Conclusioni della Quinta Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale: il futuro della politica di coesione
Contributo dell'Italia alla Consultazione pubblica - 31 gennaio 2011
Premessa 11 presente documento sintetizza lo stato attuale del dibattito sul futuro della coesione seguito alla pubblicazione della Quinta Relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale e rappresenta l'esito delle consultazioni avvenute con l'insieme del partenariato, composto dalle Amministrazioni centrali e regionali e dalle rappresentanze del partenariato economico-sociale. L'Italia considera la Quinta Relazione una base di partenza molto buona per definire un'efficace riforma della politica di coesione. E' una riforma necessaria per promuovere lo sviluppo delle regioni europee, in un quadro di rigore per le finanze pubbliche che impone la ricerca della massima efficacia. Questa necessità di contemperare rigore e sviluppo è particolarmente sentita dall'Italia, per la sua duplice condizione di forte contribuente al bilancio comunitario e importante beneficiario della politica di coesione. L'Italia ritrova con favore nella Quinta Relazione una visione della politica di coesione come politica di sviluppo che interviene in tutte le regioni, qualunque sia il loro livello di prosperità, in grado di contribuire alle grandi strategie europee, assicurandone l'attuazione in tutto il territorio dell'unione europea, in un'ottica comunitaria pienamente aderente ai Trattati. Due aspetti della riforma proposta dalla Quinta relazione vanno segnalati come particolarmente innovativi e da sostenere fortemente. I1 primo è il rafforzamento dell'orientamento ai risultati, sostenuto: dalla definizione ex-ante di target e indicatori di risu.ltato misurabili, legati direttamente alla policy; dal rafforzamento della valutazione; da un maggior rigore nella utilizzazione degli approcci di valutazione più appropriati nelle diverse fasi del ciclo dei programmi e in relazione a specifiche domande valutative. Su questi aspetti l'esperienza italiana è vasta e indica che tutto ciò è concretamente fattibile. I1 secondo aspetto è l'introduzione di specifiche condizionalità. Esse rappresentano un'opportunità per chi, condividendo le responsabilità del buon funzionamento della coesione europea, è interessato a risultati concreti. Si tratta di investire avendo la certezza che le pre-condizioni necessarie per un efficace utilizzo dei Fondi sono assicurate.