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CRIMINI Nelle foto sotto: la mediazione dell’allora Direttore Generale Nicolò Amato a destra la pagina del Tirreno con la notizia della fine della rivolta

Mario Cappai. I quattro avvocati trattano tutto il pomeriggio del 31 agosto, ma i rivoltosi fanno un ulteriore richiesta a garanzia del negoziato chiedono la presenza anche di un rappresentante di Amnesty International, e così la liberazione è rimandata alle 8:30 del giorno dopo. La mattina succesiva la tensione è altissima seppur i “garanti” cerchino di mantenere i ribelli calmi.

consegnano le armi: due pistole, quattro coltelli e diverse lattine di coca cola riempite di esplosivo. Gli agenti fanno irruzione nei locali, i

Oramai sanno che sono in un vicolo cieco e devono ricapitolare, ma fanno un ulteriore richiesta quella di parlare con il Procuratore della Repubblica di Livorno Arturo Ciindolo. Il Magistrato arriva in breve tempo e con durezza li invita definitivamente ad arrendersi e a non avanzare più richieste. Ormai per i rivoltosi è finita. Alle ore 10:30 sei ergastolani

sei vengono bloccati e gli ostaggi cominciano a scendere dalle scale. Per prima esce Rossella Giazzi, l'unica donna rimasta per una settimana nelle mani dei rivoltosi. Dopo di lei varca la soglia del cancello il direttore del carcere, Cosimo Giordano. Dopo poco la liberazione degli ostaggi, Giuliano Vassalli, l’allora Ministro di Grazia e Giustizia, dichiara: "Non

abbiamo fatto nessuna concessione, abbiamo solo promesso a quei detenuti che essi usufruiranno dei benefici della nuova legge penitenziaria e che saranno trattati come tutti gli altri detenuti". L'uomo della vittoria dello Stato sembra però essere stato Nicolò Amato, Direttore Generale degli Istituti di Prevenzione e Pena. E’ stato lui il grande mediatore fra il potere politico centrale e quanto accadeva nel carcere. Anche la stessa stampa, nei giorni successivi, esalta l’opera fondamentale svolta dal Direttore Generale Amato per aver risolto la vicenda, suggerendo ai magistrati che la soluzione da proporre era l'applicazione dei benefici previsti dalla legge "Gozzini". Successivamente, le registrazioni telefoniche avvenute nel corso dei giorni della rivolta, tra i sequestratori, i magistrati e il Direttore del carcerce, Cosimo Giordano, indicano proprio in quest’ultimo l’ideatore della proposta di applicare quanto previsto dalla Legge n. 663 del 10 ottobre 1986. A Cosimo Giordano e a Rossella Giazzi, che ho avuto il piacere di conoscere nel corso degli anni, dedico questo mio piccolo contributo. Alla prossima... F (.) La rivolta del 1987 nella Casa di Reclusione di Porto Azzurro, Ilaria Masini, 1997.

Rammentiamo la procedura per l’ordinazione dei testi

ATO

PROROG

26 • Polizia Penitenziaria n.253 • settembre 2017

L’ordinante deve comunicare (mail f.rocca@latribuna.it) i seguenti dati: · dati di fatturazione (codice fiscale e indirizzo); · dati di spedizione della merce se differenti dall’indirizzo di fatturazione; · un recapito telefonico da comunicare al corriere nel caso vi fossero difficoltà nella consegna. I volumi verranno consegnati con fattura accompagnatoria sulla quale è indicato l’IBAN per il bonifico bancario. Il pagamento solo dopo il ricevimento della merce, indicando in causale il numero della fattura.


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