dalle segreterie
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Cairo Montenotte Giuseppe Forte lascia la direzione della Scuola per andare in pensione
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iuseppe Forte lascia il testimone della Direzione della Scuola di Cairo Montenotte: si inizia una nuova era con la Direzione ai Generali AA.CC.? Il Generale Vicenzi alla guida della Scuola di Verbania ed al Generale Giuseppe Zito alla direzione della Scuola di Cairo Montenotte. Per Giuseppe Forte la città di Cairo Montenotte non è una nuova conoscenza, perchè proprio in questa città ha avuto inizio la sua carriera nell’Amministrazione Penitenziaria; infatti nel 1977 vi frequentò il corso
Roma In ricordo dell’Assistente capo Giovanni Azzuè Ciao zio chi ti scrive queste due righe è uno dei tuoi nipoti, sperando che arrivino fino al Paradiso, in modo tale che tu possa leggerle. A te ero molto affezionato, ricordo le tue scherzose affermazioni nei miei confronti, prendendomi un po’ in giro. Per motivi lavorativi la lontananza ci ha portato ad essere distanti centinaia di chilometri, ma nonostante tutto riuscivamo a vederci più volte. Ai miei nonni, cioè i tuoi genitori, domandavo sempre: «Quando viene zio Giovanni?». Lo domandavo perché era bello stare con te e la tua famiglia. Si pranzava e si cenava insieme, si
per Agente di Custodia ausiliario. Dismessa la divisa da poliziotto penitenziario, la sua carriera direttiva, inizia il 1° agosto 1991, lo ha visto ricoprire direzioni come Alessandria, Alba, Fossano, Aosta, Saluzzo, Ivrea. La maggiore permanenza è stata a Cuneo dove per 18 anni ha diretto la Casa Circondariale con una sezione 41bis, destinata a detenuti ad alto indice di pericolosità.
Dal 13 gennaio 2010 e sino al 25 settembre 2011 è stato capo ufficio del reparto traduzioni e scorte della Polizia Penitenziaria del Piemonte. Per un anno è stato direttore della Scuola Polizia Penitenziaria di Verbania. Dal 26 settembre 2011 è stato direttore della Scuola di Cairo Montenotte sino al 31 dicembre 2014 data del suo collocamento in quiescenza. H M.L.
aspettavano con gioia le festività natalizie e il mese di agosto perché ti trattenevi in paese qualche giorno o settimana in più. Insomma ci manchi e mi manchi sempre di più. Il destino con te è stato molto crudele, te ne sei andato troppo presto senza dire nulla del tuo male a chi ti voleva bene, avevi ancora tanto da dare, soprattutto a a tua moglie e ai tuoi figli. La tua correttezza, la tua disponibilità verso tutti e la tua bontà hanno fatto di te un angelo, il più bello del Paradiso. Eri una persona umile, tranquilla e rispettosa verso tutti. Andando in Paradiso hai trovato la tua dimensione, la tranquillità e quella pace che tanto adoravi. Ti immagino lassù seduto accanto a Gesù che gli parli della tua famiglia chiedendogli di proteggerla. In qualunque posto ti trovi sono sicuro che sei felice, passano i giorni, i mesi passeranno gli anni, ma zio per me non passerai mai, non ti dimenticherò mai.
Un giorno ci rincontreremo, proteggici da lassù, perché ne abbiamo bisogno. Riposa in pace, non ti dimenticherò mai. Ti voglio bene zio. tuo nipote Armando
Polizia Penitenziaria n.225 febbraio 2015