilizio. A seguire attraverso conoscenze in comune subentrò un gruppo appassionati di “agility”, gare di abilità, con cane e proprietario, e fu così che nacque il settore Modena-Dog, dove responsabile era Marco Annovi, con un bel gruppetto di appassionati, dove facevano parte Bertolani Vittorio (che per sei anni mi sostituì alla presidenza della Polisportiva), ed altri ragazzi che non ricordo.

Il settore cinofilo in questi anni ha vissuto a livello agonistico il massimo, in quanto nel campetto e nell’ attiguo campo di calcio, si sono svolte gare di Agility di livello internazionale con momenti di spettacolo veramente belli, e così fu per alcuni anni, poi Marco decise di accettare un’offerta da parte di una dott.ssa veterinaria di Vignola,e con nostro rammarico se ne andò, rimasero Bertolani e un certo Claudio Zaccarelli con alcuni loro amici, per un paio di anni, dopo di ché per un problema di tesseramento, noi li mettemmo in condizioni di rinunciare ad utilizzare il campetto, già Bertolani se ne andò prima che arrivassimo a questo. Nelle ultime domeniche di utilizzo, io vidi nel campetto Giorgio Campagnoli, già facente parte al gruppetto con Pedretti nell’UDA, al quale chiesi se poteva essere di suo interesse la gestione della struttura, nel modo che pensava meglio (già lui gestiva un’altra struttura), al momento disse,lasciami pensare e ti farò sapere, nel giro di una settimana Campagnoli subentrò, accettando fin da subito di aiutarci nella pesante realizzazione della nuova sede, mi ricordo che alla mia richiesta, non ci pensò un attimo, e questo io apprezzai molto,non per la velocità, ma per il fatto che anche se non ci si conosceva un gran ché, ha avuto fiducia in noi fin da subito !!!

E fu quindi Educa-Dog, il nome del nuovo settore, alle dirette dipendenze della Polisportiva, infatti Giorgio é tutt’ora un collaboratore della Polisportiva, percepisce un contributo, il tutto registrato da un regolare contrattino. Campagnoli a Modena é considerato uno dei più validi ed esperti educatori, con tanto di legale autorizzazioni comunali, per chi possiede cani, sarebbe importante, specialmente se di grossa taglia, partecipare a corsi di educazione, valida sia per il cane stesso che per il proprietario.

L’idea di Campagnoli ha da subito avuto grande successo, e il campetto funziona a pieno ritmo, anche in questi giorni di crisi economica, non diciamo che c’é la fila, ma sicuramente un grande interesse. Nel cercare di mode e esigenze estive, campagnoli nel 2011 ha montato addirittura una piscina per cani, per il rinfresco di questi e grande soddisfazione dei proprietari, elevando il nostro campetto ad essere il più attrezzato e aggiornato della provincia, e ben si sa quanto, oggigiorno, l’immagine sia importante.

Momenti di attività del settore …

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SETTORE NAUTICO E TEMPO LIBERO - ALAZZURRA Il settore nautico Alazzurra nasce nei primi giorni del 1990 dalla mente vulcanica del già cofondatore della Polisportiva e presidente dell’allora settore ricreativo “Circolo Girasole”: Lorenzo Zampini. Alazzurra è un grande sodalizio di amici, tre dei quali tuttora presenti e attivi, Lorenzo appunto, che ha ricoperto la carica di presidente per oltre un decennio, Roberto Mezzetti che ha ricoperto la carica di segretario per ugual periodo e il socio sostenitore Claudio Canali, che non ha mai fatto mancare al circolo sorbetti e torte ad ogni piè sospinto.

Questi tre “personaggi”, assieme ad un gruppetto di amici, pensarono bene di concretizzare, razionalizzare e dare una forma a questa grande passione che li accomunava e li accomuna tutt’oggi.

L’idea prende forma con interminabili e faticosissime riunioni al ristorante La Pieve di Vignola, proseguendo poi, ospiti per qualche tempo da G.S. Nautica di Silvano a San Cesario dove, bene o male tutti gli appassionati gravitavano.

Lì si dimostrò particolarmente fruttifero Il sodalizio con l’autoscuola Govi. Il Maestro Rossi ci accompagnava all’ottenimento delle patenti nautiche mentre Govi ci mise a disposizione i laghetti di Sant’Anna in Panaro per le sgasate con i nostri gommoni.

Indimenticabili i nostri giochi sull’acqua con i gommoni, dalla raccolta con i remi di ruote in plastica disseminate per il lago (che Iattici ci forniva a sacchi), alle partite di gommo-palla che si finiva sempre a tavola sulle sponde del lago con la cucina da campo su carrello porta imbarcazione creata dall’indefesso Lorenzo (mio omonimo).

Affiliato fin da quel lontano 16-5-1990 alla Polisportiva San Donnino, di cui col tempo ne è diventato un’importante “costola” di sostentamento, rispettandone in pieno lo statuto, è cresciuto fino a superare l’incredibile soglia dei 100 soci con imbarcazione.

Passa un anno e quell’ufficio diventa sempre più stretto, serve una nuova sede. Detto e fatto, il terreno nei pressi della Polisportiva c’è, e con l’aiuto di un socio geometra si trova un prefabbricato “ la baracca “, che dovremo però dividere con gli altri gruppi sportivi della Polisportiva, la cosa non ci preoccupa e ci si trasferisce tutti a San Donnino.

I soci nel frattempo diventano più numerosi, i gommoni cominciano ad allungarsi e così di pari passo le gite diventano più lunghe e impegnative, si comincia ad organizzare uscite di 3-4 giorni, si fanno le prime attraversate serie, ed è così che ci si inventa “la gita lunga” di 5-7 e più giorni, quasi una vacanza, che porterà i Soci Alazzurra a solcare le acque delle più belle località rivierasche d’Italia e non solo.

Nel 1995 inizia il sodalizio con l’A.N.F.F.A.S. di Modena, dove il gommone-barca diventa il mezzo per far trascorrere ai ragazzi disabili e alle loro famiglie una giornata diversa dal solito.

Il 1998 è l’anno della ristrutturazione del prefabbricato, ma anche dopo quest’ultimo intervento “ la baracca “ è come una camicia stretta e si inizia di nuovo a parlare di una nuova sede.

Il 1999 è stato l’anno che ha dato il via alle zingarate estive, così definiva la formula del camping nautico l’amico di sempre Giancarlo Reggiani, per tutti l’Ammiraglio, che a capo di altri quattro equipaggi portava a termine in Grecia il primo periplo del Peloponneso. Da quell’anno fino ad oggi, immancabilmente tutte le estati vedono equipaggi Alazzurra, cimentarsi nel camping Nautico.

Il 2002, l’anno della svolta. Sicuramente la volontà e la cocciutaggine del presidente della Polisportiva Ivo Gasparini e dell’allora presidente dell’Alazzurra Massimo Marchi, che tuttora ricordiamo come il più burbero, irascibile ma sicuramente come il più carismatico e disponibile degli amici, diedero un “imput” decisivo all’idea di una sede vera, in “muratura”, e così si cominciò per tutto il 2003 a fare calcoli, progetti e a ricercare fondi per la realizzazione.

A settembre 2004 iniziarono gli scavi delle fondamenta e i lavori terminarono a giugno 2005, consegnando all’Alazzurra e agli altri gruppi un ambiente piacevole e confortevole per svolgere le proprie attività. 2005-20062007-2008-2009 anni in cui l‘Alazzurra va a gonfie vele, sfornando manifestazioni sempre più impegnative sia dal punto di vista logistico che economico, ma questi sono anni in cui tutto Gli anni a venire, fino ad oggi, hanno evidenziato un calo di interesse per la piccola nautica e conseguente diminuzione di iscritti, causa sicuramente della immensa crisi economica che attanaglia il nostro Paese, il naturale avanzamento di età dei Soci e il disinteresse dei giovani a questa disciplina nautica, visti gli alti investimenti iniziali da sostenere per avvicinarsi alla nautica da diporto. Nel frattempo qualche amico, purtroppo ci ha lasciato per sempre, Massimo, Giancarlo, 86

Isauro, Saverio e Luisa, Franca e la Giuliana. Il loro ricordo, indelebile, ancora ci accompagna. Due nomi per tutti, Massimo e Giancarlo che hanno guidato il Circolo con vera passione, nomi che restano legati alle sale di ritrovo a loro dedicate. In ambito culturale, innumerevoli e di qualità le iniziative promosse dal nostro vulcanico socio Beppe Bursi.

In ambito socio culinario, standing ovation al gruppo “cambusa”: Ermanno, Claudio e Franchino; con pari dedizione e abnegazione annoveriamo poi: Moka, Mauro, Geppe, Tino e Armido, (attuale Mega Presidente) e Lorenzo Zampini, il nostro fotografo e fine dicitore. E le nostre armatrici? Come si dice … ultime ma non ultime: la Carla, la Titti, la Dona, la Rossella, l’Isaura, la Giovanna, la Silvana, l’Angela, l’Emanuela e tante altre.

Voglio segnalare pure i corsi di patente nautica, i corsi di cucina, di ballo, i fotografici e via di questo passo.

Ricordare in breve tutta l’acqua che abbiamo solcato insieme diventa impossibile e riassumendo si può scrivere che: in Italia, il grande fiume e i laghi del nord sono stati solcati in più di una occasione, l’Adriatico da Peschici a Trieste è stato navigato, la Liguria e tutte le isole dell’arcipelago toscano sono state toccate in più di un’occasione, Ponza, Ventotene e il golfo di Napoli con le sue perle, Ischia, Capri e tutta la costa Amalfitana ci ha visto protagonisti in più di un’occasione, in Sicilia le isole Eolie ci hanno visto navigare per nove giorni per ben due volte, le isole Egadi, la Sardegna, mentre in Corsica siamo andati per tre anni, la Croazia da Umago a Dubrovnik, la Grecia (Isole Ionie), hanno conosciuto il clan Alazzurra in una delle sue “ gite lunghe”...che dire, un bel curriculum, non vi pare?

Momento di relax ai laghetti Sant’Anna 1990 in basso a sinistra il piccolo Filippo con Antonella

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Laghetti di Sant’Anna: il socio Lorenzo impegnato a domare i suoi 25 cavalli …

Grandi i nostri cuochi. Da sinistra Me Cusein, Cesare Trenti e Lorenzo

Anno 1990, prima cena sociale: apparecchiata in G.S. Nautica di Silvano Grandi a San Cesario.

Elba 1990

Difficile operazione di “alza bandiera” a poppavia del gommone di Silvano Grandi. È Paolo Montorsi alla manovra, la supervisione della Miriam, della Lucia e di Cesare.

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Garda 1990

Anche allora non solo gommone

Giglio 1991

Lorenzo Zampini e la sua ciurma, si cimentano nel “Gran premio della montagna”….

Venezia 1991 89

Ville venete 1991 con Filippo al timone, grande promessa!a

Grecia. In primo piano a sinistra l’indimenticato Saverio

Eolie 2005

Assistiamo in diretta ad una eruzione di Stromboli!

Dura è la conquista dei Vulcano

Noi e i nostri gommoni a Filicudi

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Garda disabili 2013

Gita a Boretto ed un momento di relax con spuntino leggero a base di due foglie di ‌ porchetta

E poi, non solo gommone ‌..

Gommobici alla foce del Po

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Oggi: una parte del gruppo in Parata..

Austria 2005

Festa del 26° compleanno al ristorante Vinicio

SETTORE attività Ricreativa BAR Un bar tutto nostro! Una sede tutta nostra! Questo fu il giusto e meritato epilogo del nostro “peregrinare” in cerca di casa. Come accennato in precedenza, tutto ebbe inizio dall’intenzione della Lina Vancini, proprietaria dell’unico bar di San Donnino, di andare in “pensione”. Oggi nel paese ci sono 4 bar IN PIEDI oltre al nostro, A SEDERE, ma a quei tempi c’era solo il BAR SPORT e la sua chiusura significava privare il paese di un punto ritrovo, svago e gioco carte per gli abitanti e soprattutto per gli anziano. Dovevamo assolutamente raccogliere la sfida!

Nasce l’idea del Circolo Interassociativo GIRASOLE che avrebbe dato risposta sociale al bisogno di un bar in paese, e contestualmente dato ricovero definitivo alla Polisportiva e a tutti i suoi settori.

Il comune fece la sua parte, iniziò le opere di urbanizzazione la dove sarebbe nata la realtà sociale e sportiva e nel frattempo ci mise a disposizione il piano rialzato delle ex scuole elementari del paese.

Seguirono due o tre lunghi anni di interregno per terminare sia i lavori di urbanizzazione che i lavori di costruzione della nuova sede con bar, sala riunioni, sala gioco carte e sala biliardi. Nel frattempo il bar Sport continuava il suo “servizio sociale”! Artefice della nascita del Circolo GIRASOLE fu Lorenzo Zampini che ne assunse la presidenza e da buon geometra organizzò i lavori di costruzione dello stabile e i lavoratori volontari. La costruzione, infatti fu portata a termine interamente dai cittadini di San Donnino con la collaborazione di tutti i settori sportivi. Lorenzo mi racconta ancora di 92

quando si andava ad impastare il cemento e a fare muro anche sotto la pioggia e sotto la neve!! In quei momenti i “muratori veri” erano in cassa integrazione e ne approfittavamo. Sempre Lorenzo fu il primo intestatario delle licenze necessarie per aprire il Bar, che per due anni fu condotto e gestito da un bellissimo gruppo di volontari divisi in squadre di 10 persone. Le difficoltà pratiche furono molteplici come pure le difficoltà economiche. Uscivamo dalle ex scuole con un bonus di circa 100 milioni di lire da parte del comune, mentre il costo dell’opera era decisamente superiore. I tempi di erogazione, come si sa, non combaciano mai e dovemmo raccogliere da 20 soci firme a garanzie di 5 milioni a testa, per coprire questo sfasamento! La nostra caparbietà fu premiata e tra le mille difficoltà portammo a termine il sogno.

Il paese aveva il suo punto d’incontro e di associazionismo. Le Polisportive e i Circoli negli anni 60, nascevano come funghi, si viveva un momento, diremmo ora, di euforia, dove era tutto in crescita, l’economia volava, si respirava un generale entusiasmo, con tanta voglia di fare e anche noi in quegli anni, abbiamo fatto e organizzato di tutto e di più.

Il periodo di gestione bar con il volontariato durò circa un paio di anni, certo non potevamo pretendere di più. Passammo quindi alla soluzione di affitto a baristi più o meno qualificati.

In questi anni, quasi venti, se ne sono avvicendati più o meno una quindicina, con tutte le problematiche che non sto ad elencare, ma che mi hanno impegnato non poco: contatti, colloqui, inventari, notai ecc, senza considerare la responsabilità nei confronti dei soci, eventualmente nell’avere scelto persone non all’altezza delle parole date !!

Ora possiamo ben vantarci di godere di un Bar accogliente e funzionale, per la soddisfazione di tutti i soci frequentatori e di tutti coloro che ci hanno creduto!

SETTORE cultura & ambiente: MERCATINI Al merchè di zavai dal 2012

La nostra Polisportiva, da sempre attenta alle tematiche di tutela ambientale ed aggregazione sociale decide, nel 2012, di attivarsi e promuovere iniziative atte a sensibilizzare e diffondere: - il sistema di prevenzione e riciclo dei rifiuti; - contrastare e superare la cultura dell’”usa e getta”; - sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; - promuovere il reimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da avviare a trattamento e smaltimento, con evidenti vantaggi ambientali, sociali ed economici; - realizzare una struttura di sostegno a fasce sensibili di popolazione, come i cittadini meno abbienti, consentendo una possibilità di acquisizione (anche a titolo gratuito), di beni di consumo usati ma funzionanti.

Dirige l’orchestra Lorenzo Zampini

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SETTORE BILIARDO

Dal Bar della Lina si era formato un gruppetto di appassionati di boccette o biliardo, vale dire di Zaccarini Remo, Trenti Onorio, Ascari Ezio, Tassi Paolo, Torricelli Ermes, Baraldi Giovanni, Cioni Attilio, Franchini Roberto, Carlo Dallari, Giuseppe Dallari, William Venturi, Massimo Tassi, Bellucci Flavio e Quozzo. Lo spazio non era un gran che, mi sembra ci fossero due biliardi, in questi anni l’attività era locale e si giocava senza partecipare ad alcun campionato, indicativamente era l’anno 1979, dopo quattro anni, l’interesse fu tanto e si vennero a formare non una ma ben due squadre agoniste, una composta da solo giovani !!! Tutte due si presentarono ai rispettivi campionati “senza infamia ne lode”, come si dice, e questa fu la prima presenza nella storia della Polisportiva S. Donnino nel campionato Ghirlandina, da lì a poco il Bar della Lina chiuse, e come precedentemente scritto, in corrispondenza aprì il nuovo Circolo Girasole, dove i biliardi trovarono posto in fondo alla sala gioco carte, dopo tre anni di attività una sola squadra composta prevalentemente da giovani, alla direzione di un certo Termanini di Castelvetro, riuscì a portare a S. Donnino il primo campionato Ghirlandina nella storia della Polisportiva, la squadra era composta da Ivo Rinaldi, Remo Zaccarini Flavio Bellucci, Minelli, Romeo Venturelli, Ezio Ascari, Roberto Ravaglia, Maurizio Torricelli, Servadei, Massimo Menabue, Massimo Tassi.

In corrispondenza dei lavori di allargamento del Circolo Girasole, ad opera della Cooperativa Centro Sportivo Modena-sud, che comprendeva la realizzazione del Pala, con relative docce per atleti e servizi per eventuale pubblico, più attuale sala gioco carte e sala biliardi, l’attività si fermò per un due o tre anni, e i due biliardi della Polisportiva furono ripiegati nel seminterrato delle ex scuole dove noi al piano superiore avevamo la sede, come precedentemente citato, uscendo così da quella “famosa stanza” del Bar della Lina (prima nostra sede).

Gli allargamenti portarono al settore una bella sala, capace di ospitare tre biliardi, aggiungendone quindi un terzo, in modo di potere competere a dovere in campionati comunali e provinciali, il Circolo Girasole fu superato, e da allora il Bar diventò il Settore Ricreativo della Polisportiva.

Nel 1995 l’attività ripartì, naturalmente con l’entrata di giocatori sempre più giovani, che spesso andavano a sostituire e a superare i papà, potrei citare Zaccarini Davide, Tassi Mirco, Roli Matteo, Valieri Mauro e Valieri Davide, questi nuovi innesti, hanno fatto si di portare a S. Donnino nel 2005 il campionato comunale Ghirlandina e la vincita del campionato “A” a 5 giocatori, in questi anni alla direzione c’era Bellucci Flavio.

L’anno a seguire Flavio per una serie di cose si allontanò, e subentrò alla direzione Menabue Massimo e Panini Marco che con altri ragazzi coetanei, di S.Vito e Castelvetro, misero in piedi non una sola squadra ma ben due, una forte, che mirava ai vertici del campionato,e una che funzionava un po’ da squadra “primavera”, che aveva lo scopo di fare giocare tutti i ragazzi di S. Donnino.

La sala fu attrezzata da due piccole gradinate, tuttora esistenti, (opera di Zaccarini Remo e Luppi Giorgio) che gli danno un aspetto più agonistico, una specie di “arena” del biliardo, ormai la sala biliardi di S. Donnino, diventava sempre più difficile da espugnare, con grande soddisfazione del seguito di pubblico che ogni venerdì sera, (avendo due squadre) poteva assistere a incontri sempre più impegnativi e interessanti.

Nel 2008 Malagoli William e Zaccarini Davide, portarono a casa il titolo di Campionato Provinciale a coppia, grande affermazione dei ragazzi di S. Donnino, frutto del grosso lavoro di base fatto dal settore verso i ragazzi, facendoli crescere con qualità, Complimenti !!!

Nel 2011, alla direzione di Panini Marco, finale alla Gino Nasi, e grande vittoria nel Campionato Provinciale a squadre, decretando la salita della squadra alla categoria superiore; quello che stiamo vivendo in questi anni e auguriamoci anche negli anni a venire, é il momento di maggior popolarità e qualità espressa da ragazzi giovani.

Ricordiamo i componenti: Ferretti Morris, Tassi Mirco, Zaccarini Davide, Panini Marco, Trenti Onorio, De Maria Cristiano, Bonfatti Mirco, Sereni Alessandro, Menabue Massimo, Maletti Lucio. Dietro a questi ultimi successi indubbiamente c’é un artefice, oltre alla qualità agonistiche dei ragazzi, c’é la mano di un ragazzo che si é dimostrato veramente abile e sapiente nel sapere gestire la squadra, nel saperla tenere ed amalgamarla, assolutamente non facile, il merito di tutto questo va a Panini Marco, l’ormai famoso “Panno”, entrato in punta di piedi in Polisportiva una quindicina di anni fa, è riuscito a catalizzare ben due settori, il Biliardo e il Calcetto, e ad occupare la vice-presidenza della Polisportiva S. Donnino.

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Una bella foto di Paolo Tassi, a quei tempi, colonna della polisportiva, in quanto ricopriva anche il ruolo di responsabile del settore calcio, portando a San Donnino il titolo di campioni provinciali Amatori. Bellissima affermazione della nostra piccola polisportiva. Negli ultimi anni ricopriva il ruolo di responsabile del settore Bocce.

Si intravedono: Ivano Benedetti, Cesare Bonfatti e Ezio Ascari.

Panoramica della sale biliardi, in maglia rossa la squadra ospite.

Figura di punta anche Flavio Bellucci in azione. Flavio fu per anni responsabile del Settore Biliardo.

Qui vediamo Ernestino Bovolenta in “bocciata�.

A sinistra Attiglio Cioni che ha dato tanto anche al settore Calcio

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EVENTI DA RICORDARE Ma che festa della donna Eccezziunale veramente!

Correva l’anno 1996, la pubblicità su radio Bruno diceva.... “donne venite a S. Donnino alla festa organizzata dalle donne per le donne: “cena - sfilata di moda - strip man - musica ed allegria” Una sfilata di moda con ELA WEBER ai primi passi, una decina di noi camerieri con una casacca fucsia con su scritto “donne in festa”, hanno reso indimenticabile anche a livello ottico questa serata, impreziosita dal mattatore... manco a dirlo Giancarlo Iattici, a quei tempi molto di casa a S. Donnino.

La serata riuscì ottimamente, 500 persone, quasi tutte donne riempivano il Palasandonnino in tutti i suoi spazi, persino una mostra di automobili Renault era presente.

Mi ricordo che in un pomeriggio l’Ivana riuscì a trovare ben 20 sponsor, che fra l’altro in parte parteciparono con abbigliamento e accessori alla sfilata.

Questa fu una bellissima e riuscita iniziativa per contenuti e partecipazione anche se lo strip-man, un po’ inesperto, lasciò freddine le donne presenti, ma che sicuramente ricorderanno con piacere e un di ....nostalgia !!!

Piretti Dario, venditore di biglietti della lotteria

Una giovane Ela Weber in passerella

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Per l’occasione eccezzionali camerieri, notiamo da destra, Piretti Dario, Paganelli Willer, Dallari Giuseppe, e la “maschera” Costa A.

Il Palasandonnino con 500 persone, quasi tutte donne, attirate dalla pubblicità di Radio Bruno, notiamo in primo piano la Rossi Carla e la Donatella Severi.

Altra modella in sfilata.

Giancarlo Iattici, presentatore della sfilata,consegna un omaggio floreale a tutte le titolari e titolari delle ditte che hanno partecipato con i loro prodotti alla sfilata.

CELEBRAZIONI COMPLEANNI, PER DECENNALI. DECENNALE 1972 - 1982.

Mega entrata al Festival. Sede delle celebrazioni, l’azienda “Moda Sole”, di Ivo Cuoghi.

I manifesti diffusi in tutta Modena.

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Ed ecco il momento clou della celebrazione del decennale, l’esibizione del Gianni nazionale, accompagnato dal complesso dei “Tazenda�.

Platea piena, con ns. grande soddisfazione, tutti giovani !!!

Il Consiglio della Polisportiva, con tutti i responsabili di settore,notiamo, da sinistra Bulgarelli Ermanno, Tassi Paolo, Sereni Gianni, Zaccarini Remo, Ascari Franco, Benedetti Ivano, il sottoscritto e Menabue Mauro, manca Ronchetti Umberto.

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Veduta del ristorante del Festival.

Ultimi ritocchi al palco dove si esibirĂ Gianni Morandi.

Veduta dell’arena capace di ben 700 posti a sedere.

Il ristorante pronto ad aprire, notare le tovaglie di carta personalizzate con lo scudetto bianco-verde della Polisportiva.

VENTENNALE 1972 - 1992.

Apertura dei festeggiamenti, con un 20 fatto di palloncini bianco-verdi, al Green Park.

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Presentazione del Consiglio della Polisportiva, con consegna del gagliardetto, nell’occasione premiato anche Giancarlo Iattici sulla destra, a quei tempi sempre presente alle nostre iniziative.

Soffio sulle candeline.

Le immancabili scintilline, un bel momento di gioia e allegria. Presentazione dei fondatori della Polisportiva, Zampini Lorenzo, Ascari Franco, Bertoni Guglielmo, Marinelli Claudio, mancanti Marinelli Ennio e Carretti Dino.

TRENTENNALE

1972 – 2002

Intervento di Massimo Marchi. (prematuramente scomparso) Intervento di Mirco Tassi.

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Il cantante Tabarroni in mezzo alla pista

Bulgarelli Ermanno ritira la targa a ricordo.

Celebrazioni trentennale al Ristorante “Gatto Verde�, con targa ricordo a tutti, consiglieri e responsabili di settore, partendo da sinistra, al microfono il sottoscritto, a seguire, Bulgarelli Ermanno (ciclismo), Marchi Massimo (alazzurra), Menabue Massimo (calcetto), Iattici Giancarlo (ospite), Ronchetti Umberto (turismo), Boschetti Guido (vicepresidente), Tassi Mirco (bigliardo), Marchi Vezio (podismo), Zaccarelli Claudio (modena-dog), Zampini Lorenzo (alazzurra).

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Intervento di Ronchetti Umberto.

Il grande Renato Tabarroni e il suo gruppo musicale, ha allietato la serata Le ragazze del gruppo Tabarroni.

Lorenzo Zampini e le immancabili scintilline, nel momento piĂš emozionante della celebrazione.

Ancora scintilline, sul fondo notiamo con la macchina fotografica il giornalista della Gazzetta di Modena Carlo Rispoli, sempre presente nelle nostre manifestazioni piĂš importanti

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QUARANTENNALE

Il volantino della pubblicità

1972 - 2012.

UN PALCO IMPORTANTE! Da sinistra Lorenzo Zampini del settore ambiente (mercatini), a seguire Paola Francia dell’Assessorato allo Sport,Tino Montagnani di Alazzurra, Guglielmo Bertoni, primo presidente della Polisportiva,Marco Panini Vicepresidente e responsabile settore Biliadi e Calcetto, il sottoscritto Ivo Gasparini e Raffaele Della Casa vicepresidente C.S.I. di Modena

Il pubblico presente

Simpatica immagine di Ivana con Barbara

per l’occasione, Giovanni “Il Pescatore” ci ha cucinato fantastiche griglie di pesce!

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Bei momenti del Quarantennale, allietato dall’esibizione canora di Sabrina Gasparini e dal suo gruppo musicale

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I bravissimi maestri di tango in azione

Alla conta dell’incasso della serata, devoluto ai “terremotati della bassa modenese�

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SETTORE LUDICO – A TEVLA CH’LE PROUNT!

Bella immagine della cuoca Carmela e di due commensali di spicco

La polisportiva organizza pranzi e cene aperte a tutti gli iscritti, parenti e amici compresi. Questo è possibile solo merito a quei soci volontari che si prestano al servizio di cucina e sala, ltre alla preparazione e dispreparazione. Un applauso a questi soci che ringraziamo tanto !!

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INIZIATIVE “PROFUMO DI MARE” È ormai tradizione che tutti i settori della Polisportiva organizzano presso la “Tenda Verde” favolosi pranzi di pesce, portato e cucinato sul posto da “GIOVANNI IL PESCATORE” con il suo catering di Cattolica.

Giovanni il Pescatore da me intervistato

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È il momento di “tirare” il Riso alla Pescatora, vediamo Giovanni in maglietta rossa ed un suo collaboratore impegnati nell’operazione!!

Io ed il mio insostituibile Braccio destro: Ivana Serri.

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Per i 200 convenuti, un servizio impeccabile.

Ermanno Biolchini instancabile tuttofare il terzetto Alazzurra: Beppe, Tino ed Ermanno

Luciano ed Ermanno Bulgarelli al servizio Cozze

Alessandro di “Runners TV� con Valletta in fase di registrazione intervista

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É presente alla festa quasi tutto il paese di San Donnino!!

Il podista Franco Guerzoni al sevizio del gruppo ciclisti

Athos Barani in compagnia di amici

CICCIOLATE DAL 2013

Volantino di una recente “Maialata”

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volantino 1° memorial Venturino Gasparini (papà diIvo) apprezzato “norcino”

Saluto ai “Norcini”

bella linea di “fugaun”

Biolchini… “Norcino per caso”

Luciano Pellegrini commerciante di … ciccioli frolli dei ciccioli frolli con Mauro, Ermanno e Luciano

un momento di pausa alla bancarella

Gruppo Norcini di San Martino in Rio capitanato da Ascari Ermes... il controllo alla cottura

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SETTORE TRATTORI D’EPOCA E GRUPPO GIOVANI IN MOVIMENTO Un vero borgo “contadino” che si rispetti, non poteva e non può che essere caratterizzato dalla presenza di una moltitudine di macchie ed attrezzature agricole.

A San Donnino, non siamo secondi a nessuno. Qui il frullamento di sgadore, ranghinatori, mietiliga, spandiletame e trivella “Bertoni” hanno scandito la vita del paese. L’evoluzione tecnologica di tali mezzi è stata progressiva ed inarrestabile, anche a San Donnino siamo passati dal tiro con i buoi (da qui il vecchio detto “tira di più …) ai locomobili a vapore, successivamente i trattori a testacalda, i trattori diesel fino ad arrivare ai trattori di oggi. Athos, Mino e Mario Ferrari (da uno spunto di Bertolamasi di Castelnuovo) nel lontano luglio del 1985 pensano bene, per an perder la memoria, di allestire la 1° edizione di “TRATTORI D’EPOCA A SAN DONNINO”.

E fu così che nell’area verde antistante la Polisportiva, si radunarono un centinaio, ripeto un centinaio, di trattori e cingolati di ogni fatta. Le prime edizioni si svolsero con il patrocinio della CAMER (Cooperativa locale con molti concittadini associati) in concomitanza con le favolose Feste dell’Unità che precedevano o concludevano le Feste d’estate della Polisportiva. Alla parata inaugurale, a San Donnino sembrava di assistere alla marcia di Liberazione degli Americani alla fine della seconda guerra mondiale: mancava solo l’aviazione. E che dire delle prove di aratura?

Queste venivano eseguite in campi dati a disposizione, con malcelata trepidazione, da contadini locali.

Nella prova si prestava la massima attenzione alla linearità del solco, pulizia del solco, inizio e fine solchi e sistemazione finale e globale del terreno.

Direttamente sul posto, per attori e spettatori, la Lina con Antonella ed alcune consorti dei trattoristi, si preoccupavano di non far mancare lambrusco e gnocco fritto!

Innumerevoli gli aneddoti che potremmo citare: dalle impennate più o meno volute dei trattori, ai solchi a forma di biscia con la colite. Alcuni però vanno sottolineati: … è mezzanotte passata la sbrusia di cavalcare i cavalli d’acciaio non scema e nel prato della Pol ancora si sgasa con i Landini finchè qualcuno, che la mattina va a lavorare presto, chiama le forze dell’ordine. Questi arrivano e con cipiglio si dirigono in testa al gruppo verso il più facinoroso. Il cipiglio presto si trasforma in stupore e poi in sorriso: sul Landini di testa in mezzo al fumo di scarico c’è il Parroco che ci da di manetta!! … in un'altra edizione, sempre a mezzanotte passata, l’adrenalina è ancora in circolo, di spegnere i Landini non se ne parla, il più facinoroso butta lì una proposta: andam a cà dal Cino! L’adesione è massima.

Il mattino seguente al Cino al vin fora d’in cà …. e si ritrova il cortile ARATO!

La storia prosegue fino al recente 2011 quando si concretizza, all’interno della Polisportiva San Donnino, il settore “Giovani in movimento” che raccoglie il testimone dai “padri fondatori”.

I promotori, Luca Fiocchi e Moris Ferretti, accomunati dalla passione dei trattori d'epoca Landini testa calda, si attorniano ben presto di amici collaboratori: Wainer Botti, Alessandro Malaguti, Giovanni Longagnani, Franco Diana, Tassi Mirco, Stefano Bonifazi, Maurizio Bettelli, Cintori Rossana, Lara Luppi, Mirna Luppi, Bonfatti Annalisa e Paola Lusvardi.

Di rilievo e coinvolgenti sono le iniziative portate in “campo” dai ragazzi, come dimostrano le immagini che seguono: 112

Un vero borgo “contadinoâ€? che si rispetti, non poteva e non può che essere caratterizzato dalla presenza Bella rassegna dei trattori partecipanti

Bella rassegna dei trattori partecipanti

In primo piano, la mitica trivella di Mino ‌

Bella rassegna dei trattori partecipanti

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Prove tecniche di aratura

Testa “calda” in impennata!

… dopo la durissima fatica, non poteva mancare un leggero spuntino sul posto a base di gnocco fritto e lambrusco! Qui all’opera la Lina e l’Antonella Bertoni e la Gabriella Panini.

La storia prosegue fino al recente 2011 quando si concretizza, all’interno della Polisportiva San Donnino, il settore “Giovani in movimento” che raccoglie il testimone dai “padri fondatori”.

I promotori, Luca Fiocchi e Moris Ferretti, accomunati dalla passione dei trattori d’epoca Landini testa calda, si attorniano ben presto di amici collaboratori: Wainer Botti, Alessandro Malaguti, Giovanni Longagnani, Franco Diana, Tassi Mirco, Stefano Bonifazi, Maurizio Bettelli, Cintori Rossana, Lara Luppi, Mirna Luppi, Bonfatti Annalisa e Paola Lusvardi.

Di rilievo e coinvolgenti sono le iniziative portate in “campo” dai ragazzi, come dimostrano le immagini che seguono: 114

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Bella immagine del gruppo organizzativo “Giovani in movimento�, capitanati dal responsabile Luca Fiocchi.

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GIOVANNI BETTAREL e la realizzazione del Circolo Girasole.

Inutile dire che la persona che si adoperò maggiormente per la realizzazione del Circolo interassociativo Girasole fu proprio Giovanni Bettarel, il quale essendo un ex muratore è stato il vero braccio destro dei due presidenti, vale dire di Zampini Lorenzo per la Polisportiva e di Gasparini Renato per la Cooperativa Centro Sportivo Modena Sud. Diciamo che Bettarel nel periodo della costruzione del Circolo, era un po’ il capo cantiere, con mansioni tutto fare, dal muratore, all’elettricista, a quasi idraulico con l’aiuto dell’amico Cesare trenti.

In quegli anni il percorso non fu facile, e le uniche entrate erano quelle dei Festival estivi e le lotterie in occasione dei Gran Carnaval.

Questo per dire che anche all’inizio non sono state tutte rose !!!

E’ bene ricordare che il Circolo godeva di una doppia affiliazione, in quanto era appoggiato dalle associazioni provinciali ACLI e dalle associazioni ARCI-UISP, vale a dire dal Circolo della chiesa e dalle forze di attività sportiva ricreativa della Polisportiva, il tutto con l’avvallo delle forze politiche presenti, una specie di .....compromesso storico !!!

Il tutto curato dall’indimenticato Rag. Germano De Biagi.

Ritornando a Bettarel, senza il suo impegno e la sua volontà, penso proprio non sarebbe nato nulla a S. Donnino. A quei tempi la Polisportiva era composta da soli settori sportivi vedi Ciclismo, Podismo, Bigliardo, Cinofilia, quindi con la realizzazione del Circolo Girasole, la Pol si completava con l’attivita’ ricreativa e punto d’incontro per tutto il paese.

Presidente fu allora designato Lorenzo Zampini, e io figuravo quale rappresentante dei settori sportivi. Giovanni Bettarel continuò anche dopo la realizzazione strutturale del Circolo, curando l’organizzazione del servizio al Bar, insomma, la persona sempre presente, su cui potevi contare.

Per circa due anni il Bar venne gestito da volontari divisi in 4/5 squadre di lavoro composte da una decina di soci, anche in questa fase Giovanni oltre che il servizio seguiva i fornitori, e che tutto girasse per il meglio, purtroppo però per motivi di salute fu costretto a rinunciare, piano piano le squadre di lavoro andavano “assottigliandosi” e si giunse alla conclusione di affittarlo a terzi con alterne vicissitudini, fino ai giorni nostri.

Ultimamente abbiamo contatti con il Centro Sportivo Italiano che già gestisce il Palasandonnino e il nuovo campo di calcio a 7 in sintetico. Il CSI dovrebbe incorporare il Bar sotto la loro direzione, mantenendolo sempre però al servizio del paese.

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Prime tessere del “Circolo Girasole”

Giovanni Bettarel e signora Laura …. un bel ricordo di Giovanni

FAMIGLIA MARINELLI La Polisportiva vi deve molto!

Mi sono sentito in dovere di citare questa famiglia per generosità ed altruismo, qui la ns. Polisportiva ha veramente trovato un terreno fertile, per germogliare e crescere !!! Cercando di seguire un ordine cronologico, già il papà di Ennio, quale hobby aveva la vocazione di illuminare il cielo di bellissimi colori con fuochi di artificio in occasione di sagre e feste, noi allora ragazzini in dialetto lo chiamavamo “Carloun di fogh”.

Questa vocazione fu seguita anche dal figlio Ennio, sempre pronto e disponibile a collaborare anche a quei tempi, in quei pochi momenti di festa del paese.

Lo vediamo nel 1972 a far parte con il figlio Claudio, a quel gruppetto di ciclisti e appassionati, che fondarono la Polisportiva; nelle fasi di crescita del gruppo lo vediamo sempre disponibile e responsabile della gastronomia, sia nei momenti di festa, che in occasione di escursioni ai raduni nazionali. Memorabili i ricordi legati ai raduni di Boara (Fe), Terni, Brescia, Castrocaro, dove partecipavano tanti ragazzi, e a mezzogiorno dopo il cicloraduno, con pochi soldi, dovevamo inventarci un buon pranzo !!!

Solitamente ci si appoggiava in qualche Bar o chiostro, ai margini della città, dove si potevano usare tavolini e sedie in cambio di bibite, gelati od altro, il menù era ben collaudato, maccheroni al sugo, più braciole alla griglia, il tutto innaffiato da un ottimo lambrusco, portatoci da casa (solo per gli adulti). Ennio era solito preparare tutto l’occorrente, compreso grill, fornellone a gas, bombola ecc. per un buon pranzo per tutti ad un costo irrisorio.

Cosa dire di Ennio in occasione dei Festival dello sport, da noi organizzati per una quindicina di anni, dove nei fine settimana si arrivava a 1.000 coperti, il ristorante proponeva 6/7 primi e 7/8 secondi, ed Ennio con Poggi Oscar erano i maestri della griglia.

Ennio, una volta esaurita l’esperienza Festival, si dedicò al cura verde dell’area della Polisportiva, attraverso l’uso 119

di un trattorino attrezzato agli sfalci, inoltre, tutto quello che era informazione per il paese, il volantinaggio, era sempre opera sua, fino quando una gamba incominciò a fare capricci, comunque fino a pochi anni fa. Ma quello che le fa più onore è che Ennio, ha fatto tutto questo sempre gratuitamente !!! Veniamo a Claudio, molto impegnato sul lavoro, fino ad investire ruoli dirigenziali in salumifici di fama nazionale ed oltre, nonostante questo costante impegno, é riuscito a dare tanto alla Polisportiva, inizialmente come ciclista agonista, fin da ragazzo molto sensibile alle gare, fino a quando si affacciò all’orizzonte, una nuova specialità, che negli anni avrebbe coinvolto migliaia di appassionati, il Podismo.

Claudio ormai adulto insisteva per creare un vero gruppo podistico, non a mezzo servizio, come si faceva, visto che i ciclisti non essendoci ancora le mountain-bike nel periodo invernale partecipavano a queste camminate.

Siamo da li a poco usciti io e lui dal Ciclismo per fondare la Podistica S. Donnino, e subito si incominciò ad aggregare appassionati, lui presso il salumificio CIAM dove lavorava (ricordiamo Cassanalli, Viola, Orru, ed altri) e io nel paese e fra le mie conoscenze, in un paio di anni arrivammo ad avere 70 podisti. Si venne a creare un gruppetto di agonisti e non, dove il Claudio incominciò ad assaporare il gusto delle vittorie, con una bella immagine della Polisportiva anche nel settore Podismo !! Fra le altre vittorie, il giornalista della Gazzetta di Modena, l’amico Carlo Rispoli, in occasione di una vittoria ad Albareto, intitolò la pagina del podismo con Marinelli re di Albareto !!! Per anni Claudio era sempre fra i primi classificati, e così anche nelle campestri, dove si piazzò fra i primi a livello regionale camp. UISP. Per nostra sfortuna Claudio si trasferì in Romagna, come capo stabilimento alla Golfera salumi, e per qualche anno la carta stampata ci dimenticò fino a quando arrivò Rizzello Rocco, il quale dimostratosi un vincente sostituì Claudio per un paio di anni poi si trasferì alla Fratellanza (specialista in atletica). Abbiamo poi saputo che anche in Romagna, come categoria Masters, per anni rimasto ai vertici. Alberto Marinelli, anche se non a livello dirigenziale, fa parte del nostro gruppo di ciclisti, con mountain-byke. Marco Marinelli, maestro di musica, anche il 6 Maggio del 2006, giorno dell’inaugurazione della nuova sede ha partecipato con il suo spettacolo di canto e musica, gratuitamente ad allietare il pubblico intervenuto.

Che dire di più, ah si, che la Sig.ra Rosa, mamma di questi ragazzi e moglie di Ennio, era sempre pronta ad aiutarci nei momenti dei festival dello Sport, collaborando con le nostre cuoche a preparare tortellini e tortelloni........o comunque ad aiutare sempre il prossimo !!! Una vera filosofia di vita di tutta la famiglia !!! UN GRANDE GRAZIE.

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Ennio Marinelli, socio fondatore e tesserato dal 1972, lo vediamo in servizio all’entrata ad un “Gran Carnaval” e poi premiato dal Sindaco Giorgio Pighi con un “Premio di fedeltà”.

Claudio Marinelli assieme a Gianni Morandi

il Maestro Marco Marinelli alla Tastiera

Alberto Marinelli al Porto di Izola – Croazia

Alberto impegnato nella Salita al Monte Conero

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RIFLESSIONE Posso dire che 45 anni sono volati ed è stata una avventura a lieto fine, che valeva la pena di essere vissuta, pure con le alterne vicissitudini che hanno segnato e scandito un percorso non sempre lineare, ma il risultato alla fine c’e’ stato, quello di lasciare nel paese un segno profondo, quello che tutti noi volevamo !!!

Nei piccoli paesi sappiamo che e’ sempre più difficile riuscire a concretizzare un qualche cosa di importante, vuoi per gelosie, invidie, campanilismi od altro, per riuscire in questo l’importante e’ seguire una linea ben definita, fatta di trasparenza ed onestà rendendola così per qualsiasi motivo inattaccabile.

Ci tengo a ricordare e sottolineare che la Cooperativa Centro Sportivo Modena Sud, con il mio omonimo Renato Gasparini,(Presidente) e alcuni collaboratori, raccolse a quei tempi, quote associative e prestiti a sostegno del progetto messo in campo dalla stessa.

Chiaramente chi accettò di “sostenere” erano persone che avevano fiducia in noi, e che desideravano, come noi, che a San Donnino, piccola frazione campestre, si realizzasse qualche cosa di veramente importante.

Con la messa in liquidazione della Cooperativa, questi avrebbero perso il loro denaro!

Ci riunimmo in una assemblea dove decidemmo tutti assieme di accollarci i debiti residui della Cooperativa, rassicurando i creditori circa il rimborso delle somme prestate.

Chiedemmo loro di avere ancora un po’ di pazienza in quanto eravamo allora impegnati economicamente al saldo dell’ampliamento della sede.Posso dire oggi, con soddisfazione e orgoglio mio e di tutti i soci, di aver onorato totalmente all’impegno, sia nei confronti dei soci prestatori che per quanto all’ampliamento della sede.

Ancora sottolineo che il risultato di quanto realizzato per il paese di San Donnino in questi 45 anni, va sicuramente ai soci trainanti, veramente instancabili, ma il merito lo voglio suddividere anche con i Sandonninesi che ci premiano con il loro sostegno e la loro presenza, che ci fanno capire che siamo nel giusto e ci spronano a continuare.

Ci premiano la serietà con cui in questi 45 anni di volontariato abbiamo lavorato e rispettato sempre gli impegni e le responsabilità assunteci nei confronti del paese che è sempre stato al primo posto, rendendolo più vivo, attivo e di maggior lustro.

Dopo la cessione, da parte del partito locale, della “casa del popolo”, che fu realizzata, come già ricordato, dal volontariato degli abitanti di San Donnino, con la Polisportiva abbiamo ridato al paese un Bar dove incontrarsi e trascorrere il tempo libero, una sala dove radunarsi e vivere insieme momenti più o meno conviviali, e per ultimo abbiamo dedicato uno spazio al medico di base per le famiglie del paese, curando sempre di più l’aspetto sociale e ricreativo.

Direi veramente che possiamo ritenerci appagati e soddisfatti del lavoro svolto insieme!

Ora, con il C.S.I. siamo proiettati ad essere ancora più vivi e protagonisti.Chi l’avrebbe detto che da un manipolo di cicloturisti, fondatori nel 1972 della Polisportiva, nascesse e si concretizzasse una tale realtà, non sarà che il seme ha trovato un terreno molto fertile...la voglia di fare?

Un grazie veramente di cuore a chi ha creduto in noi e nella nostra voglia di fare!

Buon viaggio Polisportiva, mi auguro che tu possa continuare così per tanti anni ancora, attraverso l’impegno dei giovani che si stanno affacciando in questi anni sul tuo palcoscenico, portatori di fresche energie, determinanti per poter sopravvivere ed affrontare con tranquillità il tuo....FUTURO! Non me ne vogliano coloro i quali, pur avendo partecipato e/o contribuito alla realizzazione questa avventura, non si vedono citati o non vedono annoverati alcuni eventi: è colpa certamente del Sig. Alzaimer….

Adesso è il momento di ricordare a me stesso che, “dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna” : Ivana Serri in Gasparini grande e paziente compagna di viaggio.

Pensato, voluto e scritto da Ivo Gasparini San Donnino 26/07/2016 Assistente di volo, Lorenzo Zampini Trucco e parrucco fotografie, Erio Dotti di FOTODOTTI Make up, Raffaele Cimino 122

Ivo, Chi è costui?

Tutti state pensando a Carneade!

Ma no! Mi riferisco a Lui, mi riferisco a Ivo Gasparini!

Quella mattina io e lui, stavamo preparando la “spedizione” di Sarzana, era l’alba, al Cìno e Franco sul tetto della corriera a tirar su bici, Mino e Marioun al Dugarol, dentro la pancia a sistemarne altre.

Màten una a la drèta e una a larversa, ca ghin stà dè piò e si segnano uguale!

Ennio spinge dentro tutte le sue pignatte, pignattine e pignattone (che pò l’è tòta roba dal PCI), Tursel con Dante, e la Giovanna con l’Argentina fanno la spola dal magazzino a caricare ogni tipo di suppellettili necessarie e non, per preparare il pasto agli “atleti”. Sul pianerottolo della scala, la Severina prende nota di tutto!

Giro, volto e prillo intorno a Ivo, poi mi decido: senti Ivo, io devo andare a servire la Patria, non è che mi sostituisci un po’?

Caro grande Amico, qualora ce ne fosse bisogno, voglio sottolineare di come e quanto tu, con la tua famiglia, sia stimato e benvoluto, per la tua condotta di vita nel lavoro e nello sport e per le tue risapute qualità di onestà, correttezza, moderazione, sobrietà e soprattutto altruismo, con le quali hai fatto sì che la Nostra Polisportiva, a San Donnino, abbia scandito lo scorrere del tempo e della vita di un migliaio di persone per oltre QUARANT’ANNI!!

I risultati ed i successi che hai voluto e raggiunto, figli anche dell’impegno di decine di volontari e di associati, valgono assolutamente più di mille parole.

Ivo, altri obbiettivi ci aspettano. Con te li raggiungeremo, con la consapevolezza che dentro di noi arderà sempre la magica “Lampada di Aladino” con i suoi lampi di fantasia trasformando ogni nostro sogno in realtà!

Grazie Ivo!

Lorenzo

INDICE pag.1

UN SOGNO REALIZZATO

pag.3

PREFAZIONE

pag.4

1972 NASCE LA POLISPORTIVA – SETTORE CICLISMO

pag.15

SETTORE PODISMO

pag.16

LE NOSTRE SEDI

pag.16

IL COMUNE DI MODENA

pag.17

I PRESIDENTI

pag.19

2005 – REALIZZAZIONE NUOVA SEDE

pag.20

2006 – INAUGURAZIONE NUOVA SEDE

pag.21

I FESTIVAL DELLO SPORT

pag.29

QUARTIERIADI

pag.36

15 EDIZIONI DI GRAN CARNAVAL

pag.51

1993 – INAUGURAZIONE PALASANDONNINO - ESTATE CARNAVAL

pag.53

PAPÀ NATALE ALLE CASE

pag.54

A TUTTO PESCE … DA GINO IL MATTO

pag.56

SETTEMBRE FEST

pag.59

ATTIVITA’ SETTORI - PODISMO

pag.71

AL CAMPAZ MUDNES OGGI

pag.74

CICLISMO, LA SECONDA PRIMAVERA

pag.80

SETTORE TURISMO

pag.84

SETTORE CINOFILO

pag.86

SETTORE NAUTICO

pag.92

ATTIVITÀ RICREATIVE: BAR

pag.93

ATTIVITÀ AMBIENTE: MERCATINI

pag.94

ATTIVITÀ BILIARDO

pag.96

EVENTI DA RICORDARE: MA CHE FESTA DELLA DONNA

pag.97

CELEBRAZIONE COMPLEANNI: DECENNALE 1972-1982

pag.99

VENTENNALE 1972-1992

pag.100 TRENTENNALE 1972-2002 pag.103 QUARANTENNALE 1972-2012 pag.106 SETTORE LUDICO: A TEVLA CH’LE PRAUNT! pag.107 SAPORE DI MARE pag.110 CICCIOLATE pag.112 TRATTORI D’EPOCA pag.118 GIOVANNI BETTAREL – REALIZZAZIONE DEL CIRCOLO GIRASOLE pag.119 FAMIGLIA MARINELLI – LA POLISPORTIVA VI DEVE MOLTO pag.122 RIFLESSIONI pag.124 IVO, CHI È COSTUI?

Finito di stampare luglio 2016