Quaderni n.68 - Alessandra Carnaroli

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ALESSANDRA CARNAROLI

n. 68



Collana di poesia «QUADERNI»

Poesia 2.0, 2017 www.poesia2punto0.com redazione@poesia2punto0.com



n.68

Alessandra Carnaroli

Quaderni

Poesia 2.0 2017



da Femminimondo Polimata, 2011



martedì undici maggio lei lo respinge lui le dà fuoco o mia o di nessuno

la pelle è un foglio che finisce subito ti resta tra le dita solo la carne che gli fa male tutto anche la luce come se ti svegli la mattina e guardi subito la televisione come se l’aria è una gonna di carta vetrata la tuta dell’adidas si attacca nelle gambe è come se lecchi una fettina congelata e ti resta nella lingua e dopo un po’ te la spacca da piccola ci giocavo sempre quando mia madre tirava fuori i ghiaccioli per farci l’acqua freddissima io ci mettevo la lingua appiccicata mia madre diceva stupida stattenta che ti bruci ti resta attaccata per sempre ti fa la cicatrice adesso è come se sono un vestito dell’estate che l’anno dopo non ci entri più e invece ci vuoi entrare per forza ti sforzi tutta sembra che fra un po’ scoppi i capelli invece per fortuna quelli non hanno preso fuoco


sabato ventinove maggio padre mi spegnavi le candele nel sedere cosÏ contavo quanto ci badavo a diventare grande a farmi crescere le ghiandoline a farci venire il latte ti chiamavo mostro ma solo di notte quando mi sentivano i muri attaccati con la muffa e il cruciverba che mi mancava sempre una parola tu mi dicevi vieni qui che te la dico in un orecchio e ci lasciavi la lingua i denti lo stomaco sporco che mi passava da dentro lasciava le macchie come le ciliegie sui panni tirava giÚ i piatti i reni mi veniva il prolasso dell’osso


soffocata nel letto con la stoffa in bocca la donna ecuadoriana era a v da quindici giorni si prostituiva si fa così coi maiali con le bestie le leghi nel cancello le fai morire d’aria la pelle gli suda gli tira tutta vedi che sotto c’è il sangue arrampicato sugli ossi vedi che si sforza per arrivare al cervello alla fine non gli arriva più niente casca dal letto come le foglie stava la puttana in autunno marrone


sette agosto turistafrancesce violentata a dopo serata a da turistafrancese hai bevuto moltissimo e quindi ti posso scopare ti metto contro il muro tanto anche io ho bevuto e te lo metto dentro molto forte perché tanto non senti niente l’alcol si usa anche per il mal di denti per disinfettare gli orecchini prima di metterli per accendere il fuoco alla svelta viene il sangue vuol dire che ho rotto qualcosa tipo la pelle la pancia forse ho bucato un polmone allora ti sgonfi gli occhi ti vanno all’indietro le tette anche e non sei più bella come prima e sporchi quindi è meglio se ti lascio qui e ti trovano domani mattina quando il sangue ha finito di farti i capelli come il legno ti fanno la croce che non ti stanno neanche bene eri meglio prima


da elsa matta Ikona liber, 2015



quelli che… una volta mi ha fatto la fuga l’elsa matta è su facebook. registrati su facebook per connetterti con quelli che… una volta mi ha fatto la fuga l’elsa matta. categoria: svago – totalmente inutile descrizione:


il lavoro si basa sui commenti postati all’interno di un gruppo fb, «quelli che una volta gli ha fatto fare la fuga l’elsa matta». Svago e tragedia normale, quotidiano di una donna matta e dei suoi seguaci [fedeli, quasi cani. elsa mattaspaventa bambini insegue femmine per strappargli i capelli, uno a uno o a ciocche come rametti di salvia per arrosti amante di soldati, uomini bestie / gatti a gattoni sul davanzale dove l’elsa presta comecapra sacrificio per pulire le scale mostre. gli angoli vespe altre paturnie io l’ho vista trascinare con triciclo una bambina /maira/ sul selciato la madre che gridava e la piccola diventata scarpa sfuggita per un soffio alla terza guerra. L’arma del Soldato Futuro è il fucile d’assalto ARX-160 in calibro 5,56 mm [munito di lanciagranate da 40 mm GLX-160


quarant’anni fa a mia zia rosella gli ha tirato un sasso o una pietra non ricordo gli ha rotto il labbro la guancia il vestito bello lei ancora c’ha il segno l’elsa matta a lei non gli è rimasto niente c’ha la memoria corta la gonna che è corta strana nocome una che lo fa per bellezza ma proprio cosí è un dettaglio dei matti se ti squadra se gli viene il nervoso hai fatto meglio che fuggi


povera elsa l’hanno portata in una casa per curarla aveva superato il limite ma però se ci parlavi era buona era dolce che fine ha fatto gli volevamo tutti bene a due persone piace questo elemento


da giovane anche io in moto con mio moroso mio attuale marito qualche agguato gliel’ho fatto cose di ragazzi ma ora è da un po’ rinchiusa a bologna e sinceramente mi dispiace mi fa tristezza pensare che uno finisce nell’indifferenza magari il comune può farci qualcosa gli assistenti sociali la tira fuori gli mette una badante con la madre almeno sta in famiglia qualche volta esce si distrae tra la gente i negozi


vi consiglio di conoscere rita la matta di san lazzaro. una signora concorrente dell’elsa. simpatica, canta sempre, urla, ti dice quale giorno è il tuo onomastico. sa tutti i santi a memoria i matti qualche volta c’hanno delle capacità superiori alla media della popolazione che rimane


la settimana scorsa era sotto casa sua tirava i sassi ai bambini che gli suonavano il campanello è tutto tranne che libera pensa se gli prendeva in un occhio lo accecava lo mandava al pronto soccorso anche i genitori però devono vigilare devono guardare cosa fanno i figli uno mica può andare a dare fastidio alla gente anche se è matta e ti fa ridere per come reagisce sono comunque esseri umani con gli stessi nostri diritti di stare in pace no di combattere coi figli degli altri



da Primine il verri, 2017



7 Dormo con babbo nel mio lettino La mamma allatta il fratellino Dormo con babbo è il mio scaldino Si muove appena Fa veloce Ăˆ un dolorino


32 se ti indico il gatto mi fai le bolle se un giorno rispondo gatto vale mezzo biscotto il salamino lo abbiamo tolto faceva ingrassare non vogliamo aggiungermi un disturbo alimentare.


51 se disegna ancora il padre con le dita come artigli le vene negli occhi gli occhi fuori dalle orbite e ci calza due volte se disegna ancora i seni della madre l’ombelico i peli pubici e poi cancella un pene lungo un metro sopra il banco col righello dobbiamo avvisare il preside prendiamo appuntamento


52 le bambine devono essere bambine coi capelli lunghi o corti se sudano con gli strass le mollettine i cerchietti si preparano a fare figli a stare composte a guadagnare meno dei maschi si abituano come il veleno a un po’ di tacco ai punti conad e a quelli di sutura se in casa babbo urla allora è basta


54 se mi avvicino è troppo se ti tocco è nel posto sbagliato se urlo o mi strappo le ciglia o la faccio fuori dal vaso è un’offerta speciale da prendere al volo succede coi bambini psicotici tutti tre / quattro che io sono


61 se prendiamo la bambina appena uscita da scuola mentre gira l’angolo mentre ha ancora in testa la coniugazione giusta dei verbi ci farà godere in molte lingue anche straniere


62 voglio sederti sulle gambe avere un massaggio sul pancino cosÏ passa tutto anche la mano dell’imbianchino


85 uno penzola dal soffitto l’altra perde sangue sul tappetino antiscivolo del bagno come una rana salto e mi rannicchio in un angolo per non pestare le tracce per non confondere gli indizi del mio trauma


da Ex voto oedipus, 2017




L’ecografista brillante ad un certo punto ha smesso di ridere di fare battute sui seni finti Ha detto signora non vedo bene c’è una pic-co-la massa sospetta chiamo il piano di sotto per la mammografia facciamo in fretta e si è spento aspetta esito mammo sei andata con mutua? Capita sbagliano spesso Incrocio le dita può essere un problema di alimentazione di olio di palma di inquinamento

meglio vai a pagamento


ragazze la dieta è importante sempre

mangiate le fibre


La sacra sindone di placenta e vernice caseosa sul mio petto

riconosco labbra/ naso/spini

Dopo che ti hanno tolto come da regolamento per lavarti L’informe capezzolo già rosso per il tentativo maldestro di attaccarti nel modo giusto

gli tenga bene premuta la testa contro il seno che non soffoca

e prevenire le ragadi

Devo mettergli un dito in bocca per distrarlo cosĂŹ da evitare che mi risucchi


ha detto l’infermiera esperta : basta un quarto d’ora a boccia.

È quello che resta del mio istinto materno oltre al bidone dell’organico tra le gambe Domani portiamo il ciondolo unoaerre alla madonna

a forma di bambino maschio


Piove dove avevi bagnato E adesso siedi accanto a dio nostro padre Doneremo il respiratore all’ospedale I super pannoloni agli anziani Non ci resta che cambiare la fiat doblò per handicappati con una mini


Alessandra Carnaroli è nata a Fano (PU) e vive a Piagge. Pubblica nel 2001 Taglio intimo, Fara editore. Nel 2005 la raccolta poetica Scartata è finalista al premio "A. Delfini". Nel 2006 alcune poesie sono pubblicate, con una nota di A. Nove, in 1° non singolo (sette poeti italiani), Oèdipus edizioni. Nel 2011 pubblica Femminimondo, Polimata, con una nota di T. Ottonieri. Nel 2011 partecipa a RicercaBo. La raccolta inedita Prec’arie è finalista al premio Miosotis 2011, D’If edizioni. Elsamatta esce nel 2015 nelle edizioni IkonaLiber con una nota di M. Giovenale ed è finalista al Premio Pagliarani 2016. Primine, edizioni del Verri, 2017, prefazione di A. Cortellessa, è finalista al Premio Pagliarani nel 2017. L'ultimo libro edito è Ex-voto, collana Croma K diretta da Ivan Schiavone, Oèdipus 2017. Prose e racconti sono pubblicati in diversi siti e riviste ("Alfabeta2", "Il Verri", "Atti Impuri", "Nazione Indiana" on line).



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